venerdì 5 maggio 2017

Traditio Symboli Kiki: "Credo in dio padre onnipotente, creatore del male"


Proseguiamo insieme la lettura del volume "Traditio Symboli", edizione 1982, perché è un'autentica miniera dalla quale si estrae senza sosta materia prima utile a far capire qual è l'origine di molte distorsioni del pensiero e degli atti dei neocatecumenali, modi di essere e di fare del tutto incomprensibili a una persona esterna al cammino, ma improvvisamente chiari quando si leggono queste pagine.
Il testo (a pag. 118 della "raccolta") potrebbe risultare disturbante, perciò ne suggeriamo la lettura col Rosario stretto fra le mani....
«Allora che voglio dire? Che voi, fratelli, se voi avete incontrato questo profeta e avete la resurrezione dentro dì voi, e avete la vita, si dimostra questa resurrezione nella famiglia, perché possiamo aver figli, possiamo amare il marito, possiamo sopportare la moglie insopportabile, perché possiamo accettare non so che cose. E soprattutto non utilizziamo la religione perversamente, perversamente. Il cristiano capisce perfettamente, non utilizza la religione perché Dio gli tolga la croce, come fa la gente con Cristo. “Cura mio figlio, è epilettico”, e Gesù Cristo dice: “O generazione perversa e adultera, fino a quando dovrò sopportarvi?”. Come? Dio ti ha dato un figlio epilettico e mi chiami a me perché io, siccome Dio mio Padre ha fatto le cose molto male, io che sono il Figlio di Dio te le faccia bene, no? Ma perché non ti domandi perché tu hai un figlio ammalato? Ma non ti rendi conto?
Perché Dio deve passare per la tua testina? Perché non pensi che Dio ha un disegno immenso per te e che le cose che ti capitano ... non ti ribellare contro di esse. No, niente! Non voglio sapere nulla. L’unica cosa che vogliono... che gli importa dei segni, che gli importa che Cristo sia il Messia? L’unica cosa che gli importa a quell'uomo è che suo figlio sia guarito e basta.
Nel Vangelo non c'è nulla di simile: il disprezzo del padre per Cristo è del tutto inventato, come per la reazione del cieco nato. E' ciò che Kiko pensa sia successo, ma non ha nessuna attinenza con la realtà, in nessuno dei Vangeli, quindi non è mai accaduto.
“Ma guarda - dirà Gesù Cristo - guarda cretino , guarda quell'altro familiare che hai vicino a te. Il vicino non ha nessun figlio epilettico, ed è felice? E’ felice? Non è felice per niente! Ha altri problemi”. E quello: “E a me che mi frega degli altri. Io soltanto ho questo problema: non sopporto vedere mio figlio che quando gli viene la malattia si butta nel fuoco. Sì, lo capisco, sono un egoista. Fallo per me, fallo per me! Non voglio sapere più niente”. O generazione perversa e adultera! E infatti farà pochissimi miracoli, che non è venuto qui a fare il curatore, a fare queste guarigioni così che non servono a niente. Ma c’è gente così perversa che pensa che l’unica cosa valida nel mondo è fare queste cure, l’unico valido. Chi lo ha detto? Chi lo ha detto? Quanta gente ha trovato la felicità e la vita attraverso le malattie, quanta gente! Guai a noi il giorno che non ci siano più figli anormali! Guai a noi il giorno che non ci sia più vecchiaia, più debolezza nel mondo, più povertà: guai a noi. Questo lo diciamo noi veramente: il mondo intenta togliere di mezzo tutto quello che non vuole, e quel giorno l’uomo diventa superbo, potente, e non c’è più scampo per i deboli, i deboli sono emarginati per l’orgoglio della società, dove chi fa un minimo sbaglio ha tutto il peso della legge su di sé, in modo che non si può muovere. Per questo noi diciamo no, fratelli. Anche il cancro, anche le malattie in qualche modo fanno ripensare un momento l’uomo, per favore, ripensare ’Ma dove andiamo, ma chi siamo?’. Ringraziamo il Signore un momento! Ringraziamo il Signore che nella sua economia ha pensato anche che ci siano dei terremoti, cioè che ci siano delle cose che l’uomo non possa dominare, che faccia pensare un momento all'uomo ’Ma chi sono? Ma dove stiamo andando? Ma che bestialità è questa? Ma che mostruosità! Ma perché mi è capitato questo? Ma come è possibile: tutta la mia vita lavorando per un pezzo di terra e mi ritrovo adesso con mia moglie morta e tutti i miei figli! Ma Dio mio, ma che succede qua?’. Tutta la società viene sconvolta, obbligata a ripensare. Magari non serve a nulla, nulla, ma Dio l’ha intentato. »
Il passo evangelico letteralmente stuprato da questo serial killer delle Sacre Scritture è Matteo 17,14-21, la guarigione dell'epilettico indemoniato:
14 Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo 15 che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; 16 l'ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo». 17 E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui». 18 E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». 20 Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.
Kiko, rovescia totalmente i segni e mette in bocca a Cristo parole che Egli non ha mai detto: "Guarda cretino" Gli fa dire, così bestemmiando il tre volte santo nome di Nostro Signore. Il falso Gesù di Kiko invece di provare pietà e compassione, darebbe del "cretino" al padre, suggerendogli che il figlio è così per un "disegno di Dio", dunque tale padre sarebbe un perverso a chiedere a Dio di cambiare la Sua volontà.

In verità Kiko, con estrema malizia, sostituisce a bella posta i termini utilizzati da Cristo nello stesso Vangelo di Matteo in due episodi totalmente diversi: Gesù nella guarigione dell'epilettico dice "generazione incredula e perversa", Kiko cambia "incredula" con "adultera" che è l'espressione usata da Cristo in Mt 16,4 in risposta a farisei e sadducei che Gli chiedevano un segno per dimostrare che Egli era davvero il Messia:
1 I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. 2 Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; 3 e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? 4 Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona». E lasciatili, se ne andò.
Kiko volutamente confonde i due momenti, così accostando la supplica del padre dell'epilettico indemoniato con la richiesta di un segno. E in effetti nella sballata teologia del Cammino è proprio così: se chiedi a Gesù, una guarigione, un aiuto in una situazione di difficoltà stai sfidando Dio a darti un segno, come i farisei, quindi sei un malizioso, un perverso. Il cristiano secondo Kiko sta "seduto" passivamente "nella polvere, solitario e silenzioso" perché crede in un "dio" mostruoso, che impone ai suoi figli di sopportare disgrazie e sofferenze.
Kiko non ha assolutamente nessuna idea di cosa sia il male, da dove origina, il senso del male fisico e del male morale, nella sua dottrina (adultera e perversa) tutto il male è mandato da Dio in quanto permesso da Lui.

Addirittura, bisognerebbe benedire perché nascono figli anormali, perché le persone muoiono di cancro, perché ci arrivano disgrazie nella vita, perché magari restiamo senza casa e senza figli a causa di un terremoto...
Dice "Guai a noi" quando non esisterà più il male, cioè sostiene che il male sia appunto necessario alla nostra salvezza, che senza il male diventeremmo "superbi", ecco dunque spiegata la necessità del peccato, di peccare per capire chi sei. Ma questa è una poltiglia luterana!
Kiko - l'unico vero perverso qui - non si vergogna nemmeno un po' di sputare in faccia a tutti i sofferenti del mondo, sofferenti a causa del male, dicendo loro che se soffrono è perché lo vuole Dio... Questo sarebbe il "kerygma" che dovrebbero portare i risorti in Kiko per le case?

Il Vangelo dell'epilettico ha tutto un altro significato, le parole di Gesù non sono rivolte al padre, ma a tutti i presenti, in particolare ai discepoli che non avevano guarito il ragazzo e si riferiscono alla mancanza di fede che ha impedito la guarigione, non certo alla supplica di un padre che vorrebbe solo vedere guarito il figlio posseduto e malato!

Dunque per Kiko se un figlio sta morendo di cancro, non dobbiamo pregare Dio di guarirlo, assolutamente! Saremmo dei perversi! 
Se ci crolla la casa in testa e perdiamo tutta la famiglia, guai a piangere sui loro corpi, no! Dovremmo ballare, danzare e cantare di gioia!
Se il responsabile della comunità tocca, molesta e violenta nostra figlia di undici anni distruggendole la vita e la psiche, noi dobbiamo ringraziare il pedofilo, perché "c'è un disegno santo di Dio su di lei"! Oh gioia! Oh gaudio!
Se non lo facciamo siamo dei "superbi", dei reprobi, dei ribelli da condannare, certo.
Dio per Kiko sarebbe dunque origine del male, poiché Egli lo penserebbe, lo disegnerebbe appositamente per noi, ovvero lascerebbe che il male capiti perché deve "insegnare" qualcosa, perché è la Sua volontà che il male accada. Se fosse così, allora Dio sarebbe il creatore del male, di tutti i mali, compresi quelli che vengono dall'uomo, perché sarebbe Dio stesso, in virtù del Suo santo disegno, a concepirli.

Ci dispiace per i camminanti, non è stato lo Spirito Santo a ispirare Kiko, in questa pagina scandalosa, ma chiaramente il demonio, Satana. Non possiamo accettare che il nome di Dio sia accostato a questo vomito diabolico, spacciato per "catechesi".
Vi invitiamo a rigettare con forza questo insegnamento distorto, demoniaco, eretico, prima che vi avveleni l'anima del tutto.

p.s. Se qualcuno avesse dei dubbi sull'autenticità del testo, ecco la fotografia della pagina:


p.p.s. Naturalmente nel mamotreto corretto, anno 2001, è improvvisamente scomparso il Dio che ti manda le disgrazie per convertirti e l'elogio dei figli anormali, tutto più o meno sintetizzato in questa frase: "Quanta gente ha trovato la conversione e la vita attraverso le malattie!" e il tiro aggiustato con il canone n° 549 del Catechismo.

142 commenti:

  1. Tema interessante e commento molto ben fatto. Nulla da aggiungere.

    Mi dispiace che i manometri corretti dalla Chiesa non vengono adoperati e si continua con quelli eretici.

    Se Kiko applicasse a se stesso la logica che pretende dagli altri, allora dovrebbe accettare le correzioni del Papa, non dovrebbe dire che il Cammino è perseguitato e non dovrebbe fare nulla perché non lo fosse.
    Invece fa di tutto per essere "approvato".
    Esattamente come fa, secondo la sua maldestra interpretazione, l'uomo che chiede la guarigione del figlio.
    "Che mi importa degli altri movimenti ecclesiali? Basta che venga approvato il Cammino!".

    RispondiElimina
  2. BPS, hai fatto un commento a questa fetida catechesi di Kiko (che io ricordo perfettamente, uscita dalla bocca di uno dei dodici come gli affiorasse spontanea sulle labbra, parola per parola) che trovo meraviglioso e che sana tanti miei dubbi e sensi di colpa che proprio ad essa risalgono.
    In particolare, l'operazione di falsificazione del testo originale che hai illustrato, che non può essere casuale, il testo veniva letto "in diretta" e commentato, rende chiaro il proposito di trasformare un miracolo in cui Gesù libera dai demoni in un espediente che invece di questi stessi demoni rende preda.
    Azzeccatissimo il nomignolo di "serial killer delle Sacre Scritture", che difficilmente questa persona, che è stata pesantemente corretta ma mai ha riconosciuto l'errore e ha provveduto a ristabilire la verità a vantaggio di tutti, si toglierà di dosso.

    RispondiElimina
  3. il trettre dottore h.c. nonhofiglimaiosocomesigestiscono Kiko:
    "Guai a noi il giorno che non ci siano più figli anormali!"

    Sento chiaramente l'eco dello stridore di questa frase con quelle di
    Papa Francesco.

    29/05/2015 - Incontro UNITALSI
    Il Papa si è invece soffermato sul mistero della sofferenza dei bambini. «Non ci sono spiegazioni: è un mistero... penso alla Madonna quando le hanno dato il corpo morto del suo figlio, ferito, insanguinato... La Madonna lo ha accarezzato. Anche la Madonna non capiva», Poi ha invitato i genitori a non avere paura di chiedere, «di sfidare il Signore: perché?». E li ha invitati a «sentire il suo sguardo su di noi, lo sguardo di tenerezza del Padre che dice: anche il mio figlio ha sofferto...


    15/12/2016 Incontro con operatori e genitori del Bambin Gesù di Roma
    Francesco ammette che sui bambini che soffrono non ha una risposta:
    “Nemmeno Gesù ha dato una risposta a parole. Di fronte ad alcuni casi, capitati allora, di innocenti che avevano sofferto in circostanze tragiche, Gesù non fece una predica, un discorso teorico. Si può certamente fare, ma Lui non lo ha fatto. Vivendo in mezzo a noi, non ci ha spiegato perché si soffre. Gesù, invece, ci ha mostrato la via per dare senso anche a questa esperienza umana: non ha spiegato perché si soffre, ma sopportando con amore la sofferenza ci ha mostrato per chi si offre. Non perché, ma per chi”.


    Infine, l'ho già detto altre volte, i mamotreti potranno anche essere stati piallati, cassati, corretti... ma per più di vent'anni quella versione del 1982 è rimasta in circolazione, fossilizzando e stratificando questi concetti nelle teste dei vari catechisti di lungo e medio corso... hai voglia a scardinare!

    Etneo

    RispondiElimina
  4. Per la segnalazione del testo mischiato fra Gv. 17 e GV. 16 dovete ringraziare Lino, è opera sua ;-)

    RispondiElimina
  5. Sankiko ha diffuso eresie e bestemmie per decenni millantandone l'ispirazione.

    Basta leggere le pagine pubblicate per convincersene. Indecenti, a dir poco.

    Per premio gli hanno concesso di fondare un Seminario e formare un clero a sua immagine e somiglianza a lui sottomesso.

    Poi decenni dopo, con grande fatica e tanta ipocrisia, i Mamotreti finti ispirati sono stati corretti.

    Perciò Sankiko protettore dei bugiardi ha mentito quando affermava che le kikatekesi gli erano state ispirate.
    Eppure ogni idiozia che esce dalla sua bocca è legge, e tutti zitti.

    Suona sempre la stessa immutabile solfa. Dio manda disgrazie, disgrazie e malattie sono necessarie, il coniuge è il nemico eccetera.
    E anche oggi continua imperterrito, come provano i filmati su Youtube.

    Il metodo di Sankiko di stravolgere a suo uso e consumo le Scritture è uguale a quello dei Testimoni di Geova. Forse per questo gli piacciono tanto.
    Quello che mi dà la nausea è l'ipocrisia dei neocat duri e puri, che smentiscono lui stesso pur di difenderlo.
    Lo abbiamo visto qui tante volte a proposito dei filmati di Sankiko.

    Perché non va ad annunciare il suo Kerygma ad Amatrice, a quelli che con il terremoto hanno perso tutto, famiglia e beni?

    Tanto, le kikatekesi non sono mai cambiate, il testo emendato è solo un soprammobile.

    L'ho chiesto più volte, inutilmente: esiste almeno UNA comunità che abbia fatto almeno UNA convivenza dedicata a correggere le eresie ascoltate per decenni?

    Plateale dimostrazione che kikatekesi e scrutini continuano esattamente come prima.

    Il tutto salvo sempre nuovi passaggi per tenere in piedi la setta, ovviamente mai autorizzati, tipo il matrimonio spirituale.

    Quello che mi manda in bestia sono i prelati che stanno lì ad ascoltarlo e tacciono qualunque assurdità dica. Sonno? Oliature? Indifferenza? Fate voi.
    Benedetti quei preti che a Firenze lo fischiarono in pubblico!

    E benedetto il mio parroco che ha dichiarato che nella sua parrocchia i neocat non ci metteranno mai piede.

    Piuttosto, dopo aver letto l'obbrobrio delle pagine pubblicate, mi sento in dovere di rivolgermi a chi non ha il coraggio di uscire dal cosiddetto Cammino per non dover ammettere di aver sprecato tanti anni in una setta.
    Mi riallaccio a quel che hanno scritto Pax e Pietro (NON del Cammino) nella discussione precedente. Hanno ragione a sottolineare che Dio guarda al cuore delle persone. Se siete stati sinceri nel vostro percorso di fede, ancorché inquinata senza che lo sapeste, non temete di piantare baracca e burattini. Non avete sprecato nulla per Dio.
    La stessa sincerità d'animo la porterete nella Chiesa, che è molto meno peggio di come la dipinge Sankiko spregiatore.

    Con buona pace dei kikatekisti che vi profetizzeranno disgrazie e disastri, con annessi pianto e stridor di denti.

    Buffoni, loro, il loro boss e chi li protegge.

    RispondiElimina
  6. Un aspetto veramente satanico della predicazione kikiana-carmeniana è l'utilizzo deliberatamente improprio dei termini più cari del lessico cristiano.

    «Se avete la risurrezione dentro di voi...»: ma che diavolo significa?

    Forse che la risurrezione non è più qualcosa di realmente avvenuto al Signore, ma solo una sensazione che potreste avere o non avere "dentro di voi"?

    «...si dimostra questa risurrezione nella famiglia...»: i due eretici spagnoli riducono intenzionalmente la resurrezione a una sensazione da provare in famiglia e addirittura da "dimostrare" (a chi? ai soliti cosiddetti "catechisti", recitando la parte di quelli a cui bisogna dire: "oh, sì, sento di avere la resurrezione dentro di me").

    La resurrezione è solo di Nostro Signore.

    Nostro Signore si permise di rianimare Lazzaro, la bambina, ecc. (che poi però a suo tempo sono tornati alla morte, per cui nel loro caso si tratta di rianimazione, non di resurrezione), dimostrando così più volte di avere potere sulla morte e sulla vita (che per noi mortali è l'argomento più convincente in assoluto), e dopo averlo più volte annunciato («riedificherò in tre giorni») è risorto per davvero.

    Ora, i santi che hanno riflettuto su tale insondabile mistero, hanno nutrito la propria anima con abbondanza. Potrebbero aver detto che hanno sempre a cuore la risurrezione, potrebbero aver detto di meditarla giorno e notte, potrebbero perfino aver detto di avvertire dentro di sé chiara coscienza che la risurrezione è realmente avvenuta e che ciò cambia radicalmente la loro vita, ma non si sono mai permessi di usare un fraseggio ambiguo come quello dei due parlanti itagnolo che la riduce a una sensazione.

    RispondiElimina
  7. Il mio padre spirituale diceva una frase forte (che peraltro dice anche Papa Francesco perchè è propria della spiritualità ignaziana): "se non si crede a Dio, si crede a Satana"

    Vuol dire che se non si crede a Dio Padre come ce lo ha mostrato Gesù Cristo (che è Figlio di Dio e nel quale sia tutti figli) finiamo con il credere ad una immagine FALSA di Lui. Questo è esattamente l'intento di satana fin dal principio (basta leggersi il capitolo 3 della Genesi per capirlo).

    Ora, in quale Dio crede Kiko Arguello? Nel Dio di Gesù Cristo?
    Non mi pare, anche solo per come stupra le sacre Scritture.

    Quindi in quale dio (volutamente minuscolo) crede?
    Crede nel dio della sua testa fatto a sua immagine e somiglianza: crudele, dispotico, cattivo, con una serie di superpoteri che elargirsce come e quando vuole al suo personalissimo fan club.

    Questo è un dio pagano, non Dio Padre.

    RispondiElimina
  8. Tripudio, a corollario del tuo commento dirò che, nel canto nc "Lo stesso Iddio", si canta "portando sempre nel nostro corpo il morire di Gesù affinché sia manifesta in noi la sua resurrezione"
    mentre San Paolo in 2 Corinzi 4,10 scrive "portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo".

    RispondiElimina
  9. Se la Chiesa fosse sana, questo grande lavoro che oggi fate in questo blog dovrebbe invece trovarsi già da almeno una decina d'anni sul sito vatican.va, con i mamotreti originali, le correzioni, le spiegazioni, i richiami al catechismo e tutto.

    Il fatto che Sangatto e Santavolpe non ne abbiano autorizzato la pubblicazione... non conta - niente (per essere gentile)- perché in una Chiesa sana, se uno si permette di storpiare il Catechismo a questi livelli da tritacarne di anime, la sua opera deve finire all'Indice. In pubblico, così chiunque voglia può rendersi conto del perché, senza mettersi a vociare contro l'autoritarismo ed il ritorno all'Inquisizione e bla bla bla.

    Il "rispetto" per quei due ha veramente raggiunto un'indecenza che non conosce confini.

    RispondiElimina
  10. Posso confermare che tale catechesi ci è stata riferita pari pari durante il passaggio della Iniziazione alla Preghiera nel 2004. Ricordo benissimo il discorso della generazione "perversa e degenere" che mi lasciò molto perplesso e dubbioso.
    Ovviamente nessuno si è mai preoccupato di rettificare, credo che anche adesso si riporti facendo riferimento ai testi originali e non a quelli corretti ed emendati, in barba agli statuti.

    RispondiElimina
  11. Beati pauperes spiritu ha detto... "Per la segnalazione del testo mischiato fra Gv. 17 e GV. 16 dovete ringraziare Lino, è opera sua ;-)"
    No, va ringraziato il metodo, ignoto alla genia neocatecumenale: la dialettica, l'interazione nello studio tra persone che vogliono capire.
    Considero la catechesi di Kiko in oggetto la peggiore che io abbia letto, addirittura peggiore di quella del fango e delle vergini stolte. Questo perché l'operazione di mistificazione del Vangelo è evidentissima nelle intenzioni.
    La sostituzione di un loghion di Matteo con l'altro non può essere casuale: Kiko usa la frase rivolta ai farisei in luogo di di quella rivolta agli Apostoli per confortare la propria assurda tesi del fastidio di Gesù verso la richiesta di guarigione.
    Kiko non riporta che Cristo in relazione all'epilettico dice "Portatemelo qui".
    Kiko ribadisce la sua devastazione dicendo: "E infatti farà pochissimi miracoli, che non è venuto qui a fare il curatore". Lui, Kiko, il grande esegeta di Giovanni, dimentica che in Gv 20,30 sta scritto: "Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro".
    Kiko dice: L’unica cosa che vogliono... che gli importa dei segni, che gli importa che Cristo sia il Messia? L’unica cosa che gli importa a quell'uomo è che suo figlio sia guarito e basta" e dimentica che nel Vangelo (in Giovanni) i miracoli sono segni. Nei sette segni giovannei ben tre sono guarigioni.
    Kiko confonde i segni richiesti dai farisei (che non sono miracoli) con quelli operati da Gesù: (Gv 9,16 "Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?»").
    Kiko nega la misericordia di Dio in secoli e secoli di miracoli (perlomeno fino a che non si è messo a ricercare quelli di Carmen).
    Una vergogna totale. E pure si sono messi a correggerle, queste carte fangose, invece di esorcizzarle prima e poi bruciarle.

