venerdì 8 novembre 2019

Quel seminario R.M. soppresso dopo 9 mesi per "omosessualità"

Polonia: "prima comunione"
secondo il rito neocatecumenale
Negli anni '90, mons. Jan-Pawel LENGA invitò il Movimento Neo-Catecumenale [qui di seguito abbrevierò “MNC”] alla sua diocesi di Karagandà nel Kazachistan.

Il lavoro preparativo fece l’allora p. Athanasius SCHNEIDER, adesso Vescovo Ausiliare sotto mons. Tomasz PETA nella capitale di Astanà.

Mons. Lenga, un ucraino che anteriormente apparteneva alla Congregazione polacca dei Padri Mariani, con sede a Licheń in Polonia, permise al MNC di aprire nella sua Diocesi di Karagandà un seminario [neocatecumenale] “Redemptoris Mater”, che appena nove mesi più tardi fece chiudere canonicamente.

I Padri Mariani, suoi Confratelli, avevano ed hanno tutt’ora una parrocchia a Karagandà dove non nascondono il fatto che vogliono spandere il MNC a tutte le parrocchia della Diocesi e oltre e perfino ovunque nell’ex-Unione Sovietica!

Con i sei milioni e mezzo di euro avuti dalla veggente austriaca signora Agnes RITTER, a cui la Madonna avrebbe chiesto di costruire una Basilica nelle montagne dell’Altaj, il vescovo Lenga (più tardi arcivescovo) ed il futuro vescovo Schneider, cominciarono nel 2002 la costruzione di una nuova Cattedrale dedicata alla Madonna di Fatima. Io arrivai a Karagandà una settimana prima che il Nunzio, mons. Miguel Maury Buendía, chiese a mons. Lenga nel 2011 di ritirarsi “pro bono pacis” alla Casa Madre dei PP. Mariani a Licheń. Una volta terminata la nuova Cattedrale, lo stesso Nunzio mandò mons. Schneider come vescovo ausiliare ad Astanà nel 2012.

Nel 2013, Mons. Lenga mi spiegò personalmente che si è visto costretto di chiudere il seminario “Redemptoris Mater” per causa di casi di omosessualità.

Aggiunse: “Il mio più grande errore è stato di non aver mandato via da tutte le Diocesi dell’Asia Centrale sotto la mia giurisdizione tutto il MNC. Dato che era soltanto un movimento catechetico, avevo permesso a loro di continuare a fare la neo-evangelizzazione, pur proibendo loro quasiasi attività liturgica. Ciò fu il mio più grande errore, perchè mi fecero una campagna di opposizione in tutte le parti, e adesso mi ritiro ‘pro bono pacis’.”

Concludo dicendo che dovrò assolutamente leggere il libro del P. Ariel Levi di Gualdo, permettendomi di sottolineare il grande valore stilistico del libro del P. Enrico Zoffoli, c.p., che critica Kiko in base alla di lui incoerenza con i documenti del Vaticano II che pretende di apprezzare tanto.

P. Zoffoli dimostra quanto “Le Eresie del Neo-Catecumenato” sono in contraddizione con i principi e le dichiarazioni dello stesso Vaticano II che lui, Kiko, pretende di mettere in pratica. Un colpo geniale!


Nostre note a margine:

  • la sigla "c.p." dopo il nome indica l'appartenenza alla Congregazione dei padri Passionisti
  • tanto i Passionisti di oggi quanto i Mariani polacchi, sono infestati da simpatizzanti dei kikos
  • i kikos si erano spacciati per "catechizzatori" e poi hanno fatto letteralmente la guerra al vescovo Lenga che aveva ritirato l'appoggio concesso loro quando ancora non ne conosceva lo strazio liturgico
  • Lenga fu costretto a ritirarsi “pro bono pacis” (per amor di pace, cioè per evitare ulteriori contrasti), ufficialmente per motivi di salute
  • nonostante i kikos abbiano sempre vantato un discernimento "lungo" e "severo", i seminari Redemptoris Mater sono zeppi di “casi umani“ con seri problemi affettivi, sessuali, psicologici, tanto più che i cosiddetti "catechisti" del Cammino vi spediscono soggetti semplicemente perché non erano fidanzati...

