sabato 24 gennaio 2009

DEO GRATIAS! Sia Benedetto il Papa! Sia Lodato Dio nei suoi Angeli e nei Suoi Santi!


COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Il Santo Padre, dopo un processo di dialogo tra la Sede Apostolica e la Fraternità Sacerdotale San Pio X, rappresentata dal suo Superiore Generale, S.E. Mons. Bernard Fellay, ha accolto la richiesta formulata nuovamente da detto Presule, con lettera del 15 dicembre 2008, anche a nome degli altri tre Vescovi della Fraternità, S.E. Mons. Bernard Tissier de Mallerais, S.E. Mons. Richard Williamson e S.E. Mons. Alfonso del Gallareta, di rimettere la scomunica in cui erano incorsi vent’anni fa.

A causa, infatti, delle consacrazioni episcopali fatte, in data 30 giugno 1988, da S.E. Mons. Marcel Lefebvre, senza mandato pontificio, i menzionati quattro Presuli erano incorsi nella scomunica latae sententiae, dichiarata formalmente dalla Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988.

S.E. Mons. Bernard Fellay, nella citata missiva, manifestava chiaramente al Santo Padre che: "siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l’attuale situazione".
Sua Santità Benedetto XVI, che ha seguito fin dall’inizio questo processo, ha cercato sempre di ricomporre la frattura con la Fraternità, anche incontrando personalmente S.E. Mons. Bernard Fellay, il 29 agosto 2005. In quell’occasione, il Sommo Pontefice ha manifestato la volontà di procedere per gradi e in tempi ragionevoli in tale cammino ed ora, benignamente, con sollecitudine pastorale e paterna misericordia, mediante Decreto della Congregazione per i Vescovi del 21 gennaio 2009, rimette la scomunica che gravava sui menzionati Presuli. Il Santo Padre è stato ispirato in questa decisione dall’auspicio che si giunga al più presto alla completa riconciliazione e alla piena comunione.
[00146-01.02] [Testo originale: Italiano]

DECRETO DELLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI
Con lettera del 15 dicembre 2008 indirizzata a Sua Em.za il Sig. Cardinale Dario Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, Mons. Bernard Fellay, anche a nome degli altri tre Vescovi consacrati il giorno 30 giugno 1988, sollecitava nuovamente la rimozione della scomunica latae sententiae formalmente dichiarata con Decreto del Prefetto di questa Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988. Nella menzionata lettera, Mons. Fellay afferma, tra l'altro: "Siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l'attuale situazione".
Sua Santità Benedetto XVI - paternamente sensibile al disagio spirituale manifestato dagli interessati a causa della sanzione di scomunica e fiducioso nell'impegno da loro espresso nella citata lettera di non risparmiare alcuno sforzo per approfondire nei necessari colloqui con le Autorità della Santa Sede le questioni ancora aperte, così da poter giungere presto a una piena e soddisfacente soluzione del problema posto in origine - ha deciso di riconsiderare la situazione canonica dei Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta sorta con la loro consacrazione episcopale.

Con questo atto si desidera consolidare le reciproche relazioni di fiducia e intensificare e dare stabilità ai rapporti della Fraternità San Pio X con questa Sede Apostolica. Questo dono di pace, al termine delle celebrazioni natalizie, vuol essere anche un segno per promuovere l'unità nella carità della Chiesa universale e arrivare a togliere lo scandalo della divisione.

Si auspica che questo passo sia seguito dalla sollecita realizzazione della piena comunione con la Chiesa di tutta la Fraternità San Pio X, testimoniando così vera fedeltà e vero riconoscimento del Magistero e dell'autorità del Papa con la prova dell'unità visibile.
In base alle facoltà espressamente concessemi dal Santo Padre Benedetto XVI, in virtù del presente Decreto, rimetto ai Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta la censura di scomunica latae sententiae dichiarata da questa Congregazione il 1° luglio 1988, mentre dichiaro privo di effetti giuridici, a partire dall'odierna data, il Decreto a quel tempo emanato.

Card. Giovanni Battista Re
Prefetto della Congregazione per i Vescovi
[00145-01.02] [Testo originale: Italiano]

46 commenti:

  1. Benedíctus Dóminus Deus Israel, *
    quia visitávit et fecit redemptiónem plebis suæ;
    et eréxit cornu salútis nobis, *

    in domo David, púeri sui:
    sicut locútus est per os sanctórum, *
    qui a sæculo sunt, prophetárum eius; salútem ex inimícis nostris, *
    et de manu ómnium, qui odérunt nos:

    ad faciéndam misericórdiam cum pátribus nostris, *
    et memorári testaménti sui sancti;
    iusiurándum, quod iurávit ad Abraham, patrem nostrum, *

    datúrum se nobis,
    ut sine timóre,
    de manu inimicórum nostrórum liberáti, *

    serviámus illi,
    in sanctitáte et iustítia coram ipso, *
    ómnibus diébus nostris.

    Et tu, puer, prophéta Altíssimi vocáberis: *
    præíbis enim ante fáciem Dómini paráre vias eius,
    ad dandam sciéntiam salútis plebi eius, *

    in remissiónem peccatórum eórum,
    per víscera misericórdiæ Dei nostri, *

    in quibus visitávit nos Oriens ex alto: illumináre his, qui in ténebris et in umbra mortis sedent, *

    ad dirigéndos pedes nostros in viam pacis.

    Glória Patri, et Fílio, *
    et Spirítui Sancto. Sicut erat in princípio, et nunc et semper, *
    et in sæcula sæculórum. Amen.

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  2. Te Deum laudamus:
    te Dominum confitemur.
    Te aeternum patrem,
    omnis terra veneratur.


    Tibi omnes angeli,
    tibi caeli et universae potestates:
    tibi cherubim et seraphim,
    incessabili voce proclamant:


    "Sanctus, Sanctus, Sanctus
    Dominus Deus Sabaoth.
    Pleni sunt caeli et terra
    majestatis gloriae tuae."


    Te gloriosus Apostolorum chorus,
    te prophetarum laudabilis numerus,
    te martyrum candidatus laudat exercitus.


    Te per orbem terrarum
    sancta confitetur Ecclesia,
    Patrem immensae maiestatis;
    venerandum tuum verum et unicum Filium;
    Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.


    Tu rex gloriae, Christe.

    Tu Patris sempiternus es Filius.

    Tu, ad liberandum suscepturus hominem,

    non horruisti Virginis uterum.

    Tu, devicto mortis aculeo,

    aperuisti credentibus regna caelorum.

    Tu ad dexteram Dei sedes,

    in gloria Patris.

    Iudex crederis esse venturus.




    Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,

    quos pretioso sanguine redemisti.

    Aeterna fac

    cum sanctis tuis in gloria numerari.

    Salvum fac populum tuum, Domine,
    et benedic hereditati tuae.
    Et rege eos,
    et extolle illos usque in aeternum.


    Per singulos dies benedicimus te;
    et laudamus nomen tuum in saeculum,
    et in saeculum saeculi.


    Dignare, Domine, die isto
    sine peccato nos custodire.
    Miserere nostri, Domine,
    miserere nostri.


    Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
    quem ad modum speravimus in te.
    In te, Domine, speravi:
    non confundar in aeternum.

    Italiano


    Noi ti lodiamo, Dio,
    ti proclamiamo Signore.
    O eterno Padre,
    tutta la terra ti adora.
    A te cantano gli angeli
    e tutte le potenze dei cieli:
    Santo, Santo, Santo
    il Signore Dio dell'universo.
    I cieli e la terra
    sono pieni della tua gloria.
    Ti acclama il coro degli apostoli
    e la candida schiera dei martiri;
    le voci dei profeti si uniscono nella lode;
    la santa Chiesa proclama la tua gloria,
    adora il tuo unico Figlio
    e lo Spirito Santo Paraclito.
    O Cristo, re della gloria,
    eterno Figlio del Padre,
    tu nascesti dalla Vergine Madre
    per la salvezza dell'uomo.
    Vincitore della morte,
    hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
    Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
    Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
    Soccorri i tuoi figli, Signore,
    che hai redento col tuo Sangue prezioso.
    Accoglici nella tua gloria
    nell'assemblea dei santi.
    Salva il tuo popolo, Signore,
    guida e proteggi i tuoi figli.
    Ogni giorno ti benediciamo,
    lodiamo il tuo nome per sempre.
    Degnati oggi, Signore,
    di custodirci senza peccato.
    Sia sempre con noi la tua misericordia:
    in te abbiamo sperato.
    Pietà di noi, Signore,
    pietà di noi.
    Tu sei la nostra speranza,
    non saremo confusi in eterno.

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  3. Coraggio Fratelli e Sorelle della FSSPX ABBIAMO BISOGNO DI VOI...^__^

    Aiutateci a dare valore alla Tradizione pura, aiutate Benedetto XVI nella sua opera RISANATRICE dopo anni di sbandamenti....con la Fede, LA CARITA' e l'Obbedienza...senza omettere la SPERANZA CON LA QUALE VI ABBIAMO ATTESO PER TUTTI QUESTI LUNGHI ANNI....

    Grazie Benedetto XVI, grazie mons. Fallay....

    e san Paolo, del quale domani ricorre la Conversione, ci aiuti in questo AUTENTICO CAMMINO....

    Fraternamente CaterinaLD

    ^__^

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  4. Deo Gratias!!!!

    Il Signore è Grande, immensa la sua Misericordia

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  5. il blog di Andrea Tornielli è impraticabile da alcune ore, quello di Luigi Accattoli ancora non diffonde la notizia...

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  6. Alleluja
    Alleluja!
    Grande è il Signore,
    eterna la sua Misericordia.

    Spero che la sola presenza
    dei fratelli fedelissimi alla Tradizione, rientrati
    tra noi nella Chiesa "Una",
    per la Giusta Misericordia
    da Dio stesso ispirata
    a Papa Benedetto,
    sia un avviso serio ed eloquente
    per quei vescovi disobbedienti
    da decenni,
    che la ricreazione sessantottina
    è finita:
    e se nella Chiesa si torna
    a studiare seriamente tra i banchi
    del Magistero e della Sacra Liturgia di sempre,
    anche nella società civile
    rinascerà la Vera Fede
    offuscata gravemente da 40 anni,
    secondo il validissimo principio
    LEX ORANDI - LEX CREDENDI - LEX VIVENDI.

    E che questa Speranza non sia solo mia!

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  7. Concordo pienamente, cari fratelli ed esulto insieme a voi.

    Consentitemi solo - in riferimento al thread precdente - una breve annotazione un tantino polemica che sicuramente non mancherà di suscitare qualche rampogna da parte di Caterina e non solo da parte sua.

    E' vero, c'è ormai disobbedienza palese al magistero papale e spesso, come don Bux e Vitiello lamentano, piace affidarsi, per dimostrare i propri assunti, più alle parole o agli slogans del teologo alla moda che non al verbo petrino.

    E' tuttavia anche vero che da qualche pontificato a questa parte (io direi da Paolo VI in poi, almeno) il Magistero Petrino, al di là dei canali usuali (oggi perfino You Tube) è diventato debole, spesso sommerso dai clamori dei teologi, degli esegeti, dei catechisti e dei biblisti più applauditi ed ascoltati, affidato più all'interpretazione degli addetti ai lavori che non al canale comunicativo immediato di facile presa sul fedele medio.

    Non trascuriamo poi che tale debolezza magisteriale dal clero viene interpretata spesso come libertà sostanziale di agire a modo proprio..... e non aggiungo purtroppo altro!

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  8. Francesco caro, ti rispondo con la Sacra Scrittura:

    "Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:

    Voce di uno che grida nel deserto:
    Preparate la via del Signore,
    raddrizzate i suoi sentieri!" (Mt 3,3)

    Applica questa Parola del Signore al Santo Padre!

