sabato 2 settembre 2017

Come è successo che ho perduto quel po' di fede che avevo prima del Cammino

Convivenza degli Eletti inviati da Kiko a 2 a 2
nella Tenda della Riunione di Porto San Giorgio
(tutto ciò non suona molto cattolico!)
Voglio partire dalla parola cammino, non ricordo chi, chiedo venia, in qualche commento precedente, ha ben detto che la parola cammino non si addice al Cammino Neocatecumenale perché tutto è tranne che un muoversi verso Dio, ma è tutto statico e racchiuso in regole ed obblighi.

Per la mia esperienza, posso dire che il Cammino Neocatecumenale mi ha addirittura fatto perdere quel poco di fede che avevo prima del cammino.

Nella mia semplicità ed ignoranza teologica, credevo di più a Dio, non davo le colpe a Lui dei miei fallimenti e delusioni, anzi in modo forse inconscio avevo più fiducia in lui e speranza che prima o poi avrebbe ascoltato le mie richieste o quantomeno dato la forza di andare avanti, ed infatti nonostante le delusioni, il giorno dopo mi svegliavo sempre positivo, dimenticando le delusioni del giorno prima.

Ho iniziato il cammino, oltre che per cercare un nuovo gruppo dove sentirmi accettato, come dicevo in un commento precedente, ma forse, senza ammetterlo a me stesso, anche per approfondire meglio la mia conoscenza di Dio e di me stesso.
Invece il cammino, con le sue regole, i suoi obblighi, il suo pubblicizzare le tante benedizioni ricevute da Dio a  
chi partiva itinerante, 
chi faceva infiniti figli, 
chi dava tutto e si affidava,
chi perdeva la faccia per "evangelizzare", 
chi faceva le lodi la mattina presto, 
mi ha fatto sentire sbagliato e in colpa ritenendo che Dio mi punisse e mandasse le croci, ancora oggi ho questo retaggio, e non mi benedisse, 
perché non mi sono sposato e fatto figli come conigli,
perché non davo la decima,
perché non volevo perdere la faccia nelle piazze,
perché non mi sono affidato dando i miei pochi beni.
Invece di un cammino verso Dio, è stato non una regressione ma peggio: mi ha fatto perdere quella semplicità e quel poco di fede che avevo. 
Oggi non riesco a credere a un DIO di amore ma un DIO giustiziere che punisce chi avendo ricevuto una parola non si è affidato.
"Chi non obbedisce, che se ne vada. Kiko Argüello"
(immagine pubblicata in una
pagina Facebook di neocatecumenali)

E riprendendo le parole di by Tripudio nell'articolo:
"solo il cretino definisce se stesso in base a ciò che fa: in tal modo riduce la fede ad un moralismo più o meno elegante" 
ebbene io sono diventato quel cretino grazie al cammino, non ho mai creduto in me, ma ora peggio di prima, oltre vedere Dio come un datore di lavoro, che ti premia se fai bene. Ecco i veri frutti del cammino, ecco perché mi sono allontanato da Dio e Chiesa.

Spero che i responsabili di questo pagheranno nell'aldilà per il male fatto a tantissimi di noi. Non mi sento in colpa di augurare a questa gente la giusta punizione almeno nell'aldilà, visto che qui vince il malvagio e viene premiato per le sue opere.
(da: Ex fratello)

29 commenti:

  1. Quando mi chiesero nei primi tempi di questa disavventura se "loro" i catechisti erano stati per me Mosè liberatore (domanda fatta a tutti) risposi di si,come tutti. Per grazia di Dio non era così; ben altro spessore spirituale ci vuole. Proprio grazie a questo non ho perso la fede.Il papa dice che è cosa stupida il proselitismo che il cristiano attira. Se manca la materia cioè l'amore sono solo chiacchere infatti nessuno mai è entrato in comunità per attrazione ma solo con l'inganno.Per quanto riguarda i figli che secondo loro è un frutto da sbandierare il Papa con una frase gli ha smontati e scomunicati; infatti ha detto che non è cattolico chi fa figli come conigli. E visto che loro amano sempre dire l'ha detto il Papa voglio vedere se nelle loro prossime riunioni riporteranno "l'ha detto il Papa.Un po' alla volte vedrai che tutti i loro frutti verranno smontati. quindi corraggio

