venerdì 7 aprile 2023

Un insieme di doverismi vuoti, inutili e sterili: la Pasqua del Cammino neocatecumenale

In occasione della Pasqua, le comunità neocatecumenali diventano un vero formicaio in attività febbrile dall'inizio della settimana santa e qualche volta anche prima.

Incontri per la programmazione del triduo, prove dei canti, prove dei vestiti "adatti all'evento", formazione dei gruppi, partecipazione incrociata di rappresentanza anche alle attività parrocchiali, per non essere da meno.

Doppi impegni: parrocchiali (facoltativi) e comunitari (obbligatori).

Un turbine continuo fino alla notte del sabato, con il digiuno dal giorno prima, le lodi comunitarie la mattina, "mangiare la parola" il sabato, al posto del pranzo insieme al gruppo di preparazione e tante altre problematiche varie, tipo andare a sistemare ed addobbare la sala affittata per la veglia pasquale fuori parrocchia.

 
Pasqua neocatecumenale 2020 e 2021 con comunione take-away

Il consiglio di cercare di dormire un po' prima dell'inizio della Veglia, diventa cosa impossibile visti gli impegni svolti in precedenza e quelli ancora da svolgere.

E poi, ciliegina sulla torta, il "segno comunitario" dopo la veglia.
Questo "banchetto" comunitario del dopo veglia prevede due possibilità :
Fare l'agape, cioè aggiungere l'impegno di cucinare qualcosa da mangiare insieme, trovare una sala adatta, apparecchiare, etc, etc, etc

Oppure andare in un ristorante quasi all'alba, mangiare poco e male per poi andare a casa stravolti, cercando di dormire, con lo stomaco sottosopra, distrutti dentro e fuori.

Se poi hai dei bambini piccoli che hanno dormito durante la veglia, giustamente si svegliano mentre tu sei ancora in coma profondo, ed allora si rischia di perdere la ben poca pazienza rimasta e rovinarsi anche il giorno di Pasqua.
Personalmente le ultime veglie pasquali mi sono rifiutato di partecipare al banchetto o "segno".
Mi hanno criticato aspramente dicendo che il "segno" fa parte della Veglia Pasquale.
Ringrazio la mia decisione di fregarmene , evitando di sentirmi male, come mi è successo sempre, negli anni precedenti, dopo questi "banchetti" comunitari, inutili, forzati e assurdi.

Però c'è gente a cui piace avere tutta questa adrenalina addosso per tutta la settimana, anche se poi si lamentano e stanno male il giorno di Pasqua e di pasquetta.

Sono scelte di vita, che nel caso del cammino neocatecumenale vengono imposte dall'alto.
Ecco il solito problema, non sono mai decisioni autonome, sono modi di fare sempre uguali, delle modalità e procedure fisse e non negoziabili.
Attività da "fare", assolutamente ed a livello comunitario, che garantiscono il raggiungimento di una "fede adulta".
Azioni umane che portano alla Fede, anche senza vera partecipazione spirituale.

Fede (ebraica) trasmessa ai piccoli del Cammino

Un doverismo vuoto, inutile e sterile.

Durante l'infinita veglia pasquale neocatecumenale, sei perfino contento se hai qualcosa da fare, almeno ti passano meglio quelle ore obbligatorie.
Se non hai niente da fare ( cosa molto difficile in una comunità che fa la veglia di Pasqua da sola e fuori parrocchia) allora quel tempo della Veglia diventa infinito.
Mi è successo all'inizio del CN, quando sei ancora considerato un ospite.

Altro che "gustarsi la celebrazione della Pasqua", non fare nulla rende ancora più difficile accettare tutte quelle ore di veglia.

Non ti passa MAI.

Non riesci a seguire e non riesci a non seguire.
Vivi in un mondo di mezzo, esausto ma agitato, assonnato ma vigile, pieno di the, caffè, succhi di frutta, cioccolatini e caramelle.
Sempre più stanco e sempre più agitato.
Quando finalmente finisce tutto, hai una reazione di immensa gioia mischiata ad una prostrazione da ubriaco di sonno e stanchezza infinite.
In tutto questo c'è l'ultimo ostacolo da superare prima del meritato riposo: il "segno" del banchetto comunitario obbligatorio.
Ricordo il cibo assunto troppo frettolosamente, per lo stomaco vuoto dal digiuno del venerdì, stomaco che proprio non riesce a contenere più di un tot di cibo.

Soddisfatto un minimo sindacale di fame, inizia la fuga di massa dal locale del banchetto, con i responsabili di comunità a correre dietro alla gente per raccogliere i soldi per il ristorante.

Spesso non si arrivava all'importo richiesto e bisognava anticipare dei soldi da riprendere con le collette e la decima. Una grande abbuffata senza senso, con alcuni cibi imposti per tradizione, tipo uovo sodo, carne di agnello e verdure amare.

Tante pietanze immangiabili e sprecate.

Cibo, tempo e soldi buttati.
 
Sacre manducazioni tutti insieme appassionatamente

Qualche volta, con i ragazzini al seguito, qualcuno si sentiva male per il cibo ingerito troppo in fretta oppure è successo che questi ragazzini abbandonati a sè stessi e senza freni inibitori per la stanchezza e l'eccitazione, facevano danni nei locali.
Danni da risarcire sempre dal povero responsabile, che sperava di saldare il debito alle prossime collette di comunità.
Si ripete il tutto, in formato, per fortuna molto ridotto, dopo 50 giorni, per la veglia di Pentecoste.
Altra veglia obbligata ed obbligatoria.

Sono sempre più contento di essere uscito da tutto questo "doverismo" inutile e bigotto.

