sabato 31 marzo 2018

La Pasqua Neocatecumenale e il Signore "che passa"

Pubblichiamo un'utile riflessione tratta da alcuni commenti ricevuti recentemente, che dedichiamo a chi si appresta a "celebrare" la Pasqua Neocatecumenale, per rammentare che cosa sia davvero il "passaggio" di Gesù Risorto nella vita di un credente e cosa invece non lo sia.

Cari fratelli del Cammino, non è che il Signore "passa", il Signore "c'è sempre"!

Il Cammino,
cavallo di Troia nella Chiesa
Non è che il Signore "passa", il Signore "c'è sempre" presente nel Santissimo Sacramento (sì, il tabernacolo c'è proprio per tale motivo).

La nostra partecipazione alla liturgia non riguarda un marcare presenza eseguendo certe attività per avere tutti i bollini sacri nelle caselline, ma riguarda il beneficio spirituale che otteniamo personalmente dall'assistere al sacrificio eucaristico e l'enorme beneficio (direttamente riguardante la propria salvezza personale) nel fare la Comunione secondo le dovute disposizioni.

Tutto qui.

Nella mentalità neocatecumenale la liturgia è invece uno spettacolino da far riuscire bene, e perciò vi si dà eccessivo peso ai canti, alle letture, alla "preparazione", alle omelie dei laici (un parolame interminabile che di fatto annacqua la liturgia), ecc. Troppo accento alle attività umane, e troppo poco alla Comunione, ridotta ad un gesto rappresentativo da compiere tutti insieme contemporaneamente.

Questa cosa che i NC chiamano "il passaggio del Signore" descrive nel migliore dei casi una presa di coscienza dove l'intervento della Grazia è sicuramente possibile, anche se la denominazione è discutibile.

Spesso però i NC chiamano "passaggio del Signore" quella suggestione "mistica" particolarmente intensa, indotta da stimoli emotivi fuori dal quotidiano (intimità emotiva forzata, specialmente nelle convivenze), ed eventualmente favorita dalla privazione del sonno (come a Pasqua), da ritmi incalzanti (sia nell'agenda che nella musica), dall'isolamento dal quotidiano per più giorni, dall'impossibilità di raccogliersi nel silenzio, insomma da tutte quelle tecniche di cui si servono tutti i gruppi settari.

E, chissà perché, quando il "Signore passa" il camminante finisce per ammettere che tutto e solo quello che c'è scritto nei mamotreti è vero nella propria vita.

In questo caso, hai voglia a dirgli che Dio è in cielo, in terra ed in ogni luogo, è sempre stato e sempre sarà, perché si sono costruiti un tipo di fede basata sul "sentire" (mentre io scommetto sul rilascio di dopamina indotto verbalmente), e per la quale Dio è presente solo e quando Lo sentono, cioè al momento del suo passaggio (e qui scambiano la causa con l'effetto).
Però, dopo un po' di tempo, o a volte sulla dura pista di atterraggio della realtà, alcuni di loro si risvegliano e si rammaricano delle sensazioni che sono state indotte in loro, in preda alle quali hanno compiuto magari scelte sbagliate. Ammettere a se stessi di essere stati manipolati è già un atto di coraggio ed un bel balzo in avanti.

In realtà per vivere bene la liturgia occorre solo l'unione con Dio, gesto interiore e del tutto personale. I santi hanno nutrito la loro spiritualità senza sgolarsi a cantare, senza comunità fraterne affannatesi a preparare, senza diluviare di parole la Parola di Dio, senza ammennicoli né fronzoli (e perfino restando indifferenti alle inutili chiassate delle grandi occasioni): semplicemente uniti di cuore al Signore, vivendo bene (e frequentemente) il sacramento della confessione, e facendo la Comunione riconoscendo Colui che è veramente presente nel santissimo Sacramento.