23 commenti:

  1. La storia di quella cattedrale ebbe a suo tempo poca eco sui nostri media, praticamente quasi solo per il fatto che è "come le vecchie cattedrali preconciliari". Nonostante sia un paese a prevalenza musulmana, alla cerimonia di consacrazione erano presenti alti esponenti del mondo islamico e ortodosso, oltre che politici (occorrerebbe anche precisare che in quel paese l'islam è spesso considerato più un'identità politica che religiosa, e che dunque la costruzione di una cattedrale davvero bella è stata considerata un arricchimento per il paese; del resto nell'università "islamica" locale insegnano da decenni anche sacerdoti cattolici italiani ma di altri movimenti ecclesiali).

    Dunque, anche lì in Kazakhstan, i kikos autoproclamati "evangelizzatori che fanno molti figli" riescono a farsi invitare dall'ordinario del luogo e addirittura a far aprire un cosiddetto "seminario" Redemkikos Mater (ricordiamo che per i kikos installare un paio di sedicenti "seminaristi" e un presbikiko nello stesso appartamentino equivale ad aver costituito un "seminario"; la stragrande maggioranza degli "oltre centotrenta seminari R.M." infatti non arriva nemmeno a una dozzina di "seminaristi" kikiani, nemmeno nella kikizzatissima Spagna).

    Ovviamente il vescovo si rende conto ben presto che gli autoproclamati "riscopritori del battesimo e scrutatori della Parola nella Nueva Estetica" non solo gli disubbidiscono, ma gli hanno anche mentito: il cosiddetto "seminario diocesano missionario internazionale" che hanno aperto nel nome di Kiko, è esclusivamente al servizio di Kiko ed è opaco e impermeabile a qualsiasi intervento o supervisione del vescovo, facendo gestire la cosiddetta "formazione" a dei laici innominati e stranieri. Per di più il vescovo scopre che i cosiddetti "seminaristi" neocatecumenali spediti lì dai capicosca itagnoli sono un branco di omosessuali che bisognava far sparire dai radar italiani e spagnoli. Non dev'essere stato bello scoprire che considerano la tua diocesi una comoda e remota discarica dove parcheggiare i loro rifiuti tossici in attesa di imbellettarli.

    A questo punto il vescovo giustamente esercita la sua autorità (il vescovo ha concesso di aprire, il vescovo decide di chiudere) e gli autoproclamati "camminatori di fede adulta" cosa fanno? Gli fanno guerra. Così, tanto per far capire che l'unica autorità che riconoscono è quella di Don Kikolone e dei suoi Prendi-Decima. Tanto più che il vescovo non si è fatto comprare dalle ricche "bustarelle". E dal loro punto di vista hanno ragione: dovranno affrontare tutte le furie di Kiko costretto a togliere una bandierina appena infilzata sul mappamondo che campeggia nel suo lussuoso soggiorno romano con vista sul Vaticano!

    Immaginate anche la faccia dei kikos quando sarà circolata nelle salette (soprattutto europee) la notizia di una donazione multimilionaria di una benefattrice cattolica per la costruzione di una cattedrale. Si saranno leccati i baffi ancor più di quando comprarono il vescovo Belìn per fargli installare una cattedrale kikiana nel deserto. Immaginatevi le furie di Kiko che urla ai suoi: ma come, lì piovono milioni e voi non riuscite ad agguantarne qualcuno per farmi installare lì qualche mia Corona Pittorica?

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  2. Mi confronto e parlo volentieri con voi, anche se le vostre critiche sono distruttive e non costruttive come ho già sottolineato in altri post gentilmente da voi pubblicati, perchè alla base dei rapporti umani e divini, comunque la si pensi, c'è il DIALOGO (in principio era il verbo, il verbo era presso Dio, il verbo era Dio) Il relazionarsi è uno dei cardini del Vangelo! E’ chiaro che nel CNC ci possano essere delle criticità perché come tutte le compagini, sia sociali che ecclesiali, è rappresentato e gestito da esseri umani che possono naturalmente sbagliare. Infatti se nella Chiesa ci sono problemi di qualsiasi natura (sesso, denaro, potere ect.) se nelle Diocesi ci sono problemi di qualsiasi natura (sesso, denaro, potere ect.), se nelle Parrocchie ci sono problemi di qualsiasi natura (sesso, denaro, potere ect.) è chiaro che anche nei movimenti che giuridicamente appartengono alla Chiesa possono esserci gli stessi problemi. Pertanto parlare di omosessualità in un seminario del CNC significa voler puntare il dito per giudicare e distruggere e non per aiutare (questo naturalmente è quanto dice un Vescovo che è stato invitato dalla Chiesa (Nuzio Apostolico) a ritirarsi “pro bono pacis” cioè per il bene della pace che forse egli stesso con la Sua saccenza stava distruggendo. Infatti il CNC è ancora presente e vivo in quelle zone! Poi ritornando ad Ariel che parla della Chiesa, perché il CNC è la Chiesa (se ne faccia una ragione), con parole disprezzanti quali: setta, eresie, ect. questo evidenzia un comportamento disobbediente, presuntuoso e superbo nei confronti del suo carisma di sacerdote.
    Shemà

