domenica 4 gennaio 2009

Predicano e sbandierano frutti; ma la realtà vera?

La nostra nuova riflessione parte dalla notizia pubblicata di seguito, inviata da un nostro lettore spagnolo, da mettere in relazione alla segnalazione dell'articolo precedente sulla testimonianza dei laici nella famiglia e nella società e la recente grancassa mediatica di Madrid sulla famiglia che ha visto Kiko Arguello e il suo Cammino tra i protagonisti.

Che predichino bene (il che è anche da dimostrare perché le coppie NC non applicano il principio magisteriale della paternità e maternità responsabile, ma l'ORDINE di Kiko ad una indiscriminata "apertura alla vita") mentre razzolino male è dimostrato da tante testimonianze come quella che pubblichiamo... risalendo anche ai casi limite del Dr Faustini ed altri come il suo, noti a noi personalmente, purtroppo...

Resulta que un matrimonio de mi comunidad se esta separando por recomendacion de los catequistas. Resulta que la mujer habia decidido no volver a la comunidad porque preferia dedicarse a cuidar de sus dos hijos y empezar a trabajar en un hospital. El marido acudió a los catequistas y la respuesta fue que debia divorciarse y hacer todo lo posible para quedarse con la custodia de los niños, porque estaban bautizados y el padre tenia la "obligacion" de llevarlos a la comunidad a pesar de que la madre se pusiera en contra.

Il principio appare chiaro: garantire la continuità del cammino per padre e figli con ostracismo per la madre renitente. Purtroppo conosciamo molti casi del genere - con padri e/o madri renitenti (a seconda dei casi) ripudiati - che inficiano notevolmente la tanto sbandierata unità delle famiglie [vedi]

Ogni cosa nel cammino si invera unicamente alle condizioni poste dal suo iniziatore e non secondo il Logos cristiano...


27 commenti:

  1. Per comodità trascrivo qui i punti iniziali del documento linkato nell'articolo:

    Perché i Neocatecumenali non potrebbero partecipare al Family Day e perché l'Argüello non ha titolo a parlare della famiglia cristiana

    1. Perchè la struttura di riferimento del Cammino non è la famiglia tradizionale, creata da Dio e basata sul matrimonio, ma la "comunità" creata da Kiko e basata spesso sulla rottura del matrimonio. (Tragiche e numerose testimonianze di vite spezzate lo dimostrano: resistono solo le famiglie di cui entrambi i coniugi aderiscono al Cammino NC)

    2. Perchè la famiglia tradizionale è formata da una coppia stabile di coniugi liberamente uniti dall'amore e sposati dalla Chiesa (o dallo Stato), mentre la comunità neocatecumenale è formata da una grande famiglia instabile di individui, sposati o no, artificiosamente uniti fra loro da una dottrina e da molte prassi

    3. Perchè nella famiglia tradizionale l'autorità riconosciuta è il capofamiglia, normalmente rappresentato dal padre, mentre nella comunità neocatecumenale l'autorità è il catechista, il quale si sostituisce al padre, sminuendone il ruolo.

    4. Perchè nella famiglia tradizionale l'autorevolezza del padre proviene da un ruolo riconosciuto quasi universalmente, mentre nel cammino neocatecumenale l'autorevolezza del catechista proviene dall'esercizio arbitrario di un potere riconosciuto solo dai fondatori e responsabili di tale movimento.

    5. Perchè nella famiglia tradizionale la diversità tra i coniugi è condizione ricorrente e fattore vitale, mentre nella comunità neocatecumenale la diversità tra coniugi è fattore di rottura e separazione tra loro, sollecitate ed imposte dagli stessi responsabili.

    6. Perchè nella famiglia tradizionale vi è libero confronto nel rispetto dei ruoli contemplati dal vincolo matrimoniale, mentre nella comunità neocatecumenale non vi è confronto ma solo l'obbedienza cieca ed assoluta dovuta al catechista.

    7. Perchè la famiglia tradizionale vive anche del dialogo con gli altri e con il mondo nella sua complessità, mentre nella comunità noecatecumenale ci si chiude al mondo e si parla solo al proprio interno.

    9. Perchè la famiglia tradizionale è un istituto dinamico che nella soluzione di eventuali problematiche si affida normalmente ad aiuti esterni, mentre la comunità neocatecumenale è un'istituzione totale che tende a risolvere tutti i problemi al suo interno, e non consentendo il libero sviluppo dell'individuo, si configura come sistema patologico.

    10. Perchè dalla famiglia tradizionale, in caso di gravi e conclamate problematiche, si può anche uscire, mentre dalla comunità neocatecumenale, perfino in presenza di patologie, risulta difficile uscire, se non a prezzo di ulteriori sofferenze...

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  2. come già scritto nel precedente blog vorrei sapere da Pablo se la sua comunità si trova in sud america...Questo perché sono certo che in Sud America sono successe cose assurde (tipo che i catechisti si sono attribuiti uno stipendio per le loro funzioni) e il tutto non è stato riferito dai responsabili locali e dagli itineranti a Kiko... Fortuna che la verità, bella o brutta che sia, deve essere sempre detta!

