venerdì 17 giugno 2016

Francesco Gennarini: «Il cancro che Dio ti ha inviato»

Riprendiamo e traduciamo il seguente articolo di Chuck White, pubblicato sul blog Thoughful Catholic. Già conosciamo questa "dottrina" sballata predicata da Kiko e soci (vedi l'articolo: "Un Dio cattivo per i kikos"). Francesco Gennarini ce la espone nel modo consueto per i kikos, con la classica enfasi da predicatore evangelico e avendo imparato a memoria il testo (infatti a un certo punto dimentica la "battuta").


Notare la tipica
sciarpa-stola,
segno dei "catechisti"
del Cammino
«Probabilmente conoscerete già Francesco Gennarini, almeno di nome. E' il figlio del megacatekikista Giuseppe (NdR: a sua volta fratello di Stefano, altro apostolo di Kiko... questi neocatecumenali sono evidentemente una casta nobiliare...) e uno dei due architetti che hanno ricevuto decine di migliaia di dollari per i disegni di due edifici Neocatecumenali da costruire qui a Guam, mai realizzati.

Bene, Francesco, abbiamo saputo, non è solo un architetto, ma anche un catechista neocat come suo padre! Ascoltiamolo insegnare una cosa veramente incredibile (cliccare sul link):

[NdR: Per aiutare i pigri neocatekiki trascriviamo sia la versione inglese che la nostra traduzione in italiano]


“What kills him? A cancer?  A cancer doesn’t kill me. A cancer is something that the Lord has sent for my well-being, for my good. Oh wait. But I’m going to die…for the cancer. I’m going to die. Yeah, but maybe that cancer is the only thing, the only thing that ties you to God.
So this crisis of faith that separates…um…um…which divides man, uh, from um…ooph…where were we..[giggles from audience]..let’s see…”
 
"Cosa lo uccide. Un cancro. Un cancro non mi uccide. Un cancro è qualcosa che Dio mi ha mandato per la mia salvezza, per il mio bene. Ehi, un momento. Ma io sto per morire di cancro! Si, è vero, ma forse quel cancro è l'unica cosa, l'unica cosa che ti lega a Dio. Così questa crisi di fede che ti separa... uhm...uhm... che divide l'uomo da... uh... da... uhm,...uff... dove eravamo...[l'assemblea ride]....vediamo...."
Avete sentito bene, secondo Francesco un cancro mortale è inviato a noi da Dio.
Il giovane Gennarini sta insegnando una mezza verità [NdR: cioè una completa bugia], mentre la Chiesa e i Vangeli ci dicono qualcosa di piuttosto diverso. Sebbene Dio certamente permetta le tragedie nella nostra vita, Egli non le invia direttamente a noi. Dire che Dio permette il male è completamente diverso dal dire che Dio manda il male. Egli non ci invia il cancro tanto quanto non spedisce un guidatore ubriaco a uccidere un bambino. Il bene tuttavia può nascere anche dalla tragedia, con la Sua grazia.
«Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano» (Mt, 7:9-11)
«perché Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
» (Sap, 1:13)
«Del resto Dio, nella sua onnipotenza, Egli che ha il sommo potere sulle cose, come riconoscono anche i non credenti, essendo sommamente buono, non lascerebbe assolutamente sussistere alcunché di male nelle sue opere, se non fosse onnipotente e buono fino al punto da ricavare il bene persino dal male.» (Sant'Agostino: Enchiridion, 11)
Purtroppo, la nozione secondo cui Dio invia il male nella vita dei Cristiani è uno dei capisaldi della dottrina neocatecumenale, esattamente come dimostra la mistificazione del nono capitolo del Vangelo di Giovanni operata da Kiko. [NdR: Il vangelo del cieco nato; è sufficiente ascoltare una qualsiasi ripresa su Youtube delle "cento piazze", per capire di che si parla]

Immagino che i Cattolici che non sono stati ben formati nella Fede potrebbero non capire la differenza sostanziale che intercorre fra Dio che invia il male e Dio che permette il male, ma qui stiamo parlando di un uomo che osa chiamare se stesso "catechista", un uomo inviato da alcuni Vescovi a insegnare la Fede.
Questo è davvero uno scandalo!»

76 commenti:

  1. uhm...uhm... che divide l'uomo da... uh... da... uhm,...uff... dove eravamo...[l'assemblea ride]....vediamo...." hahahahahahahahah!! evidentemente non si ricorda più che cosa c'era scritto dopo nel mamotetro!! Altro che spirito! Pappagalli, ripetono a menoria senza un proprio discernimento!

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  2. This give me the opportunity to say thank you to Chuck White and to tell him: walk on!

    Avevo ascoltato a suo tempo questo video postato da Chuck White in questo post.
    Ho avuto in famiglia parenti morti di cancro che hanno sofferto tanto prima di morire.
    Credo, parlo da "cristiano della domenica", che questo personaggio si meriterebbe una carica di mazzate.
    "La lingua non ha ossa ma spezza le ossa" dice un proverbio, quindi davanti a me questa persona con questa parole cerca di ammazzarmi: agirei per legittima difesa.
    Quanto al vescovo o chi dovrebbe vigilare su questa persona che si aggira nella Chiesa, ho solo un pensiero di tristezza per la sua scelta di affidare le anime della sua diocesi alla cura di questo "catechista" che, come abbiamo ascoltato ci ha dato modo di saggiare anche la sua dottrina eretica.
    Complimenti.

    Antonius

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  3. Ne abbiamo già parlato tante volte, ma è indicativo che anche la terza generazione di neocat continui ad insegnare tutto ciò. Si tratta di persone che hanno vissuto le difficoltà di crescere in una famiglia neocat, qualcuno ha avuto bisogno dello psicologo, qualcuno ha fatto periodi in qualche RM per finire gli studi e hanno visto la sofferenza nei loro fratelli di sangue, se non in loro stessi, eppure continuano a dire che la sofferenza serve per la conversione. E' evidente che stanno mentendo, dicono qualcosa a cui non credono neanche loro ( parliamo dei catechisti di punta, la manovalanza forse ci crede ancora). Il fatto stesso che la frase non sia detta in modo chiaro, ma in mezzo a mezze parole, interiezioni, indica che non c'è chiarezza interiore su quanto si sta affermando, ma va detto lo stesso, sapendo che il messaggio, forse proprio perchè incompleto, arriva al bersaglio meglio, senza passare per il vaglio della ragione dell'ascoltatore.
    E' bene che lo diciamo chiaramente:
    è una catechesi funzionale a tenere le persone in uno stato di soggezione,
    ma nessun catechista ci crede veramente
    Basta vedere come si stanno comportando Guam e ogni volta che si sentono smascherati quando accusano, mentono e tutto sono meno persone che vivono in umiltà, semplicità e lode.
    Siete sicuri che questi catechisti ai vertici vivano secondo quanto insegnano?

    L'altro aspetto della questione è la minaccia insita in questa catechesi. Se non ti converti, se lasci il cammino, se mormori potrebbe accaderti qualcosa di grave. Potrebbe essere necessario che Dio ti mandi qualche disgrazia.

