martedì 12 giugno 2012

«L'esercito di Pulcinella»

Kiko Argüello all'ambone
con crocifero e candelieri
(foto © www.cammino.info)
Erano almeno due anni che mi disinteressavo del Cammino Neocatecumenale fondato dal pittore e chitarrista spagnolo Kiko Arguello. Infatti quando a maggio 2008 il loro Statuto ebbe l’approvazione definitiva mi resi conto con enorme dispiacere per la Chiesa che amo profondamente di come ormai alcuni vertici ecclesiastici fossero ridotti veramente male se davano pubblico spazio di cittadinanza ecclesiastica a gruppi del genere che di ecclesiale hanno poco ma sono piuttosto delle autentiche sette non migliori dei testimoni di Geova ma peggiori perché operano all’ombra del campanile.

Non è un mistero per nessuno che i neocatecumenali Kikiani a causa delle continue richieste di denaro ai loro membri dispongono di grandi capitali economici e sono particolarmente generosi nelle offerte di denaro quando vanno a visitare vescovi e cardinali… E “pecunia non olet”… Inoltre tutti sanno che durante il pontificato di Giovanni Paolo II la “Cupola Polacca” formata da alcuni monsignori polacchi che comandavano all’ombra del papa malato era una centrale di introiti finanziari supermilionari e tra i loro benefattori c’erano in primis il corrotto fondatore dei Legionari di Cristo e i neocatecumenali Kikiani. Ho il sospetto che di soldi dei neocatecumenali ne sa qualcosa anche Radio Maria perché sempre più spesso trasmette le loro chitarrate kikiane. Se fosse così li scuso perché capisco gli altissimi costi di gestione di una radio del genere… Inoltre diversi alti prelati sono stati presi dal fascino del Cammino con la paura della secolarizzazione e della scristianizzazione…


Grottesco sgorbio kikiano incombe
alle spalle dei concelebranti
Il numero sempre più decrescente dei cattolici praticanti e delle vocazioni sacerdotali e religiose faceva temere un tracollo vertiginoso della presenza cattolica in Occidente mentre i neocatecumenali Kikiani con la loro astuta propaganda delle conversioni dei lontani, i loro seminari “Redemptoris Mater” pieni di vocazioni si presentavano come una specie di novelli gesuiti del post Concilio Vaticano II.

Non si è capito che in realtà la Chiesa ha perso posizioni nella società civile perché si è inserita in modo subdolo da almeno un cinquantennio una protestantizzazione del Cattolicesimo attraverso la teologia e la liturgia e i neocatecumenali invece di essere un rimedio sono loro stessi causa di tale confusione dottrinale e liturgica, anzi con essi si va anche peggio perché si va a finire nel marranismo e nella giudaizzazione

Leggo da Zenit, una agenzia cattolica di informazioni che periodicamente mi fa l’onore di pubblicare diversi miei articoli, che i vescovi giapponesi all’unanimità volevano la sospensione del Cammino neocatecumenale entro cinque anni dalla loro nazione ma la Segreteria di Stato del Vaticano si è inserita chiedendo una soluzione dialogata dei possibili attriti. In altre parole i vescovi giapponesi che nel loro paese hanno visto i guasti ecclesiali dei Kikiani sono costretti a tenerseli a forza!!!

E’ interessante sottolineare che quando sempre Zenit il 12 giugno 2008 diede la notizia del riconoscimento definitivo degli statuti del Cammino neocatecumenale riportò che il Cammino è “al servizio dei vescovi diocesani e dei parroci“.

L'ipertrofica "mensa" sembra
un deposito masserizie
…In realtà i Neocatecumenali Kikiani nelle diocesi e nelle parrocchie entrano in punta di piedi e ci rimangono con arroganza! Da novello sacerdote e parroco 20 anni fa in buona fede feci il mio più grande errore pastorale: accolsi il Cammino neocatecumenale nella mia parrocchia ma dopo pochi anni fu inevitabile venire ai ferri corti con loro e se ne dovettero andare via…

Questo avveniva, grazie a Dio, nel lontano 1995 - 1996, dico “grazie a Dio” perché se fosse accaduto oggi magari avrei fatto la fine dei vescovi giapponesi e me li dovevo tenere a forza a comandare loro a casa mia!!! Ricordo che quando i Kikiani andarono via dalla mia chiesa i responsabili del Cammino previdero per la mia comunità parrocchiale una grande decadenza spirituale… perché erano loro i super catechisti laici neocatecumenali a convertire le persone mentre noi, parroci diocesani, senza loro, eravamo dei poveracci (secondo loro)…

Da allora sono passati ormai 15 anni e non sta certo a me valutare il successo pastorale-spirituale o meno della mia parrocchia... So solamente che allora i Neocatecumenali stavano in almeno 7 parrocchie della zona di Eboli – Battipaglia - Campagna e, secondo i dati in mio possesso, in questi anni almeno 6 parrocchie li hanno mandati via e solo una nuova li ha accolti ma la loro presenza numerica in questa nuova è veramente insignificante mentre nell’altra si sono accorpate tutte le comunità delle parrocchie che hanno chiuso con loro. Nella mia Diocesi di Salerno nelle poche parrocchie dove sono sopravvissuti si sono ridotti di oltre un terzo e non si contano più quelli che li hanno lasciati… e sono contenti…

Inoltre diversi parroci che all’inizio li hanno accolti con entusiasmo adesso maledicono il giorno che li hanno fatti entrare nelle loro chiese perchè ora non hanno più il potere e il coraggio di mandarli via perché sono come una piovra.

Il 12 giugno 2008 Zenit riprendendo fonti Kikiane affermava che il Cammino “è attualmente presente in oltre 900 diocesi del mondo con circa 17.000 comunità in 6000 parrocchie”. Il 7 gennaio 2011 sempre Zenit affermava che tale realtà “oggi è presente in più di 5000 parrocchie dei cinque continenti” . In poche parole in base ai loro stessi dati in circa tre anni hanno perso circa mille parrocchie dove erano presenti. Di questo passo nel giro di 15 anni scompariranno completamente perché è in essi stessi il germe della loro distruzione…

Cari monsignori della Curia Romana che in buona fede li sostenete (e’ chiaro a quelli che intascano o intascavano i loro regali neanche mi rivolgo…) sappiate che non sarà certamente questo esercito di Pulcinella a salvare le sorti della Chiesa Cattolica nell’Europa scristianizzata del ventunesimo secolo!!!

L’ultima cosa, qualche giorno fa esattamente il 14 dicembre 2010, ho letto il mio nome e cognome a cui veniva dato la qualifica di “denigratore” su un sito che ha questo titolo “Chi sono gli osservatori del cammino neocatecumenale - Blog di appartenenti al cammino neocatecumenale che vuole analizzare il fenomeno del blog osservatorio sul cammino neocatecumenale. Questo blog vuole offrire alle persone di buona volontà, un contributo nella continua confusione e mistificazione. Questo blog non vuole sostituire il sito ufficiale che è … Il contenuto di questo sito rappresenta unicamente l’opinione personale degli autori”. Ma a chi pensate di prendere per i fondelli? Sappiamo tutti che in una setta come quella dei neocatecumenali non si muove foglia che Kiko non voglia! Senza l’autorizzazione dei catechisti non potete far nulla, abbiate almeno il coraggio di ammetterlo.

Comunque nella mia qualità di sacerdote cattolico che difende e diffonde la retta dottrina non ho paura di essere attaccato dai neocatecumenali: già i siti degli omosessuali, degli atei e dei testimoni di Geova lo fanno abbondantemente, quindi cari kikiani attaccando me, vi ritrovate come vostri alleati la compagnia che più vi meritate…

Don Marcello Stanzione

(articolo originariamente pubblicato su Pontifex.Roma.it)

96 commenti:

  1. Nell'articolo si parla del grande giro di soldi, totalmente incontrollato. Su questo argomento vorrei far notare quanto pesano su ciascun membro di una comunità le richieste contimue di denaro. Pensate: decima obbligatoria ogni mese = dopo 10 mesi ad un mese di stipendio; collette per convivenze mensili, convivenza inizio corso, evangelizzazione, itineranti, feste varie, eccetera. In altre parole se va bene per ben due mesi all'anno si lavora per l'organizzazione!!! Tutto questo senza considerare beni di valore che tanti vengono convinti a donare. E nessuno sa niente di come vengono utilizzati questi soldi.

    RispondiElimina
  2. Ottimo l'articolo di Don Marcello, lo avevo conosciuto su altri siti.
    Peccato che a Roma nessuno pensi a questo "umile operaio nella vigna del Signore", personalemnte da "ultimo cattolico sulla faccia della terra" che per il suo curriculum avrebbe i titoli e le capacità per lavorare in qualche dicastero romano, forse le cose andrebbero meglio.
    Ma forse la sua opposizione al "cammino", lo rende inviso, hanno ancora molto potere, una volta hanno addirttgura fatto spostare un vescovo che non li voleva in diocesi.

    RispondiElimina
  3. Rif. Apostata 8:42


    "A penrsar male si fa peccato...."

    ..comunque penso che la Chiesa o parte di essa, abbia il suo buon tornaconto,altrimenti avrebbe già disposto per un "commissariamento", come già fatto per San Giovanni Rotondo(Padre Pio) e Basilica di San Paolo a Roma, avocando a sé le amministrazioni.

    RispondiElimina
  4. Ottimo articolo, peccato che sia un loop già pubblicato anche su questo blog.

    RispondiElimina
  5. Ottimo articolo, peccato che sia un loop già pubblicato anche su questo blog.

    potrà anche esser stato già pubblicato, ma è sempre più che attuale e utile per chi non lo conosce.

    Comunque quello pubblicato nel sito è un altro

    RispondiElimina
  6. Non ho una particolare stima per don Marcello. Però quel che dice sui neocatecumenali è vero e concorda con un'infinità di altre testimonianze.

