giovedì 22 gennaio 2009

SIA LODATO DIO! SIA LODATO DIO! LA SAN PIO X E' STATA FINALMENTE ACCOLTA!


Fonte: Papa Ratzinger Blog

Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
incessábili voce proclamant:

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.

Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Filius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
non horruísti Virginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.

Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
non confúndar in ætérnum.

ORA FRATELLI DELLA SAN PIO X, AIUTATECI!

RINGRAZIAMO TUTTI LA MADONNINA DI FATIMA! E vedete: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!!

28 commenti:

  1. ...Il decreto non è ancora stato promulgato, ma lo sarà nei prossimi giorni.

    Finalmente! Il Signore ascolta le Preghiere dei suoi piccoli!

    La San Pio X aveva proposto un rosario da parte di tutti i fedeli per la revoca della Scomunica e la Madonnina di Fatima ha soccorso i suoi piccoli!

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  2. Forse è prevedibile una reazione dei vescovi; e purtroppo la notizia data come al solito in anteprima da Tornielli potrebbe scatenarla e comprometterne il perfezionamento (parole di Don Curzio, dal momento che Mons. Fellay ha consegnato al Papa il bouquet dei rosari giorni fa e non si prevedevano da parte loro tempi così brevi). Ma non voglio assolutamente crederlo.
    Perché, lo stesso Papa che ha accolto i neocat a S.Pietro NON PUO' lasciar FUORI i veri cattolici

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  3. E' una bella notizia, perchè adesso la chiesa sarà più 'cattolica', cioè universale. Prima sembrava troppo a senso unico, troppo presa a correre dietro alle novità.

    Spero anche, e prego per questo, che i 'tradizionalisti' accettino tutto il magistero della chiesa fino al 2009, anche il concilio, in modo da essere lievito per tutta la chiesa.
    Altrimenti temo che diventino chiusi in se stessi e poco missionari, come per es. è oggi il cammino.

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  4. Spero anche, e prego per questo, che i 'tradizionalisti' accettino tutto il magistero della chiesa fino al 2009, anche il concilio, in modo da essere lievito per tutta la chiesa.

    Certo speriamo in una loro maggiore "elasticità". Ma il Magistero l'hanno sempre accettato tutto! Il problema è nato da quelle DEFORMAZIONI e da quelle ambiguità denunciate dallo Stesso Benedetto XVI nel Motu Proprio e altrove

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  5. Forse è prevedibile una reazione dei vescovi; e purtroppo la notizia data come al solito in anteprima da Tornielli potrebbe scatenarla e comprometterne il perfezionamento

    Sì, è possibile. E il "solito" Tornielli sembra essere amico del Giaguaro.

    Ma, mi viene da dire: non ha pregiudicato l'approvazione degli Statuti del CnC. NON DEVE PREGIUDICARE NIENTE ORA!

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  6. Tornielli adesso si "ricorda" una cosa abbastanza chiara:

    "Poi è stata chiesta la revoca della scomunica - che, va precisato, ha riguardato soltanto i vescovi, non i cinquecento preti della Fraternità né tantomeno i fedeli che ne seguono le celebrazioni - e richiedendola, Fellay ha voluto manifestare l’attaccamento al Papa e la volontà della piena comunione."

    Deo Gratias! Anche Tornielli, fratelli della San Pio X, vi ha assolto! ^___^ Jubilate! ^___^

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  7. Sì cari amici, aspettiamo che la notizia diventi ufficiale.
    Ma già sin d`ora possiamo lodare N.S.G.C.!
    E, come c`era da aspettarselo, già si fanno sentire le voci di chi in coro dice: bene, ma e il "ma" sarebbe piuttosto un MA !
    Basta andare sul blog di Tornielli per vederne qualche rappresentante.
    C`è chi, ed era prevedibile, mette in confronto i necoatecumenali con i fedeli della FFSPX!
    Una bella faccia tosta e un bel coraggio, paragonare uno dei tanti gruppi nati dopo il Concilio, vecchi di 40 anni al massimo, con chi è stato ed è fedele alla Tradizione viva e plurisecolare della Chiesa !

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  8. Certo speriamo in una loro maggiore "elasticità". Ma il Magistero l'hanno sempre accettato tutto! Il problema è nato da quelle DEFORMAZIONI e da quelle ambiguità denunciate dallo Stesso Benedetto XVI nel Motu Proprio e altrove

    Volevo dire che nel mio ideale di chiesa, un sacerdote tradizionalista dovrebbe poter inserirsi in una parrocchia dove si celebra con il nuovo rito, in modo da trasmettere ed insegnare una devozione più seria, con meno protagonismi. Altrimenti, e qui mi sento di paragonarli con il cammino e altri gruppi, diventano un altro gruppo 'perfetto' ma poco rilevante per tutta la comunità.

    ma ripeto, questo è il 'mio ideale',
    comunque è già un passo grande che sia tolta la scomunica, il resto è già meno importante.

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  9. Sapete? La prima cattiveria che mi è venuta in mente è che il Papa, costretto a sorbirsi la massa kikiana che si autolodava... avrà voluto rifarsi con questo gesto che aveva già pronto da tempo ma per il quale stava ancora aspettando qualche segno più concreto di conversione dei riottosi.

    Infatti sono passati appena undici giorni dal momento più triste del suo pontificato (il 10 gennaio scorso), a quest'altro atto (che per importanza storica lo vedo inferiore solo al Motu Proprio).

    Gli eventi di gennaio 2009 non dicono nulla di buono sullo stato di salute della Chiesa.

