martedì 23 giugno 2015

«Farò il Kerygma: non avete capito che questa gente viene per ascoltare me?»

Kiko Argüello intento a "fare il Kerygma"
Un amico neocatecumenale, facente parte del comitato promotore della manifestazione, l'altro giorno era furioso con Kiko, il quale ha affermato che avrebbe partecipato alla manifestazione (e quindi smosso le coscienze delle sue truppe di automi che sarebbero accorsi da ogni parte del globo) solamente se lo avessero fatto parlare un'ora e cantare. Questo gli è stato accordato a patto che si fossero trattati argomenti inerenti il tema della manifestazione e non i suoi soliti voli pindarici fatti di frasi sconnesse che lui chiama Kerygma. Lui ha risposto secco: «farò il kerygma, non avete capito che questa gente viene per ascoltare me?».

Però su questa affermazione bisogna dargli ragione: alla chiamata di Kiko, attraverso la lettera che ha fatto distribuire a tutte le comunità, sono accorsi da parecchie località nostri amici e parenti, anche persone estremamente pigre che non si smuoverebbero per nulla al mondo. Posso assicurarvi di aver sentito con le mie orecchie frasi del tipo: "beh se arriviamo un pò tardi non importa, tanto ci vado solo per ascoltare Kiko, sennò che vado a fare?".

Effettivamente ha un enorme potere di smuovere le folle... sinceramente la cosa la trovo un tantino inquietante.
(da: Piccola ex)

81 commenti:

  1. riprendo un commento postato nell'altro thread

    Anonimo Luigi ha detto...

    Amici, poco dopo che Kiko ha preso la parola io e mia moglie abbiamo abbandonato la manifestazione. Uno che dopo qualche minuto dice:
    "voi sapete che io ho scritto un libro, il Kerigma, che ha avuto un grande successo, che è stato un best seller E TANTA GENTE SI È CONVERTITA" non puó essere ascoltato, mi perdonino tutti, ma a tutto c'è un limite.



    Chissà cosa ne pensano i vari neocat che hanno messo la loro vita nelle mani di quest'uomo.....

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    1. Secondo me Kiko ha passato ogni limite, occorre che la Chiesa intervenga seriamente in questa deriva ed onnipotenza, per non fargli distruggere quanto di buono fatto.

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    2. Sai cosa pensano? Che lui sia il nuovo messia.

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  2. Comprerò il Kerigma, ho bisogno di carta per accendere il mio barbecue!

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  3. Il giorno seguente alla manifestazione un responsabile chiama al cellulare un neocatecumenale: "Hai visto?!? Su Avvenire hanno fatto nero Kiko... Conosci qualche giornalista che possa far cancellare l'articolo?"

    E l'inquietudine aumenta...

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  4. Citazione:

    E’ necessario opporsi alle schitarrate e alle pseudo omelie di Kiko Arguello, pittore che ha pensato di poterci catechizzare, non contento dei disastri fatti col cammino neocatecumenale. Di seguito un link della “danza eucaristica”, tipico “rito” neocat, reggetevi forte: https://www.youtube.com/watch?v=u81CbbM2kQo

    (fonte: Radio Spada [clicca qui])

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  5. Ho visto il video: non sapevo se ridere o piangere. Ridere perché a vederlo ora è veramente comico. Piangere perché fino a qualche anno fa ero anch'io così.
    Elvio

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  6. Gli sproloqui del Sig.Arguello ormai vengono a galla.
    http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/kiko_arguello_femminicidio_colpa_mogli_famili_day/notizie/1426756.shtml
    La cosa che piu' mi inquieta e che ora che fa comodo la Conferenza episcopale scopre i danni del cammino ma ne ha avallato la prassi in tutti questi anni.Chi ha più colpa secondo voi.
    Roberto

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. O.T.
    Dedicato a Tripudio,

    "Balletto col passetto"

    Sabato, aggirandomi nella folla Kika, mi sono soffermato ad osservare con interesse critico, la danza in oggetto; una signora "in età", mi si avvicina e mi chiede se avessi desiderio di unirmi al "girotondo"....

    Mia risposta: -Signora, che mi prendesse un accidente!... Ma ve lo siete proprio "capato", il soggetto da "prendere di petto"!....

    La signora, non ha proferito parola.

    Fine O.T.

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  9. Penso che sia stato un pò fuori luogo, alla manifestazione erano presenti diverse religioni e credo sia stato un pò fuori tema il suo annuncio ed eccessivamente lungo provocando l'effetto opposto a ciò che si mirava, nonostante le sue indiscusse e buonissime intenzioni chiaramente.

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  10. Il problema non è nel fatto che l'annuncio sia "fuori luogo" (san Paolo apostolo non rispettava mica le regole del galateo per annunciare opportune et importune il Vangelo agli ebrei, ai non credenti e ai pagani).

    Il problema è che l'annuncio di Kiko, che lui abusivamente chiama "kerygma" (termine col quale definisce sé stesso, e che invece nella teologia cattolica ha tutt'altro senso), è fondato su una miriade di errori liturgici e dottrinali.

    Quella di Kiko è l'arroganza tipica dell'eretico, che pretende di essere sempre al centro dell'attenzione e di insegnare le proprie teorie bislacche.

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  11. Mettiamola così, a proposito del "fuori luogo": e se fosse stata una prova di forza, nelle more di un Sinodo? :-)

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  12. L'ultimo articolo di Effedieffe parla proprio di una prova di forza di Kiko... riuscita grazie alla debolezza e disorganizzazione dei cattolici.

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  13. Forse non è molto pertinente, ma leggete questo:
    http://larep.it/1IbHaxd

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  14. Anonimo ha detto...
    Forse non è molto pertinente, ma leggete questo:
    http://larep.it/1IbHaxd
    ---
    E' pertinentissimo!....
    Caso strano, è che Kiko non faccia l'esempio inverso, ovvero "donna tradita"!...
    Questa è l'ennesima dimostrazione che nella maschilista mentalità del Cammino; la donna oltre ad essere "fattrice", è poco meno di una schiava!...
    Sottrae amore al marito!? Va "lapidata"; con mezzi moderni, che Kiko giustifica nell'"aver provato l'inferno" dell'uomo...

