mercoledì 8 luglio 2009

8 Luglio: Motu proprio del Papa per l'Ecclesia Dei

Così inizia il Motu Proprio "Ecclesiae unitatem", emesso oggi dal Santo Padre:

1. Il compito di custodire l'unità della Chiesa, con la sollecitudine di offrire a tutti gli aiuti per rispondere nei modi opportuni a questa vocazione e grazia divina, spetta in modo particolare al Successore dell'Apostolo Pietro, il quale è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità sia dei Vescovi che dei fedeli(1). La priorità suprema e fondamentale della Chiesa, in ogni tempo, di condurre gli uomini verso l’incontro con Dio deve essere favorita mediante l'impegno di giungere alla comune testimonianza di fede di tutti i cristiani.

[...]

E' l'atto che crea la struttura entro la quale saranno condotti i lavori comuni per raggiungere l'auspicata intesa sui punti dottrinali controversi, determinati dalle "variazioni" introdotte nella Chiesa per effetto di alcuni documenti conciliari e loro applicazione.

La mia sensazione - a giudicare anche dai comportamenti di molti sacerdoti e vescovi inquadrati più ideologicamente che teologicamente o per lo meno formati esclusivamente alla "Nouvelle Theologie", che sembra aver provocato cesure nella Tradizione giunta fino a noi dalla Chiesa Apostolica - è che il lavoro sarà complesso; ma tutto dipenderà dalla disponibilità degli interlocutori di "cercare insieme" la Verità rimanendo incardinati nel Magistero Perenne senza chiusure preconcette da nessuna parte

"Fuori" impazza il coro dei "servi sciocchi" della cultura egemone, che puntano il dito sulla Fraternità di S Pio X e sulla sua tuttora insoluta posizione canonica, con accenti sprezzanti e accusatori, sentendosi al sicuro dietro le loro numerose e potenti protezioni abilmente intessute negli ultimi 40 anni

16 commenti:

  1. ma scusate xchè non pubblicate tutto???

    ed in particolare questo passaggio del documento:

    punto 4 - [...]"Come ho spiegato nella Lettera ai Vescovi cattolici del 10 marzo scorso, la remissione della scomunica è stata un provvedimento nell'ambito della disciplina ecclesiastica per liberare le persone dal peso di coscienza rappresentato dalla censura ecclesiastica più grave. Ma le questioni dottrinali, ovviamente, rimangono e, finché non saranno chiarite, la Fraternità non ha uno statuto canonico nella Chiesa e i suoi ministri non possono esercitare in modo legittimo alcun ministero."

    scusate la puntualizazzione ma visto che volete essere puntali e dite che siete sempre molto scrupolosi vi invito a pubblicare tutto il documento o almeno il link e non censurare itutti i miei interventi grazie

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  2. Romano Amerio, intervistato da "si si no no" nel 1987, alla domanda su come si potesse uscire dalla crisi (delle variazioni sostanziali nella Chiesa col concilio v2), rispose che egli poteva intravedere solo il principio remoto della soluzione: la Divina Provvidenza; quello prossimo lo sorpassava, così è anche per noi

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  3. Per NC:
    è ovvio che il documento non è stato pubblicato tutto inserendo solo l'incipit; ma è stato reso disponibile il link all'intero documento e al comunicato del card Levada

    E' a tutti noto che la Fraternità non ha alcuno status canonico ed è proprio questo che il Papa vuole risolvere e se, a causa di questo status, i ministeri che essa esercita sono illegittimi - ma non illeciti - gli stessi ministeri sono perfettamente e senza ombra di dubbio alcuno assolutamente VALIDI

    Non avete fatto altro che sottolineare questa illegittimità anche nei thread precedenti; ma ormai è ben noto in che termini essa si pone, quindi basta con questa solfa e pensate ai casi vostri, che sono ben più controversi ed è proprio per questo che la Fraternità vi dà così fastidio

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  4. Sto divertendomi seguendo i commenti su diversi blog al Motu Proprio Ecclesiae unitatem.