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  2. Ho riletto volentieri la testimonianza riportata nel post, che ben ricordavo per i sentimenti suscitati in me la prima volta che l'ho letta.
    Innannzitutto un senso di solidarietà e (nella preghiera è possibile) di vicinanza a chi esprime una sofferenza di questo tipo. Un desiderio di fare 1 percorso insieme (nella preghiera è possibile) in cui cerchiamo la verità, guardiamo alla verità!
    La verità è che Dio non c'entra proprio niente col CN .. Egli è stato preso in giro alla pari di noi .. Gesù nella sua vita di uomo si è lasciato maltrattare, pur potendosi sottrarre, per solidarietà (certo anche qualcosa di più) CON noi, che invece non sempre possiamo sottrarci alle prepotenze .. a meno di non voler diventare prepotenti a nostra volta, e io questo non lo voglio ... (anche se a volte verso certi personaggi mi verrebbe proprio naturale!)
    Il CN non è altro che 1 organizzazione guidata da uomini furbi che
    "sanno come gira il mondo" e si adoperano per ottenere potere e soldi .. il CN è un tipico prodotto di quel MONDO che , a parole, tanto disprezza ed INVITA il popolo NC a disprezzare .. perchè se vuoi arricchirti ed emergere è pur necessario che ci siano delle "masse" che non arricchiscono e non emergono ma costituiscono il tuo "business".. come un personaggio dello spettacolo, ad es. diventa una star grazie ai suoi fans.
    Ma ancora più appropriato mi sembra associare il "fenomeno neocatecumenale", (solo dal punto di vista delle dinamiche psicologiche ovviamente) a realtà sociali come il bullismo nella scuola, il nonnismo nelle caserme, la mafia sul territorio dello Stato. ...
    Kiko è un re con la sua corte e quelli della sua corte a loro volta si costruiscono il loro piccolo feudo coi loro fedelissimi e così via dai gradi più alti a quelli più bassi, seguendo la massima (non ricordo di chi) :
    "è meglio comandare all'inferno che servire in Paradiso"!
    Dio, la Chiesa, il Cristianesimo sono nient'altro che un PRETESTO .. la mia opinione (da ignorante) è che Kiko se la ride dei dibattiti teologici che si fanno sulle sue catechesi, delle contestazioni sull'interpretazione dei Vangeli, della dottrina, degli "Statuti" che è stato obbligato a scrivere ... Che gli importa a lui dei "contenuti della fede", del Catechismo ecc., è concentrato sul far funzionare bene l'ingranaggio ... scegliere la religione e la Chiesa Cattolica come ambito di "lavoro" è stata un'idea vincente, ha funzionato bene per tanto tempo .. e chi gli è vicino cercherà di mantenerla funzionante perchè deve continuare a esserci 1 fetta della torta per tutti i "vincenti".
    Trascurano 1 cosa però:

    Gesù non è il Signore dei VINCENTI ma dei deboli, dei poveri in spirito .. ("quando sono debole è allora che sono forte"), in realtà è il Signore di TUTTI e cosa farà con qsti "vincenti" lo ha già detto la Madonna nel Magnificat.

    Un abbraccio e un saluto speciale ad Ex fratello!
    Grazie
    Roberta

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    1. Condivido, se la Chiesa è il mezzo (Sacramenti, liturgia) per arrivare alla conoscenza di Dio, o tentare di farlo, nel cammino è il pretesto per raggiungere gli scopi che hai elencato

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  3. Promemoria tecnico: "cool story bro" (bella storia, fratello) è il modo ironico per rispondere a chi ha raccontato grosse panzane facilmente riconoscibili come tali.