    RispondiElimina
  12. Per inciso, l'utilizzo del canone 549 per giustificare la scemenza di Gesù che "rimprovera" il padre per avergli chiesto una guarigione è comunque una mistificazione. Quel canone del CCC è inserito in un contesto più ampio, nel quale si parla chiaramente di segni messianici, di guarigione come segno della regalità e divinità di Cristo, cioè non è vero che Gesù non opera miracoli, quando non opera è perché trova gli increduli (e infatti non fa miracoli per i farisei, né a Cafarnao)

    RispondiElimina
  13. E.C. nella citazione:
    Tra Mt 17 e Mt 16, naturalmente, come nell'articolo.

    RispondiElimina
  14. Si, Lino, è vero che la dialettica ci aiuta a comprendere e a sopportare.
    Non scherzo affatto se dico che è durissima scorrere queste pagine, analizzandole parola per parola. Pesano tutte come macigni.

    Kiko fa così: prima introduce un argomento con un discorso in parte condivisibile, cattolico. Quando l'uditore è ben cotto (dopo 3 o 4 pagine, diciamo una ventina di minuti di discorso) introduce le sue mostruose mistificazioni. "Dirà Gesù Cristo - Guarda cretino!": è uno scandalo, Gesù mai ha detto una cosa simile! E poi giù con l'elogio di Dio che manda le sofferenze per "fermarci".

    Chi ha avuto figli sofferenti, o defunti, e disgrazie (penso ai morti per il terremoto di Amatrice, per esempio) cosa dovrebbe pensare di un Dio che per "convertirti" ti manda una disgrazia? è spaventoso! Mostruoso! E' il parlare del diavolo, proprio le parole che userebbe Satana, stravolgendo la realtà.

    Tanti neocat ci dicevano in passato che non era vero che Kiko avesse mai detto che Dio ti manda le disgrazie, basta cercare la pagine "un Dio cattivo per i kikos" e scorrere i commenti. E invece, ecco qua, nero su bianco, volumi originali, ciclostilati sbobinati pedissequamente dal suo parlato.

    Nelle ore di "predicazione" kikiana è improbabile che qualcuno, a meno che non sia seriamente formato alla dottrina cattolica, possa cogliere sfumature, eresie, espressioni imprecise e vere e propri strafalcioni teologici. Uno assorbe tutto nel subconscio, dove però la scorretta teologia di Kiko scava dei solchi profondissimi, influisce sull'anima, sulla disposizione verso i fatti della vita, verso le altre persone, e ovviamente verso Dio.

    E' spaventoso!

    RispondiElimina
  15. Il tema del male è una questione controversa (vedi le parole di papà Francesco). Piegarla, come fa kiko, ad uso e consumo delle sue finalità per formare un movimento a sua immagine, è semplicemente una bestialità

    RispondiElimina
  16. Scusate, ma da qualche parte c'è scritto che Dio governa ed invia anche i demoni?
    Ho sentito dire pure questa, credevo che fosse una libera interpretazione del prete ma siccome era un "presbitero" penso che abbia ripetuto i sacri copioni.

    D.D.

    RispondiElimina
  17. Kiko and his pedagogy of evil! I have to live with the consequences of such neocatechumenal missunderstanding, which was responsible of many damages suffered by me and my family! Kiko turns the Gospel on a dangerous sectarian ideology. For Kiko, God needs evil to guide humans to conversion. As my catechist team always told me, maybe God needed that my own father would kill my brother to find his conversion to Jesus in jail, so we had to leave him be free to kill. Kiko is a perverted mind.
    He reminds me Maciel, a real perverted criminal who was able to make prodigies in front of JPII.
    I agree with @fab: una bestialitá.
    Saludos a todos!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scrive LaPaz:
      "Kiko e la sua pedagogia del male! A me tocca vivere con le conseguenze di questa errata visione neocatecumenale, che è stata la causa di molte sofferenze inflitte a me e alla mia famiglia! Kiko stravolge i vangeli facendoli diventare una pericolosa e settaria ideologia.
      Per Kiko, Dio ha bisogno del male per guidare gli uomini a conversione. Come la mia équipe di catechisti mi ha sempre detto, forse Dio vuole che mio padre uccida mio fratello per convertirsi a Cristo in prigione, perciò dicevano di lasciarlo libero di uccidere. Kiko ha una mente perversa.
      Mi ricorda Maciel, un vero criminale pervertito che fu capace di fare prodigi di fronte a GPII.
      Sono d'accordo con fab: una bestialità.
      Saluti a tutti!"
      Cari saluti, LaPaz, e da parte mia un abbraccio affettuoso!

      Elimina
  18. Traditio e Iniziazione alla preghiera sono passaggi intimamente legati. Sia Kiko che Carmen si riferiscono più volte alla Preghiera durante le "catechesi".

    La Traditio però è molto più forte perché prevede scrutini (non eseguiti nella "Preghiera") e perché è il momento in cui si mandano persone in giro a parlare della propria esperienza nel Cammino. Si badi bene che per le case, sebbene si introducano i concetti parlando di sé (chi ero prima, come sono ora ecc.) alla fine bisogna dire che la propria vita è stata cambiata dal Cammino. Perché la preoccupazione di Kiko non è affatto che la gente torni in chiesa ma che venga a sentire le catechesi.

    Kiko dice che dobbiamo imparare dai TdG, e infatti come i TdG i kikos vanno a fare proseliti, la maggior parte di loro non ne è affatto cosciente. Anche io non lo ero.

    RispondiElimina
  19. Pax

    @ Anonimo delle 10:57

    "Posso confermare che tale catechesi ci è stata riferita pari pari durante il passaggio della Iniziazione alla Preghiera nel 2004. Ricordo benissimo il discorso della generazione "perversa e degenere" che mi lasciò molto perplesso e dubbioso.
    Ovviamente nessuno si è mai preoccupato di rettificare, credo che anche adesso si riporti facendo riferimento ai testi originali e non a quelli corretti ed emendati, in barba agli statuti."

    BENE, TESTIMONIANZA PREZIOSA.
    Ritengo che dovremo impegnarci anche su questo fronte,
    è essenziale dimostrare -DOPO AVER MESSO IN EVIDENZA TUTTI GLI ERRORI ED ORRORI PREDICATI-
    che il
    Trettre doctor (h.c.) Kiko/santone/grandemaestro Arguello
    non ha mai riconosciuto, in se stesso, la più piccola imperfezione,
    degno figlio del suo vero padre, proprio non può, non ce la fa, non ce la può mai fare.
    E così egli è ispirato e basta! Lo è sempre stato, dal primo all'ultimo giorno...che ancora deve venire!
    Ma, rendiamoci conto, con tutto quello che racconta della genesi celeste del c.n. come può poi riconoscere di essersi ingannato, nel molto o nel poco?
    Kiko è "praticamente perfetto sotto ogni aspetto" come Mary Poppins.


    @ apostata ha detto.... ed io concludo con lui e mi unisco al suo appello:

    "Tanto, le kikatekesi non sono mai cambiate, il testo emendato è solo un soprammobile.

    L'ho chiesto più volte, inutilmente: esiste almeno UNA comunità che abbia fatto almeno UNA convivenza dedicata a correggere le eresie ascoltate per decenni?"

    Intanto rispondo io:
    "fino a quando sono stata nel cammino, mai si è fatta UNA convivenza che avesse come tema le correzioni apportate dalla Santa Sede al cammino neocatecumenale."

    Pax

    RispondiElimina
  20. Pietro, il fatto è che i mamotreti erroneamente definiti "corretti dalla Chiesa" sono sempre lo stesso veleno a cui è stato aggiunto un pochino di zucchero (i rimandi al Catechismo) da parte dei diretti interessati per raggiungere uno straccio di approvazione (da scaraventare addosso agli altri senza pubblicare l'Arcano Testo Segreto).

    Fino ad anni non troppo lontani, i cosiddetti "catechisti" hanno imparato a memoria la pappardella e venivano esaminati personalmente da Kiko stesso. Ora, possono mai adeguarsi a una versione corretta dopo che per anni e anni e anni hanno ripetuto sempre la stessa sceneggiata? E dal momento che la sostanza (velenosa e mortifera) non cambia, se non nella decorazione, valeva veramente la pena adeguarsi alla nuova versione?

    Quindi non c'è da stupirsi che il testo originale ispirato "dallo spirito" (quello non santo) sia ripetuto identico ancor oggi. Chi solo tentasse di addolcirlo un pochino verrebbe visto peggio che fumo negli occhi (e nel farlo è come se avesse un piede già fuori dal Cammino perché ha implicitamente riconosciuto che il buonsenso, il giudizio della Chiesa, le verità di fede, valgono più delle storture kikiste-carmeniste).

    La sofferenza e la morte sono entrate nella storia come conseguenza del peccato originale. Dal punto di vista cattolico è lecito - anzi, necessario - combatterle laddove possibile (poiché la vita è un dono di Dio): medicine, operazioni chirurgiche, diete equilibrate, ecc., e contemporaneamente onorare la vita donata da Dio ad un figlio handicappato (che è tale non per peccato "suo" o "dei suoi", ma perché anche la natura si è ribellata all'uomo a partire dal peccato originale). Il domandare nella preghiera guarigioni, promozione agli esami, ecc., non è superstizione se si crede che Dio può tutto, persino il facilitare la ricerca di un parcheggio per l'auto.

    Invece nella mentalità neocatecumenale "Dio" è un sadico che prima crea gli uomini che "non possono non peccare" (cioè gli uomini sarebbero una creazione sbagliata), e poi invia loro "disgrazie" (cioè inutili cattiverie "divine") e quante più gliene invia più loro devono essere contenti (Kiko: «meno male che ci sono i terremoti!», e probabilmente lo direbbe perfino se i terremoti gli devastassero la Domus e l'appartamento a ridosso del Vaticano - pagati da altri, non da lui). Serve per la sceneggiata in comunità: che spasso potersi vantare di super-peccatoni e di mega-disgrazie e poi proferire qualche generica lode al Signore, perbacco, sembri veramente un "convertito"! Altro che i cristianucci della domenica che Lo invocano in ogni necessità e in ogni dolore (e anche in ogni bel momento della vita).

    L'ipocrisia neocat degenera ovviamente nella schizofrenia: devono urgentemente vantare di aver "fatto esperienza del Signore" grazie al Cammino, dove "esperienza" è il nome che danno alle sensazioni (col sottinteso che tu non puoi negare ciò che loro sentono), e per andare sul sicuro devono vantare di essere usciti da divorzi, droghe, ubriachezze, e di aver sfornato una dozzina di figli (magari anche "di cui otto in cielo"), perché devono anzitutto convincere sé stessi di essere superiori a te che non "fai" il Cammino.

    E poi te li ritrovi a farsi tatuare uno sgorbio sotto l'ascella, come un qualsiasi pagano selvaggio e ignorante. O come il fratello Pasqualone zunbla, che subito dopo aver scritto una predica moralista su questo blog inserisce foto della sua strabordante pancia cadente e pelosa su un sito di incontri sessuali, descrivendosi come attraente per le ragazze di metà dei suoi anni. Frutti del Cammino, evidentemente.

    RispondiElimina
  21. A proposito del collegamento tra morte e peccato originale, è interessante genesi 3, 22-24 e saracide 30, 14-20

    RispondiElimina
  22. Scusate qualcuno sa indicarmi dove trovare i libri di lino lista e daniel in formato ebook?Grazie mille!

    RispondiElimina
  23. Omelia mattutina di Papa francesco:
    "nella Chiesa c’è chi usa la rigidità per coprire debolezze, peccati, malattie della personalità e per bastonare. Ipocriti dalla doppia vita".
    Parole durissime, nessun nome, anche se a qualcuno in Vaticano staranno fischiando le orecchie. Parole pronunciate nell'omelia della messa mattutina nella cappella di Casa Santa Marta.
    Prima della conversione sulla via di Damasco, ha ricordato, San Paolo, che all’epoca si chiamava Saulo, "era rigido ma onesto. Oggi nella Chiesa - invece - tanti sono caduti nella tentazione della rigidità", e "alcuni sono buoni, ma altri no. Saulo a Damasco voleva condurre in catene uomini e donne cristiani. Almeno lasciava vivi i bambini. Oggi nemmeno questo. Dopo l’incontro con Cristo e con il suo linguaggio di mitezza, lo zelante e rigido Saulo cominciò a predicare la nuova via".

    Chissà se si riferiva a qualche personaggio di nostra conoscenza?

    RispondiElimina
  24. Naturalmente, anche se uso termini della psicologia, so bene che molti dei disturbi della mente sono in realtà dell'anima, sono cioè problemi del piano spirituale (è il limite della psicologia stessa il non riconoscere il soprannaturale e di inventare perciò ogni anno nuove malattie, e di ricatalogare come "varianti" o "disturbi" quelle che erano già elencate come tali).

    Nella diabolica "teologia" di Kiko e Carmen, il "male" sarebbe necessario per la conversione (e dunque anche "Giuda necessario" oltre che "intelligente": per Kiko chi maneggia i soldi altrui è sempre "intelligente").

    Invece noi cattolici sappiamo che Dio può trarre il bene dal male, ma non compie il male (altrimenti non sarebbe Dio), nemmeno "a fin di bene" (altrimenti sarebbe incoerente, cioè non sarebbe Dio), e sappiamo pure che è vero che ci si può convertire in carcere dopo qualche grande peccato, ma non era affatto necessario compierlo per convertirsi.

    È un tratto profondamente gnostico l'idea che prima di convertirsi occorre discendere nel peccato (Kiko e Carmen la presentano in versione edulcorata, ma siamo lì: non ti dicono "pecca altrimenti non puoi convertirti", ma vantano come miglior "conversione" quella cronologicamente successiva a qualche grande peccato), e più si scende nell'abiezione più sarà alta la vetta della presunta risalita (non ricordo la citazione esatta, ma è dal libro Gli adelphi della dissoluzione). Per questo la vanteria standard dei fratelli del Cammino è che il Cammino "mi ha salvato da droghe divorzi ubriachezze aborti discoteche".

    RispondiElimina
  25. l'apostata ha detto: "Tanto, le kikatekesi non sono mai cambiate, il testo emendato è solo un soprammobile"

    Anche se il mamotreto corretto fosse stato distribuito, per il Kiko-pensiero nulla sarebbe cambiato. La sostanza su questa catechesi e di ogni altra rimane la stessa, nel direttorio approvato. Qui, in particolare, c'è l'abnormità alla quale accennavo: la catechesi corretta recita
    - Il cristiano non utilizza la religione perché Dio gli tolga la croce, come fanno i pagani. "Cura mio figlio" dice il padre del bambino epilettico. E Gesù Cristo dice: "O generazione perversa e adultera , fino a quando dovrò sopportarvi?" (cfr. Mt 17,17). Cioè: "Dio ha permesso che tu abbia un figlio epilettico e chiami me perché io aggiusti le cose che, secondo te, mio Padre ha fatto ma le, vero?... -.
    Nel Direttorio approvato, pur citandosi correttamente i numeri 17,17, non corregge l'assurdità di "perversa e adultera" in luogo di "incredula e perversa", si sostituisce "incredula" perché non avrebbe avuto senso nella lettura di Kiko. Tutte le Bibbie protestanti, come quelle CEI, in Mt 17,17 hanno "incredula", che si collega alla successiva ramanzina agli Apostoli sulla loro poca fede (N.B.: "perversa" significa nel simbolismo biblico anche una opposizione al piano di Dio); la Vulgata ha: - Respondens autem Iesus ait: 'O generatio incredula et perversa' -.
    E qui nasce il problema serio al massimo: ma i correttori della CdF cosa hanno emendato, se addirittura si è consentito la citazione di un passo del Vangelo in modo sbagliato?

    RispondiElimina
  26. Il cattolico sa che la sofferenza, per quanto tremenda da vedere e da sopportare, assume valore salvifico se vissuta in Gesù Cristo. Gesù, come Lui stesso ci disse, è presente nei malati e nei sofferenti (vedi Mt 24), tanto che curare e assistere malati è un'opera di misericordia. Ciò non vuol dire però che il male è richiesto per la salvezza, non è insomma necessario. E' stato Dio a trasformare i dolori e le sofferenze in occasione di sacrificio di sé, espiazione delle pene dovute al peccato, santificazione personale e altrui. Pur non avendo Dio creato il dolore (Egli è sommo e perfetto Amore e dunque non può esserci nessuna tenebra dentro di Lui), perché la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo, Egli, nella Sua infinita sapienza ha mutato il destino tragico dell'uomo in occasione di salvezza eterna.
    Dio non vuole che ti ammali di cancro, ma può permetterlo, perché sa che chi lo vive e chi lo vede possono trarne beneficio, se radicati in Lui. Questo è un mistero enorme, come diceva il Papa, davanti al quale è più importante restare muti che fare prediche. Davanti alla persona piagata e rovinata dalla malattia, c'è solo una cosa da fare: accarezzarne le ferite, come se fosse il corpo piagato di Gesù.
    E' solo per questo che i più grandi Santi si auguravano di soffrire nel corpo, per scontare le pene per i peccati commessi in vita, tuttavia non se ne rallegravano come dei folli, ma perché era per loro occasione preziosa di mostrare e donare amore a Dio e al prossimo, tuttavia DIO non VUOLE il tuo male, non lo DESIDERA.

    RispondiElimina
  27. Ragazzi fatemi dire che secondo me, ma e' una semplice opinione, state andando un po' oltre. Forse state perdendo di vista l'obiettivo, criticate per partito preso (e mi dispiace perche' invece avete portato alla luce diverse incongruenze in passato).
    Mi spiego meglio, o almeno provo: non sono un esperto di teologia o di catechismo, ho fatto parte del cammino per molto tempo (fino alla preghiera), ma mi basta provare a riportare molto umilmente l'omelia di Don Fabio della messa di Pasqua per riconoscere la verita', ovvero: nell'uomo c'e' un desiderio di pienezza che pero' confligge con i suoi limiti (ha fatto l'esempio di una malattia); ma il punto e' proprio questo: come si supera questa cortina che ci impedisce di realizzare pienamente la nostra vita? Entrandoci da figli di Dio e "morendo". D'altronde senza "morte" non c'è risurrezione. Perche' in fondo a me sapere che Gesu' e' risorto mi cambia la vita se anche io posso sperimentare su di me la vittoria sulla morte. Altrimenti mi limito ad osservare che Lui ce l'ha fatta ma a me non me ne viene niente.
    Kiko, almeno in questo frangente, dice proprio questo: la felicita' non sta nel togliere la croce (malattia, cancro, ecc.); la felicita' per un cristiano passa attraverso la croce, scusate ma e' questo il significato delle sue parole. La guarigione dell'epilettico puo' risolvere il problema sul momento, ma stai tranquillo che prima o poi dovrai affrontare altre croci (dice Don Fabio: non conosco nessuno che sia morto in buona salute). La salvezza passa attraverso la croce (morte e risurrezione), per un cristiano e' cosi'.
    Spero di essere riuscito ad esprimere correttamente il senso profondo dell'intero messaggio. Ripeto: l'esegesi del testo andando ad analizzare le parole utilizzate (adultera, perversa, ecc.) per cogliere a tutti i costi le inesattezze e puntare il dito, fa perdere di vista il messaggio principale, assolutamente corretto.
    Grazie
    Luca

    RispondiElimina
  28. Posso confermare tutto, anche perchè la traditio l'ho fatta due volte, una precisazione:

    quelle note che sono riportate solo ad uso CDF non vengono neanche lontanamente prese in considerazione dai catekiki; nessuno si prende la briga di approfondire le note.

    La vera gravità, secondo me, è che i catechiki quando si accingono a "sputare le loro bestemmie" fanno credere a tutta l'assemblea che le parole pronunciate in quel momento sono "sotto l'influsso dello spirito santo (volutamente minuscolo)" salvo scoprire a distanza di anni che "ripetono tutto a memoria" senza cambiare una virgola - pena l'estromissione dall'equipe -

    RispondiElimina
  29. ...insomma, non c'e' un Dio cattivo che manda le disgrazie (Kiko non dice questo), non c'e' alcun elogio dei figli anormali (Kiko non dice questo).....

    RispondiElimina
  30. Il dire che la felicità passi attraverso la croce non implica un atteggiamento autolesionista. Il cristianesimo, infatti, non consiste nel crogiolarsi nel dolore come tanti idioti (del resto anche Nostro Signore stesso pregò Dio Padre dicendo: «se vuoi, allontana da me questo calice...»).

    Il dolore, la sofferenza, hanno senso solo se unite a Cristo - su questo siamo tutti d'accordo. Ma non possiamo essere d'accordo con quel sottile odio alla creazione e al Creatore, sostenuti da quella forma di vanità che è il sembrare più sofferenti del prossimo e da quell'autolesionismo ipocrita.

    RispondiElimina
  31. "Kiko non dice questo", ma ogni volta che Kiko non dice qualcosa, immediatamente e all'unisono tutti i suoi cosiddetti "catechisti" capiscono che l'ha detto, e da quel momento in poi Kiko non fa nulla per correggerli, anzi, li sostiene nella loro convinzione.

    RispondiElimina

  32. E’ terribile questo discorso di Kiko pubblicato nel post di oggi;

    io non avevo mai sentito dei concetti così terribili (perchè anticristiani e antiumani) espressi in modo così diretto da uno che ufficialmente è rispettato al pari degli altri fondatori di Movimenti cattolici (quelli veri!) ed è considerato essere uno che fa del “bene” nella Chiesa ! …

    La mia lettura del post e commenti non è stata molto meditata perché in questi giorni sono presa da altre cose importanti e ho poco tempo da dedicare alle riflessioni qui .. ma scusate se intervengo lo stesso perché, anche solo ad una lettura superficiale sono rimasta sconvolta …

    I NC hanno distrutto il mio matrimonio e già questo mi sembrava grave ma forse questo .. è peggio:

    hanno stravolto completamente il senso del Vangelo , lo capisco anch’io che non so nulla di teologia o esegesi, stravolgono la PERSONA di GESU’!

