lunedì 10 gennaio 2011

Cosa faranno i vescovi giapponesi, dopo essere stati messi sotto torchio in Vaticano?

Partiamo da questa recente comunicazione di un'agenzia di stampa cattolica, già nota per presenze che la qualificano come sostenitrice del cammino nc
http://www.zenit.org/article-25122?l=italian

Il Cammino Neocatecumenale non sarà sospeso in Giappone
Se la notizia è esatta, i vescovi sono costretti a rimangiarsi un provvedimento preso all'unanimità dall'intera Conferenza Episcopale, così come è stato vanificato due anni fa il loro provvedimento, concordato col Papa, della chiusura del seminario di Takamatsu, che in realtà non più chiuso, ma trasferito a Roma un giorno prima della chiusura, col nome Roma/Takamatsu per il Giappone. Ergo, tutto ciò che riguarda il cammino non si tocca, anche se sono dei vescovi a dirlo... Figuriamoci quanto possono contare le nostre povere parole, che non 'toccano' i potenti che non oso definire pastori, ma raggiungono molte anime che vogliono rimanere fedeli al Signore e non al suo simulacro veicolato dal cammino, che con questo si identifica... Comunque anticipo qui quel che sarà poi sviluppato nella conclusione: attenzione a non cascare nel tranello di considerare "notizie" quella che invece è pura propaganda neocatecumenale riversata nelle agenzie di stampa.

Premessa

Ci chiediamo sempre perchè nonostante tutte le cose che sappiamo, il popolo dei fuoriusciti è così silenzioso, tanto che la prossima settimana il Papa invia le famiglie in missione ed è prossima l'apertura di un altro seminario in Italia, a Trieste.

Perchè le proteste non arrivano oltre una certa soglia? Perchè anche i sacerdoti che conoscono i danni del cammino, tacciono? Infatti il problema non riguarda solo i fuoriusciti, ma la Chiesa tutta, che sta subendo, nell'apparente indifferenza se non connivenza di molti, una invasione di dottrine a prassi "altre" senza precedenti.

E' una domanda che ci andiamo ponendo da oltre 4 anni. O meglio ci si domanda talvolta perchè i fuoriusciti non fanno sentire maggiormente la loro voce. Molte persone che conosciamo hanno subito durante gli scrutini delle violazioni inammissibili della loro intimità, sono in terapia e cercano di ricostruirsi. Potrebbero sporgere denuncia, ma non se la sentono, non per il momento.

Non ci si dica che la Congregazione per il Clero, quella per il Culto Divino, la Dottrina della Fede non conoscono gli abusi delle prassi e dei metodi neocat, non ci si venga a dire che le testimonianze non sono arrivate fino a loro. Sappiamo che così non è, le autorità religiose SANNO, eppure TACCIONO.

Non ci poniamo invece la domanda sul perchè le notizie e le testimonianze non arrivano fino al Papa che conosce bene il cnc, che ha voluto, come cardinale, aiutare e tentare di raddrizzare, invano, ma forse oggi come Papa, paradossalmente, è meno informato di prima e crede a ciò che gli viene detto.

CHI ha il potere di annullare tutte le testimonianze?
CHI ha il potere di zittire le coscienze di chi avrebbe qualche scrupolo con questa realtà ecclesiale?
Chi ha il potere di filtrare ciò che arriva al Papa, di cestinare ciò che non deve giungergli?
CHI ha il potere di vanificare e bypassare la volontà del Papa?

Chi è il potente amico e protettore del cammino neocatecumenale in Curia?
C`è bisogno di fare il suo nome? In ogni caso dovremmo parlare di nomi, perché oltre a quello più potente, ce ne sono molti altri...

Quanto al Giappone. Nostre riflessioni...

Ciò che sta succedendo in Giappone con la Conferenza episcopale in corpore sconfessata dal Vaticano mostra solo il potere scandaloso e scioccante di cui gode il cammino neocatecumenale nella Chiesa cattolica.

Le Conferenze episcopali godono ovunque di una grande autonomia, hanno poteri e competenze ben precisi di cui usano in abbondanza e senza che la Santa Sede intervenga; ma attenzione non bisogna toccare il cnc, se si tocca il cnc il loro potere e la loro competenza vengono annullati. STOP!

Leggere l'articolo di Zenit, ci mostra solo chi oggi ha il potere nella Chiesa, se non "ami" il cnc sei condannato al silenzio, o quasi.

Noi di certo non taceremo, ma noi siamo solo dei piccoli senza nessun potere, ciò che è sconcertante è il silenzio, scelto o imposto dall`alto, di chi dovrebbe guidarci.
Povera la nostra Chiesa. Ma, questa, è ancora la nostra Chiesa?
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Le ultime notizie sul cn in Giappone mi hanno lasciata più che sconcertata. Forse per voi, meno ingenui di me, era prevedibile se non scontata, mentre per me questa cosa ha rotto tutti gli argini, da qualunque parte la guardi. Era un’occasione preziosa, quella della vicenda giapponese, per cominciare almeno a portare alla luce ambiguità e inganni del cn, e far chiarezza e pulizia. E invece nulla di fatto, rispediti al mittente. E li manderanno ancora a predicare il loro messia con la barbetta da profeta maledetto…

Cercherò come sempre di sospendere il giudizio, che sarebbe severissimo e senza scampo, ma non farò più i salti mortali con me stessa per tenere al riparo dalla valanga di sgomento quel che fino a ieri mi sembrava intangibile. Sono costretta a prendere le distanze da questa chiesa di palazzo, di congregazioni e uffici, di gemelli ai polsi e chiacchiere in quantità, che però troppo ma troppo spesso dimentica se stessa, quel che è nel cuore del Padrone della Vigna. Madre e Maestra. Un tempo, oggi non più.

La mia fede, piccola ma antica fede, mi fa essere mendicante delle mani di quegli uomini che Dio ha messo da parte per Sé. Perché quelle mani mi danno l’amore di Dio che si fa carne, perdono, sollievo, guarigione, libertà, vita, verità. Senso, infine, di me e del mio esserci hic et nunc. E’ santa la chiesa, dicevo tempo fa, perché mi dà il Santo, e questo continuo a credere. Ma la roccia vera cui approdare è ormai solo nella fede dei maestri di santità di un tempo, quando la Chiesa era maestra e madre e per questo generava testimoni fedeli e santi che ancora oggi seminano la luce di Dio: Teresa d’Avila e Giovanni della Croce, Teresa di Lisieux, Francesco e Chiara d’Assisi, Agostino e Tommaso d’Aquino, Teresa Benedetta della Croce. E un’anziana donna malata che vive a due passi da me e che aspetta il suo incontro col Signore col rosario nelle mani e un sorriso sempre pronto sulle labbra…E prima e sopra tutti la Madre vera, vittoriosa di tutte le eresie. Ecco la maternità della chiesa per me, specchio terso della Verità.