    Quando i neocatecumenali hanno calato addosso ad Ex Fratello la lista delle cosiddette "benedizioni" a chi partiva itinerante, faceva tanti figli, ecc., gli hanno praticamente insegnato che il rapporto con Dio consiste in una lista di cose da fare. Il che, in termini più chiari, è un bieco moralismo (contro il moralismo, contro la riduzione della fede a un elenco di cose da fare, si è già espresso Nostro Signore, per esempio quando ci ha insegnato: «amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi»: è solo l'amare Dio che sostiene il vero amare gli altri, e il cristiano ama il prossimo perché ama Dio, non perché abbia da marcare l'apposita casellina nel Sacro Foglio Excel Della Salvezza).

    Uno degli errori fondamentali del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori" è l'aver confuso le premesse coi risultati.

    Per esempio: quanto più uno ama Dio, tanto più sarà propenso ad avere una famiglia numerosa (proprio perché ama Dio, proprio perché lo ama come Autore della vita, proprio perché amandoLo riconosce che i figli sono una Sua benedizione, ecc.)

    Invece, nella mentalità neocatecumenale, uno deve sfornare figli come conigli, altrimenti viene accusato di non amare Dio. Hanno invertito la premessa col risultato. Hanno confuso il sintomo ("famiglia numerosa") con la causa ("amare Dio").

    Questa confusione genera automaticamente due tragici risultati:

    - il primo è il valutare la fede secondo il numero di obiettivi misurabili (tot figli, tot missioni, tot presenze alle convivenze, ecc.) e per di più far sentire in colpa chi non "produce" i risultati prestabiliti dai capicosca;

    - il secondo è il dover fingere che fuori dal Cammino tali obiettivi siano impossibili (per cui bisogna inventarsi complicate spiegazioni - o più facilmente imporre il silenzio - riguardo a casi come il cattolico con famiglia numerosa, l'ateo con famiglia numerosa, il testimone di geova con famiglia numerosa che legge la Bibbia ogni giorno, il protestante con famiglia numerosa che legge la Bibbia e canta le lodi del Signore e va in missione ogni giorno, ecc.).

    Noialtri, in quanto cattolici, sappiamo che la fede riguarda ciò che hai nel cuore, non ciò che riesci a dimostrare come "attività eseguita, computata e rendicontata".

    Sappiamo che le buone opere sostengono la fede, e sappiamo però che possono anche essere compiute per qualcosa di diverso dalla fede (come ad esempio il vantarsene in giro).

    Sappiamo poi che Dio è infinita misericordia e contemporaneamente infinita giustizia. L'inferno esiste proprio per questo motivo, proprio perché l'uomo è libero di rifiutare quella misericordia, quella giustizia, è libero di rifiutare Dio scegliendosi un idolo - un vitello Kiko d'oro - da adorare e servire.

    E molti di quelli che vanno all'inferno ne restano sorpresi: "Signore, ma che dici? noi avevamo lo Statuto! noi andavamo a tutte le convivenze! noi facevamo le missioni! noi facevamo le lodi domestiche! noi abbiamo perfino eliminato facebook dal cellulare secondo quanto stabilito dai catechisti... Ma come ti permetti, Signore? Tu giudichi!"

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  4. Questa testimonianza di Ex Fratello risponde ai dubbi sollevati nel precedente articolo.
    Avere figli è cosa buona, andare in seminario o in missione pure, fare le lodi anche, dare la decima un po' meno, ma se venisse utilizzata per i bisognosi, pure;
    ciò che non va è che tutto ciò dovrebbe essere fatto nella piena libertà di Figli di Dio e non a comando, a Gloria di Dio e non del cammino, e senza farne strumento di esclusione o di ricatto morale nei confronti di nessuno.
    Poi succede che qualcuno esca dal cammino, avendo perso la fede; ma la conseguenza peggiore è quella di chi, senza la fede, resta, per paura, per legalismo, per abitudine o altro.
    Grazie, Ex Fratello!