    Gesù non ha mai negato un miracolo a nessuno che glielo chieda e a volte anche senza che glielo chiedano (come alla vedova di Nain), Gesù si commuove per il dolore umano che è anche suo (come quando piange sulla tomba di Lazzaro), e se una persona riesce ad accettare una sofferenza lo fa perché riceve, nella preghiera, amore alla persona di Gesù (come il ladrone sulla croce) e se invece uno non ce la fa (come i discepoli che si sono addormentati nell’orto) Gesù lo comprende e lo aiuta lo stesso (“dormite ormai e riposatevi”); inoltre compie miracolo non solo nell’alleviare una sofferenza ma anche per donare una gioia “piccola” e inaspettata (come l’acqua in vino alle nozze di Cana), segno, oltre che della PIENEZZA di FELICITA’ TOTALE che LUI E’ per ogni essere umano , anche della sua attenzione e tenerezza verso la PERSONA UMANA (Gesù definiva sempre se stesso “figlio dell’uomo”) ….

    Se non mi confondo (scusate ho tante cose x la testa) stamattina il Papa, parlando di S.Paolo, ha affermato l’importanza di passare (come è successo a S. Paolo) dalla “rigidità alla mitezza” … e mi pare che non c’è mitezza più grande di quella di Gesù che si fa Cibo nell’Eucaristia …

    Ma come fa Arguello a non mostrare neanche un briciolo di questa mitezza e parlare sempre “in nome” di Gesù, come fanno tanti ad essere come lui , come fanno tanti, anche se non sono come lui, a dire che questo MALE è BENE?

    Ho bisogno di chiedere a Pax o ad altri che hanno superato questo “passaggio” della tradizio:

    ma davvero i vostri catechisti vi dissero proprio queste parole e questi concetti? Non è che magari, rispetto al testo scritto di Kiko, hanno modificato un po’ ? Oppure forse loro per primi non lo hanno capito bene? E voi che avete ascoltato, cosa avete capito? Forse sono riusciti ad esprimere questi concetti con una sorta di carità e umiltà nell’esprimersi? Per questo vi siete ingannati ? Perché avete continuato?

    Scusate … le mie domande non sono in alcun modo un “rimprovero” , anzi se sentiste il “tono della mia voce” (:)) mentre scrivo , capireste che sento anche un po’ come mia, la sofferenza che avete passato e ho per voi tutti rispetto e gratitudine per il lavoro che state facendo,
    ma è solo che sono rimasta sconvolta ecco tutto …. (infatti di solito non leggo mai nulla della “roba” diretta di Kiko che citate) …
    e poi io do sempre delle spiegazioni di tipo “psicologico” a queste domande, ma mi sembra che non bastino più.
    CONTINUA

    RispondiElimina

  33. CONTINUA
    Cmnq ho cercato conforto in alcune parole del Papa di qualche tempo fa che mi sembrano pertinenti con qsto tema e vorrei condividerle con voi.

    - In dicembre, parlando di Abramo:
    “La fede non è solo silenzio che tutto accetta senza replicare,
    la speranza non è certezza che ti mette al sicuro dal dubbio e dalla perplessità. Ma tante volte, la speranza è buio; ma è lì la speranza … che ti porta avanti.
    Fede è anche lottare con Dio, mostrargli la nostra amarezza, senza “pie” finzioni. “Mi sono arrabbiato con Dio e gli ho detto questo, questo, questo, …” Ma Lui è padre, Lui ti ha capito: vai in pace! Bisogna avere questo coraggio! E questo è la speranza. E speranza è anche non avere paura di vedere la realtà per quello che è e accettarne le contraddizioni.”

    - In gennaio, parlando di Rachele:
    Rachele non vuole essere consolata e questo rifiuto di Rachele che non vuole essere consolata ci insegna anche quanta delicatezza ci viene chiesta davanti al dolore altrui. :

    "Per parlare di speranza a chi è disperato, bisogna condividere la sua disperazione; per asciugare una lacrima dal volto di chi soffre, bisogna unire al suo il nostro pianto. Solo così le nostre parole possono essere realmente capaci di dare un po’ di speranza. E se non posso dire parole così, con il pianto, con il dolore, meglio il silenzio. La carezza, il gesto e niente parole”.

    - Sempre in gennaio parlando del profeta Giona:
    “Troppo facilmente noi disdegniamo il rivolgerci a Dio nel bisogno come se fosse solo una preghiera interessata, e perciò imperfetta. Ma Dio conosce la nostra debolezza, sa che ci ricordiamo di Lui per chiedere aiuto, e con il sorriso indulgente di un padre, Dio risponde benevolmente”
    “La speranza, che li aveva indotti a pregare per non morire, si rivela ancora più potente e opera una realtà che va anche al di là di quanto essi speravano: non solo non periscono nella tempesta, ma si aprono al riconoscimento del vero e unico Signore del cielo e della terra”.

    - 31 gennaio
    Il Vangelo di Marco racconta due miracoli: Gesù guarisce una donna malata di emorragia da 12 anni che, in mezzo alla folla, riesce a toccargli il mantello. E si accorge di essere stato toccato. Poi, risuscita la figlia dodicenne di Giàiro, uno dei capi della sinagoga. Si accorge che la ragazza ha fame e dice ai genitori di darle da mangiare:

    “Lo sguardo di Gesù va al grande e al piccolo. Così guarda Gesù: ci guarda tutti, ma guarda ognuno di noi. Guarda i nostri grandi problemi o le nostre grandi gioie, e guarda anche le cose piccole di noi. Perché è vicino. Gesù non si spaventa delle grandi cose, ma anche tiene conto delle piccole. Così ci guarda Gesù”.

    Io vado, guardo Gesù, cammino davanti, fisso lo sguardo su Gesù e cosa trovo? Che Lui ha fisso il suo sguardo su di me!”

    A me pare tutto l’opposto di quel che predica Arguello …..

    Inoltre, a proposito di sguardo, quando ho letto quelle citazioni dei “diari di Carmen” , l’immagine che mi si è formata subito in mente è stata quella
    di una persona che parla rivolgendosi non a Dio ma un “muro” , cioè mi sembra quasi che manchi l’Interlocutore, che non si stia rivolgendo a un “TU” ……

    che tristezza, mi fa pena questa donna .. ma magari mi sbaglio, la mia è solo un’ ”intuizione intellettuale”..

    :) buon proseguimento a tutti!
    Roberta

    RispondiElimina
  34. Nella libertà religiosa trova espressione la specificità della persona umana e che negare o limitare in maniera arbitraria, significa coltivare una visione riduttiva (direi falsa = io) della persona umana.
    Papa Benedetto XVI

    RispondiElimina
  35. Gesù che dice cretino a qualcuno?!?! Kiko che parla a nome di Gesù mettendogli in bocca parole mai dette? Gesù che dice a quel padre che ha il figlio malato che siccome Dio Padre a fatto le cose molto male si rivolge a Lui,suo Figlio,perché le faccia bene e metta le pezze a colori...come si suol dire,facendo poi valere questo concetto perverso per tutti gli uomini,non solo per quel padre! Ne esce fuori un Dio pasticcione che si sbaglia,che combina guai e per di più è in competizione con il Figlio Gesù!Della serie...visto che Dio Padre ha fatto cilecca andiamo a rompere le scatole al Figlio vediamo se ci risolve il problema!!! Bella concezione della Santissima Trinità...!Inutile dire che non mi sento rappresentata da questi concetti così demenziali e perversi,che kiko li faccia valere per sé e chi come lui e, non ci tiri dentro l'umanità intera.
    Affermare poi che l'unica via per giungere al bene è quella di trovarsi nel male non esiste proprio! Un gioco di parole sottile e perverso quello di kiko che fra l'altro ha ancora evidenti problemi con la lingua italiana sia nella forma scritta che orale ahahahahah Secondo me,quando ha partorito l'espressione "guarda cretino" sarà stato ispirato dal film interpretato da Lino Banfi"Vieni avanti cretino"anno 1982, altro che Spirito Santo!
    E questa è solo la pagina 118...non oso immaginare le precedenti 117 o quelle successive.Vorrei leggerne altre se possibile
    Francesca

    RispondiElimina
  36. Buonasera a tutti, ho bisogno di un consiglio per chi conosce la mia storia, diciamo che ora la situazione nella mia famiglia è migliorata parecchio, sento però qualcosa di incompleto, quell'arrendersi cosi facilmente di mia moglie mi ha colpito, ok non vado più lo faccio per te e per la nostra famiglia mi ha detto, ora io mi volevo un po' tranquillizzare, non ci riesco perché so che mia moglie ha preso questa decisione per me, ma non penso che ha capito la realtà del cammino, sento che lei è ancora legata, e non so se combattere ancora e come combattere per fargli capire qual'è la realtà, oppure se chiudere tutto alle spalle, o se fare passare un po' di tempo, ci tengo a precisare che tutta la sua famiglia compresi molti zii e cugini sono frequentatori assidui del cammino.

    Non so consigliatemi qualcosa grazie

    RispondiElimina
  37. Lo ripeto, anche per Roberta Salerno, i catekiki non POSSONO in alcun modo cambiare nulla, va imparata a memoria tutto.
    La cosa più paradossale e che vengono ripetuti anche i gesti e gli esempi descritti;
    esempio: se kiko fa una pausa e mette la mano in tasca e/o prende la croce in mano, lo stesso sarà ripetuto dal catekiko... siamo alla follia pura.

    RispondiElimina
  38. Sì Aldo, scusa se lo avevi già detto, ho letto 1 po'affrettatamente i commenti ... cmnq qsta cosa di copiare i gesti l'avevo notata anch'io quando andai al primo incontro in cui vidi Kiko come si muoveva e sbattere la croce e poi lo vidi fare uguale dagli itineranti e così 1 po' alla volta mettevo insieme vari tasselli di cose che mi creavano perplessità..
    Grazie
    Roberta

    RispondiElimina
  39. Dice Luca: Kiko, almeno in questo frangente, dice proprio questo: la felicita' non sta nel togliere la croce (malattia, cancro, ecc.); la felicita' per un cristiano passa attraverso la croce, scusate ma e' questo il significato delle sue parole. La guarigione dell'epilettico puo' risolvere il problema sul momento, ma stai tranquillo che prima o poi dovrai affrontare altre croci...
    E infatti, caro Luca, lascia che ti spieghi cosa vuole dire esattamente questa catechesi, è molto semplice e pragmatica, credimi.
    Vuol dire che, quando un padre si presenterà dai catechisti con la figlia violentata da qualche demonio, magari da un demonio di quelli carismatici, sarà trattato da cretino, da perverso, da idolatra; sarà bastonato, allontanato, vilipeso per non aver creduto alla "parola" del loro dio.
    E i demoni? Ah, quelli, bisogna ringraziare il Cielo che esistano, essi provano la nostra Fede!
    Ma non li cacciano, come fece Cristo?
    E come no! Li cacciano sì...li mandano a fare i catechisti in un altra regione, in un altro stato, quei simpatici demonietti. Se li tengono ben cari, quelli!

    RispondiElimina
  40. Luca ha detto: "...per cogliere a tutti i costi le inesattezze e puntare il dito, fa perdere di vista il messaggio principale, assolutamente corretto"

    Ammettiamo per il momento, Luca, che il messaggio principale sia corretto. Per farlo passare bisogna mettere in bocca a Gesù parole che non ha mai detto, come Kiko è solito fare a partire dal cieco nato? Per farlo passare bisogna mettere in bocca a Cristo il disprezzo, un'offesa per il genitore del paralitico? Per farlo passare è lecito sostituire a una pericope della guarigione dell'epilettico un'altra, una frase rivolta agli Apostoli con una rivolta ai farisei e sadducei? I Vangeli furono redatti per essere stravolti da chiunque abbia un messaggio da far passare?
    Il messaggio principale non è quello che hai colto tu, il messaggio principale non è che bisogna saper accettare la Croce, nessuno lo avrebbe contestato qui. Il messaggio principale e dominante - perciò le mistificazioni del Vangelo - è che si è perversi quando si prega per la guarigione di un ammalato. Perciò alla fede del genitore si sostituisce la sua perversione, perciò il genitore è chiamato cretino.
    Eliminiamo non so quante pericopi dai Vangeli, a partire da Mt 9,35 ("Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità"?
    La malattia ha il suo significato nella economia della salvezza, ma lo hanno anche le guarigioni. Il cieco nato si converte perché Gesù lo ha guarito, non perché gli abbia fatto vedere i supposti peccati suoi e dei genitori. Le guarigioni sono segni della missione messianica di Cristo, non può venire un Kiko a negarlo, lo dice il Vangelo di Luca: "Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano...".
    In ogni caso, le vie del Signore sono infinite, non sarà un pittore spagnolo a dire a Dio quale disgrazia o cataclisma mandare per salvare un uomo.

    RispondiElimina
  41. P.S.
    Approfitto della risposta a Luca per invitare (Luca in primis) a confrontare questi due testi:

    "In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella" (Lc 7, 21-22)

    Kiko: "Non voglio sapere nulla. L’unica cosa che vogliono... che gli importa dei segni, che gli importa che Cristo sia il Messia? L’unica cosa che gli importa a quell'uomo è che suo figlio sia guarito e basta".
    Certo che gli importa dei segni e del Messia, dotti catechisti che avete letto questa bestialità per anni senza mai uscire dal Cammino: le guarigioni sono segni messianici, lo dicono l'evangelista Luca e Giovanni evangelista "il teologo".

    Perlomeno questa la "pezza a colori" della nota 114 ha tentato di rettificarla, ma la catechesi resta la medesima:
    "114 CCC 549: Liberando alcuni uomini dai mali terreni della fame (cf Gv 6,5-15), dell'ingiustizia (cf Lc 19, 8), della malattia e della morte (cf Mt Il, 5), Gesù ha posto dei segni messianici egli non è venuto tuttavia per eliminare tutti i mali di quaggiù (cf Lc 12 ,13.14; Gv 18,36), ma per liberare gli uomini dalla più grave delle schiavitù: quella
    del peccato (cfr. Gv 8,34-36) che li ostacola nella loro vocazione di figli di Dio e causa tutti i loro asservimenti umani".
    Grazie mille, CdF. La nota è giusta. Ma la catechesi?

    RispondiElimina
  42. Se per convertirmi devo aspettarmi disgrazie e ringraziare anche dio, (con la d minuscola),sinceramente preferisco non convertirmi e non mi interessa seguire un dio sadico. Io,come tutti,credo, abbiamo bisogno di sentirci amati e voluti anche così sbagliati, perché se mi sento ben voluto ed amato sono spinto a donare anche io amore, a migliorarmi ed amare me stesso,cosa che non riesco ancora a fare. Invece in comunità mi sono sentito sempre sbagliato e giudicato e quindi non solo non ero invogliato a migliorarmi,tanto comunque facevi eri in errore,ma mi sono allontanato ed ho odiato quel dio. Ed ancora oggi porto dentro di me quel modo di presentare dio giudicatore e sadico.Ancora non riesco a sentire la misericordia e la dolcezza del vero Dio.
    Scusate se sono uscito dall'argomento.
    Ex fratello

    RispondiElimina
  43. Caro Lino, anche se i catekiki si prendessero la briga di leggere le note (non lo fanno, non hanno tempo, visto che devono imparare a memoria, non gli viene detto di fare) credi che qualcuno si possa permettere di "rettificare" i kiko pensiero??? giammai... saresti tacciato di eretico del cammino, un superbo, uno che non obbedisce ai catechisti capi... e nessun catekiko vuole rischiare di perdere "la sedia".

    RispondiElimina
  44. Luca, ti posso assicurare che prima di scrivere questo articolo doloroso ho letto e riletto sia il testo originale che quello corretto. Ho consultato catechismo, scritti dei Padri, articoli di padre Bellon.
    Tu stai commettendo l'errore che ho fatto io la prima volta, cioè leggere questo schifo con gli occhiali dell'ingenuità e il vocabolario della retta dottrina. Kiko NON dice per niente quello che piacerebbe a noi, Kiko dice chiaramente che la croce di una malattia, un figlio anormale, addirittura una calamità naturale è OPERA di Dio, cioè è Dio che specificamente invia quel male perché ha pensato per te un disegno, che prevede quel male. Non solo Dio lo permette, ma lo vuole.
    Stato bene attento: lo vuole, Dio ha un disegno che prevede l'utilizzo del male per la tua conversione.
    Ora leggi la Salvifici Doloris e il primo commento di Tripudio sul peccato originale.

    E ora voglio dirti una cosa personale. Mia figlia si è ammalata qualche anno fa di neuroblastoma, molto grave, è arrivata in fin di vita, ripresa per un soffio dopo che il cancro le aveva gonfiato un'orbita dell'occhio fino a creparla di dolore. Abbiamo passato 18 mesi di delirio, con lei ridotta ai minimi termini causa cure.
    Non hai idea di quanto ho pregato, chiesto grazie, fatto offrire messe, in ginocchio in adorazione di Cristo e della Madonna, con una sola domanda: guariscila, Tu puoi.
    Mai ho pensato che fosse colpa Sua, mai mi sono sentito "un cretino", mai ho sentito da Dio "vuoi togliere la croce?". Mai. Invece ho sperato, ho amato mia figlia ancora di più e ho ricevuto grazie enormi nel matrimonio.

    Ergo, in virtù della mia esperienza, posso dire che Kiko mente, non ha capito niente, non sa di cosa parla.

    RispondiElimina
  45. @ Roberto (ore 16:54)
    chiedi un consiglio nei tuoi dubbi
    "mia moglie ha preso questa decisione per me, ma non penso che ha capito la realtà del cammino, sento che lei è ancora legata, e non so se combattere ancora e come combattere per fargli capire qual'è la realtà"

    Scusa che in questi giorni come vedi qui è tutto in movimento.
    Come anche ti starai rendendo conto che i disastri che provoca il cammino sono più devastanti di ogni più nera previsione.
    Questo già ti indica una via chiara, ossia con questi non si scherza.
    Ora capisco il grande attaccamento di tua moglie, dovuto anche al fatto di avere dentro gran parte della sua famiglia.

    Mentre ti dico che nei prossimi giorni si affronterà su "Osservatorio" proprio l'argomento che ti sta a cuore e sicuramente troverai altre esperienze matrimoniali con cui confrontarti e che spero potranno aiutarti a capire meglio come aiutare, nella tua precisa situazione, tua moglie, per ora ti do solo un piccolo consiglio a titolo personale: cerca di comprendere, come prima cosa, se tua moglie ha iniziato a capire che nel cammino qualcosa non va e se si sta anche lei interrogando, prova a mettere in mezzo qualche argomento di quelli che hai sentito dibattere qui, come vive l'Eucarestia, ad esempio, o il rapporto con i catechisti.
    Siamo con te, che il Signore ti aiuti.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie del tuo pensiero pax, si sto seguendo tutto in questi giorni non mi sto facendo perdere niente di questo blog, per quanto riguarda mia moglie non mi parla per niente del cammino, se apro argomento lei non ne vuole parlare, e credo che per ora non pensa che nel cammino ci sia qualcosa che non va, non si fa domande, non ne parliamo mai, per lei è già chiuso, ha scelto me è la sua famiglia e basta.

      L'ultima volta che abbiamo parlato aveva un incontro la sua comunità con i katekisti, alla fine non è andata dopo che ci siamo un po' scannati, lei mi ha accusato che io non volevo che andava a quell'incontro perché c'erano i catechisti, che loro sono brave persone ma che per me sono il diavolo, allora io non c'è l'ho fatta e gli ho detto che i katekisti gli hanno fatto un esorcismo, che lei si è dovuta rivolgere al demonio durante il rito della rinuncia all'idolo e che dunque i katekisti la hanno fatta parlare con il diavolo, lei mi ha promesso che non ha mai fatto una cosa del genere, quella è stata l'unica volta che abbiamo parlato apertamente

      Elimina
  46. Purtroppo, mi duole dirlo, in altri tempi la Chiesa avrebbe accompagnato alla porta tali soggetti che si permettono il lusso di predicare e professare certe eresie (solo a voler essere buoni, si potrebbero definire errori)! Invece, come ha ben detto apostata, a questo signore è stato addirittura permesso di aprire seminari e formare "catechisti" e sacerdoti che imperniano il loro agire su quanto viene detto dal loro fondatore/iniziatore! E guai a schiodarsi nemmeno da un singolo concetto di ciò che è contenuto nei loro testi! E tutti quelli che si sperticano in difese che a volte richiedono dei salti mortali doppi e tripli - se non anche quadrupli -, non si accorgono che stanno idolatrando un soggetto ed un movimento, e stanno avallando qualsiasi eresia sia scritta e detta! E a chi si lamenta per l'ironia di apostata, dico che purtroppo rimane solo ironia. In realtà, lo ripeto, in altri tempi quello che sarebbe accaduto - soprattutto da parte dei vertici ecclesiali - sarebbe stato il mettere alla porta certi soggetti!

    RispondiElimina
  47. Per Roberta Salerno:
    Sono passati molti anni, ma ricordo benissimo queste catechesi. Il mio catechista, uno dei diretti collaboratori di Kiko, devo dire che, soprattutto questi brani sui miracoli di Gesù, li ha ripetute fedelmente, senza assolutamente addolcirli o reinterpretarli.
    Per quanto mi riguarda, credo che siano state proprio queste a togliermi ogni motivazione a continuare il cammino, rileggendola emerge in me la stessa incredulità di allora.
    Quando però sei da più di otto anni in cammino, l'idea che Dio ti voglia proporre qualcosa di "diverso" rispetto ai cristiani standard, di "più radicale", ti fa accettare anche questi eccessi, ti fa quasi desiderare d'essere "triturato", stretto alle spalle e attaccato di fronte, perché solo così credi di poter essere spinto a divenire migliore. L'ho detto altre volte, è come la ferma obbligatoria nell'esercito, ove tutto ha un senso, anche avere catechisti che ti sbrandano o un dio che ti dà il "codice rosso".

    RispondiElimina
  48. Luca:

    nessuno dice che TUTTO quello che dice Kiko è sbagliato. Ma neanche tutto quello che dicono i musulmani è sbagliato.
    Qui si afferma che Kiko dice ERESIE. Cioè non errori dovuti a ignoranza o a un uso errato del linguaggio, ma errori che minano le basi stesse della fede, errori che, come è stato detto, danno un'immagine distorta di Dio.

    Io non sono mai stato del Cammino e, anzi, fino a un po' di tempo fa ammiravo il Cammino, nonostante certe esagerazioni che notavo.
    Poi, l'accumularsi di sensazioni sgradevoli e la testimonianza di persone uscite molto sofferenti dal Cammino, mi hanno portato ad informarmi più approfonditamente su questa realtà che, sebbene sia composta da tante persone in buona fede, ha ben poco di cattolico.

