martedì 25 aprile 2023

Il clima conflittuale nella piccola comunità volutamente introdotto ed alimentato dai catechisti neocatecumenali


Chi tra noi ha fatto il Cammino e non ricorda le consegne dei catechisti sul come proseguire il Cammino, una volta nata la comunità dopo le catechesi iniziali?

Dai catechisti viene raccomandato di essere se stessi senza freni inibitori e senza ipocrisie al fine di far emergere l'uomo vecchio che "VA AD ESSERE DISTRUTTO NEL FONTE BATTESIMALE PERCHE' POSSA NASCERE LA CREATURA NUOVA".

Ed uno può pensare che all'inizio ci può anche stare!

Nella celebre via di Palermo le sedie volanti
erano le portantine, nelle comunità
sono le sedie in plexiglas, infrangibile

 Tanto più  che i catechisti ti ribadiscono, con le parole di Kiko nella convivenza del Primo scrutinio, circa tre anni dopo le catechesi iniziali:

"Adesso ti stiamo preparando  per un rito nel quale ti si va a dare la fede, un inizio di fede perché  tu cominci il Cammino. Fino ad oggi hai fatto  un periodo di assestamento, di prova, se vuoi finora non abbiamo ancora cominciato  il Cammino sul serio. Siamo stufi di trionfalismo, di dire che siamo cristiani.  C'è  bisogno di camminare più  adagio, c'è  bisogno di sperimentare  questo cammino catecumenale dopo molte crisi, di lagnarsi dei fratelli, che ti criticano, di renderti conto della tua realtà, che si sfascino i tuoi ideali di comunità, di gente che si vuol bene ecc." (Orientamenti per il primo Scrutinio, 1986, pag. 98-99)

E alla Traditio, dopo circa dieci anni? Kiko è  ancora più  esplicito e virulento:

"Dobbiamo vivere una vita sciapa, stupida, “come ci vogliamo tutti bene, che bene stiamo qui a sentire la Parola di Dio, la carità è squisita...” Ma quello è una merda! Che cosa stai dicendo? Questo è cristianesimo? “Qui c’è carità, c’è comunione!” Alcuni dopo tanti anni ancora, non hanno capito niente." (Traditio Symboli, 1982, pag.109)

Perciò  non ci stupiamo se le testimonianze ci raccontano, e noi stessi ne siamo testimoni, che  normalmente in tutte le comunità del Cammino, nella propria come anche, secondo quanto si viene a sapere dai fratelli, nelle altre comunità  in altre parrocchie, città o nazioni, questo stato di litigiosità e di perdita di rispetto per la dignità altrui e di attenzione alla privacy di ciascuno, non si limita al primo periodo del ciclo di vita della piccola comunità neocatecumenale, durante il quale si fa la reciproca conoscenza mettendo da parte ipocrisie e ritualità sociali,  ma tende a diventarne un triste status perenne.

Ad un esame superficiale, proprio non si comprende perchè poi la comunità continui a vivere così tanto a lungo da finire estenuati da cotanto tormento. Non è questa la comunità cristiana di sicuro!
E non è  neppure ciò che viene promesso fin dalle prime catechesi neocatecumenali: nel disegnino delle catechesi iniziali infatti vediamo una scala che scende (Kenosi) fino alle acque del Battesimo, ma poi risale a costruire l'uomo nuovo: ma, nei fatti, anche quando è finito il cammino e oltre, nell'itinerario kikiano non esiste alcuna risalita, non è contemplata ascesi, mai si risale.
Tu aspetti e aspetti invano. E il tempo passa... Quello che possiamo dire per esperienza è che, ad un certo punto, come d'incanto, tutto viene soffocato e seppellito all'improvviso.
La pietra tombale che mette la parola fine a tutto l'ambaradan - a tanta sincerità imposta, a tanti litigi, agli stracci volati insieme alle famose sedie delle estenuanti convivenze mensili dell'eterno redde rationem neocatecumenale - è il diktat: "Non devi giudicare MAI". 

L'unica sedia all'altezza dell'ego di Kiko

Tale imperioso comando piomba improvviso e imprevedibile su tanto scompiglio, e tutt'intorno si fa silenzio, come sempre quando parlano i mega-super-catechistoni (specie se itineranti).

Di natura nuova neanche l'ombra (dicevo ascesi non c'è) poichè con gli anni nel cammino tra scrutini scorticanti, fango spalmato sugli occhi, Redditio dove si fa a gara a chi la spara più grossa ecc. ecc.

È tutto basato su un eterno reprimersi e farsi violenza. Ma poi i rancori si acuiscono, il lungo allenamento a spararsi a vicenda la verità in faccia tra fratelli di comunità, durato anni, ha la meglio, e le comunità vivono un eterno disagio, un diuturno scontento: la malizia serpeggia, la diffidenza reciproca pure, i giudizi non si esprimono più, ma sono tutti lì ed esplodono in gelosie ed invidie neanche troppo celate.

Bisogna dire che, in questa utopia del poter essere veramente se stessi solamente in interazione con il gruppo, il Cammino rivela la propria appartenenza ad un determinato periodo, quello dei collettivi, dei centri sociali e delle terapie di gruppo. 

Però, invece di elevare la fantasia al potere, nelle comunità neocatecumenali il disegno è quello di aderire ad un modello predefinito, tant'è che, alla fine, vista una comunità neocatecumenale le hai viste tutte, mentre, se veramente ciascuno potesse esprimersi liberamente, alla fine sarebbero diversissime tra loro, come sono diverse le singole personalità.

Invece il conformismo neocatecumenale è asfissiante: le comunità vengono lasciate apparentemente sole (in realtà i catechisti le vigilano continuamente attraverso la longa manus dei responsabili) ma alla fine vi è un solo modello che viene premiato, quello prestabilito. 

I primi anni di Cammino sono interamente dedicati a decostruire ciò che il cattolico pensa debba essere una comunità di credenti: pace, serenità, rispetto dell'altro, comprensione, dialogo, valorizzazione delle qualità dei singoli vengono bollate come ipocrisia, così come ciascuna iniziativa caritativa o semplicemente ricreativa viene scoraggiata fin da subito e rimandata ad un futuro indefinito, quando sarai un cristiano vero, 'rinato' e quindi libero.

Ora non devi creare interferenze o azioni di disturbo allo “spirito del cammino” che è la conversione finalizzata all’evangelizzazione neocatecumenale. Il Cammino ti ha salvato? Questo devi portare, inviato da Kiko ai “lontani” ma anche ai “cristiani della domenica” delle parrocchie che vogliono fare sul serio come te.

Tutto il resto è solo distrazione… del demonio.

Intanto il litigio e il regolamento dei conti di fronte a tutti viene addirittura istituzionalizzato. Tanto alla fine il risultato è sempre quello: perché non c'è un confronto di opinioni da cui può nascere qualcosa di nuovo, di positivo e costruttivo (anche le risonanze sono un esempio di come in cammino si parla sempre a se stessi, non si cerca il confronto) ma solo tempeste di emotività, fini a se stesse.

Dal momento poi che i catechisti (sempre presenti, come i registi nella Casa del Grande Fratello) premiano le personalità e le idee che aderiscono al modello di Kiko, oltre naturalmente a fare dello sfacciato nepotismo per i figli propri rispetto agli altri, dopo qualche tempo chi ha delle idee diverse o le cambia o impara a tenersele per sè e chi persiste nel manifestarle apertamente (e ci vuole un bel coraggio), prima o poi andrà via o sarà cacciato.

Ti danno anche l’illusione, con l’elezione dei catechisti della tua comunità, che qualcosa dipenda da te (questa elezione è preceduta da una ‘monizione’ in cui ti dicono che devi tener conto del “grado di conversione” del fratello che tu vuoi diventi catechista: “grado di conversione” - ti faranno capire chiaramente – commisurato alla “fedeltà al cammino” e allo “spirito del cammino” dato nelle consegne e al totale allineamento alla “obbedienza a Kiko e Carmen”). La verità è che questi catechisti ‘eletti’ - quando alla prova dei fatti, non rientrino nei canoni dati - possono, in ogni momento, essere rimossi dai tuoi stessi catechisti, che sono quelli che conducono il cammino nella tua parrocchia.
 
Eppure ti fanno invocare lo Spirito Santo prima della votazione, farsa nella farsa! Per cui... i responsabili più amati, quelli che sono stati votati dai fratelli perché obbiettivamente persone migliori e più adeguate, vengono sostituiti dagli yes men o da chi è più conformista, rigido, meno simpatetico; la comunità si cristallizza e si incartapecorisce diventando ciò che si voleva fosse fin dall'inizio, cioè una cellula obbediente del corpo di Kiko.

In un terrificante messaggio di WhatsApp, i catechisti stigmatizzavano il fatto che, in tempo di lockdown per coronavirus, si potesse partecipare a riunioni su piattaforma digitali con comunità non proprie oppure anche che ci si potesse trovare per pregare all'interno della stessa comunità al di fuori delle 'celebrazioni' stabilite e dei gruppi di preparazione fissati. Perché? Perché nulla deve sfuggire al rito predeterminato, perché non si stabilisca nulla di nuovo, neppure se positivo ed apprezzato, anzi, soprattutto se positivo e apprezzato!
Così pure, in tempi normali, sono vietate o comunque  caldamente  sconsigliate le escursioni e le attività sociali che non diano convivenze e pellegrinaggi previsti ed organizzati dall'alto.

Questo 'sistema educativo', a lungo andare, oltre a favorire depressione e calo di stima in se stessi, plasma personalità aggressive, non allenate all'autocritica, illogiche, impositive; le forma e, finché sono in cammino, in qualche modo le giustifica e le appoggia. 

Per questo per alcuni è impossibile uscire, non tanto dal Cammino, ma da ciò che, appreso in Cammino, sembra ormai far parte della propria personalità: i tipici casi a cui si può dire: "sei la dimostrazione che si può uscire una persona dal cammino ma non si può uscire il cammino da una persona"...

 

Per ottenere questi "bei" risultati c'è necessità di mantenere un clima di pressione in comunità, pressione della decima, delle visite dei catechisti, dei plurimi impegni, degli incontri, dei mille obblighi nei confronti dei fratelli, a cui si aggiunge questa continua conflittualità interna, prevista ed alimentata dai catechisti, secondo la antica strategia del divide et impera.

Senza questa divisione tra componenti della comunità dovuta a cause estrinseche, cioè alla pressione che viene praticata dall'esterno, alla mini gerarchia all'interno della stessa comunità che crea continuamente dissapori, all'impossibilità di avere chiarezza sulla gestione finanziaria, il gruppo detto comunità troverebbe una propria armonia interna ma soprattutto una propria autonomia nei confronti dei catechisti. 

Ecco, questo benedetto equilibrio viene visto come una jattura e si lavora attivamente per minarlo. Kiko stesso dedica sempre un angolo delle sue invettive a tuonare contro l'essere borghesi ed installati e ogni anno c'è qualche iniziativa per portare 'movimento' che si traduce solitamente in ansia, la quale poi genera insicurezza e conflittualità interna. 