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  5. 30anni

    Non c'entra se non indirettamente con l'argomento del thread (nel senso che magari davanti a queste cose uno potrebbe mandare a quel paese insieme al cammino anche la fede), ma a me personalmente scandalizza molto l'uso frequente (documentato da video su youtube) di executive jet da parte di Kiko. Ogi anno ci chiede di fare collette per buchi passati o futuri, ma una minima spending review su cose come queste non la conosce. Guardate quanto costa affittare un jet privato:

    tratto da http://www.missionline.it/aerotaxi-un-volo-tutto-tuo/

    Gli schemi tariffari

    Ma quanto costa volare in aerotaxi? In genere, il costo di un volo executive dipende dalla tipologia di aeromobile. Si va da un minimo di 3500 euro all’ora per un “light jet”, fino a circa 7000 euro orari per gli aeromobili più grandi, adibiti alle tratte di lungo raggio. Un costo elevato, che però è possibile ammortizzare volando in gruppo. Con Jet Aviation, ad esempio, un volo Milano Linate-Zurigo-Milano Linate a bordo di un aeromobile Citation Bravo, in grado di ospitare otto passeggeri, costa 4400 euro, che salgono a 5400 per la tratta Milano Linate – Lussemburgo-Milano Linate e a 8500 per un volo da Linate a Rotterdam e ritorno. Va considerato, inoltre, che l’opportunità di organizzare liberamente il viaggio in modo da andare e tornare in giornata consente di risparmiare sulle spese di pernottamento o noleggio auto.

    «In media NetJets offre un’ora di aereo a circa 4500 euro – spiega Monica Agusta -. Le ore sono calcolate sul periodo effettivo di utilizzo del velivolo, dal momento in cui si sale a quello in cui si scende. Se si tiene conto che sui nostri aerei possono volare dalle 8 alle 10 persone, il confronto con la spesa per lo stesso numero di biglietti in classe business, con vincoli di orario, spazio e riservatezza, conferma che la nostra offerta è competitiva». La compagnia propone alcune offerte speciali. «Il “Programma Trimestrale”, ad esempio, pensato per chi effettua più di 50 ore di volo l’anno, consiste in un pacchetto di ore e si basa su pagamenti trimestrali – chiarisce Agusta -. I prezzi per questa offerta partono da 234mila euro annui, pari a 50 ore di volo. Per chi vola meno, abbiamo invece ideato un programma “Card”: si tratta di carte prepagate che equivalgono a ore di volo. Per questa soluzione partiamo da un minimo di 114mila euro, pari a 25 ore di volo».


    Fratelli ricordatelo (ricordiamolo) la prossima volta che si batte cassa ....

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  6. @ Valentina Giusti
    Grazie a te ed a tutti, perché qui mi sento ascoltato e capito cosa che in 20 anni di cammino non mi è mai capitato,anzi mi sentivo sempre sotto giudizio e peggio sminuito ogni volta che parlavo!
    @Roberta Salerno
    Ricambio con affetto i tuoi saluti :)

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  7. Si ma tutto le esperienze negative che avete subito non possono essere prova per screditare il cammino. Non perché sono successe a voi succedono a tutti e sono verità. Sicuramente sopra migliaia di persone ci saranno quelle che hanno avuto esperienze negative, così come nella chiesa in generale (scontri con preti, vescovi, ecc). Tutto ciò non può reggere le ipotesi che fate voi. Io sono in cammino da 12 anni e tutto ciò che raccontate non le vivo. Come per esempio l'Eucaristia. Non è vero che non obbediamo:noi la facciamo in piedi. Se volete le prove posso mandarvi le foto. Luigi

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  8. Allora, col metodo indicato dal fratello Luigi, dobbiamo dire che tutte le presunte esperienze vantate dai kikos non possono rendere credibile il Cammino.

