lunedì 18 ottobre 2010

Reclutamento fondi in ambito neocatecumenale. Ancora uno sguardo agli elementi giudaizzanti

In attesa dell'articolo di Stefano, se ne avrà il tempo e se vorrà, aggiorno la discussione con queste riflessioni. Le precisazioni di Larus sono molto eloquenti per mostrare la dinamica interna al cammino e il metodo per coartare gli adepti strumentalizzando la parola di Dio. Tra di noi c'è ancora chi ricorda i pressanti appelli a tutte le comunità ai tempi della costruzione della Domus... (nell'immagine notate l'eloquente presenza dell'esposizione della Torah nella Biblioteca: al centro Kiko gongolante, ai lati un rabbino e un vescovo!)

Dice Tripudio:
“Un seminario di Kiko (non voglio chiamarli utilizzando abusivamente uno dei titoli più belli della Madonna) viene invece aperto come struttura autonoma, pianificato dall'alto, di cui poi i vertici del Cammino si incaricheranno di riempirlo (credete forse che basti aprire un seminario per attirare vocazioni? credete forse che le vocazioni non neocat desiderino entrare in un seminario neocat piuttosto che in uno normale?)”

Replica Larus:
I camminanti, quando qualcosa non va come avrebbero desiderato, ricevono da parte dei catechisti i soliti rimbrotti:
“vuol dire che il Signore non vuole che si compia questo..."
"vuol dire che ciò non è buono per te..."
"vai avanti e continua ad accettare la tua storia!!!”.

Ma guardate un po’ cosa accade quando quel che non riesce a realizzarsi è qualcosa che tocca la storia di Kiko ...

Tutti sappiamo le difficoltà del R-M di Cosenza, tanto che su internet è pubblicato un volantino pro-seminario molto eloquente con l’indicazione dei numeri di c.c.bancario, c.c.postale e cod.fisc. per il 5x1000.

Ma ciò che non si conosce è ‘il segno concreto in denaro’, proposto (a mezzo di una tessera azzurra da compilare) a tutti i fratelli della Sicilia e Calabria; un vero impegno formale della durata di un anno, dove la ‘destra’ sa perfettamente ciò che fa la ‘sinistra’.

E guardate con quanta ‘umiltà’ (???) vengono guidati i fratelli perché aderiscano all’iniziativa:

“oggi più che mai il mondo ha bisogno di sacerdoti umili (docili alle direttive NC), santi (che sopportino le equipe dei catechisti con le loro carte ‘riformatrici’) e missionari (per l’Europa da salvare con le comunità NC)” [PAROLA DI KIKO]

“Costoro (I seminaristi di CS) giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: egli (Kiko) merita che tu gli faccia questa grazia (mantenere la promessa fatta al Vescovo), dicevano, perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga (con le ‘offerte non libere’ dei fratelli di Sicilia e Calabria)” [PAROLA DI SAN PAOLO]

E che sia una sinagoga più che un seminario lo dimostra la bimah dell'immagine pubblicata a lato. Si tratta dell'aula di studio, la yeshivà, del seminario di Macerata (ma ogni seminario è esattamente identico a tutti gli altri: negli arredi nei colori nei simboli, nel 'santuario della Parola' al posto della 'cappella dell'Adorazione', col Tabernacolo a due piazze e con i sedili rivolti alla comunità e non al Signore, nonché in tutto quanto lo assimila più a una sinagoga che a un seminario cattolico. A prescindere ovviamente dallo stile e dai contenuti interiorizzati: ma anche le immagini dell'ambiente hanno una loro eloquenza.

Del resto non dipentichiamoci che "lo stile sinagogale" è quello che viene proclamato in tutte le pastorali diocesane di nuovo conio (neocat naturalmente)

Potenza del ‘carisma’ di Kiko!
Larus

33 commenti:

  1. Grazie Larus,
    come vedi ho messo anch'io i link

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  2. La decima e wikipedia

    "Ciao Pepowiki, un benvenuto su Wikipedia, l'enciclopedia a contenuto libero!
    cancellazione [modifica]"

    "Ciao, non ho capito perche' hai cancellato la frase: "Ogni aderente, dopo il Secondo Scrutinio, è invitato a versare la decima delle proprie entrate alla comunità che viene utilizzata per il fabbisogno della comunità e dei suoi appartenenti" dalla voce Cammino Neocatecumenale. Me lo spieghi? Io penso che si dovesse lasciare, magari riscrivendola meglio, questo si'." Nightbit (msg) 03:12, 10 ott 2008 (CEST)
    FONTE: http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Pepowiki

