sabato 16 settembre 2017

Il Cammino Cattolico

Il Cammino Neocatecumenale è una aggregazione all’interno della Chiesa Cattolica, cioè i suoi aderenti definiscono se stessi CATTOLICI, quindi:

PROPONIAMO ai fratelli neocatecumenali di RIFLETTERE INSIEME sulle parole pronunciate dal PAPA durante l’ omelia nel suo recente viaggio in Colombia.

Il senso di fare ciò è che “TUTTI NOI cattolici” dovremmo avere a cuore di comprendere il significato dei discorsi del Papa, come lui ha a cuore di parlarci perché nelle sue parole possiamo trovare un AIUTO per il nostro cammino PERSONALE di fede.

Ed il fatto che il CAMMINO di FEDE è innanzitutto personale, per poter essere anche COMUNITARIO, è il Papa stesso a ricordarcelo in più occasioni, come ad esempio:
Dallomelia dell’11 maggio 2017
“La salvezza di Dio è in cammino verso la pienezza dei tempi…
II Signore guida il suo popolo, con momenti buoni e momenti brutti… ma guida il popolo verso la pienezza…
Il popolo di Dio è in cammino. Sempre. Quando il popolo di Dio si ferma, diventa prigioniero in una stalla, come un asinello, lì: non capisce, non va avanti, non approfondisce la fede, l’amore, non purifica l’anima.
Ma c’è un’altra pienezza dei tempi, la terza. La nostra.
Ognuno di noi è in cammino verso la pienezza del proprio tempo. Ognuno di noi arriverà al momento del tempo pieno e la vita finirà e dovrà trovare il Signore.
E questo è il momento nostro. Personale.
Che noi viviamo nel secondo cammino, la seconda pienezza del tempo del popolo di Dio.
Ognuno di noi è in cammino”.

Dallomelia del 31 gennaio 2017:
“ E ogni volta che Gesù usciva, c’era più folla…
Ma lui cercava un’altra cosa: cercava la gente. E la gente cercava Lui: la gente aveva gli occhi fissi su di Lui e Lui aveva gli occhi fissi sulla gente . – ‘Sì sì, sulla gente, sulla moltitudine’ – ‘No, su ognuno’ –
E questa è la peculiarità dello sguardo di Gesù. Gesù non massifica la gente:
Gesù guarda ognuno.
Il Vangelo di Marco racconta due miracoli: Gesù guarisce una donna malata di emorragia da 12 anni che, in mezzo alla folla, riesce a toccargli il mantello. E si accorge di essere stato toccato. Poi, risuscita la figlia dodicenne di Giàiro, uno dei capi della sinagoga. Si accorge che la ragazza ha fame e dice ai genitori di darle da mangiare.
Così guarda Gesù: ci guarda tutti, ma guarda ognuno di noi. Guarda i nostri grandi problemi o le nostre grandi gioie e guarda anche le cose piccole di noi. Perché è vicino.
Gesù non si spaventa delle grandi cose, ma anche tiene conto delle piccole”.


Tornando alle parole del Papa in Colombia, c’è da dire che l’occasione per approfondirle è stata fornita da un lettore NEOCATECUMENALE anonimo che, rispondendo all’autrice di un precedente post (riguardante il rito del Battesimo) le ha rivolto il seguente ottimo consiglio (a lui quindi il MERITO per questo approfondimento):
Ti consiglio di leggere le parole del Papa di ieri... sembrano scritte per te, per questo blog, e per il caro vescovo abruzzese che tanto tiene all'evangelizzazione tanto da dire che la chiesa evangelizza tutta assieme... tradotto... non fa un tubo!"
Invito ogni neocatecumenale che si riconosce nell’affermazione del suo fratello di cammino a seguire le parole del Papa e le riflessioni scaturite, di seguito riportate, come risposta al precedente commento.




Quando il Papa parla, in una determinata nazione o contesto, in realtà si rivolge sempre a TUTTI... ma devo ammettere che, mentre ieri lo ascoltavo, per 1 momento ho commesso il tuo stesso errore: ho pensato che le sue parole sembravano dette proprio per uno come te, per il Cammino Neocatecumenale, e per il caro laico spagnolo che ci tiene tanto all'«evangelizzazione» da volersi distinguere dal resto della Chiesa per procurare gloria a se stesso... tradotto... fa confusione e crea disunità!

Vediamo come mai mi è venuto questo pensiero...

Oltre alla frase già citata da Lino:

PAPA - "Gesù insegna che la relazione con Dio non può essere un
freddo attaccamento a norme e leggi, né tantomeno un compiere certi
atti esteriori che non portano a un cambiamento reale di vita".

vorrei riportare altri passi significativi dell'omelia del Papa.

PAPA - "questo cammino di sequela ha richiesto nei primi seguaci di Gesù molto sforzo di purificazione. Alcuni PRECETTI, DIVIETI e COMANDI li facevano sentire sicuri: COMPIERE determinati RITI e PRATICHE li dispensava dall'INQUIETUDINE di chiedersi: «Che cosa piace al nostro Dio?»"

Dai Anonimo NC, ammettilo!
Non è forse questa la cosa più importante che ti dà il 'Cammino'?
  • Ti fa sentire SICURO, in regola, perchè partecipi alle celebrazioni, convivenze, lodi, decima, missione nelle piazze, battezzi i tuoi figli per immersione nella notte di Pasqua...
  • Ti fa sentire protetto, a posto con la 'coscienza' perché obbedisci ai CATECHISTI, sia in ciò che DEVI fare, sia in ciò che NON devi fare (come non parlare più con un fratello che ha lasciato la comunità) e così l'INQUIETUDINE del dover prendere una decisione importante (o non importante visto che anche su quale modello di auto comprare devi chiedere ai catechisti)...
Non la senti... quella sana e benedetta inquietudine? Non lo avverti quel disagio del cuore partendo dal quale Dio ti vuole parlare?

Lo sai che è lì che parla Dio? Nel cuore? Non per bocca dei cosiddetti "CATECHISTI".
Lo sai che la COSCIENZA va ascoltata e non tacitata? L'hai mai fatta alla tua coscienza la domanda che ha indicato il Papa?

Ti sembrano un po' troppo personali queste domande? Beh... dovresti esserci abituato... ma non ti sto facendo uno 'scrutinio', non è a me che devi rispondere ma a Dio, ti sto solo dando degli spunti di riflessione.



PAPA – “Per il Signore, anche per la prima comunità, è di somma importanza che quanti ci diciamo discepoli NON ci ATTACCHIAMO a UN CERTO STILE, a certe pratiche che ci avvicinano più al modo di essere di alcuni farisei di allora che a quello di Gesù”

È più importante il Battesimo (ciò che è e l'effetto che produce) o
il MODO con cui viene fatto?
Se rispondi "il Battesimo" (= Sacramento della Chiesa), come spieghi la testimonianza di EX-NC riportata qui sotto???

Testimonianza di EX-NC???
"Quando nacque mio figlio decisi di non battezzarlo a Pasqua e chiesi di farlo prima, allora cercarono di farmi cambiare idea. Alla mia motivazione di far partecipare agevolmente le persone anziane della mia famiglia senza obbligarle ad una veglia che non erano in grado di affrontare, mi fu risposto che il battesimo era per il bambino e non per i parenti, nonni compresi. Mi dissero che avrei privato mio figlio di una cosa importante. Risposi che la Chiesa permetteva il battesimo anche fuori dalla veglia di Pasqua, mi fu risposto che in origine, nella Chiesa si battezzava solo a Pasqua.
Alla fine visto che non ritornavo sui miei passi, usarono l'ultima carta: Mi dissero che non ero nell'obbedienza.
Ma nonostante i vari sensi di colpa battezzai mio figlio dopo un mese dalla sua nascita senza aspettare 11 mesi.
Riflettevo ora che in 30 anni di cammino mi sono venuti a trovare solo due volte: Per il battesimo di mio figlio e quando ho detto che uscivo dal cammino.
Non mi sono mai venuti a trovare quando stavo male o quando avevo dei problemi".

Cosa c'entra l'«obbedienza», a delle persone come me e come te, con la LIBERTÀ di genitori cattolici di decidere QUANDO e come chiedere (ALLA Chiesa) il Battesimo per il proprio figlio?

Risponditi onestamente: "per me conta di più il MODO, che il Battesimo" che ci fai più bella figura con te stesso!



PAPA – “Il discepolato non è qualcosa di STATICO, ma un continuo movimento VERSO Cristo; non semplicemente attaccarsi alla spiegazione di una dottrina ma l’esperienza della presenza AMICHEVOLE, viva e operante del Signore un apprendistato permanente per mezzo dell’ascolto della sua Parola. E tale Parola, lo abbiamo ascoltato, ci si IMPONE nei BISOGNI CONCRETI dei NOSTRI FRATELLI.”
  • Come ho detto più volte riportando la mia esperienza, il Cammino Neocatecumenale nonostante il nome che ha è una struttura del tutto STATICA, non solo si ripete uguale da oltre 50 anni senza guardare come cambia la realtà del mondo che lo circonda...
  • ...ma anche al suo interno tra un cosidetto "passaggio" e l'altro non c'è nessun vero progresso di fede, morale o spirituale... solo dei nuovi RITI, nuove PRATICHE che si aggiungono ai precedenti.
  • Non viene approfondito, ma nemmeno AVVIATO alcun dialogo tra i partecipanti alla comunità.
Col procedere degli anni di cammino NON cresce neanche un po' la "presenza amichevole del Signore" all'interno della comunità... anzi i rapporti PEGGIORANO essendo sempre più improntati al giudizio dell'altro, alla maldicenza, alle lotte di 'potere'.
Lo ha proprio testimoniato bene Ex fratello:
Testimonianza di Ex fratello
"nel cammino tutti a parlare di fratelli fratelli fratelli, ma nessuno si interessa davvero come stai, se hai bisogno semplicemente di chiacchierare, sfogare... All'interno delle salette tanti sorrisi falsi e ipocriti, ma appena finisce il teatrino, fuori dalle salette, diventi un emerito sconosciuto e nessuno ti chiede come stai davvero,senza cacciare le solite frasi fatte, tipo sei solo perché non vuoi perdere la faccia; una tigre affamata è più sensibile dei catecumeni!".

Attento Anonimo NC prima di dire di no, prima di dire a una persona che sta soffrendo a causa VOSTRA che non è vero che sta soffrendo... attento, perchè Dio non dimentica le vittime d'ingiustizia che a Lui gridano!

E' così che dopo aver ascoltato la Parola la applicate ai "bisogni concreti dei fratelli" come ha detto il Papa?
Con l'emarginazione, l'indifferenza, la superficialità? Mi sembra evidente che non è la Parola di Gesù che voi ascoltate.

PAPA – “La Chiesa è sempre in rinnovamento – Ecclesia semper renovanda – Non si rinnova a suo CAPRICCIO, ma lo fa fondata e ferma nella fede, irremovibile nella speranza del Vangelo che ha ascoltato (Col 2,23).”

Kiko vuole 'rinnovare' la Parrocchia, vuole 'rinnovare' la Chiesa?
Secondo un modello da lui inventato?
Cioè secondo il suo capriccio?

Non ha fatto altro che inventare un sistema basato su "prescrizioni e insegnamenti di uomini che hanno una parvenza di sapienza con la loro falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo" (ad es. l'obbligo di alzarsi in piena notte per la preghiera o il digiuno di 3 giorni a Pasqua)...

..."ma in realtà non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne." (Col. 2) (infatti queste forzature poi si sfogano quasi inevitabilmente in eccessi oltre all'immotivata e sciocca sensazione di sentirsi 'a posto').