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  4. ho riletto il messaggio e mi scuso per come l'ho scritto,
    forse è come per gli scout
    scout una volta, scout per sempre
    neocat una volta, neocat per sempre nel modo di scrivere :-)

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  5. ...ciao Tripudio,

    Come posso parlare o scrivere con te privatamente?
    Anche una e-mail o quello che desideri meglio tu per la privacy....

    Antonius

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. p.s. e si arriva ovviamente a chiedere ai propri adepti di ringraziare il Signore per il cancro che ti ha mandato (certo se te lo ha mandato Lui perché non dovresti ringraziarlo? E' un dono!), a domandarsi cosa vuole dire il Signore con quel cancro, e se non lo capisci allora ti ribelli, o non hai fede.

    Il tentare poi di spiegare le motivazioni del male, sia esso morale o fisico, è anche questo un esercizio assurdo. Rileggendo la Salvifici doloris di Giovanni Paolo II e consultando il sito di P.Bellon ho ricavato questa risposta molto bella e chiara (altro che i farfugliamenti di Gennarini figlio!):

    2. Allora il cancro di cui può essere affetta una persona rimane un male e i medici lo curano come tale.
    Neanche Chiara Badano e Nennolina lo chiamavano bene.
    Ma da quel male sapevano tranne un bene enorme.

    3. Anche San Francesco nell’episodio in cui insegna a frate Lione dove consista la perfetta letizia non dice che il male che avrebbero ricevuto sarebbe stato un bene e tanto meno che quelli che lo compivano facessero cose buone, comandate o approvate da Dio… No, assolutamente.
    Chi agiva così commetteva un peccato e anche grave.
    Dio non può né suggerire né comandare di compiere peccati.
    Ma il bene in cui consiste la perfetta letizia consisteva nell’accettare tutte le angherie per amore del Signore e per dominare se stessi.

    4. Ecco il testo: “E se noi pur costretti dalla fame e dal freddo e dalla notte più picchieremo e chiameremo e pregheremo per l'amore di Dio con grande pianto che ci apra e mettaci pure dentro, e quelli più scandolezzato dirà: Costoro sono gaglioffi importuni, io li pagherò bene come son degni; e uscirà fuori con uno bastone nocchieruto, e piglieracci per lo cappuccio e gitteracci in terra e involgeracci nella neve e batteracci a nodo a nodo con quello bastone: se noi tutte queste cose sosterremo pazientemente e con allegrezza, pensando le pene di Cristo benedetto, le quali dobbiamo sostenere per suo amore; o frate Lione, iscrivi che qui e in questo è perfetta letizia. E però odi la conclusione, frate Lione. Sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo, le quali Cristo concede agli amici suoi, si è di vincere se medesimi e volentieri per lo amore di Cristo sostenere pene, ingiurie e obbrobri e disagi; imperò che in tutti gli altri doni di Dio noi non ci possiamo gloriare, però che non sono nostri, ma di Dio, onde dice l'Apostolo: Che hai che tu, che tu non abbi da Dio? e se tu l'hai avuto da lui, perché te ne glorii, come se tu l'avessi da te? (1 Cor 4,7) Ma nella croce della tribolazione e dell'afflizione ci possiamo gloriare, però che dice l'Apostolo: lo non mi voglio gloriare se non nella croce del nostro Signore Gesù Cristo (Gal 6,14)” (Fonti francescane, 1836).

    5. Pertanto il male, essendo una privazione di bene, non può mai essere né fatto né comandato da Dio. Può soltanto essere permesso.
    E Dio lo permette per condannarlo a servire beni di più grandi.


    Dice anche che i mistici e i Santi chiamavano le sofferenze "dono di Dio" non per intendere che Dio volontariamente manda il male per farti un regalo, ma perché essendo in piena comunione con Lui vedevano, pur essendo nella sofferenza e nel male, il sommo bene che Dio ne avrebbe ricavato, e perciò chiamavano "dono" il bene futuro, non il male presente.

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  8. Carmen, sta molto male.
    Preghiamo per lei.
    Carmen, está muy enfermo.
    Oramos por ti.
    Carmen, jest bardzo chory.
    Modlimy się za Ciebie.
    カルメンは、非常に悪いです。
    私たちはあなたのために祈ります。

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  9. scusate la prolissità, ma il tema mi tocca.

    C'è anche da dire che questo insegnamento è in profondissimo contrasto con la realtà del Cristo-Dio che si commuove per le sofferenze e per la morte. Cristo piange per Lazzaro, si commuove del dolore dei parenti dei morti e dei malati: come potrebbe commuoversi per qualcosa che Lui stesso avrebbe mandato?
    Infatti, che io mi ricordi, non ho mai sentito dire che Dio si commuove per la nostra sofferenza, quando ero in cammino.
    Questo ragionamento fa di Dio una figura lontana e indifferente e quindi non è il nostro Dio, che ha tanto amato il mondo da spalancare le braccia sulla croce e soffrire come noi, nel nostro corpo.

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  10. Que tu mirada se eleve hacia el Cielo,que la virgen Maria pase por tu vida bendiciéndote y llenándote de gozo, Carmen Hernández tu eres esa semilla viviente que plantas a diario en nuestros corazones que el Señor te siga dando Sabiduría ,¡¡Oremos hermanos para que el Señor y nuestra Madre pase por este acontecimiento de enfermedad,llenándola de fortaleza y de alegria!!,<> Oremos también por Kiko Arguello y el Sacerdote Italiano Mario Pezzi.. Equipo Responsable Internacional.

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  11. Naturalmente si prega per Carmen. Resto dell'idea che si critica l'eresia, il giudizio sull'eretico è di Dio.
    Questo, però, non ci esime dal riferire che l'anonimo che ha inviato il messaggio in un simile post - nel quale un boss del Cammino riferisce che è Dio a mandare le malattie - è per davvero un babbeo e come tale va compatito.

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  12. no lino, non sono un babbeo, Dio manda le malattie solo ai camminanti, ai fondatori no, gli insegnamenti sono per gli altri, sempre mai per se stessi, mi dispiace però umanamente per carmen, un ex

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  13. Mi unisco alla preghiera, ma certamente non utilizzando quella formula agghiacciante: spero sul serio, per la vostra salute mentale che non vi abbiano chiesto di recitare "Carmen Hernandez tu sei quel seme vivente che si pianta ogni giorno nei nostri cuori". Spero che sia solo uno spagnolo sgrammaticato.

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  14. Tutto concorre al bene di coloro che credono a Dio.Lo dice San Paolo.

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  15. @sandavi
    "C'è anche da dire che questo insegnamento è in profondissimo contrasto con la realtà del Cristo-Dio che si commuove per le sofferenze e per la morte"

    Il punto è proprio questo.
    Di che Dio parla il cammino?
    Del Dio di Gesù Cristo? A conti fatti no. Ed è questo che, personalmente, mi fa partecipare a questo blog anche con parole dure.
    Una cosa mi hanno insegnato: che se non si crede al Dio di Gesú Cristo si crede al Dio della propria testa. Altrimenti detto IDOLO. Dio diventa semplicemente una emanazione del proprio ego.

