martedì 7 giugno 2016

"E che è, una setta?"

Io l’ho conosciuto, a mia insaputa, tanto tempo fa, trent’anni fa. Ero in cammino come sempre, come tutti. Non c’è bisogno di essere neocatecumenali per essere in cammino. Lessi che in una chiesa di Padova c’erano delle catechesi serali. Andai. Non sapevo nemmeno dell’esistenza del Cammino, né di Kiko, né loro lo dicono nemmeno, adesso i loro annunci sono sempre anonimi ma all’epoca non erano proprio conosciuti. La cosa che mi stupì fu che non ci fosse un sacerdote. C’era un signore con una chitarra che partiva con delle gran schitarrate di canti a me sconosciuti. Poi ricordo che raccontò i fatti suoi: una sorta di seduta di autocoscienza collettiva, poi si invitavano le persone a fare altrettanto ma io non lo feci. Mi invitarono a un certo punto a farlo ma io dissi che ero solita confessarmi dal prete e mi lasciarono stare.

Il tutto mi sembrò un po’ strano ma terminai le catechesi per curiosità. Non ricordo granché di ciò che dissero mentre ricordo perfettamente un corso biblico che frequentai poco prima nella Basilica di Santa Giustina tenuto da un sacerdote. Alla fine di queste catechesi ci dissero che bisognava fare una sorta di ritiro di qualche giorno dopo il quale ci sarebbe stata una messa serale di sabato. Io dissi che al ritiro non ci sarei andata ma alla messa magari sì. E qui viene il bello. Mi fecero capire che no martini no party. Cioè niente ritiro niente messa. Già mi erano sembrati strani a quel punto mi dissi: e che è ‘na setta? Solo molto tempo dopo capii che erano i neocatecumenali.

Seconda esperienza: qualche settimana santa fa, un tre anni fa, mi arrivò una mail col programma di un triduo (la conservo ancora) che prevedeva tra le altre amenità, di giovedì santo, di portare uova sode e salame perché alla messa in Coena Domini si doveva magnà! Cioè invece di fare compagnia a Gesù nel Getsemani si doveva magnà! Almeno gli apostoli si addormentarono e non sapevano cosa sarebbe avvenuto: ti pare che noi, sapendolo, ci mettiamo a magnà? Ma la cosa bella è che alle mie rimostranze (conservo tutto) mi risposero: scusa, pensavamo che fossi dei nostri Ripeto: e che è, una setta?

P.S. Il Monsignore non dice che i frutti non sono importanti, dice che non sono sufficienti.

(da: Giusi)

32 commenti:

  1. Eh si, è a tutti gli effetti una setta, dato quello che stanno combinando a Guam. Il Vescovo neocatecumenale Apuron ha emesso un decreto di interdetto per l'associazione "Concerned Catholics of Guam (CCOG)", con delle accuse che sfiorano il ridicolo, il 5 di giugno, mentre oggi, appena 2 giorni dopo, una terza presunta vittima accusa il Vescovo addirittura di stupro.

    Ad esempio, sostengono che prima di chiamarsi "Cattolici preoccupati di Guam" avrebbero dovuto chiedere il consenso di Apuron. Oppure che l'associazione avrebbe dovuto essere canonicamente eretta dal Vescovo. Ma quella norma vale per le associazioni che intendono nominarsi "Associazione Cattolica" e che hanno come fine azioni che sono prerogativa del Vescovo (es. l'apostolato, le opere di carità, la predicazione, ecc.).

    La curia neocatecumenalizzata reagisce come un animale feroce ormai messo all'angolo. La fase è delicata, si sa che le bestie furiose messe in pericolo sono capaci di tutto.
    Non una parola di compassione per le vittime, non una parola di riconciliazione e misericordia, solo veleno, rabbia, e l'uso illegittimo di uno strumento canonico per azzittire e intimidire.
    Il tutto è molto utile per capire dove si può arrivare in una curia totalmente colonizzata dai neocat, con un Vescovo neocat.

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  2. Ah, ecco. Mi meravigliava il fatto che il vescovo neocatecumenale Apuron (in realtà la cricca dei capibastone neocatecumenali) si facesse da parte senza dare un ultimo velenoso colpo di coda contro i fedeli cattolici che hanno svelato le magagne del Cammino.

    Un po' miserabile come vendettina, ma forse è stata partorita da una mente italiana (come del resto la furbata della property del Redemptoris Mater, anche quella un Italian job).

