giovedì 29 novembre 2018

«Siamo andati a Vescovi!» - ecco i "vostri servitori" nella Chiesa sull'esempio di Kiko e Carmen.

Riportiamo un interessante riflessione a firma Veterano che mette a confronto l'essere "catechista neocatecumenale" alla scuola di Kiko Argüello - che falsamente ripete le parole "siamo servi inutili!" - con un Discorso nell'ordinazione di un vescovo di Sant'Agostino.
Sant'Agostino nello studio
(Caravaggio)


Chissà quante volte abbiamo ascoltato, sia nelle interminabili convivenze direttamente da Kiko, sia in quelle di riporto dagli itineranti e dagli altri catechisti, l’accento che si pone sul fatto di indicare se stessi a servizio di ogni singolo fratello e della Chiesa in genere. Un “servizio” come prolungamento visibile della mano del Vescovo che è investito a servire la Diocesi intera e unico responsabile di ogni “iniziazione cristiana” perché partecipe del mandato “Petrino”. Nella Chiesa si parla di gerarchia nel “servizio” e non nel "comando" come s’intende nel mondo, ed esso deve rimanere tale se vogliamo permanere sulle orme di Cristo. Ma forse nel cammino si è perso il significato di questa parola, probabilmente perché mai nessuno ce l’ha spiegata e noi mai ci siamo presi la briga di andare a vedere cosa significasse. Per ignoranza o per accidia, anche noi fuoriusciti in gran numero da questa setta, abbiamo permesso che questa struttura permanesse fino ad oggi, anche se ci sono da tempo molti accenni di vacillamento sia interiore che esteriore. Ma vediamo qual è il "servizio" del Vescovo a detta di uno dei primi che è stato anche dichiarato dottore della chiesa, uno dei più grandi santi: Sant’Agostino.
- Il vescovo che è vostro Capo, è vostro servitore... Il Signore ci dia, coll'aiuto delle vostre preghiere, di essere e restare fino alla fine ciò che volete che noi siamo...; che ci aiuti a compiere ciò che ha comandato. Chiunque siamo, tuttavia, non riponete in noi la vostra speranza. Mi permetto di dirvelo da vescovo: desidero compiacermi in voi, ma non trarne motivo d'orgoglio... E ora parlo al popolo di Dio in nome di Cristo, parlo nella Chiesa di Dio, parlo come umile servitore di Dio: non riponete in noi la vostra speranza, non riponetela negli uomini. Siamo buoni? Siamo servitori. Siamo cattivi? Restiamo servitori. Ma i servitori buoni e fedeli sono i veri servitori (s. Agostino Discorso nell'ordinazione di un vescovo,3,9; Guelferbytanus n°32, PLS 2, 637).
Tante sono le cose che si potrebbero capire o leggere tra le righe. Voglio solo rimarcare il fatto che per ben due volte ripete: “non riponete in noi la vostra speranza” e la seconda volta aggiunge: “non riponetela negli uomini” Forte della frase di Geremia: “Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore” (Ger 17, 5) ed ancora da quelle dette da Paolo alle comunità di cristiani appena formate: “Siete stati comprati a caro prezzo; non fatevi schiavi degli uomini!” (1 Cor 7, 23); “Siete stati chiamati alla libertà; non fatevi schiavi degli uomini” (Gal 5,13).
Benissimo, la prima parte del discorso “siamo servi” l’abbiamo sentita pronunciare tantissime volte, quella che Kiko ed i catechisti sono a servizio delle comunità, ma la seconda parte non riponete in noi la vostra speranza è totalmente assente perché loro, all’incontrario, pretendono obbedienza assoluta, quindi dipendenza incondizionata ad uomini che per la maggior parte dei casi non hanno toccato mai un libro di teologia e se conoscono  un po’ la Bibbia, la conoscono solo nei termini che Kiko ha determinato.  

Kiko dice: “Siamo 'servi inutili' che finito il servizio vengono messi da parte. Noi catechisti siamo come uno straccio che serve per ripulire un vetro sporco; una volta ripulito il vetro, lo straccio sporco non serve più e viene gettato via”. 

Mega-grafico di Don Kikolone per spiegare al Papa
come si diventa cristiani riscopritori del battesimo
in una trentina d'anni di Cammino
Non credo assolutamente che Kiko o i catechisti in genere quando predicano si sentano stracci sporchi, altrimenti non si capirebbe l’arroganza che esce dalle loro bocche e il senso di superiorità che ostentano per tenere buoni i più timorosi. Ancora di più non credo che si sentano stracci sporchi che si buttano se dopo nella vita normale si ergono a giudici anche di Vescovi e perfino del Papa che devono “iniziare” ai loro insegnamenti. 

Per capire faccio alcuni esempi:

- Nel periodo estivo, anche se per una breve pausa, a Kiko piace pescare e per la maggior parte dei casi viene invitato a trascorrere questo periodo in riva ad un lago dove qualche appartenente ai dodici o ai settantadue possiede una casetta (ma non si dice nei passaggi che bisogna vendere tutto ciò che si possiede?). Sopra la barca, di cui non si racconta mai l’entità della grandezza, si trovano i tre “magnifici” (Kiko, Carmen, Pezzi) e naturalmente chi li ospita e qualche altro “fratello” che faccia tutti i servizi affinché si assicuri il buon esito della vacanza, per apparire più “Grandi” agli occhi degli iniziatori prossimamente “Santi”. Ebbene, ogni volta che qualcuno pescava un pesce doveva passare il vaglio di Carmen che lo guardava in faccia e diceva ad alta voce: Questo pesce somiglia al Vescovo “tal dei tali”, è contro il cammino, buttiamolo via!

- Oppure, sempre Carmen, quando andavano a parlare con un Vescovo, la prima cosa che le premeva capire era se quella mattina l’alto prelato aveva pregato, in caso contrario non gli avrebbe rivolto la parola. A volte poneva a bruciapelo la domanda: “Padre, cosa diceva oggi la seconda lettura dell’Ufficio?”, tipo interrogatorio, e di questo si vantava in convivenza, quando raccontavano, lei e Kiko, le loro “visite pastorali”; esordivano dicendo la disgustosa frase: “Siamo andati a Vescovi!”. Se dopo qualcuno le chiedeva come mai non aveva aperto bocca, Carmen rispondeva che lei non parla mai con gente che non prega!

Questi non credo siano atteggiamenti di uno che veramente si sente un “panno sporco” e che dovrebbe dare l’esempio a chi lo ascolta e lo segue come tutti i veri santi, che non solo hanno dato esempi di vita edificanti, ma hanno anche donato alla Chiesa la propria spiritualità che ancora oggi viene ricordata e venerata, proprio per essere il più possibile vicino a tutti. Ad esempio quando si parla di s. Francesco d’Assisi si pensa alla povertà, s. Ignazio di Loyola all’intransigenza verso il peccato, s. Teresa d’Avìla al castello interiore, s. Caterina da Siena alla franchezza delle sue lettere contro il lassismo papale, s. Maria Goretti che pur di non peccare preferisce morire, s. Agostino e s. Tommaso d’Aquino per aver regalato alla Chiesa il discernimento opportuno per ogni situazione della vita. Ognuno può aggiungere il suo santo preferito, ma la cosa che accomuna tutti è quella di avere combattuto il peccato e di non averlo mai proposto come “Necessità” per convertirsi!  

