mercoledì 13 ottobre 2010

Testimonianza e aggiornamento

Questo messaggio mi induce ad un aggiornamento: in base alle comunicazioni ricevute finora, la data del nostro incontro slitta a fine novembre, qualcuno mi ha parlato dell'8 dicembre. A giorni fisseremo la data definitiva.

Il messaggio, dal quale ho estratto questa comunicazione, ci riporta la situazione di disagio e sofferenza che ognuno di noi ben conosce e che molti stanno ancora vivendo. Questo, a proposito degli spot per i quali il "cammino fa tanto bene".
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Carissimi,
sono costretta a declinare l'invito, perchè sto troppo lontano e comunque di sabato lavoro.

Ho avuto un contatto con il segretario del vescovo, che mi ha detto che il vescovo di sicuro non è al corrente del numero dei fuoriusciti e dei problemi che crea il cammino, e che mi consiglia di parlarne direttamente a lui, e quando mi sento pronta, mi fissa un'udienza.

So che c'è qualcuno, insieme ad un sacerdote locale, che vorrebbe formare un gruppo di fuoriusciti, presso una parrocchia, ma io ritengo che sarebbe meglio trovare un luogo 'extraterritoriale', anche in termini giuridici, come per esempio un monastero, dove poter trovarsi per riflettere su temi come il perdono, la riconciliazione con il passato, il senso della sofferenza cristiana e cose del genere.

Il nuovo vescovo ha dato una bella sferzata alla città, ma forse non si è reso conto che il clero si è spaccato, e i ncn, come pure gli altri gruppi ne hanno approfittato per ribadire la loro obbedienza e fedeltà. In un convegno sui temi dell'educazione, a cui ho partecipato, i vari gruppi della città hanno presentato al vescovo le loro attività rivolte ai giovani, e così ho scoperto che l'opus Dei affianca ai giovani adolescenti un tutor che parla con loro bypassando la famiglia.
Per il resto, tutto procede, nonostante le ferite siano ancora aperte, mia figlia forse ha trovato una psicoterapeuta che la aiuterà.

io sono e resto molto fragile, il cammino fa veramente molti danni. Del resto si vede da come scrivono quelli dell'altro blog, è una setta che uccide l'indvidualità e i sentimenti personali e li sostituisce con quelli decisi da Kiko. Ma all'esterno i ncn 'funzionano' molto bene, e i vescovi e sacerdoti non comprendono chi si trovano davanti.
Un abbraccio in Cristo a tutti voi, e ricordatevi nelle preghiere di mia figlia, che possa guarire, nei tempi che il Signore vorrà.

17 commenti:

  1. Ho sentito un racconto di una vocazione al sacerdozio di un giovane ciellino, che era quasi identica alle testimonianze ncn. Così ho capito che il problema è veramente molto più grande, e che è sfuggito di mano alla chiesa.

    la differenza sostanziale tra il cammino e gli altri movimenti è che questi ultimi non vanno ad evangalizzare, con l'implantatio del cammino in tutto il mondo al posto della Chiesa

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  2. Inoltre il giovane ciellino, quando celebrerà la S. Messa, non avrà assorbito la teologia di Kiko sui simboli del pane e del vino ricondotti alla Pasqua ebraica...

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  3. Per me va bene qualunque data, l 8 dicembre avrebbe un importanza maggiore per me... è la data in cui entrai a far parte dei nc 17 anni fà, penso che a volte Dio sa essere anche ironico mi darebbe un nuovo 8 dicembre

