giovedì 28 maggio 2020

SAPIENTEMENTE TV2000 TAGLIA LE PAROLE IN BOCCA AL CONIGLIO KIKO

Da tre mesi, in concomitanza con le restrizioni mondiali causa Covid-19, il leader-coniglio del Movimento Neocatecumenale si è rintanato zitto zitto nella tana ed ha lasciato che altri parlassero per bocca sua. Segretarie, presbikikos d’alto bordo…

Solo recentissimamente, peraltro in concomitanza con l’allentamento delle restrizioni, è comparso in uno special registrato da Tv2000 sul centenario dalla nascita di Giovanni Paolo II, trasmesso lo scorso 18 maggio 2020.

Come avviene in simili eventi, sono stati invitati a parlare di lui coloro che l’hanno direttamente conosciuto, quindi anche i leaders dei Movimenti.

Tal cosa, normalissima per persone dotate di cervello, ai neocatecumenali è parsa una notiziona da divulgare tramite il solito tam tam interno, avvisando tutti i “fratelli” NON che sarebbe andato in onda uno special su Giovanni Paolo II con la comparsa di Kiko MA, secondo il loro fare inguaribilmente autoreferenziale, che “Kiko sarebbe comparso in televisione per parlare di Giovanni Paolo II”.

Il soggetto totalmente invertito, come sempre: laddove il protagonista doveva essere Giovanni Paolo II, i kikos hanno fatto diventare protagonista Kiko Argüello, nella loro fervida immaginazione mistificante.

Come volevasi dimostrare, infatti, la presenza di Kiko era assolutamente marginale, attraverso il suo video registrato a domicilio, relegato tra le ultime testimonianze e pesantemente “tagliato”.
Sì perché in realtà poi, tra i kikos è girato il video “completo”, quasi come un’ostentazione, senza vergognarsi neanche un poco per la falcidiazione operata dalla produzione televisiva.

Ma cosa credeva Kiko, nel fare il SUO video?
Ah già, quello che ha sempre creduto e noiosamente riversato sui suoi adepti: “IO SONO LA STAR. IL MIO FILM È DA OSCAR”.
Ci sono in grande quantità, infatti, anche immagini di momenti rappresentativi del Movimento Neocatecumenale e dei disegni dell'Argüello: non è solo un'intervista come quella di tutti gli altri, è un vero, noioso SPOT PUBBLICITARIO.
Tra l'altro, il quadretto di Kiko col Papa, nemmeno ritrae Giovanni Paolo II, come sarebbe stato opportuno, ma Paolo VI.
Visto che Kiko si è contornato di immagini "identificative" del suo Movimento, quindi apprestando uno scenario all'uopo, nella "scenografia" poteva anche mettere il Papa giusto…


Kiko in video su Giovanni Paolo II
La visione completa del video, infatti, mostra la vera natura di quest’uomo, concentrato sempre e solo su se stesso e sulla sua opera umana, nell’elencazione ormai stagnante dei suoi successi e dei suoi presunti onori.
Una pena infinita.

Veramente meritevole di falcidiazione pressoché totale, com’è avvenuto.

Gli altri testimoni intervenuti nello special, ben consci di cosa andavano a fare, hanno parlato di Giovanni Paolo II, della sua personalità, del suo pontificato, delle aperture e delle trasformazioni avvenute durante la sua guida al soglio di Pietro.

Ma non Kiko.
No, no, lui ha parlato di Giovanni Paolo II “in funzione” nemmeno della Chiesa, ma del suo rametto, il Movimento Neocatecumenale, ignaro o indifferente al fatto che Giovanni Paolo II amava tutti i Movimenti, come abbiamo ben sentito.

In prima linea, subito dietro l'"equipe internazionale",
Rossi e Pronzato, le prime "promesse" neocatecumenali
Vediamo allora come questo leader-coniglio spagnolo, condottiero di un piccolo esercito lasciato solo davanti ad un nemico microscopico ma letale, ha utilizzato Giovanni Paolo II per parlare di se stesso e della sua “creatura”.

Dopo aver “sperato” che San Giovanni Paolo II, lo vedesse dal cielo, cosa CERTA e non solo “sperabile” per i cattolici in relazione ai santi, ha iniziato l’elenco delle SUE GRATITUDINI:

  1. Di “tutto quanto hai aiutato il Cammino”
  2. Di “come sei stato vicino a noi”
  3. Di come sei stato “amico nostro”
  4. Di come “ci hai invitati a pranzo”
  5. Di come “sei venuto a Porto San Giorgio”
  6. Di come “hai inviato 150 famiglie in missione in tutto il mondo”
  7. Di come “sei sempre stato vicino ed ENTUSIASTA di quello che sta facendo il Cammino… (non quello che “faceva” ai suoi tempi)
  8. “hai visitato più di 70 parrocchie a Roma”
  9. ci hai dato una parola di consolazione, di sollievo, dicendo che è MERAVIGLIOSO QUELLO CHE STIAMO FACENDO" (NOI, non Giovanni Paolo II)
  10. “Ci hai invitato all’Eucarestia a Castel Gandolfo”
  11. “Finita la Messa ci hai detto: Battesimo, catecumenato, ateismo” [sic]
  12. “Giovanni Paolo II è stato per NOI qualcosa di ENORME, l’amicizia”
  13. Capiva bene la POTENZA della comunità cristiana oggi e un cammino di riscoperta del cristianesimo, VISSUTO IN PICCOLE COMUNITÀ
  14. Ci ha appoggiati sempre" (NOI, importa un tubo della Chiesa Universale)”

Giovanni Paolo II non sembra molto felice
di innalzare la pagnotta neocatecumenale
Poi Kiko ha tentato una catechizzazione stantia:
Il catecumenato è una scoperta ENORME, una iniziazione cristiana VERA…. Stiamo aprendo nelle parrocchie delle comunità cristiane
E qui emerge prepotente la nostalgia dei tempi che furono, infarcita del sempiterno aspro giudizio verso la Chiesa: sarebbero loro, infatti, che aprono “comunità CRISTIANE dentro le parrocchie”, che evidentemente “non sarebbero già cristiane” prima dell’apertura delle loro comunità.

Poi azzarda:
In modo che LA PARROCCHIA SI TRASFORMA IN UNA COMUNITÀ DI PICCOLE COMUNITÀ
Nella senilità, controlla meno sogni e aspirazioni e dichiara apertamente quella che è sempre stata la sua intenzione fin dall’inizio: TRASFORMARE le parrocchie.
Non arricchirle, sostenerle, animarle… proprio TRASFORMARLE. A kikiana immagine e somiglianza.

Pia illusione… LA “PARROCCHIA ATOMICA”:
La "parrocchia atomica".
Chissà come mai gli "omini" del cerchio centrale
siano PIÙ GRANDI degli altri.
Ma è la 1° comunità! Quella che conta.
Ah, poi c'è il logo aziendale di Kiko al centro...
Nella sua mania di grandezza, supportata di sicuro da qualcuno che contava, lo stolto Kiko credeva di poter TRASFORMARE LE PARROCCHIE, E QUINDI LA CHIESA, IN QUALCOSA DI “ATOMICO” di sua INVENZIONE, per nulla deputato dalla chiesa primitiva, che DIFFERENTEMENTE da quanto vaneggiato dall’Argüello, accoglieva i nuovi cristiani NELLA STESSA CHIESA LOCALE, senza distinzione di annate di formazione o “anzianità”.
Per questo la chiesa di Corinto, Efeso…, poi ampliatesi in parrocchie territoriali, ma mai in “comunità diverse dentro la stessa parrocchia, secondo il tempo di formazione”.