    Dire che Dio manda il cancro è giustificazione per ogni vessazione.
    Agli NC in buona fede propongo di fare questa domanda ai loro catechisti quando gli diranno una simile bestemmia: Perchè Gesú piange davanti al cadavere dell'amico Lazzaro? Perché si commuove vedendo la donna vedova che va a seppellire il suo unico figlio?

    Mi piacerebbe tanto sapere le eventuali risposte.

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Ho sempre pensato che Cristo piange perché Dio non ha mai desiderato né la morte dolorosa e spaventosa che ci affligge, né la malattia, le sofferenze, i dispiaceri, e ovviamente il peccato. Dio non aveva creato il peccato, né la morte e le malattie, che sono una conseguenza. Come potrebbe "mandare" un male che non è opera Sua?

    E poi, se Dio "manda" il male, allora ha anche "mandato" la crocifissione di Cristo? Quindi Giuda come può essere considerato "figlio della perdizione"? E poi, il pedofilo che violenta una bambina, può essere "mandato" da Dio a compiere il male? Quindi la bambina dovrebbe accettare il male subito come un dono di Dio?

    E' semplice, è chiaro che è una grave eresia, perché seguendo il ragionamento di Gennarini si arriva con facilità a pronunciare una catasta di BESTEMMIE.

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  18. Ma questi si sono mai alzati dalle loro sedie di plexiglas per andare a trovare un malato terminale all'ospedale, per preparargli un po' del cibo che riesce a fatica a deglutire, per fargli una macedonia, per portargli il pigiama del colore preferito?
    Riuscirebbero, guardandolo negli occhi, ad avere lo stomaco di fargli un tale discorso?
    E se l'hanno mai fatto, hanno la cortesia di raccontarci come è stato recepito?

    Li porterei io qui all'ospedale a farsi un giro, per scoprire finalmente un po' di vera umanità.
    Ah, ma no, questo è proibito, il Signore passa solo nelle salette con moquette blu e arredo "firmato", non certo nelle corsie d'ospedale odoranti di disinfettante.

    Simonetta

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  19. Conosco delle persone che lo hanno fatto, ma a dire il vero sono persone che hanno ricevuto una formazione cattolica prima del Cammino.

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  20. Leggo che Hon Tai-Fai, per bocca del suo segretario p. Tadeusz Jan Nowak, ha azzeccato la sua prima concreta figuraccia.

    Padre Nowak ha infatti parlato dell'annullamento di un decreto che non era stato pubblicato (quello con numero di protocollo 2016-022) e ha detto ai media che tale decreto riguardava una «private matter», una "questione privata".

    Il giornalista non può aver frainteso tali parole, poiché il contesto era quello di un decreto non pubblicato.

    Ora, questo suona particolarmente strano: quando si tratta di questioni "private" (dovremmo ipotizzare "in foro interno"? dunque questioni di dottrina della fede?), si usa un rescritto, magari una lettera, non un decreto. A meno che non si voglia che gli effetti siano pubblici: ma allora che senso ha che il decreto sia nascosto e non se ne possa parlare?

    Insomma, comincia a sorgere il legittimo sospetto che Hon sia stato inviato a Guam più per limitare i danni al Cammino che per sistemare davvero la situazione. Qui ci ostiniamo a sperare che lui, vedendo i pasticci fatti dal neocatecumenalismo, metta seriamente mano alle ingiustizie e agli errori del Cammino.

    p.s.: come ha argutamente ricordato Lapaz in un commento, visto che Hon ha detto di aver lavorato per l'unità e la riconciliazione, significa che i decreti [del vescovo neocatecumenale] non promuovevano l'unità e la riconciliazione. Che infatti sono ostacoli al "carisma" del Cammino Neocatecumenale.

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  21. @Anonimo

    "Tutto concorre al bene di coloro che credono a Dio.Lo dice San Paolo."

    Quando fate queste citazioni a muzzo mi viene voglia di tirarvi la Bibbia di Gerusalemme in testa!
    Mi spieghi dove è che San Paolo dice che: "Dio manda le malattie per convertirti"?
    San Paolo dice che Dio riesce a trarre il bene anche ciò che bene non è. E questo SOPRATUTTO per il SACRIFICIO (parola che nel cammino equivale ad una bestemmia) di Cristo. Il che è MOLTO DIVERSO.

    C'è un libro della Bibbia che andrebbe letto più e più volte che è il libro di Giobbe.
    Giobbe chiede spiegazioni a Dio per le sue vicissitudini (e lo fa in maniera veemente) mentre ha 3 amici (amici si fa per dire) che non fanno altro che tentare di "giustificare Dio" incolpando Giobbe.

    Alla fine Dio si fa conoscere e dice chiaramente che l'unico che ha detto la verità sul suo conto è proprio Giobbe.

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  22. Se il neocatecumenale delle 11.49 si fosse letto quel brano per intero avrebbe capito molte cose e non sarebbe intervenuto. Guarda caso San Paolo sta parlando proprio della corruzione e delle sofferenze che patiscono le cose create a causa del peccato originale! E appunto dice che le sofferenze anche se non volute da Dio concorrono al bene che vuole Dio, perché tutto deve sottomettersi alla Sua Maestà.
    La creazione attente con impazienza di entrare nella gloria dei figli di Dio, il che vuol dire che ora non è nella gloria, ma nella corruzione della carne. Corruzione che viene dall'essere soggetti alla morte, morte che è entrata nel mondo per invidia del diavolo, non di Dio.

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  23. certo Ale e quando Dio si fa conoscere non lega questa conoscenza a qualcosa di concreto come la malattia, ma alla Sua grandezza e alla bellezza della natura;il che non è romanticismo, ma esperienza concreta di come dolore e bellezza siano misteriosamente uniti.
    ma che ne sanno i neocatecumenali di queste cose?

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  24. Hai voglia a tentare di spiegare certe cose ai NC. Oltre i mamotreti non sanno andare. Non capiscono e - cosa peggiore - non vogliono nemmeno cercare di capire. Ogni frase, ogni interpretazione perfino delle sacre Scritture deve essere manipolata "pro CNC"! C'è poco da fare, a mio parere. Si può insistere quanto si vuole, ma dall'altra parte non si è ricettivi! In altre epoche storiche, probabilmente, già sarebbero stati dichiarati fuori dalla Chiesa per molte delle cose che dicono. In questo periodo storico, mi duole dirlo, non è così.