    Questa sorta di "fallo di reazione" è segno -purtroppo- che l'autorità di Pietro scricchiola, cioè che Pietro non può ammonire i nemici interni della Chiesa (i vari Martini, Kiko, etc) e che ha dovuto attendere l'alibi di una pubblica umiliazione (il 10 gennaio) prima di rimuovere quella scomunica.

    Personalmente sono convinto che i decreti e gli statuti non cambiano il cuore della gente.

    Chi non ha in cuore amore per il Vicario di Cristo e per la santa Chiesa, non lo maturerà certo grazie a degli Statuti autoprodotti o a un decreto.

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  10. Un bellissimo giorno per la Chiesa.
    Mi rallegro con voi per questa notizia meravigliosa

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  11. Al di là delle contorsioni mentali di by tripudio, mi rallegro anch'io per questa buona notizia. Il pontificato di Benedetto XVI si dimostra ogni giorno più sorprendente.

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  12. Ho come l`intuizione che se la consegna dello Statuto al cn in giugno e l`incontro del 10 gennaio hanno suscitato le reazioni entusiaste dei media cattolici e vaticani, il decreto di Benedetto XVI riceverà un`accoglienza meno entusiasta.

    A leggere certi commenti su certi blog si direbbe
    veramente che nella Chiesa cattoica esistono i neocatecumenali e i tradizionalisti e basta, fra i due la massa indifferente.
    Dopo il 10 gennaio soffiava un vento fortemente neocat nella Chiesa, tutto aveva il "profumo" nc, il cn depositario del solo metodo brevettato di evangelizzazione.
    L`arroganza era alle stelle.

    Comunque aspetto la pubblicazione, non vorrei che certe anticipazioni non siano altro che un ultimo tentativo di ostacolare la volontà di Benedetto XVI.

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  13. Carissimi, le preghiere fatte con sante intenzioni il Cielo le esaudisce sempre. Lodiamo il Signore perchè è buono eterna è la Sua Misericordia. Del Tuo Spirito Signore è piena la terra.Amen

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  14. Comprendo l'entusiasmo di Stephanos....ma spero che non risulti eccessivo e prematuro....^___^

    Tornielli ne parla quale di un atto già firmato dal Papa....speriamo che l'atto non giaccia in qualche cassetto per lungo tempo....

    Tuttavia i problemi che restano sono molti...e per certi versi non mi meraviglierei se la FSSPX facesse ancora qualche ostruzione alla piena adesione dal momento che , riguardo al problema NC per esempio che qui viene trattato in modo specifico, non siamo ancora chiaramente TUTELATI....^__^

    LA CRITICA, o CONTESTAZIONE nei casi peggiori ai Documenti del Magistero e al Pontefice stesso, non l'ha inventata mons. Lefebvre, bensì è stata uno dei frutti di questa falsa interpretazione del Concilio....solo che si è privilegiata la contestazione alla TRADIZIONE mentre si è penalizzata pesantemente la critica COSTRUTTIVA, quella che difendeva la Tradizione.... negare questo è negare la verità....inoltre è questo un tema ricorrente in molte considerazioni sulla Liturgia stessa da parte degli scritti di Ratzinger....

    Il penalizzare coloro che difendevano la Tradizone ha contribuito ad una spaccatura sempre più profonda....c'è un passo bellissimo di Benedetto XVI nel MP SP nel quale, parlando appunto di questa spaccatura in difesa della Tradizione dice:

    "...Tutti sappiamo che, nel movimento guidato dall’Arcivescovo Lefebvre, la fedeltà al Messale antico divenne un contrassegno esterno; le ragioni di questa spaccatura, che qui nasceva, si trovavano però più in profondità. Molte persone, che accettavano chiaramente il carattere vincolante del Concilio Vaticano II e che erano fedeli al Papa e ai Vescovi, desideravano tuttavia anche ritrovare la forma, a loro cara, della sacra Liturgia; questo avvenne anzitutto perché in molti luoghi non si celebrava in modo fedele alle prescrizioni del nuovo Messale, ma esso addirittura veniva inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile. Parlo per esperienza, perché ho vissuto anch’io quel periodo con tutte le sue attese e confusioni. E ho visto quanto profondamente siano state ferite, dalle deformazioni arbitrarie della Liturgia, persone che erano totalmente radicate nella fede della Chiesa."


    il Papa sottolinea dunque la fedeltà AL CONCILIO....mons. Lefebvre all'inizio dunque era così, il problema avvenne DOPO a causa delle interpretazioni al Concilio che mons. Lefebvre non potè accettare....

    Ma dice ancora il Papa:

    " Sono giunto, così, a quella ragione positiva che mi ha motivato ad aggiornare mediante questo Motu Proprio quello del 1988. Si tratta di giungere ad una riconciliazione interna nel seno della Chiesa. Guardando al passato, alle divisioni che nel corso dei secoli hanno lacerato il Corpo di Cristo, si ha continuamente l’impressione che, in momenti critici in cui la divisione stava nascendo, non è stato fatto il sufficiente da parte dei responsabili della Chiesa per conservare o conquistare la riconciliazione e l’unità; si ha l’impressione che le omissioni nella Chiesa abbiano avuto una loro parte di colpa nel fatto che queste divisioni si siano potute consolidare."

    E' già da qui che Benedetto XVI scagiona, per così dire, mons. Lefebvre dalle sue scelte che appaiono a molti di noi SCONSIDERATE, eppure il Papa stesso le ha motivate magnificamente.... ^___^

    In un divorzio la colpa non è mai solo di uno a meno che quest'uno non reagisce violentemente o sconsideratamente come fece Lutero che inventò il Sola Scriptura per negare l'autorità della Chiesa....la colpa di un litigio equilibrato avviene per colpa di ENTRAMBI...ciò che manca oggi alla FSSPX è usare la stessa umiltà riconoscitiva che il Papa ha usato in questo capolavoro del MP SP....