    Ora vien da chiedersi come mai un pretino stupratore di bambini diventa vescovo e la fa franca quasi fino al pensionamento, e la porcheria viene alla luce solo perché dei laici si sono fatti in quattro contro gli errori del Cammino Neocatecumenale.

    Notevole il fatto che Apuron abbia adescato il bambino poco dopo aver celebrato la Messa (lo stupro avverrà il giorno dopo). Come dice Nostro Signore: «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare» (Mc 9,42).

    Notevole anche l'ammissione di colpa, sedici anni fa, in privato quando a sorpresa si ritrova davanti ad una delle sue vittime: e quella patatica richiesta di perdono (fatta in privato, e corredata dalla propria foto-santino) è avvenuta solo perché all'improvviso si è ritrovato di fronte alla vittima.

    Un soggetto così disgustoso entra nel Cammino Neocatecumenale e cosa fa? Si pente dei suoi peccati? Macché! Il Cammino ti insegna a confessarli in pubblico (in comunità), ma non a pentirtene veramente. Se Apuron fosse stato realmente pentito, avrebbe tratto tutte le logiche conseguenze. E invece, seguendo la spiritualità delle menzogne (cioè il Cammino), nega ogni accusa e chiama bugiardi gli accusatori.

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  3. Tripudio ha detto:
    " .... E invece, seguendo la spiritualità delle menzogne (cioè il Cammino), nega ogni accusa e chiama bugiardi gli accusatori."

    Tipico comportamento "DARVO" presente nel cammino in vari aspetti e a tutti livelli.

    DARVO è un acronimo coniato nell'ambito degli studi di psicologia e si riferisce ad un comportamento che si riscontra alla massima potenza maggiormente negli stupratori ma anche tra i criminali comuni (e altri "malfattori").

    D.A.R.V.O. stands for "Deny, Attack, and Reverse Victim and Offender”
    DARVO sta per “Negare, Attaccare, e Invertire Vittima e Offensore”

    "DARVO refers to a reaction perpetrators of wrong doing, particularly sexual offenders, may display in response to being held accountable for their behavior. DARVO stands for "Deny, Attack, and Reverse Victim and Offender." The perpetrator or offender may Deny the behavior, Attack the individual doing the confronting, and Reverse the roles of Victim and Offender such that the perpetrator assumes the victim role and turns the true victim -- or the whistle blower -- into an alleged offender. This occurs, for instance, when an actually guilty perpetrator assumes the role of "falsely accused" and attacks the accuser's credibility or even blames the accuser of being the perpetrator of a false accusation."

    DARVO si riferisce ad una reazione che manifestano i perpetratori di azioni illecite e trasgressioni quando vengono messi di fronte alla propria responsabilità per il loro comportamento. DARVO sta per "Negare, Attaccare, e Invertire/Scambiare vittima e offensore". L'autore dell’offesa ovvero il colpevole NEGA il proprio comportamento, ATTACCA l'individuo che (giustamente) lo affronta, e INVERTE/SCAMBIA i ruoli di vittima e offensore/trasgressore così che l’offensore assume il ruolo di vittima e trasforma la vera vittima - ossia chi lo smaschera - in un presunto colpevole. Ciò si verifica, per esempio, quando un offensore realmente colpevole assume il ruolo di "falsamente accusato" e mina la credibilità dell'accusatore o addirittura accusa l'accusatore di essere l'autore di una falsa accusa.

    Vedete, c'è già una branca della psicologia pronta per catalogare i vari gradi della disfunzione mentale/cerebrale dilagante tra i kikamminanti!!!

    Lucia

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  4. Il commento DARVO era mio. Non ricordo se ho firmato.

    Lucia

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  5. OT.

    Da Zenit di ieri:

    “Delitto di scisma”. Il Papa scomunica il gruppo del Bambino Gesù di Gallinaro
    L’organizzazione pseudo-religiosa, incentrata sul culto della defunta veggente Giuseppina Norcia e guidata dal genero Samuele, era impegnata a diffondere “dottrine falsamente religiose e insegnamenti biblici distorti ed estranei alla verità dei testi sacri”
    ---
    Questa è l'apertura di Salvatore Cernuzio, giornalista neocatecumenale di Radio Vaticana, nonché "intervistatore ufficiale" di Kiko Arguello, del suo articolo sullo scisma del frusinate.

