mercoledì 9 ottobre 2024

Il gatto & la volpe, da 50 anni negli USA

Lo scorso 7 luglio 2024, nel palazzetto dello sport Barclays Center di Brooklyn, New York, si è festeggiato il 50° del Cammino "dallo sbarco del Gatto e la Volpe" negli USA (nel 1974).

Il vostro adorato Kiko non ha partecipato allo show (né l'équipe dirigenziale), collegandosi soltanto via etere (in un video si vede una persona che esibisce un telefonino dove il Kiketto disfatto e con lo sguardo perso "partecipa" all'evento).

In un palazzetto dello sport che può contenere al max 19.000 persone, sfidando ogni accertamento sulla sicurezza (pena multe salatissime), si dice vi fossero oltre 20.000 neocatecumenali statunitensi e delle isole del Pacifico (figli compresi, a far numero). Fra i presenti, vescovi dal New Jersey a Brooklyn, ma niente O'Malley. Molto strano...

Nel suo collegamento, Kiketto ha rimembrato il suo sbarco negli USA (1974), dicendo che visitò molti parroci di un lista che gli aveva fornito il card. Terence Cooke.

Perché la lista gliela fornì proprio Cooke?
Mah...
Da quel che sappiamo questo cardinale (e molti altri negli USA) simpatizzava con la Massoneria, augurandosi che la Chiesa Cattolica finalmente abolisse il divieto di appartenervi.

Nel 1974, grazie ad un equivoco o mala interpretazione di una lettera che la CDF aveva fatto pervenire, si cantò vittoria e circolarono copiosi articoli sulla stampa americana in cui i vescovi affermavano che, finalmente, dopo il Concilio Vaticano II l'appartenenza alla Massoneria era permessa, salvo che la Loggia non andasse contro la Chiesa.

Il card. Cooke, nel 1976, fu il primo prelato cattolico romano di quel rango a parlare a un'importante assemblea di 3.000 massoni della Grand Lodge of Free and Accepted Masons.
Le parole usate suonano inequivocabili:
- deplorò i passati allontanamenti tra “i vostri antenati” e “alcuni chierici”
- "è stato un "evento gioioso" sulla "strada dell'amicizia" tra la Chiesa cattolica romana e la fratellanza massonica"
- "l’estraniamento tra la Chiesa e i massoni in passato” era dovuto in parte a un fallimento nella comunicazione"
- "molti dei problemi del mondo moderno sono dovuti a tali fallimenti. Nella carità dobbiamo perdonare tale errore umano. Qualunque cosa sia accaduta in passato, non dovrebbe influenzare il nostro futuro”.

Negli anni in cui si condannava la teologia della liberazione, il card. Cooke sosteneva pubblicamente la guerra in Vietnam e addirittura organizzò una contro-manifestazione, durante una manifestazione contro la guerra a Central Park nel 1968.

Un gruppetto di fedelissimi al cardinale ha iniziato una causa di beatificazione nel 2010, ma ad oggi ancora tutto è fermo anche se, come la supersanta neocatecumenale Sancarmen Santhernandez, ha ottenuto anch'egli il titolo di servo di Dio.

Insomma, nei primi anni '70 a favore del Cammino, il card. Cooke nel 1974, Bugnini nel 1976, e poi Poletti...

Ecco chi sosteneva lo sconosciuto Kiketto vostro: i prelati in odor di massoneria.
Grazie, internet, altrimenti queste cose non si sarebbero sapute mai.

Marco


p.s.: nel video vedrete i tavolacci dove le focacce neocatecumenali sono allineate in attesa della consacrazione, proprio sotto gli spalti alla mercé di qualsiasi passante e nel disprezzo di qualsiasi norma igienica minimale.

20 commenti:

  1. Vedremo quanto faranno durare il video prima di renderlo inaccessibile (i kikolatri sono così, prima si vantano sui social delle loro porcate e poi corrono ai ripari quando qualche "faraone" esterno alla setta le nota e le commenta; comico il fatto che i quadri dell'eretica Sancarmen Santhernandez non abbiano più le mani photoshoppate).

    Hanno un che di surreale le canzonette kikiane cupe e funeree cantate mentre la gente sugli spalti tenta di sembrare entusiasta o addirittura fare una timida "ola" come se stessero guardando un evento sportivo.

