martedì 4 settembre 2007

Cosa ci insegnano i Santi e cosa insegna Kiko?

Rispondendo ad una illuminata domanda di Michela e visto l'uso "inflazionato" da parte dei nostri fratelli del Cammino di Santi, Citazioni Bibliche e parallelismi, è bene vedere nel concreto cosa dicano davvero i Santi Riconosciuti dalla Chiesa Cattolica e cosa insegni il suddetto Kiko, partendo da un documento UFFICIALE, PUBBLICO, NON SMENTIBILE DA NESSUNO, quale la "risposta" del fondatore del Cammino al Santo Padre:

Ecco cosa insegna Kiko:

"noi abbiamo sempre mostrato a tanti fratelli che vengono dall'inferno, pieni di ferite e di disprezzo verso se stessi, che nella Santa Eucaristia il Signore fa presente il suo amore, morendo e risuscitando per loro; non solo, ma preparando una mensa, un banchetto escatologico, che fa presente il Cielo e dove Lui stesso, pieno di amore, li fa sedere e passa a servirli: "Li farà mettere a tavola e passerà a servirli" (Le 12,37).

In questo modo ogni volta che celebrano l'Eucaristia sperimentano la forza che ha il sacramento per trascinarli nella Pasqua di Cristo, facendoli passare dalla tristezza all'allegria, dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita ..."

Non dovete sottovalutare l'importanza del termine usato da Kiko "In questo modo". Nel SUO modo, infatti, egli stabilisce che i "fedeli" riescono a "sperimentare la forza della Pasqua" e di passare dalla "tristezza alla gioia", ecc... "In questo modo", secondo lui, l'Eucaristia esegue quello per cui sarebbe nata: portare la gente dalla tristezza all'allegria!!!!

Invece vediamo cosa insegna il Serafico Padre, San Francesco d'Assisi:

Dal Testamento del Serafico Padre. Sul Sacerdozio:

"[111] 4 E il Signore mi dette tale fede nelle chiese che io così semplicemente pregavo e dicevo: 5 Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
[112] 6 Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. 7 E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà.
[113] 8 E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e onorare come miei signori. 9 E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io riconosco il Figlio di Dio e sono miei signori. 10 E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio di Dio nient’altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo che essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri.
[114] 11 E voglio che questi santissimi misteri sopra tutte le altre cose siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi. 12 E dovunque troverò manoscritti con i nomi santissimi e le parole di lui in luoghi indecenti, voglio raccoglierli, e prego che siano raccolti e collocati in luogo decoroso.

Sul Sacrificio Eucaristico:
"E cosi ora tutti quelli che vedono il sacramento, che viene santificato per mezzo delle parole del Signore sopra l’altare nelle mani del sacerdote, sotto le specie del pane e del vino, e non vedono e non credono, secondo lo spirito e la divinità, che è veramente il santissimo corpo e il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, sono condannati, 10 perché è l’Altissimo stesso che ne dà testimonianza, quando dice: “Questo è il mio corpo e il mio sangue della nuova alleanza [che sarà sparso per molti”] (Mc 14, 22.24), 11 e ancora: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna” (Cfr. Gv 6,55)."
"[207/a] 1 Facciamo attenzione, noi tutti chierici, al grande peccato e all’ignoranza che certuni hanno riguardo al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo e ai santissimi nomi e alle sue parole scritte che santificano il corpo."
"[218] 14 Prego poi nel Signore tutti i miei frati sacerdoti, che sono e saranno e desiderano essere sacerdoti dell’Altissimo, che quando vorranno celebrare la Messa puri, in purità offrano con riverenza il vero sacrificio del santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo, con intenzione santa e monda, non per motivi terreni, né per timore o amore di alcun uomo, come se dovessero piacere agli uomini (Cfr. Ef 6,6; Col 3,22). 15 Ma ogni volontà, per quanto l’aiuta la grazia divina, si orienti a Dio, desiderando con la Messa di piacere soltanto allo stesso sommo Signore, poiché in essa egli solo opera come a lui piace. 16 Poiché è lui stesso che dice: “Fate questo in memoria di me” (Lc 22,19; 1Cor 11,24), se uno farà diversamente, diventa un Giuda traditore e si fa reo del corpo e del sangue del Signore (Cfr. 1Cor 11,27)."

