Questa la lettera che ci risulta, da pagine Facebook e da fonti web, che papa Francesco abbia inviato a Kiko Argüello, fondatore del Cammino Neocatecumenale. La traduzione è nostra.
"Caro fratello,
ho ricevuto il libro con i diari scritti da Carmen Hernandez negli anni 1979-1981.
Ringrazio per questo dono.
ho ricevuto il libro con i diari scritti da Carmen Hernandez negli anni 1979-1981.
Ringrazio per questo dono.
Mi rallegra molto che attraverso queste pagine si palesi la testimonianza di un grande amore a Gesù la cui luce trasforma la sofferenza in offerta di sé, la stanchezza in gioia e la vita in un tempo per evangelizzare.
Dio aiuti il Cammino affinché semini in ogni momento il Vangelo con gioia e senza riserve, con fede e con umile obbedienza. Facendo delle prove e delle difficoltà un’occasione per gloriarsi nel Signore Gesù (cf. 2 Cor. 12).
Per favore le chiedo di pregare per me. Che Gesù la benedica e la Vergine Santa la custodisca.
Per favore le chiedo di pregare per me. Che Gesù la benedica e la Vergine Santa la custodisca.
Fraternamente, Francesco."
La lettera del papa è chiaramente una lettera in risposta al dono fattogli dei Diari di Carmen.
Non è una lettera personale e autografa, e non fa cenno alla lettera di accompagnamento che sarà stata allegata al libro, che, possiamo esserne certi, c'era, probabilmente di pugno di Kiko, forse con la richiesta di una prefazione del santo Padre per il libro di Carmen, data già per molto probabile da ambienti molto vicini all'iniziativa del Cammino, forse con alcune lamentele sulle difficoltà dell'evangelizzazione neocatecumenale, non lo sappiamo.
Ciò che sappiamo è che il papa, nella sua risposta, non fa cenno diretto a questa lettera.
Nella seconda frase ("Mi rallegra molto che attraverso queste pagine si palesi la testimonianza di un grande amore a Gesù") stranamente papa Francesco usa un verbo impersonale cioè "si palesi"; non dice "Mi rallegro che attraverso queste pagine Carmen abbia palesato".
Il particolare può essere casuale, trattandosi però di un diario personale e non di un saggio, di uno studio o di un'opera teologica, il richiamo all'autore delle pagine e forse anche alla sua personalità sarebbe stato d'obbligo.
Che anche il Papa non creda all'autenticità dei diari? Che anch'egli non trovi corrispondenza fra il misticismo dei diari e la personalità aspra ed aggressiva della Carmen che anch'egli ha avuto l'opportunità di conoscere?
Ma è il terzo paragrafo il punto più interessante della lettera, e che forse fa riferimento diretto a ciò che Kiko Argüello probabilmente ha scritto nella lettera di accompagnamento:
"Dio aiuti il Cammino affinché semini in ogni momento il Vangelo con gioia e senza riserve, con fede e con umile obbedienza."
Vi sono due doppi complementi:
Ebbene, fraternamente, come nel suo commiato, Francesco ci è riuscito, amministrando così, come è nel suo stile, un'ulteriore tirata di orecchie al disobbediente Cammino.
La lettera del papa è chiaramente una lettera in risposta al dono fattogli dei Diari di Carmen.
Non è una lettera personale e autografa, e non fa cenno alla lettera di accompagnamento che sarà stata allegata al libro, che, possiamo esserne certi, c'era, probabilmente di pugno di Kiko, forse con la richiesta di una prefazione del santo Padre per il libro di Carmen, data già per molto probabile da ambienti molto vicini all'iniziativa del Cammino, forse con alcune lamentele sulle difficoltà dell'evangelizzazione neocatecumenale, non lo sappiamo.
Ciò che sappiamo è che il papa, nella sua risposta, non fa cenno diretto a questa lettera.
Nella seconda frase ("Mi rallegra molto che attraverso queste pagine si palesi la testimonianza di un grande amore a Gesù") stranamente papa Francesco usa un verbo impersonale cioè "si palesi"; non dice "Mi rallegro che attraverso queste pagine Carmen abbia palesato".
Il particolare può essere casuale, trattandosi però di un diario personale e non di un saggio, di uno studio o di un'opera teologica, il richiamo all'autore delle pagine e forse anche alla sua personalità sarebbe stato d'obbligo.
Che anche il Papa non creda all'autenticità dei diari? Che anch'egli non trovi corrispondenza fra il misticismo dei diari e la personalità aspra ed aggressiva della Carmen che anch'egli ha avuto l'opportunità di conoscere?
Ma è il terzo paragrafo il punto più interessante della lettera, e che forse fa riferimento diretto a ciò che Kiko Argüello probabilmente ha scritto nella lettera di accompagnamento:
"Dio aiuti il Cammino affinché semini in ogni momento il Vangelo con gioia e senza riserve, con fede e con umile obbedienza."
Vi sono due doppi complementi:
- "con gioia e senza riserve", cioè con entusiasmo e senza limitazioni o condizioni, il che equivale a dire seguendo uno stile esattamente opposto a quello del Cammino, che nasce e si sviluppa proprio dai continui limiti e barriere, legalismi, rigidità, autoreferenzialità;
- "con fede e con umile obbedienza": questi due elementi si commentano da soli perché ci ricordano il problema del Cammino - la fede inquinata e la disubbidienza alla gerarchia.
Ebbene, fraternamente, come nel suo commiato, Francesco ci è riuscito, amministrando così, come è nel suo stile, un'ulteriore tirata di orecchie al disobbediente Cammino.
Come al solito la montagna partorisce il topolino: correva voce nelle comunità che il Papa avrebbe scritto nientemeno che la prefazione ai (falsi) diari di Carmen, e invece arriva solo una lettera generica dalla segreteria (infatti non è una lettera scritta di proprio pugno dal Papa), per di più con l'intestazione neocatecumenalizzata («Kiko iniciador»: davvero Kiko viene indicato così nei documenti ufficiali? Giovanni Paolo II e Benedetto XVI al massimo scrivevano «al signor Kiko Argüello e alla sig.ra Carmen Hernàndez»... Non è che qualche neocatekiko di stanza nei sacri palazzi gli ha portato in fretta e furia il foglietto da firmare? sapete, è una lunga tradizione neocatecumenale, è come quando dopo il lauto pranzo del 30 agosto 1990 diedero al Papa la lettera Ogniqualvolta pronta da firmare...).
RispondiEliminaÈ un po' come quando qualche personaggio molesto chiede una benedizione e la segreteria s'incarica di spedirgliene una preconfezionata.
Ed in quella lettera, per di più, cosa troviamo? Un richiamo all'obbedienza. Come mai in ogni messaggio pontificio diretto al Cammino c'è sempre un richiamo all'obbedienza?
Riflettete, cari fratelli: obbedienza a chi? ai cosiddetti "catechisti" o al Papa?
Ma il punto più interessante è probabilmente in quel verbo impersonale. È stato come un mettere le mani avanti. È stato come dire anticipatamente che anche se i diari contengono qualcosa da non gettar via, non sono opera di Carmen. E se il Papa considera dubbi o falsi quei diari, le patetiche manovrine per la canonizzazione di Carmen sono destinate a fare un grosso buco nell'acqua.
Questo è l'articolo intero, voi, come i girnalai di questo paese, estrapolatequello che vi pare:
RispondiEliminagrande amore a Gesù che trasforma la sofferenza in offerta, la stanchezza in allegria, la vita in un tempo per evangelizzare”.
E’ quanto si legge nella lettera di Papa Francesco a Kiko Argűello, iniziatore con Carmen Hernandez del Cammino Neocatecumenale, in ringraziamento per il Diario di Carmen inviatogli recentemente. Il papa è rimasto colpito dal grande amore e intimità di Carmen con Cristo, che nessuno conosceva, e non poteva cogliere meglio quello che è stata tutta la sua vita: vivere costantemente il mistero pasquale e con Cristo passare dalla morte alla vita.
Il Diario, che tra poco sarà pubblicato in italiano, è stato pubblicato in spagnolo a luglio dalla prestigiosa Biblioteca de Autores Cristianos (BAC).
Ecco il testo della lettera a firma personale di Francisco, che porta la data del 18 agosto:
“Caro fratello
ho ricevuto il libro con i diari scritti da Carmen Hernandez negli anni 1979-1981.
Ringrazio per questo dono. Mi rallegra che attraverso queste pagine si faccia presente la testimonianza di un grande amore a Gesù, la cui luce trasforma la sofferenza in offerta, la stanchezza in allegria, la vita in un tempo per evangelizzare. Dio aiuti il Cammino perché semini in ogni momento il Vangelo con allegria e senza riserve, con fede e umile obbedienza, facendo delle prove e delle difficoltà un motivo per gloriarsi nel Signore Gesù (cf. 2 Cor. 12). Per favore le chiedo di pregare per me. Che Gesù la benedica e la Vergine Santa la custodisca.
fraternamente,
Francisco
La lettera è stata resa nota da Kiko Arguello nel corso di un ritiro che si svolge in questi giorni presso il centro internazionale del Cammino neocatecumenale a Porto San Giorgio, nelle Marche, da dove lunedì partiranno oltre 400 tra sacerdoti, seminaristi e giovani di diverse nazioni per una missione di una settimana in alcuni paesi del Centro Italia. Porteranno l’annuncio dell’amore di Dio, secondo il mandato evangelico, a due a due, nella povertà, senza avere con sé denaro né cellulari. Il ritiro conclude due mesi di missione mondiale che ha visto evangelizzare circa 12 mila fratelli del Cammino in quattro continenti.