    Le immagini di quel video sono ritagli recuperati da riprese fatte col cellulare; il montaggio pure sembra fatto da cellulare, I battimani ritmati (clap-clap-clap! clap-clap-clap!) e i tamburelli contribuiscono a rendere ancor più deprimente e funereo lo spettacolino autogestito.

    Al momento del girotondino imbecille conclusivo, lo stadio Barclays sembra vuoto, con poche centinaia di facinorosi sparpagliati. I presunti "ventimila" erano già scappati?

    In qualche altro video sullo stesso evento, molto furbescamente si evita di riprodurre il momento della "comunione seduti".

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  2. Data la neocatecumenalità dell'evento, la SS. Eucarestia per 20.000 persone è stata concepita a suon di focacce.
    Chissà quante massaie, nelle loro case senza vigilanza alcuna, hanno cucinato la schiacciata rotonda.

    Però alla fine, è toccato anche a loro fare come la Chiesa Cattolica e preparare già in anticipo i pezzettini singoli come le singole ostie.
    La frazione del pane, anche per loro, questa volta è stata ridotta alle sole focacce grandi come per l'ostia grande, ed il resto erano tutti pezzetti di focaccia singoli già pronti come le ostie piccole.

    La saggezza della Chiesa Cattolica, quindi, anche stavolta ha superato l'innovatività culinaria dei due inventori, riportandoli a limitare la frazione dell'unico pane e ad utilizzare le tanto deprecate porzioni singole che non dànno l'idea dell'intero che si spezza.

    La signora o il signore col deretano verso le focacce, poi, rende l'idea della custodia capillare e minuziosa che questi soggetti operano nei confronti delle specie che diverrano sacre.
    Anche la spianata dei copponi sulla "mensona" mi fa venire in mente le molteplici volte che una mosca o qualche altro animaletto volante affogava nel vino, costringendo il presbi a toglierla con metodi improvvisati.

    Cialtroni, altroché!
    Marco

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    1. Per dire come la mente non sia più funzionale quando si sta nel Cammino.

      Chiunque, se trovasse una mosca a galleggiare nel proprio bicchiere ne rimarrebbe schifato ed
      esigerebbe il cambio della bevanda o addirittura anche del bicchiere stesso.

      Quando bevi dal coppone neocatecumenale, invece, non ti schifa più nulla, ma non perché si tratta della sacra specie, che potresti assumere per intinzione o non assumere affatto.
      È proprio perché ti si inceppa il cervello e non ti schifano le cose che normalmente non accetteresti mai, come bere dal bicchiere di uno col raffreddore, di una col rossetto che lascia l'impronta sul bordo, di uno che lascia scivolare gocce lungo la superficie esterna, di uno poco pulito...

      Poi, esci dal contesto neocatecumenale e magari al bar ti servono il caffé in una tazzina lavata male col rossetto sul bordo e fai una scenata o non bevi proprio.

      Si crea un dualismo interiore.
      Non ci si rifiuta di bere dal coppone, ma si spegne proprio il cervello, come se fosse assolutamente necessario bere da una grossa coppa a cui tutti poggiano la bocca e in cui diverse volte galleggiano animaletti contaminanti.

      È successo anche a me, più di una volta.
      Ti trovi la mosca affogata nel vino, la vedi vorticare e speri che non si avvicini troppo alle tue labbra. Ma non ti viene in mente di non bere, dato che la SS. Comunione è valida anche sotto una sola specie.
      Ti comporti diversamente da come ti comporti di solito perché ormai senti l'obbligo di comunicarti anche sotto la specie del vino e non ti sfiora nemmeno lontanamente l'idea che sei già validamente comunicato avendo assunto la specie del pane.

      Sara un puro caso che nella Messa della Chiesa Cattolica il vino sia debitamente conservato in un'ampollina chiusa col tappo?
      Nel video segnalato, si vede benissimo che i copponi non sono coperti, proprio come le focacce.
      Polvere, capelli, microgocce salivari, animaletti...
      Marco

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  3. Ma è possibile che dopo aver strafinito il cammino , con le vesti bianche alla cena dell'allenza ,ti chiedono (ancora) sè vuoi fare un allenza con il signore ? o kikoplaNET ?

