mercoledì 8 gennaio 2014

"Eretici rispetto a Kiko"

Un "catechista di settore" neocatecumenale di Roma, in privato, parlando a me e mia moglie, si definì un “eretico” perché dissentiva dalla modalità imposta da Kiko per portare avanti le convivenze di riporto.

Ci si può sentire “eretici rispetto a Kiko”, ma eretici rispetto al resto del mondo cattolico è un pensiero che non sembra sfiorare il neocatecumenale allineato.
(da: "H.")

Sant'Atanasio schiaccia l'eretico.
Notate l'eretico che implora di tacere sugli "arcani"...

49 commenti:

  1. Bella questa....da dove l´hai presa??

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  2. Con chi stai parlando?

    Comunque la fonte è questo commento firmato H. di ieri pomeriggio.

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  3. Ciao Tripudio, non entro nel merito delle discussioni in corso, lo faro' appena posso, noto pero' una cosa che non va', quell'ex nc Maurizio, c'ha messo nome e cognome, con coraggio (io non lo faccio, uso il solo nome di battesimo), atteso che e' legittimissimo in queste questioni volere preservare l'anonimato come faccio io , no va bene come fa "la verita' vi fara' liberi", che si mette a spettegolare e a pubblicare profili social NON SUOI, facendo tale e quale al caro Pasquale!

    Le cose scorrette non diventano corrette per buoni motivi, mai.

    E al posto tuo avrei cancellato per quei messaggi per ovvie ragioni di policy.

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  4. H. si può dire chi sia questo catechista di settore?

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  5. (((†)))

    Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !

    ... vorrei invitarvi a portare la vostra attenzione sull'occupazione delle cappelle delle università pontificie, per es. la cappella dei studenti dell'Università Gregoriana.
    ... sembra che quella cappella dei studenti della PUG sia caduta nelle mani dei kikoni non lasciando più spazio alla preghiera per alti studenti prima delle lezioni al mattino e al momento dell'ora media, dopo le lezioni mattutine. Urli oranteschi di kikoni guitare alla spalla sembrano farsi sentire a quelle ore in tutto lo stabilimento universitario. Col beneplacito dei gesuiti certamente.
    ... niente commissariamento ancora in vista per quei kikoni ?

    A mani giunte ! Preghiamo l'Immacolata.

    Radio Vobiscum - [Germania]

    http://radio-vobiscum.tumblr.com/

    (((†)))

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  6. Ah ah ah!Tripudio sei grande questa è bella veramente!!

    Hai mai pensato di fare il comico sei uno spasso!

    Quello sotto i piedi somiglia veramente a Kiko.

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  7. " Anonimo Elio ha detto...

    Ciao Tripudio, non entro nel merito delle discussioni in corso, lo faro' appena posso, noto pero' una cosa che non va', quell'ex nc Maurizio, c'ha messo nome e cognome, con coraggio (io non lo faccio, uso il solo nome di battesimo), atteso che e' legittimissimo in queste questioni volere preservare l'anonimato come faccio io , no va bene come fa "la verita' vi fara' liberi", che si mette a spettegolare e a pubblicare profili social NON SUOI, facendo tale e quale al caro Pasquale!"

    Caro Elio, io non spettegolo (diversamente mi comporterei da perfetto NC) ma cerco di capire chi ho davanti: Maurizio ha liberamente pubblicato quelle cose su Internet (che non è mia, non è tua, non è di Maurizio ma...è di libero accesso) e non mi sembra quindi ci siano particolari motivi di privacy da rispettare.
    Se le ha scritte sarà perchè le pensa e se le pubblica su internet ritengo sia consapevole che tutto il mondo può liberamente accedervi....una persona che ha cresciuto 9 figli avrà sicuramente quello che la legge chiama il buonsenso "del buon padre di famiglia".

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  8. Esprimo un pensiero sull'Eucarestia.

    Durante la Messa, anche il più piccolo peccato veniale è un peccato gravissimo contro Gesù che si immola per noi. Per non parlare dei peccati mortali che sono sacrilegi gravi, ossia sono i peccati che più offendono Dio. Le mode indecenti, un telefono squillare, il chiacchiericcio, il girarsi a guardare le persone, far giocare i bambini nella Chiesa, ecc., sono peccati gravissimi.
    Dio è molto offeso. Tutto ciò è un controsenso: il momento in cui Dio dev'essere lodato e amato, si trasforma nel momento in cui non pochi oggi Lo offendono gravemente e bisogna riparare tutto ciò se si vuole consolare Dio così oltraggiato.
    Come si può definire la caduta frequente delle briciole di Pane Azzimo Consacrato, in tanti anni di Cammino?
    Se anche la gente fosse attenta a non lasciar cadere nulla, come possono essere così sicuri i responsabili del Cammino, che ciò non avverrà mai e, in tal modo, venga oltraggiato Gesù presente nella più piccola briciola?