    Il giudizio che lui ha maturato sui neocatecumenali non è frutto di letture di libri e di blog ma della sua diretta esperienza con loro. Li ha benevolmente accolti, li ha sopportati a lungo, li ha dovuti cacciar via. Apprezzabile non solo per aver avuto la forza di allontanarli, ma anche il coraggio di dire pubblicamente e chiaramente come stanno le cose.

    Cosa intendi per "loop"? Ho ricontrollato il blog e non mi risulta fosse già stato pubblicato qui. Non siamo noi a scegliere i temi da pubblicare sul blog; sono piuttosto le notizie sul Cammino e ciò che ci viene segnalato. Anche se molti dei frequentatori si concentrano sulla "pagina più recente", sono in tanti a giungere su questo blog dai motori di ricerca, finendo su pagine anche "vecchie" ma che fanno riflettere.

    Il fatto è che il Cammino è così "monolitico", è così uguale a sé stesso da quarantacinque anni a questa parte, che anche le notizie "vecchie" risultano sempre attuali: e uno resta a bocca aperta nello scoprire che le sue impressioni sul Cammino sono le stesse che ne hanno avuto vescovi dell'Ecuador e delle Filippine.

    Vorrei quindi rispondere a Ruben che le dinamiche interne della gerarchia ecclesiastica sono assai più complesse di come le percepiamo noi.

    In un'azienda i dipendenti dannosi vengono trasferiti, allontanati, sospesi, licenziati... Ma la Chiesa non funziona propriamente come un'azienda (altrimenti i disobbedienti verrebbero subito puniti e gli sforzi sarebbero concentrati anzitutto sulla liturgia e sulle vocazioni).

    Come già osservato sul blog Fides et Forma, il Papa potrebbe benissimo dimissionare i cardinali più dannosi per la Chiesa. Ma evidentemente ha dei motivi per pensare che fare così, a conti fatti, non risulterebbe il minore dei mali possibili (non mi meraviglierei di sapere che i servi ribelli abbiano da tempo già approntato contromisure).

    RispondiElimina
  7. Ottimo articolo, che non conoscevo. Solo nel titolo è impreciso. Si sarebbe dovuto scrivere, come nel luogo comune, "L'esercito di Franceschiello". Sapete perché? Pare che gli arruolati fossero tanto ignoranti da non saper distinguere la destra dalla sinistra. Allora, per consentire loro di marciare ordinatamente e voltare tutti contemporaneamente a destra o a manca, si poneva un "pilo" (un pennacchio) sopra uno stivale. In tal modo un lato (il destro, p.e.) veniva chiamato "col pilo", l'altro "senza pilo".
    Perché lo riferisco? Perché pare che la stessa ignoranza (voglio sperare che sia ignoranza, e non altro) si palesi in alcuni dipinti di Kiko, dove il pittore spagnolo dipinse Gesù e Maria che benedicono con la mano sinistra:
    https://encrypted-tbn0.google.com/images?q=tbn:ANd9GcT6fSE1gjLO2oinA92W_bztMoYzlkgq8jiQD9nUsdiqO3valww51w

    RispondiElimina
  8. dove il pittore spagnolo dipinse Gesù e Maria che benedicono con la mano sinistra:

    Solo dei superficiali e degli ignoranti (mi meraviglio di sacerdoti e vescovi) possono pensare che questo, insieme all'omega rovesciata e a nunerosi altri dettagli non meno inquietanti, sia un elemento ininfluente.

    E noi queste cose le abbiamo ben segnalate. Ma nessuno se ne vuole accorgere. Perché?

    RispondiElimina
  9. @tripudio
    "Cosa intendi per "loop"? Ho ricontrollato il blog e non mi risulta fosse già stato pubblicato qui."
    Mi risulta che quell'altricolo sia stato citato ampiamente il 14 gennaio, 2011 19:05 nei commenti al post: Neoatecumenali: "truppe cammellate" che molti vescovi esibiscono al momento opportuno.
    Tutto qui.

    RispondiElimina
  10. @ Mic
    Perché, con la grande propaganda e diffusione del metodo storico-critico, cara Mic, gli studiosi cattolici sono diventati insensibili al sistemi di significazione per immagini e al simbolismo in generale. Allora, se uno osserva le dita di "Gesù Bambino" atteggiate a V, pensa a un gesto di vittoria. Le dita a V, invece, hanno stratificazioni di significati storicamente antecedenti a questo. Il segno è collegato alla divinità Pan, in mitologia; con Pan, anche può alludere a potenze infernali. In una enciclopedia del simbolismo massonico, il segno "V" allude alla filosofia gnostica degli opposti.
    Naturalmente anche in questo caso, nel dipinto della Omega rovesciata, ci potrebbe essere soltanto ignoranza da parte di Kiko. Quel dipinto, però, di sintesi degli opposti ne ha parecchia.

    RispondiElimina
  11. Dubito seriamente che la gerarchia ecclesiastica abbia come riferimento (anche soltanto secondario) questo blog.

    Nel nostro piccolo, il massimo che possiamo fare è far circolare notizie e immagini. Se ne parli, del Cammino, se ne parli il più possibile. Si getti luce sui veri frutti (non quelli della propaganda). Prima o poi, di voce in voce, qualcosa arriverà alle orecchie dei prelati più seri.

    Per l'anonimo delle 10:50, presto verrai accontentato con qualcosa di più "nuovo"...

    RispondiElimina
  12. grazie per la pubblicazione di questo articolo, non conosco il sacerdote che lo ha scritto ed è la prima volta che lo leggo.
    Per i dipinti di Kiko, un tempo sentii questa affermazione:
    "Kiko dipinge specularmente" come se vedesse la sua immagine riflessa in uno specchio

    Kiko dice che è lo Spirito Santo che lo ispira ma ora, riflettendoci, penso che dipinge un' immagine del Cristo o della Madonna identificandosi in Loro.

    Nel "mondo" e dalla Psichiatria questo si chiama
    -Disturbo narcisistico di Personalità-

    Se andate a leggere i sintomi di questo disturbo vedrete che non si allontanano, anzi centrano, la personalità del fondatore de CN

    RispondiElimina
  13. ps (scusate) mi ero dimenticato di scrivere che al "dipingere specularmente e sotto influenza dello Spirito Santo"
    i catechisti aggiunsero
    "come in trance"

    RispondiElimina
  14. Se andate a leggere i sintomi di questo disturbo vedrete che non si allontanano, anzi centrano, la personalità del fondatore de CN

    molte persone competenti hanno riscontrato questo dato. Solo chi dovrebbe vigilare nella Chiesa sembra non ne tenga conto insieme a tante altre incongruenze...

    RispondiElimina
  15. Mi risulta che quell'altricolo sia stato citato ampiamente il 14 gennaio, 2011 19:05 nei commenti al post: Neoatecumenali: "truppe cammellate" che molti vescovi esibiscono al momento opportuno.
    Tutto qui.


    E allora? Ha perso forse di attualità per non dover essere citato di nuovo?

    Al solito, non potendo contestare nel merito, fate le pulci su cose narginali!

    RispondiElimina
  16. ps (scusate) mi ero dimenticato di scrivere che al "dipingere specularmente e sotto influenza dello Spirito Santo"
    i catechisti aggiunsero
    "come in trance"


    se questo è vero, è anche peggio.. perché dimostrerebbe contatti con un mondo spirituale dei bassifondi, non certo delle Altezze...

    RispondiElimina
  17. @mic
    Non volevo dire niente al di fuori di quello che ho detto ne tantomeno che non fosse attuale.
    Dal tuo ultimo post invece si evince l'intenzione di spacciarlo per nuovo.
    Ma che te lo dico a fare.

    RispondiElimina
  18. Diatriba puerile e inutile, che non porta da nessuna parte, ostinato Anonimo 11:47.

    Non ho nessuna intenzione di spacciare questo articolo che è nuovo (a che serve?) ho semplicemente ribadito la sua attualità.

    Nuovo o non nuovo dice cose interessanti e molto ricorrenti ovunque...

    RispondiElimina
  19. @mic
    "Diatriba puerile e inutile, che non porta da nessuna parte"
    Sono assolutamente convito di ciò.
    Ma se rileggi la sequenza che per me sarebbe finita con il tuo post:
    "potrà anche esser stato già pubblicato, ma è sempre più che attuale e utile per chi non lo conosce."
    Ti accorgi che la polemica non la ho innescata io.

    RispondiElimina
  20. Chissenefrega chi l'ha innestata.
    l'articolo ribadisce molte cose note a tutti, questo è il succo del discorso e interessa chi legge, neocat o no che sia...

    RispondiElimina
  21. per l'articolo pubblicato oggi:

    ribadisco e ringrazio perchè mi è stato utile venirne a conoscenza.
    Non bisogna dimenticare che molti neocatecumenali usciti o in procinto o solamente con dei dubbi (come me) vogliono, sperano di vederci chiaro di capire e di sicuro non vanno (perchè non si ha il tempo) a rileggere tutto il blog.
    Inoltre oltre al post pubblicato oggi ho ritenuto interessante in link che rimandava all'altro articolo del sacerdote http://www.internetica.it/neocatecumenali/Stanzione-Petrus.htm

    ritengo sia utile e consono allo scopo di questo sito diffondere informazioni anche se queste sono già state pubblicate in passato.

    Non credo che le persone oneste che leggono il Blog siano alla ricerca di una novità che sveli la "verità assoluta" (ah se ci fosse!) ma solamente spunti di riflessione personale e comunitari.

    Quindi trovo inutile che qualche NC tendi di attaccarsi a queste inutilità della novità per distogliere il discorso e ..."buttare tutto in caciara"

    RispondiElimina
  22. Caro fratello delle comunità neocatecumenali, ti ricordo che questo è solo un "blog", non è una testata giornalistica.

    Ma probabilmente tu vuoi notizie fresche solo perché hai paura di confrontarti col passato, hai paura di scoprire che tutto ciò che i cosiddetti "catechisti" vi avevano insegnato a odiare e denigrare, era invece ragionevole allora e ancora attualissimo adesso.

