giovedì 13 aprile 2023

Penosa esibizione pasquale neocatecumenale nella cattedrale di Trento

Poco prima di Pasqua, lo storico organista della cattedrale di Trento ha deciso di andarsene e di rinunciare al suo incarico, suscitando rammarico e sorpresa, espresso anche negli articoli della stampa locale.

L'addio non è  indolore e viene comunicato con rammarico dal musicista trentino, che lo motiva lamentando il fatto che, nel tempio, «la musica non è all'altezza dello splendore del luogo».

Effettivamente  sul Duomo di Trento,  finemente restaurato, non si è voluto investire perchè fosse dotato nuovamente di un organo all'altezza della bellezza e della sontuosità dell'edificio sacro. Ma è una situazione che perdura già dai primi anni '60 quando, smobilitato l'antico strumento, veniva utilizzato un organo più piccolo detto "corale", quindi la rinuncia dello storico organista della cattedrale, senza d'altra parte aver ricevuto altre offerte di maggior rilievo, suscita una certa perplessità.

I cattolici trentini però, dopo aver assistito, in diretta o in differita tramite gli strumenti offerti dalla rete, alla celebrazione della Veglia di Pasqua nel Duomo di Trento, pensano di aver capito quale possa essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della esasperazione dello storico organista della loro città.

Nel corso della solennissima celebrazione infatti, ci sono stati almeno due momenti "topici" in cui non solo un esperto di musica sacra ma anche un normale fedele amante della liturgia, non potevano non sentirsi cadere le braccia e avvertire la tentazione di scappare via; uno in particolare, che vi riproponiamo in uno spezzone della registrazione presente su YouTube, è la canzonetta neocatecumenale con ritornello "Precipitò nel mare cavallo e cavaliere" cantata da uno schitarrante in veste bianca (presbitero, diacono o "eletto" del Cammino) con il massimo dell'enfasi kikiana, e concluso con l'invocazione  "Parola di Dio".

Si comprende, ascoltandolo, come l'organista, che ha accettato per decenni di fare il proprio servizio musicale presso la Cattedrale utilizzando uno strumento pur modesto e sottodimensionato, non se la sia sentita di avallare, con la propria presenza, un tale scempio musicale e liturgico nella Casa del Signore. C'è un limite a tutto!

Ecco lo spezzone con l'esibizione musical-canora di stampo kikiano, con testo tratto liberamente  dal Canto di Mosè di Esodo 15, perpetrata con zelo tutto neocatecumenale dall'ambone del Duomo trentino nel corso della solenne liturgia  della Veglia Pasquale.


Un secondo momento di "caduta di stile", meno grave del primo ma sempre aberrante, si è verificato con il "Resuscitò" kikiano come canto alla comunione.

Vogliamo ricordare un'altra esibizione paragonabile a questa risalente sempre ad una Veglia di Pasqua, questa volta a Loreto; anch'essa ha suscitato nei fedeli presenti scandalo e ripulsa.

Ci rendiamo conto invece di come, ancora una volta, i neocatecumenali neppure si accorgono di quanto ciò che a loro risulta bello ed entusiasmante sia in realtà stonato, inadatto, inopportuno, desacralizzante e profano.

Facciamo nostro a questo proposito un commento riportato dai social in quell'occasione e lo riteniamo perfettamente descrittivo di quanto accaduto a Trento:

«Com'è stata possibile una cosa simile nella Basilica della Santa Casa di Loreto? Grottesca, imbarazzante, abietta.

(...) è stata la "sorpresa" che ha sconvolto un po' tutti...

Il testo, la musica e quel modo di cantare hanno indubbiamente un significato fortemente emotivo per un gruppo omogeneo nel contesto di un'azione liturgica "particolare" (approvata per la sua limitata specificità) uno "stile" che non può essere tuttavia esteso, senza provocare disorientamento, traumi e disgusto, ai fedeli "normali" che non appartengono cioè ad un determinato gruppo».

Non sono mancati, anche in questo caso, i commenti sui social dei fedeli cattolici, scandalizzati e offesi per questa caduta di stile e questa offesa alla liturgia, al senso estetico, al raccoglimento solenne della Veglia Pasquale nel principale Tempio della cattolicità della città sede dello storico Concilio.


Ne riportiamo di seguito alcuni:

No comment
Al di là di tutto... canto di una bruttezza unica
Fantastico! 🤣Canzonetta da osteria
Non ho parole! O meglio, ne ho, ma sarei bannato e scomunicato in tre secondi se le dicessi
Anche no
Senza parole! Dov'è la vera liturgia?
...disponibile anche per feste private
Per carità, per carità: basta 'ste robe
Devo stare zitto...
È  proprio questo il problema: che stiamo zitti e di fronte a questo non ci alziamo e andiamo via
Ok non sto zitto: che vadano a ca@are! Firmato: un organaro
L'ambone è fatto per proclamare la parola di Dio: non per passerella di canti e chitarra suonata o meglio strimpellata in malo modo.
Esistono brani approvati a livello nazionale da utilizzare nelle liturgie. E i canti neocatecumenali sono banditi, non ne è  stato approvato nemmeno uno. È  una forma di pseudosetta che celebra i suoi riti al di fuori della liturgia nazionale.
Vergogna!