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  25. ALLA DOLCISSIMA MICHELA CHE HA SCRITTO L'altro aspetto della questione è la minaccia insita in questa catechesi. Se non ti converti, se lasci il cammino, se mormori potrebbe accaderti qualcosa di grave. Potrebbe essere necessario che Dio ti mandi qualche disgrazia.
    E' un bel pò di tempo che ho lasciato il cammino dopo aver rinunciato ad andare a gerusalemme, queste parole mi fanno ancora male dentro, fanno ormai parte di me, non riesco a liberarmene .. eppure sono rimasta nella chiesa, ma ogni volta che succede qualcosa in famiglia ho il sentore che qualcosa di catastrofico stia per abbattersi nella mia vita e sento il Signore lontano, quasi come una punizione per aver lasciato il cammino...anche quando mio marito sta male, ho sempre paura che Dio me lo voglia togliere per farmi capire che io debbo abbandonarmi solo a lui... ormai è come se per me non ci fosse più una via d'uscita, eppure so che Dio è amore, ma queste parole mi circolano ancora nel sangue e nella testa, prega per me, tvb anche se non ti conosco. ciao Marisa

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  26. @ anonimo 17 giugno 2016 11:06
    D'accordo, non sei un babbeo. Non ti pare, però, che quel tuo commento sia fuori luogo, in questo post? Sia esso per conferma al post, oppure di confutazione, io me lo sarei evitato: in questione c'è una donna probabilmente in fin di vita. Avrei scritto soltanto: preghiamo per Carmen. E non in questo post dove è Dio a mandare le malattie, al prossimo.

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  27. Si prega per tutti gli infermi del mondo, ci mancherebbe altro; però stiamo attenti alle ipocrisie: Carmen, mi è stata, e mi continua ad essere estremamente antipatica; ciononostante, è una persona che soffre, quindi, almeno per me, la massima apertura alla Misericordia di Nostro Signore.
    ---

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  28. A proposito di malattie e sofferenze, un catechista super illuminato mi disse che a San Giovanni Paolo II la causa della malattia degli ultimi anni era dovuta al fatto che nei primi anni del pontificato si fece costruire una piscina in Vaticano e se la spassava sciando in montagna...fabio

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  29. Quando i capibastone neocatecumenali fanno quel genere di minacce, stanno insinuando che "Dio" sarebbe un cattivo e vendicativo che "manda disgrazie".

    Questa è una vera e propria eresia, ancor prima che una squallida stupidaggine.

    Nostro Signore, di fronte a simili considerazioni, rispose che né il cieco né i suoi genitori avevano peccato in misura tale da provocare la cecità (Dio non è un irascibile vendicativo distributore di punizioni), e che piuttosto quella precisa occasione era utile per glorificare Dio.

    Dal peccato originale in poi, la natura è ostile all'uomo (malattie, morte, cancro...), oltre che l'uomo ostile all'uomo (violenze, maldicenze, sfruttamento...) e l'uomo è sostanzialmente più debole (distrazioni mentre guida, incapacità di riconoscersi debole...).

    Del resto, se un "Dio" ha bisogno di mandare disgrazie per convertire le sue creature, significa che queste ultime sono dei burattini malriusciti, senza libertà, da detestare e punire.

    Bah!

    Consoliamoci con questa divertente lettura: cosiddetto "catechista" neocatecumenale nasconde registratore nella Bibbia per registrare segretamente i dialoghi che ha con i fratelli delle comunità.

    Quei metodi da KGB... cos'hanno a che fare con la gloria di Dio?

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  30. by Tripudio ha detto: "Nostro Signore, di fronte a simili considerazioni, rispose che né il cieco né i suoi genitori avevano peccato in misura tale da provocare la cecità"

    Bravissimo! C'è perfetta corrispondenza con l'invio del cancro. Questo è un punto centrale del Kiko-pensiero, qui casca l'asino neocatecumenale. Nell'insistere con l'interpretazione che Gesù con il fango - messo giusto sugli occhi - mostra al cieco i suoi peccati, nel catechizzare che il cieco nato per poter vedere deve lavarsi del fango-peccato (e non rinascere nell'acqua dell'Inviato, essendo stato risanato dall'argilla della nuova creazione del settimo giorno) Kiko collega la cecità al peccato, sostenendo il contrario del Vangelo.

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  31. P.S.
    C'è un passaggio nell'articolo di Chuck White estremamente interessante, intelligibile a chi ha una esperienza di metodologie formative EDA, rivolte a adulti. Il narratore, d'altra parte, ha lavorato con IBM, che ha fatto scuola nel campo dell'informatica. "I would have expected to sit in a circle so that we could see each other. But the seats were in straight lines, three after each other. When I once tried, before the start of the lecture, to slightly curve the seat rows, that was corrected immediately by one of the catechists". Molto semplice: la prima operazione che personalmente faccio quando entro in un'aula per aprire un corso - ammesso che il numero di allievi e la logistica lo consentano - è quello di disporre i partecipanti in circolo. In tal modo si accelera la "creazione del gruppo", si favorisce la conoscenza dei partecipanti e tra i partecipanti, si agevola un rapporto dialettico con il docente, si crea una situazione ambientale che stimola le domande. Il contrario di quello che nel CNC desiderano: la disposizione delle sedie da classe scolastica va meglio, per i "catechisti".

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  32. a Marisa,
    quando ho lasciato il cammino, circa 10 anni fa, mi si è scatenata contro una persecuzione violentissima,ma non da parte neocatecumenale, sono rimasta da sola a difendermi da accuse terribili, ed essendo neocatecumenale con tutti sensi di colpa annessi non ho saputo difendermi. Mi è stato impossibile non collegare il tutto alle minacce implicite per chi lascia il cammino.
    proprio quando mi stavo decidendo per uscire dal cammino ho usato il pensiero magico(altro regalo del cammino) e mi sono detta: se i catechisti mi dicono ancora una volta che la sofferenza viene per la mia conversione allora questo sarà il segno che devo andarmene. ero in una situazione così disperata che neanche i catechisti hanno avuto il coraggio di dirlo....finché l'hanno detto, alla fine, mentre ci salutavamo, ma l'hanno detto.
    Piano Piano ho ritrovato la forza di guardare in faccia la verità, di rialzarmi in piedi. Oggi posso dire che certamente anche il mio senso di colpa è stato una concausa di quanto mi è accaduto, oltre alla cecità mia e dei neocatecumenali stessi che avrebbero potuto aiutarmi e non l'hanno saputo fare.
    Per scherzarci un po' potrei raccontarti di quando, contro la mia volontà, alcuni neocatecumenali sono stati avvertiti di una mia piccola operazione e sono arrivati sms del tipo:"prego per te". Ho detto a mio marito che questa non ci voleva e difatti l'intervento ha avuto complicazioni non previste.
    oppure ti posso raccontare di un mio malessere che non si risolve e mio marito mi ripete che si risolverà quando smetterò di scrivere qui. Ci scherziamo, ma sappiamo che nel cammino c'è qualcosa di oscuro.
    Però ti posso dire che la mia famiglia sta mille volte meglio di quando eravamo in cammino. ci è stato fatto un dono enorme quando abbiamo ricominciato a vedere la Verità, anche se hai ragione quando dici che quella sottile paura della punizione, di non essere degni continua ad accompagnarci. Questo è il nostro cammino adesso, perdonare,perdonarci,ritrovare la bellezza della vita. Alle volte ricado nella confusione, non posso farci niente, ma non perdo più la speranza come una volta.