Udienza di Papa Francesco con Kiko Arguello prevista oggi alle 10.00
RispondiEliminahttp://ilsismografo.blogspot.it/2017/09/vaticano-agenda-di-papa-francesco-per.html?m=1
Frilù
Chissà, i contenuti rimarranno nascosti come per l'udienza del primo luglio 2016.
RispondiEliminaFrilù
P.S.
RispondiEliminaProbabile discorso di Papa Francesco. kiko ti do la mia benedizione ma, dopo un anno di tempo che ti ho concesso per cambiare tutte le cose che non vanno bene nel cammino tu hai ubbidito? Hai cambiato ciò che ti ho chiesto? Ho hai fatto come tuo solito fare, grazie, grazie, grazie viva il Papa ma faccio come dico io.
Frilù
caro fratello anonimo, se vuoi veramente esaudire le tue perplessità, non devi far altro che documentarti . Per esempio sulla commissione . capitanata dall'allora Cardinale Ratzinger,che per lungo tempo ha spulciato lo Statuto del Cammino
EliminaA Umiltà che scrive:
RispondiElimina"Questo è l'articolo intero, voi, come i girnalai di questo paese, estrapolatequello che vi pare:"
chiarisco, se fosse necessario, che il link all'articolo è stato inserito in quanto una delle fonti della notizia, non la primaria, essendo l'immagine e il testo della lettera tratta da una pagina di FB, con nostra traduzione; ciò che interessava era la notizia della lettera e il testo della stessa, non i commenti della giornalista.
Come i giornalai del nostro paese, Umiltà non legge ed è pronto all'invettiva gratuita. Mai alias fu più inadatto!
I maestri dell'estrapolazione sono in realtà i neocatecumenali.
RispondiEliminaMa sì, rileggiamo la lettera del Papa, evidenziando i sottintesi che i kikos idolatri e circoncisori della ragione fanno finta di non notare:
1) ha ricevuto il libro (sottinteso: non speditemene altri, basta!);
2) ringrazia per il dono (sottinteso 1: non ve l'ho chiesto io di mandarmelo; sottinteso 2: con questa lettera la questione "prefazione" è da considerarsi chiusa);
3) si rallegra per il grande amore a Gesù ma senza attribuire a Carmen tale amore (sottinteso: lo sappiamo tutti che i diari sono stati fabbricati in fretta e furia dopo la morte di Carmen, che in vita ha sempre combattuto e detestato quel genere di "spiritualità da religiosi naturali");
4) si augura che Dio aiuti il Cammino a seminare il Vangelo (sottinteso: il Cammino è su una cattiva strada, semina il kikismo-carmenismo anziché il Vangelo, e perciò ha bisogno di aiuto per tornare sulla retta via del Vangelo);
5) seminare con allegria (sottinteso: le chiassate che fate nelle salette e nelle piazze non sono vera allegria; il Papa ha ben presente questo Cammino dei musoni);
6) seminare senza riserve (sottinteso: voi avete grosse riserve sulle verità di fede perché sono incompatibili col kikismo-carmenismo);
7) seminare con fede (sottinteso: fede cattolica, non fede nel kikismo-carmenismo);
8) seminare con umile obbedienza (sottinteso: umile ubbidienza alla Chiesa, non idolatrica ubbidienza ai cosiddetti "catechisti": questi ultimi, infatti, seguendo il programma kikiano-carmeniano, disubbidiscono alla Chiesa perché così vuole Kiko);
9) facendo delle prove e difficoltà un motivo per gloriarsi nel Signore (sottinteso: invece di gloriarvi in Kiko dichiarandovi "perseguitati" tutte le volte che vi viene chiesta obbedienza, riconoscete che l'obbedienza alla Chiesa è la vostra difficoltà e trasformatela in occasione di gloria davanti al Signore);
10) pregate per me (sottinteso: prima che lo dica Kiko, lo dico io, così sembrerò parlare nel vostro gergo).
RispondiElimina@Umiltà
Come già ha fatto notare Valentina, che importa del commento giornalistico?
Contano le parole del Papa e dove caspita è scritto in questa lettera che
" il papa è rimasto colpito dal grande amore e intimità DI Carmen con Cristo"?
Inoltre, leggendo tutto il resto di quell'articolo ..
in cui si pubblicizza il centro di Porto San Giorgio, si magnifica la missione di 400 nel centro Italia, si cita in termini sublimi (o subliminali) la missione di 12mila nei 4 continenti ...
beh, mi sembra risalti e acquisti 1 enorme significato quell' "innocente" espressione del Papa alla fine della lettera: "..GLORIASI nel Signore GESÙ".
Roberta
Caro anonimo, se tra il Papa e Arguello c'è stato realmente un incontro, ne avremo ben presto notizie enfatizzate ed esultazioni neocatecumenali. Eppure, in base al link che hai proposto, si legge che il caro Kiko ha avuto all' incirca una mezz'ora per rapportarsi con il Pontefice, il quale spero gli impartisca una benedizione che lo riporti sulla giusta via; ma non penso, tale gesto richiederebbe ore su ore di benedizioni continue ed esorcismi.
RispondiEliminaIntanto ringrazio per aver posto in evidenza questa lettera, che ci rende noto come il cammino necessiti di esortazioni continue. Il richiamo all' ubbidienza non manca mai, vi chiedete la motivazione di ciò?
Comunque di Francesco possediamo solo la firma, ciò a significare che il resto può essere stato redatto da chiunque.
Pace e bene fratelli, e credete a me, questa lettera non vi pone in esaltazione, bensì rende evidente che il Vicario di Cristo pone alcuni dubbi sul vostro andamento, che si adempie esulando l'obbedienza con astuta strategia.
"La lettera è stata resa nota da Kiko Arguello nel corso di un ritiro che si svolge in questi giorni presso il centro internazionale del Cammino neocatecumenale a Porto San Giorgio"
RispondiEliminaOttima notizia, grazie. Risponde a una domanda che mi ero posto: come mai una lettera privata, redatta per ringraziamento di un libro ricevuto in dono, finisce sui media?
Siamo alle solite: il CNC ha bisogno di dimostrare che "I Papi ci amano". Ne ha assoluto bisogno perché troppe sono le confutazioni e le critiche al CNC, in Italia e nel mondo.
Personalmente una simile corrispondenza l'avrei mantenuta riservata. In una (doverosa) lettera di ringraziamento per un dono ricevuto il riferimento alla "umile obbedienza" davvero la dice tutta.
Naturalmente, come in tutte le altre occasioni dello stesso genere, la "scaletta" degli eventi è questa:
RispondiElimina1) i vertici del Cammino decidono che è ora di mettere in atto una nuova iniziativa per aumentare il prestigio del Cammino e dei suoi iniziatori, tentativo necessario sia per rallentare i sempre più numerosi abbandoni, sia per far credere agli ecclesiastici ingenui che il Cammino serve ancora a qualcosa;
2) viene annunciata ufficiosamente la montagna: nelle comunità neocatecumenali è tutto un vociferare sul Papa che ha già scritto la prefazione al primo libro di Carmen, anzi, ha scritto l'intero libro, anzi, ha scritto tutti i libri di Carmen...
3) Kiko scrive al Papa chiedendogli di scrivere la prefazione a SanCarmen Santa Patrona dei Religiosi Naturali del Cammino; nelle comunità neocatecumenali è tutto un vociferare sulla Famosa Prefazione, col sottinteso che siccome Kiko ha chiesto allora è già pronta (è la stessa cosa di quando i kikos mentendo dicono: "abbiamo chiesto il permesso" col sottinteso che l'annunciare di averlo chiesto implica l'averlo già ricevuto);
4) il Papa non vuole (né può) prestarsi a fare lo sponsor di SantaSanCarmen di Categoria Superiore, e fa preparare una generica risposta in cui infilare il termine «obbedienza»;
5) la montagna ha dunque partorito il proverbiale topolino, ma Kiko pomposamente annuncia la Lettera del Papa e la legge come se fosse l'approvazione definitiva del Cammino, insinuando il sottinteso che il Papa avrebbe volontariamente scritto a Kiko (anziché essere una risposta nata come puro gesto di cortesia);
6) la lettura della lettera avviene in un clima di autocompiacimento ed autoesaltazione, perciò nessuno dei kikos si accorge che:
- non è una lettera di elogio a SanCarmen della Notte Oscura;
- non è una lettera di elogio al Cammino;
- non è una lettera di elogio a Kiko dalla triplice laurea honoris causa;
- contiene l'ennesimo richiamo all'ubbidienza al Cammino anche se la lettera riguardava i Diari;
- non contiene nulla di veramente festeggiabile;
7) i pasqualoni neocatecumenali, essendo circoncisi nella ragione, infischiandosene delle figuracce che hanno già fatto e che stanno per fare, subito si armano di tastiera e mouse per correre qui a scrivere che noialtri non riceviamo mai lettere del Papa...
Piccolo spunto di riflessione: non vi pare che tutta questa dinamica abbia come radice il fatto che i neocatecumenali considerano inganno e menzogna santi qualora siano utili al prestigio del Cammino?
Frilù, grazie per la notizia dell'udienza del papa a Kiko. Come hai ricordato, nulla sappiamo dei contenuti di un simile colloquio del 1° luglio 2016 ma non solo: da allora un silenzio tombale è calato sulle iniziative del Cammino, quali le due convivenze fantasma, quella dei vescovi e quella dei rabbini di aprile e maggio scorsi.
RispondiEliminaAl punto tale che le stesse testate Zenit e Kairos si riducono a riportare, senza commento, notizie da pagine non ufficiali del Cammino su FB
Qualche piccola considerazione su questa "letterina" del Papa.
