venerdì 10 maggio 2013

..invece che sulle "ispirazioni" di Kiko, ci si basi sulle ispirazioni di una Beata!

Kiko Arguello ha detto a profusione che la "liturgia" delle Comunità obbedisce a canoni indiscutibili che sarebbero stati direttamente "ispirati" da Dio! 
Ci sarebbe da chiedersi come Dio possa contraddire se stesso, paragonando questi presunti "canoni" al Sacro Canone della Tradizione Cattolica! Ma tralasciamo, per ora, questa domanda (a cui peraltro abbiamo risposto in abbondanza).

Kiko considera la SUA "liturgia" come strumento di "evangelizzazione". Come "metodo" per "attirare i lontani" (leggasi i parrocchiani!), e trasportarli sulla "Merkavà" dell' "allegria". Quindi  "canonizza" questo nuovo "dogma". L'assemblea è il "soggetto celebrante" della "liturgia". La quale è una vera e propria "Merkavà" (carro di fuoco), poichè attualizza il "passaggio" di Dio che "fa risorgere" (fa passare dalla tristezza all'allegria). Dunque il "nuovo canone" è quello che relativizza la Liturgia relativizzandone le Sacre Forme. Ovvero: siccome la Liturgia deve essere funzionale alla "resurrezione-allegria", allora le Sacre Forme Canoniche, che si fondano su una data FEDE, devono cedere il passo all' "estetica assembleare". La "nuova estetica". Tale da essere ripresa malamente dal "presunto" cenacolo di Gesù. Infatti, secondo l' "ispirazione" di Kiko, l'Eucaristia celebrata in Comunità riprodurrebbe la sera del Giovedì Santo! Così avrebbe celebrato Gesù Cristo in persona! Chi lo dice? Ovviamente Kiko! Per accreditare questa versione sappiamo che ha tirato in ballo la Beatissima Madre nostra, ma prima di tutto le presunte approvazioni (INESISTENTI) della Chiesa. 

Dunque Kiko ha stabilito un nuovo canone formale, e noi dovremmo credergli...perchè lo dice lui! Inoltre dovremmo credere a lui per il solo fatto che, assicura, il Cristianesimo debba essere praticamente una "costola" dell'Ebraismo di cui avrebbe conservato in sostanza l'identità e con cui avrebbe necessità di "fondersi" (vedere il caso Chabad-Genanrini).

A questo punto è lecito, forse doveroso, ispirarsi agli insegnamenti di una Santa, che a differenza di Kiko Argeullo è stata Ispirata Divinamente DAVVERO e provatamente. Si tratta della Suora Stigmatizzata Anna Katerina Emmerick. Nel libro che raccoglie le sue estasi sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, c'è un interessante capitolo inerente la preparazione del Cenacolo e la Lavanda dei piedi, così come l'Istituzione della Santissima Eucaristia! A lei la parola:

"...Al sorgere dell’aurora, Gesù destò Pietro, Giacomo e Giovanni per dir loro quanto dovevano fare a Gerusalemme. Dichiarò che, nel salire verso il monte Sion, avrebbero incontrato una persona con un recipiente di acqua; che dovevano seguirla fino a casa sua per dirle: – Il Maestro ti annuncia che il suo tempo si avvicina e vuol celebrare la Pasqua a casa tua! Così fecero i tre Apostoli. La persona da seguire era Heli, cognato di Zaccaria di Ebron. Heli si rallegrò di quella notizia, e disse che a casa sua si stava già preparando una cena, ma non sapeva ancora a chi fosse destinata. Egli aveva affittato un cenacolo che apparteneva a Nicodemo e a Giuseppe di Arimatea. Là egli accompagnò i tre Apostoli. Il Cenacolo, situato quasi al centro di un cortile, è quadrangolare e sostenuto da basse colonne: le sue pareti erano pavesate di festoni. La parte posteriore della sala era separata da un’altra per mezzo di una cortina. Al centro del Cenacolo era una specie di altare. Là dentro si facevano i preparativi per il pasto pasquale.


...Il Redentore uscì da Betania, verso Gerusalemme, con nove Apostoli, a mezzogiorno; la Comitiva fu seguita da sette discepoli. Le pie Donne sarebbero partite più tardi. Durante il tragitto, Gesù disse agli Apostoli che, fino allora, aveva dato il suo pane e il suo vino, ma soggiunse che in quella sera voleva dal loro anche la sua Carne, il suo sangue e quanto possedeva. Parlò loro con una espressione di grande dolcezza; pareva ansioso che giungesse l’ora di darsi ai mortali...Il Signore disse che i sacrifici di Mosè e la figura dell’Agnello pasquale si sarebbero compiuti durante quella sera; che quindi, per tale ragione, l’agnello doveva essere sacrificato come si faceva anticamente in Egitto. Il Redentore aveva detto, tra l’altro, che l’Angelo sterminatore sarebbe passato più lontano, che là Lo si doveva adornare senza timore, quando Egli fosse sacrificato quale vero Agnello pasquale, che inoltre stavano per cominciare un tempo nuovo e un novello sacrificio, il quale sarebbe perdurato sino alla fine del mondo. Il Nazareno versò il sangue dell’agnello sul focolare per consacrarlo come un altare; poi consacrò anche il Cenacolo quale nuovo Tempio: le porte erano  tutte chiuse. Gesù disse che l’agnello era soltanto una figura, poiché Egli stesso doveva  essere, il giorno seguente, l’Agnello pasquale.
Quando giunse Giuda, si prepararono le tavole; quindi i convitati indossarono le vesti da viaggio. Rimasero in piedi, con un bordone a lato e le mani alzate....Dopo aver mangiato, i convitati cantarono e quindi si lavarono nuovamente le mani. Gesù era molto raccolto, ma sereno. Disse agli Apostoli che dimenticassero tutte le preoccupazioni, che potessero avere...Ma poi il Redentore, divenuto pensoso e mesto, disse agli Apostoli:
– Uno di voi, la mano del quale si trova su questa mensa, mi tradirà!
Terminato un lungo discorso sulla Confessione e la penitenza, il Salvatore mandò Giovanni e Giacomo, il minore, ad attingere acqua; poi disse agli altri Apostoli di disporre i sedili in semicerchio. Dopo questa disposizione, Gesù si ritirò nel vestibolo per cingersi i fianchi con un asciugatoio. Al suo ritorno, riprese gli Apostoli perché discutevano tra loro sulla preminenza che spettava a ciascuno di essi. Tra l’altro, il Redentore disse che egli stesso diveniva quasi il loro servo, poiché voleva lavar loro i piedi. Li fece quindi sedere, e poi passò dall’uno all’altro per lavare i piedi a ciascuno, e quindi asciugarli. Giunto però a Pietro, costui voleva impedirgli tanta umiliazione, e quindi gli disse: – Signore, Tu lavare i piedi a me? Ma il Nazareno rispose: – Tu non comprendi quanto io ora faccio, ma lo capirai più tardi –. Mi parve che gli dicesse pure sommessamente: – La mia Chiesa sarà edificata su di te, e le porte dell’inferno non prevarranno sopra di essa. La mia forza rimarrà anche con i tuoi successori, sino alla fine del mondo... – Poi, nel presentare Pietro agli Apostoli, soggiunse: – Quando me ne sarò andato, costui occuperà il mio posto! Dopo la lavanda dei piedi, il Nazareno fece collocare la tavola al centro del Cenacolo e porre su di essa un’anfora di acqua e un’altra di vino. Poi Pietro e  Giovanni andarono a prendere il calice ricevuto da Serafia. Lo portarono come  se fosse stato un tabernacolo, e lo posero davanti a Gesù sulla mensa, sopra la quale v’era anche un vassoio ovale, con tre bianchi pani azzimi.


Gesù stava tra Pietro e Giovanni; le porte erano chiuse; tutto procedeva in un modo solenne e misterioso. Allorché il calice venne tolto dalla borsa, il Salvatore pregò e poi prese a parlare solennemente, Lo vidi spiegar la Cena e   tutte le cerimonie: mi parve un sacerdote che insegnasse a celebrar la Messa agli Apostoli. 
Tolse dal paniere una tavoletta; prese quindi un panno bianco, che copriva il calice, e lo distese sul paniere. Lo vidi togliere dal calice la patena  che ne copriva l’apertura. Presi poi i pani azzimi, li collocò sulla stessa  patena; estrasse inoltre dal calice il vasetto che vi stava dentro; poi dispose,  a destra e a sinistra di esso, sei coppe.
Allora benedisse il pane e gli oli, come suppongo; alzò con ambedue le mani la patena con i panini; quindi innalzò gli occhi al Cielo per pregare e far l’offerta;  poi ripose la patena sulla mensa e la coprì.
Preso poi il calice, vi fece infondere vino da Pietro, e acqua da Giovanni: quella che aveva prima Egli stesso benedetta. Quindi benedisse il calice, che  sollevò verso il Cielo mentre pregava. Dopo l’offertorio, ripose il calice sulla  mensa.
Giovanni e Pietro versarono acqua sulle mani, che il Salvatore teneva sopra la patena, dov’erano stati i pani; Gesù attinse con un cucchiaio un po' di  quell’acqua per spargerla sulle mani dei due Apostoli; quindi passò la patena  piena di acqua agli altri Apostoli, affinché essi pure si lavassero le mani.
Tutte queste cerimonie mi ricordavano, in un modo straordinario, quelle della Messa.
Ruppe quindi il pane in cinque pezzi, che mise sulla patena. Prese un frammento del primo pezzo e lo introdusse nel calice. Mentre faceva ciò, mi parve  di vedere la Vergine ricevere il Sacramento in un modo spirituale, quantunque  Ella non fosse presente. Non so come avvenne ciò, ma mi parve di vederla entrare  nel Cenacolo senza che ne toccasse il pavimento, per presentarsi al divin  Figliuolo e ricevere dalle mani di Lui la S. Eucaristia. Poi non la vidi più.
In quel mattino infatti, a Betania, Gesù Le aveva detto che avrebbe celebrato  la Pasqua con Lei in un modo spirituale; Le aveva, anzi, precisato l’ora  in cui Ella si sarebbe dovuta mettere in preghiera per riceverLo sacramentalmente.
Presa poi la patena con i frammenti di pane, Gesù, disse ai convitati:
– Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo, che sarà dato per voi! – Protese quindi la destra, come per benedire e, mentre così faceva, irradiava da Lui  un abbagliante splendore.
Il Nazareno aveva posto il Pane prima sulla lingua di Pietro e poi su quella di Giovanni; quindi aveva fatto segno a Giuda di avvicinarsi. L’Iscariota  era stato il terzo al quale Gesù aveva presentato il Sacramento; poi gli aveva  detto: – Fa’ presto quanto vuoi fare!
Aveva comunicato quindi gli altri Apostoli che gli si erano avvicinati a due a due.
Il Salvatore alzò poi il calice all’altezza del suo viso, e pronunciò le parole della consacrazione. Mentre le proferiva, si trasfigurava e diveniva quasi diafano.
Durante il pasto, vedevo vicino a Giuda un’orrenda figura, con le zampe pelose; quando il traditore aveva varcato la soglia del cenacolo per andarsene,  avevo visto tre demoni d’intorno a lui: uno gli entrava per la bocca, un altro lo  spingeva, e il terzo gli correva davanti. Perché notte, pareva che quei mostri  gli facessero lume. Intanto il traditore correva come un forsennato.
Dopo la scomparsa di Giuda, il Salvatore versò dentro il vasetto il divin sangue rimasto al fondo del calice; poi mise le dita sul suo orlo, e Pietro e  Giovanni gli versarono sopra acqua e vino.  
Pulito il calice, Gesù vi rimise dentro il vasetto e lo coprì con la patena; quindi lo collocò tra le sei coppe. Sulla patena, posta sopra il calice, il Nazareno aveva messo gli avanzi del Pane consacrato. Dopo la risurrezione di Lui, vidi gli Apostoli comunicarsi con quel Pane eucaristico.  
Quanto fece il Salvatore durante la istituzione dell’Eucaristia era tutto improntato a solennità; anche i suoi movimenti erano maestosi. 
Vidi gli Apostoli prendere diverse note su fogli di pergamena; e notai che essi facevano diversi inchini come i sacerdoti all’altare.  
Il Redentore disse agli Apostoli che dovevano consacrare il SS. Sacramento, alla sua memoria, sino alla fine del mondo. Insegnò loro le formule essenziali  della Consacrazione e per la Comunione. Li istruì pure su quanto dovevano  insegnare riguardo a questo mistero. Precisò il tempo in cui dovevano consumare  il resto delle Specie consacrate e il quantitativo di esse che avrebbero  dovuto dare alla Vergine.  
Parlò anche del sacerdozio, dell’unzione, del crisma e degli olii santi..."
(Da "LE RIVELAZIONI  DI  CATERINA EMMERICK", edizioni cantagalli,  1998 a cura di Don E. Pilla)

67 commenti:

  1. Allora, potrà seguire il CnC queste ispirazioni?

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  2. Dunque Kiko ha stabilito un nuovo canone formale, e noi dovremmo credergli...perchè lo dice lui...Scusate mi dite dove sta scritto questo?

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  3. Beh, le ispirazioni e le visioni della Emmerich ci possono essere utili per il nostro approfondimento e le nostre meditazioni, tanto più che la Chiesa le ha riconosciute.

    Ma non è su queste che basiamo tutto il nostro impianto critico al cammino, che è invece supportato dalle nostre esperienze, da quel che nel cammino accade confrontato col Magistero e con la tradizione bimillenaria che nessuno di noi rinnega, a differenza di Kiko e Carmen...

