mercoledì 6 maggio 2009

A proposito di "espiazione"

Dice oggi Padre Scalese sul suo blog ed è evidentemente un rimando al discorso precedente.
A proposito di espiazione
Per arricchire la riflessione, una citazione dalla Liturgia delle ore di ieri:

«Deus fidem, non mortem quaerit; votum, non sanguinem sitit; placatur voluntate, non nece»

«Dio cerca la fede, non la morte; ha sete della preghiera, non del sangue; è placato dalla volontà, non dall'uccisione»
S. PIETRO CRISOLOGO, Discorso 108: PL 52, 500.
Sento di dover completare questa riflessione, che dice il vero, ma presa a sé non è sufficiente per darci la misura e l’orientamento del nostro credere e vivere di conseguenza…
Anche il Vangelo (Mt 9) ci tramanda queste parole di Gesù: “Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio". E’ una frase del profeta Osea, che il Signore riprende. Ma la nostra Fede ricevuta dalla Chiesa non fa dire al Signore che è inutile ogni sacrificio e mortificazione e che basta amare aver fede pregare e non sacrificare nulla per essere a posto con Lui! Da qui si può arrivare a rigettare tutto l'aspetto ascetico del cristianesimo, come residuo di una mentalità amante dell’afflizione - che alcuni modernisti definiscono perfino masochista o 'doloristica' - o manichea, oggi ritenuta superata. Si focalizza così solo un aspetto della relazione con Dio e non l’intero culto-rapporto che è ricco di sfumature di sentimenti di azioni che coinvolgono TUTTE le nostre capacità di esprimerci e di relazionarci.
Possiamo trovare un’altra risonanza biblica in Ezechiele: "Non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva". Dio non vuole "sacrificare" la sua creatura, ma salvarla. Ed è proprio per questo che il Verbo si è incarnato – e qui riporto il credo “Crucifixus étiam pro nobis: sub Pontio Pilato passus et sepultus est.…” – quel “pro nobis” non è per una passeggiata, è “per i nostri peccati!”, in “espiazione” e non solo per ‘solidarietà’.
E, anche per quanto ci riguarda, la Chiesa non insegna né la mia coscienza illuminata dalla fede mi porta a credere che Dio voglia il sacrificio "tout court”; né che ci chieda il sacrificio per acquisire diritti e meriti davanti a lui, o per un malinteso senso del dovere. Ma "Non si vive amore senza dolore": ce lo dice l’ “ Imitazione di Cristo” e la nostra quotidiana esperienza ce lo avvalora. Ricordiamo anche l’Apostolo Paolo che ci esorta a fare dell'intera nostra vita "un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio". Questo è il nostro culto spirituale (Rom 12, 1), che naturalmente non ha valore per sé stesso, ma solo nel Nome del Signore che ci ha preceduto e lo ha compiuto sulla Croce, in espiazione dei nostri peccati che ha “preso su di sé” e ce lo rende possibile con la Sua Grazia.
Sacrificio e misericordia vanno comunque intesi e vissuti con equilibrio. Innanzitutto sono cosa buona e giusta se – come il Signore Gesù – si sceglie il sacrificio per sé (per amore e non per dovere; ma questo lo rende possibile solo la legge che Cristo scrive nel cuore dei credenti) e si usa misericordia agli altri. Si tratta in sostanza delle famose “opere della fede” di Paolo, che non sono solo la fede fiduciale di Lutero che non ci dà nessuna responsabilità; ma appunto quelle “della fede” che scaturiscono dalle mozioni e dalle scelte di un cuore salvato e guarito e continuamente trasformato dalla Grazia, per cui la legge non è più “esterna” a noi, ma “ci muove” dall’intimo del nostro essere…
Mi viene in mente un'altra risonanza biblica:
"Che cosa importa a me l'abbondanza dei vostri sacrifici? - dice il Signore - Sono sazio di olocausti di montone e di grasso di vitelli, e il sangue di tori, d'agnelli e di capretti non desidero.
Quando venite al mio cospetto, chi vi ha chiesto di venire a calpestare i miei cortili? Non continuate a portare offerte vane! L'incenso mi reca disgusto; il novilunio, il plenilunio, le sacre adunanze non le sopporto: iniquità e solennità! Odio i vostri noviluni e le vostre feste; esse sono per me un peso, sono stanco di sopportarle. Quando stendete le palme, Io ritraggo il mio sguardo da voi; Io non ascolto; anche se moltiplicate le preghiere le vostre mani sono piene di sangue. (è questo che in abominio al Signore: il culto senza le opere!)
Lavatevi e purificatevi, togliete dinnanzi ai miei occhi la malizia delle vostre opere, cessate di fare il male. Apprendete il bene, cercate la giustizia, sollevate l'oppresso, fate giustizia all'orfano, difendete la vedova. Venite e contendiamo insieme - dice il Signore - fossero pure i vostri peccati colore del carminio, come la neve diverranno bianchi; se fossero rossi come porpora, diverranno come candida lana. Se vorrete obbedire, mangerete i beni della terra; ma se rifiuterete e vi ribellerete, dalla spada sarete divorati, perché la bocca del Signore ha parlato" (Is 1, 1-20)
."
Questo significa che oltre ad essere Misericordioso e quindi volere la nostra Redenzione, il Signore è anche Giusto e vuole da noi la giustizia; ma non possiamo renderci giusti da soli: è Lui che nel suo Sangue ci ha giustificati e ci trasforma attraverso le vita di Fede e Sacramentale, nella Chiesa, unica Fonte delle nostre scelte e delle nostre opere di giustizia e di pace
Infine: “Dio è placato dalla volontà non dall’uccisione”.
  1. Se ci riferiamo ai sacrifici antichi (e anche alla loro trasposizione metaforica nel nostro oggi, che potremmo trovare nel culto o altro) è evidente che la Parola del Signore ci ricorda che essi non bastano e quel che conta è la nostra intenzione, la nostra buona volontà (che ovviamente da sola non basta, perché deve tradursi in azione, con il Suo aiuto);

  2. se ci riferiamo al “sacrificio del Figlio”, che è avvenuto anche con la Sua uccisione, ricordiamo che la sua volontà di “fare la volontà del Padre (“non la mia ma la tua volontà sia fatta”) si è tradotta in “obbedienza fino alla morte ed alla morte di croce”. O no?

  3. E noi, non viviamo come credenti proprio per essere ‘Configurati’ a Lui, come insegna l’Apostolo Paolo, già sopra ricordato con l’”offerta dei vostri corpi…?
Questa mia riflessione viene espressa anche per stigmatizzare gli insegnamenti del Cammino NC, che portano nella direzione di riconoscere che Cristo è morto in croce per noi, ma lì si fermano: cioè all'amore e alla solidarietà e lasciano completamente 'fuori' le conseguenze dell'"espiazione": la vittoria sulla morte e sul peccato che riguarda proprio noi che, con Lui in Lui e per Lui, pur rimanendo peccatori non lo siamo "inesorabilmente" - ma veniamo continuamente a Lui 'Configurati', a quell'immagine di Cristo presente nel Progetto del Padre per ognuno di noi che ci professiamo cristiani - per effetto del "pane disceso dal cielo" che è il "Suo corpo offerto in sacrificio per noi" e del "Sangue della nuova Alleanza", che è il Suo Sangue "versato per noi e per i molti in remissione dei peccati", Corpo e Sangue, ri-presentati al Padre e che Adoriamo e di cui ci nutriamo nella Santa e Divina Liturgia.
Questa è la fede cattolica. Il resto (mi riferisco al Cammino NC e a tutto quello che vi si adegua, non certo a P. Scalese, che non posso conoscere da poche righe che mi hanno dato tuttavia occasione di approfondimento) non è altro che la riproposizione del luteranesimo.

50 commenti:

  1. ^__^ non ho capito dove inizia p. Scalese e dove finisce il suo....e dove inizia il messaggio di Mic...
    ^__^

    leggendo sul Blog di padre Giovanni, mi pare che abbia ben sottolineato l'essenza della NOSTRA fede...^__^

    è meglio chiarire altrimenti sembra l'ennesima critica...

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  2. Dice oggi Padre Scalese sul suo blog ed è evidentemente un rimando al discorso precedente.

    A proposito di espiazione
    Per arricchire la riflessione, una citazione dalla Liturgia delle ore di ieri:
    «Deus fidem, non mortem quaerit; votum, non sanguinem sitit; placatur voluntate, non nece»
    «Dio cerca la fede, non la morte; ha sete della preghiera, non del sangue; è placato dalla volontà, non dall'uccisione»
    S. PIETRO CRISOLOGO, Discorso 108: PL 52, 500
    .

    qui inizia e finisce il discorso di p. Scalese.
    Ho precisato alla fine che la mia non è una critica, ma mi ha offerto spunto per approfodnire su "espiazione"

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  3. ....si ho letto ora i thread sotto...tre in due giorni non è facile aggiornarsi^__^
    ho letto la risposta di Chisolm che condivido in totos con la relativa domanda e il relativo chiarimento...ho dato anche altre risposte rimaste in sospeso...

