giovedì 19 febbraio 2009

Santa Corrispondenza... con un fedele che sta nel CnC

Caterina ha ricevuto la lettera con la quale apriamo questo argomento, che dedicheremo esclusivamente a tale corrispondenza e all'approfondimento che ne deriverà. Eccola:

"Gentile Caterina,
non ci pensi proprio a spiegare la differenza che esiste fra l'indulto verso un rito ufficiale riconosciuto secolare dalla Chiesa, da una concessione come fu quella data da Paolo VI al CN.
Naturalmente lo dico in tono ironico, ma le spiego il motivo.
Io sono un neocatecumenale di Roma ed è per me motivo di discussione continua con la coppia dei miei catechisti e il parroco che mi da ragione (in sostanza sostengo ciò che sostiene lei), ma che proprio i miei catechisti non vogliono digerire.
In breve sono fra i pochi del mio gruppo che sosteniamo che il Papa ci sta dicendo che dobbiamo ritornare a fare la Messa normale, quella che si celebra nelle parrocchie e che le concessioni che ci sono state date in passato devono restare una tantum, magari per qualche incontro così come è previsto proprio dalle Norme liturgiche che offrono ai gruppi di preghiera, ai ritiri, anche a qualche raduno, di poter celebrare Messa in modo specifico (tra l'altro questo ci è stato confermato dalla segreteria del Vicariato di Roma, ufficio liturgico al quale avevamo sottoposto, con il parroco che non è del Cammino, il problema, e dove appunto i miei catechisti si ostinano a non voler ascoltare.), ma siamo anche i più osteggiati e purtroppo questo non depone poi a favore dei tanti neocatecumenali e gruppi che di tutte queste discussioni, mi creda, non sanno molto.
Lo stile del vostro Blog è pungente e delle volte un pò troppo sarcastico, ma lo trovo stimolante per chiarire che molte cose non dipendono dai semplici neocatecumenali come me, e ce ne sono molti mi creda, e quindi credo che facciate anche bene a chiarire quali sono questi problemi che purtroppo ci creano molte difficoltà nel farci accettare nelle parrocchie. Se qualche neocatecumenale entrando qui, minimizzasse questi problemi, o è in mala fede, oppure vive su un altro pianeta, a meno che non sia un perdi tempo con la voglia di mettere in pessima luce una gran parte del Cammino stesso che anela a dimostrare a sè stesso e agli altri la sua fedeltà al Santo Padre ed alla Chiesa.
Le faccio presente che anche nelle parrochie stesse la maggior parte della gente disconosce le Norme che regolano la Liturgia in generale e i fedeli stessi si affidano ai gruppi liturgici che spesso combinano tanti pasticci, ma pochi gridano allo scandalo, tranne quando qualche volta è lo stesso parroco a porre un freno a molti abusi.
Lo stesso parroco, per esempio, come da lei ricordato, non ha alcuna intenzione di riportare l'inginocchiatoio per la comunione durante la Messa, mi ha risposto: " quando il vescovo mi manderà una circolare allora lo farò".
Il Papa ha aperto una strada molto complessa perchè per molti anni tutti noi, parrocchie comprese, abbiamo usato della liturgia come meglio sentivamo, le sono grato per lo sforzo che sta facendo in rete, la seguo soprattutto sul forum oriens ed ho cominciato a capire molte cose che prima non conoscevo.
Può pubblicare questo mio contributo se lo ritiene valido e spero possa darmi a breve una risposta.

Nella pace di Cristo, Manuele"

34 commenti:

  1. La risposta di Caterina:

    "Innanzi tutto ti ringrazio per il contributo, purtroppo credo però che tu debba coinvolgere d più altri del tuo gruppo...e farti aiutare dal parroco, quanto ai catchisti ricordati che comunque sia è il PARROCO che deve dire la sua non loro....^__^

    io ti posso rispondere appunto in qualità di catechista che in teoria non dovrebbe avere realtà diverse dai "tuoi" catechisti se non per una formazione speciale...per esempio i "catechisti" che avevo nella fraternità domenicana per la mia formazione si chiaman appunto "maestro di formazione" e naturalmente sono specializzati per ciò che riguarda l'Ordine Domenicano....ma riguardo al CATECHISMO alle catechesi NON esiste alcuna differenza con quelli parrocchili...ergo, questo continuare a dire "i nostri catechisti" è a mio parere una mostruosità che determina poi una forma settaria nella formazione stessa che appunto si differenzia dalla PRASSI STESSA DI TUTTA LA CHIESA come tu stesso hai ftto osservare ricorrendo (e avete fatto benissimo) ad interpellare l'Ufficio Liturgico del Vicariato....^__^

    Come vedi poi tu stesso ti sei dato ottime risposte....e condivido quando comunichi che esiste una realtà che è il "gruppo liturgico" il quale combina spesso granbdi "pasticci" ^___^ e come avrai notato, sul forum da te citato infatti ne denuciamo gli abusi...e come avrai notato c'è perfino chi è intervenuto per SGRIDARE MONS. BUX PER LA SUA DENUNCIA CONTRO IL DISINTERESSE AL MAGISTERO PONTIFICIO...
    ergo, siamo tutti consapevoli di come certi problemi non siano solo vostri ma come tu stesso hai sottolineato, sono anni di ABUSI, anni in cui si è vissuta una Liturgia FAI DA TE denunciata dallo stesso Pontefice nel MP...

    Tuttavia si tratta anche di avere il coraggio di dire ai popri catechisti quando le cose non vanno, avere il coraggio di dirgli che sbagliano dottrina...avere il coraggio di dirgli che il Papa gli ha detto (a loro visto che sono loro i vostri formatori) DI GUARDARE AL PAPA QUALE MODELLO DI SEGUIRE LE DIRETTIVE DELLA SANTA SEDE, NON QUELLE DI KIKO....
    del resto se dei catechisti non fossero in grado di spiccicare altre parole dottrinali che non quelle legate a pappagalla alla ctechesi kikiana, allora è meglio perderli che trovarli ^___^

    Ricordati caro Manuele che un fedele non è un imbecille!
    non è una marionetta telecomandata...e nessun catechista può permettersi di abusare della CREDULITA' ( o di uno stato di particolare emotività) dei fedeli per fargli credere che ciò che insegna Kiko E' PAROLA DI DIO...^___^
    Il fedele trattato come tale prima o poi si sveglia dal torpore e a ragione, scoperto l'inghippo, s'incakkia...ecco poi che si leggono Blog come questo dove tu ci leggi del sarcasmo, ma non è così, E' DOLORE, SOFFERENZA....E' SENTIRSI TRADITI....

    Vedi, tu stesso nel raccontarti sottolinei che COMBATTI...ebbene c'è chi non ha le tue stesse capacità e dunque SUBISCE fino a che un bel giorno scoppia...^__^
    non tutti reagiamo allo stesso modo, certo il tuo atteggiamento me personalmente piace....ma è anche un doo, ringrazia Dio per questo e pensa anche alla schiera di fratelli e sorelle NC che hanno portato e portano una croce più pesante della tua, che ne sono usciti con le ossa rotte...

    Io credo che fino a quando il ruolo dei "vostri" (vedi come siamo sempre a noi e a voi SEPARATAMENTE?) catechisti nn sarà ridimensionato al NORMALE RAPPORTO dei catechisti Diocesani parrocchiali, ci sarà sempre una divisione fra "voi e noi"...e questo perchè nella Chiesa NON era mai accaduto di una formazione di catechisti SGANCIATI DAL VESCOVO, MA OSSEQUIANTI LE DOTTRINE DEL FONDATORE LAICO E NEPPURE TEOLOGO....^__^
    è questo a determinare una frattura che non si risanerà mai fino a quando non sarete VOI STESSI, voi fedeli del CN, a far scendere dal loro piedistallo i catechisti e a ricordare loro che se non sanno FORMARE I FEDELI ALLA LUCE DEL MAGISTERO INTERPRETATO DAL PONTEFICE E NON DA KIKO, saranno semprecome il cieco che pretende di guidare un altro cieco....e alla fine i nodi verranno al pettine come tu stesso fai notare...

    alla prossima, fraternamente CaterinaLD"

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  2. La replica di Manuele:

    "Salve a tutti,
    proverò a spiegarmi e ringrazio Caterina che mi copierà la email che le mando perchè non ho molto tempo da stare al computer e spesso preferisco passare il tempo a leggere che a scrivere.
    Sono nel Cammino da 13 anni, sono un singol ed ho 34 anni, libero professionista, ma con la scusa del figlio unico vivo con i miei che non sono nel Cammino, mio padre non frequenta la chiesa e mia madre saltuariamente fa parte di un gruppo mariano di cui non ricordo il nome, insomma siamo un pò indipendenti.
    Non sono mai stato un frequentatore assiduo della parrocchia, però non l'ho mai abbandonata completamente, tutto sommato il don che avevamo ci sapeva fare.
    Intorno ai 21 anni ho ricominciato a frequentare il gruppo giovani grazie alla spinta data da Giovanni Paolo II, alle GMG e via dicendo. Fino a quando un giorno sono arrivati i Neocatecumenali e tutto sommato non avevo nulla da perdere, in fondo nella parrocchia non c'erano altri gruppi affiatati e così ho cominciato a farne parte.

    Per la verità è dal 2005 che sto iniziando ad avere questi problemi o combattimenti, come li ha definiti Caterina, da quando uscì la famosa lettera del Cardinale del Culto divino, Arinze, ma fu il parroco a sollevare la questione quando lo iniziai a sentire a discutere con i miei due catechisti sul modo di celebrare la Messa.
    Lì per li non compresi molto, ma ne fui incuriosito ed ho cominciato a documentarmi, il resto lo ha fatto per me Benedetto XVI che è un grandissimo papa, scrivendo e parlando chiaramente.
    Io non so bene quali problemi abbiate affrontato voi ed anzi, mi scuso se ho lasciato ad intendere che non mi importasse nulla di voi, è solo che non ho riscontrato dal vivo, seppur vedendo che i problemi non mancano, il mare di dolore e sofferenza che descrivete. Come ho spiegato nel messaggio inviato a Caterina, i problemi annessi alla Liturgia non appartengono solo a noi in qualità di Cammino, ma anche alla parrocchia e non penso solo alla mia, sto vedendo che il problema liturgico è assai generalizzato e non lo dico per giustificare la comunità alla quale appartengo, ma per sottolineare che io penso che il problema sia molto più allargato di quanto non si pensi.
    Cioè, se io andassi in un altra parrocchia, lasciando anche il Cammino, da quel che vedo in giro non è che la liturgia altrove sia un modello di norme rispettate!
    Questo è ovvio che non giustifica i problemi inerenti al CN, ma se si evitasse di circoscriverli esclusivamente ad un gruppo forse anche i sacerdoti comprenderebbero che ciò che è in loro potere fare, si potrebbe fare in obbedienza alle richieste del Papa.
    Se ho scritto in questo Blog attraverso un contatto, l'ho fatto perchè ho trovato nelle spiegazioni fornite da Caterina, molti spunti di riflessione,che tende ad allargare a tutta la Chiesa, ma che io, come soggetto unico ed appartenente ad un Cammino, non posso fare a meno di interrogarmi.

    Forse questo dipende dall'aver esaurito la mia appartenenza al Cammino? Questo non lo so, in quanto alla fede ricevuta in questo Cammino e alla vita che conduco il più possibile cristianamente, non posso che parlarne bene.
    Forse dipende dai cambiamenti apportati dal Papa? Forse si, a queste domande non so rispondere, certo è che questi cambiamenti ed anche il motu proprio sulla Messa mi portano ad interrogarmi e a chiedere ai catechisti del Cammino se loro stessi si stiano attenendo fedelmente alle richieste del Papa.
    Una cosa la sto scoprendo: che più leggo, ascolto e seguo il Papa, più mi rendo conto che gli insegnamenti specifici di Kiko si allontanano nella teoria e nella pratica dal resto delle comunità ecclesiali.
    Questo è ciò che mi sta procurando dei problemi di comunicazione con i catechisti (ne ho due, siamo 2 gruppi di 17 e di 16 persone, ma un gruppo proviene da un altra parrocchia nella quale rafforzandosi quelli del Rinnovamento, per loro non c'era più spazio), ma non solo a me, solo che non ne parliamo come di una catastrofe, ma semplicemente così, come si fanno discussioni normali fra amici.

    Per quanto mi riguarda sto diradando la mia partecipazione al Cammino perchè da qualche mese il parroco aveva bisogno di un aiuto per la Messa della domenica, e così da diverso tempo vado alla domenica e mi sto trovando bene.
    Fino ad oggi e al momento non ho ricevuto ritorsioni o male parole per queste mie assenze, anche se è vero che facendo domande impegnative mi sento rispondere che "non sono temi nè argomenti di mio interesse perchè non sono un catechista".

    Ora unisco una risposta così alla gentile Caterina.
    Leggo che hai centrato (ci diamo del tu, mi sta bene, accorciamo le distanze!) il punto di divergenza che punta sul problema del ruolo dei catechisti del CN verso di noi e nella parrocchia.
    Purtroppo non sono un esperto, ma credo di poterti rispondere dicendoti che non c'è comunione fra i miei catechisti e quelli della parrocchia, credo pertanto che il problema da te riportato del "noi e del voi" sia più che giustificato.
    Il Cammino in sostanza è una comunità nella comunità, ma se questa è la sua caratteristica e se questo è quanto i vescovi approvano, la comunità che è fatta di persone, che colpa ne hanno?

    Io fino alla elezione di Benedetto XVI conoscevo della Chiesa solo le dottrine principali, l'Eucarestia, il Battesimo, un Gesù da scoprire e da amare, un Dio di cui fidarsi, un Dio che mi accompagna nella vita sia quando sono felice, sia quando sono triste. Un interesse presso il centro della Caritas attraverso le iniziative parrocchiali e qualche attività con il CN come i ritiri e così via.
    Arriva Benedetto XVI e mi stravolge tutto ciò in cui credevo, mi comincia a dire che c'è stata una interpretazione errata del Concilio, revoca la scomunica ad un gruppo di tradizionalisti di cui non avevo mai sentito parlare e non ne conoscevo neppure l'esistenza e le motiviazioni, scopro che esiste una Messa che si chiama san Pio V.
    La prima cosa che mi sono chiesto tre anni fa è stata: "qual'è la falsa interpretazione del concilio?, è quella in cui mi sono rifugiato io, oppure di che cosa si tratta?"


    Il parroco stesso era imbarazzato nel rispondermi, per non parlare dei miei catechisti che mi dicevano: "non sono problemi che riguardano noi, noi siamo stati approvati e riconosciuti dal Papa, il Papa non parla di noi , non parla a noi!"
    Ma allora a chi parla?


    Da qui sono cominciate le mie ricerche che mi affascinano ogni giorno di più, ma che comprendo anche che mi stanno allontanando non dal Cammino in sè, ma dall'atteggiamento dei catechisti.
    Cercando nella rete ho trovato voi, ma non solo voi, ho trovato anche molti siti tradizionali che mi stanno facendo scoprire un volto della Chiesa a me fino ad oggi sconosciuto, è come aver vissuto per tutti questi anni in un mondo parallelo, in una chiesa parallela ma questo anche prima che entrassi nel Cammino.
    Il resto è attualità.

    E' come se esistesse una Chiesa teorica ed una chiesa la cui pratica però non corrisponde alla teoria, il Papa dice delle cose, e nelle parrocchie si fa altro, chiedo ai miei catechisti perchè non si fa quello che il Papa dice e mi rispondono che "noi abbiamo l'approvazione per agire diversamente", chiedo spiegazioni anche al mio parroco e lui mi risponde di non farmi troppe domande, ma di andare avanti come abbiamo sempre fatto: ma allora il Papa quando parla, a chi parla?

