martedì 19 ottobre 2010

Le vie per trovare la Verità…

Di recente è iniziato il Sinodo per il MO. Alcuni interventi dei padri sinodali hanno portato alla ribalta l’espansione della Comunità Nc, a margine dell’espansione dei movimenti in genere. C’è comunque un fatto bene augurante. Il CnC è definito, ormai in modo ufficiale, “movimento”. Quindi anche nel linguaggio ufficiale, facendo seguito alla definizione Canonica (Cfr. Statuto del CnC, art 3, nota 3), il CnC è ben identificato come una aggregazione laicale. Sembra questione di lana caprina ma non lo è affatto. Nel linguaggio comune il CnC era l’unica aggregazione che rifiutava la definizione di “movimento”, ma si auto-dotava della definizione di “iniziazione”. Invece il CnC, è concepito sia giuridicamente che oggi anche nel linguaggio (Cfr. anche Lettera del Papa a Cordes, per il suo compleanno, 18/12/09) come un eventuale strumento di attuazione della pastorale di iniziazione diocesana (movimento) che può avvenire per mezzo dell’aggregazione laicale.

Uno dei Padri Sinodali, il Card. Rylko, ha citato nel suo intervento quanto segue:

[..]Nell'ambito della formazione del laicato si apre un vasto spazio di azione per le diocesi e le parrocchie, ma anche per le scuole e le università cattoliche, chiamate a ricercare le vie e i metodi educativi sempre più rispondenti alle reali esigenze dei fedeli, seguendo gli insegnamenti della Christifideles laici, magna charta del laicato cattolico.
[…]Nella nostra epoca, uno dei grandi segni di speranza per la Chiesa è la “nuova stagione aggregativa dei fedeli” (Christifideles laici n. 29), che, dopo il Concilio Vaticano II, vede la nascita di tanti movimenti ecclesiali e nuove comunità. Un vero dono dello Spirito Santo! Questi nuovi carismi danno origine ad itinerari pedagogici di straordinaria efficacia per la formazione umana e cristiana dei giovani e degli adulti, e sprigionano in loro uno stupefacente slancio missionario di cui la Chiesa oggi ha particolarmente bisogno. Queste nuove comunità non sono, ovviamente, un'alternativa alla parrocchia, ma piuttosto un sostegno prezioso e indispensabile nella sua missione. In spirito di comunione ecclesiale, aiutano e stimolano le comunità cristiane a passare da una logica di mera conservazione ad una logica missionaria.
[…]È, dunque, davvero auspicabile che le Chiese del Medio Oriente si aprano con crescente fiducia a queste nuove realtà aggregative.

Subito salta agli occhi un linguaggio che rende visibile un sottinteso. Questo intervento è volto alla “pubblicizzazione” di uno specifico “cammino”? Sembra di sì, per chi lo conosce bene. Gli è che, la genericità del testo, che parla di “movimenti e comunità”, che attuano percorsi pedagogici (e a dire il vero il percorso pedagogico non è usato solo dal CnC), permette di analizzarlo anche in senso più globale, appunto (perché così si presenta). E soprattutto, poniamoci la domanda se il Cammino che non vi è citato direttamente, ma che vi è compreso, in che senso e in che modo possa e debba essere accreditato come reale strumento pedagogico ecclesiale. Il Card. Rylko mette alla base del suo intervento la Christifideles laici, chiamandola addirittura “magna charta” del Laicato cattolico. Mi viene da chiedere: il Laicato Cattolico, più precisamente il Laicato NeoCat, conosce questo Documento magisteriale che dovrebbe costituire addirittura la sua “magna carta”? Questa è la prima domanda. La seconda domanda è: è vero che le aggregazioni laicali, ivi compresa il CnC, agiscono in “spirito di Comunione”, senza porsi come alternativa alla parrocchia? Infatti qui abbiamo due elementi: la Christifideles laici, come fondamento dei percorsi pedagogici, e la non “alternatività” alla Parrocchia delle aggregazioni. In che misura queste due affermazioni corrispondono al vero?

Cerchiamo di dare una risposta alla prima domanda (la Christifideles laici), estrapolando i brani che citano direttamente ciò a cui fa riferimento il Card. Rylko:

I CARISMI
[…]I carismi vanno accolti con gratitudine: da parte di chi li riceve, ma anche da parte di tutti nella Chiesa. Sono, infatti, una singolare ricchezza di grazia per la vitalità apostolica e per la santità dell'intero Corpo di Cristo: purché siano doni che derivino veramente dallo Spirito e vengano esercitati in piena conformità agli impulsi autentici dello Spirito. In tal senso si rende sempre necessario il discernimento dei carismi. In realtà, come hanno detto i Padri sinodali, «l'azione dello Spirito Santo, che soffia dove vuole, non è sempre facile da riconoscere e da accogliere. Sappiamo che Dio agisce in tutti i fedeli cristiani e siamo coscienti dei benefici che vengono dai carismi sia per i singoli sia per tutta la comunità cristiana. Tuttavia, siamo anche coscienti della potenza del peccato e dei suoi sforzi per turbare e per confondere la vita dei fedeli e della comunità»(81).Per questo nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa. Con chiare parole il Concilio scrive: «Il giudizio sulla loro (dei carismi) genuinità e sul loro esercizio ordinato appartiene a quelli che presiedono nella Chiesa, ai quali spetta specialmente, non di estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e ritenere ciò che è buono (cf. 1 Tess 5, 12 e 19-21)»(82), affinché tutti i carismi cooperino, nella loro diversità e complementarietà, al bene comune(83).
[…]
CRITERI DI ECCLESIALITA' PER LE AGGREGAZIONI LAICALI
30. E' sempre nella prospettiva della comunione e della missione della Chiesa, e dunque non in contrasto con la libertà associativa, che si comprende la necessità di criteri chiari e precisi di discernimento e di riconoscimento delle aggregazioni laicali, detti anche «criteri di ecclesialità».Come criteri fondamentali per il discernimento di ogni e qualsiasi aggregazione dei fedeli laici nella Chiesa si possono considerare, in modo unitario, i seguenti:
-Il primato dato alla vocazione di ogni cristiano alla santità, manifestata «nei frutti della grazia che lo Spirito produce nei fedeli»(109) come crescita verso la pienezza della vita cristiana e la perfezione della carità(110). In tal senso ogni e qualsiasi aggregazione di fedeli laici è chiamata ad essere sempre più strumento di santità nella Chiesa, favorendo e incoraggiando «una più intima unità tra la vita pratica dei membri e la loro fede»(111).
-La responsabilità di confessare la fede cattolica, accogliendo e proclamando la verità su Cristo, sulla Chiesa e sull'uomo in obbedienza al Magistero della Chiesa, che autenticamente la interpreta. Per questo ogni aggregazione di fedeli laici dev'essere luogo di annuncio e di proposta della fede e di educazione ad essa nel suo integrale contenuto.
-La testimonianza di una comunione salda e convinta, in relazione filiale con il Papa, perpetuo e visibile centro dell'unità della Chiesa universale(112), e con il Vescovo «principio visibile e fondamento dell'unità»(113) della Chiesa particolare, e nella «stima vicendevole fra tutte le forme di apostolato nella Chiesa»(114).
La comunione con il Papa e con il Vescovo è chiamata ad esprimersi nella leale disponibilità ad accogliere i loro insegnamenti dottrinali e orientamenti pastorali. La comunione ecclesiale esige, inoltre, il riconoscimento della legittima pluralità delle forme aggregative dei fedeli laici nella Chiesa e, nello stesso tempo, la disponibilità alla loro reciproca collaborazione.
[…]
L'opera educativa di Dio si rivela e si compie in Gesù, il Maestro, e raggiunge dal di dentro il cuore d'ogni uomo grazie alla presenza dinamica dello Spirito. A prendere parte all'opera educativa divina è chiamata la Chiesa madre, sia in se stessa, sia nelle sue varie articolazioni ed espressioni. E' così che i fedeli laici sono formati dalla Chiesa e nella Chiesa, in una reciproca comunione e collaborazione di tutti i suoi membri: sacerdoti, religiosi e fedeli laici. Così l'intera comunità ecclesiale, nei suoi diversi membri, riceve la fecondità dello Spirito e ad essa coopera attivamente. In tal senso Metodio di Olimpo scriveva: «Gli imperfetti (...) sono portati e formati, come nel seno di una madre, dai più perfetti finché siano generati e partoriti per la grandezza e la bellezza della virtù»(217), come avvenne per Paolo, portato e introdotto nella Chiesa dai perfetti (nella persona di Anania) e diventato poi a sua volta perfetto e fecondo di tanti figli.
Educatrice è, anzi tutto, la Chiesa universale, nella quale il Papa svolge il ruolo di primo formatore dei fedeli laici. A lui, come successore di Pietro, spetta il ministero di «confermare nella fede i fratelli», insegnando a tutti i credenti i contenuti essenziali della vocazione e missione cristiana ed ecclesiale. Non solo la sua parola diretta, ma anche la sua parola veicolata dai documenti dei vari Dicasteri della Santa Sede chiede l'ascolto docile e amoroso dei fedeli laici.
La Chiesa una e universale è presente nelle varie parti del mondo nelle Chiese particolari. In ognuna di esse il Vescovo ha una responsabilità personale nei riguardi dei fedeli laici, che deve formare mediante l'annuncio della Parola, la celebrazione dell'Eucaristia e dei sacramenti, l'animazione e la guida della loro vita cristiana.
Entro la Chiesa particolare o diocesi si situa ed opera la parrocchia, la quale ha un compito essenziale per la formazione più immediata e personale dei fedeli laici. Infatti, in un rapporto che può raggiungere più facilmente le singole persone e i singoli gruppi, la parrocchia è chiamata a educare i suoi membri all'ascolto della Parola, al dialogo liturgico e personale con Dio, alla vita di carità fraterna, facendo percepire in modo più diretto e concreto il senso della comunione ecclesiale e della responsabilità missionaria.
All'interno poi di talune parrocchie, soprattutto se vaste e disperse, le piccole comunità ecclesiali presenti possono essere di notevole aiuto nella formazione dei cristiani, potendo rendere più capillari e incisive la coscienza e l'esperienza della comunione e della missione ecclesiale. Un aiuto può essere dato, come hanno detto i Padri sinodali, anche da una catechesi postbattesimale a modo di catecumenato, mediante la riproposizione di alcuni elementi del «Rituale dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti», destinati a far cogliere e vivere le immense e straordinarie ricchezze e responsabilità del Battesimo ricevuto(218).