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  4. Perchè Caterina parli di ennesima critica?
    Come se su questo blog noi non facessimo che criticare?
    Perchè?
    Se per critica intendi un giudizio gratuito allora qui non ne trovi, se per critica intendi un giudizio di valore basato sul nostro discernimento allora non si tratta dell`ennesima critica da.....criticare, ma il frutto di un`osservazione, di un ragionamento, di un`analisi, di uno studio comparativo,che è non solo giustificato ma auspicabile.

    Ad esempio la mia osservazione sulla duplice modalità di consegnare il Calice, unico per il Papa, doppio per i vescovi, non è una critica ma un`osservazione, una domanda, un`incomprensione.
    E le risposte che ho ricevuto da chi ho interrogato mi confermano nella mia impressione che quella duplice e diversa consegna non è il modo ordinario ma rivela e esprime ciò che abbiamo già descritto.

    Credimi ci sono certe osservazioni che preferirei non fare, la mia coscienza mi detta di parlare non di tacere, mi detta di chiedere spiegazioni non di far finta di niente e alzare le spalle, tanto a che cosa serve?
    Si potrei dirmi, tanto non serve a niente perchè è vero, ma per il momento mi sento ancora di reagire davanti a certe stranezze patologiche.

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  5. “Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino”…

    Infatti, quando da bambino non volevo mangiare la minestra, mia madre mi diceva che così facevo piangere Gesù.
    Quell’immagine di Gesù piangente perché io non volevo mangiare la minestra, faceva piangere anche me e mia madre non capiva che io piangevo per aver fatto piangere Gesù, non certo per non voler mangiare la minestra.
    Questa, probabilmente, fu la prima immagine della “solidarietà” che ricavai dall’Incarnazione: toh – pensavo – Gesù ci tiene tanto a me che piange se io non mangio… Potenza della teologia infantile…

    Crescendo, venni a contatto col peccato in maniera più consapevole: il peccato, non la scelta capricciosa di un bambino, ma l’opzione consapevole verso il male è la possibilità libera di scegliere la cosa sbagliata al pari di quella giusta. Studiando la storia, la filosofia, le scienze, beh, constatavo che tutta l’esistenza umana, per un verso o per l’altro, adorava il peccato perlomeno quanto diceva di adorare Dio.

    “Divenuto uomo, ho eliminato ciò che era da bambino…”

    Cioè, non facevo più piangere Gesù per non mangiare la minestra ma lo facevo piangere per altri motivi. Qualcuno mi disse che Gesù, Dio, lo Spirito Santo non piangono perché nella sua essenzialità l’unità divina è impassibile, cioè la sua perfezione è tale che il dolore gli è sconosciuto.
    Meraviglioso! Se Dio non soffre, allora tutto ciò che faccio gli è sommamente indifferente.
    Vissi anni di meraviglioso, splendido ateismo: ero così felicemente libero che rifiutavo allegramente la minestra e quant’altro non mi piacesse.

    A ventuno anni, appena congedato dal servizio militare, la prima cosa che feci fu quella di regalarmi un libro: ne scelsi uno alle bancarelle che una volta vendevano libri vicino alla Stazione. Coi pochi soldi che avevo, ci scappò un libro di un tal Agostino che si intitolava “Le confessioni”. Iniziai a leggerlo sulla prima panchina, tra piccioni e fidanzati.
    Non ci capivo più niente: mia nonna si era fatta in quattro per tirarmi su cristianamente ed io, dopo i quattordici anni, avevo buttato tutto dietro le spalle.
    Quando giunsi a quel brano in cui Agostino ammette di aver amato tardi quella “Bellezza tanto antica”, che cercava fuori di sé perché non pensava fosse già in lui, qualcosa scattò ed io mi reinnamorai di quella Bellezza tanto antica. Mi fidanzai con Essa e iniziai debolmente a scrutarne i misteri.

    Iniziai a comprendere che il peccato possiede una forza distruttiva, una circolarità ingoiante che, se non fosse stato preso di petto dal più puro Sangue mai esistito, l’ “espiazione redentiva” sarebbe solo una delle tante possibilità della dialettica hegeliana, marxista, esistenzialista, fate voi…
    Mi reinnamorai di quella Bellezza tanto antica compressa in un rattrappito corpo di trentenne appeso ad una croce, mi reinnamorai dell’acqua e del sangue del suo costato, mi reinnamorai del suo Amore più forte della morte, più forte dello Sheol…
    Ancora adesso mi trovo ad adorare quel Sangue nell’unico mistero di fede che mi è concesso, oltre l’esegesi, oltre l’ermeneutica biblica, così, direi istintivamente e naturalmente.
    Non tutto capisco, non tutto comprendo: ma so una cosa, che i miei peccatucci e peccatoni sono stati lavati non dal detersivo della solidarietà ma dal più puro dei Sangui possibili.
    Non tutto capisco.

    “Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio, allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto”.

    Chisolm

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  6. Emma... se leggi ho scritto: ALTRIMENTI SEMBRA...L'ENNESIMA CRITICA"....

    altrimenti SEMBRA!!! SEMBRA!!! SEMBRA!!!!

    eh! ^__^

    piuttosto, don Camillo mi ha chiarito la questione dell'ordinazione dei nuovi presbiteri da parte del Papa...

    https://www.blogger.com/comment.g?blogID=29059218&postID=9077349857440643525&page=1

    ^__^

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  7. riprendo da Caterina dall'altro thread:

    le messe che fanno con le piadine e vino porto, sono, dopo la consacrazione sempre piadine e vino porto (forse grazie al Cielo!!)

    questo, se mantengono le intenzioni dei loro iniziatori, è quello che diceva anche p. Zoffoli... tuttavia si continua a non capire il perché venga loro consentito nonostante si sappia tutto questo!
    Il potere il potere il potere

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  8. Calice e pisside, senza patena, per i vescovi.

    Calice unico con la patena e l`Ostia posti sopra per il Papa.

    La differenza c`è e come!

    Perchè introdurre questa differenza? Perchè non consegnare a tutti un solo Calice come ha fatto il Papa?

    Non mi sembra un dettaglio e comunque mi resta senza spiegazione il motivo di questa duplice consegna che non sembra essere nelle norme.

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  9. “le messe che fanno con le piadine e vino porto, sono, dopo la consacrazione sempre piadine e vino porto (forse grazie al Cielo!!)”

    “questo, se mantengono le intenzioni dei loro iniziatori, è quello che diceva anche p. Zoffoli... tuttavia si continua a non capire il perché venga loro consentito nonostante si sappia tutto questo! Il potere il potere il potere”

    Saluto Mic e tutti gli altri (con un particolare abbraccio per Emma - che non volevo contrariare...- e per Sofia che ha avuto per me e per Gianluca parole di una Carità finissima e commovente e che ringrazio di cuore, dopo alcuni giorni di assenza...
    Pregherei il nostro Mic, se non è troppo peso, di postare qui le motivazioni (di Zoffoli o altri)che sostengono la possibilità della mancata Transustaziazione nelle eucarestie neocatecumenali.
    E' un problema di enormi dimensioni, con conseguenze morali e spirituali gravissime, sia a carico della Gerarchia che di tutti i neocatecumenali.
    In caso di Consacrazione valida,
    conosciamo tutti i gravi peccati di sacrilegio e profanazione che purtroppo continuano a perpetuarsi nelle celebrazioni nc, con devastanti conseguenze spirituali per tutti gli aderenti , ma direi anche per tutta la Chiesa e per tutto il mondo se - come è vero - sia il bene che il male non si diffondono senza conseguenze.
    In caso poi di Consacrazione invalida, e vieppiù nel caso in cui la Chiesa, pur sapendo questo, ugualmente permetta la sopravvivenza di un tale rito,il peccato di inganno nei confronti di centanaia di migliaia di aderenti nc, che per venti o trent'anni avrebbero creduto di fare la S. Comunione, quando magari non era vero, raggiungerebbe delle proporzioni di una gravità che sfuggono all'umana immaginazione e che solo l'abisso della Divina Misericordia potrebbe contenere e sopportare! Davvero non saprei se tra i sacrilegi commessi nel gettere le sacre briciole o ballarci distrattamente sopra - comunque effettivi anche in caso di non Consacrazione, perchè è l'intenzione del cuore che conta - è l'inganno eventualmente perpetrato per decenni dalla Gerarchia, ingannando milioni di credenti nel concedere finte Comunioni...non so davvero tra i due mali quale sarebbe il più agghiacciante. Perciò il problema non è di poco conto.

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  10. Amici miei, in generale quando comincio un commento con queste parole, è segno di sconforto.

    Quando rileggo che il cardinale Vallini ha elogiato la pittura, definita il "Vangelo dei poveri" perchè attraverso le immagini i fedeli possono contemplare il Mistero, riferendosi alle pitture di Arguello della nuova chiesa a Ponte di Nona

    mi viene solo una voglia, quella di andarmene da questa Chiesa che ha dei prelati che si abbassano , si mettono in ginocchio davanti alla menzogna, ad un ego ipertrofizzato, che non proteggono la fede dei piccoli, ma che li spingono nel tranello teso da chi non è al servizio del Mistero, della Chiesa ma unicamente del suo progetto, della sua Chiesa, del suo cammino.

    Come può un cardinale dire un`enormità simile sapendo quanto Kiko Arguello sia poco affidabile (sono gentile) a livello dottrinale, come può un cardinale dire che un fedele guardando quella parete da incubo, contempla il Mistero?