    Conoscendo i nostri interlocutori, se non danno autorità al Magistero che noi ricordiamo, rispetto ai vaniloqui di Kiko, figuriamoci che valore possono dare alla Emmerick!
    Comunque, ben venga, se può servire per respirare un'aria più cattolica...

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  4. Il paradosso che volevo sottolineare consiste nel fatto che al giorno d'oggi si da credito al primo "ispirato" che passa.

    Ci sono fior di "ispirati", ma DAVVERO però, che possono essere e dovrebbero essere presi a MODELLO per far fiorire veri frutti dello Spirito Santo. La Emmerick fa parte di questa nutrita schiera, ma in questo caso è anche foriera di particolari verrebbe da dire "canonici" riguardo la Sacra Liturgia officiata da Nostro Signore e dagli Apostoli nel Cenacolo! Siccome la "mania del Cenacolo" è in testa a Kiko da sempre, perchè se davvero volesse ispirarsi al Cenacolo (posto che la Chiesa è USCITA DAL CENACOLO per essere quello che Dio ha voluto!), non si ispira alla Emmerick?

    Da un lato c'è Kiko, che chiede di essere creduto sulla "parola", dall'altra c'è una SAnta che non ha chiesto nulla a nessuno, se non di morire "martire" per il suo Signore. A chi dovremmo credere?

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  5. Inoltre la Emmerick specifica che nel Cenacolo ha visto officiare, nella sua sostanza, una "protoMessa".

    Descrive i riti della Messa TRADIZIONALE, visti in NUCE nel Cenacolo. Dunque: nel Cenacolo, secondo queste SANTE ispirazioni, Nostro Signore ha posto SULLA LINGUA una FRAZIONE di Pane Eucaristico. LO FACCIANO ANCHE I "PRESBITERI" DEL CNC! Gli Apostoli erano IN PIEDI, e poi si sono avvicinati due a due al Signore, ricevendo la particola! NON ERANO SEDUTI! Gli Apostoli GENUFLETTEVANO continuamente, lo facciano anche i "presbiteri" NC!

    Il Cenacolo era suddiviso esattamente come le CHIESE Cattoliche, e la parte del presbiterio è speculare a quella della "sala principale". Divisa da una "cortina" (iconostasi-balaustra) dal resto della "sala". Al centro del "proto-presbiterio" c'è L'ALTARE CONSACRATO dal Sangue dell'Agnello, come descritto dalla Stimmatizzata. Gli Apostoli e Cristo Signore NON SI GUARDAVANO IN FACCIA mentre Gesù Istituiva il Santissimo Sacramento!

    Allora, si scopre che la Sacra Forma delle Chiese è esattamente lo sviluppo del Cenacolo: e dunque il Cenacolo più "fedele" è la Basilica Cattolica con le sue forme TRADIZIONALI.

    Dunque? Perchè non ispirarsi a questa Santa?

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  6. OT:

    Da un lancio odierno di Zenit,si apprende che all'udienza del Papa ai
    Movimenti, il 18 p.v.,il Cammino Neocatecumenale sarà rappresentato da Don Ezechiele Pasotti(assistente del seminario RM n.d.r).

    http://www.zenit.org/it/articles/la-primavera-della-chiesa-e-l-azione-dello-spirito

    OT out.

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  7. Le cosiddette ispirazioni del signor Arguello non sono altro che abusi liturgici.

    Il solito Baccalà si contorce in tutti i modi pur di dimostrare che non ce ne sono.

    Eppure sono inoppugnabili, e ripetuti ogni sabato sera. la cosa più assurda è che chi dovrebbe vigilare, i sacerdoti, nella stragrande maggioranza obbedisce alle invenzioni del signor Arguello e disobbedisce al Papa e alla Chiesa, cui ha fatto voto di obbedienza.

    Ai piccoli neocat in buona fede.

    Domani sera, sabato, sarete in celebrazione. Osservate con attenzione e sappiate che:

    * se ci saranno ammonizioni, come sempre, state trasgredendo il vostro stesso statuto, che le definisce "eventuali";

    * se faranno risonanze, state trasgredendo il vostro stesso statuto, che il sabato le consente solo in casi "eccezionali";

    * se all'Eucaristia non si comunicherà prima il sacerdote, e dopo, restando in piedi, ciascuno di voi singolarmente e subito senza aspettare gli altri, state violando i Libri Liturgici che il Papa vi ha pubblicamente raccomandato di seguire fedelmente;

    * se la purificazione dei vasi sacri non verrà effettuata esclusivamente dal sacerdote, dal diacono o dall'accolito istituito, ma dagli ostiari o dal responsabile o dai catechisti o anche da un ministro straordinario, state violando i Libri Liturgici che il Papa vi ha pubblicamente raccomandato di seguire fedelmente;

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  8. Il fatto che Kiko spacci i suoi strafalcioni liturgici per "ispirati da Dio" è una menzogna.

    Infatti, o la Chiesa ha sbagliato tutto per decine di secoli, oppure l'ispirazione di Kiko non proviene da Dio, ma proviene dal padre della menzogna.


    Ciò che dice la beata Emmerich può essere di aiuto solo per chi considera di grande rilievo la testimonianza dei santi.

    Purtroppo i neocatecumenali che abbiamo incontrato di persona e sulle pagine di questo blog, mentre si dichiarano fedelissimi ai santi, contemporaneamente rendono gloria solo a san Kiko (che perciò si è fatto stampare il suo "santino").

    È molto spassoso quando si parla di padre Pio con un neocatecumenale e gli si rivela che il santo aveva definito Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti».

    Una scenetta di qualche anno fa:

    (io) ...padre Pio definì la televisione "il tabernacolo del demonio"

    (neocat) ...ah, sì, vero, sì, padre Pio aveva la vista lunga, aveva capito benissimo in anticipo sui tempi quale squallore e quale sconvolgimento avrebbe portato in ogni famiglia, già...

    (io) ...padre Pio condannò la legge sulla riforma agraria...

    (neocat) ...ah, sì, vero, esatto, padre Pio aveva la vista lunga, aveva capito benissimo che quella riforma "rubava ai poveri per dare ai ricchi", profetico...

    (io) ...padre Pio definì gli iniziatori del Cammino «i nuovi falsi profeti»...

    (neocat) NO!!! impossibile! ti sbagli! non poteva saperlo! è morto due mesi prima che gli iniziatori cominciassero il Cammino in Italia! impossibile! questa te la sei inventata tu! padre Pio non poteva giudicare gli iniziatori senza conoscerli! impossibile! assurdo!

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  9. Ruben, non è un`udienza ma la veglia di Pentecoste che ha luogo ogni anno,l`articolo parla di un convegno il cui titolo già mi fa sorridere: “La Primavera della Chiesa e l’Azione dello Spirito”"
    La primavera della Chiesa, dove la vedono?
    Forse nello scempio liturgico e dottrinale?
    Forse nella ribellione e nell`anarchia?
    Forse nella crisi della Fede, nell`apostasia dilagante, negli scismi striscianti?

    Quando leggo i nomi dei diversi movimenti che partecipano constato che la maggior parte non hanno fatto del rispetto della Tradizione, della Dottrina e della Liturgia una priorità, ho davanti a me l`immagine della nostra Chiesa parcellizzata, divisa in tante casette ognuna con il proprio orticello.
    Leggo anche il nome delle Béatitudes, commissariata in Francia, che ha conosciuto gravissimi problemi, come se la caveranno per pretendere che quel che è successo in Francia è un dono di Dio?
    Come potranno chiamare dono di Dio, la disobbedienza, la devastazione della Liturgia?
    Come al solito taceranno, sanno ma passeranno tutto sotto silenzio.

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  10. Ma la volete finire? Ma come si fa, dico io, come si fa non considerare ispirato H24 un uomo che fa simili catechesi?

    "Quando una comunità non vi ascolta, quando la catechesi rimbalza, sapete già dove sta il pasticcio: la comunità è attaccata ai soldi e non si vuole convertire. Se ti ascoltano si convertono e se si convertono devono mollare il malloppo".

    (Or. equipes di catechisti PER LA CONVIVENZA DELLA RINNOVAZIONE DEL PRIMO SCRUTINIO BATTESIMALE, p. 5).

    Come si poteva fare a non "approvare" un simile florilegio?

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  11. @ Ruben... Il convegno conta anche sulla presenza di S. E. Mons. Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici che farà una presentazione dei movimenti ecclesiali come dono di Dio per la Chiesa....Un nome...una garanzia..

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  12. Se ricordate bene, Clemens, segretario del PCL, fu colui che dichiarò (in concordanza con quanto detto dal Papa ai Parroci romani e alla Conferenza episcopale giapponese che sarebbero occorsi tempi lunghi per l'approvazione degli statuti... ma poi fu costretto a rimangiarsi al dichiarazione il giorno dopo...

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  13. E perchè mai, mons. Clemens sarebbe un garanzia?
    Sappiamo come vanno le cose nel PCL, non ignoriamo che Rylko è fra i maggiori sponsor del cnc e uno di quelli che hanno aiutato Arguello nella sua ignobile battaglia contro le Norme di Benedetto XVI.
    Nel 2011 Mons. Clemens era senza dubbio al corrente di ciò che si stava tramando alle spalle di Benedetto XVI per strappargli l`approvazione della "liturgia" kikiana, è evidente che ha taciuto, che non ha giudicato opportuno avvertire il Papa, se i media hanno ragione non corre buon sangue fra Clemens e Mons. Gänswein...

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  14. Quando pensiamo a tutti coloro che hanno partecipato al complotto, come chiamarlo altrimenti, ordito alle spalle di Benedetto XVI, per ottenere l`approvazione di quella pseudoliturgia, se conosciamo i loro nomi, e di molti li conosciamo, restiamo basiti, quando veniamo a sapere che fra di loro c`è anche il card. Canizares, il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino(!) e la Disciplina dei Sacramenti(!!), lo sconcerto diventa sgomento.
    Diventa molto difficile dire che un nome è una garanzia, salvo se si vuole fare dell`ironia, salvo se ci si riferisce a garanzie molto particolari, garanzia di ipocrisia, garanzia di doppiogioco.

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  15. Fantastico il contorsionismo logico che si basa su questa domanda brillantissima:

    quali sono gli abusi liturgici che rendono una Messa invalida?.

    come se nelle critiche mosse al cammino si fosse mai detto che la Messa NC è invalida. Il furbone a bella posta cita abusi passibili di scomunica, alcuni inclusi (mi pare ma vado a memoria) addirittura nei Delicta Graviora.

    Qui non si parla di questo, quanto del fatto che invece di seguire "fedelmente i libri liturgici" ci si improvvisi, quando gli adattamenti ormai sono così pochi che non hanno più nessun fine, praticamente, se non l'ostinazione di Kiko. A livello catechetico non c'è nessun vantaggio a ricevere il Sacramento al proprio posto anziché in processione, ma ormai questo è concesso e non sarà mai più cambiato. Non c'è nessun particolare vantaggio nelle risonanze, che spesso sono una pesantissima autocelebrazione, fatta molte volte tanto per parlare. Non c'è un particolare vantaggio nel celebrare ancora di sabato sera dopo decenni di cammino, chi veramente si sente seguace di Cristo partecipa al Sacramento con uguale devozione ovunque si trovi.

    Fa sorridere il tentativo di piegare il discorso di Benedetto XVI al proprio volere, omettendo la parte seguente, ugualmente importante:
    La celebrazione nelle piccole comunità, regolata dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente, e con le particolarità approvate negli Statuti del Cammino, ha il compito di aiutare quanti percorrono l’itinerario neocatecumenale a percepire la grazia dell’essere inseriti nel mistero salvifico di Cristo, che rende possibile una testimonianza cristiana capace di assumere anche i tratti della radicalità. Al tempo stesso, la progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale, che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale e per la quale si attua il Neocatecumenato (cfr Statuti, art. 6), la sua forma ordinaria. Ma anche durante il cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale, proprio nella celebrazione dell’Eucaristia che è il vero luogo dell’unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della nostra maturità spirituale e ci unisce nell’unico pane che ci rende un unico corpo (cfr 1 Cor 10, 16s).

    Poi però, se uno, maturo nella Fede, seguendo il consiglio di Sua Santità Benedetto XVI decide di frequentare più la parrocchia che la comunità, di fatto si pone al di fuori della comunità.
    Curioso no?

    Le chiacchiere, come si dice dalle mie parti, stanno a zero.

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  16. quali sono gli abusi liturgici che rendono una Messa invalida?

    La messa è invalida solo quando il sacerdote non ha l'intenzione di fare ciò che fa la Chiesa.
    Il documento di cui al link è di un sacerdote secondo il cuore di Dio, che molto ci ha incoraggiati finché il Signore non lo ha chiamato a sé.

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  17. Ma anche durante il cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale, proprio nella celebrazione dell’Eucaristia che è il vero luogo dell’unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della nostra maturità spirituale e ci unisce nell’unico pane che ci rende un unico corpo. Poi però, se uno, maturo nella Fede, seguendo il consiglio di Sua Santità Benedetto XVI decide di frequentare più la parrocchia che la comunità, di fatto si pone al di fuori della comunità.
    Curioso no? Si, è curioso assaje! Ma lo volete capire o no, che la parrocchia per i neocatecumenali non esiste? Serve solo come fatto logistico?? Altro che strumento per le parrocchie, le parrocchie sono un mezzo per loro usandone però solo le sale! Ora che con Papa Francesco hanno sentito che diceva di uscire fuori....hanno vinto il terno al lotto e sono più agguerriti che mai, agguerriti con lo stampino, perchè so tutti uguali.