    Preghiamo per questo......e che si ritorni a combattere LA MEDESIMA BATTAGLIA, INSIEME....^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  15. Tornielli ne parla quale di un atto già firmato dal Papa....speriamo che l'atto non giaccia in qualche cassetto per lungo tempo....


    Già speriamo. Sarebbe necessario infatti velocizzare il più possibile i tempi.

    Tuttavia i problemi che restano sono molti...e per certi versi non mi meraviglierei se la FSSPX facesse ancora qualche ostruzione alla piena adesione dal momento che , riguardo al problema NC per esempio che qui viene trattato in modo specifico, non siamo ancora chiaramente TUTELATI

    Ecco. Se si intestardiscono per il fatto che nella Chiesa stiamo messi male, darebbero anche a me una grande delusione.
    E' quello che ho ripetuto su queste pagine molte volte: ci sono problemi gravi da risolvere. Il modo migliore è dare un servizio ai Fedeli, un Servizio al PAPA, un servizio che contempla il CALVARIO. Come quello che fino ad oggi hanno subito i fratelli della San Pio X. Ma il servizio non consiste solo in una "difesa". Ma anche in una OPERA. L'Opera di Umile diffusione della fede.
    Posto questo discorso, che tutti conoscete a mio riguardo, dico anche per EQUITA' che in ogni caso i problemi di CONTRADDIZIONE in seno alla Chiesa, insieme al doppiopoesismo, ESISTONO! Infatti arriviamo alle CONTROVERSE "approvazioni" di gruppi che sono sostanzialmente AUTONOMISTI da Roma (per fede e liturgia), quando ci sono Gruppi come la San Pio X che sono FORMALMENTE separati da Roma, ma SOSTANZIALMENTE CATTOLICI ORTODOSSI. E stanno ancora fuori alla porta!
    LA CRITICA, o CONTESTAZIONE nei casi peggiori ai Documenti del Magistero e al Pontefice stesso, non l'ha inventata mons. Lefebvre, bensì è stata uno dei frutti di questa falsa interpretazione del Concilio

    Ecco, bisogna anche sfatare i miti del Lefevbre ribelle e contestatore. Il Vescovo in questione ha aderito al Vaticano II perchè credeva nella lettura in continuità dello Spirito e della Lettera del Concilio.
    La "rottura" si è manifestata quando l'ermeneutica della discontinuità è stata considerata, falsamente, come l'unica possibile e plausibile! SOLO IN FUNZIONE DI QUESTA ERMENEUTICA il Vescovo di cui sopra ha sancito la sua posizione di distanza! Infatti è all'indomani dell' IGMR, dei Libri liturgici "rinnovati", che si è consumato l'allontanamento. Poi consolidato negli anni seguenti, purtroppo, a causa della mastodontica "persecuzione" alla Liturgia Gregoriana RIFORMATA da Giovanni XXXIII!
    Tu stessa consideri ciò che ha considerato anche il Papa! In una situazione di quel tipo si è consumato l'atto FORMALE di disobbedienza di Lefevbre.
    Ma, ovviamente, la situazione VA CONSIDERATA! Per non rischiare di fare caccia alle streghe! E BASATA.
    C'è anche da sfatare il mito dei Fedeli della San Pio X visti come "scismatici". NON E' COSI'. Scismatici lo si è di fatto quando lo si è nel cuore e quando si aderisce ad un sentimento anti-cattolico e anti-papale. Non per il fatto di Partecipare alla vita religiosa di una Fraternità che segue Riti e Dottrina CATTOLICI, si è scismatici! E uscì una NORMATIVA della Ecclesia Dei che chiariva questo problema!
    Lo stesso dicasi per i Sacerdoti Ordinati dai Vescovi della San Pio X. E' DIPENDENTEMENTE DAI LORO PROPOSITI che sono in Scisma o meno. MA NON AUTOMATICAMENTE.
    Le pene canoniche sono commutate personalmente a chi è commette il reato e non si trasmettono per "eredità"!

    Il penalizzare coloro che difendevano la Tradizone ha contribuito ad una spaccatura sempre più profonda
    Ecco appunto.
    E' incredibile e assurdo che siano stati PERSEGUITATI gruppi che non hanno operato NESSUNA SOVVERSIONE E NESSUN CAPOVOLGIMENTO, hanno portato avanti una devozione a Riti e FROME PERFETTAMENTE LECITE E MAI ABROGATE.... Mentre si sono lasciati indisturbati e blanditi movimenti e teologia che hanno DEVASTATO LA CHIESA. E questo lo dice il Papa, non io!

    Per cui, oggi è stato ribadito: i Riti Gregoriani non sono mai stati abrogati. La San Pio X si contraddistingue per questa devozione: ALLORA DOVE STA IL MOTIVO DELLA SCOMUNICA,OGGI, VISTO CHE LEFEBVRE HA ORDINATO QUEI VESCOVI PROPRIO PER GARANTIRE LA CONTINUITA' PER QUELLA DEVOZIONE CHE OGGI SI DICE MAI ABROGATA?
    Si può definire il problema come SUPERATO proprio perchè lo è! E riguardante SOLO LEFEBVRE e al limite i suoi diretti "ordinati".


    il Papa sottolinea dunque la fedeltà AL CONCILIO....mons. Lefebvre all'inizio dunque era così, il problema avvenne DOPO a causa delle interpretazioni al Concilio che mons. Lefebvre non potè accettare....


