lunedì 13 maggio 2013

Kiko: «la liturgia neocat vale 100, quella parrocchiale vale 20»

Arriba! Arriba!
Fate largo ai neocatecumenali!
Nel primi anni Ottanta, quando già venivano pubblicate le prime documentate critiche al Cammino Neocatecumenale da parte di p. Rotondi e di mons. Landucci, il laico Kiko Argüello inventava i «didàscali», cioè i laici neocatecumenali incaricati di preparare i bambini alla prima Comunione.

In un suo intervento a Madrid del 3 febbraio 1985 (PDF) (originale spagnolo qui) Kiko presenta alcuni tratti fondamentali del Cammino che dopo trent'anni non sono affatto cambiati: ubbidienza ferrea ai cosiddetti "catechisti" del Cammino, superbia e arroganza, senso di superiorità rispetto ai cristiani della domenica, imposizione ai bambini di fare "monizioni" e "girotondo col passetto"...



Kiko fabbrica il titolo nobiliare di "didàscalo": gli assegna un "carisma", una "autorità", gli assegna il dovere di "lottare" contro i genitori dei bambini, disprezzabili plebei "nevrotici" e "sentimentali" che devono solo umilmente "chiedere" ai cosiddetti "catechisti". Sentiamo cosa dice Kiko:
Cominciamo parlando dell'Eucaristia dei bambini che hanno fatto la Prima Comunione. In questo senso dovete avere le idee molto chiare perché voi, come didascali, dovrete a volte lottare con certi atteggiamenti sentimentali dei genitori; in questo senso dovete avere autorità. Voi siete didascali, maestri di bambini e si suppone che se nella comunità, il Signore, vi ha dato una missione, avete un carisma, vi devono rispettare. Se hai qualche problema coi genitori, per questo hai i catechisti, possiamo illuminarti su alcune cose. Perché ci sono sempre genitori che sono un po' nevrotici o che hanno un atteggiamento sentimentale, non possono sopportare che il bambino soffra niente e commettono molti errori.
Molte delle ingiustizie del Cammino derivano proprio dal fatto che Kiko, a dei laici, dice: avete un carisma, avete autorità, vi devono rispettare! Il "carisma" consiste naturalmente nella fedeltà a Kiko, non nella fedeltà alla Chiesa (infatti quando Kiko e il Papa dicono due cose diverse, per esempio riguardo la liturgia, tutti gli emissari di Kiko seguono la parola di Kiko a costo di disubbidire al Papa).

Andiamo avanti: qui Kiko dice che la liturgia neocatecumenale vale 100, mentre quella parrocchiale vale 20, e perciò proibisce di mandare i bambini neocatecumenali in parrocchia:
Dico questo perché ai bambini del Cammino Neocatecumenale che si preparano alla Prima Comunione noi facciamo una preparazione a parte. La parrocchia ha una messa per i bambini che si preparano alla Prima Comunione e vorrebbe che anche i nostri partecipassero a questa messa. Ma noi non siamo d'accordo perché i nostri bambini non vivono assolutamente la situazione degli altri bambini che vengono al catechismo; è completamente differente. Sarebbe come farli passare da una cosa che vale cento a una cosa che vale venti.

"Carismi" del Cammino...
Kiko obbliga i bambini a partecipare alle liturgie del Cammino perché altrimenti guardano sicuramente i film porno in TV:
Noi non siamo d'accordo con i genitori che senza alcun motivo permettono ai loro figli di non venire all'Eucaristia. Devono assolutamente venire all'Eucaristia perché, inoltre, abbiamo scoperto molte cose. Abbiamo scoperto che il bambino ti dice che si annoia molto che è molto stanco, e - come sono intelligenti i ragazzi - risulta che non era esattamente questo (parlo soprattutto dell'Italia) ma avendo già visto i programmi televisivi sa a che ora c'è un film e allora ti salta la celebrazione. Sta di fatto che rimangono in casa e non appena i genitori vanno via accendono la TV e vedono i film che non possono vedere. Immaginatevi che in Italia ci sono cento canali televisivi e a volte trasmettono perfino film pornografici. Ci sono tre canali che tutta la notte trasmettendo film, uno dietro l'altro, e di ogni tipo, e ciò è una cosa molto grave.

Kiko si arrabbia perché molti genitori non vogliono far «annoiare» i figli nelle farraginose liturgie neocatecumenali e si rifiutano di praticare un moralismo:
Ci siamo arrabbiati con molti genitori che, perché il bambino diceva che si annoiava, non lo portavano all'Eucaristia. Il bambino deve comprendere l'importanza dell'Eucaristia e il padre nella sua casa deve mettere una gerarchia di valori: Dio al primo posto e con questo non si scherza!. Il ragazzo deve vedere che il padre e la madre sono uniti, sono seri in questo senso, che non discutono mai.

Incredibile: nel 1985 Kiko già si lamentava che le eucarestie neocatecumenali sono "lente", incomprensibili ai bambini, e che le cosiddette "risonanze" sono noiose:
Quando già i bambini vengono all'Eucaristia e c'è un numero considerevole di essi, facciamo in modo che l'Eucaristia sia leggera. Per ciò, il responsabile o qualcun altro deve preoccuparsi di velocizzare l'Eucaristia, non deve neanche essere una cosa eccessivamente pesante. I bambini normalmente non connettono più quando incominciano le esperienze degli adulti, perché alcuni parlano con un linguaggio che loro non capiscono; non lo capiscono perché parlano di cose che noi altri comprendiamo, ma il bambino non lo capisce ed allora ascoltare, seguire, gli costa fatica. Forse ascolto alla prima, ma alla terza risonanza già ascolto difficilmente.
Qui occorre riflettere: proprio loro, proprio i neocatecumenali che disprezzano la liturgia "tridentina" in cui -secondo loro- non si "capisce niente", proprio loro, con le loro omelie laicali denominate "risonanze" non riescono a farsi capire nemmeno dai loro figli! Kiko, già nel 1985, sta implicitamente ammettendo che le liturgie neocatecumenali sono farraginose, "lente", noiose per i bambini, addirittura incomprensibili: i cosiddetti "adulti" del Cammino fanno le loro omelie improvvisate in cui a stento si capiscono tra di loro, in una sagra parolaia che pretendono essere una liturgia eucaristica...!


Un altro tratto della spiritualità neocatecumenale è mettere in imbarazzo i partecipanti. A cominciare dai bambini stessi. Anche chi non vuole parlare, "deve" intervenire: ed infatti vediamo qui Kiko comandare che i bambini vadano interrogati durante la liturgia, anche se ciò li opprime:
La cosa ideale è che spontaneamente i ragazzi si alzino e dicano la loro esperienza o ciò che vogliono, come un adulto. Se vedete che gli adulti hanno detto due, tre, quattro esperienze ed i bambini sono silenziosi, è bene allora che il didascalo domandi loro: "vediamo, a te che ti ha detto la Parola?" I bambini devono sapere che cosa il maestro domanda loro... Gli adulti sono arrivati a protestare perché il presbitero si mette a parlar loro con vocina da bambino, e ad interrogare il bambino e il bambino è lì represso... Quando fate il gruppo per preparare l'Eucaristia, prendete un bambino e mettetelo nell'equipe come un adulto (che vada senza i suoi genitori, se è possibile o che lo lascino uscire o che vadano gli altri a chiamarlo; questo dovete vederlo voi) e gli fate fare una ammonizione.

Imbarazzanti "liturgie" neocat
che bisogna imporre a tutti:
bambini, adulti e anziani
Ecco un altro esempio di moralismo neocatecumenale, finalizzato solo ad eseguire le pagliacciate del Cammino, qualcosa su cui Kiko non transige: anche i bambini devono fare lo "stupendo" balletto col girotondo alla fine della celebrazione:
...i bambini non devono essere soli e soprattutto, il didascalo deve conoscerli perché ci possono essere due che sono amichetti e tutta la celebrazione la passano a chiacchierare e allora bisogna separarli, farli sedere in modo che possano vivere tutto il momento senza parlare. È normale che questo costi loro qualcosa, ma è meraviglioso che stiano con i genitori, è stupendo che dopo danzino con i genitori; è meraviglioso che stiano nella festa. [...] E' penoso che alcuni genitori non vogliano portare i bambini, questa è una deformazione ed è necessario in questo senso fare una campagna per insistere affinché portino i loro figli. Non si può transigere assolutamente in questo.

Kiko come i testimoni di geova: la testimonianza consiste nell'attirare gli altri bambini al Cammino. Anche stavolta il centro della "missione" neocatecumenale non è la Chiesa, non è il Santissimo Sacramento, ma è l'attività del Cammino: invita il tuo compagno di scuola a recitare le Lodi a Kiko...
Sarebbe molto buono allora fare una convivenza con loro sull'apostolato nella scuola, affidare una missione ai ragazzi, guardare tutto questo con loro. "Come si può portare Gesù Cristo nella scuola, nella tua classe, ai tuoi amici?" I ragazzi possono rispondere cose stupende; ad uno si può chiedere per esempio che diventi amico del più emarginato della scuola. E come possiamo fare? "Invitalo alle Lodi con te, in casa tua, e fa che rimanga a mangiare con te. Bisogna invitare quei ragazzi che hanno per esempio le famiglie disunite, distrutte, possiamo dar loro un sostituto della famiglia con la tua propria famiglia".

Prima Comunione a confronto:
cattolica e neocatecumenale
La spiritualità neocatecumenale richiede che i singoli abbiano più legami affettivi con i laici "carismatici" del Cammino che non coi propri familiari: qui Kiko comanda che il "didascalo" sia un sostituto del padre:
Attraverso queste convivenze, che cosa pretendiamo? Pretendiamo una cosa molto semplice, che il ragazzo senta il bisogno del didascalo, deve vedere una figura distinta dal padre. Perché? Perché il ragazzo un giorno può dire al didascalo: "io con mio padre non mi capisco, perché mio padre è così, ecc..." e il didascalo possa dirgli: "non ti preoccupare, parlerò io con tuo padre..." Cioè, il maestro deve essere un amico del ragazzo, dovete farvi amici dei ragazzi. Perché quando il ragazzo avrà una crisi sa che può parlarne con il didascalo della sua comunità; un po' in questo senso.
Nessun percorso di fede ha mai richiesto gesti imbarazzanti, "nueve" estetiche, balletti col "passetto", strafalcioni liturgici, "risonanze" obbligatorie, "decime" ancor più obbligatorie, "monizioni" preprogrammate, "cammini" pluriventennali... Per maggiori informazioni, chiedete direttamente a santa Teresa di Lisieux, chiedete a san Pio da Pietrelcina, chiedete a Nennolina (morta a sei anni e mezzo e di cui è in corso il processo di beatificazione), chiedete a san Domenico Savio (neanche quindicenne, santo)...

In sintesi, abbiamo visto che Kiko stesso trent'anni fa come oggi, esige:

  • che i suoi "carismatici" emissari laici (i cosiddetti "catechisti", i "didascali" e tutta la variopinta nobiltà neocatecumenale) regolino con autorità la vita dei singoli e delle famiglie
  • che gli imbarazzanti gesti del Cammino siano imposti a tutti, anche ai bambini
  • che il ruolo della parrocchia consista solo nel fornire al Cammino salette per le celebrazioni e fedeli da portare alle cosiddette "catechesi"
  • che le liturgie che hanno inventato lui e la Carmen, obbligatorie per tutti i "camminanti", zeppe di strafalcioni e abusi liturgici, valgono 100 rispetto a quelle parrocchiali che valgono solo 20.

152 commenti:

  1. Per amor di completezza devo aggiungere una breve considerazione sull'ansia da prestazione liturgica indotta in quegli ambienti dove il mettere in imbarazzo viene erroneamente visto come sinonimo di far crescere e maturare.

    Conosco personalmente altri ambienti ecclesiali (al di là del Cammino Neocatecumenale) dove vige la spiritualità del mettere in imbarazzo, tra cui alcuni esotici settori dell'Azione Cattolica e persino certi ambienti del Movimento Giovanile Salesiano e della Gioventù Francescana.

    Quel mettere in imbarazzo dipende dalla confusione tra "partecipazione" (nel senso di prender parte) e "partecipazionismo" (cioè il fare interventi, parlare, cantare, in modo da marcare la propria presenza, in modo da "contribuire alla riuscita" dell'incontro, liturgico o meno).

    Una delle critiche tipiche è: tu non canti mai! tu non fai mai un intervento! tu non fai mai un "gesto"! tu non partecipi!

    Infatti tutto nasce dall'equivoco del pensare che se uno sta in silenzio non "partecipa". Indovinate quando è divenuto mainstream quest'equivoco: in questi ultimi cinquant'anni.

    Si è confusa la "partecipazione" col "partecipazionismo": prima il "partecipare" consisteva nell'ascoltare, seguire, imparare, nell'essere presenti col cuore, per cui si "seguiva" un insegnamento (arricchendo il proprio cuore e la propria mente anche quando si restava totalmente in silenzio), si "assisteva" alla Messa (e Nostro Signore, che vede nel segreto dei cuori, sa chi è sinceramente proteso verso di Lui).

    Ora il "partecipare" viene erroneamente inteso come il "prendere parte allo spettacolino": se uno non recita la sua parte "spontanea" (canto, "interventi", preghiera dei fedeli, "risonanze" e quant'altro), va obbligato a farlo, a costo di metterlo in imbarazzo (anzi: proprio il fatto che si sente in imbarazzo viene visto come "successo" da chi "dirige l'orchestra").

    Questo colossale equivoco è molto diffuso nella Chiesa ed in particolare lo vediamo nelle stesse parole di Kiko che impone che persino i bambini devono fare quel ridicolo "girotondo col passetto".

    Chissà quanti neocatecumenali, imbarazzatissimi, hanno dovuto eseguire la performance nelle piazze in queste ultime domeniche: Kiko lo vuole!

    L'imbarazzo delle "confessioni pubbliche", l'imbarazzo nell'urlarsi "Caino" dall'ambone, l'imbarazzo del sentire il proprio coniuge sciorinare peccati fasulli pur di non essere "bocciati" al passaggio... Kiko lo vuole!

    Tutto questo è lontanissimo dalla spiritualità cattolica, che non richiede assolutamente gesti imbarazzanti.

    L'unico momento di imbarazzo, nella vita di un normale cattolico, può al più essere quello chiuso nel segreto della confessione. Nel segreto, appunto. Non davanti alla gente, estranei o conoscenti o parenti che siano.

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  2. La situazione di bambini della metà degli anni 80/90 ora divenuti uomini è praticamente una situazione bordeline.

    Spiego meglio:

    da una parte ci sono stati veramente esempi concreti in cui l'educazione riportata in questa catechesi/convivenza didascali ha portato molti "frutti marci".

    E cioè persone adulte di oggi (bambini di ieri) con patologie psicologiche, incomprensioni con i genitori che sono sfociati in una anaffettività costante (da qui anche il non interesse a livello affettivo per chi è fuori del cammino, compresi gli ex NC), fughe da casa e allontanamenti coatti per il rifiuto degli stessi ad entrare in una qualsisi logica neocatecumenale, matrimoni sbagliati e separazioni o matrimoni infelici.

    Infatti molti di quei "bambini" cresciuti a catechesi e convivenze e celebrazioni forzate, sono usciti dal cammino o pur rimanendoci non trovano il loro posto nella società.
    Ed un cristiano cattolico deve essere presente nella società e aiutare con l'esempio di una vita cristiana la società stessa.
    Non deve invece restare ai bordi di questa società o esserne rifiutato dalla stessa perchè non ne conosce (e riconosce) il linguaggio e non conosce la realtà in cui vive.

    Dall'altra parte invece, ci sono stati i risultati sperati da Kiko e cioè i "frutti buoni"

    In genere persone adulte (bambini di quegli anni) che sono l'esatta fotocopia l'uno dell'altro.

    Persone che non hanno forme di pensiero che possano discordarsi tra loro di almeno un poco.

    Cloni insomma; stessa maniera di parlare (anche con intonazione di voce) di comportarsi e di relazionare con il prossimo, stesso pensiero finalizzato solamente al cammino neocatecumenale.

    Da quelle prime forme di educazione NC sono stati creati dei "personaggi" e cioè ragazzi, oggi uomini e donne, che debbono rispondere ad un determinato ruolo che è quello del neocatecumenale puro e duro.

    Quelli che ce la fanno a impersonare queste aspettative di "perfetto soggetto neocatecumenale" sono quelle persone che sempre piu' oggi stanno ricoprendo importanti ruoli nella società, vuoi a livello politico vuoi a livello sociale.

    Una casta neocatecumenale, insomma.

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  3. Allora:

    il fatto concreto è che Kiko ha detto che la Messa neocatecumenale vale 100 e quella parrocchiale vale 20.

    È vero o non è vero?

    Cari fratelli neocatecumenali: ci credete o non ci credete?

    Come fa una messa neocatecumenale a valere 100, se per ordine di Kiko e Carmen deve contenere tutti quegli abusi liturgici e strafalcioni e sagra del parolame?

    Anche se lo sanno tutti che le parrocchie non sono proprio un paradiso quanto alla liturgia, l'affermazione di Kiko è di una rozza superbia ed è perfettamente attuale perché Kiko, a costo di disubbidire al Papa, ha portato avanti fino ad oggi la liturgia neocatecumenale.

    Ve lo ricordate o no Kiko che a febbraio 2006 vi diceva: «il Papa ci dà due anni» per togliere di mezzo tutti gli abusi liturgici? Da quanto tempo sono scaduti i due anni? Perché mai Kiko vi comanda ancora di celebrare gli strafalcioni?

    Le parole di Infocaotica si possono leggere anche al contrario: la Messa parrocchiale, con tutti i suoi limiti, è praticamente sempre superiore a quella del Cammino, che è sempre viziata da abusi liturgici, "comunione seduti", balletti col girotondo, serissimo e continuo rischio di sacrilegi...

    Ovvio che quando qui si parla delle parole di Kiko arriva il solito neocatecumenale anonimo che tenta di deviare l'attenzione sulle parole di un altro blog...

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  4. È un Kiko "più umano" questo del 1985, che rispetto alle uscite di questi ultimi anni esibisce minor orgoglio ed arroganza. Ma come vediamo dalle sue stesse affermazioni, porta avanti un programma concreto: far crescere il Cammino piuttosto che la Chiesa.

    Nello stesso testo Kiko afferma di essere stato professore in una scuola per dieci anni (diez años de profesor en un colegio): incredibile, compositore, pittore, iniziatore, perfino professore! Sembra il caro Leader nordcoreano, che dà consigli tattici calcistici, progetta missili, navi e aerei, si diletta di arte, pittura e lettere, predice il futuro (radioso) e indovina sempre...

    Molto comico quando Kiko rammenta la liturgia tridentina dicendo che non ne aveva una "brutta" impressione ma criticandola perché "non cantavamo né partecipavamo". Quindi sta ammettendo che il problema non era la liturgia tridentina, ma il suo modo di viverla: ne era stufo! Solo che la sua "cura" (il Cammino con le sue liturgie chiassose e zeppe di strafalcioni) è tremendamente peggiore del "male" che voleva combattere...

    Come al solito devo ringraziare il blog spagnolo Crux Sancta (ci vorrebbe un volontario che traduca in italiano e inglese le sue pagine più significative).

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  5. I figli dei neocatecumenali hanno alle spalle una famiglia che ha una fede adulta, lontana mille miglia da una religiosità basata soltanto sulla partecipazione alla messa domenicale...non c'è paragone, mi dispiace, ma è la verità.

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  6. https://www.facebook.com/pages/I-bambini-neocatecumenali/157895217586563 c'è anche una pagina su fb...perchè i bambini neocatecumenali..fanno la differenza...

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  7. fede adulta, lontana mille miglia da una religiosità basata soltanto sulla partecipazione alla messa domenicale..

    Luogo comune trito e ritrito molto usato nella "comunicazione interna" camminante, ma che non corrisponde alla realtà.

    Intanto chi partecipa anche soltanto alla Messa domenicale non lo fa per "religiosità naturale", per il semplice motivo che quella cattolica è una "Rivelazione" che è adesione (FEDE) ad una Persona: quella del Signore Crocifisso per la nostra salvezza e Risorto per la nostra rigenerazione. E dunque chi partecipa anche solo alla Messa domenicale riceve ai piedi dell'Altare, che solo dopo il Sacrificio diventa Mensa, la grazia di Cristo che trasforma e consente di portare nella vita intera quel che si riceve la domenica, che si chiama così proprio perché è "il giorno del Signore".

    Ed è ovvio che chi partecipa con Fede alla Messa della domenica non trascura altri momenti di preghiera e di adorazione che vanno ad alimentare il suo quotidiano impegno in ogni momento e aspetto della sua vita, perché la comunità vera non è solo quella neocatecumenale...

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  8. Bello questo passaggio che condivido in pieno:

    Quando qualcuno si lamenta di una Messa sono solito fare queste domande: il sacerdote non era ordinato validamente? non si è celebrato secondo i libri liturgici? si è predicato o fatto qualcosa contro la dottrina della chiesa? Perché se la risposta è no… dove sta il problema?
    Messe normalissime per gente normalissima. Messe che hanno sostenuto ed alimentato la fede di molta gente durante secoli, che hanno forgiato santi, che hanno riempito la vita a persone, famiglie e comunità cristiane. Messe di domenica. Intense, vive, aperte a tutti, accoglienti. Che serve di più?
    Mi fanno più paura le messe “speciali”: quella del mio gruppo, quella della mia comunità, quella del mio movimento. La messa dei bambini o dei giovani. Mi spaventano molto di più perché quando uno finisce vivendo la messa quasi esclusivamente “con i propri” (si legga "per quelli del proprio movimento, gruppo, specie o spiritualità) c'è un pericolo grande, ed è che quando non ci sono "i propri" non c'è Messa


    Com'è vero! Da notare che questo sacerdote sta dicendo in sostanza ai Movimenti che la vera Chiesa di Cristo accoglie chiunque, senza curarsi della sua origine, della sua cultura o formazione. Nelle "messe" NC al contrario non può essere ammesso nessuno che non sia NC, perché "non capirebbe".

    Permettetemi questa brevissima riflessione, per chi dice che le messe NC sono parte della "offerta parrocchiale" e che sono "aperte a tutti". Come fanno dei "cristiani della domenica", abituati ad inginocchiarsi alla consacrazione e a mangiare il Corpo di Cristo appena gli viene dato, a partecipare a quel tipo di Liturgia? Se per assurdo arrivassero cinquanta persone esterne, come farebbero i responsabili a gestirle? Sarebbe da fare qualcosa di simile, magari nella Parrocchia di Pasquale, presentarsi in trenta ad una "messa NC", quelle che dicono "aperte a tutti i fedeli"!

    Quanto al tema del thread non nascondo le preoccupazioni che ho sempre avuto per le intromissioni che si sarebbero potute verificare nella vita dei nostri figli e nel nostro rapporto con loro, a causa delle innumerevoli figure che Tripudio ha chiamato la "nobiltà". Non molto tempo fa, prima dell'uscita sono rimasto scioccato da un messaggio dato ai didascali che ho trovato veramente disgustoso (ed è dire poco): "se ci sono problemi con i genitori, i didascali devono venire da noi (catechisti), e ci pensiamo noi". Dove per "problemi" si intendeva se per caso un genitore (giustamente dico io) dovesse ribellarsi al didascalo.
    E i genitori quindi che ruolo hanno? Che importanza hanno? E la grazia di stato che viene dal Sacramento del Matrimonio?
    L'assurdo è che Kiko dà, come al soilto, una formuletta preconfezionata, un metodo, per educare i figli alla Fede. Uno non può lasciarsi ispirare dallo Spirito Santo, secondo Kiko, sui modi, i tempi, le situazioni. Siamo tutti nevrotici e facciamo solo danni, come genitori. I catechisti, i didascali invece no, loro sono santi e possono permettersi di sindacare.