RispondiEliminaDevo fare una premessa per me necessaria:
poichè li conosco troppo bene i personaggi, dico che Papa Francesco ha fatto male a sottovalutarli, non considerando che riescono a strumentalizzare, per il proprio tornaconto, la più piccola cosa.
Ma tant'è, il Papa ha scritto e loro capitalizzeranno al massimo le Sue parole.
Il Papa poteva risparmiarci - a noi, dico, già tanto amareggiati per i mancati riscontri alle numerose e documentate denunce fatte pervenire alla Santa Sede - questo ennesimo "teatrino farlocco" e spero, di cuore, che qualcuno Lo informi sull'uso che ne faranno, Suo malgrado.
Intanto anche noi certamente sapremo qualcosa e la renderemo pubblica, come sempre.
Umiltà (ORE 9:43) è già splendido esempio dell' "Evviva, evviva, il Papa è tutto con noi, fratello di Kiko, neanche padre! Evviva!"
Questa, invece, è la mia versione:
Certamente, come si diceva, Kiko avrà indirizzato, con il dono, una sua lettera al Papa.
Da quanto leggo, desumo alcune cose:
1.
Kiko avrà scritto, come ha ripetuto innumerevoli volte in questi mesi, pensando anche di fare una bella figura, che per lui è stata "UNA GRANDE SORPRESA" scoprire l'amore che Carmen portava a Gesù Cristo.
Il Papa risponde:
"Mi rallegra molto che attraverso queste pagine si palesi la testimonianza di un grande amore a Gesù....."
(non so perchè, ma lo immagino sorridere divertito!)
2.
Umiltà sottolinea che il Papa
"non poteva cogliere meglio quello che è stata tutta la sua vita: vivere costantemente il mistero pasquale e con Cristo passare dalla morte alla vita"
Ma io leggo che il Papa parla, piuttosto di trasformare "la sofferenza in offerta di sé, la stanchezza in gioia e la vita in un tempo per evangelizzare.
Sottolineo OFFERTA DI SE'....aspetto sacrificale tanto inviso alla novella teologa e la GIOIA a lei sconosciuta e, perchè no, anche l'evangelizzazione che mandava gli altri a fare, mentre lei amava solo COMANDARE e "governare il cammino" con scettro di ferro, insieme a Kiko.
3.
Seminare il Vangelo "con gioia" va proprio sottolineato.
il Papa parla qui per la seconda volta di GIOIA, domandina: "sa anche lui qualcosa della fede SENZA ALCUNA GIOIA della depressa e tormentata/tormentosa Carmen Hernandez?"
4.
Il Cammino semini in ogni momento il Vangelo "con umile obbedienza": Parola del Papa.
Qui faccio una mia ipotesi:
Mi chiedo anche io perchè il Papa richiami, ancora e sempre, il Cammino Neocatecumenale all'OBBEDIENZA UMILE.
Penso che, nella lettera di accompagnamento ai Diari, Kiko avrà fatto qualche rimostranza, ut semper.(egli approfitta di ogni occasione per ottenere sconti!)
Bisogna dire che, fino ad oggi, lamentarsi gli ha portato bene....quante ne hanno spuntate, lui insieme alla petulante Carmen, conosciuta per i modi, tante volte irriverenti, bruschi e diretti con cui si rivolgeva ai Cardinali delle varie Congregazioni, che negli anni hanno dovuto avere a che fare con loro.
Sappiamo di alcuni in particolare che, dopo incontri di fuoco con i santi iniziatori e le edificanti e rispettose parole che la santa Carmen rivolgeva loro, sono stati colpiti da malore.
5.
Infine
Facendo delle prove e delle difficoltà un’occasione per gloriarsi nel Signore Gesù (cf. 2 Cor. 12).
CONTINUA
Pax
CONTINUA
RispondiElimina5.
Infine
Facendo delle prove e delle difficoltà un’occasione per gloriarsi nel Signore Gesù (cf. 2 Cor. 12).
La parola che precede questa ultima esortazione del Papa è
UMILE OBBEDIENZA.
Davvero interessante, perchè io ritengo che il Papa qui voglia dire a Kiko:
Tu, fratello caro, non chiedermi sconti, pensa ad obbedire UNA BUONA VOLTA, non ricalcitrare più, tanto non serve a nulla e, finalmente,......
PRENDI LE PROVE E LE DIFFICOLTA' COME UN'OCCASIONE PER GLORIARTI NEL SIGNORE GESU'.
Quel Signore Gesù che, come per Carmen, caro Kiko anche per te è sicuramente TUTTO il tuo amore.
Mi piace riportare la citazione dalle sacre scritture che il Papa sottopone all'attenzione di Kiko al temine della Sua missiva, prima dell'abbraccio fraterno.
2Cor. 12
7.Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 8.A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 9.Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10.Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
________________________
Grandi rivelazioni hai avuto Kiko?
Grandissime e inenarrabili?
Più grande sia la tua umiltà e la tua capacità di soffrire.
Di rinunciare a tutto. Al tuo progetto, al tuo idolo.
Di vivere solo e unicamente del tuo Signore che è Unico tuo Bene.
Dice S.Paolo: "per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me"
Quante volte Kiko ha supplicato il Papa, più di tre, fino ad oggi?
Il Papa, Dolce Cristo in terra, gli risponde:
"Ti basta la mia grazia".
E' chiaro che gli fa capire che è meglio non insista più, il caro Kiko, tanto è inutile.
Si pieghi all'obbedienza, una volta per tutte.
Ma Kiko sarà andato a leggere, col cuore di chi prende ogni parola del Santo Padre come "perla preziosa", il brano da Lui segnalato tratto dalla lettera di S.Paolo ai Corinzi?
Bah, mai potremo saperlo, nè se anche lui sarà colto da malore, come i malcapitati Cardinali.
Intanto potrà raccontare ciò che vuole, i "fatti concreti" li capiremo, sempre meglio, nei prossimi mesi.
Noi, nel frattempo, continuiamo ad "Osservare" attentamente.
Pax
Perdonatemi se commento qui il post di Valentina Giusti del 2 settembre 2017 17:38 di due articoli addietro...
RispondiElimina@Valentina Giusti
Mi spiego: nel mamotreto della Traditio , ripetuto fedelmente migliaia di volte, questi aneddoti, riferiti alle missioni nelle case (il fratello che fece il kerigma con la pistola puntata sulla fronte, la sorella con la fobia dei cani a cui invece un feroce molosso da guardia miracolosamente non abbaiò e così via) servono a dimostrare la necessità di evangelizzare in quel modo,...
Confermo che la storiella della pistola puntata l'ho sentita, ovviamente adattata come se fosse successo ad un fratello di comunità dei catechisti, ed ambientata in un quartiere difficile di Catania...ovviamente sentita la prima volta e dato il contesto sociale ci si può credere in buona fede, ma quando la senti nuovamente da un altro catechista ed ambientata in un altro luogo allora le cose non tornano.
Così come non possono mancare, in tutte queste missioni, annunci e traditio le storie di gente che apre la porta di casa con la bombola del gas in mano pronta a farla finita o fermate in qualche piazza/parco con la corda per impiccarsi sotto la panchina. Ma per favore...
Etneo
Ruben ha detto...
RispondiEliminaNella prima versione web diffusa,
viene ad arte omesso, l'incipit della lettera che si riferisce a Carmen.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1109510692484781&id=365192590249932
qualcuno, però dopo, se n'è accorto ed è "uscita" la lettera nero su bianco,
in quanto ieri da TV popular de Murcia, è stato postato su youtube il filmato completo:
https://www.youtube.com/watch?v=P9b5jx5-99o&t=30s
dal minuto 10:33
---
Bravissima, Pax, che hai sottolineato una citazione che, per altri donatori di libri, assolutamente sarebbe stata fuori luogo in una lettera di ringraziamento per il regalo ricevuto: 2 Cor 12. La citazione di san Paolo è di conferma alla raccomandazione della "umile obbedienza" che tutti abbiamo notato. Una citazione di san Paolo che confuta le vanterie, destinata a Kiko Arguello che non perde mai occasione per esibire il proprio narcisismo, narcisismo noto su scala planetaria e quindi anche in Vaticano, non può essere casuale.
RispondiEliminaRibadisco il mio precedente commento: una lettera personale del genere non l'avrei mai diffusa. Kiko, però, sa che i suoi adoratori neocatecumenali leggono solo gli apprezzzamenti mai i richiami.
Ma benedetti neocatecumenali, quando aprirete gli occhi?
RispondiEliminaQuesta lettera del Papa, anche a volerla interpretare nel migliore dei modi come non dubito vi aiuteranno a fare i catechisti, anche a voler ignorare il richiamo all'obbedienza (come del resto siete abituati a fare), non vi fa sentire quantomeno presi per i fondelli rispetto alla emerita bufala che gli stessi catechisti avevano fatto circolare rispetto alla possibilità di una prefazione del Papa?
Questa lettera dimostra che, come al solito, non si trattava di nient'altro che di spararla sempre più grossa. Aumentano le critiche = aumentano le balle. Non basta questo per farvi indignare?
Grazie Pax e Lino.
RispondiEliminaConsiglio a tutti la lettura di 2 Corinzi 12, che il papa ha citato nella lettera a Kiko.
È palpabile il dispiacere di San Paolo per il fatto che si sono infiltrati nella comunità dei superapostoli di origine ebraica, più "efficienti" di lui, e probabilmente con l'abitudine di chiedere denaro e magari la rinuncia ai beni, cosa che Paolo rivendica di non aver mai fatto.
