martedì 28 aprile 2020

La kikizzazione forzata, alla faccia delle tirate d'orecchie da parte di papa Francesco

Dato che Kiko è il vero Redentore, allora qualsiasi espressione artistica che non sia di Kiko va cancellata per far posto agli sgorbi kikiani.

Per capire la questione della kikizzazione forzata delle diocesi e delle parrocchie può essere utile guardare questo video di un servizio di TV Perù del settembre 2016, quando era ancora vescovo il neocatecumenale Del Palacio.
Anche se non capite lo spagnolo, le immagini sono piuttosto significative: i fedeli cattolici di una parrocchia intitolata a Maria Ausiliatrice (la cui devozione fu introdotta da papa Pio VII e diffusa da san Giovanni Bosco) e devoti alla Vergine di Guadalupe, si sono ribellati all'improvvisa kikizzazione a sorpresa fatta dal parroco neocatekiko (che in quanto tale non conosce altra "Virgen" che quella "del Cammino", cioè quella dipinta da Kiko), e hanno cancellato lo sgorbio kikiano con una generosa manata di pittura:


Effettivamente in quella parrocchia era in atto da tempo un teatrino indecente.
Il parroco kikiano aveva stravolto il presbiterio, e i parrocchiani avevano taciuto.
Aveva trasformato l'altare in un tavolone, ed avevano ancora taciuto.
Aveva disseminato la chiesa di discutibilissime tavole del pintòr Argüello, e loro sempre zitti.

La parrocchia prima della kikizzazione.
Come i vandali graffitari, anche i kikos
vedono in ogni parete bianca un'occasione
per scarabocchiare i propri sgorbi.
Come avevano taciuto assistendo a schitarrate sguaiate, monizioni chilometriche, passerelle neocatecumenali all'ambone, catechismo ai bambini fatto dai kikos, le palme alte dei kikos, l'invadenza degli eletti kikos un po' ovunque. Ed hanno sopportato in silenzio.

Ma quando un bel dì hanno trovato rimosse le effigi della Madonna e, al loro posto, un enorme ed orribile murale kikiano, hanno trovato la forza di reagire.
Esattamente in quel momento è finito il teatrino indecente.

È proprio come aveva affermato nel 2011 mons. Bottari De Castello: i neocatecumenali...
«...vengono ed applicano alla lettera un metodo nato e preparato in Europa, senza curarsi di adattarlo al mondo locale. Ho ritrovato tra loro qui in Giappone lo stesso stile che ho visto in Camerun, dove ero missionario vent'anni fa: gli stessi canti (con la chitarra), le stesse espressioni, le stesse catechesi, il tutto trasmesso con uno stile più impositivo che propositivo. Si capiscono allora le tensioni, i dissapori e le reazioni che, trovando a volte poca disponibilità al dialogo, arrivano al rifiuto».
Nel 2014 papa Francesco aveva rimproverato i neocatecumenali dicendo loro, in particolare:
Fedeli cattolici cancellano con la pittura
un murales idolatrico neocatecumenale
«La comunione è essenziale: a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte.

...Lo Spirito sempre ci precede; Dio arriva sempre prima di noi! Anche nei posti più lontani, anche nelle culture più diverse, Dio sparge dovunque i semi del suo Verbo. Da qui scaturisce la necessità di una speciale attenzione al contesto culturale nel quale voi famiglie andrete ad operare: si tratta di un ambiente spesso molto differente da quello da cui provenite.... Tanto più importante sarà il vostro impegno ad "imparare" le culture che incontrerete, sapendo riconoscere il bisogno di Vangelo che è presente ovunque, ma anche quell’azione che lo Spirito Santo ha compiuto nella vita e nella storia di ogni popolo.»
E quindi due anni dopo quella tirata d'orecchie dal Papa, nel 2016, in Perù, i neocatecumenali continuano a fare la "neocatecumenalizzazione forzata" delle parrocchie e delle diocesi: un vescovo kikiano e un parroco kikiano vengono scoperti a fare i furbacchioni e le proteste sono così forti che finiscono in televisione.
Proprio i kikos che dicono "ci manda il Papa, il Papa ci approva", e che accusano i loro detrattori di essere "contro il Papa". Ipocriti!

Bene hanno fatto i cattolici peruviani a cancellare quel ridicolo murales idolatra dei neocatecumenali!

Male ha fatto il vescovo neocatekiko Del Palacio a trasferire aùmm-aùmm, dopo lo scoppio dello scandalo, il presbiteronzolo neocatekiko Córdova in altra parrocchia, sicuramente a fare la stessa neocatecumenalizzazione forzata.

Preparatevi, fratelli del Cammino, poiché è esattamente quello il destino delle "opere" dell'imbratta-pareti Kiko: venir cancellate da una generosa manata di pittura dai coloro che non professano la vostra stessa idolatria.

Promemoria da wikipedia: La festa di "Maria Aiuto dei cristiani", fu istituita dal Servo di Dio Pio VII il 15 settembre 1815 e fissata al 24 maggio... La propagazione della devozione a Maria Ausiliatrice è da attribuire a san Giovanni Bosco, che la scelse come patrona principale della famiglia salesiana e delle sue opere: nel 1862 iniziò a edificare nel rione Valdocco di Torino una basilica dedicata all'Ausiliatrice, consacrata il 27 ottobre 1868... 
Ecco: i neocatecumenali sono nemici di Maria Ausiliatrice.


Promemoria per i cattolici distratti

Maria Ausiliatrice
(clic [qui] per la versione completa),

quella che i neocatecumenali
non esitano a cancellare

Parrocchia kikizzata di San Tomà a Venezia:
spariscono le immagini tradizionali,
compaiono le carabattole neocatecumenali

Il bello viene da Dio,
il brutto viene dal demonio



L'orrendo santino di san Kiko,
distribuito ai fedeli nella Quaresima 2012


Orridi autoritratti di sanKiko santArgüello:
il Redentore ha sempre le fattezze di Kiko

Tipico "buco nero nella guancia"
nelle brutture (pardon, "opere") di Kiko Argüello

Scarabocchi "sacri" kikiani,
praticamente blasfemia: notate
le fosse nere al posto degli occhi...

Fosse nere al posto degli occhi...
abito nero funebre, "omega" capovolta,
e altri lugubri dettagli di
evidente ispirazione satanica

Nell'arte sacra cristiana, la "mano benedicente" è la destra:
solo Kiko l'ha dipinta deliberatamente sbagliata

Simboli massonici nelle oscene "opere sacre" di Kiko

Il disperato Uomo-Patata: disegno di Kiko Argüello
che adorna la copertina di un disco di Kiko Argüello.
Notare l'immancabile buco nella guancia.
Il brutto viene dal demonio...

Totem kikiano (che vorrebbe significare il Crocifisso)
con la "Vergine Maria" indicata dal cerchio

Allora, cari fedeli cattolici, siete ancora disposti a lasciarvi "neocatecumenalizzare" le parrocchie?

71 commenti:

  1. La giurisdizione e quindi la totalità delle decisioni sia pastorali che estetiche della parrocchia spettano esclusivamente al parroco, quale inviato del vescovo a reggerla. Il sacerdote in questione avrebbe dovuto chiamare la polizia. Poi altro discorso é la misericordia ai fedeli che valgono più della pittura, il parroco ha avuto amore dopo essere stato ingiustamente trattato. Poi voi abili gira frittate come al solito avete utilizzato la questione a vantaggio del vomito blog osservatorio.
    fratello cn

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    1. Premesso che le parrocchie sono un servizio che la Chiesa compie a favore dei fedeli per garantire a tutti, in ogni area geografica, la possibilità di accedere facilmente all'insegnamento delle cose della fede, alla guida spirituale, e alla celebrazione dei sacramenti;

      premesso che l'autorità non può coincidere con l'autoritarismo - e pertanto, se il parroco decidesse di installare in parrocchia una bruttura offensiva per la fede dei cattolici e per il Signore, sta compiendo un vero e proprio sopruso e sta sputando sulla propria stessa vocazione al sacerdozio;

      premesso che le parrocchie sono tradizionalmente intitolate al Signore, o alla beatissima Vergine, o a qualche santo, e perciò non possono essere considerate territorio di conquista di qualsiasi autoinventato "artista e iniziatore", tanto meno dei suoi adepti bramosi di sostituire le immagini cattoliche sacre con le bizzarrie di tale "iniziatore";

      premesso che il Cammino Neocatecumenale, come documentato da diversi decenni, da più fonti, da diversi paesi, portatore di "dolorose divisioni" in seno alla Chiesa, divisioni dovute al fanatismo dei kikolatri e alla loro fondamentale insensibilità per qualsiasi espressione religiosa che non sia una fetida deiezione del lugubre eretico Kiko Argüello;

      appurato che le "opere" del lugubre eretico Kiko sono autoritratti e autocelebrazioni, oltre che espressioni concrete della sua eresia;

      rilevato che il parroco in questione è un presbikiko neocatekiko, mentre il vescovo era un vescokiko neocatekiko, cioè che "se la cantano e se la suonano" in barba a tutti i fedeli che non adorano il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino, dunque sono stati loro - in onore di Kiko - a maltrattare i fedeli, e non viceversa;

      e senza dimenticare che le "opere" di un eretico indicano l'eresia, non la fede - dunque i cattolici hanno non solo il diritto ma anche il dovere di cancellare gli scarabocchi kikiani,

      facciamo presente che l'esperto turbo-giratore di frittate è proprio il valente pasqualone delle 9:03, e che nel suo vomitarci addosso le solite sgangherate e infondate accuse, parla nientemeno che di un imprecisato "vantaggio del blog".

      Il "vantaggio" di questo blog è solo la verità. Sono quattordici anni che da queste pagine sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario... che i kikos si preparino dunque a dimostrare il contrario del Vangelo, il contrario del Magistero, il contrario della Tradizione, pur di difendere il kikismo-carmenismo.

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    2. carissimo fratello nc,
      ma come mai quando il parroco non è d'accordo con voi allora dite che è un "faraone", che "non si è convertito", che è un "accentratore" e così via discorrendo?
      In quel caso il discorso non vale? Due pesi e due misure?

      Che dici, la smetti di insultare la tua e la nostra intelligenza?

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    3. Caro fratellino neocatecumenale, mi spiace dirtelo ma non funziona tutto come il tuo CN, dove Kiko ed a cascata i suoi catechisti, ordinano e voi "piccoli" obbedite senza se e se ma.
      Perchè sarà anche vero che il parroco è responsabile esclusivo di tutto quello che rigurda la parrocchia, ma tieni conto che il parroco, come sacerdote in Cristo, è al servizio della parrocchia e dei parrocchiani e non viceversa.
      Un parroco che fà il dittatore non serve a niente, fà casini e dura poco, mettitelo bene in quella tua testolina "plagiata" di piccolo fratellino neocatecumenale inquadrato come un "soldatino", con la ragione e la coscienza tagliate alla radice.
      La prova evidente è che, se era come dici tu, allora perchè il parroco è stato trasferito?
      Secondo te un parroco, gestisce la parrocchia con l'aiuto della polizia?
      Ma cosa ti dice la testa?
      A scusa dimenticavo che la tua ragione è un "idolo" che il CN ha rimosso per farti tenere dalle palle da Kiko e dai suoi compagni di merende.
      ".....il parroco ha avuto amore dopo essere stato ingiustamente trattato".
      Il parroco è stato trasferito dopo avere "esagerato".
      Sei tu che tenti, senza successo,di alterare la verità e di girare la frittata.
      Parliamo di argomenti seri,dimmi cosa pensi della Eucaristia da asporto, portata nelle case e somministrata dal capofamiglia.
      Hai fatto così anche tu?
      Anche tu pratichi questi abusi solo perchè lo dice Kiko?
      Oppure tu ed il tuo "movimento" settario avete regole diverse?
      Magari mandaci qualcosa di scritto dove la Chiesa vi autorizza a fare come vi pare.