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  15. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  16. Grazie Sankiko, per aver così bene illustrato al "mondo" cosa pensano i cristiani su famiglia e figli.
    A partire dalla paternità responsabile, che secondo lei significa non limitare i figli, per arrivare alla vera causa dei femminicidi: è colpa delle donne che non amano i mariti. Per questo il Corriere della Sera on-line le ha riservato l'onore della prima pagina: Sankiko sul Corriere della Sera.

    Anzi, certo di farle cosa gradita, le trascrivo il commento che accompagna il filmato:
    "
    (Agr) «Il femminicidio? Colpa delle mogli che non amano più i mariti». Questa, in sintesi, la teoria di Kiko Arguello, iniziatore del cammino neocatecumenale (un itinerario di iniziazione cristiana che punta a risporire le ricchezze dal Battesimo) , esposta dal palco del Family Day lo scorso 20 giugno. Arguello parla in particolare della vicenda di Matthias Schepp, l'uomo che nel 2011 in Svizzera, dopo la separazione, aveva rapito le figlie e poi si era ucciso. «Un marito - dice Arguello - si nutre dell'amore della moglie, quando la moglie lo abbandona il primo moto è quello di ucciderla perché sperimenta il non essere amato e il non amore è un inferno». Kiko Arguello è stato nominato nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II consultore del Pontificio Consiglio per i Laici, nomina che è stata riconfermata da Papa Benedetto XVI"
    .

    Grazie per aver dato modo al Corriere, da sempre strenuo difensore della Chiesa Cattolica e dei Papi, l'occasione di esaltarne ancora una volta l'insegnamento. Grazie.

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  17. sul sito del Corriere potete gustarvi l'articolo e l'estratto dall'intervento di Kiko:
    Arguello al Family Day: "Il femminicidio è colpa delle mogli che non amano più il marito"

    Spero che anche l'opinione pubblica cominci a capire cosa si cela dietro il cammino...

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  18. Cosa stai dicendo? Kiko è il grande profeta del nostro tempo!

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  19. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  20. MI hanno colpito i commenti della pag FB "Il cammino neocatecumenale, tramite Gesù, salverà il mondo" (per inciso: il titolo della pagina la dice già lunga...)
    Tutti coalizati attorno a Kiko, e va bene. È il loro leader
    Ma il fanatismo ottuso è davvero impressionante: è la fiera del luogo comune neocatecumenale, stoltezza della predicazione, obbedienza ai catechisti, conversione che viene dall'ascolto...

    Il fanatismo mi ha sempre fatto paura, ad ogni livello

    Floris

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  21. Il signor Kiko Argüello, benché dotato di lauree "honoris causa", continua a sparare emerite corbellerie.

    Quando spara qualche idiozia tipo «Dio attraverso i Testimoni di Geova ci sta dicendo qualche cosa», oppure «il Santo Padre dice che i vescovi devono ubbidire ad un laico e ad una donna», al massimo viene ripreso e deriso da un blog sperduto come il nostro (e capitano perfino alcuni veri testimoni di geova che accorrono qui credendo che Kiko si è convertito alla loro falsa fede).

    Ma quando Kiko spara un'emerita vaccata in cui pare giustificare il "femminicidio", non poteva sperare che passasse inosservata ai giornali laicisti sensibili a quel tema.

    Solo all'interno del Cammino le boiate dette da Kiko sono sacre. Fuori dal Cammino, le boiate sono boiate, punto.

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  22. Per amore della verita', riporto questo testo di cui sinceramente non ne ricordo la paternita' (me ne scuso con l'autore). Trip e company, non decontestualizzate, cercate la verita' anche quando non vi fa comodo, ve lo chiedo per amore della verita'.

    (cit.)
    Kiko Arguello, con cui non condivido il Cammino, non ha detto ciò che riportano i titoli.
    O meglio, i titoli sono fuorvianti rispetto al contenuto, ma capisco che oggi leggere le cose in profondità è difficile.
    "Se quest'uomo è ateo, nessuno gli conferisce l'essere come persona, ha solo una moglie che gli dà un ruolo"...
    Il problema dell'uomo violento e disperato, non è la moglie che lo ha abbandonato, ma l'uomo senza Dio.
    L'uomo senza Dio assolutizza le creature, diventano idoli.
    Allora, senza Dio, ti senti persona solo perché amato da qualcuno che per sua natura, come tutte le creature, è inaffidabile.
    Tutta la Scrittura ammonisce nel non confidare negli uomini, solo Dio è affidabile, solo Egli mantiene le promesse. Se l'uomo rifiuta Dio, quando verrà abbandonato da ciò che ha fatto diventare idolo e senso di tutta una vita, si dispererà. Perché la Speranza, appunto, è una virtù teologale riferibile solo a Dio, anzi a Cristo, l'unico Dio che ha dato la vita per amore.
    Per cui, il senso del discorso di Kiko è il seguente, non è la dualità uomo donna la causa della violenza, ma l'uomo che rifiuta Dio, il quale se abbandonato dalla moglie diventa il mostro che è. Perché non può avere altra speranza e non si sente più persona. Se non diventa un assassino, diventa depresso, è l'inferno. Ha pienamente ragione, e quel dolore, per aver assolutizzato la persona accanto, l'abbiamo provato tutti. Chi confida in Dio, nel Suo sacrificio per noi, non perde la Speranza, perché sa che le lacrime versate in questa terra sono pegno per una ricompensa più grande. Ma questo i nostri giornalisti non possono capirlo, si fermano ai desideri che vogliono diventare diritti.
    Questo passaggio di Kiko è stato il più profondo e vero di tutta la manifestazione.

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  23. Luca, non metto in dubbio che il senso di ciò che voleva dire Kiko potesse essere questo, lo spero, ma obiettivamente capirai che è un argomento troppo delicato per parlarne a braccio in quel contesto e con un uditorio così variegato. Non si possono usare i paroloni ad effetto che usi normalmente con chi ti conosce, devi spiegarlo con parole più semplici senza grandi ragionamenti altrimenti - come sta succedendo - è un clamoroso autogol mediatico.