La cosa più assurda è che, sono stato attratto dal cammino neocatecumenale, proprio per una catechesi in cui si diceva che il CN ha tolto il "DEVI" dal cristianesimo.


(da: LUCA)

47 commenti:

  1. A leggere LUCA pare di assistere a un film. Par di vederli.
    È tutto un fare. Non ci si pone domande sul senso e sul perché. Ti hanno educato all'obbedienza cieca.
    Loro dispongono. Tu esegui. E non hai alternative. Questo istilla dentro che c'è un modo solo e un solo posto dove fare le cose bene.
    E si diventa marionette ammaestrate. Ognuno conosce il suo ruolo e ha il suo posto. Deve essere lì. Mancare il cartellino.
    Entri in un girone dantesco senza via di uscita. Un allevamento intensivo. Pronti per la macellazione.

    Pax

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  2. Tragicomico.
    Brignano, se fosse stato del Cammino, non avrebbe potuto raccontare meglio la scena.

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    1. meno male se no anche Brignano diventava nemico del Cammino ci bastano quelli attuali

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  3. Aggiungerei anche la fiera della falsità, a fine veglia (sacra) pasquale,auguri e baci da persone che fino a 5 minuti prima neanche ti rispondevano, educazione di base, ad un buonasera. Persone che non salutavano mai durante l'anno ma a pasqua tutto un abbracci e baci da chi non ti guardava neanche, perché maleducato e presuntuoso. E parlo non solo degli adulti, ma anche di giovani, figli di catecumeni, che hanno sempre l'atteggiamento di superiorità e puzza sotto al naso. Non so se ne avete mai parlato negli anni ma un'altra caratteristica dei catecumeni è la maleducazione unita alla supponenza. Ex fratello

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  4. Chissà se in tutto ciò qualcuno si ricorda che il Giovedì Santo Gesù ci ha regalato Se Stesso nell'Eucarestia, se qualcuno Venerdì Santo si ricorda di fermarsi sotto la Croce, se il Sabato Santo sente il silenzio di Dio e se la Domenica di Pasqua dopo una settimana massacrante ha la forza di gioire davvero per la Resurrezione ( e non solo perché finalmente è finito tutto e si può riposare e tornare alla vita normale

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  5. Aggiungo anche che tutto questa enfasi sulla Pasqua ebraica non ha niente di cattolico. La Pasqua ebraica, nel concetto cristiano di Pasqua è un elemento di contorno e non così importante come lo considerano i NC.
    Addirittura la Pasqua ebraica non è neanche la festa più importante del calendario ebraico

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  6. Oggi è giorno santo, giorno della Passione di Cristo.
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    VIACRUCE

    'O saccio comme soffre
    'na femmena ca chiagne 'o figlio acciso.
    L'allucche aggio sentuto 'int' 'e spitale
    'e mamma quanno l'è succiesso chesto.
    Jastemme 'o Pataterno aggio sentuto
    ca nun esiste, ca nun l'ha salvato.

    Pirciò, Maronna mia, i' m'addimanno
    cu che curaggio iste p' 'a viacruce,
    comm'è ca 'o core tuojo non se schiantaje
    quanno vediste a Cristo 'ncopp' 'a Croce
    quann' 'o vediste c' 'a curona 'e spine,
    c' 'a carna asciuta fore pe' frustate,
    co' 'e chiuve dint' 'e piere e dint' 'e mane.

    Sapé vulesse propio, Mamma Santa,
    quali penziere 'int' 'o silenzio ùmmile,
    dint' 'o core spezzato da 'na spada,
    nascetteno quanno teniste 'mbraccio
    'o Figlio tujo acciso senza colpa,
    quali parole doce lle diciste
    quanno resuscitaje GesùCristo

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    Lino Lista
    Venerdì Santo 2018

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    1. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. quello delle uova pasquali

      E' tradizione nel Cammino che ogni anno, in questo periodo pasquale, le comunità di tutto il mondo facciano una colletta per comprare a Kiko l'uovo più bello e più grande che ci sia, perchè a Kiko gli si regala sempre il meglio. Proprio oggi, Venerdi Santo, è arrivato un Tir a Porto San Giorgio lungo 50 metri che, con una gru incorporata in esso, ha scaricato un uovo di 500 Kg alto 34 metri. Era tipo le matriosche, infatti rotto l'uovo con una mazza, dentro c'era uno più piccolo che ne conteneva uno più piccolo, insomma dopo una cinquantina di uova alla fine ce n'era uno piccolissimo forgiato a forma di matriosca. Carmen, da Lassù, con uno schiocco di dita ,ha trasformato la faccia della matriosca-ovetto in quella sua. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, esto interviento de Carmensita es mas simbolico; le molteplici uova sono il simbolo della vita che si rinnova, quindi un signo pasqual que solo una sancta de categoria superior poteva concepire. Quindi?" . Rispose Semeraro : "Quindi, beatificasion, Sancto Padre. Che faccio, procedo?". Replicò il Papa : " E me lo stai pure a chiedere? Procedi, procedi". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente una matriosca vera che ne conteneva a scalare altre nove, tutte con la faccia di Carmen, e un biglietto : "Sancto Padre, una sancta, 10 sancte. Buen Triduo Pasqual. Saludos Kiko".

      e la causa continua....

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    2. Grazie di questo piccolo capolavoro di Lino che, oltre ad essere un grande uomo ricco di umanità (di cui sono testimone) e di una schiettezza unica, era anche un poeta dalla sensibilità rara.
      Non possiamo dimenticarlo mai e ci manca tanto.

      Pax

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    3. Questa poesia di Lino arricchisce di poesia e di preghiera questa giornata di dolore ma piena di aspettativa e di speranza.
      Mi chiedo come fanno tanti ad essere freddi e distaccati nei confronti della Vergine Maria che ha offerto il Figlio ed il proprio strazio con obbedienza ed amore per la nostra salvezza.

