mercoledì 12 gennaio 2011

Anno Nuovo, pressanti interrogativi antichi…

"Ogni vero riformatore – scrive il Papa – è un obbediente della fede: non si muove in maniera arbitraria, né si arroga alcuna discrezionalità sul rito; non è il padrone, ma il custode del tesoro istituito dal Signore e a noi affidato.

La Chiesa intera è presente in ogni liturgia: aderire alla sua forma è condizione di autenticità di ciò che si celebra".
(Dal messaggio di Benedetto XVI ai vescovi alla vigilia dell'assemblea del novembre scorso ad Assisi per la presentazione del nuovo messale) .

Ricordiamo anche la magistrale Catechesi di Benedetto XVI in S. Giovanni Laterano il 15 giugno 2010: «La Santa Messa, celebrata nel rispetto delle norme liturgiche e con un’adeguata valorizzazione della ricchezza dei segni e dei gesti, favorisce e promuove la crescita della fede eucaristica. Nella celebrazione eucaristica noi non inventiamo qualcosa, ma entriamo in una realtà che ci precede, anzi che abbraccia cielo e terra e quindi anche passato, futuro e presente. Questa apertura universale, questo incontro con tutti i figli e le figlie di Dio è la grandezza dell’Eucaristia: andiamo incontro alla realtà di Dio presente nel corpo e sangue del Risorto tra di noi. Quindi, le prescrizioni liturgiche dettate dalla Chiesa non sono cose esteriori, ma esprimono concretamente questa realtà della rivelazione del corpo e sangue di Cristo e così la preghiera rivela la fede secondo l’antico principio lex orandi – lex credendi. E per questo possiamo dire che “la migliore catechesi sull’Eucaristia è la stessa Eucaristia ben celebrata” (BENEDETTO XVI, Esort. ap. post-sinod. Sacramentum caritatis, 64). È necessario che nella liturgia emerga con chiarezza la dimensione trascendente, quella del Mistero, dell’incontro con il Divino, che illumina ed eleva anche quella “orizzontale”, ossia il legame di comunione e di solidarietà che esiste fra quanti appartengono alla Chiesa. Infatti, quando prevale quest’ultima non si comprende pienamente la bellezza, la profondità e l’importanza del mistero celebrato.»

Non v'è molto da aggiungere... salvo i nostri ormai antichi dubbi (condivisi da un numero sempre più elevato di persone e di lettori di questo blog) :
  1. E' Arguello, come spesso egli vanta di essere, un "vero riformatore" della catechesi e della missione evangelizzatrice, alle luce di queste lapidarie indicazioni del Sommo Pontefice, o non piuttosto l'arbitrario interprete di una "originale sintesi del cristianesimo" (!?), come nella quarta di copertina di un testo sul cammino presente nelle librerie cattoliche?

  2. Il rito neocatecumenale (e tutta la pseudoteologia da cui esso scaturisce) è intriso o no di " discrezionalità", cioè di arbitrio, che diviene un vero e proprio "abuso liturgico" purtroppo avallato anche dai vescovi che vi partecipano ?

  3. Il rito neocatecumenale che oggettivamente "non aderisce alla forma della liturgia" , ma scaturisce da compromessi, indulti e "mediazioni" (di cui è un vero e proprio campionario lo statuto neocatecumenale) [vedi] possiede veramente tutti i connotati dell' autenticità" (ferma restando la “supplentia ecclesiae”; ma occorrerebbero teologi ben più ferrati di noi per stabilirlo...)?
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Approfittiamo per inserire una conclusione al nostro precedente thread, estraendola dai commenti, che riguarda anche la Liturgia, come pure la dottrina e le prassi anomale, nella misura in cui il cammino comincia a venir messo in discussione da alcuni vescovi successivamente all'approvazione dello Statuto e proprio riferendosi a questo. La nostra posizione critica diventa un po' meno 'scomoda', perché se possono dirlo pretestuosamente a noi in virtù dell'approvazione-grimaldello, non possono certo dire ai Vescovi che "sono fuori dalla Chiesa", dimenticando che l'approvazione di uno Statuto non è un Dogma di fede e pertanto non è necessario dare ad esso l'ossequio della volontà.