    Notare cosa scrive invece un altro fondatore...

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  9. @Mic
    "Intanto chi partecipa anche soltanto alla Messa domenicale non lo fa per "religiosità naturale", per il semplice motivo che quella cattolica è una "Rivelazione" che è adesione (FEDE) ad una Persona: quella del Signore Crocifisso per la nostra salvezza e Risorto per la nostra rigenerazione."

    Questa è la teoria...
    .. la pratica e che esiste una netta separazione tra vita di Fede ( in questo caso tutta da dimostrare ) e vita Sociale che può essere assimilata alla definizione di religiosità naturale.
    Come mi insegni nella religione cristiana il "Tempio" non esiste più... pertando o si adora il Signore in Spirito e Verità ovunque oppure.... è tutto vanità.
    E questo, beninteso, vale anche per i cnc

    Praw

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  10. https://www.facebook.com/pages/I-bambini-neocatecumenali/157895217586563 c'è anche una pagina su fb...perchè i bambini neocatecumenali..fanno la differenza...

    Che tristezza. Anche da questa pagina si vede l'omologazione dei bimbi neocat.

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  11. "da una parte ci sono stati veramente esempi concreti in cui l'educazione riportata in questa catechesi/convivenza didascali ha portato molti "frutti marci".

    [...]

    Dall'altra parte invece, ci sono stati i risultati sperati da Kiko e cioè i "frutti buoni"

    In genere persone adulte (bambini di quegli anni) che sono l'esatta fotocopia l'uno dell'altro."


    Insomma sintetizzo: i figli dei neocatecumenali - purtroppo anche numerosi - possono essere o dei disadattati o dei cloni decerebrati. Tertium non datur.

    Complimenti per l'analisi accurata, per la profondità di pensiero, per la toccante sensibilità. Mi verrebbe da chiedermi a quale categoria appartenga io. Domanda sciocca: probabilmente ad entrambe, a seconda dei casi.

    Saluti divertitissimi :)
    Jeff M.

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  12. " I figli dei neocatecumenali hanno alle spalle una famiglia che ha una fede adulta, lontana mille miglia da una religiosità basata soltanto sulla partecipazione alla messa domenicale.."

    Sorvolo sulla solita visione sprezzante dei cristiani della domenica.

    Fede adulta!?!
    Quid?
    Quella di chi obbedisce come un bravo soldato ai suoi catechisti che a loro volta obbediscono a Kiko Arguello e tutti insieme disobbediscono, come ogni sabato sera, alla Chiesa, al suo Magistero, ai libri liturgici, al Papa?

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  13. @Mic
    "Ed è ovvio che chi partecipa con Fede alla Messa della domenica non trascura altri momenti di preghiera e di adorazione che vanno ad alimentare il suo quotidiano impegno in ogni momento e aspetto della sua vita, perché la comunità vera non è solo quella neocatecumenale.."

    Se quello che dici riguardasse la maggior parte dei partecipanti non sarebbero nati i movimenti, non ci sarebbe stata necessità.

    Purtroppo la situazione reale non è quella...

    Il disastro parte dal catechismo dei bambini che non trasmette altro che nozionismo non solo per la inadeguatezza dei "catechisti" ma purtroppo perché non c'é "umus"
    La parrocchia è confinata ad essere un dispenser di sacramenti.

    I sacramenti della iniziazione cristiana si danno ai fanciulli sulla fede delle famiglie e dei padrini... e quì casca l'asino e lo sai bene.

    Io non sò se il cammino aiuti, però di sicuro non ne è la causa.

    Praw


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  14. (SEGUE)
    E ancora è assurdo per me tutto questo obbligo, obbligo, obbligo! Devi...devi...devi... ti riempiono le orecchie con la parola "libertà", "siete liberi", ma poi ti caricano le spalle di pesi insopportabili o ti cacciano se non segui certi dettami. Scandalo se non fai entrare i figli in cammino a 13 anni! Dov'è la libera scelta? L'adesione volontaria al messaggio di Cristo? E lo dico io, che sono nato nel CN, indottrinato, in perfetta buona fede, dai miei santi genitori, che mi hanno inculcato questo obbligo, seguendo i consigli di Kiko.
    Gli ottusi come Pasquale non si rendono conto di quanto pericoloso e stupido sia ciò: da quando ho avuto 4 anni fino ai 35 non ho mai conosciuto la Chiesa ma il Cammino, tutto era per il CN, unico modello possibile di Chiesa.
    Cresci in un ambiente ovattato, iperprotetto, avvolto nella bambagia, finché partecipi a tutte le attività NC, ma poi quando appena arrivi ad una festa, ad una gita con i tuoi amici "del mondo" allora sono guai. La contraddizione è troppo forte, troppo marcata e soprattutto basata su una serie di leggi farisaiche da rispettare. Per questo motivo hai 3 opzioni:
    - smetti di frequentare gli amici "di fuori"
    - esci dalla comunità e ti dai al mondo fino al midollo (con tutte le conseguenze)
    - fingi: ti comporti in comunità come un santo e fuori come una belva.

    Al solito superficialone delle 12.29 vorrei dire che io SONO un figlio del cammino, nato cresciuto e pasciuto a pane e Kiko. Ai miei genitori riconosco di avermi abituato alla Fede, ma non mi hanno (perché non potevano) abituato alla vera adesione alla Chiesa.
    Mi confessavo solo nelle penitenziali (una volta ogni sei mesi), prendevo la comunione solo nelle "messe NC" e consideravo la messa in Chiesa una pena, non sapevo nemmeno cosa fosse la direzione spirituale, vivevo solo in funzione del CN. Guardavo solo ai catechisti, e pendevo dalle loro labbra.
    Tutti i figli del cammino passano un lungo periodo di crisi profonda esistenziale, molto dura. I catechisti dicono che è propedeutica... per me è stato un vero inferno, nel quale mi sono massacrato con ogni specie di peccato, altro che "crescita nella Fede". (SEGUE)

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    1. dici cose non vere,le ho sperimentate e non ne faccio più parte

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  15. @mic
    Cara Mic credo che ti manchi la percezione reale della situazione delle parrocchie italiane e del mondo occidentale. Non metto in dubbio che tu viva una fede profonda e una vita di preghiera intensa... Come altri... per fortuna. Ma le torri di avorio sono isole rare e la spaccatura tra partecipazione ai Sacramenti e vita quotidiana "etsi deus non daretur" è il dramma delle ultime generazioni.
    Dramma che certamente riguarda anche il cammino, ma dopo un po' di anni nella piccola comunità non puoi barare.
    Un caro saluto.

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  16. Ai piccoli neocat in buona fede.

    Il solito anonimo ha scritto:
    "I figli dei neocatecumenali hanno alle spalle una famiglia che ha una fede adulta, lontana mille miglia da una religiosità basata soltanto sulla partecipazione alla messa domenicale...non c'è paragone, mi dispiace, ma è la verità.

    Considerazioni per chi ha appena iniziato il cammino.

    Prima considerazione: i figli di genitori camminanti non "hanno alle spalle una famiglia" ma "si lasciano alle spalle" la famiglia. Per ora non ne avete la percezione, ma dapprima gli impegni sempre più pressanti dei genitori, poi quelli dei figli che a tredici anni entrano in comunità impediranno alle famiglie dii trascorrere insieme la maggior parte del tempo.
    Provate a chiedere a qualcuno delle comunità più avanti e scoprirete da soli se è vero o no.
    In definitiva si separano i genitori dai figli, e diventa impossibile vivere un percorso di fede in famiglia. Cosa contraria all'insegnamento della Chiesa.

    Seconda considerazione: viene instillato il disprezzo per i cristiani della domenica, per gratificarvi facendovi sentire appartenenti all'élite della Chiesa, di essere cioè tra "color che sanno". Infatti lo sprezzante anonimo lo dice esplicitamente. E' uno dei sistemi per trattenervi quando inizieranno le difficoltà.

    Ma la realtà non è questa. Sentirete blaterare con alterigia sulla religiosità naturale delle vecchiette che il pomeriggio vanno a dire il Rosario.
    Sapete che stanno facendo le bistrattate vecchiette? Stanno attuando la comunione dei santi.
    Andate una volta e fateci caso: recitare il Rosario in comune con altri, pregare per le intenzioni del Papa e partecipare all'Eucaristia permettono di ottenere "l'indulgenza plenaria per un'anima del Purgatorio", che una volta alla presenza di Dio pregherà per chi le ha fatto del bene.
    La comunione dei santi, appunto.

    Questi, secondo gli sprezzanti adulti nella fede, sono i religiosi naturali, classe inferiore.

    Hanno imparato la lezioncina dell'umiltà dal signor Arguello, ovvero il nuovo Giovanni in mezzo a voi, che parla sempre per ispirazione divina, che esorcizza e benedice anche se ad un laico è vietato, e vuole convincere tutti che l'uomo è schiavo del demonio, il maligno è il suo signore e non può non fare il male.
    Sbaglia la Chiesa a dire il contrario.

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  17. Oh, sì che puoi "barare" in comunità. Abbiamo sentito parlare un milione di volte dei fratelli di comunità che dopo decenni di Cammino, nonostante i calorosi interventi, sono sempre gli stessi; anzi, addirittura se ne vantano: «mi faccio schifo!»

    Anzi, puoi perfino ribellarti. Puoi dire: il Papa comanda di seguire i libri liturgici; finché non li seguiremo, smetto di versare la Decima. E poi guarda come ti faranno "scendere da cavallo" i cosiddetti "catechisti"...


    Il caro fratello Praw cerca di fare il finto tonto e generalizza in modo da assolvere il Cammino: "il Cammino non è la causa" (perlomeno, non l'unica), e fin qui si può anche essere d'accordo.

    Il guaio è che il Cammino propone (anzi, come abbiamo visto dalle parole di Kiko, impone) un modo bislacco e sgangherato di vivere i sacramenti.

    Quindi, anche per chi lo vive in buona fede, il Cammino è dannoso.

    Caro fratello delle 13:17, non puoi giustificare i danni fatti dal Cammino dicendo che in parrocchia le cose non vanno bene.

    RispondiElimina
  18. Non si può essere d'accordo con questo passaggio: «Messe normalissime per gente normalissima. Messe che hanno sostenuto ed alimentato la fede di molta gente durante secoli, che hanno forgiato santi, che hanno riempito la vita a persone, famiglie e comunità cristiane. Messe di domenica. Intense, vive, aperte a tutti, accoglienti. Che serve di più?»...

    La Messa "normalissima" è quella descritta dal Messale Romano.

    Ogni variazione (ripeto: variazione) è un abuso (ripeto: un abuso) che pertanto insulta anzitutto Dio, oltre che la Chiesa, e insulta anche l'ultima e più distratta delle singole anime.

    Non è affatto obbligatorio che il sacrificio della Messa sia "accogliente", "familiare", "gioioso" o che altro.

    Importa solo che sia fatto come comanda la Chiesa.

    E quando il sacrificio eucaristico è "gioioso" e "accogliente" (in senso vero, non in senso televisivo da show serale volémose tutti bene), allora è conseguenza non dello sforzo di renderlo tale, ma della santità di chi lo celebra e di chi vi partecipa. Anche da parte di tremendi peccatori.

    Infatti le lunghe Messe di padre Pio attiravano folle non perché fossero più "partecipabili", ma perché rendevano bene il sacrificio eucaristico come vero culto al vero Dio.

    Le Messe di don Bosco, di padre Kolbe, di Escrivà, del curato d'Ars, potevano essere descritte come "gioiose" ed "accoglienti" non per lo sforzo di renderle tali, ma solo per l'unione con Dio da parte del celebrante (la santità di chi celebrava accendeva i cuori di chi vi assisteva).


    Insomma, quando si dice "Messe normalissime per gente normalissima" si dà un giudizio un po' troppo affrettato sulla liturgia (che non è uno spettacolino, tanto meno "normalissimo") e sulla santità (la Messa, ricordiamolo, non è l'attività dei cristiani, ma è il Sacrificio Eucaristico a cui "conviene" partecipare per santificarsi, talmente "conveniente" per l'anima che la Chiesa ha stabilito il "precetto", l'obbligo -- e lo ha stabilito solo quando cominciava a diventare poco chiaro il valore della Messa).

    Il colossale errore dei neocatecumenali è pensare che una Messa sia da valutare non per il sacrificio eucaristico, ma per l'opportunità di eseguire il proprio mini-show con omelia-risonanza, canzonette kikiane, girotondo col passetto.

    Che sono invenzioni di Carmen e Kiko che contrastano nettamente con il Sacrificio Eucaristico.

    Ma tanto lo sappiamo che i seguaci di quei due spagnoli, nonostante le affermazioni di propaganda, non credono al Sacrificio Eucaristico.

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  19. La situazione delle Parrocchie...

    come ho già detto l'aiuto alle parrocchie non può venire dal creare una parrocchia parallela, bollando come superficiale, falsa, ogni persona che se va in chiesa a pregare il Rosario e a partecipare all'Eucarestia. Che manica di arroganti presuntuosi!

    Ho saputo oggi che nella mia diocesi i NC stanno premendo per avere un Seminario Redemptoris Mater, perché, dicono, ci sono pochi preti e, lamentano, tutte le vocazioni che nascono sono costrette ad andare fuori diocesi per essere formate... peccato che il Seminario Diocesano CI SIA GIA', seminario nel quale non hanno mai inviato NEMMENO UNA VOCAZIONE! Seminario che sta morendo! (sempre in tema di "educazione e formazione parallela")

    Avrei poi molte cose da dire sulle numerose e documentate crisi di fede che affliggono noi figli del Cammino, ma non voglio inquinare il thread. Se i gestori lo ritengono opportuno mi premurerò di farlo...

    RispondiElimina
  20. @Trip
    "Ma tanto lo sappiamo che i seguaci di quei due spagnoli, nonostante le affermazioni di propaganda, non credono al Sacrificio Eucaristico."

    Di questa affermazione un giorno ti verrà chiesto conto.

    Praw

    RispondiElimina
  21. @Tripudio
    "Messe normalissime" nel senso dell'articolo è in contrasto con le "messe speciali" dei gruppi, usato come termine per sottolineare quello che in fondo sostieni tu, cioè che la Messa secondo la Chiesa ha già tutto quello che serve, senza necessità di aggiungere o togliere.

    RispondiElimina
  22. @Apostata
    "Sapete che stanno facendo le bistrattate vecchiette? Stanno attuando la comunione dei santi."

    Sicuramente, ma loro non lo sanno ( almeno la maggior parte ).

    Quelle vecchiette hanno ricevuto la Fede dai loro genitori e non solo prescrizioni e doveri, sono quelle che si sono lasciate picchiare dai mariti ubriachi e nonostatnte questo sono rimaste al loro fianco difendedoli, non sono solo sgranatrici di rosari.

    Si può sempre estrapolare concetti dai contesti ed utilizzarle a proprio piacimento ma quasto non aiuta nessuno.

    Chiedete ai bambini del catechismo se pregano con i propri genitori o semplicemente se la domenica vanno a messa con i genitori.

    A parte piccole eccezzioni la realtà è disarmante altro che rosario.... magari pregassero il rosario.

    Praw

    RispondiElimina
  23. ad anonimo che dice
    "I figli dei neocatecumenali hanno alle spalle una famiglia che ha una fede adulta(quindi Padre e madre), lontana mille miglia da una religiosità basata soltanto sulla partecipazione alla messa domenicale.."

    Ti ha risposto FDF e io condivido perchè questa è la prassi vigente nel CnC riguardo l'educazione cattolica dei bambini figli di neocatecumenali
    cioè
    "se ci sono problemi con i genitori, i didascali devono venire da noi (catechisti), e ci pensiamo noi"
    Forse nel cammino neocatecumenale non si crede che i genitori siano in grado attraverso proprio quella "fede adulta" che tu citi di far crescere nella Fede i propri figli?

    Fu proprio il dubbio o la paura, ma allora non ne ero pienamente cosciente, di questa privazione coatta della potestà genitoriale che mi fece scegliere di NON mandare i miei figli alle catechesi iniziali

    RispondiElimina
  24. @ praw che dice

    "Il disastro parte dal catechismo dei bambini che non trasmette altro che nozionismo non solo per la inadeguatezza dei "catechisti" ma purtroppo perché non c'é "umus"...

    stai scherzando???
    Ci sono persone preparate sia a livello di Fede sia al livello di metodo che preparano e accompagnano i bambini e i ragazzi verso una consapevolezza, relativa certo all'età che hanno i catecumeni, al ricevimento dei Sacramenti.
    Catechisti in Parrocchia NON si diventa per "votazione comunitaria" tra 30 persone chiuse nelle loro salette e referenti solamente a se stesse.

    Poi continui:
    "La parrocchia è confinata ad essere un dispenser di sacramenti."

    E ti reputi un adulto nella Fede e contemporaneamente disprezzi la tua Chiesa????

    e dici ancora rivolgendoti a mic::

    "I sacramenti della iniziazione cristiana si danno ai fanciulli sulla fede delle famiglie e dei padrini... e quì casca l'asino e lo sai bene"

    Io stesso sono stato padrino di cresima di due ragazzi, uno figlio di un fratello NC e uno no.
    Allora ti domando, visto che sono uscito dal cammino neocatecumenale e frequento ora la Parrocchia e la Messa domenicale, mi posso ritenere comunque una persona in grado di trasmettere la Fede ed essere di supporto e di aiuto al mio figlioccio figlio di NC?

    E nel caso del ragazzo NON figlio di NC, debbo ritenere che il mio ruolo di padrino, visto che i suoi genitori non sono in comunità NC e io ne sono uscito, sia differente dal ruolo che ho con il primo ragazzo, o nullo del tutto, perchè io non faccio piu' parte del cammino neocatecumenale?

    Questo mio ruolo di Padrino è dunque relativo al periodo in cui ero neocatecumenale ed è decaduto nel momento che ne sono uscito o continua anche oggi che sono un "Cristiano della domenica"?
    E qui casca l'asino....

    RispondiElimina
  25. Scandalo se non fai entrare i figli in cammino a 13 anni! Dov'è la libera scelta?
    ---
    Che poi,guarda caso,è la "maggiore età" per il popolo Ebraico.

    RispondiElimina
  26. A chi ha scritto :

    "ma dopo un po' di anni nella piccola comunità non puoi barare",

    suggerisco di leggere le testimonianze di FDF e apostata.

    RispondiElimina
  27. C'è gente che come i farisei crede di essere "spirituale" in maniera proporzionale alle volte in cui grida "Signore! il Signore!" e alla quantità di parole che introduce nella liturgia.

    Un errore fondamentale degli antichi farisei era il ridurre la fede ad un attivismo, ad un "darsi da fare", ad un "partecipazionismo": ebbene, questo errore lo rivediamo spesso nella Chiesa di oggi, e purtroppo lo vediamo benissimo nelle liturgie del Cammino Neocatecumenale, con tutto il loro stracarico debordante di simboli aggiunti, modificati, tagliati via e col fiume di parole che i fratelli delle Comunità sono tenuti a riversarvi dentro.


    Molto comico il caro fratello Praw delle 14:35, che finora ha sempre evitato di rispondere alle domande: ma se ci credi davvero, allora perché ti comporti come se non ci credessi per niente?

    Vedete, più che le parole parlano i fatti: i cari fratelli del Cammino il sabato sera disubbidiscono al Papa e la domenica mattina esibiscono lo striscione "Tu es Petrus". Quale dei due momenti fa capire meglio il loro rapporto col Papa? Quando gli disubbidiscono, o quando mostrano quello striscione?

    Allo stesso modo, il caro fratello Praw sabato sera ha celebrato gli strafalcioni di Kiko e Carmen, facendo la Comunione "seduto". Ma se lì c'è davvero Nostro Signore, perché ti siedi?

    Perché fai come dice Kiko anziché fare come dice la Chiesa?

    p.s.: non prendertela con me. È stato il tuo sommo Kiko a dire da più di quarant'anni che il "sacrificio" sarebbe un retaggio pagano... «...appare l'idea del sacrificio, già superata da Israele...»

    RispondiElimina
  28. @praw, commento delle 13:17

    "ma dopo un po' di anni nella piccola comunità non puoi barare.
    Un caro saluto."

    oh si che puoi barare e non solo dopo anni ma dopo lustri e decenni.
    oh si che puoi : dire una cosa e comportarti all'opposto..

    L'importante è rispondere "giusto" alle domande dei catechisti durante i passaggi o gli incontri.

    Se poi il tuo comportamento è di scandalo sia per i fratelliNC sia a per chi ti sta vicino (famiglia, amici, colleghi) va bene cosi'. In fondo sei o non sei "figlio del demonio"?
    E chi sono i tuoi fratelli NC per dire ai catechisti che quello che stai dicendo NON corrisponde alla realtà della tua vita o dire che probabilmente stai omettendo dei peccati importanti che fai nella tua vita?

    L'importante è, non scordiamocelo, rispondere esattamente alle domande:
    fai (fa) la decima?
    sei assiduo nel venire in comunità.
    Il resto non conta....

    RispondiElimina
  29. Cara Mic credo che ti manchi la percezione reale della situazione delle parrocchie italiane e del mondo occidentale. Non metto in dubbio che tu viva una fede profonda e una vita di preghiera intensa... Come altri... per fortuna.

    No, non mi manca la percezione e non vivo fuori dalla realtà.
    Ma sono profondamente convinta, conoscendolo, che il Cammino non è il rimedio. Perché è lì che volete arrivare!

    RispondiElimina
  30. e ancora per praw che domanda:

    "Chiedete ai bambini del catechismo se pregano con i propri genitori o semplicemente se la domenica vanno a messa con i genitori.
    A parte piccole eccez(z)ioni la realtà è disarmante altro che rosario.... magari pregassero il Rosario"

    I figli dei neocatecumenali il Rosario non lo diranno finche' non avranno la propria comunità e non andranno a Loreto o non gli sia consegnato dalle mani di Kiko stesso, con l'ordine di farlo affinchè la liturgia NC posa essere approvata senza cambiamenti.
    Poi posso testimoniarti che io stesso dicevo il Rosario con mia nonna (non neocatecumeale ovviamente perchè a quel tempo il CnC non esisteva nemmeno) e i Rosario in famiglia lo abbiamo fatto credo da quando i miei figli non sapevano nemmeno leggere e nemmeno probabilmente conoscevano il significato di quello che dicevano.

    Peccato pero' che in comunità prima dell iniziazione alla preghiera NON si possono fare nemmeno le Lodi (né da soli né in famiglia) e il Rosario non si puo' fare prima del pelelgrinaggio a Loreto....

    Quindi come "adulti nella Fede" le preghiere da soli e con i propri figli vengono "consigliate" dai catechisti di farle solo dopo determinate "tappe" del cammino. Diciamo dopo una decina di anni?

    E durante tutto il tempo che passa dall'entrata in cammino all'iniziazione alla preghiera e la "tappa di Loreto" che si fa?

    Io credo che in realtà quello a cui
    "manchi la percezione reale della situazione delle parrocchie italiane" (cit. anonimo delle 13.17) sei in verità tu e non Mic.

    RispondiElimina
  31. Ai piccoli neocat in buona fede.

    Cosa vi avevo detto sul disprezzo nei riguardi della Chiesa e dei cristiani della domenica?

    Ecco il solito neocat che scrive:
    "Sapete che stanno facendo le bistrattate vecchiette? Stanno attuando la comunione dei santi."
    Sicuramente, ma loro non lo sanno ( almeno la maggior parte ).


    Sciocco, l'indulgenza plenaria deve essere un atto volontario e secondo le condizioni previste dalla Chiesa.

    Non si capisce se hai più ignoranza o disprezzo.