E poi rivela qual è il collante che tiene insieme le “comunità”, espressione di un sempiterno bisogno naturale e “umano” dell’uomo: l’aggregazione:
“Ciascun fratello non è solo, ha una comunità dietro CHE LO APPOGGIA, che prega per lui, e che lo aiuta nella sua testimonianza che Dio gli affida…”
Come se queste cose non accadessero nelle parrocchie.
Nella mia parrocchia, per esempio, il prete prega sempre per chi ha bisogno, alla fine delle preghiere universali. E l’assemblea con lui. Si prega quindi anche per gli sconosciuti.
In tempi difficili si possono chiedere preghiere ai singoli o alla comunità.

Dov’è la differenza?

Solo nello spirito aggregativo, che non è cosa cattiva, ma completamente umana.

Poi si riprende in extremis. Stava dicendo: “E allora NOI…”

Non finisce la frase e corregge col soggetto adeguato:
Il Papa è venuto, abbiamo avuto una tenda di 1500 fratelli, è venuto e ha inviato 150 famiglie
Sbaglio, o non lo aveva già detto prima, all’inizio?
Va beh, quando si tratta di fare propaganda alla sua “creatura”, Kiko si ripete…

Poi, rapito dai suoi stessi sogni, si dimentica totalmente del Papa e continua:
“(NOI) GLI ABBIAMO SPIEGATO [al Papa! Kiko spiega al Papa! Non chiede vaglio, non chiede approvazione: Kiko SPIEGA] che queste 150 famiglie partono, hanno accettato di andare dovunque a sorte e si sono offerte e allora il Papa è venuto a inviarle…”
Continuando, ne spara una delle sue, grossa come una casa e, mentre la dice, volge lo sguardo a lato, come se qualcuno lo stesse correggendo:
Gli abbiamo detto: “Padre, potrebbe farsi una foto con ogni famiglia perché mostrino dove vanno che sono stati inviati dal Papa?” E lui ha detto: “Senza dubbio!” e così HA FATTO 150 FOTOGRAFIE, CON TUTTE LE FAMIGLIE.
Qui volge lo sguardo e corregge, malamente, ma con nonchalance:
HA FATTO QUESTA FOTO GRANDE… nella sua casa dove vanno, dicono ecco, “Siamo qui inviati dal Papa, in nome della Chiesa, sicché siamo tanto contenti”.
Ma dico, alle persone che incontreranno in terra di missione, cosa gliene può importare se LORO sono “tanto contenti”?
La terra di missione è per la missione, non per fare contenti i “missionari” (a meno che per costoro la missione non sia una "vacanza tutto pagato", come usa nel Cammino...).

150 foto? Ma abbiamo idea di quanto tempo ci sarebbe voluto al Papa per fare 150 foto, una per famiglia?
Considerando il tempo per radunare ogni nucleo, anche con il massimo dell’organizzazione e della disciplina, il tempo per la posa e lo scatto, non possiamo ipotizzare un tempo inferiore a 5 minuti per famiglia.
Moltiplicato per 150 famiglie, fa 12 famiglie in un’ora, cioè a dire 12 ore e mezzo di fotografie per 150 famiglie!!

Poi scopriamo però, che a Porto San Giorgio nel 1988, le famiglie inviate erano
72, e non 150, intanto allora i tempi si dimezzano. Ma in compenso si allunga il naso di Pinocchio-Kiko.
Se inoltre fossero stati estremamente celeri, invece delle 6 ore ipotizzate per 72 foto, forse se la poteva cavare in 4-5 ore di posa…

Ci pare molto più plausibile la versione “corretta” della “foto grande”, comprensiva di tutte le famiglie contemporaneamente e non 150 (72) fotografie singole…
Se poi ci siamo sbagliati, ed il Papa ha davvero perso tutto quel tempo per farsi fotografare con ogni singola famiglia, ci vengano prodotte le 72 foto, o anche solo due terzi di esse e chiederemo venia… (uhm... quante di quelle 72 famiglie hanno poi fallito miseramente e sono tornate in Italia con la coda tra le gambe?)

Poi arriva la seconda “bomba”, nucleare quasi come la prima:

SOPRATTUTTO ABBIAMO PIÙ DI 2000 FAMIGLIE CHE HA INVIATO LUI (!?) perché abbiamo voluto che ogni famiglia che parte in missione, PARTA CON LA BENEDIZIONE DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II.

Cioè, Giovanni Paolo II avrebbe inviato 2000 famiglie per il Movimento Neocatecumenale???
E LORO HANNO VOLUTO che ogni famiglia “parta con la benedizione di Giovanni Paolo II?”
Anche dopo il 2005?

Ma lo sa Kiko che dopo Giovanni Paolo II ha regnato Benedetto XVI per 8 anni e adesso sono già 7 anni che c’è Papa Francesco?

Ci risulta che Giovanni Paolo II abbia partecipato a due soli "invii": nel 1988 e nel 1991.
Nel 1988 "inviò" (virgolette d'obbligo) 72 famiglie (in siti diversi si dice 100 e Kiko nel video ne dichiara addirittura 150; fra poco diverranno 300) e nel 1991 ne inviò 100. Poi c’è chi annovera tra gli "invii" anche il 1994, ma quello invece fu un incontro con le famiglie già in missione.

Quindi, il loro “tanto amico” Giovanni Paolo II, dopo due primi "invii" ravvicinati, è stato ben 14 anni senza inviare nessuno…

Un po’ strano, no?

Si noti come nei racconti di Kiko, le famiglie inviate a Porto San Giorgio (1988), sono letteralmente più che raddoppiate: da 72 a 150…
Non si smentisce mai…

Nel 2020 si dice da fonte neocatecumenale, che le famiglie attualmente in missione sono 1600. Com'è che Kiko è arrivato a duemila?
In altro sito neocat si dice siano 800, ma magari però si riferisce solo alle "famiglie in missione", non conteggiando le "famiglie in missio ad gentes", che sarebbero quindi (in teoria) altre 800.

Stavolta Kiko ha superato se stesso!

Magicamente le famiglie in missione sono lievitate, nei suoi sogni…
Ne vaneggia 2000!!!
E tutte inviate da Giovanni Paolo II!!!

Senza parole…

Poi, Giovanni Paolo II avrebbe FATTO GLI STATUTI (quelli "temporanei" del 2002 non li fece il Papa, né li approvò il Papa, ma fu posto dinanzi al fatto compiuto), per uno scopo del tutto nuovo:
Ha fatto gli Statuti del Cammino, perché si capisca cosa sono queste famiglie…”
Ma senti te per cosa, Giovanni Paolo II, avrebbe FATTO GLI STATUTI: PERCHÉ SI CAPISCA COSA SONO LE FAMIGLIE IN MISSIONE… che:
“Sono veramente UN ITINERARIO DI FORMAZIONE CATTOLICA VALIDO PER LA CHIESA DI OGGI
Le famiglie in missione sarebbero il Cammino. Ohibò.

