giovedì 7 maggio 2009

La Chiesa vive nelle persone

Propongo questa recente riflessione di Nicola Bux e Salvatore Vitiello, che non commento qui, per proseguirne la riflessione all'interno del thread

“La Chiesa vive nelle persone e chi vuol conoscere la Chiesa, comprendere il suo mistero, deve considerare le persone che hanno vissuto e vivono il suo messaggio, il suo mistero”. (Benedetto XVI)

Città del Vaticano - Così il Santo Padre Benedetto XVI ha esordito nell’Udienza Generale di mercoledì 21 aprile, mostrando, ancora una vota, quale sia lo straordinario realismo della suo modo di intendere e, soprattutto, vivere il Cristianesimo, cioè l’incontro con l’Avvenimento, la Persona di Cristo.

Coloro che sono ancora fermi ad una lettura di questo pontificato imbrigliata tra “conservatorismo” e “progressismo”, tra “nuovo” ed “antico”, tra “italiano” e “latino” , tra “rottura” e “continuità”, mostrano davvero di non comprendere, non solo la statura teologica di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, ma, in realtà, la natura stessa del Cristianesimo.

La fede in Gesù di Nazareth Signore e Cristo si caratterizza esattamente per la vittoria su ogni pre-comprensione ideologica e per la continua viva presenza del Risorto nel suo Corpo, che è la Chiesa che, appunto, “vive nelle persone”. Il fatto che la Chiesa viva nelle persone, sottintende la necessaria domanda su “come” possa, oggi, l’uomo del ventunesimo secolo, incontrare realmente Gesù Cristo, senza che un tale incontro sia una fuga sentimentalista o spiritualistica o, ed è equivalente, una riduzione razionalistica del Mistero. Entrambe, sia le fughe che le riduzioni, infatti, non sono adeguate all’uomo che è un essere ragionevole e al contempo capace di provare autentici sentimenti; non sono adeguate a ciò che la Bibbia chiama “il cuore” dell’uomo, cioè quell’insieme di esigenze e di evidenza che ne costituiscono il nucleo essenziale, con il quale paragonare tutto ciò che nella vita accade.

La risposta al “come” oggi incontrare realmente Cristo, e conoscere la Chiesa che “vive nelle persone”, è rintracciabile nella sempre troppo poco compresa coincidenza, nel Cristianesimo, di contenuto e metodo!
Come ricordato dal Santo Padre nella recente allocuzione alla Plenaria del Clero:

“Nel mistero dell’incarnazione del Verbo, nel fatto cioè che Dio si è fatto uomo come noi, sta sia il contenuto che il metodo dell’annuncio cristiano” (16 Marzo 2009)

Ecco perché “la Chiesa vive nelle persone”! Perché l’Incarnazione non è solo una realtà dogmatica riguardante l’uomo-Dio Gesù di Nazareth, ma è, nel contempo, il metodo stesso con il quale il Signore ha voluto rivelarsi e, continua, nel tempo dello Spirito e della Chiesa, a rivelarsi, sempre con il medesimo metodo: passando attraverso l’umano.

Un umano che certamente non gode delle prerogative della santissima umanità di Cristo Signore, immune da ogni traccia di peccato, ma che, tuttavia, può, potentemente trasformato dalla grazia santificante, continuare a “colpire” ed affascinare gli uomini del nostro tempo per il nuovo giudizio e il nuovo modo di azione nella realtà, che l’incontro con Cristo determinano. È il mistero sempre nuovo dell’umanità cambiata dalla grazia che, scopriamo sempre, corrisponde al più profondo desiderio di ciascuno ed incontra, anche tra i più lontani, un favore ed una accoglienza nei quali, sempre, sorge la domanda: “Ma chi è costui?”. Una tale domanda è l’inizio delle fede! Una fede resa possibile proprio dalla consapevolezza che contenuto e metodo, nel e del Cristianesimo, coincidono perché “la Chiesa vive nelle persone”.

[Questo significa che non è indispensabile un metodo costruito a tavolino che livella le persone e le costringe a "fare" determinate cose: l'unico metodo - come dice il Papa - coincide con il contenuto che è il darsi di una Incarnazione autentica, in quella di Cristo Signore, resa possibile dalla Grazia Santificante e visibile da un vita quotidiana che la rivela - ndR]!

Agenzia Fides 23 aprile 2009

40 commenti:

  1. ho letto, su Oriens, una spledida riflessione di Caterina su questo

    io mi sentirei di aggiungere, per estrema precisione, anche se il testo implicitamente lo dice:
    La Chiesa vive nelle persone che davvero hanno incontrato il Signore e ne vivono l'Incarnazione, che implica anche tutte le sue conseguenze: passione, morte, Risurrezione, Ascesa al Cielo, da Lui già portate a compimento e nelle quali ci introduce.

    Vorrei anche sottolineare che Incarnazione significa concretezza ed estrema coerenza tra il prensare il credere, immersi nel Mistero del Verbo Incarnato e da Lui vivificati, e l'agire... certo tutto questo per ognuno di noi non avviene ancora nella pienezza; ma ognuno di noi, continuando a vivere in fedeltà la propria Fede nella Chiesa, viene continuamente rinnovato per vivere il mistero sempre nuovo dell'umanità trasformata dalla Grazia

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  2. Riporto poi qui quel che mi aveva molto colpito:

    Una fede resa possibile proprio dalla consapevolezza che contenuto e metodo, nel e del Cristianesimo, coincidono perché “la Chiesa vive nelle persone”.

    Questo significa che non è indispensabile un metodo costruito a tavolino che livella le persone e le costringe a "fare" determinate cose: l'unico metodo - come dice il Papa - coincide con il contenuto che è il darsi di una Incarnazione autentica, in quella di Cristo Signore, resa possibile dalla Grazia Santificante e visibile da un vita quotidiana che la rivela!

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  3. “In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch’è finito…” (Fontamara, Ignazio Silone)

    Se non fosse stato scritto da Silone, sembrerebbe una fotografia di un certo tipo di Chiesa. Ognuno può mettere al posto del principe Torlonia chi vuole, ma gli ultimi, i cafoni, sono gli ultimi e non possono essere sostituiti con personaggi alternativi.
    Come si nota, nella rigida gerarchia, gli ultimi, i cafoni, vengono dopo ben tre “nulla”. Però, in quel triplice nulla, in quei cafoni, in quegli ultimi, malgrado le angherie dei fascisti, esiste un fortissimo senso religioso, antico, non negoziabile: perfino la deviazione di un corso d’acqua per i cafoni appare come un sacrilegio, perché le mani degli uomini non possono alterare l’opera della creazione di Dio.

    In un certo senso, possiamo dire che la fede pura in Dio, sia pure apparentemente ingenua, “vive in quelle persone”.
    Ma torniamo a quei tre “nulla”.
    I cafoni di Silone sono il paradigma di tutti i cafoni, di tutti gli ultimi della terra che hanno calcato il suo suolo: per loro non esiste un liberatore. Fin troppo sono stati ingannati da principi e potenti, sorvegliati da cani e percossi per non aver prodotto sufficiente raccolto.

    Però c’è un momento in cui qualcosa cambia nella storia degli ultimi: il Figlio di Dio si incarna, scende in mezzo a loro, ne condivide le miserie e ne assume i peccati, gli si fa così intimo da morire per loro e, dato che non c’è redenzione senza riscatto, in quella morte Egli trascina a salvezza i cafoni, i cani, i servi dei principi e i principi stessi, ma in primis i cafoni.
    Sicché, l’Incarnazione inaugura un tempo nuovo di comunione, di condivisione, di relazioni, per cui, come recita una poesia “nessun uomo è un’isola”, ma tutti vivono in un nuovo complesso di umanità nel quale i tre “nulla” sono “annullati”.
    In linea teorica, quel triplice annullamento dovrebbe leggersi nei rapporti, nelle relazioni, nel porsi concordemente dinanzi al miracolo della salvezza, essere un unico modello di vita, di stile cristiano, di carità fraterna.
    Questo modello è la Chiesa, lemma “astratto” che però può concretizzarsi, cioè vivere nelle persone che la compongono, così come essa modella e dà forma armoniosa a quella comunità.
    Se ciò non avviene, si ritorna alla situazione di partenza:

    “In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch’è finito…”

    Chisolm

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  4. Amo la Chiesa che per me è madre e maestra, e le persone che la costituiscono , passate, e presenti.E'nel sacrificio di ogni singolo che ci è dato motivo di rinnovamento e rinascita nel suo corpo mistico.I santi hanno lasciato tante orme che vale la pena ripercorrere con la stessa coerenza e concretezza, affinchè ognuno di noi possa divenire testimone credibile e pietra viva
    dell'edificio eterno.

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  5. ANNUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM .....

    IL CARDINALE CAFFARRA DI BOLOGNA "VIETA " (tra virgolette perchè più che vietare egli ristabilisce LA GIUSTIZIA^__^) LA COMUNIONE ALLA MANO...

    ......^__^

    Su youtube.com si può vedere questo filmato: http://www.youtube.com/watch?v=Ulg6HM8VhI0

    E questo è il commento lì pubblicato:

    Nella prima domenica di Avvento di vent'anni fa, il 1989, entrava in vigore la delibera della Conferenza Episcopale Italiana, che autorizzava, con l'approvazione della Santa Sede, la distribuzione della Santa Comunione sulla mano. Nelle scorse settimane, i parroci e i rettori delle Chiese della nostra diocesi hanno ricevuto la comunicazione delle disposizioni emanate dal Cardinale Arcivescovo, a fronte di gravi abusi che si sono verificati al riguardo. In particolare il Cardinale ha disposto che nella Cattedrale di San Pietro, nella Basilica di San Petronio e nel Santuario della Madonna di San Luca, la Comunione venga distribuita ai fedeli solo sulla lingua.