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  18. Per ritrovare la dottrina della Chiesa sulla Santissima Eucaristia, basta leggere o rileggere:

    -Sacrosanctum Concilium
    -Ecclesia de Eucharistia
    -Redemptionis Sacramentum


    Diventano allora evidenti gli abusi liturgici neocatecumenali, se le parole hanno ancora un senso.

    Le Norme di Benedetto XVI, trasmesse nel 2005 hanno come obiettivo di sopprimere quegli abusi.

    Dalla REDEMPTIONIS SACRAMENTUM:

    [11.] "Troppo grande è il Mistero dell’Eucaristia «perché qualcuno possa permettersi di trattarlo con arbitrio personale, che non ne rispetterebbe il carattere sacro e la dimensione universale».[27] Chi al contrario, anche se Sacerdote, agisce così, assecondando proprie inclinazioni, lede la sostanziale unità del rito romano, che va tenacemente salvaguardata,[28] e compie azioni in nessun modo consone con la fame e sete del Dio vivente provate oggi dal popolo, né svolge autentica attività pastorale o corretto rinnovamento liturgico, ma priva piuttosto i fedeli del loro patrimonio e della loro eredità. Atti arbitrari, infatti, non giovano a un effettivo rinnovamento,[29] ma ledono il giusto diritto dei fedeli all’azione liturgica che è espressione della vita della Chiesa secondo la sua tradizione e la sua disciplina. Inoltre, introducono elementi di deformazione e discordia nella stessa celebrazione eucaristica che, in modo eminente e per sua natura, mira a significare e realizzare mirabilmente la comunione della vita divina e l’unità del popolo di Dio.[30] Da essi derivano insicurezza dottrinale, perplessità e scandalo del popolo di Dio e, quasi inevitabilmente, reazioni aspre: tutti elementi che nel nostro tempo, in cui la vita cristiana risulta spesso particolarmente difficile in ragione del clima di «secolarizzazione», confondono e rattristano notevolmente molti fedeli.[31]

    [12.] Tutti i fedeli, invece, godono del diritto di avere una liturgia vera e in particolar modo una celebrazione della santa Messa che sia così come la Chiesa ha voluto e stabilito, come prescritto nei libri liturgici e dalle altre leggi e norme. Allo stesso modo, il popolo cattolico ha il diritto che si celebri per esso in modo integro il sacrificio della santa Messa, in piena conformità con la dottrina del Magistero della Chiesa. È, infine, diritto della comunità cattolica che per essa si compia la celebrazione della Santissima Eucaristia in modo tale che appaia come vero sacramento di unità, escludendo completamente ogni genere di difetti e gesti che possano generare divisioni e fazioni nella Chiesa.[32]"


    Che cosa non è chiaro in quelle parole?

    La Liturgia è sacra, nessuno può permettersi né di aggiungere, né di togliere nulla.
    Invece Arguello, un laico, ha costruito una "liturgia" a suo piacimento, con la scusa di adattarla alle sue comunità, ai...lontani che, se entrassero in una chiesa e trovassero la Messa ( e quelle robe lì, ipse dixit) scapperebbero!

    Purtroppo chi doveva vigilare, non solo non ha corretto e fermato la superbia e la ribellione di quel laico, ma ha taciuto e anche incoraggiato.
    Questa è un`amara realtà, è quella di una Chiesa che ha lasciato la Santissima Eucaristia, in cui è contenuto il suo intero bene spirituale, ovvero Cristo stesso, nostra Pasqua, fonte e culmine di tutta la vita cristiana, nelle mani di chi l`ha ferita, calpestata, devastata.

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  19. Ai piccoli neocat in buona fede e ai cristiani della domenica.

    L'ipocrisia in cui porta a vivere il cosiddetto cammino è indispensabile per sopravvivere alle continue pressioni psicologiche e morali degli illuminati catechisti.
    A riprova basta leggere quel che scrivono, mentendo, i vari Baccalà, Vecchia Volpe e compagnia bella.

    Ora, in tema di disobbedienze e abusi liturgici del cammino, sempre gli stessi ogni sabato nonostante i richiami del Papa e il loro stesso statuto, ne ho indicato alcuni in un post precedente.
    Per chiarezza ve li riporto. Nella celebrazione del sabato sera:
    * se ci saranno ammonizioni, come sempre, state trasgredendo il vostro stesso statuto, che le definisce "eventuali";
    * se faranno risonanze, state trasgredendo il vostro stesso statuto, che il sabato le consente solo in casi "eccezionali";
    * se all'Eucaristia non si comunicherà prima il sacerdote, e dopo, restando in piedi, ciascuno di voi singolarmente e subito senza aspettare gli altri, state violando i Libri Liturgici che il Papa vi ha pubblicamente raccomandato di seguire fedelmente;
    * se la purificazione dei vasi sacri non verrà effettuata esclusivamente dal sacerdote, dal diacono o dall'accolito istituito, ma dagli ostiari o dal responsabile o dai catechisti o anche da un ministro straordinario, state violando i Libri Liturgici che il Papa vi ha pubblicamente raccomandato di seguire fedelmente.


    Sono inoppugnabili, documentati con innumerevoli foto e filmati e, soprattutto, voi piccoli neocat potete constatare di persona che avvengono ogni sabato sera.
    Che significa? Significa che siete in un movimento che pretende dalla Chiesa ogni genere di aiuto e approvazione, si autodefinisce cattolico e poi fa come gli pare, disobbedendo allegramente al Papa, inventando interpretazioni “creative” della Scrittura, in contrasto con quelle della Chiesa.

    E gli ipocriti neocat duri e puri, non potendo smentirli in nessun modo, che dicono?
    Ecco: " ... Guardate apostata :questa è davvero una sorta di abuso psicologico voler a tutti i costi confondere coloro che hanno iniziato il cammino da poco ed instillargli il dubbio e la malafede,ma vi rendete conto a che punto siamo arrivati ,apostata si arroga il diritto di trattare il prossimo come un 'ameba e non come essere pensante e cerca di intimorirlo ..questa è violenza psicologica Alessandra".
    "Poverino mi fa tanta pena!!!Vive nella menzogna poveraccio!!(è Baccalà)"
    .

    Baccalà, Alessandra, se ne avete il coraggio provate a smentirmi pubblicamente! Dimostrate, Libri Liturgici e statuto alla mano, che non è vero quello che ho scritto!
    Non possono smentirmi, perché è vero, documentato e tutti voi che andate in celebrazione il sabato potete vederlo con i vostri occhi.
    Non possono smentirmi, perché lo statuto, i pubblici richiami papali, i Libri Liturgici sono riscontrabili da tutti.
    Non possono smentirmi perché il confronto fra la prassi inventata dal signor Arguello e le disposizioni di statuto e Libri Liturgici è facilissimo, non ci sono dubbi interpretativi, e chiunque è in grado di farlo.

    Perciò i neocat duri e puri ipocritamente insultano. Per loro non importa disobbedire al Papa, si preoccupano che i piccoli scoprano l’inganno. I piccoli per loro sono solo un gregge che deve obbedire, tacere e versare la decima!
    Quante volte abbiamo posto su questo blog domande documentate inoppugnabilmente sul cammino e nessuno mai ha voluto rispondere salvo offendere!
    Nessuno dirà mai "stiamo sbagliando, dobbiamo obbedire al Papa e alla Chiesa". No. Si deve obbedienza solo al signor Arguello, laico esorcista benedicente, spedizioniere di cefale in Cina.

    Badate che è gente come questa che negli scrutini pretenderà obbedienza assoluta da voi, non darà mai spiegazioni e vi imporrà di obbedire ai loro ordini sul vostro matrimonio, figli, affetti, lavoro, soldi, amicizie e quant'altro.
    Aprite gli occhi, e di abusi ne scoprirete tanti altri.

    RispondiElimina
  20. Dimentichi un elemento, apostata, la Comunione presa al proprio posto che non è prevista dai Libri Liturgici, che doveva essere soppressa con le NORME di Benedetto XVI che appunto, lo ripeto, voleva che anche per la Comunione i neocatecumenali si adeguassero a ciò che è in uso nella Chiesa cattolica.
    Nella Chiesa cattolica ci si accosta alla Comunione in processione non si sta al proprio posto e non ci si comunica seduti dopo aver ricevuto la Comunione in piedi!

    Basta leggere i documenti del Magistero per capire che il modo nc di comunicarsi è un abuso liturgico.
    Ma c`è l`art. 13 dello statuto, siamo stati approvati!
    Diranno in coro i neocatecumenali!
    E spazzeranno via con disprezzo le NORME di Benedetto XVI, mentiranno sulla disobbedienza di Arguello, su quella dei presbiteri( ancor più grave).
    Solo quelli in buona fede potrebbero e dovrebbero porsi la domanda:
    ma come è arrivato nello stauto quell`articolo 13 che fissa la disobbedienza del cnc al Papa?
    Il Papa ci aveva dato delle Norme, ce le ha confermate lui stesso oralmente, non le ha annullate, non ha mai detto: ho rinunciato alle mie norme, eppure non facciamo quel che ci ha ordinato.
    Allora che cosa è successo?
    Come è possibile che la ribellione di un laico, e dei suoi potenti protettori intra muros vaticani, sia riuscita a vanificare la volontà e l`autorità di un Papa?

    Non è perchè una battaglia indegna che ha avuto per oggetto il cuore della nostra Fede, la Liturgia, che si è svolta alle spalle del Santo Padre, tradito dai suoi collaboratori, è riuscita a bypassare l`autorità del Papa, che il modo di comunicarsi dei neocatecumenali cessa di essere un abuso liturgico, non credo che sia stato aggiunto un articolo ad hoc nei libri liturgcici per renderla ortodossa.

    RispondiElimina
  21. @ Luisa.

    Capisco le tue argomentazioni ma, sic stantibus rebus, è loro concesso di stare al proprio posto, e tanto basta.

    Perciò, nell'evidenziare gli aspetti problematici del cammino, è bene attenersi solo ed esclusivamente alla situazione reale, a ciò che è consentito formalmente e a ciò che non lo è.

    Gli aspetti che tu hai evidenziato sono utili ad una discussione approfondita ma, come ho scritto, si contesta solo la realtà dei fatti, alla luce delle norme vigenti, che ci piacciano o no.

    Ciao

    RispondiElimina
  22. @ apostata
    "Guardate apostata: questa è davvero una sorta di abuso psicologico..."

    Cosa leggo mai, apostata? E io che ho dialogato con lei! Mi sono informato: lei è accusato di abusi psicologici su scala internazionale! Non mi rivolga più commenti :-)

    Cesap

    Codacons

    insidie per i seguaci

    E qui mi fermo con i link, apostata, per non infierire su di lei con gli abusi psicologici che lei pratica su scala internazionale.

    RispondiElimina
  23. Penso che ogni singolo neocatecumenale di buona volontà debba aprire gli occhi e l'intelletto innanzitutto sul vero significato dell'Eucaristia, cioè Santo Sacrificio e non una semplice cena pasquale.

    A tal proposito potrebbe riflettere sul fatto che in comunità si parla sempre di mensa e mai di altare. Non c'è mensa senza altare.
    Potrebbe riflettere sul fatto che l'altare raffigura il Golgota, e per questo è innalzato rispetto al resto dell'assemblea. Durante la consacrazione del pane e del vino Gesù agisce sacrificandosi nuovamente in modo incruento come fece sulla croce. L'altare diventa mensa dopo che è avvenuto il sacrificio, e i fedeli sono invitati ad accostarvisi per ricevere l'Ostia (che in latino significa vittima sacrificale).

    Dovrebbe poi anche riflettere sul fatto che Gesù ha voluto distinguere chiaramente il momento della cena con i suoi (che seppure aveva i caratteri di una cena pasquale ebrea, fu consumata il giorno prima della Parascéve) da quello in cui ha istituito l'Eucaristia. Questo è evidente anche nelle rivelazioni della Beata Emmerick sopra riportate, ma la spiegazione io l'ho trovata la prima volta nel secondo volume del libro Gesù di Nazareth di Benedetto XVI.
    Inoltre, come ci ha fatto notare Mic, nel testo originale le parole per definire il pane usato dagli ebrei e il Pane di Vita di cui parla Gesù sono diverse. Per cui cade la definizione di cena pasquale ebrea, la liberazione di Israele dalla schiavitù dell'Egitto... Sono solo prefigurazioni nell'Antico Testamento portate a compimento da Gesù in modo completamente nuovo (Nuovo Testamento).

    Se riesce a focalizzarsi su questo, il neocatecumenale potrà cominciare a capire l'importanza di ogni gesto, come inginocchiarsi durante la consacrazione (come fa ad esempio durante la proclamazione del Vangelo della Passione nel momento della morte in croce di Gesù: sta accadendo la stessa cosa che viene narrata nel Vangelo! Perché lì mi inginocchio e durante la Messa resto in piedi?). Capisce che non è importante ciò che si fa (i canti di Kiko, le risonanze, le ammonizioni ecc...), perché l'Eucaristia è prima di tutto azione di Cristo stesso.

    Allora comincerà a capire che per tutti gli anni di cammino ha celebrato qualcosa di diverso di quello che la Chiesa ha sempre celebrato. Comincerà a capire l'importanza di rispettare le norme sulla liturgia e sulla musica sacra.

    Tutto il resto viene di conseguenza.

    Questo è stato un po' il mio percorso mentale, e devo ringraziare anche questo blog per avermi aiutato ad aprire gli occhi.