Lo scopo ci pare abbastanza riduttivo, se non fantasiosamente fuorviante.
Nessuno "fa" degli Statuti allo scopo di "far capire" la natura di un'attività secondaria.
Parole a vuoto: “le FAMIGLIE IN MISSIONE sono VERAMENTE… UN ITINERARIO DI FORMAZIONE CATTOLICA…”

Ma come fanno delle famiglie ad essere “un itinerario di formazione…”. Scambia la definizione relativa al Cammino con la natura delle missioni.
Eppure è roba sua, dovrebbe sapere bene come si dice che stiano le cose…

Inoltre gli Statuti sono norme, belle e buone, da doversi rispettare.

Ma il sognatore Kiko Argüello questo non l’ha mai saputo, tant’è che nessuno li rispetta, questi Statuti.
Sarà che è circolata voce che siano stati fatti solo “per spiegare il motivo e la natura delle famiglie in missione?…”
Amara ironia. In realtà ci sarebbe da piangere.

Alla fine, l’ennesima GRANDE GAFFE, che mostra come minimo un’ignoranza invincibile sulla “comunione dei santi”:
“Preghiamo per te, perché Dio ti tenga nella sua gloria e speriamo che tu sia col Signore…”
Kiko prega "PER" i santi
Ma lo sa Kiko che Giovanni Paolo II è già stato fatto santo?
Lo sa Kiko che i santi stanno già al cospetto di Dio?
Lo sa Kiko che semmai sono i santi a pregare e intercedere per noi e non viceversa, perché non ne hanno più bisogno?
Lo sa Kiko che se una persona è dichiarata SANTA sta SICURAMENTE col Signore, e non si può “sperare”, ma si deve esserne CERTI?

O magari Kiko dubita della santità di Giovanni Paolo II?

Non poteva mancare poi, come di prassi kikiana, la preghiera “per la propria roba” e non per la Chiesa Universale:
“Speriamo che…tu CI PROTEGGA, preghi per tutti noi, PER IL CAMMINO IN TUTTO IL MONDO, preghiamo che TU CI APPOGGI, CI AIUTI…”
Che dire?
Questione di senilità?
Certamente no!

Questo è il Kiko di sempre, con le stesse manie, con le stesse balle, con gli stessi sogni ad occhi aperti, con la stessa idolatrica auto referenzialità…
L’abbiamo conosciuto troppo bene: sappiamo chi è Kiko Argüello.

53 commenti:

  1. ANCHE I BLUES BROTHERS SONO IN MISSIONE PER CONTO DI KIKO...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questa è mittica [ la doppia è per la citazione ]

      Elimina
  2. Dovresti confrontarti con Pax sugli invii, nel 1994 sono state inviate altre famiglie, non mi ricordo il numero, le foto le facevano mentre il Papa consegnava la Croce, è vero ci hanno impiegato moltissimo, in quella occasione Kiko cantava in loop il canto Carmen 63. Un altro invio fu fatto nell'anno 2000 in Piazza S.Pietro durante il giubileo delle famiglie, in quella occasione niente foto, le famiglie si misero in piedi al centro sollevando la croce e il Papa diede loro una benedizione. Non sono direttamente informato su altri invii, ma questo non esclude che ci siano stati, Pax potrà essere più precisa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Il link che tu posti per il 1988 è riferito all'incontro del dicembre 1994, dove il Papa ha ricordato il 28 dicembre del 1988, ma in quella stessa occasione ha inviato altre famiglie, come si evince dal discorso.

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quelle a cui fai riferimento sono le cosiddette "Famiglie in Missione", venivano mandate ( mai sole almeno due ) in luoghi dove c'era bisogno di far vedere la "Bellezza della Famiglia Cristiana", si inserivano nelle comunità del luogo, e avrebbero dovuto evangelizzare semplicemente con la loro presenza, in realtà poi finivano a fare i catechisti, ne sono successe di ogni, problemi con i figli etc etc, molte sono dovute scappare.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  4. Anno 2020
    Aiuto per la celebrazione della Veglia in famiglia.

    * Se i Vescovi (o i Parroci) danno la possibilità di ricevere la comunione
    sacramentale (precedentemente portata da un ministro straordinario), dopo la
    preghiera del Signore l'Agnello di Dio viene cantato o recitato, e quindi il capo della famiglia
    distribuisce la Comunione dicendo a ognuno:
    - Il corpo di Cristo. R /. Amen.
    Canzone: è paziente
    Dopo la comunione c'è un momento di silenzio. Il capofamiglia si
    conclude con la preghiera dopo la comunione:
    preghiamo.
    Oh Dio, hai comunicato alla tua Chiesa i beni del cielo: la custodia dentro
    noi il tuo dono, così che in questo cibo spirituale che ci nutre per
    la vita eterna, il potere del tuo Spirito opera sempre in noi. Attraverso Cristo
    nostro Signore
    R /. Amen.

    Canzone finale: Dayenú

    RispondiElimina
  5. Lettera per la Veglia di Pentecoste 2020
    Cari Fratelli:
    Il Signore ha preparato feste per noi e in queste feste, ha preparato per
    noi, ci ha promesso, ci ha promesso un aiuto particolare, anche in
    riferimento alla festa di Pentecoste. Ci riuniremo dove possibile, come comunità,
    per la Veglia in attesa dello Spirito Santo. In esso celebriamo niente di meno che la venuta
    dello Spirito Santo sulla Chiesa, nel giorno di Pentecoste.
    Durante la stagione della Quaresima e della Pasqua abbiamo ricevuto molte testimonianze
    da fratelli e comunità sulle celebrazioni della Parola e dell'Eucaristia,
    soprattutto nelle celebrazioni familiari. Siamo stati confortati nel vedere i frutti di cinquant'anni
    del Cammino Neocatecumenale. Siamo stati felici con così tanti video sulle celebrazioni della
    Veglia pasquale e sulla partecipazione dal vivo dei bambini, dei vostri bambini. Siamo
    grati al Signore per come ci ha accompagnato durante questo periodo, donandoci la
    comunione che viene da Lui.
    Molti fratelli ci hanno chiesto una parola da Kiko in occasione della prossima
    Veglia di Pentecoste. Per rallegrarti di questa festa e nella sua preparazione, ti inviamo alcune
    parole da Kiko.
    Le comunità che hanno la possibilità di celebrare la Veglia di Pentecoste,
    rispettando le disposizioni date dalle autorità ecclesiastiche e civili, possono
    celebrarlo dalla comunità e, se necessario, con altre comunità. Le comunità
    che non hanno questa possibilità possono celebrare online, via streaming o celebrare la
    Veglia come una famiglia: ecco perché abbiamo programmato di inviare a tutti i fratelli
    bisognosi, lo schema della Veglia di Pentecoste.
    Possa lo Spirito Santo discendere abbondantemente su di noi. Prega per
    noi!
    Madrid, 26 maggio 2020 - San Felipe Neri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sia mai che i neocatecumenali siano liberi di partecipare alla Messa in parrocchia, neppure per Pentecoste! La lettera mi sembra molto chiara: "il Signore ha preparato feste per noi", questi "noi" sono i neocatecumenali, che il Signore aiuta attivamente a celebrare delle feste separatamente dalla Chiesa.
      Si tratta di una vera e propria bestemmia.
      Mi chiedo poi chi abbia scritto questa lettera, come possa Kiko averla firmata quando nel testo è scritto "ti inviamo alcune parole di Kiko". L'impressione è che la cupola neocatecumenale sia allo sbando, Kiko sembra stare su un altro pianeta, e da lì fa pervenire i suoi messaggi, che qualcuno poi provvede a firmare con il suo nome, con un semplice copia incolla.