La soluzione scelta per le Filippine avrebbe potuto andar bene anche in Giappone, dove i problemi, come ovunque, sono analoghi, verosimilmente. Anche quella, mi sembra, è una soluzione ‘mediata’: ‘salva’ il cammino dalla sospensione, ma lo corregge anche, imponendo delle direttive necessarie se si vuole questa benedetta integrazione. Perché no? Perché tanta prudenza in Giappone? Si rimanda a un ulteriore dialogo tra le parti che certamente porterà ancora sofferenza e travagli d’ogni genere. Chi ci guadagna? Forse la fede dei semplici, che tanto spesso viene chiamata in causa a giustificare mollezze incredibili? O la buona fede dei camminanti? Ma quando mai: è proprio quella invece che ne resta disorientata, finiranno per credere che l’autorità del Vescovo incontra un vistoso limite in quella di Kiko e company. Il solo a guadagnarci è proprio il cn che adesso avrà un pretesto in più alla propria disobbedienza. E useranno il Papa dicendo che è sceso in campo per loro, cosa terribilmente ripugnante oltre che inesatta.

E intanto passa e si rafforza l’idea che il cn è una realtà perfettamente in linea con la chiesa post-conciliare, che è un’idea zeppa di insidie oltre che sbagliata. Cosa sia poi questa chiesa non si sa, la sola cosa chiara è il ‘post’ . Una chiesa biforcuta che si sdoppia e dice e smentisce nello stesso tempo.

Ma per favore, voi che siete lì in prima linea, con l’autorevolezza della vostra fede onesta e coraggiosa, vi prego ditelo e ripetetelo con forza che la Chiesa di Gesù Cristo Signore è una, che il suo 'tripode' è Tradizione-Scrittura-Magistero e che tutto il resto è gramigna, solo gramigna. E’ pula che prima o poi il Vento disperderà. Nel cn la Tradizione è azzerata, schiacciata, sporcata, tradita. E fuori dalla Tradizione non c’è Chiesa, perché su di essa si fonda, fuori dalla Tradizione non c’è salvezza. E forse è proprio la Tradizione autentica e pura ad esser diventata un'Araba Fenice in questo libertinaggio dottrinale e liturgico che dilaga.

34 commenti:

  1. Con questo thread si mette il dito su una piaga molto dolorosa.
    È in effetti dalla consapevolezza di "che cosa " è la Liturgia, è dall`attento ascolto del Magistero sull`Eucaristia, che vengono tutte le domande lancinanti, tutti i perchè:

    Perchè si afferma e riconferma il Magistero e nei fatti lo si sconfessa?
    Perchè con parole belle, forti e chiare si ribadisce la centralità e essenzialità della Liturgia, e non di una liturgia qualunque ma di quella che obbedisce alle norme stabilite dalla Chiesa, e poi si loda un movimento che ha quella "liturgia" creata da un laico?
    Quella "liturgia" che Benedetto XVI ha voluto correggere senza riuscirci?
    Quella "liturgia" che calpesta, devasta la sacra Liturgia cattolica, che ha introdotto segni e simboli non cattolici, che ha stravolto lo spazio liturgico.

    Sì, come si può ricordare e riaffermare la teologia liturgica cattolica , ricordare che la Liturgia è catechesi, riaffermare con forza che LEX ORANDI, LEX CREDENDI e nel contempo lasciare che quella "liturgia" sincretista neocatecumenale continui a deformare le coscienze ?

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  2. Quella "liturgia" che Benedetto XVI ha voluto correggere senza riuscirci?

    quella liturgia, alla quale vescovi e cardinali continuano a partecipare, senza lasciarsi porre interrogativi dai simboli ebraici ben visibili sull'altare al posto della Croce,

    alcuni celebrando con disinvoltura anche il VO (stranissima commistione!), altri ignorandolo o addirittura boicottandolo apertamente...