    Esatto, lo dici anche tu. Per cui: che senso ha una Scomunica che ha sanzionato un Vescovo che si era incaponito a difendere tutte cose PERFETTAMENTE LECITE E MAI ABROGATE? Anzi, si dovrebbe dire una parola di rampogna per chi le ha volute ELIMINARE!
    L'unico senso che vedo è l'ostinazione di Lefebvre e la sua mancanza di fiducia nel Papa. Ma è dunque una sanzione PERSONALE che può essere condivisibile. Ma va contestualizzata.

    la colpa di un litigio equilibrato avviene per colpa di ENTRAMBI...ciò che manca oggi alla FSSPX è usare la stessa umiltà riconoscitiva che il Papa ha usato in questo capolavoro del MP SP....


    Secondo me ciò che manca alla San Pio X è un pizzico di FURBIZIA e molta ELASTICITA' in più. E uno Spirito di SERVIZIO TOTALE.

    Io pregherò per questo.

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  16. Caro Stephanos, porto a te e a tutti questo breve commento, sempredal Blog di Tornielli sulla vicenda, che ho condiviso totalmente...^__^

    Luigi C. Scrive: January 22nd, 2009 at 3:00 pm

    Vi scrivo quello che mi ha mandato un mio amico sacerdote e che mi sento di condividere in toto:

    “Mi sento di fare anche questa considerazione. Il Papa si trova di fronte a quattro vescovi scomunicati e ad una moltitudine di personaggi non di secondo piano che spargono eresie a piene mani… I casi sono due: o scomunicare tutti quelli che lo meritano (e l’ultimo spenga la luce…) o togliere la scomunica ai quattro.
    Evidentemente togliere la scomunica non è canonizzare. E’ eliminare una odiosa discriminazione che non favorisce il risanamento. Risanamento che però deve partire dal basso. Dall’alto (solo dall’alto) l’operazione è praticamente impossibile.
    Rimbocchiamoci le maniche… e afferriamo il Rosario”.

    AMDG
    LC

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  17. Stephanos dice:
    Esatto, lo dici anche tu. Per cui: che senso ha una Scomunica che ha sanzionato un Vescovo che si era incaponito a difendere tutte cose PERFETTAMENTE LECITE E MAI ABROGATE?

    *************************

    si è vero ma attenzione...il percorso è stato lungo non ci fu solo questo ^___^

    all'inizio era così, di fatti i Papa dice nel MP SP:

    “…non è stato fatto il sufficiente da parte dei responsabili della Chiesa per conservare o conquistare la riconciliazione e l’unità; si ha l’impressione che le omissioni nella Chiesa abbiano avuto una loro parte di colpa nel fatto che queste divisioni si siano potute consolidare”….

    colpe di omissioni, dice il Papa che hanno incrementato e appesantito lo scisma consolidandolo…ergo togliere questa scomunica è anche un atto di giustizia ECCLESIALE…

    Ma mons. Lefebvre dove sbagliò fu nel mancare di FIDUCIA al Papa...
    lui che sapeva di essere malato (morì di cancro) si preoccupò che senza vescovi la FSSPX non avrebbe potuto reggersi a lungo, tanto meno nominare nuovi sacerdoti e i seminari della Fraternità ERANO E SONO ZEPPI...che fine avrebbero fatto questi seminaristi?

    Ebbe sfiducia nella Provvidenza, temette che dopo la sua morte questi futuri sacerdoti sarebbero stati sparpagliati perdendo la lunga e dura preparazione con il metodo della Tradizione...

    ergo mons. Lefebvre nominò 4 vescovi indipendentemente dal NO di Giovanni Paolo II...resta così palese che ad un atto di DISOBBEDINZA FORMALE avanzato da Mons. Lefebvre, rispondesse oggi un atto di PERDONO E DI CLEMENZA da parte del Pontefice...^__^

    Attento poi per la questione della scomunica che è vero che ricade personalmente chi viene nominato, ma nello scisma rientrano tutti coloro che vi aderiscono, essi NON sono scomunicati, ma diventano scismatici...ecco perchè si è fatta questa battaglia del togliere la scomunica ai 4 vescovi, propio per liberare dal peso dello scisma quanti hanno aderito alla FSSPX SOLO PER AMORE ALLA TRADIZIONE e non quale atto di disobbediena al Pontefice verso il quale, la Fraternità HA SEMPRE INSEGNATO IL RICONOSCIMENTO DELL'AUTORITA' PETRINA...

    E se vogliamo dirla intera, la questione di Lefebvre è un caso unico nella Chiesa...molto particolare e non confrontabile con altre situazioni esistite o esistenti nella Chiesa...
    ^__^

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  18. Non per fare il bastian contrario, ma le posizioni della San Pio X sul CVII, sul NOM, sulla famiglia, i figli,e via discorrendo le conoscete veramente?

    Mantenete un atteggiamento prudente, verso qualcosa che forse molti di Voi conoscono pochissimo.

    L'integrazione della San Pio X non e' cosa facile, considerato anche che loro non celebrano assolutamente il NOM, grazie a Dio.

    Il percorso credo sarà lungo e sopratutto dovrebbe passare attraverso l'affidamento delle Parrocchie alla Fraternità, e questo considerando l'esiguità del loro numero, almeno in Italia, risulterà problematico, ed al momento credo non attuabile.

    E, comunque in ogni caso la desacralizzazione del Tempio continua....

    Spero che non sia una mossa per disperdere la Fraternità.