    Etneo

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  24. Agite per amore della verità, pubblicate questo:

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/false-accuse-sul-femminicidio-processare-family-day-1144244.html

    Carlo

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  25. @ luca
    Quello che hai scritto è sicuramente bello e vero... ma io c'ero in piazza e Kiko NON ha detto proprio questo, la tua (o quella dell'articolo che hai riportato) è una reinterpretazione (e quindi non veritiera su Kiko).
    La verità è che Kiko non sa comunicare quello che magari pensa (forse non lo ha mai saputo fare)... per questo motivo ormai che è vecchio dovrebbe avere l'umiltà di farsi da parte e lasciar parlare altri... ma il suo ego e superbia sono talmente tanto grandi che non lo farebbe mai, e i suoi collaboratori sono talmente ciechi sull'IDOLO KIKO che non lo ammetterebbero mai e non avrebbero mai il coraggio di dirgli che sbaglia.
    Kiko ormai non è capace di fare e dire altro che annunciare il Kerigma... e lo fa malissimo annoiando tutti, anche i neocatecumenali stessi (che non lo ammetterebbero mai).
    Anita

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  26. Luca delle 8,10, cosa facciamo, vogliamo criminalizzare tutti gli atei come fanno i musulmani?
    Per me, l'ateo è una persona come un'altra con pregi e difetti come tutti, affetti ed antipatie compresi, il problema religioso è strettamente personale.

    Metà dei miei parenti sono atei, tutti lavoratori e professionisti di livello, padri e mariti affettuosissimi. Nessuno ha mai ammazzato la moglie.

    Tra le altre cose, penso che Kiko faccia un po di confusione tra atei, e "non praticanti";
    ovvero se io battezzato, non sono praticante, nella mentalità contorta del Vate divento automaticamente ateo.

    Io penso che Kiko, si stia avviando, verso la strada di considerare "atei" tutti i "non appartenenti" al Cammino; sicuramente interiormente , già lo pensa.

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  27. Per Rubene e tutti gli altri che purtroppo hanno saltato le lezioni di comprensione del testo

    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/06/kiko-e-il-femminicidio/

    Il sito non è neocatecumenale

    Carlo

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  28. Se quest'uomo è ateo, nessuno gli conferisce l'essere come persona, ha solo una moglie che gli dà un ruolo"...

    allora se un uomo è ateo, egli si definisce non solo come marito, ma anche come essere intelligente, libero, capace di progettare, costruire ecc. ecc., e sul piano affettivo come essere più o meno amato e più o meno capace di amore.
    Cioè una persona atea o credente non si definisce solo in relazione all'altro ( moglie, amante, figlio, amico ) ma anche in relazione a se stesso. Il mio essere persona mi mette in relazione con l'altro, ma precede la relazione con l'altro, è più importante della relazione. La relazione è una conseguenza dell'essere persona.
    Io contesto il materialismo di Kiko che dice che i fatti umani sono governati da meccanismi così semplici, che non considerano il mistero e la complessità dell'animo umano.

    Lo stesso numero di suicidi di neocat smentisce Kiko. Perchè un neocat dovrebbe suicidarsi visto che gli hanno insegnato da sempre che Dio lo ama?


    Allora, senza Dio, ti senti persona solo perché amato da qualcuno che per sua natura, come tutte le creature, è inaffidabile.

    Questo è fideismo irrazionale, che serve solo a fare adepti irrazionali. Con queste parole Kiko si taglia fuori dalla possibilità di servire la Chiesa di oggi.
    Tutta lo storia e sopratutto la contemporaneità dimostrano che l'uomo si sostiene anche senza Dio.
    L'uomo si rivolge alle cose sperando di trovarvi soddisfazione, e spesso anche trovandola, ma l'uomo non si identifica con le cose, nanche l'uomo ateo. Oggi le persone non si sposano più perchè sanno che l'altro non garantirà l'amore certo e duraturo.
    Vedo intorno a me persone molto soddisfatte dei risultati del loro lavoro, della loro intelligenza e questo basta a rendere la loro vita ricca e soddisfacente, checchè ne dica Kiko.

    Siamo alle solite: l'uomo fuori dal cammino soffre e solo chi fa il cammino trova la felicità.

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  29. Ruben, sull'avvitamento di Kiko non saprei cosa risponderti, ma certo il messaggio è diverso ed ho ritenuto opportuno sottolinearlo, tutto qui.

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  30. Michela che ci sai dire dei numeri di suicidi nel movimento?

    Flo

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  31. No michela solo in Gesù Cristo, quindi nella Chiesa, in fondo è Cristo che ha detto io sono la Vita!

    Flo

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    1. Forse il cammino non è la Chiesa??

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    2. Esatto.

      Il Cammino non è la Chiesa.

      Il Cammino potrebbe essere parte della Chiesa, se ne condividesse la fede, la dottrina, i sacramenti, la liturgia...

      Invece nel Cammino vige solo la fede in Kiko, vige solo la dottrina di Carmen e Kiko, vige solo la liturgia inventata da Kiko e Carmen parodiando quella della Chiesa... i neocatecumenali non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, anche se a parole proclamassero il contrario, i fatti parlano da soli.

      A nulla serve lo Statuto del Cammino, se poi nel Cammino si professano errori, ambiguità, strafalcioni, vere e proprie eresie.

      Del resto, lo Statuto serve forse a qualcosa? Per esempio: le "Decime" non sono previste dallo Statuto, ma guai a chi non le paga...!

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  32. "Sicuramente interiormente già lo pensa"

    Ruben non pensavo tu avessi il dono di leggere il cuore!

    Flo

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  33. A Luca

    Il discorso di kiko è sbagliato perchè applica un meccanicismo - come ti ho spiegato più sopra- diretto alla persona e non alla società.
    Avrebbe avuto più senso se ne avesse parlato in termini sociologici, come di un problema genrerale della nostra società che sta vivendo effettivamente nella precarietà delle relazioni e nella diffcoltà di comunicazione tra le persone.