    Per te i cristiani della domenica, gli omuncoli mediocri, vanno avanti a pratiche che non capiscono, a differenza degli adulti nella fede, seguaci di uno che insegna che l'uomo è schiavo del demonio, è illuminato e discernente eccetera.

    E che ne pensate del solito praw, che non risponde mai a nulla e scrive:
    "...Il disastro parte dal catechismo dei bambini che non trasmette altro che nozionismo non solo per la inadeguatezza dei "catechisti" ma purtroppo perché non c'é "umus"....

    Gentili piccoli neocat in buona fede, vi ho già detto che razza di formazione abbiano i catechisti neocat: pari a zero.

    I disprezzati catechisti parrocchiali invece fanno un corso, guarda un pò.

    Che ne pensate degli adulti nella fede, che tanto disprezzo, supponenza e ignoranza dimostrano?
    Fossero questi i veri frutti del cammino?

    Rifletteteci

    RispondiElimina
  32. Caro fratello "Alessandra" (oh scusa, cara sorella "Domenico Vasi"),

    il problema risiede nel Cammino, perché anche se si qualifica "itinerario di fede" contiene ambiguità dottrinali (e vere e proprie eresie) oltre che strafalcioni liturgici.

    Se il Cammino ripudiasse gli insegnamenti sballati e le liturgie degli strafalcioni, io sarei il primo a consigliare di fare il Cammino.

    Tutto il male che il Cammino ha fatto a tantissime anime (mediamente l'ottanta per cento di chi inizia il Cammino non lo porta a termine) dipende direttamente dagli strafalcioni liturgici e dottrinali.

    Gli incoraggiamenti al Cammino come quelli di pontefici e patriarchi non devono far dimenticare che ancor oggi il Cammino propugna errori e ambiguità, che in quanto tali inquinano quello che dovrebbe essere un "dono dello Spirito".

    Nella paterna speranza di far tornare al gregge la pecorella smarrita e recalcitrante, tanti pastori e pontefici (incluso Benedetto XVI e incluso pure il patriarca di Venezia) accolgono di cuore il Cammino, ma questo non significa affatto che le dottrine kikiste-carmeniste siano perfettamente cattoliche: significa solo che desiderano spianare la strada il più possibile ai fratelli più piccoli e più semplici (con gesti di paterna misericordia che spesso effettivamente scandalizzano: ma non crediate che il Buon Pastore può lasciare per sempre le altre 99 pecore nel deserto in attesa che il recalcitrante pecorone neocatecumenale si decida a tornare all'ovile...!)

    Infatti non vi costa niente: basta sostituire le fandonie insegnate dai due spagnoli col Catechismo della Chiesa Cattolica (che non contiene "arcani" né bizzarrie come la "decima" ultra-obbligatoria) e le chiassate del sabato sera con la liturgia del Messale Romano (che non contiene né "comunione seduti" né le altre vaccate kikiane come la hannukkià a sette fuochi e le insalatiere designed by Kiko).

    Ogni errore "sociale" è inevitabilmente figlio di un errore "teologico" (e dunque anche "liturgico"). Non sono io ad affermarlo: è il principio fondante del Sillabo di Pio IX.

    Visto che non si può creare un "Sillabo degli errori di Kiko e Carmen" (troppo numerosi e articolati), la via più facile è sostituire tutto col Catechismo (che la Chiesa, con tutta la sua autorità, certifica e garantisce).

    RispondiElimina
  33. Quando vi dicono che la realtà delle Parrocchie è un disastro non lo dicono per averlo visto con i propri occhi (non tutti per lo meno) ma solo perché ripetono cose ascoltate da altri. E' un telefono senza fili che distorce la realtà. La stragrande maggioranza di quelli che dicono che la Parrocchia è un disastro molto probabilmente nella propria non ci mettono piede affatto. Non sanno nemmeno quali gruppi ci siano attivi, se ci sia la Caritas, la Milizia dell'Immacolata, i Vincenziani, gli Ignaziani, ecc. ecc. per loro è tutto schifo, inutilità.
    E per sostenere queste idioterie entrano in ridicole contraddizioni come disprezzare le "vecchiette" (che poi vecchiette magari non sono, domenica c'erano svariate famiglie con ragazzini) che pregano in Chiesa in adorazione al Santissimo o pregano il Rosario tutti i giorni senza pensare che le uniche vocazioni femminili nel CN sono per la clausura, il massimo della vita di SOLA PREGHIERA e SACRAMENTI. Quella "pastorale sacramentale" tanto disprezzata quell'ometto minimo che neanche nomino. Quella pastorale sacramentale che, se fatta con fede, ha il potere di salvare centinaia di anime dalla morte eterna, in modi che noi non riusciamo nemmeno ad immaginare.

    La pastorale del cammino può essere efficace, ma disgraziatamente recupera gli emarginati della Fede per emarginarli nelle salette, dove vivranno la loro fede al buio dopo il tramonto del sole.

    RispondiElimina
  34. E ripostiamo per la 9^ volta. Che sia la volta buona?
    Mah! Vediamo che farà la tripudiesca mafia osservante, che risponde senza pubblicarmi.
    Mi sa che non rispondono perché ho colpito nel segno.

    -----
    Parole, parole, parole. O apostati figli di Tripudio, ancora una volta vi chiedo: Da chi siete pagati? Chi ci sta dietro di voi?

    Passate ai fatti: Perché Ruben non è andato nel duomo di Napoli a contestare il cammino di fronte al Cardinale? Perché il "dottore" Lino non si presenta

    oggi a Venezia e contesta il cammino di fronte al Patriarca?

    Fatti, servono fatti. La blogosfera è stanca delle vostre parole. Siete nati così o lo siete diventati? Zitelle inacidite piene di livore ed invidia che

    hanno fatto dello stantio pettegolezzo da retro-sacrestia il proprio stile di vita. Temo che lo siate diventati! Che qualcuno abbia usato della vostra

    intelligenza, adulandovi, forse ungendovi, per attacare il cammino.

    Allora ripeto le domande: O apostati figli di Tripudio, da chi siete pagati? Chi ci sta dietro di voi?
    -----

    Lo schifoso.
    (Che detto dall'eretica MIC è un complimento. Ma a lei ci credo che non è pagata da nessuno.)
    E' curioso poi che agli schifosi non facciate passare i commenti, agli apostati sì.

    RispondiElimina
  35. Dunque, se si firma lo schifoso vuol dire che ha letto il mio commento al suo che gli era stato pubblicato, ma se ne infischia e lo ripropone pari pari.
    A questo punto lo pubblico, per mostrare di che stoffa coriacea sono fatti costoro e gli ritrascrivo quel che avevo già scritto.
    Dopo di chè stop alle baggianate!
    ________________
    Questo schifoso (le cose vanno chiamate col loro nome) commento, che non meritava pubblicazione, ma avrà la pubblicità e la risposta che merita.

    E riposto per la quarta volta...
    anche se temo non sarà l'ultima.
    ----
    Parole, parole, parole. O apostati figli di Tripudio, ancora una volta vi chiedo: Da chi siete pagati? Chi ci sta dietro di voi?


    Dunque ci apostrofi in termini insultanti e ci dici di dire solo parole, ma sei smentito dal FATTO che pubblichiamo riferimenti a Magistero e Scrittura e Documenti fotografici o le parole testuali dei tuoi iniziatori (che sono non smentibili perché documentate, appunto)

    Passate ai fatti: Perché Ruben non è andato nel duomo di Napoli a contestare il cammino di fronte al Cardinale? Perché il "dottore" Lino non si presenta oggi a Venezia e contesta il cammino di fronte al Patriarca?

    A prescindere che su questo hanno risposto anche altri, i "fatti" sarebbero solo quelli che stabilisci tu?
    Che cavolo servirebbe andare davanti a contesti già conniventi (per ignoranza, malafede, oliatura, false valutazioni o altro)che non fate altro che sbandierare come se fossero il toccasana delle vostre comprovate storture?
    La verità non sta nel "consenso", per quanto illustre. La verità va 'mostrata' così come andiamo facendo da anni e si impone da sola a chi sa accoglierla.

    Fatti, servono fatti. La blogosfera è stanca delle vostre parole. Siete nati così o lo siete diventati?

    Questo lo dici tu. I "fatti" sono solo quelli che tu stabilisci come tali?
    Quanto a "zitelle inacidite", da come ti proponi, mi pare che non fai altro di specchiarti in questo luogo comune che peraltro le zitelle non meritano.

    Zitelle inacidite piene di livore ed invidia che hanno fatto dello stantio pettegolezzo da retro-sacrestia il proprio stile di vita.

    Il Magistero e la Tradizione della Chiesa e gli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo, nonché sofferte e comprovate testimonianze ultraconcordi tra loro da tutto il mondo, sono diventati "stantio pettegolezzo da retrosacrestia"?

    Temo che lo siate diventati! Che qualcuno abbia usato della vostra intelligenza, adulandovi, forse ungendovi, per attaccare il cammino.

    Oltre ad essere una bassa volgare insinuazione basata sui metodi che normalmente usa il cammino per 'entrare' nelle parrocchie e nelle diocesi, mi pare che la nostra buona fede e la nostra intelligenza siano perfettamente riconoscibili proprio percorrendo le pagine che esprimono questo impegno morale e spirituale (senza pretese né aspettative personali) che abbiamo iniziato nostro malgrado e ci ha portati fin qui, in qualche modo 'costringendoci' (cosa che ritengo una grazia supplementare) ad approfondire e purificare la nostra fede per poterne esprimere le ragioni.

    RispondiElimina
  36. ... segue

    Allora ripeto le domande: O apostati figli di Tripudio, da chi siete pagati? Chi ci sta dietro di voi?

    Quel che dico per me vale per tutti noi.
    Non arrivo a dire che dietro di me c'è il Signore, anche se a Lui mi affido e chiedo luce e grazia per andare avanti e poter vivere ed esprimere la mia fede, maturandola e purificandola ed esprimo quando ho ricevuto nella e dalla Sua Chiesa e ogni giorno ricevo nella preghiera e nell'impegno di fedeltà sempre da verificare. Se non lo dico è perché altri non possano prenderla come un'auto-investitura che non mi compete o come una responsabilità che non ho fino a questo punto; ma solo in quanto credente battezzata cresimata e praticante.

    Ognuno di noi - mi rivolgo al figlio di kiko - è figlio di Dio in Cristo e la nostra ricompensa sta nel fatto che, come servi inutili, stiamo facendo il meglio che possiamo per diradare la nebbia (per non dire il fumo di Satana, evocato del resto da Paolo VI) che sta avvolgendo la Chiesa del nostro tempo...

    E con questo, esser tacciata da 'eretica' da un tipo del genere certo non mi sconvolge.
    Siete proprio senza vergogna!

    RispondiElimina
  37. Caro fratello "Alessandra" (oh scusa, cara sorella "Domenico Vasi"),

    Scusa Tripudio,
    vedo adesso che rispondi a un post che avevo cancellato perché, francamente,
    hanno superato ogni limite e credo che davvero, come questo qua sopra, vadano immediatamente e inesorabilmente BANNATI!

    E' tempo sprecato. Anche perché le cose che siamo costretti a replicare per la milionesima volta, ormai dovrebbero esser note anche ai più sprovveduti dei lettori che si affacciano qui per la prima volta!

    RispondiElimina
  38. Quando vi dicono che la realtà delle Parrocchie è un disastro non lo dicono per averlo visto con i propri occhi (non tutti per lo meno) ma solo perché ripetono cose ascoltate da altri. E' un telefono senza fili che distorce la realtà. La stragrande maggioranza di quelli che dicono che la Parrocchia è un disastro molto probabilmente nella propria non ci mettono piede affatto. Non sanno nemmeno quali gruppi ci siano attivi, se ci sia la Caritas, la Milizia dell'Immacolata, i Vincenziani, gli Ignaziani, ecc. ecc. per loro è tutto schifo, inutilità.

    Ne siamo consapevoli e lo abbiamo detto molte volte, FDF.
    Kiko e i suoi per istigazione e imitazione acritica, non fa altro che partire da problemi reali della Chiesa per costruirci però sopra il suo castello di carte truccate, enfatizzando i problemi per giustificare il fatto che venga SOSTITUITA dal cammino....

    Ma ormai di quelle carte ne sono state scoperte parecchie!

    RispondiElimina
  39. @ praw che dice
    "Il disastro parte dal catechismo dei bambini che non trasmette altro che nozionismo non solo per la inadeguatezza dei "catechisti" ma purtroppo perché non c'é "umus"...

    Non c'è humus? Perché, nel fango della prima catechesi kikiana ci sta? :-)
    Nozionismo? "Conoscenza fondata su un complesso di nozioni, di mere notizie non approfondite né sinteticamente elaborate e organizzate; anche, metodo di insegnamento che privilegia la quantità di nozioni acquisite rispetto alla formazione critica dell'alunno".
    Quarant'anni di nozioni trasferite da chi ha imparato a memoria centinaia e centinaia di pagine. Senza nemmeno la possibilità di poterle contestare, aggiungo io con riferimento agli Orientamenti.
    Prima di Kiko, e dei suoi catechisti, fu soltanto il nulla!

    Hai scritto:
    "Cara Mic credo che ti manchi la percezione reale della situazione delle parrocchie italiane e del mondo occidentale".
    E voi, in quarant'anni, cosa avete fatto? Soltanto chiacchiere imparate a memoria?
    Io (tra l'altro) guardo ai santuari mariani: una crescita costante e impressionante di visitatori, fedeli, convertiti.
    Chiudete le salette, servono solo a rimpinguare le casse di fondazioni, società che vendono suppellettili varie e chissà quanti altri soggetti.

    RispondiElimina
  40. @schifoso

    Esci da Matrix.

    Gv

    RispondiElimina
  41. Molto spassoso il troll che grida: «La blogosfera è stanca delle vostre parole».

    Chi è "la blogosfera"?

    In base a che cosa tu saresti rappresentante e interprete della "blogosfera"?

    RispondiElimina
  42. Mic ha detto: "credo che davvero, come questo qua sopra, vadano immediatamente e inesorabilmente BANNATI!"

    Sono d'accordo. E lo riferisco in primo luogo all'apostata: vanno ignorati. Quando, con le questioni in gioco, qualcuno pubblica un post dal titolo: "una domanda al piccolo uomo dell'osservatorio (cioè Apostata)", una sola risposta è possibile: "T'ignoro, ti censuro".

    La questione d'interesse dell'Osservatorio, a mio modesto avviso, è il Cammino neocatecumenale, non i fanatici che fanaticamente lo propagandano. Argomentino essi ad hominem.

    Cercano la rissa, è chiaro: vedi katartiko, che crede che io m'inquieti con i suoi continui riferimenti alla mia poesia e mi arrabbi; nemmeno ha capito che io sorrido, perché per me la poesia fu il mezzo, non il fine: imparai a leggere meglio nei simboli e nelle allegorie. A scrutare la parola.

    Le risse non fanno chiarezza né danno spunti di discussione. Il Cammino, invece, già di per sé ne fornisce a iosa di spunti. Per esempio: chi scrive un articolo che contempli tutti gli attacchi dei neocatecumenali alle parrocchie, considerate un disastro dalle tenie NC che nelle parrocchie si sono insediate e alimentate?

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  43. P.S.
    Ho dato uno sguardo ai contatti di quel sito come mostrati da Live Traffic FEEDJIT: in sette ore nemmeno ha conseguito il numero dell'Osservatorio in 55'. Penso che abbia ragione Luisa e ripeto il concetto: è una tenia dell'Osservatorio. Questi sono bravi a parassitare.
    Facciamo una prova? Per tre giorni non apritelo.
    E' una metafora, naturalmente: il giorno in cui le parrocchie chiuderanno le porte, si estingueranno dopo poco tempo, come note di chitarre stonate strimpellate in mezzo a un vento impetuoso.

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  44. Di "commenti" come quelli dei multinick neocat ne ho letto fin troppi, sono fotocopie non solo nel contenuto ma nella forma, seguono uno schema preconfezionato, mi ricordo di quando non c`era la moderazione, la violenza verbale, la volgarità, e gli stessi stratagemmi imbecilli, gonfiavano a dismisura il numero dei commenti e rendevano impossibile ogni discussione, quello era lo scopo di chi non può accettare che sia messo in discussione il proprio idolo.

    Poi è arrivata la moderazione e finalmente abbiamo potuto respirare, anche se, e lo si vede oggi, gli stessi, lo stesso e i suoi innumerevoli nick, sempre più arroganti, sempre più ignoranti, e sempre più fanatici e esaltati, ogni tanto riescono a passare attraverso le maglie della moderazione!

    Personalmente faccio volontieri a meno di quei "contributi", sarebbe veramente peccato ritrovare quel clima irrespirabile.
    Siamo qui per INFORMARE sul cnc ,per dare spazio alle TESTIMONIANZE, è importante che questo impegno non sia intralciato dalla malafede e dalla disonestà altrui.

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  45. Scusate ma quando un laico, un pittore spagnolo, non teme di dire che il cnc era necessario per i lontani che altrimenti sarebbero arrivati nelle parrocchie e avrebbero trovato solo le Messe e quelle robe lì, c`è ben poco da aggiungere!
    Il disprezzo che quell`uomo ha per la Santa Messa, per le nostre parrocchie e per i parroci, per la pastorale sacramentale, la superbia con la quale non teme di dirlo, la vergognosa abitudine di coinvolgere Dio nei suoi deliri egotici, è sotto gli occhi di chi vuol vedere di chi non fa come le tre scimmie, anzi le due scimmie, perchè fanno finta di non sapere, di non vedere ma non si tappano la bocca, anzi, lodano colui che disprezza la Chiesa.
    Arguello disprezza la Chiesa, la sua Tradizione, la sua Liturgia, il suo insegnamento, ma non è stupido, sa che ha bisogno della Chiesa perchè SENZA la Chiesa il cnc sarebbe solo una SETTA!

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  46. Certo che leggere o sentire Kiko è imbarazzante....sembra un dislessico che ragiona comeuno che soffre di Parkinson allo stadio finale.

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  47. @ Lino.

    Come penso tu abbia già visto dai miei post, mi limito a rispondere ai soliti anonimi che scrivono qui.

    Non mi importa un fico secco di quel che hanno scritto .

    Credo solo che gli dia (gli e non a loro dato che le multiformi identità sono riconducibili ad uno) molto sui nervi che mi rivolgo ogni tanto ai novelli entrati nel cosiddetto cammino.

    Dovessero svegliarsi prima del tempo (leggasi prima della decima)...

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  48. e ancora per praw che domanda:

    "Chiedete ai bambini del catechismo se pregano con i propri genitori o semplicemente se la domenica vanno a messa con i genitori.
    ---
    Nella mia Parrocchia succede da sempre,andate la domenica, alla Messa delle 10:00 e verificate de visu.
    Parrocchia non Neocatecumenale,di San Saturnino Martire Roma.
    Ruben

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  49. I neocatecumenali che hanno soppresso le antenne della ragione, della libertà, e della responasbilità, per sintonizzarsi unicamente su Radio Kiko, sono convinti(sono stati convinti) di essere gli eletti, la punta di diamante, fuori dal "cammino" non c`è salvezza, solo nel "cammino" ci si salva, il "cammino" salverà la Chiesa, per conseguenza tutto quel che è fuori è mediocre, ha fallito, non serve a niente.
    Non mi stupisco più, ma è triste vedere quella programmazione in atto oggi come ieri, oggi come cinque anni fa usano le stesse identiche parole, portano gli stessi identici esempi, non possono più rendersi conto che non fanno che ripetere a memoria quel che è stato iscritto, non verificano, ripetono e basta.
    È stato risposto loro migliaia di volte, le loro menzogne sono state smontate, ma bisogna sempre e ancora ricominciare perchè c`è sempre una persona che arriva qui per la prima volta, per lei e per tutti coloro che cercano informazioni, per i non nc e per i piccoli del cnc, bisogna continuare.

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  50. Pretendiamo una cosa molto semplice, che il ragazzo senta il bisogno del didascalo, deve vedere una figura distinta dal padre

    Questa affermazione è gravissima, Kiko ammette candidamente di voler plagiare addirittura dei bambini, di voler instillare dipendenza psicologica e di estraniarli dai genitori. Addirittura è pianificata, c'è piena coscienza di voler creare dipendenza! Ogni camminante deve avere un suo carabiniere che gli punta una pistola, per controllarlo, persino i bambini. I bambini hanno i didascali, i camminanti i catechisti, i seminaristi il compagno seminarista e il rettore. Sono questi i principi di una educazione permanente alla fede? Non sembrano più quelli di una setta?

    Ho l'impressione che i camminanti non vengano mai incoraggiati a crescere e diventare "adulti" nella fede. Anzi, viene insegnato loro a trovare la fede nei segni fisicamente grandi: all'Eucarestia presentano loro un pagnottone, un boccalone, un tavolone, canti rumorosi. L'architettura delle chiese diventa un corpo fisicamente umano, per vedere il Corpo Mistico di Cristo. Cosa rimane dopo aver rimosso queste "stampelle" delle fede? Riescono a vedere il Corpo di Cristo in una piccola ostia? Il Sangue di Cristo in un semplice calice? Ancora una volta, dov'è significato il Santo Sacrificio dell'Eucarestia?

    I camminanti fanno una dieta a base di latte, mai di cibo più solido. Non devono mai staccarsi dal seno dei catechisti, ma rimanere loro dipendenti, accampando la scusa del fatto di essere lontani, di essere peccatori, dei gradi, dei passaggi. Chi vi garantisce che Kiko non pianifichi la dipendenza non solo dei bambini, ma anche di tutti i camminanti?

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  51. OH Praw ma dove vivi?
    In quasi tutte le parrocchie delle città, da sempre esiste la messa dei bambini,"ANIMATA" dai bambini,e chi li accompagna in chiesa? il maggiordomo? il taxi? lo scuolabus?
    I genitori che li accompagnano durante la celebrazione ascoltano musica dalle cuffiette? o pregano in comunione con la comunità e i propri figli?
    Mi risulta che da Voi per poter partecipare alle vostre celebrazioni bisogna assoldare baby sitter tutti i sabato sera,eccetto la notte di Pasqua dove ai bambini loro malgrado viene imposto di fare, dopo averle imparato a "memoria", le solite domande sempre uguali ai propri genitori,cosi da creare un effetto"scena" per i nuovi camminanti

    Perchè non parli degli innumerevoli casi di separazione che nascono in famiglie sane dopo che un coniuge è entrato in cammino, perchè non parli del dolore di questi figli?
    ODG

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  52. "la notte di Pasqua dove ai bambini loro malgrado viene imposto di fare, dopo averle imparato a "memoria", le solite domande sempre uguali ai propri genitori,cosi da creare un effetto"scena" per i nuovi camminanti"

    !?!

    Posso aver maggior dettagli?

    "Quando già i bambini vengono all'Eucaristia e c'è un numero considerevole di essi, facciamo in modo che l'Eucaristia sia leggera. Per ciò, il responsabile o qualcun altro deve preoccuparsi di velocizzare l'Eucaristia, non deve neanche essere una cosa eccessivamente pesante."

    Velocizzare l`Eucaristia?

    Ma sa di che cosa parla?
    Abbiamo bisogno di quante prove per capire che l`Eucaristia è per Arguello solo uno strumento di consolidamento delle sue comunità? A quello serve, da qui la fiumana di parole, la moltiplicazione delle risonanze, il rifiuto di obbedire al Papa e alle sue Norme, il rifiuto di rispettare i Libri liturgici.

    Leggete neocatecumenali il Magistero sull`Eucaristia, riprendete i testi fondamentali della Chiesa, lì troverete che cos`è la Santissima Eucaristia e vedrete che non è un bene di cui si possa disporre a piacimento, capirete che è un bene indisponible.
    Eppure ogni sabato sera voi la manipolate, ogni sabato sera obbedite a Arguello e non alla Chiesa.