      Ti senti a posto con te stesso a definire "vomito" la verità?

      LUCA


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    4. https://www.google.com/maps/uv?hl=it&pb=!1s0x1331e77213eef7c5:0x8e43d147e73dc2bd!3m1!7e115!4shttps://lh5.googleusercontent.com/p/AF1QipM8a98ngQNZGRM5fP4UZ-qVR9goQkF8pW7iiBHM%3Dw90-h160-k-no!5sparrocchia+santa+rita+teramo+-+Cerca+con+Google&imagekey=!1e10!2sAF1QipM8a98ngQNZGRM5fP4UZ-qVR9goQkF8pW7iiBHM&sa=X&ved=2ahUKEwiMqJ2SxY3pAhXuy6YKHerLAH8QoiowCnoECBMQBg

      e che colpa hanno gli altri parrocchiani trovarsi difronte e pregare un Gesù con il volto di Kiko
      solo perchè il parroco precedente è stato un presbikiko?

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  2. Nota: ànche chi ha un'opinione critica su papa Francesco non può non notare questo fatto: i rimproveri che papa Francesco fece al Cammino il 1° febbraio 2014, al di là del fatto che sono validi per il Cammino, potrebbero essere presi in considerazione da un qualsiasi altro ambiente ecclesiale autoreferenziale come il Cammino.

    Cioè quei rimproveri non sono un attacco al Cammino, ma sono qualcosa che poteva esserer detto a chiunque altro compiesse gli stessi errori compiuti dal Cammino.

    Per questo i kikos, campioni dell'inganno e della menzogna, quando ricevono una critica non entrano mai in argomento, non si domandano mai "cosa si può fare per evitare di ricevere in futuro la stessa critica", non si chiedono mai come correggere il Cammino per eliminarne quelle che perfino il Papa riconosce come storture.

    Al contrario, i kikos combattono "lateralmente" ogni critica, per esempio:

    - la riducono ad uno scontro di opinioni ("tu pensi X, ma noi pensiamo Y, e noi siamo approvati")

    - la riducono ad uno scontro di potere ("noi evangelizziamo, e tu vuoi fermarci perché la gloria e le decime vorresti pappartele tu")

    - la riducono a fraintendimenti ("tu sei invidioso che abbiamo cento seminari, tu non hai fatto il Cammino, tu non puoi capire").

    Non entrano mai in argomento: non succede mai che dicano: "siamo stati accusati mille volte di eresia - in tutto il mondo e dalle persone più diverse -, sarà mica che almeno all'un per cento hanno ragione? in tal caso dovremmo correggere... Il Papa ci ha rimproverato? Cosa possiamo fare per evitare di meritare in futuro quello stesso rimprovero? idea geniale: IGNORIAMOLO!"

    "Ignoriamolo!" E così succedono casi come quello in Perù, che è la stessa kikizzazione forzata che in Italia abbiamo visto fin troppo spesso, ma in Italia i kikos sono sempre stati «una potenza [infernale]» con abbastanza soldi per corrompere e abbastanza "potenti appoggi" per azzittire e intimidire.

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    1. Qualcuno poi faccia caso a come le espressioni dell'arte sacra cattolica tradizionali siano immensamente più vicine al sentire comune della gente, rispetto agli orripilanti sgorbi di Kiko che al di fuori del Cammino sono giustamente considerati vera merda.

      Al di fuori del Cammino nessuno si è mai sognato di adoperare quei satanici scarabocchi di Kiko, nessuno li ha mai considerati "opera d'arte sacra" da esibire in pubblico e in privato, men che meno adoperati per sostenere la propria preghiera e la propria spiritualità.

      Al contrario, tante immagini sacre tradizionali sostengono da secoli la preghiera dei semplici e dei dotti, perché "parlano" del Signore, non di qualche autonominato "iniziatore e artista" dalla barbetta luciferina e dalla gigantesca superbia.

      E chi "fa il Cammino" è obbligato ad adoperare esclusivamente gli sgorbi kikiani e a dichiarare che sarebbero «'''bbbbellisssssimi». Obbligato a comprarli negli appositi kiko-shop, a piazzargli il "Like" su Facebook, a tentare di propinarli in parrocchia, ad appenderli dovunque per "marcare presenza" - come i graffitari con bomboletta in mano che non resistono a imbrattare ogni superficie pulita che vedono.

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  3. Pubblica post
    Fratello cn

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  4. Abuso del prete e follia dei parrocchiani.

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    1. Abuso del prete ed esasperazione dei parrocchiani...

      LUCA

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    2. Diciamo autodifesa dei parrocchiani.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. @Anonimo 09:03
    "Il sacerdote in questione avrebbe dovuto chiamare la polizia"
    -------
    Esilarante!
    Infatti i Farisei chiamarono i soldati romani per fermare Gesù che rovesciava i banchi dei mercanti nel Tempio ..

    in quell'occasione non li hanno chiamati, ma poi se ne sono serviti per raggiungere i loro scopi e mettere a tacere la Verità ..
    proprio come oggi, voi NC, in particolare gli ecclesiastici a cui voi fate (o è il caso di dire facevate visto la pubblicità negativa che siete per la Chiesa ultimamente?) a cui voi fate comodo, vi servite delle autorità civili e religiose, della burocrazia, delle leggine e cavilli per apparire "in regola", contro ogni comandamento di carità cristiana o semplice buon senso e buon cuore,
    belli a vedersi da bravi sepolcri imbiancati quali siete!

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  8. Fratello nc:

    quando, dopo pochi anni dalla morte di San Gabriele dell'Addolorata, cominciò a girare la voce che i padri Passioni volevano trasferire il corpo del santo, i contadini della zona ARMATI DI FORCONI, cominciarono a pattugliare il luogo per impedirlo. E la "trafugazione" del corpo fu impedita.
    Forse i contadini abruzzesi non saranno stati esempio di tolleranza cristiana, forse la loro fede popolana non era adulta, ma, almeno, aveva un pregio: era AUTENTICA.

    Fatto sta che, come la provvidenza ha voluto, il corpo del santo è ancora là dove sono gli stessi padri Passionisti a raccontare con malcelata soddisfazione, a chi si reca pellegrino al santuario, questo episodio.

    Non so se i "popolani" di quialla parrocchia del Perù hanno sbagliato, ma guardando il filmato mi ha colpito la loro passione, animata da una fede sincera.

    La Chiesa è casa loro e in quanto figli di diritto hanno agito senza pensarci troppo, come chi nella propria casa sente di avere diritti, anche se ancora bambino.
    Diritti dati, prima ancora che delle autorità civili, e perfino dalle autorità ecclesiali, da Dio stesso.

    Hanno sbagliato? Può essere, ma a volte la violenza psicologica è peggiore di quella che si manifesta attraverso certi atti.

    In ogni caso il tema principale del post non era sulla disubbidienza dei parrocchiani al parroco, ma sulla DISUBBIDIENZA DEL CAMMINO AL PAPA.

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  9. KIKO È IN KOREA, A CONVERTIRE IL DITTATORE KIM 😂😂

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  10. Ogni volta che interviene un cretineocatecumenale siamo ineluttabilmente costretti a rispiegare alcuni concetti elementari del primo anno di catechismo dei bambini, giacché gli adoratori del tripode Kiko-Carmen-Cammino ignorano (o fingono di ignorare) tali elementi basilari.

    Primo elemento: Nostro Signore ha insegnato e operato, non certo per hobby, ed ha personalmente istituito la Chiesa affinché proseguisse tale opera e garantisse tale insegnamento. Se fosse bastato leggere la Bibbia, Nostro Signore non avrebbe speso tempo a insegnare e non avrebbe istituito un'autorità chiarirla e spiegarla; se fosse bastato pregare, Nostro Signore non avrebbe istituito i sacramenti e un sacerdozio per amministrarli.

    Secondo elemento: nel proseguire tale opera, la Chiesa si è data strutture e organizzazione (diocesi e parrocchie, documenti e normative, formule e gesti, ecc.) in modo da assicurare il più possibile ad ogni anima gli strumenti necessari per la salvezza. Ad un cristiano conviene adeguarsi alla Chiesa, cioè conviene accertarsi di essere parte del gregge del Signore secondo quanto l'autorità della Chiesa riconosce come caratteristiche di tale gregge. Più semplicemente: la Chiesa non è una federazione di club.

    Terzo elemento: anche chi è convintissimo di stare "evangelizzando", non smetterà mai di chiedere di essere vagliato e sostenuto dalla Chiesa, e preferirà scomparire pur di beneficare la Chiesa. L'evangelizzazione è il risultato (non la premessa) di una vita di fede. Chi cura la propria anima e vive la sua vocazione, con ciò stesso sta già evangelizzando anche se non se ne accorge. È inconcepibile "lanciarsi" ad evangelizzare senza continuamente garantire ciò che la Chiesa ha sempre detto. E naturalmente, l'evangelizzazione non è un ripetere il nome del Signore in mezzo a tanti paroloni:

    «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Molti
    [neocatecumenali] mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
    Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.»
    (cfr. Mt 7,21-23).

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    1. Farri vedere il rischio c'è:

      Disturbo ossessivo compulsivo e diagnosi secondo il DSM-5

      Come poter far diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo? Secondo il DSM-5, il manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali, per poter fare diagnosi è necessario che l’individuo soddisfi i seguenti criteri:

      La presenza di ossessioni o compulsioni o entrambe.
      Le ossessioni e le compulsioni sono causa di grave perdita di tempo durante la giornata e minano il normale funzionamento sociale, relazionale e psicologico dell’individuo.
      I sintomi ossessivo-compulsivi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o di altra condizione medica.
      Il disturbo non è meglio giustificato da sintomi di altri disturbi mentali.

      Elimina
    2. Sebbene l'attitudine di Kiko possa essere definita in termini psicologici con "narcisismo" (e quella di tanti "zelanti" fratelli del Cammino con disturbi ossessivi-compulsivi), dobbiamo sempre considerare le cose dal punto di vista della fede.

      Il problema fondamentale del tripode Kiko-Carmen-Cammino è che pretende di insegnare la fede partendo da madornali errori e da arbitrarie modificazioni.

      Lo scopo dichiarato di Kiko e Carmen, fin dagli inizi, era quello di diventare "fondatori" di comunità, comunità di cui essere capi temuti, rispettati, lodati, e soprattutto pagati. Kiko e Carmen hanno letteralmente venduto chiacchiere per tutta la vita.

      Hanno imposto fardelli che loro non hanno mai toccato neppure con un dito. Proprio come i fondatori di qualsiasi altra setta. E questo fatto è indipendente da ciò che ne dice il manuale DSM.

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    3. Appunto...
      La fede è un abito che copre un'altra cosa, eppoi che fede è? pare uno scambio mercantile un 3x2, uno sconto di pena contro anima
      Ma che sei un cacciatore di taglie?

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    4. Ti conviene leggerti dal Vangelo di Luca, capitolo 12, i versetti 58 e 59:

      "Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione.
      Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo".


      E già che ci siamo, anche il profeta Amos, capitolo 3, i primi due versetti:
      «Ascoltate questa parola
      che il Signore ha detto riguardo a voi... io vi farò scontare tutte le vostre iniquità».


      Ma allora che ne dici di Simon Pietro? Vangelo di Luca, capitolo 7, versetti 41-43:

      «"Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta.
      Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?".
      Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene".»


      Allora? Come mai tutti questi 3x2, 500 per 50, cacciatori di taglie, eccetera?