    Questa faccenda del "Kiko in trance" suona alquanto preoccupante e ricorda fenomeni di origine diabolica. Il Beato Angelico, per dipingere l'Annunciazione (un'immagine che nei secoli ha ispirato devozione e preghiera, cliccare su "Versione ad alta risoluzione" per vederla ingrandita), non è andato mica in trance (termine che peraltro non è del lessico cattolico ma di quello spiritista: dunque, nel parlare di "trance" di Kiko, il cosiddetto "catechista" o propagava la propria ignoranza, oppure affermava che Kiko è posseduto).

    Alcuni santi cattolici hanno avuto esperienze mistiche elevatissime e indescrivibili (come la trasverberazione per santa Teresa d'Avila), ma nessuno di loro ha mai disegnato sgorbi.

    RispondiElimina
  23. Ma perchè date spazio a chi vi fa un`osservazione che potrebbe anche starci se fosse fatta in buona fede ma che in modo palese è solo un tentativo banale e puerile per tentare di discreditare il thread?

    La realtà è che potremmo "riciclare" innumerevoli thread passati e si vedrebbe, ahinoi, che non hanno perso nulla della loro attualità!

    Anzi bisognerebbe farlo, perchè molti approdano qui per la prima volta, conoscono poco o niente del cnc e non pensano necessariamente a far uso del motore di ricerca.

    RispondiElimina
  24. Vi ricordo che nella conferenza che ha tenuto nella cattedrale di Trieste invitato da Mons. Crepaldi( che lo accolto chiamandolo "ospite d`eccezione!), Kiko Arguello ha brillato nella sua solita autocelebrazione, le solite frasi che conosciamo a memoria, su Maria, su Dio, che avrebbero voluto,fatto, dipingendosi come un loro umile strumento, insomma perfino la sinfonia gli è caduta dal cielo ordinata da Dio, mi ricordo che ha anche detto di aver dipinto il più grande affresco, non so se a Perugia, andate a vederlo è Dio che mi ha obbligato a farlo...
    E Mons. Crepaldi ascolta e poi applaude!
    È la Chiesa oggi, bella mia, mi ha detto un amico che sembra non stupirsi più di niente.

    RispondiElimina
  25. @ by Tripudio ha detto...
    " Questa faccenda del "Kiko in trance" suona alquanto preoccupante e ricorda fenomeni di origine diabolica"
    Beh, questo potrebbe spiegare parecchio. In vari quadri i segni tenebrosi sono evidentissimi e la cosa che più inquieta è che sono in sequenze coerenti tra loro, non isolati e casuali.
    Tra qualche sera proporrò il dipinto dell'Omega rovesciata in un affollato forum di artisti, dove mi hanno chiesto di fare da curatore a una neonata sezione dedicata ai misteri dell'arte. Vi farò sapere poi quali sono le loro impressioni.

    RispondiElimina
  26. noi siamo l'esercito di Cristo non di Kiko! e non siamo da soli ma siamo assieme a tutta la Santa Chiesa di Dio

    RispondiElimina
  27. Appena ho letto questa cosa della trance mi sono inquietata. Davvero spiegherebbe molto.

    Premetto che non faccio più il cammino e non ho mai avuto il culto di kiko. Anzi tutto l'osannare mi dava alquanto fastidio. Ero entrata in cammino per incontrarmi con Cristo, come mi avevano promesso i catechisti se mi fossi fidata di loro, e invece era un continuo incontrare kiko.....

    Cmq, io ricordo che si faceva un gran mistero ogni volta che kiko produceva una nuova icona (così vengono chiamate le opere di kiko). In genere queste cose venivano comuicate/presentate alle convivenze di inizio corso quindi ci scappava pure qualche catechesi.

    In ogni caso, ogni volta veniva ribadito che le icone non si producono così su 2 piedi ma dopo accurata preparazione spirituale come facevano i monaci russi. Kiko pregava strenuamente per ricevere l'ispirazione e digiunava almeno 3 giorni e poi piano piano iniziava a produrre in base all'ispirazione che riceveva. Questo quanto ci veniva detto ma penso che kiko partisse già da una sua idea sul soggetto dell'icona che poi sviluppava.

    Io non ho mai sentito parlare esplicitamente di trance ma certo ripensandoci, ci sta.

    Vi dirò di più. Come vengono eletti i fratelli per i vari servizi e carismi, ogni tanto c'è anche qualcuno a cui viene riconosciuto (?) il carisma dell'artista, i.e. pittore di icone e ceri per la veglia di Pasqua. Anche in questo caso si parlava di preparazione particolare e di digiuni prima di mettersi all'opera. Ma non era come parlare di kiko. Quando si parlava di kiko si "scadeva" quasi nel sopranaturale come se si trattasse di un grande santo. Per questo le icone di kiko sono tali da poter essere usate per pregare (parole dei miei catechisti).

    Ho usato il termine soprannaturale perchè altrimenti avrei dovuto dire mistico ed il cammino non ha alcun elemento mistico o di ascesi. Anche per questo lo abbandonai. Non soddisfa lo spirito. Lo opprime ed appesantisce tutto.

    In conclusione, ecco perchè la trance ci sta ..... concordo pienamente con mic quando dice "se questo è vero, è anche peggio ... perché dimostrerebbe contatti con un mondo spirituale dei bassifondi, non certo delle Altezze ..."

    RispondiElimina
  28. A proposito di sgorbi.
    Vi faccio notare che il particolare della icona del giudizio universale messo in evidenza nel vostro articolo non è farina del sacco di Kiko ma è presente in alcune rappresentazioni del giudizio universale della tradizione iconografica Russa.
    Visto che chiedevate anche cosa rappresentasse: esso rappresenta "il figlio della perdizione"
    Quanto da me affermato lo potete trovare cercando le spiegazioni di detta icona.

    RispondiElimina
  29. A proposito di "Kiko in trance"

    Avendo avuto in passato per motivi di
    lavoro, una ventennale frequentazione e permanenza in america latina,sopratutto Brasile,capisco l'ottimo "attecchimento" che ha avuto il Cammino in quelle terre, infatti la popolazione, esclusa quella prettamente Europea ed è la maggioranza, risulta costituita da afro-americani,amerindi e
    meticci,provenienti da ancestrali
    realtà tribali; hanno quindi bisogno
    di un "capo religioso" che spesso si identifica con lo "stregone" e l'"arcano", ovvero un certo richiamo all'"animismo".
    Quindi a queste popolazioni, spesso già cattoliche,il Cammino offre un pacchetto "chiavi in mano" ad hoc:

    Un Kiko "stregone-medium",l'appartenenza a un "gruppo" e i riti soprattutto i canti e le danze che queste etnie hanno nel sangue.
    Tutto questo senza bisogno di smuovere la demografia in quanto i figli li fanno già di loro.

    Ruben

    RispondiElimina
  30. Visto che chiedevate anche cosa rappresentasse: esso rappresenta "il figlio della perdizione"
    Quanto da me affermato lo potete trovare cercando le spiegazioni di detta icona.


    su questa difesa d'ufficio ci sono considerazioni da fare:

    1. non è l'unico elemento he kiko ha preso da icone russe. Si tratta poi di vedere che interpretazione dà lui. Ancora ne devo trovare una corrispondente a quella ecclesiale.

    2. questo particolare non toglie nulla e non minimizza di certo l'impatto orrido di tanti altri numerosi e inquietanti simboli veicolati da altre icone

    RispondiElimina
  31. Discorsi interessanti. Vi porto la mia esperienza, che qualcuno considera non da poco. I miei interessi, dal 1997 al 2009, si sono sviluppati prevalentemente nel campo delle arti simboliche. Ho conosciuto centinaia e centinaia di poeti, anche tra i massimi viventi, nel corso di reading e incontri in mezza Italia, ho scritto prefazioni a sillogi di buoni autori. L'ispirazione (per chi ci crede e non la definisce laicamente un "bisogno") è come il vento, non si sa da dove provenga. Le forme di "comunicazione" sono varie: l'esperienza visionaria onirica, addirittura versi ascoltati nel sonno, distici che improvvisamente sorgono in mente. L'ispirazione non si può forzare e quando si aprono "porte" agli artisti - di qualsiasi arte - non si sa mai cosa si può insinuare, trance o non trance. Un artista cattolico, allora, deve stare ben attento a quello che crea, sia sul piano della lettera e delle forme, sia sui piani allegorici. Immagini a prima vista purissime possono nascondere schifezze enormi.
    Non è il caso del dipinto di Kiko con l'omega rovesciata, in ogni caso: là le tenebre sono evidenti alla prima occhiata.

    RispondiElimina
  32. @ anonimo 12 giugno, 2012 15:47
    Per la verità, che rappresentasse l'anticristo, lo abbiamo spiegato a un suo confratello poco tempo fa.

    http://neocatecumenali.blogspot.it/2012/02/linquietante-cena-di-kiko-arguello.html
    (commento del 26 marzo, 2012 23:54)
    Grazie in ogni caso.

    RispondiElimina
  33. "noi siamo l'esercito di Cristo non di Kiko! e non siamo da soli ma siamo assieme a tutta la Santa Chiesa di Dio"

    Amico mio, al RESTO della Santa Chiesa di Dio non gli passa neanche per l'anticamera del cervello di fare quelli che fate voi!

    RispondiElimina
  34. http://www.youtube.com/watch?v=Cc0g3UMRtMM&feature=relmfu molto interessante..c'è qualcuno che lo sappia tradurre?

    RispondiElimina
  35. Conoscevo questo articolo letto tempo fa in un altro sito, è stata un'ottima idea riproporlo, nonostante tutto ripresentare cose già dette e conosciute è indispensabile, perché è importante non abbassare la guardia, tenere sempre vivo il problema nefasto neocatecumenale, sopratutto nella persona di kiko, in fondo lui stesso persegue un'auto celebrazione ossessiva, ed è giusto che qui si dia il retro dell'immagine del santino che si è costruito.

    Leggendo tutto di un fiato questa pagina di commenti, ho avuto la sensazione di vedere Kiko come un personaggio veramente bizzarro, al limite del ridicolo, credo che la Chiesa cattolica occidentale non sia mai stata vittima di un tale fanatismo imbecille.