42 commenti:

  1. Basta leggere la vita di un santo qualsiasi per rendersi conto di quanto sia lontana questa esperienza dalla natura del cammino.
    Basta pensare ai pastorelli di Fatima. Al Santo Curato di Ars. Con quanta devozione, rispetto, amore, timore, si accostavano al santissimo Sacramento.
    Certo, i neocatecumenali non sono i soli a disprezzare nei fatti la Presenza Reale.
    Tante persone marcano presenza invece di vivere i sacramenti, tuttavia meglio così, che con la santa cena nc.

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  2. Vorrei chiedere a Lino Lista come mai non invia anche al vescovo di Napoli l'annuncio di kiko dove parla dei faraoni, eppure lui è napoletano .. Forse perché non è un faraone SEPE,infatti ogni anno in cattedrale la veglia pasquale la conducono i NEOCATECUMENALI con tutti gli annessi e connessi, per cui vieni e partecipa anche tu che Cristo passa anche per te per trascinarti con lui sul carro della resurrezione! G.

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    1. Innanzitutto, anonimo da quattro soldi, non citarmi per nome e cognome. Avrai il diritto di farlo quando ti firmerai identicamente, fornendo la certezza che le generalità sono vere.
      In secondo luogo, sei un ottuso:
      1) Non ho scritto che sarò io a inviare le mail né che l'idea è mia. Mi hanno richiesto di scriverne i contenuti, però. E martedì lo farò, suggerendo al Gruppo anche di allegare l'Annuncio con le pagine di riferimento nella mail, Annuncio che fornirò in Pdf.
      2) Perché mai si dovrebbe inviare al card. Sepe il passaggio dell'Annuncio, se Sepe non è annoverabile tra i Faraoni? Va inviata ai Vescovi/Faraoni, che sono la parte offesa. Poi, magari, saranno essi a diffonderla o a trarne le opportune implicazioni. Ora che ho tentato di spiegartelo, hai capito qualcosa, Gne gne gne?
      Fareste meglio a seguire le indicazioni di Kiko, provocate più danni voi al CNC che cento Osservatori. Questa iniziativa della mail è una conseguenza di vostri attacchi, e sarà detto.

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  3. "La presenza di Gesù Cristo e un altra cosa. E' il carro di fuoco che viene a trasportarci verso la gloria, a passarci dalla morte alla resurrezione, a farci veramente entrare nella morte, che è molto diverso. L'Eucarestia è completamente dinamica, ci mette in cammino. Noi l'abbiamo trasformata in qualcosa di statico e manipolabile per noi. Pensate che è tanto vero quel che dico che facciamo il ringraziamento dopo aver comunicato, mentre tutta l'Eucarestia, come abbiamo visto, è azione di grazie".
    "Il nostro Dio è la 'Mercabà', il carro di fuoco è Iahvè colui che "passa", è la Pasqua, è colui che fa Pasqua (passaggio) e fa passare anche noi. Gesù Cristo risorto non è mai statico. Gli apostoli lo incontrano sotto diversi aspetti e sempre in movimento" (cfr. Or. Fase di conversione).

    C'è gente che crede di poter prendere in giro, sostenendo la scarsa importanza dei mamotreti perchè il Cammino si sperimenta, non si teorizza. Come Tito del commento sull'Annuncio nel post precedente, in fondo prendono in giro se stessi, perché nei mamotreti c'è tutta la dottrina dalla quale scaturiscono le prassi.
    La celebrazione eucaristica neocatecumenale fonda sulle catechesi di Carmen, mistica della Merkabah compresa per il "passaggio". Perciò il Tabernacolo fu considerato inutile, non solo perché si riferì che il pane va a male.

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  4. Cari fratelli del Cammino, non è che il Signore "passa", il Signore "c'è sempre"!

    Mi ha fatto riflettere molto.
    In realtà Kiko fa sì che tutta la tensione si concentri nelle celebrazioni, ovviamente nelle celebrazioni comunitarie. Il Signore passa lì, quando la comunità si riunisce, quando vengono i catechisti, alle convivenze soprattutto...."il Signore passa".
    Ti convinci che il Signore e la Comunità sono identificati.
    Ecco perché uscire dal cammino è tradire il Signore.
    Solo l'Eucarestia neocatecumenale ti fa passare con Lui dalla morte alla vita...ecc....