Leggo infatti nel brano di San Paolo:
"Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli. In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa ingiustizia!
Ecco, è la terza volta che sto per venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli. Per conto mio mi prodigherò volentieri, anzi consumerò me stesso per le vostre anime. Se io vi amo più intensamente, dovrei essere riamato di meno?
Ma sia pure che io non vi sono stato di peso; però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno. Vi ho forse sfruttato per mezzo di qualcuno di quelli che ho inviato tra voi? Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e ho mandato insieme con lui quell'altro fratello. Forse Tito vi ha sfruttato in qualche cosa? Non abbiamo forse noi due camminato con lo stesso spirito, sulle medesime tracce?"
Naturalmente Kiko sa che il poter agitare davanti alle telecamere una "lettera del Papa" farà effetto non solo suoi propri adoratori, ma anche sui polli del mondo cattolico che non sanno guardare al di là del proprio naso (e del proprio becco).
RispondiEliminaA costoro - oltre che ai fratelli del Cammino - bisognerebbe insistere a chiedere di leggerla tutta, la lettera, e di chiedersi come mai il Papa infila di proposito il termine "ubbidienza" lì e un verbo nella forma impersonale là.
Ma tanti buoni cattolici oggi - perfino di buon cuore - credono che basti essere candidi come colombe risparmiandosi la prudenza dei serpenti. Lo sa fin troppo bene l'ineffabile Gennarini, che in quei formidabili dicembre 2005 e gennaio 2006 parlò della lettera del 1° dicembre 2005 dicendo: «è la prima volta che si accettano alcune variazioni nel modo di celebrare la liturgia...» "Accettano". Proprio il contrario della verità.
Capite? Confidava nel fatto che perfino le persone intelligenti, per pigrizia mentale, avrebbero evitato di leggere la lettera e avrebbero preso per oro colato i titoli dei giornali. Non solo il tacerla ai kikos (per i quali la lettera, finché Kiko non la presenta, "non esiste"), ma addirittura il mistificarla ai cattolici dopo che il testo era già stato reso pubblico.
Ci fu perfino chi -come Alessandro- all'indomani dell'autoapprovazione degli Statuti del 2008 scelse di lasciare la Chiesa cattolica (all'epoca la voce sui giornali e nelle comunità era che «il Papa» avesse firmato lo Statuto, e solo noialtri su questo blog spendemmo un minutino per verificare che la firma non era del Papa ma dell'amicone Ryłko). Solo noi facemmo notare quella che doveva essere la più colossale evidenza per i giornalisti cattolici professionisti - cioè che lo Statuto era monco, facendo riferimento ad un Direttorio mai pubblicato. Non è che ci volesse chissà che fatica... a meno che il vincere la propria pigrizia mentale non sia peggio di una fatica di Ercole, un tormento di Sisifo e un supplizio di Tantalo.
I cari facinorosi fratelli del Cammino che vengono qui con urgenza a dire che la lettera sarebbe "bbbellissima", dovrebbero essere un po' meno tonti e leggerla sul serio prima di dire una vaccata che dimostra solo la loro "zombificazione" e il cervello circonciso. Un neocatecumenale serio, di fronte al trecentesimo richiamo sull'obbedienza, metterà da parte i patetici trionfalismi (che dimostrano solo le paure dei capibastone della setta), e comincerà a pensare che Kiko che legge quella lettera è come l'orchestra che suona sul Titanic che affonda.
Vien dunque da pensare come altamente probabile che a luglio 2016 il Papa avrà detto a Kiko che il Cammino è inutile, che lo star chiusi nelle salette è inutile, che l'aver inventato un "itinerario di riscoperta bla bla bla" non coincide con la santità. E ora, con la lettera del 18 agosto 2017, ha dato anche ad intendere che non crede nella veridicità dei "Diari" di Carmen. Altro che "bbbbbellissima lettera!"
Non hai il coraggio di pubblicare il video eh?? Millantatore Tripudio
RispondiEliminaIntervengo nuovamente sulla citazione di 2Cor 12, che in una discussione di ieri in altro luogo mi era sfuggita e per la quale davvero bisogna ringraziare Pax.
RispondiEliminaGià ieri facevo notare che papa Francesco davvero andrebbe considerato un pontefice superficiale se, in una lettera di ringraziamento per un dono ricevuto, avesse a caso, fuori luogo, invitato il Cammino alla semina del Vangelo "con umile obbedienza".
La citazione di 2Cor 12 rincara la dose.
La questione è che i nostri fratelli neocatecumenali, estranei come sono alla lettura del Vangelo, abituati a estrapolare pericopi fuori contesto per scagliarle sugli interlocutori, non sanno che questa è una comunicazione tipica del cristianesimo: "le cose che ti devo dire te le dico con i riferimenti scritturali più opportuni". E' il linguaggio di Cristo, in primis, nei cui loghion c'è quasi sempre un riferimento all'AT, con grande frequenza ai profeti e ai salmi, anche se un lettore profano non se ne avvede.
Sarebbe davvero un pontefice superficiale, papa Francesco, se avesse inserito a caso, involontariamente, in una lettera di ringraziamento, un testo di san Paolo che calza perfettamente a Kiko, testo nel quale si possono leggere le critiche che in ogni parte del mondo sono fatte al fondatore del Cammino, critiche che un Papa non può ignorare.
@Laudate Dominum ha detto...
RispondiEliminaNon hai il coraggio di pubblicare il video eh?? Millantatore Tripudio.
______________________________________
A quale video ti riferisci?
Te lo commento io.
Me lo segnali?
O è questo:
https://www.youtube.com/watch?v=P9b5jx5-99o&t=30s
?
Resto in attesa, devi darmi solo il tempo di vederlo.
Buona serata.
Pax
@ Laudate Dominum ha detto...
RispondiEliminaNon hai il coraggio di pubblicare il video eh?? Millantatore Tripudio
---
Qui nessuno millanta nulla:
i video sono due, uno "tagliato" e l'altro integrale reso noto solo ieri, da chi l'ha registrato, vedi mio post 4 settembre 2017 15:10.
@Ruben intendo questo video, che il Tripudio già una volta non ha pubblicato.
RispondiEliminahttps://youtu.be/qcvDqGXdCVU
Giovanni Stirati espone la retta dottrina sul peccato originale.
È la prova che qui mentite sapendo di mentire.
Ho letto e riletto questa lettera, e l'impressione netta che ho avuto dissente in parte dalla interpretazione che ne è stata fatta qui.
RispondiEliminaA me sembra una lettera di circostanza, piuttosto asettica nei toni. Il testo mi sembra evidentemente preparato e ho l'impressione che Francesco abbia dato il ritocco dell'"umile obbedienza" ma che il riferimento ai Corinzi sia stato aggiunto dai redattori. Il testo di San Paolo può infatti leggersi facilmente in favore di Kiko, nella parte del santo apostolo soggetto a persecuzioni.
Ed è certamente così che è stata presentata ai kikos: il Papa considera Kiko come San Paolo.
È piuttosto ovvio che il Papa non ha scritto di suo pugno la lettera, con tutti gli impegni che ha non è che può ringraziare ogni persona che gli invia un regalo o leggere le migliaia di lettere che gli arrivano ogni giorno.
Persino la firma non è certamente la sua, ma uno stampato, come si usa per comunicazioni di poco conto. Vogliamo credere che il Papa possa firmare ad esempio tutte le benedizioni apostoliche richieste ovunque nel mondo? (C'è non per niente un ufficio che si occupa di questo tutto l'anno).
Nessuno sano di mente considererebbe quella lettera una approvazione, a parte i Kikos, maestri della mistificazione.
Caro fratello che giudichi "millantatore" chi ti ha detto la verità sul Cammino, di quale video parli? Di uno che c'entra come i cavoli a merenda? Quel video dimostra forse che esiste un fratello neocatecumenale che condanna l'errore secondo cui «il Signore ti manda le disgrazie»? Condanna l'errore di fare la "comunione seduti tutti insieme al celebrante"?
RispondiEliminaE quale è esattamente il tuo problema, cos'è che ti assilla giorno e notte? Convincere di qualcosa il sottoscritto e gli altri commentatori di questo blog? Forse che un giorno vorrai rinfacciare al Signore che sei stato capace di convincere un emerito signor nessuno che si firma "by Tripudio"? Questo cambierebbe forse l'entità delle vaccate liturgiche e delle castronerie dottrinali del Cammino, passate, presenti e future? Farebbe diventare autentici i falsi diari di Carmen? Farebbe diventare santi gli autonominati iniziatori? Trasformerebbe in dottrina cattolica le eresie già dette e professate e insegnate dal Cammino e dai suoi "iniziatori"?
È così difficile ammettere anche soltanto come ipotesi ragionevolmente indagabile che il Cammino contiene errori e che i suoi iniziatori hanno detto qualche cosa sbagliata?
VALENTINA:
RispondiEliminaottima l'interpretazione che dai alla lettera del Papa. Hai centrato i punti fondamentali.
Io ne sottolineo 2 che per me sono l'emblema della sconfitta di KIKO, che vuole far passare per vittoria.
1): Kiko aveva annunciato la PREFAZIONE DEL PAPA. Ne parlava tutto il Cammino.
Erano tutti sicuri: come quando il campione della propria squadra del cuore sta per tirare un rigore.
Tutti nel Cammino erano pronti all'urlo della vittoria. In quanti sarebbero venuti qui a scrivere!
Ebbene, il rigore è stato fallito. L'urlo si è strozzato in gola ai camminanti.
Kiko voleva la prefazione e il Papa HA DISAPPROVATO.