    Dopo aver visto quel video proposto qualche settimana fa versione "ritorno dalla spiaggia" con le ciabatte, calzoncini corti e signore con volgari canotte battere le mani, cantare a squarciagola, danzare intorno all'altare, in una Chiesa, sembrava più l'armata brancaleone che l'esercito di Cristo, come si è definito il nc intervenuto così infelicemente.

    Cristo non ha bisogno di un esercito lui è Umiltà e Pace, voi, sì che siete un'esercito ma quello di Kiko che ha dichiarato guerra alla sua Chiesa, e la cosa è un tantino diversa.
    Finitela di aggiungere imbecillità su imbecillità. L'esercito di Cristo!!!!! ma va!!! c'è già chi difende la tradizione della Chiesa così tenacemente che è soprannominata la Milizia di Dio?? e stranamente vede le cose al contrario di come le vedete voi, e cioè come la Santa Madre Chiesa ci insegna fin dalla sua origine.

    Buona notte e tanta pace a tutti nel nome di Cristo.
    Rosy

    RispondiElimina
  36. Quello che noto e si può oggettivamente notare,è che esiste sempre meno il Cattolico tradizionalmente "normale";è come se la società individualistica attuale dell'"io sono", "io posso" richiedesse una scelta differenziante anche nell'ambito della Chiesa, per potersi distinguere dalla massa dei fedeli
    normali e, di conseguenza sentirsi un "gradino più su".
    E' come se uno in Mercedes guardasse con commiserazione il proprietario di una pezzentissima Panda 1° serie; i movimenti, sono diventati lo "status simbol" all'interno della Chiesa.

    RispondiElimina
  37. @lino
    "Per la verità, che rappresentasse l'anticristo, lo abbiamo spiegato a un suo confratello poco tempo fa."
    Ma allora se avevate verificato il significato e mi immagino a questo punto verificato l'ortodossia di quella icona ( è la mera copia dell'originale russa ) perché lasciate quella immagine con tanto di frecce e domande?

    RispondiElimina
  38. Fantastico il video. bisognerebbe farlo vedere a certi catechisti ;)

    Riassumibile in 3 semplici punti



    The Church has never said that!

    They are the soldiers?

    Where is freedom?


    Gv

    RispondiElimina
  39. Caro don Stanzione, dove sta l'arroganza dei "Kikiani? Lei da buon papa-re (si legga Rosmini) ha detto basta, e i catechisti "arroganti" e cattivi, guarda un po', hanno obbedito. Ha sfasciato la comunità, e ha visto rifiorire la sua Parrocchia? Bene. Se è così chiudiamo il Cammino in tutte le parrocchie tutti i seminari, richiamaiamo tutte le famiglie che danno la vita in Missione, l'importante è che vinca Gesù Risorto. Informi il Papa!Se per caso Lei avesse sbagliato?

    RispondiElimina
  40. "Caro don Stanzione, dove sta l'arroganza dei "Kikiani? Lei da buon papa-re (si legga Rosmini) ha detto basta, e i catechisti "arroganti" e cattivi, guarda un po', hanno obbedito."

    Non sempre funziona così.

    Conosco diverse parrocchie dove alcuni parroci non volevano più il cammino nella loro parrocchia ed è stata battaglia. Con i nc che occupavano le sale parrocchiali senza permesso. Non è stato da tutte e due le parti un bell'esempio. Con il parroco che chiudeva il riscaldamento di inverno per cacciarli e i nc che continuavano imperterriti a fare quello che volevano infischiandosene dell'autorità del parroco.

    Dopo un lungo periodo lugubre il cammino è stato richiamato dall'alto all'ordine e se ne è andato in un altra parrocchia.

    Purtroppo l'estremismo in alcune comunità porta i catechisti a mettersi al di sopra del parroco.


    Gv

    RispondiElimina
  41. Rispondo al commento delle 9:42 ricordandogli che sono io l'autore delle freccette e della domanda.

    Siccome non tutti i neocatecumenali sono esperti di "arte moderna" (qualunque cosa significhi tale termine, inclusa la «nueva estetica» di cui sono tanto entusiasti), nel vedere una figura diabolica seduta sul nulla e avente seduto sulle proprie gambe un bambino, era più che lecito domandarsi che bislacca spiegazione sul demonio volesse dare il signor Argüello.

    Chissà, magari nessun suo seguace si è fatto domande. Tanto più che chi si fa domande, chi si interroga, viene subito apostrofato dai cosiddetti "catechisti": «tu non ti fidi! devi fidarti!»


    È stato un arcivescovo delle Filippine a dire che il Cammino Neocatecumenale deve essere difeso contro «l'orgoglio e l'arroganza dei suoi leader».

    Quindi il commento delle 9:51 contro don Stanzione è solo un inutile tentativo di insultare chi non fa elogi sperticati al Cammino.

    Gli idoli, si sa, sono sono particolarmente gelosi e permalosi.

    La frase "si legga Rosmini" sembra un insulto da stadio. Rosmini ha scritto una enorme quantità di libri (Pio VIII gli disse: «la vostra vocazione è scrivere libri»), raramente facili da leggere: il neocatecumenale che grida "si legga Rosmini", quanti di quei libri ha letto e ben compreso prima di ergersi a nostro maestro? E a quale idea rosminiana si riferisce, visto che stiamo parlando dei guai fatti dal Cammino Neocatecumenale?

    RispondiElimina
  42. @Tripudio
    "Siccome non tutti i neocatecumenali sono esperti di "arte moderna"...."
    Posto che secondo me non si tratta di arte moderna in quanto "replica di icona preesistente" e che sembriamo concordare che quella icona rispetta i canoni.
    Allora perché non togliere quella immagine lasciando le altre?

    RispondiElimina
  43. Caro fratello Mav delle comunità neocatecumenali,

    non capisco tutta questa tua fretta di censurare la foto di uno sgorbio kikiano. Non era «nueva estetica»? Non è lecito tentare di capire cosa volesse esattamente rappresentare Kiko?

    Kiko non è un replicatore di "icone preesistenti": al più si può dire che le scimmiotta. Altrimenti chiunque scriva due versi in rima potrebbe essere chiamato replicatore della Divina Commedia e i suoi versi andrebbero con ciò cancellati immediatamente da internet.

    Il termine arte moderna lo utilizzavo in senso ironico. La caratteristica più importante della cosiddetta arte moderna, è che la capiscono solo gli esperti di arte moderna. Mentre le opere d'arte antiche sono riconoscibili e apprezzabili da tutti, anche dalle persone più ignoranti, gli "indecifrabili sgorbi kikiani" (abbiamo preso a prestito un'espressione del cardinal Ottaviani) catturano l'attenzione dei soli seguaci di Kiko e Carmen.

    Un ateo, un pagano, un buddista, non restano insensibili di fronte alla Cappella Sistina o alla Gioconda o a una cattedrale gotica. Invece le opere di Kiko, al di fuori del Cammino, sono del tutto ignorate.

    RispondiElimina
  44. I neocatecumenali che difendono anche l`arte del pittore Kiko Arguello non hanno nessun interesse a vedere pubblicate alcune delle sue "icone"
    (virgolette di rigore).

    Non so dove trae la sua "ispirazione" ma le immagini tormentate, cupe, mi astengo dal dire brutte anche se è quel che penso, i simboli inquietanti, gli autoritratti più che evidenti,non rivelano un`ispirazione luminosa, ma sembrano piuttosto riflettere l`universo psichico complesso e tormentato del loro autore.
    Alcune immagini di Cristo e di Sua Madre Santissima fanno venire i brividi, di orrore.
    P.

    RispondiElimina
  45. @Tripudio
    Nessuna fretta e nessun obbligo.
    Era una semplice domanda, alla quale non hai risposto.
    Se il dipinto è ortodosso a parer mio non ci fa niente nel catalogo degli errori dogmatici tutto qui.
    Ma il blog è tuo e puoi fare quello che vuoi.

    RispondiElimina
  46. @Tripudio
    Scusa il doppio post
    "Non è lecito tentare di capire cosa volesse esattamente rappresentare Kiko?"
    Assolutamente si, ma visto che è stato ampiamente documentato che ne conoscete il significato perché mischiare giustissime osservazioni con illazioni che ne sminuiscono la forza?

    RispondiElimina
  47. Di Rosmini ho letto solo "Le cinque piaghe della S. Chiesa" e mi è bastato. Don Stanzione paragona il Cammino Neocatecumenale alla setta dei testimoni di Geova, la lo sa cosa sta dicendo, ho si è fumato il cervell?. Come può propalare affermazioni che, dette da un sacerdote il quale dovrebbe dare la vita per i propri nemici, suona ancora più vergongosa. Perché non prega per gli "erranti", anziché massacrarli con i suoi giudizi?

    RispondiElimina
  48. Assolutamente si, ma visto che è stato ampiamente documentato che ne conoscete il significato perché mischiare giustissime osservazioni con illazioni che ne sminuiscono la forza?

    Noi non facciamo illazioni, ma osservazioni e più spesso denunce documentate.

    E comunque si dice che una serie di indizi, alla fine, costituisce una prova...

    Il fatto che, anziché dare un contributo alla discussione vi precipitate a parlare di illazioni e a costruirci sopra la solita minimizzazione della questione di volta in volta all'esame è un reiterato e ormai arciscontato deja vu

    RispondiElimina
  49. Don Stanzione paragona il Cammino Neocatecumenale alla setta dei testimoni di Geova, la lo sa cosa sta dicendo, ho si è fumato il cervell?.

    Pur senza assolutizzare ci sono analogie. Anche qui, invece di respingere l'affermazione con argomenti, perché tentare di delegittamare Stanzione sminuendolo?

    Anche questo è un espediente ormai stantio...

    RispondiElimina
  50. Posto che secondo me non si tratta di arte moderna in quanto "replica di icona preesistente" e che sembriamo concordare che quella icona rispetta i canoni.

    e questo chi l'ha detto?