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  7. Il post di Luca mi ha fatto venire i brividi.
    Quante Pasque mi sono rovinato!
    Ora sono LIBERO da quella schiavitù e vivo finalmente la Pasqua con senso cristiano, nella gioia e nel ringraziamento.
    Quanti brutti ricordi... quanti doveri... quanti impegni... quanta fatica... sarebbe da scriverci un libro. Tacere non si può

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  8. Nè vogliamo parlare dei brindisi della nuova allenza dove si imbriacano come ciuchi?

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  9. Piccola precisazione filologica: «un insieme di doverismi» è letteralmente la definizione di moralismo.

    Il moralismo neocatecumenale, un fardello che i capicosca del Cammino vi addossano "perché Kiko e Carmen".

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    1. Moralismo è l'acronimo di :

      Mamotreti Orridi Ridicolmente Assurdi Largamente Indecenti Straordinariamente Mostruosi Ormai

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  10. Titolo: “ Dì fatti concreti”. Ricordo che per fortuna facemmo una sola volta la veglia lunga tutta la notte. A quel tempo io e mia moglie eravamo addirittura catechisti alle precedenti catechesi e quindi dovemmo fare tutto ciò che serviva insieme all’ equipe e qualche altro volenteroso perché la nueva comunità si sentisse speciale. Faccio una lista: preparare o meglio rivoluzionare la chiesetta che ricevemmo in prestito, prove dei canti con i nuovi arrivati, il che significa proprio insegnarli da zero, preparazioni della sala dove poi si sarebbe tenuto il banchetto, spesa per tutto ciò che serviva tra bevande e cibi, preparazione in casa di tutte le vivande per il banchetto, preparazione delle letture per la veglia, quindi ad un certo punto cominciare a organizzare in famiglia ( cinque figli) come vestirsi per la celebrazione, quindi la veglia interminabile, io “cantore ufficiale “ che tra le prove e la veglia dopo un’ora non avevo più voce.Quando a Dio piacendo finì la manfrina, verso le quattro abbondanti, dovemmo riordinare la chiesa perché fosse pronta per la messa della stessa mattina di Pasqua, quindi correre alla mensa per servire il banchetto. Ricordo che tra una cosa e l’altra non ebbi neppure un posto a sedere, tanto non ne avrei avuto il tempo. Man mano che il banchetto si andava ad esaurire sia i giovini della nueva comunità che i numerosi anziani ma anche meno anziani che ritennero che la festa fosse finita, si defilarono salutando e ringraziando. Rimanemmo una decina a sbarazzare, lavare i piatti, i tavoli, e i pavimenti per lasciare come avevamo trovato la sala per la cena/colazione/pranzo. A memoria tornai a casa alle sette e un quarto e dire distrutto sarebbe un eufemismo. Naturalmente per il giorno di Pasqua e pasquetta, rimanemmo neutralizzati senza poter condividere nulla con amici e parenti. So per certo che io e mia moglie ci dicemmo che questo non sarebbe successo mai più.

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    1. Le tue parole mi hanno riportato pari pari ai miei ultimi anni di Cammino, in cui da responsabile dovevo occuparmi di tutto e trovare qualcuno che mi aiutasse, se ero fortunato. La settimana santa, che avrebbe dovuto essere di preghiera, meditazione e preparazione per la Pasqua, era diventata un incubo. Mia moglie, che aveva i genitori lontani e anziani, non poteva mai trascorrere la Pasqua con loro. Tutta l'organizzazione, così ben descritta da anonimo delle 11.45, ci lasciava stremati. Finalmente arrivava la veglia: cercavo di dimenticare tutto e di concentrarmi sulle letture, ma niente, dopo un po' la mente ritornava agli impegni successivi alla veglia: riordino della chiesa, agape, sparecchiatira, riordino e ripulitura della sala. Avrei di gran lunga preferito un ristorante, almeno per togliere il lavoro dopo la veglia, quando di forze me ne rimanevano poche, ma i catechisti ci imponevano l'agape.... . Pasqua e pasquetta trascorrevano in catalessi. Ci riprendevamo un po' la settimana dopo Pasqua, ma poi immancabilmente cominciavano le 100 piazze e di nuovo a organizzare il palco, gli addobbi, i cantori, chi avrebbe dato l'esperienza, ecc. ecc. ecc. e così fino a Pentecoste, altra veglia, altra agape, altra convivenza fuori parrocchia, altra faticosa organizzazione... Come dicono Pax e Luca, nel Cammino neocatecumenale è tutto un "devi fare", una corsa continua, un dovere dietro l'altro, dietro l'altro, che alla fine ti rende un automa e non ti permette nemmeno di accorgerti in che razza di schiavitù il Cammino ha trasformato la tua vita... . Altro che la libertà dei figli di Dio: è esattamente l'opposto: una schiavitù senza luce e senza fine.
      Porto