      Elimina
  6. https://www.youtube.com/watch?v=G_MUDaVM3OY
    Encuentro con las comunidades neocatecuenales de Israel, Jordania, Palestina, Chipre y el Golfo

    Ma le regole valgono solo per noi? Come mai questi si riuniscono come se niente fosse?

    RispondiElimina
  7. Grazie Libera per essere riuscita a guardare il video per intero. Siceramente non so come hai fatto. Per me i pochi minuti trasmessi su Tv2000 sono stati estremamente faticosi, li avevo definiti "nauseabondi". Il video intero credo che non sarei riuscito a reggerlo e sinceramente non capisco come ci siano persone che magari lo guardano e lo apprezzano anche più di una volta. Un po' come quando capita di accendere la televisione e di imbattersi in programmi trash che generalmente non si guardano: dopo pochi minuti di grida, parolacce, insulti, banalità totali, vuoto esistenziale, ecc. si ha voglia di spegnere o di cambiare canale e ci si chiede come facciano alcune persone a guardarli per ore. Bah! Mistero. Assuefazione al peggio, lavaggio totale del cervello... non c'è fine.

    Riguardo alla lettera di Pentecoste, sarebbero queste le parole di conforto? Bel conforto: chiede che lo Spirito Santo scenda su di loro, mica sui camminanti che celebreranno la veglia! Terribile! Ma come si fa ancora a dar retta a quest'omuncolo, a questa mostruosità, a questo simulacro di essere umano? Camminanti riflettete: nelle mani di chi siete? Pensate a quanto Dio vi ama e a quanto questo omuncolo vuole solo la vostra anima, la vostra libertà e i vostri soldi!

    RispondiElimina
  8. Come è possibile che il 26 maggio era a Madrid kiko a firmare sta lettera? Ma non era stato visto a via del mascherino il 24 o 25 con vescovi cardinali pesci grossi e pesci piccoli??? Boh

    RispondiElimina
  9. Libera, puo' essere che qualcuno abbia avuto difficolta', sinceramente delle famiglie, single in appoggio ai seminari e seminaristi ora sacerdoti, conosciuti negli anni, non ho mai sentito nessuno "pentito" della scelta fatta. Prima che vi scatenate, conosco personalmente tutte o quasi le persone interessate. Jack

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi sembra che nessuno si sia scatenato. Libera ha solamente parlato di alcuni casi che lei conosce personalmente di persone che si sono trovate male in missione. Tu probabilmente stai parlando di altre persone che si sono trovate bene. Io personalmente conosco sia persone che si sono trovate bene (diciamo, proprio bene no ma comunque si sono adattate alle nuove condizioni di vita), sia altre che si sono trovate meno bene e dopo un po' di tempo sono tornate.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  10. A mia moglie, che fa parte dell'ultima comunità formata gli hanno detto che la Messa è libera ma domenica sera celebrano la parola di Pentecoste.
    Oggi dopo l'ennesimo chiarimento mi ha detto che a lei piace.
    Gli ho potuto solo dire di continuare e che io starò ad aspettarla.
    Cerco consigli con chi come me il coniuge è nel cammino..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non rientro in questa casistica, ma forse potrei consigliarti di leggere attentamente questo blog. Ci troverai una miriade di notizie sul Cammino, praticamentre credo che non ci sia aspetto del Cammino che non è stato toccato. Probabilmente tua moglie è in comunità da poco tempo, se capisco bene, e molte cose ancora non le ha viste. Credo niente scrutini, niente decima, ecc. All'inizio sembra tutto bello, l'amore fraterno sembra quasi vero, i catechisti sembrano disponibili e interessati ai fratelli... l'asservimento psicologico avviene poco a poco, è quello che ti frega, che gli aspetti negativi non vengono svelati tutti insieme, ma un po' alla volta. Io ad esempio, pur essendo sempre stato scettico su molte cose, alcuni aspetti non li vedevo più dopo anni, cioè tendevo a scusare molte cose. Mia moglie che era entrata solo con me gli ultimi anni era molto più critica e ringrazio Dio, perché mi ha dato un punto di vista più obiettivo del mio su diversi aspetti e mi ha aiutsto a considerare una serie di cose nella giusta prospettiva fino a decidere di andarcene quando la misura era ormai colma. Forse potresti suggerire a tuas moglie di fare domande ai catechisti e vedere se e come rispondono.

      Elimina
    2. Non essendo appartenuto al Cammino non saprei che consiglio darti.

      Quello che mi colpisce di certi matrimoni di cui un coniuge è nel Cammino e l'altro no, è che, sebbene spesso siano ambedue credenti, nascono problemi riguardanti proprio la fede come fosse di due confessioni diverse o, peggio, di due religioni diverse.

      La cosa è talmente chiara a Kiko e ai suoi "catechisti" che sconsigliano i loro giovani a sposare qualcuno al di fuori del Cammino, come fossero una SETTA.

      Quando sento qualche prelato incitare al "meticciato", coll'apparente chiaro intento di spingere ragazze cattoliche a unirsi in concubinato con i migranti irregolari (quelli regolari di solito lavorano e hanno al seguito la famiglia) che sono in stragrande maggioranza musulmani, penso che in realtà si voglia smantellare l'istituto famigliare e la Chiesa.
      Allo stesso modo i camminanti considerano i "matrimoni misti" come un attentato al Cammino.

      Il fatto, però, è che i camminanti si definiscono cattolici, per cui non dovrebbero temere i matrimoni "misti".
      Se ne sono terrorizzati è perché di fatto sono una setta (anche se loro si percepiscono come la vera chiesa).

      Il tuo caso appare un po' diverso perché tua moglie è da poco entrata nel Cammino. Tenteranno di "convertirti", ma forse occorre solo tenere duro e un po' di pazienza e tua moglie, che non è ancora incallita, capirà.
      Ma la mia è solo una teoria.
      Ti ricorderò nella preghiera.

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Bisogna capire in cosa consiste questo "celebrare la parola di Pentecoste". Vuol dire che le comunità (forse non tutte, magari solo quelle più giovani) non potendo fare una Veglia separata, per mancanza di sacerdote o di locali, si ritrovano di persona in una saletta oppure on line con le consuete modalità, per leggere le sette letture, complete di sette introduzioni preparate dai fratelli della comunità senza supervisione del sacerdote, più l'ambientale, con due tornate di risonanze più molti canti fra cui il famoso Dayenu, canto ebraico che con la Pentecoste ci fa a botte, più la famosa ormai "comunione spirituale".
      Per capirsi: non esiste nella Chiesa Cattolica una cosa come "la celebrazione della Parola". Cioè, esiste solo quando fa parte della Messa, quando c'è un sacerdote. Senza rendersene conto, tua moglie assiste ad un rito protestante, perché sono i protestanti a credere che la Parola di Dio, predicata dai laici, sia un rito salvifico come fosse un sacramento. Non è una semplice meditazione o una lectio divina, è un rito, rigidamente prescritto, che durerà ore e che avrà il solo scopo di fidelizzarla alla Comunità e non alla Chiesa, a legarla ad una organizzazione che oggi sembra non chiedere nulla ma che in realtà ti chiede tutto.
      Che fare? Monitora la situazione, tienti informato, senza apparire contrario in modo pregiudiziale, insinua qualche dubbio. cerca di frequentare con lei una parrocchia senza Cammino oppure Messe di sacerdoti non del Cammino. Se sei credente, affidati alla Madonna e affida anche lei alla Vergine.

