lunedì 11 maggio 2009

Se non si esce dal sepolcro


Ho appena finito di seguire la diretta della visita di Benedetto XVI allo Yad Vashem (memoriale e nome) che perpetua il ricordo delle vittime della shoah.

Vado a ruota libera nella condivisione con voi della lettura di quello che ho vissuto:

Nell'antro buio e tetro della "Sala della Memoria" - che conosco perché l'ho visitato con rispetto e condivisione, che conservo - abbiamo assistito ad una macabra Liturgia funebre perpetuata nel tempo... è stato struggente dal primo canto (il salmo 22 Elì Elì lemàh azavtàni) ad anì ma'amin= io credo... sulle labbra di molti condotti alla morte all'ultimo canto compreso ha tikvà, la speranza che però, essendo l'inno nazionale, ha concluso la celebrazione con enfasi e corale partecipazione di tutti gli Israeliani presenti e, da ricordo dolente e struggente, si è trasformato in orgoglio nazionale...

Ho seguìto il Papa nel suo raccoglimento, ma ho anche un po' sofferto per come lo 'conducevano' e sostanzialmente lo strumentalizzavano, anche se le sue parole - pur nelle giusta e chiara condivisione e condanna della shoah - sono risuonate forti e chiare nella magnifica conclusione:

"Mentre siamo qui in silenzio, il loro grido echeggia ancora nei nostri cuori. È un grido che si leva contro ogni atto di ingiustizia e di violenza. È una perenne condanna contro lo spargimento di sangue innocente. È il grido di Abele che sale dalla terra verso l’Onnipotente. Nel professare la nostra incrollabile fiducia in Dio, diamo voce a quel grido con le parole del Libro delle Lamentazioni, così cariche di significato sia per gli ebrei che per i cristiani:

"Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie;
Si rinnovano ogni mattina, grande è la sua fedeltà;
«Mia parte è il Signore – io esclamo –, per questo in lui spero».
Buono è il Signore con chi spera in lui, con colui che lo cerca.
È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore
" (3,22-26).

Cari Amici, sono profondamente grato a Dio e a voi per l’opportunità che mi è stata data di sostare qui in silenzio: un silenzio per ricordare, un silenzio per sperare."

E una frase del Vangelo mi è risuonata forte e chiara: "lasciate che i morti seppelliscano i loro morti"... e ancora "non cercate tra i morti Colui che è Vivo"... Se gli ebrei non usciranno da quell'orrido sepolcro senza risurrezione, in cui altri morti innocenti vanno ad aggiungersi ai loro, non potranno andare incontro a un futuro di pace che, come ha ricordato il Papa, nasce dalla giustizia (e come può esserci giustizia senza perdono?). Il discorso vale per tutti, perché anche i loro avversari non sono degli agnellini: ma assistiamo ad una storia infinita di rivalse e contrapposizioni di cui alla fine sono gli innocenti a fare le spese della danza macabra dei poteri che generano morte

Non consideratemi dissacratorio, ma sinceramente questa nuova religione dell'Olocausto sta assumendo aspetti sempre più inquietanti; perché è vero che la tragedia è stata immane e l'uomo ha vissuto un periodo di vera tenebra e del massimo di disumanità. Ma se non ci si ferma una buona volta a costruire e intessere la Pace con opere di giustizia, riconoscendo anche il volto del fratello con l'uscire una volta per tutte da una 'elezione' che alla fine ghettizza e inorgoglisce per entrare nell'"universalità della salvezza" insegnata anche dalla S. Scrittura che abbiamo in comune: l'Antico Testamento, siamo poi sicuri che era quello il massimo della disumanità?

18 commenti:

  1. Segnalo da "Fides et Forma" questo articolo che ho letto solo ora, dopo aver scritto di getto il mio...

    Traduciamo anche l'inquietante messaggio del Rabbino capo di Haifa lanciato oggi al Santo Padre dal Jerusalem Post. Ricordiamo che questo soggetto autorevolissimo ma molto maleducato fu invitato dal Santo Padre allo scorso Sinodo dei Vescovi e, dopo avervi partecipato, osò affermare "se avessi saputo che si sarebbe celebrato Pio XII, non sarei venuto!". Questo messaggio di oggi è terribilemente sibillino. Non solo racconta che durante l'incontro di Marzo avrebbe ottenuto dal Pontefice l'assicurazione della nuova dogmatica dell'Olocausto all'interno della dottrina cattolica, ma anche quella dell'insegnamento negli istituti cattolici dell'antisemitismo quale "crimine contro Dio".
    Inoltre il testo del Rabbino si sofferma su questioni teologiche di estrema importanza. Rivendica l'elezione del popolo Ebraico, quale popolo "eletto da Dio", come un punto essenziale della dottrina cattolica. Inoltre altro punto essenziale resta quello della dottrina della sostituzione. Qui potete leggere un interessante commento tratto dal sito della Custodia di Terra Santa su tale argomento a cura del Cardinal Vanhoye.
    Detto ciò il Rabbino Cohen si premura di indicare al Papa quello che deve e non deve fare durante questo viaggio. E conclude citando Isaia! "Il lupo dimorerà con l'agnello..." Una profezia che a quanto pare si è già avverata
    !

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  2. ... segue il testo del rabbino

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  3. Da Paparatzinger blog
    Arringa in arabo. Twal cerca di intervenire. Incontro interrotto

    Gerusalemme, 11 mag. (Apcom)

    Un rappresentante musulmano invitato ad un incontro interreligioso con il Papa, a Gerusalemme, ha preso la parola per una lunga intemerata in arabo contro Israele.
    Nell'imbarazzo generale, alcuni esponenti ebrei hanno lasciato la sala, un altro, convinto dagli organizzatori, è rimasto in sala scuotendo la testa.
    Il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ha tentato di fermare, senza successo, il religioso islamico. Benedetto XVI - che aveva già tenuto il suo discorso - ha assistito alla scena con volto perplesso e - in assenza di traduzione dall'arabo - senza comprendere il senso dell'arringa.
    Ratzinger si è consultato, con un sorriso, con il suo segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. Alla fine il rappresentante musulmano ha concluso con "Shukran" (grazie, in arabo) e l'incontro è stato interrotto in anticipo. L'evento è accaduto al Notre Dame of Jerusalem Center
    .

    si sapeva che in Israele tutto sarebbe stato più difficile... lontana pochi kilometri, ma anni luce l'oasi di civiltà della Giordania...
    Preghiamo per il Papa!

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  4. tuttavia, in riferimento ai primi due post penso che non ci appartengono, né mi sento di condividere convinzioni politiche estremiste riferite a nessuna delle due (moltiplicato n) parti in causa

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  5. Cari amici, il fatto è che solo la nostra religione insegna l'amore vero, quello che nostro Signore ha voluto vivere con noi mostrandoci la strada.
    Il "perdono" fà parte di quel percorso necessario per entrare in quella strada, la via d'amore. Quante volte abbiamo celebrato la giornata del "ricordo" o del "per non dimenticare". Niente di più sbagliato secondo me! Lasciamo il passato dietro di noi e viviamo il presente come se fosse già passato, facendo tesoro degli errori commessi e,protesi verso il domani con rinnovata fiducia e ottimismo, poichè Dio è al di sopra di tutte le vicende belle o brutte che siano, Dio è al di sopra
    di ogni tempo e di ogni storia, Dio è più grande del nostro cuore.
    Impariamo da Lui!

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  6. Cara Cinzia,
    quanto al "non dimenticare" lo trovo giusto se è per l'ottima ragione di evitare il rischio che succeda di nuovo; ma da qui a farne una "fissazione" da sbattere in faccia a chiunque osi un briciolo di critica verso qualcosa che ha a che fare con gli ebrei e farne un alibi per giustificare anche i comportamenti meno 'giusti', ce ne corre! Questa è anche "strumentalizzazione" di quei morti.
    Ma tra gli ebrei c'è chi strumentalizza (e il Papa ha levato la sua voce ad Amman nei confronti di chi strumentalizza la religione: in questo caso un'appartenenza ed un olocausto) ma c'è anche chi porta - anche molti giovani per averle ereditate da genitori e avi - squilibri seri docuti a ferite dolorosissime e forse guaribili solo in un clima di Pace (che nasce dalla giustizia e dall'armonia) e non di guerra senza remore e senza spiragli di soluzioni che non stanno bene a nessuno dei due contendenti che vorrebbero solo annientarsi a vicenda... Anche se, in entrambi i popoli, ci sono molte ma molte persone di buona volontà ed esempi luminosi di perdono, soprattutto quando si incontrano personalmente genitori che hanno perso figli nell'uno o nell'altro campo...

    e, poi, come si fa a tollerare che continuino a 'torturare' il Papa e la Chiesa con tutte quelle menzogne su Pio XII e il coinvolgimento forzoso di Benedetto XVI con il 'riduzionismo' di Williamson, sulle preghiere che dice la Chiesa... quando sono "fatti interni" della Chiesa su cui non possono e non devono avere giurisdizione, mentre noi (i "minim") possiamo essere riempiti di maledizioni nel loro Talmud!