    Trovo invece molto sbagliato racchiudere ed interpretare una particolare vicenda umana ( come quella del papà delle gemelle) con gli strumenti della sociologia.

    Comunque per par condicio e per riscattare un po' le donne dalla colpa occulta di aver armato la mano del loro sposo, affermo che anche Medea ha avuto le sue ragioni :-)

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  34. Flo non ti capisco

    cosa vuol dire?
    No michela solo in Gesù Cristo, quindi nella Chiesa, in fondo è Cristo che ha detto io sono la Vita!

    a quale mia frase ti riferisci?

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  35. Dico che non fuori dal cammino si soffre ma fuori dalla Chiesa. Mi interessava invece il discorso dei suicidi nel movimento che hai citato, cosa puoi dirci in merito?

    Flo

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  36. Sentite la Miriano...http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/06/23/costanza-miriano-camillo-langone-san-giovanni-non-fa-inganni___1-v-130098-rubriche_c318.htm

    Giovanni

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  37. Michela che ci sai dire dei numeri di suicidi nel movimento?

    Flo


    e tu in cambio mi dai i numeri dei fuoriusciti?
    basta prendere le firme del libro della vita e vedere chi non viene più.

    Puoi andare a leggere il post di qualche giorno fa,
    puoi considerare l'alto numero di persone depresse, di giovani infelici, anche se io ho in mente suicidi di persone sposate e non giovani.

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  38. Considerando che parlavi di numero pensavo ci fossero delle cifre!

    Flo

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  39. Io voglio dire la mia, anche andando controcorrente. Ho sbobinato il video, e una cosa mi è evidente dal testo: Kiko non ha mai detto che la colpa è delle donne, non ha mai giustificato il femminicidio. Il centro di attenzione nel discorso di Arguello è la motivazione del femminicidio e dell'infanticidio, non la colpa di uno o dell'altra. Questo si legge, chiaramente.

    La questione, semmai, dal nostro punto di vista e non da quello di giornalisti che deformano la realtà per vendere qualche copia in più (e in questo non sono diversi da Kiko), è ancora più grave: Kiko definisce "antropologia cristiana" ciò che è soltanto un'aberrazione del suo esistenzialismo degenerato che si dibatte tra l'essere, il non-essere, il peccato e il demonio.
    E i non credenti hanno avuto ragione a incavolarsi: dove sta scritto che un miscredente abbandonato dalla moglie è un potenziale omicida, anzi un sicuro omicida, perché diventa un "non essere", scagliato nel profondo di un inferno vuoto? Persino nel platonismo Eros, che è figlio di Poros l'espediente e Penia la povertà, ritrova piani più alti dove riempire il suo bisogno (l'amicizia, la filosofia).

    In ogni caso, a contestare Kiko dovevano essere in primo luogo i catechisti neocatecumenali. Secondo la dottrina del Cammino gli idoli, con i quali i non convertiti riempiono il proprio non-essere, non sono molti? E Mammona, dove lo mettiamo?

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  40. Sul tema di Kiko volevo solo dire poche parole.

    Io, che l'ho conosciuto e per tanti anni ho fatto parte del cammino, vedo sempre il solito problema che il cammino ha sempre avuto: esso è, praticamente, INASCOLTABILE a chi non ne faccia parte.
    Solo gli "adepti", che conoscono quel linguaggio, quelle forme di espressione, possono estasiarsi e "convertirsi" al loro "profeta". Questo aspetto io già negli anni '90 lo criticavo apertamente nel cammino.

    Chiunque sia "digiuno" non capisce assolutamente nulla di quelle sconclusionate parole!

    Per questo:

    - le 100 piazz(at)e non hanno convertito mai nessuno e sono sempre meno frequenti;

    - il cammino si incesta SOLO nelle parrocchie compiacenti dove precedentemente aveva un tessuto e persone disposte già formato da aggredire e stravolgere (così fu per la mia parrocchia, entrammo con l'inganno dell'allora sacerdote NC, certi di essere nel solco della Chiesa Madre, scoprendo poi da soli e a caro prezzo la verità).

    Riguardo a quanto detto da Kiko, è vero che non deve essere condannato alla maniera laicista dei quotidiani massoni.

    MA,

    se si analizza quanto da lui detto alla luce del cristianesimo non si può non dire che sono delle enormi corbellerie!
    Un uomo non uccide la propria donna perché gli manca Dio, se fosse vero tutti gli atei sarebbero dei potenziali assassini.

    Invece, la deriva del nostro tempo è proprio il fondamentalismo ideologico: sia religioso che laicista.
    Il femminicidio non è che uno degli effetti di tale fondamentalismo, ma anche i neokikos, se si guarda con obiettività, stanno in un solco ideologizzato che esclude ogni tipo di coinvolgimento che non sia il loro "credo", "condannando" virtualmente tutti quelli che non fanno parte del loro "bellissimo" mondo.

    Questo evento, infatti, dimostra ancora di più che l'idolo Kiko è intoccabile per i loro adepti.

    Preghiamo per loro e per la Chiesa.

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  41. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  42. a Lino
    Kiko non ha mai detto che la colpa è delle donne, non ha mai giustificato il femminicidio

    e ci mancherebbe altro!
    ma ho sentito più di una redditio in cui l'adultero tra le righe incolpava la moglie per il proprio tradimento.

    Se io faccio un dicorso generale, assolutamente condivisibile, sulla difficoltà nella relazione uomo-donna, non posso poi passare al particolare e dire che a causa di questa difficoltà quell'uomo preciso ha ucciso. Ha ucciso per molti motivi, e solo una delle fonti del suo malessere è la relazione/comunicazione carente o distorta con la moglie.
    In effetti Kiko non fa passaggi razionali dal generale al particolare o viceversa, ma di fatto ha citato un caso particolare, e chi ascolta non può non collegare le due cose.

