venerdì 22 maggio 2009

A proposito di ricorrere al vescovo

Ecco la testimonianza di Cinzia, che riporto anche qui per darle il giusto risalto:


Cari amici tutti, vi ringrazio e vi sento profondamente vicino in questo tempo di divisioni della nostra amata Madre Chiesa. Avevate visto giusto riguardo al flop che avrei fatto andando a parlare con il Vescovo della mia zona, Mons.Moretti.


Dopo un'accoglienza molto cordiale, mano a mano che entravo nel cuore del problema la sua gentilezza veniva meno, fino a quando, senza darmi neppure il tempo di poter concludere il discorso, si è alzato in piedi è mi ha invitato ad andarmene. Io per tutta risposta sono rimasta seduta e ho replicato dicendogli, che io non ero andata da lui per giudicare il c.n.c, bensì ha portargli la mia personale esperienza con la constatazione di ciò che ho veduto e toccato con mano in questo tempo di grande confusione. Poi, mi sono messa a piangere, perchè mi sono sentita tradita anche dalla mia stessa tanto amata Chiesa, nella quale sin dall'infanzia, mi hanno educato a riporre fiducia totale.


Le parole di Sua Eminenza Mons. Moretti, sono state come uno staffile al cuore, poichè per lui, il Sig. Kiko è una persona alla quale la Chiesa ha dato la sua totale fiducia, degna e illuminata persona, che non deve essere giudicata da alcuno, in quanto, il Santo Padre, ha riconosciuto come verità il suo carisma.


"Lei, crede al Papa?" - "Certamente! ho risposto io prontamente anzi - ho aggiunto - io amo il Papa e i suoi insegnamenti quale figlia della Chiesa."


Quindi, dopo avermi ammonito ben bene, mi ha fatto gli auguri.
Peraltro, mi ha quasi fatto capire che ci sono altre Chiese nella mia zona che esprimono vari carismi, visto che io non ho il carisma del c.n.c.


Sua Eminenza, però forse non ha ricordato che quando mi sono presentata, oltre al nome e al cognome, ho aggiunto di essere una Terziaria Francescana e che quindi ho ben individuato la mia collocazione nella Chiesa.
Ciò che non ho ancora individuato è il mio posto nella parrocchia.


Ma tantè che la risposta è stata semplice e chiara: "vada alla Santa messa, preghi in compagnia e si metta l'animo in pace perchè la Madre Chiesa sà ciò che fà".


Sono uscita con il viso pieno di lacrime, mi sentivo come smarrita e senza più riferimenti. Di malavoglia sono entrata in Basilica per cercare di fare mente locale, come si dice, ma niente, il mio cuore sentiva solo amarezza e delusione. Poi ho alzato lo sguardo su di una vecchietta che stava seduta in preghiera davanti al Tabernacolo, quando il suo volto improvvisamente si è aperto al sorriso verso di me; ed è per quel sorriso che mi sono ritrovata.


Quello era il mio posto nella Chiesa, questa sarà per sempre la mia casa.

41 commenti:

  1. Cara Cinzia,
    ti siamo particolarmente vicini col cuore e nella preghiera... molti di noi già prima di te hanno sperimentato il dolore lo sgomento e lo smarrimento di quel sentirsi "prigionieri in casa" nella propria Parrocchia e, infine, nella Chiesa

    Non so cos'altro accadrà, cosa potremo ancora dire; ma andiamo avanti con coraggio e con fiducia: come la vecchietta davanti al tabernacolo!

    Ti voglio bene. a presto

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  2. mic ha detto...

    Cara Cinzia,
    ti siamo particolarmente vicini col cuore e nella preghiera... molti di noi già prima di te hanno sperimentato il dolore lo sgomento e lo smarrimento di quel sentirsi "prigionieri in casa" nella propria Parrocchia e, infine, nella Chiesa

    Rispondo:

    No MIc non ci sono prigioni se non quelle del vostro orgoglio e superbia.Basta vi prego,basta!!Tornate in voi!!!Se persevererete proverete ancora tante amarezze perchè non potete sfidare la Vergine Maria.Il Cammino è una sua creatura e la difenderà.Non potete sfidare Dio!!

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  3. Posso dire la mia a riguardo o verrò censurato?

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  4. “Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle.”

    Probabilmente, Gesù sa che non basta un solo sì per divenire pastore e, per questo, lo chiede per tre volte a Pietro, come a dire: “ma sei sicuro? Non è che poi ci ripensi? Oh, tieni presente che le pecore sono le mie…”
    E, invece, qualche pastore, ogni tanto si dimentica che pasce, o dovrebbe farlo, pecore non sue ma che gli sono state affidate: è sempre così, una sorta di usucapione della fede: pasci per venti o trent’anni le pecore del Padrone che, automaticamente, dopo tale tempo esse divengono tue.

    E allora ci si sente esclusi, pecora non gradita con la voglia di saltare il recinto: sì, perché la parabola della pecora smarrita lascia altre interpretazioni. Può smarrirsi la pecora da sola o può smarrirla per negligenza il pastore stesso.
    Per questo, c’è differenza tra pastore e Buon Pastore.
    Per questo la pecora “riconosce la Sua voce” e la segue, sia che essa passi per l’umiliazione che il Giusto stesso ha provato, sia che si conceda alla grazia di un sorriso giunto al momento giusto.
    Il Signore, talvolta rincuora con piccole cose e, al momento giusto, chiederà conto delle sue pecore… E lo farà senza sorridere neanche un po'.

    C.

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  5. Posto qui quanto dice Alea sul thread precedente:

    MIC ha detto

    Se non ti riesce di recuperare l'uso della ragione, smettila di dirci di smettere, ché tanto non è velleità la nostra, ma un diritto e - più ancora - un dovere!

    Risposta:

    un diritto???E chi ve lo da questo diritto??Come ve lo siete guadagnato?In base a cosa lo possedete?Criticare gli altri è un diritto?Dove sta scritto?Me lo fai leggere?Nel Vangelo forse sta scritto che hai il diritto di metterti su un mezzo pubblico e sparlare degli altri facendo insinuazioni e calunnie vergognose senza prove in modo anonimo?Per caso la Chiesa ti autorizza a spettegolare sugli altri,
    mormorando e facendo maldicenza?!Tu hai questo diritto
    ?

    Per aver ricevuto il battesimo la cresima e per aver vissuto la mia formazione alla Fede, cercando di continuare - con fatica, ma con fiducia e senza tentennamenti - a vivere una Fede Viva nella Chiesa cattolica, ho il diritto e anche il dovere di testimoniare la mia Fede e continuare a diffondered gli insegnamenti AUTENTIVI della Chiesa. SI' che ce l'ho!