    La possibilità che è stata concessa di ricevere l'Ostia consacrata sulla mano può, di fatto, originare "gravi abusi", perché c'è "chi porta via le Sacre Specie per tenerle come "souvenir", "chi le vende", o peggio ancora "chi le porta via per profanarle in riti satanici". Lo scrive nella lettera ai sacerdoti che accompagna le disposizioni del Cardinale, il provicario generale, mons. Gabriele Cavina, citando uno scritto di mons. Malcom Ranjith, segretario della Congregazione per il Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti.
    "Dobbiamo prendere atto scrive il Cardinale Caffarra che purtroppo si sono ripetuti casi di profanazione dell'Eucaristia approfittando della possibilità di accogliere il Pane consacrato sul palmo della mano, soprattutto, ma non solo, in occasione di grandi celebrazioni o in grandi chiese oggetto di passaggio di numerosi fedeli.
    Per tale motivo è bene vigilare sul momento della santa Comunione partendo dall'osservanza delle comuni norme ben note a tutti".
    (note a tutti tranne al CN, nota mia ^__^)

    "Durante la Comunione, si legge ancora nel decreto del Cardinale, i ministranti assistano il ministro, per quanto possibile, vigilando che ogni fedele dopo aver ricevuto il Pane consacrato lo consumi immediatamente davanti al ministro e che per nessun motivo venga portato al posto, oppure riposto nelle tasche o in borse o altrove, né cada per terra e venga calpestato".
    Insieme ad una forte raccomandazione alla vigilanza che vale per tutti i sacerdoti, il cardinale ha emanato questa disposizione, per tre Chiese della diocesi: "considerata la frequenza in cui sono stati segnalati casi di comportamenti irriverenti nell'atto di ricevere l'Eucaristia, - scrive il Cardinale - disponiamo che nella Chiesa Metropolitana di San Pietro, nella Basilica di San Petronio e nel Santuario della Beata Vergine di San Luca in Bologna, i fedeli ricevano il Pane consacrato solamente dalle mani del ministro direttamente sulla lingua".

    La disposizione è attenuata per le parrocchie, perché, scrive ancora mons. Cavina, "i fedeli sono in gran parte conosciuti e il parroco può essere più sicuro della loro attitudine a compiere il gesto della comunione sulla mano con il rispetto dovuto e intervenire con opportuni richiami opportuni di tanto in tanto per educare continuamente l'assemblea a partecipare alla liturgia in modo attivo e consapevole".


    *************

    si osservi che per le parrocchie la disposizione NON è annullata ma dice: ATTENUATA...il chè mi fa legittimamente pensare che finalmente si cominciano a ridurre i danni...^__^


    ( un grazie a Chisolm per la sua riflessione che gli ruberò all'istante^__^ e vi comunico, anche se è OT che mio figlio ha superato il primo stadio del concorso per la scuola militare...su 700 partecipanti si è piazzato 72° su 165 che dovranno entrare^__^ ha detto Michele: Mamma...io ho pregato come mi hai insegnato tu: "Gesù, io ho fatto quello che potevo, se è TUA VOLONTA' fammi entrare, altrimenti andrà bene lo stesso" poi ho pregato anche la nonna di aiutarmi..." lo scrivo qui perchè Mic ha visto quel giorno la mia mamma ed ha condiviso con me quei momenti insieme a Stephanos e a Chisolm...ed anche a voi che da qui avete pregato per la mia Famiglia in quel 9 gennaio 2009^__^)

    Grazie di cuore, fraternamente CaterinaLD

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  6. A Gianluca ho risposto qui:

    https://www.blogger.com/comment.g?blogID=29059218&postID=6864765103622814656&page=1

    nel thread sotto ^__^

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  7. Ho reagito anch`io alla risposta di Caterina a Gianluca nel thread precedente.

    Sarei interessata di conoscere l`opinione di voi tutti .

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  8. Dal mio canto ho dato una risposta cara Emma, nel thread sotto anche alla tua giustissima osservazione....

    ^__^

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  9. Ho letto la pagina indicata da Caterina sulla CdF.
    C'è scritto che i vescovi in visita ad limina portano i problemi delle diocesi alla congregazione stessa.

    Questo vuol dire che molto è noto di ciò accade con il cammino, e che c'è una volontà precisa di non intervenire.

    La chiesa si muove se ci sono scandali di natura sessuale ( e difatti ha mandato un'ispezione ai Legionari di Cristo ) oppure se ci sono insegnamenti eretici di persone che hanno avuto un mandato della chiesa ad insegnare ( Vescovi e professori).

    Nel caso del cammino non ci sono evidenti offese nè alla morale nè alla dottrina, nè ci sono leggi ecclesiali violate.
    Quindi non ci sono nè strumenti nè motivi per fermarli.

    Le denunce degli ex hanno poco valore perchè possono essere frutto di rivalsa, di desiderio di vendicarsi di qualcuno.
    Quindi possono essere considerate poco oggettive, anche perchè si tende ad apprezzare e a dare risonanza alle esperienze positive, e ci si ritrae spontaneamente davanti a chi si lamenta o accusa.

    La chiesa si muoverà solo davanti allo scandalo pubblico; poi tra qualche anno si stracceranno le vesti se qualche ex-neoc, magari diventato protestante, si rivolgerà ad un tribunale per chiedere conto dei soldi raccolti dal cammino.

    Qui non c'entra la gramigna: si nasconde lo scandalo, finchè si può. La chiesa si è esposta troppo con il cammino, non lo ha mai fermato, e non può cominciare adesso sconfessando la sua azione negli ultimi 40 anni.
    Questo è quello che penso di questa storia.

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  10. Molto interessante e pertinente l'analisi di Michela che purtroppo devo condividere per la reale situazione in cui ci troviamo, ossia: c'è in atto una volontà GERARCHICA nel voler soffocare lo scandalo insito e proprio del CN e questo, se vogliamo essere pignoli, è una situazione unica e nuova nella Chiesa, ossia, non era mai accaduto prima (e in 2000 anni di storia) che evidenti anomalie dottrinali in campo liturgico, portate avanti da un LAICO fossero così PLATEALMENTE SOSTENUTE promuovendone il gruppo fondato, senza preoccuparsi minimamente di ASCOLTARE il "piccolo gregge"....

    Sempre dall'analisi di Michela andrebbe apporofndito IL FALSO MORALISMO del nostro tempo per altro abbondamente denunciato dagli ultimi Pontefici commpreso Benedetto XVI ma verso il quale, a quanto pare, la stessa gerarchia cattolica sembra esserne immerso...

    Cosa intende la stessa dottrina della Chiesa per falso moralismo?
    quando si attribuisce il concetto di morale solo alla sessualità ed agli scandali annessi (gravissimi certamente ma che hanno una origine spesse volte NON sessuale), dimenticando che la vera morale comprende anche lo scandalo nel confermare, nel nostro esempio ciò che qui viene trattato, atti e metodi palesemente CONTRARI ALLA DOTTRINA DELLA CHIESA...divorzi e aborti, per esempio, provengono da ATTI E METODI moralmente contrari che iniziano dalla disobbedienza ai Dieci Comandamenti...e che non iniziano affatto con atti sessuali o per essi, al contrario, iniziano proprio DA FALSI INDOTTRINAMENTI sulla libertà, sulle pretese DEL DIRITTO, hanno origine dalla disobbedienza, dalla superbia, dall'orgoglio....

    Basta prendere, per altro, il brano del Vangelo in cui Gesù parla dello scandalo, del dare scandalo, per comprendere che Lui stesso ci insegna che tale morale non parte affatto da uno scandalo sessuale, ma dalla dottrina...

    Il nostro tempo è MORALISTA non morale.. fa il moralista, ma non conosce la vera morale...così come non è affatto vero che NON si parla di Gesù o che NON lo si conosce, TUTTO IL MONDO PARLA DI CRISTO e lo conosce come personaggio storico realmente esistito, ma il problema è che PARLA DI, E SEGUE UNA IMMAGINE, MILLE, IMMAGINI DI CRISTO, si seguono le immagini di Cristi PREDICATI DAI FONDATORI, dai Cristi predicati dai vescovi...il Papa stesso parla sempre del Cristo (ha scritto anche un libro per questo) offrendo davvero IL CRISTO VIVO E VERO ma ognuno alla fine PRESENTA IL SUO CRISTO, presenta la SUA immagine del Cristo...

    Il Papa E' SOLO, ma per non scontentare nessuno, per NON offendere nessuno (tipico moralismo)... egli stesso dice in una intervista dall'aereo: "non sono solo! Ho tutti i cardinali con me....!"
    MALE! Male Santo Padre...perchè GESU' ERA SOLO!

    Santa Teresa d'Avila racconta che un giorno affranta, affaticata e scoraggiata dal combattimento, chiedeva a Gesù:

    - Signore, perchè tratti così chi ti ama?
    Risponde Gesù:
    - ma io è così che tratto i miei Amici!
    di rimando santa Teresa risponde:
    - ORA CAPISCO PERCHE' NE HAI COSI' POCHI!

    è l'umorismo dei Santi che sanno di essere SOLI IN QUESTO MONDO ^__^ il Papa è un UOMO con tutte le sue debolezze...forse delle volte pretendiamo troppo da lui e chiediamo POCO al Signore...è LUI che deve salvare la SUA Chiesa perchè la SUA promessa è già una realtà attiva nella Chiesa: E LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO!

    Ma siamo anche nell'apostasia...
    una apostasia, dice san Paolo NECESSARIA...comprendete cosa significa questo? APOSTASIA NECESSARIA; SCANDALO NECESSARIO...ma guai a colui che sarà apostata, guai a colui per il quale avviene lo scandalo, questo lo insegna il Vangelo...tutto passa, anche il CN passerà, anche noi passeremo, ma non queste parole...

    Comprendete cosa significa questo?
    ^__^

    IO NON SONO NULLA, ripeteva e amava ripetere santa Caterina da Siena...SCHIAVA E SERVA DEI SERVI DI CRISTO, alla fine sono sempre "servo inutile" ma di quella inutilità che produce frutti ^__^ di quella inutilità che se ben applicata evangelicamente, è quella attraverso la quale sarà davvero Cristo a poter operare NON NOI! ;-)

    Uno scandalo GRAVISSIMO, per esempio, soffocato e mai pubblicamente condannato, nè è stato fatto nulla gerarchimamente è stato compiuto ad Assisi...UN POLLO E' STATO SACRIFICATO SULL'ALTARE DI SANTA CHIARA (episodio riportato da Messori agli inizi del 2000) in nome di un falso ecumenismo...
    eppure il primo atto MP di Benedetto XVI appena eletto Papa è stato proprio verso una piccola riforma su Assisi, ma senza condannare nulla si è tentato così (coprendo lo scandalo) di aggiustare la situazione e occorre dire a ragione del vero, che tale azione ha portato frutti...il giro di boa ad Assisi c'è stato anche se si continua a fare un ecumenismo sincretista....come a dire l'importante è che non facciate proprio gli eretici...