    Sì c`è un mistero, un immenso mistero, che ci lascia noi piccoli senza parole, ridotti a contemplare non il Mistero ma lo scempio che le nostre autorità religiose permettono!

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  11. Concordo con Emma:
    Pisside e Patena, pur essendo entrambi sacri oggetti adibiti a contenere il Corpo di Cristo non hanno comunque la stessa funzione: la Pisside conserva nel Santo Ciborio le Sacre Specie del Signore e viene utilizzata nella distribuzione della Santa Comunione durante la S. Messa; la Patena è il piattino su cui viene poggiata quell'ostia che durante la celebrazione eucaristica verrà transustanziata nel Corpo Santo di Cristo. Ed è questo, non l'altro, l'oggetto che simboleggia la consegna - per imposizione delle mani - al novello Sacerdote, del potere conferitogli da Cristo di consacrare il Suo Corpo. La Pisside non è l'oggetto di chi consacra, ma l'oggetto di chi distribuisce ( che potrebbe essere a limite un accolito, un diacono, cioè quello che per il laico ministro straordinario è la piccola teca d'oro).
    Inoltre è da rilevare anche la mancanza, nel secondo caso, dell'ostia, che era sopra alla Patena ma non nella Pisside...
    E comunque sia, il problema sta appunto nella differenza in se stessa. E' una questione di principio, perchè in questo caso "il principio" lancia un messaggio e purtroppo anche la differenza lancia un messaggio, che secondo me è quello di un riconoscimento implicito di un rito che si esplica appunto con molte differenze, anche dottrinali, manifestate in questa cerimonia con la disparità di trattamento tra Sacerdoti e...Presbiteri.
    E non ultimo: in una solenne celebrazione preceduta dal Romano Pontefice "fa strano" vedere alcuni ordinandi ricevere le sante consegne dalla mano dei vescovi e non dal Papa. Ma la Chiesa non dovrebbe essere UNA?

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  12. E non ultimo: in una solenne celebrazione preceduta dal Romano Pontefice "fa strano" vedere alcuni ordinandi ricevere le sante consegne dalla mano dei vescovi e non dal Papa. Ma la Chiesa non dovrebbe essere UNA?

    Cara Annarita,
    non vedo niente di strano nell'aver diviso le consegne tra il Papa e i vescovi, perché l'ordinazione sacerdotale è fatta dal Vescovo e dal Papa in quanto Vescovo
    la stranezza sta nella diferenza dei "segni", che dicono SEMPRE qualcosa...

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  13. Annarita carissima,

    concordo con te sulla gravità dei comportamenti, qualunque sia la realtà che si determini, durante il rito NC...
    leggi qui.

    è un documento che mi era uscito dal cuore e non avevo il coraggio di pubblicare. E' legato ad una serie di circostanze per me significative:
    avevo chiesto consiglio a Don Elio, che mi aveva detto essere un documento valido e potevo pubblicarlo, ma ugualmente l'importanza e la gravità della situazione non mi toglievano gli scrupoli.
    Combinazione, proprio quel giorno, vado sul sito geocities - fermo da tempo - e vedo appena pubblicato un documento di Don Gino Conti sullo stesso argomento e, allora, ho inserito il nostro testo con il link al documento di Don Gino, al quale pure potrete accedere facilmente

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  14. Credo in tema postare qui un messaggio, appena pubblicato, di Cinzia, ma inserito su un thread precedente

    Cari amici, ora più che mai vi sento amici, poichè lottate per portare la verità che renderà liberi coloro che l'accoglieranno.
    Noi cattolici, siamo stanchi di vedere Chiese che stanno diventando sale di concerti o di raduni, dove non si prega più, ma si ascolta; non si adora più, ma si discute; non si parla più con il Signore, ma si raccontano le proprie (discutibili ) esperienze personali.
    Nessuna autorità Ecclesiastica potrà mai negarci il diritto di esprimere e difendere la nostra fede ereditata da secoli,anche se
    all'interno della Madre Chiesa, c'è chi stà disertando la verità,
    abolendo il vero senso del sacrificio Eucaristico, culmine e fonte di tutto il culto e della vita cristiana.
    Il Cristianesimo stà declinando per lasciare il posto al laicismo, ebraismo e massoneria, valendosi
    di falsi membri del Clero.

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  15. "Quando rileggo che il cardinale Vallini ha elogiato la pittura, definita il "Vangelo dei poveri" perchè attraverso le immagini i fedeli possono contemplare il Mistero, riferendosi alle pitture di Arguello della nuova chiesa a Ponte di Nona mi viene solo una voglia, quella di andarmene da questa Chiesa che ha dei prelati che si abbassano , si mettono in ginocchio davanti alla menzogna..."

    Quando ho letto la lettera inviata dal Papa per tramite del Cardinale Arinze (e prima ancora, le lamentele di alcuni sacerdoti, come Zoffoli, prelati o laici, come voi in questa sede), non mi è venuta voglia di andarmene da "questa Chiesa". Attenzione a non lasciare che questo strumento di critica (condivisibile o meno, fondata o meno...) non diventi un esaltatore della propria proiezione di chiesa, fino a non riconoscere più la Chiesa. Discutere, criticare, può non fare danni...ma attenzione, per se stessi e per chi legge.

    La pace

    Gianluca

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  16. "Il Cristianesimo stà declinando per lasciare il posto al laicismo, ebraismo e massoneria, valendosi
    di falsi membri del Clero."

    Chi sono questi falsi membri?
    Quanto è grave quello che si scrive senza specificare a chi ci si riferisce.
    Attenzione, lo ripeto ancora, attenzione, se non a se stessi, ma almeno a chi legge queste parole.
    La Chiesa, il Santo Padre, i Vescovi tutti, rendono pubblico (come indicato fin dall'origine della Chiesa - si guardi alle lettere apostoliche -) l'eventuale presenza nella Chiesa di "falsi membri".
    Chi sono costoro che tu riconosci tali e la Chiesa ancora non ha palesato?
    Attenzione a ciò che si dice... Criticate, discutiamo...ma attenzione.

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  17. Il neocatecumenale che secondo Vallini contemplerebbe il Mistero , contempla solo l`opera narcisista, autocelebrativa, di un pittore che gioca al teologo .
    Il solo buon senso dovrebbe suggerire che non è normale e tollerabile che questo pittore cerchi di imporre le sue opere nelle chiese affidate ai neocat, opere vendute e non donate, imponendo nel contempo la sua visione, la sua estetica.

    Se il vicario del Papa per Roma può dire una tale enormità, sapendo perfettamente quanto sia contorto il pensiero di Arguello e quanto siano anomale le sue catechesi,
    se il Papa manda ad evangelizzare delle persone impregnate dal kikopensiero, che lo diffonderanno seminando errore, menzogna e confusione,
    se i Redemptoris Mater possono continuare a deformare dei futuri sacerdoti che obbediranno a Kiko Arguello prima di obbedire al Papa,
    se tutto ciò e altro ancora può succedere nella Chiesa cattolica, nell`indifferenza generale , allora possiamo dire che i tempi della profezia della beata Caterina Emmerich sono arrivati!

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  18. Cara Emma,

    NON PREVALEBUNT!
    Animo!
    E' da anni che predichiamo ciò che tu stai docendo e non dobbiamo demordere. Nella piena fiducia che il Signore saprà operare.
    Tempi durissimi e difficili. Scrive oggi Magister che il Papa in Terra Santa è atteso con trepidazione da Ebrei e Musulmani MA NON DAI CATTOLIC. Ti rendi conto vero?

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  19. "Cara Annarita,
    non vedo niente di strano nell'aver diviso le consegne tra il Papa e i vescovi, perché l'ordinazione sacerdotale è fatta dal Vescovo e dal Papa in quanto Vescovo
    la stranezza sta nella diferenza dei "segni", che dicono SEMPRE qualcosa..."

    Certo, il Papa è un vescovo, che ordina scerdoti come gli altri vescovi...quello che mi sembrava strano è che il Presidente, in quella Celebrazione, era Lui, gli altri concelebranti e mentre non mi fa strano che si dividano per esempio la distribuzione della Comunione in varie file (per snellire i tempi), mi sembra strano che si dividano le ordinazioni e le consegne, perchè anche se il valore sacramentale non muta di una virgola, ci mancherebbe, penso che tutti avrebbero desiderato ricevere il Sacramento dell'Ordine Sacro dalle mani del Sommo Pontefice. Tutto qui...ma forse è solo una difficoltà mia di comprensione. Però è interessante che al Papa non sia certo TOCCATO CASUALMENTE di consegnare Calice e Pisside senza l'ostia ai Presbiteri NC: Lui ha dato, come sempre, Calice e Patena con l'ostia... ;-)
    (Grazie per il documento che hai linkato)

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  20. Quando ho letto la lettera inviata dal Papa per tramite del Cardinale Arinze (e prima ancora, le lamentele di alcuni sacerdoti, come Zoffoli, prelati o laici, come voi in questa sede), non mi è venuta voglia di andarmene da "questa Chiesa".