    Mario

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  9. In una Parrocchia di Roma si stanno usando cartoncini di invito con l'immagine di Papa Francesco per promuovere le catechesi

    Chiaramente NON viene specificato che queste catechesi per adulti sono catechesi neocatecumenali finalizzate alla formazione di nuove comunità NC

    Forse l'immagine del Cristo autoritratto kikiano non è piu' efficace?

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  10. Dio non puó essere offero...ignorante!!!
    Altrimenti non sarebbe Dio!!!!

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  11. Per Mario,
    non so se tu hai fatto il cammino, ma quando si è dentro si è convinti di essere chiamati a qualcosa di speciale, e di stare facendo qualcosa di grande. Non è detto che non si vedano le contraddizioni e gli errori, ma li si considerano secondari rispetto al grande bene che si è convinti di ricevere facendo il cammino.

    Alla convivenza iniziale viene detto chiaramente che si celebrerà una Messa un po' diversa, che è soprattutto banchetto e festa nella comunità e della comunità. Il centro e il fine dell'Eucarestia è la comunità, non Cristo. ecco perchè davanti agli abusi si chiudono gli occhi.
    Se al centro della liturgia ci fosse Cristo, allora ci sarebbe rispetto, devozione, adorazione, e si eviterebbe la profanazione.

    Se si vuole comprendere il fenomeno neocat bisogna sempre tenere presente che PRIMA viene la comunità e poi il resto, e la liturgia stessa è funzionale a mantenere il valore assoluto della comunità. Prima viene l'uomo/la comunità e poi Cristo, che 'passa a servirci'.

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  12. Il Catechismo della Chiesa Cattolica al paragrafo 1850 inizia dicendo:

    Il peccato è un'offesa a Dio: « Contro di te, contro te solo ho peccato. Quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto » (Sal 51,6). Il peccato si erge contro l'amore di Dio per noi e allontana da lui i nostri cuori.

    L'ignorantissimo neocatecumenale delle 9:19 segue alla lettera le fandonie di Carmen e Kiko che servono solo a banalizzare i concetti di peccato e di redenzione.

    I due spagnoli, in quel cumulo di corbellerie che vanno insegnando fin dal 1964, hanno trasmesso l'errata idea che la liturgia sarebbe uno spettacolino.

    Nella Chiesa Cattolica la liturgia è il culto a Dio, non è uno spettacolino dove ci si può tranquillamente distrarre, annoiare, pensare ad altro: l'importante, per i kikos, è essere lì presenti, pagare il biglietto (cioè la "decima"), e tutto il resto non conta più. Infatti nelle celebrazioni del sabato sera ognuno fa quel che gli pare, gente che fuma, gente che se ne va in giro, gente che parla per tutto il tempo... Dopotutto il principale dogma del Cammino è il pagare la decima.


    Rispondo al commento delle 23:31 facendo notare che la faccia di Kiko comincia ad essere conosciuta...

    Sarebbe veramente imbarazzante per i kikos se qualche invitato alle "catechesi" si alzasse per dire: «ma voi dunque siete i neocatecumenali? quelli che chiedono il pagamento delle decime? quelli che vogliono mandare le nostre figlie come "cefale" in Cina allo sbaraglio? quelli che fanno la comunione "seduti"?

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  13. Inoltre dimostra di non conoscere nemmeno l'Atto di Dolore: "Propongo con il Tuo Santo aiuto di NON OFFENDERTI MAI PIU'..."

    Ioannis

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  14. (Mark)
    E' inquietante il fatto che nonostante le tante lettere di denuncia inviate al Vaticano, Cardinali, Vescovi e sacerdoti non vengano ancora presi seri provvedimenti contro Kiko e Co.
    Due sono le cose: al Vaticano fanno finta di niente perchè vengono forniti nuovi sacerdoti e/o denaro; oppure ci sono spie ben piazzate in luoghi strategici che filtrano le informazioni e le distorcono a favore dei NC.
    Nel frattempo dobbiamo purtroppo continuare a vedere con i nostri occhi gli scempi di questi, in fondo poveracci senza carattere e dal cervello debole, arrembanti finti Cristiani. Certo la maggior parte lo fà in buona fede, alcuni che ne sono al timone per guadagnarci denaro.....
    Oppure stiamo sbagliando noi poveri Cristiani della Domenica, quelli che lavorano dalla mattina alla sera, che amano le proprie mogli con tutto il cuore, che darebbero la vita per i propri figli, che non li lasciano soli per andare a fare celebrazioni e convivenze varie ? Quelli che non perdono tempo a dire cazzate nelle risonanze, a giudicare continuamente tutti ma magari aiutano concretamente il prossimo salvando le vite degli uomini veramente, come dottori, pompieri, volontari del 118, forze dell'ordine, etc... ? La prima comunità è la famiglia, se ne ricordino ogni tanto i Cari Fratelli Neocatecumenali.