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    1. Numero 1.

      Nel Cammino Neocatecumenale il DIALOGO semplicvemente NON ESISTE. Ad esso non è dedicato alcuno spazio: nè durante la predicazione (catechesi, passaggi, annunci, convivenze), nè durante gli scrutini che dovrebbero essere il luogo del dialogo per eccellenza. Con i catechisti NON SI DISCUTE MAI ma SI LEGGE rigorosamente il proprio compitino scritto conforme al questionario che viene dato, SI ASCOLTA la parola del catechista PER LA PROPRIA VITA, si OBBEDISCE SENZA PENSARE.

      RELAZIONARSI! Ma quando mai? Il C.N. è maestro nell'arte di far convivere persone per 40 anni senza mai farle RELAZIONARE tra loro. Infatti se uno esce dal cammino, il fedele camminante non riesce neanche a scambiare con lui due parole se lo incontra per strada.

      .....

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    2. ....

      Numero 2.

      Per te i PROBLEMI DI QUALSIASI NATURA sono sempre tre (sesso, denaro, potere ect.), guarda un poco! Le tre fisse di Kiko Arguello!
      Forse l'umanità ha ben altri problemi e aspetta dalla Chesa la soluzione, E DAGLI UOMINI DI DIO, I SANTI QUELLI VERI!

      Ma, scusate, voi non eravate diversi? Dovevate "rinnovare" la Chiesa?

      Guarda che nel Cammino le tappe si sviluppano proprio su queste tre idolatrie che tengono schiavo l'UOMO VECCHIO e di tappa in tappa, con le RINUNCIE SIGILLATE IN RITI che a questo punto possiamo concludere che NON SERVONO A NIENTE, si progredisce in un cammino verso la Fede Adulta (questo lo avete detto voi! non noi).

      Allora che razza di cammino siete? Cambiate nome perchè non andate da nessuna parte, solo in un pozzo di acqua putrida. Visto che unico punto fermo del neocatecumenato è che l'uomo vecchio non muore mai ma resta a mollo nella vasca del disegnino di Kiko vita natural durante, lo conoscete solo sempre meglio, mentre della creatura nuova NESSUNA TRACCIA, non pervenuto.

      Numero 3.

      Alla fine riservi sempre la parte migliore di te.

      Il Vescovo lo giudichi per la "Sua saccenza" - Padre Ariel lo condanni come "disobbediente, presuntuoso e superbo".

      Ma fosse una mezza volta che vi fate un esame di coscienza e cercate in voi stessi la radice vera dei problemi che seminate per il mondo, dovunque mettete radici?

      Scusa, ma negli scrutini non vi hanno insegnato a guardare nei VOSTRI STESSI peccati la causa prima di ogni male? POICHE' SE LO ATTRIBUISCI AGLI ALTRI
      T U G I U D I C H I ????

      Ah, certo, vale per gli altri questa bella teoria, ma non per voi.
      Per voi vale una cosa diversa, perchè il catechista NON SBAGLIA MAI, NEANCHE QUANDO SBAGLIA...e questa te la spiego un'altra volta.

      Avete un discernimento che fa schifo, non trovo altre definizioni e non siete per nulla credibili.

      Pax

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  3. Trovo il commento di Tripudio a questo post ispirato in modo speciale.

    Un affresco delle segrete ma non tanto intenzioni di Kiko e compagni. Resta poco da aggiungere.