    Accidenti! Meno male che Wikipedia è l'enciclopedia a contenuto libero! E' ORAMAI ASSODATO che la pratica di esigere la DECIMA sullo stipendio, PRASSI NON MENZIONATA negli STATUTI è un'ARGOMENTO SCOMODO per i neocatecumenali: se possono negano se non possono minimizzano. Sta di fatto che se non la dai: SEI INDEMONIATO e, se perseveri, TI BUTTANO FUORI!

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  3. Indubbiamente la raccolta delle "decime" introduce un flusso di denaro enorme verso i catechisti, non tenuti ad alcuna rendicontazione.
    Sono - è il caso di dire - affari loro.

    Tuttavia mi sono sempre domandato se , pur grande, questo flusso di denaro possa essere sufficiente per la realizzazione di opere mostruosamente costose come la Domus Galilaeae et similia......

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  4. La decima non si esige da nessuno e viene fatta in forma totalmente anonima.se venissero buttati fuori quelli che non fanno la decima le comunità sarebbero dimezzate...e non mi risulta affatto...io stesso che è da un po' che mi trovo in difficoltà economiche è più di un anno che non posso farla ma ne usufruisco e per fortuna che c'è!!! I catechisti poi con la decima non c'entrano proprio perchè è una cosa di ogni singola comunità e viene gestita dal responsabile della comunità stessa che provvede a distribuirla ai fratelli che ne hanno bisogno. Mi pare che questa pratica (la decima) fosse in uso dai tempi degli Apostoli e che nelle comunità della chiesa primitiva, tutti condividevano dei loro beni e li deponevano ai piedi degli Apostoli i quali li ripartivano secondo le necessità...lucravano anche S.Pietro e S. Paolo??? E se la risposta è no (almeno lo spero) perchè nel cammino invece si dovrebbe fare diversamente???

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  5. LETTERA DEL PAPA AI SEMINARISTI DI TUTTO IL MONDO, uscita oggi, un passo interessante:

    http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9477880&

    Proprio per questo il seminario è importante come comunità in cammino al di sopra delle varie forme di spiritualità. I movimenti sono una cosa magnifica. Voi sapete quanto li apprezzo e amo come dono dello Spirito Santo alla Chiesa.
    Devono essere valutati, però, secondo il modo in cui tutti sono aperti alla comune realtà cattolica, alla vita dell’unica e comune Chiesa di Cristo che in tutta la sua varietà è comunque solo una.



    - dice il Papa: seminarisi...
    al di sopra delle varie forme di spiritualità...

    - il Papa riconosce i Movimenti (il Cammino è dunque UN MOVIMENTO!) e aggiunge:
    Devono essere valutati, però, secondo il modo in cui tutti sono aperti alla comune realtà cattolica, alla vita dell’unica e comune Chiesa di Cristo che in tutta la sua varietà è comunque solo una.

    il Papa ribadisce ciò che scrisse un anno fa, a dicembre quando nominò per l'ultima volta il Cammino ASSOCIANDOLO AGLI ALTRI MOVIMENTI:

    "Certo, questi Movimenti devono essere ordinati e ricondotti all'interno della totalità...devono imparare a riconoscere i loro limiti e a diventare parte della realtà comunitaria della Chiesa nella sua costituzione propria, insieme con il Papa e i Vescovi.
    Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità

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  6. Centro, Caterina!!!!!!!
    Come sempre, non ti sfugge nulla!
    Grazie.

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  7. Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità

    lo ha già detto nella Lettera a Stafford... quello che manca è il chi è che guida (quanto ai movimenti dovrebbero essere i vescovi, ma in comunione col Papa, quanto al Cammino è Kiko) e soprattutto manca il come avvenga la purificazione!

    Purtroppo riguardo a questi problemi il Papa dice, giustamente le cose come dovrebbero essere; ma esse non diventano tali solo perché lui lo dice, è indispensabile anche promuoverne, anzi esigerne l'attuazione,

    il problema è che nella Chiesa conciliare appare evidente, forse per effetto della collegialità, la "desistenza" dall'attività di governo che, come dice Amerio, "dimidia (dimezza la potenza) la mano di Dio"!