    Non so quanto questo modo di procedere, scelto dalla Chiesa, sia valido, giusto e corretto, ma questa è la situazione, questa è la Chiesa oggi...questa è la mia Madre Chiesa, non ce ne sono altre...^__^
    ed io sono e resto "il servo inutile", schiava e serva dei servi di Cristo... per servi di Cristo intendiamoci bene, si parla del Papa e dei Vescovi, non certo dei laici visionari e con la pretesa superba di salvare la Chiesa con falsi indottrinamenti...ergo, finchè rimango schiava e serva (dei servi=Papa e vescovi) avrò sempre CRISTO DALLA MIA PARTE ^__^
    e questo mi basta per essere ottimista e per spiegarvi appunto il tono dei miei interventi...
    ;-)

    Un altro scandalo?
    Giovanni Paolo II che bacia il Corano!
    Questo fu davvero UNO SCANDALO perchè nel Corano non si parla semplicemente del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe diversamente, ma si nega TESTUALMENTE LA SANTISSIMA TRINITA' e si legge testualmente che Gesù NON è Figlio di Dio, nè è Dio...ma solo un profeta INFERIORE A MAOMETTO...
    baciare un testo, PUBBLICAMENTE, che nega la Fede Cattolica letteralemente è un grave scandalo perchè compiuto da un Pontefice...
    anche se noi sappiamo bene che le sue intenzioni erano buone, chiunque fra i Padri della Chiesa avrebbe condannato senza mezzi termini quel gesto pubblico...pubblico fu lo scandalo? PUBBLICA DEVE ESSERE L'AMMENDA...sono convinta che nella grave malattia che colpì Giovanni Paolo II ci fu dentro anche l'espiazione di alcuni errori da lui compiuti pubblicamente e che furono di scandalo ai piccoli...

    Ci faccia riflettere che siamo in un periodo storico CATASTROFICO PER LA CHIESA, attenzione NON apocalittico, per noi l'apocalisse è una benedizione: MARANATHA', VIENI GESU'...^__^ ma bensì catastrofico, apostata...ma che il Signore Gesù PROPRIO DA QUESTI ERRORI E PROPRIO DA QUESTA APOSTASIA, RIPORTERA' LA SUA CHIESA PIU' SPLENDENTE E PIU' TRIONFANTE...perchè è così che va avanti il progetto di Dio per tentare di salvare quante più anime è possibile che costarono a Gesù tanto dolore e morte...

    A noi può sembrare un paradosso e una assurdità...^__^ ma come dice la Bibbia I NOSTRI PROGETTI NON SONO QUELLI DI DIO..."sia fatta la tua volontà", non la mia...

    Importante è per me concludere con la riflessione di Chisolm e che, abbiate pazienza ancora un pò....è necessario riportare integralmente (a me non piace spezzare le riflessioni di altri^__^):

    “In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch’è finito…” (Fontamara, Ignazio Silone)

    Se non fosse stato scritto da Silone, sembrerebbe una fotografia di un certo tipo di Chiesa. Ognuno può mettere al posto del principe Torlonia chi vuole, ma gli ultimi, i cafoni, sono gli ultimi e non possono essere sostituiti con personaggi alternativi.
    Come si nota, nella rigida gerarchia, gli ultimi, i cafoni, vengono dopo ben tre “nulla”. Però, in quel triplice nulla, in quei cafoni, in quegli ultimi, malgrado le angherie dei fascisti, esiste un fortissimo senso religioso, antico, non negoziabile: perfino la deviazione di un corso d’acqua per i cafoni appare come un sacrilegio, perché le mani degli uomini non possono alterare l’opera della creazione di Dio.

    In un certo senso, possiamo dire che la fede pura in Dio, sia pure apparentemente ingenua, “vive in quelle persone”.
    Ma torniamo a quei tre “nulla”.
    I cafoni di Silone sono il paradigma di tutti i cafoni, di tutti gli ultimi della terra che hanno calcato il suo suolo: per loro non esiste un liberatore. Fin troppo sono stati ingannati da principi e potenti, sorvegliati da cani e percossi per non aver prodotto sufficiente raccolto.

    Però c’è un momento in cui qualcosa cambia nella storia degli ultimi: il Figlio di Dio si incarna, scende in mezzo a loro, ne condivide le miserie e ne assume i peccati, gli si fa così intimo da morire per loro e, dato che non c’è redenzione senza riscatto, in quella morte Egli trascina a salvezza i cafoni, i cani, i servi dei principi e i principi stessi, ma in primis i cafoni.
    Sicché, l’Incarnazione inaugura un tempo nuovo di comunione, di condivisione, di relazioni, per cui, come recita una poesia “nessun uomo è un’isola”, ma tutti vivono in un nuovo complesso di umanità nel quale i tre “nulla” sono “annullati”.
    In linea teorica, quel triplice annullamento dovrebbe leggersi nei rapporti, nelle relazioni, nel porsi concordemente dinanzi al miracolo della salvezza, essere un unico modello di vita, di stile cristiano, di carità fraterna.
    Questo modello è la Chiesa, lemma “astratto” che però può concretizzarsi, cioè vivere nelle persone che la compongono, così come essa modella e dà forma armoniosa a quella comunità.
    Se ciò non avviene, si ritorna alla situazione di partenza:

    “In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch’è finito…”

    Chisolm


    *****************************

    Fraternamente CaterinaLD

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  11. Michela scrive:

    "Nel caso del cammino non ci sono evidenti offese nè alla morale nè alla dottrina, nè ci sono leggi ecclesiali violate.
    Quindi non ci sono nè strumenti nè motivi per fermarli."

    Caterina risponde.

    "ossia, non era mai accaduto prima (e in 2000 anni di storia) che evidenti anomalie dottrinali in campo liturgico, portate avanti da un LAICO fossero così PLATEALMENTE SOSTENUTE promuovendone il gruppo fondato, senza preoccuparsi minimamente di ASCOLTARE il "piccolo gregge"...."

    Cito Caterina perchè non avrei saputo dire meglio!
    E con lei sale il mio grido di impotenza di fronte alla decisione apparente dellla gerarchia della nostra Chiesa di non più correggere l`errore e l`errante!
    Non solo non corregge più l`errore e l`errante ma lo ringrazia, lo loda e lo invia a diffondere l`errore!

    Sconvolgente, incomprensibile,fonte di scandalo per noi piccoli, che stiamo a guardare

    

Perchè La CDF tace davanti alle evidenti storture teologiche dei testi di Arguello?
    Che cosa dobbiamo dedurne?
    
Che per la CDF sono conformi?

    Non lo sono, quello che ci è dato di leggere ce lo conferma, eppure la CDF tace!

    In un commento nel precedente thread avevo anche menzionato la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che 
"Si occupa di tutto ciò che spetta alla Sede Apostolica circa le promozione e la regolamentazione della Liturgia e, in primo luogo, dei Sacramenti. (P.B. art. 62).


    .
Favorisce e tutela la disciplina liturgica e canonica dei sacramenti e sacramentali, specialmente per quanto concerne la loro valida e lecita celebrazione"

    Anche qui come dobbiamo interpretare il silenzio di questa Congregazione?
    
Dobbiamo dedurne che il rito sincretistico del cnc basato sulla "pseudo teologia " di Kiko Arguello è conforme ?
    
Dobbiamo dedurne che è stato introdotto nella Chiesa un nuovo rito creato da un laico?
    
Non una semplice estremizzazione del Nom ma la creazione di un laico, espressione delle sue teorie.



    Queste Congregazioni tacciono, scendono a compromessi, sembrano piedi e mani legate.

    Da chi?

    Perchè?

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  12. Da Caterina vorrei imparare, no imparare non è il verbo che conviene, vorrei essere "contagiata" dalla forza della sua fede, che riesce, pur vedendo lo stato catastrofico della nostra Chiesa in questi tempi, a inserirlo nel misterioso disegno divino che non ci è dato di conoscere, scrive Caterina:

    "ma che il Signore Gesù PROPRIO DA QUESTI ERRORI E PROPRIO DA QUESTA APOSTASIA, RIPORTERA' LA SUA CHIESA PIU' SPLENDENTE E PIU' TRIONFANTE...perchè è così che va avanti il progetto di Dio per tentare di salvare quante più anime è possibile che costarono a Gesù tanto dolore e morte..."

    Penso che il mio tempo su questa terra sarà passato, purtroppo, o per fortuna, non mi sarà dato di vedere la forma che prenderà l`intervento divino, ma di una cosa sono sicura, il Signore interverrà , quando, come non lo so, ma interverrà.

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  13. PER GIANLUCA CRUCCAS o altri che possono rispondere^__^

    riportando questa citazione prelevata dai messaggi di Gianluca:

    "Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nella eucaristia cristiana. Forse che Dio ha bisogno del Sangue del Suo Figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio alla maniera degli dèi pagani. Per questo gli atei dicevano: che tipo di Dio sarà quello che riversa la sua ira contro Suo Figlio sulla croce?... e chi poteva rispondere?"

    Orientamenti alle equipes dei catechisti per la fase di conversione p. 333.

    “Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo”.

    Annuncio di Quaresima 2008, Spagna.


    mi è stato chiesto se, a riguardo delle parole dell'Annuncio di Quaresima 2008 esiste una fonte sulla quale fare affidamento...una registrazione o che altro...

    ^__^

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  14. noto, oltre al dispiegamento della solita arrogante ostentazione (sono stati "precettati" - perché così è quanto ci risulta - i ragazzi di tutte le comunità NC), un'altra delle abominevoli usanze che verrà perpetuata: l'incontro con kiko a conclusione di quelli con il Papa... leggete qui... dopo l'incipit, che cita la situazione contingente, viene analizzato il fenomeno

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  15. mi è stato chiesto se, a riguardo delle parole dell'Annuncio di Quaresima 2008 esiste una fonte sulla quale fare affidamento...una registrazione o che altro...

    a noi era stato trasmesso il testo originale spagnolo proprio da un nostro lettore di Madrid.
    Se non ricordo male, una delle collaboratrici del blog, che ora non interviene più, lo stava traducendo.
    Gianluca, se hai il testo integrale, me lo mandi via mail, per favore?