    Pax

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  5. Ringrazio Valentina per la vignetta.
    sempre tu, cara Valentina, hai queste trovate!


    ...Che ci ha fatto entrare col Cavallo di Troia nella Chiesa....

    Questo ci sarebbe bastato...ci sarebbe bastato....

    Dayenu'......Dayenu'......Dayenu'


    🎸🎶🎼🎤🎸🎶🎼🎤

    😂😂😂

    RIDICOLI!

    Pax

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    1. Grazie Pax, gentilissima! L'idea non è mia, comunque, ho tradotto dallo spagnolo. Nella vignetta originale, per la cronaca, cantavano la Macarena...😂😂😂

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  6. L'errore che viene fatto, tra "il Signore passa questa notte" che è praticamente il concetto ebraico di Pasqua, lo si denota nella parte che loro dedicano ai bambini (che era quella che maggiormente odiavo nelle veglia)
    Parte in cui i bambini chiedono (al modo degli ebrei) perchè questa notte stanno svegli?
    Per un ebreo Dio "passa" solo quella notte, per noi la Presenza di Dio è quotidiana.

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  7. Dayenu' (questo ci sarebbe bastato, tratto da un canto ebraico, ovviamente) è un canto che si fa sempre, particolarmente in tutte le Veglie di Pasqua neocatecumenali.

    In esso si elencano tutte le opere di Dio in nostro favore e, come per il canto "Grazie a Jhave'", ripetendo ad ogni strofa Dayenu' per tre volte, si moltiplica il ringraziamento, come a dire che Dio ha sovrabbondato con gli "interventi" in nostro favore, concedendoci doni molto oltre i nostri desideri....

    Facendo passare sotto i nostri occhi, in questa Notte Santa, tutti i prodigi di Dio in nostro favore, lungo tutta la storia della salvezza, moltiplica il ringraziamento e la gratitudine.

    Fatta la premessa...
    ...Qualche altra integrazione del testo è doverosa, alla luce degli Arcani svelati nell'ultimo Annuncio di Pasqua 2018:

    Che ha fatto giustizia del [VESCOVO] Faraone.....

    Questo ci sarebbe bastato...ci sarebbe bastato....ci sarebbe bastato.....

    Che ci ha liberato da tutti i [PARROCI] nemici....

    Questo ci sarebbe bastato...ci sarebbe bastato....ci sarebbe bastato....i

    Dayenu'...Dayenu'...Dayenu'

    🎸🎤🎸🎤🎻🎼


    Intendo che l'Annuncio di Kiko esplicita il significato dei termini ricorrenti nella lunga Notte di Pasqua, facendo uno più uno, possiamo immaginare, mentre cantano il Dayenu', cosa passa per la testa dei fedeli camminanti.... ossia quanto abbiamo messo tra [ ].
    Buona Pasqua, fratelli!

    Pax

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    1. ma cantare quei canti in cui si dice che ci sarebbe bastato farci uscire dall'egitto ed eliminae il carro del faraone è palesemente una cosa che "basta" ad un ebreo che non ha ancora visto il Messia.
      Per un Cristiano è quasi "blasfemo" quel canto in quanto dice a Dio che il mandare il Salvatore, farlo morire e Risorgere per i nostri peccati non serviva, in quanto a noi ci bastava farci uscire dall'egitto.
      Mi pare un annullamento di tutto Il Credo Cristiano Cattolico.
      Solo che lo cantano e non si accorgono nenache di quello che dicono.

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    2. Forse perché nel frattempo che lo cantano ballano in cerchio, zompettando intorno al tavolo, dopo una seduta estenuante, e qualcuno è anche un po'brillo per aver bevuto del Porto dal megacalice.