    Anche gli amici per me si sono divisi, c'è chi mi da dell'esasperato e c'è chi mi compatisce, c'è chi dice che perdo il mio tempo, e c'è chi dice che devo continuare perchè è giunto il momento che il Cammino si adegui alle richieste del Papa.
    Insomma, mi pare di aver capito anche da molti tuoi interventi che questa è una situazione dolente in tutta la Chiesa come la situazione dell'episcopato in Austria o come un vescovo che da un ruolo in parrocchia ad un prete sospeso a divinis, come avete spiegato sull'oriens forum!

    Una Chiesa teorica ed una chiesa con una pratica dissociata dalla teoria, il Cammino dove sta messo?
    Io credo nella chiesa che pratica una difformità dalla teoria che è composta dal magistero ecclesiale, ma se ai vescovi tutto questo sta bene e non reagiscono, pensi davvero che noi si possa fare qualcosa?
    Infine credo che tu possa aver ragione quando dici che molta gente nel Cammino ci sta che è inconsapevole, ma devi anche comprendere che sono persone che stanno bene così, io che comincio a starci stretto non mi voglio assumere nessuna responsabilità di giudizio, mi soffermo invece sulle problematiche che compongono quello che tu hai definito un "svegliarsi" e davvero non so se è un dono di questi tempi! Davvero è un dono di Dio svegliarsi e non capire più dove ti trovi e scoprire che vivi all'interno di una chiesa che in pratica agisce lontano dal suo stesso magistero? Davvero è un dono svegliarsi e trovarsi in una chiesa nella quale è più importante il fattore comunitario, lo stare bene in comunità e lasciare fuori tutto il resto del mondo? Ma allora quando realizziamo davvero la comunione ecclesiale?

    Ma tutto questo non è un problema esclusivo del Cammino, esso riflette come tu stessa hai fatto notare, una falsa interpretazione del Concilio contro la quale il Papa cerca di portare dei rimedi, ma chi lo ascolta? Se i primi a far finta di non sentire sono i vescovi e i sacerdoti come il mio buon parroco che per l'inginocchiatoio invece di prendere l'iniziativa dice "aspetto che me lo dica il vescovo" e il vescovo non lo farà mai, come pensate di poter voi da qui cambiare le cose se non ci riesce neppure il Papa?
    Non è allora forse meglio restare nella propria sfera comunitaria e cercare di andare avanti combattendo nella quotidianità i tanti problemi legati alla cultura anticristiana del nostro tempo e magari pensare dopo alle Norme varie?
    Non fraintendermi, anche le mie domande sono delle provocazioni, si fondano sulla praticità di una vita quotidiana che non ti regala nulla e che tendendo a scristianizzare tutto, induce a pensare che forse qualche volta è meglio poco che nulla, in sostanza ti porto il pensare comune a molti che vivono e vogliono vivere la mediocrità della vita cristiana, senza farsi carico di problemi più grandi di loro anche perchè ingestibili ed irrisolvibili.


    Mi rendo conto di aver scritto molto e me ne scuso.
    Ti ringrazio per i contatti che mi hai lasciato, domani sono in partenza per lavoro, se il lavoro che devo fare andrà in porto ci rileggiamo presto,altrimenti per la prossima settimana.

    Nella pace di Cristo, Manuele"

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  3. Risposte di Mic, rispettivamente, al primo e secondo post di Manuele:

    Ringrazio Manuele e Caterina e il Signore che sta guidando entrambi: ha detto bene tante cose Caterina, ma soprattutto che questa capacità di 'vedere' mostrata da Manuele è un dono... il problema è che normalmente non si può 'combattere' all'interno del cammino, perché di solito questi 'doni' vengono isolati e vanificati.

    Penso che Manuele sia riuscito, non so come, ad andare un po' più in là degli altri... è arrivato perfino con i suoi catechisti all'Ufficio Liturgico del Vicariato. Ebbene, il risultato qual è? I catechisti si ostinano a "non voler ascoltare", evidentemente il Parroco non ha voce in capitolo riguardo al Cammino e lui stesso non mostra una 'sensibilità liturgica' in sintonia con quella del Papa che è quella della Tradizione sana della Chiesa... e allora le cose rimangono tali e quali nonostante i Papi (abbiamo citato negli ultimi thread molte direttive rivolte direttamente al Cnc) e - da ultimo - l'Ufficio Liturgico... e tutti sappiamo bene il perché. Gli unici che sembrano non saperlo sono i veri responsabili a vari livelli...

    C'è un'altra cosa detta da Manuele che mi colpisce: che sono tanti quelli come lui che riescono a 'vedere'... e allora come mai le cose nel Cammino non cambiano? Perché i loro formatori sono teleguidati e perché la struttura del cammino è rigida e verticistica e nessun correttivo messo in atto dalla Chiesa è riuscito finora ad incrinarne neppure una virgola...
    Solo il Signore e le anime che 'ascoltano' Lui e Lui solo possono, eventualmente riunendosi - uscendo fuori con coraggio, perché da soli è impossibile - parlare e tentar di risolvere il grande inganno... se davero siete tanti, venite fuori e verremo allo scoperto anche noi, per il bene di tanti, per il bene di tutti... realisticamente non ci credo molto, ma se il Signore vorrà sarà Lui a farci 'vedere' come e a renderlo possibile
    ___________________
    mi stanno facendo scoprire un volto della Chiesa a me fino ad oggi sconosciuto, è come aver vissuto per tutti questi anni in un mondo parallelo, in una chiesa parallela ma questo anche prima che entrassi nel Cammino.
    Il resto è attualità.

    E' come se esistesse una Chiesa teorica ed una chiesa la cui pratica però non corrisponde alla teoria, il Papa dice delle cose, e nelle parrocchie si fa altro, chiedo ai miei catechisti perchè non si fa quello che il Papa dice e mi rispondono che "noi abbiamo l'approvazione per agire diversamente", chiedo spiegazioni anche al mio parroco e lui mi risponde di non farmi troppe domande, ma di andare avanti come abbiamo sempre fatto: ma allora il Papa quando parla, a chi parla?


    caro Manuele,
    hai perfettamente centrato, con la tua sincera chiara testimonianza il cuore del problema... l'esperienza e lo sconcerto riferiti non solo al cammmino ma anche a buona parte del 'resto' della Chiesa che tu esprimi così sentitamente , sono esattamente i nostri.
    Tuttavia, nel Cammino, abbiamo riscontrato ALTRI aspetti problematici che forse la tua permanenza finora non ti ha fatto scoprire. In ogni caso lo stesso 'strapotere' dei catechisti e il fatto di non poter fare domande qualcosa potrebbero già dirti: il Signore ci ha donato, insieme alla libertà e alla volontà, anche la ragione e ci chiede di esercitarla e di non delegare a nessuno - per quanto possa essere o ritenersi illuminato - questi preziosissimi doni, che vanno esercitati nel personale particolarissimo rapporto con Lui nella Fede, da cui dipende strettamente il tipo di rapporto che sviluppiamo e abbiamo con noi stessi, con il mondo, con gli altri...

    Io credo nella chiesa che pratica una difformità dalla teoria che è composta dal magistero ecclesiale, ma se ai vescovi tutto questo sta bene e non reagiscono, pensi davvero che noi si possa fare qualcosa?

    qui c'è tutta la nostra impotenza, ma anche la gravità della situazione: ed è per questo, Manuele, che non abbiamo smesso né di interrogarci né di fare informazione

    Non è allora forse meglio restare nella propria sfera comunitaria e cercare di andare avanti combattendo nella quotidianità i tanti problemi legati alla cultura anticristiana del nostro tempo e magari pensare dopo alle Norme varie?

    so di dire una cosa molto forte, ma che rischia di essere annullata da qualla sorta di 'attaccamento' che il Cammino sa generare molto bene - e più passa il tempo più si rinforza -

    Ebbene, è vero che la cultura del mondo è anticristiana, ma alla fine lo è anche il cammino, perché non trasmette il VERO cristianesimo, anche se un certo percorso può aver provocato effetti positivi riguardo ad un modo più impegnato e serio di vivere la fede... è per questo motivo che, ai tanti che ci hanno detto: "smettetela perché il cammino non sarà ortodosso, ma almeno è un rimedio alla scristianizzazione", abbiamo risposto che non è accettabile un rimedio peggiore del male...
    e la nostra esigenza di "ortodosssia" non è di natura giuridica, ma nasce dalla consapevolezza che lo storpiamento delle verità di fede che abbiamo ampiamente riscontrato e dimostrato, alla fine, produce una spiritualità DIVERSA e non propriamente cristiana né tantomeno cattolica

    RispondiElimina
  4. le risposte di Strl:

    x Manuele
    Caro fratello,
    per la mia esperienza il tuo combattimento diverrà intensissimo...
    Difficilmente riuscirai a far cambiare direzione ai tuoi catechisti (ma non per questo devi mollare, se ce la fai...) e rischi anche, purtroppo, di essere messo in un angolo dalla tua stessa comunità che ti vedrà come un ribelle.
    Il tuo spirito comunque è quello giusto, coraggio!
    Ti volevo chiedere quanti anni di cammino hai?

    Se qualche neocatecumenale entrando qui, minimizzasse questi problemi, o è in mala fede, oppure vive su un altro pianeta, a meno che non sia un perdi tempo con la voglia di mettere in pessima luce una gran parte del Cammino stesso che anela a dimostrare a sè stesso e agli altri la sua fedeltà al Santo Padre ed alla Chiesa.

    No. Non penso che siano in malafede ma che vivono in un altro pianeta... cioè sono zombificati. E non è una espressione così per dire! Ti assicuro che ne conosco centinaia a cui potresti parlar male della moglie, figli, madre etc. e prenderebbero il tutto come "accettabile", ma guai a parlare di qualche cosa che non va nel CNC!
    E' per questo che ti chiedo quanti anni di cammino hai? Perché mi sorprenderebbe moltissimo scoprirti così equilibrato dopo molti anni...
    ciao
    ­­­­­________________________
    x Manuele
    Ho letto con grande interesse e piacere la tua email. La mia impressione è che tu abbia preso il meglio del CN. Non so per quale motivo ma le esasperazioni ti sono scivolate sopra. Non so a che punto del CN sei, anche se in 13 anni dovresti essere circa alla traditio; fammi sapere.

    Pero' le risposte che ti hanno dato i Catechisti sono le tipiche che si possono sintetizzare in: "non sono affari tuoi! Noi abbiamo ragione e tu ti sbagli! O ti fidi di noi o non ti fidi!".
    Il che, per le persone (i tuoi fratelli di CN che sentono) molto più impregnate, magari integraliste creerà una grossa frattura nei tuoi confronti (storia già vista e vissuta... sigh).
    Non per niente mi hai fatto un elenco

    Anche gli amici per me si sono divisi, c'è chi mi da dell'esasperato e c'è chi mi compatisce, c'è chi dice che perdo il mio tempo, e c'è chi dice che devo continuare perchè è giunto il momento che il Cammino si adegui alle richieste del Papa.

    in cui su 4 categorie solo 1 è con te.
    Se insisti forse si muoveranno anche i catechisti di livello superiore: se questi dubbi percorreranno buona parte della tua Comunità forse si organizzerà un incontro con i catechisti superiori, tanto per ribadire e rassicurare che non ci sono differenze di comportamento con quanto detto dal Papa.

    Per quanto riguarda i sofferenti che leggi in questo blog, non ti meravigliare! Chi si è più lanciato nel CN, credendo nello spirito buono che tu hai sintetizzato, ha ricevuto, spesso, delle terribili delusioni! Si sono trovati d'avanti al bivio di ricominciare la loro vita da zero o zombificarsi.
    Te, essendo single, giovane, professionista sei, relativamente, poco sbilanciato nel CN e l'ipotesi di andare in contrasto con i tuoi Catechisti non ti spaventa.

    Mettiti nei panni di chi si trova sposato con x figli, con un lavoro precario oppure e' entrato in convento o in seminario e che il tutto è stato fatto sulla fiducia della parola portata dai Catechisti! Pensa che vuol dire andarci in contrasto! Iniziare a credere di essersi appoggiati ciecamente su qualcuno che ti ha fatto credere in un paradiso in terra che non c'è!
    Pensa che significa lo scoprire che c'è un giro di soldi non disinteressato enorme!
    Solo se hanno fatto tutto nella fede in Cristo, nella Chiesa potranno non zombificarsi (e comunque con grosse, grosse sofferenze per motivi affettivi e spesso economici).

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  5. Carissimo Manuele.

    Ti scrivo una lettera aperta, e Caterina ne farà quel che vorrà. Spero riuscirai a leggerla.

    La tua Testimonianza mi ha toccato in prima persona, perchè ho visto chiaramente i problemi che io stesso ho affrontato, seguendo un percorso simile al tuo.

    Quello che mi colpisce della tua ultima lettera sono principalmente due cose. Le SANTE domande che ti poni, e le considerazioni che fai sull'attuale stato di Crisi della Chiesa.

    Vedi Carissimo Fratello mio, tu hai inquadrato perfettamente il problema. Il problema è nella Dottrina della Fede ABBANDONATA.

    La gravità di tanti disastri non è spesso considerata in tutta la sua vastità a causa di una grandissima apostasia. Quella che Giovanni Paolo chiamava apostasia silenziosa.

    Non vi sono più i criteri per discernere, poichè vengono arbitrariamente offuscati.

    Hai 13 anni di Cammino alle spalle, quindi avrai certamente assistito agli Scrutini e ai Passaggi.

    La fonte di grandissimi problemi per molti di noi sono stati proprio questi, che ignorando le fondamenta della nsotra fede, operano esami pubblici di coscienza, da parte di "catechisti" (!!), tali da generare spesso traumi e violenze all'anima di gravissima entità.

    A me è capitato al Passaggio delo Shemà. Ad altri prima. Ad altri dopo. Grazie allo Spirito Santo e al soccorso della Chiesa VERA, ho superato la sofferenza, e ho finalmente risposto alla domanda che anche tu ti poni, ma alla quale dovrai rispondere tu solo, secondo coscienza.

    Che "chiesa" è quella del Cammino? Beh, decisamente quella della "rottura" di cui parla Benedetto, quella "falsa" dello "stravolgimento". Questo però è ciò che ho maturato io, e che non posso imporre a nessuno. Anche se una innegabile "Voglia di aiutare" spesso mi fa essere troppo "eccessivo". Ne chiedo scusa.

    Anche per me, innegabilmente, la risposta è arrivata per mezzo della Sacra Tradizione. E da questa mia esperienza ho maturato che la Vera Soluzione della crisi e dell'apostasia che viviamo risiede nel Sacro Culto, nella Tradizione Viva, nel Sacrificio della Messa. E nel Cuore Immacolato di Maria.

    Quando sono arrivato a questa conclusione, mi sono improvvisamente ricordato del Sogno di Don Bosco. In questo sogno il Santo Vedeva la Barca di Pietro in mezzo ad una bufera infernale. Ma ai lati della Barca vedeva due Colonne, alle quali si Ancorava e si salvava: la Sacra Ostia, ed il Cuore Immacolato.

    Tutto torna. La soluzione della Crisi non risiede negli Uomini, ma nell'Azione del Signore Sacramentato e dall'Intercessione della Madonna! Infatti gli Uomini possono accettare questo ausilio, rendendo così possibile la soluzione della Crisi... Ma se non lo accettano...

    Sono sempre stato convinto anche io, come te, che il CnC avesse una radice comune rispetto alle sovversioni in atto nella Chiesa.

    E' però anche vero che il CnC ha delle peculiarità che negli altri "gruppi" non si trovano facilmente.

    Ha una forte identità totalitaria. Ha una forma innegabilmente esoterica. Ed è costituito PARALLELAMENTE alla Chiesa, usandone il nome per se stesso.

    D'altro canto è proprio ciò che hai verificato tu stesso, ammettendo di aver vissuto in un mondo "parallelo". Proprio come ho fatto io.

    Anche per me, innegabilmente, il 2005 è stato l'anno della svolta.

    Ma devo dire che i miei FORTI dubbi sono iniziati già dal 2002 e dal rilascio degli Statuti provvisori.
    La semplice LETTURA degli Statuti mi metteva davanti al famoso DUALISMO: teoria e pratica! Esse non coincidevano!