    Quale Chiesa, Gianluca? Certo parli di quella di Kiko, perché in effetti sulla lettera di Arinze è rimasta la disobbedienza e tu non avevi nessun motivo di andartene dalla TUA Chiesa che spacciano per quella cattolica; tanto più che ti hanno martellato di motivazioni e contromotivazioni sul perché è tanto bello il vostro rito e i suoi simboli sincretistici

    Attenzione a non lasciare che questo strumento di critica (condivisibile o meno, fondata o meno...) non diventi un esaltatore della propria proiezione di chiesa, fino a non riconoscere più la Chiesa. Discutere, criticare, può non fare danni...ma attenzione, per se stessi e per chi legge.

    guarda che stai straparlando, o forse ti stai specchiando nella tua realtà di "proiezione" del tutto personale (riferita ai tuoi iniziatori) di Chiesa... Nessuno, in questo nostro gruppo di credenti porta avanti "proiezioni" sue, ma parla e testimonia sulla base dei documenti del Magistero e della sua vita sacramentale nella Chiesa cattolica, a cui si onora di appartenere, per Grazia! E QUESTA Chiesa - quella appartenente al Signore Incarnato Morto Risorto e Asceso al Cielo - nessuno ha mai pensato di abbandonarla, anche perché si tratta di un'appartenenza non solo formale, ma sostanziale, che c'è o non c'è in base alla Fede professata e al rapporto vissuto con il Signore

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  21. Sì il cardinale Arinze portava solo la volontà del Papa!
    Dettaglio insignificante!
    La volontà del Papa che il cammino adottasse il modo di comunicarsi in uso nella Chiesa cattolica non poteva dar voglia a nessun necoat di andarsene dal momento che già sapevano che prima veniva la volontà di Kiko Arguello e che in ogni caso la loro chiesa era e è quella di Kiko Arguello.
    Il problema è che il Papa domandava al cnc di entrare nei ranghi, di adeguarsi, di obbedire su un punto fondamentale, la divina Liturgia della Chiesa cattolica.
    Sappiamo come le cose sono andate o meglio conosciamo il risultato, sappiamo che c`è stato un vergognoso braccio di ferro, ma non conosciamo quali sono stati i motivi che hanno portato all`inconcepibile accettazione del rito kikiano.
    I neocat sarebbero usciti dalla Chiesa perchè o se la Chiesa non avesse accettato il loro rito?

    Quando io dico e ridico che questa Chiesa, rappresentata dalla sua gerarchia, tace, non corregge ma legittima le storture, non protegge i piccoli dallo scandalo, dall`inganno, dalla menzogna, non corregge l`errante ma lo manda a far dilagare l`errore, non esalto una mia proiezione di Chiesa, (questo lo fanno i necoatecumenali) sono addolorata nel vedere lo scempio che la rende irriconoscibile, che la sfigura.

    So che Cristo è sulla Barca, so che veglia, ma questi tempi, quelli che sto vivendo, sono tempi difficili, la fiducia in chi ci guida si affievolisce sempre di più, troppe sono le domande senza risposta, troppe le incoerenze.

    Resta sempre la fede, l`Eucaristia cibo essenziale, la preghiera, l`adorazione, ma mi riesce sempre più difficile riconoscere in chi ci guida dei pastori degni di fiducia e ciò è grave.
    Almeno per me!

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  22. Cara Emma,
    hai scritto con molta chiarezza ed efficacia quello che anch'io provo e hai tratto le mie stesse conclusioni.

    Grazie e buona notte!

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  23. Chisolm!
    sei stato più forte che mai. Grazie anche a te.
    Sento di dire grazie a tutti, in particolare oggi... credo siamo arrivati ad un punto significativo del nostro percorso.
    Ancora non so definire in che senso.
    Ne parleremo con calma domani, nei prossimi giorni.
    Intanto continuiamo ad affidarci e a pregare per la nostra Chiesa!

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  24. Emma ha detto...
    Calice e pisside, senza patena, per i vescovi.

    Calice unico con la patena e l`Ostia posti sopra per il Papa.

    La differenza c`è e come!

    Perchè introdurre questa differenza? Perchè non consegnare a tutti un solo Calice come ha fatto il Papa?

    ***********************

    Da quello che mi è stato spiegato la patena non è "importante" e non era prevista neppure prima del Concilio alla consegna del neo sacerdote...mentre si dava il calice e la pisside (la pisside è quella che contiene le Ostie Consacrate nel Tabernacolo)...ergo, mi è stato spiegato che non è stata inserita alcuna novità ^__^
    Probabilmente al Papa è stato fatto consegnare simbolicamente il Calice e la patena con l'ostia da consacrare, mentre al vescovo e al cardinale la modalità normale...

    Non mi sembra il caso di insistere volendoci vedere a tutti i costi qualcosa che non c'è mentre, come è stato fatto osservare da don Camillo e che ho riportato, il problema è ben altro e che mic ha riportato...

    ;-)

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  25. Cara Caterina, purtroppo non ci sono più dettagli, ma manifestazioni evidenti, sempre più evidenti della divisione di cui soffre la Chiesa.
    L`importanza dei simboli è in continuità sottolineata non si può richiamarla in certi casi e negarla o dimunuirla in altri.
    Comunque le tue fonti non concordano con le mie!
    E si tratta sempre di sacerdoti !
    La sola differenza di consegna fra il Papa e i vescovi è di per sè fonte di confusione .

    Come non è un dettaglio che gli ordinandi rispondano "sì lo voglio" al Santo Padre che domanda loro se rispetteranno la Tradizione e il Sacrifico Eicaristico (non mi ricordo le parole esatte ma so che ascoltandole non ho potuto che scuotere la testa all`ascolto di quel "sì"), sapendo quale è la loro formazione e conoscendo il rispetto che si ha nel cammino neocat per la Tradizione della Chiesa e la concezione che ha Kiko Arguello del Sacrificio di Cristo.

    Come non è un dettaglio che il Vicario del Papa per Roma dica che i fedeli potranno contemplare il Mistero guardando le pitture di Arguello sapendo, e il card. Vallini lo sa perfettamente, quale è la"pseudoteologia" che esprimono.

    Potrei continuare ancora e ancora ma mi fermo qui.

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  26. FotografiaFelici 27.4.2008
    le immagini parlano chiare: nessuna novità....nessuna modifica per le ordinazioni presbiteriali ^__^

    http://www.fotografiafelici.com/index.php?page=scripts/inserimento&num_file=1236&cerimonia=8001%20--ANNO%202008%20%20%20YEAR%202008/8118%20Ordinazione%20presbiterale%20dei%20Diaconi%20della%20diocesi%20di%20Roma&data=2009-05-07%2007:17:42&cod=48&language=ITA&n_page=24#foto

    anche il Papa ha dato l'anno scorso calice e pisside...quest'anno il Papa ha solo dato calice, piattino con ostia da consacrare per, come mi è stato spiegato, simbologia della Messa che essi dovranno celebrare...con gli elementi e gli accessori forniti appunto dalla Chiesa..

    Spero che questo chiuda ogni ulteriore malinteso...
    ^__^

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  27. Ringrazio Caterina per le foto.
    Effettivamente l`anno scorso il Papa ha consegnato un doppio calice.
    Quest`anno ne ha consegnato uno solo!
    Non è di certo un gesto insignificante, ma forse, dico forse, perchè non sono una specialista, in modo simbolico, questo Calice unico con la patena e l`ostia posti sopra, si inserisce con coerenza nel ricupero da parte di Benedetto XVI, nelle Liturgie da lui celebrate, della sacralità della Liturgia, inginocchiatoio, comunione ricevuta nella bocca e uso della patena, non sono che gli aspetti più evidenti.
    Sono convinta che quel gesto del Papa è tutto salvo insignificante, resta da vedere perchè non è stato adottato dai vescovi .

    RispondiElimina
  28. QUESTA SONO LE Più RECENTI AFFERMAZIONI FATTE DALL’ERETICO KIKO ARGUELLO, SULLA SUA DOTTRINA SULL’EUCARISTIA:

    “Noi l'abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo – ha affermato - ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue. Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea , con il pane azzimo a significare la schiavitù e l'uscita dall'Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa”. E qui, aprendo una lunga parentesi, l'iniziatore ha riassunto la sua catechesi sull'ultima cena, sul pane e sul vino: “Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando si parla della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c'è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell'uomo all'egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l'umanità). Più tardi – ha continuato Kiko – i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino [ma che diamine sta dicendo?] . Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati”. “Abbiamo scelto di fare la comunione seduti – ha affermato Kiko avvicinandosi al cuore della questione - soprattutto per evitare che si versasse per terra il Sangue di Cristo. La nostra paura era che se si versasse il Vino per terra: se fosse successo per tre volte, saremmo stati denunciati e ce la avrebbero vietata”. Invece, con il fedele seduto, questi ha il tempo – ha spiegato Kiko - di “accogliere il Calice con tutta calma e senza movimenti bruschi, di portarlo alla bocca, di comunicarsi con tranquillità e in modo solenne”. “Seduti come seduto era anche Gesù”, ha specificato Carmen alla sua destra. Dal canto suo padre Mario Pezzi rilevava che la decisione originaria di comunicarsi seduti era stata presa di comune accordo con la Congregazione per il Culto Divino e con il cardinal Mayer, prefetto fra il 1984 e il 1988.
    ..... (Dichiarazioni del Giugno 2008)

    E ancora:

    Ecco quanto Kiko Arguello va attualmente predicando per “salvare” l‟Europa:
    …Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo... ( Kiko Arguello, annuncio di Quaresima 2008, Spagna )