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    2. Prima delle cento piazze già esisteva la missione a dua a due nelle domeniche di Pasqua.
      Se avevi finito il cammino poi avevi anche la "cinquantina".
      Per i responsabili quando arriva la Pasqua inizia un "incubo", ma non perché non si ha ne voglia ne spirito ( prima che arrivi il FAV di turno ) ma perché i cosidetti fratelli si "fanno di nebbia" ,loro si, decidono liberamente cosa fare e quando fare ( stufi come ormai sono ), e il povero responsabile ( pieno di zelo ) si sbatte da solo, perché si sente "obbligato" per il semplice fatto che la comunità se lui non presenzia di sicuro non si presenta.
      Se poi tutte queste battaglie ti accorgi che le stai facendo anche contro la Chiesa ( vedi il triduo e la Veglia ) e pure in prima persona ( perché gli itineranti non ci vanno dai vescovi o dai parroci a chiedere cose assurde, loro fanno la voce grossa solo agli incontri dei catechisti ) allora li molli nel loro brodo, loro sono contenti nel restare e noi pure ad uscirne e quindi ogniuno per se e Dio per tutti.
      Ma se si fanno domande, qui e altrove, si risponde eccome.
      Sono ormai quasi vent'anni che il cammino ha preso una deriva settaria decisa, agli esordi non era così evidente tanto da avere abindolato tanti, oggi per trattenere gli esodi ee costretto a farlo ancora di più, perché non ha risposte diverse al suo fallimento, e negki ultimi cunque infatti è tornato su posizioni anacronistiche ripescando nel "torbido" delle origini.
      Sono si la parrocchia atomica nel senso che hanno fuso il nocciolo e boom.

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  11. La notizia che per il "brindisi della nuova alleanza" i camminanti arrivano a sbronzarsi non la sapevo.
    Nonostante la tragicità, mi ha fatto davvero ridere.
    I camminanti mi ricordano i protagonisti del fumetto satirico Sturmtruppen, di Bonvi.

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    1. non è fatto intenzionalmente, ma tra bere al calice alla veglia, e fare il brindisi all'agape, quando sei digiuno e facile che ti ciucchi.

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  12. Si ubriacano anche durante la comunione al "copione" contenente il Sangue di Cristo. Spesso e volentieri nella veglia Pasquale, dopo il digiuno (che ovviamente non tutti facevano), si attaccavano al calice e bevevano di gusto, per essere pieni dello spirito di vino del Signore Risorto.
    Ex

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  13. x exfratello, segue da precedente ( non è un riprendere, ma è un condividere, tu hai scritto delle cose, io condivido quanto credo)
    Hai scritto similmente questo (cioè in grandi linee il punto sollevato da te, verte su ciò): Adamo era il primo uomo, come si è potuto scrivere di Adamo? Se era il primo uomo?
    Umanamente è impossibile. Cioè se ci relazioniamo a livello umano, cioè di tutto quanto è umano ( come la storia dei libri, le formule matematiche, i racconti dei bar, e altro) questo ci appare impossibile. Infatti: chi c'era che poteva descrivere come andarono i fatti?
    Ma, dobbiamo prendere in esame l'azione dello Spirito Santo. E per farti capire ti faccio degli esempi.
    Uno è Padre Pio.
    Padre Pio, ci sono testimonianze oculari, e le stesse persone che hanno subito il fatto, che possono dirti che se andavi da lui, egli ti faceva l'elenco dei peccati commessi in passato. Cioè, è capitato, che qualcuno si sia andato a confessare, e il padre gli diceva di aver dimenticato di dire quel fatto e altro. Come se fosse stato presente.
    Altro esempio.
    E' capitato in passato, che la Madonna, o un Santo, o Angelo, o altro, sia apparsa in sogno ( e non) ad una persona, e abbia indicato delle cose passate, utili per il presente. Alcuni hanno scavato e trovato resti dei santi, o reliquie, o altro.
    Quindi, è vero che al tempo di Adamo vi era solo lui ed Eva, ma è anche vero che vi era Dio, lo Spirito Santo. E Dio, credo, abbia ispirato l'autore del racconto biblico, cioè quello di Adamo. Ovviamente il racconto è pieno di simboli. Ma contiene una verità profonda, e cioè che Adamo ed Eva furono tentati dal demonio, e caddero.
    Ti rammento, a titolo di esempio, che Santa Gemma andava come in estasi, e vedeva il demonio ( un ometto nero e brutto e cattivo) che le saltava addosso e le menava. Il demonio una volta riuscì a rubare il diario, e questo scomparve, un padre Passionista fece un esorcismo a distanza di molti chilometri, il demonio fu obbligato a riportare il diario al suo posto, ma questo era bruciacchiato e aveva le impronte di questo, nere e brutte. Vi sono le fotografie su internet e il racconto con i video.
    Come se vi fosse una doppia dimensione, diciamo così, cioè la Santa andava i estasi, e poi si viveva tutti quei fatti.

    Un Lettore

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  14. Nel leggere la testimonianza di Fabio si nota che i tanti presenti, pur provenendo da storie di vita diversissime, sono lì per il vero culto a Dio gradito. Sono lì per glorificare il Signore, non la propria setta, non un "iniziatore". Sono lì perché sono stufi delle liturgie carnevalesche, delle omelie melense e insignificanti, della spettacolarizzazione delle liturgie. Sono lì per il Signore.

    I fratelli del Cammino vengono addestrati a detestare la liturgia "tridentina" perché oggi è esattamente quella che viene celebrata senza spettacolarizzazioni, mentre la "liturkikia" è tutta un'inutile scenografia messa su per esibire i gadget designed by Kiko e per vantare la propria idolatria. Anche se la loro bocca nomina il Signore, i "fratelli delle comunità" adorano solo il tripode Kiko-Carmen-Cammino: sono completamente incapaci (e del tutto ostili) a celebrare qualcosa senza infilarci dentro i gadget di Kiko, i gesti comandati da Kiko, le canzonette "composte" da Kiko, le tremende vaccate escogitate da Carmen e Kiko (come la "comunione seduti e tutti insieme contemporaneamente"). La loro fede è solo in Kiko.

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  15. Ora finito la veglia kikolatra ed il digiuno ,iniziano i baccanali, i brindisi delle alleanze , è la misantropia settaria verso chi (guai) l'incontra !