PAPA – “La Chiesa non è nostra, fratelli, è di Dio; Lui è il padrone del tempio e della messe; per tutti c’è posto, tutti sono invitati a trovare qui e tra noi il loro nutrimento. Noi siamo semplici ‘servitori’ (Col 1,23) e non possiamo essere quelli che OSTACOLANO tale incontro.

Ciò significa, Anonimo NC, che anche i NC possono far parte della Chiesa se è il nutrimento della loro fede che vanno cercando, se ciò che vogliono è INCONTRARE personalmente Dio... ma bisogna che accettiate il nutrimento che vi viene dato COSÌ COM'È e non PRETENDERE che sia come volete voi.

Inoltre, dire che c'è posto per tutti significa anche accettare le DIVERSITÀ dei carismi all'interno della Chiesa, non PRETENDERE che tutti siano accentrati sul vostro.

(che secondo ciò che ho visto e secondo la mia esperienza, è un finto carisma... cioè non viene dallo Spirito Santo... tanto per dire la mia!).
Qualche anno fa, parlando dei movimenti ecclesiali, il Papa ha detto che nessun movimento che sia veramente ecclesiale, deve essere centrato sul suo carisma, anzi deve essere "decentrato"... perchè l'UNICO CENTRO è Cristo.
Da un discorso del Papa rivolto ad un movimento ecclesiale, 7 marzo 2015:
"...ricordate che il centro non è il carisma, il centro è uno solo, è Gesù, Gesù Cristo! Quando metto al centro il mio metodo spirituale, il mio cammino spirituale, il mio modo di attuarlo, io esco di strada.
Tutta la spiritualità, tutti i carismi nella Chiesa devono essere “decentrati”: al centro c’è solo il Signore! Per questo, quando Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi parla dei carismi, di questa realtà così bella della Chiesa, del Corpo Mistico, termina parlando dell’amore, cioè di quello che viene da Dio, ciò che è proprio di Dio, e che ci permette di imitarlo. Non dimenticatevi mai di questo, di essere decentrati!… ‘Uscire’ significa anche respingere l’autoreferenzialità, in tutte le sue forme, significa saper ascoltare chi non è come noi, imparando da tutti, con umiltà sincera.”

Anonimo NC, rileggiti i commenti che ho citato e anche tanti altri che ti sarà capitato di leggere altre volte, ed ascolta anche le persone che sono uscite dalla tua comunità o da altre a te vicine, e guarda anche negli occhi alcuni dei tuoi fratelli ancora in comunità ma che i catechisti ti insegnano a considerare 'di serie B'...

Sai cosa deduci da queste esperienze se le guardi con attenzione?
Che tutti costoro sono stati OSTACOLATI nel loro INCONTRO con Dio proprio da quello che voi chiamate un CAMMINO di FEDE. Complimenti per il SERVIZIO!



Per tutti i neocatecumenali in buona fede che non si riconoscono in quanto descritto, cioè che non “vedono” queste situazioni negative accanto a sé, oppure a cui sembrano esagerate vorrei precisare:

1- Anche fosse una persona sola ad aver subìto i danni morali, psicologici (e materiali di cui si parla in altri articoli) testimoniati, sarebbe già una di troppo! Perché una comunità cristiana è chiamata a fare il BENE e non il MALE ed innanzitutto nei confronti dei propri stessi membri .. non ha forse detto Nostro Signore che è vedendo il bene che ci vogliamo tra noi che il mondo può credere?

2- Il problema non è circoscritto a qualche fratello neocatecumenale che sbaglia comportandosi così, e qui NON si sta GIUDICANDO la singola PERSONA ma si sta mostrando che è un SISTEMA, inventato da Kiko, che viene trasmesso, inculcato, insegnato con la parola e con l’esempio grazie alla struttura gerarchica (da catechista a catechista) che vige nel Cammino Neocatecumenale.

Quindi concludo con il seguente APPELLO tratto da un commento di Dorothea D.:
Cari neocatecumenali dubbiosi che passate di qua a leggere,
i Farisei che vengono qui a difendere il Cammino contro ogni evidenza, e negando evidentemente anche l’evidenza di fatti e documenti, vengono qui ANCHE per riacchiappare proprio voi, che avete deciso di cercare altrove ulteriori informazioni sul Cammino Neocatecumenale. Ora che una conferenza episcopale regionale di Vescovi si è espressa pubblicamente contro una disobbedienza del Cammino, a qualche camminante in ottima fede qualche dubbio viene, ed i “mastini” debbono non solo circuire preventivamente il gregge ma anche andare a recuperare le “pecore” là dove sono scappate per viva curiosità. E quindi è tutto per voi il linguaggio farisaico di questi difensori del Cammino, con argomenti che, come vedete, tra i blogger non trovano altro che validi controargomenti... Cari neocatecumenali dubbiosi ed in buona fede, continuate a prendere le vostre informazioni e prendete sul serio i documenti e le esperienze dei fuoriusciti: NON è NECESSARIO ABBANDONARE LA FEDE QUANDO SI ABBANDONA IL CAMMINO”.
Anzi, se si prende sul serio quella domanda che ha fatto il Papa: che cosa piace al nostro Dio”?

Direi che si impone l’obbligo di SCEGLIERE tra FEDE e CAMMINO NEOCATECUMENALE.
(Roberta)

57 commenti:

  1. Mi trovo proprio in questo preciso momento di scegliere tra fede e il CNC.

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  2. Dopo la sviolinata filo bergogliana- colui che dovrebbe mettere a posto la Chiesa- sarebbe il caso di leggere per par condicio questo articolo "atomico" di Maurizo Blondet, ricordando sempre che vale il sapientissimo adagio: "in un'epoca di crolli che meno s'appoggia meno cade"

    IL “CREDO” DI BERGOGLIO. UN REFERTO CLINICO?
    Bergoglio, riportano fonti certe e filo-bergogliane, ha scritto questa “professione di fede” poco prima di essere ordinato sacerdote. Le sottolineature sono mie:"....
    Anonimo

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  3. la Chiesa una cosa l'ha fatta:ha riconosciuto il Cammino Neocatecumenale confermando l'ortodossia degli insegnamenti impartiti in esso.
    Il riconoscimento ufficiale fa del Cammino Neocatecumenale un qualcosa di simile ad un ordine religioso laico. Adesso è come se parlaste male dei Francescani e dei Domenicani...
    Io mi attengo a quanto la Santa Madre Chiesa ha deciso. Se per voi non va bene, vi invito a riflettere che è come mettere in dubbio l'opera dello Spirito Santo....E non mi sembra cosa da farsi a cuor leggero e pubblicamente.
    Tra me e voi c'è una differenza: io conosco il Cammino Neocatecumenale e gli insegnamenti in esso impartiti...voi conoscete una vulgata di sciocchezze che si dicono in giro
    Per conoscere il Cammino, per lo meno bisognerebbe dialogare con il Cammino, ascoltare prima di parlare, studiare e capire i loro riferimenti...
    Per assurdo, a parte qualche chitarra e bonghetto, per certi versi a volte i Neocatecumeni sono persino più tradizionalisti ....Nell'adorazione al SS:Sacramento, nelle Quarantore...Ormai, nelle parrocchie, chi è che partecipa più a queste celebrazioni? Da noi recitano le Lodi alle 6:00 in Avvento e Quaresima...E molti ci vanno, compreso il sottoscritto, prima di iniziare la giornata..Non è una cosa lodevole?

    Se amate la Verità, perché distorcerla ..E poi a che scopo? Un cattolico dovrebbe essere contento per altre persone che ritornano alla Chiesa...


    Ps: il loro direttorio catechetico e stato approvato dalla Congregazione della Fede. E' già depositato da anni. E voi parlate ancora di fogli dattiloscritti....40 anni fa, sicuro...
    auguri

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    1. 30 anni di cammino possono bastare caro anonimo per conoscerlo?

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  4. @ anonimo 16 settembre 2017 10:02 ha detto: "E' già depositato da anni. E voi parlate ancora di fogli dattiloscritti....40 anni fa, sicuro... auguri"

    Ma cosa hai capito, finora, frequentando questo blog? Parliamo ancora di "dattiloscritti"?
    Qui parliamo d'altro: parliamo delle mazzate che la CdF vi ha dato correggendo le eresie dei mamotreti usati dal Cammino fino al 2003 e oltre. Qui parliamo di note che annichiliscono le balordaggini esegetiche di Kiko. Una per tutte (guarda caso: sul fango :-) Leggi la nota 10, è dal tomo della Traditio corretto. E vai a farti spiegare cosa è un "segno della creazione", basta questa nota per ridicolizzare gli scrutini di Kiko.
    https://i.imgur.com/cVCOLnx.png

    Se vuoi conoscere qualcosa dei mamotreti falcidiati, mediante i confronti tra i vecchi e i nuovi, fino all'ultimo dell'Elezione, faccelo sapere. Sapremo informarti.

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  5. Siamo sempre alle solite. In origine i battesimi si facevano a Pasqua; hanno idea di quante cose si facevano in origine e oggi non si fanno più? Ma la sostanza non è cambiata. Sono diversi i modi ma il battesimo, tanto per fare un esempio, non muta il suo valore solo perchè non si fa a Pasqua o per immersione. Poi lo ribadisco non siamo noi singolarmente che cambiamo le cose a nostro piacimento ma la CHIESA che nel tempo ha valutato giusto fare così. amen Quindi bene a fatto l'ex n.c. a fare al figlio il battesimo prima. Ora non lo vanno a trovare o cose del genere. 1) dia retta a me è una grazia 2) è una ulteriore prova di essere una setta.

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  6. L'articolo a cui il commento delle 9:26 fa riferimento è a questo [link].

    Purtroppo c'è da notare che quei "credo" parlano tutti nel gergo che sarebbe diventato di gran moda nei decenni successivi - la sottile confusione fra teologia approssimativa (spacciata per "pastorale") e psicologia spicciola (spacciata per "pregnante, arricchente, da non prendere sottogamba", e altri paroloni tipici delle sagrestie che volevano sentirsi "avanzate"). Bisogna essere alquanto stupidi, oggi, per prendere sul serio un modo di esprimersi che era di moda nello stesso periodo in cui nei seminari succedevano cose come il pregare col Corano (sul serio, avveniva nei gruppi di studio sull'Islam) o il tradurre canzonette atee, applicarvi il nome di Nostro Signore tra un verso e l'altro, e adoperarle come canto liturgico. Quel "credo", se avesse un valore diverso da quello affettivo riguardante un ricordino personale privato, sarebbe stato ripubblicato con tutti gli onori anziché trapelare su qualche sito web in un momento casuale del pontificato.

    Che papa Bergoglio abbia preso qualche cantonata è fin troppo ben accertato - si veda la questione della correzione formale (seppur ancora non andata in porto). Ma questo non significa che ogni sua parola sia da scartare. Quando per esempio condanna l'autoreferenzialità dei movimenti, sta forse sbagliando? Quando sbraita contro coloro che nei fatti mettono il proprio "carisma" più in alto del servire la Chiesa, sta forse dicendo una corbelleria? Anche Simon Pietro, primo Papa, aveva troppi riguardi per i circoncisi, al punto da creare uno scandalo: e ci volle l'opposizione «a viso aperto» (Gal 2,11) dell'apostolo Paolo per sanare il problema. Del resto Nostro Signore, consegnando a Simon Pietro (e quindi ai suoi successori) «le chiavi» del Regno, e garantendone la sua specialissima missione, ebbe comunque a dire a Simon Pietro: «e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc 22,32): Pietro e i suoi successori hanno dunque sempre bisogno di ravvedersi, e l'assistenza divina non è una bacchetta magica che rende invincibili e incapaci di sbagliare...