    Non mi diverto a criticare il Papa, anzi accumulo sofferenza a sofferenza, pur senza perdere la Speranza. Faccio solo una constatazione ormai sotto gli orcchi di tutti.

    E, se questa è la ragione per cui siamo arrivati a questo punto, come possiamo pensare che la soluzione derivi da correttivi ed esortazioni giustissime ma che sono indicazioni, suggerimenti e non hanno la forza di una CONFERMA (prerogativa Petrina) che sia successiva e non preventiva?

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  8. Quanto alle esortazioni ai seminaristi, ben vengano!

    Ma quando la riforma dei seminari che oggi sono o neocat o modernisti?

    Perché non è possibile ancora aprire un seminario della FSSP in Italia, nonostante mi risulti personalmente che ci sono molte vocazioni?

    Dipende probabilmente dai vescovi, Principi della Chiesa sempre pù simili ai Principi di questo mondo.
    Ma chi è che comanda? I vescovi o il Papa?
    E, se il Papa non comanda, non ci siamo forse persi per strada qualcosa che ha istituito Gesù Cristo?

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  9. per tornare all'argomento del thread, mi viene spontanea una semplice osservazione.

    Questa -direi ostinata- indipendenza che non so se sia assoluta (ma mi risulta anche in rete l'adozione di seminaristi per il loro mantenimento)
    non sta forse a significare autonomia, separazione, che di fatto è evidente e presente in tutte le attività del cammino?

    Anche in Parrocchia, Kiko dice espressamente di non voler 'cambiare' le parrocchie esistenti, ma di voler creare nuove 'comunità'. Ovvio che si tratta di comunità neocat, non altro!

    Di fatto lo sta facendo imponendo ai vescovi a livello diocesano la sua pastorale...

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  10. Francesco si chiede se la decima sia sufficiente a finanziare opere imponenti: non dimentichiamo che ai nc vengono richieste generose offerte fin da subito, e non solo dopo il secondo scrutinio. Spesso nelle convivenze si fanno raccolte per l'evangelizzazione, e lì i catechisti esortano a non farsi ingannare dal demonio e donare largamente con gioia. Ho partecipato anche a collette specifiche per la Domus. Infine non dimentichiamo i "segni in denaro" dei passaggi: in una sola comunità si possono raccogliere diverse decine di migliaia di euro.
    Quanto all'adozione di seminaristi, esiste anche quella: ho visto persone anziane donare in assoluta buona fede una parte della loro pensione per quello scopo.
    Quando i catechisti esortano a liberarsi del denaro insistono sul fatto che il Signore darà il centuplo. Certamente Lui conosce le buone intenzioni di chi dona, e lo ricompenserà come merita. Ma le somme versate a costo di sacrifici da tante persone buone e ingenue che fine fanno?

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  11. Mi pare che questa pratica (la decima) fosse in uso dai tempi degli Apostoli e che nelle comunità della chiesa primitiva, tutti condividevano dei loro beni e li deponevano ai piedi degli Apostoli i quali li ripartivano secondo le necessità...lucravano anche S.Pietro e S. Paolo??? E se la risposta è no (almeno lo spero) perchè nel cammino invece si dovrebbe fare diversamente???

    sulla decima ci sono miriadi di testimonianze che dimostrano il contrario rispetto alla prima parte del post di Roberto.

    Quanto a S. Paolo c'è una sua lettera in cui esorta a non dipendere da altri per il proprio sostentamento e si vanta di non pesare sulla comunità e di mantenersi col suo lavoro (dicono di fabbricante di tende)

    Quanto all'uso della decima nella Chiesa primitiva, poiché il tipo di società sviluppatasi e la Tradizione l'hanno eliminata, non mi pare sia obbligatorio ripristinarla.

    D'altronde conosciamo tutti i metodi coercitivi del cammino, per cui basta con gli spot che possono convincere solo chi il cammino non lo conosce e qui non possono convincere nessuno

    Per il resto,

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  12. Caro Roberto,
    se tu in comunita' tipresenti come povero ti danno un po' della decima è vero....ma se hai un posto, anche precario..beh! Allora i soldi li chiedono a te (la DECIMA) oltre a cio' io ho contribuito a varie collette, per la Domus Galileae, per la scultura del dicorso della montagna (sempre della Domus) per l'evangelizzazione (piu' volte) collette per i fratelli in difficolta' o avevano perso il lavoro, collette per i ragazzi che venivano in convivenza e non avevano i soldi ecc. ecc....Ah Robe' ma con chi ti credi di parlare...io ci sono stato 4 anni nel cammino...meno balle...ok?