    Egli, ora più che mai e sempre di più GRIDA NEL DESERTO... E ottiene la fedeltà solo di chi VUOLE ascoltare quella Voce... E la sente lontana a causa di quelli che allontanano da quella voce... Ma quando la sente... NON SE NE STACCA PIU'. Ed è un amore più forte della morte!

    RispondiElimina
  9. Francesco ha detto...

    una breve annotazione un tantino polemica che sicuramente non mancherà di suscitare qualche rampogna da parte di Caterina e non solo da parte sua.


    **********************

    SFACCIATO!!!
    ahahahahahahahah ^___^ ^___^

    Guarda, ti rispondo volentieri anche perchè siamo in tema:

    l'aver tolto la scomunica alla FSSPX non ha risolto i mille problemi legati proprio al problema da te sollevato ^___^

    infatti il Decreto di revoca cosa dice?

    ...fiducioso nell'impegno da loro espresso nella citata lettera di non risparmiare alcuno sforzo per approfondire nei necessari colloqui con le Autorità della Santa Sede le questioni ancora aperte, così da poter giungere presto a una piena e soddisfacente soluzione del problema posto in origine....

    ^__^

    cosa è posto quale problema all'origine?

    1) LA DISOBBEDIENZA AL MAGISTERO PONTIFICIO (rammentiamo tutti le contestazioni e l'appoggio all'aborto e al divorzio dei cattolici);

    2) LA FALSA INTERPRETAZIONE DEL CONCILIO (mons. Lefebvre firmò tutti i Documenti attenzione! ergo si tratta della loro interpretazione)

    3) LA PROIBIZIONE DELLA MESSA ANTICA (ripristinata con il MP di Benedetto XVI)che seppur oggi riabilitata trova ancora CHIUSURA E DIVIETI NELLE PARROCCHIE....

    4) IL FALSO ECUMENISMO denunciato dallo stesso Benedetto XVI con la dichiarazione Dominus Jesus dell'allora Ratzingr Prefetto...

    e possiamo continuare...^__^

    Perchè dunque gioiamo nonostante sappiamo esserc ancora questi problemi?
    Perchè:

    a) l'aver tolto la scomunica non potrà più far dire ai NC e company che sono scismatici ^__^

    b) il loro inserimento nella Chiesa dovrà trovare NELLE PARROCCHIE IL MEDESIMO SPAZIO CONCESSO AI NC e ad altri gruppi....^__^

    c) le questioni ancora aperte che ora si dovranno discutere presso la Santa Sede terranno conto delle migliaia di denuncie fatte dai cattolici come noi circa gli abusi liturgici e le disobbedienze alle direttive del Magistero pontificio... ^__^

    d) le vittorie e i successi che la FSSPX guadagnerà, saranno anche i nostri...^___^

    e) infine perchè STANNO ARRIVANDO I RINFORZI...

    ^__^

    ti basta?

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  10. Il Magistero petrino non arriva ai fedeli perchè chi dovrebbe diffonderlo non lo fa preferendo il suo magistero spesso e volontieri parallelo.
    Però c`è anche da dire che oggi, grazie ad internet, a Telepace, chi vuole ascoltare e leggere il Magistero del Papa può farlo.
    È dunque anche la responsabilità del fedele di andare alle fonti , perchè è triste ma vero, se il fedele conta sui suoi pastori per essere tenuto al corrente del Magistero del Papa, resterà nell`ignoranza.

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  11. ...La notizia sul Blog di Tornielli l'HO INSERITA IO... ^__^

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  12. Lettera di S.E. Mons. Bernard Fellay ai fedeli

    Carissimi fedeli,

    Come annuncio nel comunicato annesso a questo, “la scomunica dei vescovi consacrati da Sua Eccellenza Mons. Marcel Lefebvre il 30 giugno 1988, dichiarata dalla Congregazione dei Vescovi con decreto del 1 luglio 1988 e da noi sempre contestata, è stata ritirata con un altro decreto della medesima Congregazione in data 21 gennaio 2009, su mandato del papa Benedetto XVI”.
    Si tratta dell’intenzione di preghiera che vi ho affidato a Lourdes, il giorno della festa di Cristo Re 2008. Voi avete risposto al di là delle nostre speranze, poiché unmilionesettecentotremila corone del rosario sono state recitate per ottenere attraverso l’intercessione della Madonna la fine di questo obbrobrio che pesava, nella persona dei vescovi della Fraternità, su tutti coloro che in un modo o nell’altro sono attaccati alla Tradizione.
    Ringraziamo vivamente la Vergine Santissima che ha ispirato al Santo Padre questo atto unilaterale, benevolo e coraggioso.
    Continuiamo a pregare per lui con fervore.

    Grazie a questo gesto, i cattolici del mondo intero attaccati alla Tradizione non saranno più stigmatizzati e condannati per avere mantenuto la fede dei loro padri. La Tradizione Cattolica non è più scomunicata. Quantunque non lo sia mai stata in sé, essa lo è stata molto spesso e crudelmente nei fatti. Esattamente come la messa tridentina, che non era stata mai abrogata in sé, come ha giustamente ricordato il Santo Padre attraverso il Motu Proprio Summorum pontificum del 7 luglio 2007.

    Il decreto del 21 Gennaio cita la lettera al Card. Castrillon Hoyos nella quale esprimevo il nostro attaccamento “alla Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo che è la Chiesa Cattolica”, ribadendo la nostra accettazione del suo insegnamento bimillenario e la nostra fede nel Primato di Pietro.
    Ricordavo quanto noi soffriamo della situazione attuale della Chiesa in cui questo insegnamento e questo primato sono vilipesi, e aggiungevo: “Noi siamo pronti a scrivere il Credo con il nostro sangue, a firmare il giuramento antimodernista, la professione di fede di Pio IV, noi accettiamo e facciamo nostri tutti i concili fino al Vaticano II sul quale noi esprimiamo delle riserve”. In tutto questo, noi abbiamo la convinzione di restare fedeli alla linea di condotta tracciata dal nostro fondatore Mons. Marcel Lefebvre di cui noi speriamo la pronta riabilitazione.

    Inoltre noi desideriamo intraprendere questi “colloqui” - che il decreto definisce “necessari” - sulle questioni dottrinali che si oppongono al magistero perenne.
    Noi non possiamo che constatare la crisi senza precedenti che oggi investe la Chiesa: crisi di vocazioni, crisi della pratica religiosa, del catechismo e della frequentazione dei sacramenti… Prima di noi, Paolo VI parlava addirittura di una infiltrazione del “fumo di Satana” e della “autodemolizione” della Chiesa. Giovanni Paolo II non ha esitato a dire che il cattolicesimo in Europa era come in uno stato di “apostasia silenziosa”. Poco tempo prima della sua elezione al Supremo Pontificato, Benedetto XVI stesso paragonava la Chiesa a una “barca in cui l’acqua entra da tutte le parti”. Pertanto noi intendiamo, in questi colloqui con le autorità romane, esaminare le cause profonde della situazione attuale e, apportandovi il rimedio adeguato, giungere a una vera restaurazione della Chiesa.

    Cari fedeli, la Chiesa è nelle mani di sua Madre, la Santissima Vergine Maria. In Lei noi confidiamo. Noi Le abbiamo chiesto la libertà della Messa di sempre, dappertutto e per tutti. Noi Le abbiamo chiesto il ritiro del decreto delle scomuniche. Noi Le chiediamo nelle nostre preghiere, a Lei che è la Sede della Sapienza, queste necessarie chiarificazioni dottrinali di cui le anime turbate hanno tanto bisogno.

    Menzingen, il 24 gennaio 2009

    + Bernard Fellay

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  13. Salve.
    Ho letto con interesse i vostri ultimi interventi sul Cammino, sull'incontro con il Santo Padre ecc.
    Sono ricchi di verità e di buon senso.
    Voglio però fare alcune osservazioni, senza alcun tono polemico ma solo per amore della Verità.
    Ok, il Cammino non è certo ortodosso. Ma, qual è l'alternativa?
    Un fedele che voglia approfondire la conoscenza di Cristo, dove andrà? E' questa la domanda fondamentale.
    Il Cammino attira molto perchè, volente o nolente, all'interno delle piccole comunità si crea una comunione che, inutile negarlo, è assente nella vita parrocchiale. Alla normale Messa della Domenica la gente entra, esce e...estranei come prima, mentre il prete frettolosamente se ne va per affari suoi. Cosa farà dunque l'ipotetico fedele? Magari andrà alle 'catechesi per adulti'? Dov'è dunque il parroco che dovrebbe consigliare ed ammonire?
    Un tempo questa 'comunione' era vissuta all'interno della struttura familiare. Oggi evidentemente così più non è. Il Cammino sfrutta dunque una debolezza importante nella Chiesa d'oggi: la mancanza di vera comunione parrocchiale, sicchè il fedele isolato è in balia di qualunque favoletta.
    Come non notare come spesso dopo la prima comunione i ragazzi siano abbandonati a se stessi? In Chiesa non vanno più, la famiglia magari non è credente, e addio alla formazione catechistica ricevuta da piccoli.
    Magari andranno poi da grandi a qualche funerale, dove il prete predicherà di 'peccato' e 'salvezza' che in realtà saranno concetti sconosciuti per loro. Sarei curioso di sapere cosa risponderebbero molti fedeli alle domande 'cos'è il peccato', oppure 'da cosa ti ha salvato Cristo' ecc. Azzardo, secondo me lo sanno in POCHI.
    Per cui non si può ignorare come la solitudine del fedele e la mancanza di un accompagnamento spirituale e catechetico degli adulti crei terreno fertile per il Cammino. Una volta c'erano i direttori spirituali. Ora i confessionali sono desolatamente vuoti e impolverati. Beh, ecco che il fedele preferirà il catechista del Cammino al NULLA.
    Oppure finirà tra le grinfie di qualche setta pentecostale-rinnovamento ad esaltarsi.
    Il lupo è entrato perchè il pastore dorme. La qualità delle omelie è davvero bassa, ad es. Fuori dalla chiesa il primo pensiero magari continueranno ad essere i soldi. Ecc.
    Su queste cose bisogna riflettere.
    Perchè a volte rinforzare il sistema immunitario è molto meglio che usare violenti antibiotici.
    Credo che anche in quest'ottica vada inquadrato il discorso del Papa del 10 Gennaio.
    Se davvero verrà realizzata l'unità di cui parla, il Cammino, Rinnova-Luter-ecc. e tutto il resto spariranno perchè, sostanzialmente, non ce ne sarà più alcun bisogno. Ma se lo sfascio delle Parrocchie (cominciato ben prima dell'avvento di Kiko) non verrà fermato, sarà inutile cacciare Kiko, perchè ne verrà un altro, accompagnato da altri sette, e la situazione sarà peggiore della precedente (chi ha orecchi...).

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  14. Cara Caterina,
    non avevo dubbi che saresti intervenuta.

    Ma forse non mi ero spiegato bene: io intendevo dire che anche il Magistero Petrino (purtroppo) nella sua dimensione comunicativa e divulgativa, è diventato ambiguo e in qualche modo "reticente".

    Mi perdonerà il Signore se di co ciò?
    Mi perdonerete voi?

    Buona domenica.

    RispondiElimina
  15. Carissimi,
    credo che oltre a riprendere in mano il S. Rosario per ringraziare il Signore del miracolo della remissione della scomunica, pari solo a quello del Motu proprio, dovremo alzare al cielo molte ferventi preghiere...