    Inoltre il fratello Luigi sta dimenticando - come al solito - di dire che il Cammino promuove strafalcioni liturgici e dottrinali, che in quanto tali non possono generare santità.

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  9. @Luigi
    "Si ma tutte le esperienze negative che avete subito non possono essere prova per screditare il cammino. Non perché sono successe a voi succedono a tutti"

    Come dici Luigi?
    Prova a fare qsta domanda a Nostro Signore e impegnati ad ascoltare la Sua risposta ..

    Ti ricordi che Egli ha detto che tutto quello fatto o nn fatto a UNO SOLO dei Sui (nostri) fratelli più piccoli lo ritiene fatto a Lui Stesso?

    Tu pensi veramente che il Signore faccia lo spoglio delle schede del CN contando quanti ne hanno ricevuto del bene, quanti ne hanno ricevuto del male e se .. beh, se il mucchietto del "male" è più piccolo .. Allora il cammino passa!

    Stai dicendo una cosa completamente anticristiana,

    se il cammino è 1 associazione cristiana NON dovrebbe succederne nemmeno UNO dei fatti qui raccontati ..

    I discepoli di Gesù sono da Lui chiamati e inviati x fare il BENE e nn il MALE alle persone, per dare il Suo AMORE, non x fare del MALE nel Suo Nome alle persone.

    UNA SOLA persona che testimonia di aver ricevuto del MALE dal cammino è GIA' 1 di TROPPO!

    Basta 1 SOLA persona che abbia sofferto a causa del CN per dire che tale CN è SBAGLIATO.

    Potrebbero esserci 1 milione di testimonianze che dicono di aver ricevuto del bene dal cammino ... tali testimonianze nn modificherebbero
    il cammino il quale, in tal caso, avrebbe solo fatto il suo dovere di discepolo cristiano ("siamo servi inutili") .. MA è SUFFICIENTE ci sia UNA sola persona, UNA SOLA, che ha ricevuto del MALE per dire che il cammino è una realtà MALVAGIA, perché, non solo fa del MALE ,

    mi sto spiegando Luigi?

    il cammino FA del MALE e per di più nel Nome di Gesù Cristo ..

    ..e questa persona c'è!

    Luigi, ma perché non hai riguardo x la tua di persona e ti abbassi a difendere questa gente, che sa benissimo difendersi da sola, ?
    Pensi che ti saranno grati per questo? Che ti vorranno bene?

    Se vuoi persone di cui poterti fidare va da quelle che amano veramente Gesù, nelle opere di carità silenziose e quotidiane (nn altisonanti e sporadiche); nel Santissimo Sacramento dell' Altare, nel sacramento della Confessione, nel Vangelo spiegato secondo la tradizione della Chiesa ..

    Cerca il BENE e mentre lo cerchi, ACCORGITI del MALE, che nn può continuare a nascondersi se lo illumini con la torcia della SINCERITÀ, del DESIDERIO sincero di scoprire il VERO Volto di Cristo.

    Roberta

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  10. "Non è vero che non obbediamo:la facciamo in piedi"

    In che senso? Nel senso che il sacerdote si comunica per primo come comanda la congregazione per il Culto Divino, quindi distribuisce ai neocatecumenali che aspettando in piedi la ricevono e consumano subito dopo averla ricevuta?

    Questa è la prassi della Chiesa.
    Se fate così va bene un video che puoi inviare qui al blog.
    Ma dubito, sinceramente.

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  11. @ Luigi sempreinpiedi


    "...Non è vero che non obbediamo:noi la facciamo in piedi. Se volete le prove posso mandarvi le foto. Luigi"


    Bravo Luigi, allora tu obbedisci alla Chiesa e al Papa, cioè tu e tutta la tua comunità vi comunicate dopo il sacerdote, singolarmente e subito e restando in piedi.

    Ciò significa che condanni la prassi kikiana, ovvero la manducazione di gruppo con il didietro sulla sedia.

    Bravo, siete gli unici nel Cammino.