221 commenti:

  1. ke io sono bello non è proprio vero..ke kiko, come tutti voi, siete miei fratelli, e ke io sarei pronto anke ora a dare la mia vita per voi...è vero!! ma queste numerose argomentazioni...cosa sostengono??? ragazzi ma state skerzando...o fate sul serio...io mi sto davvero preoccupando per voi! sembra una gara tra movimenti...e vince quello ke ha più fedeli...ragazzi state troppo a pensare al mezzo...dimenticandovi la cosa più importante...il fine...arrivare a Dio..alla salvezza dell'anima!

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  2. VI li ha subito riconosciuti ed incoraggiati, Giovanni Paolo ancora di più, e questo Papa so per certo che li aiuta anche difendendo i loro seminari da vescovi contrari: chi siete voi per dire che il Papa sbaglia?

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  3. scusate i 2 messaggi separati ma non sono molto pratico.
    Michele

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  4. michele ha perfettamente ragione!
    e ricordate ke Dio ci ama tutti...indifferentemente come siamo... ke kammino facciamo...di ke razza siamo! e uscite invece di insultare e sparlare delle persone!!

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  5. "Ma non vi rendete conto? È proprio così che fanno i protestanti nei confronti di noi cattolici: Dicono: sono le "parole testuali", non venite a darne interpretazioni!
    Invece sí, è proprio la vostra interpretazione di quelle "Parole testuali" (degli "Orientamenti" e di altri pronunziamenti) che vi mette nella cattiva strada!"

    Parole al vento, Luiz, quelle "testali parole" di Kiko somo macigni! Altro che nostre interpretazioni!

    Ed è questa tua affermazione che ci assimila ai protestanti che è davvero il colmo e fa dire "il bue che dice cornuto all'asimo"!

    Ma il tuo prossimo intervento, se sulla linea precedenti sarà cancellato. Non è una promessa, è una minaccia!

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  6. E' entrato un altro troll, che dice di chiamarsi Michele e si firma Paolo e dice cavolate perché dimostra di non essersi documentato su di noi o di essere in mala fede...
    anche i tuoi messaggi, se continuano con queste affermazioni trite e ritrine confutate migliaia di volte, saranno cancellati...

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  7. "michele ha perfettamente ragione!
    e ricordate ke Dio ci ama tutti...indifferentemente come siamo... ke kammino facciamo...di ke razza siamo! e uscite invece di insultare e sparlare delle persone!!"

    bella scoperta, Dio ci ama tutti incondizionatamente, ma ci giudicherà, un giorno, per la risposta che si attende da noi...
    Mi sembra che chi insulta e sparla non siamo noi: le nostre sono denunce serie e documentate e non confutate, ma stravolte da abili mestatori come te e tuoi compagni di cammino...
    Non c'è posto per i troll su questo blog, ma solo per chi davvero cerca la verità, non la nostra; ma quella che si mostra da sé in base alle evidenze, per chi è in grado di coglierle e non ha il cervello all'ammasso!

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  8. E' arrivata l'invasione dei "replicanti"!!!!

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  9. cance3lla questo stronzo....
    VAFFANCULO!!!

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  10. ECCO TI HO DATTO L'OCCASIONE PER UN ALTRA PREDICA....STRONZO

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  11. W MICHELE E TYUTTI QUELLI DEL CAMMINO

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  12. so spariti come sorci in fuga,,,,,,,tanto tra poco ce cancellano tutto

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  13. si ma bisogna dargli fastidio con irruzioni...che ne dite???

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  14. ok...ma avvertiamo gli altri...aspetta che ti telefono..