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    3. Promemoria tecnico: il vino consacrato, avendo ancora le specie del vino, può effettivamente ubriacare al pari del vino normale. Per capire questo dettaglio occorre però anzitutto comprendere il concetto teologico di sostanza la cui radice latina sub stare indica più esattamente la realtà ultima di qualcosa al di là delle apparenze.

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  8. Quando sei stato neocatecumenale, penso diventi impossibile trascorrere la Santa Pasqua senza ricordare il passato. Perché anche noi abbiamo fatto il triduo neocat, il digiunothon e la sera del sabato Santo ci siamo agghindati per attendere questo passaggio carico di promesse. E chi ha poi realizzato che per incontrare Dio non servono tutte queste manifestazioni parossistiche, si gode la propria veglia in parrocchia con una sensazione piacevole di fede e raccoglimento. Senza maratone di digiuno fuori dal normale, senza doversi preoccupare di compiacere i catechisti, senza temere "risonanze " devastanti per lunghezza e contenuti. I più deboli di mente in questa notte infatti tendono a venir fuori con risonanze eclatanti e imbarazzanti: tutto per dimostrare che da bravi neocat si riconoscono i peggiori peccatori e il "dio" fatto a immagine e somiglianza di Kiko sta passando.
    Finalmente con la pace nel cuore perché non siamo Dio. Il protagonista di questa notte è e sarà solo Lui e noi non dobbiamo fare nulla se non aprirci a incontrarlo. Oggi è sempre.
    Santa Pasqua a tutti gli ex e a chi è ancora dentro, con la preghiera che possiate finalmente essere liberi come Dio ci ha creato

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  9. Anche a me è sempre sembrata brutta l' espressione "il Signore passa" , come di Qualcuno che va per la sua strada e che tu ci sia o non ci sia non ha importanza, chi c'è c'è, prende chi c'è .. come se Lui fosse un pescatore che butta la rete e prende indistintamente i pesci che capitano nelle vicinanze; cioè "trascina" (per usare il brutto termine dell'Anonimo 10:52 ) quasi contro la nostra stessa volontà.
    Ma sappiamo che la nostra fede non ci dice questo.
    Lui ci chiama per nome, singolarmente.
    Lui è il buon Pastore che va a cercare la singola pecorella, è Colui che chiama i suoi discepoli uno a uno, non in massa, che si ferma a parlare da solo con la donna samaritana e con ogni altra persona su cui ha operato miracolo, chiedendo sempre in un dialogo a tu per tu "credi tu in me"?
    Lui è Colui che "sta alla porta e bussa" (Apocalisse 3,20) e solo se uno liberamente gli apre "entrerà a cenare con lui" .

    Persino durante la sua cattura mentre lo percuotono rompe il silenzio nel quale aveva ormai deciso di permanere per far ragionare chi lo maltratta: "se ho risposto male dimostrami dov'è il male ma se ho risposto bene perché mi percuoti"? Cercando fino all'ultimo (anche quando la sola brutalità sembra prevalere) di parlare al cuore e alla mente della singola persona; sempre Gesù sollecita a usare la nostra ragione, che è dono suo, facoltà che un incontro vero (e nn immaginario) con Lui non può che sviluppare e indirizzare nella giusta direzione.

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  10. Cosa vi dice la ragione NC?
    Che è ragionevole pensare che questo Gesù che ci ama così tanto da sottoporsi ad una Passione così atroce ci chieda di incontrarLo in un solo giorno particolare dell'anno e solo svolgendo determinati gesti rigidamente prescritti?

    La nostra fede non ci dice questo ma che "una sola è la cosa necessaria " (Lc1, 38-42);
    poche cose sono necessarie per fare Pasqua: il sacerdote, il sacramento della confessione, il sacerdote, il pane, il vino, la fede.
    Basta così.
    Che differenza dovrebbe mai esserci tra la veglia di stasera e la Messa di domenica scorsa o di domenica prossima?
    La nostra fede ci dice che ogni Messa è Pasqua, ogni settimana.

    Ascoltate le seguenti spiegazioni di un santo sacerdote.