"Dimostra d'essere un catecumeno senza dirlo":
niente di più facile...
Un esempio di ciò è stata la pensata delle communitates in missionem a Roma, che doveva comportare lo sradicamento delle comunità più vecchie, quindi anche dei più anziani anagraficamente, dalle proprie parrocchie per trasferirsi in altre.
Non abbiamo prove di come sia andata a finire questa transumanza, magari in nulla, ma intanto ha sortito gli effetti voluti: grandi paroloni all'esterno e grandi fastidi all'interno, con divisioni fra i più talebani e quelli meno, fra chi dice di sì e poi trova tutte le scappatoie e quelli che covano rancore per i soliti ipocriti primi della classe eccetera, ed il riemergere di antichi rancori.

Per assurdo, il blocco forzato di ogni attività  comunitaria dovuta ai lockdown causa coronavirus aveva avuto risvolti favorevoli per la serenità degli animi ed anche per l' unione orizzontale tra fratelli: il tiranno vero era rappresentato dalla normativa emergenziale e del tutto inutile è stato tempestare le persone chiedendo loro l'eroismo da protocristiani! Molti, in quel periodo, avevano ritrovato la pace e l'equilibrio per anni loro negato, e la pentola del Cammino, per un po', aveva misericordiosamente smesso di bollire.

Insomma, queste dinamiche sono ben raffigurate dal pentolone che  bolle e sobbolle e sempre rischia di trasbordare; questo assicura che mai la piccola comunità neocatecumenale si possa affrancare da catechisti, garanti, censori, padrini, didascali, responsabili, da quella lunga catena cioè con cui i controllati sono i propri stessi controllori, secondo il modello dei "migliori" campi di detenzione. 

Salgono? Scendono?
("Salita e discesa" - Escher - 1960)




Nota 1: La prima cosa che viene imposta è la riduzione allo stato infantile nella fede ("reset to factory settings!"). Poco importa se siamo battezzati, cresimati, sposati in chiesa, e magari persino ordinati: per il Cammino tutti questi sacramenti sono carta straccia (come le lauree hc di Kiko, per capirsi) perché non sono stati ancora vissuti in comunità. È solo partecipando alla comunità neocatecumenale che si apprende il valore del Battesimo e lo si vive nel concreto.

Dalle catechesi iniziali pag. 368:

Quando Gesù nasce, nasce piccolo ed ha bisogno di una famiglia dove crescere in sapienza e grazia, come dice il Vangelo: è la famiglia di Nazareth. Lo stesso con voi: uno appena battezzato è un bambino piccolo che deve ricevere molte cose. Dopo il battesimo non si può uscire di lì e dare cazzotti alla gente. Per questo San Paolo dice ai Galati che ancora hanno bisogno di latte come i bambini piccoli, perché hanno ricevuto da poco il battesimo ed hanno bisogno di sentimento ed altre cose. Ossia che dopo il battesimo passerete un tempo di neofitato.
Sapete come sarà la comunità dopo il battesimo? Come la famiglia di Nazareth, che vive in semplicità, normalmente. Maria non aveva acqua in casa e la andava a prendere alla fonte; faceva i lavori di casa; una volta alla settimana andava al mercato. Giuseppe metteva a posto sedie ed aratri, lavorava come falegname di villaggio. Vivevano in semplicità senza fare cose straordinarie. Così vivrete dopo il battesimo. Perché il neobattezzato è goffo ed impulsivo, vive molto di sentimenti ed è pieno di vita ed entusiasmo, allora ha bisogno di un periodo di maturazione vivendo in silenzio, in umiltà.
Questo cammino è una Kenosis, una discesa e nessuno può passare per la porta del Regno se non si fa piccolo, se non ha scoperto che tutto è grazia di Dio, dono gratuito. Chi non ha scoperto la sua povertà reale di uomo peccatore non scoprirà che Dio è quello che dalla morte e dal peccato tira fuori la vita ed una nuova creatura.

La re-inizializzazione dei fedeli ad una specie di infanzia nella fede è la premessa per una lenta riprogrammazione nel formato neocatecumenale.


Nota 2: Emblematica l’esperienza di Lino Lista che – per avventura – si ritrovò nella sua Parrocchia ad assistere alla predicazione neocatecumenale “catechesi della fase iniziale o della conversione”. Lino manifestò subito, senza reticenze, le sue perplessità ponendo domande. Fu bloccato come tutti col dire: “qui si viene ad ascoltare, non a dialogare… la fede viene per l’udito” “Ascolta fratello! Poi arriverà il tempo per dialogare” (altra colossale menzogna!). Lino interruppe qui l’esperienza. Già aveva capito tutto. Da questo nasce il suo meritevole impegno di disvelare i segreti neocatecumenali e il suo lavoro prezioso sulle trame oscure del Cammino.

111 commenti:

  1. Oggi Festa della Liberazione. 25 Aprile. Quando festeggeremo la liberazione dal Cammino?

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Quando ci libererete da questo blog?

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    1. Poverin poverello, invece di liberarsi dalla Tassa delle Decime Kikiane, invece di liberarsi dell'Uomo Vecchio, invece di liberarsi di Mammona e degli Idoli, cosa fa? Vuol liberarsi di un blog.

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    2. Puoi tranquillamente liberartene in modo autonomo; ovvero non leggendo più i contenuti del blog e
      non intervenendo.
      Ruben.
      ---

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    3. Oggi è la Festa della Liberazione : c'è chi vuole liberarsi del Cammino, c'è chi vuole liberarsi del blog. A voi la scelta...................................................................................................................................................

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    4. Magari avessimo questo potere! Chiuderemmo subito pur di vedervi sparire!

      Pax

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    5. Sul serio? Allora speriamo che sparisca il Cammino, cosi sparisce anche il blog...................................

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    6. Noooo, sparire il blog no, non potete farci questo..........................................................................................

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  4. Commento da Cruxsancta:
    Vi ringrazio per l'argomento di questo articolo in quanto conferma un'altra aberrazione della setta del cammino neocatecumenale. 
    Durante il tempo in cui sono stato in quella setta, una delle cose più strane e aberranti che mi trasmettevano i catechisti era la necessità di avere contese, invidie, liti, ecc., con i fratelli.
    Secondo i catechisti corrotti, vivere in armonia, pace e unità nella comunità veniva dal diavolo. È ovvio che tale aberrazione va contro Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo) e contro tutto il Nuovo Testamento. 
    È incredibile come quei catechisti abbiano distrutto la pace, la concordia e l'unità negli ingenui fratelli di buona volontà da quando hanno fatto minacce del tipo: "Chiudiamo questa comunità perché ha un cattivo odore, tutto è amore e pace....., mettiti con tuo fratello, litiga con lui... dicevano... sono tutti molto buoni e questo cammino è per peccatori e malvagi"; minacce miserabili possono venire solo da satana che odia l'unità, l'amore, la concordia, la pace. 
    Alla fine poi, dopo tanta insistenza e per non chiudere la comunità, abbiamo iniziato ad offenderci e a fare di tutto per litigare con gli altri. Mi rammarico del cinismo in cui anch'io sono caduto (era pazzesco, contraddittorio, dicevano molti di noi). Quello su cui ci giudicavano quei miserabili catechisti era l'essere educati e il trattarci bene, non lo sopportavano, ora capisco perché i catechisti non rispondono ai saluti e ti lasciano con la mano in aria e ignorano gli altri e fanno in modo da farli sentire una spazzatura. 
    Successivamente o catechisti ci sono venuti a trovare e con un sorriso demoniaco ci hanno detto di rallegrarci adesso che stiamo bene; ho sopportato di continuare nella comunità per altri due anni e grazie a Dio ho lasciato quella setta. 
    Lo scopo è quello di creare nella comunità un ambiente di inimicizia, invidia, ipocrisia e falsità; alcuni dei miei parenti sono ancora ingannati in quella setta ed è così triste vedere che, anche se hanno quasi finito l'iter e tutti i passaggi, vivono in un mondo di inganno con la loro comunità dove non si salutano nemmeno, comunità pieno di ipocrisia, falsità, rivalità e invidia, e i più vecchi sono i peggiori. 
    Speriamo che tutte queste lamentele giungano al Papa ed egli intervenga immediatamente e riveda a fondo il cammino neocatecumenale e tutte le sue irregolarità. 
    Fanno credere una cosa alla Chiesa ma all'interno delle comunità continuano a creare lupi travestiti da agnelli.

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  5. O.T
    Il Santo Padre ha nominato Membri del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo: ...
    Sig.naMaría Ascensión Romero Antón, Membro dell’Equipe Internazionale Responsabile del Cammino Neocatecumenale.

    Frilù

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    1. Stiamo messi bene, anzi sta messa proprio "bene" la Chiesa Cattolica...
      Porto

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    2. Addirittura membro!
      Questa è un' ulteriore prova, di
      quanto il Cammino sia utile al "Papa", per la disgregazione in atto della Chiesa Cattolica.
      Ruben.
      ---

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  6. Leggendo le espressioni dei catechisti in questo commento del blog Cruxsancta:
    "Chiudiamo questa comunità perché ha un cattivo odore, tutto è amore e pace....., mettiti con tuo fratello, litiga con lui...siete tutti molto buoni e questo cammino è per peccatori e malvagi"
    rintracciamo quasi le esatte parole di Kiko:
    "Dobbiamo vivere una vita sciapa, stupida, “come ci vogliamo tutti bene, che bene stiamo qui a sentire la Parola di Dio, la carità è squisita...” Ma quello è una merda! Che cosa stai dicendo? Questo è cristianesimo? “Qui c’è carità, c’è comunione!” Alcuni dopo tanti anni ancora, non hanno capito niente."
    È impressionante come seguano passo passo, parola per parola, Kiko che dichiara che pace e amore all'interno della piccola comunità sono "una merda": e questo non all'inizio del Cammino, ma alla Traditio, dopo dieci anni dalla nascita della comunità: ancora non si trattavano sufficientemente a pesci in faccia per i suoi standard.

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    1. Merda è l'acronimo di :

      Mamotreti Eretici Ridicolmente Demenziali Allignano

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    2. Emblematico il commento spagnolo. Che ripetiamo a fare che il Cammino è uguale dappertutto?
      Quando ecco le prove lampanti ci arrivano gratis e si assommano.

      Amarsi è ipocrisia perché io non amo nessuno.

      Ricordo questa frase "io non amo nessuno" ripetuta con ostentazione dai super- catechisti rivolgendosi ai propri catecumeni.
      È vero che il loro fare arrogante, il presentarsi in sala camminando a tre metri da terra, senza guardare in faccia nessuno, aveva in questa filosofia la sua matrice. Se ti incontravano nei corridoi non ti degnavano di un saluto, sempre compresi nel loro ruolo di predominio assoluto.

      Era un vanto per loro enumerare sfacciatamente i propri difetti, veri e propri peccati di superbia ostentati come cimeli di chi ha capito tutto e come funziona kikianamente.

      Ricordo Giuseppe Gennarini, durante un'esperienza degli Stati Uniti. Di fronte alle sofferenze inferte dal suo pessimo carattere agli altri componenti delle equipe dipendenti dalla sua, capo assoluto degli States. Dopo qualche abbozzato rimbrotto fasullo di Kiko e risatine sadicamente compiaciute di Carmen - che godeva ad assistere a questi spettacoli macabri e ci metteva in aggiunta del suo - sentivi Giuseppe dichiarare con un ghigno:

      " che devo fare? Lo so che sono un iroso"

      Senza beccarsi nessuna correzione. Per lui non c'è n'era. Kiko anche rideva aggiungendo quasi per scherzo:

      "convertiti, disgraziato!".