    è esattamente questa la "chiesa biforcuta" di cui, giustamente, e con dolente efficacia, parla Jonathan

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  3. Aggiungo:

    come si può inviare ad evangelizzare un movimento SAPENDO che NON porterà la Chiesa di Cristo , la Sua Liturgia, la Sua Dottrina, la Sua Tradizione, ma porterà il cammino nc con le sue prassi?

    Eppure questo succede non da oggi, le autorità della Chiesa hanno tollerato che quel movimento diffondesse le sue prassi distorte senza correggerle, hanno tollerato che ovunque nel mondo delle persone siano "catechizzate" con quelle prassi e non attraverso l`insegnamento cattolico, non attraverso la Liturgia cattolica.

    Dov`è la coerenza?

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  4. I neocatecumenali si inventano la liturgia... cioè il loro vitello d'oro!

    Ecco un commento di monsignor Nicola Bux:

    il Cardinal Ratzinger dice nell‘Introduzione allo spirito della liturgia, nel primo capitolo, che la liturgia non c’è se Dio non si mostra, cioè in parole povere, se Egli non rivela il Suo Volto. Anzi nel Gesù di Nazareth ad un certo punto egli dice che la liturgia è la continuazione della Rivelazione, quindi se Dio si mostra, indica chi è e che faccia ha, dice anche come vuole essere adorato, come vuole che Gli si renda culto.

    L’antitesi è la celebre storia del vitello d’oro, cioè dell’uomo che si inventa lui Dio e si inventa lui la liturgia: una danza vuota intorno al vitello d’oro che siamo noi stessi. Dio ha un diritto nell’Antico Testamento, quando disse come doveva essere celebrata la Pasqua, e parlò di prescrizioni e comandamenti. Così è nel Nuovo. In parole povere: la liturgia è indisponibile.


    (mons. Nicola Bux, intervista pubblicata su Rinascimento Sacro)

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  5. Papa Benedetto XVI, il primo giorno del suo pontificato, contro le autocelebrazioni e gli idoli:

    “Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di Lui!”. Dove Lui sta per Gesù Cristo crocifisso e risorto, il grande assente di tante nuove liturgie divenute “danze vuote attorno al vitello d’oro che siamo noi stessi”.

    (la citazione l'ho trovata a questo link)

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  6. Insisto a chiedere che non vengano presi troppo seriamente i comunicati-propaganda del Cammino.

    Già in passato abbiamo dimostrato che per smentire le menzogne neocatecumenali basta guardare i fatti nudi e crudi.

    Esempio: la propaganda neocat deborda nelle agenzie di stampa con il titolo "il Papa invia 500 famiglie neocat in missione".

    Poi invece vai a leggere il discorso del Papa e ti accorgi che lui dice “Cari fratelli e sorelle! Grazie di cuore per questa vostra visita, che mi offre l'opportunità di inviare uno speciale saluto anche agli altri membri del Cammino...”

    Ossia: i neocatecumenali sono andati soltanto in visita, ad autoimporsi un mandato "missionario", in modo da poter dire (falsamente) "il Papa ci manda in missione".

    Ma non è tutto!

    Come ti spieghi che questi eventi siano sempre cifre tonde tonde?

    700 vocazioni sacerdotali! 500 famiglie! 700 vocazioni! 3000 vocazioni missionarie!

    Non pretendo di vedere un "501" o un "499" al posto di quel "500", ma mi pare strano che nel Cammino ci sia bisogno sempre di numeri così precisamente arrotondati. A meno che non siano cifre del tutto inventate.

    Oh, non sono io ad avere questi dubbi: perfino qualche neocatecumenale entusiasta ha mangiato un po' la foglia.