    RispondiElimina
  19. Caro Stephanos, porto a te e a tutti questo breve commento, sempredal Blog di Tornielli sulla vicenda, che ho condiviso totalmente...^__^

    Luigi C. Scrive: January 22nd, 2009 at 3:00 pm .....


    Cara Cate. Sai bene quale sia la mia posizione di Cattolico davanti alla San Pio X. Sai che non condivido il loro "metodo" e la loro poca elasticità che alla fine è chiusura. Sai che non si può essere contrari "ad ogni costo" a una qualsiasi "riforma", anche se questa è davvero "organica" e coerente. Almeno questo è il mio pensiero.
    Continuo, però, PER EQUITA' a non comprendere questo accostamento ASSURDO della San Pio X al più vasto calderone di eresie che la Chiesa ..... diciamo "tollera".

    E' questo il problema a cui si è riferito il Papa anche nel MP.
    E' un problema di "Identità".

    Inoltre, il resoconto di quel messaggio che mi hai citato è assolutamente plausibile ma altrettanto TERRIBILE e inconcepibile.

    Sai perchè? Perchè va bene la "diplomazia"; va bene la "mediazione"; ma ad un certo momento ci sono Beni più grandi da SEGUIRE e da CUSTODIRE.

    La libertà degli uomini è inviolabile, come le loro decisioni non possono essere "forzate". Quando si professa una determinata (ALTRA) fede e si è convinti che sia quella "vera e gisuta", che nessuno possa discuterla, si può solo CONSTATARE IL FATTO, dopo aver fatto presente e proclamato la VERITA'.
    Vi sono una moltitudine di "fedi" e di credenze in seno alla Chiesa che col cattolicesimo hanno a che fare solo nominalmente! "Tollerate". Tu credi sia "accoglienza"? Può darsi lo sia stata...MA SOLO IN UN CERTO TEMPO! La Sacra Scrittura, saggiamente, ci ricorda che "C'E' UN TEMPO PER OGNI COSA"!

    Quel messaggio che mia hai citato fa emergere molto seccamente una prassi più POLITICA che Pastorale. A parte il fatto che il Papa si trova spesso SOLO nel suo Governo! E questo ti dice tutto!
    Ma poi: si può annullare o comminare scomuniche facendo SOLO considerazioni pratiche? Io non voglio credere che Benedetto segua solo questo criterio!
    Se la San Pio X MERITAVA la Scomunica la si deve comminare! SE LE ERESIE MERITANO LA SCOMUNICA LA SI DEVE COMMINARE.
    Sono "gisutizialista"? Non credo, visto il valore SALVIFICO che può avere la scomunica nel Cristianesimo!
    Cosa hai inserito di recente, a questo riguardo? Ricordi?
    La Chiesa, infatti, non prende l'iniziativa, MAI, di estromettere qualcuno ma REGISTRA, CONSTATA, la situazione di dis-comunione già operata dalla stessa persona che vi si pone! Come ci si pone? Professando una Fede DIVERSA da quella di Roma!
    Questo atto di CONSTATAZIONE, inoltre, ha un valore CATECHETICO! E lo sai benissimo!
    Protegge i PICCOLI che sono i più esposti agli INGANNI dei "venti di dottrine" e che possono pagare il prezzo più alto se tali venti si espandono! MI CAPISCI VERO?
    La Misericordia per l'errante CONTEMPLA la giustizia nel RIBADIRE LA SOLA VERITA' esistente!
    Altrimenti come potrebbe mai "convertirsi" un errante? A quale GIUSTIZIA si converte? A quella degli Uomini?
    Inoltre, la GIUSTISSIMA comprensione per gli erranti e i ribelli NON DEVE FARTI DIMENTICARE UNA COSA, CARISSIMA: l'EQUILIBRIO. Se gli erranti (E MI CI METTO BENE IN MEZZO) sono compresi e amati, LO SONO ANCHE QUELLI CHE HANNO SUBITO SOFFERENZE a causa di quegli erranti!
    Per cui occore fare attenzione a NON MANCARE DI MISERICORDIA verso coloro che hanno subito e subiscono sofferenze, per un malinteso senso di comprensione per gli altri che però alla fine può risultare buonismo.
    E' ovvio che chi ha subito sofferenze DEVE, CON L'AIUTO DI DIO, trovare da Lui la forza per superarle e OFFRIRLE. Senza esserne sopraffatto! Ma questo è un grande momento di prova, che va superato con l'aiuto della Preghiera e del sostegno da parte di tutti (certo non della COMMISERAZIONE! E torna l'equilibrio!)... Non certo brandendo la Croce come se fosse un bastone...E non il "giogo dolce" del Buon Gesù!

    Ripeto, continuo a non comprendere questo accostamento della San Pio X, il cui fondatore è stato INDISCIPLINATO MA NON ERETICO, con il volume di eresie che popolano la Chiesa!
    Possibile non discrnere le situazioni? Possibile non fare vera opera di Misericordia? PER TUTTI? Meno male che il Papa ha mostrato di farla! Le sue parole sul MP mi confortano! E so che comprende benissimo il punto a cui siamo arrivati... Il problema, ripeto, è nella autorità che non gli viene più riconosciuta e negli ostacoli pratici che gli vengono posti!