    La tua è mormorazione emaldicenza, perché non dimostri dov'è che eventualmente sbaglio e noin fai altro che parlare di mormorazione e maldicenza, quando se scorri i vari thread ci sono pagine di spiritualità, di Magistero, di riflessione personale, oltre che di testimonianza, di tutto rispetto

    Continua a celebrare il vostro rito nel vostro loculo sulla vostra mensa e smettila di rompere con le tue contumelie che d'ora in poi cancellerò senza neppure leggere, come del resto sto già facendo, pescandone una a campione ogni tanto, cosa che mi guarderò bene dal fara ancora...

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  6. Per questo la pecora “riconosce la Sua voce” e la segue, sia che essa passi per l’umiliazione che il Giusto stesso ha provato, sia che si conceda alla grazia di un sorriso giunto al momento giusto.
    Il Signore, talvolta rincuora con piccole cose e, al momento giusto, chiederà conto delle sue pecore… E lo farà senza sorridere neanche un po'
    .

    grazie Chisolm, è così!

    viene spontaneo dire come nel salmo: fino a quando, Signore?

    Ma Lui sa e oltre a rincuorarci continua a sostenerci e a nutrici di Sé... del resto, se anche tutti i sacrifici fossero aboliti, non ci rersterebbe che dire: "eccomi", anche solo sotto il tabernacolo del nostro cuore e "Dacci oggi il nostro pane quuotidiano", quello transustantialis come diceva S. Girolamo... e poiché questa invocazione, se non sbaglio insieme a tutte quelle del Padre nostro è una delle ipsissima verba di nostro Signore, non ho alcun dubbio che quel Pane Vivo continui a discendere dal cielo per noi e per i molti...

    Mi colpisce il fatto che siamo chiamati a dire individualmente "eccomi", ma a chiedere, coralmente, "Dacci" "Rimmetti come rimettiamo" "liberaci dal maligno", non senza aver prima chiesto e riconosciuto tutto quello che appartiene al Padre e al Regno...

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  7. Posso dire la mia a riguardo o verrò censurato?

    potevi provarci, a quest'ora lo sapresti... certo che se la tua somiglia a quella di Alea, puoi anche risparmiartela...

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  8. quello transustantialis come diceva S. Girolamo..

    mi sono lasciato prendere dalla foga, diceva panem supersubstantialem...

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  9. Cinzia....voglio consolarti ^__^

    leggi attentamente Tinto Casini nella sua Tunica stracciata...ha vissuto un pò la tua esperienza e sono sicura che queste parole ti saranno di grande aiuto insieme alle mie piccole preghiere...

    scritto negli anni '70

    Parole, sarei tentato di dire, che mi riguardano, per via di quel mio tale libretto; come quest'altre scritte al mio arcivescovo illius temporis in difesa di un giornale che combatteva nei suoi propalatori la febbre modernista allora al suo primo stadio: «È ottima cosa rispettare le persone, ma nessuno vorrebbe, per amore di pace, si giungesse a compromessi, e che, per evitare disaccordi, si falsasse anche di poco la vera missione de L'Unità Cattolica, che è di vegliare sui principi e di essere la sentinella avanzata che dà l'allarme e sveglia i dormienti».

    Vae mihi quia tacui! e per non incorrere in questa minaccia - supposto ch'essa riguardi anche chi lasci arrugginir nell'ozio una penna con cui potrebbe parlare - io considero anche a me rivolto il grido della santa senese, dottore della Chiesa: «Basta col silenzio! Gridate con centomila lingue! Io vedo che a forza di silenzio il mondo è imputridito».
    ^__^

    A me l'ammonimento scritto in quelle sue lettere di fuoco quando la parola «irenismo» ancora non esisteva: «Voler vivere in pace è spesso la più grande crudeltà, Quando un tumore è maturo bisogna inciderlo col ferro e cauterizzarlo col fuoco».

    A me la domanda e la risposta del leone francese (il Bloy) i cui ruggiti hanno svegliato a salvezza tanti dormienti: «Che pensereste voi della carità di un uomo che lasciasse avvelenare i suoi fratelli per la paura di rovinare, avvertendoli, il prestigio dell'avvelenatore? lo non voglio una simile corona di carboni ardenti sulla mia testa, e da lungo tempo ho preso la mia decisione».

    Era bene il timore di una simile rovente «corona» che faceva dire a Pio X, nella Pascendi: «Tacere non conviene più se non vogliamo sembrare infedeli al Nostro più sacro dovere, e se non vogliamo che la bontà usata finora, nella speranza di un cambiamento, sia tacciata di oblio della Nostra carica». E dobbiam credere che tali parole fossero, con tale timore, nella mente di Paolo VI allorché ricevendo in fronte, il 30 giugno 1963, la corona di gerente in terra di Dio, diceva: «Noi resisteremo con tutte le forze a questa irrompente negazione... Noi riprenderemo con somma riverenza l'opera dei Nostri Predecessori: difenderemo la Santa Chiesa dagli errori di dottrina e di costume, che dentro e fuori dei suoi confini ne minacciano l'integrità...»

    Dobbiam crederlo, e credere che ancora vi siano, anche se la speranza nel cambiamento sembra talora spingere la sua bontà fino a obliare lo scettro che insieme alla corona gli fu pur dato, a nome di Dio, per governare, per reggere con mano forte la Chiesa e il mondo.

    http://www.latunicastracciata.net/ultimo_scontro/05_US.htm

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  10. Sono andata su Google e ho visto il curriculum vitae di Mons.Moretti, ah di certo cumula gli onori e gli oneri, ma non è forse che ha perso per strada l`attenzione che un pastore deve avere per le sue pecore?
    Sopratutto quelle che si sentono smarrite?

    Certo che quando una persona ha fatto carriera salendo tutti i gradini uno dopo l`altro in un sistema con le sue regole, i suoi benefattori, non correrà il rischio di mettersi contro chi lo ha sostenuto e aiutato.

    Quando poi si sa che Mons. Moretti è Direttore del Centro diocesano per la Pastorale della famiglia, e quando si sa il ruolo che si attribuisce il cammino nc in questo campo, non c`è più da stupirsi.

    Piccolo dettaglio che mi ha fatto sorridere: è stato ordinato sacerdote per la Diocesi di Roma il 30 novembre 1974 dal Cardinal Vicario Ugo Poletti, lo stesso che ha firmato il decreto per il primo Redemptoris Mater!

    Ti sono vicina con il pensiero, cara Cinzia, hai solo avuto l`amara conferma che a Roma, e senza dubbio altrove, non ci sono mille soluzioni, o subisci il cammino, se to lo impongono nella tua parrocchia, o te ne vai in lacrime e nell`indifferenza del tuo vescovo peggio ancora con i rimproveri del tuo vescovo se osi protestare.

    Purtroppo è questo genere di comportamento che il 10 gennaio, il Papa ha, senza volerlo, incoraggiato, legittimato.
    Il silenzio sulle deviazioni neocat, i richiami presto dimenticati, hanno permesso e permettono, che la frase totem scenda come una ghigliottina su chi osa testimoniare: il Papa li ha approvati, sei con o contro il Papa?