      Elimina
    5. Se i catechisti di tua moglie sono bravi, cercheranno in tutti i modi di farti entrare in comunità.
      Ti diranno che questo è un cammino di coppia, che la famiglia ha bisogno di unità, che certe cose vanno vissute insieme, che la salvezza avviene a grappoli, a partire dal nucleo familiare.
      Diranno a tua moglie che se il proprio marito la ama veramente, deve condividere le sue scelte.
      Se tua moglie non lavora e non ha entrate economiche, la indurranno a farsi dare qualcosa da te o a fare la cresta sulle spese casalinghe per potere aderire alla libera colletta all'inizio ed alla decima obbligatoria dopo.
      Spingeranno molto su tua moglie per farti accompagnare alle convivenze della sua comunità.
      Ti tratteranno sempre come un ospite d'onore.
      Cercheranno di inserirti nel gruppo di tua moglie , anche solo come ospite, anche nelle uscite extra comunitarie.
      Se fai amicizia con le persone che stanno in comunità di tua moglie, diventi più disponibile ad avvicinarti al cammino neocatecumenale.
      Se avete dei figli, li inviteranno al loro post-cresima.
      Quando una persona entra nel CN viene usata come un grimaldello per portare nel CN tutta la famiglia, anche quella di origine compresi i parenti.
      Ogni occasione è buona, un lutto, una crisi familiare, un problema di salute.
      Ai catechisti del cammino non costa nulla promettere mari e monti e garantire che il cammino neocatecumenale è la panacea di tutti i mali.
      E per fare questo usano proprio le persone che tu conosci meglio è di cui ti fidi di più.
      È un effetto domino molto efficiente.
      Se ci fai caso, nelle comunità neocatecumenali ci sono molte persone imparentata tra di loro o che hanno legami di amicizia.
      Il sistema funziona egregiamente.

      Continua......

      Elimina
    6. Continua......

      Vuoi un consiglio?
      Tieni gli occhi aperti, valuta attentamente come si comportano i catechisti, informati più che puoi sul cammino neocatecumenale, specialmente sui sui lati oscuri, non esitare a fare domande e non accontentarti delle mezze risposte.
      Anche nel mio caso è entrata prima mia moglie.
      Io pensavo di essere stato attento,poco propenso ad accettare tutto senza farmi domande.
      Ci ho messo anni ad entrare nel CN.
      Quando non si entra insieme non si può essere inseriti nella comunità del coniuge, se questa comunità ha già fatto dei passaggi, cioè se è più avanti nella "tabella di marcia" del CN.
      Io ho dovuto entrare nell'ultima comunità, mentre mia moglie era più avanti.
      Quindi abbiamo camminato separati per diversi anni.
      Per fare il CN insieme, chi è più avanti deve tornare indietro nella comunità più giovane del coniuge.
      Questa cosa è pesante, specialmente per chi torna indietro.
      Ogni comunità neocatecumenale è un mondo a parte.
      Si fanno le stesse cose ma si formano degli equilibri interni molto delicati.
      Quindi, cambiare comunità è molto pesante.
      È un ricominciare tutto da capo che può essere anche particolarmente difficile.
      Se le cose non vanno bene, il coniuge che è tornato indietro ci mette anni per ambientarsi o non di ambienta mai completamente, ha rimpianti, magari perché gli manca l'altra comunità.
      Tu ti senti in colpa per la sofferenza del coniuge che è tornato indietro e nello stesso tempo perdi la libertà di decidere se restare o uscire dal CN.
      Infatti dopo avere portato indietro il coniuge per stare insieme, ti sentiresti uno schifo ad abbandonarlo in una comunità più giovane, che ha accettato solo per stare insieme a te.
      Questo è un'altro punto di forza di questo paranoico cammino neocatecumenale dalle regolette assurde.

      Continua....

      Elimina
    7. Continua....

      Ti tocca cercare un tuo equilibrio con tua moglie sul tema cammino neocatecumenale è ti garantisco che non è facile, perché tua moglie viene indottrinata, anche senza saperlo, per distruggere questo equilibrio a favore del cammino neocatecumenale.
      Segui il consiglio di Pietro,informati e coinvolgi sempre anche tua moglie nelle tue scoperte.
      Non lasciarla da sola sperando che gli passi questa infatuazione per il CN.
      È pericoloso per il vostro matrimonio.
      Io sono uscito dopo 17 anni e sono riuscito faticosamente a portare fuori anche mia moglie.
      Non sto qui a dirti quanto schifo abbiamo visto li dentro e quanto sia stato difficile tenere in piedi il nostro matrimonio.
      Queste persone che si spacciano per cristiane, sono una "setta", un piccolo mondo chiuso in sé stesso che cerca e seleziona, solo le persone adatte ai loro scopi.
      Sono una minoranza e non è vero che sono approvati dalla Chiesa in tutto quello che fanno.
      Hanno uno statuto come tutti gli altri movimenti, ma non rispettano quello stesso statuto.

      Eppure ti dico, come spiega benissimo Porto, che se proprio non riesci a trovare un altro modo per aprire gli occhi a tua moglie , se hai un carattere forte e sei disposto a lottare è meglio che entri anche tu e usi il tempo li dentro per tirare via tua moglie dalle loro sgrinfie.
      E prima lo fai e meglio è per te, per lei e per il vostro matrimonio.

      LUCA

      Elimina
  11. Dal tono della lettera di Kiko, puntualmente inviatami dal mio responsabile, è evidente che i capi cosca del cammino leggono questo blog e abbiano colto il rischio di prolungare il silenzio... Per quanto riguarda lo stare in cammino di solo uno dei due coniugi, ma anche il solo avere un punto di vista diverso sullo stesso, la cosa per il matrimonio è devastante! Nella mia comunità tutte la situazioni del genere sono impose in un divorzio...
    M. A.