    "La cosa ideale è che spontaneamente i ragazzi si alzino e dicano la loro esperienza o ciò che vogliono, come un adulto. Se vedete che gli adulti hanno detto due, tre, quattro esperienze ed i bambini sono silenziosi, è bene allora che il didascalo domandi loro: "vediamo, a te che ti ha detto la Parola?" I bambini devono sapere che cosa il maestro domanda loro."

    Lo sapevo già, ma è sempre scioccante vedere nero su bianco, la conferma che la programmazione dei neocatecumenali comincia sin da bambini seguendo il programma dettato da Arguello e obbedendo alla sua volontà.
    Potrei domandare, ma perchè i genitori lo permettono?
    Ma è una domanda inutile e di cui conosco la risposta: i genitori non possono opporsi, i genitori obbediscono e si sottomettono, perchè la parola del loro maestro è parola di vangelo, non la si discute, la si mette in pratica.

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  53. @Luisa

    "la notte di Pasqua dove ai bambini loro malgrado viene imposto di fare, dopo averle imparato a "memoria", le solite domande sempre uguali ai propri genitori,cosi da creare un effetto"scena" per i nuovi camminanti"

    !?!

    Posso aver maggior dettagli?


    La notte di Pasqua a circa metà veglia c'è un tempo che si concede ai bimbi per cantare e poi fare delle domande, usanza ripresa dalla Pasqua ebraica.
    Le domande sono preparate prima nel senso che i catechisti dei bambini nelle tre settimane precedenti la Pasqua fanno degli incontri per spiegare il significato della Veglia Pasquale e aiutano i bimbi a scegliere delle domande da fare, su cose che vorrebbero sapere dai genitori.

    Non è male, ma il grosso problema è che o le domande diventano comiche (e tutti si ride) o le domande diventano drammatiche, perché i bambini chiedono con verità questioni che riguardano la loro realtà, perciò può capitare che davanti all'assemblea un bambino chieda "perché papà è andato via di casa?" oppure "perchè non ho la mamma?".

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  54. Potrei domandare, ma perchè i genitori lo permettono?

    E' un po' complessa come domanda e per risponderti, da figlio CN, mi ci vorrebbero pagine e pagine.
    La base di tutto è sempre la stessa:
    - ti viene detto che il CN è obbediente in tutto e per tutto alla Chiesa
    - ti viene detto che i catechisti e Kiko hanno un carisma e una ispirazione e che sono inviati dal Vescovo
    - quando ti chiedono, sulla base di questi presupposti, semplicemente, con fiducia e anche con slancio esegui, perché tutti noi vogliamo nell'intimo fare la volontà di Dio.
    Perciò se i catechisti ti dicono di affidare al didascalo i figli tu lo fai. Se ti dicono di portare i figli alla celebrazione eucaristica del sabato, guai a disobbedire. Se al didascalo viene detto che ha un carisma con autorità, si comporterà come tale.

    Ciò sta succedendo invariabilmente anche con il post-cresima. Alcuni sono catechisti eccellenti, senza dubbio, ma di altri ho sentito, dagli stessi genitori CN, peste e corna. Quelle persone che sono fanatiche nel CN nel post-cresima investite di potere faranno dei disastri, come sta succedendo.

    A pensarci quelli che mi fanno più rabbia sono i pastori della Chiesa. Loro vedono solo i buoni frutti, ma non sanno intervenire per correggere le storture.
    Francamente credo che molti abbiano paura di far del male ai fedeli che in semplicità si affidano per tornare alla Chiesa.

    RispondiElimina
  55. "...fede adulta, lontana mille miglia da una religiosità basata soltanto sulla partecipazione alla messa domenicale.....

    "Non chiunque dice ‘Signore, Signore’ entrerà nel regno dei cieli; ma chi FA la VOLONTÀ del Padre Mio che è nei cieli”....

    Valgono molto di più la conversione del cuore che 20 anni di fanatismo sterile...

    Chi siete voi per giudicare? Io credo che strombazzate il vostro impegno nella Chiesa e vi vantate di quello che fate...

    "«Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!».
    Cristo è stato forse diviso?
    Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? [...]Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.[...]Chi si vanta si vanti nel Signore. [...] Infatti NESSUNO può porre un fondamento DIVERSO da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno."

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  56. Chi volesse "denigrare il Cammino" non deve fare nessuna fatica.

    Basta che prenda sul serio le esternazioni dei due soci fondatori del Cammino, Kiko Argüello e Carmen Hernàndez.

    Oppure basta prendere sul serio le acrobatiche giravolte (col "passetto") dei loro seguaci, disposti a tutto, persino a mentire, pur di difendere l'indifendibile bizzarria dei due soci fondatori (dunque è questo che insegna il Cammino: la via della menzogna, della fuga strategica dalle discussioni serie, della mistificazione!).

    Oppure ancora si possono prendere sul serio l'insegnamento del Papa e i documenti della Chiesa, anzitutto il Messale Romano e il Catechismo. Che figuraccia vergognosa che ci fanno le comunità del Cammino, con la loro parodia della Messa cattolica...

    Alcuni di quei facinorosi seguaci poi corrono qui a fare inutili illazioni su chiunque non elogi i due sacri idoli spagnoli.

    Del resto, sono proprio quei due a dare il (pessimo) esempio mormorando, minacciando velatamente, spacciando per "Dio lo vuole" ogni loro estemporanea iniziativa (cefale per la Cina! soldi per la Domus! mobilitazione per le piazzate! questo Pontificio Consiglio avrà un futuro immenso se appoggerà il Cammino!)


    Cari fratelli del Cammino, è inutile che attacchiate le persone che contribuiscono a questo piccolo blog. Il problema, come detto sopra, è tutto interno al Cammino e ai suoi due inventori.

    Prendetevela perciò contro chi sfruttando il vostro buon cuore vi ha portati fuori strada, liturgicamente e dottrinalmente.

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  57. Questa intervista, recuperata da internetica, fatta da Korazym (comunque sito benevolo verso il CN) ben sette anni fa all'ottimo cardinal Tonini mi sembra veramente attualissima.

    Quale è stata a riguardo la sua esperienza di vescovo?
    Ricordo che quando arrivai nella diocesi di Ravenna - sono passati ormai trent'anni - disposi che il martedì di quaresima fosse dedicato nelle parrocchie ad incontri comuni fra gli appartenenti a tutti i gruppi, raccomandando di esigere sempre la presenza di tutti. Più avanti volli che alla vigilia delle grandi feste e solennità ci fossero delle veglie animate da alcuni gruppi ma vissute anche da tutti gli altri. Per capirsi: alla vigilia dell'Immacolata affidavo la veglia ai gruppi mariani, ma chiedevo la presenza anche di tutti gli altri movimenti. Il 1° maggio domandavo la stessa cosa con la festa di CL, a Pentecoste invitavo pressantemente tutti alla veglia animata dal Rinnovamento. Ebbene: succedeva che i movimenti non interessati direttamente inviavano solo delle "rappresentanze". Si presentava una delegazione, e la gran parte degli aderenti a quel movimento ignorava la richiesta. Quanto penai allora per riuscire a far passare - e solo in parte - il messaggio dell'unità! Oggi, trent'anni dopo, passi avanti sono stati indubbiamente fatti, ma ce ne sono ancora tanti altri, da percorrere.

    Per quanto mi pare di capire, non solo a livello centrale, ma soprattutto al livello delle singole parrocchie…
    Infatti. Il fenomeno delle parrocchie date - come dire - "in mano" a questo o a quel movimento è pericoloso. Parrocchie che sono etichettate come appartenenti ad un gruppo specifico, dove si dà risalto sempre agli stessi aspetti, dove i canti sono sempre e solo quelli di quel tale gruppo… insomma, non è una realtà buona, questa. Occorre dire forte - ad ogni appartenente ai movimenti, ad ogni fedele - che pur conservando ognuno il suo specifico carisma, c'è una Chiesa tutta unita e tutta intera, ed è a questa che apparteniamo. Anche se sei legato a quel particolare stile, a quel particolare modo di espressione, vivi ugualmente con gioia quegli incontri che non seguono le modalità espressive che preferisci! La parrocchia deve essere il luogo di tutti, il luogo della moderazione. Alla fine, è il Signore, è il Signore che cerchiamo. E Lui è sempre lo stesso!

    Qualche esempio e qualche esperienza diretta in questo senso?
    Mah, in confidenza io proprio non riesco a capire perché il sabato santo, con la Veglia pasquale, il momento più importante per un cristiano, quello più bello per l'intera comunità parrocchiale, vi sia qualche gruppo che fa la Pasqua in solitudine, o che dopo averla celebrata in parrocchia la celebra ancora per conto proprio in disparte. Talvolta anche tre, quattro gruppi dello stesso movimento che celebrano la Pasqua separatamente, con liturgie di ore e ore. Ma la Pasqua è il momento massimo in cui occorre fare unità, nella gioia della Resurrezione! Spero si faccia strada la saggezza: è davvero arrivata l'ora di diventare maturi.

    E però, al di là delle modalità di celebrazione, mi pare che l'aspetto cruciale sia soprattutto la presenza di responsabili che sappiamo vivere e agire con pieno senso della realtà.
    E' vero. E' fondamentale che a guidare i singoli gruppi ci siano persone assennate. Altrimenti le anomalie fioccano, e le escandescenze si moltiplicano. Ricordo ad esempio - per fare un nome - che a Ravenna il Rinnovamento nello Spirito Santo non diede mai particolari problemi perché aveva persone equilibrate che avevano posto limiti e divieti. Senza
    questi, fra visioni e svenimenti si sarebbe finiti assai male, con cose che poco si addicono alla vita di fede. Per dirla tutta, insomma, si sarebbe rischiato di passare tutti per "psicopatici". No, queste tendenze vanno tenute a bada. E' questo il compito del vescovo: deve essere prudente, ma anche deciso. E soprattutto deve essere ascoltato.

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  58. Spero che questo risponda a quelli come Praw che continuano a sparlare di "parrocchie morte". Se non partecipate alla vita della parrocchia, siete voi stessi responsabili della loro fine. Continuate a dire che le parrocchie devono essere riformate, ma la vostra riforma è solo "o con noi o contro di noi", alla faccia dell'unità ecclesiale!

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  59. FDF ha detto:
    "La notte di Pasqua a circa metà veglia c'è un tempo che si concede ai bimbi per cantare e poi fare delle domande, usanza ripresa dalla Pasqua ebraica".
    Ho capito. Anche questi bambini, alla fine, ne sapranno più dell'ebraismo che del cristianesimo.
    Io mi diverto con l'analisi delle ricorrenze. Le ricorrenze dicono molto sull'intenzione dell'autore.
    Negli Or. alle equipe, fase di conversione, in 364 pagine, si contano:

    115 volte la ricorrenza Egitto
    59 volte Mosè
    56 volte deserto
    19 volte Faraone

    Abramo compare 220 volte! Il nome di Maria solo 40 volte, quello di Pietro 33.

    A buoni intenditori poche parole.

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  60. che Dio abbia misericordia di voi e dei vostri peccati. tutto cio' che scrivete e' la conferma che il cammino viene da Dio. e questa e' la vostra missione. ma cio' non vi esonera dal doverla compiere con retta intenzione e senza giudizio. di questo e dello scandalo ai piccoli dovrete rispondere davanti a Dio.come io dei miei peccati. per questo invoco la misericordia di Dio per voi.

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  61. @ FDF che ha detto...
    Spero che questo risponda a quelli come Praw che continuano a sparlare di "parrocchie morte". Se non partecipate alla vita della parrocchia, siete voi stessi responsabili della loro fine. Continuate a dire che le parrocchie devono essere riformate, ma la vostra riforma è solo "o con noi o contro di noi", alla faccia dell'unità ecclesiale! E' vero, hai proprio ragione, è da incorniciare il tuo commento, però il problema è che se poi partecipano alla vita della parrocchia lo fanno solo ed esclusivamente con i loro metodi e canti, perchè non si adattano a quallo che già c'è, e a questo punto non so cosa sia meglio. Filippo

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  62. In merito alle figure "carismatiche" del cammino vorrei dire cosa ho potuto notare (nei famosi 15 anni in cui ci sono stato), ovvero che spessissimo chi viene nominato lo è non per la sua bravura ma, al contrario, per la sua DEBOLEZZA.
    Infatti vengono scelte le persone più fragili, frustrate (non uso questo termine in senso offensivo), irrealizzate che in questo "ruolo" trovano un loro senso di esistenza.

    I c.d. "didascali" della mia ex comunità erano (credo siano tuttora) persone altamente incompetenti dal punto di vista educativo in quanto lui era completamente insoddisfatto della moglie, continuamente chiedeva al Signore di fargli amare sua moglie che non accettava (?!), lei soffriva di continue crisi depressive, non realizzata professionalmente e, caso gravissimo per me, più volte ripresa in comunità da altri "fratelli" per aver riportato ai catechisti cose dette nelle risonanze o nelle convivenze...

    Su questo apro una parentesi: esiste nelle comunità la gara da parte di alcuni a fare il delatore per ingraziarsi i catechisti nella maniera più subdola, spesso questi "informatori" fanno danni gravissimi perché riferiscono fatti privati che dovrebbero rimanere tali. Nella mia ho assistito a scene veramente brutte di delazioni di fatti privati riportati a catechisti e presbiteri detti in maniera confidenziale.

    Nel ambiente del dopocresima c'erano continui litigi tra l'equipe dei didascali e tra le persone, anche davanti i bambini, perché questo? Per un motivo semplice: il problema non erano i bambini, è che nel cammino la maggioranza delle persone aspira ad un "ruolo" all'interno della comunità.

    Ho potuto vedere personalmente che dopo tot anni rimanere senza "carisma" (carriera, direi io) equivale ad un fallimento. Nel cammino se ti trovi a 40 anni senza essere sposato o con una vocazione verrai SICURAMENTE redarguito dai catechisti nei passaggi: che fai della tua vita? Non puoi continuare così? Sei un fico sterile (sic) etc.
    Ho conosciuto persone andate in depressione nelle comunità della mia parrocchia, probabilmente erano fragili e predisposti, ma certamente l'ambiente all'interno del cammino ne ha accentuato le problematiche...

    Non vado oltre in queste descrizioni, le approfondirò in un altro post. Solo per dare un quadro su chi sono spesso queste persone che hanno ricevuto un "carisma" nel cammino...

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  63. Anonimo 10:57

    Si, le sue argomentazioni sono decisamente argute, mi ha convinto.

    Andrò a confessarmi chiedendo perdono per aver voluto difendere la Parola di Dio davanti alle storipiature del tuo dio Kiko.


    Gv

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  64. Grazie per aver citato Nennolina, figura di santità dell'Azione Cattolica! Arm

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  65. Ai piccoli neocat in buona fede.

    Gentili novelli neocat, come dimostrato con i Libri Liturgici e lo stesso statuto, ogni sabato sera la celebrazione viene fatta trasgredendo a quel che la Chiesa dispone, nonostante i pubblici richiami papali.
    Fatelo notare, se veramente volete seguire un percorso di fede che sia cattolico.

    Ma perché la liturgia della Chiesa viene modificata a piacimento del signor Arguello, che invece non permette la minima variazione della sua invenzione pseudoliturgica?

    E perché c'è un profondo disprezzo per la Chiesa "non camminante", che viene inculcato sempre più profondamente nel corso del cosiddetto cammino?
    Avete letto in questa discussione cosa ha detto il signor Arguello della Messa non neocat.

    Tutto discende appunto dal signor Arguello e dal suo smisurato orgoglio.
    Convinto com'è di parlare sempre per ispirazione divina, crede lui laico di poter fare tutto, modificare la liturgia appunto, disprezzare la Chiesa, appropriarsi di quel che è proprio dei sacerdoti.

    Ne volete la prova provata? Eccovela. Come certamente sapete tra i ministeri propri del sacerdote vi è quello dell'esorcismo. L'esorcismo può essere compiuto solo ed esclusivamente da un sacerdote incaricato dal vescovo, che agisce a nome di tutta la Chiesa.
    Solo lui può rivolgersi al demonio e dargli ordini in nome di Nostro Signore e della Chiesa.
    Ai laici è assolutamente vietato rivolgersi direttamente al demonio. I laici possono recitare solo preghiere di liberazione, che sono rivolte a Dio.
    Leggete qui anche la "Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi" emanata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Non ci sono dubbi.
    Leggete inoltre cosa ha detto Papa Francesco:" Con il principe di questo mondo non si può dialogare. Il dialogo è necessario fra noi, è necessario per la pace, è un atteggiamento che dobbiamo avere tra noi per sentirci, per capirci. E deve mantenersi sempre. Il dialogo nasce dalla carità, dall’amore. Ma con quel principe non si può dialogare; si può soltanto rispondere con la parola di Dio che ci difende".

    Ed invece il signor Arguello commette un gravissimo abuso pretendendo di esorcizzare, lui laico, un'intera città.
    Ascoltatelo dalla sua viva voce: kiko racconta il suo esorcismo .
    In questo filmato ai minuti indicati trovate:
    m. 8,50 l'esorcismo;
    m. 14 il giudizio sprezzante su dei sacerdoti che lo hanno contestato a Firenze. Non lo sfiora il dubbio che avessero ragione, è lui che ha sempre ragione, i preti sono "di sinistra";
    m. 15,40 si autoproclama sempre ispirato dal Signore quando parla.

    Gentili piccoli neocat in buona fede, che ne pensate?
    Siete certi di star seguendo un percorso di fede cattolica?

    Nella celebrazione del sabato ci sono sempre abusi liturgici e disobbedienze al Papa.
    I vostri catechisti non hanno nessuna preparazione né catechetica né umana.
    Insegnano a disprezzare la Chiesa e i cosiddetti cristiani della domenica.
    Il signor Arguello ha piegato tutto a suo uso e consumo, comportandosi come se fosse al di sopra di ogni cosa: interpretazione della Scrittura, Sacramenti, ministero.

    Chiedetene conto ai vostri catechisti, mostrate loro i filmati, i documenti della Chiesa, il vostro stesso statuto, pretendete l'obbedienza a Pietro.

    Parlatene con il vostro parroco o con qualunque altro sacerdote. Nonostante quel che ne dicono nel cammino, i sacerdoti diocesani sono molto meglio di quel che si possa pensare.

    (segue)

    RispondiElimina
  66. che Dio abbia misericordia di voi e dei vostri peccati.

    Dio abbia misericordia di tutti noi (voi compresi). Siamo tutti peccatori, tutti bisognosi del Suo Amore.
    Il cammino è certo un dono di Dio, ma leggi bene le parole di Tonini su San Francesco: se la Chiesa non lo avesse corretto, il movimento francescano sarebbe stato soffocato dal troppo rigore.
    Il cammino ha bisogno sempre della mano ferma, benevola e paterna della Chiesa. Kiko non ha saputo obbedire, e ha insegnato a noi a fare altrettanto.
    Così oggi non sapete reggere una critica, come i bambini viziati ai quali è sempre stato dato tutto, senza le giuste correzioni e fermezza. Non sopportate che vi si dica "no", e invocate anatemi, scomuniche e avete anche il coraggio di convocare Dio stesso a testimone per ogni volta che viene detto "state sbagliando".
    Non c'è amore senza verità e senza correzione! Chi non corregge i propri figli non li ama, ma voi non lo capite, voi volete solo approvazioni.
    Giudicate Parroci, Vescovi e Papi sulla base del livello di considerazione che hanno per voi.
    Speriamo eleggano un Papa che vuole bene al Cammino...
    Questo Vescovo non vede il cammino di buon occhio...
    Quel Parroco è clericale! Non vuole il cammino! Ci fa la guerra!
    Il Mistero della Chiesa è ben più grande del Cammino Neocatecumenale, del focolare, dell'Opus Dei.
    Il Mistero della Chiesa che sgorga dal fianco di Cristo. Da quel fianco piagato è nata la Chiesa, non il Cammino, ficcatevelo nella zucca.
    Qualsiasi critica vi viene mossa viene respinta con commenti isterici, non sopportate nemmeno che se ne parli!

    Colloqui con un NC:
    - Dovreste partecipare di più agli eventi organizzati dal parroco,far parte della vita della Parrocchia!
    - Ne facciamo già parte.
    - Ma se non vi si vede mai a nessun incontro che non sia vostro...
    - Non è vero ci stiamo.
    - Ma guarda ti dico di no, ieri c'era una catechesi di un teologo organizzata per l'anno della Fede e voi non c'eravate
    - Fidati, che il CN partecipa
    - Si ma dove, quando?
    - Eh c'è una tappa del cammino in cui si formano dei gruppi...la pastorale.. al servizio...al momento giusto...per i malati, gli anziani..
    - Ma se uno vuole non può farlo prima? Non può offrirsi? Perché non fate dei gruppi aperti?
    - Er.. em...no.. eh.. sai la fede adulta...lo decidono i catechisti.. quando è il momento...
    - (..silenzio..)

    di questo e dello scandalo ai piccoli dovrete rispondere davanti a Dio.come io dei miei peccati. per questo invoco la misericordia di Dio per voi.

    Lo scandalo non è quello che pensate voi, che viene invocato ogni volta come una maledizione (tremenda fra l'altro) per chi la pensa diversamente dal CN. Lasciamo parlare chi santo lo era davvero e vediamo se lo capite.

    263. Che cos'è lo scandalo?

    Lo scandalo è qualunque detto, fatto o omissione, che è occasione ad altri di commettere peccati.

    (San Pio X)

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  67. (segue)

    Il disprezzo verso la Chiesa si manifesta con grande evidenza anche nell’ostinato insegnamento contrario al Magistero.
    Il signor Arguello, in totale opposizione alla Chiesa Cattolica, da quarant’anni insegna che l’uomo per la paura della morte è schiavo del demonio per tutta la vita.
    Guardate al minuto 27,20 qui come ripete pubblicamente il suo falso insegnamento, alterando intenzionalmente anche la citazione di san Paolo in Eb 2,14.
    Il signor Arguello dice: Come i figli partecipano della carne e del sangue, così Cristo ha partecipato degli stessi, per ridurre colui che della morte ha il potere, il demonio, e liberare così quanti che per la paura che hanno della morte DURANTE TUTTA LA VITA SONO SCHIAVI DEL DEMONIO.
    Ecco il testo di san Paolo: “Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, ERANO SOGGETTI A SCHIAVITÙ PER TUTTA LA VITA”.
    San Paolo sta parlando, come in tutta la Scrittura del resto, di schiavitù del peccato, ed il peccato è l’esercizio sbagliato della libertà che abbiamo come figli adottivi di Dio. Lo scegliamo volontariamente il male, così come volontariamente scegliamo il bene.
    Il signor Arguello altera il testo e fa dire a san Paolo quello che vuole lui.
    Papa Francesco ha detto: “"Con la sua morte e resurrezione Gesù ci ha riscattati dal potere del mondo, dal potere del diavolo, dal potere del principe di questo mondo. L’origine dell’odio è questa: siamo salvati e quel principe del mondo, che non vuole che siamo salvati, ci odia e fa nascere la persecuzione che dai primi tempi di Gesù continua fino a oggi".

    L’uomo schiavo del demonio invece fa parte del concetto luterano della predestinazione. Ma se sei schiavo, quando pecchi non lo fai volontariamente, perciò come puoi commettere peccato?
    Questo è quel che insegna e fa insegnare il signor Arguello.

    Pensate di potervi fidare di uno così?

    Notate come anche qui si auto incensa, presentandosi quale “angelo, inviato”, al minuto 24,50. Non so se già lo avete sentito, ma anche i catechisti parlano di sé alle comunità qualificandosi “angeli”.
    Ovvero, atteggiamenti, insegnamenti, errori, tutto scende a "cascata" dal signor Arguello fino all'ultimo catechista, senza cambiare una virgola.