    Infatti, nella situazione in cui versa la Chiesa (e il mondo, forse abche di conseguenza), mentre entrambi sono da considerarsi interventi potenti della Provvidenza che si è servita alla grande del nostro Papa, le difficoltà non sono finite, anzi forse quelle più serie cominciano ora:

    1. secondo voi da cosa sono determinati gli attacchi diretti alla persona di Benedetto XVI - ed alla Chiesa cattolica che egli rappresenta - da parte dei potentati ebraici di questi ultimi tempi? Questo è un dato da non sottovalutare, perché non a caso si parla di 'potentati'

    2. la stessa potenza ce l'ha la Chiesa neocatecumenale, che ora non può più accanirsi, disprezzandoli, verso i seguaci di Mons. Lefebvre (che il Signore lo abbia in gloria) trinciandoli come scismatici, perché tali più non sono neppure de iure se già non lo erano di fatto

    3. vi chiedete come mai in Israele, mentre i francescani di Terra Santa incontrano ogni giorno difficoltà arrivate per alcuni perfino al ritiro dei passaporti e la Chiesa ha ancora serie difficoltà a far applicare il Trattato Fondamentale, che sancisce i suoi diritti e i riconoscimenti ufficiali delle proprietà conservate nei secoli nella Terra Santa, i neocatecumenali possano costruire una seconda Domus a Gerusalemme, come rivelato da Kiko?

    4. E se in nostri fratelli lefebvriani non sono scismatici ma anzi perfettamente cattolici, pur con qualche (motivato) irrigidimento, che dovrà trovare adeguate soluzioni, i neocat dovrebbero davvero chiedersi in cosa consiste il loro cattolicesimo, dal momento che l'unica cosa che hanno con loro in comune sono le famiglie numerose...

    RispondiElimina
  16. Dice Piero:
    Voglio però fare alcune osservazioni, senza alcun tono polemico ma solo per amore della Verità.
    Ok, il Cammino non è certo ortodosso. Ma, qual è l'alternativa?


    Noto che si comincia a riconoscere che il cammino non è ortodosso...

    non è che al momento non ci sia alcuna alternativa, perché di parrocchie 'sane' qualcuna ce n'è, anche se il problema generale è serio perché la crisi della Chiesa è seria, non perché le parrocchie non funzionano. La parrocchia di per sé ha sempre funzionato benissimo, finché non è intervenuto il modernismo e molti altri fenomeni, compreso il cammino NC che non è certo nato a causa della crisi delle parrocchie, anche se in alcune può esserne stata agevolata la proliferazione (leggere libri card. Biffi e non solo)

    Un fedele che voglia approfondire la conoscenza di Cristo, dove andrà? E' questa la domanda fondamentale.
    Il Cammino attira molto perchè, volente o nolente, all'interno delle piccole comunità si crea una comunione che, inutile negarlo, è assente nella vita parrocchiale.


    si tratta di una comunione in senso orizzontale, calore umano, solidarietà, vicinanza personale... tutte cose buone, ma vanno vivificate dalla Grazia e dalla comunione Trinitaria che è quella autentica

    chi vuole davvero appprofondire la conoscenza di Cristo va in Chiesa e cerca i Sacramenti e la Grazia che ne deriva, e non le sensazioni forti che il cammino dispensa a piene mani... ma pensiamo insieme a quali contenuti e a quale volto sfigurato di Cristo...

    Alla normale Messa della Domenica la gente entra, esce e...estranei come prima, mentre il prete frettolosamente se ne va per affari suoi.

    questa è una descrizione ed una ipotesi molto circolante in ambito neocatecumenale, per esaltare la vita di comunità.

    La comunione non si evidenzia solo con la solidarietà o con la comunanza tra coloro che partecipano ad una messa, ma da come ognuno di loro - trasformato dalla liturgia che vive se partecipa ad una vera messa - vive la comunione con i suoi prossimi e nel suo contesto anche se prosegue per strade diverse

    Cosa farà dunque l'ipotetico fedele? Magari andrà alle 'catechesi per adulti'? Dov'è dunque il parroco che dovrebbe consigliare ed ammonire?

    come credi che abbiamo fatto noi e tanti altri come noi? Resta sempre vero l'evangelico "chi cerca trova" e nella Chiesa non mancano autentici ambiti formativi. Certo, bisogna che aumentino e vengano resi più facilmente accessibili a tutti. Ci aspettiamo dei bei rinforzi dai nostri fratelli che nessuno ormai può più azzardarsi a chiamare scismatici, quando il vero scisma è strisciante e ben più deleterio: il suo nome, oltre a 'modernismo' è anche 'prurito di novità', quando non è confusione creata ad arte dai veri nemici della Chiesa (non i fedeli in ricerca che si ritrovano in contesti svianti), ma chi consapevolmente agevola o addirittura crea le deviazioni degli autentici insegnamenti Apostolici

    RispondiElimina
  17. Mi scrive un amico e condivido con voi:

    "Temo che stia per scatenarsi il finimondo per noi cattolici integrali.

    D'altra parte, la chiesa conciliare sta affondando, sia moralmente, sia dottrinalmente, sia liturgicamente.

    Sangue di martiri, seme di cristiani."

    RispondiElimina
  18. Rispondo a Piero:

    Dici di aver letto "con interesse" i nostri interventi sul Cammino. Dunque, certamente avrai notato almeno queste cose:

    1) nessuno di noi ignora che le parrocchie siano generalmente in crisi. Ciò che ci preoccupa, è che certi rimedi a questa crisi sono peggiori del male.

    2) le parrocchie non sono tutte in crisi: laddove c'è un sacerdote che abbia fede, col tempo porterà frutti; la crisi non è del sistema delle parrocchie, ma della fede!

    3) nella Chiesa, oltre alle parrocchie e al Cammino, esistono numerose altre esperienze tipicamente catalogate con l'etichetta "associazioni e movimenti", che di fatto sostengono le parrocchie. Un fedele "lontano" dalla parrocchia, che ritorna alla vita di fede grazie ad un gruppo di preghiera, riprende sempre a frequentare la parrocchia e -nel suo piccolo- a lavorare per migliorarla.

    Ti prego di non banalizzare "associazioni e movimenti" ai soli rinnovamento, focolarini e ciellini. C'è molto di più, che la tua ignoranza (non so quanto incolpevole) ti impedisce di vedere. Miriadi di gruppi, talvolta piccoli e conosciuti solo nei confini di una diocesi o di un pugno di parrocchie, rieducano alla fede, reinsegnano la sana dottrina, organizzano e sostengono la preghiera. Prendi l'annuario di una diocesi a caso e consultane la pagina dove sono elencati i movimenti e le associazioni ed avrai parecchie sorprese.


    Tu qui hai scritto testualmente: "Ok, il Cammino non è certo ortodosso. Ma, qual è l'alternativa?"

    Vedi, questo modo di "ragionare" è alla base dell'eresia neocatecumenale.
    1) affermi che tutte le parrocchie sarebbero in crisi, il che non è vero;
    2) affermi che non ci sarebbero alternative al Cammino, il che non è vero;
    3) concludi che il Cammino andrebbe accettato anche se non ortodosso, mettendo sullo stesso piano l'ortodossia e la non-ortodossia (cioè l'eresia).

    Si può mai ricostruire la fede con le menzogne e con l'eresia?


    Poi hai scritto che: "Un tempo questa 'comunione' era vissuta all'interno della struttura familiare. Oggi evidentemente così più non è."

    Vorrei metterti in guardia dal facile slogan neocatecumenale.

    Quel che è importante è "avere fede".

    Se poi l'intera famiglia fa un cammino di fede, tanto meglio, sia lode al Signore. Ma l'importante è che la possibilità che il singolo abbia fede. Non bisogna cadere nell'equivoco che la fede non sia tale se sprovvista di una "struttura" (familiare o neocatecumenale).

    Ordinariamente, infatti, "si divideranno tre contro due e due contro tre;
    padre contro figlio e figlio contro padre,
    madre contro figlia e figlia contro madre,
    suocera contro nuora e nuora contro suocera".



    Tempo fa sono stato a far visita ad un collega che professa una di quelle strane religioni moderne. I familiari erano due testimoni di Geova e un ateo; la madre ancora cattolica, sebbene "non praticante" da tempo immemorabile.

    Quest'ultima, sapendomi cattolico, mi chiese timidamente consiglio, dicendomi che in parrocchia erano arrivati i "catecumeni". Nel sentire questa parola, riebbi come un lampo davanti agli occhi le eresie neocatecumenali e lo strazio liturgico perpetrato nel Cammino. Era la prima e l'ultima volta che avrei avuto modo di parlarle, ed ero perfettamente cosciente che delle parole che avrei pronunciato ne avrei dovuto rispondere al Signore. Perciò le sconsigliai drasticamente di aver a che fare con loro.

    Avevo infatti pensato: "Ok, il Cammino non è certo ortodosso. Ma se in quel preciso momento non si intravedono buoni maestri, bisognerebbe contentarsi di un cattivo maestro? In mancanza di profeti, ci si dovrebbe forse contentare dei nuovi falsi profeti?"



    Concludo: hai ragione quando dici testualmente che "sarà inutile cacciare Kiko, perchè ne verrà un altro, accompagnato da altri sette, e la situazione sarà peggiore della precedente" (cfr. Lc 11,26).

    Però hai torto nel pensare che la Chiesa sia composta da due sole entità: "Kiko" da una parte, e "tutte le parocchie in crisi" dall'altra.

    E se pure volessimo ipotizzare che tu abbia ragione, non sarebbe cattolico rimediare alle parrocchie in crisi con qualcosa di "non ortodosso".

    Quando avrai frequentato un po' i gruppi di preghiera di padre Pio, o il Regnum Christi, o la fraternità san Pio X (tanto per fare i primi tre nomi che mi vengono in mente), ne potremo riparlare.

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  19. "si tratta di una comunione in senso orizzontale, calore umano, solidarietà, vicinanza personale... tutte cose buone, ma vanno vivificate dalla Grazia e dalla comunione Trinitaria che è quella autentica

    chi vuole davvero appprofondire la conoscenza di Cristo va in Chiesa e cerca i Sacramenti e la Grazia che ne deriva, e non le sensazioni forti che il cammino dispensa a piene mani... ma pensiamo insieme a quali contenuti e a quale volto sfigurato di Cristo..."

    E' certamente vero Mic e non lo metto in dubbio. La comunione autentica è frutto della Grazia e trova il suo culmine nell'Eucaristia.

    Ma il punto è un ALTRO.
    Forse voi (non è un rimprovero) che siete così al di dentro della realtà ecclesiastica non vi rendete conto dell'immensa ignoranza che c'è in materia, in giro.
    Molti bambini ormai non sanno più farsi il segno della Croce o recitare il Padre Nostro.
    I grandi ragionano spessissimo solo per luoghi comuni.

    Per cui oggi, all'interno della Chiesa, molta gente che davvero è in cerca, si trova sola. Certo, il detto evangelico rimane, e dopo trova. Ma sarebbe possibile risparmiare molte sofferenze inutili, che qui (ho letto) molti di voi hanno attraversato. La gente non capisce le preghiere eucaristiche, non sa a cosa serva la Grazia e tantomeno non sa cos'è il peccato.
    Per cui è davvero NECESSARIA una formazione catechetica.
    E in quest'ASSENZA, purtroppo, il Cammino trova terreno fertile.
    Le Parrocchie funzionano poco in questo senso. Dopo il catechismo dei bambini (tante volte impartito in modo molto meccanico, chi forma i catechisti?) spesso le persone sono abbandonate.

    Per cui se arriva la proposta di un cammino che ti permetta di CAPIRE, la gente in cerca va, e di certo non si chiede quale Cristo verrà loro presentata.

    Il discorso del Papa va capito in questo senso. Se la Parrocchia riacquisterà la sua vera unità, proposte come il Cammino (ma non solo, mi riferisco anche ad altre realtà problematiche e movimenti non ortodossi) saranno molto più deboli.

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  20. per by Tripudio:

    110 summa cum laude!

    Chi potrebbe, con eloquenza
    più efficace della tua,
    smontare queste che sono tra le
    affermazioni più insidiose che trascinano i fedeli ingenui,
    pian piano fino al collo,
    dentro la palude letale del CNC ?