Altro che le chiacchiere e i giochetti di palazzo, che rendono ragione solo di una fede che non hanno più.

Chiedo scusa per questo commento ribelle. Ma proprio non se ne può più.
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Non scusarti jonathan, siamo in molti a condividere i tuoi pensieri e sentimenti. Mi sorprendo più di una volta a dire: questa non è la mia Chiesa, tanto è lo sgomento nel vedere il tradimento di chi dovrebbe guidarci, proteggerci, di chi dovrebbe mostrarci l`esempio di una testimonianza senza falle, luminosa, trasparente, e invece vediamo menzogne, inganni, alleanze di potere, ipocrisia, viltà.
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...Che fare? Di fronte a questa situazione della Chiesa noi dobbiamo mattina e sera, giorno e notte pregare la Santissima Vergine Maria di soccorrere la sua Chiesa. Perché è uno scandalo notevole e nel vero senso del termine, scandalo vuol dire spingere al peccato come lo scandalo dell’ecumenismo e la partecipazione ai culti delle false religioni. I cattolici perdono la Fede. Non hanno più la Fede nella Chiesa cattolica. Non credono più che ci sia una sola vera religione, che ci sia un solo e vero Dio, la Santissima Trinità. La Fede scompare quando l’esempio e lo scandalo vengono da così in alto, da colui che siede sul Trono di Pietro e da quasi tutti i vescovi.

Allora, poveri cristiani abbandonati a se stessi, che non hanno sufficiente formazione cristiana per conservare la loro Fede cattolica nonostante tutto, o che non hanno vicino a loro dei sacerdoti che li aiutino a conservare questa Fede! Sono smarriti. O perdono la Fede, non praticano più, non pregano più, o si uniscono a delle sette qualunque. Allora dobbiamo pregare molto, riflettere, domandare al Buon Dio di conservarci la Fede cattolica qualunque cosa accada. Gli eventi non dipendono da noi. E’ come un film del cinema proiettato davanti ai nostri occhi. Dal Concilio vediamo la situazione deteriorarsi di anno in anno. ...Marcel Lefebvre... Mons. Gheradini...
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Forse che la Santa Sede ha convocato tutte le Conferenze Episcopali, tutti i vescovi che boicottano il Summorum Pontificum?

No.

Forse che la Santa Sede ha nominato un mediatore che ama (riprendo i termini dell'articolo di Zenit, secondo il quale il mediatore deve amare il cnc!) i fedeli cattolici legati al Rito Antico per difenderli contro i vescovi che impediscono loro di usufruire del diritto concesso loro dal Papa?

No.

Perchè il cnc gode di privilegi che altri non hanno?
La Santa Sede non si rende conto dello sconcerto che provoca con certe sue decisioni?
O se ne rende conto ma lo sconcerto dei fedeli pesa poco o niente di fronte ad altri interessi?
Povera la mia Chiesa.
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Il cnc gode di privilegi che altri non hanno perchè l'aggressività del CnC e le pressioni di Kiko, con il suo nascondersi dietro alle moltitudini di suoi associati, non accettando nella maniera più assoluta un rifiuto, impone di cercare una mediazione che cerchi di ricomporre la crisi in modo che possa rientrare...

Questo spesso però provoca non una soluzione di equilibrio, come in questo caso, ma una oppressione di chi già soffre...

Ma questo è quello che accade ai Discepoli del Divino Maestro... Sulle loro spalle è la sorte della Chiesa Cattolica.. Sulle loro spalle sofferenti, piagate, frustate, flagellate, caricate della pesante Croce...

Su queste spalle, e sulla perseveranza di queste spalle, rette dalle mani di Cristo Signore e di Maria Santissima, che si regge il futuro della Chiesa.

Se queste spalle "cedono", il disastro sarà grande... Grandissimo.

Per questo bisogna moltiplicare la Preghiera, sperare che la SPX venga canonicamente incorporata quanto prima, AIUTARE IN TUTTI I MODI il Santo Padre nel far rinascere la Tradizione cattolica, nonostante il poco, pochissimo, che per ora è stato fatto...

Ma quello che è impossibile agli Uomini è possibile a Dio.

PREGHIAMO! Perchè i giorni sono cattivi...

Bisognerà anche leggere per completezza il resoconto dei Vescovi Giapponesi, che almeno evidenzieranno le altre parti della riunione...

Conclusione

Attenzione a non cascare nel tranello di considerare "notizie" quella che invece è pura propaganda neocatecumenale riversata nelle agenzie di stampa.

Potremo disporre di dati più obiettivi quando vedremo il comunicato dei vescovi giapponesi (che essendo la parte debole, non ha né interesse né vantaggio a mentire). Per adesso abbiamo soltanto dei fatti precisi:
  1. l'incontro, annunciato in sordina sul sito web della Santa Sede, durò invece due ore (insolitamente lungo)
  2. al termine non ci fu nessun peana di vittoria dei neocatecumenali (anche questo è insolito) e qualcosa significa. Del resto risulta che i vescovi si sono rifiutati di avere come interlocutore Kiko Arguello
  3. il sito web della CBCJ (conferenza episcopale giapponese) non è stato aggiornato da novembre ad oggi (guarda caso dal momento in cui quei vescovi presero la decisione di sospendere tutte le attività del Cammino per 5 anni); addirittura, ulteriore elemento insolito, evita di parlare del viaggio dei vescovi giapponesi a Roma (che non è una questione da poco!)
  4. se il Papa avesse proferito anche un solo monosillabo vagamente interpretabile come favorevole al Cammino, ce lo avrebbero già ripetuto fino alla nausea.
In poche parole, la faccenda Giappone durerà ancora a lungo e la propaganda del Cammino, fondata solidamente sulla menzogna, ha tutto l'interesse a spacciare quell'incontro come una "sconfitta" dei vescovi giapponesi.

I quali, sarà bene ricordarlo, saranno anche molto lenti, saranno anche allergici alle manovre clamorose, ma dopo decnni di sofferenze inflitte loro dai neocatecumenali, non avranno alcuna intenzione di arrendersi.

Tanto più che sanno bene che un loro eventuale gesto di debolezza (come ad esempio le dimissioni) verrebbe immediatamente descritto dalla propaganda neocat come una "punizione data dal Papa ai nemici del Cammino"...

La strada è lunga e ancora in salita.

