martedì 24 aprile 2012

Cammino neocatecumenale: un passo falso per il « Piccolo Ratzinger »?

Questo articolo è stato tradotto dal Blog Francese Riposte Catholique, che lo ha pubblicato ieri 23 aprile. A dimostrazione che non siamo i soli a farci domande e che certe incongruenze stanno facendo il giro del mondo. E forse era anche ora; anche se non possiamo esser certi del tipo di conclusione di questa brutta storia, a causa dell'enorme potere economico, curiale ed altro che questa entità ora ecclesiale ha saputo intessere negli anni con molte connivenze, ma anche con subdola penetrazione, facilitata dal sia pur ridimensionato - se non dalle nostre denuce e testimonianze, ma purtroppo non abbastanza - 'segreto' sulle sue prassi e sulla sua dottrina, inversamente proporzionale allo sbandieramento delle ripetute 'approvazioni'. Quanto al cardinal Cañizares, ricordiamo anche come egli abbia clamorosamente smentito il Santo Padre il giorno successivo ai suoi richiami al Cammino, indicandone enfaticamente la liturgia come esemplare sulla stampa spagnola...

Al momento della sua nomina alla testa della Congregazione per il Culto Divino, nel dicembre 2008, il cardinal Antonio Cañizares Llovera godeva di una solida reputazione di prelato ortodosso al punto da venir qualificato dalla stampa come « Piccolo Ratzinger ».

Inoltre arrivando in un Dicastero il cui predecessore, il cardinal Arinze, aveva preparato il terreno alla « riforma della riforma » voluta da Benedetto XVI, specialmente con l'Istruzione Redemptionis Sacramentum del merzo 2004 « su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia» (1), a molti psservatori e fedeli il prelato spagnolo sembrava l'uomo giusto per rimettere Dio nel cuore della Liturgia.

Per questo, il cardinal Cañizares poteva appoggiarsi sul segretario della congregazione, Mons Malcolm Ranjith, pienamente devoto al Santo Padre e alla sua opera di restaurazione della Messa, culine della vita cristiana. I primi mesi dell'attività del « Piccolo Ratzinger » confermarono d'altronde le speranze riposte in lui, soprattutto per la ripetuta celebrazione della forma extraordinaria (2) e di dichiarazioni forti come la sua prefazione al libro di don Nicola Bux La Riforma di Benedetto XVI o la sua intervista al Tagespost del luglio 2010 nella quale il cardinale perorava « una virata a 180° » in materia di pastorale dei giovani, al fine di aiutarli a rinnovare il senso del mistero divino.

Tuttavia, nel giugno 2009, Mons. Ranjith viene inviato dal Papa nello Sri Lanka – ciò che gli aprirà le porte del cardinalato – e sostituito dal domenicano americano Joseph Augustine Di Noia. Eccellente teologo, Mons. Di Noia purtroppo conosce male il nuovo movimento liturgico e s'impegna a frenarlo quanto gli è possibile. E ciò, senza che il cardinal Cañizares sembri preoccuparsene. Questa strana passività del prefetto della congregazione contribuisce di fatto poco a poco a raffreddare l'ardore dei suoi sostenitori che si scoraggiano soprattutto per l'assenza di promozione della comunione nel modo tradizionale, a dispetto dell'esempio dato da Benedetto XVI dal Giovedì Santo 2008.

Occorre dire che il cardinal Cañizares sembra molto impegnato per la Chiesa di Spagna e, soprattutto, per una delle comunità più dinamiche, il Cammino neocatecumenale che, in 40 anni, s'è installato in più di 1 000 diocesi in tutto il mondo. Spesso citato ad esempio per la sua spinta missionaria e la sua fedeltà al magistero morale della Chiesa, « il Cammino » è tuttavia da molto tempo criticato per le sue pratiche liturgiche, ciò che il cardinal Cañizares, proprio per la sua funzione, non può ignorare.

Il tempo che egli dedica a Kiko e Carmen, i fondatori del Cammino, dovrebbe dunque giustificarsi non soltanto attraverso un incoraggiamento alle eccellenti disposizioni dei suoi membri, ma anche attraverso la volontà di ricondurli ad una concezione della Liturgia più ortodossa (come d'altronde richiesto dal cardinal Arinze nel 2005).