    Se il caso scritto da Pablo è vero, i catechisti sono "fusi di testa"!
    Non mi è mai capitato di sentire o vedere una corbelleria più grossa nel Cammino!
    Anzi ho visto e mi sono stati riferiti casi esattamente opposti:
    "fratelli" mandati in "missione familiare" per 1 - 2 anni o piu.
    La missione familiare consiste, sostanzialmente, nel rallentare i rapporti con la Comunità e "corteggiare" il coniuge lontano dalla Comunità, spesso lontano dalla Chiesa, spesso separato o divorziato.
    E fino a qui non ci vedo niente di male, anzi.
    Il problema è che corteggiare un coniuge con cui è "tutto finito" da anni è una bella sofferenza!
    Alcuni fratelli sono abbastanza forti, altri invece non lo sono ancora (o forse non lo saranno mai) per sopportare la riapertura di tutte le "ferite" subite in una separazione!
    E questi fratelli più "deboli" a volte si sono ammalati psicologicamente (esaurimenti) o fisicamente (infarti o giù di li).
    Altri, fortuna per loro, semplicemente hanno fatto finta di ubbidire intuendo che la missione era troppo impegnativa...


    Il fatto è che ad un certo punto del cammino tutti quelli che non hanno il coniuge in Comunità (indistintamente, a prescindere dalla loro fede) vengono mandati in "missione familiare"!
    Oltretutto vengono privati parzialmente del contatto con la Comunità che per alcuni di loro è diventata l'unico luogo dove ricevono considerazione...
    Questi effetti collaterali non vengono mai detti! Si sbandiera sempre le "famiglie ricostruite" se seguito delle missioni familiari (buoni, buonissimi frutti) ma mai i "fratelli" distrutti (cattivi frutti...).

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  3. Ci sono di quelli che hanno perso un tesoro perché non avendolo valutato per tale non hanno posto la dovuta vigilanza per custodirlo e se lo sono lasciato portar via. Ma ora lo rimpiangono e ne vanno in cerca. E pregano Dio che glielo faccia ritrovare.

    E ci sono di quelli che non si sono ancora accorti che quello che hanno in mano non è più il tesoro di un tempo, ma un volgarissima patacca...E credono di costruirci sopra una vita e la vita di tanti!

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  4. Se il caso scritto da Pablo è vero, i catechisti sono "fusi di testa"!
    Non mi è mai capitato di sentire o vedere una corbelleria più grossa nel Cammino!


    caro strl
    a te che sei nel cammino non è mai capitato, come molti NC non fanno che ripetere in ognuna delle circostanze contestate! Io che non lo frequento da anni conosco molteplici casi di "separazioni" drammatiche motivate dal fatto che uno dei due coniugi non intendeva 'entrare' nel cammino, mentre l'altro era più che deciso a rimanerci! ANZI, IL CONIUGE FUORIUSCITO, INCONTRANDO LE FIGLIE, VENIVA APOSTROFATO COME INDEMONIATO E TOTALMENTE RINNEGATO PERFINO IN CASO DI SUOI GRAVI PROBLEMI DI SALUTE

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  5. ribadisco che grazie a Dio questi casi così folli non li ho mai visti.
    In compenso, come scritto, ho visto comunque dei disastri per comportamenti diametralmente opposti tenuti dai catechisti.
    Se leggi tutto quello che ho scritto non dico che è tutto buono e quello che hai scritto non può essere...
    Anzi ribadisco che è ora di dire tutta la Verità, sia negativa che positiva. Possibilmente indicando anche qualche dettaglio ulteriore...
    ciao

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  6. Pedro mi perdoni! Tutti i miei riferimenti a "Pablo" sono a "Pedro"! Avevo letto male il nome nel blog precedente....

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  7. Caro Leandro,
    per la mia lunga esperienza nel CNC ti posso dire che il tesoro probabilmente c'è! Il messaggio originario "deve fare piccole comunità (...) che vivono nella umiltà, semplicità e nella lode" è vero.
    Il problema è che con l'andare del tempo il CNC ha sempre più deviato da questo messaggio! Dove è andata a finire l'umiltà e la semplicità scritte nel quadro della "madonna di kiko"?
    Io ho sempre più visto crescere la complessità del CNC! E l'umiltà di dire "qui abbiamo sbagliato" è bella che sepoltà perché i catechisti NON SBAGLIANO MAI! Per definizione!
    Putroppo alcuni si convertono e altri no! E anche chi ha finito il cammino da 20 anni può fare dei peccati enormi! Può rubare alla chiesa (l'ho visto... non l'ho sentito! l'ho visto!). E non ti parlo di 1000 euro... ma di cifre molto più grandi!
    Solo che se è un "big" (catechista di vertice) non lo può dire!
    E la verità è bella che sepolta!