    "Gesù vive il suo essere servo perché si offre in sacrificio per noi e istituisce l' Eucaristia, che è il sacrificio permanente di Cristo, ed il sacerdozio.. Nel cuore del prete il mistero della croce ha una rilevanza che direi è unica, particolare.'Questo è il mio corpo offerto in sacrificio: prendete e mangiate': cioè diventate una sola cosa, però con questo corpo che è crocifisso, che è dato in sacrificio sulla croce: non dimenticatelo mai!
    Perché tu possa amare di un amore crocifisso Cristo si unisce a te rimanendo in uno stato di vittima; io non so come lui faccia, so che Gesú è risorto ed è in stato di vittima; non lo so come faccia, è un problema suo, però è certo che lui si dà a te così e ti nutre!
    Tu hai tanta debolezza perché non ti unisci sufficientemente a lui che ti salva!"
    ( don Oreste Benzi - Servo di Dio)

    Moltissimi di voi, NC, dopo la Pasqua, passata l'euforia e l'adrenalina di questi giorni .. si troveranno proprio in uno stato di grande debolezza e tristezza ...
    non ignoratela facendo finta di niente, non colpevolizzatevi pensando "non ho afferrato il Signore .. che per me non è passato" (non è un treno da prendere al volo) ..
    al contrario se siete in questo disagio il Signore vi è più vicino che mai .. andate nel fondo di questo disagio, approfondite, ragionate, chiedetevi come mai questi giorni di preparazione alla Pasqua e questa veglia non hanno portato quel cambiamento che speravate .. ma non accontentatevi delle risposte preconfezionate dei vostri catechisti .. cercate da voi la VERA risposta ... chiedetevi:

    nel "cammino" che fate, è Gesù la forza che sentite o quella effimera di un contesto esteriore?
    Se la forza è Gesù, allora perché questa debolezza, questo disagio, quando tutto è finito e rimanete soli? Nel "cammino" che fate siete sufficientemente aiutati, come diceva don Benzi, all'"unione con Lui che ci salva"?

    Tutti i giorni?

    Roberta

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  11. Ricordo una storiella che i catechisti ripetevano all'infinito, e cioè che cogliere l'occasione favorevole, il Kairòs, il momento in cui il Signore passa, è come vegliare davanti ad una finestrella molto piccola oltre la quale passerà, in un preciso istante, un uomo calvo con un unico capello diritto in testa; cogliere il Kairòs, l'occasione propizia, il Dio "che passa", richiedeva quell'attenzione estrema di accorgersi del passaggio dell'omarino al fine di afferrare quel capello.
    Naturalmente, questa specifica occasione, diceva il catechista, avrebbe potuto presentarsi solo quella sera, o durante quella convivenza, e poi mai più.

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  12. Quando sei neocatecumenale, predichi bene e razzoli male. L'amore per il nemico, porgi l'altra guancia ecc. eccetera. Quando sei neocatecumenale, per difendere il Cammino, non sapendo argomentare, usi tutti i mezzucci sporchi per attaccare i critici. Anche nel corso del loro supposto "silenzio nel triduo pasquale".
    Un esempio:
    ben tre utenti del gruppo a cui mi riferivo sono stati bloccati da FB a seguito di segnalazioni per supposti commenti contrari allo standard: una menzogna, che conta sul fatto che FB procede per automatismi software.
    Io, oggi, ho ricevuto un altro blocco di una settimana per un vecchio commento, di qualche mese fa, e anche questo è contrario allo standard perché FB blocca per commenti recenti, secondo il suo stesso regolamento. E' sempre un problema di automatismi.
    Mi fanno ridere. Ma davvero credono di infastidirmi bloccandomi in FB? Oppure credono di poter fermare la mail ai vescovi-faraoni? Fratelli gne... gne... gne... ma non lo avete capito ancora che FB è un luogo di discussione per pochi, che è l'Osservatorio quello delle denunce?