    Riflettete bene se vale la pena di rimanere in una simile organizzazione.
    Provate a seguire le iniziative delle vostre parrocchie, rivolgetevi ai sacerdoti, che sono ben altro rispetto a come cercano di dipingerveli nelle comunità.
    Rammentate che la tanto bistrattata Chiesa ha avuto l'assicurazione da Nostro Signore dell'assistenza perenne dello Spirito Santo.
    Il signor Arguello no.

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  68. @ c. che ha scritto:
    "Su questo apro una parentesi: esiste nelle comunità la gara da parte di alcuni a fare il delatore per ingraziarsi i catechisti nella maniera più subdola, spesso questi "informatori...".

    Tutto vero, ma ci sono anche le spie ufficiali, ovvero i garanti.

    Sui ruoli millantati per carismi: sono i più fragili e insoddisfatti che vi apirano, ed è uno dei sistemi di gratificazione per trattenere le persone. Qui sei qualcuno, se lasci tornerai una nullità.
    Pensate ai danni prodotti da persone emotivamente squilibrate che fanno appunto i didascali o i catechisti.

    Molto cristiano...

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  69. Grazie FDF!
    Leggo:
    "- ti viene detto che il CN è obbediente in tutto e per tutto alla Chiesa"

    E qui cominciano le domande e i problemi, perchè una persona autonoma di mente e di spirito a chi viene detto che il cnc è obebdiente in tutto e per tutto alla Chiesa, va a VERIFICARE, non si fida ciecamente, verifica, va alle fonti, se e quando lo farà necessariamente verrà a conoscenza delle disobbedienze gravi e ripetute degli iniziatori del cnc, al Magistero, ai Libri liturgci, al Papa.
    Ma se una persona è passiva, se è già vittima dell`ascendente che esercitano Arguello e i catechisti sulla sua coscienza, obbedirà, si fiderà, e non andrà a verificare se quel discorso corrisponde alla verità.
    Terribile manipolazione delle coscienze, attraverso anche la menzogna e l`inganno.

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  70. Chiedo scusa, ecco il link corretto sul signor Arguello che insegna l'uomo schiavo del demonio .

    minuto 27,20 "l'uomo schiavo del demonio";
    minuto 24,50 si autoproclama "un angelo".

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  71. Come direbbero i catechisti: "questo è un segno, sei figlio del demonio"!

    Visto che il link dello schiavo eccetera non riesco a farlo, ve lo trascrivo.

    www.youtube.com/watch?v=Yz_6XYDI0AI

    ... abbiate pazienza... :-)

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  72. apostata, il link non funziona, almeno per me.

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  73. Pensieri di Paolo VI

    "Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non-cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia". (Paolo VI)

    “Ho la sensazione che da qualche fessura sia entrato il fumo di satana nel tempio di Dio” (Paolo VI

    Mario.

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  74. Dirò la mia sulla figura del didascalo.
    Fermo restando che il modo con cui ne parla Kiko è biasimevole, devo dire che io ho ricordi positivi dei didascali, perché in effetti si spezzava la pesantezza degli incontri degli adulti. Soprattutto ricordo con piacere le uscite/ritiri di un paio di giorni, gli incontri per preparare la Pasqua o il Natale ecc.
    La mia esperienza è che, nonostante ciò che dica Kiko, i didascali non si intromettono nei problemi familiari, non fanno domande imbarazzanti e non indagano sul rapporto tra i genitori. Non è nemmeno vero che si faccia un catechismo parallelo a quello della parrocchia per la preparazione alla comunione. Io e gli altri bambini della mia comunità andavamo sempre alla messa domenicale con il gruppo del catechismo.
    E' vero purtroppo che ho sentito genitori lamentarsi del fatto che dovevano partecipare alla messa domenicale per accompagnare il figlio. Una volta ho sentito le seguenti parole: "Domani vado alla messa domenicale, così mio figlio si fa vedere dai catechisti (della comunione n.d.r.), che se no rompono le scatole". Quindi è vero che per alcuni, o molti, il catechismo in parrocchia è considerato una noia, qualcosa da fare per poter fare la comunione. E' lo stesso pensiero che hanno molti genitori non nc, con la differenza che i nc lo pensano perché ritengono la formazione neocatecumenale più importante di quella parrocchiale.

    La formazione neocatecumenale dei bambini... I bambini credono che l'Eucaristia sia una chiassata. Gli viene insegnato che la messa deve essere animata, bisogna battere forte le mani, suonare forte i bonghi e i cembali, ballare alla fine, e uscire allegri. Il risultato è che fin da piccoli non hanno il senso del sacro, ritengono una palla la messa in parrocchia, non hanno rispetto per il silenzio e la preghiera.
    Non è un caso se nei gruppi di catechismo, i figli dei NC sono i più casinari. Se gli fai una domanda sulla Bibbia sono i primi a rispondere, ma sono anche i primi a comportarsi da cretinetti nei momenti di serietà. Non ascoltano e rispondono male al catechista (ci sono passato). Questa "vivacità" dei bimbi NC è palese e riconosciuta anche dai NC stessi, i quali però lo considerano un pregio.

    (segue)

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  75. (segue)

    Infine vorrei dire che è meglio se i NC non si integrano troppo in parrocchia. Infatti da me sono loro i capoccia, e gestiscono quasi interamente il catechismo per comunione e cresima, nonché il post-cresima (con la "formula" di Kiko).
    Quando feci io il catechista, c'era un solo gruppo senza catechisti nc. Era portato avanti da una signora con una certa età, ma con un'esperienza trentennale da catechista, a con corsi diocesani alle spalle. Ebbene, codesta signora era messa ai margini. Le sue proposte erano sempre ascoltate con sufficienza, e con un po' di derisione.
    La tal signora ha così deciso di portare avanti il suo gruppo per conto proprio, senza interferenze del prete e del super-catechista NC. Ha insegnato ai suoi ragazzi a pregare in silenzio, ad inginocchiarsi davanti al Santissimo, a fare delle opere di carità, ad andare a confessarsi frequentemente al confessionale (e non aspettare la penitenziale come facevamo noialtri)... Alla fine i suoi ragazzi e i loro genitori erano i più contenti ed entusiasti di tutti gli altri (infatti tutti i ragazzi che uscivano dalla comunione chiedevano assolutamente di fare la preparazione alla cresima con lei). Quella signora, con il suo metodo "classico" di insegnamento, è riuscita a trasmettere un anelito di spiritualità e sacralità che noi "adulti nella fede", con le nostre "esperienze" e interpretazioni della Sacra Scrittura, non siamo riusciti a trasmettere.

    Comunque convengo sul fatto che se una celebrazione non è adatta sia a bambini che adulti, allora c'è qualcosa che non va. Purtroppo ciò è riscontrabile anche alle messe dei bambini delle 10/10.30. Infatti nella mia parrocchia la "animazione" della messa (come se la messa debba essere animata...) segue canzonette puerili e smielate, con tanto di "mossette" con le mani.
    L'unica differenza tra la messa dei bambini e le altre messe, dovrebbe essere nell'omelia, nella quale il prete di può rivolgere ai bambini con delle domande.

    (segue)

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  76. (segue)

    Arriviamo al post-cresima nella "formula kikiana", del quale già parlai in un intervento passato.


    Ciò sta succedendo invariabilmente anche con il post-cresima. Alcuni sono catechisti eccellenti, senza dubbio, ma di altri ho sentito, dagli stessi genitori CN, peste e corna. Quelle persone che sono fanatiche nel CN nel post-cresima investite di potere faranno dei disastri, come sta succedendo.


    Il post-cresima di Kiko è qualcosa di abominevole e serve a preparare l'humus adatto ad una successiva entrata in comunià. I ragazzi trascorrono 3 incontri su 4 nelle abitazioni dei catechisti. L'unico incontro in chiesa è per la penitenziale (una volta al mese).
    Non si parla mai dell'Eucaristia, ma solo dei peccati (ogni mese un peccato diverso). Non si insegna a pregare in silenzio, a fare adorazione eucaristica o pregare il rosario. L'unica cosa che fanno è la "scrutatio" alla maniera neocatecumenale, ascoltano catechesi e rispondono a questionari.

    I catechisti poi possono essere pessimi. Poiché l'assegnazione dei ragazzi a una coppia di catechisti viene fatta a caso, passando l'idea che è dovuta alla volontà divina, i ragazzi non possono dare preferenze per stare nel gruppo con l'amico, o con una coppia di catechisti in particolare.
    Ho esperienza di mia sorella, che è finita in un gruppo dove non conosceva nessuno, erano tutti più grandi e c'era una sola altra ragazza (gli altri tutti maschi, e a quell'età rispondere a certe domande può essere imbarazzante). I catechisti sono fumatori accaniti, così come i loro figli (presenti all'incontro della cena), col risultato che una ragazzina di 12 anni viene riportata a casa all'1 di notte puzzolente di fumo (e mia sorella non mente, perché conosco queste persone). Altro risultato, è che dei poco-più-che-bambini vengono abituati a fare ore "piccole".
    E' qualcosa di vergognoso.

    Infine si instaura un rapporto tra catechista e ragazzo di soggezione che mi ricorda proprio lo stessa sensazione che si ha con i catechisti del CN.

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  77. A leggersi la storia di Pietro Valdo si imparano un sacco di cose...

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  78. P.S. scusate se c'è qualche errore grammaticale e ortografico di troppo, ma ho scritto di fretta e in una posizione un po' scomoda
    :P

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  79. @Sebastian
    come ti capisco!
    Quante volte abbiamo disprezzato i catechismi delle altre parrocchie!! Me ne vergogno...
    Io ho fatto anche da catechista per 4 anni ai bambini della comunione.
    Solo l'ultimo anno mi ero quasi ravveduto e avrei voluto costruire un percorso sfruttando le cose salienti del catechismo, spiegando in due anni i comandamenti e i Sacramenti, terminando con l'Eucarestia. Ovviamente l'intenzione che avevo era quella di rendere i concetti con parole semplici, non di fare una trattazione...ma fu preferito l'approccio "esperienziale". Si disse che i bambini dovevano anzitutto fare "esperienza di Cristo", "trovarsi in una casa accogliente", "sentirsi amati". Le preghiere, la vicinanza alla Messa la potevano imparare dai genitori, non era nostro compito.

    Allora mi parve ragionevole e mi feci convincere...ora me ne dispiaccio.

    RispondiElimina
  80. Luisa, so che non ti piacciono i commenti sui post di Baccalà, però mi fa sorridere lo sproloquio copia-incolla che ha fatto sull'altare quando nelle salette NC la mensa non è un altare né dedicato, né benedetto e che il tabernacolo è inesistente.

    Praticamente per giustificare il CN ha scritto un fiume di parole che gli danno torto... spettacolare.

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  81. Lo scopo di questo blog è stato chiarito un milione di volte.

    Gettare un po' di luce sul Cammino. Tutto qui.

    Ad avvisare le autorità della Chiesa abbiamo già provveduto tutti, ognuno a modo suo, sia informalmente che formalmente.

    E prima di noi e meglio di noi avevano già provveduto persone assai più preparate di noi.

    Parafrasando un politico americano, voi potete ingannare tutta la Chiesa per un po' di tempo, oppure potete ingannare parte della Chiesa per tutto il tempo, ma non potrete ingannare tutta la Chiesa per tutto il tempo.

    A far crollare il Cammino non saranno le nostre paginette del blog, ma sarà il peso della verità, sarà la realtà stessa: ciò che è opera di mani d'uomo è irrimediabilmente destinato a perire. E con un gran tonfo.

    Chi viene qui a lamentarsi che questo blog sarebbe "contro il Cammino", dimentica che è lo stesso Kiko Argüello che si lamenta che le «decisioni del Santo Padre» sono una «catastrofe» per il Cammino.

    Ma dico: uno!

    Ce ne fosse stato uno, uno solo, anche un solo cosiddetto "catechista" neocatecumenale!

    Almeno uno ne avrei voluto vedere, in tanti anni che esiste questo blog, che avesse detto: "beh, in effetti non avete tutti i torti, e su questa cosa cercherò di parlare ed agire così come la Chiesa ha sempre parlato ed agito".

    E invece no.

    Vengono qui, attivisti e cosiddetti "catechisti" a lamentarsi: «voi siete contro il Cammino!»

    Eccolo il superdogma: il Cammino, da proteggere anche usando menzogne e trucchetti, in difesa ferrea delle eresie e degli strafalcioni liturgici... che poi sono esattamente i pilastri fondamentali del Cammino Neocatecumenale.

    Vengono qui anonimi, furiosi, minacciosi, o con false identità e altisonanti titoli, vengono solo a dire: "voi siete contro il Cammino", come se fosse vietato far notare certe pubbliche storture, come se le parole dei fondatori del Cammino meritassero solo la segretezza (cfr. il caso del Direttorio), come se le azioni del Cammino meritassero solo il buio delle tenebre tranne ciò che propina la propaganda ufficiale...

    Ma è proprio quell'atteggiamento che dovrebbe indurre i facinorosi neocatecumenali, i cosiddetti "catechisti", e tutti gli attivisti e troll che cercano di insultarci e bloccarci in ogni modo, è proprio quell'atteggiamento che dovrebbe indurli a riflettere: ma se il Cammino è un dono dello Spirito, perché ha paura della verità? perché mai ha paura che vengano svelati i suoi arcani? perché mai c'è il terrore che un misero blog possa danneggiare il Cammino?

    Che cosa c'è di tanto impossibile nel confrontarsi con la realtà dei fatti?

    Forse che il sostegno dei vescovi, in caso di sospensione delle «oliature», verrà meno?

    Vedete, cari fratelli attivisti del Cammino, il problema non siamo noi: il problema ce l'avete in casa, il problema siete voi, mentre noi qui su questo sperduto blog, ricordando le stessissime parole dei Pontefici, dei Vescovi, degli Iniziatori, e le stessissime foto pubblicate dai vostri fratelli di comunità, in fin dei conti vi stiamo aiutando a riflettere su ciò che non può assolutamente essere "dono dello Spirito".

    RispondiElimina
  82. @FDF, è vero la prosa monotona e logorroica di P.T. non mi interessa, l`ho incrociata troppo spesso qui e altrove!
    Certo è che se è vero che è catechista possiamo pensare con preoccupazione alle persone che lo subiscono.

    " Le sue proposte erano sempre ascoltate con sufficienza, e con un po' di derisione."

    In questi ultimi anni ho letto diverse testimonianze di catechiste diocesane messe in disparte e guardate dall`alto dai "catechisti" neocatecumenali.
    Ancora una prova, ove ve ne fosse bisogno, che, là dove arriva, il cnc si impone, non collabora ma fagocita.

    Vorrei dire a by Tripudio che ci sono sempre più felici eccezioni al quadro che ha descritto benissimo, a questo blog collaborano, sempre più numerose, persone che sono uscite dal cnc, o che sono ancora dentro ma riflettono, sono persone che hanno avuto il coraggio di confrontarsi con la realtà dei fatti.
    Li rigrazio di farci partecipi della loro esperienza!

    RispondiElimina
  83. solo un inciso per la Cresima e il post cresima:

    Ora sempre piu',nelle comunità NC si fanno entrare ragazzini che la cresima non l'hanno ancora fatta.
    La faranno "in cammino"

    Anche Alessandra (alias non mi ricordo o piu' quanti nick ha) stessa ha scritto che sua figlia di 12 anni è entrata in comunità prima di fare la cresima.

    Nella mia ultima comunità i figli dei miei fratelli sono entrati tutti insieme (la seconda tornada di ragazzi) piu' o meno a 12/13 anni e dopo un poco di tempo hanno fatto la Cresima.
    Il catechismo e il post cresima in questi casi è solamente la "comunità" e le sue tappe.

    RispondiElimina
  84. Voglio invitare i neocat in buona fede che transitano da queste parti a non chiudere mai la porta del dubbio.

    All'inizio sembra di percepire un attacco nei propri confronti. Criticare il cammino può sembrare un attacco alla propria persona. Lo capisco benissimo perché ci sono passato. Come potrebbe essere altrimenti, se uno ripone tutta la propria vita e le proprie speranze nel cammino e nella propria comunità?

    Le prime reazioni sono quelle di rispondere alle critiche con le solite risposte pre-confezionate da Kiko e dai catechisti.
    Ad esempio:
    -la liturgia è approvata
    -5 papi ci hanno amato
    -la lettera di Arinze è decaduta
    etc...

    Ora capisco Tripudio e Mic, che sono stanchi di ripetere sempre le stesse cose... Ma fidatevi, ne vale la pena.

    Dopo aver ricevuto risposte, o dopo essere stati censurati perché danno sempre le solite risposte, inizialmente non si accetta il confronto.

    Se per caso viene l'idea di documentarsi accuratamente, confrontando le prassi NC con i libri liturgici, e gli insegnamenti di Kiko con il Magistero della Chiesa, giustifichi tutto con il pensiero che il cammino ti ha fatto tanto bene, ti ha cambiato la vita, fa tanto bene a molte persone, avvicina i lontani alla chiesa ecc...

    Quando arriva il momento dell'accettazione delle realtà dei fatti (se arriva), ci si sente smarriti.
    Adesso che faccio? Ciò su cui ho basato i miei ultimi 10-20-30 anni è veramente così sbagliato? Ho buttato tutti questi anni della mia vita?
    Se esco non ho più nessuno, non ho amici fuori della comunità! Come potrei affrontare la vita senza l'aiuto della comunità?
    Come faccio a uscire senza perdere la Fede?

    Sembra impossibile farcela.

    Allora potrebbe cominciare a chiedere aiuto chiedendo: "e voi cosa fate per vivere la fede? come fate senza comunità?". Piano piano potrebbe cominciare a capire che si può vivere benissimo una vita cristiana senza la comunità. Anzi anche meglio!
    I primi tempi potrebbero essere duri, potrebbe sentire un po' di solitudine, il disprezzo degli ex-fratelli di comunità, la pressione e gli anatèmi dei catechisti. Ma piano piano comincerebbe ad aprirsi al mondo, a pregare in modo semplice senza dover aspettare la prossima tappa, e senza sentirsi obbligato da nessuno.
    E anche a vivere senza sentirsi obbligati a propagandare il cammino ad ogni conoscente. Vivere una vita cristiana è la prima forma di evangelizzazione.
    Il beato Charles de Foucault, a cui Kiko dice di ispirarsi, andò da solo ad evangelizzare il Marocco, in un periodo (fine 800-inizio 900) in cui questa zona era completamente chiusa agli occidentali. Non c'erano chiese, nè cristiani. Tuttavia non andò in giro a fare canti e urlare per divulgare il Vangelo, ma Lo visse. Lavorava, digiunava, e soprattutto passava ore e ore ad adorare la Santissima Eucaristia. Per lui la cosa più importante era portare Gesù Eucaristico in quei luoghi dove non era mai stato.

    (segue)

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  85. (segue)

    Allora vi invito, cari neocatecumenali che cercate risposte, a mantenere aperto uno spiraglio nel vostro cuore e nella vostra mente. Magari dopo un primo momento di rifiuto della realtà, tornerete qui e passerete alla fase di confronto.
    Inoltre ricordate alcuni punti fermi:

    -Kiko non è santo: può sbagliare e ha sbagliato su molte cose, e se anche ha avuto un'ispirazione divina, l'ha guastata in molti punti con la sua superbia.
    -I catechisti non sono infallibili. Pretendere che ogni parola che esce dalla loro bocca sia ispirata dallo Spirito Santo, è un'offesa a Dio (N.B. lo SS è Dio e non andrebbe nominato a vanvera e utilizzato per legittimarsi) da parte loro.
    -Il CN non è Dio: puoi lasciare il CN senza perdere la Fede. Le volontà di Dio non è che tu faccia il cammino neocatecumenale, ma solo che tu segua il suo Figlio Gesù Cristo. Frasi come: "Dio ti ha chiamato nel cammino, uscire significa voltare le spalle a Dio!" sono campate per aria: perfino Benedetto XVI, in preghiera e interrogando la propria coscienza, ha potuto lasciare il posto che Dio gli aveva assegnato.
    -Puoi non peccare: dal momento che hai ricevuto il battesimo, non sei più schiavo del demonio. Permane in te la concupiscenza della carne (inclinazione al male), ma puoi e devi combatterla perché sei figlio di Dio. E' vero che Dio ti ama così come sei, ma non vuole che pecchiamo. Il peccato è un'offesa a Dio e un danno alla propria anima. All'adultera, Gesù non ha forse detto: "va' e non peccare più?".
    -La Liturgia dell'Eucaristia è in primo luogo il Santo Sacrificio che si ripete in modo incruento sull'altare, ed è la cosa più preziosa che il Signore ci ha lasciato. I grandi santi tenevano in grandissimo conto l'Eucaristia. Da Essa può derivare la Grazia che può nutrire la tua vita spirituale. Le catechesi, le risonanze e le tante ore spese a blaterare e ad ascoltare persone che urlano senza ammettere replica, difficilmente arricchiscono la propria vita spirituale.

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  86. Ora sempre piu',nelle comunità NC si fanno entrare ragazzini che la cresima non l'hanno ancora fatta.
    La faranno "in cammino"


    Confermo. E' esattamente ciò che abbiamo fatto io e altri ragazzi della mia comunità...
    E' pur vero che spesso a 12 anni non si ha la consapevolezza di cosa sia il sacramento della Confermazione. E' un sacramento che più degli altri va preso per propria volontà. Nel senso che Battesimo, Confessione e Comunione si prendono da piccoli e vengono "decisi" dai genitori come bene per i propri figli (com'è giusto che sia). La Cresima forse andrebbe fatta quando uno è più consapevole. Ma questa è solo una mia idea estemporanea... Comunque sono contento di aver ricevuto la cresima a 18 anni, pienamente cosciente di ciò che stavo facendo.

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  87. Tripudio ha detto:
    - ...in fin dei conti vi stiamo aiutando a riflettere su ciò che non può assolutamente essere "dono dello Spirito" -

    E questo è il problema principe, il primo che mi sono posto. Lascio perdere i frutti malsani (ignoranza, arroganza, presunzione, vessazioni), che anche potrebbero essere causati da una natura originaria andata a male.
    Mi fisso sugli Orientamenti perché non c'è dubbio che gli Orientamenti, sin dal primo momento, sono stati linee guida, materiale didattico, manuale di qualità per il Cammino NC.
    Se Kiko fosse stato ispirato, non c'è dubbio che l'ispirazione dovrebbe essere presente nel direttorio catechetico. Questo, però, non è credibile. In primo luogo per le vicissitudini che la supposta approvazione (approvazione di cosa? Con quali correzioni?) ha subito, a partire dalla discussione tra Kiko e l'allora Card. Ratzinger. Kiko: "io quel libro non lo riconosco!". Sbagliava il grande teologo, futuro papa?

    In secondo luogo, perché le loro catechesi narrano di un Cristo differente da quello dei Vangeli. Essi presentano un Cristo che "chiude le porte" a chi - invece di farsi scrutinare dai catechisti - va a visitare un'ammalata (V. Mt 25, 36). Un Cristo che, a differenza del "padre" nella parabola del figliolo prodigo - un padre che va incontro al peccatore e festeggia col vitello grasso - infanga il cieco nato per mostrargli i suoi peccati. Essi predicano un Cristo che, prima di salvare, insozza mostrando i peccati, a differenza del Gesù evangelico che prima salva l'adultera e poi, senza condannarla, la invita a non peccare più.

    Poco o nulla, nelle catechesi NC, rimandano al Cristo dei Vangeli.
    Come già scrivevo, i vocaboli più ricorrenti nel direttorio catechetico NC sono nomi ebraici, il peccato, gli idoli, il denaro. Il denaro, "il malloppo", soprattutto:
    "...Se ti ascoltano si convertono e se si convertono devono mollare il malloppo", insegna Kiko. Ma che è, 'sta roba, un dono dello Spirito?