    Ricopio questo passaggio:

    ...gli hanno anche mentito: il cosiddetto "seminario diocesano missionario internazionale" che hanno aperto nel nome di Kiko, è esclusivamente al servizio di Kiko ed è opaco e impermeabile a qualsiasi intervento o supervisione del vescovo, facendo gestire la cosiddetta "formazione" a dei laici innominati e stranieri.

    Ecco il cuore pulsante dei R.M. sparsi per il mondo.

    Quando gli itineranti, a nome di Kiko, riescono a strappare il SI' dell'ennesimo Vescovo la storia che si ripete è sempre la stessa: mettere la formazione dei futuri sacerdoti nelle mani di una banda di laici arroganti quanto impreparati sui rudimenti della fede meglio ancora imbottiti di una dottrina perversa e fuorviante.

    Prima corteggiano i Vescovi e le tentano tutte, sperticandosi in giuramenti di eterna devozione e fedeltà alla Chiesa, poi quando il "vescovo giustamente esercita la sua autorità" "Gli fanno guerra"...una guerra senza esclusione di colpi.

    Pax

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  4. Mi permetto di ricopiare qui, perchè in tema, l'ultimo commento di Luca al precedente post che in verità meriterebbe un nuovo post.

    Grazie Luca!

    LUCA 8 novembre 2019 10:24

    "Nelle comunità della mia parrocchia succede la stessa cosa, vengono sbandierate le solite 3 "vocazioni" in 30 anni di CN e neanche una parola sui 2 seminaristi che si sono ritirati dopo anni di mantenimento coatto da parte delle comunità.
    Dopo anni di sacrifici per pagargli il seminario, i viaggi,i pellegrinaggi, il mantenimento a seguito delle missioni Kikiane, il ritorno a casa per i "passaggi" e per le "vacanze".
    Compito tanto gravoso che ad un certo punto hanno dovuto creare una sorta di "gemellaggio" con un'altra comunità per sostenere le spese di queste "vocazioni".
    Tutto finito nel nulla, gente che si è svenata per niente.
    Eppure esistono degli ottimi seminari diocesani.
    In cui la Chiesa si prende cura a 360 ° dei seminaristi.
    Ma figurati se Kiko rinuncia ad una "SUA" vocazione, in favore della Chiesa.
    Io so perfettamente perchè Kiko fa questo, il problema è che i poveracci che si svenano per questi ragazzi vengono tenuti nell'ignoranza dei motivi "veri", con la menzogna che i seminari RM del cammino sono "migliori" perchè preparano alla "missione".
    Missione per la Chiesa?
    No, missione per Kiko ed il "SUO" CN.
    Missione per creare altre comunità fedeli all’idolo Kiko ed alla sua “creatura”."

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    1. Pax i commenti che pubblico in questo blog sono commenti pubblici, autorizzo chiunque ad usarli e mi fà immensamente piacere che vengano usati.
      Spero che possano servire a qualcuno per fare un po di luce e di verità sul CN.
      LUCA

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. DOVREBBERO SOPPRIMERE TUTTI I SEMINARI-LEGO DI KIKO PER "SCEMENZA AGGRAVATA", RIVENDERSI I TERRENI E SCOMPARIRE...

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    1. Non si capisce perché si continuano a pubblicare le stupidaggini che scrive "uomo libero!!!", mentre si censurano la maggior parte dei commenti dei fratelli appartenenti al cn....

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  7. Arrestato per pedofilia l'ex parroco di una parrocchia di Trentola Ducenta (Aversa)... e guarda un po'...

    http://www.pmap.it/parrocchiemap/consultazione/parrocchie/scheda.jsp?icsc=1620044

    https://docplayer.it/108870508-Mettiamoci-in-cammino.html (pagina 3)


    Etneo

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    1. Certo, l'annuncio delle catechesi neocat. manifesta la usuale sicumera dei catechiesti del Cammino, che ovvciamente si sentono assolutamente ispirati e affermano "Ci saranno degli incontri in Parrocchia dove Dio vi parlerà attraverso di noi che siamo suoi testimoni": nella loro testa, infatti, Dio può solo parlare attraverso di loro, catechisti neocat., che sono suoi testimoni. Ma non si rendono conto che non sono nessuno, e che non parlano affatto a nome di Dio? Ripetono solo a pappagalla dei testi che non sono neanche approvati, che non sono nemmeno pubblici... . Ci sarebbe da ridere se non ci andasse più nessuno, ma magari da quelle parti qualcuno ancora ci casca. Chissà se anche il prete pedofilo diceva che Dio parlava attraverso di lui. Magari parlava anche attraverso i suoi atti osceni e criminali??