Una sola grande virtù: IL CORAGGIO!
Chissà se l'organo ha il registro bala  laica 🤣
Ma veramente??
Mi ricorda un sacco il CantaGallo di Robin Hood 😅
Ma quello sapeva anche fischiare, vuoi mettere?
Vergognatevi
Ma chi è, il fratello di Albano?
Lo scorso anno in cattedrale a Chieti. È il canto dei neocatecumenali... alla ennesima schitarrata del cavallo e cavaliere che precipitò nel mare, uno di fronte si gira e mi fa... sto cavaliere è proprio morto ormai 🤣🤣🤣
Non è un caso che l'organista se ne sia andato
Questo canto è  una kikata
Sarei andata via di corsa
400 anni di musica sacra buttata al vento
Questa oscenità conferma la gente nell'ateismo
Grazie, mi sono appena andati di traverso pranzo e cena pasquali. La
Chiesa modernaaaa, aperta ai giòvaniiii 😅Dio mio, perdona loro perché non sanno quello che fanno. Ora capisco perché il Maestro Rattini ha rassegnato le dimissioni...
È la corrida o the voice?
Non posso crederci
Questa è la dimostrazione che Dio è bontà  infinita, se no lo avrebbe già fulminato
Misericordia!
Siamo alla frutta
Che pena
Andate in sinagoga o a Sanremo a mettere in scena queste buffonate
La blasfemia suprema è  che usano le parole dei salmi
Il declino della Chiesa Cattolica
Mi chiedo come l'arcivescovo di Trento possa aver acconsentito a questa esibizione durante la Veglia Pasquale. Non era certo il luogo e  il momento  adatto
Ma è  pazzesco! È tutto vero?
Purtroppo sì
Siamo basiti
SOLO STRAVAGANZE!
Che disastro! Non sembra neppure intonato. Non sono liturgie moderne sono neocatecumenali
No questa è la veglia di Pasqua in cattedrale
Si si però spesso i salmi sono animati dai neocatecumenali e quello che ha eseguito il tipo è cavallo e cavaliere del repertorio neo
Spesso? Spero di no. Dov'è il coinvolgimento dell'assemblea?
Dov'è la partecipazione attiva fruttuosa e consapevole? 

ehhh bella domanda.
però se lui era lì vuol dire che c'è una presenza forte neocatecumenale infatti poi in sottofondo si sente il battito di mani al ritmo tipico che hanno sempre
Quindi "loro" sono consapevoli e partecipi
Non entro in merito 😅
Ma per favore che strazio! Povera chiesa siamo proprio messi molto male!

... cammello e cammelliereeeeee, cammello e cammmelliere
tràn-tràn tràn-tràn, tràntràntrààààan!!!!!

Allucinante! Ma chi sono i responsabili della liturgia? Secoli di storia della musica seria buttati al vento. The answer, my friend, is blowin' in the wind, the answer is blowin' in
the wind....... (sono un organista
professionista serio)
Quando si vuole a tutti i costi "includere" nella Chiesa, proponendo oscenità settarie (neocatecumenali). La liturgia deve essere anche bellezza, non solo partecipazione. A parte che, esclusi gli appartenenti a tali sette cattoliche, vorrei proprio vedere chi partecipava, dei semplici fedeli dell'assemblea, al canto di tale amenità!
Personalmente suono l'organo in chiesa da 28 anni e dirigo un coro da 25. Ho fatto diversi corsi di liturgia e musica liturgica. Mai mi sarebbe saltato in mente di proporre una cosa del genere a una veglia pasquale.
Poi si domandano perché le chiese si
svuotano...

Basta mettere non mi piace come ho fatto io e scrivere una lettera alla Congregazione  per il Culto Divino
Dategli un sombrero (e lavategli la veste)
Ecco perché  a Trento hanno inaugurato  i 'battesimi' civili
Povero Signore
Fortuna che si stanno estinguendo
(In spagnolo) E la liturgia, perché ce ne curiamo? Basta prendere una chitarra, vestirsi da settario e lanciare qualche urlo. Meglio tirare fuori il vino, questa musica è adatta per ubriacarsi.
Neocat!
Va bene per una festa di paese, non in chiesa
Orribile, da censurare
Qui c'è lo zampino di "SANTANA"
Questi hanno scambiato la Chiesa per un osteria.  Vade retro!
La maggior parte dei giovani oggi non viene in chiesa perché  è un ambiente di vecchi ridicoli.