    Non esiste un'icona di Kiko che rispetta i canoni iconologici:

    1. la firma, che nessun vero iconografo metterebbe, perché considera la sua opera una finestra sull'infinito non di sua produzione ma ispirata

    2. la mancanza dell'aureola nella croce di Cristo

    3. il totale stravolgimento della simbologia dei colori

    4. l'uso di icone canoniche per introdurre elementi "suoi" estranei da ogni canone
    ....
    ....
    ....

    RispondiElimina
  51. a proposito di cervelli "fumati", caro anonimo, ma tu davvero credi che alla signorina Carmen Nostra Signora sia apparsa dicendole "beata te fra le donne"? Gradirei risposta, almeno da te, visto che mai, mai e poi mai nessun nc ha avuto il coraggio di dire se crede o no alle apparizioni al celebre duo. Allora, che fai, almeno tu rispondi? E' più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago che un nc risponda sulle apparizioni...

    RispondiElimina
  52. Anonimo delle 12:27 ha detto:

    "Don Stanzione paragona il Cammino Neocatecumenale alla setta dei testimoni di Geova,.."

    Dovreste ringraziarlo per il paragone, in quanto i testimoni di Geova non sono una setta,
    bensì una religione niente affatto segreta di cui si sa tutto;anzi in passato sono stati anche perseguitati in modo piuttosto pesante: Hitler li metteva in campo di concentramento assieme a ebrei,zingari,omosessuali e comunisti. Quindi hanno anche conosciuto un martirio ideologico e premeditato.
    Voi vi fareste uccidere per la vostra Fede? Attenzione a come rispondete che poi Dio Vi mette alla prova....

    RispondiElimina
  53. "Don Stanzione paragona il Cammino Neocatecumenale alla setta dei testimoni di Geova, la lo sa cosa sta dicendo, ho si è fumato il cervell?."


    E' la stessa cosa che ho pensato quando ho sentito la stessa similitudine pronunciata dal mio padre spirituale. Poi mi son reso conto che sotto alcuni punti di vista ci sono diverse somiglianze.


    Gv

    RispondiElimina
  54. @ Mav ha detto...
    "@lino allora se avevate verificato il significato e mi immagino a questo punto verificato l'ortodossia di quella icona ( è la mera copia dell'originale russa ) perché lasciate quella immagine con tanto di frecce e domande?"
    Rispondo per me. Non ho analizzato gli ultimi dipinti, sto approfondendo le "icone" dei primi anni, dai primi anni si deve studiare un autore; mi pare evidente anche a quelli col fango kikiano sugli occhi che Arguello negli ultimi tempi si sia parecchio "normalizzato", sia diventato più prudente.
    Si lasciano le frecce su quelle immagini perché qui ognuno possiede le proprie competenze, le proprie conoscenze. Intendo dire: non abbiamo studiato tutti sugli stessi mamotreti. E' una ricchezza, questa, non è una limitazione per una comunità (sia pure virtuale). Magari, un giorno, potremo interessarci di cosa c'è intorno al figlio della perdizione nella Corona. Per ora l'anticristo lo stiamo osservando nel già citato dipinto:
    https://encrypted-tbn0.google.com/images?q=tbn:ANd9GcT6fSE1gjLO2oinA92W_bztMoYzlkgq8jiQD9nUsdiqO3valww51w
    Ci segua prossimamente, specificheremo gli attributi formali e simbolici del figlio della perdizione.

    RispondiElimina
  55. @Lino
    Grazie di cuore per la risposta.
    Per quanto riguarda l'icona del link concordo con te sul fatto che anch'io non la comprendo ci aggiungo che anche per me è inquietante e secondo il mio personalissimo gusto estetico è pure brutta.
    Non sono in grado di aiutarvi, non conosco ne la data nel il luogo in cui è stata dipinta, e come dicevo prima neanche un'idea sulla interpretazione dell'autore.
    Nuovamente grazie

    RispondiElimina
  56. "http://www.youtube.com/watch?v=Cc0g3UMRtMM&feature=relmfu molto interessante..c'è qualcuno che lo sappia tradurre?
    "
    Ho capito che il Cardinale dice che la chiesa cattolica romana chiede che le persone si inginocchino durante la consacrazione. gli unici che sono scusati da non inginocchino sono chi ha problemi fisici (se si è all'aperto e il terreno è fangoso, anziani, donne in cinta, etc.).
    Quindi la cosa normale è inginocchiarsi alla consacrazione.
    In alcune chiese sono stati tolti gli inginocchiatoi mal interpretando cosa dice il CVII.
    Coloro che hanno tolto gli inginocchiatoi hanno danneggiato la comunità cattolica.
    La Chiesa non ha mai chiesto di rimuovere gli inginocchiatoi.
    Ed inoltre la Chiesa di Roma non ha mai detto di rimuovere gli altari.
    Qualche liturgista, mal interpretando il CVII, ha diffuso l'idea che è bene non inginocchiarsi alla consacrazione.
    Ora si è arrivati all'assurdo di essere scherniti se ci si inginocchia alla consacrazione.
    Letteralmente dice che "loro ti trattano come se avessi fatto qualcosa di male, di errato (inginocchiandoti alla consacrazione)."

    RispondiElimina
  57. Inoltre dice che la congregazione dei vescovi decide come ricevere genericamente la comunione; per esempio negli USA la congregazione ha deciso sulla mano ed in piedi.
    Però anche in questi casi, la Chiesa di Roma vuole che sia permesso, a scelta del singolo fedele di ricevere la comunione in ginocchio e/o sulla lingua.
    I fedeli non sono soldati e quindi la Chiesa di Roma vuole che non siano "regimentati" ma liberi di scegliere.

    RispondiElimina
  58. Brevissima considerazione sulle "contraddizioni" :provate ad andare su

    www.cammino.info, cliccate su "chi siamo" e troverete mezza pagina corredata da ben 6(sei) "non" evidenziati, che vi spiegheranno "chi non sono"!..

    Dopo un attimo di sbandamento ho pensato che forse lo "scemo" ero io...

    RispondiElimina
  59. Lancio una nuova provocazione:
    nella mia città del nord Italia i nc hanno comprato un terreno e chiesto al comune di cotruire un progetto megagalattico per le leoro "assemblee" i residenti hanno scatenato un autentico vespaio, in quanto si prevedono centinaia e centinaia di auto alla volta e i parcheggi che loro hanno previsto all'interno sono minimi, dei nc è stata che loro sono nel giusto. Ma poi con i sodi di chi costruivano? pare avessero anche chiesto un cotnributo come luogo di culto.
    A 50 metri c'è una parrocchia che ospita almeno una decina di comunità la più vecchia ha quasi 30 anni e non mi risluta che finito il cammino siano rientrati nella parrocchia, anche perché il 99 per cento di loro e di fuori parrocchia, e da loro sono visti peggio che il funo negli occhi.
    Dove lavoro c'era un diriggente del cammino per chi era del cammino ponti d'oro per gli altri mancava poco che ti considerasse come una pezza da piedi, se poi eri uscito dal cammino peggio ancora.
    Ora quella persona passa il tempo della pensione a fare il pio a Gerusalemme.
    Tutti si chiedono con i soldi di chi.

    RispondiElimina
  60. Egregio Don Stanzione,
    non conosco pulcinella, ma nemmeno la messa in latino o il concilio vaticano.
    Conosco invece la lontananza da Dio e l'ateismo da dove vengo.
    Il cnc mi ha aperto una luce.
    Se chiudono, ho paura di tornare là.

    RispondiElimina
  61. Anche ai tempi di Gesù qualcuno voleva "regimentare" le genti arrivando a proibire a Gesù di far miracoli nel giorno di sabato.
    Ma Gesù ha rotto questa regimentazione, ha dato la liberta, anche di sbagliare, purchè si faccia la volonta di Dio.
    E qual'è la volontà di Dio? Amare, ama e fa quello che vuoi, scriverà qualcuno molti anni dopo.

    Buona notte

    RispondiElimina
  62. Questi ultimi due commenti sono l'ennesima testimonianza che il Cammino non porta le anime alla Chiesa, ma le porta solo a se stesso.

    Infatti, senza il Cammino, il commentatore delle 22:24 non vede la realtà vastissima della Chiesa, ma vede solo l'ateismo.

    Il commentatore delle 00:19 invece cita a sproposito sant'Agostino (in verità "ama e fa' ciò che vuoi" è la frase più equivocata di tutta l'opera di sant'Agostino di Ippona, poiché nel «fa' ciò che vuoi» non può certo esserci l'autorizzazione ad andare contro la legge del Signore).

    La "libertà di sbagliare" è una condizione della vita umana, non un dono del Signore. Infatti Gesù Cristo ha autorevolmente detto qualcosa come: «va', e non peccare più», «credete che io sia venuto ad abolire la Legge?» eccetera.

    Nostro Signore non ha "autorizzato a sbagliare". Al contrario, ha comandato di sforzarci di non sbagliare. Ma sappiamo tutti che per i neocatecumenali "adoperarsi per compiere il bene", "sforzarsi di non compiere il male", sono viste come roba da bigotti, come roba da "cristiani della domenica"...

    RispondiElimina
  63. Anonimo ha detto...

    Anche ai tempi di Gesù qualcuno voleva "regimentare" le genti arrivando a proibire a Gesù di far miracoli nel giorno di sabato.
    Ma Gesù ha rotto questa regimentazione, ha dato la liberta, anche di sbagliare, purchè si faccia la volonta di Dio.
    E qual'è la volontà di Dio? Amare, ama e fa quello che vuoi, scriverà qualcuno molti anni dopo.


    questo commento conferma quello che per me è evidente da tempo:il cammino, a volte anche nella persona del suo fondatore, è assimilato a Gesù stesso. Ovviamente nesuno lo dirà mai esplicitamente, ma viene detto tra le righe in ogni catechesi, a partire dal kerygma.

    RispondiElimina
  64. @Anonimo 13 giugno, 2012 22:24.

    Se hai veramente incontrato Dio non puoi pensare che il Suo amore verso te sia legato al cammino. Se è così caro fratello Dio lo devi ancora incontrare.

