giovedì 27 gennaio 2011

Cosa significa ancora 'Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo Verità'

Questo blog si intitola "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo Verità".

Si intitola "secondo Verità" perché le notizie che circolano sul Cammino Neocatecumenale sono quasi tutte provenienti dall'efficace propaganda neocatecumenale che -come abbiamo mille e mille volte già dimostrato- non è molto amica della Verità. Un facile esempio è dato dall'ineffabile Gennarini, all'epoca (1/1/2006) portavoce del Cammino negli USA, che parlò delle decisioni di Papa Benedetto XVI interpretandole esattamente al contrario. Un altro esempio è di quando Kiko-Carmen-Pezzi scrivono al Papa (17/1/2006) «siamo contentissimi delle norme» per poi contraddire completamente tale versione due anni dopo siamo persi! qui finisce tutto!»).

Si intitola poi "osservatorio" perché il nostro scopo è soltanto di osservare e documentare gli aspetti problematici del Cammino Neocatecumenale, anzitutto in ambito liturgico e in ambito dottrinale. Per esempio la cosiddetta lettera di Arinze contenente le «decisioni del Santo Padre» è sempre stata disattesa, anche se nel 2008 è diventata parte dello Statuto neocatecumenale (con la sola piccola precisazione che la Comunione va fatta "in piedi"... mentre purtroppo in pressoché tutte le comunità neocat si continua a consumarla comodamente seduti). Un altro esempio è la pubblicazione del Direttorio Catechetico: prima per decenni i neocat ne hanno negato l'esistenza (anche dopo che negli anni ottanta e novanta trapelarono parecchie parti); quindi Kiko conferma che è volontà del Papa che vengano pubblicati, infine Kiko afferma che «sarebbe un male» pubblicare la versione "emendata" e che lui lo farebbe solo se "obbligato" (ma perché tutta questa segretezza su un testo formalmente "approvato"?).

I riconoscimenti, le approvazioni e gli incoraggiamenti che il Cammino Neocatecumenale è riuscito finora ad ottenere, non solo non attenuano ma addirittura aggravano la responsabilità dei suoi leader e dei suoi cosiddetti "catechisti". Che senso ha gridare "abbiamo lo Statuto" se poi viene vista come punizione la sua normale applicazione? Che senso ha vantare "approvazioni", quando l'atteggiamento verso la gerarchia cattolica è di rivendicazione? Che senso ha vantare migliaia di vocazioni se per esortarle Kiko grida «aspetti che tua madre muoia di cancro?» e spaccia statistiche fasulle? Che senso ha vantarsi "al servizio della Chiesa" se poi si usa «ogni potere» possibile per andare contro i vescovi?

Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno più volte incoraggiato i neocatecumenali (facendo buon viso a cattivo gioco), un po' come l'insegnante concede una sufficienza "per incoraggiamento" allo studente capriccioso e testardo, usando misericordia fino all'inseguire la pecorella recalcitrante lasciando le altre novantanove nel deserto. Domandiamocelo tutti, con onestà: sono forse "frutti dello Spirito" le stravaganze liturgiche e le ambiguità dottrinali? Sono forse un «ravvivare e consolidare le diocesi e le parrocchie» le disobbedienze ai vescovi e persino allo Statuto? Sono forse un «particolare dono dello Spirito» l'orgoglio, l'arroganza, l'ignoranza, il sentimento di superiorità, l'atteggiamento sprezzante e irrispettoso? Può essere mai uno «strumento prezioso» un Cammino che obbedisce a modo suo e che interpreta a proprio comodo insegnamenti e prassi della Chiesa? Perché quella fissazione sulla segretezza come gli gnostici?

Purtroppo non si tratta di episodi isolati, non si tratta di problemi circoscritti a poche zone: il Cammino è sempre stato così, ovunque nel mondo il Cammino ha sempre manifestato quei problemi, chiunque abbia avuto a che fare col Cammino si è sempre trovato di fronte a quelle cose. Per tutti coloro che hanno intrapreso il Cammino Neocatecumenale viene prima o poi un momento in cui ci si domanda: ma devo seguire il Papa o devo seguire Kiko? ma devo seguire quel che venti secoli di santità hanno lasciato alla Chiesa, o devo seguire le novità create da Kiko e Carmen? È un bivio che non lascia alternative, è un bivio in cui si deve scegliere da che parte stare, è un bivio in cui il fingere di non vedere significa prendere la strada sbagliata. Un "Osservatorio" come il nostro tenta, nel suo piccolo, di gettare un po' di luce di fronte a quel bivio, a beneficio di quelle anime che in cuor loro desiderano utilizzare il Cammino per servire il Papa (e non viceversa).

Proprio ora che i neocatecumenali hanno tutti i riconoscimenti che volevano (Statuto, Direttorio), è importante, necessario e urgente che venga chiarito che al Cammino compete la liturgia della Chiesa (non le chiassate da osteria), è urgente e necessario che il Cammino insegni ciò che ha sempre insegnato la Chiesa, non le bislacche e ambigue teorie di Kiko e Carmen (che, ricordiamolo, han dovuto essere molto «emendate» e corrette: e ancora non è chiaro se e quando i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali mostreranno quelle correzioni stigmatizzando gli errori insegnati per oltre quarant'anni e chiedendo perdono ai tanti ex-neocatecumenali). In sintesi, è necessario che il Cammino segua pubblicamente la strada che la Chiesa ha sempre indicato: senza sotterfugi, senza ambiguità, soprattutto senza segretezza. Quando ciò avverrà, avremo finalmente la gioia di veder diventare inutile questo "Osservatorio". Il quale nel frattempo, ha la sua piena legittimazione nei seguenti Documenti Ecclesiali:

Dalla Costituzione Dogmatica Lumen Gentium:
37. I laici, come tutti i fedeli, hanno il diritto di ricevere abbondantemente dai sacri pastori i beni spirituali della Chiesa, soprattutto gli aiuti della parola di Dio e dei sacramenti; ad essi quindi manifestino le loro necessità e i loro desideri con quella libertà e fiducia che si addice ai figli di Dio e ai fratelli in Cristo. Secondo la scienza, competenza e prestigio di cui godono, hanno la facoltà, anzi talora anche il dovere, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa. Se occorre, lo facciano attraverso gli organi stabiliti a questo scopo dalla Chiesa, e sempre con verità, fortezza e prudenza, con rispetto e carità verso coloro che, per ragione del loro sacro ufficio, rappresentano Cristo. I laici, come tutti i fedeli, con cristiana obbedienza prontamente abbraccino ciò che i pastori, quali rappresentanti di Cristo, stabiliscono in nome del loro magistero e della loro autorità nella Chiesa... [a condizione che sia rispondente alla fede della Chiesa universale rispetto ad innovazioni e nuove dottrine che rischino di alterare e pregiudicare l'integrità della Fede ricevuta]

CCC. 907. « In rapporto alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona » (CJC canone 212, § 3).


Un'ampia nota a margine. Noi non siamo ostili al Cammino: siamo ostili solo agli errori liturgici e dottrinali, che sono la vera origine di tutti i problemi. Noi condanniamo quegli errori sulla base dell'insegnamento di sempre della Chiesa (al quale tutti possono accedere: Catechismi e libri liturgici non sono segreti per nessuno), contro la confusione che oggi regna.

Come non chiedersi come fa un direttorio catechetico a contare più di 3.000 pagine quando il Catechismo (e non il compendio) ne fa 982 compreso l'indice?

La documentazione che presentiamo vale più delle nostre singole testimonianze. L'impressione che abbiamo del Cammino è fondata su quel che abbiamo vissuto e sulla scoperta che altri (molti altri! in tutto il mondo!) hanno sofferto quanto e più di noi, a causa del Cammino Neocatecumenale. Sarebbe assai disonesto pretendere di giudicare tutto solo dai toni duri che talvolta utilizziamo, durezza che spesso è conseguenza del vedere con che orgoglio e arroganza i neocatecumenali difendono le loro invenzioni.

È un grande gesto di carità consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, perché solo nella Verità può sussistere vera carità. La nostra piccola opera non curerà i sordi che non vogliono sentire e i ciechi che non vogliono vedere, ma sarà di sostegno a quanti desiderano difendere il dono del Cammino dall'orgoglio e dall'arroganza dei suoi leader.

Per il resto rimaniamo ancora qui a parlare e a mettere in risalto gli insegnamenti e le ricchezze spirituali cattoliche, che abbiamo ricevuto nella Chiesa e dalla Chiesa.

75 commenti:

  1. Nel post sotto si parlava dell'altare trasformato in mensa e di uno splendido simbolismo che dovrebbe nutrire lo spirito e invece rimane purtroppo lettera morta, soprattutto per coloro che inseguono i miraggi di rivelazioni "altre" da quella Apostolica.

    Oggi viviamo una situazione difficile: il nostro 'sentire cum Ecclesia' anche a livello liturgico trova i principali ostacoli nei vescovi diocesani.

    E' sacrosanto ricordare la ricchezza della simbologia per ridestare o per accendere spiriti tiepidi o distratti o lontani o sviati, ma se si continua a lasciar spazio alle assurdità che il più forte di turno seguita a dire e fare, il relativismo liturgico continuerà a farla da padrone.

    Perciò è necessaria una vera presa di posizione 'di governo' al riguardo, che chiarisca una volta per tutte il perché di quanto il Papa mostra e dice e delle fonti sublimi che ci vengono riattualizzate, altrimenti rischiamo di perdere tempo e alle parole non corrispondono i fatti....

    "Non chi dice Signore Signore, ma chi fa la volontà del Padre mio..."