    Tra l'altro, i miei dubbi venivano dalla formazione che ricevetti (rinnovata) in preparazione al Sacramento della Cresima. Avvenuto poco prima del mio "ingresso" in Cammino.

    E' proprio il caso di dire che il Dono Di Dio mi ha protetto!

    Ma quello che vorrei farti capire è che il grado di "presa di coscienza" di certi problemi dipende ANCHE dalla formazione ricevuta (ha una parte importantissima). E dalla LIBERTA' in cui si riesce a poter vivere.

    Anche per me si aprì il periodo delle domande. Andai anche io al Vicariato, ma da solo.
    Mi fu spiegato molto. E fui confermato. A differenza della solita retorica dei catechisti, che vedo purtroppo invariata.

    Ma proprio questa retorica manifesta una volontà precisa. Di cui magari loro sono solo "esecutori", ma sempre di volontà precisa si tratta!

    Il ruolo dei Catechisti nel CnC è innegabilmente separato, come del resto dichiari anche tu. Un ruolo gerarchico e verticistico.
    I problemi nel CnC sono ovviamente Teologici, perchè tutto discende da quello. Anche se il CnC più che dichiarare apertamente una propria tologia, la dichiara con i FATTI. Spesso addirittura si professa il contrario di ciò che pratica!

    Ma anche questo è innegabilmente un segnale chiaro di una volontà precisa.

    E anche da questo silente sovvertimento, deriva il diverso "assorbimento" della prassi del Cammino da parte degli associati! Ed è stato per il CnC un buono "scudo".

    Ciò che mi dette grossi problemi fu leggere la Ecclesia de Eucharistia e la Redemptionis.

    Sebbene non siano nominati "gruppi" specifici, caro Manuele la leggevo proprio per noi!!!!!!!!! LA realtà era proprio identica, era quella!

    Se devo dare una "data" del mio distacco dal CnC, ecco la data è di quelle Sante Istruzioni.

    Anche per me, stavolta dal "presbitero" valse il "non è per noi, siamo approvati e indultati".

    Tutto ciò era palesemente falso. Perchè ho scoperto, tra le altre cose, che NON E' ASSOLUTAMENTE VERO che Paolo VI o chi per lui abbia dato "indulti eccezionali" per la "liturgia nc"!

    Infatti, leggendo solo (quindi senza lauree in teologia) lo Statuto Provvisorio, mi accorsi che i riferimenti a questi fantomatici indulti erano SOLO 2 (dicasi DUE!): Spostamento della Pace e Santa Comunione alle due Specie. STOP! BASTA!
    Anzi! Nello Statuto PROVVISORIO si faceva riferimento a documenti degli anni settanta ed ottanta (!!) anche del Culto Divino (presenti anche sul nostro sito), dove si diceva invece l'ESATTO OPPOSTO di ciò che i Catechisti ti hanno detto "per sentito dire" (da Kiko)!

    Il CnC NON HA MAI BENEFICIATO di nessuno "nulla osta", nè scritto nè orale, per la prassi invalsa!

    Infatti, tali nulla Osta, avrebbero dovuto essere CITATI di pontefici e dagli Statuti, soprattutto quanto la prassi si è voluta riportarla a quella "Ordinaria"! Invece, nulla!

    La richiesta fu che il CnC obbedisse alla Norma della Fede UNIVERSALE! Punto.

    Anche in quel caso rimasi molto male dallo squallore politicante del CnC, ai tempo della lettera. "non è per noi, è falsa, è privata, non è agli atti, è un consiglio"...

    Ne ho sentite di tutti i colori!!!
    Ho letto la risposta di Kiko... E peggio che mai.

    Insomma, tutto unito. Era per me e mia moglie una sofferenza atroce proseguire il Cammino... Dopo aver avuto grossi problemi nelle nostre rispettive famiglie..Proprio a causa del Cammino.

    Per cui, il fatto "CnC" assume effettivamente una gravità particolare.

    Ma sicuramente è risolvibile SOLO E SOLTANTO dalla Sacra Tradizione.

    E la tua testimonianza ne è una conferma.

    E' tramite quella che il problema CnC, sebbene peculiare, sarà risolto.

    Una ultima cosa.
    Anche io mi sono chiesto se è davvero "buono" che abbia passato tutte quelle sofferenze, che abbia conosciuto la crisi della Chiesa, che abbia sofferto per Lei e con Lei, che abbia passato i problemi nel CnC..
    Mi sono Chiesto se potevo o dovevo "fare qualcosa", chi ero per farlo, ecc..

    Mi sono chiesto se non fosse stato meglio "rimanere" lì dove stavo... Se tutto questo aveva un senso e se avessi potuto fare qualcosa anche da "dentro"... All'ultima domanda rispose il mio "colloquio finale" con i Catechisti.

    Tu sai bene che c'è una catechesi specifica, in genere al passaggio dello Shemà, dove si tratteggiano le personalità della "comunità tipo"... C'è il Chiacchierone, il mangione, il rompi scatole, l'agitato, l'ansioso, e......... C'è l' "anti-comunità"!
    Ricordi cosa si diceva di questa "figura" dell' "anti-comunità"?

    Io ti auguro tutto il bene del mondo. E ti auguro di riuscire a far presente ciò che è Giusto e Vero, ottenendo con l'aiuto della Madonna qualche risultato.

    Ma è innegabile che, una volta capito e vissuto il dramma, il distacco dal CnC diviene anche fisico! Perchè PERICOLOSO per la salute dell'Anima! E per questo è DOVEROSO!

    Io ti dico, come ho risposto alle domande che mi sono fatto: il monte dei Cristiani è il Calvario!

    Gesù ha detto che la Via per la Verità è stretta e faticosa ed è strettissima anche la Porta da cui passare!

    Per cui, la Verità dà Vita. La menzogna no! E la Vera Vita è data da Gesù, non dalla "agiatezza"!
    Ricordi cosa dissero gli Israeliti dopo essere stati liberati, volgendosi indietro?

    Io pregherò per te, perchè tu non ti volga indietro come stavo per fare io.

    Perchè Dio è Amore. E tu non sei e non sarai mai Solo! Anche se ti sembrerà di esserlo.

    La Chiesa è Viva e forte, anche se è Piccolo Gregge. Ma non è forse quello che ha detto il Divino MAestro?

    Dio ti Benedica.

    Sursum corda
    Habemus ad Dominum

    Stefano

    RispondiElimina
  6. Gentile Mic spero vorrai pubblicare questo post con la stessa sollecitudine con la quale hai pubblicato la mail del fantomatico fratello del Cammino.A mio modo di vedere sbaglia.Secondo lui dovremmo tornare a celebrare la “messa normale”.Ti prego di darmi la possibilità di rispondere dato che si tratta di una chiaramente di errori che noscono dalla scarsa conoscenza.Spero non censurerai questo mio intervento come invece hai fatto sovente. Voglio sperare che chi ha scritto sia realmente un neocatecumeno e si sia reso contoo di quello che ha detto.
    Questo fratello afferma:


    Io sono un neocatecumenale di Roma ed è per me motivo di discussione continua con la coppia dei miei catechisti e il parroco che mi da ragione (in sostanza sostengo ciò che sostiene lei), ma che proprio i miei catechisti non vogliono digerire.In breve sono fra i pochi del mio gruppo che sosteniamo che il Papa ci sta dicendo che dobbiamo ritornare a fare la Messa normale, quella che si celebra nelle parrocchie e che le concessioni che ci sono state date in passato devono restare una tantum, magari per qualche incontro così come è previsto proprio dalle Norme liturgiche che offrono ai gruppi di preghiera, ai ritiri, anche a qualche raduno, di poter celebrare Messa in modo specifico (tra l'altro questo ci è stato confermato dalla segreteria del Vicariato di Roma, ufficio liturgico al quale avevamo sottoposto, con il parroco che non è del Cammino, il problema, e dove appunto i miei catechisti si ostinano a non voler ascoltare.), ma siamo anche i più osteggiati e purtroppo questo non depone poi a favore dei tanti neocatecumenali e gruppi che di tutte queste discussioni, mi creda, non sanno molto

    Punto primo:Secondo questo fratello il Papa ci starebbe chiedendo che dobbiamo tornare a fare la Messa normale,quella che si celebra nelle parrocchie…

    Rispondo:

    Vorrei chiedere a questo fratello dove ha sentito il Santo Padre rivolgere una tale richiesta perché a me non risulta.Ci indichi un documento o pronunciamento nel quale ha sentito il Papa rivolgere chiaramente una tale richiesta.Ricordo inoltre le parole di Giovanni Paolo II°all’approvazione ad experimentum dello Statuto.Il Servo di Dio ricordò che lo Statuto aveva ,tra i suoi scopi,quello di preservare il Cammino nel suo progetto originario che consisteva nelle linee proposte dagli iniziatori.
    Questo lo disse proprio per evitare che il Cammino non subisse cambiamenti arbitrari.Lui in barba a queste parole vorrebbe cambiare ,di fatto,le carte in tavola.Lo Statuto prevede che (art,13 comma 1)che i Neocatecu
    meni celebrino l’Eucarestia domenicale nella piccola comunità,
    dopo i primi vespri della domenica.Questo è quanto previsto dagli Statuti approvati definitivamente ed è quello che si deve fare.Le interpretazioni personali non hanno senso.

    Vorrei inoltre ricordare al fratello che non ha senso parlare di "messe normali".Questo termine riflette scarsa conoscenza delle norme litutgiche.non esistono
    “messe normali”e messe “meno normali”.la Messa ha sempre lo stesso valore e significato a prescindere dal numero e dal posto nel quale si celebra.La Messa in Chiesa non ha più valore di quella celebrata in un salone parocchiale nè è meno importante.
    L'accostamento alle Messe particolari poi è improprio poichè
    lo Statuto afferma chiaramente (art 13 comma 1):”Le celebrazioni del sabato sera fanno parte DELLA PASTORALE LITURGICA DOMENICALE DELLA PAROCCHIA sono aperte anche ad altri fedeli.Ciò significa che la Messa delle comunità Neocatecumenali è uguale alle altre.Non è una Messa minore o speciale da celebrare,secondo lui,una tantum.Questo non lo chiede nessuno è solo un tuo pensiero non quello del Papa.
    Usando il linguaggio del fratello possiamo dire che quelle delle comunità Neocatecumenali sono Messe normali e parrocchiale alle quali possono partecipare tutti.Non ha senso quindi chiedere di non celebrarla per andare ad un'altra che,secondo questo fratello,sarebbe più parrocchiale.
    Invito il fratello a leggere lo Statuto e i documenti del Magistero.Mi dispiace dirlo caro fratello ma ti sbgali di grosso!I tuoi catechisti hanno ragione!
    Oltretutto essi hanno anche la resonsabilità di fare il Cammino secondo le linee degli iniziatori.La stessa
    responsabilità l'ha il parroco che si deve attenere a quanto previsto negli Statuti e non darne una sua interpretazione personale.Lo
    Statuto afferma che l’Eucarestia è essenziale al Neocatecumenato non quindi secondario celebrarla o meno.Nello Statuto si dice
    :”L’Eucarestia è essenziale al Neocatecumenato poiché è un Neocatecumenato post battesimale vissuto in piccole comunità.Se qualcuno non vede positivamente questo tipo di celebrazioni non è detto che dobbiamo snaturare il Cammino per compiacere gli altri. iniziatori.Le interpretazioni personali del Cammino quindi non sono accettabili.

    Il fratello continua

    Se qualche neocatecumenale entrando qui, minimizzasse questi problemi, o è in mala fede, oppure vive su un altro pianeta, a meno che non sia un perdi tempo con la voglia di mettere in pessima luce una gran parte del Cammino stesso che anela a dimostrare a sè stesso e agli altri la sua fedeltà al Santo Padre ed alla Chiesa.
    Le faccio presente che anche nelle parrochie stesse la maggior parte della gente disconosce le Norme che regolano la Liturgia in generale e i fedeli stessi si affidano ai gruppi liturgici che spesso combinano tanti pasticci, ma pochi gridano allo scandalo, tranne quando qualche volta è lo stesso parroco a porre un freno a molti abusi.
    Lo stesso parroco, per esempio, come da lei ricordato, non ha alcuna intenzione di riportare l'inginocchiatoio per la comunione durante la Messa, mi ha risposto: " quando il vescovo mi manderà una circolare allora lo farò

    Anzitutto invito questo fratello a non giudicare gli altri.Lo invito a rileggersi lo Statuto.Eviti di minimizzare lo Statuto e si attenga a ciò che è previsto in questo documento.Stia all'ubbidienza della Chiesa che ha riconosciuto la validità di questo carisma.Più che predicare agli altri la fedeltà al Papa la eserciti lui per favore.Gli ricordo inoltre che l’inginocchiatoio alla comunione non è previsto dal rituale della Messa.Non esiste nessun obbligo di mettere l’inginocchiatoio alla comunione che si può fare anche in piedi.Se conosce le norme liturgiche,come dice,lo dovrebbe sapere.Umiltà per favore!

    RispondiElimina
  7. mic dice
    se davero siete tanti, venite fuori e verremo allo scoperto anche noi, per il bene di tanti, per il bene di tutti.

    noi abbiamo cominciato a venire fuori, riconoscendo quel che c'e' di condivisibile nelle vostre osservazioni.
    La nostra parte la stiamo facendo, ognuno a modo suo, secondo quanto in coscienza riconosce vero. Manuele ha detto quello che pensa. Io ho detto altro e anche altri interventi ho letto di fratelli che riconoscono ALCUNE vostre critiche.

    Quand'e' che "venite fuori" anche voi? Riconoscendo da parte vostra cio' che NON e' giusta critica? Accogliendo quello che c'e' di indiscutibilmente buono? Discernendo un minimo fra i problemi essenziali per la comunione ecclesiale e il becero "fare le pulci"? Dissentendo dai fratelli piu scatenati e deliranti nel farlo?

    Se invece rispondete con affondi simili:

    Ebbene, è vero che la cultura del mondo è anticristiana, ma alla fine lo è anche il cammino, perché non trasmette il VERO cristianesimo
    ...un rimedio peggiore del male alla scristianizzazione...

    non arriveremo MAI a convergenza.

    per inciso amico, gia' rimangiata la promessa di pubblicare tutto? gia' al II post? ieri ho mandato un rispostone che mi era costato 2 ore, ma non lo vedo...

    buona giornata nella Pace di Cristo a tutti
    cristiano

    RispondiElimina
  8. .. in arte... dice:
    (sul resto rispondo più tardi)

    ....
    ...................
    Umiltà per favore!



    kakkio! E con che tono!!!

    RispondiElimina
  9. per inciso amico, gia' rimangiata la promessa di pubblicare tutto? gia' al II post? ieri ho mandato un rispostone che mi era costato 2 ore, ma non lo vedo...

    il tuo rispostone è un esercizio di goliardia, dove non fai altro che riprendere argomenti già discussi, attorcinandoti intorno ad essi... tra l'altro dici che molte incomprensioni derivano dal fatto che io pubblicherei post a distanza di 48 ore... e non mi risulta che ne siano mai passate neppure 18, se qualche volta (del tutto occasionalmente) ritardo ci può essere stato..
    Piuttosto, ora che il server di tiscali non è più in panne, potremo tornare ad una moderazione plurima

    Ne pubblico qui un brano, perché diretto a me e al quale rispondo

    Mic mi chiede se penso che talvolta siate in malafede. Certo che a volte siete in malafede, questo credo che nemmeno tu riesci a negarlo.

    e quando, di grazia, lo avrei ammesso?

    Ma io sono certo che molti di voi sono partiti in buona fede, poi purtroppo uno si fa prendere la mano e Perfino uno come te, sulla cui buona fede di "motore iniziale" ci metto 2 firme, arriva a dire -permettimi- vaccate colossali come il paragone col negazionismo di williamson di chi non riconosce le accuse che voi fate....ma sono certo che non ti sei reso conto di quello che hai detto...

    come vedi sono i soliti batti e ribatti senza costrutto, perché tra l'altro ripeti affermazioni già fatte ed alle quali è stato risposto...
    Parli della mia iniziale buonafede: quindi avrei fatto critiche costruttive sul cammino! ma non si riesce a sapere quali ritieni costruttive (ti è stato esplicitamente chiesto e, oltre a vaghe imprecisate "tendenze", non ne abbiamo saputo nulla)

    Però ti precipiti a dire che la mia malafede è dimostrata dal fatto di aver accostato Williamson al Cammino. Io ho fatto una semplice riflessione che nulla tocca né della sostanza del cammino né di quella della FSSPX...