Questi aneddoti che sopra ho riportato sono solo piccoli esempi che fanno capire come si vuole far passare il non rispetto per l’autorità ecclesiastica perché il cammino è superiore ad essa e chi si mette contro i suoi insegnamenti praticamente non esiste. Questo è il discernimento del cammino neocatecumenale, totalmente contrario a quello che la Chiesa insegna e dice di praticare, esso non si accorge della trave che è nel proprio occhio e vuole rimuovere la pagliuzza che sta negli occhi degli altri, atteggiamento insopportabile ed arrogante. La migliore evangelizzazione è l’esempio di vita dicono tutti i santi cattolici ed appena si fa notare questa cosa a qualche catechista del cammino ti rispondono che “tutti siamo peccatori” impossibilitati a fare il bene, menzogna primordiale che “Satana” mette nel nostro cuore per continuare a portarci dove lui vuole e cioè alla perdizione eterna, difatti si rende bugiardo Cristo che ha detto: “Va e non peccare più” (Gv 5, 14; Gv 8, 11) oppure di essere “perfetti” come Suo Padre (Mt 5, 48; Col 4, 12; Gc 1, 4) e se qualcuno pensa che è proprio s. Paolo che afferma ciò nella famosa lettera ai Romani (7, 14-24) significa che non ha capito niente del Vangelo e di s. Paolo.

Menzogna: in realtà è solo
"para descubrir el Kiko"!
Tantissime volte, specialmente negli ultimi periodi della sua vita, Carmen diceva che Kiko era un mostro, il demonio personificato, consigliava di non seguirlo perché era diventato come “Pippo Baudo” che riscuoteva un’ottima “audience” per il proprio tornaconto, ma non si curava della dignità del prossimo.
Attenzione! Potrebbe sembrare che a Carmen non importasse nulla della prima cosa, ossia della popolarità e spettacolarizzazione, mentre avesse davvero a cuore la seconda cosa, ossia il rispetto per il prossimo. Purtroppo non è mai stato così! Come tutti ben sanno Carmen Hernandez eccedeva nella mancanza di rispetto totale per gli altri (abbiamo visto come si comportava con i Vescovi e i Cardinali, figuriamoci con i fratelli a lei sottoposti!) che trattava con una cattiveria e un sarcasmo che solo in pochi sanno esprimere.
Allora come si spiegano i continui rimproveri furiosi che rivolgeva a Kiko per questo?
Noi un’idea ce la siamo fatta, avallata da altri comportamenti ricorrenti dell’«iniziatora»: Carmen viveva una eterna e irrisolta competizione con Kiko che le rubava costantemente la scena con la sua forte personalità. Questo Carmen non lo ha mai sopportato. Probabilmente era molto invidiosa del “carisma” di Kiko di affascinare le folle, di reggere per ore il palco, doti che lei non possedeva e quando accusava Kiko di “non aver a cuore la dignità del prossimo” pensava amareggiata alla sua di dignità che Kiko calpestava tenendola sempre in secondo piano e relegandola alla sua ombra. Della dignità degli altri a Carmen non è mai importato un fico secco, così come al suo socio. Entrambi mettevano sotto le persone. In genere "uno reggeva e l’altro menava"… ed erano botte da orbi per i poveri malcapitati.
Carmen era diventata talmente ossessiva nell’attaccare Kiko fino allo sfinimento, e sempre più col passare degli anni, che i fratelli pensavano che era diventato un gioco e alla fine si risolveva tutto in una plateale risata!
Negli ultimissimi periodi, quando si cominciò a capire che Carmen non giocava affatto, sono stati coloro che le stavano intorno – cominciando da Kiko – che hanno giocato sporco facendo credere che la Carmen cominciava a sragionare a causa dell’età, facendo di tutto perché nulla si sapesse. Difatti non si sa niente almeno dei suoi ultimi due anni di vita. Ogni tanto qualche indiscrezione raccapricciante è trapelata e solo le sorelle che la servivano sanno qualcosa che sarebbe interessante farci raccontare!

In conclusione:
Il servizio deve essere quello rivolto a rendere adulte e libere le persone in Cristo, mentre chi serve dovrebbe rimanere sempre in secondo piano, fino a quando ognuno non sia in grado di discernere da solo. Cosa che nel cammino non avverrà mai perché il cammino non finisce mai, tradendo le promesse delle catechesi iniziali. Cosa che abbiamo dimostrato tante altre volte. 

(da: Veterano)

48 commenti:

  1. Quelle ipsissima verba di Sancarmen Sanhernandez, «siamo andati a vescovi!», fa il paio con «le regalini per le cardinali» che basterebbero già da sole come dimostrazione di un atteggiamento di profonda superbia nei confronti della gerarchia ecclesiastica e di grande disprezzo per quest'ultima.

    Gli autonominati "iniziatori" (e ormai anche autonominati "santi") Sankiko e Sancarmen hanno la ridicola pretesa di portare qualcosa di talmente "nuovo" che la Chiesa si dovrebbe adeguare, a cui la gerarchia cattolica dovrebbe apporre il timbro "approvato" senza obiezioni, poiché - testuali parole di Sankiko Honoris Causa da lui pronunciate nell'Autoannuncio di Kikavvento 2018: «la Chiesa non può prescindere da noi, sarebbe un errore enorme».

    Poveracci tutti coloro che seguono i due spagnoli, «i nuovi falsi profeti» come li definì padre Pio già prima che si incistassero nella diocesi di Roma. Credono di fare un "itinerario di riscoperta" e invece vengono cooptati nella setta dei Pagatori di Decime a Kiko, dove il massimo onore possibile è quello di cibarsi degli avanzi di aragoste dei luculliani pasti di Kiko (non per modo di dire!) e di accompagnarli nella battuta di pesca sullo yacht (non per modo di dire!)...

    Poveri fratelli del Cammino! Davanti al Santissimo non si inginocchiano (alla faccia di Fil 2,10) e invece davanti a Kiko si inginocchiano (così che si capisca chi è il loro "Redentore").

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    1. Non ascoltate i venditori di chiacchiere chiesastiche. La vita di fede non esige "percorsi di riscoperta" ultra-trentennali. La fede è per i piccoli e i semplici, e ce lo ha ribadito più volte Nostro Signore stesso (cfr. ad es. Mc 10,14): e la Chiesa annovera tra i suoi santi molti bambini, che non avevano fatto alcun "itinerario" e non avevano mai pagato alcuna "decima".

      L'essenziale è solo il conoscere le verità di fede secondo quanto permettono le proprie capacità ed il vivere con le dovute disposizioni i sacramenti. I precetti della Chiesa si riducono a questo - e quando anche non sei nelle dovute disposizioni per ricevere il Sacramento, la partecipazione alla Messa festiva (cioè l'assistere al sacrificio eucaristico, dove il Signore si rende realmente presente nel Santissimo Sacramento) ti sostiene spiritualmente e a lungo andare ti incoraggia a ritrovare la tua migliore strada, quella vera.