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  2. Ratzinger: «Nella preghiera non è necessario, anzi, non è neppure conveniente guardarsi a vicenda; tanto meno nel ricevere la comunione. [...] In un’applicazione esagerata e fraintesa della “celebrazione verso il popolo”, infatti, sono state tolte come norma generale – persino nella basilica di San Pietro a Roma – le Croci dal centro degli altari, per non ostacolare la vista tra il celebrante e il popolo. Ma la Croce sull’altare non è impedimento alla visuale, bensì comune punto di riferimento. È un’“iconostasi” che rimane aperta, che non impedisce il reciproco mettersi in comunione, ma ne fa da mediatrice e tuttavia significa per tutti quell’immagine che concentra ed unifica i nostri sguardi. Oserei addirittura proporre la tesi che la Croce sull’altare non è ostacolo, ma condizione preliminare per la celebrazione versus populum. Con ciò diventerebbe anche nuovamente chiara la distinzione tra la liturgia della Parola e la preghiera eucaristica. Mentre nella prima si tratta di annuncio e quindi di un immediato rapporto reciproco, nella seconda si tratta di adorazione comunitaria in cui noi tutti continuiamo a stare sotto l’invito: Conversi ad Dominum – rivolgiamoci verso il Signore; convertiamoci al Signore!» (Teologia della Liturgia, p. 536).

    ma soprattutto, oltre che essere intimamente rivolti a Lui con lo sguardo e con l'aspirazione del cuore, aprirci per accoglierlo Realmente Presente e Vivo, perché questa è la ragione per cui il Signore ci raduna per la celebrazione, oltre a presentare nella Sua l'offerta di noi stessi al Padre e rendergli la lode e la gratitudine e l'Adorazione che gli è dovuta!

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  3. che dire delle mense, dalle quali non schioda il candelabro ebraico?

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  4. Con ciò diventerebbe anche nuovamente chiara la distinzione tra la liturgia della Parola e la preghiera eucaristica

    e invece, recentemente, nella Esortazione post-Sinodale 'Verbum Domini, hanno di nuovo messo in risalto la "mensa" della Parola sullo stesso piano di quella eucaristica...

    "Un’attenzione speciale va data all’ambone, come luogo liturgico da cui viene proclamata la Parola di Dio. Esso deve essere collocato in un posto ben visibile, cui spontaneamente si rivolga l’attenzione dei fedeli durante la liturgia della Parola. È bene che esso sia fisso, costituito come elemento scultoreo in armonia estetica con l’altare, così da rappresentare anche visivamente
    il senso teologico della duplice mensa della Parola e dell’Eucaristia
    [messe sullo stesso piano (!?)]. Dall’ambone si proclamano le letture, il salmo responsoriale e il Preconio pasquale; ivi inoltre si possono tenere l’omelia e proferire la preghiera dei fedeli.
    ...
    I Padri sinodali, inoltre, suggeriscono che nelle chiese vi sia un posto di riguardo in cui collocare la sacra Scrittura anche al di fuori della celebrazione. È bene, infatti, che il libro che contiene la Parola di Dio abbia un posto visibile e di onore all’interno del tempio cristiano, tuttavia senza togliere la centralità che spetta al tabernacolo contenente il Santissimo Sacramento"

    Vorrei ricordare che, se il Tabernacolo che custodisce le Sacre Specie non CONSERVA il principale "posto di riguardo", ma si richiama l'attenzione e si continua ad enfatizzare la Parola scritta, chi entra magari va ad accostarsi all'ambone per leggere un passo da meditare, ma resta indifferente (è un deja vu) ad una ben più importante e significativa Presenza!

    Il "senza togliere la centralità che spetta al Tabernacolo", farà la fine dei "tuttavia", che in tutti i documenti conciliari (SC docet), sono le eccezioni divenute la regola nelle applicazioni!

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  5. Mi complimento con Tripudio.... è una delle più approfondite e misericordiose analisi sull'andamento di questo CnC
    ^__^

    Grazie!!!

    Sto lavorando ad un testo sui CATECHISTI....catechisti della Chiesa Cattolica naturalmente... e per non essere prevenuta, non citerò mai i NC ma le persone di buona volontà potranno ravvisare OSSERVARE ;-) cioò che ci accomuna e non...

    un punto che ritengo decisivo è il seguente:

    A proposito del gruppo dei catechisti, ricordiamo sempre l’antico detto: «Se ognuno di noi due ha un uovo, e ce lo scambiamo, abbiamo sempre un uovo a testa.... Se ognuno di noi due ha un’idea e ce la scambiamo, abbiamo due idee a testa».
    Il gruppo dei catechisti è uno degli elementi più importanti per la buona riuscita di un’annata di catechismo e dunque anche della parrocchia.
    I catechisti di una stessa parrocchia devono organizzarsi per aiutarsi, CONFRONTARSI UMILMENTE, VERIFICARE LE PROPRIE IDEE SE SONO CATTOLICHE E CONTENUTE NEL MAGISTERO, CONDIVIDERSI INSIEME IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, raccontarsi periodicamente le proprie esperienze, tenersi sempre disponibili e attenti per i colloqui con il parroco.

    (cfr. Rinnovamento della catechesi, Ufficio catechistico Nazionale della CEI )

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  6. Caterina ha risposto più in tema, mentre io mi sono lasciata andare, nell'immediato, a riflessioni riguardanti direttamente ciò su cui stavo riflettendo, mossa anche dai due bellissimi testi proposti da Zenit sull'Altare e su Cristo al Centro...

    Tornando all'"Osservatorio", sono felice che Tripudio abbia colto dal 'giro di boa' che stiamo ulteriormente vivendo le ragioni e anche le coordinate del nostro impegno, che resta tuttora acceso, in attento ascolto e percezione di tutto quanto sta accadendo nella nostra Chiesa

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  7. Il portavoce CEI ad Ancona ha dichiarato che il tema della prossima assemblea generale dei Vescovi sarà "Introdurre ed accompagnare all'incontro con Cristo nella comunità ecclesiale" scegliendo di rimettere al centro la generazione alla fede.
    Prosegue dicendo che "la prima condizione da creare è quella di stabilire un contatto pesonale" e che per questo occorre "individuare soggetti e metodi che consentano di realizzare autentiche relazioni".
    Tra questi metodi ci sarà il Cammino! Poveri noi

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  8. vorrei chiedere a Giacomo70 cos'ha fatto per 2000 anni la Chiesa, se c'era bisogno di aspettare un 'metodo' e le strategie "camminanti", quando è la Chiesa stessa ad essere portatrice dell'unica Via Verità e Vita.

    Sembra esca fuori solo ora la consapevolezza che essere testimoni e missionari è provocare l'incontro con Cristo e che qualcuno ne abbia il monopolio nonché l'esclusiva (pleonastico, ma rafforzativo quanto basta, avuto riguardo a ciò di cui stiamo parlando). Forse ad averlo accantonato sono solo i custodi delle "magnifiche sorti e progressive"...

    Ma la Chiesa non appartiene a loro, appartiene al Signore...

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  9. Tra questi metodi ci sarà il Cammino! Poveri noi

    ho risposto nei termini di cui sopra, Alessio, perché ho fondati motivi per ritenere che il portavoce CEI abbia usato il plurale maiestatis

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  10. Avendo poca confidenza con lo strumento forse sono stato frainteso.
    Ho letto nelle parole del comunicato CEI la necessità per la Chiesa di trovare "luoghi" per annunciare Cristo, a parer mio dimenticando che ciascuno di noi deve annunciare Cristo con la propria vita.
    Resta il fatto che oggi le "solitudini" sono tantissime e questi "metodi" consentono di avvicinare queste "solitudini".
    A volte però mettiamo le "nostre" etichette a questi metodi.
    Lo vediamo nelle nostre parrocchie: nella maggior parte dei casi più associazioni e movimenti ci sono e più divisioni si notano.

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  11. non siamo noi a mettere l'etichetta al Cammino: si è definito 'metodo' d'iniziazione cattolica con un "colpo maestro" fin dal 1990

    guarda caso le divisioni ci sono solo nelle Parrocchie occupate dal cammino nelle quali, dopo le divisioni iniziali, spesso si crea il vuoto spinto, perché il cammino non si integra ma fagocita.

    Questo è quello che abbiamo visto fino ad oggi. Se cambierà qualcosa speriamo di poterlo registrare.

    Ma dovranno essere fatti non parole.

    Quanto alle 'solitudini' esistenziali, il modo giusto per colmarle è l'Amore del Signore, che è possibile incontrare senza bisogno di lasciarsi irretire da corporativismi, love bombing iniziali che poi diventano dipendenza e schiavitù... visto che non si può dire che noi (e molti come noi) non l'abbiamo incontrato!

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  13. Sono praticamente le stesse dinamiche dei Testimoni di Geova e di numerose altre sètte.

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  14. "la prima condizione da creare è quella di stabilire un contatto personale" e che per questo occorre "individuare soggetti e metodi che consentano di realizzare autentiche relazioni".
    Anche dalle mie parti si è detto questo... Peccato però che quando vai in parrocchia (considerando il fatto che la maggior parte delle parrocchie ha 1-2 sacerdoti, parroco compreso) e vuoi parlare con un sacerdote o confessarti, non trovi nessuno, il sacerdote si presenta qualche minuto prima della Messa, o nel migliore dei casi mezz'ora prima, e in qualche modo ti fa capire che devi spicciarti. Se in città non c'è una parrocchia con religiosi che sono a disposizione per la confessione, dove può andare un pover'uomo che ha bisogno di confrontarsi con un sacerdote? In questo modo il parrocchiano non può avere rapporti di alcun genere con il parroco; non parliamo poi di direzione spirituale o discernimento vocazionale... Affidare a laici, per quanto preparati e veramente cristiani, i compiti propri del sacerdote non va bene. E non sono contro l'impegno e la collaborazione dei laici, per carità, sono di tutt'altro avviso! Però non sono per il "prete amico", quello che "parla con il linguaggio dei giovani" (= sono un prete, però faccio il simpatico con parolacce ecc. altrimenti non mi vedono di buon occhio, vado ad evangelizzare in discoteca ma al massimo metto il clergyman"), non sono per la predica emozionante al limite del teatro drammatico, non sono per il "facciamo vedere quanto ci vogliamo bene in gruppo, però se esci dal gruppo te ne diciamo di tutti i colori dietro le spalle", cosa che avviene nella stragrande maggioranza di gruppi parrocchiali, movimenti ecc. Mancano gli esempi veri, ovviamente compresa la mia persona, per prima.
    Al giorno d'oggi non siamo più persone "semplici", la nostra fede vuole in parte essere nutrita dalla ragione. Ma quali proposte riceviamo? Formazione permanente, incontri di approfondimento sulle Scritture e la loro interpretazione secondo la Chiesa, incontri sulla storia del magistero, sui Padri e Dottori della Chiesa e sulle loro opere? Pensano che ai tempi in cui la maggior parte delle persone studia all'Università (intendo nel mondo "occidentale") o comunque può farsi una cultura personale perché il sapere è anche portata di clic,ci basti emozionarci e sentirci parte di un gruppo, mettendo in secondo piano in nome di Chi ci riuniamo e perché?