    Per tanto, cari neocatecumeni che passate da queste parti: non so come siete venuti qui quest'oggi, ma io vi invito ad aprire il vostro cuore e la vostra mente alla Verità. Perché magari oggi hai la possibilità di conoscere veramente Cristo, di capire che colui di cui ti hanno parlato i catechisti non è esattamente lo stesso Cristo di cui parla la Chiesa! Ci assomiglia, ma è un po' diverso.

    Il vero Cristo non ti insozza gli occhi con il fango dei tuoi peccati, non ti taglia come un fico sterile, non ti chiude le porte in faccia se arrivi tardi perché eri senza olio!
    Cristo è vero che ti ama così come sei, ma lui soffre per i nostri peccati, per questo all'adultera ha detto "Va' e non peccare più!".
    Non siamo schiavi del demonio, ma figli di Dio!

    RispondiElimina
  24. @ Lino

    Tu quoque, Brute... :-)

    La cosa più assurda è che se c'è gente che compie violenze psicologiche e morali, specialmente dal secondo scrutinio in poi, sono proprio i loro catechisti. Sapessi quanta gente ho visto piangere negli interrogatori.
    Non male per un cammino di formazione cristiana, vero?

    Qualcosa è trapelato già da tempo, per questo nello statuto, puntualmente disatteso, si richiama esplicitamente al rispetto del foro interno.

    Comunque, in attesa di altri insulti da parte dei disertori incapaci di smentirmi, ne approfitto per indicare altri due spunti di riflessione sul cosiddetto cammino dedicati

    ai piccoli neocat in buona fede

    I catechisti che hanno in mano la vostra vita, i vostri affetti, i vostri figli, il vostro lavoro, cui dovete obbedienza assoluta, si formano nel seguente modo:
    ascoltano un passaggio come uditori due volte e imparano a memoria il mamotreto.
    Secondo loro questo basta per essere illuminati dallo Spirito Santo e ottenere in dono il discernimento sulla vostra vita.
    Da quel momento ogni cosa che vi ordineranno sarà indiscutibile.
    Come il signor Arguello si è umilmente autodefinito: "Io sono il nuovo Giovanni in mezzo a voi", loro diranno di essere i "vostri angeli".

    Domanda: fareste un viaggio macchina, con a bordo voi e i vostri figli, facendola guidare da uno che ha solo guardato due volte altri guidare e ha imparato a memoria il libretto di istruzioni?

    Questo è il livello di preparazione spirituale e umana dei catechisti.

    Secondo spunto di riflessione.

    E' assolutamente vietatissimo cambiare alcunché della prassi pseudoliturgica e degli arredi imposta dal signor Arguello.

    Provate a cambiare una virgola e sentirete i catechisti!
    Piccolo e facile esempio: in Quaresima, sopra l'altare non devono esserci fiori.
    Ditelo alla prossima Quaresima di non metterne sopra il tavolone, e vedrete che risposta vi daranno.

    Chiedetevi allora perché alla Chiesa e al Papa disobbediscono da sempre infischiandosene, ed invece seguono ferreamente tutto quel che vuole il signor Arguello.

    Perché? Usate la ragione, come dice il Papa, non buttatela via come pretendono i catechisti.

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  30. Chiedo cortesemente di non inserire dei copia-e-incolla di articoli già presenti in internet, ma di segnalarne il link.

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  31. perchè avete cancellato l'intervento di Pier Giorgio Liverani?? Era davvero interessante!

    RispondiElimina
  32. Apostata, permettimi di dissentire.
    Hai ragione nel senso che c`è un articolo 13 in uno statuto che è stato approvato dal PCL, ma non si può e non si deve ignorare COME quella consegna è avvenuta, non si può e non si deve ignorare che quell`articolo va CONTRO i libri liturgici, CONTRO le NORME del Papa che appunto voleva sopprimere gli abusi introdotti da Arguello e che avavano durato fin troppo.

    L`approvazione dello statuto era sottomessa alla condizione che i neocatecumenali si conformassero anche per la Liturgia alle norme della Chiesa.
    Aiutando Arguello nella sua ribellione, il PCL ha non solo tradito il Papa ma è andato contro il Magistero della Chiesa e contro i libri liturgici.

    I neocatecumenali hanno disobbedito, il Papa è stato disobbedito, e quella prassi abusiva è entrata in uno statuto.
    Il lungo silenzio di Benedetto XVI dopo quella consegna parla più di tante parole.
    Il modo di comunicarsi dei nc è in uno statuto ma ciò non toglie che è un abuso liturgico, che non è previsto dai libri liturgici.
    Uno statuto come è stato dato può essere tolto o modificato.

    RispondiElimina
  33. Ci sono due aspetti della questione, e dipendono entrambi da "fattori umani" (quali possono essere ad esempio la stampa e i soldi).

    Se parlo col vescovo, non posso dire "il Cammino è eretico, il Cammino celebra strafalcioni". Il vescovo lo sa che è vero ma ha paura di ammetterlo perché teme di finire il giorno dopo su tutti i giornali come "l'anti-Kiko" (o peggio, teme rappresaglie, anzitutto quella di perdere l'«oliatura»...).

    Per cui nel parlare col vescovo sono costretto ad attenermi ai dati "compatibili coi notiziari ecclesiali" e dare peso persino alle frasi che i kikos sfruttano in modo propagandistico ("Riconosco il Cammino", "dono dello Spirito", eccetera). Cosa che in fondo in fondo non cambia molto la situazione.

    Infatti ciò che danneggia il Cammino non sono le "accuse", ma i fatti concreti.

    I discorsi di Kiko, gli strafalcioni del sabato sera (oggi è sabato!), le foto dei kikos che loro stessi mettono in giro, eccetera: le prove concrete che il Cammino non porta all'unica vera fede dell'unica vera Chiesa.

    Al Cammino fa più danno la foto della "comunione seduti" che l'accusa di essere eretici: fa più danno la dimostrazione (proveniente da loro stessi!) che l'accusa (hanno imparato molto bene a banalizzare le accuse, a "personalizzarle" in modo da farle sembrare opinioni di qualche sporadico sbroccato).

    Anche Liverani (nel 2002 come oggi) sa benissimo che certe "approvazioni" (anche da parte di dicasteri vaticani) sono manovre condotte non per il bene del popolo di Dio, ma per altri motivi (di "politica ecclesiale", di "oliatura", di "lotte intestine" tra prelati o addirittura contro il Santo Padre, come affermò il card. Burke quando disse che l'autoapprovazione all'insaputa del Papa della liturgia dei kikos andava esplicitamente contro le indicazioni liturgiche del Papa stesso).

    Possiamo star certi che il Padre della menzogna, vero padre del Cammino Neocatecumenale, utilizza il meglio delle sue energie per convincere i cuori dei kikos più onesti che tutto sommato le disubbidienze sarebbero ubbidienze, gli strafalcioni sarebbero pura liturgia, che il "sentirsi bene" in comunità sarebbe sinonimo di santità, che lo strapotere dei cosiddetti "catechisti" è un carisma divino garantito anzitutto al sommo Kiko... ridurre la vita spirituale ad un "qui mi son sempre trovato bene"...

    Questi "semplici", infatti, di fronte ai fatti concreti rischiano di riconoscere la menzogna fondamentale del Cammino.

    Per questo gli strenui difensori del Cammino non si stancano mai di mentire, calunniare, mistificare, mormorare, insultare, denigrare, banalizzare, sminuire...

    RispondiElimina
  34. Ai piccoli neocat

    Come volevasi dimostrare.
    Ho elencato gli abusi liturgici e statutari a cui assistete ogni sabato sera.
    I neocat disertori duri e puri anziché opporre fatti e documenti ad altrettanti fatti e documenti hanno risposto al loro modo consueto, con gli insulti.

    Evidentemente non bastavano. In mancanza di altro, secondo il solito stile ipocrita, il patetico Baccalà aggiunge ai soliti insulti una manovrina fuorviante.
    Eccovelo: "l'aprostata,chiedo scusa,l'apostata ci illumini ma l'Eucarestia del sabato sera non doveva essere cancellata? ... voi"osservatori"vi arrabbiate,vomitate livore continuamente",

    Patetico Baccalà, quando mai ho scritto qualcosa della cancellazione di cui straparli?
    Anche in questo caso, provamelo se sei capace!
    Da bravo adulto nella fede, che ama il nemico, sai solo insultare.
    Ho elencato una serie di abusi reiterati, e tu non sei stato capace di smentirne uno!

    Sto ancora aspettando che ci racconti cosa hai spiegato ai Testimoni di Geova che i sacerdoti non sapevano.

    Sei quello che ha avuto la protervia di definire i cosiddetti cristiani della domenica omuncoli mediocri che affollano la Chiesa, invidiosi di chi mediocre non è

    Sei quello che per difendere le invenzioni del signor Arguello ha scritto che anche il Papa non rispetta la Liturgia.

    Per non parlare delle balordaggini del diacono di fatto, del sopra che non può essere al centro, eccetera.

    Cari piccoli neocat in buona fede, il patetico Baccalà rappresenta perfettamente quel che si diventa negli anni: ipocriti in malafede.

    A gente così affidereste la vostra vita?

    Baccalà, Vecchia Volpe, Alessandra, Katartiko e compagnia tutta, potete offendere e insultare quanto volete, ma le persone leggono, si informano, confrontano e capiscono. Anche se i catechisti dicono e ripetono "fidatevi, buttatevi, lasciate perdere la ragione".

    Brutta cosa la libertà, vero?

    RispondiElimina
  35. Vorrei ringraziare Sebastian e apostata (mi scuso con chi dimentico) per le loro testimonianze, per i loro contributi che ci mostrano il percorso che stanno facendo.
    Sono veramente grata a chi dona a questo blog la sua esperienza, condividendola con noi, con chi come loro è uscito dal cnc, e rivolgendosi a chi è ancora nel "cammino".
    Il loro apporto è molto importante e prezioso, per chi come me non è mai entrato nel cnc è sempre impressionante vedere come, da anni ormai, persone che non si conoscono danno testimonianze convergenti, raccontano le stesse esperienze, per taluni le stesse sofferenze, oggi più che mai mi sembra che la loro presenza è significativa e veramente importante.

    RispondiElimina
  36. Sempre a proposito dell`art.13 dello statuto.

    Se il Magistero della Chiesa e i libri liturgici mi dicono una cosa e lo statuto di un movimento ne dice un`altra, anzi realizza ciò che il Magistero mi dice essere degli abusi, chi devo credere?
    Evidentemente credo e rispetto il Magistero della Chiesa.

    Se la prassi descritta in quell`articolo comporta le invenzioni fatte da un laico che si è permesso di aggiungere, togliere e modificare la sacra Liturgia e che il Magistero mi dice :
    " Nessuno può permettersi né di aggiungere, né di togliere nulla”
    che cosa devo pensare?

    Che un Pontificio Consiglio dei laici ha il diritto di ignorare il Magistero, di contraddirlo?
    Evidentemente il PCL non ha quel diritto, eppure, contro il Papa, contro le sue norme che ricordavano quelle della Chiesa, ha consegnato uno statuto al cnc.

    Devo allora, con amarezza, dedurne, che lotte di potere e di influenza, anche contro il Papa, hanno la prevalenza sul Magistero?
    Che chi conduce quelle lotte intestine si arroga anche il diritto della disobbedienza, calpestando il Magistero della Chiesa che mi dice che la Liturgia è un bene indisponibile?

    Ebbene come cattolica, resto fedele alla Dottrina della Chiesa, al suo Magistero che mi dicono che la prassi liturgica neocatecumenale non è conforme.
    Fra il Magistero della Chiesa e uno statuto di un movimento mi sia permesso ancora di scegliere la fedeltà e l`obbedienza al primo.

    RispondiElimina
  37. @ Luisa ha detto:
    "Nessuno può permettersi né di aggiungere, né di togliere nulla”

    E' una chiosa di Apocalisse 22:18-19, naturalmente.
    Questi signori, cara Luisa, stanno togliendo molto alla Chiesa: in primo luogo negandole la molteplicità dei carismi che lo Spirito suscita, con un'operazione sincretica di reductio ad unum, al solo (supposto) carisma di un (supposto) pittore laico, un (supposto) ispirato.

    Un giorno spiegherò loro il significato di Luca 10:38-42 di Marta e Maria, così come lo spiegò a me un vero maestro ispirato, un ingegnere chiamato a progettare un santuario mariano che, a seguito della chiamata, addirittura si fece sacerdote. Pur essendo diventato rettore del santuario, passò la maggior parte delle sue ore in un confessionale, accanto al quale aveva messo un campanello per essere disponibile a confessare in ogni ora del giorno e della notte. E per parlare di Vangelo, in ogni ora del giorno e della notte.

    Kiko non si è fatto prete. Poco male: ognuno ha il suo carisma. Kiko, però, pretende di poter insegnare ai preti. Il mio maestro lo avrebbe fatto nero.

    Un giorno spiegherò al gatto, alla volpe e al katartiko il senso di "Marta presa dai molti servizi".

    RispondiElimina
  38. Il Corpo di Cristo di cui noi ci cibiamo durante la Santa Messa è lo stesso Corpo che Cristo, per amor nostro, espose ai flagelli, alle percosse, alla Crocifissione.
    Cibarci del suo Corpo cosa significa se non partecipare con Lui, offrirci con Lui, per amore suo, come vittime di espiazione...