Nota: Nel settembre 1562 la ventiduesima sessione del Concilio di Trento deliberava su la musica sacra in Chiesa:

"Tutto deve essere regolato in modo tale che, sia che le messe si celebrino parlando sia cantando, ogni cosa, chiaramente ed opportunamente pronunciata, scenda dolcemente nelle orecchie e nei cuori degli uditori. Quanto alle cose che si suole trattare con musica polifonica o con l'organo, nulla vi deve essere di profano in esse, sì soltanto inni e divine lodi [...] In ogni modo, tutta questa maniera di salmodiare in musica non deve essere composta per un vacuo diletto delle orecchie, bensì in modo tale che le parole siano percepite da tutti (ut verba ab omnibus percipi possint), affinché i cuori degli ascoltatori siano conquistati dal desiderio delle armonie celesti e dal gaudio della contemplazione dei beati [...] Espellano dalla chiesa quelle musiche, nelle quali sia tramite l'organo sia tramite il canto, si mescoli alcunché di lascivo e di impuro [...] sì che la casa di Dio sembri e possa esser detta veramente la casa della preghiera."

40 commenti:

  1. Dopo il "Finto allegretto per chitarra e zappa su testi di Enzo Jannacci" gli scioccati fedeli si ricorderanno di essere tridentini.
    Grazie cammino.

    Irene

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    1. Tridentini..........

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    2. E infatti, i tridentini nativi che hanno commentato il video hanno mostrato chiaramente di riconoscere le canzoni da osteria

      https://www.youtube.com/watch?v=D0hubjnlK-w&list=PLeLM0eRqDS_9HW_LZswUfZfRWGCT-qLBh&index=2

      come questa, che va il sabato dopo la metà della seconda bottiglia,

      da quelle veramente di chiesa, che invece si cantano di domenica.

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    3. Quindi secondo questo ragionamento appena passerà la "moda" del flamenco diventerà una cosa anacronistica e vetusta alla quale tutti guarderanno con disprezzo

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    4. Piccolo promemoria: il senso di "tradizione" si spiega con ciò che era valido per i nostri padri, e i padri dei nostri padri, e i loro padri e ancor oltre, è valido anche per noi.

      Ironia della sorte, i kikolatri si spacciano per riscopritori dei "primi cristiani delle origini cristiane", ma rifiutano tutta la Tradizione cattolica.
      Dunque o quei "primi cristiani delle origini cristiane" sono solo una scusa, oppure ciò che era valido per i "primi cristiani delle origini cristiane" non è stato più valido per la Chiesa da Costantino al Vaticano II.

      In entrambi i casi i neocatecumenali stanno mentendo.

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    5. Se non fosse che il Cammino è fondato e tenuto in piedi (ormai stentoreamente) da una pericolosa banda di sadici perennemente rimasti alla fase 4n4le, capaci di infliggere qualunque sofferenza agli altri senza sentire rimorso, sarebbe da imporgli di riscoprire, e quindi rimettere in scena, tutte quanti le abitudini "delle origini", includendo le lunghe e pubbliche penitenze, i digiuni estenuanti, le punizioni corporali, eccetera.

      A. Non.

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  2. Espantoso e inadecuado, pues no es lo más ordenado que un Sacerdote revestido con su Ornamento y encima con una guitarra, en verdad son patéticos, con razón el organista dio un paso al costado en señal de protesta.

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  3. Si rendono conto i neocatecumenali, altroché! Si sentono anche ridicoli a fare una messa vestiti da fantasmini e a cantare il padre nostro balbuziente.
    È solo una sorta di "pigrizia sociale" mista a vergogna, come quando in gruppo tutti concordano per svolgere un'attività solo per paura di essere gli unici a non volere: dicono sì, preferiscono no, e fanno il minimo sindacale per non deludere la pressione del gruppo e della famiglia d'origine. E si fanno andare bene il tutto per non perdere eventuali vantaggi (economici, professionali, sociali, rapporti umani etc)
    Questa manfrina andrà avanti ancora a lungo, dopotutto i soldi aprono quasi tutte le porte, ma come tutte le cose, prima o poi finirà.
    Speriamo che rimanga solo il buono che c'è.

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  4. La prossima volta passate voce che se si fanno vivi i neoc. vi alzate tutti e uscite. E al prete neoc. alzate il dito medio. Forse(ma dubito) capiranno l'antifona

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    1. Gesti del genere li interpreterebbero con la solita scusa, "oh guardate, ci perseguitano, dunque abbiamo ragione". Infatti anche Hitler era insultato e perseguitato dagli Alleati, ma ai kikos non importa.

      Ricordiamo anche che una delle tipiche astuzie della propaganda kikiana è il difendersi da accuse che nessuno aveva posto. Con tale furbata ingannevole - intesa solo a estenuare gli interlocutori spostando sempre altrove il centro della discussione - non val proprio la pena tentare di ragionare. Quando l'interlocutore mente sapendo di mentire e sperando che tu ci caschi, ti ha già fatto capire che non cerca né il dialogo, né il ragionamento.