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    1. ma de che, a quellora se erano arrivati alla prima lettura è già tanto

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  16. Quanta cattiveria…davvero è così difficile pensare al Cammino Neocatecumenale come una realtà viva della Chiesa, dove il centro è sempre il Signore e la buona notizia, non Kiko o altro………..Non è una Chiesa a parte e non si può giudicare senza sapere. Quanto moralismo e quanti giudizi…
    Dov’è l’umiltà cristiana?
    Buona Pasqua di Resurrezione!

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    1. L'umiltà cristiana non è un buonismo ("volémose 'bbene!"), non è un pacifismo ("buona Pasqua di resurrezione! (eh eh li ho fregati, ho fatto gli auguri per primo e quindi ora non possono contestarmi la kikolatria!"), non è un fingere che non esistano problemi.

      Soprattutto, l'umiltà cristiana non è un giudicare temerariamente chi non loda l'idolo Kiko. I neocatecumenali ci giudicano, giudicano, giudicano, ma "stranamente" non si chiedono mai se almeno uno degli errori contestati al tripode Kiko-Carmen-Cammino sia effettivamente esistente e da correggere. Che strano, eh? Vengono qui a giudicarci ("buuh, quanto moralismo, buuh, quanti giudizi...") e poi condiscono il piatto con gli auguri di Buona Pasqua in modo da narcotizzare la propria coscienza ed evitare di interrogarsi sugli errori del Cammino.

      Chi riconosce Cristo presente, inevitabilmente si accorge che il Cammino è una realtà eretica e ostile alla Chiesa. Infatti nel Cammino si professano ambiguità e vere e proprie eresie; si compiono malvagità di ogni genere per proteggere il prestigio e i soldi di Kiko e dei suoi pretoriani; si professa una enorme ipocrisia lodando il Signore con la bocca ma avendo nel cuore solo Kiko, Carmen e il Cammino.

      Chi ama davvero il Signore, disprezzerà tutto ciò che lo allontana da Lui: dagli strafalcioni liturgici alle corbellerie dottrinali, dallo strapotere arrogante dei cosiddetti "catechisti" al calpestare e infangare coloro che non credono nell'idolo Kiko; dal confondere la fede con un elenco di attivismi e di discorsetti preconfezionati, fino al ridurre la virtù della carità al mero sostegno della propria setta.

      Il neocatecumenalismo è un'ideologia da imborghesiti e idolatri, da gente che crede che l'effettuazione di determinate attività, lo sciorinare di determinati slogan, il vantare un elenco di grossi numeroni, equivarrebbe ad essere più cristiani dei "cristiani della domenica", e addirittura darebbe il patentino di "peccare gratis" ("eh, sapete, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!"). Questi imborghesiti vanagloriosi e moralisti si illudono davvero che nel giorno del giudizio verrà loro chiesto solo se avevano pagato puntualmente la Decima e se erano stati puntuali alle convivenze del kikismo-carmenismo. Poveri illusi. Non avranno neppure l'alibi del "nessuno ci aveva avvisato".

      Il Cammino è purtroppo una "chiesa a parte" (altrimenti rinnegherebbe i propri errori e gli idoli autonominatisi "iniziatori"), e il Cammino addestra a giudicare temerariamente chiunque non appartenga al Cammino. Non a caso, giunti alla tappa dell'elezione, i kikolatri devono proclamarsi "figli del demonio" anziché figli adottivi di Dio.

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    2. Oggi sono entrato in una parrocchia, ho sentito un malessere enorme aria di odio e altro. Hanno iniziato a cantare, e indovinate? I canti loro e della parrocchia tramutati dal loro stile.
      Gli empi spirituali vi fanno gli auguri, realmente vi odiano dentro.
      Infatti il sacerdote ha diffamato tutta l'assemblea affermando che non si doveva fare lo scambio per la pace con la mano ( ha disprezzato il gesto, ora non ha senso dire come) e si è messo a girare stile nc.
      Gli altri ignari hanno abboccato alla parola del sacerdote corrotto spiritualmente, io ero lì che capivo le sue mosse colluse spiritualmente.
      Per cui, in sostanza, mentre vi fanno le vittime, gli empi spirituali cambiano segni e canti e spiritualità di un ambiente.
      Purtroppo tanti fedeli non sanno chi hanno davanti realmente.
      Ovviamente la Veglia sapendo di questa parrocchia, sono andata in altra, una benedizione completa, pace e grazie.
      Un grande dono è vedermi le foto della Cattedrale dove opere un nc prete, vuota. I frutti stanno arrivando, la città si sta svegliando.
      Stanno capendo chi hanno davanti realmente.
      Un Lettore.

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    3. È difficile leggendo i giudizi che il tuo guru ha propinato sulla Chiesa.
      Non è la Chiesa che vi rifiuta ma siete voi che nei fatti rifiutate la Chiesa, evita di venire a parlare di unità tu che sei parte delle divisiini.