      Tutte chiacchiere. Poi di fatto piegava i tapini al volere assoluto del super Gennarini. Li metteva stesi sotto il suo calcagno.

      Obbedienza... e Giuseppe è il capo di tutto per volere divino. Non obbedire a lui è andare contro la volontà di Dio.
      Il sillogismo, sempre lo stesso.

      Pax

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    3. L'assurdo degli assurdi è che poi lo stesso kiko si rammarica che all'interno delle comunità non ci sia unità. E come potrebbe esserci? Se lui, la sua compare carmen e i loro emissari "catechisti" hanno seminato zizzania fin dall'inizio e fatto tutto il possibile affinché NON ci fosse unità nelle comunità, distruggendo anche quel poco che c'era o che si era creato.... Una cosa non riesco a capire e mi rivolgo ai camminanti che leggono questo blog, soprattutto a quelli di lunga data: non vi sentite presi in giro da kiko? Non vi irrita sentirlo parlare? Uno che prima vi dice che la vostra comunità fa schifo perché non vi tirate le sedie, ma vivete in armonia, che poi però quando si "rende conto" che nelle comunità non c'è unità proprio perché hanno obbedito alle sue prescrizioni di tirarsi le sedie, cioè di trattarsi male l'un l'altro, vi accusa e vi dà la colpa del fatto che nelle vostre comunità non c'è armonia perché voi siete figli del demonio e fate le azioni del demonio. Ma non vi sentite bullizzati e trattati come feccia da uno così? Dopo che avete dedicato al Cammino tutta la vostra vita, le vostre migliori energie, la gran parte del vostro tempo, trascurando la famiglia, i figli, facendoli soffrire, dopo che avete dato al Cammino tanti dei vostri soldi e magari non avete più nulla per aiutare i vostri figli che magari sono precari, o nel.bidogno. Non vi sentite presi in giro, ingannati? Non vi viene voglia di scappare, di ribellarvi?
      Porto

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    4. Neanche poco poco. Nel Cammino la felicità regna sovrana sotto la fulgida guida del sommo Kiko, che ci sprona e ci orienta a proseguire nell'impervio cammino verso le più alte vette nelle magnifiche sorti e progressive.

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    5. Caro fratello smettila di farti le canne o te le fai per non andare dallo psichiatra?
      Consiglio non richiesto e gratuito:
      VAI DA UN PSICHIATRA MA NON DEL CAMMINO ALTRIMENTI POI DOVRAI RIPRENDERE A FARTI LE CANNE 😃👋

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  7. Io sono uscito dal Cammino neocatecumenale perché durante il secondo passaggio il catechista mi ha talmente umiliato con disprezzo che da quel momento sono diventato lo zimbello della comunità.
    I fratelli mi hanno tolto il rispetto e la dignità.
    Sono stato oggetto di disprezzo e di derisione in faccia da parte di quasi tutti.
    Ho resistito fino a che ho potuto.
    A un certo momento me ne sono andato.

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    1. Grazie anche per la tua esperienza

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    2. Nel corso degli scrutini del secondo passaggio, qualcuno deve essere umiliato, per dimostrare che stanno facendo sul serio, che non è una burletta. Usano la tecnica del "castigarne uno per educarne cento".
      La verità è, se vuoi sapere come la penso, che il più fortunato tra tutti sei stato tu che te ne sei uscito e non ti sei fatto umiliare a lungo. Dopo di te, avranno certamente trovato un altro capro espiatorio, su cui scaricare le proprie frustrazioni. Purtroppo, se anche si fa presente loro la mancanza di carità in questi comportamenti, sono capaci di ammetterla tranquillamente e non pensare, neppure per un momento, di essersi comportati in modo riprovevole e del tutto in linea con il mondo, tipo "mucchio selvaggio". Tanto "il signore" li ha portati qui e là, fatto fare questo e l'altro; magari non hanno torto, dipende tutto dall'identità, di questo signore!

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    3. fanno male a trattare male nel secondo passaggio : se quello se ne va, addio Decima. Gli conviene?

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    4. Sono contento per te che tu sia riuscito a uscirne. Il Signore non ti farà certamente mancare il suo aiuto.
      Porto

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  8. Stiamo toccando un punto cruciale. Perciò ci ritorno.
    È vanto essere altro dal cristianesimo. Loro sono i veri!
    Così si ridicolizza l'armonia, l'empatia, l'accordo. Affezionarsi alle persone. Voler loro bene. Ho visto mariti restare vedovi e non versare una lacrima. Che sono ste' cose?
    Questo e tanto altro ho visto.
    Per me vale la pena tornare su questo aspetto ancora più a fondo.

    Come amare i figli e desiderare di stare con loro è definita idolatria, affettività malata e mollezza di spirito.
    Fede forte e stacanovismo estremo che ti consente di passare sui morti come sui vivi è spirito del cammino.

    Pax

    Pax

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    1. Anni fa ho letto una riflessione dello scrittore cattolico Vittorio Messori che criticava l'uso degli attuali movimenti ecclesiali di trasformare il funerale dei loro aderenti in una festa perchè scriveva che gli psicologi hanno dimostrato che quando muore una persona cara è necessario piangere per elaborare il lutto, altrimenti si va incontro a problemi psicosomatici.
      Messori non citava nessun movimento ecclesiale nello specifico (per esempio i neocatecumenali o i focolarini o altri), però il suo articolo mi è rimasto impresso perchè ho assistito a dei funerali neocatecumenali (quando ero nel Cammino) e , siccome conoscevo bene le persone coinvolte, ho visto gente trattenere a stento le lacrime mentre altri offrivano sorridenti aranciata e coca cola.
      NEL VANGELO C'E' SCRITTO CHE QUANDO LAZZARO E' MORTO GESU' HA PIANTO!

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    2. Come focolarino confermo che nel mio movimento c'è la tendenza a non piangere neanche per la perdita di persone care. Anni fa era morto il padre del mio responsabile di zona a Cagliari, ho partecipato al funerale e ho visto lui entrare in chiesa con il sorriso sulle labbra. Non ho mai approvato una cosa del genere, evidentemente non sono un focolarino doc, ma sottolineo che anni fa Chiara Lubich in una intervista disse che, quando era morto il Patriarca ortodosso Atenagoras, che era un seguace del movimento, lei si fece un pianto dirotto, come se fosse morto il padre. Non solo, ma anche ai funerali di Chiara avvenuti nel 2008 nella Basilica di san Paolo e trasmessi su TV 2000, ho visto qualcuno piangere. Da poco ho rivisto su youtube uno spezzone di quel funerale, era il momento dopo la distribuzione della Eucaristia quando il Gen Verde e il Gen Rosso hanno cantato "So che sei qui", composto per la dipartita di Chiara, momento struggentissimo, e la telecamera ha ripreso i presenti, tra cui anche Kiko, che appariva particolarmente abbacchiato, non credo stesse recitando. Aldo dei focolari di Cagliari

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    3. Sarà stato abbacchiato perché doveva partecipare a un funerale e magari, con gli occhi di tutti addosso, non poteva fare gesti scaramantici

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  9. Interessante quando si parla dell'elezione dei catechisti all'interno della comunità, che sarebbe pianificata dai catechisti.
    Uno dei motivi per cui ho iniziato ad avere dei grossi dubbi è stato quando, dopo la Traditio, i catechisti ci hanno fatto votare il responsabile. Quello che era stato fino ad allora il responsabile, era una persona eccezionale, che negli anni si era sempre impegnato tantissimo anche a livello umano per tenere unità la comunità, con grande umiltà e dignità. E infatti venne riconfermato con un plebiscito. Nonostante questo, i catechisti, nonostante l'esito della votazione, decisero di sostituirlo con il loro pupillo, un trinariciuto del CN e di fronte alle proteste veementi della comunità, l'unica cosa che seppero rispondere fu "La Chiesa non è democratica" (non c'è neanche bisogno di commentare la stupidità di questa affermazione). Questa mossa generò un forte malcontento nella comunità e in diversi, fra cui me, dopo poco tempo lasciarono.
    Mi sono sempre chiesto perchè ci abbiano fatto votare per poi ribaltare il risultato, era abbastanza evidente come sarebbe andata a finire.
    Probabilmente volevano affermare di essere loro a controllare la comunità e non noi.
    A distanza di anni, non mi sembra che quella mossa sia stata geniale: di quella comunità di 25 persone sono rimasti in una decina e sono stati fusi con un'altra comunità.

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    1. Posso dirti che i catechisti cercano di orientare in ogni modo le elezioni, favorendo il candidato a loro gradito. Cioè quello più ossequioso, più fedele ai dettami del Cammino, più scaltro, quello che considera l'essere responsabile non un servizio, ma un posto in cui esercitare il suo piccolo potere facendo i suoi comodi, possibilmente non servendo i fratelli di comunità, ma facendosi servire. Di solito lo fanno con mezzi un po' più sottili di quelli usati dai tuoi catechisti, evidentemente persone estremamente grezze. Ma in ogni caso prima o poi raggiungono il loro scopo. E con il fare questo di fatto, invece di creare armonia, fomentano discordia, perché impongono una persona che non ha a cuore il bene della comunità, ma solo il proprio. Una persona il cui agire creerà sicuramente malcontento per la sua scorrettezza e il suo menefreghismo. Ecco cosa sono le comunità. Dei laboratori di incubazione anticristiana, in cui il demonio viene incoraggiato a razzolare a suo piacimento.
      Porto

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    2. Dal loro punto di vista hanno ottenuto quello che volevano : 10 fanatici neocatecumenali da unire ad altri fanatici rimasti di un'altra comunità.
      Sicuramente questa modalità andava benissimo in tempi di vacche grasse tipo 20-30 anni fa.
      Oggi cambiano faccia ma sempre per ottenere lo stesso risultato, magari criticando aspramente il responsabile o magari aumentano la pressione su du lui o inventandosi qualche scandalo da buttargli addosso per indurlo a rinunciare alla carica o per giustificare la sua sostituzione. La verità è che sempre mettono un loro scagnozzo come responsabile , scagnozzo che deve dipendere direttamente da loro e che deve essere perfettamente allineato a loro ed essere le loro orecchie e la loro bocca.

      Un buon responsabile che si preoccupa per i suoi catecumeni è assolutamente da sostituire.

      Non serve al CN per imporre la sua disciplina ed i suoi modelli.

      Oggi sono solo più attenti a come ottenere questo risultato ma il risultato lo ottengono comunque.

      LUCA

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    3. @LUCA
      "Un buon responsabile che si preoccupa per i suoi catecumeni è assolutamente da sostituire."
      Sottoscrivo in pieno, grazie.
      Porto

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    4. Il nuovo responsabile non è una persona cattiva d'animo e neanche in cattiva fede, ma è purtroppo un fanatico del CN. Per lui ogni cosa che viene detta dai catechisti va presa alla lettera e non si può mettere in discussione ed è proprio il motivo per cui è stato eletto a responsabile dai catechisti.
      La comunità si è ribellata ai catechisti (non solo per questa decisione, ma anche per altre situazioni deprecabili) e in poco tempo si è sfaldata. Sono rimasti in pochi: alcuni per fanatismo, altri per abitudine, altri per far contento il marito o la moglie.