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    1. P.S.
      @By Tripudio & Chuck White
      Mi fate sapere se gli gne gne gne hanno richiesto il mio blocco nell'Osservatorio e nei siti di Guam?
      Il mio prossimo post sarà la mail ai vescovi-faraoni :-)

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  13. No, vabbè, ma persino dal manuale del tiratore scelto hanno copiato!
    E comunque, sono degli assassini quando ripetono questo concetto di "ora o mai più". Oltre a mettere agli inesperti, ai semplici e ai giovanissimi quale ero io, l'ansia di perdere il "passaggio" dell'amato Signore, instillano anche un sentimento paradossale, al vedere che i catechisti sono sicuri di conoscere precisamente l'ora e il luogo di questo "passaggio". Paradossale perché da un lato viene da credere alla loro buona fede ma dall'altro è ovvio che non possono sapere una cosa del genere. Sbruffoni e ciarlatani!

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    1. Questi trattano nostro Signore come un autobus che deve partire dal capolinea ed deve arrivare alla fermata!

      Dal Catechismo di San Pio X(mai revocato): "Dio è in cielo, in terra, in ogni luogo"

      E questo vale per l'eternità passata, per il presente e l'eternità futura.

      Cari fratelli del Cammino, meno pseudo teologia "creativa" e più assolute certezze!
      Ruben.
      ---

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  14. Scusate ho mandato una domanda nel post precedente per errore riuscite a recuperarla? Grazie! Elena

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  15. Riporto la domanda di Elena:
    Posso fare una domanda? Da quando è nata mia figlia (8 anni fa) non ho più partecipato a una Veglia Pasquale, per stare a casa con lei ed evitarle strapazzi, anche perché mio marito vuole andare a quella nc e quella parrocchiale la snobba assolutamente. Io mi rifiuto di portare mia figlia alla veglia nc e anche la bambina nonostante le insistenze di mio marito non ha nessuna voglia di sciroppati ore e ore di messa notturna. Però il fatto di non partecipare alla veglia ( parrocchiale o nc) da anni non mi fa stare tanto tranquilla, da una parte penso che per la bambina sarebbe insostenibile, anche quella parrocchiale, dall'altra non so... Faccio bene? È sufficiente andare alla messa della domenica mattina? Buona Pasqua a tutti. Elena

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    1. Cara Elena, se non fosse sufficiente, nelle parrocchie di tutto il mondo non si celebrerebbero. Sbaglio? :-)

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    2. Elena, sinceramente, io mi porrei quasi il problema contrario! la Veglia può essere più suggestiva, ma a mio parere non c'è nulla di meglio, il giorno di Pasqua, che andare a Messa santificando così la giornata. Se tuo marito viene con voi nuovamente la mattina e ne prende due, non può trarne che beneficio.😉

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    3. Sono entrambe occasioni importanti. I miei figli, tranne la più piccina, vengono regolarmente alla veglia parrocchiale da anni. Non credo sia uno strapazzo. Sono appena tornato dalla Veglia e siamo stati benissimo. Vai tranquilla, il prossimo anno, e domani a Messa.

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  16. Auguri di una Santa Pasqua nel Signore Risorto a tutti.

    A noi ex, soprattutto a chi ha ferite ancora da rimarginare, e a chi soprattutto ha perso la fede. Coraggio, Dio ci sta sostenendo e fasciando le nostre ferite per guarirci.

    Auguri agli altri amici del blog che pur non avendo fatto il cammino, ci aiutano con le loro riflessioni.

    Infine auguri anche a quei neocatecumenali che oggi saranno tristi perché con avranno sentito questa notte, nella veglia, che Dio passa. E penseranno che il PROSSIMO ANNO andrà meglio. Coraggio vi diamo una buona notizia: Il Signore passa in OGNI MESSA. Quindi non dovete passare un anno, potete già DOMANI andare a messa e rigustare la morte e resurrezione di Gesù.

    EX-NC-???

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  17. Sia lodato il Signore risorto per noi! Auguri a tutti di una Santa Pasqua!