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  16. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  17. Qui c’è qualcosa sia in portoghese che in italiano…
    Ma probabilmente lo conoscete già…


    http://www.montfort.org.br/index.php?secao=cartas&subsecao=neocatecumenato&artigo=20040802205614&lang=bra

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  18. Gianluca, grazie della tua comunicazione, perdonami se sono costretto a cancellarla per alcuni riferimenti a quella persona: glielo devo!

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  19. "mi è stato chiesto se, a riguardo delle parole dell'Annuncio di Quaresima 2008 esiste una fonte sulla quale fare affidamento...una registrazione o che altro...
    ^__^"

    Ringrazio innanzitutto Chisolm per il suo sincero contributo, che ho scaricato, e del quale provvederemo, appena possibile, la traduzione...
    per il resto, vorrei tranquillizzare Caterina ed il suo misterioso interlocutore circa l'attendibilità della fonte di quella frase: la fonte sono io.
    Ho ascoltato personalmente dalla viva voce di Kiko Arguello quella frase, che pronunciò a Porto San Giorgio già nel 1997, durante la convivenza degli itineranti. E l'ho ascoltata pronunciata con le stesse identiche parole: "ci permettiamo ricordare..." che ha usato di nuovo lo scorso anno a Madrid, perchè c'è da dire che Kiko usa spesso citare testualmente se stesso (infatti sono quarant'anni che ripete testualmente e noiosamente le stesse cose...altro che ispirazione dello Spirito Santo!).
    Spero che la mia testimonianza possa bastare...
    A. Rita

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  20. Dice Emma:

    Non solo non corregge più l`errore e l`errante ma lo ringrazia, lo loda e lo invia a diffondere l`errore!

    **********************

    magari cara Emma il problema fosse questo ^__^ sarebbe talmente palese che sarebbe impossibile NON condannarlo^__^
    infatti non è vero che la Chiesa NON stia correggendo, il prblema è che STA CONVIVENDO CON L'AMBIGUITA'...ha posto i piedi in due staffe, procede ACCONTENTANDO TUTTI ma al tempo stesso sta condannando e sta correggendo, basta leggere i messaggi del Pontefice e VEDERE quello che fa, un esempio lo abbiamo avuto dal cardinale Caffarra^__^

    cosa ha fatto il cardinale Caffarra? Finalmente HA ASCOLTATO I PICCOLI, quelli che si lamentavano della profanazione dell'Ostia ricevendola sulle mani e così da una parte approva la pratica alla mano del CN dall'altra HA VIETATO la comunione alla mano in tre grandi basiliche bolognesi^__^

    non è dunque un problema di silenzi...quanto un problema di accontentare TUTTI...
    ^__^

    Amici oggi è l'8 Maggio, oggi c'è la supplica alla Madonna del Rosario ^__^
    http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8545099&a=2#last

    Fraternamente CaterinaLD

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  21. Di fronte al potere dei neocatecumenali anche le documentatissime testimonianze raccolte da padre Zoffoli sono state trascurate.

    Kiko non scrive nulla, ma parla.
    Una, due, tante registrazioni potrebbero dimostrarne la malafede.

    Ma non c'è alcuna fretta, non c'è bisogno neppure di cercarle.

    Nessuna menzogna può essere nascosta in eterno.

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  22. Rita...non offenderti ^__^ e non c'è alcun interlocutore misterioso...mi è stato chiesto da un iscritto su oriens perchè avrebbe l'opportunità di farlo leggere a qualche prelato, ma ha bisogno di citare la fonte perchè come ben sai "uno è innocente fino a prova contraria" ossia, se non c'è la fonte purtroppo le parole postate così non vanno bene...

    per altro Gianluca ha datato la frase nella Quaresima 2008 tu parli del 1997..^__^ comprendo che Kiko e Carmen ripetono sempre gli stessi concetti, ma come vedi abbiamo già due date diverse...
    un conto è dire l'ha detto nel 1997, altra cosa è dire l'ha detto per la Quaresima del 2008 poichè in mezzo a questo tempo sono avvenute molte cose e alcune fanno risultare ancora più gravi certe affermazioni...

    Non avertene a male, ma nei confronti avviene così, con le fonti...diversamente non si può usare materiale senza fonti riscontrabili che sottolineano la medesima espressione in causa, per provare qualcosa... ^__^

    un abbraccio!

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  23. Kiko non scrive nulla, ma parla.
    ..........
    Kiko e Carmen ripetono sempre gli stessi concetti,
    Curiosamente - pensavo -
    se qui siamo di fronte a una "tradizione orale" come al tempo di Omero, in cui si tramandavano a voce i poemi...
    e se per ipotesi un giorno il leader maximo dovesse perdere la memoria per malattia o età avanzata...
    sarà allora la fine del CNC?
    Potranno allora capire tutti quei poveri schiavi che tutto passa,
    compreso il loro tiranno,
    e solo la Parola di Dio resta in eterno, e volgeranno lo sguardo
    al Signore Gesù, il vero Salvatore
    da ascoltare e adorare?
    O ci sarà qualcuno che raccoglierà
    quell'eredità di menzogne e le ripeterà con lo stesso "carisma"
    (Dio ce ne scampi...) ancora per generazioni?

    --------------
    ("Può esser castigo...può esser misericordia" disse Padre Cristoforo a Renzo, indicando
    don Rodrigo moribondo, alle prese col rendiconto della sua coscienza a Dio, nella sofferenza precedente il trapasso...)

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  24. Caterina:
    “…ma ha bisogno di citare la fonte perché come ben sai "uno è innocente fino a prova contraria"

    Se vuoi la fonte scritta, quella che risale al 2008, devi rivolgerti a Mic, perché quando abbiamo scritto la seconda lettera al Papa ( il quale non ci ha risposto:” se non mi fornite la fonte non vi credo”, ma ci ha risposto ringraziandoci ed impartendo la Benedizione Apostolica), tutta incentrata su quella frase, l’abbiamo presa da questo sito. Fatti perciò dare da Mic le generalità del lettore spagnolo che fornì il materiale in lingua originale.
    Se invece vuoi la prova del fatto che Kiko abbia detto RIPETUTAMENTE queste cose (e non capisco perché la volta datata al 2008 debba essere più attendibile della volta datata al 1997) quella allora la fornisco io: se credi ti mando via mail le mie generalità e tutto l’occorrente per risultare reperibile e all’occorrenza poter testimoniare di persona in qualunque sede. Non mi pare che anche nei processi civili le parole dei testimoni oculari che vengono ascoltati valgano meno delle prove scritte.
    Detto questo ti prego di non nominare mai più la parola “innocente” applicandola anche solo ipoteticamente a Kiko Arguello, perché ti stai esprimendo su un blog pieno di testimonianze di persone gravemente danneggiate, quando non distrutte, dall’opera malvagia di questa persona ed in particolare stai parlando ad una persona che ha riportato delle conseguenze esistenziali e spirituali permanenti, nella propria vita, oltre a storie di propri fratelli con più di un matrimonio attualmente distrutti (con bambini piccoli) e gente che si è suicidata. Invoco quindi un po’ di rispetto. Grazie.

    “per altro Gianluca ha datato la frase nella Quaresima 2008 tu parli del 1997.. ^__^ comprendo che Kiko e Carmen ripetono sempre gli stessi concetti, ma come vedi abbiamo già due date diverse... un conto è dire l'ha detto nel 1997, altra cosa è dire l'ha detto per la Quaresima del 2008 poiché in mezzo a questo tempo sono avvenute molte cose e alcune fanno risultare ancora più gravi certe affermazioni...”

    Molto bene, se abbiamo già due date diverse vuol dire una cosa molto semplice: che questa inqualificabile frase è stata pronunciata da Kiko Arguello ALMENO DUE VOLTE, in tempi ed in luoghi diversi, cosa che conferma il fatto, fin troppo chiaro, che se nel trascorrere del tempo “avvengono molte cose e alcune fanno risultare ancora più gravi certe affermazioni...”,
    a lui di questo non importa proprio niente, perché lui, qualunque cosa accada, in qualunque modo si evolvano le cose nella Chiesa, e qualunque cosa pensi la Chiesa, lui non cambierà MAI di una virgola la sua dottrina e ripeterà le sue blasfeme frasi uguali identiche migliaia di volte, in qualunque tempo.
    Come mi viene da ridere!.. Sembra quasi che questa frase sia la più grave di quelle pronunciate fino ad oggi da Kiko…tanto da muovere qualcuno che la sottoporrebbe ad un prelato qualunque…adesso, dopo quarant’anni c’è qualcuno che si sveglia? Ma va’?…
    E quelle della Convivenza di Porto San Giorgio unite a quelle della Conferenza stampa in cui si teorizza una EUCARESTIA EBREA a tutti gli affetti, infinitamente più grave – a mio avviso – delle eresie protestanti contenute in quella frase?
    Si preoccupi, la persona in questione, di trattare QUEST’ALTRO GRAMMATICO ASPETTO della dottrina kikiana, ben più grave dell’altro, perché la dottrina protestante è sfruttata da Kiko solo come strumento indispensabile di distorsione e traviamento delle verità cattoliche, ma per un altro scopo: per introdurre il Giudaimo nella Chiesa Cattolica. E questo sì che è grave!