    In ogni caso, conoscere il problema corrisponde già a metà del risolverlo. Senza fare le finte colombe ingenue, ricordiamoci che l'errore ideologico di vedere solo il buono si chiama "tifoseria", e che l'errore specularmente opposto, cioè il considerare tutto cattivo, si chiama ugualmente "tifoseria" ma dall'altro lato dello stadio...

    Ma il caso Kiko è particolarmente spinoso perché a differenza di Bergoglio, Kiko è in malafede. Persino le buone affermazioni cattoliche (come l'essere aperti alla vita) vengono cambiate di significato da Kiko per promuovere qualcosa di non cattolico (l'idea che sia sufficiente sfornar figli come conigli). La malafede di Kiko è purtroppo documentata da un'infinità di casi negli ultimi cinquant'anni. Kiko è sospetto anche quando sembra dire una cosa giusta - anzi: soprattutto se dice una cosa giusta. Se Kiko dicesse che la fede si esprime nella liturgia (il che è una cosa vera), non potremmo fidarci di Kiko perché da mezzo secolo sta deliberatamente inquinando la fede e inquinando la liturgia e imponendo ai suoi seguaci tale inquinamento.

    Quello che conta è la verità. E l'onesto dibattito sulla verità riguarda il volerla conoscere, non il voler produrre uno scontro fra opinioni.

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  7. Dopo aver letto Anonimo delle 10:02 mi chiedo: ma la Chiesa, è approvata dalla Chiesa? E allora perché il papa si permette di richiamarla all'ordine, alla fedeltà, di correggerla, continuamente? Non è forse ispirata dallo Spirito Santo? E com'è successo che spesso uomini di chiesa anche pontefici, hanno operato in modo indegno del proprio carisma?
    Nel codice di Diritto Canonico si specifica:
    "In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi (i fedeli) hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona."
    Detto questo, ci fosse bisogno di specificarlo, conosciamo benissimo il cammino per averlo frequentato, alcuni l'hanno completato, alcuni che qui scrivono ammettendo e le falle ne fanno ancora parte. E ne sappiamo molto di più di Anonimo che asserisce che la Chiesa possiede i mamotreti da 40 anni, cioè più o meno da quando Kiko Arguello diceva ai catechisti di nasconderli per asserire di parlare ispirati dallo "Spirito Santo".

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  8. P.S.
    Se non l'hai compreso, mi spiego meglio: il direttorio catechetico del Cammino era "depositato da anni". Ora è desegretato da mesi.

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  9. Nota tecnica:

    - il "riconoscimento ufficiale" del Cammino consiste nello Statuto e nel Direttorio Catechetico; lo Statuto dice "cosa fare", il Direttorio "descrive";

    - ma il Direttorio a tutt'oggi non è stato pubblicato (e i kikos non vogliono proprio saperne di pubblicarlo), dunque il riconoscimento è tuttora monco;

    - il "riconoscimento ufficiale" fa del Cammino esattamente ciò che c'è scritto nello Statuto, per cui tutto ciò che il Cammino fa al di fuori dello Statuto non è approvato dalla Chiesa (un esempio per tutti: le Decime)

    - il "riconoscimento ufficiale" è stato dato dall'amicone Ryłko, non "dalla Chiesa", ed è avvenuto in due momenti: nel giugno 2002 all'insaputa di Giovanni Paolo II che rispose con tre mesi di assordante silenzio, e nel maggio-giugno 2008 contro la volontà di Benedetto XVI che rispose con un anno di assordante silenzio. Se entrambi i Papi fossero stati positivamente favorevoli allo Statuto, sarebbero intervenuti come minimo con un messaggio di felicitazioni...

    - il Cammino ha sempre tentato di fabbricarsi autonomamente le approvazioni (vedi l'autoapprovazione della liturgia nell'articolo «tutto all'insaputa del Papa») e di presentarle come "fatto compiuto" (esempio: prima chiedono udienza al Papa in occasione della partenza per le missioni e poi vanno dicendo che il Papa avrebbe personalmente inviato i kikos in missione)

    - infine, la patetica calunnia del «adesso è come se parlaste male dei Francescani e dei Domenicani» tenta come al solito di trasformare lo Statuto in certificato di santità passata, presente e futura (tanti seguaci di san Francesco e san Domenico hanno dato frutti di santità; invece i kikos pretendono di fabbricarsi sanKiko e sanCarmen per acquisire prestigio; vedi Kiko che si lecca i baffi chiedendo al giornalista: «tu pensi che mi canonizzeranno?», più la ridicola fabbricazione dei falsi Diari di sanCarmen e l'ancor più ridicola notizia che avrebbero avuto una prefazione scritta dal Papa...).

    Aveva ragione padre Zoffoli a dire che i neocatecumenali sono «gente fanatica, abilissima a mentire, malata di presunzione».

    E aveva ragione padre Pio a dire - ancor prima che Kiko e Carmen si installassero in Italia nel novembre 1968 - che Kiko e Carmen erano «i nuovi falsi profeti».

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    1. Allora Padre Pio aveva ragione e i Papi no???
      Carlo

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  10. Il commento delle 11:15 insinua che i Papi avrebbero detto che Kiko e Carmen sarebbero "i nuovi veri profeti".

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    1. Non è che insinuo, è la verità.
      Basta leggere i discorsi dei Papi.
      Carlo

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  11. OT (ma non troppo, perché concerne le mistificazioni di Kiko)

    Soltanto per dare a intendere all'anonimo 16 settembre 2017 10:02 che qui non si siamo formati sui nastri sbobinati di un pittore spagnolo, soltanto per depurare il Vangelo dalle mistificazioni di Kiko.
    Sto rilegggendo il compianto Ignace de la Potterie, teologo ed esegeta, uno dei massimi esperti del Vangelo giovanneo. La sua lettura del Quarto Vangelo è eccezionale: è un Vangelo simbolico e teologico (oltre che storico, naturalmente), il cui fine è uno (sin dal prologo): affrontare prioritariamente il tema della Rivelazione.
    "Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre" (Cfr Gv 14).
    "Chi ha visto me ha visto il Padre" è la sintesi del IV Vangelo. In Giovanni tutto è mirato a questa Rivelazione. Anche nella guarigione del cieco nato, quindi: in Gv 9 Cristo attua l'opera del Padre con l'argilla, segno della creazione. Il fango peccato non c'entra niente, addirittura è "off topic" rispetto Vangelo giovanneo, alla finalità con la quale fu redatto. Andate a studiare esegeti seri, neocatecumenali e filoneocatecumenali.

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  12. Ringrazio Roberta per questo articolo, molto ricco di riflessioni e autentico, nel senso e con il fine ricordato prima da byTripudio, cioè quello di ricercare la verità, non lo scontro di opinioni.
    Riporto una frase del papa da lei citata che credo possiamo sentire rivolta a noi tutti, approvati fedeli della Chiesa Cattolica e quindi anche agli approvati neocatecumenali:
    “Per il Signore, anche per la prima comunità, è di somma importanza che quanti ci diciamo discepoli NON ci ATTACCHIAMO a UN CERTO STILE, a certe pratiche che ci avvicinano più al modo di essere di alcuni farisei di allora che a quello di Gesù”

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  13. Benissimo: allora il fratello Carlo ci indicherà le citazioni esatte dei Papi che avrebbero qualificato chiaramente come veri profeti Kiko e Carmen.

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    1. Beh!
      Sei rimasto indietro.
      Da Paolo VI ad oggi è pieno!!
      Soltanto vedo che su questo blog preconciliare forse vi sono sfuggite.
      Carlo

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    2. È un po'difficile definire preconciliare il nostro blog, commentando un articolo che si regge sulle citazioni di papa Francesco. Preconciliare anche lui?
      Fratel Carlo, cita le fonti, motiva ciò che dici, come noi motiviamo sempre le nostre affermazioni.

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  14. Continueranno a sfuggirci - come se fossero inesistenti - finché qualcuno non ci dà le citazioni esatte e verificabili.

    Su questo blog le citazioni le diamo sempre, i link di riferimento, gli articoli di approfondimento, proprio per dare la possibilità di verificare quello che diciamo.

    Il fratello Carlo, invece, sembra parlare di cose esistenti solo nelle sue fantasie.

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  15. Preconciliare? Fratel Carlo nemmeno ha inteso che al blog partecipano persone provenienti da esperienze differenti, con gli orientamenti più vari. Fratel Carlo osserva le scene riuscendo a percepire solo due colori, il bianco e il nero, non i colori, nemmeno le tonalità dei grigi. E' tipica neocatecumenale questa massificazione in due classi di insiemi.
    Preconciliare è fratel Carlo, il quale essendo del Cammino legge il CV II secondo un'ermeneutica della discontinuità (meglio: rottura con la Tradizione sul piano della dottrina), una discontinuità che riporta i neocatecumenali in un (supposto) cristianesimo primitivo farcito di ebraismi (del tutto assenti, in particolare in Giovanni ma anche nei sinottici, per l'Ultima Cena) nella manifestazione più alta dell'amore di Gesù: l'Eucarestia. Preconciliare è fratel Carlo, che nemmeno si avvede degli gnosticismi da II e III secolo nella predicazione di Kiko e nelle pratiche del CNC.

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  16. "Ps: il loro direttorio catechetico e stato approvato dalla Congregazione della Fede. E' già depositato da anni. E voi parlate ancora di fogli dattiloscritti....40 anni fa, sicuro...
    auguri"

    Già solo questa affermazione qualifica fratel Carlo come un classico disturbatore spara-cazzate, con il cervello imbevuto come una spugna delle assurdità di Kiko.

    Abbiamo tutti i volumi, tutti quanti: i fogli dattiloscritti e i volumi corretti. Ti prego di andarlo a riferire ai tuoi catechisti itineranti di regione.
    Riportagli "gli organizzatori del blog Osservatorio hanno tutti i volumi del nostro sacratissimo Direttorio, maestà, e - deh! - intendono pubblicarli integralmente, oh saggio!"

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. Per chi volesse approfondire, riporto il link del post di Pasqualone sul suo blog, ormai chiuso "ad imperium",dal Cammino stesso. del giugno 2012.

    Penso che quando non ci sia limite alla spudoratezza della menzogna, il primo a crederci od in subordine a "volerci credere", sia proprio chi la diffonde.

    http://chisinasconde.blogspot.it/2012/06/la-verita-sul-direttorio-catechetico-e.html?m=1

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  19. Il link che ha riportato Ruben parla da solo.
    L'articolo, che mette in guardia i neocatecumeni che ci leggono, vuole raggiungere un solo scopo: discreditare "Osservatorio" perché se i loro traffici dalle tenebre vengono portati alla luce PER LORO È FINITA.
    Mi fa ridere l'affermazione che i mamotreti qui tante volte commentati sarebbero stati oggetto di manipolazioni.
    Perché, di grazia?
    Sempre si sono riportate le pagine, fotocopiate, di riferimento, ognuno può giudicare da se'.
    I testi sono autentici, fidatevi, come su testi autentici ha studiato padre Zoffoli, testi che gli ha procurato gente del cammino, gli stessi testi dati ai catechisti neocatecumenali con la consegna di attenersi FEDELMENTE ad ogni singola parola, senza aggiungere né togliere nulla, manco fosse la Sacra Scrittura, testi che si è sempre raccomandato di custodire gelosamente e DI NON FAR LEGGERE A NESSUNO.
    Perché?

    Una domanda la pongo io: ma perché tanta resistenza a pubblicare i testi del Direttorio? Perché questa ostinazione a tenerli solo per uso interno manco fosse il cammino una associazione segreta!
    Ridicolo e basta!

    Perché ai tesori delle ispirazioni kikiano/carmeniane possono attingere solo gli adepti-iniziati dal Gran Maestro e dai suoi fedeli inviati a catechizzare?