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  18. Auguri di una Santa Pasqua a tutti.

    Frilù

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  19. Auguro Buona Pasqua a tutti. In modo particolare a coloro i quali, dopo venti e più anni di cammino, sono riusciti a venirne fuori. Un grande atto di coraggio

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  20. Santa Pasqua a tutti,

    Dorothea

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  21. Tantissimi auguri di una Santa e buona Pasqua a tutti!

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  22. Buona Pasqua di Resurrezione a tutti gli amici e lettori del blog! 😇😇💕💕

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  23. Auguri di Santa Pasqua a tutti gli amici del blog.

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  24. Elena:

    il valore della veglia non dipende dalla sua durata! Pensare così non è da "adulti" della fede.
    In tal caso se qualcuno facesse una veglia di 12 ore, farebbe sfigurare la veglia di Kiko.
    Tranquilla: la veglia in parrocchia vale eccome!

    Certo, pregare per 6 ore (se si prega davvero) è una bella cosa, e io, come già detto, non critico il Cammino per le cose belle, ma lo critico per quelle brutte.
    Non critico perciò il Cammino per la veglia-maratona, ma per ciò che nella veglia è sbagliato. A cominciare dal fatto che viene fatta separandosi dagli altri cattolici.
    E questo è un atto di DISUBBIDIENZA AL PAPA!

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    1. La veglia è fruibile anche dai non neocatecumenali, ma spesso non vengono perché preferiscono celebrazioni più brevi. Questo è il motivo.

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    2. La veglia di Kiko è di una lungaggine pazzesca perché Kiko vuole che i suoi adepti sembrino più cristiani dei "cristiani della domenica".

      La Chiesa Cattolica effettua celebrazioni più "brevi" rispetto alla carnevalata di Kiko. Dunque chi è che sbaglia? Chi segue la Chiesa, oppure chi segue Kiko?

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  25. Se sbaglio qualcuno degli Osservatori mi corregga.

    La frase biblica "il Signore passa" non fa riferimento al passaggio del mar Rosso, cioè alla Pasqua vera e propria, ma fa riferimento alla notte della decima piaga, quando il Signore "passa" e non permette la morte dei primogeniti degli israeliti.
    La salvezza dei primogeniti a causa del sangue dell'agnello sugli stipiti delle porte, che precede e anticipa la salvezza che avviene attraverso il mar Rosso, mi ricorda un po' l'istituzione dell'Eucaristia il giovedì santo che precede la morte e la Risurrezione di Cristo, di cui l'Eucaristia è memoriale: il mistero di Cristo supera il tempo.
    Ma il giovedì santo il Signore istituisce l'Eucaristia proprio perché vuole rimanere con noi fino alla fine del mondo. Non intende affatto passare, ma rimanere!
    Il senso che il Signore passa può essere utile riguardo a quelle che la Chiesa chiama le "grazie attuali", ma non l'Eucaristia.

    Non sono un teologo e spero di non aver fatto errori, ma solo di aver dato un'idea sul perché il senso del passaggio inculcato nel Cammino è sbagliato.

    Questa idea che il Signore passa è intesa in modo così fondamentalista nel Cammino che si agisce come se, finita la celebrazione, i frammenti del Pane consacrato non siano più il Corpo del Signore, tanto che si calpestano tranquillamente.
    Ma questo è sacrilegio! Meglio una veglia di un'ora e mezzo fatta bene che una veglia di 6 ore al termine della quale si danza sul Corpo di Gesù!

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  26. A questo proposito mi viene in mente qualche Domenica fa, quando al diacono è caduta una particola a terra. Fatto tutto quanto previsto per rimediare al danno, ho visto quel poveretto sconvolto. Tremava come una foglia, veramente dispiaciuto. Per dire, c'è qualche differenza con i nc.

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  27. Grazie a tutti per le sincere testimonianze. Che il Signore porti unità tra tutti coloro che lo seguono e faccia cessare queste divisioni tra cattolici di serie A e B.

    Giovanni

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