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  15. E' normale poi che alcune realtà attirino l'attenzione delle persone, perché fondono l'emozionalità del gruppo alla proposta di studio delle Scritture (ho letto un interessante libro di un ex testimone di Geova che tratta di questa questione). Però come te le insegnano le Scritture? Qui casca l'asino...
    Ho sentito relazioni ed interventi sui "giovani",come se noi fossimo incapaci di intendere e volere e dovessero tracciarci una strada da percorrere, invece che darci gli strumenti per percorrere la Via.
    Vorrei sapere quanti ragazzi il giorno della Cresima hanno una preparazione adatta. Posso scommettere che la maggior parte di loro è praticante senza sapere ciò che pratica. Ed infatti il risultato si vede già la domenica successiva alla Cresima: sono grande, adesso decido io. Ma non sanno cosa abbandonano! E una volta che abbandoni senza consapevolezza, è più facile finire nella rete di sètte o dare credito a leggende da due soldi sulla Chiesa, prendendole per buone senza la VOLONTA' di documentarti o diventare un ateo laicista (di convinti ce ne sono davvero pochi, sono più quelli che, ignorando cosa sia la Chiesa, non accettano limiti alla loro presunta libertà di scegliere e divertirsi).
    Sono davvero col morale a terra e sembra quasi che una marcia indietro non sia possibile.
    In nome dell'allegria di essere cristiani (e non della Gioia, ben altra cosa), si elimina quello che rende la nostra Fede "scomoda", in nome del dialogo si scende a compromessi con la Tradizione bimillenaria per la quale i Martiri hanno dato la vita e gli altri Santi hanno "investito" la loro (passatemi anche questo termine).
    Non dico che non sia giusto evangelizzare in discoteca, ma se ci vai con la talare e ti esponi, ti prendi insulti da 99 persone, ma quella persona che ti si avvicina incuriosita ci sarà. I centri ascolto parrocchiali o diocesani che funzionano ci sono e comunque si possono creare dove non esistono (e cambiare quelli che funzionano male..), se si mira ad instaurare relazioni autentiche con le persone. Però quando il fedele entra in chiesa perché ha bisogno di misericordia, conforto e indirizzamento, non è giusto che trovi il confessionale (o l'inginocchiatoio con la sedia accanto, per la serie: viva la privacy) vuoto. Stabilire un contatto personale con il legno è un po' difficile! Perdonate l'ironia... Sento tante bocche piene di parole vuote e ne ho la nausea. Intanto si elimina il senso del Sacro, il rispetto per l'Eucarestia, la Misericordia viene scambiata col permissivismo e con tutto questo cosa si è ottenuto? Le chiese sono sempre più vuote e viene su una generazione ignorante e tiepida. Hanno creduto che adattando la Chiesa al mondo questo si sarebbe convertito e continuano a crederlo. Cosa hanno ottenuto, chiedo a voi? Poi, secondo voi è possibile collegare questo al successo della proposta di vivere una Fede “adulta” ed il Vangelo in maniera radicale? Non parlo di cosa effettivamente succede, ma del perché come proposta ha successo (prima che lo svuotamento del falso concetto di sé diventi svuotamento della propria identità e della propria coscienza individuale....).

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. o comunque può farsi una cultura personale perché il sapere è anche portata di clic,ci basti emozionarci e sentirci parte di un gruppo, mettendo in secondo piano in nome di Chi ci riuniamo e perché?

    sostanzialmente quel che dicevo io commentando il post sul portavoce della CEI...

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  18. in questo modo il parrocchiano non può avere rapporti di alcun genere con il parroco; non parliamo poi di direzione spirituale o discernimento vocazionale...

    questo non avviene in tutte le parrocchie, per grazia di Dio, altrimenti la Chiesa sarebbe all frutta... è quello che vogliono far credere i neocat; ma non praevalebunt

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  19. Ma quali proposte riceviamo? Formazione permanente, incontri di approfondimento sulle Scritture e la loro interpretazione secondo la Chiesa, incontri sulla storia del magistero, sui Padri e Dottori della Chiesa e sulle loro opere?

    una parrocchia normale in genere propone (ed è lì per questo) l'Eucaristia e la Riconciliazione, la formazione per i sacramenti, che sono l'esssenziale, e il fulcro di ogni autentica vita di fede.... nonché altre iniziative a seconda del contesto

    gli approfondimenti a livello culturale e/o formativo in genere appartengono a chi ci si sente portato, ai catechisti, per esempio; ma quello che a loro serve, innanzitutto è una solida 'formazione' di base e una vita sacramentale piena, molta preghiera e Adorazione...
    La formazione permanente vale per tutti. Tuttavia, non con criteri di tipo aziendale, ma col desiderio e l'impegno di conoscere sempre più e sempre meglio quel che il Signore ci ha rivelato e continuamente ci rivela

    quanto alle "relazioni significative", quando si è nel Signore, ogni incontro e ogni relazione acquistano un 'sapore' speciale e molta profondità e anche capacità di condivisione e di dono reciproco, di gioia e di arricchimento umano e spirituale insieme... questo non appartiene in esclusiva a nessuna comunità prefabbricata

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  20. Non volevo essere assolutista, purtroppo ti riporto la mia esperienza di periferia. A Roma era diverso, la parrocchia funzionava e il Vicariato offriva diverse iniziative... Non volevo proporre un modello aziendale, purtroppo quello che ho trovato a Roma mi è mancato qui. L'Adorazione settimanale soprattutto per i giovani, l'approfondimento del Catechismo e non solo per chi si propone come catechista. Ti ho descritto la mia realtà attuale, purtroppo, e ti dico che il cammino non ha la responsabilità maggiore di questo sfacelo, non dove sono io. Anche se la colonizzazione avanza.

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  22. Sì, purtroppo è a causa di quel degrado che la Chiesa ha visto nascere i cosiddetti "movimenti", che prendono piede proporzionalmente all'insipienza di certo clero.

    E purtroppo in mezzo al grano c'era anche la zizzania (di cui la peggiore è il Cammino Neocatecumenale).

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  23. Poi, secondo voi è possibile collegare questo al successo della proposta di vivere una Fede “adulta” ed il Vangelo in maniera radicale? Non parlo di cosa effettivamente succede

    il quadro che hai fatto è diffuso ma, grazie a Dio, non totale.

    Ci sono molte ragioni, anche sociologiche che giustificano il successo, almeno iniziale del cammino; ma, purtroppo, il rimedio risulta molto peggiore del male perché, oltre agli sviamenti dottrinali, la cui normalizzazione formale se anche fosse applicata da oggi non sana le storture del passato, le prassi e i meccanismi che ben conosciamo creano dipendenza e alla fine schiavitù e mettono in atto una realtà 'settaria', totalmente avulsa da tutte le altre aggregazioni pastorali.

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  24. "Ti ho descritto la mia realtà attuale, purtroppo, e ti dico che il cammino non ha la responsabilità maggiore di questo sfacelo",

    Il quadro descritto da ObscultaFiliPraeceptaMagistri è abbastanza fedele alla situazione nella quale siamo immersi ma, grazie a Dio, non la descrive totalmente.
    Il cammino neocatecumenale ha cavalcato e cavalca molto abilmente quell`onda descritta in cui l`emozione la fa da padrona, non più "penso, dunque sono" ma "sento, dunque sono".
    Non c`è bisogno di ripetere qui con quali argomenti, strumenti e armi il cammino nc si è imposto nelle parrocchie continuando a praticare separatamente le proprie prassi all`interno della propria struttura, senza unirsi agli altri parrocchiani, al contrario, tentando in modo attivo e proselita di assorbirli creando divisioni e conflitti.

    Grande è la loro responsabilità, quella dei responsabili del cammino nc che hanno da sempre saputo che portavano in avanti e incarnavano il progetto di un uomo, Kiko Arguello, che da sempre sapevano che ciò che praticavano, dicevano e facevano non era, su punti essenziali, cattolico.
    Grandissima è la responsabilità di chi li ha lasciati fare, di chi, consapevolmente, volutamente, ha legittimato e anche incoraggiato tutte le storture neocatecumenali.

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  25. Giacomo70 ha detto...

    Ho letto nelle parole del comunicato CEI la necessità per la Chiesa di trovare "luoghi" per annunciare Cristo, a parer mio dimenticando che ciascuno di noi deve annunciare Cristo con la propria vita.
    Resta il fatto che oggi le "solitudini" sono tantissime e questi "metodi" consentono di avvicinare queste "solitudini".
    A volte però mettiamo le "nostre" etichette a questi metodi.
    Lo vediamo nelle nostre parrocchie: nella maggior parte dei casi più associazioni e movimenti ci sono e più divisioni si notano.

    ***********************

    straquoto!!!
    il Cnc è uno dei frutti DELLA NOSTRA APOSTASIA....che il Papa cerca di recuperare perchè è forma AGGREGATIVA....

    Viviamo in una società la cui cultura ha fatto diventare il proprio individualismo e la propria opinione come una DITTATURA, una tirannia...dentro la quale i Battezzati si sono lasciati trascinare...

    Infatti le radici e le origini del Cammino non partono dalla liturgia, ma DALL'INCONTRO CON LE PERSONE...se si legge attentamente l'opera di Kiko nei suoi primi dieci anni è accettabilissima e nobile...
    egli NON si occupava di liturgia, ma DI PERSONE DA RECUPERARE...
    andava nelle baracche, nei tuguri e riusciva a RECUPERARE LA DIGNITA' DELLE PERSONE...
    negarlo non sarebbe corretto...

    Mentre in quegli anni la donna, CATTOLICA E BATTEZZATA, andava gridando che l'utero era suo e che se lo gestiva da sola alludendo AL DIRITTO DI UCCIDERE IL PROPRIO FIGLIO, E IL DIRITTO DI DIVORZIARE E DI AVERE QUANTI UOMINI AVESSE VOLUTO....e gli uomini abbracciavano lo stile dei figli dei fiori credendo che Gesù Cristo LA SUPERSTAR ACCANNATA E ANARCHICA...
    Kiko effettivamente riusciva a recuperare la dignità dell'uomo e della donna....