    Questo modo di ricevere la Comunione...è di una tristezza infinita...
    L'atteggiamento invece di ricevere il Corpo di Cristo in ginocchio e sulla lingua esprime di più il mio atteggiamento di Fede interiore di offerta che faccio a Dio della mia vita per amore suo.


    Mario

    RispondiElimina
  39. Ai piccoli neocat in buona fede

    Eccovi, a ulteriore conferma di quanto scritto sugli abusi liturgici e statutari, l'ennesima dimostrazione di ipocrisia e ignoranza del patetico Baccalà. Leggete quel che scrive lui, poi leggete cosa dispone la Chiesa, e con la vostra ragione tirate le conclusioni.

    Cominciamo dalle ammonizioni definite eventuali, cioè che non devono esserci sempre.
    Baccalà prima cerca di fuorviare il discorso: " ... il Papa nell'ultima udienza ha detto esattamente il contrario cioè che i neocatecumeni debbono fare l'Eucarestia il sabato sera".
    Bravo furbo, e quando mai ne ho parlato?
    Dopodiché mente scrivendo: "... Poi la parola eventuale monizioni non c'è nello Statuto ma nella lettera di arinze la quale come si sa è quasi del tutto decaduta con lapprovazione definitiva dello Statuto.Ma comunque a ricordare che le monizioni si possono essere fatte è la stessa lettera di arinze te lo ricordo.Le monizioni sono contemplate institutio Generalis Missalis Romani”nn. 105 e 128".
    L'asino mente sapendo di mentire. La lettera di Arinze, che reca le decisioni del Papa, è parte integrante dello statuto, precisamente all'art. 13, comma 3, nota 49: : Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa
    Sede (49). Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie,
    i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto. nota 49: Cfr. BENEDETTO XVI, Discorso alle Comunità del Cammino Neocatecumenale del 12 gennaio 2006: Notitiae 41 (2005) 554-556; CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera del 1° dicembre 2005: Notitiae 41 (2005) 563-565;
    .
    Anche il messale Romano è citato a sproposito. Ecco il testo: "MR 105 b: il commentatore, che, secondo l’opportunità, rivolge brevemente ai fedeli spiegazioni ed esortazioni per introdurli nella celebrazione".
    MR 128: "Terminata la colletta, tutti siedono. Il sacerdote in modo molto breve può introdurre i fedeli alla Liturgia della Parola. Il lettore va all’ambone e proclama la prima lettura dal Lezionario, già là collocato prima della Messa. Tutti ascoltano. Alla fine il lettore pronuncia l’acclamazione Parola di Dio e tutti rispondono Rendiamo grazie a Dio".
    Chiaro? E Baccalà mente.

    Risonanze.
    Ecco che scrive Baccalasino: ... ?In quale articolo dello Statuto si dice una cosa simile?La lettera di arinze dice che le risonanze si possono fare guarda un po!Non ci provare che ti sgamiamo!Asino!....
    Bravo somaro ignorante e in malafede! Prima inventi che "è quasi completamente abrogata" e poi la richiami, sbagliando.
    Ecco l'art. 3 comma 2 della Lettera di Arinze, che è parte integrante dello Statuto: “È lecita la proposta di una breve didascalia per favorire la maggior comprensione della liturgia che viene celebrata e anche, eccezionalmente, qualche eventuale testimonianza sempre adeguata alle norme liturgiche e offerta in occasione di liturgie eucaristiche celebrate in particolari giornate (giornata del seminario o del malato, ecc.) se ritenuta oggettivamente conveniente, come illustrativa dell’omelia regolarmente pronunciata dal sacerdote celebrante. Queste didascalie e testimonianze non devono assumere caratteristiche tali da poter essere confuse con l’omelia”.

    PERCIO' A NORMA DI STATUTO LE AMMONIZIONI DEVONO ESSERE EVENTUALI E LE RISONANZE ECCEZIONALI.

    Avete visto, piccoli neocat? La menzogna come sistema. Il sabato nelle vostre comunità si obbedisce alla Chiesa o al signor Arguello?

    (segue)

    RispondiElimina
  40. (segue)
    Ai piccoli neocat in buona fede.

    Passiamo agli abusi liturgici.
    Comunione: prima il sacerdote e poi i fedeli.

    L'ipocrita Baccalasino scrive: "...Nemmeno l'istr.Redemptionis Sacramentum menziona quanto tu dici ti prego di citare a quale documento ti riferisci.La comunione nelle celebrazione CNC viene fatta prima dal Presbitero dopo la formula il Corpo di Cristo ci custodisca per la vita eterna. Nessuno si comunica prima del Presbitero quindi non dici la verità e una stupidaggine.La comunione si fa sempre insieme anche se l'Ostia viene mangiata prima o dopo o viene data con qualche secondo di differenza".

    Solito sistema, mescola menzogne a cose assolutamente false. Scrive "viene fatta prima dal Presbitero ... Nessuno si comunica prima del Presbitero".
    Viva la bestia! Falso che prima si comunichi il sacerdote, falso che io abbia mai scritto che i fedeli si comunicano prima dello stesso.
    Voi tutti, piccoli neocat, vedete ogni sabato che la Comunione viene fatta contemporaneamente al sacerdote, violando la Liturgia.
    Leggete come stravolge l'art. 86 del Messale!
    E come finga di non sapere che l'ISTRUZIONE Redemptionis sacramentum su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia disponga: [88.] I fedeli di solito ricevano la Comunione sacramentale dell’Eucaristia nella stessa Messa e al momento prescritto dal rito stesso della celebrazione, vale a dire immediatamente dopo la Comunione del Sacerdote celebrante.

    Cari piccoli neocat, chi mente?
    La risposta potrete darvela da soli rileggendo bene quel che scrive Baccalà e quel che dispongono i Libri Liturgici.

    Dopodiché saprete se siete in presenza di un abuso o no.

    (segue)

    RispondiElimina
  41. (segue)

    Ai piccoli neocat in buona fede.

    Purificazione.
    L'asino dove si è documentato? Su ... Wikipedia! Ecco che scrive: "Premesso che la purificazione dei vasi sacri non è stata mai fatta dagli ostiari nè dai responsabili,nè dai catechisti sono nel CNC quasi da trenta anni,mai visto una cosa simile,bisogna però dire che la purificazione dei vasi sacri,mancando il Diacono o l'accolito istituito ,può essere fatta da un semplice ministrante. In tutte le parrocchie le funzioni dell'accolito istituito,quando questo manca,vengono effetuate dai mistranti che a volte sono anche giovanissimi e donne ,agendo da accoliti di fatto non istituiti.Questo amico legga wikipedia alla voce accolito e vi leggerà quanto segue: "Nella Chiesa cattolica romana il ministero dell'accolitato viene conferito in modo ufficiale e permanente dal vescovo; tuttavia quasi tutte le funzioni dell'accolito vengono svolte da donne e uomini (spesso giovani) che non sono stati istituiti ufficialmente in questo ministero e che normalmente vengono chiamati ministranti".
    L'asino mente spudoratamente. Alzi la mano chi in comunità non ha mai visto fare la purificazione agli ostiari, al responsabile o ai catechisti.

    Leggete cosa dispone il Messale Romano:
    98. L’accolito è istituito per il servizio all’altare e per aiutare il sacerdote e il diacono. A lui spetta in modo particolare preparare l’altare e i vasi sacri, e, se necessario, distribuire l’Eucaristia ai fedeli di cui è ministro straordinario. Nel ministero dell’altare, l’accolito ha compiti propri che egli stesso deve esercitare (Cf. nn. 187-193).
    192. L’accolito istituito, terminata la distribuzione della Comunione, aiuta il sacerdote o il diacono a purificare e riordinare i vasi sacri. In assenza del diacono, l’accolito istituito porta i vasi sacri alla credenza e lì, come si usa abitualmente, li purifica, li asterge e li riordina.
    La menzogna di Baccalà gioca sul fatto che ci sono altre forme di accolitato, come il lettore, e anche temporanee. Ma nessuno può sostituire l’accolito istituito nella purificazione. Se mancano sia lui sia il diacono deve provvedere il sacerdote. Punto.

    Infatti il Messale prevede che gli altri accoliti, anche temporanei, possano fare servizio anche all'altare, ma ne esclude la purificazione.
    Leggete: 100. Se manca l’accolito istituito, si possono designare, per il servizio dell’altare in aiuto al sacerdote e al diacono, altri ministri laici che portano la croce, i ceri, il turibolo, il pane, il vino, l’acqua. Essi possono essere anche incaricati per distribuire la Comunione come ministri straordinari.

    Chiaro?

    Dovete essere grati a gente come Baccalà, che conferma quel che scriviamo: i neocat duri e puri sono ipocriti, vivono di menzogna e hanno una cultura formatasi su Wikipedia.

    Affidereste la vostra vita e quella dei vostri figli a gente così?

    Vi do un altro spunto di riflessione.
    L'art. 13 c. 4 dello statuto dispone che "La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale...".

    Nella vostra comunità, questa disposizione è sempre rispettata? O non lo è mai?

    E per finire:
    "facci vedere queste foto e questi filmati verifichiamo se dici la verità!
    Vai su Youtube, ce n'è un ricco campionario!


    Quali sarebbero le interpretazioni creative della Scrittura in contraddizione con quelle della Chiesa ti dispiace elencarcele?.
    Volentieri! Confronta il signor Arguello su youtube quando continua con la solfa dell'uomo schiavo del demonio con il Magistero.

    p.s. Salutaci i Testimoni di Geova tuoi ammiratori...

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  42. Non risponderò a nemmeno uno dei tuoi deliri, Baccalà, sulla mia persona. Rileggiti quello che hai scritto e renditi conto di cosa mi accusi e insinui e contemporaneamente esalti te stesso a uno che capisce tutto.

    Benedetto XVI ha detto chiaro e tondo che i cristiani neocatecumenali, maturando progressivamente nella fede sono chiamati a vivere di più la vita della comunità ecclesiale ovvero della Parrocchia, la Parrocchia che tu, come tutti quelli della tua specie, considerate finita e gli state appunto dando il colpo di grazia.
    Ma tu certo capisci più di Benedetto XVI, da te definito grande teologo ma non altrettanto grande liturgo.

    Continuando a denigrare il valore dei Sacramenti, non fai altro che distruggere tutto ciò che di santo c'è nella Santa Chiesa Cattolica.
    Continui a non capire che è dai Sacramenti che viene la Grazia e non perché lo dico io, che sono un povero imbecille, ma perché è così!

    La Santità viene dai Sacramenti, dall'amicizia con Dio, dalla Preghiera costante, dalla battaglia contro le tentazioni, e da questa mille virtù, doni dello Spirito Santo che ha il potere di testimoniare al tuo spirito che sei Figlio di Dio e che ti permette di vedere l'opera di Dio potente nella tua vita, e infine da questo viene la Testimonianza!

    E oggi, il nostro Vescovo, ha sottolineato proprio questo: la conversione delle persone viene dalla Testimonianza di chi ha conosciuto Cristo, e chi ha conosciuto Cristo prima di tutto testimonia con la propria vita! CON I FATTI! Perciò ci ha esortato tutti (anche i NC!) a testimoniare innanzitutto nel mondo, con le scelte, con la pratica di vita, che Cristo è vivo e veramente risorto.

    Ti è chiaro adesso?
    Puoi fare un milione di catechesi, ma se nel cuore hai quella montagna di veleno che vomiti ogni volta addosso a chi ti obietta e ti critica, non convertirai proprio nessuno!

    E per inciso, guarda un po', a conferma di quello che dico, che tu liquidi come stupidaggini, il Vescovo ha raccomandato al CN della nostra parrocchia di strutturarsi nella vita della parrocchia, di non isolarsi e di cercare la comunione con tutti i fedeli, sempre!
    Preoccupazioni dei NC? Il numero...quanti siamo? siamo abbastanza? il Vescovo ci deve vedere, che senza di noi la Parrocchia muore...ottimo esempio di cristiani adulti.
    Le altre realtà? eh.. ma che fanno gli altri? noi siamo centinaia loro solo 70-80...che fanno?
    Che amarezza... certo, il CN ha occupato tutti i posti! Tutte le forme di pastorale! E non ammettono che qualcuno si infili! Un esempio? C'è un gruppo che fa pastorale agli ammalati. Bellissimo! peccato che se sei fuori dal CN non puoi essere ammesso nel gruppo. Fattela da solo la pastorale!
    E poi dicono che le parrocchie stanno morendo... sì, ma voi continuate a prenderle a calci in faccia!

    Contravvengo alla regola che mi sono dato di non sbandierare nessuno dei frutti che il Signore ha voluto far germogliare dicendo solo questo: grazie al nostro matrimonio, che portiamo avanti con amore e fatica, nel nome del Signore, quando abbiamo accolto il quinto figlio due coppie di amici vedendo noi hanno smesso di usare contraccettivi. Capisci superficiale ignorante? Non abbiamo detto nemmeno una parola, catechesi, niente di niente. GUARDANDO, hanno creduto. Non merito mio! Merito di Cristo!
    Hai letto Anonimo accusatore? Questa è un'opera di Vita Eterna!

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  43. dimenticavo...

    Piccola precisazione. Alla questione "eventuali ammonizioni" non ho copiato il testo della Lettera, eccolo: "Circa le eventuali monizioni previe alle letture, devono essere brevi. Occorre inoltre attenersi a quanto disposto dall’“Institutio Generalis Missalis Romani” (nn. 105 e 128) e ai Praenotanda dell’”Ordo Lectionum Missae” (nn. 15, 19, 38, 42).

    Con l'occasione aggiungo un ulteriore spunto per i piccoli neocat in buona fede.