La Christifideles laici merita di essere letta e meditata, tutta. Per questo rimandiamo al sito della Santa sede, dove è facilmente reperibile. Per ciò che concerne il nostro discorso, vale la pena soffermarci sui tratti citati. Il Documento parla di “aggregazioni laicali” (o associazioni), chiamate “movimenti”, tenendo in alta considerazione l’eventualità che possano essere fondati mediante un Carisma particolare. Interessanti sono i criteri per riconoscere l’utilità e la autenticità di un carisma! Anche alla luce della frase che chiude il periodo logico riguardo la necessità del discernimento: "Tuttavia, siamo anche coscienti della potenza del peccato e dei suoi sforzi per turbare e per confondere la vita dei fedeli e della comunità." Da cui si capisce, senza fare troppo sforzo deduttivo, che i Doni possono anche non provenire da Dio. O comunque, anche in presenza di un Dono di Dio, l’Uomo ne può fare cattivo uso! Non vi è, in ogni caso, nessun “automatismo” di “giudizio” in presenza di un Dono. Anche se giudicato come Dono di Dio! Non esiste l’equazione: io ho il Dono, ergo lo esercito (a modo mio) perché Dio è superiore agli uomini! Questo è indizio evidente del peccato e quindi della dannosità di ciò che da esso deriva! Ancora più interessante la richiesta impellente di sottomissione al Papa, addirittura alla sua parola, come anche e soprattutto alle sue decisioni e al suo magistero! Intressantissima, anche, la richiesta che le aggregazioni si fondino su una collaborazione reciproca, interna ed esterna! Una intercomunione associativa che, ovviamente, si fonda sulla Comunione Parrocchiale! Infatti, il documento ribadisce continuamente la necessità della Comunione Parrocchiale delle aggregazioni, riferendosi al dovere del servizio per essere più inseriti nella Parrocchia!

Arriviamo al punto dolente. Il riferimento, nella Christifideles laici a quegli itinerari postbattesimali di tipo “catecumenale”. Ma leggendo questo riferimento, cosa troviamo? Troviamo forse la Prassi del CnC? Di cosa parla la Christifideles laici? Parla di itinerari catechistici che si possano avvalere di alcuni elementi del RICA, adatti alla realtà di Battezzati. Ebbene, si guardi il RICA stesso. Chi potrà vederci la prassi del CNC?

Insomma, ad un primo esame vediamo che la “magna charta” su cui Rylko ha fondato il suo intervento e che Egli stesso definisce come il fondamento di questi “itinerari pedagogici”, probabilmente tanto “magna charta” non è. Perché la prassi di questi itinerari, svolti per mezzo di aggregazioni laicali, ma soprattutto dal CnC che vi è incluso, sembra non considerare il fondamento su cui dovrebbe basarsi? Dunque? Cosa comporta un fatto di questo tipo? Lo chiedo ai Sacri Pastori a mo’ di lettera aperta? Cosa comporta, Reverendi Padri, disattendere ai fondamenti? Ditecelo voi.

Proviamo a rispondere alla seconda domanda. Le aggregazioni sono davvero parte integrante della parrocchia? Dal quantitativo di interventi correttivi diretti ad alcuni settori del movimento carismatico cattolico e al Cammino Neocatecumenale, ad esempio, inerenti proprio questo fatto specifico, sembra proprio di no! Il Cammino ha ricevuto più volte, sia durante il pontificato di Giovanni Paolo II, sia durante quello di Benedetto XVI, richiami espliciti alla Comunione Parrocchiale ed ecclesiale. Non ultimi quelli espressi nella Lettera del Papa consegnata dal Card. Arinze, che si riscontrano nel loro Statuto, e quelli espressi in varie occasioni nei discorsi di Benedetto XVI (Cfr. Discorso del 12 Gennaio 2006 e del 10 gennaio 2009). Comunione intesa soprattutto riguardo alla fedeltà al Rito Cattolico (il quale consta di due forme, lo ricordo: quella Gregoriana e quella Paolina), primo e fondamentale fondamento per la Vera Comunione Cattolica. Poi intesa come integrazione nella Parrocchia. Anzi! Addirittura chiedendo che il CnC sia strumento di integrazione! Noi abbiamo riscontri che il CnC sia “strumento di integrazione”, che usi lo stesso Rito della Chiesa Latina in tutto, che applichi la stessa pastorale? E se sì in che modo?

Da quello che vediamo, usando solo gli occhi (!), il Cnc (come altri movimenti) ha caratteristiche identitarie proprie. Ha una propria prassi, un proprio Rito (corretto dalla Chiesa più volte, e corretto anche dal proprio Statuto), una propria pastorale, un proprio catechismo (segreto). Questo si riscontra semplicemente documentandosi sul CnC. Guardando alla sua struttura (la Parrocchia “atomica”, formata da “comunità di comunità” parallele). Come è possibile dunque, affermare che il Cnc è specchio delle affermazioni del Card. Rylko?

Stefano

65 commenti:

  1. Caro Stefano,
    grazie per la tua analisi così approfondita e sistematizzata

    appena riesco a soffermarmi, svilupperò qualche punto

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  2. ... intanto attendiamo che anche gli altri dicano la loro!

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  5. Questa riflessione già di per sé rappresenta un documento valido e correttamente espresso.

    Io aggiungerei - sviluppandone le implicazioni - anche un elemento fondamentale, tipico del cammino: la funzione di esorbitante potere esercitata dai catechisti laici, persino (anomalia nell'aninomalia) sui sacerdoti, dei quali assumono del tutto arbitrariamente il Munus regendi

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  6. Ringrazio Stefano per questo ulteriore arricchimento al quale mi unisco con tutti voi alle domande che sono seguite e alle risposte che cerchiamo da tempo...

    A queste riflessioni aggiungo, non per correttivo, ma per arricchimento, che tante risposte non le avremmo mai, non almeno "oggi" per il semplice motivo che la Chiesa vive da 40 anni in una grande confusione al suo stesso interno...

    Un esempio che a molti può sembrare banale e superfluo, ma non lo è, è il Tappeto che è stato regalato al Papa con tanto di stemma con la Tiara...e che il Papa ha fatto mettere all'Angelus di due domeniche fa...
    tutto bene?
    macchè...l'ottusità di alcuni curiali ha fatto in modo che per la domenica successiva, per le canonizzazioni in Piazza ritornasse il tappeto CON LA TOPPA con sopra la tiara mitrizzata e il Papa che giustamente ha altro a cui pensare, lascia fare...
    Ma noi sappiamo che il Papa la tiara nel suo stemma l'ha voluta sul tronetto rosso che usa abitualmente nelle Messe in san Pietro, ed anche su qualche piviale...
    Ed anche se non brilla sulla Papamobile, la tiara nello stemma sta nella macchina ufficiale per gli spostamenti più nobili....

    Insomma, un piccolo esempio per aiutare a comprendere a quale mentalità si è giunti pur di difendere un certo AVANZAMENTO CREATIVO, MODERNISTA, PROGRESSISTA e quant'altro...
    ^__^

    Riprendendo così l'argomento dobbiamo aggiungervi che da dopo il Concilio IL MOVIMENTO LAICALE avanzava già in modo disordinato e non più subordinato al Clero che si trovò a combattere la sua emoragia, i suoi problemi...

    Con la Christifidelis Laici Giovanni Paolo II volle dare un ASSETTO cercando di VALORIZZARE quello che fin dai tempi dei Padri della Chiesa risultava essere una FORZA DELLO SPIRITO, ossia:
    che dai Laici e nella loro più genuina DEVOZIONE, sopraggiungeva spesso il supporto alla Chiesa DOCENTE... ^__^
    un esempio fu il caso dell'eresia ariana che fu combattuta grazie AI LAICI FEDELI ALLA SANA DOTTRINA...
    un altro esempio lo vediamo in sant'Ambrogio che da LAICO viene chiamato a fare il Vescovo di Milano a furor di popolo....non era neppure un presbitero...
    un altro esempio è sant'Agostino che appena si converte, viene fatto vescovo...

    Un altro caso da meditare sono i LAICI CONSACRATI
    questi sorgono dopo l'Anno Mille e si sviluppano e si rafforzano con gli Ordini Mendicanti, nasce il Terz'Ordine, ossia, la Chiesa da a questi LAICI delle direttive chiare e precise per poter esercitare il proprio ruolo, da laici, ma anche da fedeli osservanti, all'interno della società e della Chiesa...
    VIVONO NEL MONDO, MA NON SONO DEL MONDO...