      Un'altra tipica astuzia del neocatecumenalismo è il sofisma, cioè il giocare col significato delle parole al solo scopo di ingannare.
      Esempio: "tu critichi i canti di Kiko? ma i canti di Kiko sono canti biblici! tu dunque critichi la Bibbia!"

      Che poi sono gli stessi trucchetti usati dai farisei...

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    2. @ "tu critichi i canti di Kiko? ma i canti di Kiko sono canti biblici! tu dunque critichi la Bibbia!"

      Peccato che di "biblico, dopo le rivisitazioni testuali di Kiko, ne resta bene poco: a tutti i canti del cammino, sbandierati come "parola di dio, è stata fatta operazione di arbitraria traduzione stravolgendone il senso e il significato.
      Ahi voglia di giustificarsi con la questione della "metrica", di musicale non hanno nulla se non 4 accordi (cacofonici) dietro i quali, l'onnipotente kiko, anche si professa essere un "musico". Direbbe Totò: ma mi faccia il piacere!

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  5. Quello che suona non è un presbitero!
    È un "fratello" ( cantore ) che ha finito il cammino e fa la veglia con la veste bianca.
    Si vede chiaramente tutta la "sua" comunità messa in evidenza nel presbiterio.
    In ogni caso condivido che se hai la veste non vai li con la chitarra, è orribile ( ma lo è anche durante la cinquantina )

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  6. Superfluo sottolineare la responsabilità dei Pastori. Inutile chiedersi: "ma il Vescovo dov'è nel frattempo?". Cosa fanno? Sono loro i custodi e responsabili.

    Noi assistiamo impotenti a cotanto scempio irrispettoso. E quando ci siamo attivati per denunciare, portare prove, cercare di mettere in allarme per tempo la Chiesa, siamo stati silenziati, emarginati, ignorati.

    Dico "per tempo" perché io e pochissimi altri ci siamo dati da fate tanti anni fa (parlo di venti anni e più). Nulla abbiamo sortito. Vane promesse mai mantenute di interventi e di indagini accurate di quanto esponevamo. Ma poi. Solo silenzio.
    Vi pare bello?
    Eppure, parlo dei Pastori; la Chiesa è loro!

    Impotenti ci siamo fatti da parte e siamo stati a guardare da lontano. Non senza sconforto.
    A guardare che non solo nulla cambiava mai, che andavano avanti imperterriti e indisturbati ma anche che quegli stessi Vescovi ben informati da noi continuavano a presiedere in Cattedrale i riti dei loro passaggi, a compiacerli recandosi in Parrocchia quando i riti previsti andavano celebrati lì. E si recavano pure negli Alberghi in cui facevano le Convivenze di Inizio Corso per presiedere l'eucarestia e assistere alle chiamate di rito.

    .........

    Pax

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  7. ........

    Ora con chi vogliamo prendercela?
    A volte pare che abbiamo più noi a cuore le sorti della Chiesa che loro.
    A questo punto facciano ciò che vogliono e si prendono le conseguenze. Come già accade.
    Stanno riducendo tutto a macerie.

    Intanto il Signore stesso ha provveduto.
    Ha essiccato la loro stessa fonte.
    Non mietono più a mano bassa.
    Le loro catechesi vanno quasi deserte.
    Nessuno è attratto come un tempo che si faceva la fila.
    Molti, troppi lasciano il Cammino prima di finirlo e un buon numero di eletti abbandona. Senza contare i tanti della prima e seconda ora - dopo che l'esperienza conta 40/50 anni di storia - che si stanno estinguendo secondo natura.

    Se era per i Pastori!

    Il Signore sta provvedendo Lui.

    E "Il Signore non paga di Sabato!"

    Questo detto profano qui cade a pennello.
    Considerando quale valenza straordinaria assuma per costoro il "Sabato "!

    Pax

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    1. Purtroppo alcuni (quanti?) vescovi si sono lasciati corrompere.... Penso ai soldi del primo passaggio delle comunità, di cui un terzo va portato al vescovo della diocesi. E sono tanti soldi, generalmente diverse migliaia di euro, perché i fratelli sono invitati a essere generosi facendo il "segno". Se questo viene moltiplicato per tutte le comunità della diocesi che fanno il primo passaggio, si capisce l'accondiscendenza di molti prelati, che senza nemmeno pensarci un attimo tradiscono la loro vocazione e la loro missione apostolica. A scapito delle vittime. Fanno cioè esattamente l'opposto di quanto predicato da Gesù Cristo: "chi scandalizzerà uno di questi piccoli...". Purtroppo, con qualche eccezione, questa è la Chiesa.
      Porto

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    2. È letteralmente quel "vendere la primogenitura per un piatto di lenticchie", acconsentire allo scempio della fede (e della liturgia) per poche migliaia di euro.

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    3. E.C. secondo passaggio
      Porto

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    4. Non ditelo a me! Il mio vescovo ha immerso i bambini in un fonte posticcio che gridava vendetta a Dio, per compiacere i suoi amici del Cammino! Gli auguro solo di avere l'opportunità di provare fino in fondo la vera qualità della loro "amicizia"...