    - QUINDI RIMANE EVIDENTE CHE , DATO CHE IL CN E FONDATO E PORTATO AVANTI SULLE ABBERRANTI CATECHESI DI KIKO E LA SUA COMBRICCOLA, L’ORDINARE DEI NUOVI SACERDOTI VENUTI DAI SEMINARI CN E SCONCERTANTE, IN VATICANO FORSE NON SONO AL CORRENTE DI COME CELEBRANO L’EUCARISTIA LA SETTA DEI NC? IMPOSSIBILE.
    NELLA PRIMA LETTERA CHE IO E ANNARITA ABBIAMO SPEDITO AL SANTO PADRE ABBIAMO DENUNCIATO CIO’ CHE AVVIENE IN SAN GIOVANNI IN LATERANO, DA PARTE DEI CN, DAVANTI A RUINI, SENZA CHE LUI FACESSE NIENTE.
    LO STESSO SANTO PADRE HA MANDATO TRAMITE IL CARDINALE ARINZE DELLE NORME DA RISPETTARE PER CERCARE DI PORTARE NELL’ORTODOSSIA L’ABBERRANTE CELEBRAZIONE CN, MA TUTTO Ciò è RIMASTO LETTERA MORTA, VEDERE VALLINI E VEDERE L’ARTICOLO 13 DEL FALSO STATUTO DEL CN, BASTEREBBE ANDARE SUL SITO UFFICIALE , DEL CN E VEDERE, IN DUE VIDEO,COME CELEBRANO TUTTORA OGGI I CN, PER RENDERSI CONTO CHE QUELLE NORMATIVE NON CI SONO Più, D'ALTRONDE CON IL 10 GENNEIO QUELLA LETTERA è STATA ANNULLATA, O PERLOMENO SOSPESA.

    PER QUANTO MI RIGUARDA, IL FATTO CHE DUE VESCOVI DIANO UN CALICE ED UNA PISSIDE AI SACERDOTI NC MENTRE IL SANTO PADRE PER I RESTANTI SACERDOTI SI ADOPERAVA DIVERSAMENTE HA UN SIGNIFICATO MOLTO RILEVANTE, RICORDO CHE IL CN è DEFINITO COME STRUMENTO PER I VESCOVI…

    GIANLUCA CRUCCAS

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  29. Sono d`accordo con te Gianluca!

    Il gesto del Papa non può essere insignificante!

    Ho l`impressione, ma posso sbagliarmi, che Benedetto XVI ha deciso di non intervenire direttamente, sanzionando, ma di predicare con l`esempio, nella speranza che venga seguito!

    Benedetto XVI insegna, inserisce la storia della Chiesa nella continuità della sua Tradizione, ricupera con forza il significato della Santa Messa, mettendo sempre più l`accento sul Sacrificio Eucaristico.

    Il Papa ha detto che c`è posto per tutti nella Chiesa, l`unità del gregge sembra essere la sua priorità, lo ripeto, sembra deciso a non sanzionare, ma a mostrare in modo incessante la via corretta.
    Sembra avere deciso di agire con un guanto di velluto, a colpi di pennello sottile.
    Invece di punire e correggere in modo esplicito, sembra preferire mostrare ciò che è giusto, indicare
    il buon cammino.

    Non so se ha ragione, sono in diritto di interrogarmi.
    Penso che se il suo esempio sta già effettivamente suscitando delle felici "vocazioni", sarà difficilmente efficace su chi segue un altro cammino, un altro progetto, obbedisce ad un`altra guida ad altri maestri.

    RispondiElimina
  30. Emma ha detto...
    Ringrazio Caterina per le foto.
    Effettivamente l`anno scorso il Papa ha consegnato un doppio calice.
    Quest`anno ne ha consegnato uno solo!
    Non è di certo un gesto insignificante, ma forse, dico forse, perchè non sono una specialista, in modo simbolico, questo Calice unico con la patena e l`ostia posti sopra, si inserisce con coerenza nel ricupero da parte di Benedetto XVI, nelle Liturgie da lui celebrate, della sacralità della Liturgia, inginocchiatoio, comunione ricevuta nella bocca e uso della patena, non sono che gli aspetti più evidenti.
    Sono convinta che quel gesto del Papa è tutto salvo insignificante, resta da vedere perchè non è stato adottato dai vescovi .

    ***********************

    Tutto ok Emma, ma attenzione NON sono "due calici" uno è la Pisside NON il calice^__^
    la pisside come sappiamo serve per conservare le Ostie Consacrate nel Tabernacolo....è corretto che i vescovi diano entrambi ai sacerdoti, la novità semmai (se di novità vogliamo parlare) sembra che riguardi proprio la patena, il piattino che nel NOM ha acquistato più uso mentre nel VOM, Rito s.Pio V esso serve solo per toccare l'Ostia IL MENO POSSIBILE CON LE MANI la quale viene adagiata SUL CORPORALE ^__^ cosa che NON avviene nella Messa NOM....

    quindi, riepilogando....nella Messa del Papa per le ordinazioni, non ci sono state innovazioni ^__^
    e se vogliamo fare i pignoli il Papa NON ha mai nominato nè il "redemptoris mater" nè il CN nè all'omelia nè all'Angelus....e questo mi sembra MOLTO SIGNIFICATIVO...

    piccoli passi....forse anche piccolissimi, ma significativi...

    ^__^
    coraggio, coraggio, coraggio...
    la battaglia contro lo spirito delle tenebre NON ci faccia mai perdere l'equilibrio, la virtù della pazienza, LA PERSEVERANZA nella certezza che la Chiesa prima o poi supererà anche queste dure prove...

    ;-)

    RispondiElimina
  31. il Papa NON ha mai nominato nè il "redemptoris mater" nè il CN nè all'omelia nè all'Angelus....e questo mi sembra MOLTO SIGNIFICATIVO...

    OK, non lo ha nominato ma continua ed esistere e le innovazione introdotte dal Papa di uniformità di formazione tra tutti i seminari non esclude la clausola che i seminaristi RM continuino ad essere assoggettati a tutto l'iter formativo del cammino, il che li forma kikiani, tuttora soggetti ai catechisti, come ben possiamo dedurre conoscendo la direttività dell'iniziatore e le prassi rigide e intangibili

    Il vero problema è questo. Certo fanno numero; ma da quando in qua si dà più importanza alla quantità rispetto alla "qualità"?
    Come Emma, qui mi fermo perché non so cosa c'è nel cuore del Papa né cosa si muove intorno a lui, ma l'interrogativo resta con tutta la sua pregnanza...

    RispondiElimina
  32. Cara Caterina, sarò una cocciuta e ancor più una pignola, ma al contrario di te penso che ci sia stata un`innovazione!
    Con questo Papa, così attento ai simboli, al loro ricupero nella Liturgia, non può essere indifferente che egli abbia consegnato il Calice così come lo ha fatto!
    Ha innovato rispetto all`anno scorso, tutto salvo insignificante!
    Innovazione che si inserisce in tutte quelle che Benedetto XVI sta introducendo nelle sue celebrazioni che poi in realtà non sono innovazioni ma simboli ritrovati.
    Ma siccome agisce suggerendo e non imponendo, mostrando l`esempio, a piccoli passi, è stato solo lui ad usare quella modalità.
    Benedetto XVI ha voluto significare qualcosa di importante, a noi di sapere vedere, capire, accogliere il suo messaggio anche non verbale.

    RispondiElimina
  33. "Il Cristianesimo stà declinando per lasciare il posto al laicismo, ebraismo e massoneria, valendosi
    di falsi membri del Clero."(Cinzia)

    Gianluca risponde:
    Chi sono questi falsi membri?
    Quanto è grave quello che si scrive senza specificare a chi ci si riferisce.
    Attenzione, lo ripeto ancora, attenzione, se non a se stessi, ma almeno a chi legge queste parole.
    La Chiesa, il Santo Padre, i Vescovi tutti, rendono pubblico (come indicato fin dall'origine della Chiesa - si guardi alle lettere apostoliche -) l'eventuale presenza nella Chiesa di "falsi membri".
    Chi sono costoro che tu riconosci tali e la Chiesa ancora non ha palesato?
    Attenzione a ciò che si dice... Criticate, discutiamo...ma attenzione
    .

    non penso che Cinzia intendesse riferirsi ai presbiteri del cammino che, in quanto validamente ordinati sono sacerdoti a tutti gli effetti... le nostre perplessità non riguardano questo, ma la loro "intenzione" effettiva nel celebrare che, se non coincide con quella della Chiesa e coincide invece con quella degli iniziatori, certo non è cosa da poco. Ma qui se la dovrà vedere chi ne ha il potere.
    Noi analizziamo, riflettiamo, denunciamo; il resto non ci riguarda.

    Poiché quello che diciamo è secondo verità da noi conosciuta e secondo coscienza, attenzione a cosa, Gianluca?

    RispondiElimina
  34. dice Caterina
    "coraggio, coraggio, coraggio...
    la battaglia contro lo spirito delle tenebre NON ci faccia mai perdere l'equilibrio, la virtù della pazienza, LA PERSEVERANZA nella certezza che la Chiesa prima o poi supererà anche queste dure prove..."