      Quei catechisti hanno dimostrato poca intelligenza (potevano gestire la faccenda in un modo decisamente meno conflittuale), ma soprattutto poca empatia, visto che non hanno saputo interpretare i sentimenti e l'affetto della comunità verso il precedente responsabile.

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    5. Successe anche a me, ero stato da poco votato vice responsabile votato da tutti, ma con la pandemia e la comunione da asporto che mi porto' a confronarmi con i catechisti di fronte tutta la comunita', non solo nessuno si accorse che asportare la comunione era abuso, ma invece furono subito organizzate nuove votazione e presi 0 voti.

      Ovviamente in tutto cio' vidi tanta ipocrisia, io dissi la verita ma a loro diede fastidio... e la ricompensa fu perdere il posto di vice-responsabile, Ma questo fu un regalo da Dio perche questa fu un'altra goccia che fece traboccare il vaso e cosi lasciai tutto.
      Sono passati 3 anni, Gesu ancora non mi ha abbandonato, e ancora non ho stridore di denti come mi "profetizzo" il catechista

      Costoro non amano la verita'

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  10. Ciao nvidiosi:

    "MARIA ASCENSIONE ROMERO, MEMBRO DEL DICASTERO PER L'EVANGELIZZAZIONE

    Il Santo Padre Papa Francesco ha nominato oggi 25 aprile 2023 i Membri del Dicastero per l'Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione del mondo, con un mandato di 5 anni. Tra questi, insieme a dieci cardinali provenienti da varie parti del mondo, quattro arcivescovi e vescovi, una religiosa e altri tre laici, è stata nominata la signorina Maria Ascensione Romero Anton, membro della squadra internazionale responsabile del cammino neocatecumenale.
    Maria Ascensione Romero ha manifestato la sua gratitudine al Santo Padre per la fiducia che ha riposto in lei e in tutto il cammino neocatecumenale, con questa nomina, e ha assicurato la sua preghiera e la sua piena collaborazione in questa missione. Chiede anche ai fratelli e alle sorelle del Cammino Neocatecumenale di aiutare lei e tutto il Dicastero per l'Evangelizzazione con le loro preghiere".

    Muti e rassegnati!!!!

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    1. Nessuna invidia. Di cosa poi? La nomina della sig.na Ascen dà la misura di quanto sia (de)caduta la Chiesa, come ha già scritto qualcuno.
      Porto

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    2. Ne' muti e ne' rassegnati.
      Vi piacerebbe?

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    3. Invidiosi di chi?
      Di una che ripete ( in "privato" ) solo esclusivamente le "sparate" di Carmen completamente anacronistiche, e che in pubblico al massimo sarà costretta a dire/fare cose che alle comunità ( almeno finché Kiko è vivo ) non direbbe mai?
      n.b.
      Anche il Padre Farnes si è rimangiato la sua "visione" dell'ultima cena.
      p.s.
      In ogni caso congratulazioni alla Ascencion, magari è una occasione per riportare il cammino all'interno dei binari.
      Purtroppo invece il tuo commento è scritto con la certezza che sarà il contrario, e che questa è una vittoria del cammino.
      Vi stanno circondando e legando come non mai, solo voi non ve ne accirgete.
      Comunque vantatevi pure, del resto è il vostro sport preferito.

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    4. Non sono affatto invidioso.
      Con il mio post di oggi, ore 18:18,
      ho espresso il mio punto di vista
      in merito.
      Questo "Papa", che sotto gli occhi
      di tutti sta distruggendo la Chiesa,
      indirettamente, distruggerà anche
      voi; stiamo andando verso una sorta di "tanto peggio, tanto meglio", fino a quando la Chiesa
      rinascerà, magari più piccola ma
      pura in quanto, le porte dell'inferno
      non prevarranno.
      Ruben.
      ---

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    5. Povero stolto, gonfiato di vana gloria, ti sfugge un dettaglio, eppure l'hai riportato tu stesso: insieme a 10 cardinali, vescovi e laici.
      Secondo voi, chi dirigerà , o sta dirigendo, la situazione, dal momento che kiko e pezzi tra poco andranno sotto il Giudizio di Dio, in quanto sono invecchiati, e non sono piùlucidi? ( per chiarezza, perché potrebbero scandalizzarsi, è Dio che giudica, non io. Purtroppo certe cose scontate bisogna sottolineare, altrimenti se ne vanno per la tangente). Risposta: forse sarà Ascension e lei è giovane, quindi adeguata per recepire le direttive che le saranno date e che dovrà passare ai, diciamo, sottoposti. Infatti se metto Ascension in mezzo a 10 cardinali, e vescovi e altri, che significa? Vi faccio il disegnino, lo faccio con un un esempio, così ci capiamo: se metto un alcolizzato in mezzo a 10 e più astemi, che sarà dell'alcolizzato? Per forza l'alcolizzato dovrà smettere di bere.
      Forse il commentatore delle 19:19 crede che è stata messa lì perché così comanda i cardinali e i vescovi? Mi pare il contrario.
      Povero illuso che ti gonfi per una nomina di altra persona. Io al posto tuo starei a pensare a come salvarmi l'anima. Non starei a pensare ad Ascension, a Tizio, a Caio e Sempronio.

      Un Lettore.

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    6. Invidia è l'acronimo di :

      Idee Neocatecumenali Velatamente Irritanti Decisamente Irricevibili Adesso

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  11. 27 giugno 2022. Udienza di papa Francesco.

    (Tanto per non essere muti e rassegnati al fatto che i neocatecumenali mai prendono sul serio le parole del papa.
    Il papa parla e loro battono le mani a se stessi che lo gabbano tutte le volte.
    Certo ribadiamo la nostra amarezza che la chiesa non si fa valere. Si rimette al buon cuore di chi ascolta. Ma questi cuore non ne hanno e se ne fregano)

    Alcuni stralci dal discorso....

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  12. In Aula Paolo VI sono inviate 430 famiglie in missione nelle zone più povere e secolarizzate del mondo:

    “Grazie della vostra generosità. Camminate insieme al vescovo, lui è il capo della Chiesa del luogo”.
    (Ma per gli itineranti conta meno che niente)

    “Andate avanti con la forza dello Spirito, portando il Vangelo nel cuore e nelle mani. Il Vangelo di Gesù Cristo, non il mio: è di Gesù Cristo, che si adegua alle diverse culture, ma è lo stesso".
    (Cristo si adegua loro non si adeguano a nessuno)

    Andate, predicate, battezzate. Ma sappiamo che, una volta che abbiamo battezzato, la comunità che nasce è libera, è una nuova Chiesa e noi dobbiamo lasciarla crescere, aiutarla a crescere, con le proprie modalità, la propria cultura.
    Questa è la storia dell’evangelizzazione.
    (Per cui, anche se Ascen è membro di non so che il c.n. è fuori della storia dell’evangelizzazione cattolica nel mondo)

    ....La stessa fede, ma tutti con la modalità della propria cultura, la cultura del posto dove è stata predicata la fede. Questa ricchezza pluriculturale del Vangelo si fa cultura, è un po’ la storia della Chiesa:
    (E sono fuori dalla storia della chiesa perché tengono in odio l'inculturazione come fosse una cattiva parola)

    “Vi ringrazio e vi chiedo docilità allo Spirito che vi invia. Docilità e obbedienza a Gesù Cristo nella sua Chiesa. Tutto nella Chiesa, niente fuori dalla Chiesa. Questa è la spiritualità che deve accompagnarci sempre”
    (Parole al vento. Docilità? Obbedienza? Solo a Kiko)

    “il capo delle diverse chiese è il vescovo”: “Sempre andare avanti col vescovo, lui è il capo della Chiesa”.
    (Il capo è il vescovo? Ma non sentite come ridono? Tutto si fa nello spirito del cammino, se no, se non sono riconosciuti come i capi e condottieri assoluti preferiscono chiudere piuttosto)

    “Non dimenticatevi dello sguardo di Gesù, che ha inviato ognuno di voi a predicare e a obbedire alla Chiesa”
    (Ancora? Papa Francesco, ma hai capito che non ti ascoltano? E se ne fregano altamente)

    Pax

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    1. Docilità da un lato con la Chiesa e rispetto per le persone per le diverse culture e per la libertà individuale che va rispettata sempre.
      La comunità che nasce è libera
      Va aiutata a crescere, lasciata crescere secondo le proprie modalità e cultura.
      MA vi chiedete perché il papa dice queste cose ovvie proprio a voi ogni volta?

      Pax

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    2. Se il Papa l'ha nominata membro di questo dicastero delicatissimo per la situazione attuale della Chiesa, vuol dire che riconferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il cammino neocatecumenale è una forza vitale per le diocesi del mondo e per l'evangelizzazione delle nazioni. A questo punto dovreste scegliere da quale parte stare. Col Papa e quindi con la Chiesa, oppure con Tripudio&Co.
      Eros

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    3. @Eros 21,26
      E stata nominata in un Dicastero
      di una Chiesa ormai allo sfascio,
      di conseguenza, nomina piuttosto
      svalutante.
      Poi, con un diktat, ci imponi da che
      parte stare?
      Personalmente ho già scelto: sicuramente, non con il Cammino
      Neocatecumenale.
      Ruben.
      ---

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    4. Eros non renderti ridicolo ancor più.
      Il Cammino perde tutta la sua 'forza vitale' e diviene 'forza mortale' quando non obbedisce e non si adegua CAPISCA O NON CAPISCA (Lui che è maestro di 'obbedienza cieca') alle CORREZIONI della Chiesa.
      Fa lo gnorri, tergiversa e continua per la sua strada. E così rende vane le parole del Papa e delle Congregazioni. Essenziali per definirsi cattolico.
      Se continuate così siete altro e siete una setta camuffata. Perché siete anche ipocriti, professate la vostra sottomissione ma NON OBBEDITE MAI.
      Ora se la Chiesa ancora ha pazienza, magari aspettando la fine di Kiko, noi pazienza non ne abbiamo più e continueremo a denunciare la vostra doppiezza di cui abbiamo le prove essendo stati dei vostri per anni.
      Sappiamo di cosa parliamo. Punto.

      Quindi Eros smettila di illuderti che ci intimidisci con le tue nomine di Ascen... bls...bla...bla.
      Ascen non vale nulla. Non conta nulla neanche per Kiko.
      Si sono messi un'altra medaglia. Subito pubblicizzata sul loro sito dove le vere notizie sul Cammino non le trovi mai. Si autoincensano solo. Contenti loro!

      Ma ogni volta che vanno in rete poi leggono la verità e si imbattono in noi o in Spagna in CruxSanta o in tantissime testimonianze contrarie e gli prende un colpo. Se no non ci dareste tanta importanza.

      Forza vitale dei miei stivali!
      Ma non vedete che vi state estinguendo? Avete voglia di gonfiare i numeri! Siete sempre più pochi. Vi state riducendo al lumicino. Questi i frutti della vostra fedeltà. Contenti voi!
      E tra poco finiscono anche i soldi se i fratelli aprono gli occhi davvero. E saranno cavoli amari.
      Non temete che manchi la fede nel Cammino. Ma se finiscono i soldi non andate più da nessuna parte.
      Il Cammino è solo un grosso, sporco affare.

      Pax

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    5. Eros,
      per dirtela in un modo che puoi capire anche tu, con quella nomina vi hanno incastrato, con l'amo della vostra vanagloria e sete di potere e visibilità.
      Tu continua a vederla come una medaglia...
      ...del resto le altre volte che vi hanno dato posti da relatore...cosa hanno portato.