    Hai visto quanto in basso si cade pur di ostacolare un atto di giusta misericordia? Hanno tirato fuori le dichiarazioni controverse di un Vescovo sull'olocausto! Come faceva notare qualcuno su Tornielli, che diamine c'entrano con la San Pio X? Che c'entrano le cadute di un uomo, con la San Pio X? Come che c'entra con la Chiesa l'indegnità di tanti uomini di Chiesa?
    VEDI CHE PER IDEOLOGIA, ARRIVIAMO A SPOSARE I PIU' ACERRIMI ANTI-CLERICALISMI!
    E chi li sposa, si VANTA, di essere la "vera Chiesa"! Bisognerebbe ricordarsi quale fosse l'unico "vanto" di San Paolo!
    E lo dico anche per me.

    Io, cara Cate, non sono per nulla d'accordo con quel messaggio che mi hai citato e MI GELA, perchè conferma un certo ragionamento che ormai sembra prendere il sopravvento.

    Io spero che venga ristabilita quanto prima, PER IL BENE DI TUTTI, non tanto la GIUSTIZIA MA LA VERITA'. Altrimenti, QUALE CONVERSIONE, E A COSA, LA CHIESA ANNUCIA AGLI UOMINI????

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  20. Ma mons. Lefebvre dove sbagliò fu nel mancare di FIDUCIA al Papa...


    Sono d'accordo e l'ho scritto anche io:"L'unico senso che vedo è l'ostinazione di Lefebvre e la sua mancanza di fiducia nel Papa. Ma è dunque una sanzione PERSONALE che può essere condivisibile. Ma va contestualizzata"

    Attento poi per la questione della scomunica che è vero che ricade personalmente chi viene nominato, ma nello scisma rientrano tutti coloro che vi aderiscono, essi NON sono scomunicati, ma diventano scismatici..

    Continuo a non capire questa stranezza senza fine. Rigurdo la San Pio X siamo sempre pronti a essere RIGIDI e INQUADRATI nel definire e RIBADIRE che sono "reietti"! Non è quello che hai inteso tu, e lo so. Ma è quello che emerge di SOLITO.
    Ti cito un documento che ti chiarirà la posizione dei FEDELI della San Pio X, CHE NON SONO STATI MAI SCOOMUNICATI E CHE NON LO SONO! A MENO CHE.... Leggi:

    "Pontificia Commissione Ecclesia Dei
    5 settembre 2005

    […]
    Sull’argomento esposto (che Lei assiste regolarmente alla Messa domenicale in una cappella della Fraternità San Pio X) si può dire solo questo: i fedeli che assistono alle Messe della detta Fraternità non sono scomunicati, come non lo sono nemmeno i sacerdoti che celebrano, che invece sono sospesi. Questo perché sarebbe difficile spiegare tale esclusione per questo solo motivo, dal momento che si cerca di reintegrare questa Fraternità nella piena comunione della Chiesa.

    […]

    Mons. Camille Perl"

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  21. essi NON sono scomunicati, ma diventano scismatici..

    Non è vero neanche questo in assoluto:

    "Pontificia Commissione Ecclesia Dei
    18 gennaio 2003

    […]
    I punti 1 e 3 della nostra lettera del 27 settembre 2002 sono riportati con esattezza.

    La prima domanda era: “posso assolvere il mio obbligo domenicale assistendo ad una messa della S. Pio X”, e la nostra risposta era:
    1. In senso stretto potete assolvere al vostro obbligo domenicale assistendo ad una messa celebrata da un prete della Fraternità San Pio X.
    La sua seconda domanda era: “commetto peccato assistendo ad una messa della San Pio X”, e noi abbiamo risposto dicendo:
    2. Vi abbiamo già detto che non possiamo raccomandarvi di assistere ad una tale messa, e vi abbiamo spiegato il perché. Se, assistendo a questa messa, la vostra ragione principale sarebbe di manifestare il vostro desiderio di separarvi dalla comunione col Pontefice romano e con quelli che sono in comunione con lui, si tratterebbe di un peccato. Se la vostra intenzione consiste semplicemente nel partecipare ad una messa detta col Messale del 1962, non si tratta di peccato.

    La sua terza domanda era: “è un peccato se contribuisco alla colletta domenicale in una messa della San Pio X”, ed abbiamo risposto:
    3 Sembrerebbe che un modesto contributo alla colletta della messa possa essere giustificato.


    […]

    Mons. Camille Perl"

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  22. Amici, spero che certe anticipazioni non abbiano avuto il solo e unico scopo di sollevare il polverone che si sta sollevando, con le minaccie ebree per esempio.
    Spero che non siano l`opera di chi in Curia rema contro Benedetto XVI.
    Che queste persone esistano non è un segreto e agendo come lo fanno, provocano un grande, grandissimo male alla Chiesa.
    Segnalo su Fides un articolo di Mons. Bux e don Vitiello

    http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=27714&lan=ita

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  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  24. Stephanos78 ha detto...
    Ma mons. Lefebvre dove sbagliò fu nel mancare di FIDUCIA al Papa...


    Sono d'accordo e l'ho scritto anche io:"L'unico senso che vedo è l'ostinazione di Lefebvre e la sua mancanza di fiducia nel Papa. Ma è dunque una sanzione PERSONALE che può essere condivisibile. Ma va contestualizzata"

    ******************

    la sanzione fu certamente altrettanto PERSONALE, la scomunica l'ebbero solo lui e i 4 vescovi dei quali ad uno fu tolta, quello che andò a seguire la Fraternità in Brasile s. Vianney, rientrata appunto in comunione con la Chiesa nel 2001 mi pare...^__^

    Il problema è ciò che da questo ne scaturì e non fu più un fatto PERSONALE, ma che coinvolse migliaia di persone e centinaia di sacerdoti e seminaristi...