    L'incontro con Dio è un esperienza che vive per sempre in te. Una volta conosciuto quell'Amore sconvolgente non è possibile tornare indietro.

    Io sono una persona ultra razionale e lotto col mio cinismo da anni ma da quell'incontro in quell'esperienza tutto è cambiato (certo c'è lo sconforto, ogni tanto come ogni cristiano c'è il dubbio ma dura fino al tempo di celebrare una messa). Se credi che la tua fede sia legata a un particolare cammino non hai fede in Dio ma nel cammino, qualunque esso sia.

    Dio non è una cosa che va e viene. Una volta che hai sentito il suo amore puoi lottarci fin che vuoi ma non puoi pensare che non esista. Si puoi arrabbiarti con Lui, puoi gettargli addosso il tuo dolore ma sai che l'hai visto.

    E' come con le persone. Senti parlare di una persona troopo santa per essere vera e non credi che esista. Ma una volta che l'hai conosciuta come fai a dire che non esiste?


    @Anonimo 14 giugno, 2012 00:19 Lei dice "Ma Gesù ha rotto questa regimentazione, ha dato la liberta, anche di sbagliare, purchè si faccia la volonta di Dio.
    E qual'è la volontà di Dio? Amare, ama e fa quello che vuoi, scriverà qualcuno molti anni dopo."

    Si rende conto che è giunto ad un assurdo negando la sua ipotesi con la tesi. Certo Gesù ha dato libertà di sbagliare ma se fai la volontà di Dio non sei nell'errore.

    Passiamo all'ama e fa ciò che vuoi.

    Presupposto di questa frase è la capacità di amare e saper amare di un amore gratuito come quello di Cristo. Se uno è in possess odi questa capacità e purezza d'animo può fare ciò che vuole ma non nel senso che può fare qualunque cosa ma nel senso che l'amore da cui è animato lo spinge a fare solo le cose giuste.

    Esempio pratico per capirci. Se vado a letto con la prima persona che incontro non sto amando ne lei ne me. Sto solo cedendo alle mie passioni.
    Se sono in grado di amare nella maniera di cui sopra non mi viene neanche in mente di avere rapporti prematrimoniali.

    Altro esempio più nello specifico. Se disubbidisco le direttive del santo padre e vivo distante dal resto della Chiesa credendo di fare il bene e non ascoltando chi mi fa critiche non amo ne me ne la Chiesa ma amo il mio ego. Se invece sono intriso di quell'Amore non mi sogno di disubbidire al Santo padre ne tantomeno mi sogno di rinchiudermi in uno stanzino con una manciata di persone invece di unirmi all'assemblea di tutti i miei fratelli.

    Vuoi amare e fare ciò che vuoi?

    Prima impara ad amare come ama Dio, nella purezza, nell'obbedienza, nella carità, nella gratuità. Quando sarai intriso del Suo Amore allora potrai fare quello che vorrai perchè ogni tua azione sarà mossa da uno slancio di amore gratuito e puro verso il prossimo.

    Questo amore è tale che se in tutto il mondo ci fosse una sola persona che si scandalizzerebbe per una messa nc tu faresti di tutto perchè tutte le messe nc smettessero di esistere in modo che questa persona non senta che in quella celebrazione si sta profanando un sacramento. Quel modo di amare è mettersi a disposizione degli altri totalmente. Sei in grado? Io sinceramente è una vita che ci lavoro e quelle parole che sono uno dei miei obbiettivi non sono ancora riuscito a metterle in pratica. Ma mi raccomando di non fraintenderle. Non è che se amo posso fare quello che voglio. La giusta perifrasi se vogliamo può essere ama come Ama Dio e quello che farai sarà la sua volontà. L'azione del fare è subbordinata all'amare la e non funge da congiunzione ma da conseguenza.


    Gv

    RispondiElimina
  65. @Tripudio
    "Infatti, senza il Cammino, il commentatore delle 22:24 non vede la realtà vastissima della Chiesa, ma vede solo l'ateismo."
    Mi spiace vederti strumentalizzare una risposta come quella che ti hanno dato.
    Paura non vuol dire: senza cammino ritornerò all'ateismo.
    Uno dei "problemi" della chiesa oggi e quindi delle parrocchie ( rileggetevi alcuni interventi del Papa ) e che purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi ( perché assolutizzare non esiste proprio ) la pastorale è rivolta alla conservazione di quanti già frequentano e non a pescare gli uomini lontani con l'amo della Croce.
    @Anonimo
    Di "dirigenti" del cnc che danno scandalo ne trovi quanti ne vuoi,
    purtroppo lo scandalo non abita solo nel cammino altrimenti il problema sarebbe presto risolto ( visto che comunque sono una minoranza).
    Ciò non toglie che tu abbia ragione.
    p.s.
    @Tripudio
    come di frequente mi approvate i messaggi dopo che sono stati approvati altri sucessivi e la discussione risulta sempre falsata.

    RispondiElimina
  66. Egregio Don Stanzione,
    non conosco pulcinella, ma nemmeno la messa in latino o il concilio vaticano.
    Conosco invece la lontananza da Dio e l'ateismo da dove vengo.
    Il cnc mi ha aperto una luce.
    Se chiudono, ho paura di tornare là.


    credo di capire quello che provi, ogni nc si confronta con quello che potrebbe accadere se non ci fosse il cammino.
    Però ci sono due punti fermi:
    -non si può basare le proprie scelte sulla 'paura' di tornare indietro, di ricadere negli errori, ecc. In generale non può essere LA PAURA a guidare le nostre scelte.
    - bisogna uscire dalla dicotomia che ci fa ragionare in termini di 'dentro al cammino' e 'fuori dal cammino'. Il cammino resterà sempre un periodo della nostra vita, in cui abbiamo avuto bisogno di un gruppo forte, e abbiamo ricevuto un'identità cristiana forte. Poi si cresce, si comincia a ragionare con la propria testa, si scopre la libertà e si può anche lasciare il cammino, senza per questo ricadere nei baratri del peccato o del non-senso della vita.

    RispondiElimina
  67. @Michela
    "bisogna uscire dalla dicotomia che ci fa ragionare in termini di 'dentro al cammino' e 'fuori dal cammino'. Il cammino resterà sempre un periodo della nostra vita, in cui abbiamo avuto bisogno di un gruppo forte, e abbiamo ricevuto un'identità cristiana forte. Poi si cresce, si comincia a ragionare con la propria testa, si scopre la libertà e si può anche lasciare il cammino, senza per questo ricadere nei baratri del peccato o del non-senso della vita."
    Grazie Michela!!! E' verissimo!
    Il cammino è uno strumento non un fine o peggio ancora un assoluto.
    Ha senso solo se ti porta a Dio, Gesù Cristo allo Spirito Santo ed a tutto quello che ne consegue compreso l'amore alla Chiesa.

    RispondiElimina
  68. Ancor un esempio di come, senza riflettere, molti neocatecumenali ripetono le frasi fatte registrate e strumentalizzano il Signore, Maria, la Sacra Scrittura e anche i Santi quando e se credono possa servire il loro amato "cammino".
    Se riflettessero di testa propria prima di reagire, passando al vaglio della loro ragione, del loro buon senso, della loro responsabilità di cattolici, quel che viene detto loro, ad esempio le risposte preconfezionate da dare, eviterebbero anche di scrivere enormità come quella riportata più sopra.
    Sulla frase di San Agostino consiglio all`anonimo nc di studiare, di informarsi, può ad es. leggere le catechesi di Papa Benedetto, imparerà così ANCHE come deve essere letta e interpretata quella frase, en passant imparerà anche come un cattolico recepisce e vive nozioni come "Verità", "libertà", "volontà".

    RispondiElimina
  69. Il mio commento si riferiva a questa frase:

    "Ma Gesù ha rotto questa regimentazione, ha dato la liberta, anche di sbagliare, purchè si faccia la volonta di Dio.
    E qual'è la volontà di Dio? Amare, ama e fa quello che vuoi, scriverà qualcuno molti anni dopo."

    RispondiElimina
  70. Rispondo a Mav:

    i commenti vengono approvati nel momento in cui li si nota.

    La "pastorale di conservazione" purtroppo è necessaria perché in tanti stanno perdendo la fede.

    Pensa che c'è gente che disprezza la parola transustanziazione, che così bene definisce il miracolo che avviene sull'altare...

    RispondiElimina
  71. Concordo pienamente con Luisa quando dice:

    "imparerà così ANCHE come deve essere letta e interpretata quella frase, en passant imparerà anche come un cattolico recepisce e vive nozioni come "Verità", "libertà", "volontà"."

    Nell' Ama e fa ciò che vuoi di Sant'Agostino il fare non può essere dissociato dalla verità, dalla libertà e dalla volontà.

    Amando come ama dio sei portato a seguire e trovare la verità ti senti libero di fare il giusto non perché ti dicono che devi farlo ma perché vuoi parlo. E' il passare dal devo al voglio.


    Gv

    RispondiElimina
  72. @Tripudio
    "La "pastorale di conservazione" purtroppo è necessaria perché in tanti stanno perdendo la fede."
    Non volevo dire che non è più necessaria anzi.
    Il solo limite ( si fa per dire ) è che rimane rivolta a chi ha già la fede.
    Il problema che se vuoi pone il cammino è come arrivare ai lontani.
    p.s.
    Per i messagi volevo solo dire che mi è capitato più volte che un mio commento "appaia" in mezzo ad altri dopo ore e questo falsa un poco la discussione.
    Alcuni non li ho proprio visti pubblicati ma questo è insito nella moderazione e non ho niente da ridire a riguardo.