    A parte che la scomunica, la succitata setta, se la aspettava da decenni , è imbarazzante la frase del Cernuzio, ovvero che la setta,
    "...era impegnata a diffondere “dottrine falsamente religiose e insegnamenti biblici distorti ed estranei alla verità dei testi sacri”; come se lui di queste cose, non ne sapesse nulla!...

    Traetene voi stessi le conclusioni.

    di più su:

    https://it.zenit.org/articles/delitto-di-scisma-il-papa-scomunica-il-gruppo-del-bambino-gesu-di-gallinaro/

    Fine OT.

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  6. Come ogni attivista neocatekiko, quando il vescovo ha capito che la mazzata vaticana era in arrivo ha fatto immediatamente un salto a Roma per "chiedere ufficialmente" la mazzata, in modo da ottenere il duplice risultato di raccontare subito la sua versione al Papa e, al ritorno, di poter dire che dopotutto non era una mazzata. Un caso tipico di Italian job.

    Ah, no, Kiko non le chiama "mazzate". Il termine prettamente kikiano è bastonatura.

    I capibastone del Cammino bramano di scomunicare Tim e il CCOG, ma ormai è troppo tardi: se osassero farlo adesso, la stampa laica titolerebbe: "vescovo pedofilo scomunica i suoi accusatori".

    Per cui per il momento la curia neocatecumenalizzata si è limitata a lanciare un interdetto - cioè il divieto di accesso ai sacramenti - che colpisce l'associazione CCOG e che entrerà in vigore martedì prossimo. Vedremo quanta aria fritta contiene.

    Intanto l'unico articolo su Apuron nella stampa italiana è ancora quello di ieri del Vatican Insider de La Stampa, timidamente ripreso da altre testate secondarie. Ora che è giunta anche la terza accusa di pedofilia (comprensiva di dettagli quantomeno raccapriccianti), la stampa italiana (specialmente di area cattolica) finalmente se ne interesserà, oppure i topi neocat di redazione riusciranno per qualche altro giorno a mantenere un complice velo di silenzio sullo scandalo?

    La notizia sta comparendo anche in altre lingue, notevolmente spagnolo e francese, e perfino vietnamita.

    Notoriamente i capibastone del Cammino avevano già da tempo programmato di sbarazzarsi di Apuron, e perciò staranno pragmaticamente tentando di "trasformare la crisi in opportunità" (sfruttare lo scandalo per guadagnare tempo) per assicurarsi la proprietà multimilionaria anche dopo la tempesta, in modo da tenere sotto scacco il futuro vescovo di Guam nella ormai sempre più probabile ipotesi che non sarà un altro kikos.

    Infine, corre voce che l'Edivaldo sia stato caldamente consigliato dai suoi capibastone di smetterla di fare il "dilettante allo sbaraglio" coi media e coi comunicati ufficiali...

    Ciliegina sulla torta: i pasqualoni di Guam festeggiano il fatto che il vescovo neocatecumenale non è stato licenziato, ma solo affiancato dall'Amministratore Apostolico. Tra fratelli della stessa setta, abituati a lucidarsi l'aureola col Sidol ogni mattina, vige infatti la complicità.

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  10. Esattamente come i membri di una setta, da nessun neocatecumenale ufficialmente è arrivato almeno un piccolo atto di solidarietà per le vittime di abusi (in numero di tre finora, ma secondo il Diacono Martinez ce ne sono almeno altre tre, che hanno preso contatto ma non sono ancora in grado di mostrarsi). Per i neocatecumenali, invece, per bocca della pasqualona di Guam, sono tutti bugiardi, tutti parte di un complotto ai danni dell'Arcivescovo, orchestrato da Tim Rohr.
    Nessun neocat ha almeno ammesso la remota possibilità che potrebbe essere tutto vero. Almeno una cosa del tipo "se è vero, mi disgusta, mi dissocio, prego per le vittime".

    Sull'isola si sono tenute due Messa in riparazione degli abusi compiuti ai danni di innocenti bambini, e in nessuna delle due messe i neocatecumenali si sono fatti vedere.

    Essendo membri di una setta, tutto ciò che è fuori dalla setta è male, è demonio, è da distruggere, combattere. Se l'Arcivescovo fosse davvero responsabile di quei crimini, non si rendono conto di essere suoi complici in uno scandalo spaventoso.
    Basta guardare l'atteggiamento del Cardinal Pell, accusato di aver coperto gli abusi avvenuti a Ballarat in Australia. Dopo 18 ore di audizione ha ammesso pubblicamente davanti alle vittime i propri errori di valutazione e chiesto perdono.
    Non si è mai permesso di chiamare le vittime "bugiardi".