Tuttavia, ai vertici del Cammino c'è davvero il terrore che si crei il precedente di vescovi che bloccano il Cammino.

Evidentemente hanno paura che altri vescovi, qua e là per il mondo, aspettino il "precedente" sul quale poggiare una decisione dello stesso genere.

Certamente bisognerà anche leggere per completezza il resoconto dei Vescovi Giapponesi, che almeno evidenzieranno le altre parti della riunione... ma il sito della Conferenza Episcopale Giapponese, non appare sollecito negli aggiornamenti; e comunque c'è da supporre che i vescovi stiano ben pesando le parole, dopo quel che di inaudito è accaduto.

Una osservazione: di grave e insolito, oltre all'inaudita convocazione dei vescovi da parte del Papa alla presenza della crema della Curia come conseguenza dell'udienza del mese precedente al 'tripode' e di chi sa quante altre pressioni, c'è la circostanza che in fondo si trattava di una questione di pastorale 'ordinaria' nei confronti della quale la Santa Sede, che non interviene neanche in caso di eclatanti abusi liturgici e altri comportamenti lesivi della retta dottrina da parte di molti vescovi, in questa circostanza è intevenuta e anche pesantemente.

Tuttavia il dato più sconcertante non è solo questo, ma che la versione dei fatti ora ci giunga a distanza di tempo da una "agenzia" cattolica, modificata a favore del cammino, rispetto a quella del day after data dell'agenzia americana. Il che sta a significare che la pressione e le "trattative", che possiamo immaginare quanto snervanti e colme di aggressività, sono proseguite al di fuori della Santa Sede e con l'avallo dei potenti sponsor del cammino. Intanto è eloquente la reazione dei nostri interlocutori neocat, che rispecchia l'interpretazione data alla vicenda all'interno del cammino.

Molto inquietante, c'è da dire...

L'attenzione ora è a cosa diranno i vescovi giapponesi, sempre se diranno qualcosa, a questo punto.

Abbiamo anche altre notizie, apprese quasi in concomitanza dalla comunicazione di Zenit; ma che non abbiamo pubblicato e non pubblicheremo, perché si tratta della versione interna al cammino, che grida vendetta sia per lo stile che per i contenuti schifosamente (consentiteci di dirlo!) trionfalistici, ai quali non intendiamo dare pubblicità da queste pagine...

Viene inoltre spontaneo aggiungere che chi si lascia guidare dallo Spirito Santo, non è solito mettere in atto strategie e smuovere mari e monti pur di raggiungere i propri scopi...

In ogni caso il dato che si ricava dal comunicato che stiamo commentando, anche se è di parte, è che:
  • il cammino crea problemi
  • il cammino ha bisogno di mediazioni umane ( e di appoggi in Curia) per nascondere questi problemi
  • lo statuto è carta straccia ( per quanto riguarda il fatto che il cammino è al servizio dei vescovo)
A questo punto, Kiko e Carmen potrebbero fare grande festa per dire che il Papa manda centinaia di famiglie neocat in missione... magari chissà in Giappone. Intanto quante feste per missioni eclatanti hanno suscitato un enorme battage mediatico, che però non ha poi riportato i pesanti e dolorosi fallimenti di intere famiglie mandate allo sbaraglio? Tanto per far vedere a chi è gradito ubbidire (cioè al demonio). Infatti lo scopo (non troppo nascosto) è quello di disorientare e frastornare i cattolici convinti di seguire un buon Papa e convinti che il Cammino non possa sempre avanzare a suo comodo.

Ma è proprio qui il primo punto debole, è proprio per questo che temono un pugno di vescovi dall'altra parte della Terra, vescovi che non hanno da temere per la loro "carriera" e non sono ricattabili né comprabili.

Ricordiamoci sempre che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Anche se Kiko e Carmen hanno il potere di far sembrare "notizia" la loro propaganda, anche se possono agitare come cani rabbiosi uno squadrone di trecento vescovi e cardinali, anche se possono costringere qualche struttura vaticana a "legalizzare" le loro eresie e il loro scempio liturgico... ricordiamoci sempre che è Nostro Signore stesso a garantire che non praevalebunt.

Il Golia neocatecumenale cadrà per mano del più piccolo e sconosciuto dei Davide.

Ma ora, di fatto, abbiamo UNICAMENTE la VERSIONE neocatecumenale. Nessun comunicato ufficiale ma solo le parole di un portavoce neocat, riportate da un sito che sappiamo pronto a farsi la vetrina del cnc. Peccato che chi ha riportato la notizia in Italia e nel resto del mondo lo abbia fatto come se il fatto fosse assodato e non abbia aggiunto che si trattava della versione neocat.

Comunque resta una realtà innegabile che quel movimento gode di privilegi e corsie preferenziali che altri non hanno. Resta drammaticamente vero che i vescovi sono liberi di contestare un documento del Papa ed impedire a dei fedeli cattolici la Santa Messa Tridentina, sono liberi di diffondere magisteri ai margini della Dottrina se non lesivi della Dottrina, agiscono in modo autonomo EPPURE non vediamo convocazioni ufficiali, non vediamo la Santa Sede prendere provvedimenti, non ci sono mediatori che intervengono in difesa delle vittime della ribellione dei vescovi.

Sembra che oggi nella Chiesa cattolica ci sia un solo gruppo che deve essere protetto e difeso, un solo movimento che ha tutti i diritti, ivi compreso quello di calpestere dottrina e liturgia, che nessuno, nemmeno un vescovo, nemmeno una Conferenza episcopale ha il diritto e potere di intervenire per mettere un termine ai loro abusi.

È questo il messaggio che si vorrebbe far passare?
Che già abbiamo letto su questo blog?
Che niente e nessuno può opporsi a cammino nc?

Sarebbe un ben triste messaggio che firmerebbe l'abdicazione dell'autorità di chi è responsabile della conservazione e trasmissione del Sacro Deposito del tesoro della nostra Fede, di chi è responsabile della salute delle anime, della sicurezza del gregge di Cristo.

23 commenti:

  1. Tra l'altro quale sorpresa c'è in questo comunicato dei Zenit, che riporta le parole del portavoce del CnC? E allora?

    Inoltre abbiamo ben chiaro che la situazione non potrà non concludersi se non con una soluzione Mediata, ed è anche giusto che sia così, visto che sul "piatto delle trattative" (!!!!!) ci sono molte persone incolpevoli...


    Ripeto, moltiplichiamo le preghiere...