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  15. allora siamo d'accordo....
    non li faremo più scrivere...ciao

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  16. si ma bisogna dargli fastidio con irruzioni...che ne dite???

    vuoi venire sotto casa mia? Nemmeno Terza Posizione è mai riuscita a farmi tana, vediamo se voi siete più bravi? E poi dicono che lavorano in Vaticano?!?! Al massimo puoi pulire i cessi.

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  17. ok...ma avvertiamo gli altri...aspetta che ti telefono..

    se chiami il tuo numero sicuramente è occupato troll.

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  18. si si....guarda l'altro post.....ve rovinamo er blog

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  19. Cambiamo pagina che è meglio!

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  20. Bisogna fare un pò ordine, perchè i post del noecatecumeno Luiz seminano confusione a tutto spiano sul blog.

    1. E' incontestabile che il Cammino neocatecumenale stia stravolgendo la Chiesa cattolica ed il suo magistero, come la stessa cattolicità. Ovunque nel mondo il noecatecumenato ha suscitato reazioni, polemiche e divisioni. Il blog stesso è un esempio di tale reazione.

    2. Il fine complessivo del Cammino è in tutta evidenza di reclutare ordinati e fedeli fino a disseminare ed infiltrare l'intera cattolicità, così da avere una maggioranza neocatecumenale sia alla base che ai vertici della Chiesa. I neocatecumenali si riuniscono in segreto per poi diffondersi pubblicamente luce a macchia d'olio. Rientrano in tale progetto i seminari Redemptoris Mater, incubatori di ordinati fedeli alla teologia neocatecumenale e non al magistero della Chiesa.
    Il sogno finale? Una gerarchia che elegga un Papa neocatecumenale in grado di trasformare per decreto la Chiesa cattolica in 'chiesa neocatecumenale universale'.

    3. All'origine del Cammino non vi è stata ispirazione divina, come propagandato dagli interessati, ma semmai odio verso la Chiesa tradizionale ritenuta burocratica e sclerotica (critica esplicitata quà e la negli Orientamenti) con il conseguenziale lucido proposito di fondare una comunità alternativa e sostitutiva della Chiesa.
    La stessa concezione di un progetto del genere implica nelle menti che l'anno partorito una megalomania illimitata e fanatica, quale è quella di Kiko e Carmen sotto le mentite spoglie deferenti e servili.

    4. La segretezza sui testi formativi per i catechisti, contenenti la filosofia e la teologia dei fondatori, è stata imposta dalla necessità di diffondere il Cammino prima che potesse incorrere in una sanzione drastica tipo scomunica. Complementariamente, la segretezza è elemento di richiamo psicologico per gli adepti, incentivati a far parte di una setta superiore, chiusa ed elitaria.

    5. Il progetto di rifondazione radicale della fede cattolica si nutre di elementi tratti arbitrariamente da altre religioni e filosofie (ebraismo, religione egizia, esoterismo, massoneria, ecc.) allo scopo di costituire una nuova estetica della fede, capace di potenziare il simbolismo 'stanco' e 'vetusto' della Chiesa tradizionale.

    6. La rifondazione della fede passa per quella degli stessi spazi e luoghi sacri: il modello sono i templi neocatecumenali direttamente progettati e arredati dalla fantasia di Kiko.

    7. IL reclutamento e la fidelizzazione degli aderenti utilizza le più sperimentate tecniche del marketing applicate alla sfera religiosa, con incentivi, premi e castighi che si dipanano lungo un percorso addestrativo di lungo periodo basato sul ferreo controllo mentale degli aderenti.

    8. Rispetto al giuramento di fede imposto dal sacerdozio, i ministri della Chiesa che scientemente aderiscono al Cammino neocatecumenale, in quanto setta comunitaria in odore di eresia grave in base alle denunce circostanziate di teologi, sono a tutti gli effetti del diritto canonico rinnegati e traditori della fede. Pur appartenendo alla Chiesa stessa, lavorano per agevolare l'affermazione del Cammino a scapito della stessa Chiesa di Cristo.