    Perché non è "ricchezza della Chiesa" ma solo una dottrina astrusa, che acquista senso in una prassi iniziatica, fatta apposta per destrutturare le persone che la praticano, per poi, una volta annichilite, private di ogni dignità e debellata in loro ogni capacità critica, vengono irregimentate agli ordini del gran generale in capo e dei suoi colonnelli! ( e non ci soffermiamo sul progetto che sta dietro tutto questo inquietante agire).

    Ma cosa continuate a difendere che NON SIETE OBBLIGATI A RENDERE ACCESSIBILI A TUTTI i vostri preziosissimi, inestimabili testi?
    Questo parla da solo delle vostre menzogne, della vostra ambiguità.

    Teneteveli cari cari, non vi servirà a nulla!
    Tutto sta venendo alla luce e.....sempre di più.

    L'iniziazione Cristiana dura tutta la vita...bla, bla, bla......
    Certo questo fa comodo a Kiko che, una volta piazzatosi nelle parrocchie, lui e i suoi emissari - i bravi di don Rodrigo - stai certo che non te li togli mai più di torno.
    Iniziazione cristiana, cammino, battesimo....
    La verità è che, dopo averti distrutto nella tua identità cristiana, bloccato in un sistema ferreo nel quale più passaggi fai e più porte attraversi più resti in gabbia, alla fine neanche sai più perché hai ripercorso il tuo battesimo a tappe.
    _________________
    Caro Anonimo tu dici che......
    1.
    Un cattolico dovrebbe essere contento per altre persone che ritornano alla Chiesa..

    La predicazione che voi fate non porta alla Chiesa.

    2.
    io conosco il Cammino Neocatecumenale e gli insegnamenti in esso impartiti...voi conoscete una vulgata di sciocchezze che si dicono in giro

    Io, come molti qui, conosco il cammino neocatecumenale più di te, sappilo bene, dagli insegnamenti impartiti a tutta la prassi consolidata, a tutte le promesse non mantenute.
    Di quanto avevano promesso, nulla hanno mantenuto.
    Di quanto dichiarano davanti alla Chiesa non rispettano niente, hanno due, tre facce, a secondo del bisogno.

    Per questo li ho lasciati, per questo oggi sono qui a testimoniare e ho tutti i titoli per farlo.

    Pax

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  20. Anonimo ha detto... "la Chiesa una cosa l'ha fatta:ha riconosciuto il Cammino Neocatecumenale confermando l'ortodossia degli insegnamenti impartiti in esso"

    E questo è tipico delle menzogne neocatecumenali. L'ortodossia sarebbe stata confermata se gli "Orientamenti alle equipe di catechisti" avessero passato il vaglio della Congregazione per la Dottrina della Fede con piccole correzioni, indolori dal punto di vista dell'ortodossia. Invece sono state depennate eresie incredibili, come quella del Tabernacolo inutile e della Messa privata vana.
    Alle menzogne di taluni fanatici neocat, che venderebbero l'anima al diavolo pur di difendere il Cammino, siamo però abituati. In aggiunta al link segnalato da by Tripudio, per i nuovi del blog evidenzio questo: http://chisinasconde.blogspot.it/2013/06/le-catechesi-di-kiko-riportate-su.html

    In aggiunta all'idiozia della numerazione delle pagine (la quale naturalmente varia nelle diverse edizioni di un testo, ma lui non lo sa) è da notarsi il seguente aspetto: al Sommo Pasqualone abbiamo mostrato le foto del libro blu, abbiamo mostrato quelle dei mamotreti post II scrutinio fino al 2003, abbiamo mostrato quelle dei mamotreti corretti e ancora il Pasqualone mantiene quell'insulso post nel suo defunto blog!

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  21. E.C.
    segnalato da Ruben

    P.S.
    In ogni caso, dal momento che il ridicolo post del Pasqualone ancora in linea che mi cita mi ha stufato, do un'ennesima sberla al Cammino. Se qualche catechista di peso leggerà, sappia che la responsabilità è del noto Pasqualone che provoca.
    Attenzione al seguente link, è il vecchio mamotreto:
    https://i.imgur.com/mt1n2dF.jpg
    In alto, a matita, ci sono le date delle catechesi, anno 2005. Due anni dopo le correzioni della CdF, in una comunità che mi è nota, ancora usavano il libro blu con le eresie cassate!

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  22. Ho letto i link riferiti da Ruben e Lino ( di cui anche parlava Pax nel suo commento), che mai avevo guardato ..

    Mi viene da fare 1 osservazione, come mio solito forse un po’ ingenua ..

    Prima riporto due frasi contenute in questi riferimenti neocatecumenali:

    “Se si mantiene riservatezza sul Direttorio Catechetico è perché il Cammino Neocatecumenale si ispira al catecumenato antico nella quale vigeva la disciplina arcani, la disciplina dell’arcano. Il Cammino cioè è un percorso di iniziazione cristiana progressiva che si dispiega progressivamente e non è utile né positivo rivelare tutto il percorso anticipatamente”

    “Data la malafede di molti è quanto mai opportuno essere prudenti nel conservare il Direttorio Catechetico e di preservarne l’arcano.”

    Forse è perché sono ignorante di storia o perchè ho vissuto pochi anni di ‘cammino’, ma io questa cosa dell’ ARCANO non l’avevo mai sentita neanche nominare, la prima volta che l’ho sentita è stata in questo blog e poi mi sono stupita quando l’ho sentita nominare anche a proposito dei ragazzi del post-cresima …

    La mia osservazione è: com’è possibile che al giorno d'oggi persone si presentino a dei Vescovi e a dei sacerdoti con questo biglietto da visita, ritenendo davvero che nel Cristianesimo ci sia “la disciplina dell’arcano” e vengano presi sul serio?

    Oppure tengono segreto il segreto e non lo dicono ai parroci quando vanno a spiegare cos’è il loro percorso NC?

    Allora perché lo scrivono su internet?

    E poi che “iniziazione” a cosa se le persone sono già dei cristiani?

    Ripeto che forse sono io molto ingenua a pensare che la contraddizione sia evidente quando forse così non è, se persone consacrate, con la formazione che hanno ricevuto, non la rilevano .. ma appena lette quelle frasi sopra mi è subito venuto in mente il vangelo di Gesù processato e interrogato che risponde:

    “Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.” Gv18,20

    Secondo me la parola “arcano” dovrebbe restare nel mondo della magia o della stregoneria ed essere lasciata proprio fuori dal Cristianesimo vissuto con cui non ha nulla a che fare.

    Roberta

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  23. @Roberta
    Infatti "arcano" è la parolina magica dietro la quale hanno nascosto per decenni un catechismo pieno di eresie, nel quale diciassette secoli di cattolicesimo vengono sviliti.
    Non esistono testimonianze storiche di un "arcano" nei primissimi secoli del cristianesimo, a parte la distinzione che si faceva tra catecumeni e battezzati; ai catecumeni - secondo una corretta metodologia formativa - venivano fornite le spiegazioni gradualmente. I neocat sono battezzati, l'arcano non c'entra un tubo e in ogni caso per i catecumeni dei primi secoli non c'erano trent'anni di spiegazioni. Poi ci furono le persecuzioni e la segretezza fu un obbligo "salutare".
    I mamotreti noi siamo riusciti a vederli dopo decenni; nel secondo secolo la Didaché circolava liberamente: vadano i neocat a studiare di cosa tratta la Didaché, per tentare di capire che la storia dell'arcano di Kiko è un'altra bufala.

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  24. Voglio inserirmi nei quesiti che Roberta pone per risvegliare coscienze intorpidite.
    La coscienza, quella che va formata come prima cosa in un vero cammino di fede, quella che dobbiamo imparare ad ascoltare, dove vuole risiedere il "Cristo parlante", di cui ci parla Sant'Agostino.
    La nostra coscienza, che Dio ci ha dato come cosa preziosa e di cui il cammino vuole depredarci.
    In essa, nel nostro profondo, possiamo dialogare col nostro Signore, sapendo che Dio ci dona, a sigillo delle scelte giuste, la PACE.
    _______________________
    Dal post:
    "Non la senti... quella sana e benedetta inquietudine? Non lo avverti quel disagio del cuore partendo dal quale Dio ti vuole parlare?
    Lo sai che è lì che parla Dio? Nel cuore? Non per bocca dei cosiddetti "CATECHISTI".
    Lo sai che la COSCIENZA va ascoltata e non tacitata? L'hai mai fatta alla tua coscienza la domanda che ha indicato il Papa?"
    Ossia: "Che cosa piace al nostro Dio?"
    ________________________
    Per me il centro di tutto è qui.
    Torno sempre allo stesso punto.

    Molti si adagiano nel Cammino, trovano quella sicurezza che li esenta dal travaglio della vita, dai conflitti, dal dover scegliere e assumersi le proprie responsabilità.
    È bello avere chi decide per te e al tuo posto fa le scelte giuste, mentre tu stai saldamente convinto di fare il meglio e di compiere addirittura la volontà di Dio, perché così ti hanno ammaestrato (N.B. ti hanno ammaestrato, questa la cosa grave!).....
    che nella OBBEDIENZA CIECA E IRRAZIONALE a chi si autoproclama tuo catechista, inviato da Kiko, sta la "tua via".
    Punto e basta.
    A questo si riduce la dignità dell'uomo sulla terra, come il Signore la ha pensata da sempre, in Cristo Gesù.
    Ma Kiko deve chiederti di OBBEDIRE SENZA PENSARE perché tu segua fedelmente i suoi sistemi, se sei uno dei suoi catechisti, senza mai porgli inutili problemi di coscienza, alla quale si sostituisce totalmente, con la sua indiscussa autorità.
    _____________________________
    Continua il post e io mi unisco all'appello:
    "Ti sembrano un po' troppo personali queste domande? Beh... dovresti esserci abituato... ma non ti sto facendo uno 'scrutinio', non è a me che devi rispondere ma a Dio, ti sto solo dando degli spunti di riflessione."

    Grazie Roberta.

    Pax

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  25. «Sia che piove o che fa bello, non importa, c'ho l'ombrello»: un gruppo di volontari cattolici staziona davanti all'ingresso del seminario neocatecumenale R.M. di Guam osservando chi entra e chi esce - in teoria solo seminaristi e qualche presbitero, in pratica... è tutto un viavai di gente, come se fosse un albergo (per soli fratelli del Cammino, s'intende: una proprietà diocesana sfruttata esclusivamente per le comodità degli adoratori di Kiko). E pensare che sono proprio i kikos che non vogliono che la struttura venga "venduta" e trasformata in un albergo (o -come dice la propaganda kikiana, cioè menzognera- addirittura un casinò cinese).

    Hanno osservato poi un notevole numero di autovetture (parcheggiate sul prato, perennemente trascurato, anziché nel piazzale): è vero che nell'isola, pur piccola, ci si sposta facilmente solo in auto, ma è curioso notare che un po' troppi seminaristi siano dotati di auto (dopotutto anche voi conoscete la tipica lagna-vanteria degli autonominati "missionari" neocatecumenali: sempre precari, sempre nelle ristrettezze...).