    Ma i neocatekiki sono intoccabili, è chiaro.
    E la pasqualona di Guam non prova un minimo di rimorso, di dubbio, di tristezza. Nemmeno una riga per condannare quegli abusi , chiunque li abbia compiuti. Un giorno si verrà a scoprire che il Cammino sapeva ogni cosa, che i catechisti sapevano ogni cosa, perché si saprà che nelle comunità durante gli scrutini vengono fuori i peccati più orrendi.

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  11. Il decreto neocatecumenale della curia neocatecumenalizzata che proibisce l'esistenza dell'associazione dei "Cattolici preoccupati per Guam" si basa su due punti:

    - il primo, è che l'associazione ha un leader con nome, cognome e indirizzi di contatto;

    - il secondo, è che i kikos sanno benissimo che i loro avversari (cioè i fedeli della Chiesa Cattolica) di fronte all'autorità non si ribellano.

    Per dieci anni abbiamo dovuto subire angherie e aggressioni in ogni modo. I pasqualoni più facinorosi - perfino un ragazzino complessato come il fratello Eliseo - avevano il dichiarato obiettivo di tapparci la bocca, metterci a tacere, chiudere il blog.

    Non riuscendo ad argomentare senza patetiche menzogne, avvertivano (tuttora avvertono) l'urgente necessità di mettere a tacere chi svela gli errori e le magagne del Cammino.

    Così abbiamo visto il patetico spettacolino di quanti erano ossessionati dall'identità dei collaboratori di questo blog, in particolare del "doxing" a danno di Mic (la cui identità è venuta a galla quando qualche pasqualone ha imparato a usare il servizio Whois per conoscere il nome di chi ha registrato un dominio web).

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  12. Siete ridicoli chiudete!Giovanni

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  13. Ovviamente i neocat muoiono dalla voglia di sapere chi sei dalla seggiola del loro comodo anonimato. Come la pasqualona May di Guam, che mentre si nasconde nel suo blog chiama le persone con nome e cognome (Tim Rohr, Chuck White). Come il non-piu-portavoce Edivaldo Da Silva, che fa scrivere sui giornali il nome di Tim Rohr accusandolo di vari crimini (esponendo tutta la diocesi a un processo per calunnia), ma non firma gli stessi comunicati che emette, nascondendosi dietro il nome "Cancelleria dell'Arcidiocesi". Comodo.

    Per non parlare poi degli indemoniati che vomitano ogni genere di sporchi insulti sul sito CruxSancta, ansiosi anche loro di conoscere l'identità dei blogger, per poterli poi lapidare, ma sempre nel comodo anonimato.

    E ovviamente anche i neocat di Guam si guardano bene dal firmarsi, compresi Sacerdoti e addirittura il Vicario del Vescovo (dietro lo pseudonimo "Joker's Wild"). Uno spettacolo patetico degno della psichiatria.

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  14. @ Sandavi

    "Uno spettacolo patetico degno della psichiatria"

    E' un frutto del Cammino, il più importante: l'ipocrisia.

    Piuttosto, hai notizie del demonio muto? Credo che stia attraversando un periodo di superlavoro.

    I neocat duri e puri sembrano colpiti da un'epidemia di afasia. Nelle ultime discussioni sono letteralmente scomparsi.

    Povero demonio, spero non si stanchi troppo...

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  15. Il problema è molto serio. Immaginiamo pure, per esercizio di fantasia, che chiudano CruxSancta, JungleWatch, l'Osservatorio e gli altri principali blog critici verso il Cammino. Il problema per i neogatti sarebbe risolto? Assolutamente no. Il dissenso verso il CN è nella natura delle cose, nella loro dottrina, liturgia e prassi. Ce ne accorgiamo quando in un articolo qualche scrittore o scrittrice simpatizzante cita il Cammino: devono chiudere i post, tante sono le confutazioni di persone che nemmeno conosciamo.
    D'altra parte, questo è noto anche al Papa, che non a caso (garbatamente) disse:"La comunione è essenziale: a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte".