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  13. A proposito..ma a chi non è della comunita' NO ELEMOSINA??
    Quindi NO KIKO, NO PARTY...

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  14. @ Elisa

    ... non possiamo escludere altri tipi di donazioni e di finanziamenti occulti.
    Solo la loro coscienza può sapere....!

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  15. Ah già, dimenticavo la scultura... ho contribuito anche a quella e mi hanno dato una foto dell'opera... E poi non è affatto vero che chi si trova in difficoltà non paga la decima, a meno che le sue entrate siano pari a zero: infatti la decima si paga su tutto, comprese la mance che ricevono i ragazzi. Io mi ero anche chiesta se dovevo versare la decima sui buoni pasto che mi eroga l'azienda in cui lavoro. La decima si paga sulle eredità e sui doni che si ricevono. Chi in è in difficoltà economica prima paga la sua parte, poi chiede aiuto al responsabile.
    E' vero anche che nelle convivenze chi può si sente moralmente obbligato a contribuire alla quota dei giovani che non lavorano. Mi sono sempre chiesta perché andavamo in hotel costosi (sempre della stessa catena) anziché in case del clero o luoghi simili.
    Nelle gmg le quote di partecipazione chieste ai giovani nc sono superiori a quelle normalmente versate da tutti gli altri: perché?
    E infine, a cosa serve un conto corrente bancario per ogni comunità che ha fatto il secondo passaggio se la decima viene raccolta ed erogata mensilmente, donando l'eventuale parte eccedente al parroco?

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  16. "Certo, questi Movimenti devono essere ordinati e ricondotti all'interno della totalità...devono imparare a riconoscere i loro limiti e a diventare parte della realtà comunitaria della Chiesa nella sua costituzione propria, insieme con il Papa e i Vescovi.
    Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità .." HA BE,MA ALLORA SIAMO A POSTO! SE IL PAPA HA GIA' ESPRESSO IL SUO PARERE,(già l'anno scorso...)con i tempi biblici ecclesiali tra due generazioni si vedranno i risultati, mettiamoci il cuore in pace e chiudiamo il blog.Grazie a quelli che illuminano su questo.Risulta chiaro a tutti noi che il Papa parla e tutti obbediscono sempre e subito.Però, strano, una voce ben più autorevole della mia dice:"Benedetto XVI ha dato degli insegnamenti sul Vaticano II che moltissimi cattolici apertamente contrastano, promuovendo forme di controformazione e di sistematico magistero parallelo guidati da molti “antipapi”; ha dato degli insegnamenti sui “valori non negoziabili” che moltissimi cattolici minimizzano o reinterpretano e questo avviene anche da parte di teologi e commentatori di fama ospitati sulla stampa cattolica oltre che in quella laica; ha dato degli insegnamenti sul primato della fede apostolica nella lettura sapienziale degli avvenimenti e moltissimi continuano a parlare di primato della situazione, o della prassi o dei dati delle scienze umane; ha dato degli insegnamenti sulla coscienza o sulla dittatura del relativismo ma moltissimi antepongono la democrazia o la Costituzione al Vangelo. Per molti la Dominus Iesus, la Nota sui cattolici in politica del 2002, il discorso di Regensburg del 2006, la Caritas in veritate è come se non fossero mai state scritte.

    La situazione è grave, perché questa divaricazione tra i fedeli che ascoltano il Papa e quelli che non lo ascoltano si diffonde ovunque, fino ai settimanali diocesani e agli Istituti di scienze religiose e anima due pastorali molto diverse tra loro, che non si comprendono ormai quasi più, come se fossero espressione di due Chiese diverse e procurando incertezza e smarrimento in molti fedeli...." Mons.Giampaolo Crepaldi

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  17. "Ah già, dimenticavo la scultura... ho contribuito anche a quella e mi hanno dato una foto dell'opera..."
    Proprio cosi': anche a me hanno dato una specie di foto o disegno di colore marroncino. Comunque, c'è da dire, che i soldi di decime e collette se li beccavano sempre i piu' furbastri e spudorati oppure persone con "amicizie altolocate"(catechisti e responsabili). Alcune facce di bronzo andavano a scrocco con gran disinvoltura, altri preferivano non venire in convivenza inventando scuse. Spesso pero' si veniva richiamati. Il metodo piu' sicuro per andare a scrocco era fare finta di avere i soldi e mettere la mano nel sacco nero senza mettere nulla, altrimenti, se dicevi di non volere andare in convivenza per mancanza di soldi, cominciavano a insistere. Un presbitero neocat mi ha suggerito di andare a lavare i piatti per procurarmi i soldi per una convivenza.