    Mentre i nostri seminari si svuotavano, le chiese si svuotavano.... i vescovi scrivevano il catechismo olandese.... e il clero contestava la Humanae Vitae di Paolo VI, Kiko riusciva a convincere le persone che avvicinava che quell'atteggiamento era sbagliato...

    Negare tutto ciò sarebbe un grave sbaglio da parte nostra che desideriamo porci appunto, con discrezione NELL'OSSERVATORIO di questo Cammino "secondo verità"...
    ;-)

    Ma osservando ciò che è bene e che fu un bene, occorre anche sottolineare che santi non si nasce e che la superbia di Kiko, fra i successi che conseguiva, andò a coinvolgersi con certi consiglieri i quali, già operativi in ambito ecclesiale, lo coinvolsero NELLO STRAVOLGIMENTO DELLA LITURGIA....

    Pochi forse sanno che alla radice DEI CAMBIAMENTI AVVENUTI NEL CAMMINO, ci furono liturgisti senza scrupoli che USARONO IL CAMMINO PER POTER AVANZARE CON LO STRAVOLGIMENTO LITURGICO CHE IN ALTRI AMBITI NON GLI ERA RIUSCITO...

    Una voce autorevole fu DON GIUSSANI il quale disse in una intervista che "FU UN ERRORE DARE IN MANO AI LAICI LA GESTIONE LITURGICA e che lui mai avrebbe osato modificare il rito della Messa a seconda del Carisma del proprio Movimento..."
    a chi si riferiva?
    al Cammino poichè nessun altro gruppo aveva ricevuto per i laici una simile gestione....

    continua....

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  26. continua....

    è vero pertanto che da una parte abbiamo l'esigenza di RISVEGLIARE UNA COMUNIONE ECCLESIALE COMPLETAMENTE ASSENTE FRA I GRUPPI E I MOVIMENTI, fa bene la CEI a ricordarlo e ad usarlo come programma...

    C'è troppa "solitudine" in tutti i sensi...
    ed è così anche vero che quando mettiamo LE ETICCHETTE si perde il senso di quella CATTOLICITA' che MAI ha fatto soffrire di solitudine i Battezzati....

    e dice bene Giacomo:

    Lo vediamo nelle nostre parrocchie: nella maggior parte dei casi più associazioni e movimenti ci sono e più divisioni si notano.

    ********************

    esatto!!!
    siamo più divisi che in passato perchè ciò che si persegue NON E' la comunione ecclesiale MA LA COMUNIONE SETTARIA DEL PROPRIO GRUPPO...

    Tre incontri annuali ha fatto il Papa con il Cammino, andiamo a rileggerli:
    10.1.2009 nel gennaio 2010, nel gennaio 2011 in tutti e tre gli incontri il Papa ribadisce sempre lo stesso schema:

    - obbedienza e fedeltà alle direttive emanate dalla Santa Sede;
    - fare sforzi per FARE COMUNIONE CON GLI ALTRI GRUPPI PRESENTI NELLE PARROCCHIE dove loro arrivano;
    - COMUNIONE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE....

    perchè tanta insistenza da parte del Pontefice?
    ;-)

    L'ATTIVISMO è una delle cause maggiori dello scollamento dell'identità cattolica e non perchè l'attività faccia male, attenzione, ma perchè l'attivismo di cui parliamo NON FA COMUNIONE MA ALIMENTA LE PROPRIE AMBIZIONI...
    questo tema è stato affrontato dal Papa in tutto l'Anno Sacerdotale...

    Ciò che manca ancora nei proclami della CEI è anche un santo martellamento AL RITORNO DEL SENSO DEL SACRO...al ritorno della sana TRADIZIONE...
    queste parole le vedo ancora assenti in certi discorsi ufficiali, a differenza del Papa che non fa altro che richiamarci a questa realtà, che è la sola a poter aggiustare gli errori compiuti...

    ^__^

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  27. Sì, purtroppo è a causa di quel degrado che la Chiesa ha visto nascere i cosiddetti "movimenti", che prendono piede proporzionalmente all'insipienza di certo clero.

    Per rispondere anche a Caterina:

    ogni 'movimento' tende a generare appartenenza e in qualche modo a coinvolgere una persona a tempo pieno.

    Ciò non toglie che la 'comunione', che non si identifica soltanto con la collaborazione materiale, ma la rende possibile ed efficace, nelle parrocchie in cui non c'è il cammino non sarà perfetta, ma tra le varie realtà presenti esiste almeno una certa interrelazione, se non altro nei momenti 'forti' dell'anno liturgico e nelle esperienze comuni allargate... col cammino nc e dovunque è presente, te lo puoi scordare, a meno che non siano le altre realtà a lasciarsi 'colonizzare'.

    Poi, un conto sono le belle parole e gli esempi del Papa, un altro conto sono i fatti, purtroppo...

    e poi ancora di certo non mi fermo qui, ma prima di sperare e andare oltre, dobbiamo prenderne atto

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  28. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  29. "Mentre i nostri seminari si svuotavano, le chiese si svuotavano.... i vescovi scrivevano il catechismo olandese.... e il clero contestava la Humanae Vitae di Paolo VI, Kiko riusciva a convincere le persone che avvicinava che quell'atteggiamento era sbagliato..."

    Beh, a dire il vero, non dimentichiamo che Kiko Arguello si è ispirato al catechismo olandese!
    Fu una sua scelta, nessuno glielo ha imposto con un fucile sulla tempia!

    "Ma osservando ciò che è bene e che fu un bene, occorre anche sottolineare che santi non si nasce e che la superbia di Kiko, fra i successi che conseguiva, andò a coinvolgersi con certi consiglieri i quali, già operativi in ambito ecclesiale, lo coinvolsero NELLO STRAVOLGIMENTO DELLA LITURGIA...."

    Non penso che l`Arguello sia stato una povera vittima manipolata da cattivi consiglieri, mi sembra una visione più che angelica! Chi ha manipolato chi? Chi ha coinvolto chi?

    "Pochi forse sanno che alla radice DEI CAMBIAMENTI AVVENUTI NEL CAMMINO, ci furono liturgisti senza scrupoli che USARONO IL CAMMINO PER POTER AVANZARE CON LO STRAVOLGIMENTO LITURGICO CHE IN ALTRI AMBITI NON GLI ERA RIUSCITO..."

    Ma dai, ed ecco il cammino nc tutto vittima di cattivi liturgisti senza scrupoli che gli avrebbero imposto le loro ideologie!
    Insomma il signor Arguello e la signorina Hernandez, che erano così puri e bene intenzionati, ed anche ignoranti e influenzabili, sarebbero stati manipolati, come delle marionette passive e inconsapevoli.
    Questa versione proprio non l`avevo mai sentita, nè letta!

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  30. Entrando nel merito del tread.
    Devo dedurre che il blog cambierà titolo?

    "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità dello Statuto e del Direttorio Catechetico"

    Sottolineo che verità l'ho scritto con la minuscola, perchè adesso già il tread alla parola verità intende "correttezza rispetto alla realtà delle cose".

    Perchè le procedure sono stabilite dallo Statuto e dal Direttorio (passaggi, questionari, itinerario, ecc...).

    Nel merito dei contenuti, dando per scontata la fedele applicazione del Direttorio, il CNC è pienamente conforme alla Verità.

    Ma io inizio a pensare che la Chiesa sia decisamente "schizzofrenica e ondivaga".
    E che quindi questo discorso della "conformità" sia decisamente aleatorio.

    Alessio (non scrivo con altri nick, se non alino77 quando questo era bloccato).

    RispondiElimina
  31. "ho risposto nei termini di cui sopra, Alessio, perché ho fondati motivi per ritenere che il portavoce CEI abbia usato il plurale maiestatis"
    O questo giacomo70 si chiama Alessio, o il tuo Mic è un lapsus froidiano alquanto imbarazzante...


    Alessio,
    ti invito a non prendermi per i fondelli perché, se vai qualche thread sotto, trovi un post di "Giacomo70" e la sua correzione come "Alessio"

    RispondiElimina
  32. Devo dedurre che il blog cambierà titolo?....
    Sottolineo che verità l'ho scritto con la minuscola, perchè adesso già il tread alla parola verità intende "correttezza rispetto alla realtà delle cose"....


    NO, perché adesso e SEMPRE per Verità si intende il Signore, che è riconoscibile anche nella Tradizione perenne della Sua Chiesa...

    Nel merito dei contenuti, dando per scontata la fedele applicazione del Direttorio, il CNC è pienamente conforme alla Verità.

    dandola per scontata e 'formalmente' conforme, non significa che lo sia nei fatti... è questo che resta da osservare e verificare, per amore della Verità che coincide con il bene di molti, cioè di molte anime

    Ma io inizio a pensare che la Chiesa sia decisamente "schizzofrenica e ondivaga".
    E che quindi questo discorso della "conformità" sia decisamente aleatorio.


    è una delle rare cose uin cui mi trovi d'accordo... ma dobbiamo essere consapevoli che quegli appellativi appartengono alla Chiesa visibile (e neanche tutta) , non alla Chiesa UNA, Santa. Ricordo il Mistero che la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, rappresenta e che non può essere circoscritta alla sua parte visibile, una cui porzione è più o meno marcia a seconda dei tempi

    RispondiElimina
  33. mic ha detto...

    .... ma prima di sperare e andare oltre, dobbiamo prenderne atto


    *************

    esatto....questa presa visione è ancora molto carente....ma come il Vescovo del Giappone ci ha fatto intendere, possiamo ancora sperare...
    ;-)

    RispondiElimina
  34. "Nel merito dei contenuti, dando per scontata la fedele applicazione del Direttorio, il CNC è pienamente conforme alla Verità."

    Dando per scontata?
    Mi è permesso sorridere?
    A chi saranno fedeli i neocatecumenali?
    Al direttorio così come è stato rivisto e CORRETTO o alle catechesi "sacre", direttive e nuove catechesi "ispirate" del signor Arguello?
    Signor Arguello che vi ricordo aveva rifiutato con arroganza nel 2003 le correzioni della CDF?
    Oggi l`approvazione è stata reclamata e ottenuta, ma chi ci garantirà la fedeltà e obbedienza ai testi corretti?

    Niente di scontato dunque!
    E ritorniamo alla evidente e indiscutibile e ineludibile necessità della PUBBLICAZIONE di quel direttorio.

    RispondiElimina
  35. Alessio dice:"Nel merito dei contenuti, dando per scontata la fedele applicazione del Direttorio, il CNC è pienamente conforme alla Verità."