Ora ecco che il Papa, secondo il vaticanista Sandro Magister, ha appena ordinato alla Congregazione per la Dottrina della Fede di esaminare se le messe neocatecumenali sono conformi o meno alla dottrina e alla pratica liturgica della Chiesa cattolica.

Una decisione che suona come una umiliazione per il Prefetto della Congregazione per il Culto divino, che si era adoperato perché il suo dicastero desse parere favorevole ad un decreto preparato dal Pontificio Consiglio per i laici e che Radio Vaticana presentava, il 19 gennaio scorso, [ovviamente la notizia è sparita, ma c'è questa del 22 successivo] come se segnasse «l’approvazione della liturgia» del Cammino neocatecumenale. In effetti a torto, poiché, dal 20 gennaio, e con grande sorpresa di Kiko e dei membri del cammino riuniti a Roma per festeggiare questo decreto, il Papa stesso precisava erano implicate soltanto le loro celebrazioni che non fossero “strettamente liturgiche”. Una riserva formulata all'ultimo minuto con grande sollievo del buon numero di ufficiali di curia che avevano visto con meraviglia il Culto divino non apportare alcuna modifica al testo uscito dal pontificio Consiglio dei laici.

le ragioni che spiegano come il « Piccolo Ratzinger » abbia lasciato passare un simile testo, suscettibile, secondo i commenti di Magister, d’introdurre « nella liturgia latina un nuovo “rito” creato artificialmente dai fondatori del Cammino, estraneo alla tradizione liturgica, pieno di ambiguità dottrinali e fautore di divisione nella comunità dei fedeli » (e dunque talmente agli antipodi della visione liturgica promossa da Benedetto XVI che egli etssso ha dovuto modificarlo all'ultimo momento) rimangono per il momento misteriose. Ciò che è certo, è che, su questa questione, il cardinal Cañizares diminuito di molto il numeor dei suoi ferventi sostenitori.

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(1) Preparata in collaborazione con la congregazione per la Dottrina della Fede, allora presieduta dal cardinal Ratzinger…
(2) Ordinazioni per le Comunità Ecclesia Dei e due messe pontificali nella basilica di San Giovanni in Laterano, la prima per i Francescani dell'Immacolata nell'aprile 2009 e la seconda per i preti della Confraternity of Catholic Clergy nel gennaio 2010.

21 commenti:

  1. Che il card. Canizarès fosse un amico del cnc lo abbiamo capito subito quando nel 2009 è andato, subito dopo il suo arrivo, a Porto San Giorgio a festeggiare con i nc la consegna dello statuto, ha celebrato la Messa SENZA modificare quel rituale, ivi compreso il candelabro ebreo sulla tavola-mensa, con i nc seduti per comunicarsi tutti insieme.
    Eppure sapeva quel che il Papa aveva ordinato, eppure conosceva le norme del Papa.

    Quando ho visto quelle immagini ho subito capito che non era con quel Prefetto del Culto Divino che gli abusi liturgici neocatecumenali prenderebbero fine.

    Poi lo abbiamo visto evolvere verso perfino la negazione del termine "riforma della riforma", le interviste rilasciate a Tornielli nel 2009 e 2010 sono lì per ricordarcelo.
    Non sappiamo nemmeno che fine abbia fatto la Commissione per la riforma liturgica che lo stesso Canizarès aveva annunciato come voluta dal Papa.
    Nessuno ne parla, ormai.

    Mi ricordo anche quando in un convegno a Roma rispondendo ad una domanda sul "rito neocatecumenale", ha risposto molto irritato che non esiste un rito nc.

    Poi arriva il 20 gennaio con il Papa che fa un discorso chiaro ma che NON è quello che Arguello e i suoi amici, fra cui Canizarès, aspettavano.
    Nei giorni che seguono quell`incontro, leggiamo diversi interventi del card. Canizarès che elogia a forma di panegirico la "liturgia neocatecumenale" dataci in esempio, in modo molto sconcertante e grave, il cardinale sconfessa il Papa parlando di celebrazioni liturgiche.

    Sappiamo poi da Magister che il card.Canizarès faceva parte del gruppo che voleva, una volta ancora, mettere il Papa davanti il fatto compiuto.
    E dai nc stessi che scrivono qui sappiamo che, sempre Canizarès, avrebbe detto ai vertici del cnc di rivolgersi a lui in caso di problema.