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  8. STRL: "per la mia lunga esperienza nel CNC ti posso dire che il tesoro probabilmente c'è! Il messaggio originario "deve fare piccole comunità (...) che vivono nella umiltà, semplicità e nella lode" è vero."

    io mi riferivo al tesoro della vera Chiesa cattolica così bistrattata criticata e considerata morta e sepolta e completamente da rifondare

    STRL: "Il problema è che con l'andare del tempo il CNC ha sempre più deviato da questo messaggio! Dove è andata a finire l'umiltà e la semplicità scritte nel quadro della "madonna di kiko"?"

    il problema è che fin dall'inizio ci sono vere e proprie deviazioni dalla rivelazione cristiana e metodi inventati e costruiti di sana pianta: per cui il Cnc porta tutte le sue complicazioni già 'in nuce'. Che l'umiltà e la semplicità siano solo parole molto gettonate è anche riscontrabile. Non è che io non salvi nessuno con questo giudizio, ma parlo di quello che ho visto e sentito da più parti

    STRL: "Io ho sempre più visto crescere la complessità del CNC! E l'umiltà di dire "qui abbiamo sbagliato" è bella che sepoltà perché i catechisti NON SBAGLIANO MAI! Per definizione!"

    Ribadisco: la complessità è presente fin dall'inizio. Che poi "i catechisti non sbagliano mai" è un'altra complicazione e già dice quanto tutto l'apparato risulti inficiato da troppe anomalie

    STRL: "Putroppo alcuni si convertono e altri no! E anche chi ha finito il cammino da 20 anni può fare dei peccati enormi! Può rubare alla chiesa (l'ho visto... non l'ho sentito! l'ho visto!). E non ti parlo di 1000 euro... ma di cifre molto più grandi!"

    i peccati li possiamo fare tutti. Il problema è lo sforzo di emendarsi che non fa parte del "pacchetto chiavi in mano" e quindi tutto può succedere

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  9. ok. grazie Leandro. Mi ritrovo sostanzialmente d'accordo con te. Leggendo il commento che ti ha fatto Mic avevo frainteso.
    ciao

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  10. scusa mic,
    ma chi è, nel blog, che ha detto:
    Ci sono di quelli che hanno perso un tesoro perché non avendolo valutato per tale non hanno posto la dovuta vigilanza per custodirlo e se lo sono lasciato portar via. Ma ora lo rimpiangono e ne vanno in cerca. E pregano Dio che glielo faccia ritrovare.
    ?
    Pensavo lo avesse detto Leandro e tu avessi replicato con E ci sono di quelli che non si sono ancora accorti che quello che hanno in mano non è più il tesoro di un tempo, ma un volgarissima patacca...E credono di costruirci sopra una vita e la vita di tanti!...
    ed invece ora penso di aver frainteso tutto...
    scusate.

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  11. Dice Strl: "Pensavo lo avesse detto Leandro e tu avessi replicato con

    (Leandro) E ci sono di quelli che non si sono ancora accorti che quello che hanno in mano non è più il tesoro di un tempo, ma un volgarissima patacca...E credono di costruirci sopra una vita e la vita di tanti!...

    Strl:
    ed invece ora penso di aver frainteso tutto...
    scusate."
    _____________
    Non so cosa intendesse di preciso Leandro... A pensarci bene e col mio metro di giudizio posso immaginare che per "volgarissima patacca", insieme al Cnc, potesse intendere tutte le deviazioni moderniste che credo abbiano la stessa matrice... vedremo se ce lo confermerà

    anche perché mi pare ti abbia spiegato che per "tesoro di un tempo" intendesse la VERA CHIESA e, se ho interpretato bene, condivido sia questo che il seguito

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  12. Per Mic
    Carissimo, quello che proprio non riesci a capire e' che il Cn e' la estremizzazione del CV II.

    Come fa Roma a rigettare il suo figlio, nello stesso tempo, piu' ribelle ma anche piu' caro?

    Il 10 gennaio in occasione del Battesimo di Gesu, udienza generale, ma questo già lo sai ampiamente, e questo credo che chiuda il discorso sul capitolo Benedetto XVI ed il CN.

    C'e', invece, la Fraternità San PioX che ha bisogno di essere sostenuta, diffusa tra i cattolici che ancora non la conoscono. Albano e' veramente un'oasi spirituale.

    Ma, credo che con te sia tutto fiato sprecato.......

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  13. Come fa Roma a rigettare il suo figlio, nello stesso tempo, piu' ribelle ma anche piu' caro?

    Caro Uriel,
    felice di rincontrarti, devo dirti che definire il Cammino come "figlio di Roma" in quanto emanazione del Concilio, mi sembra eccessivo, perché - ne converrai - se "lo spirito del concilio" mal interpretato ha reso possibili le arbitrarietà e le innovazioni del cammino come altre ancora, il cammino stesso ha connotati 'altri': primo fra tutti l'accentuato sincretismo fatto soprattutto di giudaismo ed elementi gnostici.
    Che poi sia stato approvato non dimostra che sia addirittura "il figlio prediletto", oltre che il figlio... o addirittura, estremizzando - ma nel nostro caso è solo un paradosso - non è neppure detto che il figlio prediletto non sia proprio quello 'degenere', come spesso succede...