    Per esempio, non so quanti di voi se ne ricordano, l'ineffabile neocatecumenale Caredda rilevava che tra le tante "alzate" c'erano molti bambini e gente che si alzava per scherzo e per far numero. Cito direttamente (la pagina originale è stata fatta poi astutamente scomparire "per motivi tecnici"):

    ...2mila ragazzi e 1200 ragazze, dice Kiko, e per quanto lui abbondi un po' (erano molte centinaia, e probabilmente nell'ordine di un migliaio complessivamente), ciò toglie poco all'importanza di avere di fronte ragazzi e ragazze pronti a cambiare vita, a "donarla interamente al Signore", a diventare preti e suore.

    Certo, fra i tanti che all'appello di Kiko ("Se qualcuno si sente chiamato dal Signore venga qui") si sono "alzati" si notano anche bambini di poco più di sette anni, e facce che danno l'impressione più di scherzare che di fare sul serio...

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  7. Per esempio, non so quanti di voi se ne ricordano, l'ineffabile neocatecumenale Caredda rilevava che...

    strano che sia ricomparsa quella sezione di Korazym che era sparita...

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  8. Già in passato abbiamo dimostrato che per smentire le menzogne neocatecumenali basta guardare i fatti nudi e crudi.

    hai ragione, carissimo, ma purtroppo pare che ce ne accorgiamo solo noi ;)

    ma continueremo a parlarne applicando la 'logica', che viene da Logos...

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  9. Sono riapparsi solo gli articoli del 2008, tutti i precedenti (fra cui quello che ho citato) sono misteriosamente assenti per qualche inconveniente "tecnico"...

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  10. E' piuttosto curioso che un movimento che insiste tanto sul concetto di obbedienza (a Kiko, ai catechisti, ai mariti....) si trovi in così grande difficoltà quando si tratta di obbedire alle semplici indicazioni dettate dal Papa, anche in materia di liturgia.

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  11. si trovi in così grande difficoltà quando si tratta di obbedire alle semplici indicazioni dettate dal Papa, anche in materia di liturgia.

    o anche dai vescovi in materia di pastorale...

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  12. Non dimentico certo lo spettacolo penoso delle "alzate vocazionali" in Portogallo.
    Vamos, adelante, animo gridava un Arguello eccitato e, in mezzo a quella eccitazione e confusione , ecco salire sul palco giovani e bambini e già dopo pochi minuti, e tanti vamos , un Arguello sempre più agitato gridare : sono 800!
    E lo stesso spettacolo ricomincia con le ragazze.
    Ma il più sconcertante è il vedere sullo sfondo di quel palco dei vescovi assistere e dunque legittimare quello spettacolo, dolente non trovo un altro termine per definire ciò che ho visto.
    Potrei anche dire che ho visto la manifestazione di una suggestione collettiva, la manipolazione massiccia delle coscienze di quei giovani che ascoltavano il loro guru, completamente già acquisiti ad ogni parola che usciva dalla sua bocca.
    Vedendo quei giovani e quell`uomo superagitato (evito di parlare della signorina Hernandez) che li manipolava, vedendo quei chierici sorridenti, è la mia coscienza cattolica, è la mia coscienza tout court, è la mia ragione, è il mio semplice buon senso, che erano increduli e sgomenti che ciò potesse succedere nella Chiesa cattolica.

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  13. E' significativo il numero elevatissimo di contatti registrati quotidianamente da questo blog: in media più di mille
    Ieri, ad esempio, sono stati registrati i seguenti accessi:

    Italia 820
    Svizzera 29
    Germania 22
    Brasile 13
    Giappone 13
    Regno Unito 11
    Croazia 11
    Stati Uniti 11
    Spagna 6
    Irlanda 6