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  33. Buonasera,
    Forse la mia esperienza non è molto coerente con il post ma vorrei condividerla lo stesso.
    Sono uscita dal cammino due anni fa dopo la traditio. Non avevo particolari problemi con i fratelli o con i catechisti nè esperienze negative ma ho deciso che il cammino pur avendo degli aspetti positivi, non fa per me. Troppo chiusi mentalmente, troppo effetto "gregge", e alle convivenze di riporto ho visto un fanatismo esasperato che secondo me proprio non serve al mondo di oggi. Per non parlare della demonizzazione del mondo stesso. Conosco molte persone, cristiane, cattoliche praticanti, cristiane non praticanti, atee agnostiche etc. ma molte di queste persone sono splendide e luminose, di buoni principi e valori e spesso non ipocrite come molte persone del cammino che ho conosciuto. Per farla breve credo fermamente che la salvezza non sia solo del cammino. Il rischio del cammino è quello, se mal interpretato, di farne un gruppo settario dove le persone insicure che non riescono a trovare il loro posto nel mondo, i non coraggiosi, gli statici, i meschini riescono a darsi importanza, sentirsi importanti e parte di qualcosa soltanto recitando a pappagallo qualche frase preconfezionata. La cosa che mi ha sconcertato è che avendo 30 anni al tempo e non essendomi sposata per motivi miei, essenzialmente perché la persona con cui stavo non mi ha convinto per la vita, cosa che reputo giustissima dato che condivido il fidanzamento come tempo di discernimento, c'era un'ossessione nei miei riguardi prima per trovare un fidanzato/ uno sposo e poi per capire meglio la mia eventuale vocazione (itineranza o altro). Premetto che io non ho problemi con la mia storia di non essermi sposata, ci ho visto un amore infinito di Dio che mi ha preservato da un matrimonio sbagliato e probabilmente infelice, e sono felice non fidanzata da allora. Felice ogni giorno. Soddisfatta della mia vita con tutte le difficoltà giornaliere che ci possono essere comunque. Ma per loro è inconcepibile, non si davano pace. Parlavano in continuazione di vocazione. Qualcuno mi sa dire perché? La vita di una persona non vale se non si diventa un super eroe del cammino. Super sfornatrice di figli (disperata), super itinerante, super suora. Ciao e grazie per il vostro lavoro. Laura p. s a Marisa, quelle che ti impauriscono si chiamano maledizioni, e sono lanciate dagli uomini che pretendono di "asservire" Dio alla loro volontà, e questo per me è un peccato più mortale del tanto esasperato dai nc comandamento 6, perché è il comandamento 2 violato all'ennesimo potenza. Dio non c'entra nulla e non ti farà del male. Il cretino di turno che dice le scempiaggini che hai riportato deve sicuramente ringraziarLo per non essere un Dio punitore altrimenti ce ne sarebbero in giro di "fulminati" sul posto. Non avere paura.

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  34. Ad essere violato invece credo sia proprio il comandamento 1.:si combattono gli idoli affetti, lavoro,denaro per sostituirli con altrettanti e peggiori Dio-Kiko, Dio-cammino, Dio-comunità. La superbia è la radice di ogni altro peccato, altro che atti impuri......Maria

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  35. Anonimo ha detto...
    Tutto concorre al bene di coloro che credono a Dio.Lo dice San Paolo.

    17 giugno 2016 11:49


    Tutto concorre al bene di coloro che AMANO Dio.
    Interessante questo lapsus. Nel cammino ti ripetono che Dio ti ama, ma non ti chiedono di amare Dio, perché la relazione forte da costruire è quella con la comunità, con il cammino.

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  36. Molto bella questa osservazione, grazie Michela.
    Se venisse esaltato l'amore a Dio senza subito dopo associarvi 'e alla Sua Chiesa' (cioè al cammino), non saremmo qui a discutere di tutte le mille altre incongruenze e opacità di questo percorso.

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  37. Grazie a Laura, che ha chiarito che Dio non si vendica, perché se no dovrebbe 'fulminare sul posto' coloro che minacciano chi non adempie alla loro volontà (che non è certo quella divina).
    Un po' di sano buonsenso e di fiducia in Dio ci vuole, altrimenti, devo dire, ricadremmo nella superstizione.
    Se poi invece fosse il diavolo che, molto più probabilmente, dovesse agire, preghiamo il Signore che ce ne liberi, magari cercando l'aiuto di un esorcista.
    Non saremmo i primi che hanno dovuto affidarvisi, dopo aver avuto contatti con certe persone e determinati ambienti.

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  38. Valentina e Marisa,
    sono andata da un sacerdote esorcista che conosce bene il cammino e i suoi danni. Ovviamente non posso e non voglio riferire nulla, ma posso solo dire che nel mio caso c'è stato un problema con il sale. Non so cosa voglia dire e non mi interessa approfondire, lo dico per amore di verità, e solo per quelli che essendoci passati sanno di cosa sto parlando. Gli altri lascino pure perdere, perché non è detto che questo sia accaduto a tutti, e non è giusto generalizzare né perdere troppo tempo su queste cose, né è giusto spaventarsi per nulla. Come ha detto Valentina sappiamo che può accadere, ma Dio è più forte del male.

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  39. @ Michela

    "ma sappiamo che nel cammino c'è qualcosa di oscuro".

    Questa frase mi sembra che sia molto indicata, specialmente riguardo al fatto che hai detto di essere andata da un sacerdote esorcista che, immagino, avrà potuto approfondire a riguardo di ciò che potrebbe sussistere in quel "cammino". Ma, come hai ben detto, Dio è più forte del male, e soprattutto non è un Dio che ti "manda il male" (questa non è un'eresia, cari NC?), ma al massimo permette che ci sia il male!

    @ Laura

    "a Marisa, quelle che ti impauriscono si chiamano maledizioni, e sono lanciate dagli uomini che pretendono di "asservire" Dio alla loro volontà, e questo per me è un peccato più mortale del tanto esasperato dai NC comandamento 6, perché è il comandamento 2 violato all'ennesimo potenza. Dio non c'entra nulla e non ti farà del male. Il cretino di turno che dice le scempiaggini che hai riportato deve sicuramente ringraziarLo per non essere un Dio punitore altrimenti ce ne sarebbero in giro di "fulminati" sul posto. Non avere paura".

    Sono d'accordo con te, virgole comprese!

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  40. Grazie Laura e Michelaa farò tesoro delle vostre parole, io so di cosa parli Michela, quel giorno col dito puntato verso la porta... nel cesto davanti a me, non avendo altro da offrire come bottino a Dio perchè avevo solo 18 anni e studiavo ancora, c'erano la mia fedina di fidanzamento una sciarpa di seta di mia madre morta, e dei libri che a cui non avrei rinunciato per niente al mondo... Non passammo come comunità, per loro evidentemente il bottino era scarso, non fruttò molti soldi, che è quello che interessa .. l'ho capito dopo diventando a mia volta catechista marisa

    RispondiElimina
  41. La professoressa Antonella è rimasta muta per mesi (giustamente, con le notiziacce che arrivavano sulle malefatte dei capibastone neocatecumenali e sugli errori teologici e liturgici del Cammino... non ode e non vede!), e infine è comparsa qui per dire che in comunità avevano miracolosamente consigliato di leggere santa Teresa di Lisieux.

    Orbene, la Storia di un'anima di santa Teresina contraddice brutalmente una gran quantità delle imbecillissime credenze neocatecumenali.