    Spero che il Signore faccia passare
    qui un migliaio di lettori dubbiosi
    a riflettere su questo tuo intervento
    (una tra le cento preziose
    confutazioni che ho letto sul tuo blog...)
    e allora sì che la Chiesa italiana
    comincerebbe veramente una benefica cura "disintossicante" dalla nefasta menzogna di Kiko, che ha piantato quest'albero dalle RADICI VELENOSE fin dal principio !

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  21. Rispondo brevemente a Tripudio.

    "Ciò che ci preoccupa, è che certi rimedi a questa crisi sono peggiori del male"

    Certo, non ho sostenuto il contrario.
    D'altra parte deduci (in maniera errata) che per me non ci siano alternative. Non ho detto che non ci siano IN ASSOLUTO. Ma sono poco accessibili. Inutile negare l'evidenza.
    Parli di Regnum Christi, San Pio X. Beh, ho in mano l'elenco dei gruppi della parrocchia universitaria che frequento, e non ci sono. Tempo fa volevo andare ad una Messa tridentina in latino. Ho cercato su internet e mi sarei dovuto fare centinaia di km. Che faccio, non vado più a Messa? Ovviamente vado.
    Ancora, io, da 'normale' credente, che ne so che Regnum Christi è 'migliore' di CN? Se nessuno me lo dice? Che ne so di chi insegna male o bene? Io l'altro giorno ho visto il Papa che sorrideva a Kiko. Punto.
    Si, la crisi è di fede, ma alla fine è sulle Parrocchie che si ripercuote.

    "concludi che il Cammino andrebbe accettato"

    No, non ho detto questo.

    Quando poi mi riferisco alla famiglia, intendo altro, non mi riferisco a facili slogan. Mi riferisco all'assenza di educazione alla fede.

    I gruppi che mi chiedi di frequentare da me non ci sono. Il Cammino si. Perchè?

    "Però hai torto nel pensare che la Chiesa sia composta da due sole entità: "Kiko" da una parte, e "tutte le parocchie in crisi" dall'altra"

    Infatti non penso questo. Penso che la realtà parrocchiale in generale sia in crisi. Ma non tutte. Nè Kiko è il solo nemico. Anzi, per me ad esempio alcuni gruppi del rinnovamento carismatico sono peggio di CN.

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  22. Niente è più deleterio e velenoso di un (presumibile) rimedio a una malattia sopravvalutata o addirittura inesistente!

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  23. Ai moderatori: scrivo davvero per amore della Verità. Mi raccomando non fate l'errore di censurarmi pensando 'male' oppure alzando barricate:)

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  24. Il Discorso di Piero è l' "archetipo" della considerazione "pragmatica" che domina in un certo "pensiero" post-conciliare.

    E' quello che è stato spesso chiamato "pragmatismo ecclesiale".

    E' la considerazione "politica" per eccellenza. Il "cinismo" che anima non pochi prelati, a danno di tutti noi.

    C'è da dire un' altra cosa, oltre le giuste considerazioni di Trypudio.

    Le Parrocchie sono "generalmente" in crisi. Questo non è vero in assoluto. L'abbiamo detto.

    Ma DA COSA E DA CHI è originata la Crisi?

    Vi era una preparazione ben precedente al Vaticano II, ma la crisi è scaturita PERCHE'?

    Se uno va a fare una analisi non superficiale, scopre come ha fatto l'allora Card. Ratzinger, sulle orme di Giovanni Paolo, che la CRISI CHE AFFLIGGE LA CHIESA E LE PARROCCHIE E' UNA CRISI di Fede... Ma LEGATA A COSA? ALLA DEVASTAZIONE RELATIVISTICO-LITIRGICA che attanaglia la Chiesa!

    Proprio coloro che si AUTO-DEFINISCONO "soluzione alla Crisi" si poggiano su quei "principi" che l'hanno originata, RELATIVIZZANDO la Fede e la Liturgia. Concependole come FUNZIONALI unicamente al PROSLITISMO!
    Il pragmatismo cinico che vede una Parrocchia "salva" perchè "piena", piuttosto che "salva poichè fedele e umile", è lo stesso che DEVASTA le Parrocchie! Siccome l' "emotività di gruppo" non sempre "compatta" ma spesso "compatta un gruppo a scapito di tutti gli altri", allora la SEPARAZIONE dei gruppi separa anche le Parrocchie!

    A lungo andare, quasta fasulla "primavera" sta mostrando l'INVERNO che ha generato!

    Infatti, il presunto anelito a "partecipare meglio" che avrebbe dovuto essere generato dai Libri liturgici "rinnovati", si è tramutato un una accelerazione alla devastazione!

    I fedeli, invece di "crescere nella fede", si sono DISTACCATI maggiormente da ciò che ha prodotto l'ARBITRIO post-conciliare e di contro vengono assorbiti in gruppi che rasentano il settarismo! Là, dove questo riesce. Ovviamente. Al prezzo della devastazione FINALE di Parrocchie già agonizzanti A CAUSA di questa pseduo-riforma!

    Per cui, di cosa stiamo parlando? Di una specie di "arraffa-gruppi" che viene fatto passare per "soluzione ai problemi"?

    Beh, il rimedio è decisamente peggiore del Male...

    Sapete perchè? Perchè il Male va combattuto con il SOMMO Bene! Con l'Aiuto di DIO e non con le idolatrie umane!

    Se la SANA TRADIZIONE VIVA E VERA non fosse stata ostacolata CON OGNI MEZZO ILLECITO, permesso, i FRUTTI DI VERA FEDE E DI VERA RINASCITA SAREBBERO STATI MAGGIORI! Certamente, sappiamo che siamo uomini. Che quiggiù non esiste una panacea... Ma esiste la Fede che viene "nutrita" dalla Verità! E dove c'è la Verità, lì c'è la possibilità di una VERA rinascita! Dove non c'è, si troverà solo l'esaltazione di uomini idolatri!

    Il Santo Padre ha dichiarato quale sia l'UNICA SOLUZIONE (non i pragmatismi eretici!): la RINASCITA LITURGICO-DOTTRINARIA! PUNTO! Solo per mezzo di questa, si può sperare nella rinascita in ogni ambito ecclesiale! Dalle PArrocchie alle MISSIONI alle GENTI!

    Già, perchè alle "genti" in questi ultimi 40 anni invece che portare Gesù Cristo nella Tradizione della Chiesa sono stati protati un milione di "cristi" che con Gesù hanno poco a che fare! A cosa e a CHI sono state "convertite" quelle genti? A un "fattore x" che le "tiene lontane" dalle discoteche, il sesso e l'alcol! Quale DIO PAGANO è stato annunciato? Dimeticandosi che San Paolo in mezzo ai Pagani Politeisti ha usato ogni intelligenza per Annunciare non un altro dio da aggiungere ai loro o un SIMULACRO che avrebbe dovuto "rissumerli tutti"... Ha Annucniato il Dio di Cristo Gesù, nella Chiesa Cattolica. Unica Chiesa di Cristo SIgnore!

    Prima si eliminirà questo falso ecumenismo da quattro soldi, maggiori saranno i frutti!

    Per cui, la crisi di fede non si risolve con eresie acattivanti e psicologiste. Si risolve con la Sacra litrugia Divina, con la Verità della Fede e la DEVOZIONE testimonianta da Cuori FERVENTI!

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  25. Stephanos. Guarda, sono d'accordo con la tua analisi. Ma, ripeto, come farà il generico fedele a conoscere quello che hai scritto? Se personalmente non avessi una certa formazione, non capirei una parola di ciò che scrivi, perchè me ne mancherebbe il bagaglio lessicale-semantico.

    Io penso che sia necessaria una riforma catechetica SERIA, non certo alla CN.

    Proponi una RINASCITA LITURGICO-DOTTRINARIA. Certo! Ma il punto è, chi trasmetterà la sana dottrina? Il mio sarà forse pragmatismo, ma è chiaro che se NESSUNO dice queste cose, la gente andrà da Kiko che è onnipresente. Sottolineo ancora una volta che non sto dicendo che andare da Kiko sia una soluzione, anzi, la soluzione è peggiore del male.
    Ma se i confessionali fossero PIENI, se i sacerdoti pensassero più a guidare le anime piuttosto che ad organizzare eventi, non ci sarebbe spazio per simili realtà.

    Per questo è necessaria una nuova formazione di catechisti preparati e seri (non mi riferisco a CN, ovviamente), che guidino e insegnino. Perchè è inutile parlare di riforme qui e lì, se i bambini non sanno farsi il segno della Croce. Non è certo un caso che moltissimi santi abbiano alle spalle una famiglia fervente. Ora, visto che la famiglia è allo sfascio e non trasmette più i fondamenti della fede, questo compito deve assumerlo la Chiesa. La logica CN che vuole un nuovo catecumenato è quindi corretta NELLA FORMA, certo poi nei contenuti non lo è. Ma ricordiamoci che il demonio non mente mai spudoratamente, ma usa sempre mezze verità per ingannare.

    Concretamente, se io fossi sacerdote, dedicherei del tempo alla formazione (ORTODOSSA) di nuovi catechisti...e quando arrivassero i CN risponderei che ho già il mio cammino di formazione parrocchiale, per cui darei loro il benservito.

    Certamente in alcune parrocchie è già così, ma da me (abito a Cosenza) non l'ho visto.

    (Prego non censurare)

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  26. X Piero
    "Il Cammino attira molto perchè, volente o nolente, all'interno delle piccole comunità si crea una comunione che, inutile negarlo, è assente nella vita parrocchiale."

    La mia esperienza che questa comunione spesso falsa è uno dei danni più grossi del cammino. Cerco di spiegarmi:
    - questa comunione (che degenera in spirito di corpo... tipo clan) fa pensare ai catecumeni che il tale, siccome è del cammino, è bravo, buono, serio etc. e quindi, di fatto, viene preferito ai non catecumeni;
    - questo comportamento può generare (e genera nella mia esperienza) opportunismi di "fratelli" che non sono per niente bravi, buoni, seri, preparati etc. con danni catastrofici! Ti potrei citare i casini cosmici creati da una psicologa sistematicamente preferita perché del cammino. O gli affari che vengono fatti ogni volta che c'è da fare qualche lavoro edile alle stanze delle comunità o nelle costruzioni di seminari. O tanti altri casi---
    - il tutto genera poi che molti VIVONO DEL cammino!

    La fratellanza è una cosa ben diversa! Non è un rapporto lobbistico! ma questo, nella mia esperienza, viene quasi sempre dimenticato.

    RispondiElimina
  27. La scomunica ai lefebrviani è stata ritirata.Siamo contenti una ferita è stata rimarginata.Ma le prime reazioni della fraternità Pio X°non lasciano presagire niente di buono.Hanno già fatto il loro proclama di guerra contro il "modernismo".Credo proprio che se rientramo con questo spirito nella Chiesa ci rimarranno ben poco.Se costoro ,invece di ricercare la comunione,cercano la contrapposizione,l'avranno e soccomberanno perchè la maggioranza dei cattolici guarda a loro già con molto sospetto.Se desiderano essere messi ai margini,come loro stessi hanno voluto,faccianoi pure ma non so sde gli conviene.Nel frattempo leggete questo:


    Il Rito di Paolo VI° (o Rito Ordinario) del Missale Romanum è chiamato anche con il titolo di Messa di Paolo VI° o anche Messa Paolina.Il Messale di Pio V°è un Messale frutto di una riforma non come sostengono alcuni"la Messa di sempre".