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  16. Il commento del fratello Giovanni delle 11:02 l'ho quasi scritto io, in modo da far avverare automaticamente la mia profezia delle 10:20 dove dicevo che i kikos hanno «il dichiarato obiettivo di tapparci la bocca, metterci a tacere, chiudere il blog».

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  17. @ Anonimo ha detto...
    Siete ridicoli chiudete!Giovanni
    ---
    Pasqualone, l'aggettivo qualificativo "ridicolo", detto da te, è ridicolo.

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  18. A proposito: la Santa Sede ha di fatto sbugiardato il vescovo neocatecumenale. Cioè l'amministratore apostolico inviato a Guam non è su richiesta di fratel Tony, ma su decisione di papa Bergoglio preoccupato per la sorte della diocesi, con particolare riguardo alla situazione pastorale, del clero, dei religiosi e dei laici (tutti àmbiti dove fratel Tony ha pasticciato perché intendeva promuovere il Cammino a ogni costo), e con l'incarico di prendere tutte le «necessarie» e «urgenti» misure per ripristinare l'unità e l'armonia nella diocesi (unità e armonia distrutte dal vescovo neocatecumenale fratel Tony, zelante nel perseguire gli obiettivi del neocatecumenalismo).

    Non c'è nessun riferimento all'eventualità di un ripristino di fratel Tony. Anzi, nessun riferimento a fratel Tony.

    Aggiungo qui fra parentesi una stranezza su cui riflettere: è stata mobilitata la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide, notoriamente zeppa di amiconi del Cammino), anziché la Segreteria di Stato.

    L'arcidiocesi di Hagåtña (cioè l'isola di Guam) è per gran parte cattolica: su 184.000 abitanti ci sono 157.000 cattolici. Cioè non è terra di missione (sono terre di missione quelle in cui la presenza cattolica è marginale o non ancora stabilizzata). Perciò ricadrebbe sotto la Segreteria di Stato, non sotto Propaganda Fide (il cui prefetto, detto anche il papa rosso, è l'ambiguo e neocatecumenalizzato cardinal Filoni). È evidente che c'è qualche altra manovrina neocatecumenale dietro le quinte (Kiko per definizione non può mica arretrare, non può mica farsi da parte!), segno - come minimo - che anche Bergoglio è costretto a compromessi.

    Ci sono sempre stranezze procedurali, quando c'è di mezzo il Cammino. Per il Giappone, terra di missione, fu mobilitata la segreteria di Stato (cioè il Bertone prima dell'attico milionario); e a Guam, terra non di missione, viene invece mobilitata Propaganda Fide. Così, tanto per ricordarlo agli ingenui.

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  19. @ Anonimo ha detto... "Siete ridicoli chiudete!Giovanni"

    Beh, se si chiude un blog per acquisita consapevolezza della propria ridicolaggine, ci hai anticipato di due anni.
    Quando tre anni fa scrissi, dopo averti conosciuto da poco, "Baccalà 'e 'copp' 'e quartiere: se fa nnotte e nisciuno me 'ncujeta!", pur dovetti avere qualche ispirazione.
    A Napoli - per chi non lo sa - Baccalà è l'appellativo che si dà a chi gode quando viene sfottuto.

    "Baccalà 'e 'copp' 'e quartiere", figura mitologica dello stupidario partenopeo, nemmeno si rendeva conto che, con la guerra in corso, la gente non aveva nessuna voglia di accorrere al suo richiamo: "Ué, Ué, ccà sta Baccalà!".

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  20. Pietro (NON del Cammino)8 giugno 2016 alle ore 18:29

    Giovanni:

    forse non ti sei accorto, ma si sta parlando di APURON accusato di pedofilia.
    Forse non ti sei accorto, ma Apuron è stato, di fatto, sostituito con un altro Vescovo.

    Forse sarà Apuron ad essere ridicolizzato e, molto di più, INFAMATO, e dover CHIUDERE.
    Dopo l'ultimo Motu Proprio del Papa, fossi in te, non dormirei tranquillo...

    Ma non vi vergognate a difendere Apuron senza neanche chiedervi se è davvero un pedofilo, viste le accuse piovutegli da più parti?

    Forse è il Cammino che prima o poi chiuderà. E allora, probabilmente, potrà chiudere anche questo blog.

    Un blog che, forse, l'ha un po' con voi. Ma che dà innegabilmente notizie ben DOCUMENTATE che fareste bene voi per primi a tenere in considerazione.