    Santa Teresina aveva le idee chiare riguardo al sacerdozio, alla missione della Chiesa, alla grazia, all'adorazione eucaristica, ai sacramenti, alla missione, all'indispensabile rapporto personale col Signore - qualcosa che la comunità può sostenere, ma non sostituire.

    E quando la santa metteva marcatamente l'accento sul peccato, lo faceva non perché avesse dimenticato il salmo 8 («poco meno degli angeli lo hai fatto»: e dunque "poco meno degli angeli" sarebbe sinonimo di "il nulla più il peccato"?) ma perché voleva chiarire il più possibile la necessità di purificare la propria anima per unirla a Dio.

    Nel Cammino Neocatecumenale si insegnano menzogne e corbellerie spaventose: si insinua che l'uomo è peccatore, e poi si fa la "comunione seduti" (santa Teresina cosa ne penserebbe?), sistematicamente si trascura e banalizza l'adorazione eucaristica (santa Teresina cosa ne penserebbe?), si spazzano via tutte le espressioni cattoliche per sostituirle con quelle di Kiko (santa Teresina cosa ne penserebbe?)... e naturalmente non ci si inginocchia mai nelle liturgie eucaristiche.

    Se la professoressa avesse letto attentamente la Storia di un'anima, avrebbe subito abbandonato il Cammino e le sue eresie. Invece, nonostante una vita di studio e di pubblicazioni, è riuscita a leggere tutto senza capire alcunché (è il tipico caso di «circoncisione della ragione»): non sia mai che qualcosa possa intaccare la Gloria e l'Onore dell'idolo Kiko.

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  42. Visto che Michela e altri lo hanno evocato, dico la mia. Il rituale del sale, così come descritto nel mamotreto del II scrutinio, è uno dei più inquietanti.
    Fisso l'attenzione sulle mani a forma di croce "come nella comunione" e sulla contemplazione:

    Canto durante la distribuzione del sale: “Lo stesso Iddio”
    (Chi riceve il sale mette le sue mani a forma di croce, la sinistra sopra la destra, come nella comunione del Pane, e aspetta, contemplando il sale...)


    Ora anche si può accettare - normalmente è così - che Kiko abbia recepito il rituale da riti del cristianesimo primitivo; d'altra parte esso è accettato come rito ausiliario e consuetudine particolare nel RICA. Come lo fa Kiko, però, non mi risulta. "Come nella comunione del Pane, contemplando il sale, è uguale al rituale del latte e del miele, anzi peggio perché il sale lo contemplano e non lo ricevono con le mani a forma di croce. 'Sti neocatecumenali proprio vogliono creare confusione con le Sacre Specie, alla Redemptionis sacramentum [96.] proprio non vogliono adeguarsi.

    RispondiElimina
  43. Sto pensando che io sono stato uno di quelli che si è seduto a contemplare il sale..... Come un cretino.

    RispondiElimina
  44. Carissimi fratelli, abbiamo avuto notizia che Carmen, iniziatrice del Cammino, sta passando lentamente alla Casa del Padre.
    Questo il messaggio che è giunto da Don Juan Pablo confermando la notizia giunta da Padre Mario Pezzi.
    Preghiamo il Signore per lei che ha dato la vita per annunciare Gesù Cristo Risorto!
    Pace
    RESPUESTA DE NUESTRO CATEQUISTA MANOLO [16/06/2016, 20:03] Hemos recibido un mensaje donde nos decían que Carmen está muy grave. Hemos hablado con el padre Mario y nos ha dicho que Carmen está en la fase finale...recemos .
    [16/06/2016, 20:03] Carmen Hernández se está durmiendo lentamente en el Señor, rezar por ella.

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  45. ......alla Casa del Padre ? perchè ? si è pubblicamente pentita dei i gravissimi errori che ha pubblicamente insegnato x una vita intera ?

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  46. anonimo ha detto: "Preghiamo il Signore per lei che ha dato la vita per annunciare Gesù Cristo Risorto! Pace"

    Ecco, giusto per il saluto "Pace", perlomeno per questo umanamente mesto evento, evitate di farci entrare nei particolari dell'annuncio di Kiko e Carmen. Chiedete preghiere e basta, e non mancheranno. Non fate propaganda di santità, i mamotreti sono oramai sotto gli occhi di tutti.

    RispondiElimina
  47. @ Anonimo ha detto...
    Carissimi fratelli, abbiamo avuto notizia che Carmen, iniziatrice del Cammino, sta passando lentamente alla Casa del Padre.
    Questo il messaggio che è giunto da Don Juan Pablo confermando la notizia giunta da Padre Mario Pezzi.
    Preghiamo il Signore per lei che ha dato la vita per annunciare Gesù Cristo Risorto!
    Pace
    Carissimi fratelli, abbiamo avuto notizia che Carmen, iniziatrice del Cammino,

    "sta passando lentamente alla Casa del Padre."
    ---

    cosa significa sta passando "LENTAMENTE" ?!....

    che cosa è, un'eventuale "dormizione" come per la Beata Vergine, con conseguente assunzione in cielo?!...

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  48. Nel messaggio spagnolo c'è scritto durmiendo...

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  49. P.s. Di solito sarebbe meglio dire "sta rendendo l'anima al Padre".

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  50. @ sandavi ha detto...
    Nel messaggio spagnolo c'è scritto durmiendo...
    ---
    Non avevo letto il messaggio spagnolo, avevo però capito l'antifona.

    RispondiElimina
  51. RESPUESTA DE NUESTRO CATEQUISTA MANOLO [16/06/2016, 20:03] Hemos recibido un mensaje donde nos decían que Carmen está muy grave. Hemos hablado con el padre Mario y nos ha dicho que Carmen está en la fase finale...recemos .
    [16/06/2016, 20:03] Carmen Hernández se está durmiendo lentamente en el Señor, rezar por ella.QUESTO MESSAGGIO E' DATATO 16 GIUGNO

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  52. Questa sera 18 giugno 2016 intorno alle 20 Carmen Hernandez ha raggiunto il Padre. Preghiamo per la sua anima che venga accolta al Trono dell'Altissimo

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  53. preghiamo invece per tutte le anime che a causa di carmen :
    1) hanno perso la fede
    2) hanno perso la ragione
    3) hanno commesso suicidio
    4) hanno abusato dei doni di Dio
    5) hanno vissuto una vita infernale

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  54. Sembra che Carmen abbia appunto reso l'anima al Padre

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  55. Affronterà per la prima volta uno scrutinio.

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  56. Affronterà per la prima volta uno scrutinio.

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  57. È arrivato anche per lei il momento di fare uno scrutinio.

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  58. L'Adidas cerca una nuova testimonial...