2) Come notato da Valentina, su una lettera che è solo un ringraziamento di circostanza per un dono ricevuto, che c'entra il richiamo all'ubbidienza? Perché questo rimprovero?
Camminanti, riflettete... Voi vi aspettavate la prefazione del Papa o no? Vi aspettavate gli elogi o il richiamo all'ubbidienza?
Allora perché tanto trionfalismo?
UMILTA':
anche io ho scritto al Papa e anche a me hanno risposto i suoi collaboratori. Come a Kiko
E sai una cosa? SONO APPROVATO!
Non solo: a differenza di Kiko, a me il Papa non ha fatto nessun richiamo all'obbedienza!
Come te lo spieghi?
Trovate le fotografie dell'incontro di ieri 4 settembre 2017
RispondiEliminadi Kiko con Papa Francesco a questo indirizzo:
Servizio Fotografico L'OSSERVATORIO ROMANO
http://www.photovat.com/
sezione: Entra EVENTI 2017/SETTEMBRE-SEPTEMBER
data: 04.09.2017
IL SIG. KIKO ARGUELLO
Kiko non mi sembra molto felice...
invece Padre Mario è sempre sorridente.
Son proprio curiosa di sapere cosa gli avrà detto.
Oppure tutto sarà tenuto segreto come l'incontro del 1 luglio 2016?
Annalisa
Riflettendo sulle fotografie dell'incontro di ieri con il Papa mi sorgono due domande:
RispondiElimina1) Ma perché chiamano Kiko Arguello con il titolo "SIG."? Non sanno che lui ha 3 (e dico 3!) laure ad honorem?
Spero che presto i neocatecumenali facciano correggere il grave errore facendo scrivere "DOTT.DOTT.DOTT. KIKO ARGUELLO".
2) Ma Padre Mario è invisibile anche per il titolo della sezione delle fotografie? Infatti compare solo il nome del "SIG. KIKO ARGUELLO" e non anche quello del "PRESB. MARIO PEZZI". Ma d'altra parte cosa vuoi che conti un Sacerdote (ops... volevo dire Presbitero) nei confronti del grande, unico e impareggiabile Kiko.
Annalisa
Ieri La Stampa, ha pubblicato questo breve articolo, che mi sembra molto ben costruito mettendo insieme tre eventi distinti per dare maggiore risalto al tutto:
RispondiElimina-La lettera del Papa, diffusa peraltro in Spagna già il 28 agosto scorso,
-Il mega incontro di porto San Giorgio, ridiffusione della lettera verso una platea più
importante,
-L'Udienza di ieri del Papa a Kiko, facendola passare come una sorta di "sigillo" a quanto
sopra, mentre non si sa cosa si siano detti.
http://www.lastampa.it/2017/09/04/vaticaninsider/ita/documenti/lettera-del-papa-ai-neocatecumenali-portate-il-vangelo-con-allegria-e-senza-riserve-umJUw7anBXx7oFG6rVOMYK/pagina.html
---
Laudate Dominum ha condiviso un video di un pezzo grosso del cammino di Roma, medico, docente di bioetica, probabilmente per dimostrare che, visto che un seguace di Kiko catechista lui stesso ha delle idee cattoliche in testa (non ho ascoltato il video, è una mera supposizione, che le idee siano tali), il merito è da ascrivere a Kiko.
RispondiEliminaMi chiedo se il medico del video anche la laurea l'ha presa con l'aiuto di Kiko, magari ha salvato vite per merito di Kiko, fatto figli con l'intervento di Kiko e così via.
Possibile che una persona adulta ed intelligente esponga un argomento di questo genere? Possibile. Per il neocatecumenale tutto ciò che sei, che fai, che ottieni, che raggiungi, è merito del cammino, lo ripetono continuamente, è un mantra. In testa, il neocatecumenale, sembra possa e debba avere solo idee fatte nascere e coltivate all'interno del cammino, non altro. Sembra follia pura, invece è triste realtà, qui dimostrata dai nostri commentatori, che sempre ringraziamo per queste conferme.
Fatto sta che anche il più grande scienziato, in cammino, non può fare una sola catechesi come nessun musicista potrà comporre un canto né artista fare un quadro, visto che in cammino vanno ripetute pari pari le parole di Kiko , appositamente fornite in comodi dattiloscritti. Così magari sarà successo che il famoso bioeticista abbia dichiarato che i sordomuti non possono pensare o che non si possa cambiare se non lordandosi del fango del cieco nato.
Approfitto per aggiungere che assistiamo ad un fenomeno interessante, per esempio con la partecipazione dei neocatecumenali alle associazioni di tutela rispetto al fenomeno della deriva gender, sfociato nel Family Day ma anche in meritevoli attività associative, che è il seguente: le stesse persone che in comunità accettano e promuovono l'arcano, l'autorità indiscussa del catechista di turno anche nel talamo coniugale e nell'educazione dei figli, la violazione del foro interno, al di fuori reclamano trasparenza, autonomia di pensiero e rispetto dei diritti del singolo contro l'arbitrio dell'autorità costituita, assoluto rispetto delle singole coscienze e del primato educativo delle famiglie.
La schizofrenia è evidente, a mio parere.
Ascolta il video invece di sparare vaccate infondate e viziate di pregiudizi..
EliminaLaudate, ascolterò volentieri il video dello stesso catechista registrato durante una Traditio o Secondo Passaggio a scelta.
EliminaComunque o cambi nome, o rettifichi il tuo linguaggio, perché assolutamente non sono in armonia l'uno con l'altro.
Visto che il fratello Flando dai mille nickname sembra essere afflitto da una particolare forma di stupidità (quella del finto tonto che si ostina a non voler capire), proviamo qui a riassumere:
RispondiElimina1) il Cammino non è cattolico poiché contiene grossi e numerosi errori dottrinali (esempio: «il Signore ti manda le disgrazie») e grosse e numerose carnevalate liturgiche.
Chi insegna una dottrina diversa, «sia anatema» (un eretico è tale in base a ciò che professa, senza aver bisogno di aspettare condanne da parte dell'autorità ecclesiastica). Chi si ostina a celebrare una liturgia inquinata, lo fa perché ha già inquinato la fede;
2) il favore di certi vescovi e cardinali, e il paterno abbraccio del Papa, non trasformano gli errori in verità poiché la verità non è un elenco di applausi/abbracci ricevuti (esempio: Giovanni Paolo II credette alla bontà dell'impostore Maciel) e del resto nessun Papa ha mai promosso gli errori del Cammino.
Chi insegna una dottrina sballata, si pone con ciò stesso fuori dalla Chiesa (esempio di eresia di Kiko: la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere), indipendentemente da quanti applausi riceve da ecclesiastici convinti (come il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron), intimiditi o comprati;
3) lo Statuto del Cammino non è un certificato di santità passata, presente e futura poiché descrive una struttura e descrive un "cosa fare".
Lo Statuto non giustifica né le eresie né le furbate (ad esempio: non prevede la Decima), per di più vieta gli strafalcioni liturgici (bisogna essere profondamente disonesti o particolarmente scemi per fingere di non capire l'articolo 13 e la nota 49).
Cosa devono fare i fratelli delle comunità neocatecumenali di fronte a questi punti:
1) apprendere le verità di fede secondo le proprie capacità intellettuali (per esempio studiando bene il Catechismo), e rinfacciarle ai cosiddetti "catechisti" tutte le volte che insegnano/insinuano corbellerie.
Rifiutarsi di celebrare l'Eucarestia carnevalesca invalsa nel Cammino (piuttosto è meglio partecipare piuttosto alle Messe dei "cristiani della domenica", specialmente quelle celebrate con grande dignità), ed esigere che i sacerdoti neocatecumenali celebrino «senza aggiunte né omissioni», mettendo anche a tacere l'imbecillissimo parlatorio di "monizioni" e "risonanze" che annacqua la liturgia. Ripulire inoltre la liturgia dal kikismo ("icone", grattugiate di chitarrella, applausi, girotondi, tavolinetti smontabili e seggiole pieghevoli, prodotti ortofrutticoli...).
2) rifiutare i discorsetti autocelebrativi ed autoreferenziali, ricordando ai fratelli e ai cosiddetti "catechisti" che la gloria di Dio non si misura con l'applausometro (esempi: SanCarmen, Honoris Causa, Kikonsultore...) e che comunque non coincide con le attività umane (100Piazze, Preparazioni, Hunger Games, Convivenze...), e ancor meno con l'idolatria ai fondatori ("icone" autoritratto, elikikottero, chitarrelle ndrùng-ndrùng-ndrùng, sigari e aragoste, la claque all'aeroporto...).
La gloria di Dio risplende nella salvezza delle anime a cominciare dalla tua. Non puoi illuderti di "salvare" altri o di fare il "missionario" se non ripulisci la tua anima dall'inquinamento neocatecumenale (vittimismi e ipocrisie, ostinazione negli errori liturgici e dottrinali, idolatria di fatto verso iniziatori e "catechisti", presunzioni di superiorità, connivenza con inganni e menzogne e oppressioni, ecc.).
Ripetiti pure i tuoi soliti mantra Tripudio. Ti ho smascherato!
EliminaProva a rispondere nel merito invece di vaneggiare
3) Esigere che lo Statuto venga rispettato senza trucchetti. Per cui la Comunione non va fatta "seduti", non va distinto il "ricevere" dal "manducare", non va tenuta sotto sequestro l'ostia finché non scatta il segnale manduatorio, ecc.
RispondiEliminaIn particolare, non devi più pagare la "Decima" al Cammino, poiché non è prevista dallo Statuto.