    “Non avertene a male, ma nei confronti avviene così, con le fonti...diversamente non si può usare materiale senza fonti riscontrabili che sottolineano la medesima espressione in causa, per provare qualcosa... ^__^”

    So benissimo anch’io come avviene nei confronti, di fonti ne hai quante ne vuoi (anche se la risposta di Tripudio rimane pertinentissima) e se quelle che hai non ti sono sufficienti vorrà dire che questo “confronto” con questo “prelato” non avrà luogo, ‘che tanto non cambierebbe nulla perché – lo state dicendo – c’è una precisa volontà della gerarchia di sotterrare tutto, perché l’ipocrisia camuffata da misericordia e l’iniquo interesse economico (di tanti vescovi e cardinali che si sono fatti volentieri comprare da Kiko), camuffato da Carità cristiana regnano sovrani.
    A. Rita

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  25. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  26. mi è stato chiesto da un iscritto su oriens perchè avrebbe l'opportunità di farlo leggere a qualche prelato, ma ha bisogno di citare la fonte perchè come ben sai "uno è innocente fino a prova contraria" ossia, se non c'è la fonte purtroppo le parole postate così non vanno bene...

    se ha bisogno di una fonte "certa", perché Kiko ha avuto l'abilità di non pubblicare nulla, c'è l'originale gli Orientamenti per i catechisti del 1972 e quello degli atti della Convivenza di Porto San Giorgio e potremo metterli a sua disposizione.... ma, quello che sconcerta, è che si tratta di documenti noti a più di un alto prelato; il che non lascia molta speranza nell'intervento del tuo amico che, se è lo stesso che penso io, può testimoniare anche parole e fatti vissuti personalmente ed essere quindi un testimone diretto e so che è una persona più che rispettabile e attendibile

    Del resto basterebbero la stessa intervista PUBBLICA di Kiko in giugno e il discorso di Carmen il 10 gennaio a S. Pietro per qualificare certi personaggi...
    basterebbe il fatto che non si è ubbidito ai Papi, basterebbe - per gravità - una sola delle miriadi di denunce, per ESIGERE l'intervento della Chiesa, ma il grande mistero è che ciò non sia avvenuto e non avvenga

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  27. Vorrei riprendere l’argomento precedente, quello della tanto inflazionata parabola del grano e della zizzania, applicato da molti all’atteggiamento silenzioso che sovente tiene la Chiesa (Gerarchia) nei confronti degli eretici.

    Ciò ha fatto dire ad Emma:
    “Sarei interessata a conoscere l `opinione di voi tutti .”

    Penso che l’unico modo di interpretare bene una parabola di Nostro Signore sia attenersi alla spiegazione che lo stesso Signore Gesù ne ha dato. Questo è uno dei casi in cui il Signore spiega ai discepoli, in separata sede, una parabola data in pubblico. Ascoltiamolo.

    Mt 13, 36-43
    [36]Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». [37]Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. [38]Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, [39]e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. [40]Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. [41]Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità [42]e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. [43]Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
    Appare subito chiaro che il senso che Gesù dà a questa parabola è più ampio e più globale di quello immaginabile: siamo abituati ad identificare “il seme buono” con la Parola di Dio, “il seme cattivo (o zizzania) con le insinuazioni del demonio, ed “il campo” in cui il seme viene gettato con i singoli cuori o con la Chiesa.
    Ma l’interpretazione che ne fa il Maestro è del tutto diversa ed acquista un senso molto più lato. Gesù dice:
    Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo
    Il campo è il mondo.
    Il seme buono sono i figli del regno;
    la zizzania sono i figli del maligno,
    il nemico che l'ha seminata è il diavolo
    La mietitura rappresenta la fine del mondo
    i mietitori sono gli angeli.
    Gesù sta chiaramente applicando questa immagine NON alla Chiesa, ma al mondo intero. La Chiesa è rappresentata invece da quei “figli del Regno”, cioè quel “seme buono”, il grano, che Gesù, con la Sua venuta, ha voluto piantare nel campo del mondo. Cioè con la venuta in Terra del Messia atteso dalle genti, si instaura la nuova era di Pace nel Cristo Risorto che con l’azione dello Spirito Santo, procedente dal Padre e da Lui, rinnova le sue creature, i suoi seguaci, i “figli del Suo Regno” che è la Chiesa, la quale deve essere per questo enorme “campo” che è il mondo, seme buono di testimonianza di Vita Eterna, di Vita nuova in Cristo Gesù: deve essere come dirà altrove: luce, sale e lievito.
    Poiché quindi il campo non è affatto la Chiesa, ma il mondo intero, ne consegue che questa parabola non è un insegnamento da tener presente per regolare l’atteggiamento che la Gerarchia dovrebbe tenere nelle questioni che regolano l’interno della Chiesa, ma l’atteggiamento che deve assumere nei confronti del mondo esterno, del mondo non cristianizzato, dei pagani, del Mondo nel senso “giovanneo” del termine.
    In pratica il Maestro sta dicendo ai suoi discepoli di non illudersi che la Sua venuta avrebbe fatto scomparire tutto il male dalla faccia della Terra, ma che la Chiesa, i “figli del Regno” avrebbero sempre vissuto in un mondo pieno di iniquità e soprusi, senza pretendere di combattere con la forza e la violenza il male esistente nel mondo (mi viene in mente la Teologia della Liberazione…), ma dovendo pazientemente conviverci fino alla fine dei tempi, quando il Cristo, l’unico a cui il Padre ha deferito il Giudizio, avrebbe eternamente diviso il grano dalla zizzania…Per questo ha raccomandato ad essi, ed anche a noi, di essere NEL mondo, ma non DEL mondo.
    Perciò non c’entra nulla con tutto ciò la linea che la Gerarchia ecclesiastica deve tenere nelle questioni di dottrina all’interno della Chiesa: per queste il Signore ha dato un’altra immagine: quella “dell’ovile”, che è la Chiesa cattolica, del “Pastore” che è il Signore di cui le pecore conoscono la Voce,…”delle pecore”, che sono i cattolici, …di “altre pecore che non sono di quest’ovile”, che sono i fratelli separati e tutti i non cristiani e che dovranno essere DA LUI ricondotti, …l’immagine dei “lupi”, che sono gli eretici ed i nemici della sua Chiesa che DEVONO essere mandati fuori, pena la distruzione di tutto il gregge, …l’immagine infine del “Guardiano del gregge” che è il sommo Pontefice, colui che apre e chiude la porta dell’ovile per condurre le pecore al pascolo dietro alla Voce del Pastore.
    Il guardiano ha il preciso dovere di pascere le pecore per il Pastore, il preciso dovere di custodirle sane ed il preciso dovere di vegliare affinché i lupi non entrino da qualche fessura, per aggredirle, divorarle o rapirle dall’ovile. E se esistono delle pecore che, intossicate dal veleno di qualche lupo, cominciano ad avere strani comportamenti, così da manifestare il sopraggiungere di una malattia, per il bene di tutto il gregge che verrebbe contagiato, devono essere avvertite di “essersi ammalate” e subito curate con cura, ma se non ascoltano gli ammonimenti vanno isolate, e se persistono negli errori vanno messe fuori del recinto, in compagnia del lupo che hanno scelto.
    Inoltre al guardiano non compete affatto di far entrare a forza nel gregge quelle pecore “che non sono ancora nell’ovile”, perché questa è prerogativa del Pastore e non del guardiano, al quale non fu mai detto: “ vai a cercare tutti i lupi ed i capri e introducili nel gregge, perché vedrai che, pian piano, si trasformeranno in pecore…”, ma fu detto “pasci le MIE pecorelle, i MIEI agnelli”, mentre di SE STESSO il Pastore ha detto “…Ed ho altre pecore che non sono di questo ovile; anche queste IO devo condurre; ascolteranno la Mia Voce e diventeranno un solo gregge ed in solo pastore.” Poiché quindi è Gesù il Signore della storia a LUI solo compete conoscere i tempi ed i modi per ricondurre all’ovile le pecore fuggite : non che i suoi servi non possano e non debbano esortare (altrimenti finirebbe la missionarietà della Chiesa) ma non è lecito fingere unioni dottrinali inesistenti, per il desiderio di una unità che non nasce dalle nostre voglie, ma è dono di Dio.
    Un saluto ad Emma e a tutti
    A. Rita

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  28. Cari amici, forse non è scandaloso portare una parrocchia alla rovina?
    Le accuse che muovo al c.n, sono le seguenti: la divisione dei partecipanti fatta per gruppi;
    la discriminazione verso chi non vuole far parte del cammino; le celebrazioni private dentro le sale di alberghi; la consacrazione di focaccine con l'uvetta..... al posto del pane azzimo; non inginocchiarsi durante il sacrificio Eucaristico;
    irridere la "transustanziazione";
    discorsi, balli e canti intorno all'altare chiamati "banchetto fraterno"; abolizione totale della Santa Croce tradizionale, sostituita dalla Croce astile, con il tripode (tre serpenti) e il globo che rappresenta il mondo;
    le pitture che mostrano il suo autoritratto; il "crismon" o monogramma di Costantino, rovesciato; uso costante di simboli ebraici; il tabernacolo classico sostituito dal Santuario della Parola (l'Aron ha-Kodes),
    con due lanterne pensili; la Bimah
    come nella Sinagoga, nel seminario
    Redemptoris Mater; la scomparsa degli altari sostituiti da mega-mense; la impossibile decodificazione di molti inquietanti simboli.
    Le distorsioni e le difformità sono troppe tanto che, non possono passare inosservate e non si può dire che non ci sono scandali, è tutto il suo scempio a muovere accuse verso questo movimento "Luciferino".
    Di questo passo arriveremo ad invidiare le altre religioni che si adoperano affinchè non vi siano infedeli a sciupare il loro credo.
    Questa novità, molto bislacca mi fà sentire la Chiesa molto lontana da quella verità che ha insegnato fino ad oggi, sembriamo caduti dentro l'idolatria di un'illuminato, o forse sarebbe meglio dire " di un esaltato".
    Grazie per l'opportunità che offrite!

    RispondiElimina
  29. Cara Cinzia,
    ti do il mio personale abbraccio di benvenuto in questo blog, come ennesima testimone del dramma che si sta consumando nella nostra Santa Madre la Chiesa.
    Anch'io, come te, penso che questo angolo nel web sia un piccolo dono di Dio alla Sua Sposa, nella speranza che voglia ogni tanto gettarvi un occhio e farne buon uso per il bene di tutti.
    Benvenuta.
    A. Rita

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  30. Cara A.Rita, grazie di cuore per l'abbraccio fraterno che contraccambio sinceramente e, grazie per farmi sentire meno sola in questa mia insoddisfazione a motivo della realtà neocat, che non condivido anzi, aborrisco fino a starci male.