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  2. con l'obbligo dato ai vescovi giapponesi di non chiudere il cammino è molto probabile che il numero delle persone incolpevoli aumenti... ma se almeno si cominciasse a evitare che cresca non 'mandando' più a evangelizzzare col vangelo e le prassi kikiane creando comunità neocat e quindi a facendo proliferare il cammino e non la Chiesa!

    poi il resto dovrebbe essere attuato con prudenza, ma anche con fermezza, che purtroppo non esiste!

    Certo che moltiplichiamo le preghiere!

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  3. riporto qui il post di Michela:

    anche se il comunicato è di parte, comunque il dato che se ne ricava è che
    -il cammino crea problemi
    -il cammino ha bisogno di mediazioni umane ( e di appoggi in Curia) per nascondere questi problemi
    -lo statuto è carta straccia ( per quanto riguarda il fatto che il cammino è al servizio dei vescovo)


    Inoltre le famiglie in missione non sono così "incolpevoli", come dice Stefano,
    sono neocatecumeni scelti, che sanno di aver fatto delle scelte particolari, sanno di vivere alle spalle delle comunità di provenienza, sanno che vanno lì, perchè qui non ci sono più tante possibilità di evangelizzare, e di sentirsi importanti.
    Sanno che i loro figli soffriranno, come hanno sofferto loro quando i genitori erano assenti per fare il cammino, o li portavano in missione.
    Gli unici innocenti in questa storia sono i figli di missionari, che sono usati come carne da cannone perchè attraverso di loro è più facile avvicinare le persone ( per es. i compagni di scuola). Questo almeno secondo quello che dice Kiko, mentre io credo che
    la testimonianza più valida è sempre quella personale, che si sia laici o consacrati, senza mettere di mezzo i figli.

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  4. Non sono d'accordo.

    Almeno per quanto mi riguarda ho visto come la "presa di coscienza" di chi è in Cammino varia di molto.

    La consapevolezza chiara di essere dei sovvertitori della tradizione ecclesiale l'hanno solo i quadri dirigenti.

    Se tu formi "i lontani o non sufficientemente catechizzati" con la tradizione del Cammino, passandola per "vera cattolica delle origini", senza che ci sia una presa di posizione contraria in modo diretto, tu anche se diventi catechista itinerante ti impegni per realizzare in ogni modo il "vero cattolicesimo" del CAmmino e sei superconvinto di avere impegnato la tua vita e quella dei tuoi cari per una causa giusta. E preghi pure perchè le "forze del male" vengano "sconfitte" in Giappone..

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  5. Per questo sono arci-certo che attulamente l'UNICA, davvero l'UNICA soluzione alla Crisi sia nella Tradizione Cattolica. Farla ricircolare, farla conoscere, perchè è soffocato sotto una torre babelica di "cattolicesimi soggettivi". Ogni "cattolicesimo" è quello "vero" rispetto agli altri.

    Perdendo la "Roccia" di riferimento, o per lo meno disconoscendola, si è dato spazio al proliferare di "cattolicesimi veri" e il risultato della Tradizione della Chiesa sarebbe la loro "unione"... Questa sarebbe la "multiformità" cattolica: l'unione di 1000 cattolicesimi..

    Per cui, se uno non identifica l'UNICA TRADIZIONE ECCLESIALE VERA, se non la "libera", la situazione rimarrà invariata anche in CnC! Perchè quello del CnC è un "modo" di essere "cattolici". Capite?

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  6. se gli addottrinati non sono 'responsabili', ma restano tuttavia impermeabili (e ne conosciamo le ragioni invariate da oltre 40 anni) ai richiami sia dei Papi che di chi, come noi, li mette di fronte alle difformità con la retta Fede, qualcuno dovrà pur far qualcosa per far cessare questo dato di fatto pesantemente inquinante l'intera Chiesa, perché si dà il caso che queste persone sono pure 'mandate' ad evangelizzare...

    e chi è questo qualcuno se non il Papa?

    Guarda che con questo "caso" del Giappone abbiamo assistito allo spettacolo indegno (questo è almeno ciò che appare a prima vista) del Papa che obbedisce a Kiko... e non è altrettanto indegno che i sacerdoti e gli adepti del cammino obbediscano a Kiko anziché al Papa?

    Nessuno considera mai che Kiko ha più potere di un vescovo perché, mentre il vescovo ha autorità sulla sua giurisdizione, l'iniziatore neocat ha un'autorità ferrea indiscutibile e indiscussa su tutte le comunità del mondo e i loro aderenti a tutti i livelli? E non consideri che sta pretendendo di esercitare questa autorità anche sui vescovi addirittura con l'avallo della Segretria di Stato, se non dello stesso Papa: ricattato? da cosa? e perché?

    Chi è che permette e sta cavalcando tutto questo nell'indifferenza generale e sulla pelle di tanti 'incolpevoli'?

    Comunque quelli che ho elencato sono purtroppo fatti e non mie illazioni e non vorrei che questa mia replica alimentasse uno strascico inopportuno

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  7. ricattato? da cosa? e perché?


    Lo sai benissimo..

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  8. non lo so, posso intuire, ma non mi sembra sufficiente... ci dev'essere qualcosa d'altro, ma il fatto di saperlo non serve a nulla.

    Comunque, il mio interlocutore Vaticano, che escludeva una possibile approvazione degli orientamenti (il che tuttavia non esclude le solite vie traverse che potrebbero coglierci di sorpresa), ha esclamato: "il fatto è che portano molti soldi!!!"

    Anche questo dato non mi pare sufficiente in un contesto di fede; ma tant'è... sono convinta ci sia dell'altro anche se non so cosa, e nuppure voglio saperlo, vorrei solo vedere un po' di luce nella Casa del Signore...

    bisogna solo continuare a pregare sperare e parlare (col garbo che si conviene)

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  9. Forse la Tradizione aiuterà, ma forse no, perchè non potrà mai raggiungere tante persone, ed anche perchè nessuno ci assicura che il soggettivismo del celebrante non inquini anche la liturgia in latino.
    per adesso i sacerdoti in grado di celebrare con il VO sono pochi e quando saranno di più, vedrai che cominceranno a fare 'piccole modifiche' per venire incontro ai fedeli e si ritornerà alla solita confusione.
    Quello di cui c'è bisogno, sono sacerdoti che celebrino seriamente, con fede.

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  10. Ho assistito ad una Messa parrocchiale celebrata da un ncn.

    Volevo andare via....
    per fortuna non c'erano tanti bambini, perchè il sacerdote per spiegare cosa significa accettare la croce, ha spiegato come ci si deve amare tra marito e moglie, facendo l'esempio della moglie col mal di testa.... avete capito dove voleva arrivare ( neanche a Zelig fanno più queste battute).