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    1. Possibile? Possibilissimo. Anzi, obbligatorio.
      Infatti per valutare un'esperienza religiosa bisogna considerare gli inizi.
      E negli inizi Kiko e Carmen condividevano il sogno di diventare fondatori di comunità rispettati, ubbiditi, lodati, temuti, e soprattutto pagati. "Darete la Decima!" è letteralmente l'espressione fondativa del Cammino Neocatecumenale. "Se ti ascoltano si convertono e se si convertono [a me, cioè a Kiko] devono mollare il malloppo!" è letteralmente la spiritualità del Cammino.
      Per verificare ciò, basta smettere di dare soldi e ricordare ai responsabili che il Cammino è definito come "insieme di beni spirituali".
      Vedrete, vedrete come si vendicheranno...

      A Giovanni Paolo II dissero (mentendo) che il Cammino durava 7 anni. E pochi anni dopo padre Zoffoli lamentava che durasse 20 anni e più. E qualche tempo dopo Don Kikolone si vantava col Bergoglio che il Cammino durasse 30 anni e più. Che è assurdo, visto che la Chiesa richiede 4-5-6 anni per preparare un uomo a qualcosa di delicato come il sacerdozio, che diventano 8-9 nei casi più lunghi in cui c'è anche una professione religiosa solenne. Come diavolo è possibile che per la fede adulta non bastino 30 anni di preparazione, mentre per diventare suora con voti perpetui bastano 5-6 anni? E allora la Chiesa sbaglierebbe a preparare i bambini alla prima Comunione in appena 2 o 3 anni di piccole lezioni domenicali? Semplice: pur di mantener gente a "pagare Decima", inventano nuove tappe, tappe su tappe, ulteriori tappe, e quando davvero hai finito (con tanto di ipocritissima vestina bianca)... devi continuare a dipendere dai tuoi cosiddetti "catechisti", continuare a versare la Decima, ecc., alla faccia di tutto ciò che era stato detto e promesso.

      Insomma, la durata del Cammino non riguarda contenuti spirituali (se non come foglia di fico per nascondere la verità). Riguarda invece l'esazione delle "decime" (anche se fin dalla primissima "convivenza" ti estorcono soldi con ogni più ipocrita scusa), riguarda il Potere acquisito in qualità di "iniziatori" (Kiko e Carmen si sono autonominati tali, autocertificandosi con improbabili - e mai sottoposte al vaglio dell'autorità ecclesiastica - "apparizioni" e locuzioni), riguarda chissà quanti scheletri nell'armadio categorizzabili come "abusi" (su cui il cerchio magico dei più stretti collaboratori mantiene ancor oggi il massimo e interessatissimo riserbo, ma non è da escludere che dopo la morte di Kiko vengano fuori; noi speriamo che vengano fuori prima). E se ci fai caso, queste tre cose vanno esattamente contro la povertà, contro l'ubbidienza, contro la castità: vanno esattamente contro i frutti dello Spirito.

      Quando blaterano di "frutti del Cammino", al di là del fatto che nella Chiesa non esiste un fruttometro ufficiale, stanno parlando di frutti utili solo al Cammino. "Missioni"? Intendono solo le installazioni di avamposti neocat. "Evangelizzazione"? Intendono solo le attività autocelebrative del Cammino. "Vocazioni"? Intendono solo quelli che si sono "alzati" per seguire esclusivamente il kikismo-carmenismo (anche qualora venissero ordinati in diocesi, anche in caso di professione religiosa solenne). "L'incontro che ti cambia la vita"? È solo quello con Kiko. Sono frutti di idolatria, che quindi non vengono dallo Spirito ma dal demonio (quello vero, non il simpatico portasfortuna neocat che ti fa trovare pioggia in autostrada mentre vai alla "convivenza").

      Il Cammino ha fatto incalcolabili danni alle anime che ci hanno avuto a che fare, specialmente a quelle che si sono fidate perché credevano che si trattasse solo di un itinerario per vivere meglio la fede. Ma Nostro Signore userà infinita misericordia con coloro che hanno dovuto subire ingiustizie, e infinita giustizia coi responsabili dello scempio, lupi travestiti da agnelli che non guadagneranno certo la salvezza - anche perché dopo una vita intera fatta di malvagità e di menzogne, diventa decisamente improbabile una sincera conversione in punto di morte.