      L'organizzazione della Chiesa - "diocesi", "parrocchie" - serve proprio a garantirti la possibilità di ricevere formazione e sacramenti con la minor fatica possibile (e addirittura noi siamo tra i fortunati che possono comodamente raggiungere a piedi una diversa parrocchia qualora gli orari o l'attitudine dei preti ci rendano fastidiosa quella a cui giuridicamente apparterremmo). Tutte le critiche che si possono muovere agli uomini di Chiesa e alla generalizzata crisi di fede, nulla tolgono a quanto detto sopra.

      In ambito ecclesiale non è necessario nessun impegno aggiuntivo - come il partecipare a qualche gruppo, associazione, movimento. Tali "impegni" hanno senso esclusivamente se aiutano a conoscere di più le verità di fede e a vivere meglio i sacramenti. Altrimenti sono una perdita di tempo e di risorse, una bidonata, una truffa, o addirittura un motivo di superbia.

      Qualsiasi "itinerario" che prometta di riscoprire la fede non può fare a meno di prendere sul serio coloro che tale fede l'hanno già vissuta e celebrata in modo esemplare: i santi. I quali, a loro volta, hanno preso sul serio l'insegnamento e la liturgia della Chiesa, poiché non trovavano alcun motivo per inventare "nuove" forme. Sulla vita spirituale dei fedeli non si fanno esperimenti.

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    2. I asu ‘d Cavour as lauda da lur, gli asini di Cavour si lodano da soli. Così dicevano i piemontesi ai fanfaroni, ai presuntuosi, a quelli convinti di essere sempre dalla parte della ragione. I somarelli del paese di Cavour, feudo di Camillo Benso, erano bruttini e forse non troppo svegli, nessuno faceva loro i complimenti, così pensarono di lodarsi da soli.

      A questo proverbio pensavamo ascoltando le boiate di Don Kikolone, tra cui specialmente questa dall'Autoannuncio di Kikavvento 2018: «Io sono un'opera del Signore. Parlo qui mosso dallo Spirito del Signore, come tutto ciò che ho fatto è stato per l'azione dello Spirito Santo».

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  2. O.T.
    Questa notte ho fatto un sogno orribile ed angosciante: Roma ed il Vaticano,
    occupati in massa dai Neocatecummenali;
    il brutto e'che tutto sembrava assolutamente vero.

    Mai risveglio fu cosi' confortante!...
    Ruben.
    ---

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  3. Sempre dall'annuncio, vi sottopongo ancora un'altro passaggio di Kiko:

    «Noi dobbiamo rispondere se vogliamo partecipare con Lui al Cielo
    Per questo ci ha messo sulla Terra, ci ha dato un corpo, ci ha dato la Torà, ci ha dato la Parola, ci ha dato la Chiesa.
    Ed ha detto al demonio che è necessaria la sua presenza perché noi possiamo rispondere a questa domanda.»

    Intanto si è dimenticato di dire che Dio ci ha dato Gesù Cristo, la Sua Grazia e lo Spirito Santo.
    Ma poi Dio che dice al demonio che è necessaria la sua presenza perché rispondiamo "liberamente" (cioè avendo altre opportunità fra cui scegliere, tra le quali naturalmente l'ineffabile Kiko annovera fare sesso con la moglie dell'amico e il furto sul lavoro) alla Sua domanda di essere suoi, secondo me è aberrante.

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  4. In sintesi: Kiko asserisce che la libertà di scelta dell'uomo non ci sarebbe se il demonio non ci offrisse l'alternativa del peccato.
    Invece non è così.
    Noi siamo liberi di scegliere Dio perché Egli ci ha concesso il libero arbitrio e, come dice il Siracide, "volle lasciare l'uomo in mano a suo consiglio" così che aderiamo spontaneamente a Lui.
    Il peccato non è un'alternativa che Dio prevede per farci essere liberi, anzi! La nostra libertà risiede nel fare il bene e nel decidere come farlo, quando, con che intensità. Non nell'avere la possibilità di fare il male.
    Ancora una volta, Kiko lega la scelta di Dio alla necessarietà di una caduta, virtuale e reale, negli abissi del peccato, per conoscere come siamo fatti "veramente".
    Questo di Kiko è un discorso demoniaco, perché è Satana a dirci che siamo inguaribili, sporchi, indegni, è che la nostra vera natura è questa, che siamo cioè figli suoi e non del Padre nostro.

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  5. Ed è in questa prospettiva che leggo lo sconvolgente articolo di oggi, per il quale ringrazio Veterano e Pax
    In particolare incollo questo importante passaggio del thread:

    Questi non credo siano atteggiamenti di uno che veramente si sente un “panno sporco” e che dovrebbe dare l’esempio a chi lo ascolta e lo segue come tutti i veri santi, che non solo hanno dato esempi di vita edificanti, ma hanno anche donato alla Chiesa la propria spiritualità che ancora oggi viene ricordata e venerata, proprio per essere il più possibile vicino a tutti. Ad esempio quando si parla di s. Francesco d’Assisi si pensa alla povertà, s. Ignazio di Loyola all’intransigenza verso il peccato, s. Teresa d’Avìla al castello interiore, s. Caterina da Siena alla franchezza delle sue lettere contro il lassismo papale, s. Maria Goretti che pur di non peccare preferisce morire, s. Agostino e s. Tommaso d’Aquino per aver regalato alla Chiesa il discernimento opportuno per ogni situazione della vita. Ognuno può aggiungere il suo santo preferito, ma la cosa che accomuna tutti è quella di avere combattuto il peccato e di non averlo mai proposto come “Necessità” per convertirsi!

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  6. Anche a me l'articolo di oggi mi ha sconvolto, così come è sconvolgente l'annuncio dell'Avvento.
    Ma come sempre, quando si parla di Kiko Carmen e Pezzi, non ho potuto fare a meno di sorridere immanginado i 3 in barca, Kiko che pesca, Carmen che sbraita e Pezzi che tace come i pesci.

    Più notizie si conoscono sulla vita di tutti i giorni della Tripode, più c'è da rimanere sconcertati. Sembrano barzellette umane.
    Da un lato però mi fanno pena, soprattutto Carmen, perché deve aver sofferto di un malessere interiore e di una depressione molto grandi.
    Spero che questa sua malattia mentale le sia valsa come attenuante davanti a Dio. Lo spero.

    Carmen che non parla coi Vescovi che, secondo lei, non hanno pregato?
    Il fatto è che mi rimane difficile immaginare Carmen che prega. Cioè, mi rimane difficile immaginarla pregare con una devozione più grande di quella che manifestava durante la Messa, da cui si assentava per fumare.
    Se, per assurdo, mi dovessi immaginare Carmen in "estasi", ma la immaginerei con la sigaretta in bocca.