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  14. Le chiamate vocazionali più appariscenti sono indubbiamente quelle che hanno luogo nei grandi raduni, dove davvero le persone si alzano a centinaia, spinte dalle esortazioni incalzanti di Kiko. Ma di tutte queste "alzate" quante corrispondono a vere vocazioni? Ho conosciuto alcuni giovani che avevano dato la loro disponibilità ad entrare in seminario, ma dopo un attento esame (da parte di chi, non ho mai ben capito)la loro vocazione non è stata riconosciuta autentica. Questi giovani nel giro di pochissimi anni erano già sposati. Il dubbio che la falsa vocazione sia stata causata dall'esaltazione collettiva è legittimo.
    Le chiamate non vengono effettuate solo per i giovani (maschi e femmine) ma anche per i presbiteri e le famiglie da mandare in missione. Da qualche tempo vengono fatte chiamate anche per le donne nubili, non più giovanissime, destinate a servire i gruppi inviati in missione: una figura riveduta e corretta della perpetua. Un'organizzazione creata sul modello della parrocchia tradizionale nella quale però il ruolo predominante viene svolto da laici.

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  15. Le chiamate non vengono effettuate solo per i giovani (maschi e femmine) ma anche per i presbiteri e le famiglie da mandare in missione. Da qualche tempo vengono fatte chiamate anche per le donne nubili, non più giovanissime

    e anche per le vedove, mi risulta, destinate ad una marea di 'servizi' e di disponibilità al cento per cento gratis et amore Dei, o meglio amore cammini

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  16. Parlando del cammino neocatecumenale,
    non si puo' non criticare le loro invenzioni liturgiche (si, ho detto invenzioni!) la piu' famosa delle quali e' il famoso candelabro a 9 braccia che non ha alcun senso liturgico nè per gli ebrei nè per i cristiani ( ed è il simbolo del cnc! ). Gli ebrei usano infatti il candelabro a 8 braccia al quale si aggiunge un " servitore" per accendere le 8 luci nella festa di Cannuccha', i cristiani simili candelabri non li adoperano proprio. Altrettanto "creative" sono le multiformi spiegazioni neocat: a) Il 9 è il simbolo della evangelizzazione (Kiko) b) il servitore è Cristo ...bla , bla , bla.
    Tali contraffazioni e scopiazzature mal riuscite sono talmente evidenti che anche lo sprovveduto se ne accorge. Si tratta infatti di un ebraismo alla carlona che lascia inorriditi gli stessi ebrei ( vedi Daniel Lifshitz ex-itinerante del cnc).
    Comunque, a mio avviso, la grande pericolosità del cnc e' insita nell'attribuire a dei catechisti o fratelli maggiori delle funzioni che non gli si confanno. Soltanto perchè vengono indottrinati con gli "Orientamenti " di K. Arguello. Tali catechesi , inoltre, nella prassi e nell'esperienza neocat. divengono, in modo piu' esteso una sorta di panacea kikiana di tutti i mali psicologici ed esistenziali dell'umanità. Di fatto costituiscono la base per l'insorgere di patologie psichiche ben definite e di una dipendenza psicologica molto pesante

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  17. Le tue considerazioni, Freedom, sono purtroppo esatte e ancora non si intavede alcun rimedio...
    Tuttavia l'unica 'arma spirituale' che abbiamo è continuare, ognuno nella sua situazione a custodire la fede, pregare e sperare e non trascurare gli strumenti di Grazia che il Signore ci ha donato: i sacramenti, ma quelli autentici, non quelli 'rivisitati' da Kiko & C.!

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  18. Il cammino neocatecumenale si serve del messaggio salvifico di Gesù e lo fa "proprio" nel senso che è strumentalizzato ad uso e consumo del cnc. Il "lontano" che passa una crisi esistenziale, se si avvicina alla Fede mediante il cammino neocat vive questa "sovrapposizione" di significati e fa sua l'equazione Gesù = cammino neocatecumenale. Spesso mi sono chiesto se il cammino non potesse essere una risposta legittima se non necessaria per certe situazioni di vita. Mi sono risposto che non bisogna mischiare indebitamente i problemi esistenziali-psicologici con la spiritualità o meglio con certa "spiritualità" che permette una discrezionalità così ampia per i catechisti, tale da influenzare così pesantemente la vita dei camminanti. Ne va della salute della psiche e dell'anima. Checchè ne dicano le agenzie di stampa neocatecumenali, comunque, i numeri parlano non di un boom ma di un decremento dei neocat....