    Tuttavia, di fronte a tanto dolore e a tanta sofferenza, forse ci sta meglio il 'silenzio' per ricordare, insieme a quello per sperare di cui ha parlato il Papa

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  7. Io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome… darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato” (Is 56,5). Questo passo tratto dal Libro del profeta Isaia offre le due semplici parole che esprimono in modo solenne il significato profondo di questo luogo venerato: yad – “memoriale”; shem – “nome”. Sono giunto qui per soffermarmi in silenzio davanti a questo monumento, eretto per onorare la memoria dei milioni di ebrei uccisi nell’orrenda tragedia della Shoah. Essi persero la propria vita, ma non perderanno mai i loro nomi: questi sono stabilmente incisi nei cuori dei loro cari, dei loro compagni di prigionia, e di quanti sono decisi a non permettere mai più che un simile orrore possa disonorare ancora l’umanità. I loro nomi, in particolare e soprattutto, sono incisi in modo indelebile nella memoria di Dio Onnipotente.

    questo e molto altro di "alto" e "forte" ha detto il nostro Papa, ma non basta - così leggo da commenti di rabbini e altri raccolti sul Blog di Raffaella -perché non ha condannato il nazismo e non ha chiesto ancora e poi ancora scusa a nome della Chiesa. Ma basta!

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  8. ... ciliegina sulla torta: chi è che ha invitato un palestinese all'incontro inter-religioso, senza conoscerlo e quindi senza immaginare che avrebbe sparato a zero contro Israele e mandato tutto a carte quarantotto?

    ma è ipotizzabile uno svarione del genere in un contesto così esplosivo e nella posizione così delicata del Papa?

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  9. Codesti Ebrei sono veramente superbi, ma sopra di tutto sono veramente ciechi, chiedono continuamente ai vari Ponteficiche si scusino degli errori commessi dalla chiesa nei loro confronti, perchè allora non chiedono loro scusa di tutte le nefandezze e crimini commessi da loro da quando esistono? codesti personaggi quando chiederanno perdono per aver ucciso il Redentore? quando chiederanno perdono per tutti i cristiani che hanno ucciso nei vari secoli? basterebbe leggere le opere di San Giustino per capire come codesti personaggi hanno sempre agito, si potrebbe anche citare gli innumerevoli documenti della Massoneria Ebraica, di cui i Neocatecumenali sono tanto amici, per comprendere l'azione nefasta che molti Ebrei hanno commesso nell'arco della storia.
    Sembrerebbe che alcuni dentro la chiesa non abbiano mai letto la Sacra Scrittura, quindi io affermo che ciò che avviene è la conseguenza del nefando documento conciliare Nostra Etate, peraltro scritta anche da un ebreo Massone...


    Cruccas Gianluca

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  10. Innanzitutto le colpe sono personali,
    non esiste un popolo colpevole, esistono persone che con la loro responsabilità, libertà, a immagine e somiglianza divina, risponderanno a Dio e agli uomini dei loro atti.

    Inoltre la persecuzione agli ebrei è un 'luogo teologico', non può essere spiegata con gli strumenti della ragione,
    è dovuta al fatto che sono il popolo eletto;
    anche la persecuzione contro la chiesa cattolica è illogica, basata su bugie, ma è la prova storica che sono i cristiani cattolici il nuovo popolo eletto, contro il quale si scatenano le forze maligne.

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  11. Preghiamo per i PERFIDI EBREI!!
    NAZI NAZI NAZI!!!

    Ma vegonatevi!!!

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  12. Come sal solito non hai capito nulla, Alea...
    qualunque cosa si critichi degli ebrei - che sono un "assoluto" incriticabile al pari del Cammino - si è antisemiti, nazi addirittura!!! e non ho pubblicato l'altro messaggio perché è davvero delirante nel suo fanatismo filoebraico

    Essere filoebraici non significa né essere fanatici né essere ciechi e osare aver qualcosa da osservare non significa essere antisemiti!