    Poi ha detto che le famiglie numerose sono uno spettacolo perchè la gente si volta per strada a guardarle.
    Non ha parlato del dovere dell'educare i figli, non ha nominato neanche un passo della Scrittura.
    Ha parlato per 15 minuti di queste scemenze.
    Ha detto esattamente le stesse cose che vengono dette agli annunci. Dimostrando una volta di più che non c'è gran differenza tra una predicazione di un laico e un'omelia.

    Battuta finale: ha invitato a comprare un calendario parrocchiale, e non si è trattenuto dall'aggiungere un'altra battuta sul tipo di calendari che i numerosi giovani presenti avevano certamente nelle loro camere.
    Sono rimasta schifata, sia perchè non si scherza su queste cose MAI, e non si confondono le idee dei giovani. E men che meno in un luogo consacrato!

    Cari Vescovi, è questo che volete, aprendo nuovi seminari ncn?

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  11. La consapevolezza chiara di essere dei sovvertitori della tradizione ecclesiale l'hanno solo i quadri dirigenti.

    Senza dubbio, Stefano.
    Ma però vogliamo fare di tutti i neocatecumenali che non hanno responsabilità nel cnc degli ignoranti , ciechi, incapaci di vedere e leggere?
    Perchè fino a prova contraria ognuno può andare su internet o in una libreria cattolica e trovare tutti i documenti del Magistero , ognuno può vedere come celebra il Papa, ogni nc può constatare che le comunità vivono e praticano a lato della parrocchia, e dunque, a meno di essere lobotomizzati, ogni nc può constatare quanto ciò che ascolta e fa nel cammino È "altro", È diverso.

    E a meno di essere totalmente già svuotato dei "falsi concetti di sè e di Dio" ed essere totalmente riempito con i "veri" concetti kikiani, normalmente qualche semplice domanda, qualche "perchè" e "come ma" e "quando", dovrebbero sorgere spontanei e immediati.
    Se le domande vengono e non ricevono nel cnc altra risposta che "tutto è in ordine", "se così non fosse non saremmo approvati" e poi "il Papa ci ama", e "non puoi capire ora, capirai più tardi", se la curiosità e la coscienza responsabile dell`adepto si accontentano di quelle riposte preconfezionate ad usum cammini, aiutate anche dal silenzio e talvolta dalle lodi dell`autorità di vigilanza, purtroppo la coscienza individuale diventerà un vaso pronto ad essere riempito con il verbo kikiano.
    Se invece la mente e la coscienza di chi realizza le storture ch sta facendo sue nel cnc non si lasciano addormentare dalla vulgata neocat, comincia allora un altro cammino fatto di coerenza .
    Di questo cammino abbiamo già sovente parlato.

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  12. La consapevolezza chiara di essere dei sovvertitori della tradizione ecclesiale l'hanno solo i quadri dirigenti

    non ne sono sicura.
    Il reverendo Jones si è ucciso con tutti i suoi seguaci. quindi credeva alle bugie che si era inventato.
    Il capo-setta ha bisogno della fiducia dei suoi adepti, così come loro hanno bisogno del senso di identità e di appartenenza che il capo garantisce.
    Il capo finisce per crederci veramente in quello che il suo orgoglio ha costruito.
    Si nutrono a vicenda, ciechi entrambi, ma come dice Emma, ciechi fino ad un certo punto.

    La malizia, che dovrebbe far aprire gli occhi, sta nel far subire agli altri quello che si è subito in prima persona.
    Tutti noi neocatecumenali lo sappiamo che abbiamo ferito familiari ed amici,
    le famiglie numerose, belle dal di fuori, potrebbero raccontare di quanti urli e più o meno sottili violenze interne sono protagoniste.
    I bambini neocat hanno subìto molti sfoghi dai loro genitori, alcuni di loro, diventati grandi, rifiutano quello che vedono nel cammino ( la superbia, i soldi, ), altri ci restano, o ci tornano, e mantengono unita la coesione familiare.

    Per tornare a quello che si diceva ieri sul silenzio dei fuoriusciti, ho l'impressione che non sia dovuto al fatto che si sono rivelati dei segreti sui propri peccati, ma che ci sia una profonda vergogna per il male commesso. Finchè sei in una setta, puoi giustificarti dicendo che eri plagiato e non sapevi quello che facevi, ma qui si stava nella Chiesa, ci si confessava periodicamente, si faceva la Comunione, ci si confrontava con le Scritture.

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  13. Questo Papa è tedesco: non possono certo pensare di farlo accendere di ira (anche se, a quanto pare, ci provano in ogni modo).

    Benedetto XVI sorride, dialoga, ascolta, cerca delicatamente compromessi, evita ogni possibilità di muro-contro-muro...

    Ma sa che non può comandare se non c'è speranza di essere ubbidito. Per cui per ottenere risultati, si prende i suoi tempi (lunghissimi, se necessario; certamente maggiori di quanto la mia pazienza permetterebbe).

    Queste cose le sanno tutti, specialmente i lupi che tentano di utilizzarlo per i propri fini, poiché si è mostrato assai più longevo e coriaceo di quanto speravano.

    Altro punto di riflessione: chi di noi non è mai stato in vita sua testimone di qualche ingiustizia in un momento in cui non poteva agire per evitare conseguenze peggiori?

    Quante volte abbiamo dovuto tacere di fronte a circostanze che sembravano richiedere assolutamente una nostra parola... e invece il danno minore richiedeva un nostro accondiscendere apparentemente colpevole?

    Così anche il Papa. Specialmente il Papa.

    Quante volte lui stesso, in spregio alla Chiesa, è stato testimone silenzioso e affranto, sebbene col sorriso di circostanza e con un'inguaribile desiderio di "mediare" (cioè di salvare il salvabile)?

    Continuiamo a pregare per il Papa e per le tantissime anime danneggiate dal Cammino Neocatecumenale. E ricordiamoci che il demonio, quella faccenda del motu proprio non l'ha proprio digerita.

    Questa settimana sentiremo di nuovo le trombe di vittoria dei neocatecumenali? Non ci faremo illudere dalla loro propaganda e dalla complicità (o pigrizia) delle agenzie di stampa che prendono per "notizia" i loro comunicati.

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  14. Dice Emma:

    Perchè fino a prova contraria ognuno può andare su internet o in una libreria cattolica e trovare tutti i documenti del Magistero , ognuno può vedere come celebra il Papa, ogni nc può constatare che le comunità vivono e praticano a lato della parrocchia, e dunque, a meno di essere lobotomizzati, ogni nc può constatare quanto ciò che ascolta e fa nel cammino È "altro", È diverso

    No Emma. In linea teorica hai ragione, ma in pratica avviene altro.