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  19. comunque caro Freedom, la nostra esperienza ci fa dire che il decremento deriva dal fatto che le persone stanno aprendo gli occhi, molte purtroppo sulla propria pelle, non certo per la vigilanza e la guida dei pastori...

    e, decremento o meno, sono sempre tanti da fare ancora molto molto male alla Chiesa e a tante anime

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  20. Cara Mic,
    spesso mi sento in difficoltà nel rispondere a qualche neocatecumenale in buona fede che parla con entusiasmo del cammino, perchè so che è un entusiasmo sincero e c'è la fede in Gesù. Cerco sempre, in prima istanza l'amore di Gesù e la carità anche se mi rivedo nel candore altrui. Affidiamoci a Gesù +

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  21. Condivido pienamente i sentimenti di Freedom: neanch'io riesco ad essere troppo critica nei confronti del cammino quando ne parlo con i miei ex-fratelli. Sono convinta che il loro amore per Cristo sia del tutto sincero, e ritengo che la vera responsabilità sia di quella parte della Chiesa che appoggia il cammino. Però cerco ugualmente, con la massima dolcezza, di incoraggiarli a guardare quanti meravigliosi esempi di fede esistono al di fuori del cammino.

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  22. ognuno di noi è animato da sincera e grande comprensione nei confronti di tanti 'piccoli' e le nostre critiche sapete bene che non sono nei confronti delle persone in buona fede, ma nei confronti di chi le svia con dottrine e prassi che dire anomale è un eufemismo.

    Mi faccio e vi faccio una domanda: possiamo davvero pensare che chi si ostina pervicacemente a portar avanti i propri progetti e la propria realtà con inganni a menzogne possa devvero portare le persone a Cristo?

    Magari, per un certo periodo molti si ritrovano con la coscienza desta e con molti stimoli motivazionali ed emotivi; ma, se siamo qui è perché abbiamo visto dove porta il tutto e conosciamo anche le sofferenze e la lacerazioni che certi attaccamenti generano...

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  23. Carissimi,
    come ho già detto più volte lasciare una discrezionalita' così ampia ai catechisti di incidere pesantemente sulla vita di chi fa il cammino è una cosa pericolosa. Aggiungo che è tutta la forma mentis di setta del cammino neocatecumenale che mi spaventa. Io sono contro ogni tipo di fondamentalismo ed ecco che il cnc ne rappresenta una forma. Va tutto bene finchè il tuo piccolo universo non collide con i "dogmi" imperanti nel cammino, ma quando si verifica la collisione allora iniziano i grandi problemi individuali, di coppia, familiari ecc.ecc...
    E' chiaro che il condizionamento avviene in maniera direttamente proporzionale alla tua "obbedienza". Più l'adepto si dimostra disponibile ad essere manipolato più diventano forti le ingerenze da parte dei capi. Faccio un esempio: il tuo grande hobby è andare in bicicletta? Diventa un "idolo" da smontare...Magari è il grande amore della tua vita, ma lo devi sacrificare al Moloch del cammino, il vero idolo di tutti gli sprovveduti camminanti...