Al contrario, con libertà (anziché con percentuali prefissate) e con rispetto dei tuoi doveri di stato (un padre di famiglia è meno libero di rispetto a un lavoratore celibe e autonomo), mese per mese deciderai quanto donare e lo donerai (possibilmente in segreto) ad opere cattoliche non inquinate da eresie o carnevalate liturgiche (per esempio un monastero di clausura del tutto estraneo al Cammino).
Il Signore vede nel segreto e ti ricompenserà. I cosiddetti "catechisti" e "responsabili" vedono invece nelle loro tasche e si infurieranno perché non vi troveranno i tuoi soldi (cosa che ti dimostrerà che loro non seguono lo Statuto e pertanto non meritano né obbedienza, né ascolto).
Grazie Tripudio per questi ultimi commenti, che intitolerei: "Da Kiko alla Chiesa in tre tappe".👏👍
RispondiEliminaPerdonate la banalità...ma come mai il testo della traduzione italiana che si trova nell'articolo è diversa dal testo in lingua originale? Non conosco lo spagnolo ma è evidente...
RispondiEliminaStefano
È normale che un testo tradotto sia diverso dal testo originale, ed è normale che le traduzioni fatte da persone diverse possano differire in qualche particolare.
EliminaPer esempio, la traduzione di Fernanda Pivano delle poesie di Edgar Lee Masters (Antologia di Spoon River) le ha rese più belle che in originale.
Ma noi non abbiamo di queste pretese.
Comunque Stefano, nel caso in cui la Segreteria del Papa dovesse fare una traduzione ufficiale, ci atterreremo a quella.
I neocatecumenali invece non si fanno di questi problemi, si attengono alla lettura ed alla interpretazione dei catechisti, per questa lettera come per tutto il resto.
@Ruben
RispondiEliminaIeri La Stampa, ha pubblicato questo breve articolo, che mi sembra molto ben costruito mettendo insieme tre eventi distinti per dare maggiore risalto al tutto:
[...] http://www.lastampa.it/2017/09/04/vaticaninsider/ita/documenti/lettera-del-papa-ai-neocatecumenali-portate-il-vangelo-con-allegria-e-senza-riserve-umJUw7anBXx7oFG6rVOMYK/pagina.html
Non so perchè, ma sono quasi sicuro che la frase "portate il vangelo con allegria e senza riserve" verrà "girata" contro quei fratelli che per motivi vari non sono costanti nel cammino, nella traditio, nelle missioni, ecc... "Perchè domenica non eri alla missione in piazza fratello? Hai sentito che anche il Papa ha detto che non si debbono avere riserve nell'evangelizzare!"
Etneo
Ho provato ad ascoltare un pochino dell'incontro vocazionale e dopo 10 minuti mi è venuta la nausea. E' bastato sentire dei "miracoli" avvenuti durante "l'evangelizzazione"
RispondiElimina1) la signora "molto cattolica" che si ribella a Dio durante la malattia e ritorna ai sacramenti grazie al cammino.
2)il leader fondamentalista indù che dice: "E' la prima volta che vedo un cristiano che NON PAGA per CONVERTIMI" (ma non si vergogna neppure un pò?)
Gente salvata dal suicidio, dalla droga, minaccie di morte con la pistola puntata (ma non mi dire)
Il finale di tutte queste storie è: alla fine sono andati dal parroco ed il parroco ha chiesto il cammino perchè: "il cammino arriva dove la parrocchia non può arrivare"
Meno male che ci sei tu Kiko, come farebbe la Chiesa Cattolica senza di te....
Mi passi il link dell'incontro vocazionale?
EliminaGrazie
@ aleCT ha detto "dopo 10 minuti mi è venuta la nausea"
RispondiEliminaI miei complimenti, aleCT. Hai una bella resistenza, io tanto non ho resistito :-)
Mi domando sempre io: come fanno i neocat ad ascoltare i medesimi discorsi per decenni, per anni, senza farsi cogliere dalla nausea?
Caro fratello Stefano dai tanti pseudonimi, quali sarebbero le "evidenze"?
RispondiEliminaSu, elenca, spiega, chiarisci, qui mica si paga per scrivere commenti.
Fra parentesi, a titolo puramente di curiosità: le traduzioni vengono legalmente classificate come opera d'ingegno (che può essere addirittura coperta da copyright). Ciò in conseguenza del fatto che la struttura delle lingue è diversissima (lo si nota dalla patetica qualità fornita dai più blasonati "traduttori automatici"), ossia dal fatto che per rendere bene ciò che dice l'autore è spesso necessario rimodulare la frase, ricontestualizzare, adattare le espressioni idiomatiche ("raining cats e dogs" significa "piove a catinelle", non significa "piovono cani e gatti"), ecc.
Può capitare di aver a che fare con traduttori umani disonesti, certo, ma il presentare nella stessa pagina sia la traduzione che l'originale (o il link all'originale) significa lavorare con trasparenza. Se ci sono errori che alterano il senso o il peso del testo originale, che vengano segnalati e che vengano corretti.
In altri casi la disonestà sta nel riportare la traduzione evitando accuratamente di commentare i passi salienti, confidando nella distrazione dei lettori. È esattamente ciò che hanno fatto la redazione dell'insipido Vatican Insider e del neocatecumenalissimo Zenit, oltre che i blog neocat dichiarati (come Kairos) e neocat sotto mentite spoglie (come Frammenti di Pace e Testa del serpente), che hanno correttamente riportato quell'espressione bergogliana in forma impersonale ma hanno accuratamente evitato di commentare sul motivo per cui il Papa menziona un "grande amore a Gesù" senza attribuirlo a Carmen. Eppure il diario è di Carmen, no? Lo abbiamo capito tutti che "il Papa ringrazia per il dono", non c'era bisogno di scriverlo dieci volte negli articoli neocatecumenali, ma un pensierino su quell'espressione impersonale come mai non ce l'avete messo?
Bisogna essere se non ciechi almeno molto distratti per riuscire a non vedere che il testo della lettera libera il Papa da future figuracce quando verranno scoperti i veri fabbricatori dei falsi diari di Carmen. Se c'è un tipo di religioso che detesta essere preso per il sedere dai furbacchioni, è il gesuita. E il gesuita diventato Papa è stato scaltro ad evitare di attribuire a Carmen degli scritti assai poco carmeniani. Bergoglio non voleva essere adoperato come timbro dell'autenticità delle frottole inventate da Kiko e dai suoi scagnozzi (e questo diventa ancor più significativo alla luce del fatto che quei diari verranno spacciati anche ai cristiani della domenica che, ignari, li considereranno una buona lettura spirituale... almeno finché l'imbroglio non viene scoperto).
Tutto questo alla luce del fatto che chiunque abbia visto Carmen in vita può domandarsi come mai in pubblico era una vecchia megera e in privato sarebbe stata una santarellina tutta pensierini e cuoricini Gesummìo Gesummìo Ma Quant'è Bello e Bravo SanKiko fino al punto di "incantare" persino papa Bergoglio. Questo sarebbe rimasto vero anche se il Papa avesse attribuito a Carmen quei Diari: uno non può cancellare dalla propria testa, dalle proprie orecchie e dai propri occhi l'arroganza di Carmen.
Bisogna infatti essere ciechi - nel senso di accecati dall'idolatria - per rifiutare di ragionare sui fatti già esposti e che tutti sono invitati a verificare, e continuare la cantilena idiota del "il Papa ci approva sostiene incontra bla bla bla" proprio come quei bambini che gridano "non ti sentooo! lalalala non sento nullaaaa".
p.s.: anche il maggior testo di spiritualità di Maciel si scoprì che era stato copiato...
Mi fa piacere che siate tutti molto ottimisti. Personalmente ritengo snervante il modo in cui i neocat vengano trattati coi guanti di velluto. In altre occasioni dal Vaticano non hanno esitato a usare il pugno di ferro. Hanno paura di perdere fedeli? Pensassero a quanti ne hanno già persi lasciando campo libero a Kiko & Co.
RispondiEliminaPag 158 delle catechesi iniziali:
RispondiElimina"E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustificazione. E SE LO SPIRITO DI COLUI CHE HA RESUSCITATO GESU' DAI MORTI ABITA IN VOI, COLUI CHE HA RESUSCITATO CRISTO DAI MORTI DARA' LA VITA ANCHE AI VOSTRI CORPI MORTALI PER MEZZO DEL SUO SPIRITO CHE
ABITA IN VOI." (S.Paolo)
Guardate che meraviglia: tu hai il corpo morto perchè il peccato non ti lascia e non puoi fare opere di vita eterna; fai solo opere di morte: ire, furti, risentimenti, rancori,
ecc. A causa del peccato il tuo corpo è già morto, ed è morto benchè tu viva. Questa è la catechesi della Chiesa
primitiva. Per questo San Paolo dice: Gesù, che era morto, fu risuscitato dallo Spirito di Dio che dà la vita. Se
questo Spirito vive in te, potrà dare la vita a questo tuo corpo morto. E in che cosa lo si vede? Nel fatto che fai
opere di vita eterna, di giustizia; fai la virtù senza sforzo. Come dice San Giovanni Crisostomo: colui che non fa
la virtù senza sforzo non può essere battezzato. E termina dicendo (Kiko):
"Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne: poichè se vivete secondo la carne voi morirete; SE INVECE CON L'AIUTO DELLO SPIRITO VOI FATE MORIRE LE OPERE DEL CORPO, VIVRETE." (S.Paolo)
Perciò, chi ha lo Spirito Santo? Colui che fa opere di vita eterna. Chi non le fa, non ha lo Spirito di Dio. Sapete
cosa diceva Tertulliano? 'Non vi si dà il Battesimo perchè non pecchiate più, ma perchè già non peccate.' Per questo
il catecumenato è una gestazione nella quale ci sono degli scrutini per scrutare la vita delle persone. Questo è ciò che faremo con voi. (Kiko)
--------------------
Ecco che è possibile fare opere di vita eterna! Ecco che è possibile non peccare più!