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  31. è necessario segnalarvi dal blog Fides et Forma i tre seguenti link....io non aggiungerò altro , ognuno usi la propria coscienza ECCLESIALE ed ecclesialmente ben educata per comprendere cosa sta accadendo...

    i link ve li segnalo in ordine perchè sono tre articoli legati fra loro:

    1) http://fidesetforma.blogspot.com/2009/05/la-nuova-chiesa-di-prato-fiorito-e.html

    2) http://fidesetforma.blogspot.com/2009/05/botta-e-risposta-parte-prima-immagino.html

    3) http://fidesetforma.blogspot.com/2009/05/il-crocifisso-glorioso-di-mt-ferrari.html





    Così sia!

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  32. Fonte. http://blog.messainlatino.it/
    venerdì 8 maggio 2009
    Sono solo una briciolina...


    Mi sono trovata improvvisamente in mezzo alla polvere, su un freddo pavimento di marmo. Mi hanno calpestata più volte, senza vedermi.

    Ho visto le suole lorde di molte scarpe, tacchi di ogni tipo, e ho sentito il peso di tante persone ignare che mi schiacciavano. Ho visto ragni e insetti, perfino formiche che cercavano di portarmi via. Ho visto e sentito le voci del sagrestano e delle pie donne che curavano l'altare e pulivano la Chiesa, ma non mi potevano vedere nè sentire.

    Poi una scopa mi ha colpita e gettata in un raccoglitore. Da lì sono finita in un bidone della spazzatura, poi in un camion maleodorante e infine in una discarica, in mezzo ad escrementi e ad ogni tipo di rifiuti.

    Sono solo una piccola briciola di pane, caduta dalle tue mani, caro ed amato sacerdote che dovresti custodirmi e invece mi hai fatto cadere, così, sovrappensiero, mentre un fedele da parte sua, invece, piamente riceveva il resto dell'Ostia di cui facevo parte.

    Io sono il Tuo Signore, sono la Divina Maestà e schiere di angeli e di santi mi rendono gloria. E tutto questo perché, carissimo ed amatissimo presbitero? Per evitare quello che chiami devozionalismo formalista, non hai voluto usare un semplice piattino, un semplice piattino che mi avrebbe evitato questo viaggio sacrilego.


    Questo apologo è stato segnalato da don Alfredo Morsell

    Questo è il mio senso ECCLESIALE e questo è stato il motivo per cui sono uscito dalla setta eretica del Cammino Neocatecumenale, per questo motivo un fuoco mi arde dentro e spinto dalla carità e ardente amore per la Chiesa Cattolica Romana ho intrapreso questa battaglia per la difesa della fede sia mia che quella di tanti fratelli che frequentano la setta eretica del CN.
    È questa è anche la mia sofferenza, potrei dire quasi continua, vedere i Principi della chiesa compiere delle azioni, come l’approvazione e il mandato per la nuova evangelizzazione, della setta del CN .
    È questa è la mia educazione ECCLESIALE, il denunciare fin sopra i tetti questo scandalo che sta avvenendo dentro il Vaticano, riguardo il Cammino Neocatecumenale.
    E per quanto riguardo alle aberrazioni che avvengono di continuo dentro l’oltraggiosa celebrazione inventata dall’eretico Kiko Arguello continuo la mia denuncia riproponendo ciò che il Vaticano conosce molto bene, ma nulla fa per porre rimedio, le aberranti catechesi del CN sull’Eucaristia:


    La Chiesa primitiva non aveva
    offertorio: semplicemente si portava il pane e il vino per
    celebrare i misteri. Si è recuperato il senso ebraico delle
    benedizioni ascendenti e si dice: Benedetto sii tu, Signore, per
    questo pane... (ancora rimangono resti umanistici) frutto del
    lavoro dell'uomo.
    Accade che molti preti giovani, i quali vogliono cose
    nuove, fanno l'offertorio come fosse una grande rinnovazione.
    Non capiscono a che cosa miri la riforma. Nella Eucarestia non
    c'è nessuna offerta; le offerte si portano e si presentano semplicemente.
    La formula che si è lasciata non è che sia molto felice. La
    rinnovazione è appena cominciata.
    Neppure c'è il Gloria. Il Gloria è un brano meraviglioso ed
    è una preghiera della mattina; ma non ha senso nell'Eucarestia,
    perché significa duplicare l'anafora. L'origine sta nel fatto
    che i monaci, prima della Messa, dicevano le lodi in cui
    recitavano il Gloria; col tempo finirono per inserirlo nella
    Messa.
    Lo stesso per il Credo. Esso viene dal tempo delle ere—
    sie. Quando cominciarono ad apparire eretici ed apostati, prima
    di passare all'Eucarestia, gli si faceva confessare la loro
    fede. Ma non è un brano dell'anafora né qualcosa di meno. A Roma
    fu dove il Credo entrò più tardi.
    Quando Carlomagno andò a Roma per la prima volta, si
    scandalizzò perché non recitavano il Credo cui era tanto
    abituato. Roma è stata sempre lenta nell'introdurre cose.
    Dicevo che la Chiesa primitiva non ha mai problemi sulla
    presenza reale. Se a San Pietro fosse stato chiesto se Gesù
    Cristo sia presente nell'Eucarestia, si sarebbe meravigliato,
    perché lui non si pone il problema. Per lui Cristo e una realtà
    vivente che fa Pasqua e trascina la Chiesa.Non è questione di
    briciole o cose di questo tipo; San Pietro si sarebbe
    scandalizzato molto più del fatto che non c'e l'assemblea o che
    uno solo beve dal calice. E' questione di sacramento, di
    assemblea.
    Ma immaginate che, ora, con i problemi della filosofia
    cominci ad esserci una ossessione sul fatto se Cristo è presente
    nel pane e nel vino e come. Vi potrei mostrare discussioni
    teologiche su questo problema che fanno ridere. La vera teologia
    è un canto a Dio, è l'Eucarestia stessa, un canto completo di
    lode a Dio perché si è lasciato conoscere. Le teologie del
    secolo XVI non sono altro che elucubrazioni mentali senza una
    esperienza biblica da cui sgorga l'Eucarestia. Il mistero si
    incentra sulla presenza: i protestanti dicono... Calvino dice...
    La Chiesa cattolica diventa ossessionata riguardo alla presenza
    reale, tanto che per essa è tutto presenza reale".
    Cominciano le grandi esposizioni del Santissimo, (prima mai
    esistite) , perché la presenza era in funzione della
    celebrazione eucaristica e non il contrario. Il pane e il vino
    non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane
    e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti.
    Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un
    tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l'Eucarestia
    per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va
    a male.
    Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La
    presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che é
    la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione
    del Mistero pasquale.
    Invece da Trento in poi si celebrerà la Messa per consacrare ed
    avere presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo.
    In molti conventi di monache si dice la messa per riempire il
    tabernacolo. Abbiamo trasformato l'Eucarestia che era un canto
    al Cristo glorioso, nel divino prigioniero del tabernacolo.
    In questa epoca comincia il Corpus Christi, le esposizioni
    solennissime del Santissimo, le processioni col Santissimo, le
    messe sempre più private, le visite al Santissimo e tutte le
    devozioni eucaristiche. Tutto questo è ormai più importante
    della celebrazione. Tutto è vero che io stessa sono andata a
    Messa per comunicare e portarmi via Gesù Cristo nel cuore. La
    messa era il meno; era questo: una visita di Gesù nel tuo vuore,
    che è quello che diciamo ai bambini quando fanno la prima
    comunione. Questo significa minimizzare l'Eucarestia.
    La presenza di Gesù Cristo e un altra cosa. E' il carro di
    fuoco che viene a trasportarci verso la gloria, a passarci dalla
    morte alla resurrezione, a farci veramente entrare nella morte,
    che è molto diverso. L'Eucarestia è completamente dinamica, ci
    mette in cammino. Noi l'abbiamo trasformata in qualcosa di
    statico e manipolabile per noi. Pensate che è tanto vero quel
    che dico che facciamo il ringraziamento dopo aver comunicato,
    mentre tutta l'Eucarestia, come abbiamo visto, è azione di
    grazie.
    Tutti i valori di adorazione e contemplazione,che non sono
    alieni alla celebrazione del banchetto, sono stati tirati fuori
    dalla celebrazione come cose marginali. L'adorazione al
    Santissimo, per esempio. Per questo molta gente si scandalizza
    quando la Chiesa comanda di togliere il Santissimo durante
    l'Eucarestia e, se possibile, di toglierlo dalla navata
    principale. Ricordo un prete di Avila che diceva: Anche se me lo
    comandi il Papa non tolgo il tabernacolo....
    Guardate come la Chiesa parla ufficialmente di questo:
    “Nella celebrazione della Messa si mettono in luce successivamente
    le principali modalità secondo le quali Cristo è presente
    nella sua Chiesa. Prima di tutto manifesta la sua presenza nella
    sua Parola, quando si proclamano le Scritture, poi nella persona
    del ministro, finalmente e nel modo più eccellente nelle specie
    eucaristiche. Cosicché a causa del segno (vedete come si
    recuperano i segni) è più idoneo alla natura della celebrazione
    sacra che la presenza eucaristica di Cristo, frutto dell'azione
    eucaristica, che come tale deve apparire, non si abbia, per
    quanto possibile, già dall'inizio, attraverso la riserva delle
    specie sacre, sull'altare dove si celebra la Messa".
    La riserva era per gli infermi che non avevano potuto
    assistere alla celebrazione; allora li si faceva partecipare,
    comunicare con l'Eucarestia, con la Pasqua, con la Festa, che
    hanno celebrato in assemblea tutti i fratelli, per mezzo delle
    specie.
    E' come quando uno non ha potuto partecipare a delle nozze e gli
    conservano un pezzo di torta perché partecipi al banchetto. Ma
    più di questo è l'intera celebrazione eucaristica in funzione
    della quale sono le specie.
    Come una cosa separata dalla celebrazione cominciano le
    famose devozioni eucaristiche: l'adorazione, le genuflessioni
    durante la messa ad ogni momento, l'elevazione perché tutti
    adorino. Nel Medio Evo all'elevazione si suonava la campana e
    quelli che erano in campagna adoravano il Santissimo. Tutto
    questo è già molto lontano dal senso della Pasqua.
    Inoltre la gente non si comunicava. La qual cosa è inconcepibile:
    non mangiare in una cena pasquale. Si va proprio per
    mangiare.
    L'adorazione e la contemplazione sono specifiche della
    Pasqua, ma dentro la celebrazione, non come cose staccate.
    Perciò non va bene quel che succede adesso in molte messe che
    con tante chitarre e tanto folklore non resta tempo per
    l'adorazione e la contemplazione. Sono valori che la
    celebrazione ha e che noi abbiamo staccati da essa per farli
    individuali.
    Tutta la rinnovazione è cominciata con la riscoperta del
    Mistero di Pasqua. Ricorderete che la prima cosa che si rinnovò
    fu la Veglia di Pasqua, che introdusse Pio XII prima del
    Concilio. I cristiani non avevano altra festa fuori di questa.
    Si rinnovò la settimana santa perché, così come Costantino
    costruì basiliche per tutta Europa, sua madre Sant'Elena le
    costruì a Gerusalemme. Allora la Pasqua si trasformò in un
    rivivere teatralmente i fatti della Passione con molte cerimonie
    storiche, non sacramentali. La Pasqua si disperde del tutto in
    Via Crucis, processioni e grandi offici. La notte pasquale
    perde, a poco a poco, di valore e aumenta l'importanza del
    giovedì santo, del venerdì santo e del sabato santo. Tutto ciò
    celebrato con cerimonie molto arricchite con teatralizzazioni e
    cariche sentimentali. Il mistero si perde in una commemorazione
    storica…
    (Pag. 328-331) O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE.