    E' un dovere denunciare le loro ERESIE, soprattutto perché si dicono cattolici. Se si dicessero protestanti non mi preoccuperebbero.
    Sono peggio dei Testimoni di Geova: quelli, almeno, criticano la Chiesa apertamente. E' più facile combatterli e smascherarli.
    Per questo ritengo che questo blog stia facendo un lavoro eccellente.

    RispondiElimina
  49. Sì Valentina, grazie ...

    Mi fa piacere qndo vedo che rispondete alle domande di noi meno esperti, forse le mie domande sono state anche 1 po' retoriche (perché in effetti il pensiero di Kiko si intuisce bene anche prima di arrivare alla traditio) .
    Il fatto è che io in qsto periodo (che dura da quasi 5 anni dopo la separazione da mio marito) sento di aver bisogno di conferme equilibrate e razionali , perché delle volte a seguire le mie emozioni verso i nc mi sento come un misto tra Don Chisciotte, Il conte di Montecristo e La giustiziera della notte ...
    quando invece vorrei essere solo 1 cristiana che desidera e cerca di amare quel Gesù che ho incontrato PRIMA di entrare nel cammino, che ho tradito con l'idolo comunità mentre ci stavo dentro ma che mi ha dato la possibilità di scegliere tra la "sicurezza" di qsta impostazione, come hai detto tu di tipo militare (infatti è x qsto che mio marito ne ha bisogno, è 1 ex militare e io lo capisco perfettamente in questo); dicevo, scegliere tra la comunità (con marito allegato) "rassicurante" e "provvidente" e la MIA COSCIENZA.
    Non avrei potuto restare neanche x salvare il matrimonio. Qualcuno (non nc) me lo aveva consigliato di "sforzarmi" o viceversa magari di cambiare città o almeno parrocchia x nn vedere più certi soggetti ..
    Ma ecco la terza fase, quella attuale: la più dolorosa (x me è come fosse successo ieri), ma anche la più VIVA dove è tornato a manifestarsi quello stesso Gesù di prima, anzi di più .. "è 1 Dio geloso" non accetta di essere cambiato con 1 idolo perché vuole il mio bene, (tutto: spirituale, economico di salutè,di amicizia ). Se ragionassi secondo la logica (che parola inappropriata) NC dovrei dire che Dio mi ha tolto il Cammino perché era 1 idolo. In realtà sono io che ho scelto di andar via, cosi come avevo scelto di entrarci, Lui ha solo continuato ad amarmi dentro la mia libertà perché x ognuno, nessuno escluso (neanche i nc!) il PROGETTO DI DIO SU DI NOI È LA NOSTRA FELICITÀ e nn include sciagure pensate "a tavolino" ... di recente 1 sacerdote ha detto che la Croce Gesù non l'ha cercata, l'ha trovata dentro le circostanze determinate dalle scelte umane: Giuda poteva anche nn tradirlo, Pilato poteva anche ascoltare sua moglie ..
    CONTINUA

    RispondiElimina

  50. CONTINUA
    Non ho ricevuto nessun sostentamento da mio marito pur non lavorando perchè avevamo deciso insieme che avrei smesso con l'insegnamento e fatto la casalinga (avevadei bravi avvocati nc, d'altra parte dice Gesù"i figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce")
    faccio sacrifici ma non mi manca il necessario (anche se qndo faccio i conti, umanamente parlando c'è da spaventarsi :)) e questo fatto, che prima, nei momenti di bisogno, chiamavo DECIMA dei fratelli, ora la chiamo PROVVIDENZA...

    sapete voi NC che le 2 cose non coincidono affatto?
    Sapete che se vi fidate più di Gesù che del cammino, Gesù verrà nell'ora che nn pensate , attraverso persone che non pensate (che manco vanno in Chiesa) che vi offriranno quel lavoretto temporaneo giusto giusto x le vostre condizioni di salute e qndo nn potrete più farlo, vi farà trovare altro adatto a quel momento?
    Il Signore di male non manda niente (il male c'è e basta), invece di bene manda tutto!
    Questo non disgiuntoda quella SOFFERENZA che alcuni di voi si vantano di saper (stoicamente o spartanamente nn so .. sono ignorante di storia ... ma non cristianamente) sopportare che diventa acutissima nella solitudine, nella mancanza di 1 compagno di vita ma, credete per 1 volta a quello che dico, nel deserto si sente più chiaramente la voce di Dio e a forza di ascoltarlo forse arriverò anch'io a pensare di valere qualcosa, che la mia persona è preziosa ...
    come dice Ex fratello che fa ancora fatica a sentire la dolcezza del vero Dio .... ma ce la faremo, ce la stiamo già facendo, perchè se no saremmo ancora là .. e invece siamo con Lui che ci stringe forte a Se'.

    NC che state leggendo con desiderio sincero di conoscere ... anche solo di "sentire" più vicino il Signore, se vi dà fasdtidio quel frastuonodi parole, canzoni urlate quando vorreste invece 1 momento di silenzio e dialogo intimo con Gesù che viene vivo in voi nel Sacrificio Eucaristico ... se sentite proprio 1 esigenza quasi fisica di essere 1 po' apprezzati per le vostre peculiarità e differenze ....

    "venite FUORI e vedrete"!
    Gesù stima immensamente la vostra singola persona
    Nn vuole niente affatto lasciarvi "così come siete" ma portare a compimento il vostro destino di felicità, farvi gustare ogni singola cosa della vostra giornata, anche la più sgradevole, non facendosi forza col pensier "meno male domani è sabato vedo la mia comunità" ma con la fede che Lui é lì con te in quel momento e aspetta solo che tu gli chieda di togliere (se non la croce) quella sgradevolezza .... "chi chiede ottiene"...

    Vi invito NC, cominciate questa nuova avventura col Signore, non occorre uno sforzo particolare, non c'è da superare nessun esame .... Lo troverete sorridente pronto ad afferrare saldamente la vostra mano e sarà proprio a te, SINGOLO nc, che sorriderà per dirti che anche di Te si compiace!
    Io ho parlato di deserto ... ognuno ha la sua strada ... ma nn aver paura di restare umanamente solo, Lui ti farà trovare un'altra Comunità dove avere il Tuo posto, si chiama Chiesa ... vieni a scoprirla .., finora è stata nascosta ai tuoi occhi.

    Chiedo scusa a tutti x la lungaggine e se sono stata OT ...ma se mi date corda ne approfitto!
    GRAZIE Valentina,
    Pax, donna Carson, BPS, Lino, Tripudio e gli altri TUTTI!
    .... poi 1 altra volta che sono meno nottambula dirò meglio i motivi ..
    Buongiorno a tutti :)
    Roberta


    RispondiElimina
  51. Roberta le tue parole mi hanno dato un po' di speranza di chiedere aiuto al vero Dio di amore,nonostante sia tanto sfiduciato. Grazie per aver condiviso le tue emozioni.
    Ex fratello

    RispondiElimina
  52. Bellissimo il tuo intervento Roberta, solo una precisazione: la crocifissione era necessaria, il tradimento di Giuda no. Gesù lo annunziò, molte volte, e doveva essere innalzato sulla croce per la redenzione dell'uomo

    RispondiElimina
  53. @ Luca ha detto... "...insomma, non c'e' un Dio cattivo che manda le disgrazie (Kiko non dice questo), non c'e' alcun elogio dei figli anormali (Kiko non dice questo)"

    Caro Luca, ti rispondo ancora perché sei una persona educata e io con le persone educate dialogo. La mia impressione è che tu legga i testi tutto d'un fiato. Quando si legge così, inevitabilmente si tende a proiettare negli scritti le proprie idee, non quella che Umberto Eco definì la "intentio auctoris".
    Per conseguire la comprensione testuale, occorre fare l'analisi dei testi e questa si fa suddividendoli nei singoli periodi compiuti.
    Nel prossimo commento mi limito ad alcuni, per dimostrarti che hai letto tutto d'un fiato, nella catechesi di Kiko hai messo la tua intenzione, quella che Eco definì la "intentio lectoris".

    RispondiElimina
  54. 1) “Cura mio figlio, è epilettico”, e Gesù Cristo dice: “O generazione perversa e adultera, fino a quando dovrò sopportarvi?”.
    Kiko, che allo scopo è costretto a mistificare Mt 17,14-21, fa irritare Cristo, dando a intendere che la richiesta di guarigione dell'epilettico da parte del genitore è un adulterio, un voler tradire Dio, un andare contro la sua volontà. L'epilessia è volontà di Dio, la richiesta di guarigione è insopportabile.

    2)Come? Dio ti ha dato un figlio epilettico e mi chiami a me perché io, siccome Dio mio Padre ha fatto le cose molto male, io che sono il Figlio di Dio te le faccia bene, no?
    Kiko fa diventare il suo Cristo ironico. Il senso è che il Padre le cose le ha fatte bene e il Figlio non può contrapporsi al Padre. D'altra parte, prima dell'ironia c'è scritto "Dio ti ha dato un figlio epilettico", è Dio che l'ha dato, Dio ha voluto l'epilessia. Si ribadisce il concetto di cui al punto 1).

    3)Perché non pensi che Dio ha un disegno immenso per te e che le cose che ti capitano...
    L'epilessia del figliolo è una cosa capitata a causa del disegno di Dio, Dio l'ha voluta. Si ribadisce il concetto di cui ai punti 1) e 2).

    Prosegui con l'analisi dei singoli periodi, Luca, in particolare quello dei terremoti, e potrai renderti conto che questo post non è stato scritto tutto di un fiato, solo perché si voleva confutare Kiko.

    RispondiElimina
  55. Aggiungo e concludo (con una lezione di Eco che riferisco a parole mie, visto che ne ho citato la semiotica interpretativa, che condivido): l'opera, con i suoi rimandi interni, è un freno alla fantasia del lettore nella propria interpretazione. Nella catechesi di Kiko i rimandi interni al medesimo concetto sono tanti e tali che non c'è difficoltà a intendere le intenzioni dell'opera. Da questo punto di vista il linguaggio di Arguello è un linguaggio semplice e diretto, addirittura banale e ripetitivo.

    RispondiElimina
  56. Con questo argomento, ho la certezza che il "cammino" è una setta eretica e non ha nulla della nostra chiesa ,che come dice il Santo Padre è anche "madre".
    Ho un figlio con autismo , ogni tanto chiedo a Gesù di aiutarmi a renderlo più autonomo - non chiedo la guarigione totale, non posso conoscere i disegni di Dio ,ed i miei tempi non sono i Suoi, ma " il Signore mi ungerá il capo ,mi preparerà una mensa davanti ai miei nemici".
    Questa è una setta di indecenti e impresentabili,
    occupati ad insultare,
    Voglia il Signore Iddio ricompensarli come meritano.

    RispondiElimina
  57. @Roberta Salerno
    La tua domanda mi ha fatto molto interrogare e la verità è che non so spiegarmi neanche io come ho fatto (e come hanno fatto molte persone di buon senso e con rette intenzioni) ad ascoltare questa catechesi e accettarla. Di fatto la spiegazione, credo per tutti,è più o meno quella di Valentina: sei lì e pensi di essere privilegiata ad ascoltare una verità per pochi eletti. Pensi che metterla in discussione possa venire solo dal demonio, censuri i pensieri e vai avanti provando a valorizzare gli aspetti positivi e tenere sopiti quelli che ti mettono in seria confusione. Poi pensi che questo turbamento sia necessario, vuol dire che la conversione si sta mettendo in moto o qualcosa del genere. Insomma, solo tanta confusione in testa ma la percezione indotta che è giusto così, e più abbozzi più passi avanti stai facendo. Oggi mi vergogno e mi indigno. Penso a chi ha dovuto ascoltare queste parole mentre era effettivamente in una grande sofferenza, e si trovava sanamente e naturalmente nella situazione di desiderare di chiedere aiuto al Padre, anche con un miracolo. Penso a questi usurpatori che si sono messi in mezzo in una cosa tanto intima e preziosa, generando chissà quali confusioni e sensi di colpa a chi era già nella prova. Questa non può essere volontà di Dio, vergogna!
    E a te Roberta voglio dire che a volte mi fa male sentirti parlare in un certo modo, non mettere mai in dubbio il valore della tua persona. Sei fantastica,acuta,coraggiosa e stai facendo un gran servizio alla Verità. Sei una persona di Fede,con il cuore e con la testa, è bello avere a che fare con te! ;)

    RispondiElimina
  58. Pax

    Vedo ora che Lino ha pubblicato il suo commento, esplicativo della catechesi di Kiko, che aspettavo mentre scrivevo il mio commento che di seguito pubblico ugualmente.
    Speriamo bene.

    Grazie, Lino! Della tua preziosa opera.

    Pax

    RispondiElimina
  59. @ Luca (15:24)

    Kiko, almeno in questo frangente, dice proprio questo: la felicita' non sta nel togliere la croce (malattia, cancro, ecc.); la felicita' per un cristiano passa attraverso la croce, scusate ma e' questo il significato delle sue parole.

    Ho letto molto attentamente quello che hai scritto, e per chiarire meglio dopo precisi:
    ...insomma, non c'e' un Dio cattivo che manda le disgrazie (Kiko non dice questo), non c'e' alcun elogio dei figli anormali (Kiko non dice questo).....

    Comprendo cosa vuoi dire, ed è corretto, questo è uno dei punti centrali della predicazione neocatecumenale.
    Sperimentare in prima persona che in Cristo la morte non ha più potere su di te, che Cristo ha preso Lui la tua morte per donare a te la Sua resurrezione, e questo tu lo puoi "sperimentare" in tutti gli eventi di morte, appunto, della tua vita. Qui ognuno può mettere i suoi.......
    Dunque, tu dici, non è tanto mandare le disgrazie come cosa fine a se stessa o elogiare il fatto di avere un figlio anormale o eventi come il terremoto.....ma che in tutti i fatti di morte, se tu entri con Cristo senza ribellarti, senza chiedere perché? Senza chiedere miracoli (come un religioso naturale farebbe) Cristo stesso trasforma per te la morte in vita. E tu puoi finalmente entrare, Cristo ha aperto per te una via che era chiusa all'uomo........

    Estrema sintesi, scusate! Non voglio ripetere la catechesi di Kiko per antonomasia, il cd. Kerigma.

    Questo è per dire, parlo almeno per la mia esperienza, che certamente questa catechesi fa molto, molto effetto.
    Pare davvero, sul piano della esperienza personale, la vera unica via per incarnare la Vittoria di Cristo sulla morte, oggi è qui.
    Ti trovi all'improvviso davanti la possibilità di soluzioni re ogni tuo problema.

    Scusate non so se ho fatto ancora più confusione, ma è difficile sintetizzare.

    Apro questa prospettiva e non mi sento di fare analisi esaustive, dico solo:
    come è possibile, partendo da una simile meravigliosa scoperta e mentre, appoggiandoti al Signore nei tuoi concreti "fatti di morte" di tutti i giorni, cominci a credere e a sperimentare la potenza della Sua resurrezione, che poi si arrivi a incarnare una "forma di cristianesimo" (perdonatemi non so esprimermi) così distorta e distante dalla Dottrina Cattolica, da quella che Santa Madre Chiesa incarna?

    Sono tentata di cancellare questo commento, rileggendolo io stessa non ci capisco gran che.
    Ma non importa, lo pubblico e mi appello al vostro buon cuore.
    Non traggo conclusioni, questa è solo una traccia che apre analisi che credo dobbiamo affrontare.

    CONTINUA

    Pax

    RispondiElimina
  60. CONTINUA....

    Scrivo come penso in questo momento, riflettendo con voi, e mi chiedo il Kiko Arguello va, come dire, con pazienza vivisezionato, ha fatto un'opera nella quale districarsi non è facile, mischiando abilmente tanti ingredienti eresie pestifere e malefiche, dottrine gnostiche/esoteriche sapientemente impastate, più sono pestifere, con i migliori ingredienti doc certificati dalla Chiesa Cattolica, vivisezionare, come dicevo non è affatto facile, corri il rischio di lacerare il bene attaccando il male.
    Te ne rendi conto e ti fermi, intanto il male mischiato e camuffato di bene fermenta peggio, produce effetti più devastanti e tu sei impotente. Perché il bene E CHE BENE, mischiato lì fa da lasciapassare del gran male, che agisce indisturbato e nessuno osa dire, TU QUI NON ENTRI.

    Mamma mia che confusione ho fatto.
    Mi espongo al vostro giudizio e al pubblico ludibrio.
    Se volete espelletemi dal Blog.
    Mi fermo qui, per ora.


    HO LETTO IL COMMENTO DI LINO (Delle -9:29-)

    Egli fa una promessa a Luca, grazie a Dio, che viene in aiuto:

    "Per conseguire la comprensione testuale, occorre fare l'analisi dei testi e questa si fa suddividendoli nei singoli periodi compiuti.
    Nel prossimo commento mi limito ad alcuni, per dimostrarti che hai letto tutto d'un fiato, nella catechesi di Kiko hai messo la tua intenzione, quella che Eco definì la "intentio lectoris".

    Lino, che Dio ti benedica, aspetto fiduciosa di leggere il tuo prezioso commento.

    Pax

    RispondiElimina
  61. Io voglio sottolineare, evidenziare, mettere in grassetto un'altra assurdità. Ho riletto la catechesi da pag. 117 a p. 121, praticamente da prima a dopo la trattazione di Mt 17 dell'epilettico secondo Kiko. Arguello non riferisce mai che il ragazzo fu guarito! E come avrebbe potuto, dopo le amenità che abbiamo letto? Kiko parla di Spagna, di comunisti, di fascisti, di tutto eccetto del piccolo particolare che il ragazzo fu guarito. Allucinante!
    Se avessi letto questa catechesi senza conoscere il Vangelo, sarei rimasto convinto che il genitore fu mandato via essendo stato definito un cretino e si riportò a casa il figlio epilettico.
    Il quale epilettico - non ditelo a Kiko, però :-) - guarì dopo che "il demonio uscì da lui". Parrebbe, quindi, che secondo il Vangelo l'epilessia fu voluta dal demonio, non da Dio. Parrebbe, solo parrebbe, non possiamo confutare con certezza lo "Spirito" che ispirò Kiko ;-)

    RispondiElimina
  62. La domanda sorge spontanea: ma se chiedere miracoli e guarigione è da pagani, perché dopo la morte di Carmen si è affettato a dire che per sua intercessione ne erano avvenuti innumerevoli? Chiedere guarigioni a Gesù è da pagani, mentre chiedere l'intercessione di Carmen no?

    RispondiElimina
  63. Scusatemi ma sono un po' confuso, nel senso che io ho sempre saputo che nel cammino si legge la Bibbia in modo più approfondito della normale chiesa, è poi si interpreta, queste catechesi quando le leggono? Leggono un po' la Bibbia è un po' le catechesi? Leggono la Bibbia è poi la interpretano tenendo conto della catechesi? Cioè come funziona, quando leggono queste catechesi? Solo nelle convivenze? Chi è che le legge? Le dovrebbero leggere solo i catechisti visto che solo loro le hanno? Mi sto confondendo fatemi un po' di chiarezza perfavore!!!

    RispondiElimina

  64. A Roberto

    Quello che mi ricordo e capito è questo: la Bibbia viene letta da tutti i facenti parte della comunità (si fanno dei gruppi a turno, si va a casa di uno del gruppo e si legge preparando le cose da dire prima di leggerle nella sera della "celebrazione della parola" a tutta la comunità );
    queste catechesi invece sono sempre state segrete nello scritto , nn si "leggono" pubblicamente ma le legge in privato solo il gruppo dei "catechisti" per impararlo a memoria e poi fare le catechesi a tutta la comunità. .. ma mentre parlano, nn tengono i fogli sotto, nn leggono, dicono tutto a memoria facendo finta che sia una cosa detta spontaneamente da loro in quel momento.
    Magari altri sanno spiegare meglio.
    Ciao Roberto :)
    Roberta

    RispondiElimina


  65. Scusa Roberto nn mi sono spiegata bene riguardo alla Bibbia:
    davanti alla comunità si leggono solo i brani della Bibbia che erano stati scelti dal gruppo di turno e questo si fa 1 volta a settimana.
    Nelle catechesi invece sono solo i catechisti che parlano e tutta la comunità ascolta e basta (questo avviene qndo c'è 1 così detto "passaggio" (cioè 1 tappa) come ad es. quello chiamato "Traditio" di cui si parla nell'articolo.
    Quel plico scritto di cui si parla nell'articolo (detto mamotreto ) solo questi catechisti che fanno le catechesi lo possono avere e leggere direttamente, è sempre stato tenuto nascosto al pubblico...

    ma come vedi, grazie a qsto blog, ora nn lo è più!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ok ok dunque la Bibbia si legge in primis, è durante le convivenze che viene indottrinato tutto questo, o cmq durante gli incontri segreti che fanno, e a quanto ho capito quando fanno queste catechesi il catechista non legge dunque la Bibbia è poi interpreta quello che legge, ma dice direttamente a memoria quello che c'è scritto nei mamotetri che quasi sempre è diverso da quello che dice la Bibbia giusto?

      Elimina
  66. Apro una piccola parentesi.

    Nella vita cristiana non è necessario leggere la Bibbia.

    Gran parte dell'innumerevole schiera di santi ha nutrito la propria spiritualità senza mai mettere mano alla Bibbia, poiché bastavano le letture della Messa commentate dal sacerdote (il ciclo delle letture peraltro è ordinato in modo da coprire tutti i punti più importanti della divina rivelazione e in una sequenza coerente e logica) e le verità di fede spiegate dal Catechismo.

    Oggi è di moda consigliare la lettura della Bibbia (moda purtroppo ereditata dai protestanti), dimenticando che la maggioranza dei fedeli non capisce un emerito tubo di verità di fede, non ha mai preso sul serio il Catechismo, e per di più non ha una seria vita sacramentale.

    Inutile spremersi sulla Bibbia se poi non ti confessi regolarmente, inutile scrutare i passi biblici alla ricerca delle verità di fede quando sono già ampiamente spiegate nel Catechismo, inutile spiegare Abramo e Mosè a chi non conosce nemmeno quali sono le premesse essenziali per confessarsi e comunicarsi...

    Il Cammino, protestante fino al midollo, contrariamente a quel che predica accetta l'errore dell'intellettualismo biblico, del voler tirar fuori - magari da pagine a caso, con un che di magico/superstizioso - significati di fede che sono invece spiegati nel Catechismo con tutte le adeguate citazioni della Scrittura, dei Padri, del Magistero, della vita dei santi, ecc. Al punto che il tipico pretino kikos va sproloquiando della battaglia di Meghiddo e delle querce di Mamre a gente che da vent'anni non si confessa (ma è lì ingiaccata e incravattata perché si sposa il cugino) perché non capisce il motivo di dire i propri "fatti personali" ad uno sconosciuto, sia pure nel segreto del confessionale.