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  59. Cari amici, Carmen Hernàndez, co-iniziatrice del Cammino Neocatecumenale insieme a Kiko Arguello e Padre Mario Pezzi, è provatissima nella salute, che purtroppo peggiora di giorno in giorno, ma è ancora tra noi! Nelle ultime ore si è sparsa su Facebook e whatsapp una voce totalmente infondata circa la sua morte, e qualcuno si è addirittura precipitato ad aggiornare la pagina di Wikipedia, nonostante non vi fosse comunque stata alcuna comunicazione ufficiale dell'equipe internazionale del Cammino. Padre Mario, raggiunto telefonicamente poco fa, fa sapere - anzi - che oggi è stata anche un pochino meglio di ieri, ed ha anche mangiato. Le sue condizioni restano tuttavia assai gravi, perciò invito tutti a continuare ad assisterla in questo suo ultimo tempo con la preghiera, evitando di amplificare anche i più "autorevoli" passaparola e attenendosi sempre e solo alle vie di comunicazione ufficiali del Cammino Neocatecumenale.

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  60. I kikos da tempo si aspettano da un momento all'altro la Morte, Resurrezione e Ascesa al Cielo dei due autonominati "iniziatori". Pare quasi che abbiano una fretta del diavolo di cantare: "santi subito".

    Da parte mia sono convinto che con grandissima probabilità entrambi gli "iniziatori" del Cammino finiranno dritti all'inferno, come pressoché tutti coloro che hanno accanitamente trasmesso una falsa fede, devastato i sacramenti e insultato e banalizzato l'Eucarestia.

    Dico "grandissima probabilità" perché un loro sincero pentimento mi pare grandissimamente improbabile.

    Non è che ci sia da festeggiare che un'anima finisca all'inferno - si tratta infatti di una vittoria del demonio. Però, in questi casi, inviterei i kikos a tacere anziché cantare "santa subito" poiché il buonismo ipocrita non può che fare altri danni al popolo di Dio.

    I due autonominati "iniziatori" hanno infatti davanti al Signore una responsabilità gravissima. Le loro false dottrine, la mentalità funerea, l'oppressione dei singoli fratelli, il gran numero di neocatecumenali suicidi e di coloro che dal Cammino hanno ricevuto solo un esaurimento nervoso e il prosciugamento di tutte le loro risorse materiali e spirituali, è qualcosa che Dio ha visto benissimo.

    Dio ha visto benissimo che gli autoeletti "iniziatori" hanno indotto i fratelli del Cammino a disubbidire alla Chiesa (specialmente in materia liturgica) e alla superbia di sentirsi perseguitati tutte le volte che qualcuno fa notare gli errori del Cammino. Cioè hanno indotto i fratelli a rovinarsi con le proprie stesse mani.

    All'inferno ci si finisce per ostinazione. Un gran numero di prostitute e peccatori ci precederà nel regno dei cieli solo perché a fronte ai propri tanti peccati riesce a pentirsene, a chiamare "male" il male. Kiko e Carmen hanno mai riconosciuto e corretto qualcuno dei loro errori?

    Un altro perfetto candidato all'inferno è l'arcivescovo neocatecumenale Apuron, contro cui fra un paio d'ore (cioè alle 9 di domenica mattina, ora locale di Guam) ci sarà davanti alla cattedrale l'ennesima manifestazione pacifica con cartelli "Apuron dimettiti".

    È uno che non solo ha «scandalizzato questi piccoli» mentre era sacerdote (pianificando la cosa mentre celebrava Messa!), ma dopo essere diventato vescovo e a distanza di quarant'anni non se ne è pentito e addirittura dà ancora dei "bugiardi" alle sue vittime, di fatto violentandole di nuovo.

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  61. Caro Tripudio, biasimo il tuo tripudio, ma sopratutto il fatto che ti arroghi di spedire Carmen all'inferno. Chi credi di essere? Nessuno di noi può arrogarsi una tale arroganza. Sembra che tu sia il "Signore" della storia. La tua presa di posizione - forse non te ne rendi conto - non è meno satanica, di molte tesi sostenute durante la sua vita di Carmen. Ma dopo la vita, riguardo ai morti: silenzio e preghiera.

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  62. ........e siccome ora LICKIN' LUIE è incardinato nel qatar....
    il vescovo competente del quatar deve PAGARE la formazione!!!
    10 anni nel seminario neocat R.M x 17mila dollari l'anno pagati dai cattolici = 170.000 dollari !!!!

    e che lo volevi GRATIS ??!?!? o ce lo paghi o ce lo ridai ......

    http://www.junglewatch.info/2016/06/note-to-bishop-camillo-ballin-doha.html

    troppocomodo spostare i presbiteri di qua e di là a COMODITA' DEL CAMMINO NC......

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  63. Condivido il pensiero di Daniel.
    Tripudio non sei nessuno per arrogarti il diritto di emanare una sentenza del genere.
    Lo dico da convinto e accanito ex NC.

    D.

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  64. Devo ammettere che questo genere di critica me l'aspettavo piuttosto dai soliti indiavolati neocatekikos.

    Intanto pregherei Daniel di rileggere attentamente il mio commento delle 23:16 per verificare che non ho spedito nessuno all'inferno - del resto non ne ho il potere, e come ho già detto non posso nemmeno augurarlo perché se un'anima finisce all'inferno allora è il demonio ad aver vinto.

    Nei tempi in cui i Novissimi erano più conosciuti dal popolo di Dio, poteva sussistere perfino un Dante Alighieri che poneva dei papi all'inferno senza che nessuno si stracciasse le vesti.

    Il fatto è che le menzogne degli autoistituiti "iniziatori" del Cammino proseguiranno anche dopo la loro morte. La salvezza non si guadagna così, né con le lauree Honoris Causa, tanto meno insegnando madornali errori liturgici e dottrinali, disubbidendo ai sommi Pontefici e trasmettendo ai fratelli delle comunità tutto questo più una mentalità cupa, opprimente e funerea.

    Decenni fa padre Enrico Zoffoli inutilmente invitò i due spagnoli ad un gesto chiarificatore: una pubblica, completa e dettagliata professione di fede.

    In tal modo le eresie, le ambiguità e gli strafalcioni liturgici, sarebbero divenuti un corpo estraneo al Cammino e alla Chiesa, e Kiko e Carmen sarebbero stati riconoscibili come sostenitori dell'opera di Dio.

    E se successivamente quei due avessero deviato da quella professione di fede, allora sarebbero stati riconosciuti come eretici, ipocriti e mentitori. Dunque, in entrambi i casi, ad essere sconfitte sarebbero state solo le opere del demonio.

    Kiko e Carmen non fecero mai tale professione. Evidentemente non volevano dispiacere al vero ispiratore del Cammino Neocatecumenale. Ed il 17 gennaio 2006, con un'incredibile faccia di bronzo, e con la firma anche del Pezzi, scrissero al Papa che quanto alla liturgia avrebbero ubbidito a modo loro.

    Non vale la scusa delle buone intenzioni - con le quali, manco a dirlo, sono lastricate le vie dell'inferno. Qui si parla di fatti. Se voi presumete la salvezza automatica e garantita per coloro che hanno sulla coscienza una catasta di errori contro la fede e contro l'Eucarestia, significa che avete confuso la misericordia col buonismo.

    Chi si allontana da Dio in modo accanito e sistematico, difficilmente si pente. Basti pensare all'arcivescovo neocatecumenale pedofilo Apuron, che di fronte a una delle sue vittime disse "oh mi dispiace" (in privato) e gli diede un santino con la propria faccia. Davanti a Dio può mica bastare per essere perdonato?