    La Prima Riforma Liturgica:
    Il Messale di San Pio V°



    Con la sessione XXII del Concilio Tridentino i Padri Conciliari davano inizio a quella che sarebbe passata alla storia come il fulcro della prima e grande riforma liturgica. Da quelle indicazioni Conciliari, consegnate poi ai Papi, derivò il culto cristiano da allora contenuto inalterabilmente nei Libri Liturgici che furono editati da San Pio V fino al XVII secolo.



    Quale Liturgia offrivano i nuovi libri liturgici di Trento? La riforma dei libri liturgici di Trento non crea, per così dire, una nuova liturgia, ma attinge alle fonti più antiche e mette ordine nelle cerimonie che fino ad allora si erano svolte nella Chiesa senza un principio ordinatore ed uniforme. Quindi lavora su materiale antico, venerabile ed il più delle volte inutilizzato o spesso gravemente travisato. Per secoli la liturgia Tridentina si è “modificata” rettificata, ampliata e riformata ad opera dei Pontefici Romani, da quelli immediatamente successivi a Pio V fino a Giovanni XXIII; tali interventi non hanno mai intaccato la struttura della Liturgia ma l’hanno sempre arricchita.



    La Seconda Riforma Liturgica:
    il Messale di Paolo VI°



    Con il Missale Romanum edito da Sua Santità Paolo VI, il mondo ha assistito ad una “riforma” che ha utilizzato alcuni elementi presenti nel rito Tridentino.



    La Nuova Liturgia fu la risposta del Santo Padre Paolo VI° che, ascoltando le istanze del mondo contemporaneo, volle fermamente che a tutti gli uomini fosse data la possibilità di accostarsi con fiducia e semplicità a quel “tesoro espresso dalla bellezza liturgica, fonte e culmine della vita di ogni battezzato”!

    Ripiegarsi verso il Rito di San Pio V° del Missale Romanum quasi per contrasto o pensando che la colpa degli abusi sia del rinnovamento liturgicp o del Concilio Vaticano II° è un grave errore. La forma Piana del Missale Romanum sussiste nella sua imperitura bellezza e nella sua essenza, la quale va certamente conosciuta, valorizzata e divulgata ma non presa a pretesto.



    L’unica strada autenticamente retta, consiste nello spronare tutti indistintamente ad un impegno maggiore verso l’attuazione fedele ed autentica di ciò che la Chiesa ha trasmesso nel suo aspetto più nobile, quello liturgico.



    Discutere quindi su quale Liturgia sia migliore, se quella Piana o quella Paolina non aiuta nessuna delle due forme del Rito Romano, né tanto meno il fedele che sarà portato a schierarsi e non ad abbracciare con semplicità e purezza di cuore Colui che è misticamente presente nelle Sacrosante azioni liturgiche e realmente vivo nel Suo santo e vivificante Corpo e Sangue.



    Accedere alla liturgia proposta da Paolo VI° significa comunicare ad un culto di ampio respiro, aperto alla creatività ma non all’inventiva ed alla dittatura del soggettivismo, fondato su testi e tradizioni di antichità certa, espressa in forme “nuove” ma sempre fedeli al Deposito della Fede; esso è la garanzia ed il fondamento dell’esperienza evangelizzatrice e cultuale della Chiesa: il Mistero Pasquale di nostro Signore Gesù Cristo Morto e Risorto, Sacrificio compiuto per la salvezza dell’uomo che si converte a Lui nell’amore e nella sequela zelante.








    ).

    Fu il Concilio Ecumenico Vaticano II° a illuminare la mente del legislatore canonico. Nelle intenzioni dei Padri Conciliari era presente il desiderio dell’introduzione delle lingue moderne nella Liturgia (soprattutto nella prima parte del Rito: la Liturgia della Parola o Parte Didattica della Santa Messa), desiderio già espresso da Pio XII°, e nei secoli precedenti da numerosi tentativi di riforma. L’introduzione delle lingue nazionali.

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  28. ...Iniziano gli sgambetti politici... Possibile però che un Vescovo della Fraternità possa fare affermazioni di quel genere? E farle ora? E possibile che i "gironalasti" debbano fare in modo e maniera di creare continui incidenti per abbattere i loro "nemici"...?

    Questa cosa inizia ad essere insopportabile...

    Possibile che si parli di un fatto storico come se fosse diventato il dogma di fede?

    RispondiElimina
  29. Piero ha detto...

    Salve.
    Ho letto con interesse i vostri ultimi interventi sul Cammino, sull'incontro con il Santo Padre ecc.
    Sono ricchi di verità e di buon senso.
    Voglio però fare alcune osservazioni, senza alcun tono polemico ma solo per amore della Verità.
    Ok, il Cammino non è certo ortodosso. Ma, qual è l'alternativa?
    Un fedele che voglia approfondire la conoscenza di Cristo, dove andrà? E' questa la domanda fondamentale.
    Il Cammino attira molto perchè, volente o nolente, all'interno delle piccole comunità si crea una comunione che, inutile negarlo, è assente nella vita parrocchiale.

    *********************

    in parte concordo....e comprendo, tuttavia facciamo attenzione perchè anche i Pentecostali usano fare lo steso ragionamento: " Nella Chiesa cattolica NON ho trovato QUELLA FAMILIARITA' E QUEL CALORE CHE CERCAVO...e l'ho trovato invece qui! Qui tutti ti vogliono bene, ti fanno sentire QUALCOSA, QUALCUNO, ti senti in famiglia....ecc..."

    Questo modo di ragionare è devastante, conduce ad una strada senza uscita e può condurre anche alla disperazione se poi si scopre che neppure quel gruppo soddisfa le nostre aspettative...
    ;-)

    Perchè?
    Perchè Gesù non ha fondato la Chiesa perchè "tu", noi, sentissimo la SODDISFAZIONE di un sentimento personale: la Chiesa NON è la soddisfazione dell'individualismo o lappagamento di un gruppo... ^__^

    Infatti OGNUNO DI NOI, secondo il progetto di Dio (e non il nostro), in qualità di MEMBRA di questo Corpo, può a sua volta FONDARE DELLE COMUNITA' (leggiamo le storie dei tanti fondatori e fondarici nella storia)....ma non per TROVARE una soddisfazione personale o familiare, quanto per realizzare il progetto di Dio...il quale costa invece SUDORE E SANGUE...(il Getsemani)

    Gesù dice: ciò che ho fatto io così voglio facciate anche voi...
    cosa ha fatto Gesù?


    1) si è incarnato; anche noi dobbiamo INCARNARE in noi il Verbo seppur in modo spirituale non certo carnale; ergo non dobbiamo incarnare i gruppi nè i loro fondatori ^__^

    2) si è UMILIATO ed è stato obbediente fino alla morte....obbediente al Progetto del Padre che per noi è oggi LA CHIESA nella figura di Pietro...

    3) ha rinunciato alla sua sovranità TEMPORALE per insegnare ai suoi la via dell'umiltà, della CARITA', DELL'OBBEDIENZA AL PADRE, DELLA PAZIENZA....dando alla Chiesa il potere di rappresentare questa REGALITA' di Cristo sulla Terra fino al suo ritorno e delegando i suoi del potere sacramentale...il che si esplica NELLA LITURGIA; NEI SACRAMENTI TUTTI E 7; NELLA DOTTRINA DELLA TRADIZIONE; NEL DEPOSITO DELLA FEDE...

    4) NON HA CERCATO IL PROPRIO APPAGAMENTO, ma come agnello condotto al macello ha vissuto LA NOSTRA ESPERIENZA di abbandono nel Getsemani e sul Calvario....

    5) NON HA FATTO COMPROMESSI PER SODDISFARE CHIUNQUE....al contrario, si è speso fino alla fine per testimoniare l'insegnamento del Padre che ha delegato alla SUA CHIESA CHE è SUO CORPO E SUA SPOSA...per questo la Chiesa E' NOSTRA MADRE...

    6) NON HA CANCELLATO LA LEGGE, NE' I COMANDAMENTI...ma li ha portati a compimento: ossia LI HA INCARNATI IN SE e li ha resi VIVI IN NOI...

    7) NON SI E' SOTTRATTO AL PROCESSO...nè al Calvario, nè alla Croce...questi passi sono per noi OBBLIGATORI E NECESSARI se vogliamo con Cristo risorgere...

    8) HA LASCIATO IL PADRE (putativo, san Giuseppe) E LA MADRE (la quale si è posta LEI alla sequela del Figlio ^__^) per aderire in tutto al Progetto del Padre vero...ha sottolineato che a causa sua LE FAMIGLIE SI DIVIDERANNO, ci saranno persecuzioni ed incomprensioni....è lui che ha detto CHI AMA LA MADRE E IL PADRE O GLI AMICI PIU' DI AMARE ME, NON E' DEGNO DI LUI....lo stesso dicasi per l'amore e l'adesione che dobbiamo ad un gruppo ^__^
    Si vive e si muore PER LA CHIESA, NON PER UN FONDATORE, NE' PER UN GRUPPO...

    ecc...

    ergo una persona che vi aderisce NON lo fa perchè cerca una soddisfazione personale,
    MA PERCHE' OBBEDISCE AD UNA VOCAZIONE CHE SPESSE VOLTE RISULTA INVECE QUALE STRADA DIFFICILE E SASSOSA...che solo dopo può portare l'appagamento, ossia dopo IL CALVARIO

    al contrario, se quando entro in una comunità NON VEDO IL CALVARIO, ma un parco divertimenti, allora NON sto seguendo LA VOCAZIONE, ma sto cercando IL MIO APPAGAMENTO...ecco allora il rischio dei crolli emotivi, la depressione, la devastazione....la disperazione che il ciò che li ho appreso lo vedrò SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IN MODO NEGATIVO...
    ;-)

    La vocazione all'interno di una qualsiasi formazione CONFERMATA DALLA CHIESA, parte sempre da una CHIAMATA DALL'ALTO, MAI DA UNA DECISIONE DAL BASSO (non voi avete scelto ME, MA IO HO SCELTO VOI!), se ciò avvenisse dal basso sarebbe l'errata ricerca di sentirsi APPAGATI....e questa NON è la vocazione...non è una chiamata, e da questa errata visione, o concezione, derivano poi le delusioni, le ambiguità, l'odio, la divisione, ecc...
    ^__^

    Quindi: se io sto bene nel CN non devo star bene perchè "qui mi sento appagato/a" altrimenti si corre il rischio di vedere questi gruppi DIVERSIFICATI NELLA CHIESA, come una sorta di supermercato dove PRENDO CIO' CHE PIU' MI PIACE...

    Quando scoprii in me la vocazione domenicana, mi son sempre chista: "PERCHE' NON FRANCESCANA?"
    ^__^

    eppure io credevo che in me albergasse una visione della Chiesa tutta francescana...ma ecco che capii: IO SEGUIVO LA MIA IMMAGINE DI CHIESA...non la Chiesa...
    quando entrai nel noviziato laico domenicano cominciai a capire CHE AVEVO INTRAPRESO LA STRADA DEL CALVARIO....e la cosa al momento NON mi fece stare bene per nulla...il mio istinto si rifiutava di CAMBIARE L'IMMAGINE DI CHIESA CHE MI ERO FATTA...
    ^__^
    non mi sentii affatto appagata eppure avvertivo in me che quella era la vera chiamata... proprio perchè NO soddisfaceva i miei gusti, ma richiamava in me UNA SPOLIAZIONE TOTALE DEL MIO "IO"...qui cominciò il vero appagamento, dopo le dure prove: ma un appagamento NON ai miei istinti e sentimenti, al contrario, un appagamento al mio ESSERE SERVA E SCHIAVA DEI SERVI DI CRISTO...^__^

    Questo sentimento fu per me motivo di colloqui confessionali per molti anni, alla guida di un sacerdote spirituale (ne avevo due uno domenicano ed uno francescano) iniziai questa formazione NON PIU' IN BASE AI MIEI SENTIMENTI O ALLA MIA IMMAGINE DI CRISTO E DELLA CHIESA, al contrario, iniziai a sentirmi membra di questo Corpo collocata li dal Cristo "IO HO SCELTO VOI, NON VOI AVETE SCELTO ME..."