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  15. Dio non puó essere offero...ignorante!!!
    Altrimenti non sarebbe Dio!!!!


    Questo commento è veramente significativo. Davvero non serve calunniare il CN, ci pensano da soli a screditarsi.

    @Mark

    Io non lo so, ma ho sempre meno fiducia in questa gerarchia. Il Papa e i vescovi potranno pure lodare il CN, ma i miei anni passati nel CN chi me li ridà indietro?
    Veramente ci ho perso i migliori anni. Nel CN ho posto tutte le speranze. Tutti i miei amici sono nel CN, e per il CN ho sacrificato le altre amicizie, nonché le mie aspirazioni e i miei sogni. E ora che sono uscito, a distanza di qualche tempo mi sto ritrovando praticamente isolato. Quelli che erano i miei migliori amici, ora sono poco più che conoscenti. Non essendo più un loro fratello di comunità non conto più di tanto.
    Ripartire è difficile, e a distanza di più di un anno ancora non ci sono riuscito. Sto perdendo fiducia in questa chiesa.

    Scusate lo sfogo...

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  16. @Ioannis, infatti i NC si rifiutano di recitare l'Atto di dolore.

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  17. Per Sebastian e per il tipico neocatecumenale che non esita a dare degli ignoranti ad altri senza sapere quello che dice.

    Parole di Carmen: "Le persone si chiedono se è possibile offendere solo Dio. La domanda è posta così perché abbiamo una concezione verticale del peccato, individualista: che siamo noi che offendiamo, in maniera particolare Dio, come se il peccato fosse un'offesa a Dio, nel senso di rubare a Dio la sua gloria. Accreditiamo l'ipotesi che possiamo causare danno a Dio. La prima cosa che dobbiamo pensare è che non si può causare danno a Dio. Dio non può essere offeso nel senso di togliere a Lui la gloria, perché allora Dio sarebbe vulnerabile e non sarebbe più Dio ( Orientamenti editi nel '72 a Madrid per le équipes di catechisti p. 140)"

    Come teologa, davvero carente, Carmen non sa che si distingue la gloria intrinseca di Dio - invulnerabile, infinita e immutabile - dalla gloria estrinseca di Dio, gloria che può essere maggiore o minore, e che risulta diminuita a causa dei peccati degli uomini. Per questo S. Ignazio ha scelto per la Compagnia di Gesù il motto "Ad maiorem gloriam Dei", affermando che essa avrebbe dovuto lottare per la "Maggior gloria di Dio".

    Del resto, basta notare quanto il peccato in qualche modo escluda dalle situazioni della storia individuale e collettiva la "Presenza" del Signore, basta vedere il vuoto e i drammi umani e sociali di questo nostro mondo in cui si è perso il senso del peccato. E purtroppo si è perso il senso del peccato come responsabilità individuale, perché è sempre una mancata risposta alla chiamata costante di Dio alla conversione e al progetto che Egli ha per ognuno di noi. Questo non esclude né un ambito comunitario e sociale né la nostra responsabilità anche nei confronti del prossimo; ma tutto è fondato nel rapporto IO-TU che ogni creatura ha col suo Signore, un rapporto che può anche arricchirsi in ambito comunitario (ek-lesìa = la Chiesa di coloro raccolti insieme in comunione nel Signore) per poi dispiegarsi nelle relazioni interpersonali e nelle scelte individuali e collettive; ma è innanzitutto un rapporto pieno e profondo individuale, non di gruppo né in simbiosi. Il Signore ha creato e vuole relazionarsi con delle persone, non con dei burattini.
    Il Sacro Cuore di Gesù è un cuore vivo, che gioisce per le cose belle che facciamo e si rattrista per i peccati. In questo senso, il peccato è un'offesa, eccome se è un'offesa... oltre a offendere Colui che è il Sommo Bene, rompe la comunione tra l'uomo e Dio e quindi, senza mezzi giri di parole, offende anche la dignità umana dal momento che l'uomo è tempio del Dio vivente. Duplice offesa, quindi. È ovvio che il peccato ha anche una ripercussione sociale, ma questa è una dimensione successiva, che non sostituisce ma si va aggiungere a quella individuale.
    Lo stesso Gesù nel Vangelo dice: "C'è più gioia nel cielo per un peccatore che si converte che per 99 giusti che non hanno bisogno di conversione". Dunque se c'è gioia, va da sé che c'è anche tristezza se non camminiamo nella retta via. Poi è ovvio che si potrebbe discutere anche del fatto che ogni peccato è un altro chiodo conficcato in quella Croce e su quella croce Gesù non ha fatto salti di gioia, mi pare, ma ha gridato, magari pianto... sofferto per tanta indifferenza...
    Come può non soffrire tuttora per i tanti peccati che commettiamo?