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    2. Non solo con il Signore, ma anche con la propria comunità.
      E poi non è proprio un'alleanza. Dovrebbe essere un matrimonio alla maniera ebraica.

      Una cosa forzosa e ridicola, senza alcun senso, giusto per spillare il Mammona necessario a far tornare alla Domus intere comunità allo scopo di foraggiarla.
      Ingordi.
      Perché, altrimenti, uno si dovrebbe sposare con la Chiesa Cattolica e con la comunità proprio in Israele, che è la culla dell'ebraismo? Tutta questa farsa poteva benissimo venir fatta nel centro della cristianità, a Roma. Ma no. In Israele ancora una volta...
      Tutto per le loro cose, le loro proprietà, i loro seminari, le loro missioni, le loro Domus...
      E il neocatecumenale medio basso, fiero e onorato di cotanto lustro, paga.
      Magare accende un mutuo, ma paga e si concede un'altra lussuosa cena al King David di Gerusalemme.
      Lusso. Sempre extralusso.
      Magari, siccome si sentono figli di re, secondo loro il Paradiso è extralusso alla maniera mondana.

      Inizialmente io non volevo sposarmi con la comunità (non l'ho mai voluto) ma poi, per scrollarmi di dosso l'incombente e pressante figura di questi catechisti senza titolo a cui ormai non davo più alcun credito, feci finta di cedere e le pressioni finirono.
      Ebbi così anch'io la mia ketubah, un pezzo di carta firmato dal responsabile e dai catechisti senza titolo a nome di tutta la comunità.
      Lo conservo ancora. Non come cimelio, ma come prova, benché ci sia scritto solo un passo delle Scritture e nulla che possa "incriminare".
      Furbi anche in questo.
      Marco

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    3. Perdonami Marco, ma potresti entrare più nel dettaglio in merito all'ultima tappa del cammino?
      Faccio un piccolissimo appello al blog, perché non creare una sezione dove scrivere passo dopo passo cosa avviene nei vari passaggi? Io mi sono fermato alla "professione di fede e vorrei sapere le altre schifezze che avvengono nel cammino.

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    4. Ci sono sempre da ricordare due fattori riguardo alla setta di Kiko e Carmen.

      Il primo è che i contenuti del Cammino non sono nati tutti già "prestabiliti". Come in ogni setta, gli autoproclamati "iniziatori" inventano cose nuove volta per volta secondo le necessità (ivi inclusi i falsi ricordi, le vere e proprie panzane sugli "eroici" inizi del Cammino, il furbesco dimenticare i dettagli che scardinerebbero la narrativa ufficiale, ecc.). Talvolta con episodi grotteschi, come le confessioni pubbliche col megafono in mezzo alle strade, anche di questioni scabrose; dopo adeguato numero di secchiate d'acqua, gli autonominati "iniziatori" capirono che occorreva far cadere nel dimenticatoio la "novità", e tutti gli adepti magicamente dimenticarono anche le conseguenze.

      Il secondo è che Kiko e Carmen, dall'alto della loro proverbiale ignoranza, pari solo alla loro proverbiale arroganza, non potevano ideare da soli un corpus dottrinale eretico e ben strutturato: "qualcuno" dalle Alte Logge avrà istruito i due spagnoli sulla segretezza, sullo schiavizzare i singoli a suon di gaslighting, a suon di cognitive restructuring, ecc. (scusate gli inglesismi ma certe perfidie sono così consolidate che per spiegarle occorre talvolta usare la terminologia con cui vengono indicate in psicologia).

      Dunque qualsiasi "schema" è destinato a diventare obsoleto non appena Kiko tira fuori qualche sua nuova corbelleria (vi ricordate quando Kiko disse che il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova? o di quando voleva mandare le "cefale" neocatecumenali ad adescare sessualmente i cinesi?). Magari è già stata inventata da tempo qualche nuovissima segretissima tappa dopo il "matrimonio spirituale" e dopo il "pranzo a sorpresa al King David" (costosissimo ristorante israeliano, immaginate cosa significa che tutti i cristiani adulti devono pranzare lì per confermarsi tali).

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    5. Per Uomo Libero.

      Posso solo dire quel che ho visto per averlo udito e vissuto, perché non dispongo dei mamotreti.