    Siamo così giunti ad oggi...il Movimento Laicale trova una ulteriore nuova dimensione dalla fine dell'Ottocento già con Pio IX che benedice la giovane Azione Cattolica e da dopo il Concilio eccfo i Laici all'interno di un nuovo concetto CARISMATICO...

    Cosa c'entra dunque il CNC?
    che in tutto questo MOVIMENTO LAICALE in Duemila Anni, nessuno aveva superbamente tentato di MODIFICARE L'ASSETTO LITURGICO... se proprio si volesse fare i pignoli, Kiko potrebbe somigliare a PIETRO VALDO...che se anche non toccò la Liturgia, voleva imporre IL SUO MODO DI VIVERE LA FEDE NELLA CHIESA e pretendeva che TUTTI i cristiani la pensassero come lui...

    Il Papa sta evitando tutto questo...mantenendo puro il DINAMISMO LEGITTIMO del "movimento laicale" all'interno della Chiesa che infatti non è mai statica, ma SI MUOVE... l'errore di Kiko e di chi lo appoggia è quel sostenere UN MOVIMENTO DALL'ESTERNO CHE SI IMPONE ALL'INTERNO DELLA CHIESA, mentre deve essere il contrario:
    è la CHIESA SPOSA DI CRISTO E CORPO SANTO CHE MUOVE DAL SUO INTERNO I CARISMI, GENERANDOLI, E CHE DAL SUO INTERNO SI PROPAGA NEL MONDO....


    Benedetto XVI è questo che sta cercando di far capire...e questo si chiama ECCLESIALITA'...un concetto abbondantemente disperso ed equivocato e già denunciato dall'allora Ratzinger nella sua del 1992 Communionis Notio...

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  7. Inviterei Freedom a riproporre i suoi post, che non capisco perché abbia cancellato

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  8. Innanzitutto,
    complimenti a Stefano per la sua efficace esposizione. Ho cancellato i miei post perchè non ho il tempo di visionare la documentazione citata da Stefano. Il mio commento percio' si barebbe non su qualcosa di oggettivo ma solo su una mia elaborazione soggettiva che formulo senza relazione ai testi presi in esame. Un saluto a tutti.

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  9. Il Papa sta evitando tutto questo...mantenendo puro il DINAMISMO LEGITTIMO del "movimento laicale" all'interno della Chiesa...

    Non mi sembra che i pontefici, compreso il presente, abbiano evitato niente di niente anzi anno benedetto codesta setta eretica mandandola in giro per il mondo con mandato pontificio...

    ...l'errore di Kiko e di chi lo appoggia...

    Appunto i Pontefici li appoggiano...

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  10. Gianluca, spargere veleni o inimicizia o INCOLPARE i Pontefici, non è compito nostro....

    Semmai è più giusto parlare di TOLLERANZA DELL'ERRORE da dopo il Concilio...e questo è discusso in molti ambienti e perfino nella Commissione dei colloqui oggi con la FSSPX in Vaticano...

    TOLLERARE non significa accettare, ma porre attenzione a non gettare mai il bambino con l'acqua sporca...

    sei libero di pensare come credi, libero di pensare che i Papi siano anti-papi o peggio, che porpagano l'errore, ma non hai alcun diritto di porre la tua opinione come un fatto vero e reale a fronte, per altro, di molta documentazione esposta che dice il contrario di quanto tu pensi...

    Dopo di che, discutiamo pure di COME MALDESTRAMENTE il CNC sia stato appoggiato e sostenuto, ma non mi risulta che i Papi abbiano mai sostenuto le catechesi kikiane...ed è stato dimostrato che anche i Vescovi NON conoscono i contenuti delle sue catechesi...

    Infine, nessuno nasconde L'APOSTASIA E LA CONFUSIONE in cui oggi viviamo, ma ringraziamo Dio che non ci da il Papa, il suo Vicario, a seconda delle nostre opinioni...ne mie, ne tue...

    Un conto è la perversa volontà a voler distruggere, da parte di un Papa, la sana Dottrina, altra cosa è COMBATTERE E LOTTARE contro gli errori, TOLLERATI IN NOME DEL CONCILIO, in modi a noi incomprensibili e comunque, modi questi, palesemente CONTRARI all'errore stesso...

    E non mi risulta che abbiamo avuto Pontefici così perversi e diabolici da aver voluto con Kiko modificare la dottrina liturgica della Chiesa...

    Tu continui a vedere SOLO ed esclusivamente il CNC io ti invito ad allargare lo sguardo a TUTTA la tragica situazione che vive la Chiesa, e forse comprenderai, e comprenderemo, del perchè il Papa si muove spesso su due staffe cercando EQUILIBRI....
    tale equilibrio non significa sincretismo con l'errore, ma offrire AI FEDELI l'opportunità di SVILUPPARE NELLA PROPRIA COSCIENZA UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL'AUTENTICO MAGISTERO il quale NON è un SOVIET e non è un dittatore, ma sprona TUTTI a raggiungere UNA MATURAZIONE DELLA FEDE atta a perseguire LA SALVEZZA...

    Tu ragioni come quelli che nel 1300 volevano scomunicare perfino san Tommaso d'Aquino ^__^

    santa Caterina da Siena in tante Lettere scrive più volte che nella società in cui vive "impregnata di Chiesa e di Vescovi di fatto NON SI CONOSCE LA VERITA' E LA SANTA DOTTRINA E' OFFUSCATA DAL POTERE SPESSE VOLTE ECCLESIASTICO.... ", è per questo che lascia Siena e si fa AMBASCIATRICE DI PACE, insegnando che "DIO E' AMORE"....e che compito dei cristiani E' DI TROVARE OGNI MODO PER FARE LA PACE....Perfino i Domenicani dubitano all'inizio della santa senese....proprio perchè Caterina da Siena va a toccare un punto dolente: LA CORRUZIONE MASCHERATA DAL POTERE DELLA CHIESA....

    e vive in un'epoca in cui ci sono anche antipapi, una profonda confusione, e perfino qualcuno che diventerà Santo, come il grande Vincenzo Ferreri,sosterrà l'antipapa...

    ergo, Gianluca, fammi capire una cosa:

    forse che prima la Chiesa era santa ed immacolata con gli uomini perfetti e senza errore, e di colpo sono diventati TUTTI ERETICI con a capo il Papa.... così che Cristo ha dunque abbandonato la Sposa o l'ha affidata alle tue decisioni?
    ^__^ suvvia!

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  11. Bella analisi. Verrebbe da dire molto banalmente che tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di sordi. E forse la sola cosa utile è porre in evidenza la discrasia tra il dire ufficiale della Chiesa e il fare reale delle ‘aggregazioni laicali’ e di chi dovrebbe, presbiteri e vescovi vari, guidarle e correggerle sul campo. Tipo Rilko che parla di magna charta, sapendo benissimo che la Christi fideles laici nel cn è di fatto carta straccia.

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  12. A ricordo:


    http://img388.imageshack.us/img388/7545/croceinmezzoallaltarefa9.jpg

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  13. E forse la sola cosa utile è porre in evidenza la discrasia tra il dire ufficiale della Chiesa e il fare reale delle ‘aggregazioni laicali’ e di chi dovrebbe, presbiteri e vescovi vari, guidarle e correggerle sul campo. Tipo Rilko che parla di magna charta, sapendo benissimo che la Christi fideles laici nel cn è di fatto carta straccia.

    E' infatti la ragione per cui continuiamo a raffrontare e sottolineare ciò che è davvero cattolico e perciò stesso aderente alla Rivelazione Apostolica, e quindi al Signore, che la Chiesa dovrebbe custodire e di cui poi farsi portatrice.

    Dal mare di sordi di cui giustamente parla Jonathan, ogni tanto vien fuori chi apre occhi e orecchie e riconosce la Verità, che non è un'idea o un concetto, ma è il Signore.

    Il problema quanto a questa nostra comunicazione è questo: posto che i pastori sono sordi e disattenti persino al Papa, ma accorrono a frotte alle sirene della Domus e di Kiko, questo nostro discorso, pur diretto a loro in primis ma non solo a loro, corre il rischio di lasciare il tempo che trova, e la ragione e ormai evidente.

    Le persone ammaliate dal cammino e in esso irregimentate, non sono abituate a leggere testi, studiare, rifletterci su e quindi interiorizzarne in maniera personale il contenuto. Esse infatti, vivono quasi eclusivamente di tradizione orale molto autoritativa (per cui scade quando non cade del tutto, l'autorevolezza, pur veritativa, della nostra) e di prassi che irreggimentano: "il cammino si fa e non si studia".

    Il richiamo alla concretezza dell'esperienza è positivo quando l'esperienza è 'sana' e quando veicola principi autenticamente fondanti la vera Fede; del resto l'Incarnazione del Signore, che ci induce ad essere concretamente e responsabilmente presenti nelle situazioni, è l'esempio perfetto di concretezza...
    Nel caso del cammino assistiamo a richiami alla concretezza che portano ad un 'addestramento', cosa ben diversa dalla 'formazione'.

    Per questo credo che i neocat, se incontrano testi come analisi un po' impegnative, passano oltre e si tengono le loro emotivamente 'forti' dottrine e prassi kikiane.