    Non c'è nessuna esigenza per un "lontano o non sufficientemente catechizzato" di andare ad "approfondire", poichè iL Cammino è presentato come CHIESA egli stesso, attuatore della Volontà del Papa e dispensatore del magistero!

    Chi sta nel Cammino viene catechizzato da subito a questa "verità dogmatica"! Si mostrano alcuni elmenti di "propaganda", si strutturano catechesi con riferimenti ad alcuni accenni dei discorsi o delle encicliche Papali (l'Humanae Vitae è un esempio, anche se lette sotto la lente del CnC!).

    L'associato non sente NESSUNA necessità di approfondire, poichè nel CnC "ha tutto" e non ha bisogno di null'altro. Il CnC basta a se stesso e a tutti. Perchè nel CnC trovi la Chiesa in "pienezza". Non c'è bisogno di nulla, non c'è bisogno di ascoltare, entrare nella realtà viva della Parrocchia, vivere del Magistero del Papa, dei Vescovi a lui fedeli. Perchè si è catechizzti, fortemente, sull' Obbedienza dovuta al Catechista e al CnC, che si concretizza anche nel "non farsi troppe domande", nel non essere "razionalisti", "teologisti", il che equivale ad essere ancora più superbi!

    La fiducia nel CnC deve essere CIECA, perchè "è approvato", questo deve bastare ed avanzare per accettare ogni cosa che filtra dal CnC.

    Quindi non è assolutamente "scontato" che le domande, gli approfondimenti, i dubbi rispetto alla realtà, siano "possibili" per un associato.

    Sono invece stigmatizzati da subito come superbia ribelle!

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  15. Non c'è nessuna esigenza per un "lontano o non sufficientemente catechizzato" di andare ad "approfondire", poichè iL Cammino è presentato come CHIESA egli stesso, attuatore della Volontà del Papa e dispensatore del magistero!

    proprio per questo appare più necessario e ineludibile l'esercizio di responsabilità da parte di chi può... il dramma è che chi normalmenmte è deputato ad esercitare il potere, per qualche recondito motivo non può

    e noi siamo sempre qui a girare intorno su questo dilemma che è il dramma e la crisi nella (non della...) Chiesa del nostro tempo!

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  16. "No Emma. In linea teorica hai ragione, ma in pratica avviene altro.
    Non c'è nessuna esigenza per un "lontano o non sufficientemente catechizzato" di andare ad "approfondire", poichè iL Cammino è presentato come CHIESA egli stesso, attuatore della Volontà del Papa e dispensatore del magistero!"


    Caro Stefano, hai senza dubbio ragione tu perchè hai fatto il cammino nc ed io no, ma permettimi di dirti che ciò che scrivi nel tuo commento è semplicemente agghiacciante, e che ciò possa succedere nella Chiesa cattolica, con l`avallo dei responsabili della Chiesa, lascia sgomenti.

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  17. Conta qualcosa per voi, affermare che hanno sempre avuto ragione gianluca cruccas ed a.rita, guando vi scrivevano che è tutta una questione del pre e del post concilio? ancora con l'idea che non vi sia stata "discontinuità sostanziale"? che sia solo frutto di interpretazione errata dei documenti conciliari? o forse "non voluta" interpretazione dei documenti conciliari?

    Suvvia. se l'ho capito io che il CNC lo faccio, forse è arrivato anche per voi il momento di scegliere. e non è sufficiente dire "scelgo la Tradizione". Rimando ad un ottimo tread di Mic sul blog "Chiesa e post concilio" in cui parla di "Tradizione Vivente" oppure ad un altro in cui riporta le idee del Card. Ives Congar sull'idea di "Chiesa diversa" e "riformata dal di dentro e non dal di fuori".

    prima o poi tutti saremo chiamati a scegliere.
    io convintamente ho scelto il Post-Concilio. senza nessuna polemica con voi, con nessun altro. basta capire, prenderne coscienza e poi agire di conseguenza.

    Forse è arrivato il tempo anche per voi di scegliere definitivamente fra Pre e Post, perchè stracciarsi le vesti tutte le volte che la Chiesa di oggi si mostra coerente co se stessa, cioè Post-Conciliare, vi procurerà solo ulteriore sgomento ed arrabbiatura.

    Ho scritto senza polemica e senza alcuna idea di difendere nessuno e o accusare nessun altro.

    Un saluto sincero a tutti, senza distinzioni. ho fatto pace con me e quindi anche con voi, sicuramente per essermi riavvicinato con più costanza ai sacramenti. vi auguro a tutti di attingere sempre da Cristo la forza per camminare verso il Padre.

    Alessio

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  18. Ricevo una gradita notizia:

    il sito web Pax Tibi .net ha citato qualcuno degli articoli del nostro blog.

    È un sito web in lingua croata, il cui sottotitolo suona più o meno così: «In queste pagine vogliamo presentare ai lettori i problemi del Cammino Neocatecumenale».

    Il traduttore automatico di Google è uno strumento molto approssimativo (come tradurrà "sale"? come sale da ballo, come sale da cucina, o come sale le scale? è pur sempre un traduttore automatico, per cui non può sostituire un traduttore umano) può dare l'idea di cosa dicono lì sopra.

    Allora:
    1) basta andare su translate.google.com
    2) nella casella della frase da tradurre, inserire www.paxtibi.net
    3) premere sul tasto "Translate" (o "traduci")


    Il sito web Pax Tibi è molto ben organizzato (per temi e sotto-temi) con molte traduzioni dall'italiano e dall'inglese di testi e articoli che ormai conosciamo bene, senza commenti aggiuntivi.

    Nel menu principale vedo articoli (tradotti dall'italiano al croato) su parecchie questioni, dagli articoli di Petrus (papanews.it) al caso Giappone, dalla lettera di Arinze al caso comico Gennarini, sull'incontro tra Kiko e padre Zoffoli, citazioni da Introduzione allo spirito della liturgia (contro le "danze" liturgiche e promuovendo l'inginocchiarsi), etc.

    Mi colpisce in particolare il discorso di Kiko il 3 giugno 2007 a Pola, dove Kiko dice che il famoso Family Day è stato organizzato grazie al Cammino (ciò che è assolutamente falso) e dice che il Papa avrebbe dato la conferma definitiva dello Statuto (falso: se la daranno da soli, attraverso Rylko, undici mesi dopo, col Papa che ostenterà un silenzio clamoroso), poi della presunta "lode" del cardinal Ratzinger agli Orientamenti (qui Kiko l'ha sparata proprio grossa), poi della presunta protezione di Ratzinger dei primissimi tempi (ma scusate, se papa Ratzinger vi vuole tanto bene, perché evita in ogni modo di celebrare da voi?)... una cosa allucinante, che in questi giorni provo a riadattare.