    Piuttosto vedi anche tu il controsenso di come faccia invece Roma ad accogliere il figlio che tu stesso riconosci ribelle e a non prendersi sufficiente cura del suo figlio non degenere, tuttora rigettato (speriamo per poco), accorgendoti del sostegno necessario a chi porta avanti il Vetus Ordo e la dottrina corrispondente, quella autentica.

    Quello che mi spiace è che tu non abbia compreso ancora, perché la tua formazione NC ha lasciato un imprinting molto forte, quanto le due realtà siano assolutamente incompatibili, avendo tutt'al più in comune soltanto certi aspetti di rigore (che nel Cammino però è rigorismo)... perché quanto a dottrina e teologia sono assolutamente agli antipodi...

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  14. Caro Uriel,

    anzitutto auguri per un buon 2009.

    Consentimi fraternamente di rilevare quanto di emotivo e di confuso ci sia ancora nelle tue valutazioni, come bene ti spiega Mic,nel merito di alcuni contenuti delle tue paradossali affermazioni.
    Non si può , solo a titolo di esempio, valutare il cammino neocatecumenale come " estremizzazione" del Vaticano II( Perchè temi di parlare di "degenerazione"), con ciò stesso giustificandolo e al contempo provare quasi nostalgia per le "oasi" della FSSPX( che speriamo torni presto in comunione con Roma).

    A questo proposito consentitemi una mia personale opinione: sela FSSPX facesse qualche passo più ardito nell'avvicinamento a Roma, ghic et nunc, potrebbe aiutare moltissimo la Chiesa di Cristo in questo frangente relativistico sempre più evidente( ne è riprova la confusione evidente di Uriel).

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  15. Carissimo, quello che proprio non riesci a capire e' che il Cn e' la estremizzazione del CV II

    E quello che io non riesco a capire è che ancora oggi si osi dire che tutti i movimenti sono il frutto del CV II.
    Sono senza dubbio nati dopo il Concilio, ma molti sono il frutto dello spirito falso, non autentico del Concilio.
    Malgrado tutti gli interventi dei Papi successivi per correggere le applicazioni errate, questi movimenti hanno continuato per la loro strada disobbedendo, incuranti dei richiami, ma usufruendo di aiuti numerosi di vescovi e cardinali che hanno imposto l`idea che una nuova Chiesa stava nascendo.

    Il Cn è il frutto dell`IDEOLOGIA post-concilaire non del Concilio Vaticano II.

    Dire che un movimento è l`estremizzazione del CV II mostra a che punto questo Concilio è stato strumentalizzato, interpretato secondo i desideri di vari profeti ispirati che avevano capito tutto, anche come ricostruire la Chiesa oramai agonizzante, secondo loro.

    È terribile e devastante leggere i testi del Concilio Vaticano II e constatare l`uso e abuso che ne è stato fatto.

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  16. Vorrei ancora dire ad Uriel che il 10 gennaio non sarà un`udienza generale, ma un incontro del Papa con il Cn, il Santo Padre riceverà i membri del cammino come ha ricevuto, e mi ripeto, gli altri gruppi, movimenti e associazioni di laici.
    Non metto in dubbio però che come sempre Kiko Arguello avrà giocato sui numeri e nel desiderio di trasformare questo incontro in un trionfo del suo cammino avrà fatto valere l`importanza dell`affluenza: saremo 20.000, 30.000, 40.000 tutte le sale del Vaticano saranno troppo piccole, dovremo andare nella Basilica, solo la Basilica sarà abbastanza grande per noi, e poi noi siamo un gruppo spirituale, noi siamo un`entità spirituale, il nostro posto è in Chiesa!
    Vedremo fino dove l`influenza di Arguello e dei suoi amici e protettopri in Curia avrà giocato, vedremo fino a che punto Benedetto XVI sarà stato messo davanti al fatto compiuto e avrà dovuto adattarsi alle strategie e messe in scena neocatecumenali.

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  17. Il Cn è il frutto dell`IDEOLOGIA post-concilaire non del Concilio Vaticano II.

    Da incorniciare...

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  18. Buon anno, Stephanos.

    Inserisci,se puoi, una piccola foto di Edith Stein nella colonna a destra.
    Io non ci sono ancora riuscito e neanche Mic.