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  13. Attenzione!

    Questo è un commento ad alto contenuto politicamente non corretto, ad alto rischio di accusa di antisemitismo!

    Mi lancio, la freddezza, l`arroganza, la superiorità con le quali è trattato il Papa in Terra Santa, ma dovrei dire in Israele, è veramente agghiacciante.
    Non c`è bisogno di molte parole,la realtà è sotto i nostri occhi, per chi segue la visita su Telepace.
    Con dolcezza, pazienza, il Papa subisce, ascolta si adegua.
    Chi dovrebbe ascoltarlo e rispettarlo lo giudica, lo critica.
    Sono curiosa di vedere chi avrà potuto avere accesso alle celebrazioni del Papa.
    Sembra che sia molto difficile per i cattolici del posto di ottenere i permessi.
    Se dunque vedremo gli ipermegamaxistriscioni neocat, potremo solo dirci che avranno avuto dei favori speciali.....
    Spero solo che, come per la visita di Giovanni Paolo, non invaderanno e occuperanno tutti i posti a disposizione obbligando i cattolici di Terra Santa a starsene a casa.

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  14. Nostra Aetate n.4

    Essendo perciò tanto grande il patrimonio spirituale comune ai cristiani e agli Ebrei, questo sacro concilio vuole promuovere e raccomandare tra loro mutua conoscenza e stima, che si ottengono soprattutto dagli studi biblici e teologici e da un fraterno dialogo”

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  15. Essendo perciò tanto grande il patrimonio spirituale comune ai cristiani e agli Ebrei, questo sacro concilio vuole promuovere e raccomandare tra loro mutua conoscenza e stima, che si ottengono soprattutto dagli studi biblici e teologici e da un fraterno dialogo

    chi di noi smentisce questo?
    Mi sembra che quanto a conoscenza e approfondimenti la Chiesa non sia certo in difetto - e noi con essa - ciò che non torna è quel 'mutua', che sembra valga per noi e non per gli ebrei

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  16. Ieri, nella Valle di Josafat una raccolta e intensa Messa di Pasqua. Oggi, a Betlemme, in una cornice di estrema povertà (il crocifisso di legno, la custodia del Vangelo anche, nessuno sfondo scenografico se non le porte nude del Museo) si sta celebrando la Messa di Natale...
    Preghiamo che queste realtà spirituali e storiche così potenti e belle riescano ad entrare con tutta la loro efficacia nella Terra che ne è stata la testimone storica e che oggi sembra continuare a respingerle... ma non per sempre, Signore!

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  17. Leggo solo ora questo Thread.....stupenda meditazione della visita del Pontefice a Yad Vaschem....

    Non ho altre parole da aggiungere: lasciate che i morti seppelliscano i propri morti....fino a quando non si riconosce Cristo ogni MEMORIA resterà TETRA e priva di speranza come è il Memoriale del Museo....

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  18. Ho seguito anch'io la diretta ed ho vissuto la medesima sensazione legata ad una atmosfera che si tagliava con il coltello, TETRA, CUPE, SENZA SPERANZA...

    Ho pensato anch'io, nel mentre ascoltavo le parole del Pontefice in diretta tradotte, che se Gesù ha detto di sè: IO SONO LA VIA, LA VERITA' E LA VITA....come non pensare al concetto di GIUSTIZIA per la Terra Santa senza intaprendere questa STRADA che è la via, la verità e la vita stessa?

    Ho avuto anch'io l'impressione che IL NUOVO ISRAELE, QUESTO NUOVO STATO moderno ha creato ora un nuovo CULTO NON a Dio ma alla MEMORIA DI UN DIO ASSENTE....un culto ai morti, non una giusta e legittima MEMORIA...che l'Olocausto sia diventato davvero IL NUOVO RITO D'ISRAELE?
    questo dovrebbe davvero far riflettere...perchè un conto è la Memoria di una tragedia, altra cosa è il come la si vive come la si sacralizza...

    Si avverte L'ASSENZA DI DIO, si avverte l'assenza del Risorto...è come il monumento di Hiroshima: TUTTO E' FERMO A QUEL GIORNO...

    Signore, aiuta il popolo ebraico a RIDESTARSI DALLE TENEBRE....

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