    C'è poi una pagina dove tre "catechisti" (italiani) scrivono al vescovo locale per dire che la lettera di Arinze concede anziché vietare, e che i neocat locali già vanno in parrocchia; appare molto diplomatica (certamente meglio del tragicomico Gennarini) ma è indice di come i neocat cambiano a loro piacere le decisioni del Papa... I nomi dei tre catechisti sono in fondo alla lettera.

    Impressionante anche il documento dei vescovi della conferenza episcopale croata dell'aprile 2009 che sebbene tra tanti elogi al Cammino accusa i neocatecumenali di non rispettare le autorità ecclesiastiche, le norme liturgiche, l'unità della parrocchia... sono proprio gli stessi problemi per i quali il Cammino è famoso in tutto il mondo.

    Anche l'arcidiocesi di Spalato deve richiamare i neocatecumenali a non fare liturgie proprie nel triduo pasquale, richiamare i sacerdoti a non lavorare in modo separato per i neocat e per il resto dei parrocchiani, richiamare alle di nuovo...

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  19. rispondo al volo perché non ho molto tempo. Poi magari lo farò in maniera più meditata, perché l'argomento complesso lo è e non poco.

    Tuttavia parto da ciò di cui sono sicura.

    Così a caldo e senza troppo riflettere, Alessio, devo dirti che non mi sembra esatto parlare di Chiesa pre e post conciliare.
    La Chiesa è la Chiesa punto.

    E' vero che il concilio in qualche modo ha introdotto dei geni 'mutageni', ma la Chiesa non è né quella pre né quella post conciliare... la Chiesa è la Chiesa di Gesù Cristo Signore nostro che è viva anche nel 2011 senza necessità di nostalgici sguardi al passato, né di avventurose esperienze presenti per un futuro ignoto.

    Se tu hai scelto consapevolmente il post-concilio, come dici, e se, per questo, intendi gli elementi di 'rottura' con la Tradizione che non sono solo nel cammino nc, ma di cui il cammino è la realizzazione più inquietante, questa non è la Chiesa di Cristo è la "nuova Chiesa" rifondata dallo spirito conciliare di 'rottura', ma non è la Chiesa cattolica anche se ne porta l'etichetta: è un'altra cosa, perché senza Tradizione non c'è la Chiesa, ma qualcosa di altro e qualcosa di oltre che non si sa dove vi porta... o meglio si potrebbe anche sapere se si avesse un po' più di "timor di Dio" che è il primo dei "Doni dello Spirito Santo", detti anche carìsmi, che apre la porta a tutti gli altri...

    E non è nemmeno la Chiesa di Benedetto XVI che ha detto esplicitamente che il concilio può essere letto e applicato solo con l'ermeneutica della continuità (con la Tradizione ovviamente)... certo l'ha detto e ripetuto e non sempre sembra farlo; ma al di là da quello a cui altri forse lo 'costringono', o di qualche incoerenza comportamentale, ha già innescato meccanismi irreversibili di ricostruzione sulle rovine.

    E noi su quelli siamo fondati e continuiamo il nostro cammino di Fede, custodendo difendendo e diffondendo ciò che abbiamo ricevuto nella Chiesa e dalla Chiesa, cioè da Cristo Signore che ci ha 'unti' nel nostro Battesimo e che mai rinnegheremo...

    Se la linfa che scorre nei tralci non è quella della Vera Vite, non riguarda noi, ma il Vignaiolo e la Vera Vite è più rigogliosa che mai, anche se dovesse diventare invisibile ad occhi abbagliati da miraggi o offuscati da tenebre incombenti...

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  20. Chi non ha esperienza diretta del cammino stenta a credere che un nc non senta l'esigenza di approfondire, di cercare risposte senza accontentarsi del solito "capirai quando sarai grande". In effetti ci sono molte anime buone e semplici che si fidano delle parole dei catechisti, che a loro volta sono spesso dei semplici, convinti di servire il Signore per mezzo del cammino. Però ci sono molti che criticano e si interrogano, soprattutto le persone più colte, chi proviene da altre esperienze di fede e non ultimi i giovani che ancora stanno studiando.
    Io ho fatto parte di coloro che volevano approfondire. Sono entrata nel cammino nel lontano 1988 e fin da subito ho cercato di soddisfare le mie curiosità su quanto sarebbe successo in seguito. Niente da fare, agli amici in comunità da anni non sfuggiva una sola parola. Ho cercato nelle librerie, ma inutilmente: nessuno mi spiegava il mondo neocatecumenale.
    Quando uscirono gli statuti fu per me un sollievo: finalmente qualcosa di scritto! Forse avrei capito meglio dove stavo andando. Ma mi illudevo: negli statuti si dice davvero molto poco del cammino. Chiunque si limiti a leggerli non potrà mai farsi un'idea di quanto avviene nelle comunità.
    Infine ho cercato notizie anche nel sito ufficiale del cammino, ovviamente senza grandi risultati. Ma è stato proprio grazie ad internet ed alla mia sete di informazioni che mi sono imbattuta nei siti che criticavano Kiko & c. In un primo tempo ho reagito piuttosto sdegnata, poi ho abbandonato piano piano paure e condizionamenti e mi sono fatta un'idea realistica della "tela del ragno" in cui ero caduta.
    Forse però dentro di me era già iniziata la ribellione, e nelle testimonianze negative ho solo trovato conferma.
    Non so perché persone intelligenti cadano nelle sette, ciò che mi spaventa è che questo può succedere a chiunque. Ho una sola certezza: senza denaro nessuna setta può sopravvivere.
    Se per assurdo privassimo il cammino nc delle somme di cui dispone non ci sarebbero itineranti, né seminari, non ci sarebbe tolleranza da parte di chi riceve sostanziosi contributi per mantenere il cammino nella propria parrocchia. Le comunità raccolgono grosse somme per mezzo delle decime e delle molte collette. Forse non tutti sanno che il movimento del denaro contante in Italia è disciplinato dalla legge in modo preciso e che ci sono controlli su chi ad esempio versa in banca somme anche di media entità.
    Secondo me, più che sulle denunce di plagio (difficilmente dimostrabile) bisognerebbe che si indagasse sui flussi finanziari del cammino.

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  21. La notizia del 16 dicembre della CNA (Catholic News Agency) aggiunge un altro tassello al mosaico: i vescovi giapponesi si lamentano esplicitamente anche della liturgia neocat.