    Le singole parti della Bibbia hanno un peso diversissimo, a volte anche nel loro stesso contenuto (si vedano le preziosissime lettere di san Paolo, e il passo in cui san Paolo ricorda agli amici di aver dimenticato il mantello...), che globalmente sono "parola di Dio", ma praticamente possono essere capite solo alla luce dell'insegnamento della Chiesa

    RispondiElimina
  67. Scusate l'OT, lo devo dire: GRANDISSIMA ROBERTA! Per il tuo coraggio e la tua nitidezza di pensiero. Ti ammiro tanto, tanto,tanto. Il tuo invito a provare la presenza e l'abbraccio di Gesù, insieme ai segni concreti della sua Provvidenza, al di là di ogni resistenza o pregiudizio concettuale e ideologico, vale per tutti, non solo per chi si è lasciato troppo coinvolgere dal cammino.

    RispondiElimina
  68. by Tripudio
    6 maggio 2017 13:53
    Apro una piccola parentesi.

    Nella vita cristiana non è necessario leggere la Bibbia.
    ---
    Parentesi apprezzatissima Tripudio;
    ricordo che i carissimi Fratelli Maristi delle Scuole, dai quali ho ricevuto l'istruzione elementare, media e superiore in periodo preconciliare, con un'ora di Religione al giorno, la Bibbia era limitata a qualche passo della Genesi e dell'Esodo.
    Lì finiva.
    Il resto era tutto Vangelo.
    ---

    RispondiElimina
  69. Vorrei fare un appunto, dopo aver letto i commenti finora pubblicati. Non sempre i catechisti riportano pedissequamente quanto scritto nei mamotreti. Nel mio caso, ad esempio, uno dei catechisti, in particolare, era noto per avere quello che loro chiamavano "il carisma del kerygma": a suo piacimento e nei momenti in cui si sentiva "ispirato", aveva la facoltà di introdurre una catechisti chiamata kerygma. Consisteva in sostanza nell'elencare una serie di truci peccati, lasciando vagamente intendere di averli personalmente commessi, per poi passare con enfasi a proclamare l'amore di Dio che passa oltre qualunque peccato, ad alta voce e con toni demagogici. A questo tema si aggiungevano, di volta in volta, in base alle occasioni, argomenti particolari, spesso teologicamente distorti.
    Chissà che non sia accaduto anche a qualcuno di voi di incontrare un catechista così... fantasioso. Sì, perché quello che c'è scritto nei mamotreti almeno lo conosciamo. Ma quante fandonie aggiungono i catechisti, privi di qualunque competenza e conoscenza?
    Voglio anche aggiungere che, come avrete certamente notato, i nc amano usare termini greci o meglio ancora ebraici, senza aver mai studiato queste lingue. È il caso del suddetto termine kerygma, abusato e slavato, ma di molti altri termini ebraici, usati con fanatismo dai catechisti, al fine di elevarsi sugli altri e dimostrare una conoscenza delle Scritture in realtà inesistente. Si tratta sempre di un ebraico maccheronico, rielaborato per sentito dire e trasmesso "di padre in figlio".
    Claudia

    RispondiElimina
  70. "Lasciando vagamente intende di averli commessi", Claudia? "VAGAMENTE"? Se questo "vagamente" lo viene a sapere Kiko, il tuo catechista la manda a catechizzare la tribù Korowai (l'ultima tribù di cannibali scoperta) nella Papua Nuova Guinea. Deve chiaramente dire che li ha commessi i peccati quel catechista, Claudia, ogni peccato, altrimenti del kerygma di Kiko non ha capito niente e merita di essere inviato in missione tra i Korowai :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alla pubblica elencazione dei suoi peccati, seguivano sempre riferimenti a truci peccati, preceduti dall'intercalare "mettiamo il caso io abbia commesso": pedofilia, omicidio, femminicidio... fino a cadere nell'orrido. Le assicuro che si trattava e si tratta ancora di un catechista che ha fatto carriera nel CN!

      Elimina
  71. È sempre la stessa storia: un cosiddetto "catechista" chiama kerygma (termine greco per indicare l'annuncio del Vangelo) la propria confessione pubblica ed etichetta carisma (termine greco che significa dono di Dio) tale sua ridicola abtitudine.

    Che poi ci aggiunga a mo' di misera foglia di fico qualche espressione religiosa del tipo "ma il Signore perdona", non cambia la sostanza dei fatti: anche uno stupratore può dichiararsi fiero dei propri peccati, fingersi un filino dispiaciuto e dichiarare che dopotutto "il Signore perdona".

    Così, anziché compiere l'opera di Dio (ricordando che il Signore perdona coloro che si pentono e che si riprongono di non commettere più peccati) i cosiddetti "catechisti" compiono l'opera del demonio (insinuando l'idea che uno può peccare comodamente, tanto il Signore perdona, ed anzi, se non compi abbastanza peccatoni da vantare in comunità e negli scrutini allora sei uno che sta nascondendo cose, sei un superbo, sei uno che non si vuole convertire, eccetera).

    I poveri fratelli del Cammino, come tanti piccoli Fantozzi, quando ascoltano le vanterie di quel "catechista" devono perfino fingere stupore e commozione, laddove ci starebbe molto meglio una risatina di disprezzo e un'espressione schifata, ed anche un alzarsi e andarsene perché uno spettacolino del genere non serve alla propria santità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I poveri fratelli del Cammino lo esaltavano e lo esaltano tuttora come un "maestro".
      Claudia

      Elimina
  72. @ Tripudio 13,53
    @ Ruben 16,37
    Come si può affermare che si può condurre una vita cristiana senza studiare le Scritture? S. Girolamo che ha tradotto la Bibbia dal greco/ebraico al latino ha detto che “l’ignoranza delle scritture è ignoranza di Cristo” e lui non era assolutamente un protestante! Allora non capisco come uno che è ignorante di Cristo può condurre una vita “Cristiana”. Tralasciamo il “Dei Verbum” del concilio vaticano II e tutto ciò che hanno consigliato i papi a partire da Giovanni Paolo II, con l’enciclica “Catechesi Traetendae”, papa Ratzinger con “Verbum Domini” e papa Francesco, a proposito dello studio delle Scritture.
    Veterano.

    RispondiElimina
  73. Ma come Claudia,non conosci uno degli l'ultimi canti di Kiko?

    Arcano, Arcano, forse qualcosa anche Ar gatto.


    Trallallerollerollà


    Barrè 44° capotasto


    C. Merkavì Merkavah
    A. Trallallerollerollà

    C.Akedì Akedà
    A. Trallallerollerollà

    C.Shekinì Shekinà
    A. Trallallerollerollà

    C.Menorì Menorah
    A. Trallallerollerollà

    C.Hanukki Hanukkah A. Trallallerollerollà

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ringrazio Dio di non conoscere gli ultimi canti. Sono riuscita a uscire da un inferno durato ben 15 anni.
      Claudia

      Elimina
  74. Veterano,
    in tutta onestà stai confondendo l'«ignoranza» delle Scritture con il non «studiare le Scritture» (tue testuali parole).

    Può benissimo bastare la liturgia a farci vincere l'ignoranza delle Scritture (se prendi un Lezionario e osservi la disposizione delle letture della Messa lungo tutto l'anno liturgico, noti che è un vero e proprio "percorso biblico", e non poteva essere diversamente).

    Lo studio delle Scritture si addice ai monaci, ai religiosi, ai sacerdoti. Ed è studio perché la semplice lettura può portare a svarioni mostruosi.

    La mentalità protestante, fondata sul rifiuto di certe scomode verità di fede, ha preteso di trasformare il cristiano in "studioso della Bibbia". Cosicché in tarda sera vedi in stazione il bigliettaio protestante (o protestantizzato) con gli occhialetti a metà naso e la Bibbia aperta davanti. Così magari sa tutto di come sacrificare un vitello maschio di tre anni e senza difetto e spargere le ceneri, ma se gli chiedi cosa significa «sia santificato il Tuo nome» (a cui il Catechismo dedica un'ampia spiegazione) non sa blaterare altro che bisogna onorare il Signore.

    E tutte le volte che nella Bibbia ti soffermi su qualche passo "difficile", rischi di prendere cantonate colossali. Ma come, Gesù ci dice di odiare il padre e la madre? Ma come, il Signore comanda lo sterminio degli Amaleciti includendo donne e bambini e bestiame? Ma come, Lot offre agli ospiti le proprie figlie perché si dilettassero sessualmente?

    La lettura della Bibbia può essere "consigliata" a determinate persone che abbiano già buone conoscenze delle verità di fede e che frequentino i sacramenti (che razza di "lettura della Bibbia" potrà mai mettere in essere chi non gradisce stare in adorazione silenziosa davanti al Santissimo Sacramento?).

    Ma non si può suggerire l'idea che chi non legge la Bibbia sarebbe meno cristiano degli altri.

    Piuttosto si potrebbe notare come i neocatecumenali - che in questo momento stanno "allegramente" compiendo i sacrilegi eucaristici del sabato sera -, che tanto "leggono" e "scrutano" e "meditano" le Scritture, siano poi i campioni dell'ignoranza crassa e piena di sé, anticristiana per vocazione e totalmente gradita al demonio come esemplarmente dimostrato dal cosiddetto "catechista" neocatecumenale di cui parlava Claudia.

    RispondiElimina
  75. @ Tripudio
    Non credo che s.Girolamo si riferisse a questa differenza che tu puoi fare dopo duemila anni di storia della chiesa.In ogni caso hai ragione a dire che si possono prendere le più colossali cantonate nell'interpretare le Scritture! I neocatecumeni sembra che studino le Scritture, ma in fondo non sanno assolutamente niente, solamente quello che gli viene impartito dai loro catechisti.Credono di conoscerle meglio di chiunque al mondo, ma le corbellerie più assurde le ho sentite dire a loro! Non hanno metodo e non seguono nessun consiglio al di fuori dei loro schemi Kikiani!Per questo Giovanni Paolo II si augurava che ogni parrocchia avesse una struttura di educazione permanente allo studio della Parola di Dio e non lasciata alle inventive dei singoli!
    Forse mancano dei veri professionisti appassionati delle Scritture?
    Veterano

    RispondiElimina
  76. Grazie Tripudio, non sono un protestante, magari un pessimo cristiano di certo ex neocatecatecumenale, però io le stragi nell'antico testamento non le capisco. Magari mi fermo al primo livello e non arrivo agli altri tre...non ballo se cavalli e cavalieri finiscono nel mare...per me è solo una strage. Pensa te che cristiano che sono

    RispondiElimina
  77. Infatti Tripudio, succede proprio così.
    Per esempio, mi sono stati citati i passi più criptici per sostenere che, una volta ricevuto il battesimo in Spirito si è salvi e non più passibili di dannazione, ma finora nessuno di questi esperti biblici ha saputo spiegarmi come mai, nella pericope della vite e dei tralci, ci possano essere dei tralci innestati nella Vera Vite, quindi dei "nati di nuovo", che vengono tolti perché non danno più frutto. A dimostrazione che, non solo per avere modo di essere buoni cristiani nella vita ma anche per confutare le più astute eresie, basta conoscere un po' di catechismo.
    A volte invece gli studi biblici sono l'anticamera della peggiori delle confusioni, ed il modo con cui ti si approcciano i culti distruttivi (vedi i TdG).

    RispondiElimina
  78. Fab:

    la Bibbia è la storia della manifestazione di Dio nelle vicende umane che, in gran parte, sono causate dal peccato e dal male.

    La Bibbia parla di stragi e stermini dei nemici degli ebrei perché, nel linguaggio degli ebrei di vari secoli prima di Cristo, la violenza contro i "nemici" di Dio metteva in risalto la santità di Dio.

    I brani biblici, inoltre, vanno inseriti in tutto il contesto della storia della salvezza e perciò di tutta la Bibbia che, anche nell'Antico Testamento, riporta inviti alla non violenza, come quando Dio non permette a Davide, uno dei personaggi più fedeli a lui, di costruirgli il Tempio perché ha sparso troppo sangue.

    I brani che apparentemente sembrano contrastare devono essere integrati secondo quella che è la "direzione" presa dalla storia della salvezza, che porta poi a Cristo. Cioè l'amore.
    Di fatto gli ebrei dei tempi di Gesù si comportavano in modo molto diverso di quelli di mille anni prima. Ad esempio al tempo di Gesù la poligamia non era più praticata da nessuno. Tante cose le già avevano capite.

    Il fatto che anche i personaggi più grandi della Bibbia abbiano fatto errori, anche se in buona fede, mette in risalto la presenza di Dio in mezzo al popolo ebraico.
    Come ha fatto un popolo tanto primitivo e violento come gli ebrei di parecchi secoli prima di Cristo a possedere i 10 COMANDAMENTI (la Parola più diretta e forte che Dio ha dato al Popolo fino al Nuovo Testamento), in cui si dice chiaramente di NON UCCIDERE?

    Certo, la storia dimostra che, nonostante il comandamento di non uccidere, il popolo ebreo ha ucciso. Perfino i più fedeli a Dio hanno ucciso, ma intanto il percorso che conduceva a Cristo è andato avanti.

    L'Antico Testamento può essere capito solo alla luce del Nuovo: gli ebrei che si convertono al Cristianesimo fanno questa straordinaria esperienza.

    RispondiElimina
  79. Roberto:

    nel Cammino si studia la Bibbia, ma purtroppo per i camminanti il loro professore di esegesi biblica si chiama Kiko Arguello che, nonostante le 3 lauree (ad honorem), in teologia è di un'ignoranza abissale.

    Capita perciò che le interpretazioni spesso portino non a realizzare il Vangelo, ma a negarlo.

    Faccio un esempio: una mia amica e sua madre, bravissime persone, sono state traumatizzate quando il rispettivo padre e marito è entrato nel Cammino, perché hanno visto che si distaccava da loro. Alla fine l'uomo, anch'egli una brava persona, ha capito e ha lasciato il Cammino.
    Anni dopo è morto di tumore ma NESSUNO dei suoi vecchi "fratelli" si è fatto vivo durante tutta la malattia.
    Il risultato è stato che ora le due donne non vanno più in Chiesa.

    Qualche camminante potrebbe dire: "Si vede che non erano tanto cristiane".
    Ma il Vangelo è stato disatteso proprio da loro, sia perché hanno dato SCANDALO, sia perché non hanno fatto come Gesù che non è venuto a spegnere il lucignolo fumigante né a spezzare la canna incrinata.

    Invece nel Cammino è proprio quando sei incrinato che più ti tritano!

    RispondiElimina
  80. Ecco, è esattamente quello il punto.

    Data la presenza di una mentalità sbagliata (quella del voler trasformare i cristiani in pensosi scrutatori di Bibbie), il Papa auspica la costituzione di gruppi di educazione permanente alla parola di Dio (il termine educazione implica che c'è qualcuno esperto che guida e insegna, non il solito laico fai-da-te). Non c'è nessun comando di darsi da fare a mettere il naso tra le pagine della Bibbia, tanto meno se non si è abbastanza ferrati in catechismo e abbastanza assidui nella vita sacramentale.

    Del resto Nostro Signore non ha detto andate e leggete la Bibbia benché fosse stato Lui stesso a spiegare in più occasioni i passi delle Scritture che lo prefiguravano e annunciavano (e lo spiegò a gente particolarmente sensibile alle profezie e alle Scritture).

    RispondiElimina
  81. Veterano capisco il tuo punto di vista, comunque lo studio cattolico delle sacre scritture implica la Lectio divina, non la semplice lettura pedissequa senza capo né coda.

    E concordo con tripudio: buona parte dei passi bilici sono incomprensibili, per me lo sono data la mia preparazione molto superficiale.
    Si, San Girolamo tradusse le scritture, ma ho dei seri dubbi che intendesse, tutti leggano la Bibbia, dato che al suo tempo il 96% del volgo non sapeva né leggere né scrivere!

    RispondiElimina
  82. Porto un esempio lampante di quello che hanno scritto Tripudio e Beati pauperes spiritu.
    Concerne la famosa e discussa pericope delle due spade; ne scrissi nella nota 8 di un mio saggio sul simbolo, pubblicato dalla rivista Episteme:
    http://www.cartesio-episteme.net/ep8/lista-simbolo.pdf
    “Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!»” (Lc 22,38).
    Ebbene: un luminare come san Bernardo da Chiaravalle interpretò il "basta" come "sono sufficienti" e un errore analogo fece Bonifacio VIII. San Bernardo, addirittura, interpretò le due spade come simboli dei due poteri, temporale e spirituale della Chiesa. Oggi ci sono "scuole" che con le due spade intendono dimostrare che Gesù e i suoi apostoli furono tutti rivoluzionari zeloti!
    Il "basta", naturalmente, non significa sono sufficienti" ma è una esclamazione di fastidio atta a troncare la discussione, un ordine di smetterla, il medesimo riferito a Pietro nel Getsemani quando colpì il servo Malco. La spada di Lc 22,36 che Cristo invita a comprare è simbolica.
    Se sia san Bernardo da Chiaravalle sia Bonifacio VIII commisero un simile errore, figuriamoci un pasqualone cosa può "interpretare"! Lo studio dei Vangeli significa soprattutto riferirsi alla tradizione esegetica della Chiesa, che nei secoli ha corretto anche gli errori dei Santi (ancora oggi si perpetua in molti ambienti e in vari film quello commesso da san Gregorio Magno su Maria Maddalena, identificata come la prostituta di Lc 7).

    RispondiElimina
  83. @ Anonimo ha detto..
    "@ Tripudio 13,53
    @ Ruben 16,37
    Come si può affermare che si può condurre una vita cristiana senza studiare le Scritture? S. Girolamo che ha tradotto la Bibbia dal greco/ebraico al latino ha detto che “l’ignoranza delle scritture è ignoranza di Cristo” e lui non era assolutamente un protestante! Allora non capisco come uno che è ignorante di Cristo può condurre una vita “Cristiana”. Tralasciamo il “Dei Verbum” del concilio vaticano II e tutto ciò che hanno consigliato i papi a partire da Giovanni Paolo II, con l’enciclica “Catechesi Traetendae”, papa Ratzinger con “Verbum Domini” e papa Francesco, a proposito dello studio delle Scritture.
    Veterano."
    ---
    Caro Veterano, io sono Cristiano Cattolico Romano.

    La mia Chiesa è fondata su Cristo e di conseguenza sul Vangelo.

    Rispetto ed accetto, come "Parola di Dio", le letture bibliche inserite nelle Messe, ma al Vangelo mi alzo in piedi con il "Triplice Segno".

    Nessuno, dico "nessuno", nell'ambito della Chiesa Cattolica, può obbligarmi leggere e/o approfondire, i testi del Vecchio Testamento.
    ---

    RispondiElimina
  84. Molti però, non scorgendo la bellezza delle innumerevoli perle della legge e la validità della dottrina dei profeti, benché ancora incompleta, s’illudono di poter trovare la perla preziosa e di giungere, senza l’aiuto di quelle spiegazioni e idee, a contemplare la straordinaria bellezza della conoscenza di Cristo Gesù (dalle omelie di Origene sul vangelo di Matteo).
    %%%%%
    Lo studio della Sacra Scrittura dev’essere una porta aperta a tutti i credenti. È fondamentale che la Parola rivelata fecondi radicalmente la catechesi e tutti gli sforzi per trasmettere la fede. L’evangelizzazione richiede la familiarità con la Parola di Dio e questo esige che le diocesi, le parrocchie e tutte le aggregazioni cattoliche propongano uno studio serio e perseverante della Bibbia, come pure né promuovano la lettura orante personale e comunitaria. Noi non cerchiamo brancolando nel buio, né dobbiamo attendere che Dio ci rivolga la parola, perché realmente «Dio ha parlato, non è più il grande sconosciuto, ma ha mostrato se stesso» (Benedetto XVI).
    %%%%%
    “Si trova in potenza il Vangelo nella legge e si comprende che i Vangeli poggiano sul fondamento della legge; e non chiamo la legge Testamento antico, se la comprendo spiritualmente… L’uno e l’altro Testamento sono per noi un Testamento nuovo, non per età temporale, ma per la novità dell’intelligenza” (Omelia sul libro dei Numeri IX, 4 di Origene sacerdote).
    %%%%%
    “È chiaro che chi si mette a leggere le Scritture, molte cose possono avere un senso più profondo di quello che appare a prima vista, il quale senso si rivela per coloro che si applicano all’esame della Parola, in proporzione al tempo che si dedica alla Parola e in proporzione all’impegno nello studio (àskesis) di essa” (Origene, Contra Celsum VII, 60).
    %%%%%
    Dissétati prima all’Antico Testamento, per poter bere quindi dal Nuovo. Se non berrai al primo, non potrai bere al secondo. Bevi al primo per alleviare la tua sete, bevi al secondo per dissetarti appieno... Bevi l’uno e l’altro calice, quello dell’Antico e quello del Nuovo Testamento, perché in ambedue bevi Cristo. Bevi Cristo che è la vite (Gv 15,1), bevi Cristo che è la pietra da cui scaturì l’acqua (1 Cor 10,3). Bevi Cristo che è la fonte della vita (Sal 36,10); bevi Cristo perché egli è “il fiume che allieta la città di Dio” (Sal 45,5); bevi Cristo che è la pace (Ef 2,14); bevi Cristo perché “fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Gv 7,38). Bevi Cristo per dissetarti col sangue da cui sei stato redento; bevi Cristo, bevi la sua parola: sua parola è l’Antico e il Nuovo Testamento. Si beve la sacra Scrittura, anzi la si divora, quando fluisce nell’anima e le dà vigore la linfa del Verbo eterno. Infine, “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Dt 8,3; Mt 4,4). Bevi questa parola, ma bevila nell’ordine in cui essa procede: prima nell’Antico Testamento, poi nel Nuovo. Egli dice infatti quasi con premura: “Popolo che cammini nelle tenebre, vedi questa grande luce; su di te che abiti in terra tenebrosa, una luce rifulge” (Is 9,2 LXX). Bevi subito dunque, perché su di te splenda una gran luce: non la luce comune, quella del giorno, del sole o della luna, ma la luce che dissipa l’ombra della morte (Sant’Ambrogio vescovo di Milano e dottore della Chiesa Commento sui salmi, 1, 33 ; CSEL 64, 28-30)
    Veterano

    RispondiElimina
  85. Potrei continuare all'infinito con citazioni di persone che hanno fatto la "Chiesa Cattolica Apostolica Romana".
    Veterano

    RispondiElimina
  86. @ Pietro (NON del Cammino) del 5 maggio ore 22:47.....
    rivolgendosi a Luca dice:

    "Qui si afferma che Kiko dice ERESIE. Cioè non errori dovuti a ignoranza o a un uso errato del linguaggio, ma errori che minano le basi stesse della fede, errori che, come è stato detto, danno un'immagine distorta di Dio.