    Risponso subito ad Alessio: il Cnc non sarà Mai conforme alla Verità, soprattutto essendo fedele al Direttorio, perchè il Direttorio del Cammino è eretico per sua stessa natura e costituzione, in quanto è il parto di un eretico impenitente, che MAI SI è SOTTOMESSO ALLA DOTTRINA CATTOLICA e mai lo farà. (Spiego meglio quanto appena detto nella mia prossima risposta ad Emma)

    RispondiElimina
  36. Emma dice:
    "Dando per scontata?
    Mi è permesso sorridere?
    A chi saranno fedeli i neocatecumenali?
    Al direttorio così come è stato rivisto e CORRETTO o alle catechesi "sacre", direttive e nuove catechesi "ispirate" del signor Arguello?
    Signor Arguello che vi ricordo aveva rifiutato con arroganza nel 2003 le correzioni della CDF?
    Oggi l`approvazione è stata reclamata e ottenuta, ma chi ci garantirà la fedeltà e obbedienza ai testi corretti?"

    ***************

    Scusate, è dal 17 gennaio che leggo delle gravi imprecisioni, che poi sono semplici ipotesi innalzate a verità ormai assodate, quando invece la verità nessuno la può appurare... e non posso più tacere.

    1)Rispondo ad Emma: quando si parla di "Direttorio rivisto e corretto" di cosa si sta parlando? Quali sarebbero queste catechesi "riviste e corrette"? Quelle in cui Kiko aggiunse le 2000 note del CCC in fondo alle sue pagine? Queste sarebbero le correzioni?? Oppure esistono altre fantomatiche "correzioni della CdF" di cui però nessuno ha alcuna prova?
    Risposte CERTE a queste domande non ne esistono, per cui anch'io farò, come tutti, la mia IPOTESI.

    Ciò che è concretamente CERTO, dal testo della lettera di Rylko, è che ad essere approvati sono stati gli "Orientamenti alle equipes dei catechisti", descritti anche come i famosi "13 volumi" delle 3100 pagine di sproloqui kikiani. Tali "Orientamenti" (che significa "semplici spunti catechetici")sono stati innalzati a dignità di "Direttorio" (cioè non più spunti, ma "testi da seguire fedelmente alla lettera"). Che cosa poteva dire, più chiaro di così, Rylko? Gli Orientamenti, i 13 Volumi, le 3100 SONO LE CATECHESI ORIGINALI DI KIKO! E' evidente che la Chiesa ha approvato le catechesi originali (con le inutili note del CCC a fondo-pagina). Cerchiamo di non prenderci in giro per favore:
    la CdF non ha emendato proprio nulla, è una bugia, perchè chi ha letto le catechesi sa benissimo che non sono correggibili, se non cambiando radicalmente tutto il testo, da cima a fondo, perchè oltre ad essere dottrinalmente errate le singole frasi, sono errati e falsi anche i contesti trattati, e quindi tutto lo schema della catechesi.
    Esempio: Come "emendare" la catechesi sull'Eucarestia, ritoccando una frase qua o là, quando TUTTA la catechesi si basa su una lettura mistificata della storia della Liturgia cattolica????
    Come "Emendare" la catechesi sulla Confessione, con qualche nota del CCC, quando tutta la struttura della catechesi critica la storia del Sacramento della Confessione, bollandolo lungo tutti i secoli, e terminando dicendo che bisognerà arrivare alla confessione comunitaria, senza che il popolo se ne accorga??????

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  37. (continua)
    E' tanto vero che è impossibile correggere quelle catechesi che per questo motivo Ratzinger presento a Kiko nel 2003 un volume TUTTO DIVERSO, contenente - come disse kiko - "quello che dice la Chiesa sull'Ecclesiologia e sulla Cristologia"... e sappiamo tutti che Kiko lo rifiutò, aggiungendo poi che "quel volume E' GIA' SPARITO"(!), per cui non è certo quello che la Chiesa gli ha oggi imposto!
    No, quello che è stato approvato è il testo originale delle sue catechesi, e si capisce anche dalla frase di Rylko, in cui dice che "un siffatto pronunciamento concederebbe SICUREZZA all'attuazione del Cammino Neocatecumenale,segnando la conclusione del suo percorso istituzionale".
    Quindi è evidente che le cosidette correzioni della CdF non sono mai esistite....CI CONVINCANO DEL CONTRARIO CON LA PUBBLICAZIONE!

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  38. QUANTO POI ALLA PUBBLICAZIONE:

    si è detto più e piùvolte che nel 2008 il Papa avrebbe manifestato la volontà della pubblicazione delle catechesi del Cammino....
    Forse mi sono persa qualcosa io...ma a mia memoria non esiste nessun discorso, nè pubblico, nè privato, in cui il Papa chieda questa pubblicazione....solo Kiko lo dichiarò nella conferenza stampa, dicendo che il Papa voleva quella pubblicazione, che poteva essere la solita auto-pubblicità e strumentalizzazione del nome del Papa, ma che io sappia MAI il Papa ha detto una simile cosa.
    Avrebbe DOVUTO farlo ma non lo ha mai fatto!...Se mi sbaglio, voglia qualcuno mettere il link di un simile discorso, e farò pubblica ammenda delle mie parole.

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  39. Cara a.rita, il signor Arguello non poteva volere la pubblicazione, lo vediamo oggi quando dice che la pubblicazione sarebbe un male(!) per il suo cammino nc, nel 2008 durante la conferenza stampa ha detto che Filoni aveva trasmesso la volontà del Papa: Mons. Filoni ci ha detto che il Papa vuole che i testi siano pubblicati.
    E come potrebbe essere altrimenti?
    Il Papa sa, i vescovi sanno, noi sappiamo che quei testi devono essere pubblicati.

    Quando saranno pubblicati, vedremo quali sono state le correzioni.
    Se quei testi sono stati approvati con le eresie che contenevano sarebbe uno scandalo che si aggiungerebbe allo scandalo della "liturgia.
    Ma sappiamo che mai dei testi simili uscirebbero con il placet dell Santa Sede.

    Se quei testi tardono ad essere pubblicati, se dovessero non essere pubblicati, sarebbe solo la prova che non c`è stata nessuna correzione, che il cammino nc con i suoi metodi abituali, con i suoi potenti protettori, ha il potere anche di manipolare e spingere alla menzogna le Congregazioni vaticane.

    Non voglio credere a questa ipotesi che sarebbe uno scandalo senza precedenti nella Chiesa cattolica.

    Le Congregazioni Vaticane possono contare sulla vigile attenzione dei cattolici responsabili che sanno che non può e non deve esistere nella Chiesa cattolica una "dottrina" segreta, una formazione segreta.
    Coloro che pensano, illudendosi,che con il tempo si dimenticherà la pubblicazione si sbagliano e di grosso.
    La pubblicazione dei testi catechetici del cammino neocatecumenale resterà d`attualità e continuerà ad essere richiesta senza cedimenti o compromessi.

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  40. Ma io inizio a pensare che la Chiesa sia decisamente "schizzofrenica e ondivaga".
    E che quindi questo discorso della "conformità" sia decisamente aleatorio.


    Ahimè a che punto siamo ridotti, ragazzi....!

    Meglio tacere a volte....

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  43. Cara Emma,
    certo che Kiko non ha mai voluto , nè vuole oggi, nè vorrà mai la pubblicazione della sua dottrina, il suo gnostico "arcano".....
    ma consentimi di dire che quando parla lui o Filoni, che è un neocatecumenale, io non credo ad una parola....( o meglio: distinguo le notizie "ad intra" che sono attendibili, da certa mirata pubblicità), ma per tagliare la testa al toro farei notare che se il Papa fosse stato veramente interessato a questa pubblicazione lo avrebbe manifestato almeno nel discorso del 17 gennaio, cosa che invece si è ben guardato dal fare....(così come non ha specificato nulla di nulla circa la natura e la modalità delle cosiddette correzioni della CdF alle catechesi, cosa che invece, nell'ambito di un movimento INVIATO A PREDICARE con una dottrina solo oggi "corretta" dopo quarant'anni di briglia sciolta, sarebbe stato il minimo per rendere conto ad un popolo cattolico tenuto in bilico per tutto questo tempo.) Inceve nulla, perchè i semplici fedeli sono evidentemente considerati una massa informe di inconsapevoli,che devono accettare tutto acriticamente, indegni di qualunque rispetto e riguardo, indegni di ogni spiegazione.
    Per questo di pubblicazione il 17 gennaio non si fa verbo, perchè - come dici tu - la Chiesa non può far la figura di auspicare, con il suo placet, la diffusione di simile roba.
    Sono d'accordo: la non pubbicazione sarà la prova della impresentabilità della dottrina neocatecumenale.
    Quanto ad un ulteriore "scandalo senza precedenti", come quello sulla liturgia, come quello dell'approvazione di una dottrina falsamente corretta e perciò non pubblicabile, io personalmente non mi stupisco più di nulla: ho già raggiunto il colmo il 17 gennaio.
    Peggio di così non può andare....ma questo non ci esime, dal continuare imperterriti ad esigere a gran voce la pubblicazione della poltiglia catechetica di Kiko Arguello.
    E' un DIRITTO SACROSANTO del popolo cristiano poter conoscere e consultare la dottrina che gli viene data dalla Chiesa.
    CHE SI PUBBLICHI IL DIRETTORIO.
    NON PUO' RESTARE SEGRETO, NON ESISTE. NON POSSIAMO FIDARCI PIU' A SCATOLA CHIUSA: PER AMORE DELLE NOSTRE ANIME, DOBBIAMO CONTROLLARE.

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  44. NON esiste e non può esistere nella Chiesa una "dottrina" segreta , non deve esistere un "itinerario di formazione cattolica " segreto.
    Questo è poco ma è sicuro!

    A dire il vero sono esistiti durante più di 40 anni nel vergognoso silenzio dei responsabili, MA ciò NON è più possibile oggi che il cammino nc è approvato ufficialmente.
    Questo è il "rovescio della medaglia" dell`approvazione tanto sventolata.
    Oggi che il cammino nc è nella Chiesa DEVE accettarne le norme e leggi.
    Non è di certo la Chiesa che deve adeguarsi alle norme neocatecumenali!