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    6. Noi stiamo con il Papa
      il Papa sta con il Cammino nominando Ascension
      Noi stiamo con il Cammino

      Sillogistico, dr. Watson

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  13. @pax, vista la vostra ossessione verso il cammino, non vi siete e non vi "libererete mai del cammino Neocatecumenale".
    Fallacio Asino Vinicio

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  14. È strano?! Nominano una di loro, sempre a loro dire, in un ruolo importante mondiale. E si preoccupano di venire a leggere e scrivere su questo blog, dove ci scrivono 4 gatti ( così come hanno sempre affermato, affermano che ci scrivono 4 gatti).
    Non è strano?
    Se parliamo di tifoserie, non lo è, cioè di gente mondana. Se parliamo di cristiani, lo è. Uno che sta facendo il tifo da stadio si preoccupa di andare a manifestare contro. Un cristiano, al contrario, ne sarebbe contento, e non verrebbe a scrivere su questo blog.
    Che senso ha?!
    Evidentemente tutta questa millanteria non è come sembra.
    Se Dio vi ha affossato nella Pandemia, potete anche essere nominati a capo di un dicastero. Il Segno è arrivato.
    Cosa fanno gli uomini di chiesa, non è affar mio. Quello che conta è Dio, poi viene ciò che Dio mi ha fatto capire, poi viene il resto.

    Un Lettore

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  15. Intanto invece di distrarci e perderci in chiacchiere torniamo al tema del post.
    Nella comunione è la Chiesa come segno, quel 'segno' sul quale tanto battete.
    "...guardate come si amano..."
    Mentre fate l'opposto. In un crescendo di litigiosità. Portate fuori il peggio delle persone chiamandola operazione verità. E li mettete gli uni contro gli altri. Divisi tra loro e totalmente nelle vostre mani. Nel loro smarrimento e in tutta l'amarezza che segue scontri e guerriglie con tutti gli strascichi. Chi è il padre di divisioni, dissidi, litigi e competizioni?

    Poi neanche questo risolvete con la morte e sepoltura dell'uomo vecchio.
    Insomma scavate, scendete per conoscervi e mai vi basta. Mai arrivate all'abisso profondo, c'è sempre di peggio da scoprire.
    Poi, dato che la creatura nuova è la favoletta neocatecumenale più ridicola del mondo come risolvete il problema?
    Quando arrivati alla fine è un caos totale in ogni comunità?
    Gridate dal leggio
    NON GIUDICARE.
    E sulla pentola sobbollente si mette un coperchio e si soffoca tutto.
    Si stringono i denti. Trionfa l'ipocrisia e le faide si consumano nell'ombra.
    "Guardate come si amano!"

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @pax, l'amore a cui ci chiama il Signore, non è il "non litigare" o il "quieto vivere". Quante coppie che "strano... eppure non litigavano mai!" si sono lasciate?, il segno a cui dobbiamo aspirare non è l'ipocrisia del finto amore di facciata che prima o poi crolla, ma la capacità di perdonare e ricominciare daccapo. Non importa se e quanto litighi, ma se e quante volte ti perdoni, dice San Paolo agli efesini, non tramonti il sole sulla vostra ira, cioè litigate pure, ma prima di andare a dormire dovete fare pace.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. Veramente San Paolo non dice "litigate pure", o almeno io non lo ravviso (sicuro di non confonderlo con Kiko? 😉)
      Dice invece:
      Galati 5,22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.
      2 Cor 10, 1 Io, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo
      1 Timoteo 2,8 Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche.
      1 Timoteo 6,11 Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza
      2 Timoteo 2,22-24 cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro. Evita inoltre le discussioni sciocche e da ignoranti, sapendo che provocano litigi. Un servo del Signore non deve essere litigioso, ma mite con tutti, capace di insegnare, paziente, dolce nel rimproverare.
      Col. 3, 12: Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza;
      1 Cor 13,7-8 (La Carità) tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La Carità non avrà mai fine.

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    3. @valentina, San Paolo non è ipocrita come te, riconosce che si può litigare, ma dice: nell'ira non peccate e non tramonti il sole sulla vostra ira. (ef 4, 26) le parole sono chiare e sono di San Paolo non di kiko vostro incubo notturno. Poi per carità, puoi "ravvisarle" come vuoi...
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Quello che diceva Fav é che tante volte non si litiga per affettività... Nel senso che per avere l'affetto dell'altro non diciamo la verità o evitiamo lo scontro. Ma lo evitiamo per egoismo. Per sembrare brave persone degne di essere amate...

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    5. Il perdono sì
      Non tramonti il sole sulla vostra ira pure
      C'è sempre una via di ritorno MA la comunità cristiana non è questo
      ----
      "l'amore a cui ci chiama il Signore, non è il "non litigare" o il "quieto vivere".
      Questo lo dici tu.
      Prendete come sempre solo quanto vi fa comodo

      Non hai fede. Perché credi irrealizzabile essere un cuor solo e un'anima sola come Paolo dice che era la comunità delle origini e tutti ne erano ammirati.
      Allora smettetela di cianciare con che siete voi la chiesa primitiva.

      Pax

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    6. Quello che dice Paolo ha un senso se consideriamo che l'ira non sempre è un peccato: lo è se è preventiva, premeditata, o scatenata per offendere; non lo è se è giusta e sacrosanta, di fronte a un'ingiustizia per esempio. Ma anche se è sacrosanta, raccomanda l'apostolo di non portarsela dentro e di non peccare, diventando così, da parte offesa, l'offensore, e dando occasione al diavolo di farci inciampare.
      Quindi, ripeto, san Paolo non ha detto "litigate pure"; ha raccomandato di dirsi la verità, con il massimo del rispetto, e, in caso di contesa, di fare pace anche se la nostra ira era sacrosanta e giustificata.

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    7. Sentivo oggi un video di un noto Esorcista, vi allego il link a fine commento, che ha detto una cosa per me impressionante. Il Domonio, tra tutti i sacramenti, quello che teme di più e che lo innervosisce ed infastidisce è la confessione. Perchè ci si riconcilia con Dio, ci si riconosce peccatori e tutto si risolve con Cristo misericordioso che ci dona un nuovo inizio. Ecco perchè consigliava di confessarsi quante più volte possibile. Il Cristiano è come un atleta, corre ad allenarsi anche quando non ne ha voglia e tutto diventa difficoltoso. Ecco perchè si dice che il vero cammino in comunità inizia quando per andare in celebrazione devi sforzarti. Sforzarti di andare in un luogo a parlare bene di Dio e non per gli amici, per gli affetti o per i ruoli. L'esercizio dell'amore è molto più difficile dell'esercizio fisico. Con i propri fratelli si fà esperienza proprio di questo

      https://www.youtube.com/watch?v=m6ffL3wPRiA&ab_channel=1PreghieraReginaPace
      dal minuto 6:00
      Eros

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    8. 31 Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. 32 Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

      Un Lettore

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    9. Ma che egoismo, affettività e perbenismo, la verità è che nelle comunità vi trovate vicendevolmente insopportabili. E chi siamo noi per darvi torto su questo punto.

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    10. fav: ti rendi conto di quello che dici? Secondo te le coppie che non litigano mai non si amerebbero veramente e prima o poi si lasceranno. Che assurdità! Si pulò benissimo convivere d'amore e d'accordo con pochi litigi, magari invece di litigare si può sempoicemente discutere senza tirarsi i piatti o aggredirsi fisicamente. Non credi? Tuttavia, per fare

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    11. Continua: tuttavia, per confrontarsi e discutere civilmente ci vuole buona volontà e ci vuole lo sforzo. Invece per aggredire l'interlocutore, come insegnano a fare nel Camminno, non ci vuole nessuno sforzo, basta dare libero sfogo ai propri istinti animaleschi. Se fosse così come dice kiko e ripetono a pappagallo i vostri catechisti e dietero di loro voi, perché Gesù Cristo ci ammonisce a non uccidere i fratelli con le parole? Perché? Altro che "mettere nella verità"!
      Porto

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    12. @leonardo
      Non ti viene mai in mente che se una persona evita di ferire e offendere un'altra persona con le parole magari lo fa perché non vuole fare del male? Tante volte avrei potuto scagliarmi su alcuni fratelli di comunità e ne avrei avuto anche ragione, e a volte ne avrei avuto grande voglia perché qualcuno se lo meritava proprio. E ti assicuro che non me ne importava un fico secco che loro mi amassero, ma proprio niente di niente. Anzi, se avessi fatto "il duro" sarei sicuramente cresciuto nella loro stima. Se non l'ho fatto è perché non volevo compiere del male, proprio come ci insegna il Vangelo. Cito dal Vangelo di Matteo, capitolo 5: "Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna."
      Porto

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    13. "sembrare persone degne di essere amate..." con la frecciatina scorpionesca (e mamotretica) all'ipocrisia ed alla superbia borghese, per combattere il fantasma della quale, il neocatecumenale fanatico medio è spinto a rotolarsi nell'abominio della maleducazione.

      La buona educazione (e persino l'etichetta) sono state inventate per non far degenerare la società civile in un branco di bruti monosillabici, che si prendono a urla gutturali, quando va bene, o a mazzate quando quell'altro non ascolta. La buona educazione non è ipocrisia né tantomeno egoismo, è una forma di carità, è la capacità di rinunciare all'esercizio dei propri biechi istinti primitivi per trattare gli altri come esseri umani. Per quanto i neocatecumenali talebani provocano all'ira, per come trattano la gente, possono solo andare a ringraziare la Madonna di Montenero quando vengono soltanto ignorati. Ma andarci in ginocchio su per le scale e lungo tutto il piazzale.

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    14. @eros
      Ah, ma davvero per andare in Cammino dovete sforzarvi? A me in Cammino hanno sempre detto che con lo spirito del signore, tutto sarebbe avvenuto senza sforzo, senza nessuno sforzo. Adesso invece hanno reintrodotto lo sforzo e lo sforzarsi? Che Cammino strano: prima ti dicono che assolutamente non devi fare una cosa, poi tutto cambia e invece risulta che quella cosa devi farla. Bah! Contenti voi...
      Porto

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    15. FAV dice: "Valentina, San Paolo non è ipocrita come te, riconosce che si può litigare, ma dice: nell'ira non peccate e non tramonti il sole sulla vostra ira".

      Ha già risposto adeguatamente Valentina, ma vorrei rincarare la dose con le parole di padre Angelo Bellon:

      "L’ira non sempre è peccato.
      Lo diventa quando lo sdegno è fuori posto oppure è esagerato. Oppure anche perché si lascia correre tutto, compreso il male. In questo caso vi è peccato per mancanza d’ira.
      L’ira può essere buona o cattiva a seconda che sia espressa secondo ragione oppure fuori ragione.
      L’ira, come qualsiasi altra emozione o passione “può essere o non essere regolata dalla ragione, e quindi assolutamente considerata non implica né merito né demerito, ossia né lode né biasimo. Ma in quanto essa è regolata dalla ragione, può avere l’aspetto di cosa meritoria, o lodevole; oppure, in quanto non è così regolata, può essere demeritoria e biasimevole” (Somma teologica, II-II, 158, 2, ad 1)."