    È un dovere denunciare le loro ERESIE. Soprattutto perché si dicono cattolici.
    Se si dicessero protestanti non mi preoccuperebbero.
    Sono peggio dei Testimoni di Geova: quelli, almeno, criticano la Chiesa apertamente. E' più facile combatterli e smascherarli.
    Per questo ritengo che questo blog stia facendo un lavoro eccellente."

    Voglio richiamare questo commento di due giorni fa di Pietro perché mi sembra illuminante su quello che io stessa ho cercato di spiegare, condividendo con voi un convincimento che vado maturando.
    Ossia, la esperienza del cammino, così radicata nella Chiesa, tra Approvazioni più o meno farlocche, perché sbandierate come "approvazioni" tout court e basta da Kiko e compagni, tra una rete di potenti appoggi, guadagnati con lo schierare strategicamente le truppe cammellate e con le risapute oliatore e strategie varie, tra l'aver ottenuto (come ripete sempre Apostata) misteriosamente di formare autonomamente un proprio clero, obbediente all'Iniziatore piuttosto che ai Vescovi,
    RAPPRESENTA UN PERICOLO UNICO E STRAORIDNARIO per la Nostra Santa Madre Chiesa - come spesso ripetiamo - un Cavallo di Troia, una Serpe in seno alla Chiesa stessa.

    Per cui se i Protestanti e, potremmo dire gli stessi T.d.G., in quanto ben definibili nella loro identità, con una tradizione e una dottrina apertamente diversa e dichiaratamente contraria alla Chiesa, possono essere confutati, combattuti e smascherati in campo aperto, attraverso un confronto, il C.N., viceversa, mischiando la sua pestifera dottrina, le sue eresie e i suoi strafalcioni alla sana e limpida dottrina della Chiesa, finisce per inquinare dall'interno, erodere dall'interno, e infine distruggere la Chiesa stessa, in cui pretende di essere a pieno titolo, incarnando LA PIÙ PERFETTA ORTODOSSIA, CON UNA RIPROPOSIZIONE E UN RITORNO ALLE ORIGINI, ALLA CHIESA DEI PRIMI SECOLI.

    L'opera che questo Blog sta portando avanti, da quando è entrato in possesso della prima predicazione dell'Iniziatore che, in quanto tale, è quella che ha strutturato nel tempo la "VERA IDENTITÀ" del Cammino al di là di quello che Kiko vuole far credere, è opera sacrosanta, l'unica, direi, che costringerà il Cammino stesso, e Kiko con lui, ad uscire dalle tenebre in cui fino ad oggi si è mosso liberamente, prolificando, crescendo a dismisura, occupando indebitamente sempre più la Chiesa, col proposito finale di "sostituirsi" totalmente ad essa (proposito che Kiko, suo malgrado, lascia trasparire sempre più spesso nei suoi sproloqui "o così o ce ne andiamo dalle parrocchie!)

    Ora si comprende la difficoltà del lavoro di rilettura sistematica della predicazione kikiana, che già qualcuno ha messo in evidenza e che BPS ha sottolineato più volte, ossia Kiko parte dall'enunciazione di principi cattolici inoppugnabili e poi infila subdolamente i suoi veleni, le sue interpretazioni protestanti, gnostiche, esoteriche, eretiche.
    Questa, sento di dire con convinzione, è opera di un astuto che ha per padre il diavolo: solo il diavolo si può compiacere -e quanto!- delle conseguenze mortifere sulla Chiesa di una simile opera.

    Occorre presto correre ai ripari, già troppo si è indugiato: Chiesa! Svegliati! Svegliati! Per Carità!
    Noi non taceremo. Né notte e né giorno ci daremo pace!
    Finché il Trettre doctor (h.c.) Kiko trafficantenelletenebre, pifferaiomagico, magosilvan/ipnotizzacardinali Arguello
    non sia del tutto stanato.

    Pax

    RispondiElimina
  87. Prima di tutto volevo mandare un abbraccio forte a Roberta e BPS e grazie per le vostre testimonianze.

    Siccome lo scopo principale di questo blog e' raccogliere testimonianze, vi dico quello che ho ascoltato io.
    Ci sono poche catechesi in cui mi ricordo le testuali parole, e quelle poche sono quelle che mi avevano lasciata già allora perplessa. In primis quella del sale del Secondo passaggio, in cui si attesta che solo pochi sono chiamati ad essere sale (qualcuno può dirmi come e se e' stata corretta questa catechesi?), che non mi tornava messa in relazione con il buon pastore che va a cercare OGNI pecora perduta.

    Sulla catechesi sui miracoli/sofferenza mi ricordo bene questo discorso: "se chiedete un miracolo per una situazione di sofferenza, magari il Signore può anche esaudirvi, ma fate attenzione! Quando sarete davanti a Dio ve ne chiederà conto e vi dirà che non ti sei convertito, nonostante che vi abbia fatto il miracolo, nonostante abbia accolto la vostra supplica. Quindi forse non conviene chiedere i miracoli se poi non sappiamo convertirci, perché più abbiamo avuto più ci sarà chiesto."

    Le testuali parole che Dio manda le croci non me le ricordo, ma alla fine tutti nel cammino di fronte al cammino dicono "perché il Signore mi ha mandato questa disgrazia? Cosa vorrà dirmi?"
    E poche persone pregano per chiedere una guarigione, insomma un miracolo, perché è vissuto come mancanza di fede o debolezza umana.

    E questo è ben radicato nelle persone.

    Se gli riporti il discorso del Papa sulla sofferenza, ad esempio quella citata da Etneo il 5 maggio , ("....Gesu' NON HA SPIEGATO perché si soffre, ma sopportando con amore la sofferenza ci ha mostrato per chi si offre. NON PERCHÉ, MA PER CHI") ti danno ragione ma poi ti riparlando della propria sofferenza e dicono "sai non capisco perché il Signore mi ha mandato questa croce" ..... E allora ti casca la mandibola!

    EX-NC-???

    RispondiElimina
  88. @Veterano ha detto:
    "Lo studio della Sacra Scrittura dev’essere una porta aperta a tutti i credenti."

    Aggiungo anche: "a chiunque".

    Dalle "porte aperte", liberamente si entra e si e esce; senza consumare 29 righe di copia-incolla per non farci capire nulla(almeno per me), come dal tuo post delle 16:06.
    ---

    RispondiElimina
  89. P.S. al mio delle 18,15


    @ Anonimo ha detto...
    "Potrei continuare all'infinito con citazioni di persone che hanno fatto la "Chiesa Cattolica Apostolica Romana".
    Veterano
    ---
    All'infinito no; forse sino alla data attuale si.

    Comincio a pensare che buona parte degli appartenenti del Cammino Neocatecumanale, siano degli "analfabeti funzionali".

    Sicuramente questo non è il tuo caso Veterano.
    ---

    RispondiElimina
  90. Veterano, le citazioni per invogliare a leggere la Bibbia non ti mancheranno mai. Specialmente successive al protestantesimo.

    Ti mancheranno invece quelle che esigono di far leggere la Bibbia ad ogni cristiano.

    Quanto alle citazioni che hai prodotto, ti ricordo che:

    - Origene, benché abbia scritto tante belle cose, non è infallibile (e se è per questo, non è nemmeno un santo, poiché si fece castrare illudendosi così di diventare più casto degli altri);

    - Benedetto XVI parla di porta aperta, non di obbligo o di necessità;

    - sant'Ambrogio, tra l'altro grande esegeta, non poteva non avere in mente gli eretici ariani e gli increduli giudei, entrambi dotati di buoni motivi per piegare il senso delle Scritture a proprio vantaggio. Ma anche lui esorta anziché comandare.

    Loro stessi, a quanto pare, sanno che nel Vangelo Gesù non comanda mai di leggere le Scritture (ma assicura ai suoi discepoli tutto l'aiuto necessario a capirle). Sanno che la fede consiste nel riconoscere la presenza del Signore, non nel diventare professori di esegesi biblica. Sanno che la lettura della Bibbia può piuttosto trasformarsi in superba pretesa di diventare esperti superiori al prossimo (o di prendere cantonate colossali).

    È senza dubbio l'imborghesimento di certi cattolici la fessura attraverso cui si è fatto strada il fumo protestante del dover leggere a tutti i costi la Bibbia.

    RispondiElimina
  91. Salve
    Da esterno alla "disputa" pro e contro la liturgia kikiana (tendenzialemte contro comunque) in relazione all'intervento "Credo in dio padre onnipotente creatored el male" mi permetto di osservare che, nella circostanza, l'affermazione riportata a discetito di Argerllo è pienamnete conforme al dettato biblico.

    Inequivocaboilmente, infatti anche il male viene incluso nella sfera dela creazione di Dio
    Così in Is.45, 7 si può leggere:
    "Colui che forma la luce e crea la tenebra, che fa la pace e crea il male-Io, Dio, faccio tutto questo
    e ancora
    "Dio ha fatto da sé tutte le cose , anche il maligno per il giorno della sventura"(Proverbi 16, 4)
    e poi
    "Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse male e bene" (lamentazioni (3, 38)
    Il male dunque esiste e deve la sua originealla creazione e all'azione di Dio stesso

    Del resto la sofferenza delle creature, sia animali, che vegetali ribadisco vegetali non può essere spiegata solo per l'azione di un "Dio buono" e lo stesso san paolo in Romani aveva affermato che tutta la creazione freme e geme in attesa di essere riscattata (a menoria)

    Altro problema è poi comprendere perché Dio farebbe soffrire un innocente per "svegliare" un colpevole
    Ma su questo tema meglio non intrufolarsi

    Grazie per l'attenzione

    Cristiana Rossetti

    RispondiElimina
  92. Ma quando ho detto che è obbligatorio leggere la Bibbia? Non capite che è una ricchezza a mia disposizione se la so usare? è Questo che dicono tanti santi e tanti padri della chiesa (Cattolica apostolica romana). È la possibilità di entrare ancora di più nella comprensione del mistero dell'incarnazione di Cristo e quindi diventare più umili e non orgogliosi come Tripudio mi fa capire. Tra l'altro credere ancora che Origene si sia fatto castrare non è molto sapiente, non corrisponde alla storicità dei fatti, Lino sicuramente ti potrà ragguagliare meglio di me. Qua il protestantesimo non c'entra per niente, ma come dice Cristo: “Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13, 52) e Lui stesso dice che si trova nelle scritture: “Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza” (Gv 5, 39) e tantissime volte, sia in Matteo che Marco dice che i farisei dovevano conoscere le Scritture ed invece dice che non li conoscono perché altrimenti non lo avrebbero rifiutato. Per non parlare del prologo di Giovanni!!!!!!! Per Ruben: Forse non hai letto i miei post precedenti, ma io non sono un neocatecumenale, ho finito il cammino e mi hanno cacciato via forse perché li combattevo troppo? Lascio decidere a te.
    Veterano.

    RispondiElimina
  93. @ Cristiana Rosetti
    In primo luogo, la traduzione di Is.45,7 è molto varia: nella Bibbia cattolica è tradotto con "faccio il benessere e creo la calamità". "Do il benessere, creo l'avversità" si legge invece nelle Bibbie dei protestanti. Sul primo da lei citato ("Colui che forma la luce e crea la tenebra") e sui passi successivi il significato non può dedursi senza l'analisi del contesto nel quale le frasi sono proferite: il contesto è quello nel quale il Signore dice del suo eletto Ciro "Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni". Una calamità per le nazioni, quindi, una avversità nell'ambito di un conflitto terreno. Il passo successivo spiega bene il primo con la sostituzione dei vocaboli: "Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura". Sciagura, quindi non male in senso ontologico.
    In secondo luogo, Genesi 1 è chiarissima: "3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre". La creazione è con il verbo "Sia". Le tenebre non sono create, sono il risultato della separazione. Gv 1 ne dà conto: "la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta".
    In terzo luogo, il profeta Isaia, come gli altri autori dell'AT, comunque si esprime con il linguaggio e la cultura del suo tempo (un linguaggio dove Dio è il Dio degli eserciti) e una cultura che non è quella cristiana, dove Gesù non sommerge di sciagure i suoi nemici. L'AT è ispirato, non è dettato, non ci sono loghion pronunciati da Dio, questi stanno nei Vangeli.
    Sarebbe interessante se lei ripropoponesse la questione citando i Vangeli. Cristo tentò di convertire anche i farisei, questo il senso della parabola della concimatura del fico. Per quanto mi concerne, credo che Genesi 1 (nella quale Dio non dice "siano le tenebre") mi è più che sufficiente. Il male è una degenerazione della creazione, e certamente Dio (parafraso Dante) non volle esimersi dal creare gli alberi perché taluni frutti dovevano marcire e tanto più la luce, perché in natura anche dove c'è luce ci sono zone in ombra.

    RispondiElimina
  94. Il problema non è leggere o meno la Bibbia. Penso a san Francesco che il primo seme per la sua conversione viene seminato quando trova nel carcere di Perugia un vangale scritto in lingua volgare.
    Molti Santi si sono nutriti della parola di Dio leggendo la Bibbia. Ripeto non è questo il punto.
    Occorre non avere la presunzione di capirla da soli e di pensare che le proprie interpretazioni siano automaticamente esatte.
    Occorre avere sempre l'umiltà di chiedere conferma ad un proprio padre spirituale, una persona cioè che conosce la Bibbia in modo approfondito.

    Ci sono passi che fuori dal contesto storico-culturale possono essere facilmente fraintese.

    Quante volte nelle scrutatio ci ho letto quello che ci volevo leggere! Facendo degli enormi sbagli!

    EX-NC-???

    RispondiElimina

  95. A Cristiana Rossetti

    Inanzittutto oggetto della "disputa" come la chiami tu, non è la "LITURGIA" di Kiko ma la sua catechesi della traditio che interpreta il vangelo in cui Gesù opera 1 guarigione e lo interpreta malamente: neanche menzionando tale guarigione, negando il valore di "segno" di tale guarigione, addirittura attribuendo al Signore un rimprovero e un insulto verso chi gli aveva chiesto tale guarigione. Il vangelo e l'interpretazione della Chiesa NON dicono questo.

    Come seconda cosa non capisco perchè ti definisci "esterna": o non sei cattolica e allora, pur avendo tutto il diritto d'intervenire, non capisco però cosa ti dovrebbe importare di tale "disputa", oppure lo sei e allora anche tu la interpreti o come la Chiesa o come Kiko , non c'è via di mezzo....

    Infatti da quanto dici successivamente si capisce che la interpreti come Kiko (quindi non sei affatto "esterna"!) e pensi di DIFENDERLO utilizzando parole come "dettato biblico" e "inequivocabilmente".
    Non so che "studi" (per rimanere in tema con gli interventi precedenti) tu abbia fatto, ma da quanto dici mi pare che tu di teologia ed esegesi ne sappia quanto me e cioè NULLA!

    Perciò lascia che aggiunga alle tue anche un'altra citazione: "il MALE è entrato nel mondo per INVIDIA del DIAVOLO (anch'io a memoria). Altro che incluso nella sfera della creazione di Dio!

    Il fatto è che queste citazioni TUTTE, le pagine della Bibbia TUTTE (Antico e Nuovo T.) VANNO SPIEGATE e INTERPRETATE dalla Chiesa ....
    (come ha detto @Veterano 6 maggio 21:07 "Per questo Giovanni Paolo II si augurava che ogni parrocchia avesse una struttura di educazione permanente allo studio della Parola di Dio e non lasciata alle inventive dei singoli!")..
    nella Parroccchia dove ero da ragazza c'era un gruppo guidato da un sacerdote che aveva proprio questo obiettivo e
    una delle prime cose che ricordo d'aver imparato è che nell'A.T. la costruzione letteraria delle frasi (Lino mi perdonerà se non uso proprio termini esatti, ma ciò che mi preme è far comprendere il concetto) è tale da attribuire il SOGGETTO della frase sempre a DIO, qualunque cosa si stia esprimendo ... (un po' come il nostro proverbio popolare "non cade foglia che Dio non voglia") e che ciò è legato alla cultura dei popoli mediorientali e all'epoca storica in cui i libri sono stati scritti.

    Ora che entrambe abbiamo espresso la nostra opinione, vorrei solo consigliarti di rileggerti per bene su questo blog i commenti di coloro che di questa "materia" ne sanno per davvero .. ..... in particolare ti segnalo

    @ by Tripudio 06 maggio 13: 53 ; 06 maggio 20:51 e 07 maggio 00:42

    dove questo argomento viene espresso con chiarezza e semplicità.
    (In particolare mi piace molto l'affermazione che è inutile leggere la Bibbia se poi non si ha una VITA SACRAMENTALE e che è sufficiente seguire le letture della Messa domenicale, già collocate dalla Chiesa secondo un ordine sapiente lungo tutto l'Anno Liturgico).

    Saluti
    Roberta

    RispondiElimina
  96. ... se la so usare...

    eh, appunto.
    Comunque, è una lettura matura, che richiede tanto intelletto.
    Il Vangelo è già di per sé sufficiente. Gesù disse infatti ai farisei che pur scrutando e scrutando le scritture non erano stati in grado di vedere Gesù, segno che la "scrutatio" non è sufficiente.

    Comunque in tante parrocchie sono attivate Lectio Divinae di tutto rispetto. In quell'ambito lo capisco. Autonomamente molto meno.

    RispondiElimina
  97. Scusate ma mi sento di intervenire. Sono un ex nc e a volte non capisco tutto questo astio nei confronti di questa realtà.io mi sono fermato alla tappa della traditio per motivi personali. Il cammino per me è stato il luogo dove ho ricevuto un aiuto potente per incontrare Gesù. Una delle tappe più forti dove ho capito tante cose relative alle fede é stata lo shemá dove non mi e stato presentato un DIO che mandava le disgrazie per convertirci ma che la via percorsa da Gesù è stata quella dell'accettazione volontaria della croce= sofferenza amando il Padre con tutto il cuore= trafitto dalla lancia, con tutte le forze= mani e piedi inchiodati, e con tutta l'anima=corona di spine e quindi lasciando a noi l'esempio più sublime da seguire nella vita.quello che il Signore ha seminato con questo cammino mi e servito molto nella vita anche negli anni successivi soprattutto in momenti bui come la perdita di mio padre dove non mi sono messo a ballare od ho gioito ma ho avuto tanta serenità pace e conforto nell'affrontare tutte le avversità in virtù del cammino neocatecumenale, tappa dello shemá in particolare

    RispondiElimina
  98. Ahinoi, l'intervento di Cristiana dimostra quanto sia deleterio mettersi a leggere la Bibbia senza una particolarmente solida fede.

    Infatti ravanando nei versetti biblici Cristiana riesce a "dimostrare" che Dio contiene anche la malvagità, col sottinteso che la Chiesa si è sempre sbagliata e dev'essersi sbagliato necessariamente anche Nostro Signore stesso.

    Se Cristiana anziché leggere la Bibbia autonomamente si fosse fatta forte degli scritti di un qualsiasi santo, si sarebbe accorta che Dio - perfettissimo - non può contenere la negazione di sé stesso (altrimenti sarebbe imperfetto): dunque non può contenere il male, l'ingiustizia, la bruttezza, eccetera.

    Qualche pagina molto dettagliata sulla questione la si trova nella Summa Theologica di san Tommaso d'Aquino, che spiega che il fatto che Dio permette il male non implica affatto che ne è complice, ma solo che rispetta il dono della libertà fatto agli uomini (che pertanto sono liberi anche di compiere il male, con tutto ciò che ne consegue - inclusa l'inimicizia del creato).

    Magari avrebbe anche riflettuto sul fatto che il gergo biblico, costruito su uno stile retorico, fa fatica ad adattarsi ad una traduzione in italiano, per di più con mentalità, educazione, stile, conoscenze, posteriori di diverse migliaia di anni. Si sarebbe perciò resa conto che la Bibbia, in qualità di parola di Dio, e per le sue peculiari caratteristiche, va necessariamente chiarita da un'autorità - che è quella della Chiesa, non quella di Kiko.

    Kiko e Carmen sono purtroppo famosi per aver proclamato un Dio cattivo e vendicativo, e quindi qualsiasi tentativo di giustificarli finisce inevitabilmente nel frastuono creato dai loro adepti.

    Intanto chiariamo a scanso di equivoci che la lettura della Bibbia non è deleteria in sé; qui stiamo accusando la tentazione - fin troppo facile da cinque secoli a questa parte - di far "parlare" la Bibbia per sapere le cose che sono invece ampiamente chiarite dal Magistero della Chiesa (di cui il Catechismo è una sua espressione, mirata proprio allo spiegare a tutti, in modo limpido e ordinato, le verità di fede e la loro connessione con ciò che è scritto nella Bibbia).

    C'era stato ad esempio il caso di due protestanti, marito e moglie, che si misero a studiare la Bibbia per trovare le prove contro la Chiesa cattolica, e invece più leggevano e più si rendevano conto che le Scritture davano ragione proprio alla Chiesa. Alla fine si sono convertiti (e hanno raccontato la storia della loro conversione in un libro, Ritorno a casa, edito dalla Ares): ma questo è un caso eccezionale, non è la normalità. La normalità è quella del demonio che a suon di versetti biblici tenta di portare sulla cattiva strada persino Nostro Signore.

    RispondiElimina

  99. Scusa Kalos, anch'io mi sento d'intervenire x risponderti.

    Tu hai letto degli interventi, nn so quanti, ma abbastanza x percepire dell' "astio" ...
    e per percepire la sofferenza di moltissime persone causata dal cammino NO?

    Quella nn l'hai percepita?

    Le hai lette le exp di molti di noi che hanno avuto la vita rovinata dal cammino?
    Anche nel caso che l'astio ci fosse, umanamente parlando (e nn dico cristianamente, perché Gesù ci comanda il perdono e quindi noi sbagliamo se odiamo chi ci ha fatto del male) umanamente parlando, questo "astio" nn credi che sarebbe giustificato?

    Ma l'"astio" non è verso le PERSONE (perché credo che qndo dici "qsta realtà " tu intenda le persone che ne facevano parte con te e che forse tu sentivi in comunione d'intenti e di cuore con te e non una Entità astratta)

    No, l'"astio" , la rabbia è verso la MENZOGNA , l'INGANNO, la MANCANZA di CARITÀ verso i più deboli (leggile alcune delle nostre exp e prova ad entrare in empatia e forse nn dirai più "nn capisco").