    Ma noi continuiamo a farle, per chi ha orecchi per intendere

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  14. chi mi dice la differenza tra addestramento e formazione?

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  15. Gianluca, spargere veleni o inimicizia o INCOLPARE...
    Mi sembra che questo lo faccia tu.

    ed inoltre Ribadisco cio' che ho affermato:

    Non mi sembra che i pontefici, compreso il presente, abbiano evitato niente di niente anzi anno benedetto codesta setta eretica mandandola in giro per il mondo con mandato pontificio...

    ...l'errore di Kiko e di chi lo appoggia...

    Appunto i Pontefici li appoggiano...

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  16. Dice Caterina

    tale equilibrio non significa sincretismo con l'errore, ma offrire AI FEDELI l'opportunità di SVILUPPARE NELLA PROPRIA COSCIENZA UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL'AUTENTICO MAGISTERO il quale NON è un SOVIET e non è un dittatore, ma sprona TUTTI a raggiungere UNA MATURAZIONE DELLA FEDE atta a perseguire LA SALVEZZA...


    Esatto.
    Tra l'altro il Papa sta cercando faticosamente di stabilire un ponte DIRETTO con il Laicato, proprio per superare gli ostacoli Gerarchici "intermedi" di coloro che lo ignorano e gli disobbediscono.

    Ricordate il Magistero sulla Coscienza Cattolica e il suo Valore?
    Non immaginate che il Papa sta cercando, proclmanado la Verità ai quattro venti, proprio di svegliare la COscienza dei Fedeli, affinchè l'adesione a lui e al Suo Magistero possa riprendere dal "basso"?
    L'eccezionalità assoluta ed incredibile di questi tempi, evidentemente ipone un "metodo" di questo tipo.

    Un metodo volto a suscitare la coscienza dei fedeli, perchè da essi si ravvivi la Comunione con Pietro. Perchè la situazione delle Gerarchie è DISASTROSA.

    Io, obiettivemente, concordo in pieno con questa analisi non scritta e non detta "apertis verbis" dal Papa, ma ATTUATA inequivocabilmente. Credo che la COSCIENZA (e dovremmo saperlo meglio di chiunque) sia l'unico baluardo tale da permettere la ripresa.

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  18. Leggete cosa c'è GIA' nella Christifideles Laici, scritta da Giovanni Paolo II:

    Educatrice è, anzi tutto, la Chiesa universale, nella quale il Papa svolge il ruolo di primo formatore dei fedeli laici. A lui, come successore di Pietro, spetta il ministero di «confermare nella fede i fratelli», insegnando a tutti i credenti i contenuti essenziali della vocazione e missione cristiana ed ecclesiale. Non solo la sua parola diretta, ma anche la sua parola veicolata dai documenti dei vari Dicasteri della Santa Sede chiede l'ascolto docile e amoroso dei fedeli laici

    Non vedete già una "velata" (manco tanto!) richiesta di PRESA DI COSICENZA DIRETTA della Parola del Papa? Sono concetti che sarebbe necessario ribadire, se non fosse in atto una crisi incredibile?

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  19. ...e non credete che il compito di chi voglia cercare la Verità e aiutare nella sua ricerca gli altri, non sia anche quello di dare gli strumenti perchè la Coscienza del singolo (A QUALSIASI CATEGORIA APPARTENGA) si possa orientare verso la realtà dei fatti?
    E non credete che l'orientamento verso la realtà dei fatti possa avvenire anche con il semplice raffronto: a) questo è quello che dovrebbe essere; b) questo è quello che è?

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  20. Credo che la COSCIENZA (e dovremmo saperlo meglio di chiunque) sia l'unico baluardo tale da permettere la ripresa.

    Sono lieta di vedere riaffermata questa cosa e tutto quel che segue.

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  21. Tra l'altro il Papa sta cercando faticosamente di stabilire un ponte DIRETTO con il Laicato, proprio per superare gli ostacoli Gerarchici "intermedi" di coloro che lo ignorano e gli disobbediscono.

    Stefano, è vero; ma gli ostacoli gerarchici intermedi hanno il potere di azzittire e annichilire i laici che la pensano come il Papa, così come non danno ascolto a lui.
    Questo è un problema che non può non entrare in campo.
    Gesù, oltre a insegnare, lo faceva con autorità, la stessa che ha trasmesso a Pietro!

    Hai ragione a vedere e invocare "la presa di coscienza diretta". Ma quale coscienza possono farsi fedeli ogni giorno martellati e addottrinati da tutt'altro?

    Queste inequivocabili parole del Papa che stiamo ricevendo con edificazione e assimilando, che presa hanno sui nostri interlocutori? Ma anche su altri ai quali viene spezzato tutt'altro pane?

    E allora, ha senso continuare a indicare, mostrare, pensare che le cose cambiano soltanto perché le stai descrivendo come vorresti che fossero? A me questo sembra un discorso irrealistico e anche in qualche modo disincarnato. Perché per cambiare le cose, se c'è un male o un errore bisogna riconoscerlo e chiamarlo col suo nome. Non si può non partire da qui!

    Del resto anche la crescita psicologica, come quella spirituale (che sono interconnesse), non richiedono forse ineludibilmente il riconoscimento di ferite errori problemi e difficoltà e il guardarli in faccia se si vogliono superare?

    Perché questo nella Chiesa non avviene più? A chi si teme di dispiacere? Oppure, come può essersi radicato un pensiero così estraneo all'evangelico si si no no...

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  22. E non credete che l'orientamento verso la realtà dei fatti possa avvenire anche con il semplice raffronto: a) questo è quello che dovrebbe essere; b) questo è quello che è?

    non è quello che abbiamo fatto fino adesso, anche registrando "quello che è" attraverso testimonianze e fatti, ai quali vengono di volta in volta accostati gli autentici riferimenti magisteriali?

    Io credo che un discorso 'sapienziale' possa e debba coesistere con un discorso pratico e con un approccio diretto

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  23. Tu continui a vedere SOLO ed esclusivamente il CNC io ti invito ad allargare lo sguardo a TUTTA la tragica situazione che vive la Chiesa.

    Deve essere che non leggi molto bene o capisci solo quello che piace solo a te, ti invito a leggere la terza lettera che abbiamo scritto la Papa e poi ne riparleremo.
    Personalmente ho già allargato lo sguardo è i responsabili sono stati trovati e oggi comandano la Chiesa...

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  25. Cosa c'entra dunque il CNC?
    che in tutto questo MOVIMENTO LAICALE in Duemila Anni, nessuno aveva superbamente tentato di MODIFICARE L'ASSETTO LITURGICO... se proprio si volesse fare i pignoli, Kiko potrebbe somigliare a PIETRO VALDO...che se anche non toccò la Liturgia, voleva imporre IL SUO MODO DI VIVERE LA FEDE NELLA CHIESA e pretendeva che TUTTI i cristiani la pensassero come lui...


    OK, ma la differenza è che a Pietro Valdo non è mai stato dato mandato di andare ed avangelizzare...

    Questo è il grosso interrogativo che non riusciamo a non porci, perché come giustamente dici non possiamo fare affermazioni che non ci competono; ma le domande e perplessità sorgono ineludibili quando si ascolta dire una cosa e se ne vede fare un'altra

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  26. Dice Mic

    E allora, ha senso continuare a indicare, mostrare, pensare che le cose cambiano soltanto perché le stai descrivendo come vorresti che fossero? A me questo sembra un discorso irrealistico e anche in qualche modo disincarnato

    E' perfettamente logico quello che scrivi.
    Ma il fatto è che devi calare i tuoi ragionamenti nella realtà "più cruda".

    Gesù "insegnava con Autorità", e formava Istituiva la Chiesa.
    La situazione di oggi è: la Chiesa che è stata IStituita con Autorità da Gesù, si vuole distruggere.

    La situazione (e non è affatto lana caprina) è incredibilmente diversa!

    Oggi l'Autorità il Papa la esercita con se stssso! E con quella decina di uomini che sarebbero disposti a seguirlo (vogliamo dire che siano di più?).

    Bisogna fare i conti anche con questa realtà, nuda e cruda. Realtà in cui il 90% delle diocesi sono in mano a chi è autocefalo e ribelle. Chi è che (de)forma i fedeli in quelle diocesi? Gli stessi che sono pronti a mobilitarli CONTRO il Papa, mettendolo davanti a una fila di "fatti compiuti" che mettano ancora più in discussione l'Autorità, già semi-frantumata!

    Il discorso della impossibilità di intervenire direttamente sta proprio in questo: evitare la condizione che un Papa debba smentire o negare un'azione diretta di uno che si presume suo servo che l'aveva fatta "a nome suo" (del Papa)! Questo farebbe (e fa) pensare ad una assenza di Autorità COMPLETA e ad una anarchia di FATTO. Se è possibile agire contro la volontà del Papa, e lo si può fare con prepotenza e apertamente, allora la cosa può essere "istituzionalizzata" e trasformarsi in uno sfacelo completo! E nel macello ci finiscono anche quelli che non c'entrano!
    Sappiamo che Gesù Cristo insegnava con Autorità, ma sappiamo anche che chiedeva "se vuoi".
    Il Papa è suo vicario. Ed oggi, come all'epoca della Istituzione della Chiesa, Cristo va cercando chi vuole stare con Lui...Solo che mentre prima la Chiesa stava nascendo, e i problemi erano altri, ora la Chiesa è attaccata con la speranza (VANA) che venga distrutta! Ecco la "lieve" differenza...