    9. Come tutte le sette religiose, la raccolta di denaro è fondamentale ai progetti organizzativi più che a opere di carità. La fondazione di una nuova estetica e la stessa nuova evangelizzazione comportano costi che devono essere sostenuti dagli adepti sparsi in tutto il mondo. Attorno al Cammino gravita pertanto un flusso di denaro uffcialmente ignoto agli Organi di controllo perchè mai denunciato in bilanci pubblici e conosciuto solo dai responsabili del Cammino.

    10. Tutte le dispute pseudo o parateologiche stimolate da neocatecumeni evoluti alla Luiz hanno il solo scopo di distogliere ed allontanare dalla comune coscienza e riflessione gli aspetti aberranti innanzi richiamati, ragion d'essere dello stesso blog.

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  21. RINNOVARE L'ISTITUZIONE PARROCCHIALE

    41. La parrocchia è un luogo privilegiato in cui è possibile per i fedeli fare l'esperienza concreta della Chiesa. (137) Oggi, in America come altrove nel mondo, la parrocchia attraversa talora ALCUNE DIFFICOLTÀ NELLO SVOLGIMENTO DELLA PROPRIA MISSIONE. Essa HA BISOGNO DI UN RINNOVAMENTO CONTINUO partendo dal principio fondamentale che " la parrocchia deve continuare ad essere primariamente COMUNITÀ EUCARISTICA ". (138) Tale principio implica che " le parrocchie sono chiamate ad essere accoglienti e solidali, LUOGO DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA, DELL'EDUCAZIONE E DELLA CELEBRAZIONE DELLA FEDE, aperte alla varietà di CARISMI, servizi e ministeri, organizzate in modo comunitario e responsabile, capaci di coinvolgere i movimenti di apostolato già esistenti, attente alla diversità culturale degli abitanti, aperte ai progetti pastorali e sovraparrocchiali ed alle realtà circostanti ". (139)
    Una speciale attenzione meritano, per le loro problematiche specifiche, le parrocchie NEI GRANDI AGGLOMERATI URBANI, dove le difficoltà sono così grandi che LE NORMALI STRUTTURE PASTORALI RISULTANO INADEGUATE e LE POSSIBILITÀ DI AZIONE APOSTOLICA NOTEVOLMENTE RIDOTTE. L'istituzione parrocchiale, tuttavia, conserva la sua importanza e VA MANTENUTA. Per ottenere questo obiettivo, occorre " continuare LA RICERCA DI MEZZI CON I QUALI LA PARROCCHIA e le sue strutture pastorali giungano ad essere PIÙ EFFICACI nelle zone urbane ". (140) UNA VIA DI RINNOVAMENTO PARROCCHIALE, particolarmente URGENTE nelle parrocchie DELLE GRANDI CITTÀ, si può forse trovare considerando LA PARROCCHIA COME COMUNITÀ DI COMUNITÀ E DI MOVIMENTI. (141) Appare perciò OPPORTUNO il formarsi di COMUNITÀ e di GRUPPI ECCLESIALI di DIMENSIONE TALE DA PERMETTERE VERE RELAZIONI UMANE: ciò consentirà di VIVERE PIÙ INTENSAMENTE LA COMUNIONE, avendo cura di coltivarla non solo " ad intra ", ma anche con la comunità parrocchiale alla quale tali raggruppamenti appartengono, e con l'intera Chiesa diocesana e universale. Sarà inoltre PIÙ FACILE, all'interno di UN SIMILE CONTESTO UMANO, raccogliersi IN ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO, per riflettere alla sua luce sui vari problemi umani, e maturare scelte responsabili ispirate all'amore universale di Cristo. (142) L'istituzione parrocchiale così rinnovata " può suscitare una grande speranza. PUÒ FORMARE LA GENTE IN COMUNITÀ, OFFRIRE AIUTO ALLA VITA FAMILIARE, SUPERARE LA CONDIZIONE DI ANONIMATO, ACCOGLIERE LE PERSONE e aiutarle ad inserirsi nell'ambito del vicinato e della società ". (143) In tal modo, ogni parrocchia oggi, e particolarmente quelle operanti nelle città, potrà promuovere UN'EVANGELIZZAZIONE PIÙ PERSONALE, e al tempo stesso incrementare le relazioni positive con gli altri operatori sociali, educativi e comunitari. (144)
    Inoltre, " QUESTO TIPO DI PARROCCHIA RINNOVATA richiede una figura di pastore che, anzitutto, coltivi una profonda esperienza di Cristo vivo, SPIRITO MISSIONARIO, cuore paterno, sia animatore della vita spirituale ed evangelizzatore capace di promuovere la partecipazione. La parrocchia rinnovata ha bisogno della collaborazione dei laici, di un animatore dell'attività pastorale e della capacità del pastore di lavorare con gli altri. Le parrocchie in America debbono segnalarsi per lo spirito missionario, CHE LE SPINGA AD ESTENDERE LA LORO AZIONE AI LONTANI ". (145)
    ( GIOVANNI PAOLO II - Ecclesia in América - Esortazione Apostolica post-sinodale sull'incontro con Gesù Cristo vivo, via per la conversione, la comunione e la solidarietà in America - 22 gennaio 1999)