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  19. scrivo poco perchè le mie conoscenze teologiche non sono all'altezza ma vi leggo sempre e riguardo all'argomento del thread ho visto dal vivo quello che succede nelle famiglie nc... ho visto una madre di 11 figli di età fra i 30 e i 4-5 anni finire all'ospedale per problemi di cuore schiacciata dalla fatica di mandare avanti una famiglia i cui figli quasi tutti maschi la aiutano poco e niente, il marito, quando non lavora passa il tempo libero sul divano e lei che non ha neanche la patente perchè il marito le disse che l'avrebbe portata in giro lui dove avrebbe avuto bisogno... ora lei è chiusa in casa perchè lui non ha un minimo interesse a fare niente, uscire, fare un giro con i figli piccoli, fra l'altro lei oltre agli 11 figli avuti ne ha persi 5-6 perchè ad un certo punto non riusciva più a portare avanti le gravidanze al punto che anche i catechisti si resero conto che era diventato insostenibile e le cnsigliarono la pillola!! quante vite sono state perse in nome dell'apertura alla vita? un'altra famiglia è arrivata a 12 figli (e uno dei più grandi ha sposato una ragazza con 15 fratelli!!)l'ultimo è arrivato a 44 anni ed è nato down... e il marito se ne vantò durante un annuncio davanti a tutti i convenuti...in casa loro c'è sempre nervosismo, sono urli a non finire, per riuscire a gestire il tutto la madre ha il piglio di un generale e ho visto un ragazzino di 9 10 anni passare l'aspirapolvere. sicuramente educativo, ma forse un pò precoce...prima di sposarmi mi sono fatta invitare a cena dai miei catechisti di allora ed esposi loro i miei timori di futura sposa ( in sostanza come si fa a convivere con un uomo senza impiccarsi a vicenda??? )e loro mi hanno risposto che è normale litigare e fin qui va bene ma come prova di ciò mi hanno fatto vedere un vetro rotto di un mobile che era rimasto lì a perenne memoria di una sfuriata avvenuta nei primi anni di matrimonio in cui erano volati i piatti!! insomma non mi sembra l'esempio più indicato per una futura sposina in paranoia!!senza contare che anche nella mia comunità c'era una donna che dai e dai dopo 20 era riuscita a far entrare il marito e il figlio in comunità ( che erano entrati uno per amor di pace l'altro costretto che più non si può) e i due poveri malcapitati erano considerati le pecore nere del gruppo, il marito perchè diceva chiaramnete che non aveva bisogno della comunità per stare in pace con Dio e con gli uomini, il figlio perchè non gliene fregava niente e faceva solo presenza...ovviamente l'armonia familiare era inferiore solo a quella del mulino bianco...
    non oso pensare cosa sarebbe successo alla mia famiglia se io fossi rimasta dentro quando è uscito mio marito...
    se l'albero buono si vede dai frutti non è difficile arrivare alla conclusione!
    buon anno a tutti!!!

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  20. Bentrovato caro Uriel. Buon anno e che Dio ti benedica.

    Vorrei premettere una cosa, prima di risponderti. Quello che dici non è del tutto sbagliato. E' quello che afferma il CnC nelle Catechesi. Che si auto-nomina "portatore sano" del Concili V II. Ma basta una affermazione perchè questa sia la Verità.

    Il CnC "porta" sicuramente qualcosa relativa al Vaticano II. Ma non al Concilio! E' stra-vera la frase che ho quotato da Emma. Il CnC porta una IDEOLOGIA. Porta una "ermeneutica conciliare". Ed è una Ermeneutica APERTAMENTE condannata dal Santo Padre felicemente regnante. E prima ancora, dalla Ecclesia de Eucharistia, e da tutto il Pontificato di Giovanni Paolo nel suo Magistero. Voglio metterti in parallelo gli Insegnamenti di Kiko e della Chiesa, quindi del Santo Padre.

    Santo Padre (22 dicembre 2005):
    "L'ermeneutica della discontinuità rischia di finire in una rottura tra Chiesa preconciliare e Chiesa postconciliare
    ...
    I Padri non avevano un tale mandato e nessuno lo aveva mai dato loro; nessuno, del resto, poteva darlo, perché la costituzione essenziale della Chiesa viene dal Signore e ci è stata data affinché noi possiamo raggiungere la vita eterna e, partendo da questa prospettiva, siamo in grado di illuminare anche la vita nel tempo e il tempo stesso. I Vescovi, mediante il Sacramento che hanno ricevuto, sono fiduciari del dono del Signore. Sono “amministratori dei misteri di Dio” (1 Cor 4,1); come tali devono essere trovati “fedeli e saggi” (cfr Lc 12,41-48). Ciò significa che devono amministrare il dono del Signore in modo giusto
    ...
    All'ermeneutica della discontinuità si oppone l'ermeneutica della riforma"

    Kiko (Orientamenti - fase conversione):

    "Di fronte ad un processo di desacralizzazione ha risposto
    rinnovando la liturgia, perchè avevamo perso il senso di Dio,
    del culto e della liturgia. Ha iniziato un rinnovamento che ha
    spaventato molti, che hanno pensato: ci cambiano la religione,
    ci cambiano la messa. Questo scandalo della gente è una delle
    prove che la gente vive nella religiosità naturale, perchè per
    l'uomo religioso tutto ciò che scende dal cielo è immutabile.[!!!]