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  27. Dice Mic

    non è quello che abbiamo fatto fino adesso, anche registrando "quello che è" attraverso testimonianze e fatti, ai quali vengono di volta in volta accostati gli autentici riferimenti magisteriali?



    E' stato fatto, e a mio giudizio in modo pertinente fino a prima della famosa approvazione, riguardo la PRASSI del CnC, confrontata con quella Cattolica ed evidenziandone le DIFFORMITA', a tratti terribili.

    Questo metodo, a mio avviso, rimane deficitario nel momento in cui si stabiliscono norme definitive riguardo quella speciifca realtà.
    Se si continua a confutarla sempre e solo riguardo la sua Prassi (certamente anche perchè è quella che "Impatta" sui fedeli, ma non è l'unica componente in ballo!), si rischia di avallare, per versi opposti, l'ortoprassi sostenuta dal CnC e dintorni.

    Ovvero: si escludono delle categorie di persone, invece molto importanti, nella eventuale presa di coscienza.
    1) Chi fa il CnC e vede nella critica alla Prassi un motivo di "offesa" e di "persecuzione" anche dopo le approvazioni (poichè conosce solo il CnC);
    2) Chi è indeciso nel CnC e non capisce dove sia il problema reale, alla luce delle "approvazioni";
    3) Chi "osserva" dall'esterno, e la prima cosa che nota è un "litigio". E non riesce ad avere riscontro dello specifico problema provocato dal CnC, poichè quello che sa è che la Chiesa lo "approva";
    4) Coloro che vorrebbero gettare ponti, anche in buona fede, ma non avendo altri strumenti se non le proprie conoscenze cercano di farlo usando toni concilianti, ma che riconducano alla "accettazione" del CnC così come è.

    Una cosa così banale e all'apparenza inutile come il "questo è come dovrebbe essere; questo è la realtà", può invece risolvere le crisi di coscienza nella chiarezza della Volontà della Chiesa! O comuqnue fornire gli strumenti per un scelta libera e consapevole. Senza togliere gli altri elementi della analisi, la situazione attuale SECONDO ME, chiede anche una consapevolezza in questo senso

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  28. Il discorso della impossibilità di intervenire direttamente sta proprio in questo: evitare la condizione che un Papa debba smentire o negare un'azione diretta di uno che si presume suo servo che l'aveva fatta "a nome suo" (del Papa)! Questo farebbe (e fa) pensare ad una assenza di Autorità COMPLETA e ad una anarchia di FATTO. Se è possibile agire contro la volontà del Papa, e lo si può fare con prepotenza e apertamente, allora la cosa può essere "istituzionalizzata" e trasformarsi in uno sfacelo completo! E nel macello ci finiscono anche quelli che non c'entrano!

    comprendo questo timore. E' su questo che bisogna meglio riflettere.

    Sai Stefano, che mi fai pensare che la cosa purtroppo è già istituzionalizzata, perché l'istituzionalità è il Papa a darla, non ci sono altri che possono darla!

    Questo significa che se il nostro Santo Padre ha a che fare con una realtà come questa, c'è qualcuno che l'ha introdotta e purtroppo ne conosciamo i connotati.

    I margini di azione si fanno ristretti; ma c'è lo spirito che agisce e conduce: forse è questo a cui si riferisce il Papa quando parla di "minoranze creative"? Ovvio che la creatività che intende lui è quella data dallo Spirito del Signore.

    Allora la risposta da dare a questo dramma epocale è stare in ascolto, custodire la fede e cercare di aggregarsi tra "minoranze creative" ognuno nel suo contesto, come diceva Caterina

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  29. tale equilibrio non significa sincretismo con l'errore, ma offrire AI FEDELI l'opportunità di SVILUPPARE NELLA PROPRIA COSCIENZA UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL'AUTENTICO MAGISTERO il quale NON è un SOVIET e non è un dittatore, ma sprona TUTTI a raggiungere UNA MATURAZIONE DELLA FEDE atta a perseguire LA SALVEZZA...

    questo è quello che dovrebbero perseguire le "minoranze creative" e cercare di diffonderlo e promuoverlo. Ma abbiamo bisogno di sacerdoti che siano i "santificatori" di questa realtà. E' anche questo che dobbiamo chiedere e cercare

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  30. Allora, Gianluca....^__^
    poichè combattiamo la medesima battaglia, vediamo di capirci almeno fra noi...

    il discorso qui ora si farebbe molto lungo e impossibile da trattare, ma è in atto UN CAMBIAMENTO e un cambiamento STRATEGICO nella Chiesa che per certi versi ci è difficile comprendere pienamente, e per altri versi, se malamente interpretato causa quanto dolore stiamo vivendo da 40 anni a questa parte...

    Tenendo a mente l'approfondimento riportato da Stefano sulla COSCIENZA, dal Concilio la Chiesa HA CAMBIATO ROTTA....da qui anche le discussioni con la FSSPX e i "tradizionalisti"....

    Attenzione, NON ha cambiato rotta in senso negativo come gli stessi colloqui con la FSSPX in Vaticano stanno approfondendo e con qualche indiscrezione regalataci da mons. Fellay:
    http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8854040

    ma senza dubbio la Chiesa ha fatto un cambiamento che il Papa stesso ha sintetizzato con i due famosi termini:

    - ERMENEUTICA DELLA CONTINUITA' per chi comprende correttamente questi cambiamenti;
    - ERMENEUTICA DELLA ROTTURA di chi ha interpretato la fondazione di una NUOVA CHIESA...

    inutile dire con chi si è posizionato Kiko e chi lo sostiene... ^__^

    Il Papa sostiene Kiko?
    si e no!
    - si a riguardo di questi CAMBIAMENTI voluti dal Concilio che hanno aperto le porte a tutti...
    - NO! no a riguardo della "sua dottrina" ed anche qui abbiamo portato migliaia di prove...

    Lo stesso possiamo dire a riguardo del RnS di CL di AC ecc...
    e dei Focolarini la cui prima beatificata non è neppure la Fondatrice, ma una ragazza di 19 anni....che non ha mai preso la Messa antica...ed era sostenitrice del gruppo musicale GEN ^__^

    E' un CAMBIAMENTO nei modi di INTENDERE una certa discussione dottrinale e non, ovviamente, un cambiamento della Dottrina ;-)


    qui sta la differenza e qui sta la difficoltà nel comprendere perchè il Papa non caccia a calci nel sedere Kiko...NON PUO' FARLO!
    non almeno per ora, non almeno per oggi!

    Alcuni pensano che il potere del Papa sia ILLIMITATO come fosse una sorta di dittatore, ma NON è così e non lo è mai stato neppure in passato!
    Pio XII pur RIcondannando il movimenti dei preti operai e scomunicandone la teologia, NON pote' sospendere tutti quelli che vi aderirono...nè potè mai sospendere un certo MAZZOLARI di ben conosciuta fama...
    ma se vuoi possiamo fare anche riferimenti più addietro e lo ripeto per memoria:
    quando la Chiesa approvò PIETRO VALDO PER BEN 40 ANNI...fino poi a scomunicarlo nel concilio lateranense...

    I CAMBIAMENTI che la Chiesa sta apportando sono in LINEA con la gravissima situazione MONDIALE che stiamo vivendo...
    giusto o sbagliato che sia, non spetta a noi stabilirlo, il Concilio ha stabilito UNA CONVIVENZA, UNA TOLLERANZA, con chiunque da qui anche la disastrosa situazione ECUMENICA giunta ad un erroneo SINCRETISMO che il Papa sta combattendo seppur con armi che non ci gustano...

    continua.........

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  31. 4) Coloro che vorrebbero gettare ponti, anche in buona fede, ma non avendo altri strumenti se non le proprie conoscenze cercano di farlo usando toni concilianti, ma che riconducano alla "accettazione" del CnC così come è.

    di neocat così, all'apparenza ne abbiamo incontarti molti. L'ultimo sembrava Alino; ma alla resa dei conti i ponti che gettano loro li attraversano fino ad un certo punto, per agganciarti, poi però non fanno il resto del percorso per venire dalla tua parte e le Verità cattoliche, anche qualche Sacro Mistero, alla fine sono stati respinti, il ponte è stato ripercorso in senso inverso e poi quasi divelto!

    Ma non guardiamo indietro e procediamo oltre

    RispondiElimina
  32. giusto o sbagliato che sia, non spetta a noi stabilirlo, il Concilio ha stabilito UNA CONVIVENZA, UNA TOLLERANZA, con chiunque da qui anche la disastrosa situazione ECUMENICA giunta ad un erroneo SINCRETISMO che il Papa sta combattendo seppur con armi che non ci gustano...

    un momento, Caterina, qui il terreno si fa insidioso e le armi con cui si sta combattendo c'è il rischio che siano armi spuntate. Ma noi non dovremmo combattere con la Verità che è il Signore?

    il discorso dell'inclusività molto ben tratteggiato da mons Gherardini rischia di sfigurare la Chiesa, come del resto è gia avvenuto e di fare soltanto un gran fritto misto, una sorta di "nuova religione mondiale" che non è più la Rivelazione Apostolica che ci ha formati e ci conduce!