    In effetti continuo a scandalizzarmi che abbia suscitato un vespaio una dichiarazione di Williamson, che non ha nulla a che vedere con le verità di fede cattoliche né con le ragioni della sua scomunica, mentre non abbia suscitato nessuna reazione da parte di nessuno (giornalista o esponente ecclesiale) la sconcertante intervista di Kiko del 14 giugno sull'eucaristia, tanto per fare un esempio...

    Questa è malafede o logica applicata ai fatti?

    Certo poi quando vedo censurate le risposte solo per la colpa di essere "scomode" e' difficile credere alla buona fede, della gestione del blog.
    Ma credo anche che di tale buona fede iniziale non sia completamente persa ogni traccia. Per questo continuo a scrivere. E a sperare...


    continui a formulare accuse: parli di censura di alcune risposte che definisci "scomode", quando non sono altro che logorroiche e inconcludenti e totalmente devianti dalla discussione del thread del momento (sul quale nel merito non scrivi nemmeno una virgola)... e non tieni in alcun conto i kilometri di risposte che ti sono state pubblicate ed alle quali è stato dato regolare riscontro (che perlatro ti è scivolato addosso senza alcun esito)

    RispondiElimina
  10. Caro Manuele:

    il supercatechista che è intervenuto con l'altisonante nick "G.B.Montini in arte..." ti ha già dato dimostrazione della reazione tipica NC:

    1. forse non sei neppure vero, magari ti abbiamo inventato noi!

    2. ha RESPINTO una per una - in chiave giuridico-statutaria (senza alcun riferimento magisteriale) - le riflessioni tue, quelle di Caterina, di Stefano e tutte le altre

    3. dice esplicitamente: Se qualcuno non vede positivamente questo tipo di celebrazioni
    (fosse pure il Papa!)
    non è detto che dobbiamo snaturare il Cammino per compiacere gli altri. iniziatori.Le interpretazioni personali del Cammino quindi non sono accettabili.
    alquanto apodittico, mi sembra!
    Il Cammino NON SI SNATURA, per NESSUNA RAGIONE!!!

    4. hai notato con che tono arrogante e con QUALI argomenti di ragione (!?) ti richiama all'umiltà???

    5. pensi ancora di poter avere qualche voce in capitolo in un contesto del genere?

    RispondiElimina
  11. Spero che un giono si possa scrivere tranquillamente su questo blog senza temere di essere cestinati solo per le proprie opinioni dissonanti con quelle del gestore.

    Vorrei dire che non sono affatto un super catechista come dice beandosi MIc.Sono solo uno che approfondisce il Magistero della Chiesa.Non mi piace citarlo in modo strumentale e superficiale facendogli quello che non dice.

    Vorrei poi ricordare a Mic che lo Statuto non è un optional che ognuno può interpretare a piacimento.Era mio dovere ricordarlo.Dici che non cito il Magistero ma ti chiedo:Chi ha approvato lo Statuto Kiko?

    In ogni caso non cito i documenti magisteriali per brevità.Le tesi di quel fratello sono sbagliate non perchè le dico io ma proprio i documenti del Magistero a cui tu ti appelli.Avrei potuto citare il Codice di Diritto Canonico,la Lettera Apostolica "Dies Domini" oltre che gli interventi della Congregazione per il Culto Divino.Compresa la lettera
    "privata" del Card.Arinze la quale,ne converrete ,non chiedeva quello che sosteneva il fratello cioè di abbandonare la Messa del sabato sera per andare a quella della parrocchia per dirla con il linguaggio molto approssimativo di quel fratello.Quindi la sua tesi è del tutto campata in aria.Mi chiedo cosa si aspetta che gli risponda la Diocesi di Roma.Se per caso gli desse torto?

    Riguardo la fraternità Pio X° vorrei ricordare a Caterina 63 che ne prendeva le difese quanto segue:

    La fraternità Pio X° non è ancora stata riammessa nella Chiesa.Il ritiro della scomunica è un atto unilaterale di misericordia del Santo Padre che non avvalora nè riconosce gli errori commessi da Mons.Lefebrve.Non li esenta dal riconoscere tutto il Magistero della Chiesa Cattolica.Pertanto se varranno essere accolti a pieno titolo nella Chiesa hanno il dovere di riconoscere il Concilio Vaticano II°.Vorrei ricordare che il fatto che il Vaticano II°non sia un Concilio dogmatico ma pastorale non significa che può essere rifiutato o accettato in parte.Ricordo che quando un Concilio è Ecumenico significa che vi partecipano il Papa con tutti i Vescovi della Chiesa.Pertanto i documenti del Concilio sono espressione vincolante del Magistero a cui ogni fedele deve fare ossequio.Ciò significa che vanno accettati senza discussione.
    Non è accettabile che la fraternità Pio X° voglia intavolare una discussione pretendendone una eventuale revisione.Per fare ciò necessita un altro Concilio.Oltretutto la fraternità Pio X° DEVE ACCETTARE il Magistrero dei Papi Paolo VI°,Giovanni Paolo II°e Benedetto XVI°.Senza questa premessa non sarà possibile nessun pieno ingresso nella Chiesa.In un intervista al TG1 di ieri sera il Card.Camillo Ruini è stato molto chiaro su questo punto.Williams non potrà essere Vescovo cattolico
    perchè negazionista.Verosimilmente quindi sarà ridotto allo stato presbiterale se non addirittura laicale.Il Santo Padre è stato molto chiaro.Quindi la fraternità Pio X°è avvisata-Non è corretto quanto afferma Caterina63.I problemi sollevati dalla fraternità Pio X° non sono solo di carattere disciplinare ma anche dottrinale.Ricordo inoltre che i Lefebrviani non accettano
    il Novus Ordo Missae promulgato con Motu Proprio da Papa Paolo VI°.
    Non accettando quindi un atto del Sommo Pontefice essi sfiorano l'eresia oltre che lo scisma e l'insubordinazione.Nel momento in cui essi riconosceranno il Magistero della Chiesa Cattolica e dei Papi non potranno non riconoscere anche lo Statuto del Cammino Neocatecumenale approvato dal Magistero e la sua prassi liturgica che non è altro che il Novus Ordo Missae con opportuni adattamenti.Mi sembra tutto chiarissimo.

    RispondiElimina
  12. Non accettando quindi un atto del Sommo Pontefice essi sfiorano l'eresia oltre che lo scisma e l'insubordinazione.

    Naturalmente stai parlando della FSSPX. Ma perché questo vale solo per loro e non anche per chi non accetta le direttive di due papi perché non è detto che dobbiamo snaturare il Cammino per compiacere gli altri???

    Mi sembra tutto chiarissimo.

    tutto mooooolto chiaro!

    RispondiElimina
  13. Vorrei poi ricordare a Mic che lo Statuto non è un optional che ognuno può interpretare a piacimento.Era mio dovere ricordarlo.Dici che non cito il Magistero ma ti chiedo:Chi ha approvato lo Statuto Kiko?


    ...Levati quel nome che lo fai rivoltare nella tomba. ^__^

    E' così, dunque? Lo Statuto "non può essere interpretato a piacimento"?

    Benissimo.

    Allora leggiamolo di seguito SENZA INTERPRETARLO A PIACIMENTO!

    Dagli Statuti Definitivi:

    "Art. 13
    [Eucaristia]
    § 1. L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale, vissuto in piccola comunità. L’Eucaristia infatti completa l’iniziazione cristiana.
    § 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli.
    § 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede . Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
    § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e la dignità dei segni liturgici."

    Ed ora Vediamo Le NOTE e i RIFERIMENTI, riguardo la Santa Messa:

    " Cfr. BENEDETTO XVI, Discorso alle Comunità del Cammino Neocatecumenale del 12 gennaio 2006: Notitiae 41 (2005) 554-556; CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera del 1° dicembre 2005: Notitiae 41 (2005) 563-565; Notificazione della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sulle celebrazioni nei gruppi del Cammino Neocatecumenale, in L’Osservatore Romano, 24 dicembre 1988: «la Congregazione consente che tra gli adattamenti previsti dall’Istruzione Actio pastoralis, nn. 6-11, i gruppi del menzionato “Cammino” possano ricevere la comunione sotto le due specie, sempre con pane azzimo, e spostare, “ad experimentum”, il rito della pace dopo la Preghiera universale».
    CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Christus Dominus, 30; cfr. cann. 718-736 C.C.E.O.
    Cfr. art. 20, 1ª e 3ª.
    Cfr. CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la Catechesi, 226-227, 255; can. 774 § 2 C.I.C.; can. 618 C.C.E.O.
    Cfr. Institutio generalis de Liturgia Horarum, 27.
    Normæ universales de anno liturgico et de calendario, 17; cfr. can. 619 C.C.E.O."

    Allora? Vogliamo approfondire SENZA INTERPRETAZIONI A PIACIMENTO? Continuo?

    RispondiElimina
  14. Stephanos78 ha detto...
    Carissimo Manuele.

    Ti scrivo una lettera aperta, e Caterina ne farà quel che vorrà. Spero riuscirai a leggerla.

    **************

    l'ho appena spedita....^___^
    ad ogni modo Manuele ci legge dal Blog....

    faccio presente che nel opiare le risposte, quella richiesta di STRL sull'età di Cammino diManuele egli ha risposto a questi interventi nel secondo messaggio che avete postato qui ^___^

    *********************

    La risposta di Manuele è ricca di contenuti e spunti da approfondire....vedo che Mic e Stephanos hanno già dato un ottimo contributo, spero in serata di aggiungervi qualcosa....non ho ancora avuto modo di peparare la risposta^__^

    RispondiElimina
  15. "Spero che un giono si possa scrivere tranquillamente su questo blog senza temere di essere cestinati solo per le proprie opinioni dissonanti con quelle del gestore."

    esordio gratuitamente e scioccamente polemico che non corrisponde a verità

    RispondiElimina
  16. x G.B.Montini in arte Paolo VI°
    Ma magari fosse rispettato VERAMENTE lo Statuto! Magari! Non chiedo altro!

    RispondiElimina
  17. "Avrei potuto citare il Codice di Diritto Canonico"
    il codice di diritto canonico non prevede nessuna figura che si avvicini all'identità che pretendete darvi

    RispondiElimina
  18. Allora.....innanzi tutto posto la risposta diManuele poi ricpondo anch'io al falso Paolo VI^__^

    il neretto è mio....e come al mssaggio precedente stacco i periodi del disorso che nell'originale è intero...e scusatemi per l'assenza di lettere, spero per lunedì o martedì di cambiare tastiera, questa lavora da tre anni iininterrottamente^__^

    ***************************

    Gentile Caterina,
    non credevo di suscitare così folto vespaio, questo è uno dei motivi perchè non intervengo direttamente sui blog o sui forum, forse l'unica intuizione giusta avuta da Kiko fu quando vietò a tutti noi del Cammino di perdere tempo al computer, il problema è che quelli che poi vi partecipano, mettono zizzania, non sanno condurre un dialogo, scrivono abbondanti fesserie e pretendono anche di essere ascoltati.
    Mi riferisco al fratello del Cammino che chiama me "fantomatico" eppure mi firmo con il mio nome di battesimo, mentre lui resta nel suo anonimato sfruttando il nome di un papa.
    Rammento a questo signore che la malizia alberga nel cuore impuro, eppure avevo scritto che non mi sarei mai permesso di porre dei giudizi, ho solo manifestato dei punti di colloquio con catechisti e il parroco compreso, e definirmi "fantomatico" per aver condiviso dei fatti reali, è disprezzante.

    Come ho scritto nel primo messaggio il neocatecumenale che ignora questi problemi o è in mala fede oppure vive su un altro pianeta o peggio, viene a divertirsi e a mettere zizzania. Lascio sentenziare ai lettori del Blog.
    A causa della lunghezza delle risposte non posso quotare i passi, ma ora proverò a rispondere al fratello neocatecumenale anonimo.

    Lei mi chiede delle prove, la prima prova è la lettera del cardinale Arinze perchè non è privata come lei sostiene, anche il mio parroco mi ha confermato che come è ufficiale la lettera del pontificio dei laici per gli Statuti che non è firmata dal papa, ma solo dal cardinale presidente, così quella del cardinale ha lo stesso valore di ufficialità, tra l'altro l'ufficio del Culto Divino ha giurisdizione sopra quello dei Laici per quanto riguarda il Culto Divino, se è valido lo Statuto allora è valida anche quella lettera, inoltre avendone parlato il papa all'incontro successivo alla lettera, egli stesso confermò che quella lettera era una sua emanazione, la parola del papa è definitiva, altrimenti come il mio parroco ha ripetuto ai miei catechisti, "dovreste portare voi che negate questo, una parola del papa che dica che il Cammino ha un suo rito".

    Lo Statuto non dice nulla su di un rito del Cammino, ma dice che nella Messa ordinaria possiamo ricevere la comunione in piedi e spostare il segno della pace, riguardo alla forma della Messa deve essere quella che si celebra nelle parrocchie.
    Riguardo al termine Messa normale, intendevo dire quello che il papa ha scritto nel documento del motu proprio parlando di Messa ordinaria e di Messa straordinaria che è quella di san Pio V che ho scoperto da poco, ma allora come vede, caro fratello, nella Messa ordinaria c'è il rito detto ambrosiano e c'è il rito romano noi siamo a Roma il rito romano quello che celebra il papa o il parroco, o il suo vicario Vallini. E da quando sto andando alla Messa della domenica mi sto rendendo conto che la Messa del sabato sera della comunità non rispetta affatto le norme, sono cose che sto scoprendo da diversi mesi, se mi rendo conto che ci sono delle disparità, non se la prenda con me che lo faccio notare, come ho spiegato è una discussione di muro contro muro anche con i catechisti della mia comunità, ma lei non può scrivere tutte queste inesattezze in un colpo solo, faccia come ho fatto io l'anno scorso, prenda appuntamento al Vicariato all'ufficio Liturgico e vedrà cosa le risponderanno.

    Ciò che sto scrivendo è frutto di quanto sto imparando non dai forum o da questo blog, ma di persona e parlandone anche con il parroco.
    Le ho fatto inoltre anche un discorso assai più generalizzato.
    Se anche lei riscontrasse acredine in questo blog, si renda conto che il suo atteggiamento e le sue inesattezze in tema liturgico, non fanno altro che inasprire il pacifico confronto che si vorrebbe fare.

    Mi sono rivolto direttamente a Caterina perchè avendola letta anche su un forum più liturgico come oriens e che non tratta di argomento neocatecumenale, ho capito quanto sia generale il problema, sto comprendendo che esiste una Chiesa che emana Norme e scrive il Magistero e c'è una Chiesa che non mette in pratica tutto questo, dentro ci siamo anche noi, caro fratello anonimo.

    Le celebrazioni del Sabato sera sono concesse dappertutto, non solo a noi, e questa concessione è avvenuta prima del Concilio, ma quello che ha detto il papa nella Sacramentum Caritatis è diverso, egli dice:
    " A motivo di questi valori così importanti – per quanto giustamente il sabato sera sin dai Primi Vespri appartenga già alla Domenica e sia permesso adempiere in esso al precetto domenicale – è necessario rammentare che è la domenica in se stessa che merita di essere santificata, perché non finisca per risultare un giorno « vuoto di Dio ».(208)" (n.74), è ovvio che nessuno può contestarci il Sabato sera che fa già parte della domenica, ma è chiaro che il papa sottolinea che è necessario rammentare che è la domenica che merita di essere santificata.