    RispondiElimina
  73. @Tripudio
    "transustanziazione"
    Quella parola purtroppo è difficilissima da pronunciare ed è legata a tutte le lotte che la S.Chiesa Cattolica ha dovuto fare contro le eresie.
    La definizione che ne dà il CCC ( 1376 ) è bellissima anche se non è una sola parola:
    « Poiché il Cristo, nostro Redentore, ha detto che ciò che offriva sotto la specie del pane era veramente il suo Corpo, nella Chiesa di Dio vi fu sempre la convinzione, e questo santo Concilio lo dichiara ora di nuovo, che con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue.»
    Questa è Fede!!
    Ed ancora CCC ( 1378 )
    « Nella liturgia della Messa esprimiamo la nostra fede nella presenza reale di Cristo sotto le specie del pane e del vino, tra l'altro, con la genuflessione, o con un profondo inchino in segno di adorazione verso il Signore. « La Chiesa cattolica professa questo culto latreutico al sacramento eucaristico non solo durante la Messa, ma anche fuori della sua celebrazione, conservando con la massima diligenza le ostie consacrate, presentandole alla solenne venerazione dei fedeli cristiani, portandole in processione con gaudio della folla cristiana ».
    Per finire con CCC ( 1377 )
    « La presenza eucaristica di Cristo ha inizio al momento della consacrazione e continua finché sussistono le specie eucaristiche. Cristo è tutto e integro presente in ciascuna specie e in ciascuna sua parte; perciò la frazione del pane non divide Cristo ».
    E qui è il punto: o ci credi ( per fede ) o non ci credi.
    Il mio "problema" è come portare chi non ci crede a crederci.

    RispondiElimina
  74. "Il mio "problema" è come portare chi non ci crede a crederci."

    Ma stai parlando di Kiko, di tuoi fratelli di comunità o in generale?

    Comunque ci tengo a precisare che ci sono una maggioranza di cristiani per tradizione che non ci credono, anche al di fuori del cammino.

    E le persone che conosco del cammino non la metterebbero mai in dubbio.

    Il problema è che non so se kiko ci crede e dalle sue catechesi non sembrerebbe, visto come tratta l'argomento.


    Per questo Padre Zoffoli chiese una chiara professione di fede che avrebbe eliminato qualunque dubbio.

    Qualche nc mi sa dire come mai non è ancora arrivata? Non ci vuole tanto e non credo che per un cattolico sia un problema professare apertaente e chiaramente la sua fede.



    GV

    RispondiElimina
  75. @GV
    "mio problema"
    In generale ma anche personale come Cristiano.
    Per quanto riguarda la professione di fede ti chiedo:
    Se ogni ncn è chiamato a fare la professione pubblica di fede dando motivazione del perché crede e proclamando il Credo Apostolico ( utilizzato dalla Chiesa in tutte le professioni solenni ) perché dubitare della corretta fede dell'iniziatore?

    RispondiElimina
  76. scusa ma che dovrebbe professare kiko???? Già c'è la professione di fede che la fà sicuramente...

    RispondiElimina
  77. Padre Zoffoli chiese una "pubblica e dettagliata professione di fede" solo perché è il metodo più semplice e veloce per avere una netta distinzione tra la verità e l'errore.

    Se tale "professione" la fanno Kiko e Carmen, vale molto di più che se la facessero tutti i loro seguaci.

    Infatti, facendola gli "iniziatori", si otterrebbe di slegare dal Cammino chiunque professi quei vecchi errori per cui Kiko e Carmen sono diventati famosi.

    D'altronde è la stessa dinamica per cui fino a non troppi anni fa da ogni sacerdote, prima di lasciargli cominciare il suo ministero in parrocchia, si esigeva che professasse il "giuramento antimodernista".

    Essendo pubblica e dettagliata, anche se i cosiddetti "iniziatori" la recitassero senza credervi creerebbero ugualmente le condizioni per condannare chiunque professi le loro vecchie bislacche teorie. Compresi loro stessi.

    Non dimentichiamoci che le accuse di eresia ridiventano validissime ogni volta che quei due (o qualcuno dei loro scagnozzi) parla in modo ambiguo e sconclusionato.

    RispondiElimina
  78. @Tripudio
    "Se tale "professione" la fanno Kiko e Carmen, vale molto di più che se la facessero tutti i loro seguaci."
    Verissimo, rimane il fatto ( spero anche per te positivo ) che se i seguaci fanno professione di fede pubblica possiamo almeno supporre che detti seguaci vogliano essere in comunione con la Chiesa.

    RispondiElimina
  79. he se i seguaci fanno professione di fede pubblica possiamo almeno supporre che detti seguaci vogliano essere in comunione con la Chiesa.

    Il problema è che molti di quei seguaci credono, perché e quel che viene loro fatto credere, che è il cammino la vera Chiesa, la nuova chiesa!

    RispondiElimina
  80. @ Mav facciamo un parallelismo per capirci meglio:

    Anche San Francesco fu accusato di eresia.

    Cosa fece per scacciare ogni dubbio?

    Andò dal Papa e fece non solo la suddetta professione ma adirittura fece atto di sottomissione.


    Kiko avrebbe potuto fermare ogni critica con un semplice pubblico atto.

    Perché non l'ha fatto?

    Mettiti nei panni di un uomo che è al vertice di un movimento di rinnovamento della Chiesa che viene accusato di eresia. Se avessi la possibilità con un semplice atto di mettere a tacere tali accuse non lo faresti?

    Non ti costerebbe nulla affermare pubblicamente la tua fede, tranquilizzeresti i diffidenti e daresti sostegno ai dubbiosi.


    Ora spiegami per quale ragione non l'ha fatto?


    Mi chiedi perchè dubitare della corretta fede?

    Perché ho letto gli orientamenti che sono pieni di errori dottrinali, vi sono anche concetti belli, e non è tutto deprecabile, ma ciò non toglie che come documenta questo sito ci siano varie eresie e imprecisioni. E sopratutto si distorce il vangelo. Se vuoi documentazione dettagliata se non sbaglio Padre Zoffoli ha pubblicato alcune pagine a riguardo .
    Perché spesso è ambiguo. Perchè nel cammino si usa la paura del Diavolo per tenere le persone legate ad esso.


    Ma queste son considerazioni successive, che son venute dopo nel tempo. Sai cosa ha iniziato veramente a farmi dubitare di kiko?

    Il fatto che nascondesse a tutta la chiesa le sue catechesi e mentisse ad essa sapendo di mentire.

    Tu ti puoi fidare di chi ha mentito a tutta la chiesa?

    Perdona la mia cinicità ma sinceramente faccio fatica a dare la mia fiducia a chi mente a tutta la chiesa su cose importanti come queste. Ti giuro, ci provo, cerco di veere i lati positivi e cerco di intravedere anche la buona volontà di kiko. Ma dopo lunghe riflessioni mi sono reso conto che il suo ego domina su qualunque altra buona intenzione, e probabilmente lui neanche se ne rende conto. probabilmente si sente il dovere di disubbidire al papa e di deformare il vangelo a fini cammino. Evidentemente perché ritiene di fare del bene. Ma non è questo il modo, non è con la menzogna e con i sotterfugi che si deve trasmettere la fede se no ne viene fuori una fede viziata.




    Gv

    RispondiElimina
  81. @Mic
    "che è il cammino la vera Chiesa, la nuova chiesa!"
    Sarebbe una monotonia nauseante.
    Posso accettare che possa esserne una espressione non di più.

    RispondiElimina
  82. per Mav,
    tu puoi accettare tutto quello che vuoi, ma non puoi cambiare la realtà del cammino e ciò che esso rappresenta e come in realtà si pone come restauratore della vera chiesa e come Chiesa-sostitutiva. Non vedi che ha sovvertito persino le prassi e la struttura, le funzioni, i simboli (anche quelli architettonici) persino la liturgia che non presenta solo inclusioni o elementi formali perché tutte queste cose sottendono una teologia "altra" e la liturgia ne è lo specchio... Aggiungici i canti e gli oggetti liturgici, le icone... A proposito di simboli, hai presente la chanunkkiàh sulla mensa che non è un altare, che rappresenta i ricostruttori della vera Chiesa, simbolo mutuato dalla riconsacrazione del Tempio da parte dei Maccabei? Il tallit, la mezuzà con lo shemà: l'unica cosa che devono ascoltare i cristiani non è più che "Dio è uno.... ecc.", ma che Dio si è rivelato negli ultimi tempi in Cristo Signore nato morto e risorto per noi e per la nostra salvezza. Il "nuovo Israele", che siamo noi, ha abbandonato le 'figure' dell'antico, superate dal Nuovo Testamento che sancisce, nel sangue di Cristo la Nuova ed Eterna Alleanza... kiko, invece, è ancora fermo alla vecchia: il deserto, l'esodo, i catechisti-Mosè, potrei continuare a lungo; ma credo sia sufficiente per comprendere l'essenziale.

    Purtroppo la realtà è questa e c'è molto di più...

    RispondiElimina
  83. @Mic
    Mi spieghi allora perché non aboliamo direttamente l'antico testamento dalla Bibbia?
    Non sono venuto per abolire un solo iota della legge... ma a dergli compimento.
    Mi spighi il tuo rapporto con i nostri fratelli maggiori?

    RispondiElimina
  84. Caro Mav che dici:

    "Mi spieghi allora perché non aboliamo direttamente l'antico testamento dalla Bibbia?
    Non sono venuto per abolire un solo iota della legge... ma a dergli compimento."

    Scusa se mi permetto ma mi sembra tu abbia frainteso.

    Vedi il problema è nell'uso che si fa dei simboli della religione ebraica. Simboli che hanno diverso significato Per esempio per gli ebrei le tavole della legge sono l'apice del rapporto tra uomo e Dio, per noi è la croce. A noi Cristo ci ha dato il comandamento nuovo di amarci gli uni gli altri come Lui ha amato noi, che è la chiave di lettura dei dieci comandamenti.

    Faccio un esempio per spiegarmi: usare simboli ebraici a riguardo dei dieci comandamenti significa non contemplare il nuovo comandamento che è l'inno all'amore reciproco ma fermarsi a quei dieci.

    Per questo è improprio usare simboli ebraici. Xk il loro significato non contempla la venuta di Cristo. Non perché l'antico testamento sia sbagliato o da buttare via.

    Per fare una metafora molto più bassa ma più facile da capire è come andare ad una partita dell'italia con la maglietta dell'albinoleffe.