    Chiaro il punto? Ancor prima che i peccati, quello che danna l'anima è l'incapacità di chiedere perdono. Questa incapacità cresce man mano che si compiono opere malvage e le si lasciano decantare e consolidare nella propria anima. È un dato di fatto che i due spagnoli hanno insegnato cose diverse da quelle della Chiesa e fatto celebrare una liturgia diversa, lo hanno ammesso loro stessi! Pur di non rinnegare i propri errori, sono andati perfino contro il Papa, hanno perfino tentato di truffarlo!

    Non è bello dirlo, ma non possiamo lasciarci sommergere dal buonismo: quel genere di pubblici errori, mai pubblicamente ripudiati, può mai portare alla salvezza?

    Dio è infinita misericordia, ma anche infinita giustizia: cosa penserà delle tantissime vite devastate dal neocatecumenalismo, addirittura dei suicidi, e del modo squallido in cui è stata sempre maltrattata l'Eucarestia nel Cammino?


    p.s.: il mio nickname contiene il termine "tripudio" perché è ciò che provai quando Benedetto XVI prese quelle «decisioni» messe per iscritto il 1° dicembre 2005: vi vidi - come chiunque poté e può vedere - l'autorità della Chiesa che interviene contro chi prevarica i diritti di Dio.

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  65. Caro "Tripudio",
    sono convinto di averti voluto bene, biasimando l'autorità che ti arrogasti di mandare all'inferno chiunque, e sono contento che hai rinunciato a questa tua prerogativa divina.
    Voglio, invece precisare che sono in pieno accordo con te, quando attacchi le manovre di Kiko e Carmen, di impossessarsi delle Chiesa e di trasformarla a loro immagine e sommiglianza.
    In una mia lettera a Kiko, del Novembre 2004, alla quale non mi rispose, scrissi:

    Lugano, il 21/11 2014

    Carissimo Kiko,

    Ti scrivo oggi per dirti alcune cose di cui sono intimamente convinto:

    Tu hai ricevuto dal Signore, in particolare da Maria, doni meravigliosi, veri e molteplici carismi.

    Tu te li sei accaparrati, spero in buona fede; ti sei costruito un movimento e un monumento a Tua gloria e immagine.

    Il “tuo” cammino è ormai incapsulato in una Kiko-gabbia. Lascia che gli uccellini spicchino il volo.

    Se non ci poni rimedio, aprendo la gabbia nei pochi anni che ci rimangono (camminiamo ormai speditamente verso gli ottanta), il cammino, alla tua morte si sfalderà.

    I vescovi non lo vorranno più, i preti ti abbandoneranno, e il Papa... già ti guarda da lontano, come dice il salmo 138,6: "...il Signore guarda il superbo da lontano".

    La fede che la Parola di Dio, la tua predicazione, ha suscitata in tante persone - anche in me e te sono grato - rimarrà. Ma tutte le adulazioni di te stesso e a te stesso crolleranno nel nulla.

    Ora, Kiko carissimo, te lo dico, piuttosto scrivo, perché ti voglio bene:

    ”Convertiti a Gesu'!” Rischi di mandare tante persone in paradiso mentre tu scivoli lentamente all'inferno. Fermati, finché sei in tempo!

    Un saluto a Carmen. So che è molto malata. Dille, semmai apri questa lettera, che prego per lei.

    Prego anche per te e ti prego di pregare per me e la mia famiglia,

    Tuo fratello in Cristo,

    Daniele Lifschitz

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  66. " Anonimo ha detto...
    "Cari amici, Carmen Hernàndez, co-iniziatrice del Cammino Neocatecumenale insieme a Kiko Arguello e Padre Mario Pezzi, è provatissima nella salute, che purtroppo peggiora di giorno in giorno, ma è ancora tra noi! Nelle ultime ore si è sparsa su Facebook e whatsapp una voce totalmente infondata circa la sua morte, e qualcuno si è addirittura precipitato ad aggiornare la pagina di Wikipedia, nonostante non vi fosse comunque stata alcuna comunicazione ufficiale dell'equipe internazionale del Cammino. Padre Mario, raggiunto telefonicamente poco fa, fa sapere - anzi - che oggi è stata anche un pochino meglio di ieri, ed ha anche mangiato. Le sue condizioni restano tuttavia assai gravi, perciò invito tutti a continuare ad assisterla in questo suo ultimo tempo con la preghiera, evitando di amplificare anche i più "autorevoli" passaparola e attenendosi sempre e solo alle vie di comunicazione ufficiali del Cammino Neocatecumenale."
    ---
    Traduzione: Ammesso che il decesso non sia già avvenuto, la notizia la daremo soltanto "noi", attraverso i siti "ufficiosi": cammino.info in italiano e camineo.info in spagnolo.

    Ovvero come in tutte le migliori, o meglio, peggiori situazioni di potere totalitario, Carmen, "sopravviverà" alcuni giorni al suo decesso, al fine di consentire ai centri di potere Neocatecumenale, di prendere le opportune misure per il "dopo".

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  67. @Ruben
    Ieri sera, quando ho letto la notizia della morte e poi la smentita, ho avuto lo stesso pensiero.
    Comunque nel gruppo neocate-fails la vignetta è molto divertente, la danno per risorta.

    Xz

    RispondiElimina
  68. @ by Tripudio ha detto...
    Da parte mia sono convinto che con grandissima probabilità entrambi gli "iniziatori" del Cammino finiranno dritti all'inferno, come pressoché tutti coloro che hanno accanitamente trasmesso una falsa fede, devastato i sacramenti e insultato e banalizzato l'Eucarestia.

    Dico "grandissima probabilità" perché un loro sincero pentimento mi pare grandissimamente improbabile.
    ---
    Gentile Daniel,
    non capisco il suo risentimento di fronte a queste affermazioni dove, il soggetto, in base alle regole della grammatica e della sintassi italiana, non si arroga di inviare all'inferno proprio nessuno!

    A mio personale vedere, si tratta di un'obbiettiva valutazione dei fatti, completamente scevra dal buonismo dilagante con conseguente ipocrisia:

    Caso strano che quando un'anima evidentemente buona nella sua vita muore, con la giusta compiacenza di tutti, magari è già nella Gloria Eterna!....E quando muore un'anima evidentemente cattiva?!...Tranquilli basterà un bellissimo funerale, una bella benedizione della salma, e la gente crederà di aver sanato tutto!!...

    Poveri illusi!...

    Poveri illusi!

    RispondiElimina
  69. Per quanto di mia conoscenza non è dato sapere cos'abbia Carmen. Un altro mistero della fede come il giorno della sua nascita.

    RispondiElimina
  70. Sono stata fuori questo week end, quindi leggo solo ora.

    Per Carmen che sta male si prega e basta. Dove finisca dopo la morte non è compito mio dirlo.
    Il mio compito è pregare perchè si salvi perchè un'anima dannata non è cosa di cui gioire.
    E' un tesoro che si perde per sempre.

    RispondiElimina
  71. La sciarpa del telepredicatore neocatecumeno assomiglia alla preaching scarf anglicana. Coincidenze?

    RispondiElimina

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