    RispondiElimina
  33. Per avvalorare quanto ho appena espresso e non dalle mie personali opinioni ma dai FATTI che viviamo, il Papa stesso oggi all'Udienza, ha elogiati ALTRI CATECHISTI che nulla hanno a che vedere con Kiko ^__^

    e ha detto loro:

    Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti al pellegrinaggio promosso dalle Suore Catechiste del Sacro Cuore, in occasione della canonizzazione di santa Giulia Salzano, ed auguro che il suo esempio vi sia di incoraggiamento, i suoi insegnamenti vi orientino, e la sua intercessione vi sostenga nelle fatiche quotidiane.

    la Suora Catechista deve essere sempre pronta in tutte le ore per istruire i piccoli e quanti ignorano ciò che insegna la Chiesa; essa non deve misurare i sacrifici che richiede tale ministero, anzi dovrebbe desiderare di morire sulla breccia, se così piacesse a Dio.



    Allora Gianluca...o abbiamo un Pontefice schizzofrenico, oppure intendiamo male noi ciò che dice, e delle due credo che il problema sia nostro NON del Papa
    ^__^

    Poi senza dubbio è assai certo che il Papa qualche errore lo commette nelle nomine, nel perseguire il Cammino senza usare il bastone evangelico....in questo non mette a repentaglio l'infallibilità...e spetta a noi fare la nostra parte, cioè, METTERE IN GUARDIA DAI PERICOLI DI CERTE CATECHESI, ma senza mai dare a Kiko e alle sue truppe, l'opportunità di usare le nostre parole come un boomerang contro noi stessi...

    Se è questo che il Papa ha deciso con il CONCILIO, questa è la CHIESA CATTOLICA che è e rimane L'UNICA E SANTA E SPOSA DI CRISTO le cui MEMBRA non sono affatto perfette e fra di esse C'E' LA ZIZZANIA CHE DOBBIAMO TOLLERARE...non possiamo estirpare...

    Ergo continuiamo a segnalare gli errori, ma senza dare la colpa al Papa se NON lo ascoltano!
    ^__^

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  34. Cara Mic....ha forse Gherardini condannato il Papa e dato la colpa al Papa? non mi risulta...

    sul resto l'ho detto, sono d'accordo, ma non sul dare la colpa al Papa...

    ;-)

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  35. Dice Caterina.

    Ergo continuiamo a segnalare gli errori, ma senza dare la colpa al Papa se NON lo ascoltano!


    Già. Questo è il momento di fare quadrato intorno al Papa...

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  36. Cara Mic....ha forse Gherardini condannato il Papa e dato la colpa al Papa? non mi risulta...

    ti risulta che io ho dato la colpa al Papa? vedo dei fatti, gli stessi che ha sottolineato Gherardini e mi pongo dgli interrogativi. Devono essere gli stessi che si pone Gherardini, se chiede, anzi supplica, al Papa delle affermazioni veritative SOLENNI, per la Chiesa universale, non orientative per pochi intimi

    Ricordi cosa diceva al Papa S. Caterina?
    «Vi prego, Padre mio dolce, che voi... usiate lo strumento della potentia e virtù vostre: che nel giardino della Santa Chiesa voi ne traggiate li fiori puzzolenti, pieni di immondizie e di putridità, enfi di superbia, cioè li mali pastori e rettori che attorniano e imputridiscono questo giardino della Chiesa. Gittateli fuori, che non abbiano a governare più. Piantate in questo giardino fiori odoriferi, pastori e governatori che siano veri servi di Gesù Cristo...»

    e quando lo esortava ad esercitare il governo, che solo a lui competeva?

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  37. Prego ogni giorno per il Papa e sono con lui. Spiritualmente 'faccio quadrato', eccome... ma con Pietro, non sempre con Simone, che come Simone può anche sbagliare in buona fede.
    E non mi potrei mai permettermi di dire questo in base a miei opinioni personali, ma in base al magistero di sempre, la cui continuità non bisogna solo proclamare, ma soprattutto praticare.
    Dov'è la 'continuità' nell'inclusivismo di cui parlavo prima?

    Del resto dove potrei andare altrimenti?
    Ma è impossibile, oggi, non porsi delle domande

    RispondiElimina
  38. C'E' LA ZIZZANIA CHE DOBBIAMO TOLLERARE...non possiamo estirpare...

    non la possiamo estirpare, ma se è zizzania, chiamarla col suo nome e almeno avvertire i 'piccoli' di non coglierla e cibarsene come fosse buon grano....
    tollerare non è =mandare la zizzania al posto del grano.

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  39. Un amico mi telefona trafelato per darmi la brutta notizia: cardinalato a Ravasi e a Romeo. I lupi attorno al Papa sono più furenti che mai ed è probabile che nomine del genere state il prezzo da pagare per un segnale tutt'altro che secondario: cardinalato a Bartolucci e a Ranjith.

    Nella lista Ravasi viene trattato fin troppo bene. Quando ho avuto la sfortuna di seguirlo ho avuto sempre una pessima impressione (non solo per i suoi bislacchi argomenti - tira fuori i cosiddetti "dolori del parto" della Beata Vergine, l'ateo "che prega" e altri astrusi ossimori... ma anche per il modo in cui parla). Sarà anche per il fatto che detesto le persone che vogliono apparire "accettabili" a chiunque, che perciò (più o meno involontariamente) seguono il vento, si adeguano ai rapporti di potere, entrano solo in battaglie già combattute e vinte da altri. Vorrei tanto sbagliarmi...

    Come qualcuno ironizzava su questo stesso blog alcune settimane prima della notizia del cardinalato, ora Romeo andrà a baciar le mani a Kiko. No, non arrivo a credere che sia opera diretta di Kiko. Ma a certi livelli di potere (uniti soltanto dall'essere allergici a papa Benedetto XVI) gli interessi convergono. Mentre scrivo, sarà già stata pronunciata milioni di volte la frase ambigua e sottile: "hanno fatto cardinale un nostro grande amico: Romeo!"

    Ma quel cardinalato a Ranjith e a Bartolucci è come minimo il segnale che il Papa conserva solidamente ancora un certo margine di autonomia. Guarda caso: due nomine attinenti alla liturgia tradizionale (mentre pressoché tutte le altre nomine le chiameremmo "politica ecclesiastica"), di cui una gratuita (Bartolucci ha più di 80 anni, "il Papa poteva risparmiarsela").

    Quella di Bartolucci, in particolare, è altamente significativa: in vita sua non ha mai celebrato la Novus Ordo ed è stato promosso al cardinalato. Se io fossi neocatecumenabile griderei subito sdegnato, cercando di minimizzare la faccenda: "ma è un regalo ad un vecchietto che non ha più niente da dire!" tremando però nello stesso momento all'idea che in futuro potrebbero arrivare altre nomine del genere...

    Insomma, dal prossimo concistoro i neocatecumenali (che hanno straziato e massacrato perfino la Novus Ordo) potranno vantare un appoggio "politico" in più, ma quella nomina dimostra che il Papa guarda in direzione esattamente opposta alla loro.

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  40. Tripudio ci dà una boccata d'ossigeno.

    Grazie, credo che tu veda giusto ed è questo lo sguardo che dobbiamo avere

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  41. ... le cose sono molto più complesse e 'intrecciate' di quanto non possiamo immaginare e mi riprometto di tenerne conto prima di parlare

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  42. Grazie a Stefano per la sua analisi.
    Non sarà stupito se gli dico che non condivido certe sue conclusioni!
    Scrive Stefano:

    "Questo metodo, a mio avviso, rimane deficitario nel momento in cui si stabiliscono norme definitive riguardo quella speciifca realtà."

    Uno statuto non è definitivo, come è stato dato può essere ritirato.
    I nc hanno ottenuto il loro statuto in modo anomalo, le loro prassi sono quelle di una chiesa parallela, come prima e meglio di prima.
    Solo il Signore sa perchè le autorità della Chiesa hanno tollerato e continuano a tollerare e ad incoraggiare un tale scempio.

    Ci sono le parole e ci sono i fatti e i fatti non riflettono le parole.
    C`è un linguaggio esortativo e non coercitivo e così ognuno continua fare quel che vuole .
    Quel linguaggio ha fallito eppure si continua ad usarlo,i destinatari di quelle esortazioni, di quei richiami, fanno finta di niente e continuano per la loro strada, indisturbati.
    Non sono corretti, non sono sanzionati.
    L`autorità del Papa è stata colpita ed è molto indebolita.
    Se è costretto a non dover denunciare le disobbedienze per non dare un`immagine di divisione e far fare una brutta figura ai suoi confratelli, la fine dell`incubo non è vicina.

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  43. I documenti ci sono, già con Giovanni Paolo II, con che risultati? Zero.
    I richiami ci sono stati, con che risultati? Zero.
    Ci sono state correzioni? Vere e concrete correzioni, sono state imposte? No.
    Chi ha bypassato le volontà di Benedetto XVI?
    Chi ha vinto la sua battaglia contro il Papa e la Liturgia della Chiesa?
    Chi sta rifiutando di pubblicare le catechesi CORRETTE?

    Questi sono i fatti, i documenti e i richiami esistono, ma per i nc è come se non esistessero.

    Allora? Bisogna tacere e illudersi cha ascolteranno noi?
    Se non ascoltano il Papa, chi volete che ascoltino se non il loro "maestro" che non è un buon maestro?

    Bisogna chiamare le cose con il loro nome, almeno io non posso fare altrimenti, se non voglio sentirmi complice di un`ipocrisia generalizzata o di una menzogna collettiva.

    Penso sia importante su questo blog, alternare le analisi, le informazioni e le testimonianze.