    Il signor Arguello muoverà senza dubbio tutte le sue pedine, farà i suoi giochi truccati, ma purtroppo per lui ha toccato un limite, non ci sarà nessuna strategia, nessuna vergognosa battaglia, nessuna oscura pressione, che riusciranno a dargli una nuova vittoria di cui potrebbe andare orgoglioso, sì anche al suo potere, al suo orgoglio, alla sua vanità, c`è un limite.
    Un limite preciso che anche la sua intelligenza e quella de suoi sponsor conoscono.

    I testi saranno pubblicati perchè DEVONO essere pubblicati.
    Ogni altra soluzione, mostrerebbe solo che i testi non sono stati corretti e che una setta è entrata nella Chiesa cattolica.
    Sono sicura che le nostra autorità non vorranno correre questo rischio.
    Sì, anche al potere neocatecumenale c`è un limite.

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  45. C'è qualcuno che ha clonato il nick di Freedom e continua a postare cose deliranti.
    meglio che smetta e si vergogni!

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  46. Continuo ad insistere sulle stesse cose perché prima di dare giudizi è bene ricordare i fatti.

    Anzitutto la volontà del Papa è stata sempre sistematicamente ignorata da Kiko e Carmen, nonostante tutti i loro eventuali paroloni ("obbediremmo": ma come si fa a credergli?)

    Inoltre non dimentichiamo che anche quando il Papa desse ancor più riconoscimenti al Cammino, quel che il Cammino ha già fatto e già insegnato non cambia: eresie, squallore liturgico, disobbedienze, sotterfugi, pressioni psicologiche, ad ogni "approvazione" diventano ancora più gravi.

    Quando il Papa, leggendo un discorso che gli è stato preparato, ha detto che il Cammino è un dono dello Spirito, ha con la sua autorità (implicitamente) condannato le storture del Cammino. Storture che meritano la massima pubblicità: possono forse essere un dono dello Spirito quelle storture? Può forse essere un dono alla Chiesa ciò che da ormai mezzo secolo si fa rimproverare sempre per le stesse questioni liturgiche e dottrinali?


    Il non pubblicare il Direttorio per i neocat è fondamentale: l'adeguarsi alle catechesi "corrette" significherebbe, per i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, riconoscere gli errori precedentemente insegnati... e così via, di conseguenza in conseguenza, a cascata, riconoscere anche che non sono dettati dallo Spirito, che Kiko può sbagliare nella dottrina e dunque anche nella liturgia, che Kiko ha già sbagliato in entrambe, che l'unica roccia sicura è l'insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica e la liturgia della Chiesa Cattolica...


    Ora, io posso essere anche convinto che il Papa abbia commesso una grave debolezza nell'assecondare i neocatecumenali il 17 gennaio scorso (ed in realtà ne sono convinto, convintissimo, fermo restando che quanto a santità e sapienza e conoscenza esatta della situazione della Chiesa lui sia sia molto meglio di me). Ma le mie opinioni vengono in secondo piano rispetto ai fatti concreti.

    Perciò, sul Cammino Neocatecumenale invito tutti a far parlare i fatti.

    Di fronte al grandissimo dolore per tutte quelle anime che sono state ingannate, sfruttate, maltrattate dal Cammino Neocatecumenale, diventa oggi ancor più necessario e urgente mostrare le storture del Cammino, soprattutto le storture attuali, in particolare a quelle persone che liquidano la questione dicendo che "il Papa li ha approvati".

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  47. "Il non pubblicare il Direttorio per i neocat è fondamentale:"

    Senza dubbio !
    E lo è per le ragioni che by Tripudio ha perfettamente descritto.

    MA

    Non sono i neocat a decidere, loro tenteranno senza dubbio di fare in modo di evitare la pubblicazione, in mille modi, con mille pressioni, ma con la pubblicazione dei testi hannno raggiunto uno scoglio che con tutti i loro carri armati, i loro bulldozer, non potranno frantumare, evitare o distruggere.

    La pubblicazione ci sarà perchè non può esserne altrimenti.
    Siamo nella Chiesa cattolica non in una setta.

    RispondiElimina
  48. "Quando il Papa, leggendo un discorso che gli è stato preparato, ha detto che il Cammino è un dono dello Spirito, ha con la sua autorità (implicitamente) condannato le storture del Cammino. Storture che meritano la massima pubblicità: possono forse essere un dono dello Spirito quelle storture? Può forse essere un dono alla Chiesa ciò che da ormai mezzo secolo si fa rimproverare sempre per le stesse questioni liturgiche e dottrinali?"

    Caro fratello Tripudio,
    ti voglio bene e ti rispetto ma devo dirti che ragioni al contrario, rispetto alla realtà dei fatti: innanzitutto se un Pontefice legge pubblicamente un discorso ufficiale preparato da altri (ammesso che lo sia, perchè non ce n'è la certezza), va da sè che il Papa, prima di pronunciarlo lo ha letto e sottoscritto, non si può ragionevolmente pensare che sia obbligato a leggere e dichiarare qualcosa che Lui stesso non condivida...è assurdo...

    in seconda battuta, se un Papa dice ad un movimento che è un dono dello Spirito, SICCOME LO SPIRITO SANTO NON E' STORTO E NEMMENO I SUOI DONI, significa che il Papa, IMPLICITAMENTE,approva e non condanna il Cammino, comprese le sue storture. Questa è logica stringente, se poi il linguaggio "ecclesialese" va letteralmente contro la logica umana, questo è un altro tipo di problema.

    Proprio perchè le chiacchiere stanno a zero, ma contano i fatti, i fatti sono che questa gente è stata approvata e mandata a predicare con gli Orientamenti anche PRIMA che venissero ufficialmente "emendati", e questo, dalle mie parti, significa che i loro metodi come anche i loro contenuti, anche se non erano proprio condivisi, sono stati comunque giudicati idonei per l'evangelizzazione. Perciò lo scandalo rimane, e non esistono, a mio parere, giustificazioni per legittimare un percorso di approvazione che è indifendibile.

    RispondiElimina
  49. "la volontà del Papa è stata sempre sistematicamente ignorata da Kiko e Carmen" - "Inoltre non dimentichiamo che anche quando il Papa desse ancor più riconoscimenti al Cammino, quel che il Cammino ha già fatto e già insegnato non cambia: eresie, squallore liturgico, disobbedienze, sotterfugi, pressioni psicologiche, ad ogni "approvazione" diventano ancora più gravi."

    Sta proprio qui l'assurdo totale! Nonostante la volontà del Papa sia stata sempre ignorata, cioè disattesa e DISUBBIDITA, il Papa ha proceduto ugualmente in sempre maggiori approvazioni e riconoscimenti! Come se quella realtà avesse agito per porre in atto tutto quanto veniva richiesto per la sua legittimazione.
    E' come se un assassino seriale, anzichè venir messo in galera, venisse premiato con una medaglia al valor civile.

    Ed è proprio qui l'enormità di questa storia: che nonostante i riconoscimenti, LE ERESIE diffuse, le disubbidienze, i sotterfugi restino! Ma non si può dire, Tripudio, che "ad ogni approvazione diventano ancora più gravi", non perchè di fatto non sia vero, ma perchè di fronte a tanta sfacciata impenitenza, sono le continue e sempre maggiori approvazioni che diventano sempre più gravi!!
    Quando l'errante non è assolutamente in grado o peggio non vuole affatto emendarsi, la responsabilità passa al Pastore. Continuare ad appoggiarlo e promuovere le sue attività, non è misericordia, ma equivale ad ingannarlo e con lui tutti coloro che lo seguono vengono ugualmente gravemente ingannati, aiutati a rimanere nei loro errori, tranquillizzati che tutto vada bene così.

    RispondiElimina
  50. Il mio personale pensiero (che non deve necessariamente essere condiviso)è che la Santa Sede semplicemente appoggi sia i metodi che i contenuti del Cammino Neocatecumenale, come attestano i fatti, come testimoniano gli ultimi eventi ufficiali e definitivi. Questa Gerarchia E' CON IL CAMMINO,e ciò che il Cammino ha operato nel popolo in questi quarant'anni, è per la Chiesa più importante dei sotterfugi che ha usato per arrivare fin qui.
    Lo attesta anche la CEI, nel momento in cui dice che la sua Pastorale deve "convertirsi" e le diocesi si aprono ai nuovi progetti catechistici, dietro ai quali ci sono gli schemi catechetici e dottrinali del Cn. Quindi, di fatto, l'ideologia del Cammino si stava già diffondendo capillarmente prima di essere approvata ed "emendata".
    Lo so che la mia è una visione lucidamente triste e deprimente, perchè è la realtà ad esserlo... se credete non interverrò oltre, per non rovinare l'umore del blog....
    Un caro saluto

    RispondiElimina
  51. Sì: il Papa, leggendolo, ha "fatto suo" il discorso che gli era stato preparato.

    Se il Papa dice che il Cammino è un dono dello Spirito, certamente non si riferisce agli abusi liturgici, alle disobbedienze, alle eresie e tutto il resto. Altrimenti giungeremmo assurdamente a pensare che Nostro Signore avrebbe scherzato quando di propria autorità ci ha garantito che non praevalebunt.

    Dunque, prima considerazione: l'intenzione del Papa non può non essere quella di "salvare il salvabile", facendo leva sui neocatecumenali dello strato più basso, cioè quelli che ancora non si sono convertiti al kikismo-carmenismo. Se qualcuno ha una spiegazione alternativa ma ancora cattolica, si faccia avanti.

    Ho già detto tante volte che a me questo sembra un errore (anche il Papa può sbagliare quando non si tratta dell'infallibilità, come in questo caso)... Specialmente in virtù di certi fatti concreti: le decisioni sulla liturgia ("lettera di Arinze": dunque il Papa conosce bene il problema neocatecumenale) e l'intenzione di non approvarli (gli eventi di aprile 2008 e il "fatto compiuto" di Rylko).

    Perciò, seconda considerazione: se il Papa "arretra", vuol dire che è soggetto a indescrivibili pressioni, tali da obbligarlo a scegliere il minore di due inevitabili mali (e noi non abbiamo chiara idea di cosa abbia voluto materialmente evitare il Papa). Se qualcuno ha una spiegazione alternativa ma cattolica si faccia avanti.