    Incombe tra i "piccoli" fagocitati dai neocatecumenali la minaccia di esclusione. La sensazione maggiormente indotta nel catechizzando è quella dell'insufficienza, dell'inadeguatezza. L'inquisizione è il modello pedagogico.

    Se dovessi credere che questo è "un dono dello Spirito", dovrei riconsiderare tutto ciò che, sin dalla mia conversione - che non è stata "acqua morta" - fino a oggi ho ritenuto, tutto ciò nel quale ho creduto. E che sacerdoti (non di second'ordine) mi hanno insegnato.

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  88. @Lino

    Interessante l'analisi numerica, sarebbe interessante vedere quante volte è ripetuto Cristo o il Signore, non ho scaricato tutti gli orientamenti, ma sono curioso di sapere se è in pole o è dietro Abramo.


    Gv

    RispondiElimina
  89. Apro una parentesi a beneficio di chi difende il superdogma "Cammino".

    Una cosa non può essere "vera" e "falsa" contemporaneamente.

    O è vera, o è falsa.

    Per questo noi cattolici serviamo la Verità... e la possediamo solo nella misura in cui la serviamo (e conoscendo le storture del Cammino, non possiamo tacere; tanto più perché hanno devastato la vita di tantissime anime).

    Per questo è così terribilmente significativo che i neocatecumeni, per difendere l'idolo Kiko e l'idolo Cammino, avvertano il bisogno di utilizzare la menzogna, la mormorazione, le minacce, l'inganno, le «oliature», sotterfugi, trucchetti, astuzie, trabocchetti...

    Chi avverte la disperata esigenza di denigrarci, sta implicitamente ammettendo che qui c'è la più scomoda delle verità, cioè che nel Cammino ci sono errori dottrinali e abusi liturgici.

    Errori e abusi di cui l'idolo Kiko se ne vanta ormai apertamente persino coi cardinali: «guardi come facciamo la comunione seduti».

    Ora, sono le stesse parole di Kiko a giudicare l'idolo Kiko.

    Una cosa non può essere vera e falsa contemporaneamente.

    Per esempio: la "comunione seduti" è un abuso liturgico: non può contemporaneamente essere una santa liturgia.

    E gli attivisti difensori del neocatecumenato lo sanno cento volte meglio di noi ma preferiscono mentire persino a sé stessi pur di continuare a lodare l'idolo Kiko.

    Nell'ultimo giorno, al giudizio universale, si ribelleranno contro il Signore: Signore, ma come ti permetti? noi eravamo approvati! avevamo lo Statuto! facevamo la Grande Missione nelle piazze! mandavamo le "cefale" in Cina! avevamo ogni volta diecimila "alzate"! tornavamo ai primi cristiani delle radici cristiane! noi facevamo sempre tutte le risonanze e le monizioni! ma come ti permetti, Signore? Tu giudichi!

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  90. grazie sebastian per la tua testimonianza e per le tue parole sincere e di speranza.

    Condivido il fatto che senza La "comunità" i primi tempi ci si sente perduti, poi pero' passa e ci si scopre liberi. Liberi di amare Dio e di pregarlo quando si vuole, e non a comando.
    E quando ti rendi conto di questo il tuo cuore scoppia di Gioia

    In questi ultimi tempi ho ricevuto veramente molte Grazie dal Signore e mi sento in pace, tranquillo.
    La Chiesa mi ha accolto, non mi ha giudicato e io ho trovato uno spazio dentro di essa.

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  91. Mi unisco a DG per ringraziare Sebastian per la sua testimonianza che non è una testimonianza "contro", ma la sua personale esperienza, i suoi sentimenti, le sue emozioni, le sue reazioni, e il cammino che ha percorso, non facile, per affrontare la realtà e assumere le sue responsabilità.
    Grazie, Sebastian.

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  92. Se scrivo queste cose è perché mi auguro che anche altri possano sentirsi incoraggiati nelle loro scelte.
    Piuttosto devo essere io a ringraziare tutti voi, che gestite o partecipate a questo blog, per aver creato un luogo di confronto tra cattolici con diversi percorsi spirituali e umani.
    :)

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  93. La cosa migliore è che finalmente si esce dal circuito NC, cominciando a guardare con amore al resto della Chiesa, della quale tutti facciamo parte e nella quale tutti siamo fratelli.

    Voglio parafrasare una frase della Beata Teresa di Calcutta:

    "La vita è ben più grande del Cammino Neocatecumenale"

    Non per tutti il circuito chiuso del CN può andare bene. C'è chi ci si adagia e chi no. Io mi ci sono adagiato per troppo tempo, escludendomi dal resto della vita della Chiesa, disinteressandomi al suo insegnamento, preferendo la mia personale visione e interpretazione.
    Ma c'è sempre tempo per rimediare finché è giorno, e in questo misuro la misericordia di Dio.

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  94. @ DG La Chiesa mi ha accolto, non mi ha giudicato e io ho trovato uno spazio dentro di essa..Io purtroppo a differenza tua, non ho più nulla e non sono più nessuno, dopo quasi trent'anni di cammino senza poterlo mai finire a furia di fusioni su fusioni, della mia comunità iniziale ne eravamo rimasti solo in due arrivati alla tappa del Padre Nostro, poi prima lui poi io ce ne siamo andati. Troppe cose non mi quadrano più del cammino, e in questo sito ne ho avuto conferma, ho letto cose che io in prima persona ho visto e vissuto. Ero catechista, perciò puoi immaginare lo scandalo silenzioso che ha potuto procurare nei fratelli specie i piccoli questa mia scelta, ma nessuno poi alla fine ti considera più, neanche il presbitero, per il quale non essendo più in cammino non sono più neanche catechista, e quindi non mi permette di fare nulla in parrocchia... avendo messo mano all'aratro un giorno e adesso mi sono voltato indietro per lui..Mi è diventato difficilissimo andare anche in quella parrocchia perchè mi sento guardato e giudicato senza tregua, e mi chiedo il perchè dev'essere così! Inutile dire la solitudine che sento dentro, non essendo neanche sposato, è terribile, ma non rinuncio alla mia scelta, Dio mi aiuterà..non posso, e non voglio pensare nè credere che davvero come mi dissero i miei catechisti, Dio ti ha scelto, Dio ti ha chiamato in questo cammino, per cui lasciandolo è come lasciare Dio, forse che Dio alla fine mi amerà di meno? Per uscirne c'è voluto non poco tempo, ci vuole coraggio, e tanti fratelli pur standoci male non se ne vanno, in compenso criticano solo, non se ne vanno perchè quello che si deve affrontare una volta usciti non è da augurarsi a nessuno, vorrei solo dire ai tanti neocatecumenali, soprattutto quelli che sono ai piani alti che vengono a leggere qui, e magari non hanno il coraggio di scrivere nulla per non essere riconosciuti, che i fratelli dovrebbero restare tali anche quando non condividono più il vostro stesso cammino, è un comando di Gesù quello di amare il prossimo: "Ecco lo specchio nostro è il Signore! Aprite gli occhi e guardatevi in Lui ed imparate com'è il vostro viso.E togliete la sporcizia dalle vostre facce. Amate la Sua Santità e rivestitevene e sarete immacolati sempre davanti a Lui. Emanuele da Napoli

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  95. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  96. @Sebastian

    aggiungo questo punto fermo:

    Verificate sempre se state facendo di qualcuno o di qualcosa un idolo: Il rischio di idolatrare il catechista, Kiko, o anche il Vescovo o persino il Papa è sempre molto alto. Siamo umanamente fragili e bisognosi di affetto, è normale gettarsi su qualcosa di terreno quando si perde la bussola o si è affaticati dalla vita. Mantenete sempre lo sguardo fisso a Cristo, e pregateLo molto, Egli vi guiderà. Fate vagliare ogni ispirazione da un buon padre spirituale e mantenete un dialogo con Dio

    Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

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  97. @Emanuele

    lo scandalo silenzioso che ha potuto procurare nei fratelli specie i piccoli questa mia scelta

    Coraggio! Non hai scandalizzato nessuno. Scandalizza chi induce altri con atti o parole a commettere peccati mortali! Hai scelto per te stesso. Se dovessimo scandalizzare qualcuno ogni volta che facciamo una scelta ci dovremmo rinchiudere in casa! Hai visto che non era buono per te e hai scelto diversamente.

    A differenza di ciò che potranno mai dire, c'è un solo criterio dirimente per la Salvezza, ed è la Grazia di Dio. Lottare per restare nella Sua Grazia, è questo che conta davvero. Tutto il resto, le opere di carità, le virtù vengono dalla Grazia

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  98. @Emanuele

    Se posso darti un consiglio inizia a frequentare un altra parrocchia, magari troverai dei Cristiani che non si comportano un po meno da farisei.

    P.S. prego per te, abbi fede Dio è con te.


    Gv

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  99. Sebastian ci riporta questa frase che conferma quel che altri prima di lui ci avevano detto aver dovuto affrontare quando la loro decisione di lasciare il cnc stava maturando:

    "Dio ti ha chiamato nel cammino, uscire significa voltare le spalle a Dio!"

    Oggi Emanuele ci dice:

    "e non voglio pensare nè credere che davvero come mi dissero i miei catechisti, Dio ti ha scelto, Dio ti ha chiamato in questo cammino, per cui lasciandolo è come lasciare Dio, forse che Dio alla fine mi amerà di meno? "

    Terribile!
    E questa è una formazione cattolica?
    Emanuele, Dio non ti abbandona, e tu non lo tradisci!
    Dio ti ha donato la libertà, anche la libertà di lasciare un cammino che non senti più buono per te, non sei schiavo dei diktat dei tuoi catechisti, stai solo esercitando la tua responsabilità e la tua libertà di figlio di Dio.
    Son certa che le testimonianze che puoi leggere su questo blog ti aiuteranno e che potrai e saprai trovare nella Chiesa chi saprà accoglierti e accompagnarti nel tuo nuovo cammino!

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  100. La capacità di P.T. di citare la Parola di Dio e il Magistero a proprio discapito mi stupisce sempre... veramente affascinante come percorso logico.
    Voglio sostenere una tesi, formulo ipotesi che la contraddicono... meraviglioso, davvero.

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  101. @Emanuele: Mi dispiace della tua storia ma credimi, credo che stare fuori da un posto dove non ti sentivi a tuo agio sia solo un bene adesso per la tua vita.

    Posso solo raccontarti cosa successe a me: dopo essere stato "gentilmente" liquidato dai catechisti (il cammino "non era per me" dissero, in realtà ne avevano le scatole piene delle puntuali domande che gli rivolgevo nel corso degli ultimi anni) venni completamente ignorato dai miei ex fratelli di comunità.

    Ero in cammino da oltre 15 anni, convivenze, catechesi, scrutini, etc. di colpo nessuno si è più fatto sentire! E dire che, in questo caso, non ero stato neppure io a decidere di andarmene...

    All'inizio non fu facile, dovetti ricrearmi un tessuto di amicizie e di incontri ma, con l'aiuto del Signore oggi sono molto più felice di prima. Pensa questo, riparti e affidati alla preghiera, quella vera, silenziosa che indaga l'intimo del tuo cuore. Non occorre una comunità chiassosa (e pettegola) per stare con Cristo. Occorre la Fede e non è assolutamente vero che la si trova in comunità, la maggioranza dei Santi sono figure che hanno avuto Fede senza "cammini" lunghi 30 anni.
    Io scrivo le mie esperienze per mettere in guardia chiunque voglia intraprendere questa esperienza, non per dissuaderlo o convincerlo, ma perché è giusto che un cattolico sia informato su quello che andrà a fare. Il resto è opera dello Spirito Santo e non nostra.
    Tu, Emanuele, non avercela con i tuoi ex fratelli di comunità, non pensarci perché nella loro mentalità solo il cammino salva, solo quel percorso porta alla Fede.

    Parentesi finale: a mio parere è estremamente difficile che un neocatecumenale convinto possa essere intaccato dal dubbio o da una seria verifica di quello che sta facendo.
    dobbiamo pensare che il cammino ti investe tempo, soldi, affetti. Persone che hanno 8-9 figli, una vita completamente travolta da impegni e date (fissate da Kiko, ovviamente non da Dio) come si può pensare che prenda in considerazione una revisione di quello che fa? Deve PER FORZA pensare di essere un supercattolico, uno "tosto" e migliore dei "cristiani della domenica", a quello preferirebbe persino suicidarsi, e non è una battuta!

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  102. Caro Emanuele, a me il parroco mi ha detto di cambiare chiesa,perchè avevano paura di me. I neocatecumenali sono troppo illuminati!!!!!!! Lorenzo

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  103. caro emanuele
    capisco cosa stai provando.
    Io ero arrivato alla tua stessa "tappa" e ho avuto un percorso simile al tuo.

    La cosa da fare subito è abbandonare quella Parrocchia (se è interamente neocatecumenale) e frequentarne un'altra non NC.

    E utile parlare con il Parroco o con un Sacerdote per spiegare il tuo percorso (NC) e la tua solitudine odierna e la tua tristezza.

    La Chiesa accoglie, credimi, ma lo so che non sarà facile perchè siamo stati "abituati" ad essere sempre circondati da qualcuno e mai soli. Non eravamo soli nemmeno per pregare
    A me ha aiutato molto fare un pellegrinaggio e non importa se sei solo,anzi forse puo' essere un incontro piu' intimo con il Signore.

    Una mia ex sorella di comunità non sposata e con la famiglia molto lontana ora va spesso a medjugorje. Ci va da sola ma proprio in uno di quei pellegrinaggi, mi ha raccontato, che ha avuto l'incontro con la Grazia del Signore.
    Io personalmente ho trovato conforto nel gruppo della Letio Divina che nella Parrocchia dove vado ora si fa il martedi'.

    E poi affianco dei catechisti in un gruppo di giovani, cosa che a me piace moltissimo perchè uno dei miei figli partecipa a quel gruppo.
    Lo so,ritrovarsi soli è una cosa difficile e dolorosa per gli ex NC, perchè siamo stati abituati ad essere sempre insieme, a fare tutto insieme sia dentro la Chiesa sia nella nostra quotidianità ma vedrai che poi non ne sentirai assolutamente la mancanza, anche perchè i fratelli non cercandoti piu' ti hanno fatto capire dove iniziava e dove ora finisce il loro "amore".

    Ti capisco e preghero' per te.

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  104. Emanuele, non so cosa dire se non incoraggiarti a seguire la tua coscienza e a rivolgerti sempre a Cristo, che non ti giudica e non ti abbandona se lasci il cammino. Anzi, c'è di più. Finalmente potrai conoscere il vero Gesù! Infatti, come ci fa spesso notare il buon Lino, e l'ha fatto poco sopra, il "cristo" del CN non è lo stesso Cristo della Chiesa Cattolica:

    [...] le loro catechesi narrano di un Cristo differente da quello dei Vangeli. Essi presentano un Cristo che "chiude le porte" a chi - invece di farsi scrutinare dai catechisti - va a visitare un'ammalata (V. Mt 25, 36). Un Cristo che, a differenza del "padre" nella parabola del figliolo prodigo - un padre che va incontro al peccatore e festeggia col vitello grasso - infanga il cieco nato per mostrargli i suoi peccati. Essi predicano un Cristo che, prima di salvare, insozza mostrando i peccati, a differenza del Gesù evangelico che prima salva l'adultera e poi, senza condannarla, la invita a non peccare più.

    Poco o nulla, nelle catechesi NC, rimandano al Cristo dei Vangeli.
    Come già scrivevo, i vocaboli più ricorrenti nel direttorio catechetico NC sono nomi ebraici, il peccato, gli idoli, il denaro. Il denaro, "il malloppo" [...]


    Allora rallegrati, perché hai finalmente la possibilità di conoscerLo!

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  105. @ FDF
    Mi avete incuriosito, FDF. Eccezionale veramente. Roba da "salati". Il Baccalà salatissimo cita GPII:
    "Le parole dell'apostolo Paolo ci riportano alla circostanza drammatica in cui nacque l'Eucaristia. Essa porta indelebilmente inscritto l'evento della passione e della morte del Signore".
    La quale morte avvenne sul Golgota, o no?

    Ma poi, come conclude il "salato"?
    "Concludo dicendo che ritengo improbabile la spiegazione secondo la quale l'altare sarebbe il simbolo del Golgota dato che non è la sola passione e morte a riattualizzarsi ma anche la resurrezione e glorificazione".

    E se io scrivessi che è improbabile la spiegazione secondo la quale l'altare sarebbe il simbolo della resurrezione dato che non è la sola resurrezione a riattualizzarsi ma anche la passione e morte, come mi risponderebbe? Con un balletto? Con il famoso canto "Resuscitò"?

    "Annunciamo la tua morte o Signore, proclamiamo la tua resurrezione, nell'attesa della tua venuta".

    Certo che il mistero pasquale comprende, con la passione e la morte, anche la sua resurrezione. Noi mica neghiamo o sottovalutiamo la resurrezione, la quale è compatibile, anzi prima necessita del Golgota, nel mistero pasquale?

    Siete voi che sottovalutate la passione e morte, negando l'altare/sacrificio, addirittura mutando il Vangelo con le icone didascaliche di Kiko:
    Mutazioni

    Lo vedi, Baccalà, in abito bianco e con le ferite? Nemmeno è morto e già Kiko lo fa risorgere, nell'ultima cena giovannea. Il Sacrificio proprio non vi sta a genio, tanto volete ballare.

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  106. @emanuele se davvero vuoi ricominciare fai nomi e cognomi e non trincerarti nel silenzio , il silenzio omertoso non serve a nulla . Il coraggio per la verità, bene ma la verità va detta chiamando tutti con nomi e cognomi, a meno che non sia una bugia stratosferica, pertanto invito Emanuele a fare nomi e cognomi a citare parroco e parrocchia , così solo potrai essere un uomo libero, se poi la tua storia non è vera, rimarrai l'uomo,o il ragazzo dalla mezze parole e della non verità, e sarai giudicato come noi uomini,per le tue azioni, non dall'uomo ,ma da Dio

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  107. Emanuele (posto che questo sia il suo vero nome: infatti qui i nomi servono solo come riferimento per rispondere ai commenti; non abbiamo bisogno di conoscere i nomi, tranne che per personaggi pubblici) non può essere obbligato da nulla e da nessuno.

    Il commento delle 16:31, se non è dettato da insaziabile curiosità, è certamente motivato dalla voglia di fare una delazione ai cosiddetti "catechisti" in forza nel Cammino.

    Come tutti possiamo verificare, infatti, i facinorosi neocatecumenali (come l'anonimo delle 16:31) sentono il bisogno di usare la menzogna e la delazione per difendere il Cammino... e questo fa capire bene la spiritualità che li anima.

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  108. @bytripudio
    ho invitato emanuele a fare nomi e cognomi perchè se è davvero come dice, una denuncia seria e il cammino chiuderà i battenti ,così saranno soddisfatti in molti, specialmente gli attaccati alle tradizioni del 1545. Coloro che vedono nel vetus ordo l'unica vera chiesa, i cristiani che non vedono di buon occhio il cammino nelle loro parrocchie. Secondo te non farebbe un favore a molti , te compreso ? Oppure anche voi siete così consapevoli di star mentendo, che sapete nel vostro intimo, che questa cosa non potrà mai accadere .

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  109. Buonasera leggendo la testimonianza di Emanuele e di fdf sono rimasta molto colpita , perchè anche a me il cammino ha fatto trovare delle amare sorprese.Non so perchè ci sono entrata , forse per seguire il mio fidanzato, per lui il cammino è importante. All'inizio è stato proprio attraverso lui che mi ha colpito, quando ci fidanzammo 6 anni fà e mi disse che avremmo dovuto vivere il fidanzamento in castità. Questa decisione mi sorprese favorevolmente, dal momento che i ragazzi della mia età cercano solo ragazze da mettere nel palma res. Incoraggiata entrai l'anno successivo anche io ,avevo 19 anni, felice di un ragazzo che mi rispettava. I primi problemi sono inziati con un catechista con il primo passaggio,ma per amore ho sopportato e sono stata zitta. Dopo sei mesi dal primo passaggio la mia comunità venne chiamata per lo shemà . Ascoltata la convivenza chiesi una spiegazione al mio catechista , perchè per me nella mia vita valgono più gli affetti che i soldi. Lui mi trattò da emerita imbecille , però sempre per rispetto al mio fidanzato sono stata zitta. Sono scoppiata dopo una celebrazione del sabato sera , perchè il catechista venne dal mio ragazzo e gli disse :"Oh ma la vuoi disalienare questa non riesce a capire di essere schiava dei soldi". Mi sono sentita umiliata come mai in vita in mia, anche perchè il mio ragazzo non alzò un dito per difendermi.Dopo quella sera ho detto basta con il cammino, anche se il mio ragazzo ogni tanto cerca di convincermi a riprovare. Il nostro amore è sincero infatti con pazienza ho cercato di superare questo problema eil primo giugno prossimo ci sposeremo
    Ho accondisceso a fare matrimonio con celebrazione neocatecumenale , anche se non è chi faccio i salti di gioia ,ma lui tiene al cammino e non voglio contrariarlo. Certo rivedere quel catechista non mi fa piacere ,ma ora siamo su due binari differenti e sono felice della scelta fatta. Vi chiedo solo una cosa vedo che avete molte testimonianze e vorrei sapere da qualcuno imparziale , se i catechisti vengono formati. So che avrei potuto chiederlo al mio futuro marito ma vorrei sentire una campana diversa che non sia interna ai neocatecumenali . Grazie Sophie

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  110. @emanuele se davvero vuoi ricominciare fai nomi e cognomi e non trincerarti nel silenzio , il silenzio omertoso non serve a nulla . Il coraggio per la verità, bene ma la verità va detta chiamando tutti con nomi e cognomi, a meno che non sia una bugia stratosferica, pertanto invito Emanuele a fare nomi e cognomi a citare parroco e parrocchia , così solo potrai essere un uomo libero, se poi la tua storia non è vera, rimarrai l'uomo,o il ragazzo dalla mezze parole e della non verità, e sarai giudicato come noi uomini,per le tue azioni, non dall'uomo ,ma da Dio

    Curioso che chiedi di fare nomi e cognomi, quando tu non hai nemmeno il coraggio o la voglia di inventarti un nick-name.

    Pure io potrei fare dei nomi, di catechisti e della parrocchia. Peccato che se qualcuno capitasse a leggere questo blog mi riconoscerebbe subito. Ho ancora amici che stanno in comunità, e posso immaginare come considererebbero un tradimento la mia testimonianza su questo blog. Probabilmente non vorranno più saperne di me. E questo non perché sono cattivi, ma perché hanno affidato la propria vita ad un gruppo settario.
    E poiché ancora frequento la mia parrocchia, visto che è la più vicina alla mia abitazione ed è l'unica del mio quartiere, voglio evitare spiacevoli situazioni.

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  111. @sebastian
    il mio nome l'ho fatto parlando della mia esperienza negativa con il cammino ,anche se mi sono accorta in tempo , e ne sono uscita , il mio fidanzato sa che vi leggo ,non ne è contento, ma dice che devo trovare da me quale è la verità , lui ovvio dice sia nella parola che gli viene dal cammino. Io però non sono convinta e cerco risposte. Lui di voi dice che siete dei mentitori. Ho esortato Emanuele a parlare, perchè credo che sarebbe necessario per rendere diciamo legali agli uomini e alla chiesa tutte le cose che a me e a tanti , da quanto ho appreso leggendo qui ,suonano strane. Sophie

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  112. chiuderà i battenti ,così saranno soddisfatti in molti, specialmente gli attaccati alle tradizioni del 1545. Coloro che vedono nel vetus ordo l'unica vera chiesa, i cristiani che non vedono di buon occhio il cammino nelle loro parrocchie. Secondo te non farebbe un favore a molti , te compreso ?