    Nella religione la immutabilità è la prova della verità di una
    cosa, perchè serve per tutti e per sempre. Senza rendersi conto
    che tutto quello che fa Dio lo fa per l'uomo ed in una storia
    concreta, una storia che è sempre in un processo di cambiamento.
    Perciò il Dio della scrittura non è mai un Dio immobile, ma è
    "Colui che passa", in completa contrapposizione con gli dèi
    statici delle altre religioni. Il nostro Dio è la "Mercabà", il
    carro di fuoco è Iahvè colui che "passa", è la Pasqua, è colui
    che fa Pasqua (passaggio) e fa passare anche noi."

    Santo Padre (Lettera di accompagnamento al Motu Proprio sulla Liturgia Antica):

    "Nella storia della Liturgia c’è crescita e progresso, ma nessuna rottura. Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso."

    ...e il Concilio Vaticano II (Sacrosantum Concilium):

    23. Per conservare la sana tradizione e aprire nondimeno la via ad un legittimo progresso, la revisione delle singole parti della liturgia deve essere sempre preceduta da un'accurata investigazione teologica, storica e pastorale. Inoltre devono essere prese in considerazione sia le leggi generali della struttura e dello spirito della liturgia, sia l'esperienza derivante dalle più recenti riforme liturgiche e dagli indulti qua e là concessi. Infine non si introducano innovazioni se non quando lo richieda una vera e accertata utilità della Chiesa, e con l'avvertenza che le nuove forme scaturiscano organicamente, in qualche maniera, da quelle già esistenti. Si evitino anche, per quanto è possibile, notevoli differenze di riti tra regioni confinanti.

    Kiko (Intervista a seguito dell'approvazione degli Statuti):

    "Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea, con il pane azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dall’Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa”. E qui, aprendo una lunga parentesi, l’iniziatore ha riassunto la sua catechesi sull’ultima cena, sul pane e sul vino: “Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando si parla della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c’è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell’uomo all’egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l’umanità). Più tardi – ha continuato Kiko – i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino [ma che diamine sta dicendo?]. Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati”. "

    Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis:

    "L'istituzione dell'Eucaristia

    10. In tal modo siamo portati a riflettere sull'istituzione dell'Eucaristia nell'Ultima Cena. Ciò accadde nel contesto di una cena rituale che costituiva il memoriale dell'avvenimento fondante del popolo di Israele: la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto. Questa cena rituale, legata all'immolazione degli agnelli (cfr Es 12,1-28.43-51), era memoria del passato ma, nello stesso tempo, anche memoria profetica, ossia annuncio di una liberazione futura. Infatti, il popolo aveva sperimentato che quella liberazione non era stata definitiva, poiché la sua storia era ancora troppo segnata dalla schiavitù e dal peccato. Il memoriale dell'antica liberazione si apriva così alla domanda e all'attesa di una salvezza più profonda, radicale, universale e definitiva. È in questo contesto che Gesù introduce la novità del suo dono. Nella preghiera di lode, la Berakah, Egli ringrazia il Padre non solo per i grandi eventi della storia passata, ma anche per la propria « esaltazione ». Istituendo il sacramento dell'Eucaristia, Gesù anticipa ed implica il Sacrificio della croce e la vittoria della risurrezione. Al tempo stesso, Egli si rivela come il vero agnello immolato, previsto nel disegno del Padre fin dalla fondazione del mondo, come si legge nella Prima Lettera di Pietro (cfr 1,18-20). Collocando in questo contesto il suo dono, Gesù manifesta il senso salvifico della sua morte e risurrezione, mistero che diviene realtà rinnovatrice della storia e del cosmo intero. L'istituzione dell'Eucaristia mostra, infatti, come quella morte, di per sé violenta ed assurda, sia diventata in Gesù supremo atto di amore e definitiva liberazione dell'umanità dal male.

    Figura transit in veritatem

    11. In questo modo Gesù inserisce il suo novum radicale all'interno dell'antica cena sacrificale ebraica. Quella cena per noi cristiani non è più necessario ripeterla. Come giustamente dicono i Padri, figura transit in veritatem: ciò che annunciava le realtà future ha ora lasciato il posto alla verità stessa. L'antico rito si è compiuto ed è stato superato definitivamente attraverso il dono d'amore del Figlio di Dio incarnato. "

    Devo andare Avanti?

    Di quale "figlio" stiamo parlando?
    Di quale Chiesa stiamo parlando?

    Il Problema, caro Urile, è l'IDEOLOGIA!

    Ideologia che è SECOLARE, POLITICA, RAZIONALISTA. Usando il Nome di Dio, esalta l'innalzamento degli UOMINI!

    E le genericità di talune parti del Vaticano II, sono risolte nella CONTINUITA'. Ed è quello che vuole il Santo Padre! Vuole questo! Non le "patenti" di discontinuità per proseguire la divisione! E questo è il CnC anche ora! Il CnC ha dei documenti che lo vogliono in un modo...E' lui è in un altro!

    E ciò è possibile perchè NON SI INTERVIENE disciplinarmente... Tanto è! Fatti compiuti, sovversioni e prove di forza A CUI NON SI RISPONDE... O lo si fa solo con la riaffermazione della dottrina. Stop. Questa è la via scelta dalla Chiesa per questi tempi, su cui ci interrogavamo.