    ANONIMATO NELLE PAROCCHIE

    «Non bisogna permettere ALL’ANONIMATO DELLE CITTÀ DI INVADERE LE NOSTRE COMUNITÀ EUCARISTICHE. Bisogna trovare NUOVI
    METODI e NUOVE STRUTTURE per costruire PONTI FRA LE PERSONE, in modo che si realizzi REALMENTE quella ESPERIENZA DI ACCOGLIENZA
    RECIPROCA E DI VICINANZA CHE LA FRATERNITÀ CRISTIANA RICHIEDE. Potrebbe essere che QUESTA ESPERIENZA e che LA CATECHESI CHE DEVE
    ACCOMPAGNARLA si realizzino MEGLIO IN COMUNITÀ PIÙ RIDOTTE, come viene precisato nell’Esortazione Post-sinodale: “Una via di
    rinnovamento parrocchiale, particolarmente urgente nelle parrocchie delle grandi città, si può forse trovare considerando LA
    PARROCCHIA COME COMUNITÀ DI COMUNITÀ” (Ecclesia in America, 41)».

    ( GIOVANNI PAOLO II, Discorso alla Conferenza dei Vescovi cattolici dell’Ontario, in L’Oss. Rom., 5 maggio 1999 )


    IMPORTANZA DELLA CATECHESI

    69. La NUOVA EVANGELIZZAZIONE, nella quale tutto il Continente è impegnato, indica che LA FEDE NON PUÒ ESSERE PRESUPPOSTA, ma che dev'essere proposta esplicitamente in tutta la sua ampiezza e ricchezza. Questo è l'obiettivo principale della catechesi, la quale, per sua stessa natura, È UNA DIMENSIONE ESSENZIALE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE. " La catechesi è UN ITINERARIO DI FORMAZIONE NELLA FEDE, nella speranza e NELLA CARITÀ, che informa la mente e TOCCA IL CUORE, conducendo la persona AD ABBRACCIARE CRISTO IN MODO PIENO E COMPLETO. Introduce più pienamente il credente NELL'ESPERIENZA DELLA VITA CRISTIANA, che comprende LA CELEBRAZIONE LITURGICA DEL MISTERO DELLA REDENZIONE e il servizio cristiano agli altri ". (256)
    Ben conoscendo la necessità di una catechesi completa, ho fatto mia la proposta dei Padri dell'Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi del 1985, di elaborare " un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica per quanto riguarda sia la fede che la morale ", che potesse essere " punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati nelle diverse regioni ". (257) Tale proposta è stata realizzata con la pubblicazione dell'edizione tipica del Catechismus Catholicae Ecclesiae. (258) Oltre al testo ufficiale del Catechismo, e per un migliore utilizzo dei suoi contenuti, ho voluto che si elaborasse e si pubblicasse altresì un Direttorio generale per la catechesi. (259) Raccomando vivamente l'uso di questi due strumenti, di valore universale, a quanti in America si dedicano alla catechesi. E auspicabile che entrambi i documenti vengano utilizzati " nella preparazione e nella verifica di tutti i programmi parrocchiali e diocesani di catechesi, TENENDO PRESENTE CHE LA SITUAZIONE RELIGIOSA DEI GIOVANI E DEGLI ADULTI RICHIEDE una catechesi PIÙ KERIGMATICA e più organica nella presentazione dei contenuti della fede ". (260)
    E necessario riconoscere e incoraggiare la benemerita missione che svolgono tanti catechisti in tutto il Continente americano, come autentici messaggeri del Regno: " La loro fede e LA LORO TESTIMONIANZA DI VITA SONO PARTE INTEGRANTE della catechesi ". (261) Desidero incoraggiare sempre più i fedeli ad assumere con impegno ed amore al Signore questo SERVIZIO ALLA CHIESA, offrendo generosamente IL LORO TEMPO E I LORO TALENTI. Da parte loro, i Vescovi si preoccupino di offrire ai catechisti un'adeguata formazione perché possano svolgere questo compito COSÌ INDISPENSABILE NELLA VITA DELLA CHIESA.