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  4. Invece io ho sentito testimonianza di sacerdoti comunità San Carlo (Cl) che conoscono bene la realtà neocatecumenale, per fortuna!
    Per quanto riguard l'Opus Dei,personalmente non ho raccolto esperienze positive,e del fondatore non si hanno informazioni buone, ma decisamente negative.Personalmente diffido delle fotografie con facce sacerdotali rubiconde e sorridenti. Quindi sono d'accordo che "il problema è veramente molto più grande e che è sfuggito di mano alla chiesa". Il fatto di affidare ad un monsignore compromissorio con i valori cattolici,la rievangelizzazione, la dice lunga sulle volontà di arginare fenomeni di massa scomposti e sulle volontà di restaurare "Omnia in Christo". L'ostinazione con cui non si vuole ammettere quantomeno alcune derive post-conciliari, se non tutte (non si ammetterà mai)indica che la strada è ancora sballata e piena di rovina per tutti coloro che la seguono. Il grido di dolore di persone come quella che testimonia di sè e della figlia è arrivato fino a Dio, ed è questo che mi spaventa, poichè sono certo che il papa ed il resto della gerarchia in Vaticano non intendono prendere provvedimenti chiari e netti, quindi Altri si muoverà!Le macerie della chiesa sono già evidenti,stanno polverizzandole ,pure! P.S. ottima la data dell'8 dicembre per incontro, che anche a me ricorda l'affidamento alla Madonna e la salvezza da una brutta situazione

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  5. Dice Mic

    la differenza sostanziale tra il cammino e gli altri movimenti è che questi ultimi non vanno ad evangalizzare, con l'implantatio del cammino in tutto il mondo al posto della Chiesa

    C'è anche un'altra differenza fondamentale. Le "deviazioni" nei movimenti e nelle associazioni cattoliche raramente le FONDANO. E quasi mai sono ISTITUZIONALIZZATE, anche quando i movimenti sono fondati su "deviazioni".
    Tra l'altro c'è un altro elemento di non poco conto: non esiste l'assolutismo centralista che esiste nel CNC.

    Il CnC è UNA MONARCHIA (anzi: triarchia). La struttura è Re-Suddito. Questa struttura non esiste da nessun'altra parte! Nessuna "gerarchia interna" ai movimenti "presume" di essere più di un semplice strumento "giuridico-organizzativo"!

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  6. Dice mardunolbo

    Il fatto di affidare ad un monsignore compromissorio con i valori cattolici,la rievangelizzazione, la dice lunga sulle volontà di arginare fenomeni di massa scomposti e sulle volontà di restaurare "Omnia in Christo".

    Io guardo molto positivamente alle premesse e alla fondazione del Diastero della "rievengelizzazione".

    Non è tanto Mons. Fisichella il punto. Anche io ho dei dubbi sui suoi comportamenti forse un po' troppo "diplomatici" e compromissori. Ma il punto è che questo dicastero, se lo si vorrà, potrà raddrizzare la "nuova evangelizzazione". I Prefetti cambiano. Gli strumenti pure. Ma la Volontà, se va in una direzione, può fare la differenza.

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  7. Cari fratelli, dopo 8 anni nel c.n.c. e dopo aver subito danni enormi ritengo che questo sia un serio pericolo per la Santa Chiesa.
    Occorre senza dubbio fare qualcosa.
    Forse l'aiuto di Don Elio Marighetto potrebbe essere utile.

    la pace
    Alberto

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  8. Caro Alberto,

    grazie per il tuo intervento.
    Se vuoi, puoi dirci qualcosa di più di te?

    don Elio Marigetto è uno dei nostri e siamo sempre in contatto con lui...