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  8. Quanto a seminari rm e omosessualità se qualcuno la sa che racconti ciò che succedeva nel rm di Avignone in Francia. Ho sempre sentito "che era uno scandalo là" ... Non so se è stato chiuso poi...
    Saluti

    Giacomo

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  9. Shemà "che non ascolti", quando sono uscito dal CN, a chi mi chiedeva di pensarci bene, perchè questa mia scelta dopo 17 era rinnegare la mia vita e la mia Chiesa, ho risposto esattamente come dice Libera qui sopra, cioè che io sono uscito da un piccolo e DUBITABILISSIMO tralcio, parte millesimale di tanti piccoli tralci, per rientrare nel VERO,SOLO ed UNICO tronco della madre Chiesa.
    LUCA

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  10. A Shemà chiedo se ha letto il libro di DON Ariel.
    A Shemà chiedo se ha letto i "mamotreti" del suo idolo Kiko Arguello.
    A Shemà chiedo se ha DIALOGATO con i suoi catechisti sul tema trattato nel libro PUBBLICO di Don Ariel e nei "mamotreti" segreti, riservati ai catechisti del CN.
    A Shemà chiedo se si rende conto di avere a che fare con un sacerdote della Chiesa con appunto un "carisma", di cui ha GIUDICATO l'operato e che ha chiamato semplicemente "Ariel", nel suo commento irrispettoso.
    Questo sacerdote ha messo la sua faccia e la sua reputazione quando ha coraggiosamente pubblicato la sua opera.
    Non l'ha fatto ne per i soldi e neanche per vanagloria, l'ha fatto per dovere verso le migliaia di laici e sacerdoti che hanno sofferto come cani per colpa del CN.
    Io sono uno di questi un ex-neocatecumenale che ha rischiato di distruggere il proprio matrimonio e la propria famiglia per opera di un qualche piccolo "ometto" che si "sente" ispirato dal suo spirito santo personale (il minuscolo è intenzionale.
    LUCA

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  11. @ schema
    Tu dici: "...perché il CNC è la Chiesa (se ne faccia una ragione), ..."
    Mi dispiace ma sbagli proprio di molto, al massimo il Cammino neocatecumenale è nella Chiesa. Ma neanche quello, perché per stare nella Chiesa bisogna rispettare e obbedire tutto ciò che la Chiesa dice e chiede, cosa che voi invece non fate.

    Frilù

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  12. Shemà:

    Che l'omosessualità non sia prerogativa del Cammino, è vero, ma che un seminario apre e chiude in 9 MESI per omosessualità, è RECORD MONDIALE.

    Quello che questo blog vuole evidenziare, non sono i peccati dei singoli camminanti, ma le ERESIE, gli ABUSI LITURGICI e i VIZI "comunitari", cioè le abitudini SBAGLIATE dei camminati che, coinvolgento la maggioranza, e spesso la totalità di essi, ne evidenzia l'origine eretica.

    Ad esempio, se TUTTI i camminati non si curano dei frammenti eucaristici caduti a terra, ciò è originato dal fatto che, probabilmente, i fondatori non credono all'Eucaristia come crede la Chiesa, altrimenti sarebbe circondata da una grande attenzione.

    Questo della chiusura del seminario per omosessualità potrebbe, allo stesso modo, evidenziare il fatto che, almeno tra i grandi responsabili del Cammino, non si crede nella gravidà dei peccati sessuali, tanto è vero che APURON il pedofilo e MCCARRIK il super abusatore omosessuale sono difesi dal Cammino SENZA SE E SENZA MA

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  13. Ogni tanto qualcuno scrive che i kikos usano il "pane azzimo".