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    1. "Se, per assurdo, mi dovessi immaginare Carmen in "estasi", ma la immaginerei con la sigaretta in bocca".
      Pietro,mi hai fatto fare una ricca risata

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  7. Leggere le riflessioni di Veterano, che ringrazio di cuore io per prima, ha riportato alla mia memoria tanti ricordi. Mi rendo conto che molte cose le ho rimosse col tempo. Ma oggi, quando ripenso agli atteggiamenti di Kiko e Carmen, alle loro esternazioni pubbliche in assemblea di itineranti, mi rendo conto che sono stati molto abili a istillare pian piano, come uno stillicidio, in noi che venivamo formati dalla loro predicazione ma ancor più dal loro esempio un modo di porsi nei confronti della Chiesa molto saccente e arrogante, dietro una falsa umiltà. In loro, sorprendentemente, anche l'Umiltà Ostentata diventava un "come noi non c'è nessuno" e un concedersi con liberalità, perché siamo speciali eppure stiamo qui con voi che non valete nulla.
    Spesso Kiko offendeva davvero - ma nessuno se la prendeva - quando ripeteva "Vi guardo uno ad uno e mi dico che di voi non avrei scelto nessuno!". L'Umiltà con Kiko diventava la base di un atteggiamento presuntuoso, di sufficienza, un porsi davanti a noi, che avevamo avuto il privilegio di seguirli e imitarli, come a dire: Guarda che grazia ti concedo a starti ad ascoltare!. Si sono posti come in un limbo, circondati da pochi prescelti che erano gli unici a poter godere della loro compagnia. Mangiavano a parte, vivevano a parte. Kiko e Carmen non si concedevano facilmente ed era impossibile, pur stando lì tra gli itineranti, avvicinarli e i loro prediletti si pavoneggiavano cercando nel tempo di mantenere la cerchia degli intimi sempre ristretta e riservata, inaccessibile agli altri. Chi voleva un confronto con Kiko doveva passare per loro. Ora questo chiudersi, secondo me, gli si è rivoltato contro perché ha portato ad alienarsi sempre più dalla realtà. Era patetico sentirli, già tanti anni fa, rievocare sempre le stesse imprese ardite dei primordi del cammino, raccontate mille volte, gli invii due a due "senza borsa e senza calzari" a cui avevano partecipato per fondare in cammino un poco dappertutto, "andando a Parroci e a Vescovi", vantandosi di essere stati cacciati via e aver trovato da mangiare negli angoli delle strade - miracoli, miracoli - quando erano ridotti allo stremo delle forze. I Fioretti del c.n.. Ricordo che mentre tanti di noi aspettavano gli incontri per poter parlare dei problemi, delle criticità del cammino, bastava che uno dei vecchi partisse con i ricordi dei primi gloriosi tempi che si tirasse avanti così per ore a dire e ad ascoltare sempre le stesse cose. Si compiacevano a vicenda fino alla piaggeria, tutti soddisfatti. Volevano sentire solo i successi: tutto bene! Le comunità erano 10 ora sono 25. Il tal Vescovo ha detto...il tal Parroco ci fa fare tutto...si sono alzati 20 ragazzi, 25 coppie, 30 ragazze. La mia catechista un giorno, prima dell'ennesimo incontro mi disse, consapevole dei disagi che si moltiplicavano: "Kiko mi ha detto, "ma quella ragazza sta sempre male?" Dite quello che fate e basta, Kiko non vuole problemi!" (storico!)
    E ora a che stiamo? I problemi si sono sommati ai problemi, loro continuano nel loro "mondo che non c'è" a sognare, come vecchi commilitoni che ricordano la guerra del 15/18 (come suol dirsi), con imprese vere o inventate e si crogiolano nel nulla, mentre tanta gente continua a mettere a rischio la propria vita e quella dei propri figli gettandola nelle loro inaffidabili mani.
    Solo noi vediamo questi rischi? Mi domando?
    Ora trovo conferma delle mie più estreme analisi in cosa?
    Nelle esternazioni kikiane.
    Come dice Tripudio nelle "boiate di Don Kikolone, tra cui specialmente questa dall'Autoannuncio di Kikavvento 2018: «Io sono un'opera del Signore. Parlo qui mosso dallo Spirito del Signore, come tutto ciò che ho fatto è stato per l'azione dello Spirito Santo»."

    Pax

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  8. Continuazione:

    Non so se c'è bisogno ancora di argomentare. Comunque tutto quello che sta avvenendo è solo la logica conclusione di tutto quanto ho descritto essere stato l'andazzo insopportabile del cammino dal primo giorno della sua escalation fino ad oggi che non "escalation" più. Ora sono solo patetici. La maschera cade, si vede il vero volto.
    Una sola domanda permane: Ma quelli che continuano a buttare la loro vita dietro alle kiko/ispirazioni senza opporre nè un "ma" nè un "bah" stanno bene con la testa? Ma si rendono conto su che china si sono messi? Dove finiranno la loro corsa dietro un pazzo megalomane di questa portata?

    Non so se riesco a spiegarmi. Ma la pietra la butto nello stagno lo stesso perchè la stanchezza è tanta, è al colmo e non basta neanche sorridere più per quanto sono assurdi; purtroppo c'è solo da piangere lacrime amare, per noi e per chi oggi gli sta ancora dentro invece di andare via tutti e lasciarlo solo quel pazzo di Kiko, che magari solo così si poptrà ravvedere, forse, prima che sia troppo tardi.
    Cosa dobbiamo vedere ancora, ragazzi, sveglia! Dopo che Super-Kiko ha detto:

    «la Chiesa non può prescindere da noi, sarebbe un errore enorme»

    Pax

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  9. Aspettiamo con ansia il KikoAnnuncio del KikoAvvento 2018!
    Signore, pietà!

    Pax

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    1. In ogni caso, come ho già detto in altre circostanze, anche se non ripetesse in italia dette boiate, non si può far finta che non le abbia dette.

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    2. Intanto becchiamoci la registrazione della "Fundación Obra Artística Kiko Argüello"

      https://infovaticana.com/wp-content/uploads/2018/11/BOE-A-2018-15209.pdf

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  10. Quando ho scritto l'articolo, ancora non era stato fatto l'orribile annuncio di Avvento, penso che esso sia una conferma di quello che ho scritto!
    Veterano

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  11. Accidenti Mav!

    Kiko aveva detto che stavano provvedendo per un Museo che custodisse le sue opere,
    ed ecco apparire la Fundación Obra Artística Kiko Argüello.

    Patronato.

    Don Rafael Tomás Gómez de Salazar, don José María Martín Sánchez, don Juan
    Rosas Díaz, doña María Luisa Gómez Nebreda y don Francisco-Sebastián Olivares
    Bogeskov.
    Cargos:
    Presidente: Don Rafael Tomás Gómez de Salazar.
    Vicepresidente y Tesorero: Don José María Martín Sánchez.
    Secretario: Don Juan Rosas Díaz.
    Vocales: Doña María Luisa Gómez Nebreda y don Francisco-Sebastián Olivares
    Bogeskov.

    CHI SONO TUTTI QUESTI DON?

    Fines de la Fundación.

    Promover, sostener y ayudar a la preservación, conservación,estudio y difusión de la
    obra artística de don Francisco José Gómez Argüello Wirtz, conocido como Kiko
    Argüello, en su más amplio sentido, incluyendo, por tanto, la obra pictórica, escultórica,
    arquitectónica, musical, literaria o de cualquier otro tipo creada por Kiko Argüello, así
    como la realizada por colaboradores o artistas cercanos, buscando siempre el equilibrio
    entre el disfrute de las obras por la generación presente y su preservación para las
    generaciones futuras, incluida la exhibición de todo lo anteriormente mencionado.
    Llevar a cabo y promover actividades formativas en relación con el arte, haciendo
    especial hincapié en el arte sacro.
    Colaborar con la evangelización llevada a cabo por el Camino Neocatecumenal,
    aprobado por el Vaticano el 11 de mayo de 2008, por Decreto del Pontificio Consejo de
    Laicos.