    La lettera di Arinze, parte integrante dello statuto, dispone che: "Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.

    Le vostre comunità obbediscono? E se no, perché?

    Della Lettera, negata per molto tempo, ad un certo punto furono informate le comunità, ovviamente presentandola come un successo del signor Arguello.
    Fino a quel momento invece lo stravolgimento della Liturgia era ancora più grossolano: niente Gloria, niente Credo fino alla Redditio, niente Agnus Dei.
    Si tentò di "depotenziarla" in ogni modo, perché così voleva il signor Arguello, irritato per la pretesa della Chiesa di modificare la sua invenzione.

    La partecipazione alla Messa parrocchiale una volta al mese ci fu presentata dai catechisti così.
    D'estate, nel periodo delle vacanza, di solito già andate in chiesa anziché in comunità. Se poi ci si aggiungono Natale, l'Immacolata e altre feste, ecco che noi rispettiamo già le decisioni del Papa. Infatti una volta al mese corrisponde a dodici volte all'anno.
    Poi il parroco, non RM, per un certo tempo fece andare le comunità più avanti ad alcune Messe, e pian piano finì tutto.

    Il ragionamento dei supercatechisti corrispondeva a quello di una persona cui viene detto di prendere una pillola al giorno per dieci giorni, e che per non perdere tempo le prende tutte insieme, tanto sempre dieci sono!

    Brutta cosa l'ipocrisia.

    p.s.
    Sono preoccupato per Vecchia Volpe!
    Vecchia Volpe, che hai? Che ti hanno fatto? Una volta "traboccavi d'amore" per tutti noi e ora scrivi: "... Sono quattro sfigati che convergono solo in questo: Non avendo trovato nessuno in cammino che li filava, vengono a scrivere su quel blog ...".

    Non trabocchi più?

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  44. Pur rispettando la pazienza e la chiarezza di chi rimette dell`ordine nei deliri, nelle menzogne e negli inganni, leggibili su un altro blog, mi permetto di dire che quel che sto osservando su questo blog non mi soddisfa, se posso esprimermi così, vedo questo blog trasformarsi in una specie di non dialogo ping pong con un altro blog, gestito da una persona che conosciamo da anni e di cui conosciamo l`esaltazione, il fondamentalismo neocatecumenale, la volgarità nella quale cade facilmente, e la totale impermeabilità ad ogni osservazione che contrasta con il verbo kikiano, con la parola del suo maestro Arguello che è per lui la via e la verità.

    State dando a quella persona un`importanza che non ha e che non merita, state dando visibilità alle sue fandonie, quel blog vive di luce riflessa, non lo apro mai, non mi interessa farlo, come ho già detto, conosco a memoria le menzogne, l`esaltazione e anche a che livello può scendere attaccando le persone, chi gestisce quel blog, l`ho incrociato anche a lungo su altri blog, con i suoi innumerevoli nick e il suo inconfondibile "stile".
    Abbiamo abbastanza materia da approfondire, abbiamo abbastanza testimonianze, senza dover portare qui e dare spazio a chi non lo merita, lasciatelo nel suo blog, chi vuole verificare se le sue lenzuolate copia-incolla corrispondono alla verità o sono menzogne, può sempre venire qui e si farà la propria opinione.

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  45. @ Luisa

    Il ping-pong è determinato dal fatto che su questo blog viene sistematicamente attuata la censura, anche quando non ci sono evidenti insulti. Semplicemente si censura se ciò che si scrive non aggrada.

    Faresti meglio a leggere sull'altro blog, se sei onesta, perché io ti ho risposto, argomentando. Se non ti interessa la risposta, allora è un monologo.

    Spero tu legga questo commento, anche se censurato.

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  46. Ai piccoli neocat in buona fede.
    Prendo spunto da questo passo della Beata Emmerick: “…Il Nazareno versò il sangue dell’agnello sul focolare per consacrarlo come un altare; poi consacrò anche il Cenacolo quale nuovo Tempio …”, per sottoporvi altre criticità del cammino.
    Più precisamente vorrei sottolineare il contrasto fra la prassi inventata dal signor Arguello e le disposizioni dei Libri Liturgici, che il Papa ha raccomandato di seguire fedelmente, come del resto dice anche lo stesso statuto.

    L’altare.
    Sia che si celebri nelle salette, sia in chiesa, vengono sempre usati tavolini pieghevoli da pic-nic o tavole con cavalletti. Tavolini e tavole che durante la settimana sono utilizzati per altri scopi. Ora, che dice il Messale Romano?
    297. La celebrazione dell’Eucaristia, nel luogo sacro, si deve compiere sopra un altare; fuori del luogo sacro, invece, si può compiere anche sopra un tavolo adatto, purché vi siano sempre una tovaglia e il corporale, la croce e i candelabri.
    300. L’altare, sia fisso che mobile, sia dedicato secondo il rito descritto nel Pontificale Romano; tuttavia l’altare mobile può essere solamente benedetto.
    301. … ”L’altare mobile può essere costruito con qualsiasi materiale di un certo pregio e solido, confacente all’uso liturgico, secondo lo stile e gli usi locali delle diverse regioni”.
    Perciò, in chiesa usare l’altare consacrato; nelle sale un altare mobile benedetto. Altare mobile, quindi, non qualunque tavola da usare per ogni cosa. Se ci si comporta diversamente si commette un abuso liturgico.
    Nelle vostre comunità si segue la Chiesa o l’invenzione del signor Arguello? E, nel caso, perché secondo voi?

    Arredi liturgici.
    Sulla mensa il signor Arguello fa utilizzare il candelabro ebraico e disporre sempre un gran numero di fiori. Il Messale Romano cosa prevede? 117. “ … In ogni celebrazione sull’altare, o accanto ad esso, si pongano almeno due candelabri con i ceri accesi, o anche quattro o sei, specialmente se si tratta della Messa domenicale o festiva di precetto; se celebra il Vescovo della diocesi, si usino sette candelabri. Inoltre, sull’altare, o vicino ad esso, si collochi la croce con l’immagine di Cristo crocifisso ...".
    305. Nell’ornare l’altare si agisca con moderazione. Nel tempo d’Avvento l’altare sia ornato di fiori con quella misura che conviene alla natura di questo tempo, evitando di anticipare la gioia piena della Natività del Signore. Nel tempo di Quaresima è proibito ornare l’altare con fiori. Fanno eccezione tuttavia la domenica Laetare (IV di Quaresima), le solennità e le feste. L’ornamento dei fiori sia sempre misurato e, piuttosto che sopra la mensa dell’altare, si disponga attorno ad esso. 306. … ”sopra la mensa dell’altare possono disporsi solo le cose richieste per la celebrazione della Messa …”.
    Perciò il candelabro ebraico, simbolo dei nostri fratelli maggiori nella fede e non simbolo cristiano, è abusivo. Lo stesso per il profluvio di fiori indipendentemente dal tempo liturgico.
    Anche in questo caso, gentili piccoli neocat in buona fede, chiedetevi perché non si rispettano le disposizioni della Chiesa ma solo la prassi inventata dal signor Arguello.

    La croce.
    Come vedete ogni sabato la croce è posta accanto al leggio, molto più in là dell’altare. Cosa dice il Messale Romano? 308. “Inoltre vi sia sopra l’altare, o accanto ad esso, una croce, con l’immagine di Cristo crocifisso, ben visibile allo sguardo del popolo radunato. Conviene che questa croce rimanga vicino all’altare anche al di fuori delle celebrazioni liturgiche, per ricordare alla mente dei fedeli la salvifica Passione del Signore”.
    Stessa domanda: perché non si rispetta il Messale?

    Gentili piccoli neocat in buona fede, dopo aver controllato di persona se quel che ho riportato del Messale è esatto, provate a chiedere ad un qualunque parroco cosa ne pensa, e poi anche ai vostri catechisti.

    Infine, traete da soli le vostre conclusioni.

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  47. @ Luisa
    Hai ragione. Non merita. A me, però, anche se non partecipo con l'invio di commenti perché non li meritano, la lettura di quel blog è servita. Non tanto per i prolissi copia e incolla e per i commenti del "salato" per eccellenza - il merluzzo essiccato trasformato in baccalà - bensì per taluni interventi tra le righe. I quali - sono concetti che naturalmente si ritrovano negli Orientamenti - mi hanno maggiormente chiarito le idee sulla "filosofia" che sta dietro il Cammino.
    Mi riferisco, per esempio, a una frase a me diretta:
    "Poi Lino non riesce a capire (come nel cieco nato) la relazione che c'è tra il piano ontologico ed esistenziale. Per cui c'è una relazione tra morte di Cristo (Redentrice) e la mia morte".

    No, Lino ha capito che voi, come in Heidegger, nella mente mettete la morte(/peccato) in primo piano, che ontologicamente vi ritenete "esseri per la morte". La paura negli Orientamenti di Kiko è l'angoscia di Heidegger, che tentate di esorcizzare con un'abbuffata di riti/psicofarmaci gnostici e di balletti.

    Lino ha capito che, come in Bultmann, interpretate tutto a livello esistenziale, depurando i Vangeli dal "mito" miracolistico: questo significa l'eliminazione della Saliva/Ruah/Alito dal "fango" (io leggo "argilla"), questo significa "l'acqua di morte" del vostro battesimo (io leggo "acqua di vita").

    Io dico che c'è una relazione tra morte di Cristo (Redentrice) e la mia vita.

    Non è che non si capisca, noi: siete voi a non comprendere che c'è chi fissa l'attenzione sulla Saliva e non sul fango, su Gesù sorgente di acqua viva e non di acque stagne morte, sull'Albero della Vita e non su quello della conoscenza del Bene e del Male.
    Giacché Kiko insegna che "l'uomo non può fare il bene né evitare il male", magari è il suo piano esistenziale che lo induce a male interpretare, o no?

    "In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini...". Giusto?

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  48. @ Tripudio

    "Se parlo col vescovo, non posso dire "il Cammino è eretico, il Cammino celebra strafalcioni". Il vescovo lo sa che è vero ma ha paura di ammetterlo perché teme di finire il giorno dopo su tutti i giornali come "l'anti-Kiko" (o peggio, teme rappresaglie, anzitutto quella di perdere l'«oliatura»...).


    Scusa ma pur comprendendo tale approccio come circostanza spesso verificatasi , non mi sembra possibile sostenere questa via.
    Se il vescovo sa che qualcuno "celebra strafalcioni" ha il dovere d'intervenire.


    "Per cui nel parlare col vescovo sono costretto ad attenermi ai dati "compatibili coi notiziari ecclesiali" e dare peso persino alle frasi che i kikos sfruttano in modo propagandistico ("Riconosco il Cammino", "dono dello Spirito", eccetera). Cosa che in fondo in fondo non cambia molto la situazione".

    Al contrario la cambia tantissimo.
    Se un vescovo vede che un papa approva qualcosa o comunque non riesce a fermare qualcosa anche volendo , si riterrà in qualche modo giustificato.


    "Infatti ciò che danneggia il Cammino non sono le "accuse", ma i fatti concreti.

    I discorsi di Kiko, gli strafalcioni del sabato sera (oggi è sabato!), le foto dei kikos che loro stessi mettono in giro, eccetera: le prove concrete che il Cammino non porta all'unica vera fede dell'unica vera Chiesa.
    "

    Vero , però in materia di fede non si può sperare di fermare Al Capone per evasione fiscale.
    Se il cammino non porta all'unica vera fede della chiesa , va detto dove porta.



    Anche Liverani (nel 2002 come oggi) sa benissimo che certe "approvazioni" (anche da parte di dicasteri vaticani) sono manovre condotte non per il bene del popolo di Dio, ma per altri motivi (di "politica ecclesiale", di "oliatura", di "lotte intestine" tra prelati o addirittura contro il Santo Padre, come affermò il card. Burke quando disse che l'autoapprovazione all'insaputa del Papa della liturgia dei kikos andava esplicitamente contro le indicazioni liturgiche del Papa stesso).

    Esatto


    Questi "semplici", infatti, di fronte ai fatti concreti rischiano di riconoscere la menzogna fondamentale del Cammino.


    La menzogna fondamentale del Cammino è che non porta a Cristo ma a un sistema compatibile con l'ebraismo , malgrado Cristo.

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  49. Il nostro caro fratello neocatecumenale Vecchia Volpe (un nome, un programma!) continua a parlare di "censura" (cfr. suo commento delle 10:26).

    È un'astuzia tipica del Cammino per due motivi in particolare:

    1) gridare alla "censura" implica che qui ci sarebbe uno scontro tra diverse opinioni. Falso. Lo scontro è tra realtà (documentata anche dalle foto!) e propaganda neocatecumenale (quella che Vecchia Volpe vorrebbe iniettare in queste pagine).

    2) gridare alla "censura" gli conviene anche per far passare sotto sotto l'idea che qui la verità verrebbe nascosta. Falso. Chiunque può verificare quanto proponiamo su queste pagine: infatti invitiamo chiunque a farlo, invitiamo continuamente i neocatecumenali a dirci se le foto e i video che prendiamo da siti web neocatecumenali siano vere o no, se i discorsi di Kiko che troviamo su Youtube siano veri o no, se i documenti del Papa e della Santa Sede presi dal sito web del Vaticano siano veri o no...

    E l'unica risposta concreta che riceviamo da voialtri neocatecumenali, caro fratello Vecchia Volpe, sai quale è?

    Quelle foto danneggiano il Cammino, il ripubblicare i pubblici discorsi di Kiko danneggia il Cammino, le decisioni del Santo Padre danneggiano il Cammino (lo dice Kiko stesso!)...