    Come si può rifiutare di dire, ma soprattutto di interiorizzare, l'atto di dolore per i propri peccati, con i quali rompiamo l'ordine mirabile e il progetto che Dio ha inscritto nella sua creazione?

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  18. Allora ricordiamoglielo, un po' di sana e salutare Santa Dottrina non fa certo male anzi:

    Deus meus,
    ex toto corde poenitet me omnium meorum peccatorum,
    eaque detestor, quia peccando,
    non solum poenas a Te iuste statutas promeritus sum,
    sed praesertim quia offendi Te,
    summum bonum, ac dignum qui super omnia diligaris.
    Ideo firmiter propono, adiuvante gratia Tua,
    de cetero me non peccaturum peccandique
    occasiones proximas fugiturum.
    Amen.


    Ioannis

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  19. Per Sebastian
    Se ti può consolare sono sicura che il Signore terrà conto delle tue sofferenze e niente è andato sprecato, anche perchè con la tua testimonianza ora sei qui e aiuti gli altri.
    Mantieni la fiducia nella Chiesa e in Dio, nello sconforto e nel buio del cuore affidati a Lui, la Chiesa ci è Madre, vedrai che con il tempo sanerà le tue ferite, questo è il momento in cui avere fiducia in Dio , Egli non mancherà di guarirti.
    Coraggio!

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  20. Scusate non era per Sebastian, ho letto male, era per la persona che lo ha citato

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  21. "Come si può rifiutare di dire, ma soprattutto di interiorizzare, l'atto di dolore per i propri peccati, con i quali rompiamo l'ordine mirabile e il progetto che Dio ha inscritto nella sua creazione?"

    Ricordando le parole del Divino Apostolo:
    "La realtà invece è Cristo. Nessuno si compiaccia in pratiche di poco conto, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale. Stringetevi, invece, al Capo, dal quale tutto il Cropo riceve sostentamento e coesione, per mezzo di giunture e legamenti, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio"

    Ioannis

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  22. Dio non puó essere offeso...ignorante!!!
    Altrimenti non sarebbe Dio!!!!


    Tu, da bravo eretico, confondi l'offesa umana, con l'offesa a Dio che è tutta un'altra cosa.
    Non so se piangere o ridere, spero che tu legga questa risposta, per farti un po' di luce nella tua capoccia ottenebrata.

    Il peccato sovverte l'ordine naturale delle cose, perché rifiuta l'amore che Dio ha per ogni individuo, annulla nell'uomo l'effetto della Grazia e diminuisce la gloria di Dio in questo mondo (ovviamente la gloria esterna di Dio). Il peccato ostacola il disegno di Dio e spesso crea scandalo, è un atto di rivolta contro di Lui, pertanto è un'offesa a Lui, di valore infinitamente grande, quanto è grande Dio stesso a cui ogni cuore dovrebbe essere rivolto e a cui ogni onore è dovuto da parte di noi creature.
    Il peccato inoltre si rivolta contro il Sacrificio compiuto da Cristo, che ha sofferto per vincere il peccato e la morte, e crocifigge nuovamente il Signore dentro il nostro cuore: peccare è come flagellare nuovamente il Corpo di Cristo e ferisce tutto il Corpo Mistico.
    Essendo che il peccato disonora l'uomo e ne sminuisce il valore e la dignità, è certamente un'offesa contro Dio anche in questo senso.
    E' per questo che è necessario riparare all'offesa e rigenerarsi mediante il Sacramento, perché ad un danno tanto grave è impossibile che l'uomo possa mettere rimedio da solo e ha bisogno della Grazia sacramentale.
    Con l'Eucarestia, per i meriti di Cristo siamo poi assimilati a Lui, nella Sua natura, ed Egli ci fa compartecipi della Vita divina, finché manteniamo lo stato di Grazia.