      Insomma, come diavolo è possibile che i kikos scrutatori della Parola, preparatori di Ambientali, monizionatori risonanti e giratori di esperienze, che battezzano i figli con nomi bislacchi estratti dalla Bibbia (Abimelech Brambilla, Bartimeo Rossi e Abdenego Esposito, mi rivolgo a voi!), non abbiano mai letto il Vangelo?

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  11. Sarebbero dovute iniziare le 100 piazze.. Forse qualche alternativa la stanno studiando

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  12. Raccomando vivamente di leggere l'ultima intervista a mons.Viganò che spiega cento volte meglio di quanto potevo io il problema del "collaborazionismo" dei vescovi e del Papa di fronte alla situazione attuale.

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  13. Anche Lapaz, su Junglewatch, aveva riportato l'avvenimento, con un altro gustoso retroscena sulla reazione del vescovo Del Palacio ( ora ex vescovo per opera di papa Francesco):

    "Infine, il vescovo neocatecumenale, molto arrabbiato, ha deciso di dover parlare a quei religiosi naturali tanto determinati ad opporglisi, e pare che, pieno di amore, li abbia avvisati di non dimenticarsi che un giorno moriranno... quindi, perché sprecare tempo a discutere di una semplice immagine?
    Forse il vescovo Del Palacio sottovaluta la forte determinazione di quei religiosi naturali almeno quanto non dà importanza alle minacce di morte subite dai preti non neocatecumenali della sua diocesi.

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  14. Sull'intervista a Mons. Vigano' di oggi, festa di Santa Caterina da Siena, ho da esprimere più di una perplessità.

    Evidenzio questo passaggio:

    "Nessuno intende esporre i fedeli al possibile contagio, ammesso e non concesso che esso sia un’eventualità così temibile; ma le dimensioni delle nostre chiese e purtroppo il numero assai esiguo dei fedeli che normalmente le frequentano, consentono di rispettare le distanze di sicurezza tanto per la preghiera individuale quanto per la celebrazione del Santo Sacrificio o di altre cerimonie. Evidentemente i solerti legislatorI."

    Il contagio ammesso e non concesso che sia così temibile?
    Affermazione quanto meno discutibile
    E poi

    Visto il numero ASSAI esiguo di coloro che frequentano normalmente le Chiese?
    Ebbene, nella mia parrocchia, negli orari delle messe delle dieci e delle dodici, come la vespertina, la Chiesa è sempre piena.
    Per non parlare di due Santuari che frequento particolarmente. Se arrivi con un minimo ritardo non trovi posto a sedere, ma neanche per stare in piedi se non infondo alla Chiesa.
    Ma dove vive Vigano'?

    Più di una volta una l'espressione fuorviante
    "Presunta pandemia"
    Presunta che???

    Continua....



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    1. Scusate ma ricopio anche questo, per chi non ha pazienza di leggere tutto, ma interessante è anche soffermarsi sul dipanarsi progressivo del discorso:

      "Non è questa la sede per esprimere le mie riserve sulla cosiddetta “pandemia”: credo che scienziati autorevoli abbiano saputo dimostrare quello che veramente accade, e quello che viceversa si fa credere alle masse, attraverso un controllo capillare dell’informazione che non esita a ricorrere alla censura per mettere a tacere le voci di dissenso. Mi pare tuttavia evidente che il Covid-19 abbia fornito un’ottima occasione – voluta o meno, lo sapremo presto – per imporre alla popolazione una limitazione della libertà che non ha nulla di democratico, né tantomeno di buono."

      Preferisco non commentare, poiché Vigano' si commenta da solo!
      Seguo abbastanza e affermò che Vigano' dice solo un cumulo di idiozie senza senso che come effetto possono solo produrre una sconsiderata superficialità nei fedeli/cittadini. Con effetti devastanti su se stessi e gli altri. Tipo neocatecumeni di Vallo della Lucania.

      Vigano' parla di lobby internazionali, veri poteri, prove tecniche di dittatura.

      Complimenti Vigano'!

      Peggio del peggior millenarista alla Kikomaniera, quando gli conviene, mi dà l'orticaria.
      Il trionfo del l'ignoranza e dell'appello all'ignoranza crassa degli stolti.

      Intanto Dio parla a ciascuno, ma sono pochi coloro che lo ascoltano!

      Pax

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    2. Beh, non è che l'apparente somiglianza con certi argomenti kikiani getti automaticamente un'ombra sul discorso. A questo punto dovremmo rigettare qualunque discorso antiabortista perché il Cammino si vanta (mentendo) che i suoi membri non compiono aborti...

      Ormai siamo già abituati a vedere piccinerie a tutti i livelli - come dice quel proverbio degli squali di Wall Street, "mai sprecare una crisi". E quindi anche i piranha neocatecumenali, nel loro piccolo, hanno altrettanto approfittato. E chissà quante altre porcate verranno scoperte una volta passata la crisi.

      Il millenarismo kikiano, peraltro, non vuole la verità ma solo il guadagno (e non solo in senso economico). Pertanto può persino far leva su qualcosa di vero, pur di cavarne "guadagno". Come divevano gli agenti di influenza sovietici, "per intossicare il discorso siamo disposti a dare persino l'ottanta per cento di vero contro il venti per cento di falso; l'importante, alla fine, è che qualcosa di falso venga ritenuto vero".

      Al di là delle considerazioni sociologiche ed epidemiologiche, ci sono dei punti importanti su cui Viganò getta preziosa luce. Anzitutto il fatto che ogni singolo vescovo è responsabile, che l'autorità dello Stato cessa "davanti al sagrato", e che un vescovo se volesse potrebbe benissimo non seguire alla lettera le indicazioni della Conferenza Episcopale (che poi ciò gli costi la carriera, è storia di mafie clericali). La Conferenza Episcopale non ha un potere "superiore ai vescovi".

      A leggere quell'intervista a Viganò bisognerebbe fare qualche correzione anche al sottoscritto, che ha spesso usato i termini "CEI" e "vescovi" come se fosse stato già chiaro ovunque il rapporto tra loro.

      Indipendentemente dall'idea che si ha di papa Francesco, resta il fatto che quest'ultimo ha deliberatamente voluto confondere i vescovi, approvando una cosa e rimangiandosela subito dopo (tipico metodo gesuitico, se mi si consente la battutaccia). Se fosse capitata una o due volte avremmo potuto credere ad equivoci o a malriuscite manovrine episcopali. Ma, come fa notare Viganò, sembra essere proprio un metodo, quello bergoglione, di seminare appositamente equivoci e divisione (il tutto alla luce dei suoi pronunciamenti ambigui, del suo "magistero liquido" che ha promosso danni incalcolabili al gregge). Questi sono fatti, non opinioni: ben venga un Viganò che ci rinfresca la memoria proprio quando veniamo sommersi dalla cronaca e dimentichiamo lo scempio già avvenuto.

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    3. Effettivamente l'ho trovato anche io un po' fuori dalle righe.
      Intendiamoci, le lobby internazionali sicuramente ci sono, come è vero che la app per il corona-virus con la scusa di essere un aiuto, rischia di diventare qualcosa di altro.
      Che siamo tutti sotto controllo con i satelliti e il software sulla telefono fissa e mobile è vero, ma da questo a prove tecniche di dittatura mi sembra un po' eccessivo.
      Ieri ho sentito su Facebook qualcuno che già critica il vaccino del corona-virus senza sapere se e come verrà prodotto.
      Sono d'accordo con Pax sulle messe, che nella mia parrocchia la mattina della domenica sono molto seguite.
      Non vogliamo che la Chiesa faccia gli stessi errori di superficialità e superbia alla neocatecumenale.
      Quindi mi sta bene attendere che si possa tornare nelle Chiese in sicurezza, particolarmente per le persone a rischio.
      Nella mia parrocchia sono state giustamente rinviate Comunioni e Cresime al prossimo anno, proprio per farle vivere meglio da parte di tutti, cioè come una festa e non come un calvario.
      Penso che in questo momento abbiamo bisogno di un po' di buon senso e non di polemiche inutili e di incitazioni alla rivolta.
      Premetto che è un mio pensiero personale e come tale ovviamente vale solo per me.
      LUCA

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    4. Certo, su alcune cose Vigano' ha anche ragione.
      Io non ho fatto un'"analisi del testo infatti" altrimenti facciamo il gioco sovietico dell'80% di verità e 20% di menzogna...ecc....ecc...

      Così si confondono solo le idee.
      Io affronto un solo aspetto del discorso. Nei punti che ho puntualmente evidenziato nel mio precedente commento. Punto.
      Altrimenti la confusione regna.

      Per essere più chiara, non mi pare corretto, per avallare e rinforzare la propria tesi, sminuire la portata della pandemia, chiamandola presunta e facendo intuire addirittura che sia frutto di macchinazioni da film.
      Basterebbe dire: io ritengo che le Chiese dovessero restare aperte e i Sacramenti andassero amministrati, con le dovute cautele. Potevamo farcela, come per tante attività "essenziali" che mai si sono fermate.
      Oppure: io ritengo che il Papa e la CEI - in questa occasione - abbiano preso la decisione più saggia. Dolorosa per tutti, per tanti Pastori in primis, come sempre ripeto (per la mia esperienza, ovviamente). Altri magari hanno avuto la sfortuna di non incontrare mai nella loro vita un prete o un Vescovo degni di questo nome. Anche questo merita rispetto.
      Mi sono fermata qui per non fare una valanga di chiacchiere e alimentare la confusione pure io. Punto. Questo è tutto. Ultimamente ce n'è tanta, troppa.

      Poi ribadisco, i complottismi, le prove generali di dittatura, l'odio per la Chiesa che si vuole vedere sepolta per sempre fino al punto di configurare una pandemia PRESUNTA...
      Andatelo a dire ai morti soli e abbandonati, a quelli cremati, gettati nelle fosse comuni senza rito funebre, morti nelle case di riposo abbandonati senza cure, tanto ormai....al loro destino, alle centinaia di medici e infermieri contagiati e in tanti morti, a quelli che ogni giorno lavorano negli ospedali e non vedono più neanche i loro figli piccoli da mesi.

      Infine ne ho visti diversi ammalati e alcuni morti, anche giovani, anche senza patologie tra i miei cari e tra quelli che conosco.

      Vigano' si dovrebbe solo vergognare.

      Qualche cattolico che lo legge può pensare che, essendo esagerazioni o peggio tutte stupidaggini, può andare in Chiesa e pretendere tutto e salutare affettuosamente chi vuole e sedere nei banchi, come sempre, affianco a chiunque.
      Bel capolavoro!

      Pax

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    5. Hai ragione Pax. Viganò, come chiunque altro, non dovrebbe parlare di cose che non sa. Figuriamoci con termini semicomplottistici. Basterebbe parlare con uno qualsiasi dei medici, infermieri, OSS che sono in prima linea e che sono LE PRIME VITTIME. La sorella di una mia cara amica è oncologa, ma 20 giorni fa si è messa a disposizione. Risultato: ora ha tosse squassante e la febbre a 40. E non ha 60 anni o malattie pregresse. "presunta pandemia"? "contagio non pericoloso"? Benissimo, allora invito Mons. Viganò a farsi un giro senza DPI in una qualsiasi terapia intensiva COVID. Poi vediamo se parla ancora.

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    6. Sulla vera portata (e sugli inizi) della pandemia ci sono troppe stranezze, alcune innominabili (pena il linciaggio sociale) e altre no. Per cui, pur non entrando in argomento, non posso e non voglio esigere che chiunque tocchi il tema debba fare professione di fede nei dogmi mediatici correntemente in vigore.