    Se leggi attentamente ciò che ha scritto mons. Perl, non dice che il rigor di scomunica NON c'è, dice piuttosto che seppur in questa DIVISIONE, chi prende Messa nella FSSPX non commette peccato^__^
    e non può essere diversamente dal momento che il Papa ha RICONFERMATO e CONFERMATO ciò ch mons. Lefebvre difese a caro prezzo, ossia LA VALIDITA' DI QUELLA MESSA ^__^

    Allora il peccato dove sta, e chi lo compie?
    Coloro che aderendo ALLA FSSPX lo hanno fatto e lo fanno con spirito di divisione condividendo le contesazioni CONTRO le scelte assunte dai recenti Pontefici....^__^

    infatti perchè la situazione con la FSSPX è unica nel suo genere e molto particolare?

    Perchè questa scomunica E' ANOMALA specialmente DOPO il MP del Papa...^__^
    è anomala in quanto una delle motivazioni (ma non l'unica) che l'hanno prodotta E'VENUTA MENO da parte del Papa che ha riconosciuto così la battaglia GIUSTA combattuta da mons. Lefebvre sulla Messa...riconoscendo un errore commesso dalla Chiesa, quello di aver eliminato e PROIBITO questa Messa...

    Resta allora da chiarire la posizione di questi 3 vescovi all'epoca NON riconosciuti dal Papa... e il peso dell'insegnamento DOTTRINALE IN RIFERIMENTO AL CONCILIO VATICANO II all'interno della FSSPX....
    ^__^

    Ora, dal momento che mons. Lefebvre NON ha mai fondato una chiesa a parte, e che ha sempre riconosciuto la successione apostolica di TUTTI i Papi fino ad oggi...e che mons. Lefebvre FIRMO' tutti i testi del Concilio...
    e che nella FSSPX NON SI INSEGNANO ALTRE DOTTRINE CHE QUELLE ELLA TRADIZIONE...va da se che decade il senso della scomunica legata solo ad un ATTO DISCIPLINARE NON DOTTRINALE, è per questo che mons. Perl può dire tranquillamente, come tutti sanno coloro che conoscono questo ambiente, che NON è peccato prendere Messa nella Fraternità....e che se vado a fare la comunione da loro non commetto alcun peccato ^__^

    Basta tuttavia NON andarci con lo spirito di contestazione alle scelte del Pontefice, basta andarci invece con lo spirito di UNITA' E DI AMORE, DI COMPASSIONE PER IL SACRO RITO....

    Questo dice mons. Perl..^__^

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  25. Sto seguendo la discussione da Tornielli nella quale è impegnata Caterina.

    Ecco chi è obbediente e chi non lo è secondo i neocatecumenali:

    
IL FATTO CHE VOI NON ACCETTATE QUESTO E’ UN VOSTRO PROBLEMA, E’ UNA VOSTRA “DISOBBEDIENZA”.
Le modificaziono liturgiche sono sempre state suffragate da documenti, sia nel passato, sia nel presente, che le autorizzano!

    Ecco chi è bugiardo e chi non lo è sempre secondo gli stessi:


    Prendete il vocabolario e controllate che significano le parole prima di farvi interpreti dei “veri” sentimenti del papa. O è bugiardo oppure è in perfetta comunione con il pontificio consiglio per i laici e con l’opera del cammino neocatecumenale.

    E si aggiunge il commento di chi viene in rinforzo citando la frase elogiosa di Benedetto XVI.

    Insomma dal 10 gennaio l`obbedienza e la sincerità sembrano non avere più lo stesso significato.

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  26. Ringraziando Emma per il prezioso testo riportato, suggerisco di usarlo quale nuovo Thread^__^


    VATICANO - LE PAROLE DELLA DOTTRINA a cura di don Nicola Bux e don Salvatore Vitiello
    - L’opposizione al Magistero petrino impedisce l’unità dei cristiani

    Città del Vaticano (Agenzia Fides) - In non poche Lettere pastorali non si cita più il Papa quale termine di paragone dell’autenticità e garante della cattolicità dell’insegnamento episcopale, ma il Cardinale o il teologo, il laico, magari non credente, o il monaco di grido del momento, ritenendoli interpreti autorizzati dell’insegnamento ufficiale della Chiesa.

    Inoltre talora si dà l’impressione di pensare che una loro dichiarazione, anche se difforme dalla verità cattolica, abbia uguale peso di un intervento pontificio. Si procede analogamente in campo ecumenico ed interreligioso, ritenendo che la voce di un rabbino o di un imam possa esprimere il pensiero di tutto il popolo ebraico o il mondo islamico, quando questi non hanno una “gerarchia”, ma sono solo periti o dottori “privati” non essendo né sacerdoti né “Vescovi”.

    Cosa è successo? Dimenticando che Lumen gentium ha riaffermato che la Chiesa è il popolo di Dio gerarchicamente ordinato, si pratica una rimozione e una sorda opposizione al Magistero della Chiesa, costituito dall’inscindibile e necessario legame tra il Vescovo di una Chiesa particolare e il Supremo Pastore della Chiesa universale.

    Quasi possa essere concepibile una “responsabilità locale” non in stretta dipendenza e relazione teologica, e perciò giuridica, con il Supremo Pastore. Gli storici ritengono che tutto ciò sia incominciato nel 1968 con la contestazione all’enciclica di Paolo VI Humanae vitae.
    Sebbene, grazie ai mass media, qualche spezzone – senza capo né coda – della parola del Papa arrivi a domicilio, i fedeli comuni hanno, tuttavia, il diritto di riceverla nella sua interezza da parte dei Pastori delle Chiese particolari e dei sacerdoti e laici loro collaboratori.