    In questo particolare mi sto affezionando alla domenica da quando aiuto il parroco e mi rendo conto solo da poco tempo che la domenica per me senza la Messa, perde molto della festa. Io credo che il Cammino debba dare in futuro la possibilità a chi vuole di andare alla Messa di domenica, l'obbligo di andare al Sabato sera non l'ha emanato la Chiesa, la Chiesa dice che dal Sabato sera comincia la domenica, ma che è la domenica il giorno del Signore, l'obbligo della Messa è la domenica non il sabato.
    Come vede, caro fratello anonimo è il papa che lo dice, lo stesso Statuto non parla di obbligo della Messa del Sabato sera, ma parla di peculiarità, di carattere che da la fisionomia al Cammino che ha spostato la Messa al Sabato sera, ma non può diventare un obbligo, lo Statuto non lo dice o sbaglio?

    Inoltre mi perdoni, ma lo Statuto deve essere letto, come ogni altro testo, che si accompagni alle direttive della Santa sede, lo ha detto il papa anche questo, lo ha ripetuto all'incontro del 10 gennaio, io c'ero, lei c'era?
    All'uscita dalla Basilica la maggior parte dei fratelli non aveva capito quasi nulla del discorso del papa, il nostro gruppo ne ha cominciato a discutere e notammo subito che il papa aveva fatto dei richiami all'unità ecclesiale, una responsabile di un altro gruppo ha subito aggiunto: "si però il papa non ha detto nulla sulle catechesi che dobbiamo fare nelle parrocchie, ha detto che dobbiamo seguire quello che ci dirà il suo vicario, qui sarà necessario un incontro nazionale, non si capisce più nulla!"

    Lei potrà anche criticarmi per queste cose che dico, ma sbaglia a giudicarmi male, tutti noi che siamo nel Cammino vogliamo il bene stesso di questo e vogliamo al tempo stesso piacere alle richieste del papa, anzi dovremo fare a gara per testimoniare che siamo i primi a fare quello che ci chiede perchè come disse Benedetto XVI nel gennaio del 2006, egli ha fatto scrivere quella lettera per il nostro stesso bene.
    Quella lettera quindi non è privata e non ha perduto effetto.

    Infine non so chi è che la sta preparando così male in tema liturgico, le confesso che non ci capisco molto neppure io, ma almeno mi sforzo di cercare e mi sforzo di capire, non ha senso seminare zizzania e dire cose non vere per difendere il Cammino, non le fa onore e porta discredito allo stesso.
    Per altro si informi presso il seminario Redemptoris Mater di Roma stanno modificando i testi di istruzione e li stanno unificando con quelli degli altri seminari diocesani.
    Le cose stanno cambiando e credo che questo sia un bene, forse sarebbe anche un bene che Kiko con tutta umiltà si cominciasse a mettere da parte facendo come fece Bartolo Longo per il Santuario di Pompei, quando si accorse che c'erano dei problemi, consegnò al papa tutta l'opera che aveva fondato, facendosi da parte e chiedendo al papa istruzioni, il papa allora prese tutta l'opera e la fece diventare di diritto del pontefice facendola gestire dal vescovo e lui è diventato un beato!

    C'è infine un ultimo appunto, il fratello anonimo e neocatecumenale mi dice:
    "Gli ricordo inoltre che l’inginocchiatoio alla comunione non è previsto dal rituale della Messa.Non esiste nessun obbligo di mettere l’inginocchiatoio alla comunione che si può fare anche in piedi.Se conosce le norme liturgiche,come dice,lo dovrebbe sapere.Umiltà per favore!"

    La ringrazio per il richiamo all'umiltà, ciò non toglie che la sua informazione è sbagliata. Quindi secondo lei il papa sta commettendo un abuso per aver rimesso l'inginochiatoio? L'inginocchiatoio è come per la Messa detta san Pio V non è mai stato abrograto, per questo lei non trova scritto che è obbligatorio, c'era e non è mai stato tolto con una norma, ma è stato tolto con degli abusi. Il parroco mi ha spiegato che il dare in piedi la comunione è stata più una questione di opportunità che la Chiesa ha concesso per le lunghe file di fedeli, lui non lo rimette fino a quando non glielo dirà il vescovo e sembra contraddirsi, è una scelta che fa e per me sta sbagliando perchè dovremo cominciare ad imitare il papa, non ha chiesto lui a noi di guardare a Roma quale modello? Lo ha detto quel pomeriggio nella Basilica di san Pietro, ma come ho chiesto nel messaggio anteriore, chi lo ascolta? chi gli obbedisce?
    Non vede che c'è una Chiesa che in teoria dice delle cose e nella pratica, che siamo noi facciamo altre cose?
    L'inginocchiatoio è previsto nelle Norme che insegnano sulla Messa, ma si da anche l'opportunità di riceverla in piedi, così come nella mano o sulla bocca, ma se non rimettiamo gli inginocchiatoi, come faremo ad imparare questa virtù sacramentale?

    Se lei ragiona in questi termini mi fa pensare di essere finito nel posto sbagliato ed in una comunità sbagliata.
    Non tratti così gli altri fratelli che possono rivolgere delle legittime domande.

    Riguardo ai commenti di mic e di Stephanos, li ringrazio, ora non ho molto tempo per rispondere anche a loro comunque condivido gli auguri che mi avete rivolto e l'invito a perseverare nella ricerca.

    Se sarò motivo di disturbo per questi altri fratelli del Cammino, non farò ulteriori interventi, ma ci tengo a specificare che non mi tratterrò per paura o altro, ma solo per non mettere loro in cattiva luce e per non creare zizzania tra di noi, questa è per me, caro fratello anonimo, la pratica dell'umiltà.


    Nella pace di Cristo, Manuele

    *******************************

    Comunico che con Manuele ci siamo sentiti al telofono nel pomeriggio e che continueremo in privato alcuni approfondimenti sulla liturgia.... poichè l'ho messo in contatto con unaltra persona che ne sa più di me^__^

    RispondiElimina
  19. G.B.Montini in arte Paolo VI° ha detto...
    Spero che un giono si possa scrivere tranquillamente su questo blog senza temere di essere cestinati

    **********

    due sono le cose....o scrivete un fiumedi messaggi e alcuni vengono cestinati, oppure vengono tutti pubblicati dal momnto che in ogni vostro intervento c'è sempre questo simpatico avviso di censura eppure tutti leggono ^___^

    ma sorvoliamo....credo che Stephanos e lo stesso Manuele hanno dato sagge risposte sul fiume di cretinate scritte dal falso paolo vi (tutto minuscolo grazie! )^__^

    Che la Letera di Arinze sia PRIVATA dopo che il Papa ne ha parlato in pubblico quale di sua INIZIATIVA è il colmo....chi legge ne prenda atto.....non credo ci sa altro da aggiungere, si continua il disco rotto....

    Poi...falso paolo vi un piacere che è un atto dovuto ad un Papa santo....la fraternità si chiama SAN Pio X....leiomette continuamente il SAN, come mai? lo fa perchè è ignorante e non sa come si chiama questo Papa o le sfugge dalla tastiera come le mie lettere?^__^

    Poi lei dice:

    Il ritiro della scomunica è un atto unilaterale di misericordia del Santo Padre che non avvalora nè riconosce gli errori commessi da Mons.Lefebrve.Non li esenta dal riconoscere tutto il Magistero della Chiesa Cattolica.

    ************************

    me lei c'è o ci fa?
    ERRORI COMMESSI? ma sa di cosa sta parlando almeno?
    Itanto sull'insistenza della MESSA ANTICA mons. Lefebvre AVEVA RAGIONE e il Pap gli ha datoragione con il MP sottolieando che fu un abuso aver tolto ed impedito quella Messa...
    resta dunque da affrontare LA FALSA ERMENEUTICA DEL CONCILIO CHE HA PORTATO ALLA ROTTURA CON IL PASSATO denunciato dallo stesso Benedetto XVI al Discorso alla Curia nel dicembre 2005, se lo vada a rileggere....^__^

    gli errori commessi dalla FFSSPX è di natura DISCIPLINARE NON DOTTRINALE ci arriva si o no?.... se si fossero trattati di errori dottrinali il Papa NON avrebbe potuto revocare lascomunica, ci arriva o no?
    è la seconda volta che glielo spiego ma tant'è....
    ^__^


    e ancora dice:

    Pertanto i documenti del Concilio sono espressione vincolante del Magistero a cui ogni fedele deve fare ossequio.Ciò significa che vanno accettati senza discussione.
    Non è accettabile che la fraternità Pio X° voglia intavolare una discussione pretendendone una eventuale revisione.Per fare ciò necessita un altro Concilio.

    *****************************

    mi dice chi è che la sta informando così distortamente sui fatti?
    guardi, sia umile lei e ASCOLTI COSA DISSE RATZINGER AI VESCOVI CILENI SUL CASO LEFEBVRE E SUL CONCILIO:

    In realtà, l'unico punto che è affermato nell'accordo, secondo Lumen Gentium 25, è il fatto limpido che non tutti i documenti del Concilio hanno la stessa autorità. Per il resto, è stato indicato esplicitamente, nel testo che è stato firmato, che le polemiche pubbliche devono essere evitate e che è richiesto un atteggiamento di rispetto positivo per le decisioni ufficiali e le dichiarazioni.

    È stato concesso, in più, che la Fraternità San Pio X possa presentare alla Santa Sede - la quale si riserva l'esclusivo diritto di decisione - le sue difficoltà particolari rispetto alle interpretazioni delle riforme giuridiche e liturgiche.


    ********

    le basta? ^__^ è Ratzinger che parla....ha letto bene


    secondo Lumen Gentium 25, è il fatto limpido che non tutti i documenti del Concilio hanno la stessa autorità.

    È stato concesso, in più, che la Fraternità San Pio X possa presentare alla Santa Sede - la quale si riserva l'esclusivo diritto di decisione - le sue difficoltà particolari rispetto alle interpretazioni delle riforme giuridiche e liturgiche.


    vuole che glielo ripeto o ha capito?^__^

    e dice ben altro Ratzinger ai Vescovi cileni sul caso lefebvriano, dice:


    Per tutti questi motivi, dobbiamo considerare tutta la questione soprattutto come l'occasione per un esame di coscienza. Dovremmo non avere apura di farci noi stessi domande fondamentali, circa i difetti della vita pastorale della Chiesa, che emergono da questi fatti. Così dovremmo poter offrire un posto all'interno della chiesa a coloro che lo stanno cercando e domandando e riuscire a eliminare ogni ragione per uno scisma. Possiamo rendere tale scisma privo di motivazioni rinnovando le realtà interne della chiesa. Ci sono tre punti, io penso, che è importante considerare.

    Se ci sono molti motivi che potrebbero condurre tantissima gente a cercare un rifugio nella liturgia tradizionale, quello principale è che trovano là conservata la dignità del Sacro.

    Dopo il Concilio, ci sono stati molti preti che hanno elevato deliberatamente la "desacralizzazione" a livello di un programma, sulla pretesa che il nuovo testamento ha abolito il culto del tempio: il velo del tempio che è stato strappato dall'alto al basso al momento della morte di Cristo sulla croce è, secondo certuni, il segno della fine del sacro.


    ripeto....E' RATZINGER CHE PARLAVA DA PREFETTO DELLA CONGREGAZONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE DOPO LA SCOMUNICA ALLA FSSPX....

    e ancora, conclude il discorso di Ratzinger:

    Non intendo ora sviluppare ulteriormente questo aspetto; mi limito sinteticamete a questa conclusione: dobbiamo riacquistare la dimensione del sacro nella liturgia.

    La liturgia non è un festa; non è una riunione con scopo di passare dei momenti sereni. Non importa assolutamente che il parroco si scervelli per farsi venire in mente chissà quali idee o novità ricche di immaginazione. La liturgia è ciò che fa sì che il Dio Tre volte Santo sia presente fra noi; è il roveto ardente; è l'alleanza di Dio con l'uomo in Gesù Cristo, che è morto e di nuovo è tornato alla vita.

    La grandezza della liturgia non sta nel fatto che essa offre un intrattenimento interessante, ma nel rendere tangibile il Totalmente Altro, che noi [da soli] non siamo capaci di evocare. Viene perché vuole.

    In altre parole, l'essenziale nella liturgia è il mistero, che è realizzato nel ritualità comune della Chiesa; tutto il resto lo sminuisce. Alcuni cercano di sperimentarlo secondo una moda vivace, e si trovano ingannati: quando il mistero è trasformato nella distrazione, quando l'attore principale nella liturgia non è il Dio vivente ma il prete o l'animatore liturgico.


    *************************

    come vede, falso paolo vi, lei non solo non conosce nulla della FSSPX= SAN PIO X.....ma non conosce nulla del Concilio, ne di come va applicato...
    ascolti Ratzinger e vedrà anche andremo tutti d'accordo....^__^

    ******************

    l'inginocchiatoio....vedo che Manuee ha risposto...vuole un cnsiglio? compri il libricino pubblicato DALLA LIBRERIA EDITRICE VATICANA si intitola Dominus Est e le spiegherà dove sta la Norma e dove inizia l'abuso.. .^__^
    e rifletta sul perchè il Papa OBBLIGA ALL'INGINOCCHIATOIO A CHI VA A FARE LA COMUNIONE DA LUI....

    se non ci arriva sta messo davvero male...e non insistere con lei srà solo un atto di vera carità e di profonda umiltà...
    ^__^

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  20. Mi collego ora e stavo per 'passare' altri tre post di paolo vi...

    dopo aver letto quel che ha scritto Manuele e il post di Caterina, non me ne voglia paolo vi; ma non li pubblicherò perché, oltre ad alimentare un dialogo tra sordi, ci svierebbero ulteriormente

    RispondiElimina
  21. Ringrazio Manuele per la sua riflessione e testimonianza, così chiara e limpida e mi permetterò di pregare per lui e per quanti, come lui, sono in bilico in una realtà ingannevole e ambigua...
    Anche noi abbiamo vissuto il suo doloroso disorientamento e ringraziamo il Signore che si è fatto ri-trovare nella Sua Chiesa di sempre.
    Sembra che ce ne sia un'altra, Manuele: una nella teoria e una nella prassi, come tu dici; ma la Chiesa è UNA e Santa e anche se non è sempre così ben distinguibile, resta il suo mistero di realtà soprannaturale edificata dallo Spirito di Cristo Signore ed è SOLO da quella che noi attingiamo la Grazia che ci sostiene nell'attuale combattimento con i nemici esterni ed interni.

    Questo vale per i nemici che vediamo così infiltrati all'interno della Chiesa, ma vale anche per quelli che riconosciamo nel nostro intimo e che possiamo vincere proprio solo con l'aiuto della Grazia.

    Buon proseguimento per tutto, Manuele. Mi spiace se il nostro dialogo non potrà continuare.

    Fraternamente, nel Signore!

    RispondiElimina
  22. mic ha detto...
    Mi collego ora e stavo per 'passare' altri tre post di paolo vi...

    dopo aver letto quel che ha scritto Manuele e il post di Caterina, non me ne voglia paolo vi; ma non li pubblicherò perché, oltre ad alimentare un dialogo tra sordi, ci svierebbero ulteriormente

    **************************

    questa volta concordo con la tua scelta al mille per mille^___^
    quando il falso paolo vi risponderà a dovere rispondendo alle domande con documenti alla mano e citazioni del Pontefice magisteriali...e usando un tono dialogante, allora sarà tutta un altra cosa...
    ora ha del materiale sul quale riflettere...e non si parli di censura, un moderatore ha anche la responsabilità di NON seminare ulteriori eresie sulle piattaforme delle quali è responsabile verso innocenti che leggono ^__^

    Invito lo stesso Manuele ad inviarmi ulteriori approfondimenti quando lo riterrà opportuno ....o anche solo per domandare e chiacchierare insieme...^___^

    un Blog non deve diventare il motivo di scontro, al contrario....un blog serve per chiarire i motivi che ci dividono e le incomprensioni a livello comunitario...certo non siamo in grado di affrontare tutto, nè di risolvere i problemi, ma siamo in grado di DIALOGARE.....siamo in grado di offrire spunti di riflessione...siamo in grado anche di ASCOLTARE L'ALTRO.....tutto questo crea le basi per un dialogo costruttivo, tutto il resto è nelle mani di Dio.....