    A questo punto, visto che sei un bravo cattolico obbediente, ti sarei grato se volessi confermare quanto segue:

    1- gli orari delle vostre celebrazioni sono riportati nell'orario parrocchiale;
    2- le celebrazioni sono aperte a tutti senza filtri preventivi;
    3- nel gruppo di preparazione è sempre presente il sacerdote;
    4- ambientale e ammonizioni sono l'eccezione e non la regola;
    5- il celebrante segue strettamente i Libri Liturgici (niente "Paaadre, Paaadre" alla Consacrazione);
    6- vi comunicate solo dopo il sacerdote, singolarmente e subito senza aspettare gli altri e rimanendo in piedi;
    7- la purificazione è fatta solo dal sacerdote;
    8- niente tarantelle finali ma ringraziamento.

    Confermi? Nel caso dacci l'indirizzo della tua parrocchia. Ti prometto che parteciperò ad una vostra celebrazione e confermerò pubblicamente che hai detto la verità.

    In attesa, manda il filmato dell'Eucaristia, così constateremo che vi comunicate come la Chiesa comanda.


    p.s. "Si ma tutto le esperienze negative che avete subito non possono essere prova per screditare il cammino..."

    Il Cammino non ha bisogno di essere screditato da noi. Ci ha già pensato Sankiko, vedi i suoi filmati su Youtube.

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  12. Incredibile ma vero.
    Chi entra nel cammino neocatecumenale non lo sa, pensa ad un percorso di fede e condivisione di esperienze.
    Invece è tutto prestabilito, ci sono le tappe , gli "scrutini" una specie di confessione pubblica guidata dai "catechisti"( persone laiche nominate da Kiko ),che portano probabilmente ad un condizionamento psicologico ,plagio.
    Indottrinamenti con l'ordine di:
    -disubbidire ai genitori se la pensano diversamente
    -sposarsi con un neocatecumenale
    -oppure entrare in un loro seminario( mio figlio lo stanno convincendo che è questa la sua strada)
    Ada

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  13. @ Luigi
    In mancanza di un video, manda le foto, meglio se in sequenza. Naturalmente, le foto dovranno mostrare che le persone precedenti a quella che si comunica già hanno assunto la Comunione.
    Forse, però, non hai ben compreso il problema, copio e incollo da Beati pauperes spiritu, casomai te lo fossi perso:
    "In che senso? Nel senso che il sacerdote si comunica per primo come comanda la congregazione per il Culto Divino, quindi distribuisce ai neocatecumenali che aspettando in piedi la ricevono e consumano subito dopo averla ricevuta?".

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  14. Luigi può mandare le foto alla casella mail neshama@tiscali.it

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  15. Vorrei aggiungere una cosa.

    L'argomento della discussione è "Come è successo che ho perduto quel po' di fede che avevo prima del Cammino".

    Credo che il neocat Luigi ne impersonifichi adeguatamente il motivo: l'ipocrisia.

    L'ipocrisia permea tutti gli aspetti del Cammino, a partire da Sankiko ciarlatano e dalle sue visioni rivedute e corrette.

    L'ipocrisia dei kikatekisti finti ispirati e veri pappagalli.

    L'ipocrisia fra presunti fratelli e verso i discernenti illuminati, pur di sopravvivere agli scrutini.

    L'ipocrisia dei presbiteri RM che disobbediscono alla Chiesa e al vescovo per obbedire a Sankiko.

    Eccetera eccetera eccetera.

    Il buon Luigi neocat, dicevo, ne è un tipico esempio.

    Incapace di confrontarsi sui fatti, come tutti i neocat duri e puri, tenta di sviare la discussione con il solito leit-motiv: da me non succede perciò non è vero, condito dall'ambigua storiellina dell'Eucaristia in piedi.

    Il buon Luigi neocat dimostra di essersi abbondantemente imbevuto di ipocrisia, e certo farà una bella carriera.

    Come tutti gli altri neocat duri e puri fin qui apparsi, anche lui non ha una parola di umana comprensione verso chi ha sofferto.