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  8. Ho visto il video, e nel contesto solenne della Veglia quella orribile canzone schitarrata ci stava veramente male... ma male male!
    Capisco davvero chi ha avuto l'impulso di alzarsi ed uscire, ed ancor più l'organista che, al prospettarsi di quelle pagliacciate, ha preferito ritirarsi dal proprio ruolo. È vero, non hanno restaurato l'antico organo, ma l'organista, quando lo avevano smobilitato, probabilmente non era ancora nato o lo era da poco, quindi concordo con quei devoti di Trento che hanno pensato che una Veglia solenne musicalmente (e non solo) funestata da quei quattro pellegrini l'abbiano spinto alla decisione finale di dimettersi.
    Concordo con molti dei commenti inseriti nell'articolo: "ecco perché le chiese si svuotano..." "l'ambone è fatto per proclamare la parola di Dio: non per passerella di canti e chitarra suonata o meglio strimpellata in malo modo".
    In particolare l'ultimo dei commenti, "La maggior parte dei giovani oggi non viene in chiesa perché è un ambiente di vecchi ridicoli", lo ritengo più che azzeccato e condivisibile.
    I giovani si vergognano da morire a vedere persone di una certa età rendersi ridicoli di fronte a tutti, sono molto sensibili alla perdita della dignità di coloro che, secondo loro, dovrebbero stare su un gradino più in alto.
    Per questo motivo, certe sceneggiate in chiesa, lungi dal compiacerli, li allontanano, a volte irrimediabilmente. Ma una particolarità del Cammino neocatecumenale è proprio quella di togliere ai propri aderenti la capacità di vedersi con gli occhi degli altri; forse perché sono così tante le figuracce che ti impongono, che ormai, una più, una meno...

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    1. Per noi quella canzone era ottima, magnifica, meravigliosa nonchè opportuna, cantata benissimo e con la massima partecipazione dei fedeli presenti. Perciò................................................................................

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    2. Come sempre, da un lato ruggisce il leone, e prontamente dall'altro lato arriva - alle 10:59 - il raglio d'asino.

      Ricordiamo ai lettori cattolici che partecipare alla liturgia significa "prendere parte a", non significa "essere parte di". La sfumatura è sottile ma concreta. Chi prende parte alla liturgia (cioè va alla celebrazione) la vive anche se non canta, anche se non gesticola, anche se si limita ad assistere (ed infatti una volta si usava il termine "assistere alla santa Messa" poiché la santa Messa è culto a Dio officiato dal sacerdote - intermediario tra gli uomini e Dio, ministero sacramentale, l'uomo che ubbidendo al Signore compie il divin Sacrificio - e quindi il solo esser lì presenti è già garanzia di grossi benefici spirituali, persino se si assiste distrattamente: dopotutto chi sta al sole si abbronza anche se non pensa ai raggi del sole).

      Chi invece è "parte" della liturgia, l'ha già confusa con un attivismo battimani canterino gesticolatorio, l'ha già confusa con uno spettacolino a tema sacro in cui "deve darsi da fare" per farlo riuscire.

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    3. Se ti sente Kiko chiamarla "canzone", loro hanno solo canti!

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    4. Perfino il Concilio Vaticano II dice nella Sacrosanctum Concilium: «La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana».

      Il Cammino Neocatecumenale, invece, riconosce il canto gregoriano come ostacolo assoluto alle grattugiate di chitarrella della liturkikia.

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  9. Quest' anno fratelli vi annunzio di nuove le piazzate !!! state attenti

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  10. Nello spassoso volumetto Consigli del diavolo custode per andare all'inferno senza strafare lo scrittore Rino Cammilleri, oltre ad elencare tutta una varietà di situazioni che intiepidiscono la fede e la morale (dal buonismo spacciato per carità all'ottimismo spacciato per speranza, dal "ma che c'è di male?" all'acconsentire allo scempio liturgico), spiega anche la questione degli strumenti musicali - quelli "di pancia", come la chitarra e i bongo, quelli "di cuore", come il violino e il piano, e l'unico "di testa" che è l'organo - e del perché la Chiesa li aveva sempre considerati inadatti alla liturgia tranne l'organo. (Questo non aveva impedito ad alcuni autori, anche autori non proprio cattolicissimi come Mozart, di comporre musiche di qualità "praticamente liturgica" con orchestra o strumenti diversi dall'organo; erano i tempi in cui musicare una Messa era ancora considerata un'arte tanto elevata quanto difficile)