      Sulla gravissima responsabilità dei vescovi, scopro proprio adesso che qualcuno lo ha spiegato meglio di me (qui sul blog di Tosatti), e non me ne meraviglio, perché in qualità di cattolici sappiamo bene che il pane di vita eterna vale più del pane di vita terrena, e che se nel momento in cui ti calpestano i diritti tu vescovo taci, ti sei già fatto complice del tuo carnefice, e non farai bella figura (né otterrai risultati) quando ti sveglierai dal torpore miagolando (meglio: ragliando), perché i vescovi di oggi sono campioni del metodo del bastone e della carota - e ne sanno qualcosa i loro preti e seminaristi.

      Forse ti è sfuggito che da molto tempo, e in particolare in queste ultime settimane, il Papa e la CEI si sono contraddetti a vicenda (vedi intervista di Viganò per qualche esempio), e non è stata né la prima volta, né l'ultima. L'atteggiamento ambiguo del Bergoglio - ben evidenziato dal Viganò, mentre noialtri, sommersi dalla cronaca, tendiamo a dimenticare - così come l'atteggiamento ambiguo dei vescovi, stanno efficacemente devastando la Chiesa dall'interno, persino dando l'impressione che questa loro tattica dell'azzerbinamento e del lecca-lecca sia qualcosa di concertato. Devastazione che va avanti da tempo e in maniera sempre più furiosa.

      Di fronte a questa devastazione le vittime siamo noi cattolici inclusi coloro che ingenuamente si chiedevano: "ma non sarebbe il caso di scrivere al Papa e denunciare tutte queste storture del Cammino?" A quei Pontefici (sì, anche Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) che hanno visto lo scempio e hanno ricevuto molte, molte, molte denunce, e non hanno usato il pugno di ferro contro il Cammino, verrà severamente chiesto conto anche della pagliacciata sacrilega della "comunione da asporto" neocatecumenale.

      Viganò non poteva esprimersi in termini di opinione ("io penso che"), perché non sono in ballo i colori dei calzini dei giocatori della Pro Centese, ma la salvezza delle anime (e anche la libertà della Chiesa e il suo rapporto con lo Stato).

      p.s.: nel mio piccolo anch'io ho più volte infilato nei discorsi una parola "scomposta" per discernere, dalle risposte, i pasqualoni dai kikos che preferirebbero dialogare anziché urlare come ossessi "ci hai insultato! vergogna! credi di saperne più del Papa! buuu!". Mi vien dunque da pensare che il termine "presunta pandemia" sia l'esca su cui far concentrare l'attenzione degli asini raglianti, di modo che non badino al resto del contenuto dell'intervista.

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    7. A me pare diversamente. Perchè tu (tu Viganò intendo) fai partire TUTTO il tuo ragionamento dal fatto che in fondo la pandemia è una esagerazione e anche se mi contagio poi non mi succede poi chissà che cosa parti da presupposti EVIDENTEMENTE sbagliati. Poi se vogliamo fare la solita dietrologia...Io credo di saperne un poco di più di te, Tripudio, riguardo a virologia ed epidemiologia..non me ne volere...ma è così.
      Poi possiamo discutere su una miriade di cose, ma si deve partire DAI FATTI ovvero che abbiamo a che are con un virus nuovo, subdolo e di cui purtroppo sappiamo poco e quel poco lo sappiamo analizzando decine di migliaia di dati che stanno arrivando da tutto il mondo e che devono essere standardizzati ed analizzati.

      Questa è la situazione, purtroppo.

      L'Eucarestia manca a tutti, a me per prima. Ma ribadisco che MAI NESSUNO, Papa Francesco in primis ha mai detto: "possiamo andare tranquillamente avanti così, la comunione spirituale è UGUALE a quella SACRAMENTALE" . Lo dico e lo ripeto: "Dio non si tenta" Facciamolo fare ai neocatecumenali che lo fanno da 50 anni e passa. Io auspico che si riesca "di comune accordo" a trovare dei protocolli di sicurezza.

      Su questo, non ho nessuna remora a dirlo, ci sono delle resistenze da parte del comitato tecnico-scientifico che spero con tutto il cuore vengano eliminate.

      Detto questo, caro Tripudio, non è questione di "linciaggio sociale"...personalmente non lincerò mai nessuno, ma come hai detto tante volte tu 2+2 fa 4 non 5 anche se tu lo pensi e lo ripeti 100 volte.

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    8. Perdonami Tripudio caro, ma io non arrivo alle tue altezze.

      Prima dici che Vigano' non poteva esprimersi in termini di opinione perché troppo grande la posta in ballo "la salvezza delle anime" e poi fai capire che egli - come tu stesso fai - ha solo (arbitrariamente?!) infilato nel discorso una "parola scomposta" = PRESUNTA PANTEMIA per discernere, traduco liberamente, i "pensieri di molti cuori"...

      Davvero non ti seguo. Dolore e morte sono sotto gli occhi di tutti per tirare simili "esche" per pescare cosa poi? Asini raglianti?
      Grazie del complimento, comunque.

      Piuttosto io ritengo che certe gravi affermazioni con corredo di accuse complottistiche hanno un grave peso e non vadano pronunciate alla leggera.
      Inoltre Vigano' ha abbondantemente argomentato, altro che esca! Ne ha fatto l'ossatura del suo discorso.
      Per questo ho copiato lunghi stralci nei miei precedenti commenti (11:35 - 11:44), senza dilungarmi oltre.

      Ripeto. Vigano' si commenta da solo. Purtroppo per lui.

      Mi è tornato alla mente il manzoniano don Ferrante, marito di donna Prassede. Studia e studia, concluse infine, tra strane congetture e congiunzioni astrali, che "la peste non esiste", e di peste morì maledicendo le stelle!

      Pax

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    9. Non vorrei deviare la discussione sugli aspetti scientifici, sociali, farmaceutici, politici, statistici, medici ed economici della della pandemia in corso.

      Mi sono limitato ad osservare che riguardo a tale pandemia ci sono troppi aspetti "strani" (per così dire, sinteticamente) su cui i media e la politica - come loro solito - non hanno informato "correttamente" (riassumiamo così, per evitare di aprire millemila discorsi), proponendo in questi ultimi mesi dati ambigui e spiegazioni altalenanti e decisioni drastiche pur sapendo che ciò avrebbe prodotto più confusione che limitazione del danno (si veda ad esempio la recente imbecillità sui "congiunti").

      Il mondo non è in bianco e nero e l'aggettivo "presunto" viene applicato anche a conclamati criminali finché non arrivi loro la condanna definitiva della Cassazione. Significa solo lasciare un legittimo margine di dubbio, non significa negazione acritica e totale. Ma dati i tempi bui che stiamo vivendo, istintivamente e senza riflettere viene la tentazione di stracciarsi le vesti perché quell'aggettivo era troppo vicino al termine "pandemia". Come se "presunto" fosse stato sinonimo di "inesistente".

      Ora, al di là del ben noto fatto che la percentuale di morti "con" virus è decisamente più alta dei morti "per" virus - e quindi già solo per questo l'aggettivo "presunto" non può essere considerato fuori luogo -, resta che non si può cancellare l'intero intervento di mons.Viganò - che non è certo un ingenuo - solo perché ha usato un aggettivo che istintivamente ci suona infelice. (E magari, aggiungo io, Viganò potrebbe averlo usato anche soltanto per richiamare l'attenzione, ovvero per non bruciare grani d'incenso ai dogmatismi laici attualmente in vigore)

      Monsignor Viganò cominciò a vedere, durante gli inizi dello sporco caso McCarrick, le "coperture" vaticane, più il fatto che Bergoglio era stato informato ma non è intervenuto, più tutta la persecuzione a cui è stato sottoposto (con complicità bergogliona) specialmente in questi ultimissimi anni - al punto che non può far sapere in giro dove abita, perché ha scoperchiato un calderone chiesastico troppo pericoloso. Per cui Viganò è da considerare non meno che un eroe, oltre che un vero pastore della Chiesa. Ha a cuore la sorte delle anime, ed è sensibile alla liturgia, e conosce le facili deviazioni dottrinali che fanno leva sulle ambiguità del Concilio e dei suoi interpreti, ed è a conoscenza di tante commistioni ecclesiastiche con la politica, con i circoli di abusatori sessuali e pedofili, con gli eretici di area tedesca che con innegabile successo stanno protestantizzando la Chiesa, ecc. Non esagero se dico che è oggi uno dei migliori successori degli Apostoli viventi.

      Dico di più: si può persino non essere d'accordo con il modo in cui ha risposto a quell'intervista (per esempio, non so se di mezzo ci sia un traduttore o una sintesi scritta da una conversazione più ampia, cose che renderebbero completamente campate per aria tutte le osservazioni critiche contro di lui), ma non si possono negare - nemmeno in nome di un genuino e invincibile amore alla Chiesa e ai suoi pastori anche quando sbagliano - che abbia fin troppo ragione. Siamo così istintivamente desiderosi di proteggere la Chiesa, nostra madre e maestra (e dispensatrice del Pane di Vita Eterna) - che talvolta siamo disposti a chiudere un occhio laddove dovremmo tenerlo bene aperto (poiché il peggio che può capitare alla Chiesa è che i pastori cedano il passo a ladri e briganti, riconoscibili - come apprendiamo dal Vangelo - dal fatto che la loro priorità non è la cura delle pecorelle del gregge).

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    10. Vedi Tripudio, tu non vuoi "deviare sugli aspetti medici", ma in DEFINITIVA lo fai.
      Certe cose non sono opinioni su cui discettare. "presunto" vuol dire "ritenuto in base a congetture".
      Il termine " pandemia" ha un significato MOLTO PRECISO ovvero è un fenomeno in cui ci devono essere 3 condizioni:

      1. la comparsa di un nuovo agente patogeno;

      2. la capacità di tale agente di colpire gli umani;

      3. la capacità di tale agente di diffondersi rapidamente per contagio

      E' sotto gli occhi di tutti che queste 3 condizioni sono soddisfatte. Poi di solito si usa questo termine per patologie che portano alla morte (perchè una polmonite interstiziale ti ammazza Tripudio)

      Quindi carissimo, non è questione di "bianco o nero". E' questione di termini scientifici come 2+2 fa sempre 4. Poi possiamo discutere sulle modalità con cui si è affrontata (in cui gli errori non sono mancati), ma quello è un'altro paio di maniche.

      Poi il fatto che tu definisca "strane" cose che magari tu non sai (qui non stiamo parlando di fede. La fede è un dono di Dio. Per questo motivo un bambino di 4 anni può insegnare a me ed a te...) perchè non hai idea di come si comporti un virus o di come funzioni l'epidemiologia non mi stupisce. Nessuno può sapere tutto. Però non può pretendere di averci ragione. Sarebbe come se io parlassi di fisica nucleare dicendo che la fusione a freddo è possibilissima.

      Io capisco che tu abbia stima per Viganò...ma il fatto che abbia basato tutto il suo discorso su affermazioni palesemente false non esula dal dire che abbia torto marcio. Sorry.