    E il messaggio che passa al neocat, e che disturba i non-neocat, è che la colpa non è più personale, ma si diffonde anche alla vittima. E' ovvio che la vittima ha anche una sua responsabilità e, come ben sappiamo, nel vissuto neocat il passaggio da responsabilità a colpa è molto breve.

    Quindi Kiko fa una comunicazione distorta che entra in risonanza negativa con i fanatici del femminicidio, e positiva con coloro che rimpiangono la chiarezza di ruoli del passato.

    Qui manca quell'equilibrio che una sana visione cristiana sa dare alla vicenda umana, che tiene conto del peccato originale da una parte e della grandezza dell'uomo dall'altra.

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  43. Dico che non fuori dal cammino si soffre ma fuori dalla Chiesa. Mi interessava invece il discorso dei suicidi nel movimento che hai citato, cosa puoi dirci in merito?

    dico che nel giro di un mese abbiamo letto il post di cui ti ho detto prima e del figlio di Lifschitz.

    i numeri il cammino non li darà mai, anche perchè affermerà che il suicida era già uscito oppure non faceva bene il cammino.
    Questo è un argomento difficile, se vuoi possiamo cercare di saperne di più smuovendo giornalisti e persone informate e unendo le nostre personali informazioni. Ma per adesso non vorrei che questo argomento distogliesse dal tema del thread.

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  44. A Michela che ha detto: "e ci mancherebbe altro"!
    Non mi hai letto bene. "Femminicidio colpa delle donne": così apre Repubblica.
    Da Repubblica c'era da aspettarselo. Il problema è il medesimo "serpente di mare" del Corsera: "FAMILY DAY «Femminicidio colpa di mogli che non amano i mariti»".

    Possiamo poi andare a ragionare sui meccanismi interni al Cammino, sulle dinamiche alle quali hai accennato, ma queste non sono note ai giornalisti. Per il resto, condivido, non per caso l'ho definito "esistenzialismo degenerato". L'aspetto interessante della questione è anche un altro: forse qualcuno si renderà conto che, all'esterno delle manifestazioni NC, Kiko è una iattura. Le "pennellate" vanno bene nel Cammino, all'esterno il quadro deve essere chiaro e, come tracci un ghirigoro ambiguo, ti lapidano. La CEI, però, già lo immaginava, conosce i suoi polli.

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  45. Sono convinto che tutto questo gioverà al cammino.

    Anche dai commenti della Miriano secondo cui Kiko è un Santo è evidente che una parte del mondo cattolico guarderà al cammino come la "vera Chiesa".

    I vari movimenti e anche chi è sceso in piazza devono darsi una svegliata perché il cammino non li risparmierà. Usa la stessa tattica dell'inizio catechesi: camuffarsi per poi piano piano imporsi riuscendo a tacciare chi non la pensa come lui come demonio.

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  46. Dimenticavo: c'è anche il Mattino di Napoli. «Il femminicidio? Colpa ​delle mogli che non amano più i mariti». E, detto tra noi, il particolare che tutti abbiano lo stesso titolo (l'Huffington Post compreso)‎ mi ha impressionato. Pare un passa-parola.

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  47. Non so Lino,
    potrebbe essere un caso di comunicazione distorta da parte di Kiko e di conseguente manipolazione da parte dei giornalisti.

    Ma io credo che questa volta il pensiero a-logico e semplicistico di Kiko sia stato ben compreso dai non-neocat che glielo hanno rovesciato contro.
    Nel cammino è molto sfumata la differenza tra responsabilità e colpa. Si lavora molto sui sensi di colpa, distorcendo la realtà, per tenere le persone agganciate al movimento. E adesso questo aspetto è emerso pubblicamente ed è stato subito colto dai giornalisti per svalutare tutta la manifestazione. KIko è un manipolatore e chi non è neocat se ne accorge subito. L'hanno strumentalizzato, certo, ma il fesso è lui che si è fatto strumentalizzare perchè non aveva argomenti chiari e comprensibili, a differenza degli altri che hanno parlato.

    Qui è emersa la verità, una volta tanto. Poi si può coprire il tutto dicendo, come i vescovi e i suoi stanno facendo da 50 anni, che Kiko parla col cuore e non con la mente, ma penso anch'io che da adesso in poi staranno più attenti ad invitarlo.

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  48. Flo,

    gli ex neocatecumenali sono un vero e proprio popolo, grande almeno il quadruplo del Cammino.

    Le comunità nascono di cinquanta e terminano in dieci. Se la matematica non è un'opinione...

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  49. Vorrei ricordare al caro Romano Apostolico che il male minore non si sceglie mai.

    Il male (anche minore) può essere tollerato, ma non deliberatamente scelto.

    Altrimenti ci si butta direttamente nelle grinfie del nemico, che sarà sempre pronto a metterti davanti a due "mali" esigendo che tu scelga il "minore".

    Andreotti e i suoi compagni democristiani scelsero come male minore il firmare la legge sull'aborto (194/'78) temendo che il bloccarla avrebbe fatto cadere il governo. Infatti il governo cadde sei mesi dopo. Temevano che un governo diverso avrebbe fatto una legge peggiore. Ed infatti, scegliendo il male "minore", si son presi la responsabilità di firmare la condanna a morte di milioni di bambini.

    Chi va incontro al mondo (mondo in senso evangelico: voi non siete di questo mondo), viene sistematicamente gabbato.

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  50. Devo essere sincero con voi, dal giorno successivo il family day faccio fatica a seguirvi.
    Comunque, siccome se uno dice una cosa dovrebbe quanto meno essere accertabile, quindi mi piacerebbe sapere quanti femminicidi negli ultimi dieci anni siano riconducibili o legati anche lontanamente al cammino.
    Certo che se tutti ne parlano avranno certamente avuto certezze, fatene conoscere almeno qualcuna.
    Infine sono d'accordo a tripudio, il cammino si riduce dell'80 % pensa se ci fossero stati tutti in S.Giovanni .....vi scoppiava la bile.
    A me invece basta sapere che almeno otto volte tanto hanno sentito parlare di Dio da qualcuno.