    Questa vecchia sterile, trita scusa non c'entra un cavolo.
    Noi qui non siamo fermi al concilio di Trento, ma al Vaticano II (non come data di rifondazione della Chiesa, ma con tutti i 20 Concili precedenti).
    Apprezzare il Rito antico - e anche parteciparvi di preferenza - non significa rinnegare il nuovo, che comunque non ha niente a che vedere con la vostra sincretistica celebrazione del sabato sera...

    E non ci interessa la chiusura del cammino, ma mettere in guardia dalle sue storture chi non lo conosce o lo subisce e non riesce a dare un nome al suo disagio e sofferenza.

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  113. Il caso di Sophie si è purtroppo verificato frequentemente (ne parlammo già a ottobre, clicca su questo [link] per i dettagli).

    In sintesi:

    - il problema del Cammino sta sul piano liturgico-dottrinale

    - una pessima liturgia è infatti sempre specchio di una pessima fede, e questo implica anche gli affetti, l'uso dei soldi, il rispetto della libertà degli altri, eccetera

    - purtroppo resta a te, alla tua libertà, decidere come agire nei confronti del Cammino qualora il Cammino, nella persona di Kiko, dei suoi scagnozzi, dei fratelli della comunità, e perfino dell'uomo che stai per sposare

    - infatti è già successo troppe volte che nonostante tutte le buone promesse, il Cammino ha finito per inguaiare matrimoni e dividere coppie, perché nella mentalità dei caporioni neocatecumenali il Cammino viene prima di tutto.


    Infatti tutte le volte che il cosiddetto "catechista" di turno esigerà ubbidienza assoluta dal tuo uomo (invadendo il tuo matrimonio), come potrai regolerti?

    Prima o poi un cosiddetto "catechista" esigerà da tuo marito che tu rientri a pieno titolo in comunità, a qualsiasi costo.

    Prima o poi "esigenze" di comunità imporranno interminabili ore da passare a "preparare" liturgie, "preparare" celebrazioni, partecipare a inevitabili "convivenze", azzerando a poco a poco il tempo libero e pure il portafoglio.

    Prima o poi vi troverete di fronte ad uno "scrutinio", quando cercheranno di far confessare pubblicamente a tuo marito i peccati (specialmente di natura sessuale, con dovizia di dettagli) che ha fatto e che non ha fatto.

    E sappiamo bene le illazioni, e anche solo quegli gelidi sguardi di sufficienza, di cui sono capaci i cosiddetti "catechisti" tutte le volte che una donna sposata non risulta incinta.

    Prima o poi vi troverete di fronte ad un cosiddetto "catechista" che per realizzare la somma prestabilita comanderà a tuo marito di portare altri soldi senza far saper nulla alla moglie, perché le esigenze del Cammino vengono prima di tutto.

    Ti racconteranno frottole e panzane per coprire tutto questo, nonostante da cinquant'anni ogni fuoriuscito dal Cammino abbia sempre testimoniato su quell'alone di segretezza, quella incessante e martellante richiesta di soldi, quella mania di umiliare i poveracci (fino alle assurde confessioni pubbliche, dove c'era perfino gente che si inventava peccati di natura sessuale perché altrimenti i cosiddetti "catechisti" non li avrebbero promossi alla tappa successiva...)

    Il successo del Cammino è dovuto a quell'aria chiassosa e allegra che i suoi partecipanti si sforzano di dare (e che serve a coprire la spiritualità cupa e funerea su cui si fonda il Cammino).

    La fede cattolica pienamente vissuta è liberante, il Cammino invece ingabbia.

    La vera fede cattolica parte sempre dalla libertà dei cuori, non da imposizioni di fardelli o umiliazioni programmate.

    Tutto questo senza contare quelle celebrazioni "liturgiche" del sabato sera dove bisogna fare per forza quelle noiosissime "risonanze", quel bambinesco girotondo col "passetto", quegli interminabili abusi liturgici, cantando quelle abominevoli canzoncine dal tono cupo e calante, composte dal fondatore del Cammino...

    Le cose che ti ho scritto qui sopra sono la nuda e cruda verità, e non rappresentano nemmeno un centesimo delle sofferenze che hanno provato tantissimi, fatti di fronte a cui non si può ragionevolmente sperare che "tutto andrà bene" con la sola buona volontà.

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  114. @Sophie
    Non è prevista una vera formazione per i catechisti NC. Ogni tanto si raccomanda di leggere questo o quel testo (Padri della Chiesa, vite di Santi, ecc.), ma il testo fondamentale è il Direttorio creato da Kiko e Carmen.
    Ci sono alcuni che sono persone serie, non sono tutti dei "discernenti illuminati" come li chiama apostata, che si formano da soli studiando e leggendo Magistero e Tradizione, ma purtroppo sono pochi e comunque sono cose secondarie rispetto al Direttorio Catechetico.
    Se i catechisti di lui sono brave persone, vi possono aiutare, altrimenti rivolgiti a buoni sacerdoti.

    Ti dirò, non sei in una posizione facile e nemmeno il tuo futuro marito lo è, anche se forse non se ne rende conto. Da fidanzati vivere la fede separatamente è un conto, da sposati un altro!
    Ci saranno momenti in cui vorrai stare con tuo marito, per vivere il rapporto di coppia (che è ciò che di più bello esiste fra due sposati), ma magari non potrai, perché tuo marito avrà preparazioni e celebrazioni della Parola. Dipende da come lui lo vive.

    Dare consigli è difficile è un consiglio che può sembrare buono può condurre in un fosso. Vorrei dirti molte cose, ma non so se sia il caso. Dipende da come il tuo fidanzato vive il CN. Se ci è immerso fino al collo, probabilmente sarà dura. Tu hai visto com'è stare in CN, sii certa di essere pronta a sopportare le sere in cui tuo marito sarà impegnato.
    Difendete e salvaguardate ad ogni costo il Sacramento del Matrimonio. Checché ne dica chiunque, il Matrimonio viene prima di qualsiasi altra cosa, salvo Dio. E' Dio stesso che pone il Suo sigillo su di voi! Mantenete un dialogo costante con Lui e fatevi sempre aiutare anche da Sacerdoti preparati.
    "Cosicché non sono più due, ma una carne sola". e come una sola carne dovete vivere, pensare e decidere. Se diventa una fonte di litigio rivedete tutto.
    Se vuoi possiamo parlarne più a lungo, se vuoi scrivermi, qui c'è un limite di caratteri e la questione è complicata. Il mio e.mail è filippodf77@live.it
    La Pace di Cristo.

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  115. @caro mic ,
    da fuoriuscita dico, con sommo dispiacere, del mio futuro marito , che la denuncia ufficiale farebbe piacere a molti anche a voi e a me, anche se sarebbe duro per molti. Non nascondiamoci dietro un dito, se voi denunciate è perchè volete vedere dei risultati.Non sono così ingenua da credere che lo fate come buoni samaritani , anche se credo che stiate facendo un buon servizio. Se volete essere efficaci dovete fare di più, non ci si può limitare a questo. Sophie.

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  116. @Sophie

    A proposito: non sei un demonio, se non stai in Cammino e non approvi. Ricordatelo sempre. La fede è un dono ben più grande e profondo del Cammino che è solo un luogo, un mezzo.
    Le persone le salva Cristo, non il Cammino. Casomai Cristo può servirsi del Cammino per salvare una persona o formare una famiglia, come è stato nel caso mio e di mia moglie.
    La volontà di Dio percorre sentieri a volte strani, a volte impensabili, e a mio parere in ciò si vede la Sua potenza.
    Ma non bisogna assolutizzare.
    Riprendendo un concetto giudaico caro ai NC, riporto questa riflessione: quando gli ebrei incontravano Dio in un luogo erano soliti erigere altari, e consacrare quel luogo. Ciò serviva a ricordarsi che Dio era stato in quel posto (cfr. per esempio l'episodio della scala di Giacobbe). Tuttavia non erano usi ad accamparsi per sempre in quel luogo, neanche per il solo fatto di averci incontrato Dio, ma si rimettevano in marcia.
    Fissarsi con un luogo, o con un mezzo, o con una persona, per usare una similitudine, è come se il popolo di Israele si fosse installato per sempre sul Sinai (dove aveva udito la voce di Dio) invece di entrare nella Terra Promessa. Non bisogna mai smettere di cercare il giusto sentiero per arrivare là dove Dio ci sta chiamando, ovvero la Gerusalemme del Cielo.

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  117. In merito al "denunciare" abusi che si sono verificati all'interno di comunità neocatecumenali occorre dire questo: purtroppo non è tecnicamente (e neppure legalmente) possibile "denunciare" determinate situazioni alla magistratura o agli organi di polizia.

    Il reato di "plagio" non è più perseguibile e difficilmente potresti avere giustizia facendo una causa civile nei confronti di catechisti o presbiteri.

    Quello che io ho fatto nel corso degli anni, i soldi dati, le continue umiliazioni perpetrate ed altro ancora sono state fatte con il mio CONSENSO: è brutto da ammettere ma è così. Ed infatti io do la colpa prima di tutto a me stesso, non al cammino.

    Il cammino (e non solo quello) sfrutta la fragilità delle persone e le ingabbia dentro. Ma sono esse stesse a farsi ingabbiare, purtroppo. A meno di clamorosi errori o abusi conclamati è difficilissimo poter dimostrare qualcosa. Inoltre, all'interno della comunità è tutto "orale", non ci sono prove scritte, rendicontazioni, etc. tutto è segreto e sei escluso da qualunque informazione.

    Per questo è NECESSARIO informare le persone PRIMA che entrino, cercare di illustrare gli arcani e tutto quello che si cela dietro. Io ho potuto vedere persone molto distrutte dall'esperienza catecumenale ma, in parte, ci si sono ficcate esse stesse dentro. Per proprie fragilità che altri, senza tanti scrupoli, hanno sfruttato.

    @sophie e chiunque sia fidanzato con una persona all'interno del cammino: pensateci MOLTO bene a quello che state facendo, dico seriamente. Il cammino non è la partita di calcetto oppure un hobby che si concede al partner. E' qualcosa che INEVITABILMENTE ingloberà anche la vostra vita. Non ne potrete essere esclusi.
    Negli ultimi anni del cammino ho potuto notare che certi catechisti tendevano a non far rimanere in cammino coppie "miste"; in due casi conosciuti personalmente sono state "fermate e allontanate" persone la cui unica colpa è stata quella di essersi sposate con partner non camminanti e che si rifiutavano di entrare in comunità (per i catechisti zelanti nella fede kikiana sposarsi con persone fuori dal cammino e che non desiderano entrare è abominevole, non sto scherzando, è un fatto RIPROVEVOLE: significa che non hai amore al cammino, che per te non è tutto, che non sei sufficientemente convertito per continuare.

    Come cattolico e per esperienza diretta sono tenuto a dirvelo: pensateci molto, ma molto bene prima di sposarvi con persone neocatecumenali se non approvate quel percorso.

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  118. ad anonimo che spinge Emanuele a fare "nomi e cognomi"

    tu dici:
    "pertanto invito Emanuele a fare nomi e cognomi a citare parroco e parrocchia , così solo potrai essere un uomo libero (?) se poi la tua storia non è vera, rimarrai l'uomo,o il ragazzo dalla mezze parole e della non verità, e sarai giudicato come noi uomini,per le tue azioni, non dall'uomo ,ma da Dio"

    E dopo che ha fatto nomi e cognomi in questo Blog cosa puo' succedere?
    Pensi che la sua vita cambierà e pensi che tristezza che pervade Emanuele sarà superata?

    Pensi che i suoi fratelli dopo che lui ha fatto i "nomi e cognomi" lo cercheranno e non lo giudicheranno piu'?
    Pensi che il Parroco gli darà di nuovo l'incarico di Catechista?
    Parole vuote sono le tue, parole pericolose che non guardano l'animo ma la forma!

    Quello che mi colpisce è che ancora una volta tu da bravo neocatecumenale dai solamente "questi suggerimenti" e non sei stato nemmeno scalfito dall'esperienza di Emanuele.

    Tutto quello che vuoi è che emanuele diventi un "buon catecumeno delatore" perchè cosi' siete stati abituati. Ragazzini senza midollo e senza amore per il prossimo che sofre. Nemmeno se il "prossimo" è un tuo fratello!!

    Quello che vuoi è che sia ancora di piu' rigettato, non solo dai NC suoi fratelli di comunità perchè considerato un traditore (un giuda!) ma anche da quelli che come te scrivono qui.

    Se è vera l'esperienza lo sa lui e lui solo, e sarà Dio a giudicarlo.

    Non certo tu o altri del CNC, compresi il suo Parroco o i suoi fratelli NC.

    Io intanto, in tutt'e due i casi, posso pregare con lui e consigliarlo di allontanarsi da persone anaffettive e malate che tutto quello che hanno come reazione alla sua esperienza dolorosa è allontanarsi da lui consigliarlo di o di "fare nomi e cognomi"...Mah

    ./. (continua)

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  119. Non nascondiamoci dietro un dito, se voi denunciate è perchè volete vedere dei risultati.Non sono così ingenua da credere che lo fate come buoni samaritani , anche se credo che stiate facendo un buon servizio. Se volete essere efficaci dovete fare di più, non ci si può limitare a questo. Sophie.

    Cara Sophie,
    devi credermi. Siamo abbastanza realisti da comprendere che il cammino è troppo potente e noi in confronto siamo delle formichine, che vanno avanti solo per fiducia nel Signore.
    Quello che era nostro dovere lo abbiamo fatto a suo tempo denunciando ufficialmente il tutto e assumendocene la responsabilità personale ai pastori competenti. I risultati li hai sotto gli occhi anche tu...
    Altri mezzi, francamente e realisticamente non ne vedo.
    Non ci vedi solo come "buoni samaritani"? Non capisco il perché, ma non mi pare che tu ci segua da molto e forse non hai presente tutto l'evolversi della nostra esperienza nel tempo.
    Al momento, e sempre realisticamente, non vedo cos'altro potremmo o dovremmo fare, se non mettere a disposizione questo strumento (una delle poche agorà di libertà che ci restano), la nostra esperienza, conoscenza delle "cose sacre" genuinamente cattoliche e la condivisione che ne abbiamo fatta finora.

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  120. ./. (continua)
    per anonimo che consiglia Emanuele di fare nomi e cognomi:

    poi aggiungi:

    "una denuncia seria e il cammino chiuderà i battenti ,così saranno soddisfatti in molti, ...(omissis)
    Secondo te non farebbe un favore a molti , te compreso ?"

    A me, e l'ho detto oramai centinaia di volte, non mi importa se il cammino chiude o sta li', pero' mi importa di mettere alla luce la mia esperienza che è uguale a molti di quelli che scrivono qui. Mi importa che quelli che stanno per entrare in comunità sappiano a cosa possono andare incontro


    Ecco lo scandalo che denuncia Emanuele attraverso la sua testimonianza:

    "ma nessuno poi alla fine ti considera più, neanche il presbitero, per il quale non essendo più in cammino non sono più neanche catechista, e quindi non mi permette di fare nulla in parrocchia..."

    Ti servono nomi e cognomi per sapere chi è il Parroco che gli ha tolto il Catechismo?

    E poi che farai andrai da Parroco e spiegherai che non è giusto che un uomo con 30 anni di cammino NC, e quindi come dite voi "adulto nella fede" possa essere allontanato dalla Parrocchia?

    Emanuele credimi, lasciali stare ...io ci ho creduto fino in fondo nel camino neocatecumenale, forse anche piu' di tanti altri miei "fratelli NC" e ho subito la solitudine e l'abbandono da parte di tutti solo perchè avevano paura di essere confrontati alla malattia e alla morte!
    Pavidi!
    Finchè si tratta di ballare e di andare in convivenza e di fare grandi agapi sono sempre disponibili ma al prima vero problema pesante che si presenta scappano perchè hanno paura della verità, hanno paura che davanti questa esperienza negativa c non possono piu' ridere e scherzare o fare festa in "allegria".

    E credimi Emanuele, io non mi sono allontanato sbattendo la porta o urlando ma, come te, è stata dopo aver preso una decisione ponderata (che ha salvato la mia anima e la mia famiglia) e che è durata due anni.
    Lasciali stare, gira le spalle "sbatti la polvere dei tuoi sandali" (i NC capiranno) e entra in Chiesa.
    Entra nella vera Chiesa, quella che non giudica e quella che ti ama e per farlo non gli servono i "nomi e cognomi" di qualcuno.

    RispondiElimina
  121. Come cattolico e per esperienza diretta sono tenuto a dirvelo: pensateci molto, ma molto bene prima di sposarvi con persone neocatecumenali se non approvate quel percorso.
    ---
    In ogni caso tieni o tenete presente, che nella maggior parte dei matrimoni neocatecumenali,il consenso è "viziato" e di conseguenza, il matrimonio è nullo.

    Ruben

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  122. @Sophie
    scusa ma io non ti capisco

    Penso che se senti l'esigenza di parlare in maniera franca con il tuo fidanzato, con i tuoi ex catechisti, con il parroco della tua Chiesa, con il Sacerdote che vi sposerà (perchè è sicuramente in "cammino" visto che come dici farete la Messa
    "neocatecumenale") allora tutto quello che posso dirti è fallo!

    Ma non puoi pensare che qui, in questo Blog, si possano risolvere le brutture e le contraddizioni e le prassi liturgiche sbagliate del cammino.

    Tutto quello che posso dirti e lo faccio in maniera diretta, è che se ti sposi con una persona che è in Cammino questa persona tenderà sempre, perchè cosi' gli diranno di fare i catechisti, a farti entrare in cammino.

    Lo farà ad ogni catechesi, lo farà alla traditio e per questo passerà un periodo fuori del cammino per farti vedere "come lui soffre per te" (e lontano dalla comunità), lo farà durante un periodo del Padre Nostro (stesso motivo)

    Quindi o tu entri o avrai una vita matrimoniale differente.
    Non ci saranno il condividere momenti di preghiera o di comunione Santa.
    Come farete per la Messa? Lui il Sabato sera e tu la Domenica mattina?
    E quando si allontanerà da casa per le convivenze di 4 giorni cosa farai? Lo seguirai restando in disparte per tutti i 4 gg, o resterai a casa con magari i figli che avrete?
    E le Lodi la mattina di Domenica come potrete farle se tu e i tuoi figli andrete a Messa?
    Per lui sarà un dovere "educare in questo modo neocatecumenale" i bambini, e tu cosa farai?
    E il catechismo per la prima comunione lo farai fare ai tuoi figli in comunità? E poi entreranno anche loro, perchè cosi' è già stabilito?

    E la decima cosa farà la dovrà fare di nascosto (perchè cosi' è suggerito dai catechisti quando un coniuge è fuori cammino) o te lo dirà e tu ti sentirai "estranea" a tutto questo?
    E quando tuo marito soffrirà perchè colpevolizzato dal fatto che non "è riuscito a farti entrare in cammino" cosa farai?
    Ci entrerai perchè se lo ami lo vorrai vedere sereno.
    Ma sarà una scelta coatta.

    Non te lo dico per spaventarti ma il cammino NC è contorto e credimi non è facile uscire da certi schemi e certe prassi.

    Ho visto perosne dividersi perchè l'uno o l'altro non era in cammino.
    E ne ho viste molte soffrire perchè il coniuge era fuori.

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  123. Se ho ben capito "Sophie" e l`anonimo che incita Emanuele fare nomi e cognomi sono la stessa persona, probabilmente mi sbaglio ma il modo di esprimersi di "Sophie" e certi argomenti hanno un non so che di già letto e riletto...

    Prima scrive:

    " pertanto invito Emanuele a fare nomi e cognomi a citare parroco e parrocchia , così solo potrai essere un uomo libero, se poi la tua storia non è vera, rimarrai l'uomo,o il ragazzo dalla mezze parole e della non verità, e sarai giudicato come noi uomini,per le tue azioni, non dall'uomo ,ma da Dio "

    Nemmeno fra le righe insinua il dubbio che Emanuele stia mentendo, non una parola sulla sua testimonianza.

    E i miei dubbi sono confermati qaund leggo questo:

    ho invitato emanuele a fare nomi e cognomi perchè se è davvero come dice, una denuncia seria e il cammino chiuderà i battenti ,così saranno soddisfatti in molti, specialmente gli attaccati alle tradizioni del 1545. Coloro che vedono nel vetus ordo l'unica vera chiesa, i cristiani che non vedono di buon occhio il cammino nelle loro parrocchie. Secondo te non farebbe un favore a molti , te compreso ? Oppure anche voi siete così consapevoli di star mentendo, che sapete nel vostro intimo, che questa cosa non potrà mai accadere ."

    Non vi dice niente il disprezzo per i Tradizionalisti?
    Poi pone una domanda che non è una domanda e finisce dicendo che la chiusura del cnc (?)farebbe un favore a molti, insinuando ancora una volta che chi testimonia, e noi tutti, stiamo forse mentendo.

    E infine la piccola ciliegina:

    "Non sono così ingenua da credere che lo fate come buoni samaritani ,"

    "Sophie " non è ingenua, non è la sola a non esserlo.

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  124. È una strategia di comunicazione che può funzionare, dapprima attiri l`attenzione di un auditorio e la sua simpatia condividendo esperienze simili nelle quali chi ascolta ( o legge) può riconoscersi e poi arriva la stoccata insinuando il dubbio.
    Aggiungo che già nel passato abbiamo avuto anonimi che, con gli stessi argomenti, ci incitavano a denunciare, a fare i nomi, che facendolo saremmo stati più efficaci, che se non lo si faceva probabilmente era perchè inventavamo tutto, salvo poi ad essersi resi conto chi si nascondeva dietro quell`anonimato...

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  125. Emanuele: Non nascondiamoci dietro un dito, se voi denunciate è perchè volete vedere dei risultati.Non sono così ingenua da credere che lo fate come buoni samaritani , anche se credo che stiate facendo un buon servizio. Se volete essere efficaci dovete fare di più, non ci si può limitare a questo. Sophie. Cara Sophie, dimmi qual'è invece la tua di parrocchia con tanto di presbitero invece tu che non hai problemi, io ne ho invece ancora, ma verrà il giorno in cui le testimonianze anonime ma reali saranno talmente tante che ci faremo coraggio a vicenda e parleremo e diremo chi siamo veramente,grazie a questo blog ci si accorge che tutti ci siamo riconosciuti nello stesso dolore, il chè equivale a credere che è tutto vero...Ringrazio di cuore tutti gli altri grazie davvero cercherò di seguire i vostri consigli oltre a leggervi e se potrò anche a commentare...Dio vi benedica tutti. Emanuele

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  126. @ Emanuele.

    L'unico scandalo è quel "presbitero" ignorante. RM per caso?
    Non ti scoraggiare, hai subito il trattamento standard quando sei uscito. Perché credi che ho scelto come nick "l'apostata"?
    Abbi fiducia, trovati un bravo direttore spirituale e sta' sereno, Dio non ha bisogno del signor Arguello per fare il nostro bene.
    L'anonimo che invita alla delazione è sicuramente un neocat, tu difendi la tua riservatezza.

    @ Sophie.