    La messa è celebrata in lingua giapponese ma... i canti no (il che è molto più duro per i giapponesi), i canti e tante altre cose sono in completo "spirito kikiano".

    I neocat considerano le loro liturgie "superiori" rispetto a quelle "imperfette" dei cristiani della domenica.

    Le parrocchie vengono indebolite dalla gestione economica del Cammino, che non dà trasparenza sulle questioni economiche (in Giappone solo lo 0,35% della popolazione è cattolico e perciò le risorse economiche per le parrocchie sono già ridottissime per loro conto... poi arrivano i parassiti neocat a saccheggiarle ulteriormente, e il danno è fatto).

    Il blocco di 5 anni era da considerare una "pausa di riflessione" dopo la quale i vescovi giapponesi avrebbero parlato di nuovo con Kiko (al quale era stato notificato il blocco), non avevano mica detto di voler cancellare il Cammino per sempre dal Giappone.

    Ma dato che l'incontro è stato a porte chiuse, non possiamo ancora sapere come è andata veramente.

    Nella pagina vedo 17 commenti, alcuni molto critici, altri di gloriosa propaganda neocatecumenale (che possono colpire solo chi non conosce per niente il Cammino).

    Dal 16 dicembre ad oggi è passato un mese e ancora non si è sentita l'altra campana.

    La prossima autocelebrazione dei neocat dovrebbe essere lunedì prossimo, con il consueto Kiko che invia le famiglie in missione cercando di far intendere che sarebbe stato il Papa di sua iniziativa a farlo.

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  22. COMMENTI vari che condivido in toto:"...le famiglie in missione non sono così "incolpevoli", come dice Stefano,
    sono neocatecumeni scelti, che sanno di aver fatto delle scelte particolari, sanno di vivere alle spalle delle comunità di provenienza, sanno che vanno lì, perchè qui non ci sono più tante possibilità di evangelizzare, e di sentirsi importanti...."
    "abbiamo assistito allo spettacolo indegno (questo è almeno ciò che appare a prima vista) del Papa che obbedisce a Kiko... "
    "Perdendo la "Roccia" di riferimento, o per lo meno disconoscendola, si è dato spazio al proliferare di "cattolicesimi veri"
    ".. il mio interlocutore Vaticano, che escludeva una possibile approvazione degli orientamenti....., ha esclamato: "il fatto è che portano molti soldi!!!"
    "...Ma però vogliamo fare di tutti i neocatecumenali che non hanno responsabilità nel cnc degli ignoranti , ciechi, incapaci di vedere e leggere?..."
    Vedete, avendo modo di vivere un poco in Asia, si puo' meglio avere l'idea di come sia importante l'evangelizzazione. Ma proprio rendendosi conto di questa esigenza "spinta" che puo' dare la liberta' vera dello spirito insieme con un'apertura mentale che solo il cristianesimo da', ci si rende anche conto quanto sia importante evangelizzare senza novita' od interpretazioni nuove del Vangelo. Ripensando alle migliaia di martiri morti per la Fede, non si puo' rimanere interdetti ed indignati di quanto sia trattato in modo superficiale il problema evangelizzatore in Asia, da parte vaticana, Papa compreso! Non serve supporre od essere certi se il papa sia sotto ricatto o meno...Il Papa non puo' essere ricattabile in materia religiosa!!!Ammettiamo pure che sia ricattabile politicamente ma non e' ammissibile che si LASCI ricattare in senso religioso. Egli e' il Capo della Chiesa: affonda la Chiesa e lui deve essere l'ultimo ad abbandonare dopo aver messo in salvo tutti.Quello e' il suo posto e quella la sua missione. Se non ha questo ruolo o l'ha "dimenticato"il papa non serve piu', e' un religioso qualsiasi. So che scandalizzero' qualche animella, ma la realta', pur atroce e questa e da chirurgo, quando il paziente non vuole proprio capire perche' "e' troppo" per salvarlo infine, devo parlargli chiaro e fuor dai denti,altrimenti faccio peggio. Se il papa non vuol prendere posizioni per fantomatici ed IRREALIZZABILI ricatti su di lui, abiura al suo ruolo e come tale e' un servo inetto e dannoso per la Chiesa e per il Signore. Tutto qui."AD EFFUSIONEM SANGUINIS"Vale in primis per il Papa....

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  23. Così si esprime sulla vicenda del Giappone AsiaNews:

    "Le tensioni fra il Cammino e molti vescovi giapponesi risalgono a diversi anni fa. I prelati affermano che lo stile con cui i membri del Cammino vivono in Giappone non si incultura nella cultura giapponese e non è compatibile con la Chiesa locale; hanno uno stile “settario” e le piccole comunità neocatecumenali creano “divisioni” nelle parrocchie, ecc..

    Membri del Cammino fanno notare che la Chiesa giapponese sottolinea molto il dialogo con le culture e con le religioni, ma poco l’annuncio esplicito del cristianesimo. [come se i neocat annunciassero il cristianesimo e non il kikianesimo giudeo-luterano-gnostico]

    Per sostenere di più l’evangelizzazione e l’annuncio, il Cammino aveva fondato un seminario Redemptoris Mater a Takamatsu. Nel 2009 la conferenza episcopale è riuscita ad allontanare il seminario, che è stato trasferito a Roma, insieme all’attuale rettore, mons. Peter Hirayama, vescovo emerito di Oita, grande estimatore del Cammino."[informazione inesatta: il seminario era stato chiuso dalla C.E. giapponese d'intesa col Papa, ma un giorno prima della chiusura definitiva, trsferito a Roma per iniziativa della Segretteria di Stato (!?)]

    Al raduno è stato deciso che il dialogo fra vescovi giapponesi e Cammino avvenga con l’aiuto di un delegato che “ami il Cammino e rispetti i problemi dei vescovi”.[nel frattempo pare che i problemi dei vesìovi siano stati bellamente bypassati]. Si è precisato anche ogni vescovo, darà consigli al Cammino di come procedere nella propria diocesi, evitando indicazioni generali della conferenza episcopale"

    Tutto come da copione ultraquarantennale: si parte dai "grandi estimatori del cammino", per 'rompere' la compattezza (finora integra) della conferenza episcopale ed ora il "divide et impera" ha già posto in essere le "pressioni" e le "trattative" non immuni da "strategie economiche e/o altro" nei confronti di ogni singolo vescovo..., con qualcuno riusciranno pure a far breccia... ed ecco che il cammino riparte in Giappone, mercato certamente più esteso e appetibile di quello delle Filippine...

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