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  24. Mi permetto di dissentire da Freedom, che stimo infinitamente, quando dice: "Va tutto bene finchè il tuo piccolo universo non collide con i "dogmi" imperanti nel cammino"....non è vero...o meglio...so cosa vuole dire Freeedom..so che sta parlando della pressione dei catechisti, della loro plasmazione sui fratelli (del tipo che se un maschio ha i capelli lunghi se li deve tagliare...per restare sul leggero)
    però so che, probabilbente, quando il tuo piccolo universo va a scontrarsi con quello dei catechisti è la cosa migliore che possa succedere a un NC...c'è almeno la speranza che quella persona esca da quel falso cammino falso cristiano falso cattolico con la forza della ribellione al catechista..e non è vero che "va tutto bene" fino a quel momento...perchè la forza del cammino sta in questo...nella silenziosa e subdola costruzione di una persona silenziosa e asservita alle sue direttive,alle sue bugie,alle sue parole, alle sue opere ed omissioni.Una persona che diventa un involucro da riempire con pensieri e termini e sentimenti e idee che la persona non deve capire che le sono stati impiantati ma deve sentirli suoi.
    Un conflitto con un catechista è la manna da cielo. Potresti anche renderti conto di quello che ti stanno facendo.Di quello che sei diventato accettando silenziosamente tutto il letame sotto forma di petali che ti stavano gettando sopra per riempirti e alla fine renderti un altro ancora all'inteno del cammino, un 1 in più da aggiungere a false statistiche...per avere ancora una volta il piacere di controllarne un altro.
    Un altro ancora uguale agli altri camminanti nel mondo.
    Perchè alla fine sono tutti kikiamente uguali. E nessuno più tra loro riconosce chi è chi. Nessuno più riconosce l'Amore di Dio di farci così meravigliosamente diversi in Lui.

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  25. Mi permetto di dissentire da Freedom, che stimo infinitamente, quando dice: "Va tutto bene finchè il tuo piccolo universo non collide con i "dogmi" imperanti nel cammino"....non è vero...o meglio...so cosa vuole dire Freeedom..so che sta parlando della pressione dei catechisti, della loro plasmazione sui fratelli (del tipo che se un maschio ha i capelli lunghi se li deve tagliare...per restare sul leggero)
    però so che, probabilbente, quando il tuo piccolo universo va a scontrarsi con quello dei catechisti è la cosa migliore che possa succedere a un NC...c'è almeno la speranza che quella persona esca da quel falso cammino falso cristiano falso cattolico con la forza della ribellione al catechista..e non è vero che "va tutto bene" fino a quel momento...perchè la forza del cammino sta in questo...nella silenziosa e subdola costruzione di una persona silenziosa e asservita alle sue direttive,alle sue bugie,alle sue parole, alle sue opere ed omissioni.Una persona che diventa un involucro da riempire con pensieri e termini e sentimenti e idee che la persona non deve capire che le sono stati impiantati ma deve sentirli suoi.
    Un conflitto con un catechista è la manna da cielo. Potresti anche renderti conto di quello che ti stanno facendo.Di quello che sei diventato accettando silenziosamente tutto il letame sotto forma di petali che ti stavano gettando sopra per riempirti e alla fine per renderti un altro, uno in più, all'interno del cammino, un “1” in più da aggiungere a false statistiche...per avere ancora una volta il piacere di controllarne un altro.
    Un altro ancora uguale agli altri camminanti nel mondo.
    Perchè alla fine sono tutti kikianamente uguali. E nessuno più tra loro riconosce chi è chi. Nessuno più riconosce l'Amore di Dio di farci così meravigliosamente diversi in Lui.

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  26. Quanto fa male, lo ripeto ancora e ancora,leggere testimonianze e riflessioni come quelle di Freedom e di preoccupato, fa tanto male sapere che tutto ciò è permesso nella nostra Chiesa, che chi dovrebbe proteggere i piccoli è più interessato ai numeri ed eventualmente alla sua carriera che alla cura delle anime a lui affidate.

    Ma leggete questo articolo e vedrete che non siamo soli, già lo sapevamo ma eccone una conferma.
    Qualcosa si muove, non nel senso voluto dai fondatori del cnc, ma si muove.