    Vergognosa scorciatoia, ma che in molti non temono di imboccare.

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  11. Purtroppo è questo genere di comportamento che il 10 gennaio, il Papa ha, senza volerlo, incoraggiato, legittimato.

    Per la verità, anche se con grandi sorrisi e approvazioni - che sconcertano non c'è dubbio, conoscendo quel che conosciamo fdel Cammino - il Papa non ha avallato il comportamento di Mons. Moretti ma, al contrario, dalle sue indicazioni non emerge alcun invito - come ha fatto il vescovo - ad abbandonare la propria parrocchia perché non si ha il carisma NC (!?) ma anzi, il Papa invita il Cammino NC a fare comunione nelle Parrocchie

    "il Cammino deve sapersi inserire in modo organico nella pastorale diocesana". Il problema è forse che il papa non sa che ormai a Roma la pastorale diocesana è diventata quella NC!

    Rimarca ancora il Papa: "Un cammino di docile adesione alle direttive dei Pastori e di comunione con tutte le altre componenti del Popolo di Dio"

    Quale comunione se o sei come dicono loro o te ne devi andare perché nella Parrocchia non c'è nessun altro tipo di pastorale?

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  12. Ti ringrazio,Mic, per la tua osservazione e precisazione.
    Purtroppo, nel fatti, quello che resta di quell`incontro, è ciò che permette ad un vescovo di agire come lo ha fatto mons. Moretti.
    Ed è ancor più grave, perchè un vescovo, quei richiami li ha sentiti, li ha letti, sa perchè il Papa li ha fatti!

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  13. Grazie a tutti per la vicinanza e la partecipazione a questa mia amarezza, sono un balsamo sulla ferita aperta.
    Ripensando all'incontro con Sua Eminenza,il fatto più rilevante che mi rimane difficile dimenticare è la sua "arrabbiatura".Nell'istante in cui gli ho detto che il Cardinale Vallini è un pò di parte,poichè ha incensato Kiko il giorno della dedicazione della Parrocchia, si è alzato in piedi e con il braccio teso mi ha pregato di lasciare la stanza.
    Come si arrabbiano.... loro......!
    Ma.... cosa ho detto di sbagliato
    per subire una simile umiliazione?
    Forse è stata la verità che Egli conosce a rendergli amara la parola
    che mi è uscita spontanea dal cuore.
    Ciò che voglio comunicarvi però è, che dopo questo incontro, ho percepito con immediata certezza che il c.n.c è uno spigolo molto duro nel quale potremo solo farci male se tentiamo di abbatterlo.
    Mentre scendevo gli interminabili gradini delo scalone del Vicariato, pensavo (Signore...da chi andremo.....adesso...?)
    Tu Solo!

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  14. Cara Emma...vi sto proponendo all'attenzione la lettura di Tito Casale per delle ottime ragioni, spero che lo vogliate conoscere^__^

    tu pensa che racconta l'episodio di quando padre Turoldo, si lui...spezzò pubblicamente il Rosario per contestare la Chiesa nella battaglia sul divorzio...lui fu divorzista convinto...

    Così come, Tito Casini fa ampie citazioni di Paolo VI per dimostrare la sua buona fede e lo difende, ma senza per questo tacere e dunque senza risparmiarsi nel condannare i prelati che si prestarono al gioco del modernismo...fa i nomi...

    la speranza che lancia Tito Casini è non scoraggiarsi mai e continuare a denunciare e al tempo stesso continuare a convertirsi sempre di più alla Chiesa e a restarle fedele...

    Leggetelo, non ne resterete delusi anzi....troverete non solo un alleato, ma qualcuno che tra gli anni 70/80 ha combattutto la nostra stessa battaglia...
    ^__^

    http://www.latunicastracciata.net/ultimo_scontro/index.htm

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  15. Ciò che voglio comunicarvi però è, che dopo questo incontro, ho percepito con immediata certezza che il c.n.c è uno spigolo molto duro nel quale potremo solo farci male se tentiamo di abbatterlo.

    è esattamente quello che vogliono farci credere, Cinzia...
    il fatto è che noi non stiamo tentando di abbattere il Cnc, stiamo difendendo la Chiesa e cercando di salvare l'dentità cattolica e il culto autentico all'Unico Dio Trinità Vivo e Vero

    possono provare a farci male; ma, col Signore dobbiamo temere di più quelli che uccidono l'anima di quelli che, con mezzucci di ogni genere, possono riuscire a farci tacere. Ma, se taceremo noi, parleranno le pietre!

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  16. Cito da Tito Casini postato da Caterina:

    «Quando una liturgia muore, anche una religione muore un po' insieme». Ed è per contribuire a salvare quanto della Liturgia non è morto, è perché la Pietà sia restaurata e difesa dai nuovi accessi della follia, è per questo, è per la Chiesa, che con la Liturgia s'identifica, che occorre resistere allo scoramento e combattere.
    Dentro la «rocca», ormai, l'indomani di una battaglia perduta al seguito del cedimento della «spianata», come quella contro il divorzio, rivendicato nel nome di una libertà, di un «pluralismo» nel credere, conseguente alla libertà nel pregare
    .

    ora la Liturgia, che per Grazia qualcuno aveva continuato a custodire, ha avuto nuova linfa da Benedetto XVI e dai suoi tentativi di riforma... ma bisogna continuare a combattere, dice Casini "dalla Rocca", dopo che la "spianata" è stata conquistata dalla battaglia persa contro il divorzio...

    Amici miei, dopo il divorzio è venuto l'aborto, ora l'eugenetica e l'eutanasia minacciano pesantemente il futuro dell'umanità; poi le eresie ormai interne, profanazioni su profanazioni... qual è la nostra Rocca? Il Golgota della Chiesa e di noi con essa?

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  17. ... ma ci è già salito Qualcuno e non ci è salito per niente e noi non siamo soli... e c'è anche la Sua e nostra Madre!

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  18. Cerchiamo di capirci, Mic. Sono un ex Neocatecumenale (e sai cosa ne pensano gli "ex" del cammino) capitato qua per caso. La mia opinione non è quella di quel tizio neocatecumenale fomentato, e dovresti essertene accorto. Non mi interessa difendere Kiko, sono soltanto rimasto colpito da alcune vostre affermazioni e ho chiesto chiarimenti. Primo tra tutti: perché il Concilio Vaticano II vi fa così schifo? E perché dite che Giovanni Paolo II che bacia il Corano è un eretico quando siete sostenitori dell'uomo che si è battuto per canonizzare Pio IX, meglio conosciuto come l'antisemita che ha stabilito il dogma dell'infallibilità del papa?
    Se sono stato offensivo per favore fammelo notare e correggimi, perché è un discorso che mi piacerebbe portare avanti, dato che ho notato che avete anche una preparazione alle spalle, non siete assolutamente i cattolici medi ignoranti che come un disco rotto ripetono quello che imparano all'oratorio.
    P.S. Il mio parere circa il contenuto di questo post per adesso me lo risparmio.