    QUESTO LO SCOPO DELLA FONDAZIONE!

    Oh Kiko, ma come fai a consentire tutto questo?
    Quanto sei lontano dalla "missione" nella Chiesa che ti era stata affidata!
    Certo se Carmen fosse ancora al tuo fianco questo non lo avrebbe consentito! Oppure no? Infondo ha ceduto su tanti punti, fino ad affiancarti nell'accettare anche lei la "laurea honoris causa"; dopo che ne avevi conseguite due senza coinvolgerla si fece sentire e volle accorciare le distanze, pretendendo di riceverla anche lei, almeno una, accanto a te che oramai eri alla terza! Entrambi personaggi stani e pieni di contraddizioni, senza dubbio.

    Ora una conclusione possiamo trarla. Dal momento che le comunità sono sempre più ridotte, per numero e consistenza; quelle esistenti subiscono fusioni su fusioni...ma l'emorragia continua e alle catechesi non va più quasi nessuno. Gli annunci in Parrocchia una barba, per le case nessuno li sopporta, nelle piazze non si possono guardare e sentire.
    Ora Kiko cerca la sua immortalità, in un personalismo esasperato. Mentre tutto va a rotoli pensa a salvare se stesso! Servo inutile dei miei stivali! Egli ha tolto dignità e identità alle persone, annichilendole nelle comunità cristallizzate come statue di sale inutili...un sale che non si scioglie e non dà sapore a che serve?
    Ora chiamate Sgarbi per far valutare la obra artística de don Francisco José Gómez Argüello Wirtz, conocido como Kiko
    Argüello e poi ne riparliamo.
    Un'altra fatica inutile che produrrà un'inutile opera di cui non resterà pietra su pietra.
    Un pensiero pieno di dolore per le tante famiglie che stanno sparpagliate per il mondo in nome di un progetto fondato sull'idolatria.

    Pax

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    1. "incluyendo, por tanto, la obra pictórica, escultórica,
      arquitectónica, musical, literaria o de cualquier otro tipo creada por Kiko Argüello"
      ...pittura, scultura, architettura, musica, letteratura...quale altro settore resta da colonizzare Francisco Wirtz detto Kiko?
      Manca il balletto, la giocoleria, lo spettacolo circense, le arti marziali, l'origami... non sia mai che il Maestro decida di espandere il proprio estro artistico anche in questi ed altri ambiti!

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    2. soy de madrid os sigo bastante, al igual que sigo cruxsancta, soy hijo de catecumenos de kiko, es una fundacion que se han inventado aqui, nada..chorradas.. al igual que chorradas son el equipe de pintores, el equipe de restauracion (que no son lo mismo que los pintores ¡ojo!), el equipo de musicos, el equipo de profesores itinerantes (gente de lcamino de la primera hora, docentes bien formados que trabaja en alguna universidad -aqui tenemos varios en la francisco de victoria por ej- que a parte dar sus clases bien pagadas en una uniersidad -publica o privada- y tener mujer e hijos -varios- se dedica a viajar por los seminarios red mat del mundo dando charlas y clases a los seminarobotistas de los redsmats). en fin.. todo esto no es evangelizacion, simplemente sirve para agrandar el nombre de kiko y de los que le van detras.. a quien no le gusta ser reconocido aclamado escuchado? eso es. vanagloria. aunque ellos no lo ven asi. todo con humildad. ¡a la mierda! de paso se mueve dinero claro. saludos hermanos

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  12. Ebbene, ogni volta che qualcuno pescava un pesce doveva passare il vaglio di Carmen che lo guardava in faccia e diceva ad alta voce: Questo pesce somiglia al Vescovo “tal dei tali”, è contro il cammino, buttiamolo via!

    Non so se vi rendete conto della gravità della cosa. Mi chiedo se, oltre a buttare via i pesci che assomigliavano ai vescovi faraoni, si dilettava a trapassarli con qualche spillone...non mi stupirei avesse praticato la macumba sui vescovi poco propensi ad accettare in diocesi il cammino.
    Purtroppo, la superstizione, anche nel clero, è grande, e le notizie di vescovi fulminati dopo aver rigettato la creatura dei due spagnoli sono state diffuse ad arte, mentre veniva predetto un "grande futuro" ai porporati "amici".

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  13. Kiko sta dando i numeri ma questo non cancella il fatto che quando era sano di mente ha insegnato ambiguità ed eresie corredate da strafalcioni liturgici.

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  14. Grande Veterano, grande Pax, la vostra opera è santa e spero con tutto il cuore che vi sia data occasione di parlare contro la canonizzazione di quella megera.

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  15. Buongiorno a tutti. Oggi è S. Andrea apostolo di Cristo. E mentre sto facendo le lodi (in comunione con tutta la chiesa..... e spero anche con voi) mi è sorta nel cuore questa domanda da porvi: ma se +\- nei prossimi 10 anni Carmen sarà canonizzata (cosa molto probabile) come farete a parlare ancora male di lei?

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    1. Grazie per la grossa risata che mi hai fatto fare. La santificazione di Carmen è "molto probabile"? Ne sei proprio sicuro? Quando venne eletto Papa Francesco vennero qua a scrivere che SICURAMENTE sarebbe andato a celebrare a Porto San Giorgio con tutti i crismi che Kiko comanda. Sono passati 5 anni e stiamo ancora aspettando. Amico mio, I soldi non possono comprare tutto..

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    2. Riecco il nostro affezionatissimo troll che alle sette del mattino "fa le lodi a Kiko" pensando a questo blog, poi dopo (o durante?) le "lodi a Kiko" si connette a questo blog, legge questo blog, commenta questo blog... quotidianamente dà più tempo a questo blog che alla preghiera. Ogni mattina si sveglia bramoso di farsi venire un travaso di bile, e perciò apre questo blog. È un caso patologicomico, non si capisce se più comico o più patologico.

      Anzitutto ricordiamo a tutti ciò che i fedeli cattolici già sanno bene:

      - la liturgia delle ore è un dovere dei sacerdoti e dei consacrati, non dei laici, tanto meno dei laici che sono allergici al rosario e alle altre preghiere, ancor meno ai laici che vogliono scimmiottare i sacerdoti e soprattutto di vantarsi di aver pregato ("hanno già ricevuto la loro ricompensa");

      - la liturgia delle ore andrebbe recitata per intero, non solo le lodi (altrimenti sarebbe come dire: "ogni domenica vado in chiesa ma solo per la seconda lettura della Messa, poi vado subito via");

      - per essere in comunione con tutta la Chiesa occorre professare le verità di fede di tutta la Chiesa e vivere i sacramenti (dunque la liturgia) di tutta la Chiesa; ma questo non è il caso dei neocatecumenali, che professano strafalcioni dottrinali e celebrano carnevalate liturgiche e nel frattempo, mentendo, si autoproclamano "in comunione con tutta la Chiesa";

      - Sancarmen Sanhernandez sta probabilmente bruciando nel profondo dell'inferno poiché per una vita intera ha pubblicamente e accanitamente devastato la spiritualità di un vero e proprio popolo e non ha mai dato pubblicamente segno di ravvedimento. Invocarla significa attirarsi influssi diabolici e altri danni spirituali. Fabbricare falsi "miracoli" da attribuirle, significa tentare di truffare non solo la Chiesa ma anche il Signore stesso. Ma il sullodato troll, addestrato dal Cammino al sadomasochismo spirituale, desidera sentirsi ripetere continuamente queste cose, gode al sentirle;

      - comico anche il fatto che quando Kiko ha proclamato che "senza dubbio" sarà canonizzata, i soggetti come il succitato troll non si sono chiesti quale potere il laico Kiko abbia per anticipare il giudizio della Chiesa, ma hanno considerato la Parola di Kiko infallibile al pari della Parola di Dio;

      - per "parlar male" di Kiko e Carmen basta raccontare con sincerità e precisione le loro gesta, le loro parole, i loro atteggiamenti. L'internet contiene una vasta quantità di propaganda neocatecumenalizia scritta da tanti kikos (persino da quelli in buona fede), eppure il summenzionato troll passa le sue giornate a compulsare questo blog.