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  51. Certi soggetti (la Miriano, i ciellini di Libertà e Persona, ecc.) lodano Kiko perché lo ritengono (o per motivi "politici" esigono che sia ritenuto) l'artefice del successo della manifestazione del 20 giugno 2015 (quella di 60-70mila persone in piazza, e che il Gandolfini neocatecumenale ha ufficialmente spacciato per "un milione": evidentemente in questi casi ritengono sempre di aver bisogno di una menzogna per dichiarare la bontà del proprio operato).

    Kiko ha il vizietto di "drammatizzare" i fatti fino a farli diventare una ridicola caricatura. Non c'è da meravigliarsi che qualcuna delle sue sconclusionate esternazioni sia stata intesa come apologia del femminicidio. A furia di dire che Kiko non è stato capito, state ammettendo che in Kiko non c'è niente da capire.

    Kiko Argüello infatti proclama la squinternata dottrina del neocatecumenalismo, un variopinto guazzabuglio di cialtronerie protestanti che ha inventato (insieme alla Carmen Hernàndez, più autrice di lui) a partire dalla fine degli anni '60 spacciandola per "ispirata dallo Spirito". Guazzabuglio di fronte al quale non fate altro che gridare disperati: Kiko non è stato capito! Kiko non è stato compreso!

    Oppure, quando le spara davvero troppo grosse, tacete e scappate. Come ad esempio quando Kiko dice che il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova. Oppure quando Kiko, parlando dei peccati mortali (e nello specifico, gli atti contro il sesto comandamento, vera fissazione kikiana), afferma che il sacramento della riconciliazione sarebbe facoltativo e rinviabile a piacere (e nessuno dei neocatekikos ha battuto ciglio!).

    Di fronte all'arrogante Kiko che pretende di fare un'ora di spettacolo (omelia e canzoncine), e poi addirittura dice «farò il kerygma, non avete capito che questa gente viene per ascoltare me?», voi neocatecumenali non sapete rispondere in altro modo: "tanto al Family Day ci vado solo per ascoltare Kiko, sennò che vado a fare?".

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  52. Cmq mezA CL è kikizzata dopo sangiovannj come pure buona parte di rns..... È un problema

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  53. @ Anonimo ha detto...
    Per Rubene e tutti gli altri che purtroppo hanno saltato le lezioni di comprensione del testo

    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/06/kiko-e-il-femminicidio/

    Il sito non è neocatecumenale

    Carlo.
    ---
    Non comprendo "quali" lezioni di comprensione del testo avrei saltato.
    La "comprensione" la attuo con la mia testa.
    Il discorso di Kiko, pronunciato in un comprensibile italiano, è sotto gli occhi e le orecchie di tutti!
    Sul fatto che il sito( mai sentito nominare prima), non sia Neocatecumenale, è solo una tua opinione, visto che la pensa esattamente come Kiko.

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  54. @ Anonimo ha detto...
    "Sicuramente interiormente già lo pensa"
    Ruben non pensavo tu avessi il dono di leggere il cuore!
    Flo
    ---
    Per carità Flo!...
    Quello è un dono o carisma riservato ad alcuni Santi. Padre Pio, era uno di quelli.

    L'interiorità, pensieri reconditi compresi, si leggono nella persona "osservata", attraverso i "segni"; linguaggio della parola e del corpo,nelle innumerevoli sfumature, anche emozionali.
    Tutto questo non è divinazione, bensì psicologia.

    Sono tredici anni, che quotidianamente "seguo" Kiko(molti altri,da più anni di me!), ormai, per il sottoscritto, è più di un libro aperto.

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  55. @ Tripudio

    In risposta al commento del 24 giugno 2015 13:31.
    Grazie della lezione, ma non capisco non capisco a cosa fai riferimento?
    Per me il male non è una scelta lecita e mai ho scritto il contrario.
    Aiutami a comprendere di quali delucidani avrei bisogno sul tema.

    p.s. la questura ha detto che il 20 giugno c'erano 400.000 persone. Scrivere che ce ne erano 60/70 mila è ridicolo quanto scrivere che ce ne erano 1.000.000

    Romano Apostolico

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  56. @ Tripudio

    Penso di aver compreso il motivo del tuo commento che mi ha turbato. Hai frainteso il mio precedente post.
    La frase "Si accetta e si sceglie il male minore" non rappresenta il mio pensiero, ma la constatazione dell'operato dei parlamentari sedicenti cattolici e dei firmatari (consapevoli o no) del testo unico sulle convivenze ideato da Introvigne.
    Ovvero è ciò che succede oggi. Non ciò che io penso sia giusto.

    Romano Apostolico

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  57. @ pietro ha detto...
    Devo essere sincero con voi, dal giorno successivo il family day faccio fatica a seguirvi.
    ---
    Infatti, non è la prima volta che te ne esci, con la frase(ormai fatta), "faccio fatica a seguirvi"; infatti non è mai molto agevole "seguire" chi non la pensa come noi.
    Nel tuo caso, chi non la pensa come Kiko o il Cammino.

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  58. Sì ruben ma dare risposte no ?
    Almeno anche se con un comizio tripudio ci ha provato, ma tu proprio non ci riesci.

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  59. in discesa libera.....da paura...

    http://www.huffingtonpost.it/2015/06/23/kiko-arguello-femminicidio_n_7643056.html?ref=fbpr

    Kiko Arguello, star neocatecumenale al Family Day: il femminicidio colpa delle mogli che non amano più il marito (VIDEO)

    questo si è bevuto il cervello...

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  60. https://www.facebook.com/100piazze/posts/601972383279309

    RispondiElimina
  61. Addirittura non ha capito - o lo omette - che questa volta non sono "alcuni media che su facebook con l'unico scopo di ricevere click" che creano scompiglio, bensì i principali quotidiani nazionali! "La Redazione di 100 Piazze", gioite: siete un capolavoro d'informazione!

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  62. @Triupudio
    gran bel menzoniere pure tu che parli di 60-70 mila persone in piazza!
    Il Viminale ha dichiarato che ce ne erano 400 mila ma a te interessa sbeffeggiare quella manifestazione perchè "certi soggetti" non ti piacciono.