    Se il peccato non fosse un'offesa a Dio, a cosa sarebbe valsa la morte in croce di Cristo, la Sua gloriosa Resurrezione e a che servirebbero i Sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucarestia?

    Complimenti! in un solo colpo con una frasetta di dieci parole hai disintegrato 2000 anni di Chiesa Cattolica.....

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  23. Sebastian puoi dare indicazioni esatte sul rifiuto di dire l'atto di dolore.

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  24. @mic

    è proprio questa parola "interiorizzare" che non funziona. Nel cammino difficilmente si "interiorizza" qualcosa che non sia parte del cammino stesso.

    Sai quanti NC di alto livello disprezzano l'Atto di Dolore? Uno, parlando con me, si fece delle grandi risate sull'Atto di Dolore alle parole:

    perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te,


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  25. Anche se è vero che i vescovi diocesani hanno tutti il problema della scarsità di clero, credo che la "fornitura di sacerdoti" non sia affatto una loro priorità a medio-lungo termine.

    Lo è a breve termine (per "coprire" le parrocchie), ma non lo è a tempi più lunghi, altrimenti farebbero tutto ciò che è veramente utile e necessario, a cominciare dall'aprire le porte alla maggior fonte di vocazioni (la Tradizione).

    Intanto i successori degli Apostoli sono impegnati, esattamente come dice il Vangelo, a discutere su chi sia il più grande tra loro.

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  26. Caro sebastian, ti capisco quando hai detto che molti tuoi amici che erano in comunità ora sono solo conoscenti,che hai poca fiducia nella gerarchia della Chiesa Cattolica per le lodi che fanno al cammino perchè mi è accaduto anche a me e non solo a me ma anche ai miei genitori. Sono sicuro che prima o poi qualcosa cambierà perchè sempre più persone escono da lì e sempre più persone cominciano a conoscerli. Già il fatto che esista questo blog rispetto a 10 anni fa è sintomo che prima i fuoriusciti pensavano di essere nel torto,oppure in dubbio visto che erano soli. Questo è un pensiero (un sogno) che vorrei che avvenisse: tutti noi ex insieme uniti davanti al Papa a chiedere che essi vengano inquisiti dal tribunale ecclesiastico per tutti i fatti che commettono ed hanno commesso in passato(siamo 4 volte superiori a loro).

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  27. Ma tutte le accuse che formulate, hanno un fondamento oppure sparate cavolate per non saper cosa dire....i pompieri il 118

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  28. Per MIC
    La catechesi sulla penitenza nei mamotreti delle catechesi iniziali è alquanto confusa, anche perché è strutturata come risposta a delle domande.
    In ogni caso nel mio mamotreto la citazione che hai fatto è un po’ diversa (il mio arriva fino all’edizione gennaio 2003; sta a pag. 182). Inoltre, il discorso prosegue (pagg. 182-184) , rimarcando che il peccato può “offendere” Dio (nel senso che rompe il piano di Dio sull’uomo), il prossimo e sé stessi (perché fa “entrare nella morte” chi lo commette) : le tre direzioni del peccato.
    Se così fosse, non mi sembra un’affermazione così azzardata , perché sembra implicitamente distinguere - sia pure in maniera confusa – la c.d. gloria intrinseca e quella estrinseca di Dio.
    Che ne pensi?
    Un saluto.
    Cristiano

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  29. Per Cristiano,
    se mi mandi il testo da pag.180 a pag.184 ti sono molto grata e posso dirti cosa ne penso.

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  30. Per MIC
    Tutto il testo mi è difficile mandartelo. Posso fare alcune citazioni, tratte dagli “Orientamenti alle Èquipes di Catechisti, Vol. 1: Fase di conversione o catechesi iniziali, appunti del febbraio 1972 rivisti nel 1999; 1^ Ed. gennaio 2000 – 6^ Ed. gennaio 2003).
    “Alcuni diranno che non si può offendere Dio solo, perché siamo il Corpo mistico e quindi il peccato di ognuno si ripercuote sugli altri. La domanda è fatta un po’ a tranello. Ci si domanda se si può offendere unicamente Dio. La domanda è posta così per farci capire che abbiamo del peccato una concezione solo individualistica e verticale: come se il peccato riguardasse soltanto il rapporto io-Dio, e consistesse nell’offendere Dio in sé stesso, nel togliere qualcosa a ciò che Dio è. In fondo crediamo che si possa recare danno a Dio in sé stesso.
    La prima cosa che dobbiamo chiarire è che non si può recare danno a Dio in sé stesso…” (pag. 182)
    “In che senso allora si può parlare di offendere Dio? Nel senso che il peccato rompe il piano di Dio su di noi… il peccato è sempre una lesione dell’amore di Dio per noi” (pag. 183; in nota è riportato il capo 1850 CCC).
    “Quando pecchi offendi Dio nel senso che rompi il piano di Dio per te ed allora quello che succede è che rechi danno a te stesso e agli altri. Pertanto è impossibile offendere Dio senza offendere anche gli altri e se stessi” (pag. 183).
    Dovrebbe essere il testo successivamente emendato (nel 1999) (spero non abbia commesso errori di trascrizione).
    Cristiano