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  18. Dice Elisa:

    ...Mi sono sempre chiesta perché andavamo in hotel costosi (sempre della stessa catena) anziché in case del clero o luoghi simili..

    Hai messo il dito in una delle piaghe più purulente...

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  19. due risposte ad elisa -
    1) si preferisce andare negli alberghi per il servizio e la disponibilità ad adattarsi ai tempi della comunità - molto semplice, dalle suore o dai preti si mangia alle 12.30 e non si scampa, mentre negli alberghi se si chiede di mangiare alle 14 loro prepararno per le 14. (molto semplice) tutti della stessa catena molto probabilmente xchè disponibili a praticare buoni prezzi.
    2) La comunità non ha nessun conto corrente, il conto corrente viene chiuso alla fine del passaggio (ma non voglio entrare nei dettagli)
    3)state dicendo un sacco di baggianate in completa malafede.

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  20. Non solo salmi e brani del Vangelo, decreti del Concilio vaticano II e discorsi dei Papi. Per i vescovi e i patriarchi che prendono parte al sinodo sul Medio Oriente in corso in Vaticano anche 'Wikipedia' è una fonte attendibile di informazioni. da Apcom di oggi)

    affermazione ovviamente da verificare

    per dire quanto sia attendibile Wikipedia basta vedere l'uso che ne fanno i neocatecumenali
    questa linkata era solo una recente scoperta; ma a noi è noto da tempo che ne hanno il monopolio: se ti azzardi a modificare alcune delle notizie che inserisocno, c'è subito una squadra pronta a rettificare.

    Chi ha bisogno di marketing di di dimostrazioni per testimoniare il suo cosiddetto carìsma, forse qualche magagna di troppo ce l'ha...

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  21. 1/2

    “Questa –direi ostinata- indipendenza che non so se sia assoluta (ma mi risulta anche in rete l'adozione di seminaristi per il loro mantenimento)
    non sta forse a significare autonomia, separazione, che di fatto è evidente e presente in tutte le attività del cammino?
    Anche in Parrocchia, Kiko dice espressamente di non voler 'cambiare' le parrocchie esistenti, ma di voler creare nuove 'comunità'. Ovvio che si tratta di comunità neocat, non altro!
    Di fatto lo sta facendo imponendo ai vescovi a livello diocesano la sua pastorale.. .”


    Mic ha ben letto tra le righe del mio intervento sul thread precedente (e qui ha voluto estenderlo anche agli elementi giudaizzanti) scaturente da quello di Tripudio che diceva:

    “aperto come struttura autonoma, pianificato dall'alto, di cui poi i vertici del Cammino si incaricheranno di riempirlo...”


    Infatti, la mia sottolineatura era data alle capacità coercitive degli iniziatori che, quando vogliono qualcosa, oltrepassano ogni limite, ogni identità, ogni dettame scaturente da buona coscienza e, con la ‘tessera della provvidenza’, sulla quale occorre scrivere esplicitamente l’importo e la durata dell’offerta, prevaricano persino quanto detto da Gesù (ed essi stessi vanno predicando al 1° passaggio): «Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”» ... ricordate?


    Però il filo del discorso, uscendo dai binari, è arrivato sull’argomento decima...

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  22. 2/2

    Elisa, voglio chiederti se ciò che affermi con ”a cosa serve un conto corrente bancario per ogni comunità che ha fatto il secondo passaggio” l’hai visto effettivamente nella tua comunità o l’hai inteso per vox popul e quindi non dimostrabile?
    Ti dico ciò, perché, non solo nelle comunità della parrocchia dove frequentavo il cammino ma, io stesso in quanto responsabile di comunità, non ho mai aperto -né alcuno mi ha mai detto di aprire- un c.c. bancario e/o postale anzi, come tu stessa hai specificato, le direttive riguardanti la decima erano quelle di non aver cassa mai, per nessun motivo, anche se fosse stato solo per l’acquisto di suppellettili o altro per la comunità; semmai queste, se le esigenze dei fratelli momentaneamente in bisogno erano già soddisfatte, si potevano acquistare con i soldi rimasti.
    E’ anche vero che a volte venivano chiesti soldi per altri motivi, per aiutare la parrocchia (oltre alle collette ‘serie’ fatte durante gli annunci di avvento e quaresima) o per “addolcire” qualcuno a Roma ma, io il più delle volte non ne davo mai (guarda caso, in quelle occasioni, le esigenze dei fratelli erano sempre più grandi e restava poco per ‘altro’).