      Questa tappa NON FA PARTE del Direttorio segreto "dicesi" approvato, che si ferma alla tappa dell'Elezione.
      Infatti tutti avevamo sempre saputo che con l'Elezione il Cammino sarebbe finito, salva la formazione permanente (?).
      Poi i catechisti ci informarono che a circa 10 anni dall'Elezione, Kiketto aveva inventato un'altra tappa: il "matrimonio spirituale".

      Ci andammo esattamente dopo 10 anni e, francamente, fu un emerito doppione del viaggio in Israele fatto all'Elezione: catechesi simili ma non uguali, stessi luoghi, stessa Domus Galilaeae, stessa Casa Mamre, stessa barca sul lago di Tiberiade, stesso King David... Ma i luoghi furono di meno.

      Infatti fu più breve e più tirato via, senza tanti show come le mani alzate all'uscita della tomba di Lazzaro o la foto mentre si attraversa la porta stretta, ad uno ad uno carponi per passare dal buco.

      Però introdussero una nuova pensata: essendo "matrimonio" ci portarono a Cana e fecero una celebrazione in cui le coppie ricevevano una benedizione sfilando davanti al presbi (vino nuovo). Naturalmente, vedovi e single a sedere a guardare gli altri.

      Alla fine del pellegrinaggio tirarono fuori tante ketubah quanti eravamo e spiegarono che servivano per dare l'adesione a sposarsi con la Chiesa (la loro, mi sa) e la comunità.
      I due "sposalizi" dovevano andare necessariamente in coppia.
      Data l'adesione, il responsabile e i catechisti firmarono il "contratto" e ne fu distribuita una copia a ciascuno.
      Fine del matrimonio.
      Per chi ci crede, con quel "contratto" ora è sposato alla Chiesa e alla comunità.
      Marco

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    6. Praticamente un modo per legare a vita le persone al cammino. Una trappola psicologica. Rimango sempre più sconvolto nel scoprire certe dinamiche del cammino. Ti ringrazio Marco per questi dettagli.

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    7. Mamma mia che orrore! In pratica una persona che lo ha fatto crederà che uscire dalla comunità significherà essere banditi dalla Chiesa. Un condizionamento psicologico talmente grande e profondo che non è quantificabile.

      Autore della lettera

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    8. Già dal Primo Passaggio si firma la Bibbia della comunità, con qualche riferimento al "Libro della vita"

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    9. Ecco, appunto: il Libro della Vita.

      Così lo chiamano i neocatecumenali e chi firma crede di aver firmato davvero nel Libro della Vita (che non è larvatamente la Bibbia, anche perché certe volte si firma su fogli che poi vengono inseriti nella Bibbia).

      Dagli Orientamenti per il 1° scrutinio neocatecumenale:

      "La prima cosa che faremo sarà scrivere il nome sul libro della vita... Dare il vostro nome al libro della vita significa che Dio vi chiama, che voi dite di sì alla vita eterna, che Dio vi chiama per essere viventi, sempre vivi. Il vostro nome sarà scritto nel libro della vita."
      "Prima di fare l'iscrizione del nome nel Libro della Vita, proclameremo la Parola di Dio."
      "Il Signore dice che chi... segue questo cammino, riceverà vesti bianche. Vedete che l'Apocalisse è scritta in chiave catecumenale: "Vi metterò vesti bianche. E non cancellerò il vostro nome dal Libro della Vita". Nel catecumenato della Chiesa antica c'erano due iscrizioni del nome: una per entrare nel catecumenato e un'altra per il battesimo. E succedeva che molti erano i chiamati e pochi gli eletti. Molti iniziavano e pochi terminavano il catecumenato. I nomi di molti erano cancellati dal Libro della Vita. Mai sarà cancellato il nostro nome dal Libro della Vita."
      "Alla comunità possono partecipare solo quelli che hanno scritto il loro nome sul libro della vita."

      Poi c'è la preghiera neocatecumenale fatta dal vescovo/presbitero:

      "Padre Santo, tu che, NEL GIORNO DEL BATTESIMO, hai VOLUTO scrivere questi nomi nel Libro della Vita..."

      Non c'è quindi alcun dubbio che nel neocatecumenalesimo si predichi che SONO GLI UOMINI a iscriversi nel Libro della Vita.