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  31. Purtroppo ho da lavorare e non ho molto tempo per intervenire. Evidenzio che il mamotreto sopra citato da Cristiano (con le stesse pagine sul peccato) è giusto quello disponibile in rete:

    http://reocities.com/Athens/delphi/6919/OR-Conv.pdf

    Il testo, in ogni caso, non è confuso, caro Cristiano: come sempre è ambiguo, del tipo "O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani".

    Kiko, però, non è Dante e inopinatamente aggiunge: "Non imbarcatevi per nulla in questo discorso parlando con la gente perché creereste un mucchio di problemi".

    Infatti ci sono molti problemi.
    A te, Mic.

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  32. "Questo è un pensiero (un sogno) che vorrei che avvenisse: tutti noi ex insieme uniti davanti al Papa a chiedere che essi vengano inquisiti dal tribunale ecclesiastico per tutti i fatti che commettono ed hanno commesso in passato(siamo 4 volte superiori a loro)".

    Già, sarebbe un sogno ma potremmo "salvare" tante anime perse che credono di essere nel giusto più assoluto e convinti di far del bene al mondo. Dalla Svizzera avreste pure un sopporto.. Buona continuazione Yuri

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  33. Lino, concordo con te sul fatto che, se ben ricordo, anch’io avevo riscontrato ambiguità nei mamotreti (è passato tanto tempo e dovrei riprenderli per evidenziarle), e ancor più nei discorsi “a braccio” dei catechisti: la frase ambigua serve sostanzialmente ad immunizzarsi e prevenire a priori ogni critica, per cui se qualcuno mi rimprovera un errore o eresia, io posso sempre e comunque controbattere “ Ma io non ho detto questo”, appoggiandomi all’ambiguità della mia precedente affermazione.
    Tale ambiguità non la riscontro – a mio avviso – sul punto che ho sottolineato a mic. Mi spiego. Tutta la catechesi sulla penitenza è confusa nel suo complesso perché non organica e frammentaria; così come può crearsi confusione in termini strettamente teologici perché Carmen non si esprime esplicitamente con la terminologia “gloria estrinseca/interinseca”, ma il suo discorso non mi sembra ambiguo. Esso è così sintetizzabile:
    1) Non è possibile offendere Dio “in sé stesso” (si potrebbe tradurre “in sé stesso”, con “la gloria intrinseca di Dio”);
    2) Si può offendere Dio nel senso che il peccato rompe il piano d’amore di Dio sull’uomo;
    3) Il peccato (anche quello più intimo) offende anche gli “altri”;
    4) Il peccato non è una mera contravvenzione ad una “legge astratta”, ma reca un danno (offesa) anche a sé stessi, perché peccando si “entra nella morte [esistenziale]” (= il peccato non è qualcosa di buono che ci è proibito).
    Un percorso sicuramente sottoponibile a critica, ma – a mio modo di vedere - non ambiguo.
    Un saluto
    Cristiano

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  34. E tutte le corbellerie che ci sono prima in quei mamotreti sulla confessione e sulla riconciliazione? Oltre ad essere delle gran panzane in materia dottrinale sono pure falsi e tendenziosi pure sul piano ecclesiologico. E questo sarebbe il livello di "maturità" nella Fede? Andrebbero bruciati pubblicamente tenendo le mani conserte come l'iniziatore a queste eresie si accosta all'Eucaristia cattolica.

    Ioannis

    RispondiElimina
  35. PS. Mi sono accorto adesso, che, nel testo in mio possesso, la parte della catechesi che ho menzionato l’ha fatta Kiko, non Carmen (se non vado errato).
    Cristiano

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  36. @kerigma

    Sebastian puoi dare indicazioni esatte sul rifiuto di dire l'atto di dolore.