    Ecco chi abbiamo a capo della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina de Sacramenti.
    Vedremo se, anche questa volta, i poteri occulti che agiscono intra e extra muros risuciranno a vanificare l`autorità del Successore di Pietro.

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  2. "Il tempo che egli dedica a Kiko e Carmen"...

    Ora anche Cañizares si dedica a tempo pieno ai due cosiddetti "iniziatori"?

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  3. Cardinal Canizares : un errore di casting.

    Benedetto XVI ha scelto il cardinale spagnolo senza dubbio nella speranza, se non certezza, di poter contare su di lui per quella "riforma della riforma" di cui aveva già parlato da cardinale.
    I fatti ci mostrano, purtroppo, che la sua fiducia è stata mal riposta.

    Non solo gli abusi liturgici continuano,e non unicamente quelli propri al cammino neocatecumenale, ma il Prefetto della Congregazione del Culto divino loda e partecipa a quegli abusi.

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  4. Errore di casting anche la recente nomina di Filoni alla Dottrina della fede? In tempo in tempo per la riunione di domani...

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  5. Vorrei dire a mic che il segreto, che è reale e non purtroppo fra virgolette, non è stato ridimensionato, l`arcano purtroppo continua, Kiko Arguello è riuscito a conservarlo, è scioccante, è grave ma questa è la realtà.
    Anche se grazie a questo blog conosciamo alcuni testi, alcune prassi, quel che succede durante gli scrutini, le domande, i metodi, le pressioni, nessun responsabile della Chiesa si è pronunciato, tutto tace, la gerarchia sta coprendo anche questo scandalo.

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  6. Accolgo l'appunto di Perplesso; ma non intendevo affatto smentire né ridimensionare il segreto, che purtroppo è reale e tuttora persistente (domani pubblicheremo un testo sulla vexata quaestio della pubbblicazione del Direttorio); ho soltanto sottolineato quanto le nostre denunce e testimonianze lo abbiano in qualche modo scalfito in diversi punti essenziali nella dottrina e nelle prassi... che poi sotto ci sia molto di più è un problema per la Chiesa e per tante anime.

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  7. Non so se Anonimo, nell'apprendere di quella nomina ha provato il mio stesso raccapriccio.

    Sono sempre più saldamente attestati nei posti che contano: potere...

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  8. Mic ha detto: attestati nei luoghi del potere.

    Scusate, ma la nomina di Filoni alla Dottrina della Fede chi l'ha fatta, Quagliarella? È una nomina del Papa. Possibile che quando il Papa fa o dice una cosa che vi piace allora "questo mostra la vera volontà del Papa", mentre invece quando fa o dice qualcosa che non vi piace siete raccapricciati perché è sottoposto ai centri di potere in mano al CNC ?
    Potete criticare, è un vostro diritto, ma almeno siate seri!

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  9. Siate seri, dice l`ospite anonimo neocatecumenale ai suoi fratelli, non dovere dire quel che sappiamo!
    Siate seri dice, forse lo stesso, a mic!

    E dove non saremmo seri?

    Non è forse vero che i potenti protettori del cnc occupano posti di potere?

    Certo è il Papa ad averli nominati, non tutti, lo sappiamo e lo diciamo, e allora?
    Seguiamo il Papa nel suo Magistero, nelle sue attività, nei suoi viaggi e anche nelle sue nomine, ed è vero che certe nomine, ad esempio di vescovi ci hanno sorpreso, altri direbbero, delusi se non sconcertati.
    Osserviamo, constatiamo, ci poniamo delle domande, esprimiamo incomprensioni e perplessità, anche inquietudini, e qui ci fermiamo.
    Ci fermiamo perchè non siamo nel segreto di quelle scelte.

    Quel che sappiamo è che Filoni ha aiutato Arguello a disobbedire al Papa nel 2005, sappiamo che è stato l`eminenza grigia, il terzo personaggio della Curia e che quando era alla Segreteria di Stato, molti dicono abbia tirato i fili di alcuni episodi molto difficili da vivere per il Papa, da diverse fonti abbiamo anche appreso la sua opposizione attiva e organizzata al Summorum Pontificum.
    Oggi è quel che vien chiamato "il papa rosso", il suo potere e la sua influenza non sono un segreto.