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    3. Punto primo, potevi risparmiarti di farci sapere che certe ispirazioni ti vengono mentre fai le kiko/lodi.
      __________________________
      Anche perché come ispirazione è ambigua, non mi pare suggerita dall'Angelo Custode o dallo Spirito Santo: ti sorge nel cuore di chiedere a noi come faremo ancora a parlare male di Carmen nei prossimi 10 anni, quando sarà quasi certamente canonizzata?
      Il che significa che, essendo vere le cose che noi raccontiamo, visto che non le confutate mai nel merito, la canonizzazione la state aspettando come l'approvazione degli Statuti - un'altra foglia di fico - per tappare la bocca a chi ogni giorno vi mette davanti la vostra disobbedienza. Per essere chiari, il cammino che voi fate non rispetta gli Statuti, per cui è fuori dall'alveo della Chiesa.
      Complimenti! Qui state tenendo un atteggiamento simile. Stai dicendo che le vostre bugie, la finta Carmen che avete creato dopo la sua morte, avrà la meglio? Perfino nel santino che venerate, diffuso da Kiko il falsario, non c'è niente di lei. Voi tutti lo sapete molto bene.
      ____________________

      Dice il Signore: Non fate come gli ipocriti che ostentano di fare lunghe preghiere per essere ammirati dagli uomini.....tu invece, quando preghi, chiuditi nella tua stanza e prega il Padre tuo nel segreto e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà.

      Poi, parliamoci chiaro, dal tipo di ispirazione che ti è venuta, mi domando con chi vi mettete in comunione quando pregate - obbedendo a Kiko fin nei più piccoli particolari procedurali -?
      Date la prova che il vostro pregare alla Kiko/Carmen maniera vi serve per sentirvi i migliori. Nessuno è come voi, neanche i Vescovi o i Parroci (RILEGGI NEL POST ANEDDOTO DI CARMEN CHE FA IL TERZO GRADO AI VESCOVI), non parliamo dei laici (secondo voi siete gli unici a fare le lodi e la preghiera di un quarto d'ora in particolare).
      Ma se ciò che fate vi serve per diventare degli scribi e farisei ipocriti, giudicando tutti gli altri, a cosa vi serve? Ad andare all'inferno per la famosa via larga, un'autostrada a senso unico, complimenti.

      Intanto calate la cresta, a Roma alla Congregazione per le Cause dei Santi ci saremo anche noi con una robusta documentazione, poi vediamo come finirà la storia.

      Pax

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    4. Ti rigiro la frittata, solo per un esercizio ludico. E se Carmen, e in rapida successione Kiko, NON venissero canonizzati ( cosa molto probabile ) come ti troveresti tu a gestire nel tuo cuoricino tutte le ispirazioni millantate fin'ora. Cosa ti rimarrebbe in mano per aver seguito uno che credevi santo ed invece non lo era per niente?
      n.n Guarda che in passato era stato detta la stessa cosa per lo statuto, dopo l'approvazione chi potrà dire qualcosa contro, ebbene lo statuto è lettera morta e di conseguenza siamo autorizzati ancora di più a fare le pulci ad un cnc che non trova, o meglio non vuole trovare, una vera collocazione nella Chiesa. Attento quindi a brandire "clave" che poi ti si possono ritorcere contro. Il mio è solo un consiglio, tieniti il dubbio, perchè le certezze a volte ti si ritorcono contro.

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    5. Carissimo ti consiglio di ascoltarti questo video, ti sarà utile:

      https://www.youtube.com/watch?v=6NtTQ-slPyY

      Fallo ascoltare anche agli amici tuoi, cioè tutti quelli della tua brigata.

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  16. Carmen testimonial Marlboro! Subito!

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    1. ormai è proibito altrimenti sarebbe stata una ottima testimonial

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  17. Vi ricordate la pesca miracolosa del 153 grossi vescovi di cui Kiko si vantò dopo una convivenza alla Domus?
    Ebbene, ora quella uscita è molto più comprensibile!
    Da sempre i due spagnoli andavano "a vescovi", così come le persone normali vanno a funghi, blandendoli, portandogli "le regaline", bullizzandoli, minacciandoli, gettando su di loro oscure o luminose profezie, addirittura fantasticando su di loro nei momenti di relax sulla barchetta (tre eretici in barca) e buttando via i pesci che assomigliavano ai presuli riottosi verso il cammino.
    Sapendo poi che Kiko si affidava regolarmente ai servigi di una indovina/santona, il quadro comincia a delinearsi: questi due fanatici hanno basato la propria attività e la propria predicazione su una visione superstiziosa e miracolistica, sommariamente riverniciata di cristianesimo, che ora Kiko, nella sua vecchiaia, ci sta rivelando: estasi, visioni, preveggenza, ricerca superstiziosa di "segni" di conferma della propria opera, anche nelle disgrazie altrui, mitomania, esaltazione del ruolo del demonio.
    A questo punto lo Spirito Santo ha un gran lavoro da fare nel correggere nelle orecchie di chi ascolta tutta questa morchia! Ma confido in Lui.

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  18. Brava Valentina hai delineato un quadro molto convincente. Oramai abbiamo chiavi di lettura sufficienti per definire il tutto.
    Prendere la Chiesa in mano per i Vescovi è una genialata senza pari.
    Essendo l'iniziazione Cristiana incardinata nelle diocesi.
    Ecco perché nelle convivenza di itineranti una buona parte del tempo era dedicata alle visite ai Vescovi. Quando un'equipe riferiva di qualche Vescovo particolarmente ostile, col quale era impossibile dialogare, Kiko e Carmen tendevano ad innervosirsi e redarguivano l'interlocutore dicendo: "Ma ti sei spiegato bene? Hai parlato, hai insistito? Perché il Vescovo non ti capisce? È colpa tua". Mai una mezza volta una riflessione per dire forse dovremmo correggere noi il tiro.
    Ricordo in particolare la Lombardia, al tempo in cui c'era il Cardinal Martini. L'equipe itinerante era guidata da una coppia di Roma, Marco Gennari e Milvia della Parrocchia dei Martiri Canadesi.
    Il poverino raccontava sempre disfatte e Carmen e Kiko ogni volta gli davano addosso.
    Questo è un piccolo esempio.