    Piccola parentesi: le auto dei seminaristi hanno un discreto numero di ammaccature, chiaramente segno della loro incapacità di guidare (e meno male che hanno tutte il cambio automatico, e per di più strade molto ampie e traffico alquanto scarso: altro che le metropoli italiane in ora di punta). Vien facile a ironizzare su quel parcheggio come "sfasciacarrozze" (dump yard), soprattutto quando nel video vedi un'auto senza pneumatici retta su alcuni mattoni

    Tipicamente le scuole di Guam richiedono un centinaio di dollari l'anno per concedere il permesso a uno studente di parcheggiare la sua vettura nelle pertinenze della scuola. Qualcosa mi dice che i seminaristi neocatecumenali, "missionari nelle povere ristrettezze precarie", non pagano. Giustamente, anche lì bisogna contribuire preparare «Ventimila Presbiteri per la Cina» (lo ha detto Kiko), e probabilmente da tutto il mondo siamo già a diciannove (non diciannovemila); dico "probabilmente" perché la cifra esatta la sanno solo i vertici del Cammino, giacché le statistiche sui "presbiteri" neocat che lasciano il sacerdozio le conoscono solo loro (poiché sarebbe vergognoso far sapere al pubblico le percentuali allucinanti di quanti di quegli emeriti incapaci si stufano del sacerdozio e persino della vita comoda che vien loro garantita - e no, non vale il discorso del "conosco un presbitero che": i presbikiki fanno notoriamente la vita comoda, spediti altrove non appena fanno un guaio, e questo non si può cancellare dicendo "conosco invece un presbitero che").

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  26. Pax ha detto: "Una domanda la pongo io: ma perché tanta resistenza a pubblicare i testi del Direttorio? Perché questa ostinazione a tenerli solo per uso interno manco fosse il cammino una associazione segreta!"

    La domanda, cara Pax, giacché sappiamo bene che quelle qui pubblicate sono le pagine dei mamotreti eretici, ne stimola un'altra che finora non mi sono mai posto. Sono state le puvbbligazioni menzognere nel blog del Pasqualone a suscitarla.
    La domanda è semplice: come poterono Kiko Arguello e gli sponsor del Cammino presentare all'approvazione di una Congregazione, allora presieduta da Joseph Ratzinger, un catechismo nel quale l'Eucarestia non è un assoluto bensì a tempo e finalizzata al banchetto, il Tabernacolo è inutile, la cosiddetta Messa privata vana, eccetera eccetera eccetera? Con quale coraggio poterono sottoporre all'approvazione del primo teologo dei nostri tempi una simile summa di eresie?
    Ebbene, una mia ipotesi è: all'approvazione furono presentati mamotreti già depurati delle principali eterodossie, eterodossie che gli sponsor ecclesiastici di Kiko conoscevano bene.
    Ci troveremmo, allora, al cospetto di tre versioni dei mamotreti (versioni, non edizioni, che furono varie): la prima quella eretica, che fu usata anche successivamente alle approvazioni 1997-2003; la seconda, sottoposta al vaglio della CdF e parzialmente emendata dal Cammino; la terza quella emendata in altre parti dalla CdF e corredata di note.

    Allora: i primi mamotreti non furono pubblicati perché eretici, quelli corretti per non mostrare a chi li possedeva le incredibili correzioni, quelli fino al 2003 in possesso del PCpL e della CdF perché erano già stati depurati dal CNC delle eresie più colossali.

    Se così è andata (ma nutro una logica certezza che così sia andata, non riesco a immaginare la presentazione di quelle eresie al futuro BXVI) davvero questo movimento è diabolico.

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  27. Mi riaggancio al discorso della "disciplina dell'arcano" che i neocatecumenali richiamano per non pubblicare il contenuto del proprio Direttorio ma anche per imporre ai ragazzi del post cresima, per esempio, di non riferire a nessuno nemmeno ai propri genitori o al sacerdote ciò che viene detto o fatto nei propri incontri.
    È un altro dei modi vergognosi in cui vengono sfruttati elementi storici della Chiesa dei primi secoli, perché è ben diverso il fatto che ai catecumeni, persone che venivano direttamente dal paganesimo, fossero spiegati gradualmente, in breve periodo, per esempio gli articoli del Credo, e la richiesta di mantenere il segreto sulle chiacchiere o le plateali eresie dei mamotreti o i "segreti" rivelati dai catechisti (come quello che la missione due a due è stata fatta per convincere i parroci renitenti a installare il cammino).
    Per quanto riguarda invece i misteri della fede cristiana, che si riteneva di preservare e di comunicare in modo fedele, quindi perciò sottoposti a disciplina dell'arcano, ebbene, quelli li conosciamo tutti essendo battezzati, ed infatti è stata abolita la ridicolissima idea di togliere il Credo dalle Eucaristia delle comunità più giovani.
    In più, anche i veri catecumeni di oggi, che devono cioè ancora ricevere il battesimo, conoscono già in anticipo questi misteri, basta partecipare ad una messa o leggere un breve condensato del catechismo.
    Quindi il ridicolo richiamo alle fonti storiche per giustificare la necessità di coprire eresie o menzogne, oppure di creare quell'alone di mistero e di sorpresa per tenere al traino per trent'anni i poveri adepti, oppure ancora -e questo è ancor più grave- per influenzare i ragazzi e impedire loro di confrontarsi su ciò che avviene nel post cresima con genitori o insegnanti o sacerdoti, cioè con altri punti di riferimento della fede che non siano neocatecumenali, è ancora più scandaloso ed aberrante.

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  28. Si può notare che spesso anzichè ospitare il commento, lo utilizzate come si dice "pro domo sua". Siamo passati dalle "persecuzioni" all'"ignoranza pagana"
    Gentile Valentina Giusti prima di trovare soluzioni accomodanti, in cui la pezza risulta peggio del buco, si legga le pagine suggerite dal povero scrivente (Capitolo nono L'iniziazione sacramnetale e la disciplina dell'arcano) del libro di Borella poi mi dirà.
    E' del tutto evidente che dopo Teodosio e il suo famigerato editto, la diffusione del cristianesimo (coattivamente imposto) era amplissima ma tale iter sacrsamentale veniva praticato sia per chi proveniva dal bistrattato mondo pagano, sia per coloro che erano figli di cristiani. Non c'erano le categorie A e B. Basta consultare le fonti e nel libro citato ve ne sono a iosa.
    Il fatto che kiko si appropri di tale terminologia, verosimilmente per conferire un alone di "mistero" alla sua congregazione, affinchè magari delle nullità si sentano importanti, e magari addirittura riscattate dal grigiore di una giornata lavorativa espletata da dipendenti, essendo assai diffusa la sindrome di Nembo Kid, non inferisce con la sostanza storica dell'evento prolungatosi per vari secoli.
    Semmai sarebbe interessante valutare la contraffazione rituale neocat in rapporto al modello originario.
    Le quasi cento pagine dedicate all'argomento dal Borella penso che possano ben illuminare sui vari aspetti dell'argomento, sempre che qualcuno abbia voglia, tempo, pazienza e ...umiltà di leggerle.
    Anonimo

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  29. @ Valentina Giusti
    Mi dispiace contraddirti ma le comunità più giovani quando celebrano da sole, praticamente sempre, ancora non professano il Credo. Parlo con certezza.

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  30. Grazie Fides e Anonimo per le correzioni a quanto ho detto.
    Ad Anonimo rispondo che posseggo e ho letto il libro di Jean Borella Esoterismo guenoniano e mistero cristiano e in particolare ricordo il capitolo dedicato all'iniziazione sacramentale e disciplina dell'arcano che ho riletto prima del mio commento.
    Quindi lo ringrazio per la precisazione, che nulla toglie a quanto ho detto nella sostanza e recepisco positivamente il fatto che anch'egli ritenga possa essere interessante esaminare la contraffazione neocatecumenale del modello catecumenale della Chiesa antica, che poi è uno delle realtà che osserva il nostro blog.

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  31. Sul segreto
    Di là delle opinioni e delle prassi delle comunità del cristianesimo primitivo, non sarebbe male andare a verificare cosa dice il Vangelo sul segreto:
    Mt 10,26-27: "Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti".

    Rimane il problema del perché Cristo abbia imposto varie volte agli Apostoli il segreto sulla Sua predicazione. Questo, però, dovrebbe essere oramai chiaro: per tutti i Suoi discepoli, come per ogni ebreo, era inconcepibile (scandalo per i giudei!) un Messia sconfitto e destinato a morire per mano degli avversatori. Questo è il reale motivo del rinnegamento di Pietro (al quale non mancava il coraggio, considerata la sua azione "guerriera" nel Getsemani): la delusione, la sopravvenuta persuasione che "quell'uomo" non fosse il Figlio di Dio, la perdita della fede. Questo il motivo del segreto anche nella spiegazione delle parabole cristologiche (in particolare quella del chicco di grano che muore). Questa la ragione per la quale Cristo non amò particolarmente l'appellativo di "figlio di David", foriero di equivoci, preferendone altri.
    Poi è chiaro che, anziché questa lettura chiarissima, in molti preferiscono ricamare i Vangeli con il filo dei propri pensieri.

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  32. "Parlate e agire come persone che devono essere giudicato secondo una legge di libertà " Lettera di Giacomo 2, 12

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  33. O.T.

    Non per voler fare il rompiscatole a tutti costi, ma a me sembra che questi non sappiano neanche,
    scrivere in maniera corretta, vista la disastrosa "consecutio temporum" dell'art. 1 § 1 dello Statuto del Cammino, compresa l'ignoranza dell'Ente Ecclesiastico, che approvò lo strafalcione sintattico:
    Art. 1
    [Natura del Cammino Neocatecumenale]

    § 1. La natura del Cammino Neocatecumenale viene definita da S.S. Giovanni Paolo
    II quando scrive: «Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione
    cattolica, valida per la società e per i tempi odierni».

    Per correttezza temporale, invece dell'espressione verbale "viene" avrebbero dovuto usare "venne"(il passato dell'Ogniqualvolta... 1990, era già abbastanza remoto).

    Stesso discorso per l'espressione "scrive", andava usato "scrisse", oltre al fatto che alla data dell'approvazione dello Statuto, 2008, Giovanni Paolo II era deceduto da poco più di tre anni.

    Io dico: Caro Cammino, vuoi fare gli impicci? Ma al meno falli bene! Te e l'Ente Vaticano dal futuro immenso, ormai disciolto, che ti ha approvato tutte le castronerie del caso.
    ---
    Amici del blog, prendetelo come un "divertissment"...

    Fine O.T.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché, la virgola dopo cattolica che ci sta a fare?
      Ogni tanto mi viene il dubbio di qualche precisazione o inciso magistralmente cancellato.
      M.i.B.

      Elimina
  34. O.T.

    Riporto qui di seguito questa categorica affermazione di Pascalone:

    "Anonimo 8 settembre 2017 16:23
    Confermo che siete solo degli ignoranti oltretutto ipocriti e in malafede.Mi dispiace per Mons.Bruno Forte,ammesso che quanto riportate sia vero, ma se ha detto veramente queste cose si è sbagliato."
    ---
    Faccio presente a Pasquale, che proprio
    oggi, ironia della sorte, ho appreso proprio da Zenit, fermo retestanti gli importanti incarichi Ecclesiastici,
    che Mons.Forte, scrive da diversi anni,
    per "Il Sole 24 ore".

    Mons. Forte, non ha mai smentito la sua nota sul quotidiano on line abruzzese.