    Non vivevo più una immagine di Chiesa o di un gruppo, ma cominciai ad incarnare in me LA CHIESA...un processo che NON finirà MAI fino a che saremo su questa terra; un processo che terminerà solo quando saremo ricongiunti nella Gerusalemme Celeste, la Chiesa mistica NELLA COMUNIONE DEI SANTI...^__^

    La gloria che ci attende in Paradiso infatti, non sarà uguale per tutti....
    ma lo sarà a seconda di come avremo vissuto qui sulla terra questa realtà DEFINIIVA...
    ecco perchè parliamo di un Dio ANCHE GIUDICE...
    non sarebbe giustizia divina infatti, se ognuno di noi ricevesse in premio la medesima glorificazione che in base agli SFORZI compiuti da altri, noi magari NON avremo affatto meritato...perchè NON è partecipando ad un gruppo che saremo salvi, ma ciò che avremo fatto, il come l'abbiamo fatto, E LO SFORZO COMPIUTO...
    ;-)

    Non a caso Gesù avverte ai bravi Farisei obbedienti delle Leggi di Dio e assai fiscali: "Pubblicani e prostitute vi precederanno nel regno dei cieli...."

    è interessante leggere che Gesù non dice "VOI NON ENTRERETE" ma più sottilmente dice "QUESTI VI PRECEDERANNO" come a dire: "voi che difendete tanto la LEGGE e che vi permettete di giudicare il cuore degli altri, entrerete pure in questo regno, MA SARETE PRECEDUTI da coloro che oggi condannate ingiustamente..."

    Questo discorso, attenzione, non deve essere usato da NOI per additare altri, al contrario, è una specie di cartina tornasole PER TUTTI I CATTOLICI ^__^
    qui sta il NON GIUDICARE IL CUORE DELLE PERSONE delle quali NON conosciamo il duro percorso di fede compiuto, gli sforzi e la fatica compiuti....

    La Battaglia che siamo chiamati a combattere è infatti CONTRO LO SPIRITO DELLE TENEBRE (Satana) CHE SEMINA MENZOGNE E FALSE IMMAGINI DELLA CHIESA...qui si che siamo chiamati a giudicare...qui siamo chiamati ad intervenire seppur usando sempre la CARITA'...e mai lo spirito di contestazione..^__^



    Dice l'amico Pietro:

    Ok, il Cammino non è certo ortodosso. Ma, qual è l'alternativa?

    ************************

    bè postata così sembra una purga ^___^
    nessuno è obbligato a perseguire L'APPAGAMENTO DEI SENSI..ne ad entrare in qualche gruppo..
    Cristo lo troviamo anche fra i Protestanti ONESTI, ma saremo fermi sempre ad una sua MMAGINE privandoci di incarnare in noi il Verbo e di vivere la Chiesa in qualità di MEMBRA...


    Occorre tenere a mente che cosa è LA VOCAZIONE...e capire DOVE SONO CHIAMATA DA DIO per essere MEMBRA di questo Corpo martoriato e glorificato....^__^

    Il CN è una alternativa?
    SI! ma lo è nei termini stabiliti dalla Chiesa, dalla Tradizione e perseguendo GLI INSEGNAMENTI DEL PONTEFICE non quelli di Kiko...
    LO E' SE IL CN GUARDERA' A ROMA QUALE MODELLO DA IMITARE, così come ha detto il Papa incontrando il CN sabato 10 gennaio 2009, così come egli indicò il come guardare a Roma il 12.1.2006....perchè la parola magisteriale di un Pontefice NON è mai superata...

    ^___^

    se non si guarda al CN in questi termini, allora ci si rinchiude alla ricerca dell'appagamento dei sensi (ben descritto dall'intervento di Pietro) con tutto ciò che questo comporterà di devastante...ossia:
    invece di dire come san Paolo "non più io vivo, ma Cristo vive in me"
    si rischia di testimoniare: "non più io vivo, ma IL CN E KIKO VIVONO IN ME...ed io, che qui mi sento appagata.. sono la Chiesa..."
    esattamente l'opposto di quanto ha insegnato Cristo...
    ^__^


    Fraternamente CaterinaLD

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  30. (Piero)
    Ai moderatori: scrivo davvero per amore della Verità. Mi raccomando non fate l'errore di censurarmi pensando 'male' oppure alzando barricate:)

    accade che i moderatori non stanno al computer 24 ore su 24

    RispondiElimina
  31. Giuseppe Montini in arte Paolo VI° ha detto...

    La scomunica ai lefebrviani è stata ritirata.Siamo contenti una ferita è stata rimarginata.Ma le prime reazioni della fraternità Pio X°non lasciano presagire niente di buono.

    ********************

    che i problemi restano lo sappiamo tutti e lo stesso Decreto di revoca lo ha sottoscritto...ergo evitiamo di scoprire l'acqua calda e di fare i disfattisti....
    ^__^

    Nostro compito NON è di opporci alla FSSPX così come ci viene rinfacciato continuamente nei confronti del CN....ma bensì di SPIANARE LA STRADA per una maggior comprensione e PER GIUNGERE ALL'UNITA' VERA E PIENA...


    le difficoltà ci sono e probabilmente molte resteranno esse potrebbero essere la famosa ZIZZANIA che non ci è dato di estirpare...ma per la quale ci viene detto dal Cristo di evitarla...^__^
    ergo non facciamoci incastrare dalle polemiche strumentalizzate dalla stampa o dalle estrapolazioni di singole frasi per fare affermazioni di divisioni e durezze di cuore...

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  32. Giuseppe Montini in arte Paolo VI° ha detto...



    Accedere alla liturgia proposta da Paolo VI° significa comunicare ad un culto di ampio respiro, aperto alla creatività ma non all’inventiva ed alla dittatura del soggettivismo, fondato su testi e tradizioni di antichità certa, espressa in forme “nuove” ma sempre fedeli al Deposito della Fede; esso è la garanzia ed il fondamento dell’esperienza evangelizzatrice e cultuale della Chiesa: il Mistero Pasquale di nostro Signore Gesù Cristo Morto e Risorto, Sacrificio compiuto per la salvezza dell’uomo che si converte a Lui nell’amore e nella sequela zelante.

    *****************************

    è proprio il concetto di CREATIVITA' che è stato condannato da Benedetto XVI nel MP Summorum Pontificum...
    si prega di andarlo a rileggere...^__^


    NON abbiamo bisogno di CREARE O DI INVENTARE NUOVE FORME per rendere la Liturgia all'uomo....

    La Liturgia detta Paolo VI (termine ambiguo giacchè nessun Papa può inventare una Liturgia e Pio V infatti non inventò MA RAGGRUPPO' I RITI ESISTENTI... termine che il Papa infatti usa solo in un contesto più ristretto e per indicare il passo del Concilio nella Riforma e non come CREAZIONE DI UNA NUOVA LITURGIA)
    è quella che OGGI STA COMPIENDO BENEDETTO XVI dopo averla purificata DALLA CREATIVITA' di alcuni liturgisti..rimettendo l'inginocchiatoio e ripristinando la croce sull'altare..

    ^__^

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  33. Grazie Caterina, siamo tutti edificati da quel che dici.
    Appena riesco riprendo alcuni tuoi spunti: innanzitutto verità e libertà vissuta nell'impegno e spesso nella sofferenza, ma anche nella Grazia Santificante e nella Pace del cuore, nonché Sapienza e Carità che ne scaturiscono per il bene comune

    RispondiElimina
  34. Ma le prime reazioni della fraternità Pio X°non lasciano presagire niente di buono.Hanno già fatto il loro proclama di guerra contro il "modernismo".

    Meno male, invece, che c'è qualcuno che ha dichiarato guerra non alle persone ma al "modernismo"!

    Hanno fatto il proclama? Bravi. Per me è un titolo di merito.

    RispondiElimina
  35. Scusate per pura conoscenza.E' vero che un vescovo della San Pio X e' un negazionista dell'olocausto,della shoa?Questa mi sembra una cosa gravissima se fosse vera.

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  36. caro Exneocat,

    sembra che Mons. Williamson abbia pronunciato parole in cui ha ridimensionato l'olocausto; ma si tratta di sue opinioni personali (e non dimentichiamo quanti vescovi che si dicono cattolici hanno criticato ad esempio il Motu proprio del Papa!) che non corrispondono alla posizione della Fraternità e non possono incidere sull'intera trattativa...

    Certo se ne dovrà discutere, ma al di là del fatto che non condivido le sue affermazioni, forse noi cristiani dovremmo dichiarare con maggiore fermezza la nostra deprecazione del fatto che la shoah, che pur condanniamo e deprechiamo in ogni modo, continui tuttavia ad essserci sbattuta in faccia ad ogni piè sospinto a giustificare qualunque cosa dicano i nostri interlocutori ebrei o sionisti (che non sono tra l'altro la stessa cosa.

    Di certo vedo un grosso attacco nei confronti del Papa, ma non a livello personale, piuttosto per quello che egli impersona: il Vicario in terra di Gesù Cristo che gli ebrei non hanno accolto e non accolgono. Il problema è tutto qui.

    Di diverso, negli ultimi anni - e a tutto questo ha contribuito non poco anche Benedetto XVI - c'è stata una maggiore reciproca accoglienza e rispetto, pur nelle riconosciute diversità, non dimenticando che l'ebraismo talmudico attuale non è quello dell'epoca di Gesù Cristo, ereditato da noi cristiani perché da Lui portato a compimento nella sua vena più santa e non inquinata.

    Quindi abbiamo molto in comune - nelle S. Scritture (A.T.) ad esempio con i nostri fratelli ebrei - ma resta la frattura e la 'pietra di scandalo' costituita dal Signore Gesù...

    E' ovvio che siamo chiamati al dialogo e al rispetto, ma non può che avvenire a partire dalle reciproche identità.

    Ultima osservazione: quale cristiano si è mai ingerito nelle loro questioni interne o ha mai protestato per le maledizioni verso di noi tuttora presenti nelle loro preghiere quotidiane?

    RispondiElimina
  37. Gli spunti di Piero sono interessanti, perchè è un fatto che la chiesa-comunità non si realizza in moltissime parrocchie.

    Quando le chiese sono piene di bambini e anziani, e mancano i giovani e le famiglie, significa che giovani non hanno trovato una comunità significativa e se ne vanno.
    Non credo che servano tanti catechisti, quanto gruppi parrocchiali più o meno organizzati che diano testimonianza concreta, con il loro esserci, con il vivere secondo gli insegnamenti della chiesa.
    Noi siamo esseri umani, e il corpo di Cristo deve essere in qualche modo 'visibile', altrimenti ognuno celebra l'Eucarestia solo per sè, e come dice S.Paolo ai corinzi, chi arriva prima ( chi è più preparato, ha studiato, o semplicente ha la macchina) si siede ai primi posti ( va a cercarsi la Messa o la comunità che fa per lui) e gli altri che arrivano dopo restano a bocca asciutta, gli resta la fame e vanno a saziarsi altrove.

    RispondiElimina
  38. Il caso Williamson si potrebbe liquidare presentando due brevissimi argomenti: primo, che ha scelto il momento peggiore per esternare le sue opinioni; secondo, che si tratta di opinioni di uno che non può certo vantare titoli accademici da storico.

    Tutto qui.

    Invece, sulla stampa e sui media è stato fabbricato uno scandalo, deliberatamente, allo scopo di attaccare il Papa.

    Come se il Potere vero (quello a cui i media obbediscono) volesse comandare al Papa di accettare nella Chiesa cattolica soltanto chi crede fermamente ai "sei milioni" e alle "camere a gas".