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  19. Testimonianza di un sacerdote uscito dal C.N.
    " A questo punto si pongono alcune domande che non hanno trovato risposta.
    Perchè i testi di Kiko sono così rigorosamente segreti?
    Perchè i neocat... non rendono pubbliche le loro entrate?
    Hanno mai pensato che le critiche fatte loro, sia dottrinali che metodologiche potrebbero essere dettate dall'amore per la verità
    e non da diavoli persecutori che ce l'hanno con loro?
    Hanno mai riflettuto, vista la familiarità che hanno con la Parola, su quel versetto di Osea che dice: "Misericordia io voglio e non sacrifici"? (Os 6,6)
    Da : https://www.blogger.com/comment.g?blogID

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  20. Cerchiamo di capirci, Mic. Sono un ex Neocatecumenale (e sai cosa ne pensano gli "ex" del cammino) capitato qua per caso.

    ora che lo hai esplicitato è più facile capirci: non sono un indovino ;)

    La mia opinione non è quella di quel tizio neocatecumenale fomentato, e dovresti essertene accorto. Non mi interessa difendere Kiko, sono soltanto rimasto colpito da alcune vostre affermazioni e ho chiesto chiarimenti. Primo tra tutti: perché il Concilio Vaticano II vi fa così schifo?

    nessuno di noi ha mai affermato che il Concilio Vaticano II fa schifo; ma ci siamo resi conto di quante sue arbitrarie applicazioni, ormai ben individuate - di alcune abbiamo anche discusso - abbiano accentuato nella Chiesa una crisi che va assumendo contorni sempre più gravi e su molti fronti. Rimanendo sulle generali, la prima cosa che mi viene in mente è la parola del Signore che dice "voi siete NEL mondo ma non siete DEL mondo"; invece, il mondo - con tutti i suoi elementi anticristici - è entrato nella Chiesa... sono forze oscure che dobbiamo combattere innanzitutto dentro di noi; ma se ci viene meno l'aiuto di una vita Sacramentale autentica come alimento di una Fede Viva in una Chiesa, Corpo di Cristo, non più integra e ben compaginata, diventa davvero tutto molto più difficile...
    E' un discorso che, se ti interessa, potremo approfondire con dettagli concreti: uno dei tanti spesso ricordati è quanto sia dannosa la "medicina della misericordia" senza la giustizia, nel senso che la Chiesa ha abdicato alla sua funzione di condannare gli errori; il che è necessario per impedirne la proliferazione e salvaguardare chi ne cade vittima...

    Una piccola osservazione al tuo "a me non interessa difendere Kiko": nemmeno a me interessa star lì a dargli addosso. Non ce l'ho con la persona, ma con le idee e con le prassi che diffonde e con le quali svia tante persone e ha creato un monstrum di portata apocalittica in seno alla Chiesa.

    E perché dite che Giovanni Paolo II che bacia il Corano è un eretico quando siete sostenitori dell'uomo che si è battuto per canonizzare Pio IX, meglio conosciuto come l'antisemita che ha stabilito il dogma dell'infallibilità del papa?

    l'espressione "eretico" non mi sembra appropriata. Per quanto mi riguarda, penso che un Papa che venera con quel gesto il libro sacro di una religione che non riconosce né la Trinità né la Divinità di Cristo per sorvolare su altre cose, mi genera sconcerto e mi desta perplessità il suo dialogo con chiunque e ad ogni costo... forse sto esagerando; ma a me sembra che il corso preso dal cosiddetto dialogo inter-religioso sia proprio questo "con chiunque e ad ogni costo" che va a tutto discapito della propria identità e della propria missione

    Cos'hai contro il dogma dell'infallibilità del Papa?

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  21. CODESTO VESCOVO COMPLETAMENTE PRIVO DI LUCE PROVENIENTE DALLA VERITA' HA DETTO...

    Le parole di Sua Eminenza Mons. Moretti, sono state come uno staffile al cuore, poichè per lui, il Sig. Kiko è una persona alla quale la Chiesa ha dato la sua totale fiducia, degna e illuminata persona, che non deve essere giudicata da alcuno, in quanto, il Santo Padre, ha riconosciuto come verità il suo carisma.

    QUESTA E' UNA DELLE GRAVISSIME CONSEGUENZE DELLA FESTICCIOLA FATTA IL 10 GENNAIO 2009 DAL VATICANO CON LA SETTA ERETICA DEI NEOCATECUMENI.
    LA PIù GRAVE E SENZA DUBBIO IL NON AVER FERMATO CODESTO MOVIMENTO COMPLETAMENTE PRIVO DELLA GRAZIA DI DIO, MA SCANDALOSAMENTE GLI E' STATO DATO UNO STATUTO FALSO E UNO SCONCERTANTE INVIO DA PARTE DEL PAPA PER LA COSIDETTA NUOVA EVANGELIZZAZIONE, CHE FINIRA' DI INFESTARE CIO' CHE RIMANE DELLA CHIESA CATTOLICA, PERCHE' SCONCERTANTE? PERCHE' IL PAPA CONOSCE MOLTO BENE LA DOTTRINA DIABOLICA DEI CN, GIA' DAI TEMPI IN CUI ERA PREFETTO DELLA DOTTRINA DELLA FEDE.
    IL DISCORSO FATTO IL 10 GENNAIO CONTIENE AFFERMAZIONI CHE NON CORRISPONDONO ALLA VERITA' DEI FATTI COMPIUTI DALL'ERETICO KIKO ARGUELLO E LA SUA COMBRICCOLA, DI CUI FANNO PARTE MOLTISSIMI CONSACRATI, CODESTO DISCORSO POI CONTIENE DELLE COSIDETTE LINEE PASTORALI GIA' DETTE DA GIOVANNI PAOLO II, QUINDI QUESTE LINEE GUIDA NON CONTENGONO NIENTE DI NUOVO, MA CONFERMANO CHE IL 10 GENNAIO 2009 SI E' COMPIUTO UN ENNESIMO COMPROMESSO CON QUESTA SETTA.

    SU CODESTO MONSIGNORE IO PERSONALMENTE STENDO UN VELO PIETOSO, COME DALTRONDE HO FATTO CON TANTI ALTRI SENZA CHE NESSUNO, COMPRESO IL PAPA FERMI CODESTI PERSONAGGI.

    IL TEMPO DELL'ANTICRISTO E' GIA' INIZIATO DA TEMPO E COLUI CHE SARA' L'INCARNAZIONE DEL DIAVOLO GIA' CAMMINA DA TEMPO SULLA TERRA ATTENDENDO SOLO CHE COLUI CHE GLI STA' IMPEDENDO DI MANIFESTARSI SIA TOLTO DI MEZZO.