    Sono tanti i combattimenti che si presentano al responsabile che è chiamato a gestire “la decima”, davanti a Dio e l’uomo, pregando e discernendo sui fatti quotidiani dei fratelli...
    Alcuni è vero, vogliono approfittarne, altri però ne hanno veramente bisogno; per me tale esercizio non è esecrabile e per parlarne obiettivamente, bisognerebbe uscire dalla presunzione di errore.

    Bisognerebbe semmai correggere il concetto di provvidenza ...
    Non credo sia giusto mandare allo sbaraglio intere famiglie, facendole vivere di stenti, pompando in loro una missionarietà che per certi versi si contrappone allo stesso Spirito che anima la coppia per la loro santificazione, l’essere cioè totalmente donato all’altro coniuge e l’essere totalmente impegnato nel proprio “ufficio” di genitore, con tutto ciò che comporta.
    Secondo me, il concetto di provvidenza inculcato ai camminanti è voler tentare Dio.

    Dice bene mic riguardo a San Paolo ma...che vogliamo se i NC traggono spunto dall’ esperienza di cotanto ‘lavoratore’!

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  23. Cara Elisa, il c/c di cui parli o deposito postale, si apre all'atto del 2^ passaggio con la raccolta del "bottino" (si chiama così per dare un senso dispregiativo ai soldi che negli anni "noi camminanti" avevamo "rubato" senza pensare che tanti di noi avevano duramente lavorato) io personalmente contai, allora in lire, 62.000.000... e siccome 1/3 andava al Vescovo, non si potevano tenere in tasca o a casa così si aprì un deposito... mentre per la decima vale ciò che ha detto Larus, io "guarda caso" non facevo avanzare nulla.. anche se spesso ci "fregavano" con collette extra..

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  25. Alla chiusura del secondo scrutinio ci venne fatto l'inventario delle somme e dei beni raccolti. I catechisti ci informarono che sarebbe stato aperto un conto per versare al più presto i contanti; quindi sarebbero stati venduti i beni e versato il ricavato. Solo allora si sarebbe provveduto a destinare la somma totale... a chi non l'abbiamo mai saputo. Ci accennarono alla possibilità di aiutare una famiglia povera. Mai avuta alcuna rendicontazione, come avviene invece ad esempio nelle parrocchie.
    Quanto al fatto che altre comunità hanno dei conti correnti, lo so grazie a testimonianze attendibili, ma non perché se ne parlasse apertamente.

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  26. Grazie Aldo per la precisazione. Non sapevo che 1/3 andasse al Vescovo ma sospettavo qualcosa del genere. Non capisco comunque a che scopo tenere il conto aperto anche in seguito.

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  27. 1) si preferisce andare negli alberghi per il servizio e la disponibilità ad adattarsi ai tempi della comunità - molto semplice, dalle suore o dai preti si mangia alle 12.30 e non si scampa, mentre negli alberghi se si chiede di mangiare alle 14 loro prepararno per le 14. (molto semplice) tutti della stessa catena molto probabilmente xchè disponibili a praticare buoni prezzi.
    2) La comunità non ha nessun conto corrente, il conto corrente viene chiuso alla fine del passaggio (ma non voglio entrare nei dettagli)
    3)state dicendo un sacco di baggianate in completa malafede.


    I) Potrebbe essere anche vero se, guarda caso, non si scegliessero hotel rigorosamente almeno a tre stelle, di proprietà di amici degli amici e generalmente sempre più cari della media dei prezzi praticati da altri hotels disponibili nella stessa zona;

    2)Il conto corrente viene chiuso, si, alla fine del "passaggio", ma mai rendicontato:

    3)La verità che scotta per voii seguaci di Kiko è sempre una "baggianata".
    Al contrario le vostre baggianate liturgiche e teologiche per voi sono quasi sempre Vangelo.