    -----------

    il punto non è questo, su cui siamo tutti d'accordo,
    le perplessità che stiamo esprimendo non sono giudizio sulla chiesa, sono soprattutto un giudizio su di noi, ci si chiede cosa dobbiamo fare.
    Se i nostri sacerdoti e vescovi non prendono posizione, preferiscono non offendere nessuno, noi come ci dobbiamo comportare, dobbiamo uscire allo scoperto o no?
    Personalmente non mi piace avere il ruolo di chi critica e accusa, ma se siamo convinti che il cammino fa del male alle persone, è giusto aspettare che il cammino si estingua da solo, o bisogna continuare ad importunare i nostri vescovi e sacerdoti?

    Dobbiamo anche parlarne ai fedeli comuni, ai neocatecumenali incerti, quando il papa sembra aver accontentato Kiko nella sua richiesta di occupare altre parrocchie, non con l'evangelizzazione, che non 'funziona' più, ma impiantando direttamente intere comunità in un tessuto parrocchiale a cui loro non appartengono, snaturando il collegamento tra parrocchia e territorio?
    Questo è il punto: che fare?

    RispondiElimina
  35. Tradizione
    giovedì 7 maggio 2009
    La ritrattazione di mons. Zollitsch
    FONTE http://blog.messainlatino.it/

    Tutti ricordiamo le affermazioni, diciamo così, opinabili del Presidente della Conferenza episcopale tedesca mons. Zollitsch (v. qui). In tutto il mondo si sono levate proteste provenienti da "ambienti tradizionalisti" (ma bisogna esser tradizionalisti, per avere a cuore l'ortodossia?). Ecco quanto ci riferisce, dalla Germania, la preziosa Rosanna:


    Nell`ultimo numero del Konradsblatt monsignor Zollitsch fa pubblicare un testo dove si esprime riguardo alla morte espiatoria di Cristo, dopo che le critiche alle sue inaccettabili dichiarazioni teologiche stavano sollevando sempre più proteste. Nell`articolo dal titolo "Annunciamo la Tua morte, Signore, proclamiamo la Tua risurrezione", tra l`altro si legge: "La fede cristiana non ha paura, nemmeno di attribuire alla morte del Signore un positivo significato salvifico ed espiatorio. Cristo muore a favore degli uomini e al loro posto. Egli compie ciò che gli uomini stessi non possono compiere, in quanto invischiati nel peccato. Egli diventa una vittima dell`umana malvagità, vittima che muore umiliata e torturata sulla croce. Al posto degli uomini Egli si abbandona come vittima sacrificale al salvifico ed efficace amore di Dio, amore che è il più profondo motivo della Sua speranza. Così Egli apre al nostro mondo peccaminoso e violento l`accesso all`amore di Dio."

    GIANLUCA CRUCCAS

    RispondiElimina
  36. quindi, riepilogando....nella Messa del Papa per le ordinazioni, non ci sono state innovazioni ^__^
    e se vogliamo fare i pignoli il Papa NON ha mai nominato nè il "redemptoris mater" nè il CN nè all'omelia nè all'Angelus....e questo mi sembra MOLTO SIGNIFICATIVO...

    PER QUANTO MI RIGUARDA TUTTO CIO' NON è AFFATTO SIGNIFICATIVO, IL PROBLEMA è PROPRIO CHE NON SI PARLA, E SE NON PARLA SONO COLORO CHE DEVONO PASCERE IL GREGGE DI DIO è PREOCCUPANTE,IN REALTà SI CONTINUA AD ADOPERARE IL METODO DEL SILENZIO E QUESTO AVVIENE DA QUARANTA ANNI NONOSTANTE LE NUMEROSE DENUCIE SU CIò CHE AVVIENE DENTRO LE PARROCCHIE DOVE I nc DISTRUGGONO CIò CHE è RIMASTO DELLA CHIESA CATTOLICA.

    coraggio, coraggio, coraggio...
    la battaglia contro lo spirito delle tenebre NON ci faccia mai perdere l'equilibrio, la virtù della pazienza, LA PERSEVERANZA nella certezza che la Chiesa prima o poi supererà anche queste dure prove...

    HA... IL CORAGGIO SENZA DUBBIO NON CI MANCA NEL DENUNCIARE QUESTO SCANDALO CHE STA PRENDENDO SEMPRE PIù PIEDE DENTRO LA CHIESA CATTOLICA, LA CHIESA SICURAMENTE SUPERERà QUESTA PROVA, MA SOLO GRAZIE ALL'INTERVENTO DEL SIGNORE E CI SAREBBE ANCHE DA DIRE, RIMANENDONE SGOMENTI PER IL PREZZO CHE SE NE DOVRà PAGARE...

    GIANLUCA CRUCCAS

    RispondiElimina
  37. mic ha detto...


    OK, non lo ha nominato ma continua ed esistere

    *****************

    bè...ne tu, nè io, NEPPURE AL PAPA è lecito togliere la gramigna....^__^ dobbiamo conviverci (tollerare MA NON ACCETTARE!!!SIA BEN CHIARO!) perchè compito del Papa è cercare di riportare ogni pecora all'ovile, NON di buttarle fuori...^__^

    diverso il discorso per altro paolino che invita OGNI autentico cattolico a prendere le distanze DAI RECIDIVI...^__^
    il Papa mi sembra più orientato AD UNA LENTISSIMA E SILENZIOSA RIPARAZIONE, ma fino a quando i vescovi non cominceranno ad obbedire veramente e ad applicare le NORMEsarà difficile vedere i frutti, ma questi ci saranno perchè Cristo ha già vinto...
    ^__^



    Caro mic per il resto sai benissimo che sono d'accordo con te...le nostre preoccupazioni, espresse per altro meravigliosamente da Chisolm nell'altro messaggio:
    “Tu es sacerdos in aeternum secundum ordinem Melchisedech ?” si o no? .... preoccupazioni che a quanto pare non interessano ai vescovi, saranno udite MOLTO PIU' IN ALTO perchè sappiamo quale Eucarestia si celebra in Cielo ^__^

    Domande senza risposte come la domanda drammatica di Cristo sulla Croce: Dio mio, PERCHE' MI HAI ABBANDONATO?
    è una domanda che NON ha senso, apparentemente, giacchè Cristo SAPEVA e disse: PER QUESTO SONO VENUTO...eppure questa domanda rimane senza risposta se non si vedesse l'alba radiosa della vittoria del Cristo sulla morte, SU OGNI INGIUSTIZIA....

    Può Dio aver abbandonato la sua Chiesa?
    ^__^

    a volte sembra di si... ma è solo un abbandono apparente causato purtroppo anche dal silenzio di molti vescovi i quali pagheranno a caro prezzo ogni forma di prostituzione...ma, ripeto, in tutto ciò spetta proprio a NOI, a chi ha IL DONO DI VEDERE, di fare attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca^__^


    Cara Emma...il mio consiglio è di essere SEMPLICI COME COLOMBE (consiglio evangelico ^__^)
    NON c'è stata alcuna innovazione, mi è stato spiegato sia dal sacerdote, sia da chi si intende di Liturgia, ora sta a te pacificare il tuo animo, il mio si è rassicurato dopo che mi è stato spiegato il tutto...^__^

    un abbraccione, CaterinaLD

    RispondiElimina
  38. LA CHIESA SICURAMENTE SUPERERà QUESTA PROVA, MA SOLO GRAZIE ALL'INTERVENTO DEL SIGNORE E CI SAREBBE ANCHE DA DIRE, RIMANENDONE SGOMENTI PER IL PREZZO CHE SE NE DOVRà PAGARE...

    *******************

    esatto Gianluca....esatto ^__^
    SIAMO qui per questo...per condividere QUELLA CROCE...
    ^__^

    RispondiElimina
  39. Caterina, l`anno scorso il Papa ha dato due calici, uno per i pane uno per il vino quest`anno uno solo.
    La forma della sua consegna è cambiata.
    Forma-sostanza, sostanza-forma.
    La differenza c`è e come che c`è!

    Sarebbe, sempre secondo me, ingiusto di non rilevare questa differenza che, lo ripeto, conoscendo il Santo Padre, non è casuale o di semplice convenienza.

    Con quel gesto il Papa ci ha detto qualcosa, almeno è così che io ricevo il suo gesto.

    Questo è il mio avviso e lo mantengo, ma come ha detto Mic, non sono nè nel cuore, nè nella mente di Bendedetto XVI!

    Cara Caterina, su questo punto, non ho bisogno di pacificare il mio animo, è una domanda sorta dall`osservazione.

    “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate adunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe"

    Semplici E prudenti!

    RispondiElimina
  40. Francamente leggere un blog come questo mi getta nella depressione!Mi fa fare tante amare riflessioni sui cristiani di oggi.

    Se penso che vi comunicate allo stesso Corpo di Cristo e siete fratelli nella fede mi viene lo sconforto!Mi chiedo:Ma com è possibile che nella Chiesa possa coesistere la santità e l'iniquità?
    E' un mistero che si può comprendere solo con la fede!!

    Io vorrei sapere se avete dei direttori spirituali,dei confessori e se gli dite quello che fate su questo blog?E soprattutto se vi da l'assoluzione e cosa vi dice?