    Come se questi ultimi fossero i veri dogmi della Chiesa cattolica.

    Williamson sarebbe stato ignorato o addirittura elogiato se avesse ridimensionato qualche altro genocidio (armeni? kulaki? Rwanda? Iraq? pellirossa? Hiròshima e Nagasaki? Palestina? eccetera eccetera... e in cima alla lista il genocidio mondiale dell'aborto).

    La nostra epoca vive di "memoria selettiva". Siamo bravissimi a ricordarci di quel che ha fatto il nazismo agli ebrei. Ma dimentichiamo tutto il resto.

    Siamo espertissimi nel fare memoria dei sei milioni di ebrei uccisi dal nazismo.

    Ma nessuno si mette a pensare che anche in Italia, in questi ultimi decenni, sono stati uccisi quasi sei milioni di italiani (cifra in perenne crescita di 15-20mila vittime al mese), rei di essere frutto di "errata contraccezione" (quattro casi su cinque) o di essere oggetto di "aborto terapeutico".

    Si sa, il genocidio abortista è un diritto acquisito, intoccabile, protetto dai media.



    Ad Exneocat vorrei perciò dire di non cadere nel solito tranello mediatico, teso a screditare il Papa e i sostenitori della cosiddetta "messa in latino".

    Quanto a Piero, ho l'impressione che sia solo un altro dei tanti che trovandosi su queste pagine (evidentemente tutt'altro che invisibili ai diretti interessati) viene a spiattellare, in modo più o meno elegante, i soliti slogan della sua cricca.

    Tale categoria di persone ci è utilissima poiché alla lunga otteniamo una statistica affidabile su quel che si dice nelle loro comunità: a furia di ripetersi certe parole, a furia di infervorarsi su certe espressioni, finiscono poi per riportarcele qui, più o meno involontariamente. "Il Cammino non è ortodosso, ma quale è l'alternativa?"

    Infine a LDCaterina consiglierei di aprire un blog dove riversare copia di ogni suo intervento. Vedo che sparge i suoi commenti in una quantità di forum e blog, commenti che in breve tempo sono destinati ad essere sepolti nel caos della rete (e che dire quando un blog viene chiuso e tutti gli interventi spariscono nel nulla?)

    RispondiElimina
  39. exneocat ha detto...
    Scusate per pura conoscenza.E' vero che un vescovo della San Pio X e' un negazionista dell'olocausto,della shoa?Questa mi sembra una cosa gravissima se fosse vera.

    ********************

    la conoscenza è altra cosa, non l'accoglienza delle provocazioni atti alla critica per la divisione....

    Ha risposto bene il portavoce della FSSPX se aveste ascoltato il TG2 di ieri....
    ha risosto:
    "un vescovo NON è uno storico, ergo ciò che dice in tema storico NON HA ALCUN VALORE"
    alla domanda trabocchetto cosa ne pensasse lui, ha risposto:
    "IO SONO SOLO UN SACERDOTE, NON FACCIO LO STORICO!"

    e fare di tutt'erba un fascio accusando la FSSPX per le affermazioni di uno, sarebbe come condannare TUTTA LA CHIESA PER UN SOLO PRETE PEDOFILO....

    smettiamola dunque di cedere alle provocazioni giornalistiche ben sapendo che Benedetto XVI conosce i 4 vescovi ai quali ha tolto la scomunica....

    RispondiElimina
  40. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  41. Riposto il messaggio corretto....^__^


    Mi scrive in privato Piero il quale mi ha autorizzato ad usare la sua email, che dividerò in due parti, per chiarire alcuni punti che ritengo utili e necessari...

    Scrive Piero:

    INIZIO

    Caterina, il tuo post mi fa riflettere, lo stampo e ci medito su.
    Ci sono però da dire già da subito un paio di cose.

    Dici:

    "se quando entro in una comunità NON VEDO IL CALVARIO, ma un parco divertimenti, allora NON sto seguendo LA VOCAZIONE, ma sto cercando IL MIO APPAGAMENTO"

    Che nel CN ci sia solo appagamento, non è vero. Penso che tu sia ben informata, ma lo dico per completezza. Ci sono alcuni momenti all'interno del Cammino in cui la gente soffre, e parecchio. Pensa ad es. a certi scrutini che scavano nella vita privata delle persone che, spesso, piangono e soffrono davanti alla propria vita. Pensa a quanti catecumeni sono usciti dal gruppo proprio per le 'sofferenze' che lì pativano.
    Allora cosa devo dire, che nel CN c'è il Calvario per cui è una strada giusta e ortodossa? Perché, ripeto, se ci sono momenti di forte appagamento, ce ne sono parecchi anche di sofferenza, e non indifferente Caterina.

    Dici:

    "si è UMILIATO ed è stato obbediente fino alla morte....obbediente al Progetto del Padre che per noi è oggi LA CHIESA nella figura di Pietro..."

    Questo è un punto importante. Perchè, personalmente, il segno fondamentale che mi ha fatto 'capire' i NC, è stata proprio la scarsa umiltà sia di Kiko che dei catechisti, e i continui paragoni con gli altri gruppi considerati inferiori.

    Dici:

    " ha rinunciato alla sua sovranità TEMPORALE per insegnare ai suoi la via dell'umiltà, della CARITA', DELL'OBBEDIENZA AL PADRE, DELLA PAZIENZA"

    Nel CN si parla continuamente di obbedienza...solo che...ai catechisti:)

    Dici:

    "NON HA CERCATO IL PROPRIO APPAGAMENTO, ma come agnello condotto al macello ha vissuto LA NOSTRA ESPERIENZA di abbandono nel Getsemani e sul Calvario...."

    Ripeto, il Calvario si vede nel CN, anzi, le catechesi sulla Croce sono martellanti.

    I punti 5. e 8. poi sono oggetto di continue predicazioni. Infatti affatto non di rado si sentono ragionamenti del tipo "Essere Cristiani è una cosa seria e dura, Cristo certo non vi obbliga e se volete potete abbandonare il Cammino (=Cristo nel loro modo di vedere) ma poi..." e seguono minacce velate.
    Il punto 8 poi è proprio quello che spinge tante famiglie o persone a partire in 'missione'. Ed è quello che ha il potenziale di dividere le famiglie. Se infatti ad es. si accudisce il marito o si fa altro (lavoro, doveri familiari ecc.) invece di andare in Comunità, allora i catechisti ti dicono che "non hai messo Dio al primo posto", che bisogna odiare evangelicamente chi ci separa da Dio, che Cristo non è venuto a portare una pace, ma una spada, proprio come dici (in altro contesto) tu, Caterina.
    Da qui si arriva a lasciare tutto e partire per chissà dove. Proprio pochi giorni fa il VESCOVO di Locri ha mandato in missione una famiglia NC in Cina. La famiglia intervistata ha detto che lo fa per gratitudine al Signore, per l'amore che ha avuto per loro.
    Ora la famiglia è consapevole del fatto che andrà ad annunciare CN e non Cristo?
    Eppure come si fa ad ignorare simili gesti? Io, tu, saremmo in grado di lasciare tutto e andare in Cina col rischio dell'arresto e della tortura?

    Ripeto ciò che ho detto prima. Satana non mente mai spudoratamente, perché sarebbe facile smascherarlo. Usa mezze verità, per ingannare.
    In questo contesto va capito il discorso del Papa.
    Infatti, come avrebbe reagito la famiglia di cui sopra ad una dichiarazione di eresia? Quale confusione avrebbe generato ciò nei loro cuori?
    Il Papa vuole per l'appunto salvare la 'mezza verità' e distruggere la bugia. Compito arduo, certamente.

    Il punto fondamentale è l'UMILTA'.

    ********************************



    La mia risposta (1* parte seguirà in serata la seconda parte abbiate pazienza!)


    Caro Piero, riguardo al parco di divertimenti, mi riferivo semplicemente alle tue stesse parole:

    "Il Cammino non è ortodosso, ma quale è l'alternativa?" "

    ....se mi poni il CN come una sorta di alternativa, devo gioco forza parlare di un ritrovo di ristoro... ^__^

    Non discuto poi sulle predicazioni della Croce del CN, alcune mi gustano, altre mi lasciano perplessa come il presentare una Croce però priva di libero arbirio quanto più di una COSTRIZIONE, di un peso, infatti leggo:

    [b]Ripeto, il Calvario si vede nel CN, anzi, le catechesi sulla Croce sono martellanti[/b].

    appunto per questo in un gruppo NON devo vedere il Calvario, ma il gruppo mi serve perchè NEL Mondo io sappia affrontare il Calvario, non mi serve il martellamento il quale mi rende schiavo anche delle paure...(magari ESORCIZZANDOLE CON IL GRUPPO) ma bensì con L'USO DELLA RAGIONE attraverso la quale abbracciare la Croce PER AMORE, SOLO PER PURO AMORE, mi devo INNAMORARE non scontrarmici... ^__^

    Il rischio del CN è di perseguire la COERCEZIONE NON LA SCELTA LIBERA....il fatto stesso di come si fanno certi scrutini, alla luce delle Leggi di oggi, sarebbero come le coercezioni fatti in alcuni ambienti ecclesiali e per le quali ci furono DOPO 300 ANNI LE CONDANNE DEI PONTEFICI e un Concilio Vaticano II ^___^ così da una parte il CN si attacca al Concilio per avanzare con una liturgia sconclusionata, dall'altra parte rischiano di accettare senza RAGIONARE LE COERCEZIONI di prima del Concilio...

    A che mi servono scrutini severi e da medioevo se NON HO USATO LA RAGIONE per esercitare il MIO LIBERO ARBITRIO?
    Mi viene a mente la Sindrome di Stoccolma^___^tanto per rendere l'idea....
    (una battuta per stemperare eventuali risposte)

    Ancora leggo:

    Ora la famiglia è consapevole del fatto che andrà ad annunciare CN e non Cristo?
    Eppure come si fa ad ignorare simili gesti? Io, tu, saremmo in grado di lasciare tutto e andare in Cina col rischio dell'arresto e della tortura?

    *****

    bè qui si separano due strade: quella liturgica e quella carismatica....

    Se andiamo nel mondo Pentecostale, secondo te, cosa avviene? ^__^
    se andiamo dai nostri Missionari saveriani, combonini, ecc....secondo te cosa avviene?
    Dove sta la differenza?
    Se ci hai fatto caso e per quanto mi riguarda, io non contesto la missionarietà del CN...se è per questo l'Ecumenismo Cattolico e lo stesso Pontefice BENEDICE I TESTIMONI DELLA FEDE che sono appunto i Protestanti MISSIONARI che sono morti per annunciare Cristo....
    Nel Giubileo del Duemila Giovanni Paolo II fece fare al Colosseo LA MEMORIA PER TUTTI I MISSIONARI, ANCHE PROTESTNTI, morti per aver annunciato Cristo....
    L'anno scorso un MISSIONARIO PENTECOSTALE è stato decapitato per la sua evangelizzazione di Cristo...ergo, usando le tue stesse parole, diciamo:

    " Eppure come si fa ad ignorare simili gesti? Io, tu, saremmo in grado di lasciare tutto e andare in Cina col rischio dell'arresto e della tortura?"

    comprendi che viene da dire: dove sta allora la differenza? ^__^

    Ma ti dirò di più..
    OGNUNO HA LA SUA MISSIONE, dobbiamo pensare che la vita NON è donata solo in quel modo e magari rischiando di disprezzare la vita in una città occidentale....
    Ovviamente tutti diremo che non è così....la vita missionaria è anche quella passata in un letto di ospedale e non solo su di una carrozzella....come a dire: OGNUNO HA LA PROPRIA CROCE DA PORTARE, ma è grazie alla CHIESA E AL SENSO ECCLESIALE, e ai Sacramenti che possiamo far fruttare il tutto....