    Si direbbe che i nemici, come chiamarli altrimenti, della FSSPX, son sicuri che per la FSSPX comincino tempi duri, messa sotto processo dalla CDF, obbligati solo di rendere conto e in definitiva di adeguarsi e sottomettersi.
    Ma si sbagliano e si rallegrano a torto!
    Ci sarà un dialogo, un confronto, una discussione che in realtà non hanno mai cessato, ci sono sempre stati incontri anche informali, molti promossi dall`allora card. Ratzinger.
    Comunque se c`era ancora un dubbio, oggi è svanito, c`è chi nella Chiesa NON VUOLE questa riunione .
    Quelli sono gli ostacoli più importanti al buon svolgimento di questo dialogo e alla sua riuscita.
    Mons. Fellay ne aveva parlato a Econe e sa perchè!

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  5. state tranquilli se il papa ha approvato gli statuti dei NC che voi dicevate "disobbedienti" son certo che approverà e accoglierà anche la FSSPX che voi dite obbediente.
    O no ?

    Dio vi ama e Gesù è morto per noi/voi, non dimentichiamolo mai-mai xchè poi è anche risorto ed gli è stato dato potere sulla nostra vita.

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  6. Caro Paolo, c'è una cosa che accomuna il Cammino NC e la FSSPX: la disobbedienza, ma occorre distinguere:

    1. la disobbedienza del cammino nc riguarda l'ostinazione alla celebrazione del proprio rito sincretistico senza corrispondere alle correzioni del Santo Padre (sul resto transeamus)

    2. la disobbedienza della FSSPX è nata dalla necessità di preservare - e continuare a celebrarla come Culto Santo dovuto a Dio - La Santa e Divina Liturgia Gregoriana, che lo stesso Benedetto XVI ha esplicitamente riconosciuto (riferendosi appunto al VO) che "non è stato mai abrogato"

    l'obbedienza cui mi riferisco da parte della Fraternità è la fedeltà al Magistero perenne della Chiesa, cosa che il cammino non sa neppure dove sta di casa (il Magistero, intendo)...

    Certo, se il Papa ha accolto il cammino, sarebbe davvero un paradosso non accogliesse la FSSPX

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  7. È vero il cammino o meglio i neocatecumenali hanno disobbedito al Papa e niente ci prova che le cose siano cambiate come per miracolo , sappiamo tutti che chi comanda nel cammino è Kiko Arguello ed è a lui e a lui solo che siete sottomessi, è a lui e a lui solo che obbedite.
    Il Papa non vi ha approvati, è il PCL ad averlo fatto e sappiamo anche come, il Papa vi ha accolti, facendovi diversi richiami, e prendendo su di lui le responsabilità e colpe di chi l`ha messo davanti al fatto compiuto.

    Non entrerò nel giochetto puerile di mettere in confronto la FSSPX e il cnc.

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  8. Non entrerò nel giochetto puerile di mettere in confronto la FSSPX e il cnc.

    la ragione di tanta avversione in cui ci imbattiamo è proprio il fatto che si tratta di due realtà inconciliabili

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  9. Mic scrive:
    l'obbedienza cui mi riferisco da parte della Fraternità è la fedeltà al Magistero perenne della Chiesa, cosa che il cammino non sa neppure dove sta di casa (il Magistero, intendo)...

    *********
    vedi, il tuo giudizio su questo tema (il magistero, intendo) ti rende "limitato" e t'impedisce di assaporare il senso di tutto il resto. Dall'altra parte Il giudizio, intendo) ti inganna dandoti un ruolo che non è di tua competenza e che comunque non ti viene riconosciuto.

    Poi, (sempre in merito al magistero) stai dicendo qualcosa di totalmete errato.

    Prego per te, affinchè lo Spirito Santo ti illumini.

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  10. Caro Paolo,
    il mio giudizio sul tema Magistero riguardo al cammino deriva dal fatto che l'ho sempre sentito smentire e irridere con le mie orecchie dai catechisti. Ho sentito presbiteri neocat dire che la Sacramentus Caritatis ed altro non vi riguarda... l'unica cosa che vi riguarda è ciò che vi insegnano e vi dicono di fare i catechisti e anche questo l'ho sentito con le mie orecchie e visto con tutte le mie facoltà.