    GIANLUCA CRUCCAS

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  22. gianluca cruccas ha detto...

    " IL TEMPO DELL'ANTICRISTO E' GIA' INIZIATO DA TEMPO E COLUI CHE SARA' L'INCARNAZIONE DEL DIAVOLO GIA' CAMMINA DA TEMPO SULLA TERRA ATTENDENDO SOLO CHE COLUI CHE GLI STA' IMPEDENDO DI MANIFESTARSI SIA TOLTO DI MEZZO."


    :-) mille e non più mille!!!!

    RispondiElimina
  23. :-) mille e non più mille!!!!

    che si sia arrivati a questo punto nessuno di noi può dirlo con certezza; ma è un fatto che il momento che stiamo vivendo sia uno dei più difficili e confusi della storia, pur travagliata e variegata nei secoli, della nostra Chiesa...

    e a tutto questo non sono estranee le storture poste in essere dal Cammino NC, anche se non è l'unico fronte di una serie di 'variazioni' - per cavarcela con un termine usato da Romano Amerio, che equivale a perdita di identità - subìte dalla nostra Chiesa, che ci vedono esistenzialmente coinvolti, impotenti ma fiduciosi nell'intervento del Signore quando e come vorrà

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  24. Pio X, nella Pascendi:

    «Tacere non conviene più se non vogliamo sembrare infedeli al Nostro più sacro dovere, e se non vogliamo che la bontà usata finora, nella speranza di un cambiamento, sia tacciata di oblio della Nostra carica».

    Sì, tacere non dovrebbe più convenire eppure si continua a tacere...

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  25. aggiungo una cosa che mi sembrava ovvia, ma forse è bene esplicitare, per Giovanni:
    criticare alcuni gesti o parole di un Papa - che come uomo può incorrere in errore - non significa metterne in discussione l'infallibilità, perché questa interviene solo quando egli parla ex cathedra...

    è la stessa ragione per la quale - e se ne sono date le motivazioni - ci si permette di non esimerci dal criticare una certa gerarchia, il cui magistero vincola all'obbedienza solo se in linea con la Tradizione...

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  26. I neocatecumenali che si sono illustrati con la loro disobbedienza ai papi successivi, compreso l`attuale, vorrebbero ora passare per degli esempi di obbedienza, vanno persino, con la loro arroganza abituale, fino a accusare noi o altri di disobbedienza ai vescovi o al Papa.

    Lo fanno senza nessun pudore e perchè non lo farebbero?
    È molto facile per loro obbedire dal momento che i vescovi sono agi ordini di Kiko Arguello, la volontà dei vescovi è in simbiosi con quella di Arguello.
    I desideri di Kiko Arguello diventano quelli dei vescovi che si onorano di dare loro l`esecuzione auspicata.
    Il tutto per il bene della Chiesa, delle famiglie,delle vocazioni, della nuova evangelizzazione!!
    In realtà i neocatecumenali non obbediscono ai vescovi ma a Kiko Arguello.

    Per quel che riguarda il Papa, il discorso è diverso.
    Anche con lui, i neocatecumenali osano dire che sono obbedienti e lo fanno con una faccia tosta che solo la loro arrogante sicurezza può permettere.
    Dimentichi degli anni passati di disobbedienza, quando incuranti delle prescrizioni chiare e ripetute di Benedetto XVI hanno continuato a comunicarsi stando seduti.
    Incuranti che senza dubbio ancora oggi continuano a disobbedire, perchè è evidente che Benedetto XVI non può accettare che nel "rito" kikiano siano presenti elementi estranei alla liturgia cattolica.
    Incuranti dei richiami forti che il Papa ha rivolto loro il 10 gennaio, non si preoccupano nelle parrocchie di collaborare, inserirsi, loro dove vanno o restano in disparte, con il loro ritmo e il loro rito, la loro struttura, o si impongono e assorbono.
    Di certo non è questo che vuole il Papa, anzi vuole l`esatto contrario.

    Siamo nella situazione assurda, allucinante, paradossale in cui chi disobbedisce è elogiato e chi obbedisce è criticato e messo in disparte.

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  27. Ieri sera ho visto per caso, su Telepace, solo qualche immagine dell`alzata dopo il viaggio del Papa.
    Come al solito parole compiacenti, che ripetono come dei papagalli la prosa neocatecumenale imparata a memoria.
    Preferisco non soffermarmi su quel fenomeno di suggestione collettiva, di manipolazione collettiva, che mi provoca solo una grande comprensione-tenerezza per chi ne è vittima e mancanza di rispetto per chi ne è l`autore e per chi se ne fa complice.
    Potrei anche sottolineare l`orgoglio e l`arroganza di Kiko Arguello che convoca il suo gregge ovunque vada il Papa e prende per ultimo la parola il giorno dopio la partenza del Pontefice.

    A parte che ogni persona dotata di un pò di buon senso che assiste a quei raduni dovrebbe avere la decenza di almeno interrogarsi su ciò che sta vedendo e evitare di porre quei giovani suggestionati e manipolati in esempio, durante quei pochi secondi su Telepace, ho di nuovo sentito la frase totem della "nuova evangelizzazione" della quale i neocat sarebbero i modelli.

    Caspita che è nuova, eccome è nuova!

    NUOVA!
    I nuovi evangelizzatori neocatecumenali portano il Vangelo secondo Kiko Arguello
    I nuovi evangelizzatori celebrano con il rito di Kiko Arguello.
    I nuovi evangelizzatori catechizzano con i testi di Kiko Arguello.

    Che poi la visione che Arguello ha del Vangelo sia molto personale e difforme, che il suo rito contenga elementi non cattolici, che i suoi testi siano a tuttora non approvati e non pubblicati...
    è un dettaglio per i fautori della nuova evangelizzazione!

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  28. Giovanni ha detto...
    Non mi interessa difendere Kiko, sono soltanto rimasto colpito da alcune vostre affermazioni e ho chiesto chiarimenti. Primo tra tutti: perché il Concilio Vaticano II vi fa così schifo? E perché dite che Giovanni Paolo II che bacia il Corano è un eretico

    ***********************

    Caro Giovanni...sul bacio al Corano mi sento interpellata perchè sono io che ho definito NON il Papa, MA IL GESTO IN SE' UN ATTO ERETICO....attento perchè la differenza è sostanziale^__^
    ed ho spiegato il motivo:
    nel Corano è attestato letteralmente che Gesù Cristo NON è il Figlio di Dio e che la Santissima Trinità è un falso dei cristiani....in tutta onestà intellettuale e da cattolico, tu baceresti pubblicamente un testo che dicesse queste cose?
    ;-)

    Ma perchè il Papa l'ha fatto?
    LE SUE INTENZIONI ERANO BUONE...egli non baciò il Corano perchè "parola vera", ma perchè in esso essendovi contenute parole ANCHE DI RISPETTO PER CHI NON E' MUSULMANO (anche se in altre sure c'è la condanna ai cristiani E AGLI EBREI!!), il Papa lo baciò in un momento storico molto delicato...c'era stato l'attacco alle Torri gemelle ed era cominciata questa guerra contro l'Islam...il Papa volle fare un gesto DI DISTENZIONE...