    Dagli Apostoli in poi, quel che ha fatto “funzionare” la Chiesa è stato l’assiduità all’insegnamento, una delle condizioni per diventare un cuor solo e un’anima sola.

    E’ la traditio o trasmissione della fede che avviene massimamente nella catechesi e nella liturgia, in specie nelle omelie. Senza tradizione della fede non c’è ricezione da parte dei fedeli.

    Il paradosso a cui si è giunti è che si parla tanto di ricezione dei documenti ecumenici, ma nello stesso tempo si mette il silenziatore o peggio si censura il magistero petrino.

    Giova sempre ricordare che il magistero del Vescovo è autentico solo se è in comunione effettiva (ed affettiva) con quello del Papa.

    A cinque anni dal Concilio, l’8 dicembre 1970, Paolo VI mise in guardia da “una tendenza a ricostruire, partendo dai dati psicologici e sociologici, un Cristianesimo avulso dalla tradizione ininterrotta che lo ricollega alla fede degli Apostoli, e ad esaltare una vita cristiana priva di elementi religiosi”.

    Un tale fenomeno produce divisioni e contrapposizioni nella Chiesa. Forse i cattolici sono stati contagiati dall’autocefalia ortodossa e dal libero arbitrio protestante? Si è dato a credere che esista, come in politica, una diarchia o triarchia tra Roma, Costantinopoli e Mosca? Ma questo non ha nulla a che fare con i principi cattolici dell’ecumenismo enunciati dal Vaticano II.

    Che dal mondo si debba attaccare la Chiesa, è fisiologico, ma che debba avvenire dall’interno, è preoccupante.

    Ciò infatti condiziona, almeno da un punto di vista umano, l’efficacia dell’evangelizzazione. Non di rado i fedeli quando ascoltano un sacerdote o un Vescovo predicare in modo difforme dal Papa, avvertono la confusione che ciò genera e domandano l’uniformità dell’insegnamento! E’ una opposizione e talora un disprezzo per la Chiesa odierna in nome di quella futura, una ermeneutica che va sempre un Papa indietro: si esalta oggi Giovanni Paolo II da parte di chi lo ha bollato come reazionario e conservatore mente era in vita.

    La disobbedienza è un peccato da confessare, anche perché finisce per causare nei fedeli l’indifferenza verso il Magistero, oltre alla confusione e al disorientamento. Solo il Magistero vivente, del Papa e dei Vescovi in comunione con Lui – sottolineiamo “in comunione con Lui”– costituisce l’orientamento sicuro della barca della Chiesa anche nel nostro tempo, al fine di aiutare a formare il giudizio di fede e di morale, per scegliere il bene e rifiutare il male alla luce della verità di Cristo. Lui ha affidato a Pietro “le mie pecore”, cioè tutte. Questa è l’ermeneutica cattolica.

    (Agenzia Fides 22/1/2009)

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  27. Emma ha detto...
    Sto seguendo la discussione da Tornielli nella quale è impegnata Caterina.

    Ecco chi è obbediente e chi non lo è secondo i neocatecumenali:

    ***************

    Cara Emma....occorre rispondere con altrattanta CARITA' E VERITA' l'ha dove il velo la copre....

    Se stai appunto seguendo ti sarai resa conto che essi sono messi sulla difensiva...ma li leggo in buona fede, non li sento "cattivi" ^__^ SOLO IMPAURITI da chi fa scoprire che il Papa non dice solo un aspetto, ma ne sottolinea molti altri...

    Estrapolare solo quella frase forse non rende giustizia a tutto il discorso che si sta facendo, ma occorre CONQUISTARE INNANZITUTTO UNA FIDUCIA ECIPROCA...senza la quale è difficile far comprendere ciò che si intende far conoscere...^__^

    Vivere la CATTOLICITA' non è mai stato facile, specialmente quando si avverte OSTILITA'...e noi questo dobbiamo evitarlo nei dialoghi...^__^
    il Papa più che elogiare infatti, testimonia l'apertura e cerca di evitare L'OSTILITA'...solo così si può procedere in un confronto di FIDUCIA che l'altro non vuole fregarti, non vuole annientarti, ma semplicemente dialogare cercando di capirci, comprenderci per lasciare POI il posto ALLA VERITA' di farsi vedere in tutta la sua potenza e totalità...
    ^__^

    Tutto questo non è facile, spesso è frutto di anni e anni di lavoro del quale noi non vedremo i frutti da qui sulla terra, ma ne godranno coloro che verranno dopo di noi, così pensa il Papa (come così hanno sempre pensato TUTTI i suoi Predecessori), così dobbiamo seguirlo noi...^__^

    Ricordiamoci sempre che la Verità viene offuscata dalle tenebre NON dalle persone ^__^ non a caso dice l'apostolo che la nostra battaglia è contro le tenebre NON contro le Persone...^__^
    Le persone possono rifiutarla perchè non riescono a vederla bene, così come rifiutarla perchè la rigettano pur vedendola, io credo che in molti aderenti al CN siamo nella prima fase: una negazione NON RAGIONATA...
    ^__^

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  28. Ricordiamoci sempre che la Verità viene offuscata dalle tenebre NON dalle persone

    la verità può venire offuscata, anche senza loro colpa, dalle persone che quelle tenebre se le sono sposate; quindi contestarle, senza accusarle distinguendo l'errante dall'errore, è opera di carità

    Non avevo ancora letto i post e quindi ne avevo inserito un nuovo thread sulla actuosa participatio, che mi sembra un tema importante per continuare l'esame dei problemi posti dal post-concilio

    Nel thread successivo inseriremo il testo di Bux-Vitiello

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