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  15. Certo, se le chiese fossero delle sale da meeting, dei locali di incontro con qualche statua di troppo, da ridipingere con i poster del proprio guru preferito, forse avrebbero ragione le autorità a non prevederne neppure le date per la riapertura al culto.
    Fatto sta che non è così. Non è il governo italiano a poter stabilire cosa è una cerimonia e cosa non lo è, e se la messa non va bene e il funerale sì.
    Una volta permessa la libera mobilità dei cittadini (perché non dkmentichiamolo: fino ad ora, erano quelle restrizioni a non permetterci di riaprire il culto nelle nostre chiese, prima ancora di tutte le altre limitazioni di prossimità personale e norme igieniche da rispettare), preso atto delle rimanenti restrizioni e rispettandole con scrupolo, dovrebbe essere il vescovo a decidere come organizzare il culto osservando e contemperando norme anti virali con cogenti necessità spirituali.
    Dovrebbe essere chiaro a noi tutti che pagheremo molto in futuro i legami non trasparenti o comunque sbilanciati tra autorità ecclesiastiche e governo.
    E chi avrà sempre più mano libera saranno le organizzazioni para religiose come il cammino neocatecumenale che se ne infischiano delle regole ed agiscono nel privato delle case.
    In questo senso il grido di allarme di Mons. Viganò è condivisibile, al di là delle sue personali discutibili convinzioni su genesi e consistenza della pandemia.
    Ma non sono solo sue opinioni: abbiamo sentito il grido di allarme di Mons. D'Ercole, di Bagnasco, del cardinal Poletto, insieme a tantissimi sacerdoti e parroci.

    Ricordo infine la "profezia" di Mons. Crepaldi, che scrisse, proprio all'inizio della crisi:
    Questa emergenza del coronavirus può essere vissuta da tutti “come se Dio non fosse” e in questo caso anche la fase successiva, quando l’emergenza terminerà, applicherà per continuità una simile visione delle cose. In questo modo però si sarà dimenticato il nesso tra salute fisica e salute morale e religiosa che questa dolorosa emergenza ha fatto emergere. Se, al contrario, si sentirà l’esigenza di tornare a riconoscere il posto di Dio nel mondo, allora anche i rapporti tra la politica e la religione cattolica e tra Stato e Chiesa potranno prendere una strada corretta.

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  16. Da Jungle Watch ci fanno sapere che la governatrice che il Cammino Neocatecumenale ha appoggiato fedelissimamente alle scorse elezioni, ha rifiutato di concedere ai cattolici il permesso di celebrare i sacramenti.

    Bisogna ringraziare in modo particolare i neocatecumenali perché il clero cattolico dell'isola ha un po' paura a ribellarsi alle autorità civili, dopo lo scandalo del vescovo pedofilo neocatecumenale che ha distrutto la credibilità della Chiesa.

    Intanto, i kikos, ancora vanno difendendo lo sporco pedofilo impenitente. E poi credono che all'inferno ci va solo chi non paga la Decima a Kiko.

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    1. C'è anche da segnalare un articolo di Socci (incluso il "post scriptum" aggiunto dopo la pubblicazione).

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    2. Caro, carissimo Tripudio...

      peggio mi sento: Socci Antonio?? Ma di chi parliamo??

      L'articolo da te segnalato aumenta ogni sorta di perplessità uno potesse nutrire già per conto suo.

      Socci mischia vergognosamente la politica con questioni puramente spirituali e si schiera apertamente da una parte facendo addirittura nomi e cognomi di personaggi che, oltretutto, negli ultimi tempi non brillano affatto sotto nessun aspetto.

      Ma non mi addentro. Nè mi interessa, qui non si tratta di politica.

      Questo non era un Blog monotematico? O sbaglio?
      Da qui l'esigenza per me di esprimere il mio pensiero.
      Dal momento che sul C.N. abbiamo tutti la stessa visione, non vorrei si pensasse che questo va a braccetto con queste altre visioni che ultimamente, tu stimatissimo Tripudio, continui a esprimere sul Blog. Per il tuo ruolo qui se nessuno chiarisce può sembrare che sia questa la visione di tutti coloro che collaborano al Blog.
      Così non è assolutamente, almeno per me. Mi preme chiarirlo. Per non fornire motivi di fraintendimento.

      A mio avviso si sta dando spazio a una guerra che non ci appartiene. Altrove ho detto che ci accomuna il fare luce sul Cammino Neocatecumenale tra strafalcioni liturgici, errori dottrinali e disobbedienza reiterata alla Chiesa, vere e proprie eresie, ambiguità di personaggi che si definiscono iniziatori e assurgono a santi ma sono solo predatori, lupi travestiti da pecore che devastano l'ovile indisturbate anche per l'inerzia della Chiesa.

      Poi tra noi, per quanto riguarda il divieto delle celebrazioni nelle Chiese fin qui vigente, uno la pensa in un modo, uno in un altro. Massima libertà. Nessun pensiero unico. Grazie a Dio.

      Pax

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    3. Ciò premesso torniamo a Socci Antonio che non si può leggere, nè sentire. Che non merita neanche di essere commentato.

      Un venduto, lui sì, ai "poteri forti" gli stessi che appoggiano senza se e senza ma il POTENTE CAMMINO nonostante tutte le schifezze perpetrate, che perpetrano e perpetreranno in futuro.

      Non si sa perchè, anche lui della fitta schiera di quelli che in un primo tempo esprimevano, neanche tanto velatamente, molte perplessità. Ma poi, miracolosamente, hanno cambiato bandiera del tutto e per sempre.
      Adulatori, sperticati dispensatori di elogi tanto infiorati da apparire ipocriti e falsi solo a sentirne la musica.

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    4. Della schiera di Padre Livio di Radio Maria e compagni.
      Molti che li hanno criticati hanno fatto dietro front, molti nomi del giornalismo cattolico di spicco che non vale la pena neanche nominare. Come fanno questi Kiko e compagni a comprarsi tutti. Un mistero.
      Solo noi poveri che non siamo stati mai ricattabili, purtoppo per loro, dopo che li abbiamo conosciuti a viso aperto e ne abbiamo provato disgusto, siamo rimasti a criticarli, a smascherarli, a dir loro sulla faccia lo schifo vergognoso che fanno. Poichè di quello che fanno nelle tenebre è ripugnante anche solo parlarne!

      Perchè Padre Zoffoli e quelli come lui sono rimasti soli, soli del tutto?
      Lino Lista che ha subito le loro persecuzioni subdole per essere oscurato con i suoi luminosi studi sulle loro vergognose, devastanti catechesi, buone solo a distruggere anime per sempre? Rendendo i loro seguaci peggiori di loro, se possibile.

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    5. Detto questo segnalo due articoli del preclaro signor nessuno SOCCI Antonio, che provi vergonga!

      Dal suo blog segnalo solo due articoli significativi sul santo nostro contemporaneo, ancora vivente in quel di Madrid, Kiko Arguello il cialtrone pavido, per chi volesse rovinarsi la cena stasera... vi basta scorrerli anche superficialmente per farvi l'idea del cavalier servente prono al potere economico, politico e... pseudoreligioso dell'Arguello.

      1. LA GEMMA DI KIKO ARGUELLO (detto senza ironia, Socci ci crede davvero)

      il link:

      https://www.antoniosocci.com/la-gemma-di-kiko-arguello/


      2. Lodi lodi elogi

      questo il link

      https://www.facebook.com/197268327060719/posts/grande-kiko-e-bravo-anche-il-card-bagnasco-che-salva-lonore-dei-vescovi-italiani/903880096399535/

      https://www.facebook.com/197268327060719/posts/grande-kiko-e-bravo-anche-il-card-bagnasco-che-salva-lonore-dei-vescovi-italiani/903880096399535/

      Elimina
    6. Mi scuso perché non era mia intenzione di deviare la discussione sulla domanda "sei pro o contro Socci?" - e comunque avevo già scritto anch'io, da tempo, che il Socci "favorevole al Cammino" ha preso fischi per fiaschi come chiunque creda di valutare i "frutti" di un fenomeno ecclesiale prescindendo dalla liturgia e dalla dottrina.

      Fra l'altro la posizione del giornalista riguardo a Bergoglio, ai vescovi, e ai politici che cita nell'articolo, è piuttosto nota (e tutt'altro che celata nell'articolo stesso).

      Detto questo, e al di là di certi punti che Socci dà per scontati, condivido quello che hai detto, ma non sono il tipo da applicare damnatio memoriae ad un autore solo perché si è detto favorevole al Cammino (nel suo caso, non dovrebbe averlo fatto in seguito a bustarelle o per volontà di accattivarsi il pubblico kikiano). Ho ritenuto interessante l'articolo non a causa del suo autore, ma perché mi pareva l'ennesima conferma che noi cattolici veniamo quotidianamente venduti "per trenta denari" da certi "uomini di Chiesa", gli stessi che finora hanno consentito al Cammino di agire pressoché indisturbato.

      Elimina
  17. Ma non finisce qui. Il nostro Blog si è interessato del clamoroso voltafaccia di Socci Antonio.
    Segnalo solo un articolo per non tediarvi oltre

    questo il link

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2013/05/come-si-cambia-opinione-sul-cammino.html


    Non sono mancate le reazioni del solito

    "Osservatori"vergognatevi!
    ATTENZIONE!Diffidate del blog "osservatorio sul Cammino neocatecumenale secondo verità DIFFONDE IL FALSO!

    questo il link

    http://chisinasconde.blogspot.com/2013/05/la-gemma-di-kiko.html

    BASTA COSI'

    Adesso Socci assurge a maestro di vita e all'allegra brigata di Kiko e compagni aggrega il peggio della società civile e della squallida politica del nostro povero martoriato paese.

    Perdonatemi il disagio, ma con sincerità devo concludere che qui mi sentivo a casa mia. Ora non più. Non mi va di essere confusa con certi modi di pensare che non condivido e trovo inaccettabili.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come abbiamo sempre detto, alcuni personaggi pubblici si fanno un'idea del Cammino a partire da titoloni di giornale e da slogan di piazza. Per esempio tanti giornalisti - inclusi purtroppo soggetti come il Socci - fanno questo cortocircuito: "io sono contro l'aborto; ma il Cammino ha manifestato al Family Day; pertanto il Cammino dev'essere santo e cattolico". E non parliamo di altri tipo la Miriano...

      Lo stesso vale per un soggetto come il governatore della Campania, De Luca, che ha promesso di bastonare gli "untori" neocatecumenali per il focolaio del "coppone mistico" kikiano (chissà se non finirà in farsa, e se le autorità civili scopriranno finalmente che il Cammino è una setta pericolosa incistata nella Chiesa). Non significa che De Luca sia un santo o un nostro "alleato". Significa solo che su questo blog abbiamo indicato le notizie che lo riguardavano poiché avevamo previsto benissimo che i kikos si sarebbero comportati in quel modo e quindi è perfettamente ovvio che il Governatore abbia tuonato.

      In entrambi i casi, per non cadere nell'errore di dire "il nemico del mio nemico è mio amico" (quantomeno perché tale modo di pensare mette la verità in secondo piano e le alleanze in primo piano), potremmo chiederci: ma se quella stessa azione fosse compiuta nei confronti dei cattolici, cosa ne penseremmo?

      Prima o poi, per colpa dei vescovi e ancor più per colpa dei neocatecumenali, qualche governatore o ducetto proibirà la Comunione ai cattolici, "per timore del contagio", magari adoperando il "rito mistico" neocat come scusa per dare addosso a tutta la Chiesa. Questo è uno dei motivi per cui specialmente durante questa crisi bisogna dire pane al pane e vino al vino. Bisogna far notare l'attitudine neocat a disubbidire a chiunque tranne a Kiko e ai suoi cosiddetti "catechisti". Bisogna far notare l'irrazionalità neocatecumenale senza trasformarsi in servili adulatori del potere civile ed ecclesiastico. Bisogna far notare che da un lato la kikiana "comunione da asporto" è stata sacrilega (per mentalità, modi e metodi), e però noi cattolici avremmo gradito tantissimo che i sacerdoti potessero a richiesta andare casa per casa - con le dovute precauzioni, le stesse richieste ad un medico - per amministrare confessioni e comunione (se il medico del corpo può, perché non deve poter anche il medico dell'anima?).