    Penso quindi, di essermi spiegato benissimo sulla attendibilità e valenza della Persona.
    ---
    fine O.T



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  35. Salve, sono una signora di 53 anni, gravemente malata. Neocatecumenale di provincia, anche se praticamente da 40 anni.Tanta cose belle, bellissime, tanti fariseismi, tanta durezza.Il più colpito mio marito, prima fidanzato.Ho fatto esattamente quello che qui ho ritrovato:lo invitai alle catechesi in modo decisamwnte coatto, benchè persona molto più intelligente di me e di 5 anni più grande.Certo, lontano dalla Chiesa, con tante ferite della giovinezza, come d'altronde tanti tanti altri.Tante esperienze forti di Provvidenza e tante di moralismi soprattutto all'interno della comunità da parte dei fratelli.Criteri e schemi che spesso rendono addirittura insensibili.Io per prima ho fatto questo.Eppure, mio marito, santo, mi è stato accanto, sempre,accompagnandomi.Ma gli anni passano e anche grazie a voi, ora non si sente più solo, isolato e si ritrova perfettamente in molto di quanto viene raccontato e testimoniato.Ovviamente, questo oggi si sta traducendo in una forte incapacità di tollerare quasi tutto ciò che avviene nel Cammino e in Comunità.La grave malattia che mi ha colpito 4 anni fa mi ha permesso di scoprire le sue sofferenze, dato che -pur ringraziando infinitamente Dio per avermi fatto entrare nel Cammino neocatecumenale- sono paradossalmente più libera rispetto agli incontri, alle convivenze, a causa della debolezza.Questa libertà mi sta consentendo di sperimentare ogni giorno i regali più preziosi ricevuti dal Cammino come la preghiera, il Rosario, la Scrutatio, la S.Messa quotidiana, letture di vita dei Santi.Ho amicizie stupende con persone di altri Movimenti e se leggo Chiara Lubich piango di commozione, così per don Giussani e altro.Quando posso, vado alle celebrazioni, che finalmente ora vivo come Grazia e Misericordia, gocce di Tenerezza di Gesù Crocifisso, innamorato di me.Non rinuncerei a nessuna di esse.Purtroppo, però, si è creata incomunicabilità con mio marito per qualsiasi argomento spirituale o religioso che si possa casualmente sfiorare parlando.Lui vi cita e riporta quasi come sacrosanto quanto legge qui.Io ascolto, ascolto, a volte intervengo solo su un piano storico, dato che sono docente di letteratura e storia al liceo, nonché laureata in Filosofia della Religione, specializzata in sant'Agostino e Patristica...Ma ogni mia parola è interpretata come kikiana e per quanto mi dica dentro che forse tutto ciò mi fa bene, è giusta punizione e purificazione per gli anni passati, tuttavia oggi ho la percezione di un matrimonio che rischia di spezzarsi.Che da parte di mio marito, dopo 25 anni di matrimonio festeggiati nella più totale debolezza, ci sia una forza sempre maggiore ritrovata in voi, tale da allontanarlo da me.Forse ancora non fisicamente e anagraficamente, ma tanto tanto spiritualmente.Ecco tutto.Io chiedo ogni mattina un matrimonio nuovo e so che Lui ha questa forza di farci rinascere.Ecco ...paradossalmente il nostro matrimonio sta naufragando grazie alla forza trovata in voi da mio marito.Forse ci sono i termini di uno scioglimento del matrimonio perchè probabilmente vi fu costretto-come spesso leggo qui- in un certo senso.Dopo 25 anni insieme.Forse è giusto così.E comunque grazie.

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  36. Salve, sono una signora di 53 anni, gravemente malata. Neocatecumenale di provincia, anche se praticamente da 40 anni.Tanta cose belle, bellissime, tanti fariseismi, tanta durezza.Il più colpito mio marito, prima fidanzato.Ho fatto esattamente quello che qui ho ritrovato:lo invitai alle catechesi in modo decisamwnte coatto, benchè persona molto più intelligente di me e di 5 anni più grande.Certo, lontano dalla Chiesa, con tante ferite della giovinezza, come d'altronde tanti tanti altri.Tante esperienze forti di Provvidenza e tante di moralismi soprattutto all'interno della comunità da parte dei fratelli.Criteri e schemi che spesso rendono addirittura insensibili.Io per prima ho fatto questo.Eppure, mio marito, santo, mi è stato accanto, sempre,accompagnandomi.Ma gli anni passano e anche grazie a voi, ora non si sente più solo, isolato e si ritrova perfettamente in molto di quanto viene raccontato e testimoniato.Ovviamente, questo oggi si sta traducendo in una forte incapacità di tollerare quasi tutto ciò che avviene nel Cammino e in Comunità.La grave malattia che mi ha colpito 4 anni fa mi ha permesso di scoprire le sue sofferenze, dato che -pur ringraziando infinitamente Dio per avermi fatto entrare nel Cammino neocatecumenale- sono paradossalmente più libera rispetto agli incontri, alle convivenze, a causa della debolezza.Questa libertà mi sta consentendo di sperimentare ogni giorno i regali più preziosi ricevuti dal Cammino come la preghiera, il Rosario, la Scrutatio, la S.Messa quotidiana, letture di vita dei Santi.Ho amicizie stupende con persone di altri Movimenti e se leggo Chiara Lubich piango di commozione, così per don Giussani e altro.Quando posso, vado alle celebrazioni, che finalmente ora vivo come Grazia e Misericordia, gocce di Tenerezza di Gesù Crocifisso, innamorato di me.Non rinuncerei a nessuna di esse.Purtroppo, però, si è creata incomunicabilità con mio marito per qualsiasi argomento spirituale o religioso che si possa casualmente sfiorare parlando.Lui vi cita e riporta quasi come sacrosanto quanto legge qui.Io ascolto, ascolto, a volte intervengo solo su un piano storico, dato che sono docente di letteratura e storia al liceo, nonché laureata in Filosofia della Religione, specializzata in sant'Agostino e Patristica...Ma ogni mia parola è interpretata come kikiana e per quanto mi dica dentro che forse tutto ciò mi fa bene, è giusta punizione e purificazione per gli anni passati, tuttavia oggi ho la percezione di un matrimonio che rischia di spezzarsi.Che da parte di mio marito, dopo 25 anni di matrimonio festeggiati nella più totale debolezza, ci sia una forza sempre maggiore ritrovata in voi, tale da allontanarlo da me.Forse ancora non fisicamente e anagraficamente, ma tanto tanto spiritualmente.Ecco tutto.Io chiedo ogni mattina un matrimonio nuovo e so che Lui ha questa forza di farci rinascere.Ecco ...paradossalmente il nostro matrimonio sta naufragando grazie alla forza trovata in voi da mio marito.Forse ci sono i termini di uno scioglimento del matrimonio perchè probabilmente vi fu costretto-come spesso leggo qui- in un certo senso.Dopo 25 anni insieme.Forse è giusto così.E comunque grazie.

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  37. Ti ringrazio per quanto scrivi.
    Se posso sommessamente risponderti, io credo che, se tuo marito comunque, al di là della critica al cammino che, mi pare di capire, ha più subito che accettato, ha fede in Dio e fiducia nella Chiesa, forse ha solo bisogno di trovare un ponte spirituale con te che non sia sottoposto al cammino e alla comunità o ai catechisti e/o passi tramite essi.
    Dal momento che, nella tua malattia, trovi consolazione nella messa quotidiana, nel rosario, nella preghiera personale, tutti questi doni, che non vengono dal cammino ma dalla Chiesa, li puoi condividere con lui, appunto non necessariamente in una saletta o con i fratelli di comunità o nel modo in cui si fa in comunità.
    Sono convinta che non tutto è perduto.
    Lascia che sia lui a scegliere, non fargliela vivere come una concessione o una tua rinuncia a qualcosa di migliore, metti Dio e tuo marito al primo posto e per un po' almeno il cammino al terzo. Un abbraccio.

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  38. @ Lino 10:50
    Ci troveremmo, allora, al cospetto di tre versioni dei mamotreti (versioni, non edizioni, che furono varie): la prima quella eretica, che fu usata anche successivamente alle approvazioni 1997-2003; la seconda, sottoposta al vaglio della CdF e parzialmente emendata dal Cammino; la terza quella emendata in altre parti dalla CdF e corredata di note.

    Allora: i primi mamotreti non furono pubblicati perché eretici, quelli corretti per non mostrare a chi li possedeva le incredibili correzioni, quelli fino al 2003 in possesso del PCpL e della CdF perché erano già stati depurati dal CNC delle eresie più colossali.

    Se così è andata (ma nutro una logica certezza che così sia andata, non riesco a immaginare la presentazione di quelle eresie al futuro BXVI) davvero questo movimento è diabolico.
    _____________________________________

    Sono d'accordo, questa è l'unica spiegazione.
    Una strategia secondo il peggior "il fine giustifica i mezzi" machiavellico.

    Un'ultima domanda è d'obbligo - per chi si ostina a giustificare i loro comportamenti con teorie di misteri, arcani e segreti vari da custodire gelosamente - essendo un tale comportamento inqualificabile sotto ogni punto di vista:

    "Come può agire in un simile modo una realtà che si autodefinisce "il frutto più bello del Concilio Vaticano II?"

    Qui una sola spiegazione possibile.......
    Non hanno MAI ascoltato nessuno, non hanno da imparare nulla.
    Sanno da soli chi sono e cosa stanno a fare nella Chiesa.
    La loro predicazione, quella originaria, eretica, come è uscita dalla bocca di Kiko e Carmen, l'unica veramente in uso nel Cammino...prima, durante e dopo le c.d. approvazioni, è l'unica e sola predicazione dei catechisti neocatecumenali; questa è la verità.
    La parola della Chiesa per loro vale meno di niente, visto che stanno nella Chiesa per convertirla.
    Qui è la spiegazione di tutti i loro squallidi sotterfugi, non solo della ostinata secretazione dei testi che compongono il Direttorio.

    Sull'origine del movimento che tu definisci "diabolico" ho la stessa convinzione, già da molto tempo.

    Pax

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  39. Scommetto che il commento delle 17:19 verrà immediatamente confermato dal marito della signora, che essendo un lettore così entusiasta di questo blog avrà immediatamente riconosciuto la moglie e deciso di scrivere una risposta per spiegarle, qui su questa stessa pagina di blog, i motivi per cui lui è convinto che le cose che la moglie viene a sapere nel Cammino sono meno vere di quelle riportate qui.

    Ma limitiamoci a fare qualche osservazione su ciò che è scritto nel commento delle 17:19.

    Riguardo alla plateale ingiustizia dell'imporgli la partecipazione alle cosiddette "catechesi", la signora si sarà limitata a chiedere perdono oppure avrà compiuto gesti per riparare quel torto? Un gesto concreto è l'abbandonare il Cammino, poiché se il Cammino fosse stato percepito come opera di Dio allora non ci sarebbe mai stato bisogno di imporre partecipazioni coatte (con sottinteso di ricatti morali) al marito. Ricordiamocelo bene: la fede nasce dalla libertà, non dai trucchetti truffaldini; la fede si propone, non si impone.

    Capisco che sia troppo comodo e facile dare la colpa al blog, ma se il marito si sente isolato... non sarà mica colpa delle attività (interne ed esterne) che il Cammino esige? Noialtri, nella Chiesa Cattolica, sappiamo che il matrimonio è un sacramento, e che il dare troppa importanza alle attività del Cammino (come ad esempio convincere il marito ad andare in "convivenza", oppure andarci senza di lui, o anche il semplice andare alla celebrazione del sabato sera senza essere capaci di scegliere una normale Messa a cui parteciperebbe anche il marito, o perfino il calargli continuamente addosso tutto il gergo neocatecumenalizio) va contro quel sacramento.

    Il sentirsi "più libera" dalle attività del Cammino a causa della malattia, è come minimo un'ottima dimostrazione che finché c'era buona salute il Cammino assorbiva troppe risorse e riduceva efficacemente la propria libertà. Occorrerebbe riflettervi seriamente su questo, ed anche sul fatto che il marito aveva ragione a mal sopportare l'invadenza del neocatecumenalismo.

    La preghiera, il rosario, la Messa, ecc., sono doni della Chiesa, non del Cammino. Il Cammino ha "donato" la preghiera kikiana (chi prega fuori dagli schemi neocatecumenali o legge testi dei santi senza permesso è classificato sprezzantemente come "religioso naturale"), ha "donato" il rosario kikiano dopo avertelo banalizzato e impedito per almeno dodici anni, ha "donato" non la Messa ma la carnevalata del sabato sera che offende Nostro Signore nel Santissimo Sacramento (ci vuole un po' di schizofrenia per fare la Comunione "seduti" in comunità e poi "in piedi / in ginocchio" nelle liturgie cattoliche), ecc.