    L'organo, così come il canto gregoriano, parla "alla testa" ancor prima che "al cuore". Cioè eleva il cuore a Dio non tanto per la sua oggettivamente riconoscibile bellezza, ma ricordando la sublimità di Dio. Si è detto per secoli che il gregoriano fosse il canto degli angeli, che gli angeli avrebbero portato agli uomini, perché era umanamente impossibile inventare una forma di canto che elevasse i cuori partendo "dalla testa", cioè che funzionasse non solo per la sua bellezza in sé, non solo per le sensazioni che dava al cuore, ma "insegnasse" qualcosa. (Perdonatemi se no so esprimermi in maniera più semplice, ma io stesso ho verificato nella mia esperienza - sia partecipando per un breve periodo ad un coro di gregoriano, sia ascoltandolo in tantissime liturgie - che è un canto che davvero ti lascia qualcosa nell'anima, ti lascia una convinzione in testa, ti apre di più gli occhi, sia a cantarlo, sia ad ascoltarlo senza cantare)

    La liturgia è il vero culto a Dio gradito e quindi al di là di gesti e formule già prescritti non andrebbe introdotto nulla. La Chiesa nel corso dei secoli ha caldamente raccomandato il gregoriano proprio perché era praticamente l'unico tipo di canto che aiutava a vivere meglio la liturgia. Non basta musicare versetti biblici o affermazioni dottrinali (anche se alcuni autori, tra cui Alfonso de' Liguori e il Faà di Bruno, ci sono riusciti magistralmente), non basta proporre composizioni di grande valore artistico e costruite "su misura" della liturgia e della preghiera (come un Palestrina, o un Pergolesi): il punto è che nel culto a Dio non è necessario "aggiungere" elementi per renderlo "più culto", altrimenti la Chiesa li avrebbe già aggiunti. (E gli stessi documenti liturgici contengono parti cantate... e in forma "gregoriana").

    Così, solo perché la Chiesa lungo tantissimi secoli ha raccomandato caldamente di usare il gregoriano, sappiamo che è adeguato alla liturgia. E ce lo hanno confermato i santi, e anche quegli innumerevoli episodi in cui gente - anche esimi massoni - si è convertita alla fede perché ne ha ascoltato quel canto. La Chiesa ha consentito altre forme di canto (certi polifonici, le "laude" medievali, ecc.) ma fino a tempi recenti - fino agli anni '60 - per tutti era chiaro che il canto liturgico non è una decorazione, non è un intrattenimento, non è un'attività per far punteggio in classifica liturgica.

    Il madornale errore che vediamo oggi nelle parrocchie - e molto di più nel diabolico Cammino Neocatecumenale - è stato il ridurre la liturgia a una specie di spettacolino a tema sacro, e quindi lo spazzar via il culto a Dio per far posto ad un'autocelebrazione di sé stessi, che pur adoperando i formulari liturgici è una specie di teatrino chiassoso, un varietà televisivo domenicale con balletti canzonette ricchi premi e cotillons, con le soubrette e i presentatori, con gli stacchetti comici e quelli pubblicitari, con l'assemblea plaudente e starnazzante...

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    1. Gregoriano è l'acronimo di :

      Grandi Ridicole Eresie Generalmente Ostentatate Rendono Irricevibili Adesso Neocatecumenali Oscenità

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  11. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello dell'orso in Trentino

    Dopo l'increscioso incidente dell'orso che ha ucciso il runner in Trentino, Kiko ha implorato Carmen e lei, da Lassù, ha inviato il capo dei catechisti della VIII comunità della parrocchia di Sant'Apollinare a Trento, Giuseppe Desandris, nei boschi del Trentino vestito da frate francescano. A un certo punto è apparso l' orso che stava per aggredirlo e lui, parlandogli con calma, l'ha ammansito e si è allontanato senza fargli nulla. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "eccelso, hermano cardenal, con esto inerviento Carmensita ha operado como san Francesco quando ha convertito il lupo di Gubbio, quale prova ancora della sua magna sanctitad? Procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente un orso d'oro del modico valore di 400.000 euro, che il Papa ha fatto mettere nei Musei Vaticani in una teca con un cartello : "anche gli orsi, nel loro piccolo, contribuiscono alla santità degli uomini".

    e la causa continua...

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    1. Poi però gli animalisti della LAV hanno fatto ricorso al TAR perché l'orso, invitato alle catechesi iniziali, non veniva rispettato e lasciato nel suo ambiente. I catechisti neocatecumenali hanno mediato proponendo di far passare il plantigrado direttamente all'elezione e in particolare al momento degli shottini con il latte e miele.
      Attualmente l'orso ha fatto carriera e pare abbia scalzato Gennarini come delfino e probabile successore di Kiko, avendo più grazia nei movimenti e, complessivamente, un pelo più bello e sguardo più vivido e intelligente.

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  12. Oggi è sabato, e fra poco i fratelli del Cammino si raduneranno nelle loro salette per onorare il loro dio Kiko con una liturgia che scimmiotta quella cattolica ma è piena di strafalcioni, abusi liturgici, sacrilegi eucaristici, il tutto all'insegna di Kiko: canti di Kiko, gadget di Kiko, kikone di Kiko, grattugiate di chitarrella alla Kiko...