    ( GIOVANNI PAOLO II - Ecclesia in América - Esortazione Apostolica post-sinodale sull'incontro con Gesù Cristo vivo, via per la conversione, la comunione e la solidarietà in America - 22 gennaio 1999)

    LA FEDE DEI CRISTIANI
    25. Tuttavia, di fronte al panorama religioso odierno, UNA VERIFICA SI IMPONE AI FIGLI DELLA CHIESA: « QUANTO SONO TOCCATI ANCH'ESSI dall'atmosfera di SECOLARISMO e di relativismo etico? ».(42)
    UNA PRIMA CATEGORIA si configura in quella « moltitudine di persone che hanno RICEVUTO IL BATTESIMO, MA VIVONO COMPLETAMENTE AL DI FUORI DELLA VITA CRISTIANA ».(43) Si tratta, infatti, di una folla di cristiani « non praticanti »,(44) anche se nel fondo del cuore di molti il sentimento religioso non è scomparso del tutto. RISVEGLIARLI ALLA FEDE È UNA VERA SFIDA PER LA CHIESA.
    OLTRE a essi, vi è anche la « gente semplice »(45) che si esprime, a volte, con SENTIMENTI RELIGIOSI MOLTO SINCERI E CON UNA « RELIGIOSITÀ POPOLARE »(46) molto radicata. Possiede UNA CERTA FEDE, « MA NE CONOSCE MALE I FONDAMENTI ».(47) Inoltre vi sono NUMEROSI CRISTIANI, molto colti, ma con una formazione religiosa ricevuta SOLO NELL'INFANZIA e che NECESSITANO di REIMPOSTARE E MATURARE LA LORO FEDE sotto UNA LUCE DIVERSA.(48)
    26. Non manca, poi, UN CERTO NUMERO DI BATTEZZATI che, purtroppo, CELANO LA LORO IDENTITÀ CRISTIANA sia per una malintesa forma di dialogo interreligioso, sia per un CERTO DISAGIO A TESTIMONIARE LA PROPRIA FEDE IN GESÙ CRISTO nella società contemporanea.
    Queste SITUAZIONI DELLA FEDE DEI CRISTIANI reclamano CON URGENZA dal seminatore lo sviluppo di una NUOVA EVANGELIZZAZIONE,(49) soprattutto in quelle Chiese di ANTICA TRADIZIONE CRISTIANA, dove il secolarismo ha fatto più breccia. In questa NUOVA SITUAZIONE bisognosa di EVANGELIZZAZIONE, L'ANNUNCIO missionario e LA CATECHESI, soprattutto AI GIOVANI E AGLI ADULTI, costituiscono UNA CHIARA PRIORITÀ.

    ( DIRETTORIO GENERALE
    PER LA CATECHESI - approvato da Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II, il 15 agosto 1997 )

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