      Ma per il cattolicesimo, il Libro della Vita LO SCRIVE DIO e non gli uomini, secondo tutte le Scritture. Ed anche per gli ebrei è segreto. Nessuno ne conosce i nomi tranne Dio.

      Nell'Apocalisse, si dice anche che L'Agnello può cancellare i nomi, secondo le opere di ciascuno.

      Nel RICA si parla di "Rito dell'elezione o dell'iscrizione del nome" per i non battezzati che sono ammessi al Battesimo.
      Questa "iscrizione del nome", dice il RICA, si può fare in vari modi: il nome o è segnato dallo stesso candidato, o pronunciato a chiara voce, è segnato dal padrino o dal sacerdote.

      Nessun Libro della Vita, quindi, ad opera degli uomini.
      Nessun valore, solo pura scenografia volta a procurare emozionalità ingiustificate ma accattivanti.

      Quello che comunque fa maggior senso è che ci siano vescovi/presbiteri che si prestino a pronunciare preghiere indebite secondo la Chiesa Cattolica.
      Dovrebbero sapere che "nel giorno del Battesimo" i cattolici non iscrivono i loro nomi nel "Libro della Vita" ma in quello degli eletti ammessi al Battesimo.
      Non lo sanno?
      Non è importante?
      Sono sofismi terminologici?

      Sapete che penso?
      Penso che nella CHIESA PARALLELA della Fondazione Cammino Neocatecumenale si scimmiotta la Chiesa Cattolica.

      Nel neocatecumenalesimo:
      - dio è Kiko,
      - il Libro della Vita è quello dove si iscrivono gli adepti del dio Kiko. Nel cattolicesimo, invece, c’è un solo Libro della Vita: quello che scrive Dio “dalla fondazione del mondo” e NON “nel giorno del Battesimo”.
      - il battesimo nel Giordano è al dio Kiko
      - i biancovestiti sono le schiere del dio Kiko.
      Marco

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  4. La mia ketubah, un pezzo di carta firmato dal responsabile e dai catechisti senza titolo a nome di tutta la comunità. Oltre la vesta bianca griffata kiko, ci sono ancora (ricchi) premi & cottilion, Ma tutta questa paccottiglia alla fine la mettono nella bara ?

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    1. Nella bara mettono il defunto con la veste bianca e sulla bara mettono la palma alta "della vittoria".

      Avevano anche iniziato a fare i cimiteri di "comunità" (detti columbari), affinché tutti i defunti riposassero insieme.
      Evidentemente non fu una bella pensata, alcuni si ribellarono e poi non se ne è sentito più parlare.
      Non esistono nemmeno più foto, solo quelle in questo blog, penso.

      All'epoca, nei "columbari" avrebbero dovuto essere poste le ceneri dei defunti ma oggi, come diceva più sopra Tripudio sul cambio di vento, hanno cambiato idea e Kiketto vostro dice che non si deve procedere alla cremazione.
      Bel cambio di posizione, no?
      Uguale a quello sulla venerazione dei santi. Prima era "religiosità naturale" e ora si deve venerare la supersanta Carmencita.

      Mai stanchi di invenzioni mefitiche, talvolta si contraddicono e, nel caso, mettono tutto a tacere.
      Marco

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    2. Columbari è l'acronimo di :

      Come Osano Lugubri Umani Mamotreticamente Balordi Annunciare Ridicole Idee

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  5. Ketubah è l'acronimo di :

    Kiko Enuncia Troppe Umane Balordaggini Ancora Hurra

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  6. Grazie internet, ma grazie anche a te Marco, che vai a cercarle, le scovi e ci scrivi su. Piano piano si scoprono gli appoggi potenti di cui il Cammino ha goduto per potersi espandere a macchia d'olio come ha fatto nei primi decenni della sua esistenza. E non sono certo appoggi "santi", tutt'altro.
    Porto

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  7. Cmq la guerra in medioriente risulta una jattura per i caporioni del caminito , si è fermato il fiume di (sterco del diavolo ) che era diretto alla domus. l'ulivo vero ha rotto le uova nel paniere ai kikisti.

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  8. Notizie invece dalle ultime convivenze? Cosa ha detto il sommo Kiko?

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