    RispondiElimina
  44. Scus Stefano, ma c`è una tua frase che mi ha molto stupita:


    Ha una propria prassi, un proprio Rito (corretto dalla Chiesa più volte, e corretto anche dal proprio Statuto),"

    Un proprio Rito?
    Rito con la maiuscola? Scherzi nevvero?
    Al limite possiamo chiamarlo "rituale", un rituale che ha sconvolto e calpestato perfino il NOM!
    Proprio senza dubbio, e "altro"

    Più volte corretto?
    Quando? Da chi?
    Quali correzioni?

    Abbiamo l`immensa concessione di Arguello di alzarsi invece di restare seduti al momento della Comunione,l`introduzione di preghiere prima ignorate e poi?

    RispondiElimina
  45. Per Caterina.

    I CAMBIAMENTI che la Chiesa sta apportando sono in LINEA con la gravissima situazione MONDIALE che stiamo vivendo...

    I cambiamenti che il mondo ha oggi sono una conseguenza della deriva della Chiesa dal Concilio in poi, in un certo qual modo il Signore ha abbandonato il tempio in virtù dei peccati del suo popolo, ma sorregge comunque la sua Chiesa per primo in virtu' della sua promessa che le porte degli kinferi non prevarranno secondo in virtù delle anime veramente sante che non scendono a compromessi con nessuno.

    Per quanto riguarda le trame curiali ti rispondo con San Paolo:
    "Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
    per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui" Fil 3,8.

    Potrei risponderti su tutto, ma sarebbe troppo lungo in questo contesto, ripeto la causa dei mali della Chiesa e da ricercarsi nella deriva COnciliare, e poi ti ricordo che il Concilio è pastorale non dogmatico e per quanto mi riguarda tienitelo pure io lo rigetto in quanto opera dei nemici di Cristo, difatti la setta eretica CN ne è degno figlio diretto...

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  46. Aggiungo e termino le mie osservazioni, dicendo che se il card. Rylko ha citato un documento della Chiesa, non poteva fare altrimenti, è facile intuire a chi si riferiva pronunciando quelle parole.

    E NON perchè il cnc corrisponda e rifletti il contenuto della Christifideles laici, è chiaro che così non è, ma PERCHÈ chi lo protegge e promuove, VUOLE che questa coincidenza passi nelle menti.
    Non solo lo vuole ma fa in modo che in PRATICA ciò avvenga.

    Da qui gli inviti-convocazioni di Arguello a vescovi e cardinali del mondo intero nella sua domus in Galilea.
    Da qui la presenza del cnc in Medio Oriente, cnc che sta inquinando le comunità locali.
    Da qui il cambiamento stupefacente di certe autorità religiose di quelle terre che, pochi anni fa,firmavano una lettera di avvertimento al cnc, senza dubbio già consapevoli dei rischi legati all`arrivo del cnc.

    Il cnc NON è "lo specchio delle affermazioni del card. Rylko",NON lo è in modo palese per chi, come noi, prende in mano i documenti della Chiesa,li legge e li studia, non dovrebbe esserlo, da sempre, per i notri pastori, EPPURE il cnc è cresciuto, si è diffuso, cresce e si diffonde, con la legittimazione di chi in principio conosce i documenti della Chies e, aggiungo, conosce la sua Dottrina e la sua Liturgia, di chi avrebbe dovuto e dovrebbe correggere ed intervenire.

    Ma quanti documenti della Chiesa sono restati lettera morta?
    Quanti documenti non sono stati rispettati in primis da chi aveva la resposnabilità di farli applicare?

    Ringrazio comunque Stefano per la sua analisi approfondita e importante, ma è vero che guardando ciò che succede concretamente sul terreno, nella realtà, non posso non vedere ciò che ha benissimo descritto jonathan e cioè "la discrasia tra il dire ufficiale della Chiesa e il fare reale delle ‘aggregazioni laicali’ e di chi dovrebbe, presbiteri e vescovi vari, guidarle e correggerle sul campo."

    RispondiElimina
  47. Caro Gianluca,
    la tue osservazioni sono vere e sacrosante, ma vanno completate da una considerazione realistica.
    il concilio c'è stato e purtroppo non è passato senza lasciare storture nefaste, anche perché è stato applicato -grazie alle ormai note ambiguità- dall'ala modernista che ha instaurato una prassi di rottura ed è stato perfino disapplicato nei termini in cui è stata realizzata la riforma liturgica.

    Ora, il Papa si trova a gestire le conseguenze di 40 anni di scempi con una presa di coscienza molto forte dell'accaduto soprattutto in campo liturgico, che è il cuore della nostra fede. E non è possibile sanare la frattura che si è determinata con un colpo di spugna: un po' non lo consente la massa di modernisti che sono la maggior parte di sacerdoti e vescovi (vediamo come non obbediscono al motu proprio -che non è una indicazione ma qualcosa di più- e al nuovo stile più sacrale nella S. Messa) e con essi due generazioni di credenti fortemente protestantizzati.

    Il concilio non si può cancellare, lo ha riconosciuto realisticamente ed equilibratamente anche mons. Fellay. Quel che il 'piccolo resto' può fare è, seguendo le indicazioni del Papa, continuare a portare avanti la realtà "altra" che è la vera Chiesa di nostro Signore, custodendo la fede, difendendola ma senza accusare perché le accuse colpiscono ma non convincono: è la verità che convince, diffondendola anche.

    Per quanto mi riguarda capisco che il momento della contestazione è finito. Anche perché quando parli al vento è inutile che contesti; alla fine rischia di diventare uno zelo amaro che non fa bene a nessuno.

    Questo non significa che tirerò i remi in barca; ma andrò avanti mettendo in risalto le storture confrontate con la vera 'cattolicità', proponendo e approfondendo dati portanti della Rivelazione Apostolica oggi pressocché sconosciuti, accogliendo le testimonianze e sviluppando su di esse, proprio dal vissuto attuale, lo stato delle cose e tutti gli elementi utili a smascherare le falsità e a ripristinare il vero che mi ha formata fin qui e dal quale spero continuare a lasciarmi condurre.

    Mi piace molto e spero di riuscire a far mio lo stile di Emma, che dice quel che c'è da dire senza far sconti a nessuno, ma esprimendo interrogativi, dando forma e voce alle perplessità. Questo significa non sbattere in faccia la verità, non imporla, ma aiutare le persone e trovare le risposte (che comunque qui si danno) nella Rivelazione autentica e non nei miraggi dei falsi maestri.

    Per il resto, coraggio, avanti uniti nel Signore e nella preghiera.

    RispondiElimina
  48. Dice Emma

    Un proprio Rito?
    Rito con la maiuscola? Scherzi nevvero?
    Al limite possiamo chiamarlo "rituale", un rituale che ha sconvolto e calpestato perfino il NOM!
    Proprio senza dubbio, e "altro"

    Più volte corretto?
    Quando? Da chi?
    Quali correzioni?



    Il mio mettere "Rito" con la maiuscola è una cosa che mi viene naturale nel momento in cui scrivo quella parola. Sai benissimo a cosa mi riferivo e che le correzioni ci sono state.
    Non credo che il tuo essere "finemente provocatoria" possa valere sempre ed in ogni contesto. Questo mio, è solo un consiglio. Come del resto tutto ciò che scrivo lo è.

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  49. Dice Emma

    Ci sono le parole e ci sono i fatti e i fatti non riflettono le parole.


    Ciò che si può fare, oggi, da parte nostra dovrebbe essere proprio evidenziare quasta incoerenza, a favore della Coscienza di quanti vorrano aprire gli occhi.

    Ha ragione Mic.

    Il momento della contestazione non può durare in eterno, perchè altrimenti la china che si prende può essere davvero dannosa. E senza che nessuno lo voglia!

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  50. Altra cantonata degli anti CN:
    prossima nomina a cardinale dell'Arcivescovo di Palermo (notoriamente amico di kiko). A suo tempo, la non avvenuta nomina , era stata motivata (da voi e dai vostri amici dell'armata brancaleone) proprio da questa sua vicinanza al CN. Ennesima cattiva figura......ma ormai ci avete fatto l'abitudine.....:-P
    Comunque, la nostra distanza, non ci impedisce di pregare l'uno per l'altro....e se volete, dite un'ave Maria per me perchè resista contro gli assalti del Tentatore. Grazie.

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  51. "Non credo che il tuo essere "finemente provocatoria" possa valere sempre ed in ogni contesto."

    È così che giudichi i miei contributi?
    Una provocazione? Seppur fine?
    Grazie.
    Le mie domande e osservazioni non sono provocazioni ma domande e osservazioni.
    Se poi non si può o non si vuole rispondere alle domande questo è un altro problema.

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  52. “chi mi dice la differenza tra addestramento e formazione?“

    L’addestramento è un’azione volta a rendere capaci di fare, in modo passivo.
    La formazione è un’azione volta a far crescere stimolando, sensi, mente e spirito per rendere l’individuo capace di essere, in modo attivo.

    Cara mic, è proprio questo che gira in testa in questo periodo.
    Si parla tanto di Missio ad gentes, di Implantatio eccllesiae, ma fino a che punto gli appartenenti alle “nuove comunità” (come le chiama il Santo Padre) sono formati ad accogliere integralmente il Vangelo, con integrità d’animo, per testimoniare nella Carità il proprio essere, aborrendo ogni forma di integralismo che potrebbe nascere da un sistematico addestramento?


    “Ciò che si può fare, oggi, da parte nostra dovrebbe essere proprio evidenziare quasta incoerenza, a favore della Coscienza di quanti vorrano aprire gli occhi.”