    Ergo il Papa NON è eretico per questo, ma il gesto in sè resta eretico, anche quando il Papa salisse sugli onori dell'altare...^__^

    Un grande santo Domenicano, predicatore eccellente che come predicava convertiva fiumi di anime...parlava in spagnolo e in italia TUTTI LO CAPIVANO...sostenne un antipapa ^__^ ne era pefino il consigliere...ma la Chiesa lo definì antipapa....eppure lui è stato fatto santo comprendi?
    Lo scandalo non sta in questo, ma nei GESTI E NEGLI ATTI CHE COMPIAMO...cosa dovrebbe mai capire una persona SEMPLICE che vede il Papa basiare un libro in cui si nega l'identità divina del Cristo?
    comprendi dove alberga lo scandalo e il concetto di eresia?

    Papa Liberio fu costretto ad abiurare all'eresia ariana, ma non fu mai un ariano...non sposò mai quella eresia...

    si dice di persona eretica la persona CHE SPOSA UN INSEGNAMENTO DIVERSO DA QUELLO INSEGNATO DALLA CHIESA....
    trattasi di un GESTO ERETICO che non colpisce la persona, quando un momento storico, o una situazione storica particolare, porta la persona a dover in qualche modo difendere LA PERSONA che non è cattolica....
    ;-)

    spero di averti aiutato alla comprensione...

    In seconda analisi, come ti è stato spiegato, ma ripetere giova:
    NON ci fa "schifo il Concilio" MA COMBATTIAMO LA FALSA ERMENEUTICA, la falsa interpetazione che ha portato alla profanazione di Chiese e di liturgie antiche...

    Combattiamo ascoltando le profezie e vedendo i segni dei tempi, per esempio:

    "...L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli...chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi, e il demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della Mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro..."


    13 Ottobre 1973, messaggio della Vergine Maria a Suor Agnese Sasagawa, Akita

    Nel giugno del 1988 il Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede (oggi Benedetto XVI), espresse un giudizio definitivo sulla vicenda definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede.

    comprendi?
    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  29. Mi avete dato molte risposte, infatti adesso non so da dove cominciare.
    Parto da Mic.
    Contro l'infallibilità dal papa non ho niente, perché in fondo l'unico dogma stabilito da un pontefice dopo Pio IX è stato, se non erro, quello dell'Assunzione della Vergine Maria, introdotto da Pio XII (correggetemi se sbaglio) negli anni 50. Francamente i dogmi di questo genere poco mi cambiano la vita e sono ben felice di accettarli.
    Quello che non mi piace è la tendenza ad estendere il concetto di infallibilità all'interno delle alte cariche ecclesiastihe e, soprattutto, non mi piace per nulla Pio IX per il suo machiavellismo, per il suo antisemitismo e per l'eccessivo spargimento di sangue durante il suo pontificato.
    Sulla questione Arguello invece non
    ti capisco. Che fastidio ti danno i neocatecumenali? Abbiamo appurato il fatto che non sei d'accordo con loro. E ciò è legittimo, è un tuo diritto. Ma concretamente dov'è il problema? Se ti riferisci alla tendenza del neocatecumenale medio di elargire fuoriluogo prediche basate su teologia spicciola non posso che essere d'accordo. Per il resto credo che se non ti piacciono sia più che sufficiente lasciarli perdere. Perché vista da uno totalmente indifferente alla questione come può essere il sottoscritto sembra che spesso parli come se ti fossi innamorato di una neurocatecumenale che non ricambia i tuoi sentimenti (chiaramente è un modo di dire, non parlo di te singolarmente ma dell'intenzione di tutti gli amministratori del blog).
    Non sto giudicando nessuno, sto solo cercando di capire.

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  30. Caro Giovanni,
    non è necessario che tu sostenga che non stai giudicando: sei libero di giudicare e riprenderci, motivandolo, per tutto quello che vuoi... il "giudizio" inteso come 'valutazione' basata su elementi di ragione e di logica e di esperienza e di cultura, non può che essere una cosa positiva e, in un contesto di dialogo autentico, non può che arricchire ogni discussione.

    Sulla questione Arguello invece non ti capisco. Che fastidio ti danno i neocatecumenali? Abbiamo appurato il fatto che non sei d'accordo con loro. E ciò è legittimo, è un tuo diritto. Ma concretamente dov'è il problema?

    né Arguello né i neocatecumenali mi danno alcun fastidio. Non so se hai notato che qui non si "giudicano" le persone, ma le idee e le prassi che praticano e che diffondono. In kilometri di blog e sul sito che credo tu conosca abbiamo fornito a iosa motivazioni e documentazioni mettendo a confronto la predicazione kikarmeniana con il 'depositum fidei' cattolico... e ho già detto e ripetuto che non è per una mera questione giuridica di ortodossia o di sterile apologetica, ma nella convinzione - provata come ripeto - che quelle idee e quelle prassi non siano cattoliche e, proprio in virtù di questo, allontanino della Retta Fede; il che significa da un autentico personale (oltre che comunitario) rapporto col Signore che qualifica secondo il Progetto del Padre anche il nostro rapporto con noi stessi e con il mondo.

    Quindi il problema non è che io "non sono d'accordo con i neocatecumenali", è che sono loro a non essere d'accordo con la VERA Chiesa; ma di questo riesce ad accorgersi e quindi a esprimerlo chi già conosce e vive la Fede nella VERA Chiesa...

    Se ti riferisci alla tendenza del neocatecumenale medio di elargire fuoriluogo prediche basate su teologia spicciola non posso che essere d'accordo. Per il resto credo che se non ti piacciono sia più che sufficiente lasciarli perdere.

    da quello che ti ho detto sopra credo sia chiaro che qui non è questione di gusti o di opinioni personali ("se non ti piacciono"), qui è in gioco l'identità cattolica che il Cammino nc, il modernismo, il progressismo, i poteri massonici, stanno tentando di far scomparire... e allora non si tratta tanto di "lasciarli perdere", quanto di dire le cose come stanno per chi è in grado ancora di salvarsi dallo scempio in cui siamo immersi fino al collo

    Perché vista da uno totalmente indifferente alla questione come può essere il sottoscritto sembra che spesso parli come se ti fossi innamorato di una neurocatecumenale che non ricambia i tuoi sentimenti..

    questa è una tipica battuta di conio neocat che, soprattutto dopo tutto quello che ho detto, lascia maggiormente il tempo che trova ;)

    appena ho tempo ti rispondo sul resto

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  31. Giovanni ha detto...