    Se ci limitiamo a seguire solo i resoconti che compaiono sulla stampa, cioè per il 95% propaganda neocatecumenale e per il 5% malumore cattolico, finiremmo erroneamente a pensar male del Papa, finiremmo erroneamente a staccarci dal Papa. Ma questo è esattamente lo scopo del demonio, cioè dell'ispiratore del Cammino.

    In tanti anni ho scritto spesso che sono convinto che il Cammino Neocatecumenale è ispirato dal demonio, non dallo Spirito Santo. Se il Papa mi contraddice, allora mi adeguo a quel che il Papa dice. Ma senza limitarmi alle notizie della stampa e senza dimenticare tutto ciò che ho visto e vissuto che mi aveva portato a quella conclusione.

    Il Cammino può essere un dono dello Spirito Santo: gli basta sostituire le catechesi ambigue ed eretiche con il Catechismo, e sostituire le pagliacciate liturgiche con il Messale Romano (queste due sostituzioni provocheranno una drastica riduzione delle storture neocatecumenali quanto a settarismo e a malagestione economica). Deve necessariamente essere questo ciò che intende il Papa.

    A chiunque dica che il Cammino è approvato, gli si ricordi pure l'espressione che il Cammino è un "dono dello Spirito" e che però Kiko, Carmen e i loro cosiddetti "catechisti" stanno tradendo questo dono da più di quarant'anni, come documentato dalle nostre esperienze e ancor più da padre Zoffoli ed altri.

    Prima o poi ogni neocatecumenale giunge a chiedersi: "Se il Papa mi vuole bene, perché faccio così e così?"

    Certo, non è la soluzione migliore. È un'enormità, è stato come premiare il gangster impenitente, nella speranza che qualcuno dei suoi complici apprezzi il gesto di gentilezza.

    Ricordiamoci anche che mentre noi qui almeno riusciamo a discuterne, altrove altre anime maltrattate dal Cammino (ma senza la possibilità di sentire l'altra campana) di fronte alla propaganda neocatecumenale e di fronte agli eventi di questi ultimi anni potrebbero tirare drastiche e tristi conclusioni.

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  52. Chi potrebbe smentirti, cara a.rita?
    Chi ragionevolemente potrebbe dire che non sei nel giusto quando dici che quel movimento, con quelle prassi, con quei metodi è stato inviato ad evangelizzare con il beneplacito della Santa Sede e ciò malgrado l`assenza di approvazione, malgrado i testi farciti di eresie, malgrado la "liturgia" sincretista?
    Chi potrebbe negare che da 40 anni è con quei testi che sono stati legittimati a catechizzare e dunque a deformare le coscienze?
    Chi potrebbe affermare che non è vero che il cnc è stato lasciato crescere a lato della parrocchia, senza inserirsi, senza collaborare, blindato nel suo segreto ?
    Chi potrebbe dire che non è vero che il signor Arguello è stato autorizzato a costruire chiese e ad erigere seminari per formare i suoi presbiteri con il suo "insegnamento" per il suo cammino, quando non c`era nessuno statuto nemmeno ad experimentum?

    CHI?

    Quale altro movimento ha goduto di quei "favori"?
    Quale altro movimento è stato lasciato crescere malgrado le sue prassi che calpestavano Dottrina e Liturgia?

    Sì, cara a.rita, chi potrebbe dire, senza mentire, che ciò che ho descritto è falso?
    Chi potrebbe dire che è falso affermare che sin dall`inizio il cnc ha goduto di appoggi e protezioni che gli hanno permesso quella crescita anarchica, senza correzioni ma al contrario favori e incoraggiamenti?
    Come si può chiamare un dono dello Spirito Santo, addirittura ispirato da Maria, un movimento che non solo calpesta Dottrina e Liturgia, devasta lo spazio sacro, porta la divisione nelle parrocchie, ma anche aggredisce con i suoi metodi il foro intimo dei suoi adepti?

    Tutto ciò che riguarda il cnc è circondato e avvolto da una spessa nuvola oscura.
    Ma i nostri responsabili religiosi che hanno legittimato questo percorso oscuro e anomalo, i nostri pastori che si trovano attualmente in Galilea per farsi ammaestrare da Kiko Arguello, devono sapere che, se contano sull`oblio, sull`indifferenza, sull`ignoranza di noi piccoli, di tutti i fedeli cattolici, si sbagliano e di grosso.

    A tutto c`è un limite, anche agli abusi di potere, alle manipolazioni, alle menzogne e agli inganni, il percorso del cammino neocatecumenale si trova OGGI ad una tappa inevitabile , quella della necessaria pubblicazione dei testi catechetici.

    Nessun pastore potrà legittimare il segreto del direttorio catechetico neocatecumenale.

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  55. Condivido Tripudio e la grandissima Jo!

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  56. seconda considerazione: se il Papa "arretra", vuol dire che è soggetto a indescrivibili pressioni, tali da obbligarlo a scegliere il minore di due inevitabili mali (e noi non abbiamo chiara idea di cosa abbia voluto materialmente evitare il Papa). Se qualcuno ha una spiegazione alternativa ma cattolica si faccia avanti.


    Caro Tripudio, non credo a "indescriuvibili pressioni" o, tantomeno a larvate minacce di cui sarebbe oggetto il Papa, tanto da venir meno ai propri assunti liturgici e catechetici nell'approvare, anzi elogiare, alcuni aspetti aberranti della prassi neocatecumenale.

    Credo piuttosto al fattoi che il suo osservatorio attuale sulla Chiesa e sul mondo cattolico non sia più quello - diretto e immediato - che aveva da cardinal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
    A lui oggi giungono voci distorte e discordanti, spesso interessate, non di rado manipolate e orientate in qualche modo verso interessi marginali o aùddirittura esulanti dalla coerenza evangelica.

    Il cavallo di battaglia dei neocatecumenali, così nelle piccole o grandi parrocchie, così a livello diocesano, così anche a livello di curia vaticana è sempre quello: Il mondo va verso lapostasia, i presbiteri sono sempre di meno, occorre dare alla Chiesa uomini e donne consacrati e il Cammino garantisce percorsi seri e fruttuosi in tal senso.

    Davanti a tali situazioni così dipinte al Papa ( e non solo a lui) le aberrazioni catechetiche, dottrinarie, liturgiche e pastorali dei neocatecumenali ( come ieri quelle moralmente assurde,conosciutissime da tutti, di certi Legionari di Cristo) passano purtroppo in secondo ordine.

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  57. Le "indescrivibili pressioni" ci sono, poiché il Papa (proprio questo Papa) non può aver arretrato sulle sue stesse decisioni sulla liturgia. Neppure di fronte allo slogan neocatecumenale "il Cammino garantisce percorsi seri".

    Noi sappiamo quanto sia falso lo slogan del "meglio cattivi maestri che nessun maestro", figurati quanto lo saprà bene il "Papa teologo".

    All'argomento di ragione aggiungo una testimonianza personale: ho avuto a che fare con molti preti ed ho visto quali complicatissimi equilibri devono mantenere in piedi in una parrocchia. Figuriamoci cosa può succedere ai livelli più alti, quali pressioni possono esserci su un vescovo. Figuriamoci poi cosa può succedere attorno all'unico uomo da cui dipende tutta la Chiesa, "reo" di non essere il garante della mediocrità generale e della religiosità fai-da-te.

    Ed è proprio per questo che gli è stato imposto, a suon di fatti compiuti e di mai troppo velate disobbedienze, il "riconoscimento" dei neocatecumenali.

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  58. Nell'articolo dove Magister praticamente qualifica come bugiardo Kiko leggo che Kiko parla della (improbabile) "vendita" del Direttorio. La battutaccia nasce spontanea: vuoi vedere che ora, per stanare le loro eresie, devi pure dargli dei soldi?

    Ci sono notizie del megaraduno di vescovi alla Domus Galilaeae di mercoledì scorso?

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  59. Mi dispiace ma non sono affatto d`accordo con l`idea di un Papa al quale è stato "imposto"il riconoscimento del cammino nc.
    Che ci siano stati inganni e giochi sporchi questo è poco ma sicuro, che il Papa per lo statuto e quell`articolo 13 sia stato messo di fronte al fatto compiuto è più che probabile, ogni altra ipotesi significherebbe che Benedetto XVI è una banderuola che cambia idea sulla "Liturgia", che gli arrivino mezze verità, che gli vengano cantate le lodi e nascosti i problemi, che chi di dovere gli menta, che sempre "grazie" agli stessi le informazioni e testimonianze sul cnc restino nei piani inferiori e in particolare in un ufficio che conosciamo e dove sono cestinate, è più che certo, MA in fin dei conti, con tutte queste riserve, è pur sempre il Papa che parla, che legge, che conferma.
    A che cosa mi serve sapere che senza dubbio il Papa è sottomesso a pressioni, che i discorsi che ha rivolto ai neocat sono stati preparati da altri, e questo è particolarmente visibile in quello del 17 gennaio scorso,dove figurano espressioni che MAI il Papa ha usato e che mai potremmo immaginare dette da lui, ad esempio in una sua omelia.
    Ma quel discorso è pur sempre il Papa che lo ha letto, ci sono le lodi, ci sono i richiami che i neocat continueranno ad ignorare, e poi?
    Io posso solo dirmi al limite, e sforzandomi molto, che il Papa ha consapevolmente e tenendo conto delle informazioni in sua possessione,scelto di predicare con l`esempio, di fare una volta ancora fiducia ai neocatecumenali, quelli della base.
    Posso dirmi questo ma in realtà, e con tutto il mio affetto per Benedetto XVI, continuo a non capire, allora viene effettivamnete la tentazione di dirsi che al Papa è stato imposto quel riconoscimento.
    Forse è vero ma io, quel passo, non riesco a farlo.

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  60. Quanto sia distorta la realtà dei movimenti nella percezione dei vari Pontefici, quanto sia manipolata da consiglieri malfidi e interessati lo testimonia ancora l'elogio fatto a suo tempo dal Papa ai Legionari di Cristo e segnatamente al loro fondatore...
    Non aggiungo altro...

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  61. La visibilità della croce d’altare è presupposta dall’Ordinamento Generale del Messale Romano: «Vi sia sopra l’altare, o accanto ad esso, una croce, con l’immagine di Cristo crocifisso, ben visibile allo sguardo del popolo radunato» (n. 308).
    Non si precisa, però, se la croce debba stare necessariamente al centro.