    Attenzione alla terminologia:

    - "pane azzimo" indica il pane di frumento non lievitato (e senza aggiunte di aromi), indipendentemente dalla quantità. Anche le "ostie piccole" in uso in tutte le parrocchie e in tutta la Chiesa, sono formalmente "pane azzimo". Nel Cammino si usano grosse pagnotte perché vogliono sembrare più cattolici dei cattolici e si illudono di riuscirci facendo un sacco di cose esagerate;

    - la Chiesa non dà misure rigorose da rispettare per le ostie, ma indica gli eccessi da evitare, come ad esempio la dispersione di frammenti o gocce. Nel Cammino si compiono sacrilegi poiché si usano le "pagnottone sbriciolose" e per giunta nella modalità "comunione sulle mani", cosa che rende statisticamente inevitabile la dispersione di frammenti di pane consacrato. Per quanta attenzione ci vogliano mettere i singoli fratelli delle comunità, è sempre molto rischioso (ed è infatti anche il motivo per cui la Chiesa, allo scopo di evitare "incidenti" con "dispersione di frammenti", utilizza le "ostie piccole" ovunque);

    - contrariamente a ciò che credono i neocatecumenali, la Comunione "sotto una sola specie" non è affatto inferiore alla Comunione "sotto entrambe le specie". Infatti nella Chiesa si usano le "due specie" (ostia consacrata più vino consacrato) solo in particolarissime occasioni, e per di più con estrema attenzione (per esempio la modalità caldamente consigliata è quella di bagnare leggermente la particola consacrata nel vino consacrato, e amministrarla "alla bocca"). Solo gli eretici come i neocatecumenali credono che la Comunione "sotto una sola specie" (solo sotto le specie del "pane" oppure solo sotto le specie del "vino") sarebbe in qualche modo "inferiore": pertanto, il sabato sera, nel chiuso delle loro polverose salette, fanno sempre e solo la "comunione sotto entrambe le specie";

    - i fratelli del Cammino esagerano anche quanto al vino consacrato, distribuendolo in enormi insalatiere ottagonali designed by Kiko con anti-igienica immersione di baffi e grande rischio di dispersione di gocce. Tutto perché dall'alto della loro superbia e del loro settarismo devono assolutamente sentirsi "più cristiani dei cristiani"; se amassero almeno un pochino il Santissimo Sacramento e ci tenessero a riceverlo in modo degno, userebbero più la versione "sotto una specie" che quella "sotto entrambe le specie", ridurrebbero drasticamente le dimensioni delle "pagnottone sbriciolose" e l'uso delle mani; procederebbero "per intinzione" (come raccomandato dalla Chiesa);

    - a tutto questo si aggiunge il loro obbligo di fare la "comunione seduti tutti insieme al sacerdote", un gesto che dimostra che per loro la Comunione non è un gesto del singolo che riceve il "pane di vita eterna" dal sacerdote (intermediario tra gli uomini e Dio) ma solo un gesto comunitario inteso a simboleggiare l'unità fraterna (cioè hanno banalizzato la Comunione riducendola da gesto di salvezza personale a simboletto occasionale della propria attività comunitaria). Il tutto avviene in un momento di grandissima ipocrisia perché la "comunione seduti" è stata vietata dalla Chiesa (lettera del 1° dicembre 2005 divenuta parte dello Statuto del Cammino all'articolo 13 nota 49), ma loro fanno una "alzatina ipocrita" e credono così di aver ingannato non solo gli uomini ma anche Dio.

    Il ritualismo neocatecumenalizio, in altre parole, è un modo per affermare la propria "identità" di adepti di Kiko e Carmen, ritualismo che mentendo chiamano "cristiano", ipocritamente e superbamente sentendosi superiori agli altri cristiani che non fanno altrettanto.

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  14. https://www.youtube.com/watch?v=XQ7xB-hW9Dg

    Vi ricordate il fatto che raccontano sull'Editto di Costantino, e cioè che a quel punto nella Chiesa sono entrati i pagani, per cui si è paganizzata?( grosso modo così).
    Ad un certo punto il proffessore D'Amico, che ha studiato l'evoluzione dei fatti, ne parla.
    Ascoltate cosa dice, e capirete chi avete davanti. Hanno pure il coraggio di mettere locandine dentro le parocchie, di raccontare menzogne e falsità.Si dicono pure ispirati dallo S.S.. A questo punto di tenebra si ci troviamo con queste persone.Consiglio il video, da molte notizie importanti sulla società pagana di quel tempo, e ci fa capire cosa sta avvenendo oggi, in quanto hanno cambiato l'abito, ovvero zeus, apollo, e via dicendo, ma la sostanza, travestita diversamente, è la stessa.

    (da IPG)

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  15. Ariecco lo Shemò.