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  13. Non discuto sul valore assoluto del canto gregoriano, né sull'organo quale (invenzione precedente alla nascita di Cristo) strumento parimenti meraviglioso.
    Ho avuto l'impareggiabile fortuna d'aver sentito una prova di un concerto brandeburghese a Chartres prima della chiusura ed è stato davvero estasiante anche perché l'architettura delle cattedrali era studiata in finzione musicale l'edificio era già strumento musicale in se stesso.
    Detti ciò mi permetti di rilevare i soliti limiti sprezzanti di Tripudio. La preghiera esicasta è concepita come la discesa della mente nel cuore ovvero nel centro dell'essere porta spirituale della costituzione spirituale individuale e solo secondariamente luogo delle "emozioni" e quindi è contraddittoria l'idea di far salire il cuore al "cervello" sede della mentecatto
    Si pregano i cuori raggianti e fiammeggianti di Gesè e Maria mica i "cervelli" dei medesimi.
    Detto ciò volevo aggiungere che detto ciò non si è detto tutto sul suono sacro ma solo di una parte di esso come se ci si potesse privare del succo più sostanziale del suono con appunti meramente generici
    Da qui il brano. "Sicché per ripetere ancora le parole di Hans Kayser: "a fianco della percezione visiva del mondo (aisthesis) l'armonistica pone, quale fattore gnoseologico, di pari importanza, qualcosa di fino ad allora sconosciuto LA PERCEZIONE UDITIVA DEL MONDO". E poiché quelle che egli chiana forma armonicali hanno anche la capacità di essere vissute e percepite interiormente, il ritmo con il quale esse si rivelano e parlano al mondo può essere CONTROLLATO NON CON LA MENTE , CHE è SOLAMENTE UNA FACOLTA' MEDIATRICE IN GRADO DI INTERPRETARE LO SVILUPPO LOGICO E LE CONSEGUENZIALITA' ESPLICATIVE SU UN PIANO DI MERA ASTRAZIONE , MA CON L'ANIMA, che secondo Kayser è ordinata per l'utilizzo di adeguate "forme armonicali" ed è perciò in grado di poterne assimilare il significato, il ritmo, e la stessa potenza creativa che dimora NEL PURO E INSONDABILE SILENZIO ORIGINALE" (Nuccio D'anna: Hans Kaiser e l'armonia del mondo p, 18, in Atti del convegno: L'armonia del mondo"
    Questo è uno stralcio di un intervento che andrebbe letto tutto per quanto è ficcante e non è un intervento "astratto", alias, "teorico", in quanto Kaiser riscontrò i principi dell'armonistica applicati nel templi greci di Paestum che davvero si presentano come "musica solidificata".
    Templi ho detto non civili abitazioni e ancor prima di ciò è da ben sottolineare che il suono armonicale (che è pitagoricamente e principialmente è il suono dell'armonia delle sfere) è PERCEPITO DALL'ANIMA
    Come abbiamo potuto dimenticare tutto ciò? Come abbiamo potuto ridurre il suono sacro al pattume contemporaneo che tocca il suo vertice inferiore in qualcosa come la ballata neocatecumenale vagamente alla Moricone (in super peius), non solo in qualcosa di gusto orrendo ma addirittura in qualcosa di EVIDENTEMENTE BLASFEMO.
    Sono i misteri dell'affermazione di un quid che è inferiore al modernismo, che comunque ha una sua dignità teoretica, e quindi i molto, molto peggio, ovvero la parodia spirituale applicata al suono, inclinazione questa di carattere totalmente dissolutivo.

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    1. Se Nostro Signore avesse voluto limitarsi a una questione di emozioni, non avrebbe speso tempo a insegnare una dottrina e a sfidare continuamente la ragione di coloro che lo ascoltavano. Alla domanda «che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?» (cfr. Lc 5,23) non c'è scampo, non si può rispondere a suon di emozioni, bisogna mettere in moto la ragione, i ricordi, l'evidenza vista con gli occhi, la memoria, tutto.

      Anziché fare ragionamenti del Kayser, il commentatore delle 20:38 avrebbe potuto facilmente obiettare che il termine "cuore" nella Bibbia non riguarda un fascio di emozioni, né esclude l'intelletto, ma riguarda una totalità. E che in tal senso l'organo parla al "cuore" più che alla "testa", e che la mia citazione di Cammilleri aveva erroneamente invertito i termini. Di cui però avevo precisato i contorni: in senso moderno si usa parlare di "cuore" solo come fascio di emozioni, e di "testa" solo come ragione, razionalità. (La terminologia biblica è più adatta perché "razionalità" è un piccolo sottoinsieme di "saggezza", "emozioni" è un piccolo sottoinsieme di "cuore", ecc.; il gergo moderno è riduttivo e confusionario, il che è già da solo un ottimo motivo per usare il latino nella liturgia anziché la lingua parlata).