      Questo perché l'ira è una passione e come tutte le passioni è neutra. Diventa buona o cattiva a seconda dell'uso che se ne fa:

      "Scrive San Tommaso: “La passione dell’ira, come tutte le altre emozioni, serve a rendere l’uomo più pronto nell’eseguire ciò che detta la ragione. Altrimenti l’appetito sensitivo sarebbe inutile: mentre "la natura non fa niente di inutile" (Somma teologica, II-II, 158, 8, ad 2).
      Dice San Tommaso: “Due possono essere i rapporti dell’ira con la ragione.
      Primo, l’ira può essere antecedente (vizio capitale). E allora essa svia la ragione dalla sua rettitudine e quindi è peccaminosa.
      Secondo, può essere conseguente: in quanto l’emozione viene mossa contro i vizi secondo l’ordine della ragione. L’ira in tal senso è buona ed è chiamata zelo.
      Ecco in proposito le parole di S. Gregorio: "Si deve soprattutto badare a che l’ira, di cui ci si serve come di uno strumento della virtù, non domini l’animo affinché non vada innanzi da padrona, ma sia soggetta come serva, e le tenga sempre dietro" (Moralia 5,45).
      Di qui le parole di S. Gregorio: "L’ira dello zelo turba l’occhio della ragione; mentre l’ira del peccato l’acceca"” (Somma teologica, II-II, 158,1, ad 2).
      Talvolta potrebbe esserci peccato per mancanza d’ira.
      San Giovanni Crisostomo dice che "chi non si adira quando c’è motivo di farlo, pecca.
      Infatti la pazienza irragionevole semina i vizi, nutre la negligenza, e invita al male non solo i cattivi, ma anche i buoni" (Op. imp. in Mt. hom. 11).
      Quando non si elimina il male, anche col castigo, là dove ve ne è bisogno, “indubbiamente si commette un peccato” (San Tommaso, Somma teologica, II-II, 158,8)."

      Se infatti l'ira non fosse un'emozione neutra e fosse automaticamente peccato, San Paolo non avrebbe potuto dire: "Nell'ira non peccate".
      Per come inizia il discorso San Paolo, richiamando all'umiltà, alla mansuetudine, alla pazienza, alla sopportazione vicendevole con amore, all'unità e alla pace, è chiaro che l'autorizzazione a litigare attribuita a San Paolo è un'invenzione kikiana.

      Dicendo "nell'ira non peccate" San Paolo si riferisce all'ira cattiva. Adiratevi, ma della buona ira, quella santa, che non consiste in un peccato.

      Ma che si dice a fare... tanto non capirete.
      Marco

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    16. padre Bellon è nemico del Cammino???????????????????????????????????????????????????

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    17. @Anonimo 27 aprile 2023 alle ore 11:10
      padre Bellon è nemico del Cammino???????????????????????????????????????????????????
      ---
      Si, perché afferma sempre verità di Fede, cose a voi sgradite; inoltre è
      fa parte dei domenicani, ordine preposto alla difesa della Dottrina
      ed un tempo, anche all'inquisizione
      degli eretici.
      In parole povere, nel medioevo, già
      vi avrebbe dato 🔥.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    18. @porto: "Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna.". Ai tempi di Gesù dare del "pazzo" a qualcuno non aveva lo stesso significato di oggi, ma equivaleva dare dell'eretico, ed è anche per questo che vi invito a riflettere bene prima di esprimere giudizi sulla fede altrui.
      Fallacio Asino Vinicio

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    19. @fallacio
      Non ho mai parlato della tua/vostra fede, e non ho mai espresso giudizi sulla tua/vostra fede. Al tuo solito, attribuisci agli altri cose che non hanno mai fatto né mai detto. Visto che dici che al tempo di Gesù le parole "stupido" e "pazzo" avevano un significato diverso da quello che hanno per noi oggi, di grazia, potresti illustrarcelo? Dovresti però partire dalle parole greche, cioè dal testo originale. Attendo.
      Porto

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    20. @Fav 23:03 ha detto:
      "...anche per questo che vi invito a riflettere bene prima di esprimere giudizi sulla fede altrui..."
      ---
      Con questo confermi il Cammino è un' "altra" fede.
      Ruben.
      ---

      Elimina
  16. Rispondo ad un commento che è stato eliminato.
    -----------------

    Il tuo commento è imbevuto di dottrina neocatecumenale.
    Ti hanno ben formato, nulla da dire.

    Mi preme demolire la tua teoria costruita ad arte nel loro inconfondibile stile che ben conosciamo.

    Vuoi far passare Lino per chi non ha l'orecchio aperto all'annuncio. Manco voi foste gli unici apostoli dalle origini ad oggi dopo i 12 e i 72
    (Infatti Kiko, sentendosi cristo in terra, li ha ricostituiti intorno a lui i suoi 12 e i suoi 72 che infatti si sono montati la testa peggio di lui).

    Quello che emerge è piuttosto e purtroppo l'intento di forgiare l'uditorio di chi si mette ad ascoltarvi fin dal primo giorno.
    Alcuni punti vanno fissati subito. E saranno i cardini del rapporto catechisti/neocatecumeni:

    - I catechisti sono inviati da Dio alla loro vita. Ogni loro parola è vangelo e va recepita acriticamente.

    - Non si ascolta con intelligenza. Il cervello va messo al macero.

    - Chi osa porre domande o sollevare dubbi è definito in senso dispregiativo 'intellettuale'.

    - Si giustifica a priori chi annuncia a pappagallo - e a volte aggiungendo strafalcioni a strafalcioni - i mamotreti di Kiko con la scusa che Dio manda dei poveracci sprovveduti ad annunciare IL KERIGMA DELLA SALVEZZA per confondere i superbi. E si mette sotto l'ombrello del kerigma una descrizione della storia della Chiesa discutibile, insieme alla liturgia stravolta sia Eucaristica che Penitenziale, vanificando la confessione. Lo stesso fanno col Battesimo. Sacramento che a loro dire è efficace e operante solo se fai il cammino, sia tu consacrato o no, prete o laico.

    Se lo Spirito Santo, come tu dici, non ha bisogno dell'umana intelligenza per produrre la salvezza, neanche si oppone alla ragione. Inoltre la presunzione di capire tutto e avere l'unica verità è vostra prerogativa.

    Quanto alla kenosis, poi, che è svuotamento 'dell'alta concezione che abbiamo di noi stessi' per diventare umili. Beh! Come fate ad essere maestri di ciò che non praticate voi per primi?

    Questo commento, sulla scia di Kiko, è un unico e ininterrotto atto di superbia.

    Piuttosto, perché temete tanto il confronto?

    Non avete argomenti. Un diluvio di teorie da scaricare su un uditorio irretito, annichilito, che deve stare lì solo per farsi imbottire di tanti insegnamenti palesemente eretici da diffondere a loro volta con lo stesso sistema.

    Una dottrina discutibile ma per loro incontestabile da chiunque.

    Non solo da Lino che tu definisci filantropo intellettuale e non so cos'altro... Ma anche dai Parroci che avete appellato, se nemici, con epiteti irripetibili; dai Vescovi che avete definito faraoni quando vi hanno dato addosso; allo stesso Papa al quale, se del caso, avete augurato anche la morte prematura, non vedendo altra via di uscita.

    Meglio taci

    Pax

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    Risposte
    1. se vai alle catechesi o in qualsiasi altra assemblea e non ti rirtrovi nei discorsi fatti, ti alzi e te ne vai. Ma se sei un superbo di categoria superiore, un orgoglioso da 10 e lode, allora vuoi farti notare a tutti i costi e vuoi dare una lezione a tutti perchè ti senti il supereroe del terzo millennio. Se poi questo super eroe viene zittito pubblicamente x la sua presuntuosa performance ecco che nasce un astio ossessivo compulsivo verso chi lo ha ripreso e taciuto.
      Il frutto di quell'ossessione e' questo blog rancoroso, contrario al cammino a prescindere da qualsiasi buona coscienza, senza se e senza ma. E Tutto perchè? Hanno osato sminuire la sua persona.
      Eros

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    2. meglio taci. E cosa stiamo dicendo a FAV e company da anni ormai????????????????

      Elimina
    3. Bel film, Eros, peccato che sia una fantasia delirante, una sequela di balle spaziali una più gigantesca dell'altra.

      1. Se vai alle catechesi iniziali non è che "non ti ritrovih nei discorsih". È ben più grave di così. Quello che ti ritrovi è una pioggia di segnali inquietanti per tutti, non solo per la tua relativizzabilissima opinione personale. Trovi una caterva infame di eresie pericolose. Trovi un metodo destinato a garantire decadi di schiavitù psicologica, morale e pure materiale. Trovi che adescano persone in difficoltà. Sollevare obiezioni a queste catechesi diventa un dovere civile perché riguarda la salute di tutti, non solo il tuo pancino. Soprattutto quando il parroco compiacente tace, dondolando la testa in segno di assenso.

      2. Sollevare obiezioni al catechista di turno in virtù del punto 1. , chiedere per esempio della decima segreta, chiedere dei mamotreti segreti, è un'azione che il neocatecumenale medio è addestrato a qualificare come:

      "se sei un superbo di categoria superiore, un orgoglioso da 10 e lode, allora vuoi farti notare a tutti i costi e vuoi dare una lezione a tutti perchè ti senti il supereroe del terzo millennio."

      Bene. Se davvero credete a queste baggianate, abbiate la spina dorsale di non essere untuosi, e scrivetele sui manifestoni al posto di " vuoi conoscereh qualcugnoh che ti amah così comeh seihhh??!!.

      3. Alle catechesi iniziali non viene zittito il generico immaginario trombettiere che vuole solo farsi bello: alle catechesi iniziali il catechista comincia già a slacciarsi il primo bottone della camicia appena viene posta una domanda, diventa rosso come un peperone alla seconda, non sopporta il contraddittorio, può arrivare a rischiare l'aorta dalle urla quando qualcuno lo contraddice (vi conosciamo, mascherine). Il bertuccione urlante accuratamente descritto al punto 2., (ironia della sorte di chi chiacchiera troppo quando dovrebbe invece tacere!) è proprio il catechistone neocat.

      4. Il Cammino ha dichiarato guerra al popolo di Dio, e chi semina vento raccoglie tempesta. Si tratta di giustizia, che sarà seguita dalla Divina Giustizia. Vedremo Kiko, se avrà il coraggio di dire a Nostro Signore: "Ma Signore, Signore! Sono dei rancorosi quelli che mi accusano! Non crederai davvero che io e i miei compagni di merende abbiamo rubato tutti quei soldi? Non crederai davvero che abbiamo insegnato tutte quelle eresie? Che abbiamo commesso sacrilegi? Abusi liturgici? Che abbiamo protetto tutti quei pedofili? Ma sono dei rancorosi quelli che mi accusano! Signore Signore! E no il fuoco no, peròoooooòo" .

      5. Osate dunque piuttosto sminuire Kiko (quando ancora capiva qualcosa) o un suo catechista procace e vediamo come reagiscono. Ma fateci sapere quando si svolgono i fatti, che ci portiamo i pop-corn da casa.

      6. Ha ragione Puntini: ma che chiacchierate a fare.

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    4. Condivido ogni parola del commento delle 18:14. Anch'io vorrei proprio vedere Eros o suo consimile "correggere" il catechistone di turno: ma no, loro preferiscono "far smontare da cavallo" degli sconosciuti che difendono la dottrina cattolica su un blog. Sono dei temerari, dei cuor di leone davvero! Che davanti ai catechisti se la fanno letteralmente sotto, e poi si consolano dichiarando di aver fatto esercizio di obbedienza.