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  28. Dice NC:"La comunità non ha nessun conto corrente, il conto corrente viene chiuso alla fine del passaggio."
    Ma se il conto non esiste come si fa a chiuderlo? ma quanti misteri!...
    Promette due risposte e ne da tre, di cui l'ultima di gran classe. Come tanti altri, caro NC, sono soltanto all'umile ricerca di una verità che mi è stata negata per tanti anni. Uscire dal cammino per me è stato più o meno come elaborare un lutto, ma ora so che il Signore non abbandona mai i suoi figli.

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  29. Per Francesco ed Elisa,
    a questo punto mi chiedo se sia utile intervenire in questo blog dove più che discussioni mi sembra di capire ci sia una coalizzazione di persone che danno notizie inesatte e distorte. io non voglio convincere nessuno ma per amore della verità volevo dare un contributo. Ma dalle risposte credo che nessuno qui dentro abbia voglia di verità. Dite che avete fatto collette pert la Domus, per la scultura ecc. ecc...ma qualcuno vi ha mai obbligato?? se sì fate nomi e cognomi altrimenti fate solo propaganda e calunnie. tu ci sei stato 4 anni in cammino??? ma a fare cosa?? io ci sto da 26 anni e di quello che voi dite non c'è nulla di vero ma tutto è travisato e distorto. la prima cosa che ti viene detta nel cammino è che Dio ti ha fatto libero e tutte le collette, ripeto TUTTE le collette si fanno in forma anonima e ancor più la decima dove nessuno ti obbliga a farla. vi state prendendo grosse responsabilità...ricordate il vangelo che dice dai frutti li riconoscerete...ed i frutti dello Spirito Santo asttraverso il cammino sono sotto gli occhi di tutti!!! buon divertimento.
    p.s. poi osservatorio sul cammino secondo verità è già abbastanza esauriente come titolo

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  30. le vere notizie inesatte e distorte le sta dando lei, Roberto, e se è da 26 anni nel cammino lo sta facendo in malafede oppure obnubilato dal suo "idolo".

    Del resto la nostra pluriennale esperienza ci insegna che ogni volta che tocchiamo qualche punctum dolens per i neocat, scattano le seguenti leggi ed assistiamo ai corrispondenti comportamenti:

    1. si nega, si dice "non è vero, sono tutte falsità"

    2. di fronte all'evidenza, non potendo negare, si minimizza o si tenta di presentare il problema come occasionale e circoscritto

    3. quando non si riesce neppure a minimizzare, arriva -puntuale e inesorabile- uno spot ben confezionato che evidenzia una esperienza positivissima: quanto mi fa bene, quanto mi ha fatto incontrare Dio, i "frutti" (resta da stabilire quale dio e quali frutti e lo abbiamo dimostrato)

    4. quando anche lo spot viene confutato e gli argomenti pretestuosi identificati e sottolineati con dati di fatto e argomenti di ragione e di magistero, allora si passa alle accuse e poi all'attacco alle persone

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  31. "..dalle risposte credo che nessuno qui dentro abbia voglia di verità."

    Caro Roberto,
    il Signore Gesu' dice di non giurare, ma dire si , si no , no , quindi non giurero'. Pero ti dico che quanto ho raccontato del CN è la pura verita'. Il fatto di dare la decima non mi e' stato presentato come facoltativo. Lo ripeto, se ti presenti come "povero" la comunita' ti aiuta con la decima e, in alcuni casi (prima del secondo scrutinio)sono state organizzate delle collette , a cui ho aderito spontaneamente, per aiutare chi era in difficolta' economica. Pagare la decima al secondo scrutinio è un segno tangibile richiesto dai catechisti per "siglare un patto con Gesu'". Prova a dire che non e' vero e allora ti auto-definirai bugiardo. In questo caso ti consiglio di andarti a confessare. A volte mi chiedo, se non mi sia lasciato trasportare dal rancore verso i miei ex-fratelli del cammino. Sta di fatto che quando qualcuno era in difficolta', io ho aiutato loro, e solo in 2 occasioni io ho usufruito della generosità altrui, per poter partecipare a 2 convivenze. Il Signore sa bene se mento. Per il resto io non ho piu' visto i miei fratelli di comunita', sono stato accusato di essere indemoniato e di avere lasciato la Chiesa perche' avevo lasciato il cammino neocatecumenale. Tutto vero, verissimo e le testimonianze di 100 altre persone attestano tutte le medesime cose. A te non e' capitato? Buon per Te. Ma e' il sistema che e' sbagliato. A proposito di frutti del cammino: lo sai perche' si dice che "il cammino non e' per tutti"? Perche', me lo ha confermato un esperto sacerdote, sono molti di piu' quelli che escono di quelli che restano, e molti, diventano non-credenti. Sono questi i frutti dello Spirito Santo? Far fuggire la gente dalla Chiesa? Io non vorrei attaccare il cammino, ma ho sinceri dubbi che i suoi metodi siano buoni. Ho parlato con estrema sincerita'.