    Insomma, da cos'altro può derivare l'incomunicabilità col marito, se non dal virus del neocatecumenalismo che neppure la malattia è stata in grado di sradicare? Non sarà mica che il marito viene veramente subissato di sorrisetti kikiani, slogan kikiani, paroline kikiane, ogni volta che fa la più piccola osservazione? Se la fede conta più di tutto, in nome della fede e del sacramento del matrimonio si può rinunciare al Cammino (e senza trucchetti e riserve mentali), giusto?

    Oppure il messaggio scritto qui dalla signora è in realtà destinato al marito per indurlo a pensare che la colpa sia di questo blog anziché del Cammino? Sarebbe un trucchetto particolarmente viscido, proprio in stile neocatecumenale, e si riconosce come tale perché presume che il problema non è mai il Cammino ma chi si oppone al Cammino...

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  40. A titolo di curiosità, proviamo a immaginare come andrebbero le cose se davvero questo blog dicesse cose che allontanano quel marito dalla moglie.

    In quel caso quest'ultima sarebbe intervenuta non per sciorinare la solita serie di elogi sperticati al Cammino («mi ha donato la preghiera! mi ha donato il rosario!...»), e neppure per camuffare la propria profondissima fede in Kiko e Carmen («...per me Giussani e Lubich non sono proprio due deficienti! ora essendo malata sono persino più libera dagli impegni di comunità!»)...

    ...ma sarebbe intervenuta per elencare argomenti e controargomenti: "nella pagina X avete detto Y ma in realtà vale Z e mio marito non sa distinguere/discernere, per cui lo avete allontanato da me; avete detto ABC, in realtà vi dimostro D,E,F, ma mio marito è stato abbindolato da ABC e per questo non vuole ascoltarmi..."

    Purtroppo, per lunghissima esperienza, sappiamo che per i neocatecumenali controargomentare non significa controargomentare, ma significa negare qualsiasi cosa sgradita al Cammino e poi appiopparvi qualche parolone tipo: "la mia esperienza", "siamo approvati", "il Cammino viene dallo Spirito", "siamo tutti fratelli", "Dio ti ama", ecc. Questo metodo viene propugnato dagli stessi neocatecumenali e ha il nome (azzeccatissimo) di «circoncidere la ragione» (alias "lobotomizzarsi", oppure "zombificarsi"), perché sotterra i talenti dell'intelligenza e della ragione illudendosi che non servano a sostenere la fede.

    È come se i neocatecumenali (quelli convinti, non quelli che considerano ancora come una possibilità concreta - seppur remota - quella di abbandonare il Cammino) fossero effettivamente posseduti. È come se nella loro anima (non solo nella loro mente) scattasse una reazione pavloviana tutte le volte che un interlocutore ipotizza (o addirittura menziona) errori del Cammino, errori di Kiko, errori di Carmen. Infatti, tipicamente, subito dopo aver azzeccato figuracce (quando la realtà per l'ennesima volta contraddice i loro slogan), i kikos scappano via di gran carriera.

    Piaccia o non piaccia, il Cammino contiene errori. Gli errori non vengono dallo Spirito. La Beatissima Vergine non ispira errori. I propugnatori di tali errori - cioè Kiko e Carmen - sono perciò «i nuovi falsi profeti», come li definì padre Pio ancor prima che si installassero a Roma nel 1968.

    Rifiutarsi di riconoscere anche soltanto la possibilità che esistano quegli errori è idolatria. I neocatecumenali, essendo profondamente idolatri, rifiutano subito e con tutte le loro forze anche la sola ipotesi che esistano quegli errori, e se ammettono qualcosa è solo per dire che "qualcuno non ha capito" o "qualche fratello troppo facinoroso" è andato fuori strada. Come se il Cammino fosse un dogma di fede, come Kiko e Carmen fossero persone divine.

    Per controargomentare occorre usare la ragione. Ed occorre conoscere l'argomento che si vuole confutare, ed occorrono anche quelle strane cose come onestà e trasparenza del tutto sconosciute nel Cammino. E soprattutto occorre essere disposti a cambiare idea di fronte all'evidenza: infatti "controargomentare" non significa ingannare l'interlocutore, ma significa portare -se esistono- argomenti più veri e più razionali. Puoi forse controargomentare a chi ti dice che due per due fa quattro?

    La verità è più grande di noi tutti, e perciò merita di essere conosciuta, rispettata, fatta conoscere, fatta propria.

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  41. Signora, mi scusi, ma davvero lei imputa a questo blog i problemi di incomunicabilità con suo marito quando lei stessa ammette che se non fosse stato per la malattia non avrebbe avuto modo di scoprire le profonde sofferenze che suo marito si portava dentro? Davvero viene qui a parlarci dei doni ricevuti in cammino come la preghiera e il Rosario che la stanno sostenendo in questo momento mentre contempla la possibilità di sciogliere il suo matrimonio? A me pare che la sua confusione spirituale in questo momento sia tanta, e il meglio che posso augurarle è che presto lei riesca a individuare i veri colpevoli di questa confusione nonché dei suoi problemi coniugali e una volta fatto ciò possa affrancarsene definitivamente dando così una nuova possibilità alla sua Fede e al suo matrimonio. Davvero, glie lo auguro di cuore!

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  42. Mi dispiace molto per la tua malattia. Come saprai non è una parola di Dio per te ma può comunque essere un'occasione per rivedere le tue convinzioni o posizioni.
    I problemi di una coppia non nascono da un giorno all'altro ma vengono da anni di accumulo di altri problemi irrisoti che si accumulano uno sull'altro.
    Tu stessa riconosci dei problemi nel cammino: farisaismo, durezza, chiusura, incapacità di capire i problemi altrui, fazioni, impegni pesanti, obblighi assurdi.
    E anche attribuisci al cammino delle cose positive, ovvero preghiera, messa, rosario, letture cattoliche.
    Ebbene non ti rendi conto che tutto ciò che hai visto di buono NON è proprio del cammino, e tutto ciò che hai visto di cattivo è precisamente TIPICO del cammino?
    Non riesci a trarre da sola una conclusione logica sull'origine del tuo problema?

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  43. Tripudio ha detto… “È come se i neocatecumenali (quelli convinti, non quelli che considerano ancora come una possibilità concreta - seppur remota - quella di abbandonare il Cammino) fossero effettivamente posseduti.”

    L’impressione infatti è che il Cammino abitui gli adepti a provare, nella Fede, dei sentimenti di entusiasmo, oblìo ed abbandono che alla Fede stanno come l’innamoramento ormonale sta all’amore. Suggestioni, impressioni, e tanto, tanto disordine prendono piede non solo nell'animo di persone affettivamente voraci o viziate ma anche in quello di persone di buona volontà ed altruiste. Un danno inestimabile in ogni caso.

    La dottrina del Cammino getta discredito sull’amore “programmatico” come stile di vita, cioè su quella disposizione continuativa della volontà per cui la persona si interroga sul principio primo, il fine ultimo, i mezzi e le cause delle proprie azioni, per poi agire con coerenza e fedeltà alla legge di Dio. Questo tipo di amore volontario e ben-educato, invece, viene ripetutamente ridicolizzato e buttato nel cassonetto differenziato dell’ ”ipocrisia borghese” secondo Kiko e Carmen (due noti esponenti del proletariato spagnolo).

    Uno dei pilastri della dottrina del Cammino, infatti, è l'esasperazione truffaldina del dato di fatto, di per sé non falso, che generalmente l'uomo non ha piena coscienza del proprio peccato. Le persone però vengono abituate a pensare che non valga neppure la pena di esercitare volontà e ragione in coerenza con le migliori inclinazioni del proprio cuore. O addirittura che questo esercizio sarebbe una sfida arrogante contro un "Dio che ci vuole nel peccato per manifestare la sua potenza".

    È qualcun altro, e sono in tanti, che ci vogliono peccatori e circoncisi nella mente per manifestare la loro potenza, non Dio.

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  44. @Anonimo 17/09; 17:19

    E’ nato prima il blog o il cammino?

    Dici di tuo marito: “anche grazie a voi, ora non si sente più solo, isolato e si ritrova perfettamente in molto di quanto viene raccontato e testimoniato. Ovviamente, questo oggi si sta traducendo in una forte incapacità di tollerare quasi tutto ciò che avviene nel Cammino e in Comunità”

    ‘Ovviamente’ ? Non è mica tanto ovvio sai…

    Cioè tuo marito, che tu definisci “persona molto più intelligente di me” (essendo tu studiosa di letteratura storia e filosofia ecc.) un bel giorno legge qualcosa su internet e da quel momento non riesce più a tollerare ciò che avviene nella comunità del cammino neocatecumenale! Ad essere superstiziosi sembrerebbe gli sia stato fatto un maleficio! (o beneficio a seconda dei punti di vista).

    Non pensi, tu che anche sei persona intelligente, che sia più ‘ovvio’ il contrario? Cioè che non riuscendo più a tollerare la vita in comunità, avendo visto e letto questo blog, vi abbia semplicemente trovato una CONFERMA ai motivi della sua intollerabilità al cammino NC ?

    Vorrei farti altre domande, ma se nella tua condizione di grave malattia ti senti troppo provata per rispondere, non preoccuparti, ignorale pure, tanto ci sono abituata a fare domande a cui voi neocatecumenali, malati o sani, non rispondete …

    Ti chiedo: come hai fatto in questi “praticamente 40 anni” a CONCILIARE le “tante cose belle, bellissime” con i “tanti fariseismi e tanta durezza” ? Dei fariseismi e durezza non c’è bisogno ne parli, li conosco bene, ma delle cose belle-bellissime potresti fare qualche esempio? Per dare gloria a Dio.

    Qualche esempio te lo chiedo anche riguardo alle “tante esperienze forti di Provvidenza” sempre per dare gloria a Dio. Per te non sono cose troppo personali da raccontare in un blog vero? D’altra parte chissà quante volte avrai reso queste (e altre) testimonianze in pubblico, durante annunci, redditio, missioni ..

    Poi ti chiedo: quando parli di “tante esperienze di moralismi soprattutto all’interno della comunità” perché specifichi “da parte dei fratelli” ? Chi altro c’è in comunità? Vuoi forse sottolineare che solo i fratelli hanno sbagliato a comportarsi così e invece gli innocenti CATECHISTI non vi hanno mai dato l’esempio di un simile comportamento? Ma allora scusa i “criteri e schemi che spesso rendono addirittura insensibili” chi ve li ha insegnati ? Li avete ideati da voi stessi all’interno della vostra comunità?
    Ti risulta che anche nelle altre comunità della tua parrocchia ci si adegui agli stessi criteri e schemi comportamentali? Penso proprio di sì, allora non ti sembra ovvio che siano stati i CATECHISTI ad imporre questi schemi?
    Inoltre sai che, dalle testimonianze di persone da un capo all’altro dell’Italia e anche dall’estero, risulta che gli stessi schemi sono in vigore in TUTTE le comunità NC?
    A questo punto, non so tu, ma il tuo molto intelligente marito avrà ritenuto OVVIO che sia stato Kiko ad ordinare a TUTTI i suoi ‘catechisti’ nel mondo di applicare questi schemi.

    Altra domanda: hai detto ai tuoi CATECHISTI (e a tuo marito) che leggi la vita dei Santi e anche gli scritti di don Giussani? E hai mai occasione di parlare con loro (e con tuo marito) del contenuto di questi scritti? Chiedere loro cosa ne pensano se li hanno letti (e invitarli a leggerli, sia loro, che tuo marito) per poter dialogare ed essere maggiormente in comunione con te, che nella tua condizione trai conforto da queste letture?