    Ecco perché tanti perdono la fede, perché scoprono di essere finiti in una setta, e i pastori si sono rivelati peggio dei lupi.

    Perciò se i pastori si comportano così, significa che non credono a niente, che sono degli ipocriti.

    Conseguenza, perdita della fede e abbandono della Chiesa.

    A voi che pagate le conseguenze di essere stati scandalizzati dal Cammino, mi permetto solo di suggerire, con il massimo rispetto, di cercare un pochino di ricominciare a pregare, con semplicità. Il resto verrà da sé.

    Abbiate fiducia, non siete soli.


    @ Giuseppe sempreinpiedi

    Allora, quando mi dai l'indirizzo della tua comunità?

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  16. Dice Ada 10:55.....

    Chi entra nel cammino neocatecumenale non lo sa, pensa..........e
    .........Invece.....

    Sintesi spettacolare di tutto l'inganno.
    Parola chiave una sola: IPOCRISIA. Come bene ci spiega Apostata.
    Ti adescano soavemente, poi ti cambiano tutte le regole.

    Come sono bravi a presentarsi all'inizio!
    Solo dopo mostrano il pugno di ferro, la mano del comando.
    Tutto è obbedienza nel Cammino Neocatecumenale.
    Frase cult:
    "Senza obbedienza il Cammino non esiste"
    del solito Kiko.....ossessivo nell'inculcare ciò che gli serve per il suo spietato governo, suo e dei capibastone che sguinzaglia in giro a fare danni.
    Senza obbedienza ai CATECHISTI NEOCATECUMENALI, ovviamente,

    IL CAMMINO NEOCATECUMENALE NON ESISTE SENZA OBBEDIENZA AI CATECHISTI NEOCATECUMENALI.

    È chiaro ora il concetto?

    Prendiamo di peso le parole.
    Ma ci rendiamo conto o no?
    Questo è il cuore di una realtà nella Chiesa condotta - con richiesta di cieca obbedienza - da parte di Responsabili che MAI HANNO OBBEDITO, A LORO VOLTA, a un solo dettato della Santa Madre Chiesa, neanche per sbaglio.

    Traete voi le conclusioni.
    Traile da solo anche tu, Luigi sempreinpiedi,

    Qui c'è molto altro, oltre la nostra personale esperienza negativa, chiamiamola pure "il bidone" che ci hanno fatto.

    Pax

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    Risposte
    1. Sono Emanno Caliari,ho fatto parte del cammino neocatecumenale per 11 anni a Verona con Cecile Charlet mia moglie,abbiamo avuto in sette anni cinque figli,diciamo obbedienza totale ai catechisti,..ad una convivenza ci siamo alzato per poter andare in missione,..i catechisti una volta tornati a Verona,ci hanno detto che non eravamo pronti per la missione,..io sentivo molto forte la chiamata ed vo parteho insistito con i catechisti,,mi hanno espulso dalla comunita di cui facevo parte,nella parrocchia del tempio votivo,per sei lunghi mesi..in questo lungo periodo mi hanno obbligato a non frequentare i fratelli della comunita,..il mio matrimonio e' caduto a pezzi..solo si sosteneva attraverso la comunione con Cristo ed i fratelli...una volta mancato questo forte sostegno,mi sono sentito abbandonato ed escluso..dopo sei mesi mi sono incontrato con i catechisti,che mi chiedevano se volessi tornare a far parte della comunita',e risposi di no,a quel punto i catechisti ci hanno mandato all'inferno,,..ora vivo in Argentina da piu di sedici anni,i miei figli vivono in Svizzera con Cecile e il suo nuovo marito,....che vi posso dire,,qui sto vivendo prove durissime,c'e' molta violenza nelle persone dovuto a politici corrotti.molta poverta,..la fede quasi nulla,ogni volta che decido seguire il Vangelo,dure prove mi vengono afflitte..io continuo nel percorso insegnatomi da Cristo..sono cosciente che la mia vita e' in costante pericolo,..ma la fede che porto dentro,e' piu' forte..grazie a Dio!!