      Elimina
    5. Quando scrivete le frasi in corsivo con la h finale siete insopportabili, peggio di by Tripudio quando dice asino ragliante. A proposito, com'è che ancora non ha scritto questo simpatico epiteto? Ci dobbiamo preoccupare????????????????????????????????????????????????????????????????????????

      Elimina
    6. Grazyeh Puntinyh carissimyh, perh averceloh fattoh sapereh.
      E cosh'altroh ti dàh fastidioh? Diccyh, diccyh......................................


      PSh, Sono i neocatecumenali che parlano con la haccah finaleh, quando vogliono fregare la gente, non ci hai ancora fatto caso?

      Elimina
  17. Ottimo, FAV, condividiamo in pieno

    RispondiElimina
  18. Un prete sta confessando quando viene chiamato d'urgenza al capezzale di un moribondo. Prima di partire però chiama Kiko e gli chiede per favore di prendere il suo posto nel confessionale.
    Kiko è sorpreso da questa richiesta perché non è pratico con le confessioni private ed individuali, per cui il prete si ferma ancora qualche minuto, tenendolo vicino a sé nel confessionale, per mostrargli come fare.
    Subito dopo entra una donna che dice:
    - Padre, mi assolva perché ho peccato: ho commesso adulterio.
    E il prete domanda:
    - Quante volte, figliola?
    La donna risponde:
    - Tre volte.
    Il prete:
    - Dì due Ave Maria e metti 10 euro nella cassetta dei poveri.
    Pochi minuti dopo entra un uomo nel confessionale che dice:
    - Padre, mi perdoni perché ho peccato. Ho commesso adulterio.
    E il prete:
    - Quante volte, figliolo?
    E l'uomo:
    - Tre volte.
    E il prete:
    - Dì due Ave Maria e metti 10 euro nella cassetta delle elemosine.
    A questo punto Kiko dice di aver capito e il prete va via tranquillo.
    Poco dopo entra per confessarsi una donna che dice:
    - Padre, mi perdoni, perché ho peccato.
    E Kiko:
    - E che cosa hai fatto?
    La donna risponde:
    - Ho commesso adulterio.
    E Kiko:
    - E quante volte, figliola?
    E la donna:
    - Una volta sola.
    Allora Kiko:
    - Vai e fallo ancora altre due volte, oggi abbiamo tariffe speciali, 3 per 10 euro!


    Felici litigate, qui fuori del cammino splende il sole.

    Irene

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hahaha! Non doveva essere il nostro Kiko: lui i 10 euro se li sarebbe tenuti...

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    2. ottime le barzellette sul Cammino

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  19. Non dimentichiamoci che l'attuale Dicastero per l'Evangelizzazione è il frutto della soppressione del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, entrambi soppressi da Papa Francesco il 5 giugno 2022.
    Dalla loro soppressione e fusione è nato, sempre nel 2022, il Dicastero per l'Evangelizzazione (con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium).

    Annoto che prima della soppressione della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il Prefetto card. Filoni è stato mandato a fare il Gran maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, a soli 73 anni. Mantenuti invece mons. Fisichella per la prima sezione (Questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo) e il card. Tagle per la seconda sezione (Prima evangelizzazione e nuove Chiese particolari), ambedue pro-prefetti.

    L'intenzione del Papa di riformare l'aspetto dell'evangelizzazione è quindi chiara e stavolta il Prefetto è direttamente il Romano Pontefice.

    Ascensión Romero è stata nominata membro della prima sezione.

    E su cosa ha competenza la prima sezione?
    Secondo Praedicate Evangelium (artt. 55-60) ha il compito di:
    - studiare le questioni fondamentali dell'evangelizzazione e dello sviluppo di un efficace annuncio del Vangelo INDIVIDUANDONE FORME, STRUMENTI e LINGUAGGIO ADEGUATI, in collaborazione con le Chiese particolari, le Conferenze episcopali e le Strutture gerarchiche orientali, gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica;
    - sostiene le Chiese particolari nel processo di INCULTURAZIONE della Buona Novella di Gesù Cristo nelle diverse culture ed etnie e della evangelizzazione delle stesse e presta particolare attenzione alla PIETÀ POPOLARE;
    - promuove l’evangelizzazione attraverso il discernimento dei segni dei tempi e lo studio delle condizioni socio-economiche e ambientali dei destinatari dell’annuncio del Vangelo;
    - studia e promuove l’apporto rinnovatore del Vangelo nell’INCONTRO CON LE CULTURE e con tutto ciò che riguarda la promozione della dignità umana e della libertà religiosa. In stretta collaborazione con le Chiese particolari, le Conferenze episcopali e le Strutture gerarchiche orientali promuove e favorisce la diffusione e l’attuazione del MAGISTERO ECCLESIALE relativo alle tematiche dell’incontro del Vangelo con le CULTURE;
    - è competente per la CATECHESI ponendosi al servizio delle Chiese particolari nel loro dovere di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo a chi, ricevuto il Battesimo, conduce nella quotidianità una vita cristiana, a chi, pur mostrando una certa fede, non ne conosce adeguatamente i fondamenti, a chi sente il bisogno di approfondire più e meglio l’insegnamento ricevuto e a quanti hanno abbandonato la fede o non la professano;
    - VIGILA affinché l’insegnamento della CATECHESI sia impartito in MODO CONVENIENTE e la FORMAZIONE CATECHETICA sia condotta secondo le indicazioni espresse dal MAGISTERO DELLA CHIESA;
    ecc, ecc...

    Continua...

    RispondiElimina
  20. Ora, l'assistente Ascensión è ricompresa in questo quadro, sotto la direzione di Papa Francesco e del pro-prefetto mons. Fisichella. Nessuna competenza sui territori di prima evangelizzazione, sulle vocazioni, sui sussidi economici, ecc... che spettano alla seconda sezione.

    Che viene da pensare, una volta chiarito il quadro della questione?
    Personalmente, penso che la signorina Ascensión sia immersa in un contesto piuttosto definito, in cui c'è poco spazio per l'inventiva neocatecumenale, dovendo sottoscrivere le decisioni della sezione come membro.
    Essendo messa in condizione di recepire in modo diretto quello che la sezione decide, penso che questo sia un ulteriore tentativo di ricondurre i ribelli neocatecumenali nei ranghi della Chiesa e del suo Magistero.
    Se, per esempio, la sezione decidesse che va adoperato un certo tipo di linguaggio preciso, non aggressivo e non élitario ma comune, il diretto coinvolgimento della signorina Ascensión nell'organo decisionale renderebbe più difficile far orecchio da mercante. E così per tutto il resto.

    Penso questo perché sono convinto che, al di là degli uomini, il sentiero per il cammino della Chiesa è protetto da nostro Signore, che non permette che la Sua Chiesa venga a basarsi su fondamenti a Lui non corrispondenti. I fondamenti non possono essere toccati, anche se poi alcuni uomini agiscono in difformità.
    Marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esattamente quello che volevo dire io al povero Eros con vi hanno intrapoolati.
      Grazie Marco per la puntuale precisazione...
      chissà se adesso lo capiscono.
      In ogni caso lo capiranno con i fatti

      Elimina
    2. Riconfermiamo l'ottima scelta dell'ottima Ascension, la cui competenza in materia è nota........................

      Elimina
    3. @Anonimo 27 aprile 2023 alle ore 11:26
      "Riconfermiamo l'ottima scelta dell'ottima Ascension, la cui competenza in materia è nota....................."
      ---
      Bravo!
      Infatti è un'utiilissima pedina,
      per il disegno filo-massonico di
      distruzione della Chiesa che, di
      conseguenza, distruggerà anche
      voi stessi.
      Parallelismo:
      Quand'è che un cancro può considerarsi sconfitto?
      Nel momento in cui, l'organismo
      ospite muore.
      Ruben.
      ---

      Elimina
  21. Il Papa stesso, per gli effetti di una riforma del 2022, è Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, il cardinal Tagle è stato retrocesso a pro-prefetto della sezione prima, che si occupa di tutti gli affari economici, dei finanziamenti, del patrimonio destinato alle missioni eccetera e di cui fanno parte anche un segretario, un segretario aggiunto e un sotto-segretario; monsignor Fisichella invece è pro-prefetto (sempre sottoposto direttamente al Pontefice) della seconda sezione, abbastanza affollata, cui fanno capo i membri di recente nomina, in massima parte porporati, con la presenza di rappresentanti di movimenti laicali come Ascension Romero e il fondatore della comunità Shalom.
    Il Pontefice in sintesi ha commissariato l'intero dicastero e si è preoccupato di avere un organismo molto snello e sotto il proprio diretto controllo per la gestione finanziaria, la prima sezione.
    Invece la seconda sezione, senza portafoglio, si dovrebbe occupare, fra le tante cose -sempre avendo il Papa come prefetto-, di studi, promozione, di inculturazione, di erezione di santuari...
    In particolare dovrebbero vigilare "affinché l’insegnamento della catechesi sia impartito in modo conveniente e la formazione catechetica sia condotta secondo le indicazioni espresse dal Magistero della Chiesa" e inoltre dovrebbero "concedere la prescritta conferma della Sede Apostolica per i catechismi e gli altri scritti relativi all’istruzione catechetica, con il consenso del Dicastero per la Dottrina della Fede" (dalla Costituzione apostolica sulla curia romana "PraedicateEvangelium", marzo 2022). Sarà interessante ed istruttivo vedere Ascension occuparsi di inculturazione e di catechismi! Mentre per i Santuari non c'è problema, il Cammino ormai li costruisce a occhi chiusi, c'è Mattia del Prete che li assembla con i mattoncini della Lego.

    RispondiElimina
  22. Stare 30 o 40 anni assieme in una comunità é Amore. In un mondo che va verso matrimoni sempre piu brevi, dove due persone che si scelgono non riescono a garantirsi nulla, esistono tante persone che invece non si scelgono a vicenda e il Signore le tiene unite nelle loro debolezze nutrendole poco a poco col suo amore eterno.
    L'amore non é sentimentalismo, la carità non é buona educazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il tutto non può escludere alcuna delle sue parti, magari rinnegandone qualcuna con la scusa che una parte non è il tutto

      la mancanza di buona educazione è mancanza di carità

      così come una torta non è una fetta, ma una torta si dice intera quando non le manca alcuna fetta

      il sentimentalismo, invece, è proprio quell'istinto automatico che tiene le persone in cammino senza troppo pensarci su

      non venite a dare lezioni su cose nelle quali date il cattivo esempio, o almeno separate la lezione teorica dalla dimostrazione pratica

      Elimina
    2. Se fossi un pagano, come dite voi, alle tue parole scapperei a gambe levate.
      Infatti adesso tutti lo fanno. Non vi ascoltano più. Straparlate, nella foga inconsulta di voler sembrare illuminati.

      Intanto "stare 30 o 40 anni assieme in una comunità" non è necessariamente Amore. E tutti lo sanno.
      Stanno insieme anche più anni i soci dei club (vedi Rotary e similari) o gli aderenti ad associazioni non religiose.
      Per lo più è abitudine, convenienza, amicizia, sensazione di falsa sicurezza, nido caldo, mancanza di alternative.