    Che cosa potrebbe sorprenderci ancora?
    I responsabili del cnc hanno da sempre mirato ai vertici della Chiesa per ottenere appoggi e favori, e li hanno ottenuti, si sono introdotti nei media cattolici e sono ai vertici come a Radio Vaticana.

    Non siamo nel segreto dei giochi di potere, delle alleanze, ma non siamo ciechi e ancor meno ingenui, vediamo i risultati di quei giochi di potere.

    Abbiamo visto il Papa impossibilitato ad esercitare la sua autorità, altri poteri l`hanno bypassata.
    Questo lo vediamo e lo sappiamo, ma non siamo in misura di capire e spiegare perchè il Papa nomina e fa fiducia a chi lo tradisce e agisce contro la sua volontà e le sue direttive.

    Come una figlia o un figlio non sono sempre d`accordo con le idee del padre, o non le capiscono,
    amare il Papa con affetto filiale non significa approvare ogni sua parola o gesto.

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  10. ^__^ bè, il "misterioso" in questione si chiama DENARO ^__^
    spalanca mille porte, anche le più serrate...

    la vicenda si ammanta anche di un altro "mistero" le messe annuali in Terra Santa nelle quali all'inizio partecipava un congruo numero di vescovi e non pochi cardinali, che, come PECORE, correvano in gregge verso il fischio kikiano....
    dal 2007, dopo un certo richiamo da Roma, il numero di cardinali partecipanti è calato, così dicono, eppur restando congruo il gregge dei vescovi, appare assai diminuito dopo l'ultima GMG....

    Numeri a parte che lasciamo agli appassionati della numerologia e del Lotto ^__^ va detto che la partecipazione di questo gregge alle fischiate di Kiko è davvero diminuito.... o comunque si fa sentire assai meno, cambiamenti dunque stanno avvenendo, ciò che non si comprende è verso quale direzione, visto l'assurdo comportamento del cardinale Prefetto Canizares che di recente sembra essere svanito nel nulla... un Prefetto che tace sulla Liturgia dei funerali di Dalla e sui funerali di Morosini con la canzone di Ligabue che durante LA COMUNIONE intonava la sua "MERDA"... scusate ma si è proprio udita questa parola durante L'EUCARISTIA... la dice lunga dell'incapacità di Canizares di portare avanti la missione che gli è stata affidata!

    Il Papa parla e ammonisce, ma troppi ancora, fra i suoi, lo osteggiano e gli fanno da muro alle sue direttive!!

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  11. ...ncapacità di Canizares di portare avanti la missione che gli è stata affidata!

    Il Papa parla e ammonisce, ma troppi ancora, fra i suoi, lo osteggiano e gli fanno da muro alle sue direttive!!



    Si!

    Anche se duole ricordare che Mons . Canizares è, in fondo, creatura di Papa Ratzinger.


    Credo non sia politically "scorrect" ricordare che occorre tornare ( e forse ci si sta tornando) al SI SI, NO NO, di evangelica memoria....

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  12. E se avesse ragione il cardinale a dire che non c'è rito nc? Mi pare corretto, alla fine combinano opzioni legittime del NOM e in assenza di norme vincolanti che prescrivano il contrario delle prassi scelte, ad es. sulla forma dell'altare (o assenza di menoyre sullo stesso), la posizione del tabernacolo ecc. che ci si può fare? E se lo stesso cardinale sia la causa della battuta d'arresto alla "riforma della riforma", sarebbe necessariamente un male? Si può riformare il NOM? E necessario considerare la sua riforma cosa buona e giusta? Se necessariamente va riformato, perché salvarlo invece di abbandonarlo?

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  13. @ PM che ha detto: "...la posizione del tabernacolo ecc. che ci si può fare?"
    Niente, non si può fare niente da se stessi, occorre ricorrere a un buon oculista che potrà suggerire le opportune correzioni per ripristinare la centralità dell'asse visivo, con il tabernacolo al "centro" della Chiesa (e delle chiese).