    Possibile che persone che si dicono
    cattoliche scrivano su un blog attaccando altri cattolici in modo anonimo?Possibile che attacchino anche Sacerdoti,Vescovi,Cardinali e anche il Papa e la domenica vadano tranquillamente a Messa e magari si comunicano anche?

    Come può essere tutto ciò?Ma avete una coscienza?
    Cosa si può costruire sull'odio,
    sulle,bugie,sulle calunnie?

    Forse non bisogna meravigliarsi delle chiese vuote se i cristiani sono quello che si vede su questo blog.Gente intenta a puntare il dito a giudicare a odiare i propri fratelli nella fede!!La Chiesa delle origini invece era stimata anche dai pagani perchè i cristiani si amavano.

    Abbiamo veramente tradito il Vangelo!!

    Spero mi risponderete!!

    RispondiElimina
  41. Caterina ha detto:
    bè...ne tu, nè io, NEPPURE AL PAPA è lecito togliere la gramigna.... dobbiamo conviverci (tollerare MA NON ACCETTARE!!!SIA BEN CHIARO!) perchè compito del Papa è cercare di riportare ogni pecora all'ovile, NON di buttarle fuori...

    Non capisco come si possa affermare che neanche al Papa e lecito togliere la gramigna, questo e assurdo che ci stà a fare allora solo per fare un po di accademia? per fare solo un po di rappresentanza? il Papa è il Vicario di Cristo e cosa primaria per lui è difendere la fede, sua e dei fedeli, dai lupi, e all'occorrenza se i lupi non si ravvedono, li dovrebbe buttare fuori dal recinto ove è contenuto il gregge del Signore pagato a caro prezzo, appunto con il Suo Sangue versato sulla Croce.

    Che altre prove ci vogliono per provare che il CN è da annoverare tra i lupi che cercano di uccidere le pecore? E' sotto gli occhi di tutti.
    A codesta setta, da parte della gerarchia è stato ed è permesso di predicare una dottrina veramente diabolica.

    A codesta setta, da parte della gerarchia è stato ed è permesso di formare dei seminari, spacciandoli per cattolici, per poi sfornare dei sacerdoti che porteranno avanti le idee eretiche del loro capo KIKO ARGUELLO, costruendo di fatto una nuova chiesa fondata sul modello della loro dottrina, peraltro conosciuta dal Vaticano,che infesterà come lo ha già fatto migliaia di persone.

    E si potrebbe continuare sul come la gerarchia possa permettere un culto Eucaristico blasfemo che offende direttamente la Santità di Dio, sul perchè gli abbia dato uno statuto falso, di come gli abbia dato un incredibile mandato per la nuova evangelizzazione quando le malefatte del CN sono loro note.

    Comunque rispondo a codeste tesi con la dottrina di Sant'Agostino adoperata dalla Chiesa per 1960 anni poi e arrivata la cosidetta medicina della misericordia che ha permesso a codesti personaggi come ad altri di infestare la Chiesa Cattolica.

    GIANLUCA CRUCCAS


    Diceva Sant'Agostino:

    LETTERA 181
    Il papa Innocenzo ai Padri del concilio di Cartagine: li loda d'averlo consultato su questioni controverse (nn. 1-2); ne conferma la dottrina e la sentenza contro l'eresia pelagiana, cancrena della Chiesa, poiché avversa la grazia e ripone la salvezza nel libero arbitrio che causò, la caduta del genere umano (nn. 3-7). La Chiesa deve scomunicare cotesti eretici, pronta però a riaccoglierli nel suo seno se emendati (nn. 8-9)



    L'antica norma di consultare il Papa.

    2. Vi ringrazio quindi, fratelli carissimi, d'avermi fatto recapitare la vostra lettera per le mani di Giulio, nostro fratello e collega d'episcopato. Voi infatti, oltre a prendervi cura delle Chiese cui siete preposti, mostrate la vostra sollecitudine per il bene di tutti i fedeli chiedendoci di decidere per tutte le Chiese di tutta la terra ciò che giovi a tutte quante affinché la Chiesa, consolidata nelle sue proprie norme e rinvigorita anche da questo decreto emanato per giusta decisione', stia in guardia dagli eretici e non possa cadere sotto il dominio d'individui i quali, armati contro la fede, o meglio contro se stessi, delle loro perverse sottigliezze, discutendo sotto la maschera, della fede cattolica, come se esalassero un veleno mortifero, cercano di distruggere tutta la dottrina della fede cristiana al fine di traviare e corrompere le menti di quanti pensano rettamente.
    L'eresia, cancrena del corpo ecclesiale.

    3. Bisogna dunque correre subito ai ripari perché il male esecrando non s'infiltri più a lungo negli animi; faremo così come il medico il quale, quando s'accorge che il nostro corpo terreno è afflitto da qualche malattia, considera come una grande prova della propria arte qualora un malato, dato per ispacciato, torni sano col soccorso dell'opera propria; se, invece vede una ferita che va in cancrena, impiega fasciature e ogni altro rimedio con cui possa rimarginarsi: ma se la ferita, rimanendo sempre allo stesso stato, non potrà esser guarita, il medico amputa col ferro la parte nociva perché non corrompa col marciume il resto del corpo e questo rimanga integro e intatto. Si deve asportare il male che al pari d'un bubbone s'è infiltrato di soppiatto nel corpo interamente sano e puro (della Chiesa) per evitare che, venendo estirpato troppo tardi, l'infezione di esso penetri poi fin quasi nelle viscere in modo che non sia più possibile eliminarlo....


    Allontanar dalla Chiesa i nemici della grazia.

    8. Chiunque pertanto sembra condividere l'opinione dei suddetti eretici, secondo la quale noi non avremmo bisogno dell'aiuto di Dio, si dichiara nemico della fede cattolica e ingrato verso i benefici di Dio. Persone di tal fatta non sono neppure degne della nostra comunione, da loro macchiata con una dottrina siffatta. Ecco la ragione: mentre esse nella loro vita si attengono spontaneamente alle proprie tesi, si sono allontanate di molto dalla vera religione. Dal momento che tutta l'essenza della nostra fede consiste in ciò e inoltre nelle preghiere quotidiane non facciamo altro se non impetrare la divina misericordia, come potremmo sopportare chi va blaterando e spargendo simili errori? Qual razza d'errore si enorme - mi domando io - acceca la mente di tali individui che, per il fatto che essi non hanno sensazione d'alcuna grazia di Dio, poiché non ne sono degni ovvero non la meritano, non considerano qual beneficio concede a ciascun altro la grazia di Dio? Costoro sono certo pienamente meritevoli d'essere totalmente ciechi dal momento che si son tolta da se stessi perfino la possibilità di credere di poter essere distolti dai loro errori mediante l'aiuto di Dio. Sicuro: negando questo aiuto essi ne hanno privato non tanto gli altri quanto se stessi. Costoro quindi devono essere attaccati e allontanati dal seno della Chiesa per evitare che l'errore, penetrando in molti cervelli, aumenti ancora e divenga inguaribile. Ora, se rimarranno a lungo impuniti, essi indurranno senz'altro molti altri nella loro erronea opinione e trarranno in inganno le anime semplici o, meglio, imprudenti ancora attaccate alla fede cattolica poiché, vedendoli ancora nel seno della Chiesa, crederanno che abbiano idee conformi alla retta fede.
    La Chiesa perdona gli eretici convertiti.

    9. Venga dunque asportata dal corpo sano la piaga malsana affinché allontanata l'esalazione contagiosa del terribile morbo, le parti ancora illese perdurino più riparate dal pericolo e il gregge si conservi più puro dopo essere stato purgato dal contagio di un morbo siffatto. Tutto il corpo della Chiesa conservi illibata la purezza della sua dottrina che voi avete seguita e mantenete come noi abbiamo conosciuto dal vostro decreto proclamato contro gli eretici e che anche noi approviamo e manteniamo con voi. Se però essi invocheranno su di sé l'aiuto di Dio, che finora hanno negato, e riconosceranno d'averne bisogno al fine di purgarsi dal funesto errore in cui erano precipitati per la perversità della loro mente, vengano assolti dalla scomunica come se fossero fatti uscire alla luce dalle tenebre più nefaste; prima però allontanino e respingano da sé tutte le idee false dalle quali lo sguardo della loro mente era completamente offuscato e oscurato perché non vedessero la verità; condanniamo inoltre tutti gli errori da essi finora sostenuti e siano disposti una buona volta a sentire retti ragionamenti dopo essersi emendati, per quanto è possibile, della suddetta eresia e si abbandonino volentieri e si sottomettano ai consigli della verità per guarire dai loro errori. Se agiranno così, sarà possibile ai vescovi prestar loro il proprio aiuto e curar tali piaghe coi rimedi che la Chiesa non suol mai rifiutare, allorché si ravvedono, a quanti son caduti nell'eresia. In tal modo, tirati fuori dai loro precipizi, saranno ricondotti all'ovile del Signore 3. Fuori di esso, privi di una sicurezza e d'una difesa così potente, rimarrebbero esposti a tutti i pericoli, a tutti i morsi laceranti dei lupi, ai quali non potrebbero resistere con l'erronea dottrina con cui avevano solo potuto aizzarli contro se stessi. Le vostre deliberazioni e le numerose citazioni della nostra S. Scrittura sono la prova che è stata data una risposta sufficiente agli eretici e siamo del parere che non dobbiamo aggiungere altro poiché siamo sicuri che voi, né per causa di qualche svista né a bella posta, non avete tralasciato nulla di ciò con cui i novatori son costretti a riconoscere d'essere stati confutati e dimostrati colpevoli. Ecco perché noi non aggiungiamo alcun'altra citazione [della S. Scrittura], poiché il vostro rapporto n'è pieno ed è evidente che tanti dotti vescovi han detto tutto quello che si poteva dire, come pure non dovete avere alcun dubbio d'aver tralasciato qualcosa che potesse giovare alla causa da voi difesa. (E d'altra mano): State bene, fratelli....