    Chiaritevi bene prima, perché con i catechisti inframmettenti è dura.
    Sarebbe bene che vi trovaste anche voi un padre spirituale, non del cammino.
    Quanto alle sicurezze del tuo fidanzato nel signor Arguello, chiedigli di riflettere e rispondere argomentatamente alle solite domandine che girano su questo blog, alle quali nessun neocat ha mai voluto rispondere. Chissà perché... Voglio dire, stando in comunità si viene condizionati a dare tante cose per scontate, se si comincia a riflettere invece la realtà pian piano viene fuori.

    p.s. all'anonimo che da anonimo invita fare nomi: dai i miei saluti al pesce transgenico, ovvero al Baccalà con geni di somaro. Credo che vi conosciate bene :-)

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  127. @ Luisa

    Ho avuto subito anche io la tua stessa sensazione.
    Al punto che mi è venuto il dubbio che l'anonimo dei due primi messaggi ad Emanuele si fosse poi "appropriato" dell'identità di Sophie raggiungendo così anche un secondo obiettivo: screditarne la testimonianza.
    Ma visti gli interventi successivi, mi trovo a convenire con te che la testimonianza di Sophie puzza di falso.

    Sarà che alla lunga uno ci casca una volta, due, poi impara a vedere il trucco...

    Floris

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  128. fdf e altri osservatori la mia mail è ssaraini@libero.it, per altre delucidazioni. Sophie

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  129. Luisa, forse hai ragione. Infatti quando mi sono rivolto all'anonimo che ha chiesto ad Emanuele di fare nomi e cognomi, facendogli notare che lui nemmeno si era firmato con un nick, mi ha risposto Sophie dicendo:

    il mio nome l'ho fatto parlando della mia esperienza negativa con il cammino ,anche se mi sono accorta in tempo , e ne sono uscita , il mio fidanzato sa che vi leggo ,non ne è contento, ma dice che devo trovare da me quale è la verità , lui ovvio dice sia nella parola che gli viene dal cammino. Io però non sono convinta e cerco risposte. Lui di voi dice che siete dei mentitori. Ho esortato Emanuele a parlare, perchè credo che sarebbe necessario per rendere diciamo legali agli uomini e alla chiesa tutte le cose che a me e a tanti , da quanto ho appreso leggendo qui ,suonano strane. Sophie

    Allora le cose son due:

    1) Sophie è in cattiva fede, e siamo nella situazione descritta da te, e magari si è inventata tutto.

    2) Sophie è in buona fede. Prima ha cercato di provocare una reazione con le solite solfe, che magari ha sentito dal suo ragazzo: se avete ragione dovete denunciare, altrimenti vuol dire che mentite; siete tutti lefebvriani; molte di queste esperienze negative (vedi Emanuele) sono inventate.
    Naturalmente nell'ipotesi che Sophie sia in buona fede, ella non crede veramente a queste cose, ma le dice per testarne la validità.
    In seguito ha capito che quello non era il modo giusto di porsi, e che avrebbe ricevuto maggior beneficio aprendosi e dando la propria esperienza cercando consiglio.

    Ovviamente mi auguro che la seconda situazione sia quella reale. In tal caso ha ricevuto le sue risposte.

    Sophie, ti auguro tutto il bene del mondo. Prima di sposarti metti alla prova il tuo fidanzato, come ha consigliato l'apostata, e vedi se è in grado di rispondere a certe domande ragionando con la propria testa, senza negare la realtà.

    Ad esempio potresti chiedergli conto del caso vatileaks, con la famosa nota scritta dal Papa che confermava i timori del cardinal Burke sull'approvazione della liturgia neocatecumenale, tentata all'insaputa del Papa e sventata all'ultimo secondo.

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  130. L'appellativo "osservatori" mi ricorda tanto Baccalà...
    Tuttavia ha messo la sua e-mail, e mi sembra un fatto inedito. Ovviamente non ci vuole niente a creare un indirizzo email ad hoc, ma voglio pensar bene di Sophie.

    Un consiglio: cerca di continuare seguire il blog, potresti apprendere molte cose che potrebbero esserti utili in futuro.

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  131. @ Sebastian
    Quando leggo Sophie (o Sophia o Sofia) mi viene spontaneo evocare la scuola gnostica alessandrina :-)

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  132. @lino

    sono francese di Beaune, sai dove c'è l'hotel Dieu. Vivo a Roma da molti anni per lavoro di mio padre.Sophie viene da un'attrice francese che piaceva a mia madre Sophie Marceau. Beaune la patria dei famosi vini di Borgogna

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  133. Che la testimonianza di "Sophie" sia vera o l`ennesima bufala creata ad hoc per distogliere l`attenzione dalle testimonianze di Sebastian e Emanuele, e in questo caso ha forse riuscito il suo "colpo", vorrei ridire a Sebastian e a Emanuele che quel che ci hanno testimoniato non è oscurato, non è messo da parte, siamo stati toccati dalla sincerità delle loro parole, dalla fiducia che ci fanno, mostrando quanto importante sia poter condividere quel nuovo cammino, scoprendo passo dopo passo la gioia della libertà di figli di Dio e la responabilità che comporta.

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  134. scuola gnostica alessandrina :-)

    Posso chiederti come puoi a 15 giorni dal matrimonio, stare un pomeriggio intero fino a notte inoltrata davanti al computer?

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  135. Mettere un indirizzo mail non è una garanzia, può esserlo ma può anche essere il suo esatto contrario.
    P.

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  136. Vorrei segnalare a tutti questo testo dell` allora card. Ratzinger, sulla Liturgia, forse non riuscirà a varcare il muro di chi è diventato impermeabile ad ogni parola che non sia kikoconforme, ma quella è la Fede cattolica, sono parole che molti, e non solo i neocatecumenali, dovrebbero meditare:

    "Essa(la Liturgia) non può trarre origine dalla nostra fantasia, dalla nostra creatività, altrimenti rimarrebbe un grido nel buio o una semplice autoconferma."

    "Questo culto diventa così una festa che la comunità si fa da sé; celebrandola, la comunità non fa che confermare se stessa.
    Dall’adorazione di Dio si passa  a un cerchio che gira intorno a se stesso: mangiare, bere, divertirsi.  La danza intorno al vitello d’oro è l’immagine di questo culto che cerca se stesso, che diventa una sorta di banale autosoddisfacimento." 

    "La storia del vitello d’oro è un monito contro un culto realizzato a propria misura e alla ricerca di se stessi, in cui in definitiva non è più in gioco Dio, ma la costituzione, di propria iniziativa, di un piccolo mondo alternativo. Allora la liturgia diventa davvero un gioco vuoto. O,  ancora peggio, un abbandono del Dio vivente camuffato sotto un manto di sacralità. 
    Ma alla fine resta anche la frustrazione, il senso di vuoto. Non c’è più quell’esperienza di liberazione che ha luogo lì dove avviene un vero incontro con il Dio vivente."


    http://paparatzinger6blograffaella.blogspot.it/2013/05/joseph-ratzinger-la-storia-del-vitello.html

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  137. "Posso chiederti come puoi a 15 giorni dal matrimonio, stare un pomeriggio intero fino a notte inoltrata davanti al computer?"
    ---
    Questa non l'ho capita; non sta mica a 15 giorni da un funerale!...

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  138. rispondo con piacere all'anonimo fratello oramai per le mie nozze è tutto pronto, manca solo si arrivi, al fatidico sabato 1 giugno ore 18 . Il fatto che scriva sul computer serve a rilassarmi dalla tensione. Sono già in ferie .Tempo ne ho a sufficenza per dedicarmi a ciò che desidero. Visto che poi quello che scrivete mi interessa ,per le ragioni scritte nei post precedenti, passo di qui appena posso.Riguardo alla tarda notta beh l'ansia del cambiamento di vita si fa sentire. Sophie

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  139. Ai piccoli neocat in buona fede.

    Prendo spunto da un intervento riguardante il matrimonio.

    Vi dico preliminarmente che l'essere entrambi i novelli sposi in comunità non è una garanzia. I matrimoni possono sfasciarsi lo stesso. Ne sono testimone.

    Sia che siate entrambi in cammino, o che uno di voi non lo sia, vi invito a riflettere su alcune criticità che potrebbero nel tempo condurre a serie divergenze, con tutto quel che ne consegue.

    Rammentate che comunque nessuno, e tantomeno i catechisti, hanno il diritto di spingervi a sposarvi. Se avete dubbi, anche minimi, è meglio che ne parliate con un esperto padre spirituale. I discernenti illuminati catechisti spesso forzano tempi e situazioni, come ha insegnato loro il signor Arguello, per il quale le persone "devono" sposarsi o entrare in convento. Lui ovviamente fa eccezione, dato che non è sposato e non è nemmeno un religioso; ma si sa, il signor Arguello può tutto.

    La solita frase di rito per indurvi a sposarvi anche se non avete casa e lavoro è: " Fissate la data, forzate la mano a Dio!" In pratica si comportano come i selvaggi con il totem: io decido, ti offro qualcosa in sacrificio (i selvaggi una pecora, i neocat una decima straordinaria) e Dio obbedisce e fa quello che voglio io.
    Poi dicono dei cristiani della domenica che hanno una religiosità naturale...

    Un problema riguarda le pesanti intromissioni dei catechisti nella vita di coppia, che pubblicamente vi chiederanno anche le cose più intime e personali, che mai e poi mai andrebbero messe in piazza.
    Vi dico solo che per loro si "devono" avere più figli possibile.
    La Chiesa invece parla di paternità e maternità responsabile. Invita ad usare anche la ragione, dono di Dio.
    Perciò in un campo così delicato non fatevi impressionare dalle loro minacce e dal tentativo di instillarvi sensi di colpa. Rivolgetevi ad un esperto direttore spirituale e seguite la Humanae vitae. Il resto sono solo chiacchiere.

    Se uno solo di voi è in cammino, ponete mente al fatto che negli anni gli impegni del coniuge camminante si moltiplicheranno esponenzialmente, facendovi perdere tutte le amicizie per mancanza di tempo. Non solo, tra coniugi vi resterà ben poco tempo da passare insieme. Se entrano anche i figli, sarà ancora peggio: ognuno andrà per conto suo.

    Altro problema: le richieste di denaro.
    Sappiate che dal secondo passaggio, dopo circa cinque anni, sarete obbligati a versare la decima parte di tutto quello che guadagnate. Aggiungeteci le collette per la comunità, le convivenze, i passaggi, quelle straordinarie per "l'evangelizzazione", i seminari, i seminaristi, i parenti dei seminaristi, gli itineranti, la domus, i concerti del signor Arguello.
    Fatevi due conti e scoprirete che questo significa lavorare per due mesi all'anno per il cosiddetto cammino!
    Se è in comunità uno solo di voi, i catechisti gli imporranno di mantenere segreti all'altro coniuge tutti i versamenti di denaro e beni. E ne chiederanno conto!
    Anche se i soldi non bastassero per arrivare alla fine del mese sarete obbligati a versarla. Poi, i catechisti vi diranno che "dovete umiliarvi chiedendo soldi al responsabile". Ma la decima comunque la dovrete versare!

    Vi consiglio di pensarci bene, purtroppo è una realtà che ha già provocato tanti guai .

    Rifletteteci, se veramente è il caso di entrare in una simile dinamica, magari facendovi aiutare dal vostro direttore spirituale.
    Rammentate che le tanto bistrattate parrocchie offrono spesso molto alle giovani coppie, provate!

    RispondiElimina
  140. Grazie Luisa :)
    anche per le parole di Ratzinger che ci riporti.
    Molto significative sono le seguenti:


    Dall’adorazione di Dio si passa a un cerchio che gira intorno a se stesso: mangiare, bere, divertirsi. La danza intorno al vitello d’oro è l’immagine di questo culto che cerca se stesso, che diventa una sorta di banale autosoddisfacimento.

    Sembra parlare proprio ai NC...

    RispondiElimina
  141. Quando leggo Sophie (o Sophia o Sofia) mi viene spontaneo evocare la scuola gnostica alessandrina :-)


    Anche a me ricorda vagamente la scuola "alessandrina", nota anche tra gli esperti come "domenicovasina" ;)

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  142. a quello che dice apostata sul matrimonio aggiungerei che chi si sposa nel cammino, anche se uno solo dei due è neocat, deve sapere che non ci si sposa solo col coniuge ma anche CON il cammino.

    Anche all'interno del matrimonio ci si giudicherà secondo le norme del cammino, e soprattutto secondo le modalità del cammino, cioè senza misericordia.
    Basterà una piccola non conformità con le leggi neocat perchè nella coppia si entri in crisi.
    Basta che uno desideri di aspettare prima di avere un figlio, che non abbia voglia di andare in convivenza, che desideri incontrare un amico o un parente ammalato,
    e si crea una crepa nel matrimonio, perchè non si corrisponde più all'ideale di coppia proposto da Kiko.

    E' necesario sapere bene che il riferimento, la colonna, il punto fermo del matrimonio non sarà Dio, ma sarà il cammino con le sue leggi.

    C'è un altro aspetto che sfugge spesso ai coniugi non camminanti: il coniuge che fa il cammino da solo viene compatito in comunità perchè non potrà mai fare il cammino in pienezza, non potrà essere eletto ( catechista, responsabile, garante, didascalo ecc.); è visto come una vittima del coniuge che con la sua caparbietà non vuole entrare nel cammino.
    Chi fa il cammino sente queste limitazioni e le fa pesare nel suo matrimonio, anche inconsciamente.

    E' bene sapere che il sacramento del matrimonio non ha un valore assoluto nel cammino, per cui la persona sposata sarà sempre un mezzo-camminante se lo sposo non è nel cammino.

    Ti ringrazio comunque Sophie, chiunque tu sia, che ci hai permesso di riflettere su quanto dipsrezzo c'è nel cammino verso il sacramento del matrimonio.

    RispondiElimina
  143. Grazie a michela che mi ha ricordato un altro dettaglio.

    Ad un certo punto del cammino, cari piccoli neocat in buona fede, il coniuge in cammino dovrà rimanere a casa per almeno un anno, non parteciperà più ai gruppi di preparazione, alle celebrazioni, alle convivenze.

    Perché? Perché in quell'anno il suo compito sarà quello di evangelizzare il coniuge! Anche se questi è un cattolico praticante!

    In altre parole, dovrà cercare di trascinarlo in comunità.

    Dopodiché ci sarà la pubblica inquisizione dei catechisti per sapere com'è andata e che cosa dovrà fare.

    Spiritualità matrimoniale...

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  144. Non c'entra niente con tutto ciò di cui stiamo parlando, anche se in realtà forse c'entra col thread, ma è incredibile come una messa anglicana possa essere più simile ad una messa cattolica rispetto ad una messa neocatecumenale.
    Questo video un po' retrò (GMG '91) mostra che un tempo Kiko alle GMG faceva la messa anziché l'incontro vocazionale. Chissà perché ha cambiato? Forse aveva poco spazio per parlare, il sacerdote celebrante era più al centro dell'attenzione.
    In realtà il tempo riuscivano a ritagliarselo, lui e la Carmen. Dopo 13 minuti di ambientale, a 13:40 Kiko inizia ad insegnare uno dei canti più brutti della storia del CN (Maria di Jasna Gora).
    A 36:00 siamo ancora alla prima lettura, e Carmen (affezionatissima all'AT) parte con una delle sue incomprensibili monizioni di più di 7 minuti.
    Al minuto 48 prende la parola Kiko, con una "monizione" al salmo (in realtà fa un'omelia sulla prima lettura).
    A 54:20 dice "io sono un poveraccio, un peccatore, e mi trovo in questo macello..Signore ma che cosa vuoi da me? Che stai facendo?". Dopo 22 anni dice ancora le stesse cose... Ma Kiko prima o poi capirà cosa sta facendo nella sua vita? Oppure ne è fin troppo consapevole, e finge di essersi trovato in una situazione che non desiderava?
    Poi insegna un altro canto (che viene eseguito al posto del salmo del giorno) tratto dal libro di Isaia: Un germoglio spunta dal tronco di Iesse (che non è neanche malaccio).
    Finalmente dopo 20 minuti lascia l'ambone e viene proclamato il vangelo, ma Kiko non abbandona la scena: infatti rimane a fare compagnia a padre Mario mentre proclama il Vangelo.
    Adesso padre Mario farà l'omelia, no?
    Macché! Ci pensa Kiko! E di cosa parla? Dell'approvazione di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, ovviamente (21 anni dopo, a Madrid, parlerà dell'approvazione di Benedetto XVI).
    A 1:25:00 parla di Paolo VI. Il quale gli ha detto: "Kiko sii umile e fedele alla Chiesa, e la Chiesa ti sarà fedele".

    (segue)

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  145. (segue)

    Sentite poi che dice (non era mia intenzione ma alla fine ho trascritto tutto perché è molto interessante): "Ci ha portato alle parrocchie. Io non sapevo neanche cosa fossa una parrocchia (andiamo bene! n.d.r.) e perché dovevo andare alle parrocchie, nelle parrocchie non ci volevano, a portare il Concilio Vaticano II, con tutto il problema della rinnovazione liturgica, che la messa cambia, con una catechesi che porta già i germogli di un rinnovamento teologico, con il pericolo che tanta gente pensi che fai una chiesa parallela, o che sei un eretico, o che ti stai inventando tutte le cose per conto tuo (non si inventa niente, è lo SS che parla attraverso lui, n.d.r.), quando stiamo dicendo esattamente quello che[...]è il rinnovamento del concilio! Io non ho inventato nulla! Però tanta gente non sapeva che cos'era il concilio. Non hanno letto tutti quei libri (i documenti del concilio, n.d.r.). Neanche se uno legge tutte quelle cose capisce veramente il contenuto di questo che sta succedendo con il Concilio Vaticano II in tutto il mondo e nella Chiesa (infatti bisogna essere illuminati dallo SS come lui per interpretare bene il concilio! non serve studiare in modo approfondito i documenti alla luce del Magistero precedente. In fondo ammette che non ha mai letto approfonditamente i documenti del concilio, e che ne ha dato un'interpretazione tutta personale. n.d.r.)
    Dio ci dà una missione che solamente per meritarlo (?) e dire: Signore ci uccideranno! Ci cacceranno a pedate! Ci espelleranno dalle parrocchie! Ma com'è possibile che possiamo fare la messa della domenica per piccole comunità? Diranno che siamo un'eresia! Volevo dire fratelli.. diranno tante cose! Quello a cui Dio ci chiama è enormemente immenso, ma Dio prodigiosamente fa sì che il papa Giovanni Paolo II[...]ci difende! Se non fosse per il papa io sarei già tornato a casa. Mi avevano convinto che ero un eretico... Sono i vescovi che stanno facendo il cammino...
    (parafrasando: Kiko si stava convincendo che forse si era sbagliato su alcune cose, ma qualche vescovo potente l'ha appoggiato e incoraggiato ad andare avanti per sfruttare la cosa per i propri piani, n.d.r.)
    E' il papa che sta appoggiando e difendendo il cammino neocatecumenale... E tutto il bene che lo Spirito Santo sta facendo nella tua famiglia, in te e nelle tue comunità! Questo sul serio vorrei che lo sapeste. Ossia...che significa veramente Pietro nella Chiesa! Pietro! [...]
    Siamo venuti a Chestokova. Magari molti di voi non avete potuto assistere nella piazza perché era piccola, e avete visto poco. Non importa. Non siamo venuti a divertirci. Siamo venuti perché Dio ci ha portato, è lui che costruisce la storia con noi. E l'itinerario in questo percorso che stiamo facendo in questo pellegrinaggio non è finito. Dio sta agendo adesso e agirà al ritorno.
    Vorrei dire che se mi dicono domani "Basta Kiko, tornatene a casa", ma figurati! Umanamente andrei correndo a dipingere e a fare tutto questo macello
    (è fissato co' sto macello!, n.d.r.)! Ma sorprendentemente, cosa che a me mi meraviglia, Dio dice a Pietro: No, qui c'è qualche cosa. (dunque lo dice a Pietro, non a Kiko!, n.d.r.)
    Avete visto la lettera che ha scritto GPII sul cammino: Il CN è stato ispirato dalla vergine Maria, ha mostrato un cammino, la famiglia di Nazareth. Tantissimi di noi avevamo un cristianesimo infantile. C'è bisogno di un luogo dove crescere e farsi adulto. Perché soltanto una fede adulta può portare oggi vicinità
    (è quello che mi sembra di aver sentito n.d.r.) al mondo. Quello che Cristo ha fatto per tutta l'umanità. E che doni dal cielo, dalla sua signoria, dalla sua vittoria.

    Qui il video muore, ma pare che Kiko non avesse intenzione di chiudere il discorso...

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  146. P.S. Che quella di Chestokowa sia una messa l'ha scritto l'utente che ha caricato quel video su youtube. Inoltre al minuto 34 il celebrante (che non è p.Mario, mi sono sbagliato) fa un'orazione che sembra della messa.

    In realtà però non sono riuscito a vedere la "mensa". Se così fosse sarebbe uno dei soliti incontri vocazionali, con le letture del giorno. Ma è incredibile che chi ha caricato quel video non sappia distinguere la differenza tra una messa e la liturgia della parola. Come se l'Ecucaristia all'interno della Messa sia secondaria...

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  147. Minuto 52:20 : Arguello dicendo "se vuoi seguire me" indica ...se stesso, il corpo non mente!
    La parola "macello" effettivamente l`ama talmente che l`ha anche attribuita a Papa Bergoglio che gli avrebbe detto : " hai fatto un macello ma devi continuare", evidentemente non abbiamo modo di verificare, è chiaro che il Papa non smentirà, come Benedetto XVI non ha mai smentito le frasi e le intenzioni che Arguello gli attribuiva e che esistevano solo nella sua fantasia, come ci disse un neocatecumenale, "sappiamo tutti che Kiko racconta delle balle" .

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  148. @Sebastian
    Ti ringrazio per il video di Chestochova, io c'ero!! E tutto mi sembrava magnifico e perfetto! :-)
    E' comunque un bel ricordo. Abbiamo fatto (quell'unica volta) un vero pellegrinaggio, molto scomodo, dormendo nelle scuole, in alberghi di quart'ordine e c'era una grande comunione. Ben lontano dai mega-alberghi a 5 stelle di oggi.
    Ovviamente non ricordavo assolutamente le parole di Kiko.

    Il motivo per cui la Messa Anglicana è più simile alla Messa Cattolica deriva dal fatto che, a parte le derive dottrinali, lo scisma non fu voluto da un laico ma fu il clero stesso, Vescovi e Arcivescovi, a rompere la comunione con Roma e per un fatto politico più che teologico. Solo in seguito ci si avvicinò alle posizioni di Lutero.
    Lo Scisma Anglicano ha fatto più danni di quello Luterano, in quanto i vescovi erano validamente ordinati, purtroppo, a differenza dei luterani che erano solo nominati.
    Questo fatto penso che abbia conservato un certo spirito di sacralità nella Liturgia, discomunione a parte.

    E' interessante notare che le Chiese Anglicane hanno conservato gli altari in fondo alla Chiesa, in cima ai tre fatidici gradini (quelli che per P.T. non rappresentano la salita ad un monte). Mi stupisce che persino gli eretici non abbiano osato spostare l'altare, mentre i neocatecumenali sì. Siamo oltre l'eresia... un campo totalmente nuovo!

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  149. FDF, giacché eri lì mi sai spiegare se era una messa o un normale incontro vocazionale?

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  150. Era sicuramente un incontro vocazionale e non una messa, le chiamate le faceva già da Santiago de Compostela (1989), ma erano solo ragazzi per il seminario e ragazze per la clausura. Eravamo nello Stadio di Varsavia. Mi ricordo bene che si vantava di aver avuto il permesso di incredibile di fare la processione con la Vergine Nera di Chestochova, rarissima icona bizantina.... da allora le processioni con le icone ce le ha propinate a tutte le GMG, a botte di 30 minuti-1 ora di processione con tutti i presbiteri presenti all'incontro (ovvero migliaia).
    Quand'era più giovane si sopportava di più, adesso francamente non lo posso più nemmeno ascoltare...

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  151. All'anonimo delle 12:29:
    Guarda cosa dice il Santo Padre:
    http://www.tempi.it/papa-francesco-quando-ci-crediamo-dei-premi-nobel-della-santita-facciamo-memoria-di-cristo

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