    ^__^

    RispondiElimina
  23. G.B.Montini in arte Paolo VI° ha detto...


    Vorrei dire che non sono affatto un super catechista come dice beandosi MIc.Sono solo uno che approfondisce il Magistero della Chiesa.Non mi piace citarlo in modo strumentale e superficiale facendogli quello che non dice.

    Vorrei poi ricordare a Mic che lo Statuto non è un optional che ognuno può interpretare a piacimento.Era mio dovere ricordarlo.

    *************************

    o bella!!! questa mi era sfuggita^___^
    cos'è la barzelletta di mezzanotte?^__^
    è belo andare a dormire con le faole.....

    Mio caro falso paolovi....dunque lo Statuto non è un opcional e si deve citare alla lettera e applicarlo alla lettera....il Magistero invece LEI LO INTERPRETA A SECONDA DELLO STATUTO.....

    rido per non piangere........__^

    guardi che devefare esattamente il contrario, deveapplicare lo Statuto in base al Magstero, compresa la famosa Lettera di Arinze al punto 5....che è parte integrante di questo MAGISTERO....

    stia bene!

    RispondiElimina
  24. Comunico che con Manuele ci siamo sentiti al telofono nel pomeriggio e che continueremo in privato alcuni approfondimenti sulla liturgia.... poichè l'ho messo in contatto con unaltra persona che ne sa più di me^__^


    allora manuele è definitivamente fritto......

    RispondiElimina
  25. allora manuele è definitivamente fritto......

    Manuele è definitivamente fritto solo se, nelle sua libertà, decide di non lasciare il CN; cosa che nessuno lo ha invitato a fare. Manuele sta solo cercando di capire e approfondire senza bersi acriticamente tutto quello che gli viene propinato. Sara l'esito della sua personale ricerca,mentre nessuno pressione di nessun genere viene esercitata da parte nostra, a farlo decidere.
    Certo che quello che pensiamo appare chiaro ed evidente; ma altrettanto chiaro ed evidente è che ci limitiamo ad esprimerlo e che non lo imponiamo a nessuno

    RispondiElimina
  26. ... e quello che pensiamo acquista peso se qualcuno lo riscontra attendibile, dal momento che siamo quelli che siamo e nel nostro orizzonte non entrano 'tecniche manipolatorie' di nessun tipo; cosa che, invece, nel vostro ambito non avete saputo né sapete neppure riconoscere

    RispondiElimina
  27. G.B.Montini in arte Paolo VI° ha detto...
    Vorrei dire che non sono affatto un super catechista come dice beandosi MIc.Sono solo uno che approfondisce il Magistero della Chiesa.Non mi piace citarlo in modo strumentale e superficiale facendogli quello che non dice.

    Caro G.B.Montini in arte Paolo VI°, tu affermi che sei uno che approfondisce il magistero della Chiesa Cattolica, dato che sei un esperto, prova a spiegarci in maniera esauriente le affermazioni eretiche dei tuoi capi, possibile che ancora non capite?
    Questi tali sono falsi apostoli,
    operai fraudolenti,
    che si mascherano da apostoli di Cristo.
    Ciò non fa meraviglia,
    perché anche satana
    si maschera da angelo di luce.
    Infatti voi, che pur siete saggi,
    sopportate facilmente gli stolti.
    In realtà sopportate chi vi riduce in servitù,
    chi vi divora, chi vi sfrutta,
    chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia.
    Lo dico con vergogna;
    come siamo stati deboli!
    (2Cor 11,13-15.19-2)

    ( Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo). ( Kiko Arguello, annuncio di Quaresima 2008, Spagna )
    E ancora :
    “Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nella Eucaristia cristiana. Forse che Dio ha bisogno del Sangue di Suo Figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio alla maniera degli dèi pagani… Ma le cose non stanno così. Dio, in Cristo, dice San Paolo, stava riconciliando il mondo in noi. Non perché Cristo placa Dio in qualche modo, 4
    ma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; aveva bisogno di dimostraci che anche se ammazzavamo Suo Figlio continuava ad amarci. Dio stava riconciliando il mondo con sé attraverso Gesù Cristo. E‟ il mondo che aveva bisogno di scoprire l‟amore di Dio” (OR, p. 333).
    Queste affermazioni di Kiko sono a dir poco offensive verso la Santità di Dio; proprio per distruggere il peccato, generato dapprima in Lucifero, che con la sua disobbedienza a Dio ha incubato in sé il Male, era ben necessario che venisse versato il Sangue Preziosissimo del suo Figlio, che volontariamente si è offerto Vittima di espiazione per salvare l‟umanità. Era ben necessario che Dio Padre donasse il Suo figlio per la nostra redenzione. Era ben necessario che Gesù Cristo offrisse la sua vita di Verbo Incarnato, per poi riprenderla da Se stesso, affinché venisse lo Spirito Santo sulla Terra a rigenerare nella Vita Eterna l‟umanità che si era perduta per il peccato di Adamo ed Eva, che aveva infestato l„umanità intera. Codesto personaggio che si dice ispirato osa addirittura mettere in discussione la Redenzione operata dal Salvatore, e osa affermare con un‟interpretazione falsa che il Cammino Neocatecumenale è la risposta del Concilio Vaticano II al processo di scristianizzazione del mondo, affermando: La risposta a questa situazione della Chiesa è stato il Concilio Vaticano II. Di fronte al processo di desacralizzazione, scristianizzazione e di crisi di fede, lo Spirito Santo non se n'è rimasto tranquillo, ma ha risposto con il Concilio. Come ha risposto il Concilio a questa situazione? Ad un processo di desacralizzazione, perché si è perduto il senso del culto, perché la liturgia non diceva ormai più nulla prima cosa che ha fatto il Concilio è stato di rinnovare la liturgia e di parlare dei segni che devono essere recuperati. Perché dopo Trento eravamo rimasti con le essenze e le cose astratte ed avevamo perduto il valore dei segni. Il Concilio ha iniziato con un profondo rinnovamento liturgico. Ad un processo di scristianizzazione, perché non siamo stati sufficientemente catechizzati ed avevamo una teologia molto giuridica, il Concilio ha risposto rinnovando la teologia. E non si è parlato più di dogma della Redenzione, ma di Mistero di Pasqua di Gesù, con alle spalle tutto un rinnovamento molto serio fatto dalla Chiesa. (OR, pag. 67 )
    E’ Ancora:
    Ecco come Kiko fa celebrare ancora oggi l‟Eucaristia in tutte le sue comunità : “Il rinnovamento è ripulire da tutto il rivestimento che c‟era, perché il nucleo e il contenuto che era nascosto sia visto in tutto il suo splendore. Così si cominciano a recuperare le cose realmente importanti. “Si sta recuperando l‟assemblea, si abbandonano gli altari laterali e le messe simultanee. Tuttavia non ci sarà una vera assemblea se non sorgeranno comunità che vivano dello Spirito per esultare in comunione. “Si recuperano i segni: si comincia a comunicare con il pane e non con l‟ostia che non sembra più pane, si beve il calice. “Il Concilio Vaticano II ha stabilito che si recuperino i segni in tutta la loro ricchezza di segni. Si recupera l‟abbraccio di pace, nonostante che risulti difficilissimo alla gente dato che non siamo né assemblea né comunità” (OR, p. 327).

    E in conclusione rispondici in maniera teologica a ciò che ha detto quella eretica di Carmen nella convivenza di inizio corso nel Settembre 2008:

    Carmen Hernandez testualmente dice:
    "Noi abbiamo riscoperto un po' l'Eucaristia attraverso il Pesach ebraico (!?), e anche grazie al Concilio abbiamo visto che non si può capire l'Eucaristia senza stare in Egitto nella schiavitù, nella morte e passare al vino, alla risurrezione, alla festa, perché nel deserto non c'è vino.
    "Questo sarà il mio memoriale" :
    "abbiamo riscoperto e sperimentato la risurrezione del Signore attraverso l'Eucaristia, passando dalla morte alla vita. Il sacramento della riconciliazione è importantissimo - dico io - perché l'eucaristia non si celebrerà più nel cielo, mentre questo sacramento è in fondo il Battesimo. "Innalzato sulla croce, Egli versò dal suo fianco sangue ed acqua", L'Eucaristia e il Battesimo. Questo è quello che stiamo portando avanti, l'Iniziazione cristiana. Questo sacramento non è altro che un Battesimo,
    "entrare nella morte dei nostri problemi, come è disceso Gesù Cristo nel Giordano e lo Spirito Santo era su di lui. Allora la celebrazione ebraica dello Yom Kippur, che comprende anche 10 giorni di penitenza prima di arrivare all'assemblea che si veste tutta di vianco - il shabat degli shabat - e ha dovuto mandare a chiedere perdono a Tizio e a Caio, e se non ha ricevuto il perdono ha dovuto dirgli di andare da loro con testimoni e se no lo deve dire alla comunità. Ma non si può andare alla celebrazione se non ha perdonato i fratelli,
    "perché viene a chiedere perdono a Dio. Per questo dirà il Padre Nostro: "Perdona i nostri debiti come noi perdoniamo i nostri debitori".
    "E' importantissimo riscoprire questo sacramento e non si può fare male e in fretta, in due minuti,
    "tanto che Israele ha 10 giorni per arrivare a Yom Kippur
    "Questo tempo di autunno è molto importante perché in questo tempo c'era anche l'intronizzazione del re nel tempio: David, Salomone, e anche altre religioni, anche i faraoni che erano reputati come dei. Dopo l'esilio e la distruzione del tempio e tutto questo il più importante passa ad essere il sacerdote, Caifa, colui che presiede il Kippur. Per andare al Kippur il Sommo sacerdote deve passare tutta la notta vigilato perché non abbia neanche una polluzione notturna,perché non può entrare nel Sancta Sanctorum se ha un peccato, perché all'apparire di Dio - che apparirà - morirebbero tutti. E per questo Israele nonpronunzia mai il nome di Dio, perché pronunsiarlo significa farlo presente e tutti moriremmo, come se entrasse il sole qui, resteremmo tutti morti."
    Pertanto è importantissimo questo sacramento

    E adesso viene il Vangelo secondo Carmen, completamente inventato!
    "L'interessante di Yom Kippur è che nasce la Chiesa in questo giorno (?), perché Gesù Cristo ha lasciato Gerusalemme ed è andato nell'Alta Galilea dove finisce il territorio d'Israele e comincia il mondo pagano. E' molto importante la città di Cesarea di Filippo, Erode fu un grande costruttore e costruì molte cose: Cesarea Marittima e Cesarea di Filippo, dove già c'era un santuario del dio Pan, cioè un paganesimo terribile. Bene, fino a lì arrivò Gesù Cristo, già con miracoli precedenti come quello che fece con la Cananea, che tanto pubblicizzò la guarigione di sua figlia che Cana di Galimea fu la prima sede episcopale d'Oriente.
    Lì arriva Gesù Cristo, dopo aver passato una serie di cose come l'attacco che fannoa gli Apostoli perché prendeno il grano dalle spighe e lo mangiano, dopo aver detto che il tempio cadrà e farà un nuovo tempio... e sarà il motivo per cui lo condannano, perché si fa Dio. Allora Gesù Cristo arriva a Cesarea di Filippo e lì celebra il giorno dello Yom Kippur
    [pura invenzione di Carmen! -ndR]
    "E cosa succede lì? "Chi dice la gente che io sia?", chiede Cristo. E Pietro risponde: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivo", nomina Dio! Nello stesso momento in cui il sommo sacerdote Caifa - Caifa e Cefa sono lo stesso nome - sta pronunciando il nome di Dio nel tempio, sta celebrando Yom Kippur a Gerusalemme, ossia Cristo sta celebrando Yom Kippur fuori del tempio, e formerà la nuova Chiesa: "Tu sei Pietro - Cefa - e su questa pietra edificherò la mia Chiesa".
    "E' molto interessante questo rito, nonostante dopo gli apostoli lo rinnegheranno.
    Sei giorni dopo, o otto giorni a seconda del calendario, cade la festa di sukkot, la grade festa ebrea che riprende tutta la storia d'Israele con luce e con acqua..."
    Nell’attesa che voi Neocatecumeni vi svegliate dal traviamento ti saluto, con il mio vero nome.
    Gianluca Cruccas

    RispondiElimina
  28. ...qualcuno ha scritto al Blog (cambiandosi il nik evidentemente) chiedendo le mie scuse o l'esempio di una carità cateriniana circa il mio usare la frase "falso paolo vi"
    ^__^

    allora, intanto ho immenso piacere che il termine abbia suscitato l'interesse dell'interessato....
    è ovvio che il mio ardire "falso paolo vi" è una legittima provocazione a chi pretende di usare il nome di un Pontefice per fargli dire ciò che non ha detto...

    quanto al mio, Caterina, l'ho già spiegato....NON E' UN NIK è il MIO NOME VERO..^__^..assunto nella Professione laicale domenicana...ergo la minaccia del messaggio di chiamarmi "falsa caterina" non regge...^__^
    perchè io non mi sono mai spacciata per qualcuno che NON sono, non ho usato il nik di altri, e so che l'altro interlocutore NON è Paolo VI...ergo ho davanti a me un "falso paolo vi"....

    se l'interlocutore si è sentito così offeso, gli faccio le mie scuse pubbliche per la sua sensibilità, ma secontinuerà ad usare il nome di Paolo VI per far dire ai Pontefici ciò che non hanno detto e per dire che le parole dl Papa del 12.6.2006 non valgono più, resta un mio legittimo ardire che abbiamo davanti un "falso paolo vi"...

    ^__^

    Ringrazio Katartiko per il ricco contributo che ha dato....^__^

    è segno di un malessere che ha investito i NC qui che intervengono il NON dare alcun contributo al dialogo in corso...ma al contrario continuare in provocazioni sterili per distogliere l'attenzione dai temi e gli argomenti trattati...

    Buona domenica!
    ^__^

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  29. sperando nella mgnanimità di mic vorre irispondere

    x gianluca cruccas

    caro amico scrivimi a jhzlmn@yahoo.it ti risponderò personalmente.Grazie

    al fratello di Roma chiedo di scrivermi a jhzlmn@yahoo.it per chiarirci ma ribadisco che dissento totalmente dalle sue tesi.
    Mi scriva non ho il tempo di rispondergli ora.Ciò che dice a proposito della lettera di Arinze e dello Statuto è sbagliato se mi interpellerà glielo spiegherò.Prego di leggere l'Ordinamento Generale del Messale Romano se troverà l'inginocchiatoio me lo segnali a me non risulta.E' vero che il Papa
    fa mettere l'inginocchiatoio ma non obbliga nessuno a comunicarsi in ginocchio.Il Papa chiede a chi vuole comunicarsi da lui di farlo in ginocchio ma non ha cambiato quanto previsto dal Messale Romano valido per tutta la Chiesa.Quando e se lo cambierà lo faremo.Con tutto il rispetto per il tuop parroco non è vero quello che ha detto a proposito della lettera di Arinze.

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  30. "sperando nella mgnanimità di mic vorre irispondere"

    il solito esordio sterile e gratuito

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  31. x g.b. montini
    "
    Ciò che dice a proposito della lettera di Arinze e dello Statuto è sbagliato se mi interpellerà glielo spiegherò.
    "
    Ma perché non la spieghi a tutti?!
    Questo è il solito comportamento dei catechisti integralisti (e grazie a Dio non sono tutti così) che porta alla rovina il CNC e crea tante e tante sofferenze e divisioni anche nelle stesse Comunità!