RispondiEliminaOT (ma sempre meno delle cellule staminali ..)
Nell'anniversario di Santa Teresa di Calcutta:
da un libro del cardinale A.Comastri:
"..un giornalista le domandò: Madre, lei ha settanta anni! Quando morirà, il mondo sarà come prima. Che cosa è cambiato dopo tanta fatica?
Madre Teresa rispose: Vede, io non ho mai pensato di poter cambiare il mondo!
Ho cercato soltanto di essere una goccia di acqua pulita, nella quale potesse brillare l'amore di Dio.
Le pare poco?
Il giornalista non riuscì a rispondere e allora la Madre riprese: Cerchi di essere anche lei una goccia pulita e così saremo in due.
E'sposato? Sì Madre. Lo dica anche a sua moglie e così saremo in tre.
Ha dei figli? Tre figli Madre. Lo dica anche ai suoi figli e così saremo in sei .."
Ho sentito necessità di condividere queste parole, per reagire ad una tentazione che a volte mi prende .. di pensare che sia inutile darsi tanto da fare per cercare e affermare la Verità sul CN, per farlo conoscere per il male che veramente è (quando quelli che potrebbero avere il potere di fare qualcosa x fermarlo non lo fanno) ..
ma so che questo NON è VERO! Non è per niente inutile. Si tratta appunto di una tentazione .. che desidero combattere, anche con il vostro aiuto.
Scusatemi e Grazie.
Roberta
@Anonimo ha detto...
RispondiEliminaPerdonate la banalità...ma come mai il testo della traduzione italiana che si trova nell'articolo è diversa dal testo in lingua originale? Non conosco lo spagnolo ma è evidente...
Stefano
---
Se non conosci lo spagnolo, questo tuo post, è perfettamente inutile; "non è evidente nulla".
L' italiano e spagnolo sono due lingue romanze, che hanno in comune la lingua latina, parlata in entrambe le zone geografiche per qualche secolo, e per questo è possibile che ci sia qualche somiglianza ma non assolutamente una sorta di automatica intercambiabilità, anche perché lo spagnolo ha un retaggio pre-latino di dialetti celto-iberici, e l'italiano lo stesso retaggio: dialetti celtici al centro-nord ed altri al centro sud.
---
Pagina 158 degli Orientamenti.. Per Kiko si puó non peccare e compiere opete di vita eterna!
RispondiEliminaPotete chiudere il blog!
Allora i mamotetri esistono davvero.
EliminaMa non ne avevate negato l'esistenza per anni?
Piccolo offtopic: ricordavo di aver letto la notizia in italiano ma stranamente la trovo solo in lingua spagnola: a dicembre 2009 i Legionari di Cristo riconobbero che il libro del fondatore Marcial Maciel "Il breviario dei miei giorni" pubblicato nel 1959 (cinquant'anni prima) che raccontava di persecuzioni subite in gioventù (ed il cui successo editoriale favorì la fondazione del movimento Regnum Christi) è un plagio "all'80% nella forma e nel contenuto" del libro "Il breviario delle mie ore" di Luis Lucia Lucia, giornalista spagnolo (1888-1943), scritto nel 1941 ma pubblicato postumo nel 1956.
RispondiEliminaState tranquilli, fratelli kikos: qui crediamo che i mamotreti non sono un plagio, anche se è possibile che i burattinai di Carmen (a sua volta burattinaia di Kiko) abbiano segnato le linee generali del Cammino proprio facendo leva sulle ambizioni dei due autonominati "iniziatori" (al punto che Kiko infilava simboli massonici nei suoi dipinti-sgorbio della fine degli anni Sessanta).
Anche L'evangelo del Miserabile Kiko (del 1967, cinquant'anni fa) è autentico (e con un simbolo massonico nelle prime pagine: chi avrà voluto ingraziarsi Kiko con tale "pubblicazione"? e come mai di quel libro se ne erano perse le tracce? misteri neocatecumenali!)
È sulle Anotaciones che ci permettiamo di avere qualche dubbio, e di avere certezze sulla falsità dei Diari di Carmen.
Un'osservazione critica, invece, va fatta al metodo di Flando-Laudate-eccetera, che oltre a "sclerare" contro il sottoscritto (la cui esistenza gli toglie il sonno e la ragione - già peraltro molto circoncisa), confonde il particolare con l'universale.
Per aver prova di eresie di Kiko basta lasciarlo parlare. Ogni volta che apre bocca dice grosse balordaggini (vedi ad esempio «il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova» oppure il negare la necessità di confessare i peccati mortali). Pertanto non basta estrarre un singolo esempio di "non eresia" per dichiararlo "non eretico". Citare poi un mamotreto per dire che Kiko non è eretico è proprio un voler apparire ridicoli a ogni costo, visto che i mamotreti sono talmente imbottiti di errori che non sono stati pubblicati neppure dopo le ripetute "correzioni".
Qualche lettore del blog potrebbe persino credere che il personaggio Flando dai mille pseudonimi sia stato fabbricato dal sottoscritto allo scopo di esibire fratelli cerebrocirconcisi e zombificati. Devo perciò qui solennemente precisare che non ho mai fabbricato personaggi neocatecumenali, né reali, né virtuali, né pubblicato qualcosa spacciandomi per uno di loro.
Lo stesso metodo sulla prova di eresie e strafalcioni vale anche il video del soggetto neocatecumenale che dice una cosa vera riguardo a temi di bioetica: il sabato sera cosa farà? La "comunione seduti" o al modo di tutta la Chiesa? nelle cosiddette "risonanze" che dirà? che le disgrazie sono i risultati del peccato originale oppure che «il Signore ti manda le disgrazie»? E allora a che serve aver detto una cosa giusta in temi di bioetica? Dopotutto, come diceva un vecchio proverbio ormai tecnologicamente superato, "anche un orologio guasto segna l'ora giusta due volte al giorno". Non puoi negare l'esistenza di nessuno degli altri 1438 minuti del giorno solo perché hai scoperto che in certi due precisi minuti "l'ora è giusta"...
@ Sebastian delle 13:50
RispondiEliminaha detto:
Mi fa piacere che siate tutti molto ottimisti. Personalmente ritengo snervante il modo in cui i neocat vengano trattati coi guanti di velluto. In altre occasioni dal Vaticano non hanno esitato a usare il pugno di ferro. Hanno paura di perdere fedeli? Pensassero a quanti ne hanno già persi lasciando campo libero a Kiko & Co.
Sì, sono perfettamente nel tuo stato d'animo.
Snervante è la parola giusta per esprimere lo strazio che, anche nella mia vita, si protrae da tanti, tanti anni, ormai!
Quelli tra noi che "non hanno perso" siamo davvero un miracolo della Misericordia di Dio.
Pax
Quel "potete chiudere il blog" sembra proprio un refuso tipografico.
RispondiEliminaL'ossessione dell'anonimo Flando (e di altri come lui) è infatti di imporci "dovete chiudere il blog".
La verità è per loro insopportabile, specialmente se documentata, il che dovrebbe essere chiaro perfino a chiunque si sia limitato a notare che loro, con la stessa dimestichezza con cui gridano "non giudicare", si permettono nel frattempo di giudicare temerariamente, diffamare, infangare, calunniare (si veda ad esempio cosa hanno fatto contro padre Zoffoli, specialmente alla luce del fatto che documentò accuratamente tutto ciò che diceva).
Certamente è un pessimo indicatore di vita spirituale l'ossessione di voler silenziare le voci non allineate al Cammino. Un indicatore riscontrabile non solo nei soggetti come il caro troll Flando ma anche in quei neocatecumenaloni gentilissimi, ingiaccati e incravattati, che semplicemente spengono il cervello di fronte alle critiche al Cammino, senza mai, mai, mai interrogarsi se almeno una delle critiche sia fondata e perciò correggersi per piacere di più a Dio. Mai. L'idolatria non ammette l'uso della ragione. Kiko pronuncia un'eresia, ne resta traccia perfino su youtube, e l'ossesso neocat cosa fa? indica una frase dei mamotreti seguita da "potete [dovete] chiudere il blog". Come un indemoniato a cui sia stata gettata una secchiata d'acqua santa. Il sabato sera tante chiacchiere pseudoreligiose spacciate per "monizione" e "risonanza", pronunciando un'infinità di volte il nome del Signore, e poi quando qualcuno o qualcosa fa notare che il Signore è nella loro bocca ma lontano dal loro cuore subito scattano le reazioni pavloviane.
Per grazia di Dio i giorni del neocatecumenalismo volgono lentamente ma inesorabilmente al termine. I grandiosi "trionfi" neocatecumenali come la lettera del Papa si rivelano miserabili figuracce (ci mancava solo che il Papa dubitasse dei diari di SanCarmen prima della loro pubblicazione in italiano!). La giostra si sta fermando e tra i capibastone del Cammino è tutta una guerra fratricida per accaparrarsi le ultime briciole perché la pacchia sta finendo, anziché prepararsi per quando il Signore chiederà loro conto del loro operato.