    Attento al punto 8, intendevo un altro aspetto... ^___^


    8) HA LASCIATO IL PADRE (putativo, san Giuseppe) E LA MADRE (la quale si è posta LEI alla sequela del Figlio ^__^) per aderire in tutto al Progetto del Padre vero...ha sottolineato che a causa sua LE FAMIGLIE SI DIVIDERANNO, ci saranno persecuzioni ed incomprensioni....è lui che ha detto CHI AMA LA MADRE E IL PADRE O GLI AMICI PIU' DI AMARE ME, NON E' DEGNO DI LUI....lo stesso dicasi per l'amore e l'adesione che dobbiamo ad un gruppo ^__^
    Si vive e si muore PER LA CHIESA, NON PER UN FONDATORE, NE' PER UN GRUPPO...

    **************

    e mi hai parlato di INTERE FAMIGLIE che lasciano la PATRIA e fanno i missionari benissimo, ma leggi meglio il testo dice ben altro....

    "....ha sottolineato che a causa sua LE FAMIGLIE SI DIVIDERANNO, ci saranno persecuzioni ed incomprensioni....è lui che ha detto CHI AMA LA MADRE E IL PADRE O GLI AMICI PIU' DI AMARE ME, NON E' DEGNO DI LUI....lo stesso dicasi per l'amore e l'adesione che dobbiamo ad un gruppo ^__^
    Si vive e si muore PER LA CHIESA, NON PER UN FONDATORE, NE' PER UN GRUPPO..."...

    io sottolineavo LA DIVISIONE NELLE FAMIGLIE E LE PERSECUZIONI TRA FAMILIARI PER CAUSA SUA...^__^ che merito ci sarebbe che la famiglia NON si divida ma vada INIEME a predicare Cristo?
    E' ovvio che non si parla di questo...perchè indubbiamente la missionarietà che non è solo una forza del CN MA DI OGNI REALTA' ECCLESIALE...(a meno che non scartiamo i Salesiani, i Saveriani, i Comboniani, le suore di Madre di Calcutta dove ci sono intere famiglie di questi LAICI associati a loro che partono missionari, ma solo che NON lo stanno ad urlare quasi che fossero l'eccezione ^__^) sta al primo posto di ogni battezzato...e si è missoniari anche in Città, anche sul posto di lavoro, ANCHE DENTRO AL LETTO DI UN OSPEDALE ^__^

    Qui Gesù dice un altra cosa, che LUI(=CHIESA) SARA' LA CAUSA per la quale le Famiglie SI SPACCHERANNO AL LORO INTERNO, PER SEGUIRE LA CHIESA...litigheranno nuore e suocere, madri e figli, padri e figli, sorelle e fratelli...fra gli amici....
    I Santi ci hanno dimostrato che esiste anche la dimensione di una estrema SOLITUDINE quando si segue Cristo...il che non vuol dire che dobbiamo vivere ora come zombi ^___^ ma piuttosto le due dimensioni "quello della famiglia felice" perchè aderisce al gruppo e quello della dimensione spirituale che è fatto anche di solitudine dal mondo o che comunque non c'entra con una famigliola formata, ma abbraccia una famiglia più grande, non vanno divise, in tal modo si avrà un equilibrio per compredere dove si annidano certi problemi....
    comprendi la differenza?


    Infine Satana non è facile affatto da smascherare ^___^
    se fosse stato così semplice non avremo avuto i problemi che abbiamo ^___^
    Non dimenticare che lui conosce le Scritture a memoria e può manipolarle come meglio crede e che la su abilità sta proprio nel farci credere ciò che SI VUOLE....

    Non è il Papa a sbagliare, è il CN che rifiuta le sue parole del 12.1.2006 affermando che sono superate....la parola di un Pontefice NON è mai sorpassata, tanto meno da uno Statuto...^__^

    leggo ancora:

    Il Papa vuole per l'appunto salvare la 'mezza verità' e distruggere la bugia.

    **********

    scusami, la mezza verità di chi sarebbe? ^__^
    indubbiamente il compito dl Papa è arduo perchè:
    si rischia di testimoniare che: "non più io vivo, ma IL CN E KIKO VIVONO IN ME...ed io, che qui mi sento appagata DOPO UNO SCRUTINIO CHE MI HA FATTO VEDERE LA CROCE E IL CALVARIO..... sono la Chiesa..."
    esattamente l'opposto di quanto ha insegnato Cristo...
    ^___^ compredi?

    (grazie per le correzioni che mi hai inviato)

    se riesco in serata la seconda parte.....

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  42. allora riparto dall'Umiltà^___^

    In questo contesto va capito il discorso del Papa.
    Infatti, come avrebbe reagito la famiglia di cui sopra ad una dichiarazione di eresia? Quale confusione avrebbe generato ciò nei loro cuori?
    Il Papa vuole per l'appunto salvare la 'mezza verità' e distruggere la bugia. Compito arduo, certamente.

    Il punto fondamentale è l'UMILTA'.

    Perché senza umiltà, anche l'azione più bella perde il suo sapore. E Satana può scimmiottare tutto, ma non e mai l'umiltà.

    Conseguenza di questo è l'identificazione della Chiesa, e di Cristo stesso, con CN. Per cui ad es. mettere al primo posto Cristo significa mettere al primo posto CN.

    Anche l'Anticristo si riconoscerà da questo: "si farà Dio".

    Ora certo vedere l'umiltà in Kiko è obiettivamente difficile.

    Ma per il resto, molte cose vanno meditate con MOLTA attenzione.

    Come si sentirebbe infatti la suddetta famiglia, che con sentimenti certamente sinceri parte, si sentisse dare dell'eretica da BXVI?

    Per questo chi scrive deluso dall'Omelia del Papa e quasi rimproverandolo, sta guardando alla lettera ma non al cuore della Legge che è l'Amore.

    Il Papa ha fatto ciò che era necessario fare, ha confermato la parte di verità che è verità, e colpito la bugia che Satana vi ha nascosto dietro.

    Certo molti saranno sordi perché attratti solo dai numeri, dai gesti e dagli applausi.

    Ma qualcuno no, qualcuno starà riflettendo.

    E chi dice che saranno troppo pochi, beh, sta usando la logica NC dei numeri. Non sono bastati forse in 12 a fermentare la pasta del mondo?

    Altri due appunti.

    Dici:

    "La vocazione all'interno di una qualsiasi formazione CONFERMATA DALLA CHIESA, parte sempre da una CHIAMATA DALL'ALTO"

    Beh, Kiko ti risponderà che è stata addirittura la Vergine Maria a volere il Cammino.

    E ancora aggiungi:

    "Questo sentimento fu per me motivo di colloqui confessionali per molti anni, alla guida di un sacerdote spirituale (ne avevo due uno domenicano ed uno francescano)"

    Ti invidio un po' perché io ho appreso dell'esistenza della direzione spirituale su un libro. L'ho trovata concretamente solo pochi anni fa, in parrocchia universitaria. I sacerdoti però sono neocatecumenali:P

    Confessionale occupato (pensiamo a San Pio) e catechisti preparati che non abbandonino i ragazzi dopo la Cresima. Perché la sana dottrina mica si trasmette mica con i piccioni viaggiatori, ma MEDIANTE LE PERSONE.

    Questi ingredienti sono fondamentali (mi ripeto fino alla noia) altrimenti, Cate, se il pastore dorme i mercenari non avranno difficoltà a rubare le pecore.

    Se la porta della mia chiesa è sempre chiusa, da chi andrò? Non per avere 'appagamento' ma proprio per conoscere le basi della fede! Per imparare il Padre Nostro (non scherzo, molti ragazzi non lo sanno più!!). Se non trovo nessuno e ancora NON SO che l'umiltà è alla base di tutto, Kiko mi "ruberà" facilmente. Non so se mi spiego.

    Molti dicono che Cn sia la rovina della Chiesa. No. Cn è la conseguenza di una generale crisi di fede, e in ultima analisi di una crisi di fede nei Sacramenti (discorso qui lungo ma che altri hanno già svolto bene)

    Un abbraccio:)

    FINE

    ********************************

    Risposta 2*parte

    Dunque caro Piero, in tutto questo contesto concordo: il discorso sull'UMILTA' appare evidente che è l'unico passaggio consentito sia per praticare la Verità nella Carità, sia per aiutarsi RECIPROCAMENTE ad una comprensione di che cosa voglia Cristo da noi, NELLA CHIESA....e questo vle sia per il CN come per tutte le altre raltà specialmente quelle nate dopo il Concilio^__^

    in due Thread sopra a questo stiamo discutendo appunto del Concilio....ma basterebbe ascoltare cosa dice il Papa sulle errate interpretazioni per capire che cosa è avvenuto...


    Concordo anche quando dici che il Papa ha colto la parte di Verità e nel suo discorso del 10.1.2009 CONTINUA nelle sue raccomandazioni atte appunto a togliere L'ERRORE....e si comprende meglio cosa intendevi dire su Satana che ho dovuto gioco forza interrompere perchè il testo era troppo lungo....ora così è integrale...^___^

    Concordo anche sul finale delle tue considerazioni^___^
    Ottimo anche il riferimento a guardareun san Padre Pio e a risvegliare la ricerca, INSEGNARLA, di avere un sacerdote confessore magari FUORI del gruppo ^___^
    io appunto avevo si un domenicano, ma bazzicavo di più i francescani (come ancora oggi, o qalche diocesano anche) come guida...proprio perchè la LORO VISIONE DELLA CHIESA E' DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA ed è arricchimento...

    il domenicano mi capisce al volo si, sa subito di cosa sto parlando il dialogo è immediato, ma con altri sacerdoti LA FATICA DI DOVERSI SPIEGARE è un aiuto grandissimo perchè porta a ragionare e le risposte, che sono di uno che è al di fuori di quel tale carisma, sono magari anche spiacevoli qualche volta, ma sono vere NON SONO DI PARTE...^___^

    Infine dici:

    Molti dicono che Cn sia la rovina della Chiesa. No. Cn è la conseguenza di una generale crisi di fede, e in ultima analisi di una crisi di fede nei Sacramenti (discorso qui lungo ma che altri hanno già svolto bene)

    CONCORDO AL MILLE PER MILLE....^__^
    nessuno può rovinare la Chiesa....certamente può portare alla confusione, ma mai alla rottamazione....ed anche la FSSPX l'ha capito e speriamo che continuino a capirlo...
    ^__^

    grazie per il tuo contributo....

    Fraternamente CaterinaLD

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  43. Ecco come si è comportato il "negazionista" in una lettera indirizzata al suo superiore, nonché al card Castrillon Hoios e quindi al Papa

    “In mezzo a questa tremenda bufera causata dai miei commenti imprudenti alla tv svedese, le chiedo di accettare con il dovuto rispetto la mia sincera manifestazione di rammarico per gli inutili problemi e angustie che ho causato a lei e al Santo Padre”. Lo scrive mons. Richard Williamson, il vescovo lefebvriano che ha negato la Shoah, in una nota al card. Darío Castrillón Hoyos, presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei" e prefetto emerito della Congregazione per il clero. “Per me – ha aggiunto Williamson - quello che realmente ha importanza è la Verità Incarnata, e gli interessi della sua unica vera Chiesa attraverso la quale, solamente, è possibile salvare le nostre anime e dare gloria eterna, a nostro modesto modo, al Dio onnipotente”. “Percio’ – ha proseguito il vescovo - faccio solo un commento, preso dal profeta Giona, I,12. ‘Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia’”. Di qui la richiesta al card. Castrillon Hoyos: “Per favore, accetti anche, e trasmetta al Santo Padre il mio sincero apprezzamento personale per il documento (di revoca della scomunica, ndr) firmato mercoledì della scorsa settimana e reso pubblico il sabato successivo”. “Con la maggiore umiltà – ha concluso - offrirò una messa per entrambi”.

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