      Nostro Signore risponde alla sete del cuore dell'uomo totalmente, non solo riguardo a emozioni e intelletto. Per smentire la tesi che l'organo sia lo strumento più adatto alla liturgia e che il gregoriano sia il canto più adatto alla liturgia, occorrerebbe smentire troppi secoli di Tradizione cattolica e troppi santi che ne hanno beneficiato e promosso e lodato.

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    2. Che poi Kiko ci ha pure provato a fare una propria versione, plagiata e scorretta, pure del canto gregoriano.
      L'effetto forse voleva essere simile a quello del film "Sister act" quando dal canto sacro le suorine, istruite dalla cantante da nightclub, passano al ritmo sincopato.
      Chissà perché hanno tolto il video... era così istruttivo! Era proprio l'immagine di quanto possa essere deviante il "tocco di sostanza" (malefica) di Kiko!

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    3. Link video youtube https://web.archive.org/web/20170224002047/https://www.youtube.com/watch?v=nF90stmowtM Wayback Machine - Internet Archive

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  14. EC
    "far salire il cuore al "cervello" sede della mentecatto"
    Io ho scritto solo mente, CATTO lo ha scritto il pc per dispetto
    ---

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    1. Questo genere di commenti ha due difetti:
      1) mette deliberatamente "troppa carne a cuocere", tirando in ballo autori che non c'entrano niente, utili solo a vantare una propria (pseudo)cultura
      2) tenta di tutto per sviare il discorso altrove, ponendosi come "bastian contrario", come se gli desse enorme fastidio che qui si parli delle pecche del Cammino.

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    2. Tripudio
      Come hai non solo capito, ma stracapito (ma fai finta di non comprendere) a me dei neocat interessa quanto il giornale della settimana prima, ovvero i meschini hanno lo stesso valore dei fogli dei quotidiani su cui una volta s'incartava il pesce al mercato.
      Zero
      E' la chiesa che se li tiene in corpo, li coccola, li bladisce, li fa schitarrare (ci starebbe bene dire: gli fa scatarrare) blasfeme oscenità pure la notte di Pasqua in una sorta di sindrome del prigioniero al contrario. Di fronte a questa inerzia tu sei costretto a giustificare che ciò quotidianamente liturgicamente avviene che la chiesa è in larga parte simoniaca.
      Se lo dici tu.
      Se non sai argomentare non tirare fuori temi personalistici che appartengono alla classica etichettatura tripudiana tra cui spicca per numero "asino ragliante". Se si entra in un argomento di colossale rilevanza quale il suono sacro, si suppone che bisogna saperlo gestire, non proteggersi sotto le gonne di mamma: "mamma vedi quel cattivone mi vuole dare addosso con la sua pseudo cultura"
      Se è pseudo cultura lascialo giudicare a chi legge, non arrogarti il titolo di inquisitore: rendiamo accusatorio questo processo con parità tra accusa e difesa.
      O la cosa non ti fa comodo perché "storicamente" sei abituato diversamente?
      Caro Tripudio la cultura (ammesso che io abbia una cultura) è un mezzo e non un fine e siccome tu, A VOLTE, ti esprimi COME UN TERRAPIATTISTA DEL SACRO è necessario sottolineare il punto di vista esperienziale DELLE AUTENTICHE PERSONE DI CULTURA ( e di prassi) dei cui risultati mi limito a riferire quale ASINO PORTATORE DI RELIQUIE (come vedi mi merito il tuo "insulto")
      Ci siamo?
      Per cui carissimo censore non truccare le carte; il GREGORIANO E' UN NOBILISSIMO DERIVATO MA IL "SUONO" STA ANCORA PIù PROFONDAMENTE RADICATO NELL'ANIMA dell'uomo, ben prima che mamma tua ci mettesse, seppur SAPIENTEMENTE le mani.
      Fu anche questa difesa della gestione del SUONO PRIMORDIALE nelle società etnologiche (LUI CATTOLICO RIBADISCO) a esporre Marius Scheider al sospetto della polizia nazista in quanto non RAZZISTA e lo costrinse a riparare in Spagna dove tra l'altro fece dei pregevolissimi studi su tre chiostri catalani da cui il suo libro "Pietre che cantano" (che consiglio assolutamente di leggere ai cristiani cattolici apostolici romani per capire da dove si è partiti e dove si è andati a finire, ovvero agli scatarranti in cattedrale).
      Per cui: non comportanti allo stesso modo degli hitleriani con Schneider che non ci fai una bella figura!

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  15. Anche MiL oggi riporta la bruttezza andata in onda alla cattedrale di Trento durante la Veglia Pasquale.

    http://blog.messainlatino.it/2023/04/ce-ancora-qualcosa-di-cattolico.html?m=1

    Frilù

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    1. Eh sì, era doveroso! Penso però sia sbagliato definirlo un frutto come tanti altri del Novus Ordo, una delle tante brutture spontaneistiche e inappropriate; in realtà è una infiltrazione di una diversa liturgia, un rito diverso, con le sue regole e le sue norme che guai a non rispettare: un Kikus Ordo...

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