    Qui intervengono pertanto motivazioni di ordine teologico e pastorale, che nel ristretto spazio a nostra disposizione non possiamo esporre.

    Ci limitiamo a concludere citando di nuovo Ratzinger: «Nella preghiera non è necessario, anzi, non è neppure conveniente guardarsi a vicenda; tanto meno nel ricevere la comunione. [...] In un’applicazione esagerata e fraintesa della “celebrazione verso il popolo”, infatti, sono state tolte come norma generale – persino nella basilica di San Pietro a Roma – le Croci dal centro degli altari, per non ostacolare la vista tra il celebrante e il popolo. Ma la Croce sull’altare non è impedimento alla visuale, bensì comune punto di riferimento. È un’“iconostasi” che rimane aperta, che non impedisce il reciproco mettersi in comunione, ma ne fa da mediatrice e tuttavia significa per tutti quell’immagine che concentra ed unifica i nostri sguardi. Oserei addirittura proporre la tesi che la Croce sull’altare non è ostacolo, ma condizione preliminare per la celebrazione versus populum. Con ciò diventerebbe anche nuovamente chiara la distinzione tra la liturgia della Parola e la preghiera eucaristica. Mentre nella prima si tratta di annuncio e quindi di un immediato rapporto reciproco, nella seconda si tratta di adorazione comunitaria in cui noi tutti continuiamo a stare sotto l’invito: Conversi ad Dominum – rivolgiamoci verso il Signore; convertiamoci al Signore!» (Teologia della Liturgia, p. 536).

    Don Mauro Gagliardi:
    Consultore dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

    ***************************

    Cosa significa OSSERVATORIO SUL CNC se non a sottolineare ancora una volta la disobbedienza di Kiko e dei catechisti e dei preti di Kiko a queste richieste del Pontefice?


    I Nc stanno con il Papa o con i capricci di Kiko e dei loro catechisti che gli nascondono le richieste del Pontefice?

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  62. Sul recente "convegno vescovile" alla Domus Galilaeae sul web c'è questo filmato

    http://geniofemminile.blogspot.com/2011/01/vescovi-da-kiko-arguello-nella-domus.html

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  63. Quello che dice ARita è corretto, ma il problema oggi non è solo quello di annunciare la Verità.

    Il Papa e molti vescovi continuano ad annunciare senza errori.

    il problema grave è che oggi nessuno, nè noi nelle piccole cose, in parrocchia, nè nelle alte sfere è più in grado di valutare e giudicare.
    Se devo valutare chi dice che i sacerdoti devono sposarsi o che bisogna dare la comunione ai divorziati, dovrei 'buttare fuori'dalla chiesa almeno il 30% di sacerdoti e diaconi...
    Ci si accontenta che non lo scrivano pubblicamente sui giornali o sui libri.

    Nel mio piccolo, per esempio, non ho strumenti per valutare la preparazione dei bambini di catechismo. Ho conosciuto bambini che facevano catechismo per loro scelta,anche se i genitori non erano favorevoli. E' ovvio che molti di questi bambini non continueranno a frequentare la parrocchia, molti sanno poco di 'dottrina'. Che si fa, li si affida al Signore, o li si caccia, o si caccia la catechista che non ha saputo trasmnettergli tante cose? :)

    Credo che portando questi problemi a livello di Curia, dove le pressioni, anche politiche, sono fortissime, diventa difficile valutare la bontà di un movimento, tantomeno di quello neocatecumenale che ha appoggi impensabili, soldi e adepti ad ogni livello.

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  64. Mi spiace poter puntualizzare solo ora che chi scrive cone Giacomo70 non ha nulla a che fare con Alessio

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  65. Aggiungo alcuni particolari della mia esperienza del CNC.
    In famiglia sono circondato da camminanti (mia moglie è "ufficialmente" uscita perchè invitata a star fuori in quanto sposata con un "non camminante").
    Il confronto su qualsiasi cosa riguardi il cammino viene rifiutato: esiste solo la realtà da loro descritta (così come viene trasmessa dai catechisti). Ogni richiesta di spiegazioni è vista come attacco al CNC o alla Chiesa.

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  66. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  67. E' successo che io abbia inviato la lettera del Vescovo mons. Mizobe ad un conoscente NC.
    Ieri sera così, per caso, i miei suoceri hanno chiesto se ero stato io a mandarla. E hanno continuato dicendo che i giapponesi hanno una mentalità diversa (cosa vorrà dire, mah!) ma che il papa li aveva richiamati. Hanno continuato dicendo che è tutta una montatura di chi accusa kiko di accumulare capitali (gestiti dal card. Ruini, mi hanno detto!?) mentre è tutto delle diocesi compresi i seminari tant'è che se il Vescovo decidesse di mandare via i NC dal seminario, essi se ne andrebbero (mi pare che non sia andata così in Giappone).
    Io, ancora, sto zitto per quieto vivere ma devo ammettere di non star bene.

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  68. Caro Giacomo70

    chiedo scusa sia a te che ad Alessio per la confusione che ho fatto tra voi; ma non è facile districarsi in questo ginepraio e proprio in questi giorni si è dato il caso di evidenti nick nuovi tuttavia riconoscibilli con vecchie presenza (la più ricorrente quella di lvvfl)...

    Quanto ad Alessio non la starei a far tanto drammatica... sa il Signore qual è il mio stato d'animo e la mia sofferenza interiore di fronte a quel che succede ed ai molti inganni che anche la testimonianza di Giacomo70 conferma.

    Riesco ad immedesimarmi anche nella tua di sofferenza, Giacomo, circondato come sei... almeno spero che tua moglie, che nel vostro caso è 'dovuta' uscire, non lo viva come una grossa delusione e 'mancanza', perché di certo l'equilibrio familiare ne risentirebbe...

    Conoscendo altri casi diversi, mi permetto di azzardare una ipotesi: forse nel caso di tua moglie non ci sono 'beni' che avrebbe potuto far confluire o una decima sostanziosa da versare al cammino nc...
    Se vuoi, Giacomo, puoi confermare o meno e continuare a dialogare con noi.

    Ma in ogni modo ti assicuro il mio ricordo nella preghiera e ti chiedo di fare altrettanto per me, per noi, e per la Chiesa tutta in questo terribile momento di oscuramento della Verità... dobbiamo attingere la nostra Fortezza e tutte le Grazie di cui abbiamo bisogno dal Signore, non trascurando la preghiera e, se possibile, la vita sacramentale "normale", che è sempre di grande aiuto, compresa l'Adorazione, momento di grande e salutare intimità col Signore

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  69. Ti ringrazio Mic per la solidarietà e soprattutto per le preghiere. Prego il Signore per quanti si affacciano a questa finestra, perchè lo Spirito Santo accompagni ciascuno nel proprio cammino di discernimento.
    A presto

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  70. "chiedo scusa sia a te che ad Alessio per la confusione che ho fatto tra voi; ma non è facile districarsi in questo ginepraio e proprio in questi giorni si è dato il caso di evidenti nick nuovi tuttavia riconoscibilli con vecchie presenza (la più ricorrente quella di lvvfl)..."

    Ok. Pace fatta. Segnalo la lettura del documento dell'approvazione del Direttorio, che trovate sul Blog di A.rita.

    Significativa lettura.
    Ripeto: li distinuguerai quelli approvati e quelli vecchi? Io credo di no.

    Alessio

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  71. "Ripeto: li distinuguerai quelli approvati e quelli vecchi? Io credo di no."

    Olé! Kikos!

    Che cosa vogliono farci credere?
    Che in realtà la CDF non ha corretto un bel niente e che l`approvazione è una messa in scena menzognera?
    Insomma se dovessimo seguire i neocat , il Papa è una banderuola, la CDF mente, e noi tutti siamo degli imbecilli che beviamo le loro bugie.

    Olé! Vamos kikos! Adelante! Animo!

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  72. La pubblicazione dei testi catechtici del cammino nc ci sarà, eccome ci sarà,innanzitutto per le ragioni che abbiamo già esposto in lungo e in largo, e poi perchè ogni altra soluzione mostrerebbe solo che il Papa non ha più il potere di imporre le sue decisioni, che, per delle ragioni a noi sconosciute, è l`ostaggio del cammino neocatecumenale.
    Non credo che il Papa e chi gli è SINCERAMENTE vicino permetteranno questo nuovo scandalo.
    Lo scandalo di troppo.

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  73. Cara Emma,
    a quanto pare è il documento stesso emesso dal PCL, il decreto di approvazione del Direttorio catechetico, che ne impone la pubblicazione:
    "Pertanto, [...] il Pontificio Consiglio per i laici, dopo aver debitamente consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede, approva LA PUBBLICAZIONE DEL DIRETTORIO CATECHETICO...".

    Il documento però dichiara anche che i 13 volumi approvati, sono stati "rivisti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dal 1997 al 2003" (alla fine del cui lavoro sappiamo che venne presentato al Cammino un altro direttorio: il volume rifiutato, e non questi 13 volumi originali...)e "opportunamente corredati con riferimenti al Catechismo della Chiesa Cattolica, inerenti le tematiche affrontate in ogni catechesi."
    Quindi, alla fine, sono stati approvati i volumi originali, "corredati" con le note del CCC a fondo pagina. Le famose 2000 noticine aggiunte, assolutamente insufficienti ad emendare veramente una tale mole di catechesi, che resteranno certamente non cattoliche, o forse "cattoliche" per la imbastardita dottrina postconciliare.(Inutili note, che i catechisti, intenti a predicare, neanche leggeranno.)

    Sembra incredibile, ma è così. Avrei tanto voluto sbagliarmi, ma purtroppo avevo azzeccato....Unica nota positiva è che devono pubblicare tutto, ma pubblicheranno VERAMENTE quello che predicano internamente?....

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  74. Ti capisco, cara a.rita, da qualunque verso si prenda questa storia, si può solo restare allibiti dalla mole di anomalie e menzogne.
    Comunque il PCL ha decretato la PUBBLICAZIONE,vedremo dunque che cosa è stato approvato.

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  75. i movimenti segreti non mi piacciono..è strano che questo si sia così diffuso ed è fastidioso che molti che ne fanno parte si sentano degli eletti, cerchino di convincere altri, tra i loro parenti, ad esempio..senza rendersi conto di essere pesanti e invadenti. Le sette son sempre pericolose, anche se vengono chiamate con altri nomi.lucia

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