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    4. mentre vi dicono quanta cattiveria, gli empi spirituali, accusano che sono giudicati, ma stanno giudicando. Entrano dentro le parrocchie con questo stile, fanno le vittime, e poi uccidono lo spirito della parrocchia. Infatti, anche i canti della parrocchia creati da altri, con altro stile, ecco che vengono tramutati dal loro. Urla, grattugiate stile kiko, e altro. Sapete e conoscete il loro stile. Cioè, faccio un esempio per capirci. Avete presente Dolce Sentir, immaginate, di colpo vi vedete delle persone davanti che lo cantano stile kikiano. Così operano dentro le parrocchie. Entrano, e tramutano, disprezzando quanto trovano ( ed ecco la falsità di questi, fanno le vittime, realmente vengono per colonizzare). Iniziano a diffamare segni, simboli e altro, mettendo a credere che sia sbagliato e che il loro sia migliore. Siccome i problemi ci sono e ci saranno sempre, a causa del peccato, di cui ho scritto indietro, ecco che i cristiani della domenica, così chiamati dai superiori nc, abboccano, come se fosse una buona novità. Chi sa, come io che ero presente, non ho abboccato e capivo ciò che stava accadendo dentro. Sapendo che in questa operano i nc, ieri sono andato in altra parrocchia, piena, tranquilla, canti come devono essere e come sono stati impostati dagli autori. Oggi per forza ci sono dovuto entrare, e ogni volta che vado lì dentro sento un malessere enorme.
      Ecco perché dovete stare attenti, mentre vi giudicano e incolpano, cercano di uccidere il vostro spirito e portare l'acqua al proprio mulino. Siccome Dio, ritorno all'esempio, ha ispirato gli autori dei canti che si fanno in parrocchia, ecco che non può tramutare ciò che ha ispirato.
      Faccio un esempio per capirci.
      Siccome Dio ha ispirato la Genesi, diciamo così, oggi lo stesso Dio non ci direbbe mai che Adamo non è vero che era presente lui all'inizio, ma vi era Pasquale il benzinaio ( è un esempio così, per farmi capire) e il peccato non è peccato, ma è amore, e chi prega Dio è in peccato.

      Un Lettore.

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    5. Per quanto riguarda la Cattedrale di una città, dove opera un prete neocat, non nato nel Cammino, ma uno che si è sottomesso a questo, ecco che hanno messo le foto della Veglia. Quasi vuota. Ovviamente, per capirci, mi dispiace, nel senso di vedermi la Fede così, disprezzata a quel modo. Ma un qualcosa mi dice che va bene anche così, in quanto si sta creando il vuoto intorno a questi personaggi. Sicuramente non è così ovunque, ma dove vi sono punti infuocati ( dove vi sono persone che hanno iniziato a contrastare questi personaggi) ecco che s'iniziano a raccogliere i frutti. Stanno calando, stanno abbassando la cresta, stanno ricevendo la giusta punizione divina. Sapendo che Dio è misericordioso, per cui è Lui che opera, ed è Lui che sa come e quando e dove. Noi ci dobbiamo limitare a portare la luce sulle tenebre e a far vedere le opere di questi personaggi.

      Un Lettore.

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  17. Quanto tempo passa tra l'avere indossato la veste bianca ed il viaggio alla domus galilae, e' cosa è quante decime bisogna versare ancora ai katekiki??

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  18. Il Cammino è purtroppo una "chiesa a parte" (altrimenti rinnegherebbe i propri errori e gli idoli autonominatisi "iniziatori"), e il Cammino addestra a giudicare temerariamente chiunque non appartenga al Cammino. Non a caso, giunti alla tappa dell'elezione, i kikolatri devono proclamarsi "figli del demonio" anziché figli adottivi di Dio. Davanti al vescovo o con i katekiki negli scrutini avviene cio'?

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  19. @blog, quelli che voi descrivete come "doverismi", non servono ad altro che a preparare la Pasqua. Anche Gesù ha mandato i suoi discepoli che hanno "preparato" la Pasqua (lc 22, 8-14). Oltre che il proprio cuore, con la parola di Dio e la preghiera, va preparato anche il posto, la Chiesa, la celebrazione ecc. Immaginate i discepoli di Gesù che all'invito del Maestro di andare a preparare la Pasqua si fossero rifiutati perché era un "inutile doverismo" e invece avessero proposto una bella serata di riposo sul divano, ognuno a casa propria. A parte gli scherzi, l'abbiamo sempre detto, il Cammino Neocatecumenale non è obbligatorio, è aperto a tutti, ma evidentemente non tutti sono per il cammino. Non sono doveri, ma solo il piacere di "preparare la Pasqua" con il Signore.
    Fallacio Asino Vinicio

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  20. "Quanta cattiveria…davvero è così difficile pensare al Cammino Neocatecumenale come una realtà viva della Chiesa, dove il centro è sempre il Signore e la buona notizia, non Kiko o altro………..Non è una Chiesa a parte e non si può giudicare senza sapere. Quanto moralismo e quanti giudizi…
    Dov’è l’umiltà cristiana?
    Buona Pasqua di Resurrezione!"

    Vedi Anonimo del 9 aprile ore 10,53, non stiamo giudicando te od il CN, stiamo raccontano le nostre esperienze,stiamo dando la nostra testimonianza di ex neocatecumenali con tanti anni di appartenenza alla vostra REALTÀ.
    Noi abbiamo vissuto il CN, sappiamo come funziona e stiamo facendo quello che i catechisti vi chiedono ai vostri passaggi od incontri con loro, cioè raccontiamo "fatti concreti" che abbiamo vissuto sulla nostra pelle.

    Siamo anche noi cristiani e chiedo a te cosa c'entra l'umiltà cristiana nel dare una testimonianza di vita vissuta nel CN?

    Se raccontiamo cose che non ti risultano vere puoi dare la tua versione dei fatti ma per favore evita di accusarci di giudicare con moralismo e senza conoscenza.

    Non è che affermando che non siete una chiesa a parte, risolvi il problema delle divisioni che siete i primi a creare in qualsiasi contesto vi trovate.
    Non siamo noi cristiani che facciamo l'Eucarestia separati, che facciamo le veglie di Pasqua e Pentecoste separati, che teniamo nascosta la nostra dottrina e tutti i nostri scritti (mamotreti/direttorio , annunci di inizio anno, di avvento, di Pasqua.

    Spiega tu la VOSTRA necessità di fare sempre le cose per proprio conto, tra di voi e chiusi a riccio.