    Anzitutto notiamo l'ipocrisia dello Shemò. È come se volesse chiedere alle vittime dei drogati di nnon criticare la droga in modo "distruttivo", specialmente per quanto riguarda gli spacciatori.

    Il fatto che nel Cammino esistano criticità (e sono molte) non dovrebbe far dimenticare che il pesce puzza dalla testa: dato che nel Cammino non si muove foglia che Kiko non voglia, quantomeno per una grossa percentuale di "criticità" bisogna dedurre che Kiko vuole che sia così. Lo abbiamo ripetuto fino a stancarci: se il Cammino volesse veramente trasmettere la fede e promuovere la Chiesa, andrebbe alle sorgenti originali (e garantite) della fede, ubbidirebbe alle autorità della Chiesa, celebrerebbe esclusivamente la miglior liturgia della Chiesa.

    Invece questo non avviene. Non avviene perché il cancellare gli errori liturgici e dottrinali significa andare contro i due "iniziatori". Il rispettare lo Statuto (che non menziona le Decime) implica andare contro il Cammino (che esige le Decime anche se non sono previste dallo Statuto).

    Kiko e Carmen, i due eretici, hanno preteso di dare "nuovi significati" a concetti cattolici. Cioè li hanno deviati e inquinati: per esempio, quando blaterano di "evangelizzazione", intendono esclusivamente il costituire nuove comunità neocatecumenali. Nel frattempo hanno storpitato anche la liturgia (il che è perfettamente ovvio: chi inquina la fede, inevitabilmente brama di inquinare anche la liturgia). Quando qualche vescovo prende decisioni sgradite al Cammino, subito gli fanno guerra, come testimoniato da padre Maguire riguardo al Kazakhstan, come testimoniato da vescovi di tutto il mondo (per esempio: vent'anni di guerra contro i vescovi giapponesi: perché? perché pur essendo poveri, non erano comprabili. Sul mappamondo di Kiko è rimasto un buco senza bandierina: il seminario di Takamatsu è stato soppresso, per grazia di Dio). Del resto, per i kikos è meglio tenersi in casa un pedofilo (il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron) piuttosto che ubbidire al vescovo che in nome della propria autorità comanda di chiudere un seminario o anche soltanto di limitare le cosiddette "catechesi" o gli strafalcioni liturgici.

    Non c'è bisogno di "dialogare" per scoprirlo: sono fatti di cronaca ecclesiale noti e arcinoti. Ma ai kikos come lo Shemò piace raccontar frottole, anche a sé stessi: di fronte ai fatti, blaterano di "critiche distruttive", reclamano un "relazionarsi", accusano un improbabile "giudicare", insinuano che chi fa notare qualcosa di sgradito al Cammino dovrebbe piuttosto prendersela con altri soggetti ecclesiali (come il mariuolo beccato a rubare e che tenta di giustificarsi dicendo: ma tanto oggi tutti sono ladri). Tutto questo non toglie "criticità" al Cammino: dimostra invece una volontà di conservarle bene, e di distrarre le discussioni in merito. Cosa ha fatto lo Shemò fino ad oggi per combattere quelle "criticità"? Niente.

    Insomma, il Cammino non è la Chiesa. Se il Cammino vuole appartenere alla Chiesa, deve continuamente seguire ciò che è valido per tutta la Chiesa: a partire dalla dottrina e dalla liturgia. La Chiesa non è una specie di federazione di movimenti e tanto meno un ente "sparpagliato" in varie entità autonome.

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  16. Vebbe dai, nei seminari nc non c'è di regola un problema di omosessualità, è uno dei motivi per i quali sono ben. Accolti da diversi vescovo soprattutto in nord Europa. Semmai un sacco entrano con in testa qualche femmina, magari dopo un amore non ricambiato e dopo 6 mesi sono a casa, dopo altri 6 mesi si sposano con un altra, visto a decine.

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    1. Nessun seminario è tenuto ad accettare omosessuali. Fino a prima del Concilio, la sola accusa di coltivare "amicizie particolari" era sufficiente per essere buttati fuori. Poi, dal Vaticano II in poi, con l'immane crisi di vocazioni, si è deciso di allentare un po' la maglia e di accettare gente con orientamento omosessuale (non comportamento ma solo orientamento, e non troppo marcato) senza pensare che prima o poi ciò sarebbe degenerato in un vero problema.