    GIANLUCA CRUCCAS

    RispondiElimina
  33. dal blog Fides et Forma....riporto:

    Le faccio notare che,secondo il professore e Vescovo: Mons. Juan Arrieta, noto professore di Diritto Canonico nella Pontificia Università della Santa Croce(Roma) nonchè Consultore di vari Dicasteri Vaticani e Giudice del Tribunale ecclesiatico dello Stato della Città del Vaticano,il Cammino parla e agisce con l'autorità e a nome della Chiesa.Pertanto attaccandolo lei attacca la Chiesa e questo mi sembra grave.Mediti!!

    Lara Cambiaghi

    *************************

    chiunque Battezzato, comunicato e confessato, in comunione con la Chiesa E IN LINEA DOTTRINALE E DOGMATICA , parlando, parla a nome della Chiesa...^__^
    con la medesima autorità salvo poi DIVERSIFICARE I RUOLI gentile sig.ra Laura Cambiaghi....a meno che lei non voglia sottointendere che l'autorità di un sacerdote, di un vescovo o del Papa sia la medesima che lei si attribuisce, o sia la medesima che Kiko si è attribuito o voi gli attribuite....andiamoci piano eh!
    ^__^

    RispondiElimina
  34. sempre per tale Lara....^__^ un P.S.

    "attaccando lei", perchè qualcuno l'ha attaccata? diverso è CRITICARE, diverso è discutere...
    per quanto mi riguarda io posso criticarla(=attacarla) ogni qual volta sconfinasse nella dottrina, che NON attaccherei affatto La Chiesa, nè il Papa...
    questo terrorismo psicologico lo lasci fuori dai dialoghi...

    ^__^

    RispondiElimina
  35. Altro scandalo!

    Ma è così grosso che solo una grossa risata può accompagnarne la lettura.
    D`accordo un riso amaro, ma al punto in cui siamo arrivati, niente più mi sorprenderà!

    Amicizie, complicità, coscienze comperate, menzogne e inganni, niente fermerà chi ha deciso di chiudere gli occhi, le orecchie ma sopratutto di seppellire la propria coscienza sotto tonnellate di cemento armato!

    Ho scritto che solo una risata puo accompagnare la lettura del link qui sotto, ma in realtà penso a tutte el famiglie devastate dal cammino neocatecumenale, a tutti i drammi, le separazioni, a tutti coloro che hanno gridato, cercato di avvertire le autorità di ciò che si insegna nel cammino e dei metodi che ivi si usano.

    Ecco il risultato, cari fratelli, non siete stati ascoltati, non solo non siete ascoltati ma la Chiesa, tramite una delle sue istituzioni, premia chi vi ha fatto soffrire.


    http://www.zenit.org/article-18177?l=italian

    RispondiElimina
  36. La cerimonia avrà luogo il giorno della Madonna di Fatima,...

    Il colmo dell'obbrorio!

    Ma non credo che la Madre di Gesù e della Chiesa sia tanto contenta di un tale riconoscimento regalato
    al responsabile delle immani sofferenze inferte alle anime, alle famiglie e al Corpo Mistico.
    Non credo.

    Non credo che il Signore starà sempre a guardare impassibile nè che approverà sine fine tutte queste lodi e compiacenze e incensamenti a chi fa opere di inganno e violenza!
    Alla fine della mascherata presenterà il conto a tutti, anche
    ai complici e fautori della menzogna, conniventi con i predatori del gregge.
    Le piaghe della Chiesa martoriata
    calpestata e anche schernita
    (danno e beffa...come Gesù, coronato di spine, che riceve sputi e sberleffi...)
    gridano giorno e notte davanti a Lui, e non credo che lo lascino indifferente, e ancora dirà:
    "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido...
    Sono sceso per liberarlo...".
    Alla fine di questa disgustosa sceneggiata - quando Lui solo sa - ("Passa la scena di qeusto mondo")
    verrà a mostrarsi quale Egli è, GIUSTO E MISERICORDIOSO

    ...sì perchè, cara Caterina, ricordiamolo ogni tanto, che questi attributi di Dio sono INSCINDIBILI:
    GIUSTA MISERICORDIA E MISERICORDIOSA GIUSTIZIA;
    non è suo il "buonismo" che noi gli abbiamo affibbiato,
    quello che fa dire a molti: "Tutto va bene, il MALE E IL BENE indifferenti, senza distinzione e
    senza limiti...

    Verrà il Signore ad assegnare il PREMIO O IL CASTIGO MERITATO agli innocenti e agli operatori di iniquità,
    immancabilmente, a tutti i responsabili di questo perverso sistema delirante di SETE DI POTERE
    che è il CNC,
    cominciando dal primo inventore e attivo propagatore, via via fino all'ultimo consapevole sostenitore, in tutti i gradini della scala gerarchica,
    e di tutti i giorni di questi lacrimevoli 40 anni...e seguenti
    ancora
    (a Lui piacendo) !

    ...............

    L'importante però...
    è che sia le vittime che gli artefici e aguzzini di inganni e violenze
    siano AVVISATI E CONSAPEVOLI di DOVE STANNO CAMMINANDO,
    e che almeno qui
    possono riscoprire le seguenti opere di Misericordia
    - quella VERA -:
    1 Consigliare i dubbiosi
    2 Insegnare agli ignoranti
    3 Ammonire i peccatori
    4 Consolare gli afflitti

    di estrema attuale necessità,insieme con le restanti 3.
    .........

    Fino a quando Kiko e i suoi fiancheggiatori pensano di poter
    essere incensati dagli uomini e di riuscire impunemente
    a ingannare e prendersi gioco del Signore ?
    Fino a quando il Signore permetterà che si straparli della Sua Misericordia
    presentandola con quella grottesca e luciferina caricatura
    che è il buonismo?
    (cioè "fate, fate pure ...chè tanto Dio perdona tutto"...) ?
    ?

    RispondiElimina
  37. Udite la parola del Signore, voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?» dice il Signore. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. [I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova. Su, venite e discutiamo dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato (Isaia 1)


    Dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II
    ROMA, venerdì, 8 maggio 2009 (ZENIT.org).- Il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su
    Matrimonio e Famiglia ha annunciato che il 13 maggio prossimo investirà come dottori honoris causa il
    docente di Sociologia Pierpaolo Donati e l'iniziatore del Cammino Neocatecumenale, lo spagnolo Francisco
    Gómez (Kiko) Argüello.
    La cerimonia avrà luogo il giorno della Madonna di Fatima, 28° anniversario della fondazione dell'istituto, il
    cui decreto di erezione ha avuto luogo lo stesso giorno dell'attentato contro il Papa da parte di Alí Agca, nel
    1981.
    In una nota, l'Istituto afferma che il riconoscimento “intende annoverare gli insigniti quali riferimenti
    autorevoli per il proprio insegnamento e il proprio lavoro di ricerca”.
    Nel caso di Kiko Argüello, l'Istituto sottolinea come sia “molto forte l’impegno del Cammino sul versante
    della famiglia, sia con l’esperienza della 'celebrazione domestica', che con l’invio di famiglie in missione”.
    Si è anche valorizzata “la promozione, insieme ad altri soggetti ecclesiali, di grandi iniziative a sostegno della
    famiglia”, soprattutto il Family Day in Italia e la Festa della Santa Famiglia a Madrid nel 2007….

    CODESTA è SOMMA IPOCRISIA, AD UN ERETICO DI TALE PORTATA VIENE DATA UNA LAUREA, NONOSTANTE LE MALEFATTE, RIPETUTAMENTE DENUNCIATE NELLE SEDI COMPETENTI, (VATICANO), PERPETRATE DALLA SETTA DA LUI FONDATA , GLI VIENE DATO UN ULTERIORE ONOREFICENZA, ORRORE.
    SE TUTTO Ciò FOSSE VENUTO DAL COSIDETTO POTERE MONDANO, NON CI SAREBBE DA STUPIRSI, MA QUESTE ONOREFICIENZE GLI ARRIVANO DALLA CHIESA CATTOLICA, SEMBRA CHE TUTTA QUESTA VICENDA STIA ANDANDO VERSO UN PROCESSO DI DECOMPOSIZIONE, CUI SOLO IL SIGNORE PORRà RIMEDIO, perché DA QUESTA GERARCHIA, PERLOMENO UNA BUONA PARTE, NIENTE è STATO FATTO PER CORREGGERE , NIENTE è STATO FATTO PER DIFENDERE, NIENTE è STATO FATTO PER SANARE.
    IL PROCESSO DEGENERATIVO INCOMINCIATO DAL CONCILIO VATICANO II, DA TUTTO QUEL RAMO MODERNISTA CONDANNATO DAI PONTEFICI PRIMA DI QUESTO CONCILIO, PENSA CHE LA LORO OPERA DISTRUTTRICE ARRIVERA’ A CANCELLARE CIO’ CHE RIMANE DELLA GLORIOSA CHIESA CATTOLICA, RAZZA DI VIPERE, CODESTI PERSONAGGI FORSE PENSANO CHE IL SIGNORE DEGLI ESERCITI NON ESISTA PIU’, MA IL SIGNORE AL TEMPO OPPORTUNO APPARIRA’ DI NUOVO E METTERA’ FINE A QUESTA OPERA SATANICA CON LA FORZA DELLA SUA DESTRA, APPUNTO QUELLA DEL SIGNORE DEGLI ESERCITI.
    DEDICO QUESTO SCRITTO DI SANT’AGOSTINO S CODESTI SCELLERATI CHE STANNO PER CONSEGNARE UNA LAUREA AD UNO SCELLERATO COME LORO.