    Vi aprite solo per cercare nuovi adepti da rinchiudere nelle vostre salette.

    Se ti danno veramente fastidio il moralismo ed i giudizi, fatti un esame di coscienza e rifletti sulle cose che ti abbiamo scritto in questi commenti.
    Auguri di buona Pasqua!!!!!

    LUCA

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  21. "è così difficile pensare al Cammino Neocatecumenale come una realtà viva della Chiesa, dove il centro è sempre il Signore e la buona notizia, non Kiko o altro……….."
    Mi rendo conto benissimo che si possa pensare che al centro del Cammino ci sia la "buona notizia"; perché infatti tutto gira intorno a una predicazione kerigmatica, sempre uguale a se stessa, che afferma costantemente la stessa cosa: che non basta, per un cattolico, credere in Cristo, avere fede, frequentare i sacramenti, amare il prossimo, adempiere ai propri doveri di stato, ma è necessario frequentare una comunità ristretta, è necessario che le Messe durino un tot tempo e siano fatte in quel certo modo, è necessario obbedire a dei catechisti laici e mettere a disposizione di tutti la propria intimità.
    Ebbene, questo è esattamente il contrario di ciò che dice la Chiesa.
    Allora qui uno dei due ha torto, Kiko o la Chiesa, perché è impossibile conciliare queste due posizioni, la "buona notizia" di Kiko e la "buona dottrina" della Chiesa.
    "Non è una Chiesa a parte e non si può giudicare senza sapere. Quanto moralismo e quanti giudizi… Dov’è l’umiltà cristiana?"
    Purtroppo giudichiamo sapendo. Ma se c'è qualcosa che non sappiamo, perché qualcuno non ce la spiega, invece appunto di fare del moralismo? Moralismo è fare appunti agli altri (quanta cattiveria...giudichi... non sai... non sei umile eccetera) senza entrare nel merito, senza spiegare con chiarezza quale sia l'errore dell'altro e la propria ragione.
    Purtroppo non ci può essere vera comprensione finché non c'è la capacità di rendere conto con chiarezza delle proprie scelte, e mi rendo conto che, chi si è semplicemente affidato ad altri senza mai fermarsi a riflettere, senza allargare il campo delle proprie osservazioni ed esperienze, non è in grado di farlo. Si sente solo ingiustamente attaccato e mette in atto reazioni a livello di giardino d'infanzia: tu sei cattivo... io buono. E basta, non si va oltre.

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    1. dò una notizia, il cammino e la chiesa sono la stessa cosa. Il cammino mette in pratica ciò che viene annunciato nel vangelo. La testimonianza di un peccatore salvato è mille volte più efficace di tanti moralismi.
      Un lettore qualunque

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    2. Il lettore qualunque forse non ha capito quanti "ismi" sono proprio del Cammino neocatecumenale: doverismi, moralismi, paternalismi... È capace anche lui solo a tirare fuori slogan e ritornelli, senza saper argomentare. Il peccatore salvato è una gran bella cosa; ma non avere mai null'altro da dire che vantarsi dei propri peccati, che più sono sozzi più fanno punteggio, non lo è altrettanto.

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    3. No anonimo, il cammino e la Chiesa NON sono la stessa cosa!
      Fattene una ragione.
      La Chiesa può vivere senza il cammino, il cammino viceversa NO!

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  22. Il cammino è separativo , il marito diventa un semplice famigliare non ammesso ai riti ad personam della moglie .Poi sempre la solita tiritera sul demonio che lavora instancabilmente ecc ecc ecc

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    1. Il demonio è usato nel Cammino come comoda arma contro chi non la pensa come loro. Dire di un marito che è ispirato omosdo dal demonio, come sembra trasparire dalle tue parole, solo perché non è d'accordo con il Cammino neocatecumenale frequentato dalla moglie, è davvero anticristiano, per non dire altro. Fra l'altro un movimento che si dice cristiano dovrebbe sostenere il sacramento del matrimonio, non lavorare per affossarlo.
      Porto

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  23. Brevemente. Spero di riuscire a far arrivare il messaggio di ciò che ho visto.
    In questa parrocchia cui sono dovuto entrare oggi per forza dalle circostanze, vi erano più celebranti, nel senso di sacerdoti.
    Al momento di bere al calice, il calice normale, non nc, ecco che ha preso questo con le due mani, come se stesse prendendo il coppone nc, ed ha bevuto tutto di un fiato.
    Se voi osservate i sacerdoti non nc, ecco che vedete sempre che lo prendono con una mano, e bevono piano, come sorseggiando, diciamo così.
    Che significa questo?
    Che li piegano talmente tanto che perdono anche i movimenti naturali, cioè vengono completamente assorbiti dal sistema kikiano.
    Se prendete i video, ad esempio, vi vedete alcuni, italiani, che iniziano a parlare con quella sfumatura mista tra spagnolo e italiano. Ovviamente miracoli a tutte le parti, segni ovunque, Gesù Cristo a destra e a sinistra, poi: rubano, diffamano, violano il foro interno, si fanno padroni della parrocchia, si fanno padroni del prossimo, giudicano, manipolano il Vangelo a tornaconto, condannano, pretendono obbedienza e loro disobbediscono in continuazione, ligi e invasati nelle loro posizioni e celebrazioni, nello stesso tempo disprezzano qualsiasi cosa a loro estranea, cioè non nc.
    Un Lettore.

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  24. Noi comunque non abbiamo dimenticato che il Santissimo Sacramento veniva trattato dai neocatecumenali come una pizza da asporto.

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    1. Ricordiamo ai gentili lettori che sulle eresie del Cammino Neocatecumenale sono stati scritti interi libri da gente molto più qualificata di noi.