    Ma concretamente dov'è il problema?

    *****************

    in sostanza il problema, in parte, sta descritto qui:

    http://www.internetica.it/neocatecumenali/VescoviPuglia.rtf

    sta descritto qui:
    http://www.internetica.it/neocatecumenali/Arinze-praticaLiturgica.rtf

    con annesso appello del Pontefice nel gennaio 2006 che la riporta come atto ufficiale magisteriale pontificio...^__^

    ecc...ecc...ci sono altri collegamenti, ma questi due mi sembrano sufficienti, per chi vuole vedere e capire senza paraocchi e senza per questo giudicare le persone aderenti al Cammino come non di debbono giudicare chi ne esce....;-)

    Ora a questo occorre, per onestà di INFORMAZIONE (altrimenti l'informazione è chiusa solo agli elogi^__^) inserire le giuste OSSERVAZIONI di padre Zoffoli, e cercare di leggerle con animo sereno DA AMBO LE PARTI;-)

    nel senso che: i NC dovrebbero leggere le critiche per capire davvero se i loro catechisti insegnano il Magistero della Chiesa o se lo usano per affermare L'IDEA DI CHIESA CHE VUOLE KIKO a cominciare dalla struttura delle Chiese: come mai nessun NC si chiede PERCHE' QUESTE MODIFICHE ALLA STRUTTURA DELLA CHIESA? PERCHE' QUESTO ALLONTANAMENTO DALLA STRUTTURA ORIGINALE DELLE CHIESE CATTOLICHE?
    Perchè nelle chiese kikiane ci sono solo le SUE icone?
    Perchè un NC usa solo le immagini kikiane e i canti kikiani?
    ^__^

    dalle domande poi, con SERENITA' e senza pensare che ciò voglia minare il CARISMA (se un carisma c'è queste sono le prove^__^)verificare le risposte alla luce del Magistero ECCLESIALE, senza avanzare pretendendo, come dice Kiko, che con il Concilio TUTTO E' NUOVO E DA RIFARE DA RIFARE LE CHIESE...con l'arte kikiana e le sue icone...questa è una idea che Benedeto XVI STA RIPETUTAMENTE CONDANNANDO...


    Dall'altra parte, chi vuole come noi approfondire l'argomento NC deve farlo con la massima carità cercando di non ostacolare LE PERSONE....e questo non è facile...le intenzioni, caro Giovanni, sono BUONISSIME credimi ^__^ ma siamo limitati e spesso delusi e amareggiati, per questo suggerivo anche a te di leggere Tito Casini, rimasto sempre fedele alla Chiesa, anzi ha sempre difeso Paolo VI...ma non ha mai taciuto lo scempio che egli vide fra il 1972 e il 1975

    http://www.latunicastracciata.net/ultimo_scontro/index.htm

    Il problema dov'è?
    sta nel fatto che non esiste nella Chiesa un rito NC ma di fatto e tacitamente e contro la Lettera del card. Arinze voluta dal Papa, tale rito continua...
    sta di fatto che il problema è quello di continuare ad ignorare la RIFORMA DI BENEDETTO XVI sulla Liturgia che sta tentando di cancellare (CON LE BUONE) 40 anni di abusivismo liturgico della Messa e sta chiedendo di richiamare la Messa con il suo nome:
    -DIVINO UFFICIO,
    -DIVINO SACRIFICIO
    -SANTA MESSA
    -DIVINA EUCARESTIA
    ecc...e non più: CENA, MENSA, BANCHETTO...perchè è nel Divino Ufficio, NEL SANTO SACRIFICIO che si fa il banchetto, ergo viene prima IL CALVARIO, IL SACRIFICIO (INCRUENTO), POI VIENE IL BANCHETTO..."beati gli invitati alla Mensa del Signore, ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo..."
    ^__^

    nella Redempitionis Sacramentum è chiesto esplicitamente che dagli altari vengano tolti i simboli, posti ABUSIVAMENTE, che riconducano AD ALTRE RELIGIONI...il CN persiste a tenere il candelabro ebraico....

    sempre in questo documento si chiede ai fedeli laici di DENUNCIARE OGNI ABUSO sulla Messa e sull'Eucarestia sia all'Ordinario del luogo, sia a Roma...e il Papa ha chiesto al CN il 10.1.2009 di guardare a Roma QUALE MODELLO...
    perchè lo ha chiesto?

    ^__^

    Ecco Giovanni....tutto ciò non porta a gettare via il bambino con l'acqua sporca, ma di pulire tal "bambino" si....è un dovere, è una raccomandazione...è legittimo...^__^

    RispondiElimina
  32. Parole profetiche. Dette da un cardinale di nome…

    Indovinello: chi è l’autore della seguente citazione?

    “Mai la Chiesa ha avuto come oggi più urgente bisogno di oppositori contro il liberalismo religioso, mentre, ahimé, questo errore si stende come una rete su tutta la terra. [...] Il liberalismo religioso è la dottrina secondo la quale non esiste nessuna verità positiva in campo religioso, ma che qualsiasi credo è buono come qualunque altro; e questa è la dottrina che, di giorno in giorno, acquista consistenza e vigore. Questa posizione è incompatibile con ogni riconoscimento di una religione come vera. Esso insegna che tutte sono da tollerare, in quanto sono tutte materia di opinione. La religione rivelata non è verità, ma sentimento e gusto, non fatto obiettivo. [...] Ogni individuo ha diritto a interpretarla a modo suo. [...] Si può andare nelle chiese protestanti e in quelle cattoliche; si può ristorare lo spirito in ambedue e non appartenere a nessuna. Si può fraternizzare insieme in pensieri e affari spirituali, senza avere dottrina comune o vederne la necessità. Poiché la religione è un fatto personale e un bene esclusivamente privato, la dobbiamo ignorare nei rapporti reciproci”.

    Joseph Ratzinger? Camillo Ruini? Né l’uno né l’altro. Per trovare l’autore di questa citazione bisogna risalire indietro di 130 anni, al 12 maggio del 1879, al discorso che John Henry Newman pronunciò dopo aver ricevuto da Leone XIII il “Biglietto” della nomina a cardinale.

    Nello stesso discorso il neoporporato – grande teologo e grande convertito dall’anglicanesimo, tanto osannato come “profeta” dai cattolici progressisti di oggi – aggiungeva:

    “La bella struttura della società che è l’opera del cristianesimo sta ripudiando il cristianesimo. [...] Filosofi e politici vorrebbero un’educazione universale, affatto secolare, che provveda le ampie verità etiche fondamentali di giustizia, benevolenza, veracità e simili, con la volontà di rimuovere ed escludere la religione”.

    Il discorso di Newman uscì sulla prima pagina de “L’Osservatore Romano” di due giorni dopo. Ed è stato riproposto 130 anni dopo, lo scorso 20 maggio, ancora da “L’Osservatore Romano”.