    RispondiElimina
  12. All' inizio il cammino neocatecumenale piace...E' proprio vero,e forse, si potrebbe dire che "una volta, all'inizio piaceva". Ora come ora la pressione che arriva dai componenti delle comunità più vecchie, guasta un po l'atmosfera, si è di fronte ad una sorta di nonnismo neocatecumenale. Io ho praticamente vissuto metà della mia vita in questo contesto,e ammetto che ho ricevuto molte cose buone. Alla fine ho abbandonato per sfinimento, circa sette anni dopo il viaggio in Israele.Il motivo? Se il cammino non finisce, non ha senso. Con una fusione dopo l'altra ti ritrovi a fare sempre le stesse cose e va perso tutto il senso di ciò che si è ricevuto.Io credo sinceramente che si sia buttata via una grande opportunità per avvicinare alla chiesa chi non l'ha mai conosciuta o si sia perso per strada.Purtroppo il grande potere ha dato alla testa a più di qualcuno, prima di andarmene ho lottato e parlato con tutti quelli con cui ho potuto, catechisti, fratelli, preti, ho trovato solo muri o silenzi. Molti mi hanno detto, hai ragione praticamente su tutto, ma che si può fare? Cito un fatto fra tanti: un tempo nelle mega convivenze,nei gruppi dei questionari, si chiedeva di eleggere un segretario che riportasse un po quello che si era detto nel gruppo; questa opzione però aveva un problema: poteva uscir fuori di tutto. Fratelli che mettevano sul piatto le tante contraddizioni esistenti, fatti gravi accaduti, questioni riguardanti il magistero e dubbi sulle modalità della guida del cammino e via dicendo. Un bel giorno ad una cosiddetta convivenza di inizio corso, dissero: "Quest'anno non si farà la scelta del segretario, ma si manderà la migliore testimonianza tra i fratelli del gruppo."Ricordo che quella volta alla fine delle estrazioni con tantissime emozionanti esperienze, applausi, risatine e anche qualche lacrima fra i tanti presenti, dissi a me stesso: " Ecco fatto, risolto il problema degli obiettori e dei piantagrane, da ora in poi solo cose "impressionanti!" Le cose andate male , sotto al tappeto. Il fatto è che alla fine, alla faccia dell'"arcano", nelle comunità regna il chiacchiericcio e tutto salta fuori. Come ho detto, un vero peccato, se la potevano giocare meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'intenzione di voler arricchire la Chiesa o di voler avvicinare le persone alla Chiesa, espressa fin dall'inizio, era una bugia. Dobbiamo ammetterlo, ed accettarlo. L'intenzione era (ed è!) quella di riformare la Chiesa; non potendo riformare la Chiesa, un osso troppo da rodere, se ne è creata, fin dall'inizio, una larva parallela.
      Caro gibernauta, ti consiglio, se non l'hai già fatto, di rivedere un po' tutte le "cose buone" ricevute, soprattutto quelle inerenti la dottrina cattolica, perché purtroppo tutto ciò che abbiamo appreso in comunità risulta avere un baco più o meno ben nascosto.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. Quali "cose buone"?
      Io non ne ho ricevuto neppure una!
      Beati voi che potete archiviare "il Cammino" tra le esperienze fatte nella vostra vita (adirittura da cui siete riusciti a prendere cose buone!) significa che avete ancora una vita ..
      la mia invece me la sono fatta portare via e ora nessuno vi può porre rimedio, tanto meno quella Chiesa che mi ha attirato col luccichio del "Cammino che piace" e poi mi ha abbandonato ad arrangiarmi da sola.. quella Chiesa da cui avrei fatto meglio a tenermi lontano anziché credere avesse a cuore il mio bene ..
      A che pro "avvicinare alla Chiesa chi ha perso la strada"?
      A pro di far numero, non certo di fare il bene della singola persona in stato di bisogno.
      La carità si dà e si riceve solo da cuore a cuore e non da ISTITUZIONE a cuore.
      Ci sono altre associazioni, oltre a quelle della Chiesa, che aiutano nei bisogni materiali, ma chi cerca Amore non lo trova nella Chiesa .. di cui il CN è 1 degna espressione.

      Che c'entra con la Fede in Dio Gesù?
      Solo perché Lo nominano e Lo considerano il loro datore di lavoro?
      Ma quando sarà che li licenzia tutti!?

      Se avete dei problemi nella sfera affettiva e spirituale, se avete delle domande di "senso" sulla vita, i primi da cui stare lontano sono proprio quelli che vi
      PROMETTONO delle risposte!

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  13. Cara Libera mente semper, dici di aver fatto parte del cammino neocatecumenale, eppure chiami il cammino "movimento". Ho seri notivi per credere che menti ed ma ho fortissimi dubbi sul fatto che tu abbia fatto veramente parte del cammino.Dalle catechesi iniziali, viene detto, chiaramente che il cammino non e' un movimento.Evidentemente non hai capito questo concetto o non hai mai letto i documenti ufficiali della Chiesa, epistola Ogniqualvolta, Statuto i quali definiscono il cammino cone una modalita' della iniziazione cristiana degli adulti, un neocatecumenato post battesimale, il termine movimento neocatecumenale non esiste lo hai inventato tu, ma e' una sonora idiozia.Ti spiegò la differenza che e' la seguente:I movimenti nascono dal carisma di un fondatore che poi viene riconosciuto dalla Chiesa, vedi gli ordini religiosi, Benedettini, Domenicani, Francescani, etc oppure i movimenti ecclesiali laicali come Rns, Comnione e liberaziobe, Focolarini etc.Il cammino non e' nato dal carisma di Kiko o da un carisma particolare infatti Kiko e' l' iniziatore, non il fondatore per i seguenti motivi:L' iniziazione cristiana e' nata con la Chiesa ed e' continuata lungo i secoli Il catecumenato per gli adulti poi fu reintrodotto dal Vaticano II.Dire quindi che il cammino e' un movimento o chiamarlo movimento neocatecumenale significa mistificare,alzare cortine fumegene ed e' sintomo di ignoranza, o malafede.Criticare puo' essere una cosa positiva ma si dovrebbe avere l'accortezza di documentarsi, per evitare di dire sciocchezze, fanfaronate,stupidaggini e fare figure barbine.Ho forti dubbi che Libera Mente Semper abbia fatto il cammino, se lo avesse fatto non userebbe il termine movimento neocatecumenale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Shakespeare mi perdonerà..
      ciò che chiamiamo maiale, anche con un altro nome conserva sempre la stessa puzza

      Elimina
    2. PS
      Quanto a Libera che "non ha fatto il cammino" .. 😂😂🤣

      Non vorrai mica obbligarla a ripetere le testimonianze che ha fatto su questo blog riguardo i suoi circa 40 anni di MOVIMENTO neocatecumenale!
      Nelle quali dimostra di CONOSCERVI fin troppo bene, sicuramente meglio di quanto voi conoscete voi stessi!

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Quindi, caro Anonimo, seguendo il tuo ragionamento, il Cammino Neocatecumenale ha nella Chiesa l'esclusiva della gestione del catecumenato per gli adulti e dell'iniziazione cristiana? Piacerebbe, al folle Kiko e ad altri cervelli lavati che lo seguono! Ma assolutamente non è così, nella Chiesa ci sono tantissime iniziative di catechesi sia a cura dei pastori, sia dei laici, più o meno strutturate, senza bisogno di movimenti itinerari, associazioni o altro.
      Comunque nella Chiesa dopo il Concilio, c'è stato un fiorire di movimenti, associazioni laiche e di nuove comunità che sono stati considerati, secondo le parole di Giovanni Paolo II, metodi di “educazione della fede perché incida nella vita e nella storia”, “scuole” di comunione, di libertà e di vita vera, “compagnie in cammino nelle quali si impara a vivere nella verità e nell’amore che Cristo ci rivelò e comunicò per mezzo della testimonianza degli apostoli, dentro la grande famiglia dei suoi discepoli”.
      In questo senso, effettivamente, si può affermare che ciò che hanno ideato Kiko e Carmen non ha nulla a che vedere con tutto ciò. Non volete chiamarvi movimento? E' giusto, non vi spetta. Siete una setta e basta.