      Il bello delle recenti figuracce del Bergoglio e dei vescovi, è che confermano - se mai ce ne fosse ancora bisogno - tutte le critiche gentili che noi cattolici avevamo espresso in precedenza (venendo aggrediti furiosamente ogni volta, persino in occasione di "suppliche filiali", ed è tutto dire). Questa crisi virus ha avuto il pregio di scoprire parecchi "altarini" (e ce ne sono altri ancora più vergognosi - come il business dell'accoglienza e quello dei Musei Vaticani - che potrebbero venir fuori), non possiamo cedere alla tentazione di ridurre tutto a una lotta di fazioni solo perché abbiamo simpatia o antipatia per tale o talaltro personaggio pubblico. Sullo sfondo, infatti, abbiamo che salvo rare eccezioni, il popolo cattolico è praticamente da due mesi senza possibilità di confessarsi e comunicarsi.

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  18. Intanto il post pubblicato ieri di cosa parlava?
    L'ho dimenticato del tutto.

    Pax

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    1. Parlava di come i neocatecumenali impongano dappertutto il loro modo di pensare. Cosa che qui non avviene tanto è vero che io e te non siamo censurate (te lo dico per farti fare un sorriso). Una cosa è sicura: il cammino all'inizio può attirare i distratti o gli ingenui, ma se poi si tocca con mano la loro ipocrisia (anche solo parlandoci) solo quelli in malafede possono ancora tesserne gli elogi.
      Su questo siamo tutti d'accordo penso.
      Ti abbraccio forte e stai serena.

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    2. Io credo che escludere del tutto le funzioni religiose da una prima "riapertura" senza nemmeno consultare la CEI sia stato scorretto e miope. La Chiesa è molto più "brava" dello Stato nell'organizzazione: basti vedere la Caritas con le sue mense e i suoi dormitori. Nella mia parrocchia l'organizzazione dell'aiuto alle famiglie bisognose è eccellente, dal loro "censimento" per capire quali sono veramente i loro bisogni, alla distribuzione capillare e regolare di generi di prima necessità, di capi di vestiario e altro. Si sarebbe potuto affidare ai vescovi una prima riapertura, magari prfevedendo solo la messa domenicale, con ingressi contingentati, distanze di sicurezza, DPI e tutto quanto necessario. Invece si è preferito non doverci nemmeno pensare, e rimandare sine die, un po' come per le scuole. Tanto i bisogni dei fedeli e dei bambini (oltre che delle famiglie) non sono poi così importanti,no? Detto questo, mi dissocio totalmente dalle esternazioni di Viganò: sono fuori luogo, contengono affermazioni false e mostrano e approfondiscono le divisioni in seno alla Chiesa. La pandemia c'è eccome (chissà su che pianeta "felice" vive Viganò), alcuni miei amici e conoscenti sono stati contagiati, anche in maniera grave. Per fortuna sono sopravvissuti, ma in tanti purtroppo non ce l'hanno fatta. Riguardo a Socci, condivido quanto scrive Pax, ed evito felicemente di leggerlo.

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    3. Molti equivoci nascono perché non siamo tutti abituati a distinguere tra la santa Chiesa (santa perché istituita da Nostro Signore con l'incarico di proseguire la Sua divina opera) e gli «uomini di Chiesa», a cui andranno sì il nostro ossequio e la nostra obbedienza, ma non certo fino al servilismo e fino all'adulazione.

      Maturare un giudizio negativo sui vescovi non significa porsi automaticamente fuori dalla Chiesa. Al contrario, nel caso della gestione della crisi virus in Italia, significa riconoscere che tali pastori sono venuti meno al loro compito di pascere il gregge del Signore - non è un'opinione, è un fatto: da due mesi il popolo cattolico non può accedere a confessione e comunione, a causa delle decisioni dei vescovi.d

      Attenzione anche a non cadere nella trappola della pigra generalizzazione. Le responsabilità variano da vescovo a vescovo. Lo sappiamo bene che c'è chi "vorrebbe ma non può", e chi invece è stato perfino troppo zelante (come il vergognosissimo Delpini a Milano a febbraio).

      Attenzione anche a non cadere nella trappola di giudicare negativamente un intero intervento solo a causa di due parole (due: "presunta pandemia") ritenute infelici, e solo perché si è dimenticato che in una gran quantità di casi il virus covid-19 è stato concausa anziché causa della morte.

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  19. P.s. Ho letto l'articolo di Socci stamattimìna.
    Hai ragione Tripudio: è da segnalare. Alla neuro.
    A parte gli scherzi...certe cose non stanno nè in cielo nè in terra.
    Qui ognuno di noi non scrive di getto, ma ci ragione più e più volte. Cosa che temo Socci non stia più facendo da molto tempo (Papa Francesco odia gli italiani? dai, per piacere)

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    1. E qui Socci ha ragioni da vendere

      Il Papa infatti, leader mondiale della sinistra secondo Agnoletto, sta portando avanti il disegno mondialista di Soros al punto di configurarsi come il suo braccio teologico
      Non a caso ha vinto il premio Kalergy, un estratto del Kalergy pensiero è stato pubblicato da radio spada e ognuno può rendersi conto, leggendo, di come sia inquietante tale ideologia
      Fra qualche anno ci si renderà conto dei danni prodotti da questo innaturale e imposto meticciato: lo vedranno figli e nipoti ma già ne abbiamo un assaggio con la mafia nigeriana venuta con i barconi e ormai saldamente installata. Bergoglio, capo di stato estero che fa del clericalismo la sua mannaia, ha saputo solo dire che in Italia la mafia c'era già per cui parrebbe non far nulla che ne vengano altre
      Comunque la sintesi del Bergoglio pensiero è in questo fatto di cronaca
      “Nel colmo dell’emergenza coronavirus – racconta il parroco della Beata Vergine dell’Immacolata – con stupore e meraviglia sono arrivati in chiesa un gruppo di transessuali, quasi tutti latinoamericani. Chiedevano aiuti perché con il Covid non avevano più clienti sulla strada”
      Così riferisce il sacerdote di Torvaianica all’Adnkronos che aggiunge: la generosità di Bergoglio si è materializzata attraverso il braccio caritativo, l’Elemosiniere Konrad Krajewski, che ha portato gli aiuti. La comunità trans ha fatto arrivare a Bergoglio tramite il cardinale Krajewski un audio nel quale, in spagnolo, ognuno ringrazia Francesco a modo suo.

      Poi si lamentano che l'8/1000 è in calo

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    2. Ho sempre detto che non sono un estimatore di Socci - è da tempo anche lui in quella categoria di giornalisti che adopera un linguaggio corrosivo per catturare l'attenzione (vizietto che ho anch'io, ma credo in misura minore di lui) - ma vorrei partire anzitutto dai fatti.

      Il primo è che la "gestione" di questa crisi virus ha lasciato molto a desiderare. Ci sono sì delle cose che non era possibile correggere a suon di decreti e comandi (come certe attitudini italiche e non), ma ci sono anche delle palesi ingiustizie nei confronti dei cattolici - come quella di vietare i sacramenti mentre si consente l'acquisto delle sigarette, su cui incredibilmente l'episcopato italiano ha avuto troppo poco da ridire.

      Come Socci ed altri autori (ad esempio un Adernò) hanno già fatto notare, se i vescovi e la CEI hanno mostrato servilismo quando non era neppure necessario, noi cattolici abbiamo tutto il diritto di lamentarcene. Un bambino, quando soffre, piange: sua madre, se rifiuta persino di chiedersi perché il bambino piange, non sta compiendo il suo dovere di madre. I vescovi italiani, come fa notare Adernò, da servi si erano comportati, e da servi vengono trattati, col risultato che è il popolo cattolico ad averne fatto le spese: due mesi senza confessione e comunione ma mai sprovvisti di sigarette.

      Fossilizzarsi sulle singole espressioni più o meno enfatiche ("presunta pandemia", "Bergoglio odia l'Italia") serve solo a gettar via con l'acqua sporca anche il bambino. E quando i cattolici vengono colpiti e divisi, gli eretici fanno festa - incluso il Cammino. Avevo tentato, nel mio piccolo, di riepilogare la questione qualche giorno fa riguardo alla "comunione da asporto" - il Santissimo Sacramento ridotto a snack "take-away" - e sono felice che la questione dei cattolici da due mesi senza sacramenti sia stata spiegata molto meglio (e con molta più autorità) da mons. Viganò e altri. Dunque, in qualità di cattolico, non ho più bisogno di spiegarla io.

      Mi sia consentito anche di far notare che così come il servilismo dei vescovi ha rovinato i cattolici, allo stesso modo il servilismo dei cattolici li rovinerà ancor di più. Qui e altrove, in tanti, abbiamo riflettuto sul servilismo verso l'autorità ecclesiale, servilismo talmente diffuso che i kikos per aggredirci dicono sempre la menzogna del: "se voi criticate il Cammino, state criticando il Papa che lo approva, voi volete insegnare al Papa il suo mestiere, voi credete di saperne più del Papa, voi siete seguaci di [inserire nomi di autori comunemente etichettati come «da ricoverare alla neuro»]".

      Quei pastori della Chiesa che tanto amano promuovere lo "spirito del Concilio" stanno per raccogliere i frutti di ciò che ha seminato - inclusi quelli derivanti dal non estirpare le eresie come il Cammino -, e noi cattolici pagheremo inevitabilmente il conto. Credo che sia come minimo inutile il cercare formule gentili per dire lo stesso concetto. Servilismo e adulazione non "pagavano" prima, figurarsi adesso. La nostra fiducia nei pastori, il nostro ossequio, tutta la nostra buona volontà, non sono serviti ad ottenere altro che un misero belato della CEI domenica scorsa, prontamente azzittito dal Bergoglio stesso. Piange il cuore a vedere il popolo cattolico privato da due mesi di confessione e comunione.

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    3. Anche a me piange il cuore, ma ho contezza di quello che sta succedendo in questi mesi.
      Cmq è strano che in questi giorni abbia dovuto discutere sia con quelli che definivano i vescovi "servili" e poi con quelli che li hanno definiti "prepotenti", ma in fondo sono tempi complessi.

      Proprio per questo motivo le parole che diciamo HANNO UN SIGNIFICATO. Noi siamo quello che che comunichiamo. Quindi dire che "ci attacchiamo alla singola frase" quando su quella singola frase si basa tutto un discorso è semplicemente sbagliato.

      Noi non siamo senza confessione e comunione perchè "ce lo hanno vietato i vescovi", ma PERCHE' C'E' UNA PANDEMIA che non è AFFATTO PRESUNTA. E chi è morto non è morto CON il covid19, ma PER il covid 19 perchè, carissimo Tripudio, puoi tranquillamente avere una ipertensione o un diabete perfettamente controllato ma se ti becchi il covid 19 muori DI POLMONITE INTERSTIZIALE BILATERALE che senza quel virus no avresti mai avuto. CHIARO? Non ci voglio più tornare su questo punto.

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    4. Capisco che tu non ci voglia tornare, sull'argomento, purtroppo in questi giorni ci stiamo un po' stufando di dover dire sempre le stesse cose.
      Ma il problema non è il rischio sanitario, che con la riapertura di tante attività tutti noi correremo, e legalmente, perché ce lo permetterà un'ordinanza, di rischiare la polmonite interstiziale.
      Il problema è che è passato nella mente purtroppo anche dei credenti il collegamento Chiesa-contagio, Messa-contagio, mentre non altrettanto è successo per manifestazione-contagio oppure inaugurazione-contagio.
      Faccio un esempio: ho detto a mia figlia che volevo andare in Chiesa per una visita al Santissimo e subito lei, guardandomi con aria da virologia, mi ha detto: "Non vorrai mica ammalarti?" mentre non altrettanta preoccupazione ha dimostrato chiedendomi di fare la fila al supermercato per comprarle la Nutella.
      È gravissimo, che sia passato questo riflesso pavloviano! È gravissimo perché sappiamo bene che entrare in una chiesa semi vuota è meno pericoloso che entrare in un tabacchi di due metri per tre.
      Quindi, permettere al prudentissimo Bassetti di cominciare a pensare insieme ad altrettanto prudenti Vescovi di prevedere forme di prudentissimo culto avrebbe permesso di far sciogliere questa pericolosa "doppietta" Chiesa-contagio. Che purtroppo, come ho già detto, ha influenzato anche noi.