Ecco di cosa forse hanno parlato Kiko e il Papa:
RispondiEliminahttp://kairosterzomillennio.blogspot.it/2017/09/8-maggio-2018-tor-vergata-il-cammino.html?m=1
Argüello ha presentato al Pontefice un progetto per celebrare l’8 maggio 2018 il cinquantesimo anniversario del Cammino Neocatecumenale in un grande incontro internazionale. L’evento dovrebbe aver luogo a Tor Vergata, alla periferia di Roma, dove San Giovanni Paolo II celebrò la Gmg del 2000, nel giorno della festa della Vergine di Pompei e della Nostra Signora di Luján, patrona dell’Argentina. Durante l’incontro – informano i promotori – saranno inviate delle comunità in missione nelle parrocchie che lo necessitano. Le comunità inviate hanno terminato questo percorso di educazione alla fede e, su richiesta dei parroci, sostengono le altre parrocchie nell’evangelizzazione ai lontani, solitamente nelle zone più degradate delle città. “Il Papa – prosegue la nota – ha accolto con favore l’invito e ha espresso il desiderio di partecipare all’incontro, chiedendo anche di presentare il progetto al suo vicario di Roma, mons. Angelo De Donatis, per iniziare quanto prima i preparativi. Il Pontefice ha inoltre esortato Kiko e padre Mario a proseguire nell’impegno per l’evangelizzazione e ha riconosciuto i frutti che il Cammino porta in tutto il mondo”.
Eppure la faccia di Kiko non era sorridente.
Annalisa
Non vi farà piacere sapere che è stato organizzato un incontro l'8 maggio 2018 a Tor Vergata per celebrare i 50 anni del cammino neocatecumenale, e quanto pare, poveri voi, sarà presenta anche il Papa. Spero vivamente per voi che i giornali si sbaglino, altrimenti avremo un paio spappolamenti di fegati stanotte.. LUIGI
RispondiEliminaAccipicchia, Flando! Allora il mamotreto esiste per davvero, non fu una invenzione dei faraoni.
RispondiEliminaVorremmo conoscere altri passaggi. Ci pubblichi quello di Kiko che dice ai sacramentini che il Tabernacolo è inutile, perché se Cristto avesse voluto stare là si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male?
Rispondi nel merito invece di cambiare argomento.
Eliminahttps://agensir.it/quotidiano/2017/9/5/papa-francesco-ricevuto-in-udienza-kiko-arguello-presentato-il-programma-per-i-50-anni-del-cammino-neocatecumenale/
RispondiEliminaMah!
Sì, ne dà notizia anche kairosterzomillennio.blogspot.it.
RispondiEliminahttp://kairosterzomillennio.blogspot.it/2017/09/8-maggio-2018-tor-vergata-il-cammino.html?m=1
Frilù
"Fegati spappolati"? E per quale motivo? Su, siate chiari una buona volta, smettetela di pensare che l'incontrare il Papa sia un certificato automatico di santità, faccia aumentare un prestigio o faccia diventare verità le eresie e trasformi in liturgia le carnevalate. E state certi che nel 2018 il Papa non vi convaliderà né le eresie, né le carnevalate liturgiche.
RispondiElimina(Piccola parentesi di cronaca ecclesiale: nel 2015 quando il Papa ha incontrato Comunione e Liberazione per il 60esimo anniversario di quest'ultima, usò parole molto dure, accusando i ciellini di autoreferenzialità, di pietrificare il carisma, e quant'altro: una vera doccia gelata, ad un movimento indubbiamente più ubbidiente e più onesto del neocatecumenalismo... cosa succederà allora se dicesse le stesse cose al Cammino? Kiko festeggerebbe dicendo: "il Papa ci approva").
I quarant'anni del Cammino furono "festeggiati" arbitrariamente il 10 gennaio 2009 dichiarando che il presunto quarantenario sarebbe stato 1968-2008 ("festeggiati"? il Papa ricordò al Cammino l'unità con la Chiesa, l'ubbidienza, l'essere al servizio del Vescovo, il formare i sacerdoti secondo le direttive della Santa Sede e delle Diocesi... un abbraccio paterno, e nessuno sconto alle porcate neocatecumenali! per di più il Papa confermò che gli Statuti erano stati approvati dal PCL, laddove i portavoce neocatecumenali continuavano a propalare la panzana degli Statuti "approvati dal Papa").
Dunque il cinquantenario del Cammino teoricamente andrebbe fatto cadere a novembre 2018. Come mai il "festeggiamento" è stato anticipato di sei mesi, portandolo a maggio 2018? Che magico evento si inventeranno i capibastone della setta retrodatandolo ad aprile-maggio 1968?
È evidente che prima è stata scelta una data e poi gli è stato affibbiato un significato. E siccome era l'unica data utile concessa dal Papa per tutto il 2018, Kiko non poteva scegliere altro che l'etichettarla come presunti "festeggiamenti" del presunto cinquantenario... (nota: la data sarà stata scelta secondo le disponibilità del Papa, che magari avrà dato buca per qualsiasi altra data del 2018).
Ma torniamo indietro di 50 anni: cos'è successo esattamente nel 1968?
Agli inizi di novembre 1968 Kiko e Carmen si stabilirono a Roma.
Come mai il Cammino nato in Spagna andava traslocato a Roma e fatto ufficialmente nascere lì? (notiamo che ancor oggi Kiko e Carmen non parlano italiano...)
@luigi
RispondiEliminano guarda...i fegati spappolati sono tutti da parte vostra.
1) quando Papa Francesco è stato eletto tanti qua scrissero che "avrebbe celebrato a Porto San Giorgio alla maniera neocatecumenale con risonanze e tutto." Sono passati 4 anni e mezzo e stiamo ancora aspettando.
2) La prefazione in italiano ai diari di carmen (sempre che siano veramente suoi)? Altra bufala. Kiko ha bisogno di spararle grandissime...perchè vi ha abituato a incredibili miracoli e senza questi il cammino finisce...
Per quale misterioso motivo, visti i simboli massonici presenti nel libercolo di Kiko ("Vangelo dei miserabili") e nei suoi dipinti, Kiko e Carmen accettano di traslocare a Roma?
RispondiEliminaL'invito di don Torreggiani (non so con quante "g" si scriva) era solo un invito da parte di un prete italiano naturalizzato spagnolo (non sarebbe più tornato in Italia), la lettera di presentazione del cardinale Dell'Acqua era solo una lettera (il cardinal vicario che si adopera per invitare due giovani sconosciutissimi spagnoli a sperimentare la loro idea di comunità di cui fossero i capi indiscussi? chi e con quali mezzi avrà convinto il Dell'Acqua?), ci deve pur essere un motivo solido per espatriare... (il Dell'Acqua morirà a Lourdes ad agosto 1972 e il vescovo di Madrid Morcillo morirà a maggio 1971, entrambi "giovani" - prima dei 70 anni - portandosi con sé il segreto del trasloco kikarmeniano a Roma).
Insomma, l'ennesimo autogoal neocatecumenale, verificabile da chiunque faccia un paio di brevissime ricerchine google. Kiko e Carmen e i loro capicosca hanno sempre avvertito la necessità di fabbricare al Cammino origini mitiche e leggendarie (regolarmente smentite da testimoni oculari).
È in corso una vera guerra fra Kiko e il Papa (tanto per cambiare), con la differenza che contro Benedetto XVI e contro Giovanni Paolo II Kiko si permetteva di essere sfacciato, ora invece ha qualche motivo serio per tener nascoste le bastonature (specialmente quella ricevuta dal Papa a luglio 2016). Nel frattempo le frottole continuano: a maggio 2018 si festeggeranno con sei mesi di anticipo i cinquant'anni di presenza di Kiko a Roma...
Prova a leggere tutti i miei interventi più lunghi di una riga e dimmi se c'è anche un solo intervento in cui non ho dato motivazioni, spiegazioni, link ad altri articoli, e tutte le "risposte nel merito" che vuoi.
RispondiEliminaMa no, non lo farai. Non hai altro scopo che disturbare questo blog, che ti irrita a morte perché nel suo piccolo ti ha posto di fronte alla verità e hai troppa paura di abbandonare l'idolo Kiko-Carmen-Cammino.
Non illuderti che nel giorno del giudizio potrai rinfacciare al Signore «come sarebbe a dire, Signore? e che ne sapevo? by Tripudio non mi rispondeva nel merito!»
Flando85: rispetto al brano-guazzabuglio che hai tratto dagli Orientamenti, sappi che la citazione di Crisostomo sul fatto che non si possa essere battezzati se non si compie la virtù "senza sforzo" è una bufala enorme, che la CdF ha tagliato e buttato nella montagna delle assurdità kikiane. Se tu ci leggessi con attenzione, lo sapresti già e ti guarderesti bene dal fare certe citazioni.
RispondiEliminaIl caro fratello Flando intende solo guerreggiare contro questo blog, reo di avergli fatto aprire gli occhi sulla realtà.
RispondiEliminaChi come lui ha qualcosa da nascondere aggredisce il prossimo senza mai partire dai fatti. Crede che ingannando noialtri ingannerà anche Dio. Crede di potersi presentare al giudizio finale dicendo: abbiamo lo Statuto! incontreremo il Papa! abbiamo comprato i Diari di Carmen! pagavamo regolarmente la Decima!
Con grande probabilità, i cattolici che capitano per la prima volta su questo blog saranno più negativamente colpiti dagli atteggiamenti dei kikos che dagli stessi fatti presentati, documentati, verificati.
Questo è solo un misero blog sperduto nel mare dell'internet. Ma per qualche motivo migliaia di persone ci seguono ogni giorno, silenziosamente, chi rovinandosi il fegato e l'anima (come il sullodato Flando85), chi cercando onestamente di capire.
Non ci vorrà ancora troppo tempo per sentire il tonfo della caduta del Cammino. Il Cammino è opera di mani d'uomo, e in quanto tale destinato a perire miseramente.