    Come ha scritto giustamente FDF: nel CN molti disprezzano l'Atto di Dolore.
    A cominciare dai preti, che non chiedono mai di recitarlo durante la confessione.
    Nella mia parrocchia, dove il catechismo della comunione è organizzato dai NC, ai bambini non viene insegnata questa preghiera (io stesso ho fatto il catechista ai bambini).
    Molti si vantano di non conoscerla.
    E se capita che in una confessione gli viene richiesto l'atto di dolore, recitano il Confesso.

    E come potrebbe essere altrimenti?

    "... mi pento e mi dolgo dei miei peccati..." perché pentirsi e dolersi per qualcosa che è inevitabile fare? Siamo schiavi del demonio, è impossibile non peccare!

    "...peccando ho meritato i tuoi castighi..." i castighi di Dio sono inevitabili! Dio manda le disgrazie per convertire le persone, queste non sono mica una conseguenza del peccato (proprio e altrui)!

    "...ho offeso te..." ma Dio mica si offende, se no non sarebbe Dio!

    "...propongo con il tuo santo aiuto..." ma l'uomo essendo schiavo del demonio non può fare il bene, non ha senso impegnarsi per il bene!

    RispondiElimina
  37. Caro D.B., la vedo molto difficile. Di solito chi taglia col CN non vuole avere più nulla a che fare con esso (per non parlare di chi scandalizzato lascia la Chiesa).

    Molti hanno amici e parenti nel CN, e hanno paura di ritorsioni e ostracismi. Io stesso ora come ora avrei paura a rompere quel filo pur sottile che ancora mi lega a molti che sono nel CN.

    Poi ci sono anche quelli che hanno lasciato il CN, ma che pensano solo "non faceva più per me", per non dover ammettere che ci sia molto marcio e di aver affidato molti anni della propria vita in mano a delle serpi. E penso ai miei genitori, che nemmeno si rendono conto del male che il CN ha fatto al loro matrimonio e alla nostra famiglia. Loro da ex-nc, pur avendo criticato aspramente certi aspetti della comunità, pensano ancora che Kiko sia un sant'uomo e il CN una grande opera divina che ha salvato la loro vita. E diciamo che i media (radio maria, TV2000, e giornali vari) contribuiscono a far credere che il CN sia perfetto e benedetto. Per non parlare della approvazioni ecc. Il lavaggio del cervello non si ferma nella comunità...

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  38. Cara anonima 14:49
    grazie per le tue parole. Io ho fiducia in Dio. E' in questa chiesa che comincio a non avere più fiducia. Perché anche al di là del CN c'è fin troppo marciume.

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  39. Scusate l'ennesimo commento di fila, ma volevo precisare che dovrei distinguere tra la Chiesa e coloro che la governano: preti e vescovi. Ed è proprio di questi che non ho più fiducia. Voglio dire che sono pochi quelli che pensano a insegnare, guidare e santificare le anime secondo quanto ha sempre insegnato la Chiesa, per cui ogni volta che mi trovo davanti (fisicamente o virtualmente) un sacerdote o un vescovo o cardinale mi chiedo non so se dargli credito: costui sarà un modernista? un massone? un mafioso? un filo-protestante? un neocat?

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  40. Per Sebastian:
    Capisco la tua amarezza, la Chiesa purtroppo è una barca in mezzo alla tempesta con tante falle,ma il gioco del nemico è quello di farci perdere proprio la fiducia in essa, per farcene separare spiritualmente e materialmente. Ci sono tanti sacerdoti e vescovi che davvero amano la Chiesa e sono pastori che danno la vita , grazie a Dio ne ho conosciuti alcuni.
    Ora sei evidentemente scosso e hai perso giustamente i punti di riferimento.Non cedere alla sfiducia , avresti buttato via tanta sofferenza. Offrila per la Chiesa stessa.
    ( scusate se ho prolungato l'ot ma i lettori devono rendersi conto di che danni abominevoli crea il Cammino alle coscienze e quali dolori!!)

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  41. Aggiungo un'ulteriore considerazione sulla Comunione. Chi è maggiormente sensibile non legga. Tuttavia è bene far conoscere le cose come stanno.

    Una volta, ironicamente, un sacerdote criticò il modo che hanno alcune signore di entrare in Chiesa e fare il segno della croce baciandosi poi le proprie mani.