    Tutta la vostra propaganda su quant'è bello Kiko, quant'è artistico Kiko, quant'è ispirato Kiko, quant'è santo Kiko, non cambia di una virgola ciò che voi fate e ciò che Kiko stesso fa.

    Il fatto stesso che dei tuoi fratelli neocatecumenali molto infoiati abbiano aperto un blog per gridare di non leggere questo blog conferma quanto sopra detto, e cioè che la verità fa male al Cammino, la realtà dei fatti danneggia il Cammino.

    Infine, prima che un tuo intervento venga pubblicato, chiediti se nelle oltre mille pagine di questo blog non abbia già ricevuto risposta almeno dieci, venti, cinquanta volte.

    RispondiElimina


  50. Commento letto, e no, non andrò sul blog in questione, non mi interessa, e le vostre risposte le conosco a memoria!
    Seguo questo blog da diversi anni, quando non c`era la moderazione e quando, finalmente, è stata introdotta, ieri come oggi c`è una costante :
    il dialogo è impossibile perchè a chi vi cita il Magistero della Chiesa, i Libri Liturgici, le Norme di Benedetto XVI, a chi vi ricorda l`odiosa disobbedienza del vostro leader e di voi tutti che obbedite a lui e a lui solo, o evitate di rispondere o rispondete con i soliti triti e arcitriti non- argomenti, quando non cedete nell`insulto, tipici sono i copia incolla logorroici di P.T. che ho avuto la pazienza di leggere per poi ignorarli, perchè l`esaltazione e il fanatismo di quella persona sono indigesti.

    Qui offriamo l`occasione di attingere alla fonte della Dottrina della Chiesa, qui trovate l`ortodossia teologica e liturgica, non il nostro pensiero, non una teologa e liturgia fai da te, chi ci legge vedrà messa in raffronto l`ortodossia cattolica con le invenzioni di Arguello che l`ha rigettata per costruirsi un sistema a suo piacimento.
    Il monologo è quello che instaurano coloro che sono sottomessi al kikopensiero e lo considerano la sola via di salvezza...è quello di chi segue un uomo che ha rigettato la Tradizione della Chiesa, il suo insegnamento, le sue prassi e la sua Liturgia, è quello di chi è su una via altra e rifiuta di guardare in faccia la realtà di una vita messa al servizio dell`orgoglio di un uomo che ha la superbia di coinvolgere Dio nelle sue invenzioni.

    Comunque, vedo che sempre più persone accettano di confrontarsi con quella realtà, sono loro che stanno sempre più animando questo blog portando la loro esperienza.

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  51. La sola reazione che dovrebbe avere un neocatecumenale che si rende conto che quel che fa, subisce, e ascolta, non è ciò che vivono gli altri cattolici e che, sapendolo, sente in lui crescere un malessere, è, come minimo, di informarsi, e non presso chi gli dirà che tutto è approvato, ma presso chi ha ricevuto una formazione cattolica. Può anche semplicemente cominciare con il consultare i documenti che anche questo blog propone regolarmente, ripercorrere o scoprire il Magistero della Chiesa, rileggere o scoprire le Norme di Benedetto XVI, leggere con attenzione i libri liturgici che disciplinano la Liturgia. Facendolo, e dopo essersi reso conto della non conformità delle prassi del cnc con ciò che insegna e comanda la Chiesa( compresi gli scrutini e la decima), e aver potuto mettere un nome sul suo malessere, non può che porsi alcune domande essenziali, ma come è possibile che malgrado tutti gli errori, le disobbedienze, le storture, l`arcano, la gerarchia non è intervenuta?
    Come è possibile che abbiamo potuto disobbedire a Benedetto XVI e restare impuniti?
    Poi la sua coscienza gli detterà il suo comportamento, so di persone che sono uscite dal cnc per obbedienza alla Chiesa e al Papa e che sono restate sgomente nel vedere che la gerarchia della Chiesa continuava ad appoggiare un movimento che fa camminare i suoi membri su altre vie, che si fa un beffo dell`unione ecclesiale perchè quel che vuole il suo leader è imporre le proprie prassi e trasformare le parrocchie.
    L`importante è essere in pace e in armonia con la propria coscienza, una volta che è stata acquisita la consapevolezza di essere su una falsa via che divide, che allontana , che imprigiona chi la segue, anche se il nuovo cammino non è sempre facile è il solo che può essere percorso.

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  52. @Luisa
    se avessi sentito i NC ieri alla visita pastorale del Vescovo, ti saresti resa conto di cosa importa loro davvero.
    Percorrere un cammino di fede è una buona cosa, ma assolutizzarlo è un male tremendo. Ci sono tante anime buone, che sono cristiani esemplari, che inseriti in parrocchia farebbero un bene pazzesco alla Chiesa.
    Per il resto invece, ora capisco che per i NC fanatici è importante solo il CN. Cosa pensa il parroco del CN? Cosa pensa il Vescovo del CN? Cosa pensa il Papa del CN? Abbiamo portato le persone alla Chiesa (CN)! Quante persone vengono alle catechesi?
    Mi ha colpito l'essenzialità del discorso del Vescovo in contrasto con questo pensiero assolutizzante... ora capisco che la Chiesa è "altro".

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  53. Come minimo, dovrebbero informarsi. E chiedersi perché in tutto il mondo essi generano le stesse confutazioni, le stesse divisioni. Basterebbe che digitassero in Google:
    "neocatechumenal way doctrine errors"
    oppure
    "camino neocatecumenal errores doctrinales"
    o la medesima frase in altra lingua per farsi sommergere dalle medesime critiche e rendersi conto che non sono i quattro gatti dell'Osservatorio la fonte di ogni "maldicenza" ma sono loro stessi la causa di divisione. E anche dovrebbero informarsi che il verbo dividere/diaballein - che li caratterizza da ogni punto di vista - nel cristianesimo non è un buon verbo.

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  54. Uno dei criteri per riconoscere l'azione dello Spirito Santo è la continuità. Dio ha su di te un disegno fin dall'eternità. Ti ha chiamato a un ideale perché, cooperando con Lui, tu potessi raggiungerlo. Non ti resta che seguire questo cammino. Se tu, che ti sei consacrato in questa famiglia religiosa, ti credessi ora chiamato al Carmelo, questo desiderio sarebbe un'ispirazione diabolica, del Maligno, fino a prova contraria. Credere di dover entrare in un'altra congregazione religiosa più perfetta, che ha più santi... sono tutte illusioni diaboliche. Egli già vi ha chiamato qua: com'è che ci siete venuti? Se riandate un poco al passato, voi vedete che tutto si è fatto quasi senza di noi; nessuno di noi sapeva dove Dio ci avrebbe condotto, né ora lo sappiamo. Ora abbiamo imparato precisamente questo: che siamo nelle mani di Uno che sa, e ci possiamo affidare a Lui, sentiamo di poterci affidare a Lui, ed è precisamente nel lasciarci portare da Lui che la nostra vita si costruisce, che noi siamo veramente edificati come tempio di Dio.
    Continuità. Certo, se voi foste venuti qui per sfuggire a un'altra chiamata di Dio, questa chiamata vi avrebbe lasciato sempre un'inquietudine interna e mai la pace. Voi invece avete sentito il contrario, che solo quando l'anima vostra si abbandonava senza difese alle esigenze di Dio, che si esprimevano per voi nella spiritualità della Comunità e in ciò che la Comunità richiedeva, voi avete sentito allora che la vostra anima si quietava e riceveva la luce.
    Continuità nel cammino di Dio. Non cercate altra cosa, non chiedete altra via, non guardate altra luce. Continuità nel seguire la voce: una voce che per voi tutti è uguale e che per ciascuno di voi è diversa. È uguale per tutti voi che vivete nella Comunità, ma ciascuno di voi raggiungerà la santità solo realizzando quanto la Comunità vuole da lui. Una voce che per ognuno è diversa perché, pur essendo uguale la perfezione che viene proposta, ognuno di voi la realizzerà in un suo modo, con un suo timbro personale. I santi, pur essendo di una sola famiglia religiosa, sono anche fra loro diversi. Così voi. E voi dovete mantenervi docili all'azione dello Spirito che si esercita in tutta la Comunità, e dovete essere docili all'azione di Dio che si esprime e vi muove anche nell'intimo vostro. Non potete pretendere che lo Spirito Santo agisca in voi indipendentemente dalla Comunità. E via via che matura la Comunità, matura anche la vostra anima, che acquista luce, acquista forza e certezza. E proprio vivendo intensamente la vita di questo progresso, di questa vitalità che è propria di tutta la famiglia religiosa, la vostra vocazione particolare e personale si chiarirà, e voi l'adempirete. Non sarà nulla di nuovo, sarà tutto quello che voi sapevate all'inizio, ma che sapevate in modo vago e confuso, e che invece giorno per giorno si chiarisce, si delinea più preciso.
    Che cosa sapevate all'inizio? Forse era soltanto poesia, ma una poesia che in fondo vi chiedeva tutto e praticamente vi chiedeva così poco: vi chiedeva soltanto l'entusiasmo dei vostri anni giovanili. Ora invece c'è forse meno poesia, ma quanto più chiaro l'ideale! Come veramente si fa più concreto il vostro dono al Signore!
    Vivete in un'umile docilità all'azione continua dello Spirito che vi porta sempre avanti, sempre a una luce maggiore, a una dedizione più piena, a una immolazione sempre più pura di tutti voi stessi. Questo voi dovete vivere, questo!

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  55. Ai piccoli neocat in buona fede.

    Gentili neocat, vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che tanti problemi del cammino, come appunto le violazioni liturgiche, nascono dalla mancanza di preparazione umana e catechetica dei catechisti.

    Penso sappiate che in genere vengono scelti tra i più obbedienti e zelanti alle direttive dei "loro" catechisti.
    L'avere una formazione religiosa non conta, anzi spesso e volentieri vengono scelti tra i meno colti, cioè tra quelli che non sono in grado di rilevare le difformità e i contrasti tra il Magistero e le catechesi del signor Arguello. Giustificano questo tipo di "selezione" stravolgendo il significato di "piccoli" nel Vangelo con ignoranti.

    Quando verranno incaricati di formare una cosiddetta equipe avranno come unica formazione l'ascolto di un passaggio per due volte come uditori e il mandare a memoria il relativo mamotreto.

    Da quel momento, dicono, saranno illuminati dallo Spirito Santo e avranno in dono il discernimento sulle vostre vite.
    In base a questo presupposto chiederanno obbedienza assoluta agli ordini, ordini e non consigli, su tutti gli aspetti della vostra vita, quali matrimonio, figli, fidanzamento, amicizie, lavoro, soldi, vita spirituale e quant'altro.
    I renitenti solitamente vengono puniti con la temutissima retrocessione ad una comunità inferiore.
    Aggiungete la pretesa di sapere tutto, ma proprio tutto di voi, e il quadro è completo.
    Chiedete ad un sacerdote se è lecito questo comportamente, e poi valutate.

    Tutto questo nonostante nello statuto ci sia chiaramente scritto che i catechisti devono rispettare il foro interno delle persone.

    Al contrario, come gratificazione, tenteranno di farvi sentire appartenenti all'élite della Chiesa, facendovi disprezzare i cosiddetti cristiani della domenica.
    Illuminanti a tal riguardo le parole del Baccalà, che ha scritto che la Chiesa è affollata da omuncoli mediocri, invidiosi di chi mediocre non è!
    Che ne pensate di tanta spocchia, specialmente da parte di un camminante di lungo corso pronto all'insulto e ignorante come una cucuzza?
    Per mantenere l'aura di ispirati onnipotenti non si mescoleranno mai a voi, né daranno confidenza. Fateci caso nelle convivenze, sempre tavole separate e distanze mantenute.
    Rifiuteranno sempre qualunque spiegazione, dicendovi: fidati, buttati, lascia stare la ragione!
    Sul piano umano hanno sempre le stesse quattro o cinque ricette, che impongono a tutti indipendentemente dalle persone e dalle situazioni. Ascoltateli negli scrutini e vedrete.
    Lo stesso per il loro presunto discernimento: dicono sempre le stesse cose. Hai un demonio, sei orgoglioso, devi scendere da cavallo, sei un vigliacco, sei attaccato al denaro. Mai ammetteranno di aver sbagliato!
    Potete immaginare i danni.
    Questa pretesa di superiorità nasce direttamente dal signor Arguello, che afferma di parlare sempre secondo l'ispirazione divina, e si autodefinisce "il nuovo Giovanni in mezzo a voi"!

    (segue)

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  56. segue)
    Ai piccoli neocat in buona fede.

    Sul piano catechetico stessa cosa. Ripetono acriticamente tutto quello che hanno imparato a memoria. Non sanno altro, provate a chieder loro qualcosa che esuli dai mamotreti e ve ne accorgerete.
    Potrebbero obiettare che si basano sul direttorio approvato, perciò ripetono solo catechesi approvate dalla Chiesa.
    Falso!
    Per quarant'anni hanno "insegnato" strafalcioni ed eresie del signor Arguello. Dopo l'approvazione, con correzioni e aggiunte, nonostante la volontà del Papa, il signor Arguello ha mantenuto segreto il direttorio.
    Perché? Per non consentire di verificare la differenza tra la teoria approvata e la prassi dei catechisti: le catechesi sono rimaste identiche a quelle di quarant'anni fa. Provate a domandare ai vostri catechisti quali catechesi sono state modificate in seguito all'approvazione del direttorio, e ne avrete la conferma.