    Tutti Kalos c'è ne siamo andati x motivi personali (!)... Solo che il tuo cuore forse è rimasto ancora là, perché tu ricordi qsta exp come 1 cosa buona (te ne sei uscito al momento adatto e così ricordi, o vuoi ricordare, solo il bene)

    La tua exp. È stata 1 cosa buona, NON IL CN!

    Ed è stata buona perché il Signore che "nn guarda l'apparenza ma il cuore" ti ha guidato e condotto (e conduce) in ogni fase della tua vita ..
    (infatti ti ha condotto a uscirne :)!)

    Secondo me la parola chiave per capire, nel tuo caso è "NONOSTANTE":

    Nonostante il luogo malato dove ti trovavi hai incontrato Gesù ed è lui stesso che ti ha dato l'aiuto potente x incontrarlo "ti ha fatto camminare su scorpioni, prendere in mano serpenti e lasciato bere veleno" senza che tu ne ricevessi alcun danno.

    Nonostante il cn, tu non hai evidentemente mai disdegnato 1 rapporto personale con Gesù (ribadisco NONOSTANTE perché i nc non vogliono qsto, vogliono che tutto passi attraverso la comunità!).

    Gioisco con te che successivamente hai sempre visto Gesù vicino nei momenti bui ricevendone serenità e pace...

    MA, Kalos , alla fine del tuo intervento dici 1 cosa proprio obiettivamente SBAGLIATA:
    questa forza l' hai ricevuta NON "in virtù del cammino neocatecumenale" ma .. (lasciamelo ripetere che mi pare così pertinente! ..) NONOSTANTE!

    Non li difendere kalos, non te ne saranno riconoscenti ... continua piuttosto a difendere il tuo bel rapporto con Gesù ... "Chi ha Dio nulla gli manca, solo Dio basta" (canto nn so di chi ma che mi piace ...)

    Ti auguro ogni bene e che ci possiamo considerare fratelli nell'Unica Vera Chiesa.
    Roberta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una cosa é certa non ho mai visto il cammino come un idolo ma come un mezzo...per carità nell'intervento precedente non ho detto che anch'io ho notato cose che non mi andavano ma come in qualsiasi realtà umana ed anche perché no ecclesiale....e forse ho preso solo il buono di questa esperienza...chi lo sa!?....cmq da qualche mese faccio parte di una comunità carismatica dove una cosa positiva rispetto al cammino l'ho notata...cioè l'apertura di questo gruppo rispetto al cnc e l'estrema semplicità che con la preghiera di lode ti portano a Gesù....poi al di là delle realtà ecclesiali....almeno io ho cercato di fare sempre così quello che conta è cercare sempre un rapporto personale con Dio....e forse questo non mi ha " contagiato" più di tanto nel percorso nc....anch'io ti auguro ogni bene nell'unico ovile santo

      Elimina
  100. Caro Kalos,
    visto il buon ricordo che ti ha lasciato lo Shemà, vorrei chiederti cosa sia secondo te l'olio delle vergini (non puoi non ricordarlo è il fulcro della catechesi).
    Inoltre vorrei mi commentassi questo passo della catechesi:
    Ora fratelli vi diciamo: che forse da quella convivenza dipendeva tutto il vostro cammino catecumenale. Da questa convivenza dipende ora, forse, tutto il vostro futuro. E’ l'oggi, non è il domani. Non è “domani mi convertirò". E’ ora.
    Questa convivenza ti dice "Svegliati perché viene lo sposo”. E se non prendesti olio nel primo scrutinio approfitta per prenderlo ora, non accada che tardi ancora un poco e torni a spegnersi e allora è la fine.
    Succede che viene lo sposo quando meno te lo aspetti viene il secondo scrutinio e sai dove sei? Te lo voglio dire:
    capita che hai una cognata malata e sei dovuto andare a trovarla. Si fecero i secondi scrutini e si chiuse la porta. Ed è già un mese che non vieni in comunità. Da tempo le cose non
    andavano bene. Si chiuse la porta, i più entrarono e la loro vita cambiò realmente, riempiendosi di allegria e tu ti trovi nei guai, come tanta gente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Be l'olio nella stragrande maggioranza delle sacre scritture é sinonimo dello Spirito Santo.....la catechesi?....un invito alla conversione.....alla scomodità della conversione....e poi io posso dire che in 10 anni di cammino non ho mai sentito in nessuna catechesi che Dici manda il male....lo permette....da quel male per vie a noi sconosciute può trarre il bene...ma mai in Tanti anni di cammino ho sentito una cosa del genere....che vi posso dire questa é stata la mia esperienza

      Elimina
  101. Ah, interessante è anche il peccato. Secondo Kiko (sempre catechesi dello Shemà), nelle comunità cristiane (le primitive e le neo-primitive) i peccati non sono più contro i dieci comandamenti. No. Perché per i nati-di- nuovo pieni di Spirito Santo è difficilissimo fare del male e neppure desiderarlo. Il peccato è eminentemente quello commesso "contro la comunità".
    Nel contesto meraviglioso delle comunità primitive il peccato è molto chiaro. Perché? Il peccato non è rubare (lì nessuno rubava tra di loro). Qual'è il peccato? La mormorazione nelle piccole comunità. Gli odii. L'orgoglio di un tale cui han detto non so che cosa e prende e se ne va dall'assemblea e dice che non vuol più parlare.

    RispondiElimina
  102. Si Valentina, questo è uno dei capisaldi del Cammino, i danni che si fanno alla comunità.

    RispondiElimina
  103. Per Cristiana Rossetti:
    Sto aspettando una risposta al commento di Lino Lista, in particolare vorrei capire come commenti questo passaggio:
    La creazione è con il verbo "Sia". Le tenebre non sono create, sono il risultato della separazione. Gv 1 ne dà conto: "la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta".

    RispondiElimina
  104. @ kalos
    Questa storia che Dio permette il male, che è ripetetuta anche da cattolici non in Cammino, va spiegata con il significato del verbo "permettere".
    In primo luogo, Dio il male lo vieta, non lo permette. I 10 Comandamenti sono tutti in tal senso quando affrontano la questione del peccato: "NON nominare... NON uccidere ecc. eccetera). Sin dalla Genesi c'è il divieto: "ma dell'albero della conoscenza del bene e del male NON devi mangiare". In Cristo permane il divieto: "va’ e d’ora in poi NON peccare più", dice Gesù all'adultera in relazione al suo peccato.
    Allora il "permettere" va spiegato: Dio vieta il peccato, ma lascia libero l'uomo - nella logica del libero arbitrio all'uomo donato, il massimo dono altrimenti ne avrebbe fatto uno schiavo - di peccare.
    L'uso nel Cammino del verbo "permettere", un permesso che avrebbe per fine la conoscenza di se stessi e del peccato - è una balordaggine, per non dirlo altrimenti. "Permettere" non è dare un permesso finalizzato a qualcosa: significa "non impedire" e Dio non impedisce, altrimenti si rimangerebbe il dono del libero arbitrio.

    RispondiElimina
  105. Anonimo kalos ha detto... "Be l'olio nella stragrande maggioranza delle sacre scritture é sinonimo dello Spirito Santo"
    E allora? Credi che questa sia stata una informazione che abbiamo appreso da Kiko nel mamotetro dello Shemà?
    Non ho tempo per scrivere, sono al lavoro, faccio prima a copiare e incollare dal mio saggio.

    "Il senso dell'olio, in particolar modo, è falsato.
    Ancora una volta, come per ogni simbolo, vari sono i significati associati all'olio nei Vangeli: quello dello Spirito Santo, di un'unzione, della sapienza, delle opere compiute con amore nella parabola in questione, della carità che non pretende in cambio lodi (come in sant'Agostino).
    Secondo Kiko, invece, l'olio si acquista nelle convivenze mediante gli scrutini, esercizi di conoscenza di se stessi per riconoscersi peccatori, per crescere nella fede e diventare cristiani adulti.
    Il vero olio della misericordia di Cristo, l'olio che si riceve per grazia e si alimenta con le opere matteane, è totalmente svanito nella catechesi del Cammino; addirittura, in antitesi, le porte si chiudono davanti alla persona che si assenta per andare a trovare una cognata ammalata".

    RispondiElimina
  106. Rispondo a Valentina Giusti che mi sollecita

    Parlare di gnosi a Lino (persona senz'altro ben preparata) è impossibile per limiti di spazio.
    Mi permetto un "libero" appunto (nonostante la pingitura complottista nel quale mi si inquadra, la maldicenza è peccato!)
    In primo luogo Lino sbaglia a definire kiko gnostico più o meno in pectore perchè. Nella concezione di gnosi che ha lino essa è solo dualista e quindi anticosmica e quindi aborre la generazione. Un testo gnostico attribuisce a Gesù l'espressione "sono venuto a distruggere l'opera della femmina"intendendo per ciò la generazione.
    Non credo proprio che Kiko sia sulla linea.
    la gnosi poi riguarda ogni religione c'è una gnosi ebraica, una buddista, una musulmanae e.. una cristiana. Quella cristiana è affermata da Clemente Alessandrino nelle Ipotiposi (la gnosi è "superiore alla fede"e Clemente descrive l'esperienza diretta della gnosi come il raggiunto "riposo" dopo un'iniziazione)
    Questa gnosi, da non confondere con lo gnosticismo che pressapoco sta alla gnosi come il cristianesimo sta al protestantesimo, non è dualista e spiega, detto in senso molto generale, il male come intromissione nella creazione perfetta di un principio dì oscurità che ne vela la realtà ultima quella di cui l'anima ha nostalgia: la restaurazione dello stato che gli è proprio, il ritrovare il proprio abito di luce in luogo della veste di sozzura e quindi il proprio divino genitore.
    Noti "gnostici" critiani (con sfumature differenti naturalemente) sono stati ai nostri tempi.

    I coniugi Virio particolarmente devoti a San Pio. Si leggano le esperienze d'eucarestia degli stessi da confrontare con Gemma Galgani (sono autori di numerosi libri e a Milano esiste un centro viriano che ne cura il ricordo e le pratiche)
    Attilio Mordini, il "maestro" di Franco Cardini , oblato francescano, autore di numerosi testi editi per Cantagalli di Siena editore notoriamente cattolico)
    Silvano Panunzio notissimo filosofo, oblato benedettino, devotisimo a santa Francesca Romana e autotre di numerosi libri tra cui Metafisica del vangelo eterno, e allievo di padre Agostino Zanoni di Farfa suo direttore spirituale.

    Naturalmente tutti i citati aderivano pienamente alla cultualità cattolica
    Come si vede gnosi e fede non fanno a botte purchè si sappia di ciò che si parla. A me i loro libri hanno dato molto, nel senso che mi hanno avvicinato a un cristianesimo contemplativo di cui non sospettavo l'esistenza e in questo senso esi ebbero un'esperienza gnostica di cui trasmisero la possibilità anche attraverso i suggerimenti dei "terzi oedini" .
    Mi fermo qui perchè è superfluo continuare.
    Mi scuso se per errore e imperizia sono passato da una pagina all'altra dei vostri commenti mischiando involontariamente le carte di un discorso che era nato solo intorno all'affermazione kikiana intorno al male.

    Cristiana Rossetti

    RispondiElimina
  107. Valentina Giusti ha detto... "Sto aspettando una risposta al commento di Lino..."

    Anche io. Non credo che giungerà.

    RispondiElimina
  108. Per Ruben: Forse non hai letto i miei post precedenti, ma io non sono un neocatecumenale, ho finito il cammino e mi hanno cacciato via forse perché li combattevo troppo? Lascio decidere a te.
    Veterano.
    ---
    Veterano,
    "finire il Cammino", sotto tutti i punti di vista, è impresa ardua ed al limite dell'impossibile; anche perché, come ben sai, nonostante lo Statuto dica il contrario, "il Cammino, non finisce mai".

    Sostieni di essere un ex: sei troppo tiepido per esserlo, e sei ancora completamente pregno di quanto fallace, hai finora appreso.

    Veterano, purtroppo i veri "ex", sono incazzati e lo sono due volte:contro Kiko ed ahimè, contro se stessi.
    ---

    RispondiElimina
  109. @ Ruben 16,34
    Non ti conosco, non so chi sei e non mi permetterei mai di giudicare in questa forma che tu hai fatto nei miei confronti! Mi conosci? Ti devo dare generalità e riscontri di quanto dico è vero? Ho anche fatto il Matrimonio spirituale, l'ultima trovata del limite del sopportabile nel 2010 con un catechista che neanche tu ti immagini e non mi credi? Pazienza me ne farò una Ragione, non è detto che tutti debbano reagire alla stessa maniera, o forse se qualcuno non reagisce come tu hai deciso, non ti sentiresti più a posto con la tua coscienza? In ogni caso che tu mi creda o no non è un mio problema!
    Veterano

    RispondiElimina
  110. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  111. @Ruben 20.59
    Credevo di trovare persone "Pacate" in questo blogg e non c'è di peggio di chi non vuole capire! Non penso che arriverai a molto se usi gli stessi toni dei catechisti neocatecumenali. Le stesse cose che hai detto tu in quest'ultima risposta le ho già dette io di spontanea volonta circa tre settimane fa, fatti ragguagliare da Tripudio o da Pax! In ogni caso il sapere parlare con dignità e pacatezza è un atteggiamento che i cristiani dovrebbero avere innato nella loro natura!
    Veterano.

    RispondiElimina
  112. Pax
    Veterano ha detto a Ruben
    "Le stesse cose che hai detto tu in quest'ultima risposta le ho già dette io di spontanea volonta circa tre settimane fa, fatti ragguagliare da Tripudio o da Pax!"

    Ho apprezzato molto il bel commento di Veterano, fatto oggetto di un pagina ad hoc, inserita da Valentina Giusti il 2 aprile 2017:
    "Se l’eucarestia del sabato sera è aperta a tutta la parrocchia, come si può permettere Kiko di proibirmi di andarci?"
    Un'analisi lucida, di grande valore, non perchè Kiko sia chi sa chi, ma perchè se certe cose le testimonia chi è stato "suo catecumeno", la sua testimonianza ha un peso più grande, cade la giustificazione che fa ricadere su un catechista, magari un poco sopra le righe, la responsabilità di comportamenti oggettivamente inaccettabili.
    Che sia stato Kiko stesso a CACCIARE VETERANO FUORI DALLA SUA COMUNITA'con violenza e senza possibilità di appello conferma, più di ogni altra cosa che il c.n. è un "SISTEMA" inaccettabile
    E CACCIATO PERCHE'....?
    (riporto dal commento di Veterano)
    potevo sviare e sovvertire i fratelli del cammino perché chiedevo che senso avesse avere ancora i catechisti, il perché dell’ubbidienza cieca, perché additato se non volevo andare a fare la missione nelle piazze e varie iniziative del genere che in qualsiasi altro posto nella chiesa sono facoltative mentre nel cammino tutto diventa “obbligatorio” e se non lo fai devi dare conto e ragione.

    Non sono riuscita a risalire al motivo della vostra diatriba, mi sembra basata più su fraintesi e comunque penso che il fatto di discutere fra noi, liberamente, sia una grande ricchezza, poi il mondo è bello perchè è vario.
    Inoltre se qui, tutti usciti delusi dal cammino, siamo tanto diversi tra noi è un buon segno: non è una "tipologia" di persone che lascia ma, c'è di tutto, accomunati da tanto dolore, testimoni di fatti concreti che si confermano gli uni con gli altri.

    Anche i commenti di Ruben apprezzo tanto.

    Insomma siamo qui, chi più chi meno, chi in un modo chi in un altro, con un obiettivo comune: non lasciare nelle tenebre quello che reclama di venire alla luce.

    Pax

    RispondiElimina
  113. @ Cristiana Rossetti
    Nulla è più sincretico e camaleontico dello gnosticismo, cha fa a botte con il cristianesimo sin dai Vangeli gnostici del II e III secolo. Se non fosse stato così, non sarebbe sopravvissuto, in forme tanto differenti, fino ai nostri tempi sin dentro le accademie teologiche cattoliche. È sincretico e camaleontico sin dalla nascita, al punto che si dibatte se esso abbia avuto la radice nel pensiero ellenistico, da un’eresia del giudaismo, se invece l'origine vada ricercata nel mondo orientale, se possa essersi sviluppato come deviazione del cristianesimo primitivo.
    Discutere oggi di eoni farebbe ridere i polli, quindi sono differenti i fondamentali con i quali catalogare lo gnosticismo, anche considerate le varie scuole di pensiero moderne. Tutte, però hanno in comune una gnosi, una conoscenza in grado di condurre alla salvezza gli eletti.
    Ho definita quella del Cammino "gnosi del peccato", e questo appare evidentissimo a tutti quelli che hanno letto attentamente la dottrina di Kiko nei mamotreti,specie in questo della Traditio. È la "gnosi del fango", immagine (parola di Arguello) del CNC
    La conoscenza nel Cammino è rivelata come si conviene agli gnostici, e questo è il catechista per la cui bocca parla lo Spirito Santo. Lo gnosticismo mistico è voluto dalla divinità, rivelato ai Maestri inconfutabili, e questi sono Kiko e Carmen con le loro visioni, ispirazioni, missione.
    Lo gnosticismo è esoterico, segreto, simbolico (di un simbolismo non universale né comprensibile a "quelli di fuori", assolutamente interno alla scuola) e anche ciò è indubitabile per il Cammino.
    C'è la sottomissione della fede e della ragione alla intuizione (ispirata) e all'esperienza, e questa dell'esperienza appartiene al Cammino come a talune scuole gnostiche, non tutte.
    C'è il grande interesse dei neocatecumenali colti per la mistica della Merkabah, per la Cabbalah, per i seguaci di René Guénon gnostico-sincretico al massimo (tutta roba che fa a pugni con il cattolicesimo), e di questo io me ne accorgo quando i neocatecumenali colti scrivono, anche qui :-)

    Non vorrei dimenticarlo per il Cammino: c'è un Giuda necessario, del quale si ipotizza la salvezza perché fu essenziale per il Mistero pasquale.

    RispondiElimina
  114. P.S.
    Aggiungo, anche per non andare OT. Anche credere nel Malvagio Demiurgo che crea il mondo dalla materia farebbe ridere i polli. Rimane, però, una evocazione nel Cammino dove in parecchi riferiscono che Dio creò anche il male. Suggerisco, per l'uomo, nel moderno gnosticismo kikiano, la creazione non con la materia dell'argilla, bensì con il fango/peccato :-)

    RispondiElimina
  115. Lino
    Le cose che fanno ridere te non fanno ridere necessariamente gli altri,
    le parole nascondono dei significati che solo l'uomo spirituale "paolino" può comprendere agli altri, agli psichici resta la spoglia della lettera.
    Ti sei gettato su un discorso sulla gnosi, mettendo insieme pere e mele come del resto èra facilmente prevedibile e mischiando insieme kiko arguello § soci, che sono evidentemente una tua ossessione personale (del resto altrimenti non esisterebbe il sito), con altre figure che nulla hanno a che spartire con i suindicati.

    la gnosi cristiana esiste ed è esistita per ininterrotta trasmissione sapienziale in forma orale bada bene alla parola "trasmissione orale", perchè il lato interno della dottrina si trasmette e dal maestro (Cristo nel nostro caso ) al discepolo anche attraverso segni e gesti speciali giunto è giunto il tempo.

    Del resto, per richiamare una certa tangibilità intorno alla presenza di un latente presenza gnostica ( o se preferisco di cristianesimo interiore o pneumatico) puòi osservare come le vetrate delle chiese dell'epoca d'oro dell'architettura cristiana sono piene di storie tratte dai libri apocrifi e gnostici e le stesse maestranze che lavoravano alle edificazuini erano bne consapevoli di utilizare elementi di pitagorismo operativo (angoli e proporzioni)
    Mi sa che non immagino quanto segreti contenga un pavimento cosmatesco . Alla Sistina per capire qualcosa converrebbe guardare al suolo anziché in alto

    Devo fare una saccente bibliografia? Penso si ameglio di no, ma se fossi interessato chidimela e per quello che so te la fornisco.

    Per quanto riguarda René Guénpn, bollato con faciloneria giornalistica, ricordo che è statp l'autore di due libri davvero fondamentali come "Gli stati molteplici dell'essere" e del "Simbolismo della croce", una sorta di traduzione geometrica della metafisica del primo libro

    Aggiungo, per informazione, che anche i papi dell'eoca leggevano Guènon con interesse, perché egli voleva rivitalizzare dall'interno il cristianesimo e per questo era ascoltato nelle alte sfere.
    Collaborò infatti con Louis Charbonneau lassay per molti anni a Regnabit, rivista della cui cattolicità non è lecito dubitare. Tra l'altro a proposito di "simbolismo" aggiungo che il citato Charbonneau è autore del celebre Bestiario di Cristo (e altri ) in cui questi ha indagato su ire tutte le forme simboliche animali assunte dal Cristo per rinviare all'Altrove.
    Del resto, per dirla tutta, anche lalchimia è una forma di gnosi cristiana che vanta innumerevoli contributi soprattutto tra i francescani (chissà perche?) e cultori tra molti papi.

    Moh kiko s'è messo pure a fare l'alchimista?

    Poi fece la scelta sufica (che è l'esoterismo dell'Islam insieme allo sciismo) e morì pregando nella forma della preghiera incessante musulmana (il dikr) profumando di rose a detta dei testimoni ( a grezza riprova che qualche risultao spirituale non meramente mentale l'avrva raggiunto).
    Chi si mette sulla via della gnosi cristiana ha già in vita esperienza non occasionale del divino, la prassi conta più delle parole.

    Esoterismo non è una parolaccia (l'hanno fatta diventare così) è semplicemente, come detto sopra, il lato interno della dottrina tradizionale e del resto, a Parigi, esiste pure una cattedra di esoterismo cristiano

    Se mi vuoi rispondere quindi per favore non parlarmi di kiko e dei suoi pseudo riti che non c'entrano per nulla con il cristianesimo interiore.
    Lsa stessa parola iniziaziione entrata con vaticano II (anzi prima con Schuon) nel vocabolario cristiano, dopo essere stata esecrata per secoli, costuisce un grave abuso del termine che viene recepito nella sua capacità suggestiva, al di fuori delle rigide regole che riguardano le qualificazioni necessarie a impartirl e la dignità del neofita a riceverla.