      Ora, il problema dei seminari Redemkikos Mater è che non servivano alla Chiesa, né servono oggi. La Chiesa ha già la sua rete di seminari, case di formazione, facoltà teologiche, ha già tutto. Ma i capicosca della setta neocatecumenale vedevano puntualmente espellere i propri adepti entrati nei seminari della Chiesa, poiché erano inetti, stupidi, incapaci, dipendenti dai cosiddetti "catechisti" neocat, e decisi esclusivamente a servire il Cammino. Ognuno di questi motivi è già da solo un motivo valido per rifiutare loro la via verso il sacerdozio.

      Così, visto che il Cammino non vuole servire la Chiesa, grazie al cardinal massone Ugo Poletti hanno inventato il primo seminario Redemkikos Mater a Roma, dove mandare le vocazioni farlocche del Cammino in modo che - salvo intoppi intermedi - dopo un certo numero di anni li si potesse far ordinare al sacerdozio da qualche vescovo ben oliato che non facesse troppe domande sulla formazione umana, spirituale e teologica.

      I seminari Redemkikos Mater sono inutili alla Chiesa. Servono solo al Cammino. Infatti vi vige solo "il metodo del Cammino": un presbikikos, una volta ordinato, si sentirà pastoralmente a suo agio solo quando ha a che fare con il Cammino, infischiandosene della Chiesa.

      Una volta aperto il primo seminario farlocco neocatecumenale, i capicosca del Cammino si sono attivati per aprirne altri. E siamo così giunto oggi ad "oltre 130", seppur tenendo in conto che la stragrande maggioranza di tali cosiddetti "seminari" non ospita neanche una dozzina di seminaristi. Per la propaganda menzognera neocatecumenale, infatti, il mettere un paio di giovani e un pretino a far vita comune in un appartamentino, equivale ad aver costituito un "seminario", poco importa che manchino direttori spirituali, cappelle, personale di servizio, facoltà teologiche, ecc.: dopotutto il "metodo e la spiritualità del Cammino" non hanno mica bisogno di affidarsi alle strutture della Chiesa.

      Abbiamo ricevuto una valanga di testimonianze su quanto squinternati siano tali seminari, e perciò non ci siamo meravigliati su questo soppresso a Karagandà, per il solo fatto di eesere geograficamente molto lontano da Roma e Madrid, sia stato usato dai perfidi capibastone del Cammino come luogo in cui nascondere i seminaristi kikiani un po' troppo omosessuali. Ed essendo un paese dove i cattolici sono pochi, certe notizie subito arrivano all'orecchio del vescovo. Ed infatti i kikos gli hanno fatto guerra, convinti così di star facendo la volontà di Kiko.

      Quelle del Cammino, salvo rarissimi casi - che puntualmente abbandonano il Cammino - sono false vocazioni. Si sono "alzati" davanti a Kiko (cioè non hanno fatto un percorso personale di verifica con un direttore spirituale). Si sono "alzati" probabilmente perché glielo ha detto il cosiddetto "catechista" (un laico che ha avuto ordine di far "alzare" quelli che non sono fidanzati/sposati). Si sono fatti vagliare da altri laici e possibilmente da Kiko stesso. Hanno fatto molti anni di formazione, anzi, deformazione, convinti di dover servire solo il Cammino. Vengono infine ordinati al servizio di Kiko, e - se proprio tutto va bene - riescono a far qualcosa anche in parrocchia. E appena il "catechista" comanda, loro "partono" in missione per conto di Kiko - alla faccia dell'ubbidienza al vescovo e della lealtà al vescovo.

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  17. So con certezza che un famoso vescovone sta brigando per farne aprire altri 2 nell'Italia centrale alle prese con la carenza di vocazioni abbinata ad una serie di scandali cagionati da preti fidei donum esotici. Una di queste è La mia diocesi, pare abbiano già individuato il sito in un monastero di clarisse abbandonato e chiuso dagli anni '70, un luogo potenzialmente stupendo con un chiostro unico che dovrebbe diventare anche la casa/appoggio dei preti nc provenienti dal nord America, inviati dai loro vescovi a prendere un dottorato a Roma. Il tutto finanziato da un imprenditore multimilionario nc di new york di origine italiana.

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