    Nel Cammino si è costretti a far di peggio.
    Per assicurarsi di prendere tutte le briciole di Pane Azzimo consacrato non poche persone sono costrette a usare le labbra e, talvolta, la lingua sul palmo delle proprie mani.
    Altre persone, vergognandosi di fare ciò, lasciano cadere le piccole briciole di Pane Consacrato a terra dalle proprie mani, commettendo, per ignoranza, un peccato grave.
    Altre, cercano di prendere le briciole anche con il pollice e l'indice della mano destra e poi con l'indice solamente usando la saliva come collante.

    Alcuni dissero che il dare la Comunione sulla lingua era poco igienico e, con questa scusa, molti hanno giustificato l'uso di dare Gesù sulle mani.

    Nel Cammino però non c'è una situazione più "igienica", né tanto meno rispetto della Sacralità della presenza di Cristo nelle piccole briciole.

    Mario

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  42. Condivido appieno che tu sia uscito dal cn sebastian, con la testa che ti ritrovi ti avremmo messo fuori lo stesso, andando più avanti.

    Ti ho chiesto riferimenti dove il cammino vieta, sconsiglia, scoraggia l'atto di dolore, non tue considerazioni, supposizioni, deduzioni sul fatto.

    Quando si dice che chi esce é tarato, si dice solo la verità, pur di rompere il giocattolo che avete gettato siete disposti anche a vendervi l'anima....
    Si vantano di non conoscere l'atto di dolore...........che miseria, che povertà sebastiano, orde di gente che andiamo in giro a vantarci, e i tuoi nuovi amici ci fanno pure un altro thread, e ti danno le pacche sulle spalle.
    Hai fatto bene sebastian...ha fatto bene!

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  43. Ma sentitelo:

    «ti avremmo messo fuori lo stesso».

    "Fuori" dal club esclusivo di coloro che pagano la decima all'idolo Kiko.

    «Ti avremmo messo fuori» perché tu ti permetti di mettere in pubblica piazza le vanterie dei capetti del Cammino, che sono poi le vanterie di Don Kikolone, e questo non va bene...

    «Ti avremmo messo fuori». Eh, già: la tua fede la valutiamo noialtri capetti e sottocapetti del Cammino.

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  44. @kerigma

    cambiati nick, non sei degno di associarti a quella parola, con quel "ti avremmo messo fuori" ti qualifichi perfettamente! Cristo ha parlato di quelli come te:

    Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.

    Tu metti fuori?? MA CHI CREDI DI ESSERE!?

    Non hai capito bene, apri bene le orecchie: SIAMO NOI CHE NON VOGLIAMO AVERE NIENTE A CHE FARE CON PERSONE DELLA VOSTRA RISMA!!

    Quanto alla catechesi sul peccato il testo emendato è ovviamente molto meno tragico e ben più accettabile, però mi sorge un dubbio: da dove arriva l'espressione dell'anonimo che gridava "Non si può offendere Dio?"

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  45. "Anonimo kerigma ha detto...
    Condivido appieno che tu sia uscito dal cn sebastian, con la testa che ti ritrovi ti avremmo messo fuori lo stesso, andando più avanti."
    ---
    Notate la rabbia intrinseca,presente in questa dichiarazione; è come se lo scrivente, fosse stato privato del gusto e della soddisfazione,di poter cacciare lui stesso Sebastian, a calci nel sedere!!

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  46. @ FDF
    Crede di essere un catechista NC di questo genere, FDF:
    "Succede che viene lo sposo quando meno te lo aspetti viene il secondo scrutinio e sai dove sei? Te lo voglio dire: capita che hai una cognata malata e sei dovuto andare a trovarla. Si fecero i secondi scrutini e si chiuse la porta..." (Or. Shema, pag. 9).


    La tua citazione dei farisei è del tutto azzeccata.

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  47. Vedi D.B., le parole di questo tizio che si firma "kerigma" non mi fanno nè caldo nè freddo. Pensa però se a dirmele fosse un amico, un ex fratello di comunità?

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  48. Ruben se la mia è " rabbia intrinseca "
    Quella di ruben e di tripudio é forse " silvestre "?.....

    Ha già dimenticavo, quello vostro è santo rimprovero, invece i nc che scriviamo qui siamo tutti nervosi rabbiosi cattivi idolatri kikoqui e kikoli.

    A proposito tanti auguri di buon compleanno a kiko, invito tutti i fratelli a pregare per l'incontro del 1 febbraio, perché e molto importante, e avrà frutti speciali e inaspettati.
    Suvvia osservatori fate una preghiera anche voi.

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  49. Se un peccato non viene considerato tale e non lo si confessa mai, ci si ammala spiritualmente.


    Mario

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