    Senza tener conto che ai fratelli ebrei penso dia fastidio che vengano usati i loro simboli nelle nostre celebrazioni.

    E' un po come se noi cristiani ci sforzassimo di ricostruire il tempio di Israele. Non ha alcun senso per noi inquanto Dio è vivo e presente nel tabernacolo di ogni chiesa.


    Tra l'altro il cammino prende questi simboli e ne stravolge il significato. Non sono ancora riuscito a trovare da qualche parte qualche riferimento alla quantomai singolare interpretazione di kiko del candelabbro a nove braccia come simbolo dell'evangelizzazione.



    Gv

    RispondiElimina
  85. Non sono venuto per abolire un solo iota della legge... ma a dargli compimento.
    Mi spighi il tuo rapporto con i nostri fratelli maggiori?


    Appunto, se Gesù ha dato compimento, pur senza escludere neppure uno iota, i Padri dicevano dat figuris terminum: tutto ciò che è prefigurato nell'antico il Nuovo testamento lo supera e lo oltrepassa. Il compimento sostituisce, non si aggiunge a ciò che è "preparazione"...

    Se vuol conoscere i miei rapporti con i fratelli maggiori si guardi questo sito. un po' datato come grafica, ma ineccepibile nei contenuti, di cui sono curatrice.

    RispondiElimina
  86. @Mic
    "il Nuovo testamento lo supera e lo oltrepassa"
    Non ci piove, ma ti ripeto la domanda: dobbiamo si o no conoscere anche il Vecchio Testamento?

    RispondiElimina
  87. @Mic
    Conosco il sito, e ti faccio i miei più sentiti complimenti.
    La cosa singolare e che da quel sito ho preparato la catachesi sulla Eucaristia che tanto criticate.

    RispondiElimina
  88. Non ho mai detto che non dobbiamo conoscerlo. Anzi!
    I miei rilievi riguardano il psoto che assume rispetto al Nuovo!

    Dovrai pur convenire che le catechesi di kiko sono infarcite di contenuti veterotestamentari che, come minimo, diluiscono a a volte tralasciano cose fondanti del cristianesimo.

    Ne cito un piccolo esempio.

    RispondiElimina
  89. La cosa singolare e che da quel sito ho preparato la catachesi sulla Eucaristia che tanto criticate.

    Quella che critichiamo è la catechesi di Kiko sull'Eucarista (vedi intervista del 13 giugno 2008 e una miriade di documenti).

    Di certo su quel sito non ha trovato niente del genere e sono felice se c'è qualcosa che può essere stato utile...

    RispondiElimina
  90. Rispondo a Mav (commento delle 14:40).

    Tu argomenti sul "conoscere l'Antico Testamento"... ma di cosa parli esattamente?

    Forse che san Domenico Savio fosse un esperto cantore di salmi? Forse che la Nennolina (morta a soli sei anni di età e di cui è in corso il processo di beatificazione) leggeva pensosamente il libro di Giobbe? Forse che la giovanissima santa Maria Goretti la castità l'ha appresa meditando qualche oscura pagina del Qoelet?

    Il paradosso del cristianesimo è che si può essere santi anche se non si legge la Bibbia. Infatti è la liturgia stessa a darci la giusta quantità di Scritture, senza alcun nostro volontaristico leggere-leggere-leggere-la-Bibbia.

    La fissazione della lettura della Bibbia ce l'hanno quelli che la riducono a "sacro parolame", cioè i protestanti e quelli mentalmente affini ai protestanti.

    Se proprio ci tieni tanto a leggere, ti consiglio di leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica.

    Lì dentro c'è la dottrina della Chiesa, ed ogni affermazione è fondata su passi biblici, affermazioni dei padri della Chiesa, documenti del Magistero, eccetera. Ti sfido onestamente a leggere e meditare il Catechismo: ti assicuro che leggendolo, capirai e farai tue molte più cose della Bibbia di quante non ne hai fatte leggendola e cantandola assiduamente fino ad oggi.

    Per questo, sapendo che gli ipocriti si scandalizzeranno al sentire queste parole, affermo senza dubbio che per capire le cose della fede il Catechismo vale più della Bibbia. La conoscenza della Bibbia è importante, sì, ma... solo dopo aver conosciuto per bene l'insegnamento della Chiesa. Altrimenti, leggendo la Bibbia, ti confondi, inevitabilmente ti confondi: e questo è esattamente ciò che è successo ai protestanti, che "privilegiando" la Parola di Dio hanno finito per capire ognuno a modo suo.

    Eppure è parola di Dio! Come mai ognuno che l'ha "privilegiata" ha invece finito per interpretarla a modo suo?

    Cambio leggermente quest'ultima domanda e te la riformulo così: come mai Nostro Signore ha deciso di stabilire un'autorità "docente" fissa (gli Apostoli uniti a Pietro, "primo Papa", i successori di Pietro e i vescovi uniti con lui) anziché dire a tutti di leggersi la Bibbia?

    Vedi, il costruire una spiritualità partendo dalla Bibbia finisce sempre per scantonare. Inevitabile, anche di fronte alle migliori e più pure intenzioni. La Bibbia è parola di Dio, ma se la affronti a testa bassa e senza preparazione, sei come un bambino che pretende di bere whisky perché pensa che così diventa adulto.

    RispondiElimina
  91. @Tripudio
    "Ti sfido onestamente a leggere e meditare il Catechismo: ti assicuro che leggendolo, capirai e farai tue molte più cose della Bibbia di quante non ne hai fatte leggendola e cantandola assiduamente fino ad oggi."
    L'ho letto tutto appena fù pubblicato e lo consulto regolarmente per preparare i temi sviluppati nelle celebrazioni della Parola.

    RispondiElimina
  92. @Tripudio
    Rimane il fatto che il CCC ( come anche il catechismo di Pio X ) mi sembra un pelo troppo recente rispetto alle scritture e la Chiesa ha usato quelle prima del catechismo che nasce anche per la poca conoscenza delle scritture all'interno della Chiesa ( sarà colpa del latino? ).
    Sarebbe bello poter assistere alle catechesi dei primi secoli per capire la genesi della Chiesa.
    ( n.b. non vuole essere polemica ma sarebbe interessante veramente )

    RispondiElimina
  93. Beh, dalla tua fissazione idolatrica della lettura della Bibbia, si direbbe che non lo hai letto molto attentamente, il Catechismo. Poi, quando il Catechismo contraddice gli Orientamenti kikiani-carmeniani, come ti sei regolato? Hai mai fatto presente alla tua comunità gli errori negli insegnamenti di Kiko e Carmen? Il Direttorio recitato dai cosiddetti "catechisti" è quello in versione nuova, oppure ripetono gli strafalcioni analizzati da padre Zoffoli?

    Ti invito a non denigrare il Catechismo di san Pio X, e neppure il Catechismo di Trento, perché ancor oggi sono strumenti di inestimabile valore spirituale, che perciò non sono da considerarsi superati solo perché "meno recenti" del Catechismo. Attento a non fare la figura del neocatecumenale, cioè di colui che pensa che dal 313 al 1962 la Chiesa abbia vissuto solo una lunga e insignificante parentesi.

    Le "catechesi dei primi secoli" erano fatte su misura delle orecchie degli ascoltatori. Del resto anche Nostro Signore fa riferimenti alla cultura del tempo e del luogo in cui si trovava: tecniche vinicole ("vino nuovo in otri nuovi"), di sartoria, vita agricola e di pastorizia ("pecorella smarrita", "asino nel fosso")...

    La "genesi" delle catechesi sarebbe interessante perciò dal punto di vista storico; non hanno affatto quell'aura magica e colorata che i fautori dell'archeologismo liturgico e dottrinale vanno fantasticando.

    RispondiElimina
  94. @ mic ha detto...
    "Appunto, se Gesù ha dato compimento, pur senza escludere neppure uno iota, i Padri dicevano dat figuris terminum: tutto ciò che è prefigurato nell'antico il Nuovo testamento lo supera e lo oltrepassa. Il compimento sostituisce, non si aggiunge a ciò che è "preparazione"..."

    Giustissimo, Mic. Quando, con la "chiave ermeneutica" che hanno ricevuto da Kiko, impareranno che gli otri delle Nozze di Cana erano in numero di SEI perché insufficienti, che contenevano l'ACQUA simbolo della Torah che andava colmata, che anche l'acqua fu trasformata in VINO (simbolo dei Vangeli, secondo Sant'Agostino), allora leggeranno meglio l'AT. E anche impareranno, magari, che quel maestro di tavola/dottore della Legge manco sapeva da dove veniva il Vino, a differenza dei SERVI/discepoli.

    E, dopo tutta questa grandezza delle Nozze, mi perdonerai Mav se ti dico che grande è il rispetto che porto al maestro di tavola, ma giacché non capì da dove veniva il Vino non me la sento di eleggerlo mio maestro nei convivi?

    RispondiElimina
  95. Mav 15 giugno 12:04:
    "Mi spieghi il tuo rapporto con i nostri fratelli maggiori?"

    Non per essere polemico ma l'espressione "fratelli maggiori" riferita agli ebrei non penso sia molto felice anche se credo che il beato papa Giovanno Paolo II avesse tutte le buone intenzioni di questo mondo.
    Nella Bibbia i fratelli maggiori spesso sono figure se non esplicitamente negative, non proprio brillanti: pensiamo a Caino, Ismaele, Esaù, i fratelli di Giuseppe, i fratelli di Davide...fossi ebreo non amerei molto questa espressione; negli stessi documenti ufficiali della Chiesa non mi sembra sia stata più ripetuta dopo il 1999...

    RispondiElimina
  96. Infatti, Rav di Segni il rabbino di Roma non l'ha mai gradita proprio per questo motivo.
    L'ho sentito lamentarsene in una riunione.
    Ricordo che in occasione di un anniversario della Nostra Aetate, se ne andò dalla sala, pur essendo uno dei relatori, perché scoprì che c'era Lustiger, ebreo convertito (!?)
    Bell'esemplare di dialogo!

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.