    Con questo commento finale, da parte del teologo Inos Biffi:

    “È difficile non riconoscere la rovinosa attualità di questo liberalismo religioso, che preoccupava Newman nel 1879. Oggi infatti si sta esattamente e largamente avverando e diffondendo la persuasione che le religioni siano equivalenti, che sia indifferente e non pertinente la questione della loro verità, che una confessione o una Chiesa si equivalgono. E che, in ogni caso, la religione appartiene esclusivamente all’ambito privato e personale, senza riflessi sociali. A non mancare di equivocità è talora lo stesso dialogo interreligioso: quando cioè dovesse attutire la coscienza che, alla fine, a importare è la religione vera. La confusione che al riguardo si sta creando, all’interno stesso di esperienze cristiane elitarie, e ‘profetiche’, come le chiamano, è mirabile e singolare, ma è assolutamente contraria al Vangelo e alla tradizione ecclesiale. Parlano del Popolo di Dio e ne annebbiano le certezze.

    “Anche l’altro, e connesso, rilievo di Newman appare di sorprendente attualità: quello relativo allo smantellamento della ‘cultura’ cristiana e delle sue risorse educative, con il pretesto della ‘laicità’ e dei valori ‘laici’, come diciamo oggi. Il neocardinale parlava di ‘giustizia, benevolenza’, noi solitamente di ’solidarietà’. Ma una pura educazione ‘laica’ condotta nell’indifferenza religiosa è incapace di fondare un’etica ed è fatalmente destinata a educare al nulla.

    “Oggi chi afferma una cosa stramba o antiecclesiale si autofregia del titolo di profeta. Lo fu invece davvero Newman, le cui opere con la loro finezza storica e psicologica, con la loro bellezza poetica, e con lo splendore della loro verità, hanno impreziosito per sempre la Chiesa”.

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  33. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  34. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E' IL BAMBINO, CREATO AD IMMAGINE DELL'ERETICO E FALSO CRISTIANO KIKO ARGUELLO, CODESTO CAMMINO NON E' ALTRO CHE CIò CHE LUI, INSIEME A SUOI SOCI, CORROTTI COME LUI, AFFERMA NELLE SUE ABBERRANTI CATECHESI, PERALTRO NOTE ANCHE AL VATICANO E SCANDALOSAMENTE DOPO TANTISSIMI ANNI, ANCORA NON ANNO DATO UN GIUDIZIO SU QUESTA NEFANDA E DIABOLICA DOTTRINA, MA ANZI LÌ HA APPROVATI.

    PER QUANTO RIGUARDA L'ACQUA SPORCA, CODESTO MOVIMENTO LUCIFERINO, NEGLI ANNI NE HA PRODOTTA TANTISSIMA, INQUINANDO TANTISSIME PERSONE, SPINTE ADIRITTURA AL SUICIDIO.

    NON CAPISCO QUINDI COSA CI SIA DA SALVARE DI QUESTO COSIDDETTO BAMBINO, CHE ALTRO NON E' CHE KIKO ARGUELLO...

    E PER QUANTO RIGUARDA IL GUARDARE A ROMA, BISOGNA SEMPRE FARE UN SERIO E ILLUMINATO DISCERNIMENTO SU CHI E CHE COSA SI GUARDA, PERCHE' SI POTREBBERO TROVARE DELLE AMARE SORPRESE...

    GIANLUCA CRUCCAS

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  35. vorrei sottoporvi questa notizia che mi ha parecchio inquietato:

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_maggio_23/clericus_cup_finale-1501387894103.shtml

    per quanto riguarda la notizia, sono sicuro che vi unirete a me nel congratularvi con i nostri cari seminaristi.

    non e' inquietante pero' che il corriere parli di neocatecumeni senza neanche sentire il bisogno di spiegare che cosa sono?

    siamo diventati cosi' mainstream ormai?

    un zufolo dubbioso

    z

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  36. Hanno vinto la coppa:
    http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_maggio_23/clericus_cup_finale-1501387894103.shtml

    in effetti le vittorie terrene sono quelle a cui piu'tengono......

    RispondiElimina
  37. siamo diventati cosi' mainstream ormai?

    un zufolo dubbioso
    .

    la situazione che si è andata delineando in queste pagine è tale che non ci meravigliamo più di nulla, zufolo, resta tuttavia da vedere se i tuoi iniziatori (voglio escludere tutte le persone in buona fede) sono così mainstream anche davanti al Signore; ma in questo caso, più che di tendenza, bisogna parlare di appartenenza...

    RispondiElimina
  38. Ma amici miei, e vi stupite?
    Nella corsa alla normalità, nel senso di essere accettati come "normali"=come tutti, perfettamente inseriti, in piena coerenza con l`occupazione=invasione del territorio, del terreno, che cosa c`è di meglio per provare questa "appartenenza" che un torneo calcistico?

    A ciò si aggiunge l`oramai proverbiale ambizione dei necoat di mostrare che sono i migliori i assoluto, i numeri, i trofei, le onorificenze, tutto fa brodo!
    E per riuscire a provare questa eccellenza , la loro eccellenza, sappiamo che i neocatecumenali non indietreggiano davanti a nessuno sforzo!

    RispondiElimina
  39. Cinzia, mi dispiace per quanto successo. Purtroppo avevo il presentimento che andasse così. Quando parlai dei problemi della mia parrocchia a Mons. Dieci mi disse di andare in una non NC nulla di più.

    Non temere comunque, e offri questa sofferenza al Signore. E se ne hai la forza, continua. Finchè ti comporti con lo spirito della "correzione fraterna" puoi continuare.

    In questi giorni si prepara il convegno diocesano a Roma.
    Grande enfasi pone Vallini sull'accoglienza delle parrocchie ai fedeli. Mi viene da chiedergli: si è chiesto eminenza cosa avviene nelle parrocchie NC? C'è questa accoglienza?

    Leggere il documento di preparazione poi è uno spettacolo. Magari da farci un'altro post.
    E' qui.
    http://www.vicariatusurbis.org/

    RispondiElimina
  40. Con dolore (previsto) ma con franchezza, dobbiamo purtroppo prendere atto che c'è un altro successore degli Apostoli che ha un grandissimo terrore di finire su tutti i giornali come "il nuovo anti-Kiko" (probabilmente sa bene come i neocat sanno vendicarsi dei "Faraoni").

    Il cancro neocatecumenale continua a rovinare la Chiesa. Guarirà forse mentre si finge che va tutto bene?

    Ho ancora una flebile speranza: che quel vescovo, obbligato dal Politically Correct a rispondere a Cinzia in quel modo, provveda poi con altri mezzi a fare almeno un po' di quel che gli sarà possibile.

    Dieci, cento, mille Cinzia, potrebbero sortire miglior effetto.

    RispondiElimina

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