    Non sto certo qui per Kiko

    Un saluto

    Cristiana




    RispondiElimina
  116. @ Cristiana Rossetti
    Ma tu davvero credi, Cristiana o Cristiano che tu sia, che io non possieda un rasoio di Occam affilato abbastanza da poter tagliare le verdure con le quali cucinate i vostri minestroni esoterici, citazioni e citazioni a valanga senza mai entrare nel dettaglio di un singolo argomento? Davvero credi che tu sia il primo a sbattermi in faccia "l'uomo spirituale paolino", come se questo giustificasse tutta la paccottiglia gnostica dei secoli successivi?
    Io non ho mischiato pere e mele, io ho mischiato gnostici del passato con gnostici moderni. Davvero tu credi che il Cammino si fermi alle tappe delle quali stiamo discutendo, roba buona per infoltire la schiera ai bassi livelli,, davvero pensi che non ci siano cenacoli dove discutono di mistica della Merkabah, di Cabbalah ecc. eccetera, le medesime dei tuoi interessi?
    Sull'approccio, per favore, dovessimo incontrarci nuovamente, utilizza quello degli studiosi seri. Non basta scrivere "i papi dell'epoca leggevano Guènon con interesse, perché egli voleva rivitalizzare dall'interno il cristianesimo e per questo era ascoltato nelle alte sfere". Occorre riferire i nomi dei papi, l'autore che l'ha riferito e le sue fonti.
    Mi sa mi sa che a mischiare pere con mele sei tu, che sei venuto a fare la lode di René Guénon e a parlarmi di simbolismo, di quello stesso Guenon che definì il simbolismo "una scienza esatta, e non una fantasticheria in cui le fantasie individuali possano aver libero corso", roba da farsi prendere a calci da Pavel Florenskij.
    (SEGUE)

    RispondiElimina
  117. Abbiamo una natura e un metodo differente, Cristiano.
    Nella natura: io sono un esoterico, tu no. Io sono un poeta cattolico allegorista - più esoterismo della poesia? - io con i simboli e con le allegorie ci ho lavorato per anni, tu li citi. Tieni, semmai riuscissi a comprenderne soltanto due livelli, avrai fatto passi da gigante nella comprensione della sostanza del simbolo. Clicca
    Nel metodo: io dell'esoterismo sono entrato in pochi argomenti, ma li ho sviscerati a fondo perché per ognuno di essi ho lavorato anni (ora mi sto interessando di Cammino, oltre a molto altro, come nell'ultimo mio su Giuda, la Primavera di Botticelli e il Segno di Caino). Te lo consiglio, ti spiegherà un po' di cose esoteriche). Tu per metodo te ne vai per minestroni enciclopedici che oltre le affermazioni di principio, le citazioni di cento nomi e concetti general-generici non dicono niente. Tieni: qui un alchimista si studia per davvero, oltre le panzane massoniche che nemmeno hanno approfondito Cesare Ripa nella dimora filosofale del Cristo Velato. Clicca

    Sul Kiko esoterico, io ho studiato questa sorta di "quadro di loggia": Clicca

    Provaci anche tu e spiegami perché non è esoterico; approfondendolo - oltre le affermazioni general generiche - magari riuscirai (tra qualche tempo) a capire cosa significa.
    Tanto ti era dovuto, mandami pure il curriculum, nel blog c'è la mia mail; qualcosa del mio te l'ho dato.

    RispondiElimina
  118. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  119. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  120. Lino

    il tuo intervento va approfondito convenientemente,

    Qui però puntualizzo solo un paio di cose.
    Esistono esegeti teorici della gnosi cristiana e praticanti della gnosi 8e anche tutti e due)
    Inutile enumerare gli autori che parlano di gnosi cristiana presumibilmente solo dall'esterno . Qualcuno lo conosco personalmente
    cI sono coloro POI che scrivono di gnosi cristiana perchè la praticano o almeno fin di recente l'hanno praticata esendo traslati a miglior vita (la massoneria per favore tienila fuori dal discorso perchè nel caso di specie non ci azzecca un bel nulla)
    c'è poiu un nome "forte" che non faccio per ragioni di privatezza e che alla gnosi cristiana ha dedicato molte opere (privaqtamente ne posso parlare)

    Ho citato
    I coniugi Virio
    Silvano Panunzio
    Attilio Mordini

    Stabiliamo un principio. Se per te costoro sono degli emeriti imbecilli è inutile proseguire il discorso.

    Per quanto riguarda il Guénon credo che tu abbia estrapolato fuori contesto il brano forse Guénon parlava del simbolismo individuale in senso psicologico quindi, altrimenti come ti spieghi i titoli dei suoi libri

    Il simbolismo della croce
    Simboli della scienza sacra

    Il simbolo è il punto d'incontro tra umano e divino tale è infatti l'iconostasi del citato Florenskij, francamente non vedo contraddizioneSenza simbolo non c'è comunicazione. .

    Per il resto mi riprometto di leggere bene ciò che hai scritto, permettondomi di sottolineare che come sai meglio di me, da sempre e sotto qualunque cielo la trasmissione tradizionale è orale e quindi i libri sono solo un simulacro dell'insegnamento orale e questo non per fare i "misteriosi"

    fraternamente


    Cristiana

    Cristiana Cristiano: Spiego altrove il perchè di questa cosa dovenuta una bizzarria.




    .

    RispondiElimina
  121. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  122. E io ti invito, visto che sei stata/o tu a citare l'opera, a rileggerti la trattazione del simbolismo del pesce in "Simboli della scienza sacra". Lascio perdere il Graal e altre amenità letterarie del genere (le giudico amenità quando si confonde la letteratura con il simbolismo sacro), mi limito al pesce. Guenon se ne va tra scandinavi, celti, Vishnu e compagnia bella. E tutti sono veri. Certo che tutti sono veri, nel senso che al significante nell'enclave è stato associato uno o più significati, ma che comunicazione è questa? Un minestrone di sincretismi, un pastrocchio insensato di notizie enciclopediche che mai trattano il simbolo nell'habitat che lo specializza, vale a dire l'allegoria simbolica.
    Te lo ripeto: chi non ha prodotto arte simbolica o non ha approfondito il simbolismo dei Vangeli, (così come Kiko, che non ha prodotto arte simbolica né ha trattato i simboli dei Vangeli, solo invenzioni al pari dei simbolisti francesi, criticati da Florenskij in "Il simbolo e la forma") si esima dal ragionarne. Fornisce solo notizie enciclopediche, una marea di citazioni, e genera confusione.
    Comunque, dovresti sapere che l'iconostasi di Florenskij, le sue porte regali, non è indenne da critiche, da accuse di concezione magica per l'identità che crea tra l'immagine e il divino.
    Apparteniamo a concezioni differenti, Cristiana: noi non trasmettiamo "oralmente", non nascondiamo sotto il moggio ai profani. E facciamo uso della ragione che è freno all'intuizione sfrenata, alla supponenza di illuminazione.
    Leggi solo questo: in una nota è citato un tuo fratello di idee (simpaticisimo, peraltro, ci siamo confrontati spesso). Il simbolo "destinato a rimanere confinato nei domicili coatti delle conventicole occultistiche" non fa esegesi, né arte, né comunicazione.
    http://www.cartesio-episteme.net/ep8/lista-simbolo.pdf
    Poi cancello, chiedo scusa ai blogger per gli OT (ma non troppo), trattandosi di gnosticismo.

    RispondiElimina
  123. E' due giorni c he sto sempre a scrivere. Però è piacevole.
    Effettivamente Lino siamo duerazze differenti, non c'è proprio nula da fare, è così un dato di fatto è la pasta della nostra essenza che è diforme.
    questo è già un risultato comunicativo.
    Consentimi però di osservare che allegoria e simbolo stanno tra loro come i cavoli a merenda, sono proprio due cose logicamete incompatibili. Se una cosa la dici con l'allegoria la puoi dire con altri mezzi, se la dici con il simbolo solo con quel mezzo puoi comunicare

    Accusare poi Guenon di sincretismo, ahinoi, ha sempre considerato tutta la vita il sincretismo un'aberrazione e mo' gli vuoi appioppare questa infamia.

    Se in un'aimmagine Cristo risorge dal sepolcro con le braccia incrociare come Osiride non è sincretismo è un fatto ch edenota certe cose che non sto qui a dire

    Se Iside ha una postura uguale alla Madre di Dio non è sincretismo è che dietro c'è quella cosa che qualcuno ha chiamato tradizione primordiale com'era nei secoli dei secoli e non dico altro.

    Il problema de sto' dente sempre dolente di kiko sta nel fatto che la sua è una vocazione artistica individuale, personale. Chi pinge le icone non si rifà a una emotività psicologica individuale del tipo "mò gli faccio l'occhi neri perchè mi garba cosi" ma a un modello preesistente (sempre quello:copia) o altrimenti pinge attaverso uno svuotamento da tutto ciò che è egoico. Se si produce questo svuotamento (vedi Margherita Porete) si finisce con il percepire alla "confluenza dei due mari" che si collocano nel "piano di sopra" naturalmente (sennò entriamo nella pittura medianica) che pesca nel piano di sotto 8meglio evitare dati i tempi).
    Chi pinge figura e non può essere lei non la puo porre" scrivevs padre Dante (quello che viene salutato da una donna vestita di biancoe e di rosso mica mizza e fichi)

    La tramissione orale è necessaria riservatezza e discende da un precetto cristico quello di nin dare le perle ai porci (con tuto il rispetto per questo intelligente animale). Domandati :perchè lo diceva Cristo

    Concludocosì
    Oggi alle 10 di mattine ho comprato un libro da cuitraggo una citazione "sincronica" perchè ci sta prioprio bene. Il libro si intitola quartine esoteriche ed è di un mistico persiano. Cosi si legge nell'introduzione Per capire l'importanza della scienza della gnosi (irfan) basti pensare che essa è divenuta il fondamento di una delle principali
    correnti filosifiche esoteriche dell' islam nota come illuminazionismo. L'illuminazionismo fondato sulla gnosi riuscì a superare lapparente inconciliabilità tra le diverse scienze , e a delineare la struttura della cosedetta "filosiofia trascendentale"

    Si dovesse pensare che gli gnostici siano una sorta di di club di snob tipo Rotary.

    Buona serata


    RispondiElimina
  124. Lino pare che mi sia perso la risposta e mi tocca riscriverla (faticaccia) ma interloquire con te è davvero stimolante

    Lino te lo posso dire senza cattiveria:hai detto un sacco di stupidaggini
    Vado a braccio
    Il graal è l'aspetto del cristianesimo più profondo e inaccessibile. Le storie del Graal che nascono dal Canto della perla, sono state elaborate e ruminate nei monasteri.
    Sul tema c'è una bibliografia enorme. il graal è la via realizzativa per eccellenza. Documentati bene su quello che dici perchè il tuo pensiero, da un punto di vista spirituale, è uno strafalcione sesquipedale.
    Sul graal, sulla struttura del castello del Graal, sulla cappella dedicata allo spirito santo del Tempio del Graal posso scrivere un libro per convinzione profonda e devotissima e non per meschina vamteria.
    Il graal è il simbolo totale della realizzazione pneumatica.

    Un indizo fugace:sanFrancesco chiamava i suoi dodici monaci quelli a lui più prossimi "i miei cavalieri della ravola rotonda" e sapeva quello che diceva. Pienamente

    Accusare Guenon di sincretismo è una blasfemia che questo metafisico davero non si merita. Siccome c'è quella cosa che si chiama tradizione prinordiale vediamo che i simboli "viaggiano" da una tradizione all'altra, con identico significato e non sono imprestiti storici: il simbolo è fenomenologicamente estraneo alla storia esso per dirla platonicamente è nel mondo delle idee.

    la croce come sai l'hanno anche gli islamici e "significa" altezza e profondità (ma indefiniti esempi si potrebbero fare), così come l'hanno i pellerossa (fonteche non cito).

    Connettere l'allegoria al simbolo è un errore madornale (teologico direi) Nell'allegortia si dice una cosa che può dirsi in forma diversa, nel simbolo si "dice" qualcosa che non può dirsi altrimenti perchè ripeto metà sta dal lato umano l'altra metà dal lato divino

    Sull'oralità. E'Cristo che comandava il silenzio iniziatico e velava in parabole il significato delle sue parole perchè altri non comprendessero. Alla cerchia erano riservati i misteri del regno dei cieli (non del paradiso che è altro). Non prescisse forse: non gettate le vostre perle ai porci

    Infine concldo con una sincronicità. Oggi ho acquistato un libro dal titolo terribile "Quartine esoteriche" di un mistico gnostico persiano dal nome troppo lungo e difficile a quest'ora
    Un brano:"Per capire l'importanza della scienza della gnosi (irfan)basti pensare che essa è divenuta il fondamento di una delle principali correnti filosofico esoteriche dell?Islam nota come Illuminazionismo.... L'illuminazionismo fondato sulla gnosi roiscì a superare l'apparente inconciliabilità tra le vdiverse scienze e a delineare la struttura della cosiddetta "filosofia trascendentale"

    Ti invito a notare l'espressione "scienza della gnosi"

    Buona serata

    Cristiana




    RispondiElimina
  125. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  126. C ha detto: "Consentimi però di osservare che allegoria e simbolo stanno tra loro come i cavoli a merenda"

    E mo' hai scantonato dal tuo seminato, vedi?
    I simboli che stanno qui dentro, stanno come il cavolo a merenda con l'allegoria? Oppure correggiamo tutti i libri dell'arte scrivendoci "esempio di cavolo a merenda"?
    Clicca

    La più grande allegoria della letteratura italiana che hai citato, la Divina Commedia, diciamo che con i simboli sta come il cavolo a merenda, che non c'è simbolismo numerologico o di immagini?
    Riesci a distinguere, avendo letto Quintiliano, tra una allegoria composta da metafore (che non sono simboli) e una di simboli? Come le distingueresti? "E crudel fra gli scherzi, al gioco accinto / ma più molto a le stragi, a le rapine / strugger mill'alme, e di chi vince alfine" di Marino, metafore amorose, ti pare che lavori con i simboli? E se invece che con metafore costruissi l'allegoria con una sequenza di simboli, come distingueresti?

    Non mi sbagliavo: se non hai praticato un'arte, t'inventi le tue categorie esoteriche. Le tue perle trasmettile pure per tradizione orale, è meglio. Dovessi metterle per iscritto, potrei inviarle ai miei amici poeti della Soc. Dante Alighieri.
    Quella del Vangelo te la spiego la prossima volta, con riferimento al primo invio degli apostoli in Mt 10,5-6 e ai cagnolini di Mt 15,26. Tu sei rimasto al primo invio.

    RispondiElimina
  127. P.S.
    Te lo spiego meglio, potresti non capire ottenebrato come sei dalla convinzione che possiedi le perle che non puoi dare ai porci.
    "Nell'allegoria si dice una cosa che può dirsi in forma diversa" non ha valore per le allegorie simboliche. Essendo costruite su sequenze di simboli, e se con simbolo (ripeto ciò che hai detto) "si 'dice' qualcosa che non può dirsi altrimenti perchè ripeto metà sta dal lato umano l'altra metà dal lato divino", a maggior ragione una allegoria simbolica non può dire altro.

    RispondiElimina
  128. Lino ti rispondo qui preliminarmente e poi più articolatamente
    Chi scrive non è un "maestro", nè per tale si spaccia o si è mai spacciato
    Aver letto uno, dieci o mille libri senza conversione interiore non ci sposta da un millimetro dalla condizione di "ignoranza".(san Paolo lo insegna a tutte due)
    Premesso ciò ti inviso a non fare le proiezioni che fai su Kiko su di me.
    Non mi permeterei mai di dare dl porco a qualcuno fuori dal contesto puramente sessuale

    Non essendo maestro non sono io che che do o non do perle ai porci, perchè il mio intervento è solo "mentale" e sul mentale e non possiedo alcuna capacità di trasmettere un'influenza spirituale (che pretenderebbe d'aver kiko con i suoi "toccamenti" agli adepti)

    Per conseguenza e molto banalmentese riporto la frase di Cristo non sono Cristo né un alter Christus come san Francesco o san Kiko, sono solo un essere umano affetto da bulimia da lettura

    ok

    Moderazione quindi.

    Eppoi se mi parli di Dante ...mi inviti a nozze ma come detto se debbo risponderti, mi devo attrezzare, per cui se ti va ci sentiamo un po più avanti nel tempo con il proposito di chiarirti, per vquello che è nelle mie possibilità, la differenza e l'incopatibilità del simbolo-quello religioso naturalmente non l'archetipo analitico che nun c'azzecca un ciufolo, con l'allegoria (che in realtà avevo sinteticamnete proposto) .
    Questo naturalmente non "secondo me", perchè con il secondo me sennò fa a finire per dire che i pittoti simbolisti francesi fanno le stesse cose dei maestri comancini nelle basiliche cristiane e Chagall creatore di vetrate, diventa Guillame de Mende.

    Posso solo anticiparti che se mi chiamo Rossetti lo devo a Dante, che era fedele d'amore e se mi chiamo Cristiana lo devo a Ibn Arabi che pur era fedele d'amore ma dalla sponda opposta.
    Asin palacios docet (ma anche Marziano Capella c'entra parecchio con l'ascesa all'Empiero di di Dante)

    Eppoi perdonami ma che ci azzeccano i critici d'arte, gli storici d'arte con la dimensione contemplativa,
    Posso citarmi. Guarda che sul simbolismo alchemico del Parmigianino ci ho fatto articoli e così come sul mito di Atteone della stufetta deel castello di Fontanellato e altri modestissimi scritti su Raffaello ela sua santa Cecilia, sul probabile simbolismo alchemico del Sodoma, .
    Non cado dalle nuvole sull'ermetismo, basta leggere Wind che ti si aprono mondi.
    Tuttavia siamo in un altro campo.
    E a proposito di ciò scusa una sollecitazione e un consiglio (se mi permetti),
    Visto che sei (meritoriamente) cristiano perchè proprio sul ricchissimi simbolismo cristiano non ti leggi Charbonnau lassay
    ti do i titoli
    Il Bestiarop di Cristo
    Nel giardino del Cristo ferito
    Simboli del cuore del Cristo
    Penso che siano testi che ti procureranno un grande godimento filosofico spirituale e che trattano di ..simboli (oggi dimenticati e incompresi nella loro profondità)

    Buonqa giornata e rilassati e non sono tuo nemico e men che mai pastore di porci, nè di pecore . Quello era biondo
    Cristiana

    RispondiElimina
  129. Come ho già scritto in un'altra pagina blog, gli interventi a firma Rossetti sono alquanto disonesti, oltre il fatto che mettono troppa carne a cuocere senza entrare nei singoli argomenti.

    Faccio solo notare alcune cose:

    - che ha accuratamente evitato di rispondere alle obiezioni proposte da Lino (per esempio nel commento del 7 maggio alle 21:41);

    - che ha descritto (nel commento dell'8 maggio alle 16:23) lo gnosticismo come un monolite, un blocco unico dai contorni perfettamente definiti, anziché come un'idea generica fondamentale riguardo alla conoscenza, idea che è alla base di tante diverse realtà e interpretazioni spesso diversissime tra loro;

    - che ha confuso la gnosi (in senso di contenuti eretici) con la conoscenza (in senso biblico - cioè di conoscenza profonda -, non in senso corrente, di studio), attribuendo a Clemente Alessandrino (uno dei Padri della Chiesa) contenuti "gnostici" nel suo libro Disposizioni in gran parte perduto e di cui restano solo poche citazioni da parte di altri autori e la denuncia (fin dal 9° secolo) che l'opera conteneva "favole ed empietà" (sarà mica che qualche gnostico abbia voluto attribuirgli chissà cosa? succede sempre così in questi casi, il "segreto super arcano" va fabbricato attribuendo a misteriose opere semisconosciute contenuti stratosferici...)

    - che in pratica beatifica ripetutamente soggetti discutibili come i cabalisti "cristiani" Virio, o i Mordini e Panunzio, talvolta sui giornali spacciati tradizionalisti benché considerassero la Tradizione cattolica solo una branca della "tradizione" generale, e che sebbene «aderivano alla cultualità cattolica» [sic!] hanno esplorato - non so dire se in buona fede - terreni un po' troppo pericolosi (Cabala ebraica, iniziazioni, mitologie ereditate da altre religioni...), facendosi guidare da maestri anticattolici (Evola, esoterista, Guénon, talmente mistico che si è convertito all'islam, Schuon, altro cristiano convertitosi al sufismo musulmano), e passando addirittura per ispiratori di esperienze cattoliche successive (Alleanza Cattolica, Franco Cardini, ecc.)

    A giudicare da come gli bruciano le accuse a Guénon, si direbbe che il "kikiano camuffato" Rossetti ha masticato un po' troppo gnosticismo (rinvio ai commenti di Lino in questa stessa pagina per chiarimenti; e se volete farvi una risata supplementare, notate il Rossetti proclamare che «le parole nascondono dei significati [ma davvero?] che solo l'uomo spirituale "paolino" può comprendere; [e chi sarebbero gli spirituali "paolini"? l'eretica Porete?] agli altri, agli psichici [sic!!] resta la spoglia della lettera»... ah, ah, ah! «latente presenza gnostica... cristianesimo pneumatico... scelta sufica che è l'esoterismo dell'islam... il graal è l'aspetto del cristianesimo più profondo e inaccessibile... quartine esoteriche di un mistico persiano...» ah, ah, ah, ah!!), e magari farà parte di uno di quei piccoli club autoreferenziali che promettono chissà quali rivelazioni ai propri aderenti "metapolitici".

    RispondiElimina
  130. Per me lo scopo di Cristiana Rossetti è di disturbo.
    Visto che stiamo arrivando al cuore, e le analisi dei mamotreti stanno spalando melma e il fetore lo sentono tutti, qualcuno le ha detto di venire qui con i suoi sproloqui senza senso per far passare la voglia di leggere a chi segue il blog e confondere le idee.

    Ho notato, riguardando rapidamente l'ultimo illeggibile papiello, stigmatizzato per bene da Beati pauperes spiritu -che merita un applauso- che ha fatto ripetuti copia/incolla degli stessi identici periodi più e più volte, mischiandoli ad altre cose.

    Questa ci prende in giro, ma dimostra anche che i cari neocatekiki sono oramai alla frutta....
    .......colpiti e affondati, se si abbassano a fare incursioni in un Blog composto da quattro gatti,
    sempre gli stessi e che non hanno un cavolo da fare nella vita.

    Stanno raschiando il barile e sul fondo non trovano più nulla.
    Le analisi di Lino Lista vi hanno dipinti per quelli che siete, smascherati, dato un nome e un cognome e, certo, se non potete più trafficare nelle tenebre per voi la Giostra è davvero finita!

    Pax

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.