    Caro Stefano78, hai ragione e non dimentichiamoci che “incoerenza” si può trovare a volte anche nell’applicabilità di una legge, per questo nasce la “giurisprudenza”.
    Quanto scritto sullo statuto NC, il più delle volte, non risulta applicabile nella realtà delle cose.

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  53. Sono d'accordo con Gianluca quando a chiare lettere, quindi conturbanti, dice che la rovina è venuta dal Concilio ultimo. Sappiamo ormai dopo aver sviscerato ogni momento di questo, che una minoranza di vescovi è riuscita ad imporre alla maggioranza le linee che ora sono diventate le lineee guida. Essendo linee guida più "morbide" verso la fede,la dottrina e la liturgia, è OVVIO che siano ora più apprezzate e vi sia stato un adattamento mentale e molti vescovi e cardinali siano più propensi a seguire queste linee "democratiche e conciliari" che non le linee nette e dogmatiche. E' una realtà umana e psicoanalitica il fatto che una realtà per dura o sballata che sia, se ti viene propinata continuamente ti abitui ad accettarla. Lo stesso è avvenuto con la nuova messa e tutto quello che viene insieme di post-conciliare. Ma se si vuole effettivamente arrivare a DISCERNERE le origini di un male, è NECESSARIO indagare a fondo e non fermarsi ad indagare sulla febbre e sulle manifestazioni esterne soltanto.Fare analisi approfondite, se non si riesce a capire il perchè di certi sintomi, è quello che facciamo tutti ! O no? .....segue .

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  54. Dice Emma.

    È così che giudichi i miei contributi?
    Una provocazione? Seppur fine?
    Grazie


    Emma non essere permalosa. Sai benissimo quale era il senso della frase che mi hai citato. E sai ancor meglio che non hai risparmiato critiche, anche serrate, a quello che scrivo e penso. Io penso che tu sia stata provocatoria, magari mi sbaglio. Ma quello che è emerso al primo impatto è questo. Tutto qui.

    E ho quotato solo una tua frase, non tutti i tuoi interventi. Quindi quello che penso si riferisce alla frase quotata, non ad altro.
    Non credi di stare un tantinello esagerando? ^__^

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  55. .....Dunque tornando all'argomento principe, dobbiamo tutti indagare ed arrivare alla conclusione univoca e lapalissiana che la chiesa che segue i dettami postconciliari,papa compreso quando lo fa, è fallimentare e destinata alla rovina.Certo per colpa di pochi (all'inizio!)che hanno seguito la deriva modernista, ma ora si ritrovano in tanti poichè, rotti gli argini "dogmatici e severi, dei papi precedenti" tutto è possibile, anche un cammino neocatecumenale. Se non si capisce ciò, si è ancora molto,ma molto lontani dall'arrivare alla comprensione del MALE.Si è fermi ancora a dilungarsi su alcuni sintomi e basta e si perde di vista il paziente che sta morendo!Che poi, come afferma Mic, il papa non possa dare un colpo di spugna e cancellare tutto è ipotesi valida. Ma quel che si vede e SI DEVE VEDERE, senza nascondere a sè stessi, è la realtà di una "schizofrenia" (ho il coraggio di scriverlo) dirigenziale che fa una cosa ed il suo contrario quando da una parte ammonisce sulla dottrina e liturgia e poi o contemporaneamente approva e benedice gli aderenti al "cammino".Scusate, ma vogliamo capire che loro hanno tutte le ragioni a guardare dal loro punto di vista constatando il sorriso e l'approvazione papale e a non capire più nulla di dove sia lo sbaglio ???

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  56. ^-^ SIGNORI, VI PREGO...
    non facciamo come i "capponi di Renzo" ^-^

    dai un bel respiro ... e via!

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  57. No, Stefano, non sto esagerando, e non sono, per natura, permalosa.
    Se poi tu consideri le mie osservazioni ai tuoi contributi delle provocazioni, è così che tu le percepisci e diventa un tuo problema.

    C`è chi provoca per il gusto di provocare,i suoi contributi sono sterili e inutili e come tali devono essere ignorati.
    C`è chi pone domande e fa osservazioni scomode, chi è attento alle incoerenze e le riflette, chi ha un altro angolo di visione e lo esprime.
    Così funziona anche questo blog, cone le diverse personalità che vi partecipano.
    Succede, è vero, Stefano, che io non condivida certi tuoi punti di vista e lo dico, penso di farlo sempre con correttezza anche se senza ipocrisia.

    Poi sei libero di credere che io sia "finemente provocatoria" e che il mio esserlo, secondo te, non "possa valere sempre ed in ogni contesto", ed io sono libera di dirti che quella è la tua percezione, una percezione nella quale non mi riconosco.

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  58. Dice Larus

    ^-^ SIGNORI, VI PREGO...
    non facciamo come i "capponi di Renzo" ^-^

    dai un bel respiro ... e via!



    ^__^

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  59. Dice Emma

    Poi sei libero di credere che io sia "finemente provocatoria" e che il mio esserlo, secondo te, non "possa valere sempre ed in ogni contesto", ed io sono libera di dirti che quella è la tua percezione, una percezione nella quale non mi riconosco.



    Emma abbi pazienza. Mi sono concesso solo un po' di ironia, e pensavo di potermela concedere dopo il gran numero di critiche, molto ma molto serrate, che ho ricevuto un po' da tutti.

    Mi metto a spaccare il capello, cercando di farti capire che quel rilievo che ti ho fatto, anzitutto è la mia impressione, secondo poi è una cosa che mi è emersa leggendo quelle tue domande. Che, A MIO AVVISO, provocatoriamente cheidevano dell'esistenza di correzioni per il CnC. Correzioni che tu stessa conosci benissimo e che sono presenti pure sul sito annesso! Mi permetti di credere, per questo, in un tuo intervento provocatorio? Il che non vuol essere per forza una critica. La provocazione può anche essere di varie nature. Certo, questa, a mio avviso mi sembrava più spinta da una reazione istintiva.^__^

    In ogni caso, quando ti ho scritto che queste provocazioni possono non essere idonee in ogni contesto, intendevo proprio QUESTO TIPO di provocazioni.

    Poi, ripeto, se pensi che io abbia decretato (e con quale autorità?) che il giudizio sulle tue affermazioni sia solo la provocazione, allora alzo le mani.

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  60. prossima nomina a cardinale dell'Arcivescovo di Palermo (notoriamente amico di kiko). A suo tempo, la non avvenuta nomina , era stata motivata (da voi e dai vostri amici dell'armata brancaleone) proprio da questa sua vicinanza al CN. Ennesima cattiva figura......ma ormai ci avete fatto l'abitudine.....:-P

    cattiva figura per la nomina di un cardinale vostro amico?

    uno che non ci sta simpatico (e non solo a noi) anche perché è vostro amico e per altro svariati motivi... ma è ben evidenziato il torbido intreccio di potere umano e di 'strategie', che con lo Spirito Santo hanno molto poco a che fare

    e cos'abbiamo a che spartire noi con questo? Anche se non avessimo azzeccato un pronostico, i problemi non sono tanto nostri quanto della Chiesa che porta avanti certi 'pastori'...

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  61. Katartiko, hai letto l'articolo di apertura?

    Che dici?

    Conosci la Christifideles Laici?

    Guarda che è la "magna Charta" che Rylko ha definito essere il vostro fondamento!

    Come mai il CnC non la applica, se è "approvato"?

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  62. Come mai il CnC non applica manco il Suo statuto, se è "approvato"?

    E come mai il CnC, invece di ascoltare addirittura solo la "voce" del Papa, come dice la vostra Magna Charta Christifidelis Laici, manco ha obbedito ad una Lettera NOrmativa del Papa, che dite essere "decaduta"?????

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  63. Ah proposito Katartiko. Lo sai che il CnC è un movimento?

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  64. Continuo e chiudo.
    Nessuna provocazione, nessuna reazione istintiva ma una reazione ragionata e ragionevole, direi.
    Tu menzioni le correzioni a quel rituale, come se fossero importanti, come se fossero numerose, come se l`autorità di sorveglianza avesse corretto e reso quel rituale conforme alla Liturgia cattolica, ccome se le gravi storture fossero state soppresse.
    Una correzione serve, come il suo nome lo indica, a correggere ciò che è sbagliato, ciò che è storto e non conforme alla verità, l`autorità NON lo ha fatto, non c`è riuscito nemmeno il Papa! Questa è la realtà.
    È forse una correzione che i nc si alzino per la Comunione, invece di starsene comodamente seduti? O è la sola concessione fatta da Arguello?
    È forse una correzione avere accettato che i nc non si uniscano agli altri parrocchiani, la domenica, almeno una volta al mese? Come prevedeva lo statuto ad experimentum?
    O è un` altra vittoria di Arguello?
    Sono state imposte le correzioni volute dal Papa? O Arguello ha combattuto e vinto la sua indegna battaglia?
    Sono stati tolti tutti i segni e simboli ebraici? O il prefetto della Congregazione del Culto divino e della Disciplina dei Sacramenti ha celebrato la Santa Messa davanti quei simboli?
    E potrei menzionare tutte le altre storture di quel rituale che tu conosci perfettamente.
    Ma mi fermo qui e cedo il posto alle eventuali risposte di Katartiko.

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  65. Il silenzio, come "risposta" alle domande che abbiamo posto, è paradigmatico...purtroppo

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