    Ah, post scriptum, mochiamola con virgolettati che possono essere benissimo inventati di sana pianta! Voglio le fonti precise se si riportano frasi pronunciate da Kiko o adepti, altrimenti dimostrate di essere strumentali e manipolatori pure voi! Un capovalore d'informazione [cit. Lino]

    Un lettore

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  63. @ Un lettore
    "Bene, Dio permise che io facessi un’esperienza di ateismo, o, se volete, una kenosis, una profonda discesa nell'inferno della mia esistenza, un’esistenza senza Dio... Ero morto interiormente e sapevo che sicuramente la mia fine sarebbe stata il suicidio, prima o poi".

    Kiko Argüello, da un'intervista rilasciata nel 1996 nella città di Assisi: http://www.camino-neocatecumenal.org/neo/iniciadores%20camino/encuentro%20de%20Asis%201996%20it.htm

    Siccome mi hai citato, ti basta, questa, un lettore?
    Magari - tu e altri NC - capirai che quella a Roma non è stata una boutade, ma è una filosofia esistenzialista, una propria esperienza personale che Kiko assolutizza, universalizza. Poi, che l'abbia riferita in presenza di uno o di dieci milioni di persone, a me non frega più di tanto, io fisso i testi.

    RispondiElimina
  64. Scusate,

    ma la leggenda dei 400.000 in piazza è stata pianificata in anticipo dagli stessi organizzatori (cliccare qui): «è annunciata la partecipazione di circa 400mila»...

    Come già detto in precedenza, la piazza (inclusi prati e zone circostanti) assomma a 42700 metri quadrati. Dire "quattrocentomila" significa stipare nove persone per metro quadrato, inclusi passeggini e ammennicoli. A giudicare dalle foto, i partecipanti non erano affatto inscatolati come sardine (sono esseri umani, hanno pur bisogno di respirare e di tenere in sicurezza sé stessi e i propri figli, no?), ma erano nella media tipica di due virgola cinque per metro quadro (per cui i 400.000 avrebbero richiesto centosessantamila metri quadrati, ossia il quadruplo della piazza).

    La "guerra delle cifre" sulla piazza è tipica di altri ambienti (sindacati, concertoni ecc.): per questo era deprimente sentire in anticipo Kiko che parlava di 200.000-500.000 (ne parlavamo una settimana fa), il kikiano Gandolfini parlare di un milione (come se stesse parlando delle "alzate"), e i dati annunciati (sottolineo annunciati) di 400.000 presenze.

    Poi chissà, magari di quei 400.000 i primi 60-70.000 erano in piazza e gli altri 330-340.000 si erano accuratamente nascosti chissà dove per paura della pioggia.

    La menzogna sulle presenze è solo l'ennesima conferma che per gli organizzatori i veri partecipanti erano solo merce da esibire alle telecamere. Cioè piegarsi alle "regole del gioco" del nemico.

    Sono certo che sindacati, concertisti primo maggio e affini non oseranno protestare troppo. Se diventa pubblico il trucchetto delle cifre, loro stessi non potranno più dire che "mezzo milione, un milione" di persone ha manifestato a San Giovanni...

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  65. @Lino
    non trovo nulla di anomale nelle frasi di Kiko che mi hai citato.
    La sua è filosofia esistenzialista che deriva dalla sua personale esperienza che assolutizza? Probabilmente hai ragione ma se torniamo alle frasi sul femminicidio ha detto una cosa sacrosanta: se il nostro essere deriva dal riconoscimento del prossimo e dal suo amore, allora questo può essere una lama a doppio taglio poichè l'uomo a differenza di Dio può tradire. E se trasformiamo il nostro prossimo in un idolo, sostituendolo a Dio e al suo amore, allora quando saremo feriti potremo perdere il senso della nostra esistenza, arrivando a commettere pazzie. Tutto dipende dalle fondamenta che mettiamo al senso della vita, dell'amore e della sofferenza.
    Discorso limpido e più che condivisibile sia da un punto di vista Cristiano che psicologico.

    Ascoltatevi il podcast della puntata di stamane a "24 Mattina" su Radio24: http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/24mattino/unioni-civili-adozioni-coppie-184805-gSLAV1PZGB

    Gandolfini spiega a modo suo le frasi contestate a Kiko.
    Capisco il voler fare caciara ma onestà intelletuale la dovete mettere!

    Un lettore


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  66. Nel mio paese la matematica non è un'opinione. Una piazza di meno di 17000 metri quadri, che diventano 42mila se si aggiunge il prato e le zone circostanti, a una media fin troppo generosa di di due virgola cinque persone a metro quadro, farebbe poco più di centomila persone (abbiamo contato come "persone" anche gli oggetti ingombranti come carrozzelle e passeggini).

    Qualcuno abbia la bontà di mostrarmi questi famosi "dati del Viminale" di cui tanto vanno cianciando i kikos. Vorrei proprio sapere dal Viminale dove diavolo erano gli altri presunti trecentomila (o novecentomila, se diamo retta al neocatecumenale Gandolfini).

    Credere a dei numeroni giganteschi solo perché fanno comodo al Cammino, è proprio uno stile tutto neocatecumenale (si veda ad esempio l'articolo "Diecimila alzate!").

    RispondiElimina
  67. Questi fratelli del Cammino chiamano "onestà intellettuale" il cambiare discorso a ogni costo. Che ipocriti.

    E pensare che il tema di questa pagina, proposto da Piccola Ex, riguardava l'espressione di Kiko che nessuno dei fratelli delle comunità NC ha voluto commentare:

    «farò il kerygma, non avete capito che questa gente viene per ascoltare me?».

    Kiko stesso stabilisce che "questa gente" del Family Day è lì per lui, non per il Family Day.

    Tant'è che Piccola Ex è stata testimone diretta della conferma dei neocatekikos:

    "beh se arriviamo un pò tardi non importa, tanto ci vado solo per ascoltare Kiko, sennò che vado a fare?".