    “GLI INFERI NON PREVARRANNO CONTRO DI ESSA (LA GLORIOSA CHIESA CATTOLICA)”

    GIANLUCA CRUCCAS


    Dal commento di S. Agostino al Vangelo di Giovanni (Vangelo
    della IV Domenica dopo Pasqua, Giov. 16, 5 – 14)
    2. C'è anche una gloria falsa, quando chi loda è tratto in inganno per quanto riguarda le cose, gli uomini, o le cose e gli uomini insieme. Ci si inganna circa le cose, quando si crede bene ciò che è male; circa gli uomini, quando si reputa buono uno che è cattivo; circa gli uomini e le cose insieme, quando un vizio si considera virtù, e si loda un uomo, che, buono o cattivo che sia, non ha ciò per cui si loda. Donare i propri beni agli istrioni, non è virtù, ma vizio nefando; eppure voi sapete come nei confronti di costoro corra la fama unita alla lode, come sta scritto: Viene lodato il peccatore nelle sue brame, e chi commette
    l'iniquità viene benedetto (Sal 9, 3). Qui i lodatori non si ingannano quanto alle persone ma quanto alla realtà oggettiva; poiché ciò che essi ritengono buono è cattivo. Quanti poi beneficiano di questa falsa generosità, non sono quali li considerano, ma quali li vedono coloro che li lodano. E c'è chi si finge giusto mentre non lo è, e tutto quanto compie di lodevole e di apparentemente buono agli occhi degli uomini non lo fa per Iddio, cioè per la vera giustizia, ma soltanto perché cerca e vuole la gloria degli uomini. Se coloro, presso i quali egli gode questa fama ricevendone lode, credono che solo per Iddio conduca una vita lodevole, non si ingannano sul fatto in sé, ma sulla persona. Ciò che essi, infatti, ritengono bene, è bene, ma quell'uomo che considerano buono non è buono. E se uno, ad esempio, è considerato buono per la sua competenza nelle arti magiche e si crede che abbia liberato la patria per mezzo di arti che egli assolutamente ignora, se quest'uomo ottiene presso i perversi universale fama e lode, cioè la gloria, i suoi lodatori sbagliano in ogni caso: circa la cosa in sé, perché considerano bene ciò che è male, e circa l'uomo, perché lo credono ciò che non è. In questi tre casi, quindi, la gloria è falsa. Invece, quando uno è giusto in Dio e per Iddio, cioè veramente giusto, e la sua giustizia è il fondamento consistente della fama unita a lode, allora la gloria è vera. Ma non si creda che questa gloria possa rendere felice il giusto; c'è piuttosto da rallegrarsi per quelli che lo lodano, perché dimostrano di saper giudicare rettamente e di amare la giustizia. Quanto più dunque ha giovato la gloria di Cristo Signore, non a lui, ma a coloro ai quali ha giovato la sua morte! [E' necessaria un'idea giusta di Cristo.]
    3. Ma non è vera la gloria di Cristo presso gli eretici, anche se presso di loro spesso egli sembra godere fama con lode. Non è vera questa gloria, perché questi si ingannano in ambedue i casi, e ritenendo buono ciò che buono non è, e credendo che Cristo sia ciò che non è. Non è bene credere che il Figlio unigenito non sia uguale al Padre; non è bene credere che il Figlio unigenito di Dio è soltanto uomo e non Dio; non è bene credere che la carne della Verità non è vera carne. Alla prima di queste tre categorie appartengono gli ariani, alla seconda i fotiniani, alla terza i manichei. Siccome nessuna di queste tre asserzioni è buona, e Cristo non è nessuna delle tre cose asserite, essi si ingannano in ogni caso, e non danno a Cristo la vera gloria, benché sembri che presso di loro Cristo goda una universale fama con lode. Decisamente tutti gli eretici, che sarebbe troppo lungo elencare, che non hanno un'idea esatta di Cristo, sono nell'errore appunto perché non giudicano il bene e il male secondo verità. Anche i
    pagani, che pure in gran numero sono ammiratori di Cristo, sbagliano sotto entrambi gli aspetti, perché, seguendo la loro opinione e non la verità di Dio, dicono che Cristo fu mago. Disprezzano i cristiani come degli ignoranti, mentre esaltano Cristo come un mago, mostrando così che cosa amano: certo non amano Cristo, perché amano ciò che egli non era; di conseguenza si ingannano sotto entrambi gli aspetti: perché è un male essere mago, e perché Cristo, essendo buono, non era un mago. E siccome non è il caso adesso di parlare di tutti quelli che disprezzano e bestemmiano Cristo, in quanto stiamo parlando della gloria con cui egli è stato glorificato nel mondo; diremo che soltanto nella santa Chiesa cattolica lo Spirito Santo lo ha glorificato di vera gloria. Altrove, sia presso gli eretici che presso certi pagani, egli non può ottenere qui in terra vera gloria, anche dove sembra diffusa la sua fama accompagnata da lode. Ecco come il profeta canta la sua vera gloria nella Chiesa cattolica: Innálzati sopra i cieli, o Dio, e su tutta la terra spandi la tua gloria (Sal 107, 6). E siccome lo Spirito Santo doveva venire dopo la sua esaltazione, e glorificarlo, tanto il salmo sacro come l'Unigenito hanno annunciato ciò di cui noi vediamo la realizzazione. 4. Con orecchie cattoliche ascoltate e con intelligenza cattolica intendete queste parole: Egli prenderà del mio per comunicarvelo. Infatti, lo Spirito Santo non è inferiore al Figlio, come hanno pensato certi eretici; come se cioè il Figlio ricevesse dal Padre e lo Spirito Santo dal Figlio secondo determinati gradi di natura. Lungi dai cuori cristiani credere, affermare pensare una simile cosa. Ma egli stesso risolve la difficoltà spiegando il significato della sua affermazione: Tutto ciò che ha il Padre è mio; ecco perché vi ho detto che prenderà del mio e ve lo comunicherà (Gv 16, 15). Che volete di più? Lo Spirito Santo, quindi, riceve dal Padre da cui riceve il Figlio, perché in seno alla Trinità il Figlio è nato dal Padre e lo Spirito Santo procede dal Padre.
    Solamente il Padre non è nato e non procede da alcuno. In che senso l'Unigenito ha detto: Tutto ciò che ha il Padre è mio? Non certamente nel senso che hanno le parole che quel padre, nella parabola, dice al figlio, non unico ma il maggiore dei due: Tu sei sempre con me, e tutto ciò che è mio è tuo (Lc 15, 31). Vedremo comunque questo passo con maggior impegno, se il Signore vorrà, quando dovremo commentare le parole che l'Unigenito rivolge al Padre: tutto ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio (Gv 17, 10). Chiudiamo così questo discorso, perché quel che viene dopo esige un commento a parte.

    RispondiElimina
  38. Volete diventare dottore honoris causa di un pontificio istituto ?
    Niente di più facile!
    Create un sistema=cammino dategli il nome di neocatecumenale, fatelo crescere in fretta, per mezzo di catechesi generatrici di comunità, se un membro del detto cammino ha un coniuge che è fuori, esercitate su di lui una pressione costante perchè lo porti dentro la comunità, se non ci riesce che vada fuori pure lui, che raggiunga i non eletti, a meno che...si separi, solo così si salverà, salverà la sua fede.

    Famiglie separate, distrutte, vite devastate, i coniugi, genitori, figli, fratelli o sorelle cattivi fuori dal cammino, gli altri, i buoni, dentro, separati dalla famiglia ma dentro il cammino.

    Sì un sistema che merita che il suo iniziatore riceva un dottorato honoris causa per le sue iniziative in favore della famiglia.
    Non c`è più nessun limite all`ipocrisia, all`ingiustizia, alla menzogna e all`indifferenza, meglio il disprezzo verso chi ha sofferto e soffre .

    RispondiElimina
  39. Gran festa tra i neocatecumenali per la nomina di Kiko a dottore della Chiesa.Un istituto che fu fondato il giorno dell'attentato a Giovanni Paolo II (cioè il 13-5-1981) nominerà "dottore" Kiko Argüello mercoledì prossimo, anniversario dell'attentato e data temuta per un bis.

    Questo Pontificio Istituto accademico assegnerà, con la lode del prof. José Noriega, un dottorato "honoris causa" al signor Kiko Argüello per aver mandato famiglie in missione.

    Dopodiché il neo dottore Kiko terrà una lezione magistrale sulla "famiglia missione della Chiesa [neocat]": ed ecco che esulta un anonimo "red" (Stefano CaREDda?) sul solito ineffabile Korazym.

    L'istituto è di quelli che danno acriticamente spazio a tutti i movimenti. Già ad aprile 2008 Kiko vi aveva messo piede in compagnia del cardinale Rylko (ma guarda!) per spiegare che la "comunità familiare" sarebbe uno strumento al servizio dell'evangelizzazione, già commentato su questo stesso blog a suo tempo.

    Pochi mesi prima, a dicembre 2007, l'istituto aveva assegnato dottorati honoris causa a dei professori ma mercoledì prossimo - per chissà quale contropartita - dovrà dare per la prima volta il dottorato ad uno che non ha pubblicato nulla di scritto né insegnato mai come professore neppure in una scuola elementare.

    Dopotutto siamo nel paese delle lauree honoris causa: oltre all'iniziatore Kiko Argüello abbiamo il cantante Vasco Rossi, l'allenatore Mourinho, il motociclista Valentino Rossi, persino l'attore Lando Buzzanca... E per chi non è famoso e non vuole essere chiamato "signor", c'è sempre la possibilità di comprarsi un titolo.

    RispondiElimina

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