      Elimina
    5. Deficente anonimo delle 12:42, (deficente non è offensivo, ma solamente che deficiti di input che non ti sono chiari). Il catecumenato ha un'inizio ed una fine e se ti documenti nella chiesa primitiva esso durava Massimo quattro anni. Terulliano, Origene, Cirillo d'alessandria e quanti altri tu non conosci minimamente per parlare in questo modo. Sono entrato nel cammino nel 1977 e promettevano che entro sette anni si sarebbe concluso, sette come i gradini della vasca battesimale che si rappresenta nelle prime catechesi. Dopo si è passato a dodici anni. Dopo ancora il cammino si concludeva con il viaggio in Israele che ho fatto nel 2003, ma dopo Hanno aggiunto la tappa supplementare del matrimoni spirituale che ho fatto nel 2010. Ma le comunità restano sempre tali e non finisce assolutamente niente e i Fratelli diventano sempre più peccatori e ipocriti, per non parlare di chi diventa Arrogante ed insopportabile. Nel 2012 mi Hanno buttato fuori dal cammino perché ho detto che non avevo più bisogno di catechisti e non ero più disposto ad ubbidire a gente ignorante e presuntuosa, ma certamente ubbidiente al Vangelo (s. Agostino). Da allora i cari Fratelli del cammino si sono tutti dileguati e per noi è valsa la Dannatio Memoria. Come vedi quello che dici tu sono sonore cavolate! Quando vuoi ti posso ragguagliare su quanto non sai del cammino neocatecumenale, su persone e cose che conosco molto ma molto bene.
      Veterano.

      Elimina
  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  15. Siamo ancora alla definizione di cosa sia il cammino neocatecumenale?
    Anonimo mi fai sorridere, qui si discute sugli abomini di una psico-setta che si nasconde dentro e dietro la Chiesa e tu ti preoccupi di noi ex che definiamo, molto gentilmente, il CN un “movimento”.
    Sei fuori di testa e fuori dal mondo.
    Non dici una parola sul silenzio di 2 mesi del tuo “primo catechista”.
    Non dici nulla sugli intrallazzi dei tuoi capi neocatecumenali che spendono 5 milioni di euro per un terreno e chiedono soldi perché altrimenti l’evangelizzazione si ferma.
    Non ti esprimi sulla cacciata di 2 Vescovi neocatecumenali Apuron e Palacio, che ne hanno fatte di cotte e di crude per anni.
    Non dici nulla sul tuo “movimento” che fa i sui riti segreti, a porte chiuse e fa mettere in quarantena 4 paesi del Salernitano.
    Non spendi una parola per gli orchi neocatecumenali , catechisti laici del cammino, che usano violenza ai ragazzini dei loro catechizzati e cacciano via i loro genitori dalla psico-setta, quando, giustamente, denunciano la violenza subita dai loro figli, invece di chiedere perdono per il “giudizio” verso i pedofili -violentatori .
    Non commenti la violenza sulle ragazze neocatecumenali da parte dei vostri pseudo catechisti.
    Mi fai ridere, come dice Roberta, se non sei un maiale , forse hai un altro nome , ma puzzi come se lo fossi.
    Ti attacchi al fatto che “secondo te” qualcuno che scrive in questo blog non ha fatto il cammino neocatecumenale.
    Parla chiaro, tu, capo dei mentitori che dai del bugiardo agli altri.
    Vergognati e torna dentro al buco schifoso dove sei stato rintanato fino ad ora.
    Stai tranquillo, noi possiamo e vogliamo dimenticare il CN, tu non puoi anche volendo, perché la tua libertà non ti appartiene , come non ti appartiene la tua ragione.
    Vedrai come ti salverai a grappoli quando nostro Signore ti chiamerà a giudizio.
    Sarai solo e sarà troppo semplice dire:”Signore,Signore , noi abbiamo obbedito ai nostri catechisti, abbiamo rinnegato le nostre famiglie di origine e i nostri parenti,abbiamo scacciato i nostri figli ribelli che sono usciti dal CN, abbiamo tolto il saluto agli ex della nostra comunità, abbiamo giocato con la tua Santa Comunione mettendola nelle mani dei capofamiglia laici del CN.”
    Vedrai come sarà misericordioso il Signore con voialtri aguzzini senza pietà e senza misericordia.

    Ma si, come dite voi, basta fare “bene” il cammino neocatecumenale, la salvezza dipende da questo.
    Non ci sono neocatecumenali ,puri , duri e crudi ,che vanno all’inferno,l’ importante e che ci credi tu.
    Adesso mi sono stancato, non meriti il mio tempo , piccolo settario da strapazzo.

    LUCA

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  18. ANONIMO delle 12 e 42:

    se sei cattolico devi accettare il giudizio della Chiesa per la quale il Cammino è un movimento.
    Il Cammino viene convocato dalla Chiesa insieme agli altri movimenti, chiedendogli le stesse cose.
    E, come ha detto Libera, gli statuti approvati stanno a dimostrare che siete un movimento.
    Inoltre Kiko e Carmen sono considerati i fondatori del Cammino, esattamente come i fondatori di un movimento.

    Il fatto è che c'è la Chiesa, quella fondata da Gesù, e ci sono i movimenti, con le loro spiritualità, che, però, anche non esistessero, non comprometterebbero l'esistenza della Chiesa.
    Non c'è una terza via: o sei il Corpo mistico di Cristo (mi esprimo in modo improprio, ma è giusto per intenderci), o sei un suo movimento.

    Se il Cammino dice di NON essere un movimento, afferma di essere la Chiesa.
    E, in effetti, afferma proprio questo!
    Ma poiché non è la Chiesa, allora è una SETTA.

    Puoi fare la prova del nove proprio con gli statuti.
    Gli statuti esauriscono la realtà del Cammino? No vero?
    Voi in quanto Cammino non vi sentite in tutto e per tutto circoscritti dai limiti degli statuti.
    Sì, vi sentite rappresentati dagli statuti, ma solo parzialmente, perché sentite che il Cammino supera quegli angusti confini in cui vi ha COSTRETTO la Chiesa, tanto che mi risulta che Kiko volesse molto di più.
    Perché questo?
    Perché i confini di uno statuto delimitano un movimento, ma voi vi sentite MOLTO di più.
    Solo che per la Chiesa (ed è questo quello che conta) non siete affatto di più.

    RispondiElimina
  19. Il vescovo pedofilo neocatecumenale sta facendo la bella vita in California (pagata dai fratelli del Cammino, e non per modo di dire), ma il suo torbido passato è tuttora argomento delle aule dei tribunali.

    RispondiElimina
  20. @ Anonimo 12:42

    ormai sei un mito!
    Tutti ti hanno risposto.
    Io stessa non posso sottrarmi.

    Come mai ti fa andare in bestia la definizione MOVIMENTO NEOCATECUMENALE? Poniti questa domanda.

    Certo che Libera sa meglio di te che siete allergici a questa definizione. Carmen richiamò G.P.II proprio perchè continuava a rivolgersi al cammino chiamandolo MOVIMENTO e Carmen rompiscatole si beccò il famoso "La donna taccia!".

    Neanche ti sfiora l'idea che Libera lo faccia apposta a definirvi Movimento Neocatecumenale? Proprio per far avvelenare quelli come te. Idolatri a tal punto da comportarvi come madama la marchesa e non vi accorgete che siete solo ridicoli. La forma conta poco, quello che vale è la sostanza.
    SIAMO LA CHIESA
    LA PORTA DELLA CHIESA
    IL BATTESIMO
    Tanto che hai scritto:

    Il cammino non e' nato dal carisma di Kiko o da un carisma particolare infatti Kiko e' l' iniziatore, non il fondatore per i seguenti motivi:L' iniziazione cristiana e' nata con la Chiesa ed e' continuata lungo i secoli...