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  32. Un ultima considerazione. Uno dei motivi che mi hanno fatto restare nella Chiesa è una cosa che voi dispregiativamente chiamate "devozionalismo". Un'altro motivo e' che, per fortuna, dalle mie parti i sacerdoti non sono tutti "presbiteri" neocat. L'ultimo, e non meno importante motivo, è che esiste questo blog e le persone meravigliose che vi scrivono. Spero presto di poter pregare assieme a loro, di persona.

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  33. ... sono andato a verificare ...


    Caro Aldo, mi hai fatto ricordare del ‘bottino’ ... che ‘arte’ quel Kiko!
    E con quanto sentimentalismo (senza capirne il significato) si cantava “la bella della casa spartisce il bottino”...
    Io contai soltanto € 6.000,00, che vergogna ;-) (però c’era ancora da vendere alcuni preziosi) e ho firmato una presa d’atto dell’avvenuta colletta contenente pure generiche modalità riguardanti, la tenuta del denaro fino al realizzo dei preziosi, e la destinazione delle somme (c’èra scritto “ai poveri”).
    Non mi è stato riferito che 1/3 sarebbe andato al Vescovo (sapevano che mi sarei rumorosamente ribellato a ciò), ma ricordo di essere andato, insieme al presbitero, a casa di un parrocchiano per darne una parte.

    Cara Elisa, forse il ‘magro bottino’ non necessitava di appoggi di c.c. ed è per questo che non ne sapevo nulla.
    Comunque vedo che le ‘procedure’ NC sono sostanzialmente le stesse dappertutto, soltanto che a volte vengono affinate per non dare troppo nell’occhio (un po’ come fanno i TDG quando si rimangiano grandi strafalcioni?)


    @Roberto
    “...io ci sto da 26 anni e di quello che voi dite non c'è nulla di vero ma tutto è travisato e distorto.”

    Anch’io dicevo la stessa cosa...
    Non so se augurati o no che ti cada il paraocchi. Sai, dopo molti anni di concia NC, sarebbe difficile affrontare la realtà delle cose senza avere più il riparo di chi ascolta, dice e fa le stesse cose che hai fatto tu; cose che però non funzionano più in riferimento ad una più grande comunità, la società in cui vivi.


    “... la prima cosa che ti viene detta nel cammino è che Dio ti ha fatto libero e tutte le collette, ripeto TUTTE le collette si fanno in forma anonima...”

    Credo di aver dimostrato, con la ‘tessera azzurra' che non tutte le collette si fanno in anonimato e poi, dimmi, non hai mai visto cosa si scrive su un bollettino di c.c.p. o su un bonifico bancario quando si versano i soldi delle collette? Se non l’hai mai visto te lo faccio vedere io.
    E’ vero che non si scrivono i singoli nomi di chi versa ma la comunità e la città si.
    Dimmi se questo non è un modo per tenere il ‘polso’ della disponibilità delle singole comunità. Quante volte poi, sii sincero, i catechisti dicono: “come va la comunità? State ‘preparando’? e la decima la fate?” Prova a rispondere di no e vedi cosa diranno...


    “...ricordate il vangelo che dice dai frutti li riconoscerete...ed i frutti dello Spirito Santo asttraverso il cammino sono sotto gli occhi di tutti...”

    Bè allora devi metterti davvero gli occhiali caro mio...e ricorda i compendio del CCC che al n.390 dice: «I frutti dello Spirito Santo sono perfezioni plasmate in noi come primizie della gloria eterna. La tradizione della Chiesa ne enumera dodici: Amore, gioia, pace, pazienza, longanimità, bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza, castità»
    Sii ancora sincero per un pò e dimmi quali tra questi 12 ne trovi tra i generali e tra le fila NC.

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