    Per questo li chiamo ipocriti. Vanno solo per ascoltare Kiko, e poi quando Kiko dice una vaccata, vengono qui a fare i professorini precisini che ti interrogano su quanto sei d'accordo coi temi della manifestazione. Proprio loro che sono andati solo per Kiko.

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  68. Scusate, se posso aggiungere un paio di cose:

    1-Nel video del femminicidio, Kiko spara uno dei suoi esempi a cacchio di cane affermando che l'uomo moderno secolarizzato vuole dirigere la sua propria vita senza Dio e in che modo? Alzandosi la mattina, facendo colazione e prendendo la macchina per andare al lavoro. A quel punto, scusate l'espressione ma mi è venuto da dire.... ma che c+++o...? Cioè, la libertà di uscire per andare a lavorare sarebbe dirigere la propria vita fregandosene di Dio? Ma se li scrive di notte sti aneddoti? No comment.

    2-Una volta ho letto un articolo di Crux Sancta dove veniva riportata una frase di Kiko dove affermava di voler creare un nuovo concetto di famiglia allargata dove tutti vanno a letto con tutti. Altro che difensore della famiglia, dovrebbe indire un "Orgy Day". P.S. secritrovo l'articolo lo posto.

    J.V.

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  69. un lettore
    se il nostro essere deriva dal riconoscimento del prossimo e dal suo amore, allora questo può essere una lama a doppio taglio poichè l'uomo a differenza di Dio può tradire

    hai detto bene se il nostro essere deriva dal riconoscimento dell'altro....
    Il nostro essere deriva da Dio o dalla natura e dal caso per i non credenti. Le altre visioni dell'uomo non possono essere prese in considerazione, tantomeno da uno che si dice cattolico.
    Quindi il nostro essere non deriva dal riconoscimento dell'altro, perchè anche il più efferato assassino si vede come essere autonomo, pensante, libero di scegliere, ecc. ecc. e non solo come essere tradito o abbandonato.
    E' fuorviante accostare campi diversi: all'essere appartiene la persona che è autonoma, ( sottovoce aggiungo sussistente di per sè)
    all'affettività, che un aspetto dell'essere, una parte dell'essere, appartiene il mondo delle emozioni, come il sentirsi tradito o abbandonato.

    Mi dà un fastidio incredibile quando Kiko mescola le due cose riducendoci a semplici animali che agiscono in base all'istinto. Certamente le emozioni smuovono l'animo dell'assassino, ma poi è la sua libertà che lo porta ad agire in un certo modo.

    Ma se io descrivo un uomo come un burattino in preda ai suoi impulsi affettivi, se lego la sua felicità alla presenza di un amore umano nella sua vita, e allo stesso tempo lego la sua infelicità alla presenza di persone moleste in famiglia e sul lavoro, opero una riduzione della sua umanità, rinnegando quel profondo mistero che è l'animo umano da cui provengono istinti distruttivi come pure atti elevatissimi.

    Inoltre quello che disturba in questa antropologia è che l'altro è un limite che fa scaturire il peggio dell'uomo, ma qui andiamo oltre...

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  70. Io la mia onestà intellettuale l'ho mostrata, un lettore: non ho condiviso i "serpenti marini" delle testate giornalistiche e le idee di molti miei amici. La vostra onestà, invece, mi pare condizionata dalla kikosofia. Hanno giustamente citato Medea qui, figura mitologica dei tempi nei quali ancora Cristo non era venuto: fu mancanza di amore o vendetta? Disperazione da compiangere o superbo egoismo? Perché alla fine, anche quando non siano giustificazioni quelle del discorso di Kiko, le sue tesi svuotano l'inferno, o perlomeno lo riducono a un luogo dove Dio è assente. Oltre a essere tesi che infangano i non credenti abbandonati dalle mogli, naturalmente. Tutti potenziali stupratori, assassini ecc. eccetera, secondo la nota catechesi di Kiko. Non c'è traccia di "giusti" fuori del Cammino, così come non c'è traccia di cristiani fuori del kikianismo.

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  71. @ Anonimo ha detto...
    "Secondo me Kiko ha passato ogni limite, occorre che la Chiesa intervenga seriamente in questa deriva ed onnipotenza, per non fargli distruggere quanto di buono fatto."
    ---
    Dubito seriamente che Kiko possa aver fatto "qualcosa di buono"; siccome il mio è un legittimo dubbio, invito chiunque, a contraddire il mio dubbio.

    La Chiesa si è già mossa; è sufficiente leggere sui quotidiani di oggi, le direttive sul Sinodo di ottobre sulla famiglia. Molta misericordia ed accoglienza verso i divorziati e gli omosessuali; si può o meno condividere, ma è la Chiesa.

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  72. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  73. @ pietro ha detto...
    Sì ruben ma dare risposte no ?
    Almeno anche se con un comizio tripudio ci ha provato, ma tu proprio non ci riesci.
    ---
    pietro con la minuscola,
    mi ricordo di averti risposto, ma non ritrovo il post.

    Tra l'altro, fermo restando che spesso "non riesci a seguirci"; quali sono le risposte che avresti sollecitato?

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  74. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  75. Scusate ragazzi,
    conosco la città dove risiedo da 65 anni: conosco le folle che possono contenere siti e piazze. Per questo sono andato alla manifestazione con oltre tre ore di anticipo.
    La piazza non era assolutamente satura, si poteva agevolmente circolare tra spazi assolutamente pervi.
    Siamo realisti: lo Stadio Olimpico della capitale contiene 72.000 posti, e quando è al completo è veramente un colpo d'occhio di folla, che mette quasi paura!...
    Il 20 in Piazza Porta San Giovanni, non mi sono spaventato affatto.

    Con molta indulgenza, benevolenza, ed in eccesso, vogliamo ribadire 40.000?

    P.S.
    A chi tirava in ballo il Viminale: I numeri, li fa la DIGOS, ovvero il vecchio "Ufficio Politico"; e magari per far piacere all'attuale Titolare del Dicastero, favorevole alla manifestazione, dice ciò che più gli conviene.

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