    E per rendere l' OASI di cui parli buona per tutti, occorre l'impegno di TUTTI affinchè si possa arrivare a quella COmunione VERA a cui tu giustamente tieni. MA CI TENIAMO TUTTI.

    Solo che deve essere Comunione vera! Non irenismo e sentimentalismo. Questo non fa bene a nessuno di noi. Non credi?

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  21. Confusione?
    E' sufficente leggere il II Capitolo dell'Ordinamento Generale del Messale Romano. Si legge su Maranatha (http://www.liturgia.maranatha.it/Ordmessale/b1/2page.htm).

    Per Stefano:

    abbonati a Si Si No No. E' un periodico quindicinale stampato a Velletri.
    Gli ultimi numeri (anche se parzialmente) li puoi leggere anche sul sito http://www.sisinono.org/.
    Ci sono poi le riviste in Pdf che trovi sul sito della San Pio X (Tradizione Cattolica...).

    La prossima settimana, se riesco a scannerizzarlo,(non sono molte pagine anche se un pochino complicato) ti invio uno studio della San Pio X sul NOM.

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  22. Sembra proprio che la mia prima, piccola riflessione del 2009 debba toccare l’argomento “famiglia”. E’ un argomento grosso, soprattutto se calato in un contesto di analisi riguardante, secondo quel che ho letto, pietre dure e indigeribili come divorzi, pillole anticoncezionali, coercizioni esterne e quant’altro, come dare “figli alla patria” per aumentare il numero di cristiani, voler regolamentare e inquadrare un tipo di “famiglia cristiana” secondo rigide impostazioni manualistiche.

    Ci si dimentica, spesso, che la linfa della famiglia non proviene da radici statutarie, ma da una realtà dalle dinamiche sacramentali: la famiglia cristiana non è quella che osserva regolamenti buoni per gli eletti, ma quella che si nutre alla fonte che alimenta tutti, la molteplice grazia di Cristo che scorre nel settenario sacramentale.
    Avete mai pensato alla stretta relazione tra ordine e matrimonio? Non si tratta di due strade diverse, separate tecnicamente parlando da un carattere “ontologico” nel caso dell’ordine e dalla possibilità di reiterazione del matrimonio, come in caso di annullamento o, peggio, di vedovanza.

    Per usare una analogia, pagandone le conseguenze se non dovesse esser compresa per mia imperizia, oserei dire che ordine e matrimonio sono le due mammelle della “maternità” di Dio. Dalla mammella del matrimonio, il popolo di Dio attinge il latte che lo fa crescere “quantitativamente”, da quella dell’ordine, il latte della crescita “qualitativa”.
    Il popolo di Dio attinge ad entrambe e diviene “famiglia” quando da entrambe esso si nutre. Per un misterioso disegno, la maternità di Dio offre ora l’una ora l’altra, sicché il latte spirituale a cui dobbiamo bramare come bambini (così ci ricorda Pietro) produce una duplice e altrettanto misteriosa crescita in e di quel popolo.

    Ci sarà chi diverrà padre o madre nella e attraverso la carne, chi diverrà padre o madre nel e attraverso lo spirito: crescita quantitativa e crescita qualitativa del popolo di Dio godono della medesima simmetria della foglia germogliata dall’Albero della vita. Non sono due famiglie con diversi intenti, ma una sola famiglia con compiti complementari. Mi direte che quantità e qualità sono posti, qui, come in antitesi più che in complementarità.
    Direi di no, perché colui che riceve l’ordine passa attraverso due generanti (uomo e donna) così come due generanti vengono generati sacramentalmente da Cristo attraverso la funzione sacerdotale: è un circolo perfetto nel quale inscrivere e leggere il vero senso di famiglia.

    In questi giorni di zapping televisivo, una nota rete cattolica ha diffuso diversi documentari. In uno, c’era una famiglia che insegnava ai figli piccoli il rito della costruzione del presepe. In un altro, c’era una clarissa dietro una grata che parlava della sua vita. Ruoli antitetici? Al bambino che chiedeva al papà perché Gesù Bambino non c’era ancora sulla culla, il papà rispondeva che bisognava attendere la mezzanotte.
    Alla suora veniva chiesto se le mancasse il mondo e lei rispondeva che il mondo era con lei, nel suo giocare con Gesù a nascondino, proprio così: diceva di cercarlo ma che lui si nascondeva perché gli piaceva il gioco dell’esser cercato. Lei portava il mondo in questo gioco.
    Nell’ultimo servizio, Padre Alex Zanotelli raccontava di esser stato chiamato da una giovane donna di ventuno anni, malata di Aids e con un bimbo piccolo. La ragazza chiedeva il battesimo e padre Alex era incerto: non aveva avuto nessuna preparazione.
    “Vediamo un po’, dimmi almeno chi è Dio per te…” ha chiesto il Padre.
    La ragazza gli ha stretto la mano e, con l’ultimo sorriso, ha sussurrato un qualcosa che potrebbe assomigliare, se ben ricordo, a “Mongo-ni-mama” (Dio è mamma).
    Padre Alex, le ha dato il battesimo, commosso per tanta sapienza teologica e l’ha vista spirare.
    In quel momento, ho pensato che la famiglia di Dio, la vera famiglia, si era incontrata in una madre nella carne e in un padre nello spirito: entrambi si completavano in quel punto nel quale, per mistero divino, quantità e qualità si toccavano nell’unità della creatura voluta da Dio, Padre e Madre insieme.
    Si toccavano e riflettevano semplici riverberi della multiforme grazia di Dio.
    Si toccavano e mi toccavano, trasmettendomi la lieta sensazione di famiglia nel senso vero e pieno del termine.
    Perdonate la poca attinenza con la questione in corso.
    Era il mio modo di augurarvi buon anno.