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    2. Ermanno carissimo la tua esperienza è terribile. Grazie per aver trovato la forza di raccontarla.
      Sei la prova della loro spietatezza.
      Non so se lo hai mai sentito ma ripetevano che la comunità cammina col passo dell'ultimo e che nessuno viene lasciato indietro.
      Menzogna. Tutte menxogne.
      Ti hanno scartato. Perché?
      Eri troppo piccolo?
      Mandano in missione di tutto.
      Prima ti caricano con le loro chiamate improntate al fanatismo.
      Poi fanno selezioni a loro uso e consumo.
      Non credo che la soluzione sia mai sbattere fuori dalla comunità. Non hanno avuto cura di voi che pure con fede avevate messo al mondo tanti figli. Per poi richiamarvi e neanche accettando una legittima reazione. Non hanno a cuore le persone. E fanno gli ultimi e i poveracci a modo loro. Scartando e schiacciando i più deboli sempre.

      Poi se ne lavano le mani.

      Se sei cresciuto nel Cammino per poi fare questa fine nel loro disinteresse totale significa che la cura delle singole persone e delle famiglie è la loro ultima preoccupazione.
      Altro che amore alla pecora perduta e donare la vita per voi come Kiko millanta.
      Ti abbraccio forte.

      Pax

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  17. Cara Ada,
    capisco benissimo quello che prova.
    Ho visto tanti ragazzi magari un po' più deboli o insicuri che sono stati "caldamente avviati" al seminario o al convento (esclusivamente di clausura, chissà poi perchè).

    Provi a portare suo figlio a parlare con un sacerdote non NC che lo possa indirizzare e gli possa chiarire le idee.

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  18. @ Ada

    "...oppure entrare in un loro seminario( mio figlio lo stanno convincendo che è questa la sua strada)"

    Lo faccia parlare con don Fabio Rosini. Lo trova alla chiesa delle Stimmate di san Francesco a Roma.

    RispondiElimina
  19. @ Ada

    Cara Ada,
    se vive a Roma porti suo figlio a parlare con Don Fabio Rosini che è il responsabile dell'Ufficio Vocazionale della Diocesi di Roma. Lui conosce meglio di chiunque altro il Cammino (ne è uscito tanti anni fa) e quindi saprà consigliare suo figlio per il meglio.
    Può trovare qualsiasi riferimento circa i contatti sul sito dell'Ufficio Vocazioni chiamato "La parte migliore.

    Annalisa

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  20. LUIGI:

    Tu sai bene che la tua comunità è l'unica al mondo. Nel Cammino non si ubbidisce alla Chiesa: tu stesso lo puoi verificare alle convivenze.

    Non voglio però dubitare delle tue parole e della tua ubbidienza alla Chiesa, per cui non ti chiederò quale è la tua comunità, in modo da poter verificare. Mi fido.
    Forse il merito va al sacerdote che vi segue, ma che non segue Kiko.

    Se è come dici, non so se ti rendi conto, tu e la tua comunità siete chiamati a un'azione forte, profetica, coraggiosa.
    Anche alle convivenze dovete fare la Comunione come va fatta e se qualcuno ha da dire qualcosa dovete rispondere: "Noi ubbidiamo a Dio e non agli uomini, alla Chiesa e non a Kiko".

    Rischi grosso, ma lo Spirito di Dio ti sorreggerà

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  21. Lettera del Papa a kiko datata 18 agosto 2017

    http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2017/09/lettera-del-papa-kiko-1882017.html?m=1

    Frilù

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  22. Incontro vocazionale


    http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2017/09/kiko-arguello-san-pedro-del-pinatar.html?m=1

    Frilù

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  23. @Ada
    Non vivo a Roma, ma a Firenze.
    C'è qualcuno a Firenze in grado di aiutarmi?
    Ada

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