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  20. Certo, hai ragione Valentina, ci siamo stufati tutti. Ma non abbiamo iniziato noi.
    Ossia, non era il caso neanche di iniziare una simile discussione, costringendo chi dissente a doversi pronunciare per forza.
    Battere sempre sullo stesso argomento che non è quello peculiare del Blog "Osservatorio sul C.N. secondo verità" offuscando del tutto i temi dei vari post di questi giorni non l'ho trovato opportuno, di buon gusto. Sempre ci sono stati O.T. Nelle varie discussioni. Ma in questo caso è diverso. Si approfitta di ogni occasione opportuna e inopportuna per lanciare sempre la stessa linea di pensiero che, come ben si vede non solo dai miei commenti, non è condivisa da molti di noi che pure abbiamo un comune sentire rispetto al cammino.

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  21. Chi dice che non sappiamo distinguere tra Chiesa e uomini di Chiesa?
    Distinguiamo benissimo!

    Se equivoci sono nati è perché si chiede di epurare un intervento nel suo complesso molto discutibile da paroline gettate lì tanto per (per cosa, scusa, se non hanno senso? Sai spiegarlo?) come PRESUNTA PANDEMIA.
    Ma sia il vostro parlare sì sì-no no... Che sono ste' cose strane? Poi Vigano' argomenta e motiva, fino a far intendere la pandemia come un'invenzione.

    Altro che due paroline che qualche pignolo come me enfatizza.
    Ricopio di nuovo quanto già copiato sopra per i duri di comprendonio.

    Vigano' dice questo, tra l'altro:

    ""Non è questa la sede per esprimere le mie riserve sulla cosiddetta “pandemia”: credo che scienziati autorevoli abbiano saputo dimostrare quello che veramente accade, e quello che viceversa si fa credere alle masse, attraverso un controllo capillare dell’informazione che non esita a ricorrere alla censura per mettere a tacere le voci di dissenso. Mi pare tuttavia evidente che il Covid-19 abbia fornito un’ottima occasione – voluta o meno, lo sapremo presto – per imporre alla popolazione una limitazione della libertà che non ha nulla di democratico, né tantomeno di buono.""

    Presunta pandemia due paroline piazzate lì tanto per far incavolare qualche sprovveduto?
    Ma fatemi il piacere!

    Pax

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    1. La penso esattamente come te e Valentina e mi dissocio totalmente da chi, volendo portare acqua al suo mulino, caparbiamente so ostina a giustificare l'ingiustificabile e definisce le parole "Presunta Pandemia" due paroline di poca importanza. Sono parole pesanti come macigni, che danno ad intendere che non è affatto in corso una pandemia, che le notizie che ci sia una pandemia in corso sono tutte da verificare e probabilmente false. Dette da una persona in posizione di "autorità" come Viganò sono ancora più gravi. Sarebbe il caso di dare un taglio agli OT.

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  22. E vogliamo parlare di Socci?
    Che usa un linguaggio corrosivo per catturare l'attenzione? (Questo dice Tripudio)
    E cosi ne abbiamo un altro che non scrive per scrivere quello che vuole trasmettere ma per far imbestialire qualche idiota patentato che lo legge giusto per il gusto di....
    Ma con chi abbiamo a che fare?
    Io penso piuttosto che Socci sia proprio così, purtroppo per lui!
    Uno che non si può leggere.
    Un poco come Kiko, che non si può sentire quando parla.
    La fine che fanno tutti quelli che si sono venduti.
    Se vuoi lamentarti, caro tripudio, lamentati pure. Chi te lo impedisce?
    Non c'è bisogno che ti metti dietro un Socci Antonio qualunque per sentirti nel giusto.
    Argomenta da te, in questo ti rispetto. Pur pensandola diversamente.
    Ma se mi fai leggere Socci evidenziando link nei commenti e distogliendo dal post del giorno, che intanto di nuovo ho dimenticato di cosa parla, io poi trovo quelle famose paroline che non sono solo forma ma sostanza.
    Certo, il bimbo piange alla mamma, se soffre e la mamma, cattiva, lo ignora, allora si corre da zio Antonio Socci, si pestano i piedi e forse la mamma senza cuore che preferisce i profumi ai balocchi finalmente piena di vergogna accontenterà il bimbo piangente.

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  23. Singole espressioni più o meno enfatiche
    Tra presunte pantemie e odi bergogliani per l'Italia
    Per te sarebbero l'"acqua sporca"
    Con la quale non è opportuno gettare via il "bambino"
    Di nuovo
    Il bambino?

    Quale bambino?

    Qua un solo bambino è nato
    L'Anonimo 30 Aprile 2020 9:50
    Che appare tra i commenti di un post che ho appena riguardato e che è pure interessante -
    LA KIKIZZAZIONE FORZATA, alla faccia delle tirate d'orecchie da parte di papà Francesco.
    Corredato di foto che da sole, con le didascalie, sono ancora più plasticamente esplicative del post, dando la cifra del falso kikiano, dell'orrido kikiano, dei suoi oscuri e tenebrosi messaggi -
    Per scrivere cose in un linguaggio tutto politichese
    E voila' ecco chiaro il qui pro quo...
    Destra contro sinistra
    Sinistra contro destra.

    Anonimo, discetta sul Papa, secondo lui "leader mondiale della sinistra" braccio teologico di Soros.
    Socci Antonio, zio Antonio protettore dei bambini piangenti, scrive che
    "la CEI - su ordine del papa argentino, mosso dalla precisa intenzione di attaccare la Lega di Salvini - era stata...servile"
    Continua lo zio
    "Quando Matteo Salvini nella settimana santa, si è sommessamente associato alla proposta di Davide Rondoni per far celebrare le messe almeno a Pasqua, sono stati proprio i vescovi e i media clericali a "linciarlo""



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    1. Scusa Pax, comprendo che sei su di giri per questa discussione ma la realtà è quella che è e non la puoi negare: il papa è schierato politicamente, magari è schierato come piace a te, ma lo è, se all'interno del cattolicesimo v'è una guerra civile in atto, ciò è un dato di fatto mica un'opinione, Basta leggere Corrispondenza romana per comprendere la sostanziale diversità di vedute.
      Socci è solo uno dei tanti mica ha il monopolio della contestazione antibergogliana. Per Corrispondenza Romana l'atteggiamento da assumere sarebbe quello dei tempi di San Carlo Borromeo: chiese piene di flagellanti, processioni imponenti, il tutto alla faccia del distanziamento sociale. Altro che Socci!
      e questo perchè
      "Che cosa dovrebbe fare la Chiesa, e che cosa dovrebbero fare tutti i cattolici, di fronte a una pandemia come quella che ci aggredisce? Bisognerebbe ricordare che tutti i mali dell’umanità hanno la loro origine nel peccato, che il peccato pubblico è più grave di quello individuale, e che Dio punisce i peccati sociali con i flagelli delle malattie, delle guerre, della fame e delle sciagure naturali. Se il mondo non si pente, e soprattutto se gli uomini di Chiesa tacciono, i castighi che all’inizio vengono inflitti in maniera mite, sono destinati ad aggravarsi sempre di più, fino ad arrivare all’annientamento di nazioni intere. Questa è l’essenza del messaggio di Fatima, che si conclude però con la consolante certezza del trionfo del Cuore Immacolato di Maria".
      Papa Bergoglio, non ha invitato a fare dolorose penitenze, digiuni, mortificazioni e quant'altro si prescriveva un tempo ai peccatori. Ha fatto la sua preghiera perchè cessi la pandemia davanti le telecamere e se n'è tornato tra le mura di casetta sua. Nel frattempo ha avuto modo di occuparsi ripetutamente del suo chiodo fisso...che si sa qual è
      In questa cornice si è saltata completamente la parte penitenziale. Ha pregato affinchè tutto torni come prima e chi si abbia più rispetto per la natura sennò essa si ribella e non perdona. Punto

      Di bambini e dell'acqua sporca io non ho parlato ti confondi con espressioni di qualcun'altro

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Per favore! Non mi citate più Socci. Prima che vomiti.
      Se poi volete leggere i suoi sperticati elogi alla "Gemma" preziosa che è Kiko Arguello da Madrid, accomodatevi, ho indicato il link che qui ricopio

      https://www.antoniosocci.com/la-gemma-di-kiko-arguello/

      Così vi fate un'idea.

      Mi resta una domanda: come siamo finiti su questo binario morto?
      Eppure il post odierno era molto interessante, esplicativo, chiaro, senza troppe chiacchiere e ragionamenti raffinati.

      Bastava guardare il video.

      Godersi la cancellazione del murales kikiano a colpi di pennellate bianche, immedesimarsi nell'indignazione dei fedeli devoti a Maria Ausiliatrice.
      Bastava osservare i dipinti messi in serie, meglio gli sgorbi incredibili partoriti da uno dei pennelli eccelsi del ventesimo secolo, del peggior imbrattatele mai nato.
      Immagini inguardabili della Santa Madre di Dio, che vergogna! Del Divino Bambino Gesù, del Salvatore Crocifisso.

      Ma guardate quanto lo ha dipinto brutto, quel blasfemo indegno di Kiko.

      Pax

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  25. E' inutilde mettere a confronto la cattedrale gotica con la saletta neocatecumenale è inutile porre uno di fronte all'altro Raffaello (su cui poi c'è da dire) con le pseudo icome (QUELLE CHE STANNO IN CHIESA)DI kIKO
    L'arte sacra contemporanea a noi plebei appare brutta. Dall'archiettura bislacca del contenitori dei gallorianti (il cui numero fa parte del "progetto" e in cui la chiesa si mette in un posto per riempire un "vuoto architettonico") ai dipinti che essa contiene. Basta andare su internet. Semmai quindi è un confronto tra orrori

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    1. Scusami ma ho difficoltà a capire cosa dici.
      Non so se sei lo stesso anonimo di prima.
      Perché non metti una sigla, un nick, un nome di fantasia, un qualcosa che ti rende riconoscibile e che da continuità e senso a quello che scrivi?
      Grazie
      LUCA

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  26. Luca, non so se l'anonimo delle 19,02 voglia contribuire veramente alla discussione o abbia in animo il desiderio di creare ulteriore confusione in un post che, alla luce degli animati interventi, appare di suo già ampiamente divisivo - cosa della quale staranno ampiamente gioiendo, e me ne dispiaccio, molti fratelli separati nc (ammesso che abbiano le competenze minime per apprezzarne senso e valore) -.
    È certamente un anonimo interessante uno che si inscrive nel numero dei "plebei" ai quali "appare brutta l'arte sacra contemporanea" ma che poi sostiene di avere conoscenze e competenze per paragonare cattedrali gotiche e salette o dipinti di Raffaello e sgorbi kikiani dei quali accentua in maiuscolo la presenza nelle chiese. Certamente è sarcastico quando descrive come "gallorianti" (galloriare: 'manifestare la propria gioia con vivacità') - onomatopea certamente suggestiva ma irridente - i cristiani chiamati soltanto a riempire un "vuoto architettonico" assieme alla chiesa che, forse, intende soltanto come struttura (o no?) visto che considera "bislacca". Definitivo e irredimibile comunque il suo giudizio di "orrore" con il quale bolla ed equipara la Chiesa e la "saletta"... Alla fine, mi sono persuaso (come direbbe Montalbano) che l'anonimo voglia creare soltanto un po' di nebbia retorica, chissà!
    Non so se mi sono avvicinato al vero nel tentativo di comprenderne i significati visto che usa codici comunicativi forse più adatti ad altri siti più criptici, ai posteri...