    Chisolm

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  23. Chisolm grazie, non ci sono parole per commentare le tue, ma solo il cuore e la mente e lo spirito per contemplarle!!!

    La mia risonanza a più tardi: le devo assimilare meglio

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  24. Emma ha scritto:

    Il Cn è il frutto dell`IDEOLOGIA post-concilaire non del Concilio Vaticano II.

    Dire che un movimento è l`estremizzazione del CV II mostra a che punto questo Concilio è stato strumentalizzato, interpretato secondo i desideri di vari profeti ispirati che avevano capito tutto, anche come ricostruire la Chiesa oramai agonizzante, secondo loro.

    È terribile e devastante leggere i testi del Concilio Vaticano II e constatare l`uso e abuso che ne è stato fatto.


    Come linea di principio è giusta, se non si vuole passare al sedevacantismo. Tuttavia c'è da dire che se si è potuti passare artificiosamente dal
    Concilio allo "Spirito del Concilio" fino a fare di quest'ultimo una sorta di mito inattaccabile è anche perchè alcuni
    documenti avevano un significato piuttosto ambiguo che permetteva queste fughe in avanti. Tanto è vero che il senso dell'opposizione al motu proprio di una parte consistente della gerarchia, non sta certo nell'uso del latino o di
    questo o quel messale , quanto nel fatto che se si afferma che il VO non è stato mai abolito si mette in discussione per estensione l'ermeneutica della rottura, che invece per molti è diventata quasi una questione di fede.

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  25. quanto nel fatto che se si afferma che il VO non è stato mai abolito si mette in discussione per estensione l'ermeneutica della rottura, che invece per molti è diventata quasi una questione di fede.

    questo lo ha affermato il Papa, che continua a perorare la 'continuità', perché la 'rottura' implicherebbe e di fatto implica (come vediamo nel caso del Cnc e dei modernisti ad oltranza) la 'rifondazione' di un'altra Chiesa... ormai di questo siamo più che consapevoli perché è constatabile attraverso molti dati di fatto e, per grazia di Dio, questa consapevolezza comincia a farsi largo in un maggior numero di persone e, quindi, di anime... tant'è che ora se ne può parlare più apertamente di quanto non fosse possibile un anno fa per esempio... anzi sembra che le voci (purtroppo ancora in minoranza) aumentano...

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  26. Dice Uriel

    La prossima settimana, se riesco a scannerizzarlo,(non sono molte pagine anche se un pochino complicato) ti invio uno studio della San Pio X sul NOM

    Ti ringrazio carissimo.

    Comunque ho già letto la bella e credo indiscutibile analisi di Ottaviani e Bacci "Breve esame critico sul NOM".

    I riscontri di quella analisi sono abbastanza indiscutibili, e li ho verificati direttamente sul NOM.

    Infatti, se tu dici che il CnC è una ESTREMIZZAZIONE del NOM allora ti dico che è chiarissimo!

    Ma il NOM, nelle sue parti più controverse, non fa che assorbire l' Ermeneutica della Discontinuità! Per cui una IDEOLOGIA del post-concilio! E vedi che i nodi vengono al pettine.

    Molto di ciò che "rompe" con la Chiesa è diretta estremizzazione non del Concilio ma di alcuni Libri Liturgici (e noi sappiamo che la Legge della Preghiere è la Legge della Fede) "rinnovati". Principalmente il Messale.

    Tra l'latro il Concilio Vaticano II NON HA CHIESTO NESSUNA "NUOVA MESSA"! Il Concilio, non chiede di fare un altro messale e altri libri liturgici! Il Concilio chiede di "modificare" (dove possibile!!!) il MESSALE E I LIBRI ESISTENTI! Infatti, tale normativa del Concilio era stata recepita con il Messale, quello si DAVVERO RIFORMATO, in uso fino al 1965!!!!

    Questo tuo giustissimo rilievo mi spinge ad aprire un nuovo articolo di grande interesse...

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  27. Consiglio a tutti di leggere l`eccellente libro di Mons.Nicola Bux:

    "La riforma di Benedetto XVI"

    Con il prefazio di Vittoprio Messori.

    Spiega anche bene, ciò che è successo prima, durante e dopo il Concilio Vaticano II.

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