    Il protagonismo dei "Cattolici di professione. Si apre una fase decisiva per chiarire il "peso politico" dei vari movimenti nella Chiesa (D'Andrea)

    http://paparatzinger4-blograffaella.blogspot.com/2011/01/il-protagonismo-dei-cattolici-di.html

    Preghiamo affinchè la consapevolezza dei danni che questo movimento causa ai piccoli che credono trovarvi un rifugio sicuro, consapevolezza che GIÀ c`è ma che per diverse ragioni è zittita e inoperante, FINALMENTE operi sul terreno, finalmente esca allo scoperto e renda i pastori FINALMENTE corggiosi o più semplicemente DEGNI del loro compito di pastori di anime.

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  27. Non ho nessuna stima di quel giornalista e di quel giornale.

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  28. ma le cose che dice, Stefano, sono più che esatte...
    del resto il Corsera è un giornale molto connotato anch'esso ed ha fatto un'apologia del cammino di un'enfasi ripugnante, da apparire evidentemente 'commissionata'... tanto più che è apparsa proprio in concomitanza con l'udienza, forzosa quant'altre mai, del Papa

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  29. Perchè Stefano,la tua disistima per quel giornale e per quel giornalista ti spingerebbero forse a dire che ciò che scrive è falso?

    Vale la pena fare un`osservazione di quel tipo per criticare un giornalista che scrive e conferma ciò che noi, e con noi altri su diversi siti e blog, diciamo da tempo?

    Vale la pena screditare un articolo che si può definire rarissimo nei media visto il potere di cui dispone il cnc nei media e non solo cattolici?
    Strano.

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  30. Perché strano, Emma? a me sembra solo onesto, veramente. Di quella onestà intellettuale ( che pperaltro appartiene a tutti qui) che mi piace anche di più quando non 'conviene' esprimerla. Non ti pare?
    Comunque, non è importante, è solo pour parler...

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  31. L`onestà e la sincerità possono starci e ci stanno se poi specifichi e aggiungi che in generale non stimi quel media e quel giornalista, MA che in quel caso particolare non puoi che condividere il contenuto del suo articolo.
    Quella frase senza altre aggiunte tende solo a squalificare l`articolo e noi sappiamo quanto purtroppo invece sia esatto.
    In questo, e solo in questo, trovo strano quel commento lapidario.

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  32. Attenzione: anche a me quel famoso giornalista sta antipatico.

    Ma mi è antipatico perché è parziale: inconsapevolmente o no, fa propaganda ad altri; inconsapevolmente o no, si fa portavoce de facto di un certo cardinale (con le sue idee, quelle positive e quelle non troppo positive).

    Un giornalista "di mestiere" è sempre così: vorrete mica che scriva sempre la verità, cioè quella cosa che rischia di fargli perdere il posto di lavoro e il prestigio finora accumulato?

    Altra nota: un altro giornalista (magari per puro interesse "politico") dà voce a chi ne merita. Nel momento in cui leggo il suo articolo mi dico contento, mi dico magari "come mi è simpatico"... ma in realtà quello che mi interessa è la verità, non è il carattere del giornalista.

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  33. beh, io non conosco né il giornale (ne ho sentito parlare certamente, ma non l'ho mai letto) né il giornalista... ma ciò non mi ha impedito di riconoscere, vedendolo riportato sul blog Raffaella, che ha parlato con serietà e cognizione di causa di tutti i movimenti, dando uno spazio preminente ai neocatecumenali centrato sul Giappone e sappiamo purtroppo con quanto motivo.

    Quanto ai movimenti in genere non faccio di ogni erba un fascio e non esprimo giudizi tranchants per partito preso... della Comunità di S. Egidio conosco l'allergia ai dogmi, dei focolarini le aperture ecumeniche scriteriate, quanto al RNS li trovo molto 'Pentecostali', ma nessuno presenta le peculiarità del cammino nc.

    Non so di quale vescovo parli Tripudio e non mi interessa. Oggi come oggi vedo come si stanmno comportando i cardinali della Curia (Segreteria di Stato in testa) e diversi vescovi diocesani (due a caso: Vallini e Bregantini) e tanto mi basta...

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