    Mozione d'ordine: che ne direste di tornare alla argomentazione in testa al post?
    Con immutato affetto e interesse
    M.i.B.

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    1. Grazie Mib, sei stato chiarissimo e sono d'accordo con te che c'è un evidente disegno di portare lontano il discorso dal contenuto degli ultimi post.
      Il cammino neocatecumenale sta consumando il suo ultimo atto di disobbedienza organizzata alla Chiesa.
      Non sa più cosa inventarsi per sentirsi "diverso".
      Manca solo lo scisma dichiarato, perché quello latente è già in atto da anni.
      Raccomando anche io la calma su questo blog, non è il momento per farsi portare fuori strada dalla fretta di abbattere l'idolo del CN.
      Il CN di Kiko si sta scavando la fossa da solo, è sufficiente restare nella verità, cosa che questo blog fa da sempre, altrimenti non sprecherei neanche un minuto del mio tempo per scrivere o leggere questo blog.

      LUCA

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    2. Per chiarire
      Luca, non so se l'anonimo delle 19,02 voglia contribuire veramente alla discussione o abbia in animo il desiderio di creare ulteriore confusione in un post che, alla luce degli animati interventi, appare di suo già ampiamente divisivo
      -Io non "creo" nessuna divisione, le divisioni su motivi principiali già ci sono, inutile fare un'elencazione - ne constato l'esistenza
      È certamente un anonimo interessante uno che si inscrive nel numero dei "plebei" ai quali "appare brutta l'arte sacra contemporanea" ma che poi sostiene di avere conoscenze e competenze per paragonare cattedrali gotiche e salette o dipinti di Raffaello e sgorbi kikiani dei quali accentua in maiuscolo la presenza nelle chiese.
      - Gli "sgorbi" kikiani assunti alla "gloria dell'altare" e non le espressioni private della sua "arte" non andrebbero astutamente paragonati con ...diciamo "l'arte classica cristiana" ma, essendo arte contemporanea, devono paragonarsi con l'arte sacra contemporanea che non solo è brutta ma sovente è pure di cattivo gusto. All'interno di questo confronto ci sarebbe poi da paragonare l'icona "vera" con "Raffaello" e Michelangelo. Personalmente trovo che il senso del sacro, come ha ben spiegato J. Lindsay Opie, me lo comunichi l'arte bizantina, QUINDI ASTRATTAMENE SAREBBE CORRETTO IL RECUPERO DELL'ICONA NEL LINGUAGGIO VISIVO DELLA CHIESA per una serie di motivi che questo massimo tra gli iconologi ben scolpisce nei suoi scritti.
      Certamente è sarcastico quando descrive come "gallorianti" (galloriare: 'manifestare la propria gioia con vivacità') - onomatopea certamente suggestiva ma irridente - i cristiani chiamati soltanto a riempire un "vuoto architettonico" assieme alla chiesa che, forse, intende soltanto come struttura (o no?) visto che considera "bislacca".
      - Chartes che è enorme fu costruita in un piccolo villaggio e quindi la sua struttura non era funzionale ai fedeli che doveva ospitare. Oggi le chiese sono concepite da architetti laici in funzione della capienza e di altre indicazioni del tutto mondane. Gunzone ricevette in una visione onirica il programma di costruzione di Cluny (per farla difficile sarebbe da leggere Fondamenti filologi ed onirologici del sogno di Gunzone abate di Cluny di Leopoldo Moshella) . L'espressione vuoto architettonico l'hanno usata i due architetti che hanno progettato la parrocchia vicino la mia abitazione: una completa laicizzazione del sacro che tale è proprio perchè è separato dal profano già IN SEDE DI TRACCIATURA DELLA PIANTA DELL'EDIFICIO
      Definitivo e irredimibile comunque il suo giudizio di "orrore" con il quale bolla ed equipara la Chiesa e la "saletta"... Alla fine, mi sono persuaso (come direbbe Montalbano) che l'anonimo voglia creare soltanto un po' di nebbia retorica, chissà!

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  27. Grazie, gentilissimo anonimo delle 11,56, è stato un grande piacere ricevere specifiche così ben strutturate e avvalorate da una bibliografia di certo esaustiva ma che non avrò mai tempo di verificare, mi fido. Mi rimane, forse ci rimane, di comprendere appieno il senso del tuo intervento in questo blog e in questo post, ma di certo ciò è un grosso limite del mio e del nostro comprendonio, perdonami/ci. Dopotutto noi ci occupiamo soltanto delle eresie neocatecumenali, tutto l'insieme degli intrecci dello scibile lo lascio volentieri allo sguardo aquilino di chi può. Buon primo maggio a te o, per meglio dire: Buon San Giuseppe lavoratore a te e a tutti noi.
    M.i.B.

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  28. Sì, basta polemiche!
    Partoriscono solo, come ho detto più sopra, l'apparizione estemporanea del solito Anonimo, sempre lo stesso, riconoscibilissimo dal suo consueto linguaggio "forbito", molto fumo e niente arrosto, sconcludente. Egli arriva puntuale solo per farsi vedere gongolante sulle nostre diversità di vedute liberamente espresse. Lo compiango! È stato educato in un contesto che ben ho conosciuto, al quale ho delegato anche io per anni la mia personale formazione. Ma lui è ancora lì, e si vede. Io non più e da molti anni ormai, pur avendovi trascorso buona parte della mia vita.
    Poter discutere, avere diversi punti di vista e poterli esporre è libertà. Una libertà che nel c.n. non esiste neanche come lontana ipotesi essendo bandita del tutto. Ciò che per loro è scandalo per noi è vanto.
    Come ho già detto questo post merita attenzione e accolgo volentieri l'invito di LUCA e M.i.B. che ringrazio entrambi.

    È detta una cosa a noi ben nota. I kikos applicano alla lettera dappertutto il metodo unico approntato dai due spagnoli. Se sei in una delle loro salette non distingui più se stai in Giappone o in America piuttosto che in Africa o in Europa. Tutto uguale dappertutto. Tutti forgiati su un unico modello, l'iniziatore madrileno. Come per le icone, "ogni artista esprime se stesso" e se stesso riproduce. Il percorso di iniziazione "cattolico" chiamato NEOCATECUMENATO non è cattolico affatto. Non ti conduce ad assomigliare a Cristo, ma a Kiko. Questa la triste scoperta che fai alla fine della fiera. Almeno io ci ho impiegato tutto il percorso, qualcuno lo ha compreso prima e se n'è andato in tempo, qualcuno non ne è stato mai attratto per una sapiente intuizione che è saputa andare ben oltre le loro millantate menzogne, smascherandole all'istante. Dunque, la kikizzazione forzata delle parrocchie e solo la normale conseguenza della kikizzazione delle persone ben più devastante: un fedele esercito dì zombie. Cosa che non richiede dimostrazione. È chiara ed evidente anche agli occhi di un osservatore disattento. Sono fatti tutti con lo stampino e, nel corso degli anni, vengono abituati a vivere la loro "esperienza di fede" in un contesto ben definito e fortemente caratterizzato.
    Lo abbiamo ripetuto tante volte, e questa cosa avviene molto prima e a prescindere della più o meno inevitabile kikizzazione forzata delle parrocchie di cui acquistano il controllo. Ma perché ci tengono tanto? Perché non riprodurre il loro metodo anche nelle parrocchie che restano inalterate al loro passaggio? Il perché è chiaro. I camminanti "devono" muoversi unicamente in un ambiente attrezzato in tutto e per tutto alla Kikomaniera. Tutto deve parlare di lui, Renderlo presente in ogni istante, si crea così una tale dipendenza che, col passare degli anni, invece di trovarsi inseriti come membra vive nella Chiesa, da essa ci si allontana sempre più. Non poter avere le proprie celebrazioni, uniche gratificanti per loro, diventa, più si va avanti nel cammino, una vera tragedia e dover partecipare alla Messa domenicale in parrocchia - anche una sola volta al mese come la Chiesa aveva stabilito, tanto è vero che disobbediscono da sempre anche a questa disposizione puntuale - un rito insipido senza alcuna attrattiva. Per loro l'unica eucarestia è la loro carnevalata del sabato sera, punto e basta. Bei cattolici dalla fede adulta, figli fedeli della Chiesa. Non si possono avere due padri! Padre dei camminanti, unico dio per sua stessa disposizione è Kiko stesso. Punto.
    Questo il frutto, uno dei tanti, corrotto del cammino.

    Pax

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    Risposte
    1. Pax tu scrivi bene ma leggi male e non ammetti per orgoglio la carenza di nozioni sul tema. L'ambito retrostante da cui tu provieni non è certo il mio (ma manco per un un'ora, un secondo della mia vita) ma l'arte tradizionale e quindi ortodossa cristiana s' è sempre basata su regole ferree nella rapprentazione e nella liturgia. Sono i fatti che lo mostrano e lo dimostrano anche in chiese modestissime e campagnole (quelle che per esempio ha studiato Carlo Valdameri i cui scritti d'arte sono reperibilissimi su internet)
      Queste sono le chiese da contrappore a Kiko, non la frase da vecchietta "il brutto è del diavolo il bello è di Dio", perchè questi ambienti sono così modesti e poveri che si fa fatica a definirli belli eppure sono pieni di...cose che bisogna saper riconoscere, da qui il titolo del suo libro "Simboli e teologia delle piccole cattedrali"
      Nessuna "gnosi" ma dati facilmente riscontrabili e verificabili e quindi come vedi il mio è un contributo non una polemica, un contributo PERCHè VOI CRISTIANISSIMI DELLA DOMENICA I FONDAMENTI DI QUEST'ARTE VE LI SIETE SCORDATI ancorchè li abbiate sotto gli occhi.
      Io studio dalla mattina alla sera e studio solo di spiritualità e non passo certo le giornate a farmi vorticare i cabasisi da personaggi da operetta, per quanto potenti essi siano. Se tu Pax, come altri, ci sei cascata E PROPRIO PERCHE NON HAI MESSO IL NASO NELLE TUE RADICI, NON HAI UTILIZZATO I TUOI TALENTI, sei tu la colpevole perchè ti sei fatta imbonire da un imbroglione scadente dalla ridicolaggine palmare. Tu come altri della tradizione "artistica" della chiesa cattolica apostolica romana non sai un emerito ciufolo anche se basta leggere e verificare per sapere evitando di andare in vacanza a "Rimini" (che pure ha i suoi motivi architettonici) e quindi astieniti dall' inquadrarmi in questa congrega di malfattori fanatici e rapaci.
      Se permetti frequento ben altre e rispettabili persone.

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    2. Ti devo le mie scuse.
      Continuo a non riuscire a seguirti nelle tue disquisizioni, certo è un mio limite.
      Come un mio limite è stato cadere e restare nella loro rete tanto a lungo, solo per grazia di Dio ne sono uscita e grazie alla Madonna.
      Ho apprezzato le seguenti definizioni tue su Kiko e compagni:

      Personaggi da operetta, benché potenti
      Imbroglione scadente dalla ridicolaggine palmare
      Congrega di malfattori fanatici e rapaci

      Grazie

      Pax

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