    Quindi puoi dire quanto ti pare che il mio 'giudizio' mi inganna

    quello che tu 'assapori' nel cammino e che pensi io non abbia avuto capacità di assaporare, per me è solo esaltazione emotiva e sensazionalismo, convinzione di elitarietà, svelamento di misteri che sono estranei al cristianesimo e appartengono al giudaismo, protestantesimo nemmeno tanto camuffato... son cose complesse da spiegare, che chi non conosce la vera Chiesa ed è convinto di essere nel top delle esperienze possibili non recepisce comunque.
    Quanto al mio se vuoi chiamarlo 'ruolo' (io lo considero un impegno morale), sei proprio sicuro che nessuno me lo abbia conferito? Intanto non conosci i miei interlocutori nella Chiesa ed inoltre è un impegno che non solo mi compete ma mi riguarda - allo stesso modo in cui compete e riguarda tutti noi qui coinvolti - in quanto battezzati e consapevoli di quanto accade nella e alla Chiesa da oltre 40 anni, tempo biblico che ha introdotto guasti e voragini che penserei incolmabili se non avessi Fede in Chi, Unico, la può salvare.
    E tacere sarebbe tradire la Verità, che ha un Nome, quello del Signore Gesù di cui si parla tanto ma che alla fine non si sa più bene Chi sia...

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  11. C'è un'ulteriore differenza nel disobbedire di queste due realtà, la FSSPX e il cnc. La fraternità ha dichiarato e posto sotto gli occhi di tutti le ragioni del suo opporsi alla Chiesa post-conciliare, esponendosi apertamente al giudizio di quella stessa Chiesa. Il cammino invece preferisce le armi della seduzione, il vedo-non vedo. Si camuffa, si nasconde, scappa, mente. Fa giochi di potere con gli strumenti propri del potere, chiacchiere e soldi. Non si può stare dentro la Chiesa disconoscendone fette di storia e i papi che l'hanno governate; né si può dirsi cattolici stravolgendo la dottrina, la liturgia e la prassi nelle quali generazioni di cristiani sono stati formati. Non può esserci santità per queste vie. E invece è proprio questo lo scopo, il senso stesso del nostro vivere: lasciare che la santità di Dio allaghi i cuori, che venga il Suo Regno.

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  12. Grazie Jonathan,

    hai nuovamente centrato aspetti di grande rilevanza:

    la trasparenza contro l'ambiguità e la mistificazione

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  13. Inserisco da Messainlatino, perchè è una interpretazione del motu proprio

    il Papa è veramente da ringraziare per il provvedimento che ha preso. Verrebbe da dire, scusate, che molti di voi si fermino a quella ricostruzione superficiale e filoprogressista che abbiamo cercato di smontare nel post. Nel senso che, grattate le apparenze, trovate il progetto più incredibilmente audace e 'rivoluzionario' che mai ci si potesse attendere da un pontefice: legittimare i lefebvriani e al tempo stesso demolire il mito del Superconcilio.

    potrebbe essere convincente

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  14. grattate le apparenze, trovate il progetto più incredibilmente audace e 'rivoluzionario' che mai ci si potesse attendere da un pontefice: legittimare i lefebvriani e al tempo stesso demolire il mito del Superconcilio.

    grazie Vittorio,

    l'interpretazione è interessante e anche confortevole. Credo che il timore, allo stato attuale delle cose sia sulla effettiva buona volontà di chi sarà chiamato a discutere, soprattutto tra i consulenti di volta in volta previsti. Confortano due cose: la conoscenza della Curia della tua fonte e il fatto che il Papa abbia riservato a sé l'ultima istanza

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  15. tra le varie domande che ci si può porre c'è il perché manchino completamente le preannunciate norme attuative del motu proprio precedente, che era uno dei compiti, ora non più assolto da nessuno - almeno finora - dell'Ecclesia Dei quando era il cosiddetto "Ministero della Tradizione" mentre ora è assorbita dalla Congregazione.
    Insomma un gruppo che non vede accolte le sue legittime domane, se prima poteva ricorrere alla Ecclesia Dei, a chi ricorre, ora che i suoi compiti sono esclusivamente dottrinali versus la FSSPX?

    In ogni caso mi sembra che oggi, nella Chiesa, sia del tutto superfluo porsi la domanda "a chi ricorrere", perché tanto ognuno fa quel che gli pare e nessuno interviene (tranne che per i lefebvriani!)

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  16. Quello che mi fà pensare, senza mettere in dubbio l'infallibilità
    del Papa, è che quel Superconcilio, fù indetto da Giovanni XXIII e concluso da Paolo VI, lo stesso che qualche tempo dopo dichiarò: "Il fumo di satana è entrato in Vaticano".
    Era stato profetico o solamente rappresentativo?

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