    Alla prossima

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  10. Quando leggo testimonianze come quella di Michela, tutte differenti, tutte uniche, ma tutte con lo stesso punto in comune che è la sofferenza, quella traccia dolorosa e profonda, quella ferita lunga e difficile da sanare, quel deserto arido sovente da attraversare nella solitudine, ebbene sono scossa da diversi pensieri e emozioni .
    Innazitutto penso a chi soffre, a lei a lui vanno tutta la mia solidarità, la mia simpatia e per loro salgono preghiere verso Colui che tutto vede e sa, ma non posso impedire e soffocare la rabbia verso coloro che hanno permesso e continuano a permettere che tali danni siano commessi sui miei fratelli e sorelle di Fede.
    Cara Michela, i tuoi commenti sono sempre di una rara lucidità, sono toccata particolarmente da ciò che scrivi oggi, non conosco la tua situazione famigliare, ma intuisco quanto profonda sia la ferita e quanto lungo sia il tempo per curarla, ferita ancor più dolorosa se è anche un cuore di mamma che sta soffrendo.
    È vero che una volta la ferita curata, sanata, resta la cicatrice per ricordarci quel passato, e passa un tempo più o meno lungo prima che quella cicactrice non tiri più, diventi solo un ricordo che possiamo anche toccare, guardare con dolcezza e serenità perchè ci ricorda un`esperienza dalla quale siamo stati capaci di uscire, dapprima vulnerabili, fragili, ma anche più forti, sì quella forza non deve essere messa in dubbio è quella parte di noi saggia, inviolabile che nessuno può aggredire e che prima o poi si sveglia e ci avverte che siamo sulla strada sbagliata, che stiamo facendoci del male, che stiamo pemettendo ad altri di farci male.
    È quella parte inviolabile che nessun catechista neocatecumenale, anche il più abile, scaltro, e manipolatore, riuscirà mai a "svuotare", soffocare, sopprimere, nemmeno nei più fragili e vulnerabili, le prede più facili del loro potere.,
    Sono vicina, cara Michela, a te a tua figlia, con il pensiero, con il cuore, e con la preghiera.
    Grazie per la tua presenza su questo blog.

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  13. Cara Emma,

    non è Michela che scrive; non avevo rivelato e non rivelerò chi è, anche se si esprime con lucidità chiarezza e delicatezza molto simili a quelle di Michela...

    ma le tue parole sono un balsamo per chiunque le senta rivolte a sé e alla sua situazione.

    Anch'io esprimo tutta la mia vicinanza alla nostra sorella e spero di poter aver presto altre sue comunicazioni.

    Quanto al nostro incontro, al quale ho accennato perché l'idea è venuta fuori spontaneamente qui, avremo occasione presto di riparlarne, ma nel circuito interno, perché credo che i dettagli organizzativi (niente di speciale, ma quanto necessario per realizzarlo al meglio) non siano di nessun interesse per chi ci legge.

    Un saluto a tutti e un abbraccio speciale alla nostra amica che ha voluto aprirci il suo cuore...

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  14. Francesco,
    ho visto poco fa la comunicazione del tuo psot che hai cancellato e mi accorgo che non sapevi nulla dell'incontro.
    Mi stupisco, perché ho mandato una mail a tutti gli indirizzi dal circuito interno; ma, come purtroppo è successo anche un'altra volta, risultano interrotti ad un certo punto e quindi penso che sarete in diversi a non aver ricevuto.
    Domani controllo meglio, perché ora sono molto stanca, e rispedisco la prima mail aggiornandola con ulteriori notizie e, soprattutto, verificando che ci siate tutti :)

    Un abbraccio

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  15. Mi scuso presso Michela e la persona che ci ha inviato quella comunicazione per il mio errore.
    Ciò che ho scritto, rivolgendnmi a Michela, resta evidentemente valido per la nostra amica alla quale rinnovo la mia vicinanza in pensiero e in preghiera.

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  17. Questa è veramente una buona notizia.

    Utilizzare una parrocchia ha molti svantaggi, primo fra tutti un'eccessiva "localizzazione" della questione. Un luogo di preghiera, possibilmente facile da raggiungere, è il posto migliore.

    In primo luogo viene il bene delle anime, e perciò il sanare le ferite dell'anima attraverso il riscoprire le ricchezze che il Cammino ha negato o straziato.

    Questa è perciò un'opera meritoria, che sarà gradita a Nostro Signore anche se i risultati fossero minuscoli.

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