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Quando il card.Canizarès ha risposto al vaticanista che lo interrogava sul "rito" neocat, non poteva di certo dire altro, è sopratutto il tono che ha usato, la sua evidente irritazione.
    Che quello che fanno i neocatecumenali il sabato sera sia diverso da quel che fanno i "cristiani della domenica" è difficilmente negabile.
    Ma non si tratta solo di diversità di forma, che già sarebbe grave,
    quella diversità di forma rivela e incarna la diversità di sostanza, dai testi che abbiamo letto conosciamo la " pseudo teologia liturgica "degli iniziatori e sappiamo quanto poco ortodossa sia, su elementi fondamentali.

    Che i vescovi, custodi della liturgia chiudano gli occhi è sconcertante ma restiamo allibiti nel vedere il Prefetto della C.C.D.D.S lodare quella prassi liturgica sincretista.

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  16. Cito solo una delle mille parole evangeliche sulla persecuzione.
    "Beati voi quando vi perseguiteranno, vi maltratteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi, rallegratevi ed esultate perché grande è la ricompensa nei cieli."
    Dove c'è persecuzione, invidia accompagnata dalla superbia di sicuro lo spirito santo agisce. Siate certi che qualsiasi sia la decisione sarà applicata in obbedienza alla nostra Madre Chiesa. Vi lascio un'altra parola detta dal nostro Signore Gesù rivolgendosi ai farisei che rappresentano quelli che oggi pretendono di detenere la verità ...
    Guai a voi....... Anche i ladri e le prostitute vi precederanno nel regno dei cieli.

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  17. Ovviamente il blogger non approverà mai. Questa si chiama tolleranza .... Accettare chi e diverso da te..... In modo evangelico amore al nemico.
    Spero che sarai cosi coraggioso di pubblicare il commento.

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  18. Caro fratello neocatecumenale,

    quel "Beati quando vi perseguiteranno" riguarda le ingiuste persecuzioni.

    Qui invece venite messi di fronte alla verità dei fatti.

    È la verità che vi perseguita.

    Sono le «decisioni del Santo Padre» che vi perseguitano - e lo disse Kiko stesso: «catastrofe! siamo persi! qui finisce tutto!»

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  19. Caro fratello neocatecumenale fai attenzione a chiamare in causa la Parola invano. Non puoi limitarti a citazioni casuali ma devi dire dove ti perseguitiamo e dove sbagliamo. Se no come facciamo a correggerci? Stai attento se non lo fai la colpa ricade su di te, è tua la responsabilità.

    Gv

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  20. Il mio commento , come avevo previsto, non è stato pubblicato.Quindi pubblicate solo quello che vi fa comodo per sostenere il vostro pensiero, però cambiate nome: di verità non avete neanche l'ombra.

    Non è la prima volta nella storia e non sarà l'ultima...

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  21. Caro fratello neocatecumenale del commento delle 19:07,

    anzitutto ti chiediamo la cortesia di firmarti (scegliti un nome o uno pseudonimo e utilizza sempre lo stesso), altrimenti non si capisce mai a quale commento ti riferivi.

    Ne approfitto per ricordare una questione di metodo.

    Su queste pagine i commenti sono sempre ben accetti, anche quelli molto lontani dal punto di vista nostro e della Chiesa, anche quelli sgarbati e perfino quelli con gli insulti (che infatti in fin dei conti dimostrano solo che l'autore non aveva altri argomenti).

    I commenti che vengono cancellati dalla "moderazione" sono quelli che intendono solo infastidire.

    Lo spazio dei commenti è a disposizione di chi vuole parlare, non di chi vuole solo far fracasso.

    Pensa un po': qui non ci stanchiamo mai di rispondere pressoché sempre alle stesse obiezioni perché ripetiamo sempre la verità per quanto fastidiosa possa sembrare. Ed è lo stesso motivo per cui commenti poco gioviali vengono ugualmente fatti "passare" dalla moderazione.

    Certi fratelli neocatecumenali, però, tentano di estenuarci, pensando che a furia di ripetere che "due più due fa tre" alla fine o ci convince oppure ci stanca talmente tanto che la smettiamo di accusare quell'errore.

    In particolare, se nella stessa pagina c'è già qualche commentatore che ha scritto che 2+2=3, e ci sono già decine di risposte sull'argomento, e arriva un altro che senza leggere né la pagina di blog né lo spazio commenti ricomincia di nuovo a dire che 2+2=3... ebbene, che venga tranquillamente cancellato: tanto, visto che non vuole leggere, non merita nemmeno di scrivere.

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