      Sapessi quante persone della mia ex comunità sono rimaste ad inghiottire rospi e a farsi umiliare gratuitamente per mancanza di coraggio ad abbandonare!
      Una volta una, che c'è ancora, mi disse: "Vi ammiro per il vostro coraggio. Io vorrei, ma non ce la faccio!". Poi aggiunse: "Ormai in comunità ognuno fa per sé, non ci sono più legami tra le persone..."

      Quindi la durata non è sinonimo di Amore (tantomeno con la A maiuscola).
      Si parlava di unità e dopo addirittura il superamento del matrimonio spirituale (avvenuto quasi da una decina d'anni), non ci sono più legami... ognuno fa per sé...

      Ma scapperei soprattutto all'affermazione "esistono tante persone che invece NON si scelgono a vicenda e il Signore le tiene unite nelle loro debolezze"

      Libero arbitrio zero, eh?
      Libera scelta zero.
      Libera decisione zero.

      Lì da voi le persone NON SI SCELGONO A VICENDA.
      Quindi non scelgono nemmeno di accettare le debolezze dell'altro, che non hanno scelto.
      La volontà dell'uomo non conta.
      È il Signore che sceglie al posto vostro e poi vi tiene uniti con le vostre debolezze. Come marionette.
      Il Signore tira i fili e voi, senza ragione né intelletto (e direi anche senza sentimenti né volontà), vi muovete automaticamente totalmente inerti.

      Su una cosa dici parzialmente il vero: l'amore non è SOLO sentimentalismo e la carità non è SOLO buona educazione.
      Ma l'amore ricomprende anche i sentimenti (che grazie al volere di Dio diversificano gli uomini dagli animali) e la buona educazione (nel senso opposto a maleducazione, villania, sgarbatezza, aggressività, scortesia...).
      Quando si ama davvero, non solo nel matrimonio ma l'uomo in sé, si fa buon utilizzo del sentimento dell'amore e certamente non si tengono comportamenti screanzati o aggressivi, volendo il bene dell'altro in opposizione all'incontinenza delle proprie pulsioni non dominate (per dominarle occorrono la volontà unita alla grazia).

      Se voi credete che tenere comportamenti litigiosi e screanzati significhi che è il Signore a tenere insieme i vostri matrimoni con persone che NON avete scelto, significa che nel vostro immaginario demandate tutto al Signore e vi deresponsabilizzate totalmente.
      Non siete più esseri pensanti e senzienti. Siete burattini di un buon burattinaio, che poi è quello che pensate del Signore.
      Quando dite: "se il Signore mi toglie la mano dalla testa..." utilizzate un'espressione del tutto identica a dire: "se il burattinaio mi toglie i fili...".
      Anche Pinocchio, che era un burattino, desiderava diventare uomo. Saggezza popolare.
      Voi invece, che siete uomini, desiderate diventare burattini.
      Marco

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    3. L'Amore non provoca conflitti dove non ce ne sono e non li fomenta se ci sono.

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    4. Come dice leonardo, prova a stare 30 anni con persone a te sconosciute e poi ne riparliamo. L'amore e la carità non sono come l'immaginiamo noi, sono un frutto della verità.

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    5. Sto da più di 30 anni con gli stessi colleghi, non li ho scelti io, e sto molte ore con loro. Sappiamo tutti i fatti gli uni degli altri, non volano sedie ma quasi. E ci mettiamo spesso nella verità, ci sono molti matrimoni nati fra colleghi, amore, odio, amicizia. Di tutto un po'. Solo che invece di pagare la decima, ci danno lo stipendio. Dici che è opera dello Spirito Santo?

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    6. Prova a stare 30 anni con persone sconosciute, che se dopo 30 anni sono ancora sconosciute, vuol dire che in 30 anni non vi siete mai veramente conosciuti.

      Di sicuro c'è che la comunità ci mette taaanto, taaaaaaaanto, ma taaaaaaaaaaaaaaaaaanto tempo prima di decidersi (se mai lo fa!) ad essere solidale gli uni con gli altri.

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    7. 30 anni con i colleghi senza litigare non é la stessa cosa di stare 30 anni con i fratelli di comunità, sotto la guida della parola e con lo st8molo costante a dirsi la verità e riconciliarsi...

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    8. @leonardo
      Allora i miei catechisti erano un perfetto esempio di amore neocatecumenale. Ogni tre per due il marito di una coppia e la moglie dell'altra si mandavano a stendere con parole assai poco caritatevoli, tipo str..., vaff... . Un bell'esempio di amore dopo 30-40 anni di Cammino di conversione. Non c'è che dire...
      Porto

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    9. @leonardo
      guarda io sono dovuta uscire per le continue chiacchiere e giudizi, tra le altre cose, e ho provato a dialogare ma nulla!
      Gloria

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    10. Gloria le chiacchere e i giudizi li troverai ovunque. Qui sulla terra tutti hanno difficoltà col peccato. Nessuno può dirti cosa devi o non devi fare ma il Signore ci ha indicato la via, una strada stretta e scomoda, che ci conduce alla felicità, alla serenità. Ciascuno di noi sarà corretto da Dio Padre, che ci ama e ci riprende quando sbagliamo, senza volere nulla in cambio. Ci Giustifica e ci salva. Ed è questo il segreto per vivere in pace, non aspirare ad un mondo migliore, ma aspirare ad avere un amore migliore per tutto e tutti. Non è semplice, ma la strada è questa.

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    11. @Anonimo
      Se le chiacchiere e i giudizi li trovi dovunque, allora a cosa serve il Cammino neocatecumenale di riscoperta del battesimo? Cioè se chi fa questo cammino da anni e anni si comporta esattamente come chi non lo fa (e a volte per mia esperienza pure peggio), che senso ha fare questo cammino? Come potrà il mondo vedere nella comunità il segno dell'amore di Dio? Il segno della tanto agognata Unità?
      Porto

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    12. @anonimo
      ne sono consapevole, ma come ha detto Porto in una realtà di Chiesa dove si dovrebbe vivere il Vangelo dove è scritto chiaramente di non giudicare, queste cose non dovrebbero accadere, o meglio, se accadono ci si confronta, si dialoga e ci si chiarisce. Io in alcuni casi ho cercato il chiarimento e il risultato è stato un disastro, in altri ho solo abbozzato e basta, in altri ho lasciato perdere direttamente; poi ho anche fatto presente la situazione al responsabile senza fare nomi ma non cambiava nulla, anzi mi sono resa conto che tra i membri della comunità che erano imparentati tra loro c'erano già situazioni irrisolte che venivano fuori alle convivenze, proprio per il carattere di queste persone. Non sono d'accordo sul fatto che non dobbiamo aspirare ad un mondo migliore, se l'umanità è così malata è proprio per la corruzione spirituale, ma sta a noi fare del nostro meglio per costruire relazioni sane tra di noi e gettare tanti piccoli semi
      Gloria

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  23. "Esistono tante persone che invece non si scelgono a vicenda": frase che forse poteva riguardare il Cammino dei primi anni, ora non più, perché nelle nuove comunità non solo ci sono i figli degli adepti che si conoscono fin da neonati, ma sono pure imparentati fra loro, tanto che li devono mandare il piu possibile fuori zona, sempre ospiti di famiglie neocatecumenali, per evitare pasticci genetici. E se un ragazzo non figlio di e nipote di per caso entra in comunità, la sua estraneità gli viene fatta pesare come non mai.

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    1. Sondaggi neocatecumenali

      Calcolare dal 1964, data di fondazione del Cammino a oggi, quante sedie sono volate nelle salette. Inviare il numero presunto per raccomandata con A.R. al Centro Ufo di Porto San Giorgio entro il 2 maggio 2023. Lo spoglio sarà eseguito da p. Mario Pezzi, che cosi ci passa il tempo. La comunità che avrà azzeccato il numero più vicino a quello vero otterrà uno sconto della Decima del 5 % per tre mesi e un viaggio premio di 3 giorni spesato di tutto al Centro Ufo di Porto San Giorgio con udienza privata del sommo Kiko, che darà alla comunità vincente un encomio solenne più una pergamena a imperituro ricordo.

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    2. Chi invece non azzecca il numero, con una approssimazione di mille sedie lanciate, torna invece al secondo passaggio e alla vendita dei beni senza passare dal via.

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    3. @Valentina Giusti
      "se un ragazzo non figlio di e nipote di entra per caso in comunità, la sua estraneità gli viene fatta pesare come non mai" verissimo, per me sono stati 10 anni di sofferenze psicologiche per questo motivo, per poi uscire ed essere dimenticata/ignorata e considerata sbagliata per aver lasciato la comunità...offro tutto questo al Signore e prego per loro!
      Gloria

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    4. Gloria cara, se posso approfittare della benevolenza con cui sicuramente Nostro Signore riceve le tue preghiere, non è che chiederesti anche una bella provvidenziale disciplinata per i soggetti neocatecumenali più incartapecoriti nella cattiveria? Grazie

      FungKu. Quando proprio non ascoltano, bisognerebbe smettere di parlargli. Oppure........................................ (puntini rubati a Puntini, che li lascia dappertutto)

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    5. oppure......................................

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    6. @Valentina
      ti ringrazio, ma lo faccio solo perchè sono stata educata a questo tipo di fede e perchè il Signore per primo sarebbe misericordioso con me ;)
      @FungKu
      grazie sei molto simpatico! :) seriamente, confido che la vita, o meglio il Signore aprirà loro gli occhi ;)

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  24. "Anonimo27 aprile 2023 alle ore 12:25
    Sto da più di 30 anni con gli stessi colleghi, non li ho scelti io, e sto molte ore con loro. Sappiamo tutti i fatti gli uni degli altri, non volano sedie ma quasi. E ci mettiamo spesso nella verità, ci sono molti matrimoni nati fra colleghi, amore, odio, amicizia. Di tutto un po'. Solo che invece di pagare la decima, ci danno lo stipendio. Dici che è opera dello Spirito Santo?"


    E no caro anonimo delle 12:25.
    Non può essere opera dello Spirito Santo, a meno che, tu ed i tuoi colleghi, decidete di formare una nuova comunità neocatecumenale.
    In quel caso ,automaticamente ,diventa TUTTO opera dello Spirito Santo.

    Diciamo che quello che ti succede a lavoro, nei rapporti umani con i tuoi colleghi è lo stesso che capita in una qualsiasi comunità neocatecumenale.

    È chiaro che c'è una differenza, per aiutarti a comprendere la differenza diciamo che : in ufficio hai un capo che ti dice cosa fare al lavoro ma ti lascia libero dopo il lavoro e ti paga lo stipendio,mentre nel CN hai un catechista che ti chiede obbedienza cieca e totale a tempo pieno che ti spilla soldi e tempo e non ti paga nessuno stipendio.

    Però hai lo Spirito Santo a tempo pieno, la salvezza e la vita eterna ed il centuplo neocatecumenale ( almeno così dice il loro capo : un certo kiko).

    Certo è strano che i 3/4 di questi fortunati baciati dallo spirito santo neocatecumenalizio (minuscolo intenzionale), decidono di uscire o vengono costretti dalle circostanze allucinanti che si vivono in comunità a scapp...... scusate abbandonare questa perfetta realtà cristiana ed ecclesiale chiamata cammino neocatecumenale, che fortunatamente non è per tutti (e meno male ringraziamo il Signore).

    LUCA

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