    Per gli stessi motivi continuano come se niente fosse le violazioni dei Libri Liturgici, che il Papa in pubblico ha raccomandato di seguire fedelmente.

    A tal proposito nei post precedenti ho richiamato Messale e Redemptionis Sacramentum.
    I Libri Liturgici sono vincolanti, dispongono cioè tutto quel che si può fare. Ciò che non è previsto è vietato.
    Le disposizioni che vi ho citato, sull'altare e i suoi arredi, sull'Eucaristia, sulla purificazione, sono semplici, chiare e verificabili da tutti.
    Fate caso, invece, all'arrampicarsi sugli specchi dei neocat duri e puri alla Baccalà, che per difendere le invenzioni del signor Arguello tenta inutilmente di confondere le acque con il solito copia e incolla di testi che nulla c'entrano, in mezzo a una marea di ipocrite chiacchiere e affermazioni false, ovviamente arrichite da insulti.
    Voi verificate basandovi sul quel che dice la Chiesa, e da soli saprete dove sta la ragione e dove il torto.

    Mi permetto di darvi un suggerimento. Siate semplici, in tutto, esattamente come insegna il Vangelo.
    Ad esempio, proprio nel caso degli abusi liturgici, attenetevi alle norme della Chiesa, e non alle chiacchiere altrui. Volete un chiarimento? Andate da un parroco qualunque e domandate.
    Lo stesso suggerimento mi permetto di darvi sulle catechesi del cammino. Leggete il Catechismo, chiedete ad un sacerdote, leggete il Magistero.
    Ad esempio, in materia di paternità e maternità, secondo voi, chi ha voce in capitolo?
    La Humanae vitae e un bravo direttore spirituale o dei catechisti senza nessuna preparazione, che si autoproclamano illuminati?

    Rammentate che è gente come Baccalà e Vecchia Volpe che ha in mano la vostra vita e quella dei vostri figli. Leggete quel che scrivono e poi domandatevi se vi mettereste in tutto e per tutto nelle loro mani.


    p.s. @ Baccalà.
    Chiacchiera e straparla quanto vuoi, ma purtroppo per te e le tue multiple identità il Messale Romano e la Redemptionis Sacramentum sono on-line, gratis e a disposizione di tutti.
    Saluti ai Testimoni di Geova tuoi ammiratori…

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  57. http://www.cammino.info/2013/05/il-cammino-e-una-grazia/
    ora fate i commenti che volete!!!

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  58. @ Luisa e Lino

    Riguardo ai "disertori".

    Avete scritto:
    "non meritano, utili per capire"

    Penso che ci sia anche un altro aspetto da considerare.

    Le falsità che scrivono il patetico Baccalà e le sue identità multiple sono quelle che si tenta di inculcare fin dall'inizio ai piccoli neocat che in buona fede pensano di seguire un percorso cattolico, come pure l'indurre ad accettare certi comportamenti.
    Esemplare la sciocchezza sulla Lettera di Arinze, definita privata e quasi del tutto abrogata.
    O anche il fatto che fin dalle catechesi iniziali è proibito interloquire con i cosiddetti catechisti.

    Voglio dire che si cerca di installare una sorta di filtro mentale, ripetendo ossessivamente determinati concetti che condizionino le persone portandole ad accettare acriticamente ogni cosa venga loro imposta.
    Di fronte a qualunque abuso liturgico, strafalcione dottrinale, eresia, non si deve ragionare, mai. La risposta ultima deve essere sempre e solo "siamo approvati", connessa all'idea che il signor Arguello è sempre ispirato e può tutto.

    Ricordate le reazioni furiose del fanatico camminante al filmato del signor Arguello che raccontava dell'esorcismo? Nonostante le parole testuali del santino e i documenti ufficiali della Chiesa insisteva con il definirlo preghiera di liberazione.
    Totale negazione della realtà. Frutto del cammino, forse?

    A questo scopo si dipinge la Chiesa, parroci e cristiani della domenica, come un'accolita di pigri individui, che non evangelizzano, non sanno, non fanno. A differenza del signor Arguello e della nueva estetica che salverà il mondo.
    Quando il Baccalasino ha scritto di una Chiesa "affollata da omuncoli mediocri invidiosi di chi mediocre non è", ripeteva asinescamente quel che già "insegnano" sin dalle catechesi iniziali. La Chiesa ha funzionato fino al terzo secolo, poi buio totale fino al Concilio Vaticano secondo, dal quale è partito il cosiddetto cammino che si rifà, millanta, alla Chiesa "delle origini".

    Di qui il disprezzo sulla religiosità naturale dei cristiani della domenica, la pretesa superiorità della prassi liturgica del signor Arguello, eccetera.
    Questo porta non solo ad un condizionamento mentale, ma anche ad un corto circuito logico.

    Mi spiego con un esempio.

    Nelle comunità più avanzate le pressioni e le pretese dei catechisti diventano fortissime.
    Se c'è una convivenza o uno scrutinio, qualunque cosa accada devi esserci, anche se hai un genitore gravissimo in ospedale o una prova di concorso. Se manchi guai, il cammino prima di tutto.
    Lo stesso per gli ordini tassativi e indiscutibili dei catechisti, anche se assurdi.

    Perciò scatta il corto circuito logico. Quando ti chiederanno: "Hai fatto la tal cosa che ti abbiamo ordinato", mentirai per non essere pubblicamente punito. Perciò i cosiddetti illuminati discernenti catechisti decideranno su di te in base a una menzogna. Se dirai la verità, che non hai obbedito perché l'ordine era palesemente idiota, tipo non fare il concorso perché quel giorno c'è l'incontro con Kiko, ti puniranno senza pietà.

    Corto circuito logico, dicevo. Gli illuminati discernenti giudici inappellabili, devi mentir loro perché chiedono cose assurde e poi continui a seguirli?
    Se sono davvero illuminati e discernenti, perché ti costringono a mentire?
    Se sono dei fanatici ignoranti, cosa ci vai a fare?

    Ecco il perché delle strategie di condizionamento fin dall'inizio e di disinformazione come l'ignorante Baccalà.

    Per questo è importante sottolineare la verità a fronte delle reiterate menzogne dei disertori. Convincere quel gregge di pecore matte? Tempo perso.

    L'importante è porgere un aiuto ai tanti piccoli in buona fede, che sinceramente hanno iniziato un percorso cercando Dio.

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  59. all'Anonimo che ha scritto:
    "ora fate i commenti che volete!!!"

    Sciocco, leggi quel che ha detto il Vescovo: "A chi vi fa parte è richiesto di caratterizzare la propria vita «all’interno di una spiritualità che desidera essere sempre all’interno della Chiesa». E’ possibile così «arricchire la Chiesa con il nostro carisma e nello stesso tempo garantire il nostro carisma perché non fatichiamo a vivere i momenti comuni della Chiesa. E’ uno scambio che arricchisce reciprocamente chi ha un carisma e chi chiede di essere garantito in quel carisma dalla Chiesa stessa».

    Capisci quel che leggi, oltre ai fiumi di chiacchiere del solito Gennarini?

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  60. @Mic
    "che valore possono dare alla Emmerick"
    Lo stesso che le da la Chiesa...
    ... infatti la liturgia dopo la riforma post concilio è esattamente uguale a quella descritta nell'alrticolo...
    @Luisa
    "Quando leggo i nomi dei diversi movimenti che partecipano constato che la maggior parte non hanno fatto del rispetto della Tradizione, della Dottrina e della Liturgia una priorità, ho davanti a me l`immagine della nostra Chiesa parcellizzata, divisa in tante casette ognuna con il proprio orticello."

    "Quando pensiamo a tutti coloro che hanno partecipato al complotto, come chiamarlo altrimenti, ordito alle spalle di Benedetto XVI, per ottenere l`approvazione di quella pseudoliturgia, se conosciamo i loro nomi, e di molti li conosciamo, restiamo basiti, quando veniamo a sapere che fra di loro c`è anche il card. Canizares, il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino(!) e la Disciplina dei Sacramenti(!!), lo sconcerto diventa sgomento."

    Amettiamo che abbiate ragione voi...
    ... siete sicuri che conviene veramente avere ragione?

    Quale Chiesa rimane se state ancora masticando amaro per l'altare mobile in Capella Sistina?

    Paolo IV dimostrò sapienza evangelica lasciado crescere grano e zizzania insieme, non stà a nessuno sindacare sui frutti...
    ... in caso contrario la Chiesa non esiste.

    cui prodest


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  61. E rieccoci alle solite astuzie neocatecumenali: la mistificazione.

    La domanda che si può desumere dal titolo di questa pagina è: «invece che sulle "ispirazioni" di Kiko, ci si può basare sulle ispirazioni di una Beata?»

    La risposta dei kikos non c'entra niente: allarga il campo all'universale ("allora tutta la Chiesa dovrebbe basarsi!") per poi negarlo ("ma dato che la Chiesa non si basa... allora nemmeno Kiko si deve basare") e infine banalizzarlo ("ma anche la Novus Ordo si basa!" -- senza darne però dimostrazione).

    Come sempre, gli attivisti neocatecumenali non vedono l'ora di deviare il discorso, dando risposte a domande che non erano state poste in modo che le questioni originali vengano cancellate o ridicolizzate.

    Amano infatti il sofisma poiché permette di ridicolizzare questioni serie ma molto spinose per loro.

    RispondiElimina
  62. a cui prodest
    che ha scritto: "... Amettiamo che abbiate ragione voi ... siete sicuri che conviene veramente avere ragione?...Quale Chiesa rimane se state ancora masticando amaro per l'altare mobile in Capella Sistina?...".

    Eccone un altro che ha studiato su Wikipedia...

    L'altare mobile nessuno lo contesta, ma deve essere conforme alle disposizioni liturgiche.

    Messale Romano:
    300. L’altare, sia fisso che mobile, sia dedicato secondo il rito descritto nel Pontificale Romano; tuttavia l’altare mobile può essere solamente benedetto.
    301. … ”L’altare mobile può essere costruito con qualsiasi materiale di un certo pregio e solido, confacente all’uso liturgico, secondo lo stile e gli usi locali delle diverse regioni”.

    In comunità obbedite alla Chiesa o usate i soliti tavolini da pic-nic?
    Quanto all'"aver ragione", nel caso vostro, chi ha ragione? La Chiesa o il signor Arguello?

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  63. Il caro fratello anonimo multi-firma "cui prodest" sta cercando di deviare altrove il discorso...

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  64. Magari sarebbe il caso di disattivare i commenti "anonimi" per evitare che un Pasqualone qualsiasi venga a fare il «troll» con decine di commenti furiosi e stupidi.

    Infatti lo scopo di questo blog non è dare uno spazio di sfogo ai soggetti come lui.

    Lo scopo di questo blog è gettare un po' di luce in più sul Cammino, a disposizione dei fratelli più piccoli e più semplici del Cammino, per permettere loro di interrogarsi e di capire.

    Il Cammino infatti viene danneggiato dalla realtà dei fatti, non dalle nostre parole su uno sperduto blog nell'internet.

    Kiko in persona ha detto «catastrofe! siamo persi! qui finisce tutto!» non di fronte a questo blog, ma di fronte alle parole del Santo Padre.

    RispondiElimina
  65. @Trip
    "Magari sarebbe il caso di disattivare i commenti "anonimi" per evitare che un Pasqualone qualsiasi venga a fare il «troll» con decine di commenti furiosi e stupidi."

    Ottima idea!!

    cui prodest

    RispondiElimina


  66. "Per questo è importante sottolineare la verità a fronte delle reiterate menzogne dei disertori."

    Ti capisco, apostata, è quel che da diversi anni fa questo blog, ancora oggi continua a farlo e il vostro contributo è veramente più che utile, ha un grande valore, quello della testimonianza unito al ritrovamento della Verità che solo la Chiesa custodisce e promuove.
    Quel che personalmente mi infastidisce è il ping pong fra questo blog e i soliti multi nick che altrove sciorinano le solite lenzuolate, le solite menzogne, i soliti inganni su un altro blog.
    Quante volte a loro o altri è stato risposto, ma con chi è in malafede, condizionato fortemente, o esaltato, non si può discutere.
    Invece, sempre più numerosi sono i piccoli in buona fede che si interrogano e capiscono che c`è qualcosa che non va.

    Questo blog non ha bisogno di chi vive di luce riflessa, sin dall`inizio.
    Mi ricordo che un altro blog era nato contro questo spazio, chi lo aveva aperto aveva redatto una serie di domande e poi dava le relative risposte, cioè, riprendeva le critiche fatte al cnc le trasformava in domande e poi dava la risposta che il buon camminante doveva imparare, registrare e poi riservire.
    È così che si funziona in quell`ambito, nessuna libertà o responsabilità personale, obbedisci, fai quel ti dicono che devi pensare, sentire e fare, registri il pensiero comune kikiano che, mentendo, ti dicono essere cattolico e corretto, e cammini allo stesso passo degli altri, diviso dai cattolici, a livello di formazione che è, ancora, segreta, a livello di prassi che sono diverse e fatte in tempi e in luoghi diversio dai cattolici= dai cristiani della domenica.

    Allora, chi legge quel blog e vede le solite menzogne, può riattivare qui, a modo suo, le risposte già date nel passato, può spiegare, può ristabilire la verità, ma non c`è bisogno di riferirsi a quel sito, sono temi senza dubbio già trattati mille volte su questo blog, ma è sempre bene, anzi si deve farlo, riprenderli e, ancora e ancora, approfondirli.
    È quel che state facendo, con serietà e responsabilità,, e vi ringrazio!

    RispondiElimina

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