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  32. Caro G.B.Montini in arte Paolo VI° non scriverò sulla tua email, ma ti invito a commentare i passi eretici del tuo capo totalmente eretico, che ti ho comunicato attraverso il blog. E’ ora di finirla di nascondersi come avete fatto da quarant’anni, io mi rivolgo a te apertamente senza nomignoli o pseudonimi, ti allego anche un pezzo della lettera che io e la mia fidanzata abbiamo mandato al Santo Padre il 1 ottobre 2007, dove è contenuta la mia esperienza dentro il CN, se avrai la compiacenza di leggere questa testimonianza, (che si trova in maniera completa sul mio sito personale www.mariamadremia.net), ti invito ancora una volta a rispondere, dato che tu dici che studi il magistero della Chiesa Cattolica, se il cammino che tu frequenti è cattolico oppure no. Nell’attesa che tu risponda pubblicamente ti saluto ancora una volta con il mio vero nome.
    Gianluca Cruccas

    mi appresterò a darle la mia testimonianza dei tre anni di vita passati nel Cammino Neocatecumenale, degli abusi liturgici, catechetici e psicologici che costituiscono normale amministrazione quotidiana all’interno della vita di queste comunità, prassi generale di tutto il Cammino e non spiacevoli fenomeni isolati, di cui io sono a conoscenza non per sentito dire ma per averli vissuti in prima persona, sulla mia anima, con inevitabili conseguenze anche nella mia vita. Per ennesima informazione di ciò che a Lei Santità, ne sono certo, è già fin troppo chiaro. (1)Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. (6)Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai. Voi, che rammentate le promesse al Signore, non prendetevi mai riposo (7)e neppure a lui date riposo, finché non abbia ristabilito Gerusalemme e finché non l'abbia resa il vanto della terra.
    Isaia 62
    Un grande peso porto nella mia coscienza e un dolore costante attanaglia il mio cuore, quindi scriverò la mia testimonianza come una confessione, come mai con nessuno in questi due anni ho potuto fare. Perciò mi rivolgo a Lei, Santo Padre, come un figlio ponendomi fra le sue braccia, nella certezza che ho dentro di me che Lei mi ascolterà. (7)Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso.
    Geremia 20
    Il dono da parte di Dio della mia conversione è arrivato nell’Ottobre 2002, dopo trent’anni vissuti nella completa lontananza da parte mia. Non avevo fatto né Prima Confessione, né Prima Comunione, né la Santa Cresima, avevo solo ricevuto il Santo Battesimo il 17 Settembre del 1972, nel giorno delle Stimmate di S. Francesco. Fui seguito praticamente da subito da due sacerdoti, figli spirituali di San Padre Pio, di Terni, di cui uno fu il mio Padre Spirituale e l’altro fu colui che mi preparò sacramentalmente. Dopo tre mesi dalla mia conversione ascoltai le Catechesi, che iniziarono nel Febbraio 2003 con il titolo: “Voi chi dite che Io sia?”, ed entrai nel Cammino Neocatecumenale, precisamente nella Parrocchia di San Valentino di Terni. L’equipe era formata da dieci persone (cinque coppie) ed il Sacerdote Padre Agostino dell’O.F.M., parroco della Parrocchia di Santa Maria della Misericordia. I dieci catechisti provenivano tutti dalla Seconda Comunità Neocatecumenale della suddetta Parrocchia. Durante le catechesi iniziali ci fu dato un questionario con la seguente domanda: “Si può offendere Dio senza offendere allo stesso tempo il prossimo e se stessi?” Io pensai e scrissi che Dio è sempre il principale offeso dal peccato, ma naturalmente i catechisti ci dissero che questa era un’eresia, perché Dio per sua stessa natura non è offendibile e che l’offesa è solo rivolta a se stessi e agli altri; tutto ciò avvenne davanti ai Sacerdoti che non dissero nulla. (Ma è il contrario di ciò che insegna la Sacra scrittura, il Magistero della Chiesa e Giovanni Paolo II che afferma (R. et P. 18) : “ E’ vano sperare che prenda consistenza un senso del peccato nei confronti dell’uomo e dei valori umani, se manca il senso dell’offesa commessa contro Dio, cioè il vero senso del peccato.”) Io contestai la loro affermazione e rifiutai dentro di me la loro spiegazione. Considerando il fatto che ero digiuno da qualsiasi nozione di Catechismo della Chiesa Cattolica, non ebbi la capacità di contestare dottrinalmente la loro affermazione, e tenni il mio pensiero per me. Iniziammo il Cammino in Comunità con un Presbitero (Padre Ennio Laudazi, Carmelitano Scalzo, vice parroco di S. Valentino) come guida e fratello di cammino e, nonostante qualche dubbio, proseguii il percorso in Comunità con molto impegno e perseveranza Accadde che la sera della Vigilia di Pentecoste, io e la mia ragazza fummo invitati da un Sacerdote all’Eucaristia che lui presiedeva per una Comunità del Cammino. Quando arrivammo ci rendemmo conto che la comunità era la famigerata Prima Comunità di Campomicciolo, una delle più anziane di Terni, nota a tutti per la particolare chiusura, difatti in disubbidienza alle norme dello Statuto del Cammino NC, che afferma che tutte le Eucaristie sono tassativamente aperte a chiunque, fummo con vari tentativi invitati ad andarcene, naturalmente questo avvenne davanti al Sacerdote che rimase sbigottito; appena mettemmo i piedi fuori dalla chiesa sbarrarono la porta e chiusero a chiave. Dopo qualche mese feci la Prima Confessione e la Prima Comunione. Durante l’Eucaristia io facevo servizio al cosiddetto altare (quattro tavolini da campeggio), e mi occupavo anche della Purificazione, alla fine dell’Eucaristia, del Calice e del Piatto (patena), che il Sacerdote mai eseguiva, perché nel Cammino NC è prassi che sia fatto dai laici. Un sabato sera, mancando P. Ennio, venne eccezionalmente a celebrare per noi il Parroco. Prima dell’inizio della Celebrazione mi preoccupai di avvertirlo delle parti del Messale che normalmente venivano omesse nelle nostre liturgie, delle varie aggiunte (ambientale, monizioni, risonanze, S. Comunione fatta da seduti, ecc.), ma il parroco guardandomi fisso mi disse: “Ma voi queste cose non le potete fare…” Io rimasi interdetto ed ammutolii… Durante una Purificazione,che stavo eseguendo dopo una Celebrazione Eucaristica, mi resi conto che quello che stavo facendo proprio non lo potevo fare, poi cominciai a realizzare che forse quei “cambiamenti” erano dei veri abusi: cioè che non si recitava il Gloria, né il Credo, che il Sacerdote mai procedeva alla purificazione delle mani durante l’Offertorio (oggi so il perché: siccome la “teologia” neocatecumenale nega il Sacrificio Eucaristico e il pentimento dei propri peccati, come potrebbero sopportare un’invocazione che recita: “Umili e pentiti accoglici o Signore, ti sia gradito il nostro sacrificio che oggi si compie dinanzi a Te” ?) e per lo stesso motivo non pronunciava mai l‟Orate fratres, né l‟Agnus Dei ( E già, perché secondo loro, l’Agnello di Dio non ha tolto nessun peccato del mondo, ma si è limitato a pagarli tutti in anticipo al posto nostro, cosicché noi possiamo continuare a peccare, tanto siamo già salvati!) . Si riceveva la S. Comunione sempre da seduti, con una totale mancanza di rispetto verso Gesù – Eucaristia, difatti durante una Celebrazione Eucaristica , al momento dell’Elevazione, io ed una sorella ci inginocchiammo e il P. Ennio, che ancora aveva le mani alzate col Corpo di Cristo, mi rimproverò aspramente dicendomi: “Che cosa stai facendo là per terra?! Tirati su!” Dopo poco meno di un anno mi resi conto che nella nostra comunità c’era un caso di una persona divorziata e accompagnata, a cui veniva data tranquillamente l’Eucaristia e veniva amministrato il Sacramento della Penitenza, nonostante questa coppia rimanesse sempre nello stesso stato. Chiesi spiegazioni di ciò e mi venne risposto dal responsabile della comunità che si sarebbe provveduto, ma questo avvenne solo dopo un anno, quando questi fratelli si sposarono in Comune. Quando chiesi ragione del perché non si recitava almeno il Gloria, da quel momento si cominciò a dirlo. Dopo circa un anno e mezzo, si rifecero le Catechesi in Parrocchia per rinforzare la comunità. Durante la convivenza per l’ammissione in comunità dei nuovi arrivati (dopo circa due mesi), io contestai al catechista (Diacono) la catechesi sull’Eucarestia, che Lei Santità ben conosce perché contenuta negli “Orientamenti alle equipes dei catechisti per la fase di conversione”, che hanno dovuto consegnare assieme a tutte le altre (circa 3000 pagine) alla “Congregazione per la Dottrina della Fede” già da parecchi anni. Dopo questa convivenza, mi decisi a cercare le catechesi del Cammino Neocatecumenale su Internet e le trovai tutte sino al Secondo Passaggio, trovai anche tante testimonianze e qualche scritto del teologo Passionista Padre Enrico Zoffoli e dei Sacerdoti Elio Marighetto e Gino Conti, che Lei sicuramente conosce molto bene. Cominciai a studiare i Documenti del Magistero della Chiesa in correlazione col Catechismo della Chiesa Cattolica, ma era soprattutto la Parola di Dio che inchiodava le sopraccitate catechesi, come discostanti dal Magistero della Chiesa Cattolica. Nella Comunità rinforzata entrarono anche una coppia di fidanzati già conviventi ed un'altra donna che conviveva con un uomo divorziato (che successivamente ottenne l’annullamento del Matrimonio da parte della Chiesa) ai quali venivano amministrati i sacramenti, (su quest’ultima sorella mi soffermerò successivamente). Dopo non molto tempo si rifecero ancora le catechesi e si formò la Seconda Comunità Neocatecumenale della parrocchia di San Valentino, anche in questa nuova Comunità erano presenti persone divorziate e risposate in Comune,a cui venivano amministrati allegramente i Sacramenti. Partecipare ogni Sabato notte all’Eucaristia era ormai diventato un supplizio. Come accettare di vedere il Corpo e il Sangue di Cristo (realmente presenti) trattati in questo modo? Come accettare di vedere un presbitero della Chiesa Cattolica trattare i Sacramenti (Confessione ed Eucaristia) con tale sfrontatezza? Come accettare di vedere persone provenienti da un ateismo pratico (come ero io) mantenute volontariamente nell’ignoranza, così da aggiungere colpa su colpa? Come accettare il peccato di Sacrilegio congiunto con abusi liturgici di ogni genere? Ormai ero cosciente e mi chiesi: “Come restare zitti?”. Come accettare un tale insegnamento pernicioso? Come stare inerti nel vedere la Misericordia del Signore (nel Sacramento della Confessione) abusata in quel modo, dato che mai niente cambiava? Allora compresi:(8)Ecco io ti do una faccia tosta quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte.(9)Come diamante, più dura della selce ho reso la tua fronte. Non li temere, non impaurirti davanti a loro; sono una genìa di ribelli». (16)Al termine di questi sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d'Israele.(17)Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. (18)Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. (19)Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato. (20)Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. (21)Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato». (Ezechiele 33) Nel mio cuore avevo deciso come comportarmi: per prima cosa parlai col P. Ennio in privato e gli chiesi come era possibile usare dell’Eucaristia in questo modo, mi rispose che non voleva che questi fratelli se ne andassero dalla Comunità e che a furia di dargli l’Eucaristia si sarebbero convertiti. Io allora ribattei che il Corpo e il Sangue del Signore non si potevano trattare ad uso e consumo delle proprie voglie e convinzioni dottrinali personali. Lo esortati a cambiare atteggiamento, nel senso che a queste persone dovevano svegliare la coscienza con ogni sapienza e carità, e che se poi avessero rifiutato la correzione… che se ne andassero pure. Dopo averci parlato vidi che niente cambiava, allora provai per quanto mi era dato durante le celebrazioni della Parola (mercoledì) e dell’Eucaristia (sabato) con le ambientali, con le monizioni della Parola e con le risonanze di svegliare le coscienze, ma anche in questo modo nulla cambiò. Alla penultima convivenza della mia permanenza nel Cammino Neocatecumenale (e dopo aver consegnato un dischetto contenente le Catechesi del Cammino al Sacerdote della Comunità che me ne aveva fatto richiesta, facendomi credere che non le conosceva) parlai apertamente davanti a tutta la comunità, in assenza dei catechisti, in maniera molto decisa ma pacata di tutte le mie perplessità e mi venne proposto di formare una piccola delegazione della nostra Comunità, per andare a parlare con il responsabile regionale dell’Umbria per il Cammino, tale Pino Manzari, naturalmente mai avvenuta. A questo punto, compresi che mi era stato proposto, per farmi stare zitto. La sorella che puliva sempre la Cripta dove celebravamo l’Eucaristia, mi disse che raccoglieva a distanza di due o tre giorni anche grossi pezzi di Pane Consacrato gettati in terra, anche negli angoli. Inoltre era prassi d’insegnamento comune, finita la Celebrazione Eucaristica, portarsi via, a turno, il Calice, il Piatto, i Purificatoi ed il Corporale, per lavarli con calma a casa propria. All’inizio di una Celebrazione, accadde che non trovassi il Calice ed il Piatto, mentre tutti erano già in Cripta; mi misi alla ricerca di essi e li trovai per terra, nel cortile esterno, sotto una panchina, chiusi in una borsa; aprii la borsa e vidi che il Calice e il Piatto contenevano ancora frammenti del Corpo di Cristo e macchie del Suo Sangue che risalivano alla Celebrazione del Sabato precedente. Immediatamente corsi a purificarli. Io stesso, precedentemente a questo evento, una volta portai il Calice ed il Piatto a casa e li tenni per tre giorni senza purificarli. Fui anche testimone, assieme alla mia fidanzata, durante un’ Eucaristia in un'altra Parrocchia di Terni di quanto segue: durante la distribuzione del Calice una sorella bevendo sbadatamente rovesciò una grossa quantità del Sangue di Cristo sui suoi vestiti e per terra davanti a sé. Mentre il Sacerdote continuava tranquillamente la distribuzione e i cantori continuavano i canti, qualcuno asciugò sommariamente il pavimento con un purificatoio lasciandovi evidenti tracce fresche. Dopo la benedizione finale anziché preoccuparsi sollecitamente di completare la rimozione da terra del Sangue di Cristo, cominciarono subito la danza finale, cantando “Tu sei il più bello tra i figli di Adam” e calpestandoLo con i piedi. Io e la mia fidanzata non prendemmo parte alla danza ma, appena terminata, chiedemmo subito un purificatoio e cominciammo, al posto degli ostiari incaricati, a pulire. Mentre pulivamo alcune sorelle si risentirono della nostra iniziativa, dicendo che ci avrebbero pensato poi loro. Tutto questo è la riprova, in base alla loro dottrina perniciosa, del fatto che non credono alla Presenza Reale di Cristo nelle Sacre Specie, sia durante la Celebrazione che dopo, e soprattutto è la conferma dei gravi delitti contro l’Eucaristia che avvengono nelle Comunità Neocatecumenali. In questo periodo ricevetti il Sacramento della Cresima in Sardegna, accompagnato dal mio Padre Spirituale e dal Sacerdote che mi seguiva nella preparazione ai Sacramenti e feci anche il Primo Scrutinio Battesimale nel Cammino Neocatecumenale. Nel frattempo trovai gli scritti del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer (“Vita comune” e “Sequela” – quest‟ultimo rigorosamente riservato ai soli catechisti) ed il Catechismo Olandese, sul quale Kiko affermò di essersi formato a suo tempo ( questo lo asserì in una convivenza che fece a Porto S. Giorgio con gli itineranti, nel 1998, a cui era presente anche la mia fidanzata , in cui disse:”Mi sono preparato sul Catechismo Olandese perché…. perché…beh, perché sì…”). Trovai nei libri di Bonhoeffer la sorgente ispiratrice di tutta la concezione strutturale delle Comunità Neocatecumenali : - dalla frequenza delle celebrazioni settimanali,

    - alla concezione protestante della Confessione secondo cui è la Comunità ( in senso lato “è il fratello” ) che rimette i peccati, cosa che loro attuano subdolamente attraverso il fenomeno - degli scrutini in cui fanno raccontare tutta la propria vita ,peccati compresi, davanti a tutta la comunità;