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  21. a Giovanni "Pasqualone" e chissà quali altri nomi di fantasia:

    Pietro (non del cammino)ti ha riportato con i piedi per terra.
    Guarda a Guam! E non te ne venire dopo a cantare vittoria se in quell'isola il cammino riuscirà in parte a svincolarsi dagli imbrogli e scandali che ha creato.
    Stiamo facendo il callo:l'abilità con cui il cammino NC riesce ad agire diabolicamente e con prepotenza e arroganza la impariamo grazie anche a questo blog che tu vorresti chiuso.
    La storia dell'approvazione del cammino NC è stata egregiamente esposta in questo blog e serve a tutti ad aprire gli occhi su quello che tu e i "fratelli" che la pensano come te andate propagandando: a proposito dov'eri? non mi sembra che tu abbia lasciato una osservazione dall' alto del tuo potere discernente .


    Antonius

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  22. Intanto le notizie sugli abusi sessuali del vescovo neocatecumenale e sulla sua defenestrazione continuano a difondersi. Si aggiungono alla lista periodici canadesi, svizzeri, indonesiani, portoghesi... mancano clamorosamente all'appello i giornali italiani.

    E tace ovviamente la neocatecumenalizzatissima Zenit.

    Poco fa c'è stato il primo incontro del vescovo Hon Tai-Fai col clero di Guam: in prima fila, impettiti, i presbiteri kikos pronti a elencare i propri "frutti" e a sciorinare il loro solito elenco di numeri, numeri, numeri... Invece Hon si è limitato alla lettura del decreto vaticano che gli assegna "pieni poteri".

    Ora resta da vedere come il Cammino si sbarazzerà dello scomodo Apuron, che ormai ha l'autorità di un due di coppe quando a briscola comanda bastoni.

    E sarà ancora più interessante vedere cosa metteranno in campo i vari Gennarini, Sammut, ecc.

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  23. questo linguaggio mi dice qualcosa
    https://www.youtube.com/watch?v=v6w09QUAtXI

    qui l'autore
    http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2015/12/10/parroco_con_la_pistola_per_don_max_arriva_la_conferma_di_tutte_le-68-450482.html

    H.

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  24. @giovanni

    Carissimo, qui non siamo in uno scrutinio neocatecumenale per cui puoi dare ordini a destra e a manca. La verità è che, nonostante qualcuno qui scrivesse che "a nessuno interessa di Guam", i nodi stanno venendo al pettine. Compresi traccheggi e magagne.

    In tutto questo, da cristiana della domenica, porgo i miei ringraziamenti al vescovo Apuron e a tutti quello che difendono il suo operato...grazie mille per averci dato un altro scandalo..

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  25. Il don Max, anche se usa insistentemente termini come «catechesi del demonio», non mi pare neocatecumenale. Magari voleva solo ingraziarsi l'uditorio neocat, anche se è strano che dei neocat vadano alla Messa della parrocchia.

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  26. @ by Tripudio ha detto...
    ... Invece Hon si è limitato alla lettura del decreto vaticano che gli assegna "pieni poteri".

    Ora resta da vedere come il Cammino si sbarazzerà dello scomodo Apuron, che ormai ha l'autorità di un due di coppe quando a briscola comanda bastoni.
    ---
    Infatti, il decreto è in "sede plena"; Apuron, neanche la dignità di dimetterti?!...Non tra cinque minuti, l'altro ieri!...

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  27. Il comunicato stampa della Diocesi di Guam, a seguito della nomina di un Amministratore Apostolico per la Diocesi stessa, non solo è postumo e quindi scritto col "senno del poi",
    ma non è neanche FIRMATO da chicchessia, quindi, di sicuramente certo, c'è solo la carta intestata:

    http://www.aganaarch.org/wp-content/uploads/7Jun16-Media-Release.pdf


    Considerazione personale: per inviare a Guam, come Amministratore Apostolico un Segretario di Congregazione, ci sono andati giù belli pesanti!!...

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  28. @ Ruben
    E' un MEDIA RELEASE, Ruben. E' un comunicato stampa, su carta intestata del Chancery Office, per il quale la responsabilità di correttezza formale e sostanziale è della cancelleria medesima, la quale provvede alla stesura materiale dei documenti ufficiali dell'Arcidiocesi. Non c'è bisogno di firma, per autore va intesa l'Arcidiocesi.

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  29. Ti ringrazio per la precisazione Lino, ho sempre da imparare.
    ---

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