    Pax

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    1. Non si è mai dato pace che qualcuno potesse mettere in discussione niente di quello che lui, ispirato, imponeva. Non conosce il confronto con le "diversità", che nella vita normale sono una infinita fonte di crescita, infatti il cnc non è cresciuto si è ammuffito nella sua cristallizzazione. E questo atteggiamento lo hanno TUTTI dentro il cnc, non sono in grado di interagire con nessuno fuori dal cnc.

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    2. Mi ero dimenticato una riflessione.
      Se un catecumeno si lamentava che nella vita lo osteggiavano, lo calunniavano, e quant'altro, la risposta era sempre, se la gente ti dice queste cose tu gli hai dato adito di pensarle. Lo stesso ragionamento MAI è valso per lui e le sue "trovate". Un vero servo è incline alle critiche, per usare le sue stesse parole "se a San Francesco aveste detto sei un egoista lui avrebbe risposto, si hai ragione sono egoista, molto più di quello che credi tu".
      Come più volte ribadito da Pax Kiko non crede neanche alla sua predicazione.

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    3. Grazie Mav come sempre per le tue riflessioni. Insieme arriviamo sempre ad ulteriori conclusioni.
      Quello che tu dici è vero. Gli scrutini nel cammino sono strutturati così.
      Quando qualcuno riferisce di conflitti nella sua vita, di incomprensioni, il catechista ti porta sempre a guardare che la causa sono i tuoi peccati con l'immancabile condimento della superbia. Per cui dicono: il Signore lo ha permesso perché tu veda i tuoi peccati, che tu sei peggio, che non meriti niente. La cura buona per tutte le patologie, come l'aspirina, vai a chiede re perdono e umiliati. Rispondi alla domanda: "cosa mi dice il Signore con questi fatti?"

      Pax

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  19. Ovviamente Kiko mai si pone la domanda di cosa il Signore vuole dirgli con tutti questi Vescovi contro. Li qualifica come il male, faraoni e quant'altro, non esiste il dubbio che a sbagliare sia lui manco una mezza volta, che debba correggere qualcosa. C'è lo ha detto nell'ultimo annuncio: ci assicura - CON QUALE AUTORITÀ? - che tutto quello che ha fatto è stato SEMPRE per ispirazione divina. Dire che il soggetto è estremamente pericoloso è dire poco.

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    1. Ce lo ha detto.....anche il correttore ci si mette!

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    2. "Dire che il soggetto è estremamente pericoloso è dire poco"
      Amaramente devo constatare che lo è sempre stato, sono io che non me ne sono mai accorto, o forse voluto accorgere. Tutti intorno a me si fidavano ed io come una capra dietro a loro, che erano inconsapevolmente "clonati" a sua immagine e somiglianza.

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    3. Tranquilli, non siete stati i soli, io ho dovuto scontrarmi con uno dei loro peggiori elementi per capire "Dove sta andando il carisma del cammino neocatecumenale".
      Lo sentite questo silenzio "assordante" sul blog?
      Zero argomenti, zero commenti, zero pensieri diversi da quelli ispirati dai loro "mentori".
      Hanno fatto il loro tempo, ora è tempo di tirarsi da parte.
      Eutanasia di un "falso" movimento cristiano.
      LUCA

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  20. Anonimo delle 7,01 che deve fare sapere a tutti che stava facendo le Lodi. Chi lo ha detto che sto parlando male di Carmen e Kiko? Io sto raccontando fatti di cui sono stato testimone, sei tu che l'hai interpretato così perché il tuo cuore è marcio e già ti rendi conto che tante cose non vanno più per come te le Hanno annunciate. Carmen non la faranno mai santa nella chiesa cattolica e se la faranno significa che perdono un fedele, io.
    Veterano

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  21. Pax: Kiko e Carmen erano inaccessibili. Un buon metodo per alimentare la loro "leggenda".
    L'umiltà non separa dai più piccoli, ma si fa "tutto a tutti". La superbia coltiva il culto della personalità.

    Anonimo delle 7 e 01: possiamo ammettere tutto, anche l'assurdo.
    Se la Chiesa la farà santa? Ne prenderei atto.

    Ma è un assurdo. Per quale motivo dovrebbe essere riconosciuta l'eroicità delle "virtù" di Carmen?
    Quale eroicità? Ma soprattutto: quali virtù?
    Ti sembra possibile che una persona che DETESTAVA il culto mariano possa essere canonizzata?
    Basterebbe solo questo per dare la CERTEZZA ASSOLUTA che Carmmen non sarà MAI canonizzata.
    Essere mariani è condizione di cattolicità. Di conseguenza chi detesta il culto mariano, sta certo che non è cattolico.

    Piuttosto: se la Chiesa, come è probabile, tra +/- 10 anni imporrà al Cammino di cambiare drasticamente, proprio nel senso auspicato dagli OSSERVATORI, pena essere riconosciuti come NON cattolici, tu come la prenderesti?

    E se Kiko si rifiutasse di cambiare le cose e si separasse dalla Chiesa, che faresti?
    Io penso che alcuni camminanti, con grande frustrazione, lascerebbero il Cammino per tornare alla Chiesa, ma altri seguirebbero Kiko.

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  22. Ricopio:

    Lo sentite questo silenzio "assordante" sul blog?
    Zero argomenti, zero commenti, zero pensieri diversi da quelli ispirati dai loro "mentori".
    Hanno fatto il loro tempo, ora è tempo di tirarsi da parte.
    Eutanasia di un "falso" movimento cristiano.

    LUCA

    Riflettevo anche io questo. Vedi se vengono qui a controbattere, a confutare quanto Veterano descrive. Mai i cari catecumeni convinti vengono sul blog con uno straccio di argomento semplicemente perché non ne hanno. Alcuni atteggiamenti arroganti di Carmen, presuntuosi, irrispettosi, sono stati passati alle truppe come grande libertà dell'iniziatora che non aveva bisogno né necessità di compiacere nessuno.
    Sì, avete compreso bene! Con Carmen i difetti diventavano virtù, da imitare anche, e quanti danni ha prodotto questa piaggeria in anni di cloni scimmiottanti.
    Carmen spesso in assemblea tranquillamente prendeva a cattive parole chi voleva, strattonava Kiko, sbeffeggiava qualche sprovveduto fratello che aveva atteggiamenti dimessi o semplici, magari qualche seminarista giovane o qualche famiglia in missione che si trovava per la prima volta davanti alla Carmen. Gli itineranti erano di altra pasta. Non per niente si autodefinivano "teste di cuoio" duri e puri, spietati, insensibili. Tutti alla scuola di Carmen e Kiko.
    Ora vediamo come questi bei caratteri verranno spacciati per "santità" canonizzabile.
    Siamo più curiosi di voi di vedere come finirà la storia.

    Il pregio di Carmen èche era sfrontata. Kiko più ipocrita, sapeva camuffarsi.
    Era lui che richiamava Carmen quando eccedeva in pubblico, Kiko le diceva "Carmen, Carmen, smettila, che dici! Che fai!" Che faceva Carmen secondo voi? Mandava Kiko sonoramente a quel paese senza tante cerimonie. Insomma. Non è che si andava a fumare la sigaretta durante l'abbraccio di pace e l'offertorio di nascosto, un poco alla chetichella, macché.....mentre usciva dalla tenda già aveva in mano sigaretta e accendino. Difficile incontrare una simile sfrontata.