    - dalla concezione protestante dell’Eucaristia intesa non come Sacrificio (Non sia mai! Il sacrificio è un atto pagano!…) ma solo come cena commemorativa del passaggio da Morte a Vita, piena di allegria e canti e balli; - al modo di concepire i rapporti tra fratelli improntati alla totale mancanza di carità e rispetto, perché siamo finalmente liberi di essere noi stessi, senza ipocrisie bigotte, finalmente liberi di essere i peccatori che siamo…finalmente liberi di vivere la “Comunità dei peccatori”. (Bonhoeffer)

    - dalla struttura della Convivenza Mensile

    - alla prassi delle risonanze e monizioni e ambientali alla Parola, frutto del concetto protestante per cui ognuno può interpretare le Scritture,

    - l’assoluta mancanza di silenzio durante la S. Comunione, per impedire volutamente il Ringraziamento personale, che è considerato un devozionismo sentimentale,

    eccetera, eccetera, eccetera. Lessi poi nel Catechismo Olandese moltissimi dei principi contenuti nelle Catechesi del Cammino che avevo trovato, e cominciai a collegare tante cose… Inoltre notavo un certo spirito vagamente ebraicizzante, che da un po’ l’impressione di tornare all’Israele prima di Cristo: - candelabro ebraico a sette bracci – la minorah – spesso messo in sostituzione del Cero Pasquale,

    - la danza biblica, con quel suo tipico movimento circolare ossessivamente ripetitivo, che mai manca alla fine dell’Eucarestia, proprio in sostituzione del Ringraziamento personale;

    - certi canti realizzati con melodie ebraiche originali o con testi tratti da riti ebraici come brani del Seder Pasquale,

    - certa mala interpretazione della Scrittura secondo cui Dio è causa prima del bene e del male… Dio indurisce i cuori, come col Faraone…(che conduce molti al giudizio su Dio)

    A quel punto mi resi conto di dove stavo, mi resi conto di che tipo di cammino avevo scelto per santificarmi con l’aiuto della Grazia, mi resi conto che ero finito in una realtà “sotterraneamente” protestante, infarcita di ebraismo e travestita da “cattolicesimo”! Tutto questo, Santità,a riprova di quanto Lei disse nell’omelia “Missa pro Eligendo” del Romano Pontefice: Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all'altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all'individualismo radicale; dall'ateismo ad un vago misticismo religioso; dall'agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull'inganno degli uomini, sull'astuzia che tende a trarre nell'errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Feci l’ultima convivenza della mia permanenza nel Cammino Neocatecumenale alla presenza dei catechisti nel Giugno 2005. Qualche settimana prima di quest’ultima convivenza, Padre Ennio Laudazi ricevette la comunicazione del suo trasferimento, con destinazione Ceprano, e pensò bene di partire il giorno prima dell’incontro per evitare qualsiasi tipo di confronto e per non dover spiegare il suo operato. In quest’ultima convivenza, durante la mattina facemmo le lodi, poi i catechisti ci invitarono a fare la “Scrutatio Scripturae” sul passo del Vangelo Lc 15,26: (26)«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”. Passando di citazione in citazione ricevetti come ultima Parola “Geremia 1”; venni colpito da tutto il capitolo e in particolare dai versetti:
    (7)Ma il Signore mi disse:
    «Non dire: Sono giovane , ma và da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò.(8)Non temerli,perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore. (17)Tu, poi, cingiti i fianchi, alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro. (18)Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. (19)Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti». Oracolo del Signore.
    Così compresi che stava per accadere qualcosa di importante: il Signore mi chiamava ad aprire la bocca. Quando nel pomeriggio arrivò il momento del giro di esperienze, tutti fummo a turno interrogati dai catechisti su come stavamo vivendo, fino a quel momento, questo cammino di fede; arrivò il turno della sorella di cui ho accennato sopra (conviveva con un uomo divorziato, il cui precedente matrimonio era stato annullato dalla Chiesa, e con la loro figlia di quattro anni ), a cui il Sacerdote, di propria iniziativa, in linea con la prassi del Cammino, concedeva sempre i Sacramenti. Lei giustificò la sua condizione di vita sostenendo che: il Signore stava ritardando il Matrimonio, perché “induriva il cuore” del suo compagno affinché attraverso l’accettazione di quella croce lei si convertisse. Aggiunse che era cosciente di commettere Sacrilegio (era infatti stata istruita dalla Chiesa in proposito per circa sei anni ), ma che aveva il permesso del Sacerdote, il quale, a suo dire, si prendeva la responsabilità di tutto ciò davanti a Dio. Quando i catechisti le risposero candidamente: “Se il Presbitero ti ha detto così, vai pure avanti…” A quel punto sentii dentro di me ardere un fuoco, presi la parola e mi inserii dicendo alla sorella che se non smetteva di fare sacrilegi rischiava l’Inferno, e che con queste disposizioni di cuore, cioè volendo rimanere nel peccato, a attribuendo alla Volontà di Dio questo stato, il Signore non le avrebbe mai concesso di sposarsi! Poi rivolgendomi ai catechisti li apostrofai dicendo: “ Ma che state facendo? Vi rendete conto che questo è commettere sacrilegio?” Essi risposero :”Sì, lo sappiamo che secondo la Chiesa è Sacrilegio.” Gli contestai pure il fatto di averci “consegnato” il libro di Bonhoeffer “Vita comune”, con grandi e commossi elogi, senza avvisare i fratelli che era il libro di un Protestante, soprattutto in riferimento al capitolo che parla della Remissione dei peccati e li invitai a comprarsi il Catechismo della Chiesa Cattolica e a studiarselo! Dissi che mai la Chiesa Cattolica ci avrebbe consegnato un tale testo per la nostra crescita spirituale. Aggiunsi anche che stavo leggendo il libro “Sequela” dello stesso autore, cosa che li mandò su tutte le furie. A questo punto mi aggredirono tutti insieme accusandomi violentemente di non avere nessuna misericordia per la sorella e di presunzione nei confronti di loro catechisti, permettendomi io , così giovane di cammino, di insegnare a loro. Mi rimproverarono anche di giudicare il Sacerdote, perché in quanto tale i suoi giudizi sono insindacabili. Replicai loro che il Sacerdote aveva chiaramente preso una cantonata, mettendo a rischio la salvezza propria e della sorella. Uno dei catechisti mi contraddisse sostenendo che l’Eucaristia è il Sacramento della Misericordia e che la Chiesa la concede perfino agli indemoniati. Allora io risposi che il Sacramento della Misericordia è la Confessione e che nel caso di questa sorella, quando lei si confessava, probabilmente l’assoluzione non passava, perché non c’era in lei il proposito di cambiare vita. Tutti allora mi gridarono contro scandalizzati, alzai anch’io la voce e dissi ai catechisti:”Voi, che tutti i sabati, ci ponete con tanta superficialità il Corpo del Signore sulle mani, quando comparirete al cospetto di Dio e vi chiederà : - “Che ne avete fatto del Corpo e del Sangue del mio Figlio?” – che cosa gli risponderete?!” Si fece silenzio assoluto. Allora aggiunsi che se questa situazione non si interrompeva non il giorno seguente, ma immediatamente, io rompevo in quel momento la comunione con loro per non essere compartecipe ai loro delitti e che il giorno seguente sarei andato dal Vescovo a denunciarli. Si alzò un catechista e con fare di sfida mi disse: “Vai, vai pure dal Vescovo!” Ma un’altra catechista lo trattenne dicendogli: “Stai zitto, altrimenti ci va davvero.” La sorella che nel frattempo era uscita in lacrime, rientrò e abbracciandomi mi disse in un orecchio :”Aiutami tu…” Non risposi a questa richiesta, pensando - “L’ho appena fatto, sorella…” – e comunque le chiesi perdono per i toni concitati che avevo usato. Questa fu l’ultima volta che andai in Comunità. In quest’ultima convivenza l’equipe era formata da tre coppie: Massimiliano Proietti e Samuela sua moglie (Responsabili dell’equipe), Mauro Castellani e Claudia sua moglie, Paolo Benedetti e Antonella sua moglie. Mancavano le altre due coppie e P. Agostino, che già da tempo avevano abbandonato l’equipe. In quel periodo avevo iniziato il Corso Diocesano per il Ministero di Lettorato e Accolitato (per la Basilica di S. Valentino) e il Discernimento Vocazionale con Monsignor Piergiorgio Brodoloni (attualmente Vicario Episcopale). Mi rivolsi a lui qualche giorno dopo questi fatti affinché mi aiutasse ad incontrare il Vescovo quanto prima. Mi convinse ad esporre a lui il mio problema, assicurandomi che avrebbe provveduto lui a parlare con il Vescovo, dato che lui stesso era il Responsabile Catechistico di tutta l’Umbria, (difatti gli consegnai in un dischetto le Catechesi del Cammino Neocatecumenale, dietro sua richiesta). Mi chiese di informarmi dal Responsabile della zona di Terni per il Cammino, Carlo Giorgini, se il comportamento dei miei catechisti fosse “prassi” di tutto il Cammino oppure no; io accettai ed incontrai questa persona, gli parlai apertamente dei gravi fatti che avvenivano nella mia comunità, rispetto all’amministrazione dei Sacramenti ai conviventi e divorziati, che è Sacrilegio, e lui mi rispose: ”Ah, sì, la Chiesa dice così…” e mi aggiunse anche che se lui fosse stato come me (intransigente) avrebbe dovuto chiudere tutte le sue Comunità, specialmente le più giovani dove i ragazzi fanno un libero uso della sessualità e poi vanno all’Eucarestia e che era prassi di tutto il Cammino NC, a livello mondiale, lasciarli in tale stato fino al Secondo Scrutinio (almeno quattro o cinque anni di Cammino), momento in cui si ritiene opportuno cominciare a svegliare le coscienze. Inoltre lo avvisai che avevo parlato con Don Brodoloni, e lui mi disse: “Dovevi venire prima da noi, perché Don Brodoloni è il più acerrimo nemico del Cammino che abbiamo qui a Terni”. Il cosiddetto acerrimo nemico mi telefonò due giorni dopo, per avere l’informazione che mi aveva chiesto perché, diceva, che quei catechisti andavano fermati; allora gli riferii che Giorgini mi confermava che tutto ciò era prassi generale del Cammino NC. Io incontri personalmente il Monsignore e gli chiesi se avesse riferito il fatto al Vescovo, ma lui mi rispose che dopo essersi consultato con il Segretario del Vescovo (Don Luca Ceccarelli, Responsabile Liturgico diocesano) conclusero che era inutile avvertire il Vescovo il quale, a suo dire, accettava ”cani e porci”. Mi fece intendere che per prudenza non voleva prendere provvedimenti, per timore che “scoppiasse una bomba” e aggiunse che per la risoluzione di tutto il problema neocatecumenale, confidava nell’intervento di questo Papa (cioè Lei, Santo Padre). Me ne andai deluso e chiesi consiglio al mio Padre Spirituale di allora, se fosse opportuno o no insistere per incontrare il Vescovo, ma lui mi rispose di fermarmi. Io obbedii a malincuore. Naturalmente ebbi verso la mia persona delle ritorsioni sotto tutti i punti di vista. Quando incontrai per l’ultima volta Monsignor Brodoloni e compresi che non aveva e non avrebbe mai fatto nulla, gli dissi che in tutta questa storia l’unico “stupido” risultavo io ed aggiunsi che chiunque, avendone l‟autorità, non avrebbe preso posizioni, ne avrebbe poi risposto davanti a Dio. Ci rimase male e ci salutammo. Tanto male rimase che il Mercoledì Santo di quello stesso anno (2005), alla fine della Celebrazione io e la mia ragazza ci avvicinammo al Vescovo per salutarlo e per chiedergli preghiere perché eravamo entrambi sotto discernimento vocazionale. Il Vescovo ci abbracciò, contentissimo, aggiungendo con un sorriso :”Allora, vi aspetto…” Fu allora che Mons. Brodoloni si precipitò trafelato, temendo forse chissà quale cosa stessimo dicendo al Vescovo, interrompendoci, con il pretesto di presentare “questo individuo”, così disse, come uno dei candidati al Lettorato e chiedeva l’autorizzazione a compiere il Rito. Sua Eccellenza rispose sorridendoci: “Fateglielo fare subito.”
    Ma nonostante il parere favorevole del Vescovo, venne ritardato il Rito del Lettorato di oltre un anno, e di conseguenza venni allontanato dal corso di Accolitato (che a tutt’oggi mi viene negato) con varie false motivazioni, una diversa dall’altra. Dopo qualche tempo fui ricercato dai catechisti che volevano “riportarmi all’ovile”, ed io accettai l’incontro. Cercarono di convincermi a rientrare in Comunità, dicendomi che avevo ricevuto da parte di Dio un “dono di conoscenza e predicazione” della Sua Parola, che mancavo tanto ai fratelli,e che la situazione di quella sorella dal punto di vista sacramentale era stata regolarizzata. Immediatamente dopo, uno di loro, affermò che io avevo il diavolo dentro, mi feci una gran risata e risposi a questa persona:” Sei sicuro che non ce l’hai tu?” Divenne tutto rosso di rabbia, si aggrappò alla sedia ed io ebbi la sensazione che stesse per saltarmi addosso. Io chiesi loro qual’era la vera Chiesa Cattolica, quella che aveva precedentemente fermato per sei anni quella sorella, o loro che le avevano permesso di fare come voleva.
    Mi venne incredibilmente risposto: “La vera Chiesa siamo noi.”
    Feci allora notare loro che quando Lei, Santità, era Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, aveva più volte chiamato Kiko per rendere conto delle sue catechesi ed è noto che alcune volte neanche si presentò; io gli dissi:”Adesso che ce lo avete come Papa, che farete?” Non risposero una parola… Io mi rifiutai di rientrare in comunità, perché oltre al discorso sull’Eucaristia e la Confessione, contestai loro che ci avevano fatto il Primo Scrutinio usando i “mamotretos” delle catechesi, che avevano la dicitura: ”Catechesi non corrette” (da me personalmente viste nelle loro mani). Anche in questo caso non ci fu alcuna risposta… Dissi loro chiaramente che la loro dottrina è perniciosa ed eretica e che quelle catechesi andavano buttate in blocco nella spazzatura e per dimostrazione di ciò proposi loro di confrontarle col Catechismo della Chiesa Cattolica, ma mi risero in faccia. Appena usciti, il responsabile mi inseguì e mi chiese perché avessi cercato le catechesi del Cammino , quando è vietato conoscerle in anticipo, perché – diceva – che così mi ero perso il meglio. Gli risposi che l’avevo fatto per sapere con chi avevo a che fare, e che ora lo sapevo. Successivamente, con l’arrivo dei nuovi parroci a S. Valentino, la mia ex comunità fu trasferita in blocco alla Parrocchia di Santa Maria della Misericordia. Ho parlato di questi delitti anche all’allora Vicario del Vescovo, Monsignor Antonio Maniero, che molto freddamente mi ringraziò, ma a tutt’oggi dopo due anni tutto tace. Tengo a ribadire l’assoluta estraneità di Monsignor Vescovo dai fatti da me elencati, perché mai informato da me, che per obbedienza ho taciuto fino ad oggi, ne’ dai suoi collaboratori che hanno debitamente deciso di tenerlo all’oscuro di tutto. Al termine di questa mia testimonianza – confessione, si adempie con certezza la Parola del profeta Ezechiele: (23)Mi fu rivolta questa parola del Signore: (24)«Figlio dell'uomo, dì a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. (25)Dentro di essa i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. (26)I suoi sacerdoti violano la mia legge, profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. (27)I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni.(28)I suoi profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e oracoli fallaci e vanno dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. (29)Gli abitanti della campagna commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni diritto. (30)Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l'ho trovato. (31)Io rovescerò su di essi il mio sdegno: li consumerò con il fuoco della mia collera: la loro condotta farò ricadere sulle loro teste». Oracolo del Signore Dio. (Ez 22)

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