    Uahhhh!!! Ti sei tirato la zappa sui piedi da solo.

    Ma finitela!

    Non è fondatore... è iniziatore...KIKO NON HA ALCUN CARISMA...

    NON HA ALCUN CARISMA

    L' iniziazione cristiana e' nata con la Chiesa...

    Ma quante chiacchiere!
    Finitela di fare i pagliacci.
    L'iniziazione è nata con la CHIESA

    ALLORA LEVATEVI DAI PIEDI ALLA BUON'ORA

    KIKO SI TOLGA DI MEZZO
    non ha carisma, non è fondatore...è solo un intralcio

    e si attuino gli Statuti appunto
    che recitano che Responsabili sono i Vescovi e i Parroci

    Dia tutto alla Chiesa il caro umile Kiko, nulla è suo!

    Ha scritto bene Veterano.

    Avete fatto un cammino che per definizione ha un inizio e una fine, l'avete anche solennemente annunciata e promessa ma poi NON FINISCE MAI NIENTE

    e state sempre lì, animali stanziali, mai vi levate dai piedi. Non vi si sopporta più con le vostre strutture e storture.

    Insomma del MOVIMENTO AVETE TUTTO, TRANNE CHE IL movimento!

    Sai che ti dico? Anche io da ora in poi nei momenti opportuni farò come Libera e vi chiamerò MOVIMENTO NEOCATECUMENALE, siete un Movimento spurio e parassitario nel Corpo della Chiesa.

    Pax

    RispondiElimina
  21. @ Libera

    Complimenti! Hai colpito il bersaglio!
    Molte volte ho notato che chiami il Cammino "Movimento Neocatecumenale" e mi veniva da ridere ogni volta pensando: Forte Libera!
    Non potevi non farlo apposta! Nulla li fa imbestialire come essere chiamati Movimento, come fosse una bestemmia, come fosse una cosa da cristianucci della domenica.... è passato del tempo, e puntuale è arrivata la reazione imbestialita del solito kikista convinto.
    A riprova che sono come le scimmie ammaestrate. Basta dargli il giusto imput e reagiscono a catena, tutti allo stesso modo.

    W IL MOVIMENTO NEOCATECUMENALE! Evviva, Evviva!

    Pax

    RispondiElimina
  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  23. L'ANONIMO delle 12 e 42 dice che l'iniziazione cristiana è nata con la Chiesa, per cui pare voglia dare a intendere che il Cammino sarebbe stato fondato da Gesù.
    Non si chiamava Cammino ma nella sostanza era il Cammino.

    Poi, dopo il famigerato Costantino, la Chiesa ha abolito l'iniziazione cristiana, cioè ha abolito il Cammino!
    E di conseguenza la Chiesa è tornata ad essere una religione naturale. Ma, ormai staccatasi dal giudaismo (che ha riscoperto Kiko), è praticamente caduta nell'idolatria pagana.

    Poi, 1700 anni dopo, Dio ha ispirato il Vaticano II che ha reintrodotto l'iniziazione cristiana (cioè il Cammino, visto che sarebbe la stessa cosa) e, unico tra tutti, Kiko ha capito di essere lui il PRESCELTO che l'avrebbe fatta ripartire. Cominciando, però, da chi era già battezzato: tanto era come se non lo fosse, perché battezzato in seno a una Chiesa idolatra.

    L'iniziazione cristiana, questa creatura nata 2000 anni fa CON la Chiesa e che, perciò, manifesta un CARATTERE FONDAMENTALE della Chiesa, senza il quale la Chiesa non può sussistere se non come una forma senza sostanza, Kiko la chiamò Cammino Neocatecumenale.

    Finalmente la Chiesa poteva ripartire a pieni motori e Kiko era consapevole di essere stato il poveraccio che l'aveva riaccesa iniziando a far funzionare il Cammino.

    Secondo l'anonimo delle 12 e 42 nel Cammino non c'è il "carisma" di Kiko (il "carisma" sarebbe lo stesso Spirito Santo), né si nota la sua personalità umorale e dispotica. Per lui Kiko è solo l'iniziatore, colui che dopo 1700 ha dato il primo colpetto di messa in moto.

    Facendo notare all'ANONIMO che Gesù ha istituito i Sacramenti e non l'iniziazione cristiana, che è opera della Chiesa e che può essere cambiata nella forma, gli CHIEDO:
    ma sei proprio sicuro che la CHIESA, non quella di papa Kiko, ma quella di Papa Francesco, sia d'accordo con la tua versione (che non è tua ma di Kiko stesso)?
    Io scommetto di no.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottima deduzione Pietro NdC: hai proprio colto il segno!

      Elimina
  24. È ridicolo come alcuni aderenti del Cammino non capiscano che il CN è un movimento!
    Loro non vogliono essere etichettati in questo modo per non perdere il titolo di unicità e non osservare le direttive per la chiarezza della gestione economica e di conservazione di documentazione storica.
    Se leggessero i testi pubblicati sul Cammino degli ultimi 10 anni, noteranno che anche gli studiosi più vicini al Cammino non possono far altro che definirlo movimento.
    Ma nel Cammino molti aderenti , orgogliosi della propria ignoranza, e presuntuosi di essere più cristiani di Cristo ,non riescono proprio ad aprire gli occhi e vedere che ormai, se non cambiano, diventeranno solo una ridicola compagine della Chiesa , che dopo la morte di Kiko , sarà messa a tacere per sempre.
    Antonio ex fratello

    RispondiElimina
  25. Questi ultimi commenti, grazie alla provocazione estrema di ANONIMO delle 12 e 42, vanno tutti nella stessa direzione, disvelando i piani segreti di Kiko e Carmen che risalgono agli albori dell'esperienza. Forse inesatto definirli proprio "segreti" perchè a ben vedere in più di un'occasione, anche alla presenza del Papa e nelle famigerate "lotte con le Congregazioni" ingaggiate da Carmen, questa balorda idea di essere la vera e unica chiesa è stata anche espressa senza tante cerimonie. Certo non con queste parole! Mica sono scemi! Ma il significato ultimo è questo. Le pretese avanzate tutte in questa direzione che possiamo sintetizzare con la PRETESA DI UN RICONOSCIMENTO ESPLICITO E FORMALE DELLA CHIESA DELLA FAMIGERATA "AUTORITA' DEI CATECHISTI".
    Altro che al "servizio dei Vescovi"!
    Questo è quanto sta dietro la richiesta petulante di Kiko e Carmen, MAI SODDISFATTA APPIENO NE' IN MISURA PARZIALE, DI VEDERE SCRITTO E DETTO DAL PAPA CHE

    "IL CAMMINO VA FATTO SECONDO LO SPIRITO DEGLI INIZIATORI"

    Cosa che in un certo qual senso può anche starci, come traccia da loro data da seguire nel percorso (altrimenti neanche esisterebbero! e magari così fosse!) MA ASSOLUTAMENTE NON COME RICONOSCIMENTO DI UNA OBBEDIENZA DOVUTA A KIKO al di sopra di tutto e tutti.

    Ecco che si spiegano affermazioni come questa che rasenta la follia:

    "I Vescovi vanno a obbedire a noi! Miracolo!"

    Devo dire a Pietro NdC che raramente ho letto una sintesi dello "spirito del cammino" tanto stringata e esaustiva.
    Hai colto mirabilmente in nucleo essenziale di tutto.

    Pax

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.