    Pax

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    1. Senza contare l'effetto CATTIVO ESEMPIO che non va sottovalutato.
      Quanti facevano la stessa cosa che mai sarebbe passata loro per la testa se non l'avessero vista fare a Carmen? All'offertorio fuori c'era una schiera di santi itineranti fumanti.

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  23. I postulatori delle cause di canonizzazione devono tener conto di tutto, ma proprio di tutto ciò che si dice o si sa del candidato alla santità.
    Nel caso di San Giovanni Paolo II, per esempio, c'è un capitolo dedicato al bacio del Corano, vicenda che neppure siamo sicuri sia veramente accaduta: però è stata analizzata e sono state espresse molte circostanze attenuanti per quest'azione così poco opportuna.
    Immagino il postulatore della causa di canonizzazione di Carmen, quante camicie dovrebbe sudare!
    "La Hernàndez è stata cacciata dal convento delle suore missionarie, ma probabilmente perché era troppo devota per i loro standard...fumava come un turco, era tabagista al punto di farsi arrestare in aeroporto, ma in realtà erano tubetti di incenso aromatico...strappava i rosari dal collo delle ragazzine ma solo perché voleva donare loro delle corone benedette a Loreto...nessuno le ha mai visto un sorriso perché aveva la mascella slogata...nascondeva sotto il sarcasmo il troppo affetto per le anime che si affidavano a lei...era depressa, bipolare, schizoide per potersi sentire vicina ai malati di mente..." e così di seguito, fino ad affondare nel ridicolo più totale.

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  24. http://kairosterzomillennio.blogspot.com/2018/11/kiko-arguello-annuncio-di-avvento-2018.html?m=1

    Frilù

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  25. saia Paolo Geremia

    SOTTO IL SOLE DEL CAMMINONEOCATECUMENALE

    Edizioni IPG

    via Della Resurrezione 3
    33333 Rocca di Fuoco

    Entrò dalla porta Piero, era tutto preoccupato e arrabbiato, aveva pensieri profondi, e non sapeva come risolverli. Enzo stava seduto nella cucina, davanti al focolare, ed anche lui era preoccupato come Piero. Piro andò da Enzo e sedette in una sedia vicino al focolare.Entrambi erano immersi nei loro pensieri tenebrosi, ed erano concentrati per risolvere i problemi che si presentavano all'orizzonte come tempeste.

    Piero disse a Enzo: -Come faremo ora?Abbiamo tantissime spese e non entrano più persone che ci devono dare i soldi-

    Enzo:- colpa dei fuoriusciti!Maledetti!Che siano maledetti! Ho il mutuo e non so come fare!
    Piero:- beato te Enzo! Tu hai solo il mutuo della casa. Io ho acceso diversi prestiti, auto, casa, televisore per le partite della Juve, internet per vedermi programmini, e altro. Una marea di spese. Prima era tutto semplice, bastava dire alla massa: fratelli non site attaccat al denaro! E giù soldi a palate. Ora, niente, pochi spiccioli.

    I due erano molto preoccupati, e dentro di loro entravano ensieri bui e tenebrosi. Dietro il nemico li manovrava. Il nemico stava aspettando questo momento per entrare e fare scempio dell'anima dei due malcapitati.

    Piero: -è colpa di quelli del Blog. Hanno diffuso i segreti, e ora sanno cosa c'è dietro.

    Enzo: -dovremmo trovare una soluzione. Altrimenti siamo finiti.In più io, come sai caro Piero, sono responsabile della raccolta fondi per le Domus e Seminari. Mi devo occupare di tante cose: marmi di Carrara, lampadari di Murano, collonne a forma di fuoco, statue di bronzo, pavimenti, giardini, vetrate, e tanto altro. Ci servono una marea di soldi.

    Piero:- è colpa dei fuoriusciti! Maledetti! Hanno fatto girare la voce che per evangelizzare basta essere come gli Apostoli, che andavano senza nulla, perchè basta il cuore per portare Gesù. Maledetti! Avevo inserito mio cugino nella fabbrica dei marmi, e mio figlio in quella dei lampadari, e mia sorella nella ditta del materiale edile. Tutto rovinato. Maledetti!

    Enzo:- se li prendiamo gliela faremo pagare cara! Molto cara! Tutti i soldi non presi e persi.

    Piero: -pensa Enzo, una volta ho passato la busta nera, mentre avevo il conto in banca pieno, e mancavano dei soldi. Sono uscito, dopo il conteggio, ecco che ho detto: fratelli, non siate attaccati al denaro! Forza! Il denaro è il nostro nemico! E soldi su soldi, tanti soldi, ho affondato le mani nei fogli, e non riuscivo a credere ai miei occhi. Ce ne erano il doppio di quelli cercati.

    Enzo: - e cosa hai fatto?l i hai restituiti?

    Piero:- che dici Enzo!?Restituire i soldi donati!?Non si restituiscono!

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  26. Enzo:- cosa hai fatto con il di più?

    Piero: li ho usati per i poveri della Comunità e le spese varie. E' venuto il povero di mio figlio,e ho dato una somma, poi il povero di mio cugino, ed un'altra somma, poi il povero dell'amico mio, ed altra somma. Caro Enzo, la carità la devi saper fare. Tu devi essere bravo a distinguere chi ha veramente bisogno, da chi non ha bisogno. Pensa un giorno mi è venuto un padre di famiglia, disoccupato, e mi ha chiesto i soldi. A quel punto lo Spirito mi ha detto dentro di me: costui è ricco!Ho capito subito che aveva un ricco parente al quale poteva chiedere, e non h dato nulla. A me basta uno sguardo per capire chi ha bisogno e chi no.

    Enzo:-hai dei grandi doni dallo Spirito. Si vede che il Cammino ti ha fatto bene. Dio ti ama così come sei e ti fa dei grandi doni. Eh! Il Cammino! Se non ci fosse saremmo perduti!

    Piero:- caro Enzo a me il Cammino ha fatto dei grandi doni. Vedo i peccati del prossimo, vedo la storia del prossimo, vedo quando il prossimo è in comunione con il Cammino, capisco cosa ha in testa, e che grado di spiritualità ha. Ti insegno un metodo infallibile, dono del Cammino. Quando passi la busta, e ci sono un tot di fratelli,e la busta non contiene almeno €100,00 a fratello, ecco che hai degli increduli. A quel punto devi salvare le anime. Ti devi adoperare, perchè non c'è cosa più brutta di un fratello attaccato al denaro.Rovinerebbe la Comunità e lo spirito della comunione tra i fratelli.

    Enzo:- secondo me ti faranno santo! Un domani si verranno a sapere le tue gesta, il tuo spirito, e ti faranno santo.

    Piero:- Enzo, il Cammino deciderà se sarò santo. Non sono io. Meglio non pensarci.

    Seguirà il racconto di Enzo e Piero.

    Alla prossima puntata.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  27. "Il va e non peccare più" per me rappresenta il più alto grado concesso alla libertà e responsabilità dell'uomo; lontanissimo dell'incapacità di non peccare predicato dai nc. E come ultima istanza, la Sua misericordia...

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