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  42. Cari amici, sono sicura che il vostro "blog" è stato ispirato dallo Spirito Santo, anche perchè quello che il caro Gianluca denuncia come sterile critica, io lo traduco come necessario
    "confronto". Ancora una volta, sono con il dito puntato contro di noi; noi, gli esuli del popolo cristiano, il piccolo gregge di cui parla il Signore, che sa riconoscere la voce del suo pastore e che per questo capisce che non c'è verità nel cammino neocat, perchè kiko,non può essere il pastore di cui parla il Vangelo. -"In verità in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta è il pastore delle pecore. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchè non conoscono la voce degli estranei".(Giovanni 10, 1-10)
    Solo in Gesù abbiamo il modello del vero Pastore è il Papa è il suo vicario, colui che conduce le pecore verso la terra promessa camminando innanzi a loro, guidato dalla mano di Dio.
    I neocat, non riconoscono nel Papa la loro guida, e obbediscono solamente al loro "pontefice" in tutto. Poveri fratelli e sorelle ingannati dal "maligno", preghiamo per loro affinchè possano riscoprire il vero volto di Cristo, obnubilato da quello del loro "lider".
    Non è con il dominio e la prevaricazione che si accede ad una relazione con il gregge, bensì con l'atteggiamento di uno che è disposto a dare la propria vita.
    E questo il Signore lo stà chiedendo anche a noi.

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  44. Effettivamente, Gianluca, perchè esisterebbe la CDF, la Congregazione della dottrina della fede, se non per vigilare sulle questioni della fede e di difendere la Chiesa dalle eresie?

    È la più antica delle Congregazioni della Curia Romana, secondo l'articolo 48 della Costituzione apostolica sulla Curia Romana Pastor bonus, promulgata dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel 1988,
    «compito proprio della Congregazione per la dottrina della fede è di promuovere e di tutelare la dottrina della fede e i costumi in tutto l'orbe cattolico: è pertanto di sua competenza tutto ciò che in qualunque modo tocca tale materia».

    Perchè questa Congregazione tace davanti alle evidenti storture teologiche dei testi di Arguello? Che cosa dobbiamo dedurne?
    Che per la CDF sono conformi?
    Non è possibile e tuttavia il silenzio regna ancora 11 mesi dopo la consegna sempre più anomala dello statuto del cnc.


    Che dire poi della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che
    "Si occupa di tutto ciò che spetta alla Sede Apostolica circa le promozione e la regolamentazione della Liturgia e, in primo luogo, dei Sacramenti. (P.B. art. 62).

    Promuove l'azione pastorale liturgica in tutto ciò che riguarda la preparazione e la celebrazione dell'Eucaristia, degli altri Sacramenti e dei sacramentali (P.B. art. 64), nonché la celebrazione della domenica e delle altre feste dell'anno liturgico e la Liturgia delle Ore.

    Favorisce e tutela la disciplina liturgica e canonica dei sacramenti e sacramentali, specialmente per quanto concerne la loro valida e lecita celebrazione "

    Anche qui come dobbiamo interpretare il silenzio di questa Congregazione?
    Dobbiamo dedurne che il rito sincretistico del cnc basato sulla "pseudo teologia " di Kiko Arguello è conforme ?
    Dobbiamo dedurne che è stato introdotto nella Chiesa un nuovo rito creato da un laico?
    Non una semplice estremizzazione del Nom ma la creazione di un laico, espressione delle sue teorie.

    Queste Congregazioni tacciono, scendono a compromessi, sembrano piedi e mani legate.
    Da chi?
    Perchè?

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  45. gianluca cruccas ha detto...


    Non capisco come si possa affermare che neanche al Papa e lecito togliere la gramigna,

    *******************

    lo dice GESU' eh! non Caterina ^__^

    « Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.

    Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?

    Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. »
    (Matteo 13,24-30)

    ^__^


    Ciò che tu riporto è diverso, si chiamano DISPUTE attraverso le quali i Padri della Chiesa stabilendo la sana dottrina, automaticamente segnalavano chi era eretico ^__^

    Che cosa è cambiato OGGI?
    lo abbiamo detto milioni di volte Gianlù....la Chiesa ha deciso di usare l'arma della MISERICORDIA attraverso la quale RECUPERARE E NON CONDANNARE...ma questo non toglie la nostra denuncia, lo prevedono diversi Canoni, lo prevede la fede e la stessa ragione ^__^ dopo di che, si attende pregando e METTENDO IN GUARDIA GLI ALTRI...siamo SENTINELLE DEL MATTINO, non deliberatori...

    ^__^
    un abbraccio!

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  46. Hai letto il mio commento Caterina?

    A che cosa servono allora la CDF, la Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti?

    Se non a togliere la zizzania, a sanzionare l`eresia?

    D`accordo lo fanno sempre meno, ma quello è il loro scopo.

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  47. Bella domanda Emma^__^ ma la risposta ce la da la storia stessa della Chiesa^__^

    a cosa serve la CDF?
    qui:
    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_pro_14071997_it.html

    c'è la sua storia dal 1500 ad oggi....e di fatto non è cambiato nulla...

    La mia risposta, ovviamente non solo non soddisferà, ma sembrerà stupida e di fondo lo è perchè, cara Emma, la risposta ce l'abbiamo sotto gli occhi, ma "qualcuno" NON applica le regole del gioco...e noi siamo impotenti di fronte a questo, siamo I PICCOLI...siamo coloro che potranno rivendicare quel "beato chi ha sete di GIUSTIZIA" ma nulla di più... ^__^

    ci consola questo passo biblico:

    Ezechiele cap. 3
    17 Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 18 Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19 Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
    20 Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. 21 Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».

    non abbiamo altro....
    ^__^

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  48. Per alea...
    Se penso che vi comunicate allo stesso Corpo di Cristo e siete fratelli nella fede mi viene lo sconforto!Mi chiedo:Ma com è possibile che nella Chiesa possa coesistere la santità e l'iniquità?
    E' un mistero che si può comprendere solo con la fede
    !!

    se tu ti comunichi col "pane dell'afflizione" e con il "calice dell'esultanza per il raggiungimento della terra promessa" - parola di Kiko - è ben difficile che ci comunichiamo allo stesso Corpo di Cristo!

    la chiesa è fatta di persone e la santità non esiste solo da una parte o dall'altra. E' possibilissimo che nella Chiesa coesistano santità e iniquità è sempre accaduto e accadrà fino alla fine dei tempi.
    Il mistero tuttora incomprensibile è la proliferazione 'protetta' di una entità come il cammino NC

    Forse non bisogna meravigliarsi delle chiese vuote se i cristiani sono quello che si vede su questo blog.Gente intenta a puntare il dito a giudicare a odiare i propri fratelli nella fede!!La Chiesa delle origini invece era stimata anche dai pagani perchè i cristiani si amavano.

    se le chiese sono vuote dipende dal secolarismo e dal nichilismo che non abbbiamo prodotto noi cristiani, inoltre noi non odiamo e non siamo contro nessuno.... il nostro 'dito puntato' non è verso le persone, ma sulle idee e gli insegnamenti 'altri' da quelli cattolici che vengono loro inculcati!

    Se ci fai caso, mentre voi fate piovere accuse come anche questo tuo post è alla fine, noi non accusiamo le persone, denunciamo e smascheriamo gli errori... fervorini come questo tutto fanno tranne che smentirci e non dimostrano nulla

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  49. ... il fatto che continuate a ripetere che diciamo bugie e calunnie, e poi non ci dite MAI come dove e perché, la dice lunga sul fatto che non avete argomenti!

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  50. “Io vorrei sapere se avete dei direttori spirituali,dei confessori e se gli dite quello che fate su questo blog?E soprattutto se vi da l'assoluzione e cosa vi dice?”…

    Gentile amico,
    mi permetto solo, come amico del blog, di ricordare la preghiera del Confiteor:

    “Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni...”

    Troppo spesso, infatti, ci si dimentica che il peccato è legato non solo a ciò che si è commesso, ma anche a ciò che si poteva fare e non si è fatto: omissione, appunto.
    Ora, indipendentemente dalle rispettive posizioni, non esiste (come in Averroè) una “doppia verità” ma una Verità sola che non appartiene né al CN né agli amici del blog, ma a sé stessa che si dona per essere ricevuta e seguita.

    Il modo di seguire questa Verità è quello della Chiesa Cattolica e Apostolica: sé qualcuno, non importa quale ruolo ricopra nella Chiesa stessa, si avvede di storture liturgice, teologiche, contaminazioni etc., in nome della Verità non può tacere perché, come recita il Confiteor, commetterebbe peccato di omissione, ben più grave di toni forti o, quantomeno, poco graditi…

    Saluti,
    Chisolm

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