      Se il Cammino non fosse cieca idolatria per sé stesso e per i propri autonominati "iniziatori", avrebbe anzitutto rinnegato tali eresie, quantomeno per salvare le apparenze. E invece dai capicosca della setta neocatecumenale non s'è mai vista un'ammissione di errori, mai una correzione, mai un'ubbidienza sincera al Papa, eccetera.

      Tutto quello che sanno fare i kikolatri che intervengono su questo blog è:

      - accusare, insultare, giudicare, senza mai motivare, senza mai riconoscere le ragioni (e la validità delle testimonianze) che non fanno comodo al prestigio della sua setta;

      - usare slogan vuoti, buonismi, furbate varie, che non cambiano i "fatti concreti": eresie, strafalcioni liturgici, malversazioni, kikolatrie, eccetera, intendendo solo estenuarci;

      - fingere di credere che la discussione qui sia solo di opinioni anziché di testimonianze e di fatti concreti.

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    2. Noi non abbiamo certo dimenticato le grosse panzane dette nei video di propaganda neocatecumenalizia.

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  25. Letture qualunque:

    noi diciamo che molti di voi dite che il Cammino è la Chiesa, e tu dici la stessa cosa: che il Cammino è la Chiesa.
    In questo siamo d'accordo.
    Sei come "Puntini" che non nega nessun errore del Cammino, solo che se ne vanta.
    E' sul giudizio morale che non concordiamo, e perciò non ci sono molti margini di discussione.

    Che per molti camminanti il Cammino è "come la Chiesa" è dimostrato, ad esempio, dal non volerrsi confondere coi cattolici, dal sentirsi totalmente appagati nel Cammino come se questo non fosse parte della Chiesa e non dipendesse dalla Chiesa, ma fosse la Chiesa, ecc.

    Lo si vede anche nel fatto che il Cammino ha la priorità sulla famiglia fino ad essere percepito da molti come la vera famiglia, a discapito della famiglia.
    La Chiesa Cattolica, invece, pur essendo un valore anche superiore alla famiglia, si propone come famiglia di famiglie e perciò si basa sulle famiglie.

    Per la Chiesa un'aggregazione ecclesiale non è come la Chiesa, ma è solo parte di essa, è non è nemmeno una "chiesa domestica" come la famiglia, per cui se dovesse sorgere una conflittualità tra l'aggregazione ecclesiale e la famiglia, la priorità va data alla famiglia.

    Per la Chiesa infatti esistono delle "società intermedie" sia a livello civile che a livello ecclesiale, che però non sono fine a se stesse, ma al servizio sia del bene comune che del bene della famiglia e dell'individuo.
    A livello ecclesiale le aggregazioni sono solo delle "società intermedie" al servizio della Chiesa e delle famiglie, che perà, al contrario della Chiesa e delle famiglie, non sono necessarie in assoluto,.
    Possono però essere utili, e, anche, molto utili. Ma nulla più.

    Il Cammino, invece, sembra rifiutare il concetto di società intermedie: sembra quasi una forma di globalismo.
    Come il globalismo vuole cancellare, con la cultura, anche i popoli e il concetto di famiglia, così da cancellare ogni identità (perfino sessuale), così il Cammino sembra voler sostituirsi alla Chiesa, sia attraverso la neocatecumenalizzare delle paocchie, che attraverso la trasformazione dei conventi di clausura in comunità del Cammino cancellando le regole religiose, che asservendo le famiglie invece di servirle.

    Come nella società liberista di oggi (e purtroppo tra i Pastori) non si sente più parlare del principio di sussidiarietà (ma il catechismo non si può cancellare), così tra i camminanti non si sente dire che il Cammino è parte della Chiesa, ma solo che è Chiesa o, come tu dici: "è come la Chiesa", che è un'eresia di fatto.

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  26. Sono da poco (pochissimo) uscita da una relazione con un neocatecumenale radicato (che, ovviamente, non si è presentato come tale). Qualche giorno fa ho detto basta scampandomela così alla famosa e attesa nottata della veglia di Pasqua. Basta a storie allucinanti sulla castità, sull’obbedienza ai catechisti, sulle missioni, sulla famiglia cristiana; basta ai “se non entri in cammino ti lascio”, ai “vorrei una ragazza in cammino”, “ti amo ma ho bisogno che fai il cammino” ai “tu non capisci perché non entri” e ancora “prova almeno le catechesi poi vedrai che ti piacerà e non ne uscirai” oppure “tu non puoi dire di avere Fede se non fai il cammino”. Ho detto basta ai weekend in cui aspettavo con ansia che il mio ragazzo tornasse dai ritiri a Porto San Giorgio. Puntualmente non tornava mai come ci eravamo salutati, un pezzo di lui rimaneva lì e il resto che tornava era completamente fuori di sé, con gli occhi spiritati e pieno di convinzioni assurde e di “non puoi capire tu, ci vedi sempre del marcio e invece è una cosa così bella, basta non ne voglio parlare”. Le vicende e gli aneddoti sono tanti e vari che a pensarci l’unica cosa che mi viene in mente è “ma come ho fatto a sopportare”.
    Ringrazio questo blog e chi se ne occupa con attenzione. L’ho trovato dopo varie ricerche, in un periodo buio in cui non mi sentivo capita, anzi. Un periodo in cui mi sentivo stupida, diversa, incapace di comprendere, negativa, sbagliata, impura, cattiva, ignorante, non abbastanza, sotto pressione, anormale, pazza. Come solo un neocatecumenale sa farti sentire, se non sei uno di loro.
    Grazie, per non avermi fatta sentire sola.
    Abbraccio chiunque si trovi nella mia stessa situazione e non riesce ad uscirne. Coraggio, c’è una vita oltre <3

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