    Ad esempio, cosa ne pensate, tu e i tuoi CATECHISTI dell’affermazione
    “L’uomo affronta la realtà con la ragione. La ragione è ciò che ci definisce come uomini. Perciò dobbiamo avere la passione della RAGIONEVOLEZZA” , contenuta nell’introduzione de “Il senso religioso” di don Giussani?;

    CONTINUA

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  45. CONTINUA

    L’intero libro è pieno di riflessioni e ragionamenti di fede che per me sono di grandissimo aiuto nel districarmi in una situazione complicata .. è così anche per te?

    Ne cito altri 3 o quattro perché sono proprio interessanti e magari ti potrebbe essere ancora più utile ( per piangere di commozione) dialogare di questo con i tuoi CATECHISTI, nello specifico, di come tali concetti che tu ammiri vengano realizzati nell’insegnamento e nella vita della comunità neocatecumenale.

    “per un’indagine seria su qualsiasi avvenimento o ‘cosa’, occorre REALISMO … non privilegiare uno SCHEMA che si abbia già presente alla mente rispetto alla osservazione intera, appassionata, insistente del fatto, dell’avvenimento reale.
    Sant’Agostino (questo dovrebbe essere il tuo pane!) …. afferma ‘io cerco per sapere qualcosa, non per pensarla” (Cap.1 par.2 stesso libro)

    – praticamente come fanno i CATECHISTI neocatecumenali: osservano la situazione reale delle persone che formano una comunità, tengono conto delle loro esigenze e caratteristiche specifiche, diverse da quelle di un’altra comunità e solo dopo, con la sincera passione di fare ciò che è meglio per loro, presentano una modalità di svolgimento degli incontri che non è per niente uno schema deciso preventivamente a tavolino. E’ COSÌ CHE FANNO?

    (Cap.1 par.3 ) “L’esperienza implica una valutazione .. dopo aver condotto un’indagine esistenziale è necessario saper emettere un giudizio a proposito dei risultati di tale indagine su noi stessi..
    Senza una capacità di valutazione infatti l’uomo non può fare alcuna esperienza … L’esperienza coincide, certo, col ‘provare’ qualcosa, ma soprattutto coincide col GIUDIZIO dato su quel che si prova. La persona è innanzittutto consapevolezza. .. Ciò che caratterizza l’esperienza è il CAPIRE una cosa, lo scoprirne il SENSO.”

    – immagino che tu, cha ami tanto stare in comunità e contemporaneamente ami questi scritti , apprezzerai il fatto che i CATECHISTI ogni volta che ‘suggeriscono’ di fare qualcosa ne spiegano sempre il senso e rispondono alle vostre domande perché possiate capire il motivo di quello che fate ed acquisiate così la consapevolezza che è propria dell’uomo che si sente figlio di Dio. Ed anche per le ‘esperienze’ che vi invitano a fare vi raccomandano di ragionarci sopra per capirne il significato, senza suggerirvi ovviamente alcun tipo di risposta. E’ COSI’ CHE FANNO ?

    (Cap.2 par.1) “ La ragionevolezza è esigenza strutturale dell’uomo. .. nell’esperienza il ‘ragionevole’ .. appare tale quando l’atteggiamento dell’uomo si palesa con delle ragioni adeguate … (par3) La capacità di dimostrare è un aspetto della ragionevolezza”
    (par.5) “Che cos’è la fede? E’ aderire a quello che afferma un altro. Ciò può essere IRRAGIONEVOLE , se NON ci sono MOTIVI ADEGUATI; è RAGIONEVOLE se ci sono”

    – Piena di stupore mi rallegro con te che sei riuscita a trovare la fede nel cammino neocatecumenale, ciò significa che di ogni argomento di cui ti hanno parlato nelle catechesi e di ogni ordine (oh scusa .. volevo dire di ogni proposta del tipo “se vuoi fai ..”) che ti hanno dato e di ogni gesto a cui ti hanno obbligata (volevo dire.. ‘invitata nella libertà a fare’ .. chissà perche mi escono certe parole! .. e dopo naturalmente aver con carità risposto ad ogni tuo dubbio o domanda), ti hanno dato delle adeguate motivazioni che tu, con la precedente consapevolezza di te e capacità di discernere già in precedenza raggiunta (come si diceva prima) hai giudicato perfettamente ragionevoli.
    E' COSI' CHE E' SUCCESSO?

    CONTINUA

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  46. CONTINUA

    Mi sono dilungata su questi scritti perchè quando una persona mi dice che piange di commozione leggendoli e lo stesso è successo anche a me , ho l’ingenua speranza che possano essere motivo di condivisione …. Questa condivisione non ha alcuna importanza di farla con una sconosciuta su internet, potrebbe però avere un’importanza enorme di farla con tuo marito.

    In realtà ne hai nominate tante di cose che potrebbero essere tutte condivise con tuo marito (preghiera, rosario, Messa quotidiana, lettura vita dei Santi, parola di Vita di Chiara Lubich, scritti di Giussani ,.. tua malattia col suo starti sempre vicino ) non dovrebbe avere nulla da obiettare visto che sono tutte cose che non c’entrano col cammino giusto?
    Oppure tuo marito è andato anche a leggere un blog che critica don Giussani e Sant’Agostino e da quel momento non tollera più neanche loro?

    Questo libro che ho citato (che è il biglietto da visita di don Giussani) mi fa venire in mente di suggerirvi una cosa:

    perché non “spegnete” SIA il blog SIA il cammino neocatecumenale e aprite “Il senso religioso”?

    Lo leggete singolarmente e poi ne parlate insieme? Nessun cammino e nessun 'anti-cammino', solo TU e tuo MARITO e GESU’ nei Sacramenti.

    Ti faccio notare che nel tuo intervento per ben 4 VOLTE hai sostenuto che la lettura del blog sta allontanando tuo marito da te , ma neanche 1 VOLTA dici che sia stato il cammino neocatecumenale ad allontanarlo da te, a meno che TU non ti IDENTIFICHI con il CAMMINO .. perché l’unica cosa che dici a proposito è che tuo marito ha tanto sofferto nel cammino che ora non lo tollera più.

    Ripeto : è il cammino che non tollera più, NON te!

    Perché mai il matrimonio dovrebbe spezzarsi a meno che non sia tu stessa a volerlo? Ma quali termini di scioglimento del matrimonio? Lo hai forse obbligato con la minaccia delle armi o altri ricatti a sposarti? Averlo convinto a venire alle catechesi non è motivo di scioglimento di matrimonio, è solo un gesto d'amore da parte sua nei tuoi confronti aver accettato.

    Hai detto: “Eppure, mio marito, santo, mi è stato accanto, sempre, accompagnandomi.”
    E perché mai questo sant’uomo che ti è stato accanto 25 anni e ti assiste nella tua malattia dovrebbe abbandonarti?

    Per il fatto che tu non vuoi abbandonare il cammino neocatecumenale? E non c’è abituato? Non ha finora accettato questa tua scelta, lasciandoti libera di frequentarlo?

    Hai così poca fiducia nella capacità del tuo intelligente marito di comprendere che il Sacramento del matrimonio è più importante dell’appartenenza ad un gruppo religioso? O sei invece tu a ritenere l’appartenenza al cammino SUPERIORE al Sacramento?

    Se lo ritenessi utile ti racconterei la mia esperienza con mio marito .. ma non lo ritengo utile affatto nel contesto così ambiguo che hai presentato col tuo racconto (davvero, come già ti ha risposto qualcuno, hai le idee un po’ confuse) perché io conosco bene la sofferenza che deriva dall’incomunicabilità e dall’allontanamento spirituale col proprio coniuge e ti dico solo che quando speravo di evitare il disgregarsi del mio matrimonio non avevo nessun “blog” a darmi ‘forza’ (che forza poi tu intendi io non l’ho capito) , non avevo attorno persone che mi parlassero negativamente del cammino , avevo solo la mia RAGIONE, la mia ESPERIENZA nel senso che la definisce Giussani e la mia COSCIENZA e ad essa ho ubbidito, perché è lì che ho inteso la Volontà del Signore.

    Roberta

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  47. Una parola ancora desidero dire sui movimenti ecclesiali approvati dalla Sede Apostolica. Con il loro impulso evangelizzatore e di testimonianza, essi possono essere di aiuto nel servizio pastorale e nella missio ad gentes. Negli ultimi decenni, infatti, lo Spirito Santo ha suscitato e suscita nella Chiesa uomini e donne che intendono, con la loro partecipazione, vivificare il mondo in cui operano, e non di rado, coinvolgendo sacerdoti e religiosi, anch’essi membri di quel Popolo che Dio chiama a vivere pienamente la propria missionarietà. Tali realtà contribuiscono all’opera di evangelizzazione; come Vescovi siamo chiamati a conoscere e accompagnare i carismi di cui sono portatrici e a renderle partecipi della nostra opera nel contesto dell’integrazione pastorale.

    Dal discorso di PAPA FRANCESCO alla chiesa in Giappone....

    Quando si parla di questo si intende CNC e Rns CL ......

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  48. Anonimo 18/09; 11:58

    cita un brano della seguente:

    Lettera del Santo Padre Francesco ai Vescovi del Giappone
    in occasione della visita pastorale del Cardinale Fernando Filoni,
    prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli
    dal Vaticano, 14 settembre 2017 - Festa dell'Esaltazione della S.Croce
    --------------

    nel passo in cui tratta dei movimenti ecclesiali approvati dalla Sede Apostolica.

    Vorrei sottolineare il seguente concetto in essa espresso:

    " .. essi (i movimenti) POSSONO essere di AIUTO nel servizio pastorale e nella missio ad gentes. Tali realtà contribuiscono all'opera di evangelizzazione; come Vescovi siamo chiamati a CONOSCERE e accompagnare i carismi di cui sono portatrici e a renderle partecipi della nostra opera nel contesto dell'INTEGRAZIONE pastorale.

    "POSSONO essere d'aiuto" significa che d'aiuto lo sono o non lo sono a seconda di quello che fanno, cioè se soddisfano alle condizioni dette, di essere "uomini e donne che intendono, con la loro partecipazione, vivificare il mondo in cui operano", ma se la loro INTENZIONE fosse un'altra, come quella di fare proselitismo per la loro particolare aggregazione ecclesiale, allora non "contribuiscono" per niente "all'opera di evangelizzazione".

    Questo concetto era già molto chiaro 6 anni fa ai Vescovi tutti del Giappone che si erano appunto sentiti "chiamati a conoscere" la realtà NC e a farla conoscere ai propri sacerdoti e fedeli. Dimostrando così di avere molto a cuore le persone loro affidate e il loro compito, in quanto Vescovi, di favorire "l'integrazione pastorale" delle varie realtà nelle loro diocesi.

    A riguardo, ho letto le seguenti lettere di due di loro, in cui appare evidente questo loro "cuore" di Pastori a imitazione di Gesù.

    Consiglio di leggerle a chi, come me, a volte si demoralizza un po' per l'atteggiamento troppo condiscendente che certi altri Pastori hanno nei riguardi dei NC. Sono parole che danno speranza, perchè finchè sento dei vescovi, dei sacerdoti, parlare così mi viene da dire che essi sono Gesù in mezzo a noi.
    CONTINUA

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  49. CONTINUA

    Non si tratta di affermazioni che vanno bene solo per la Chiesa del Giappone, perchè la Chiesa è appunto Cattolica, cioè universale e la situazione che descrivono possiamo verificare che vale anche nelle altre parti del mondo; ed in ogni caso è il metodo ad essere universale: ogni Vescovo deve guardare alla realtà che lo circonda e fare quanto è più adatto per i bisogni della sua gente.

    Il riferimento della pagina completa è in fondo, desidero però riportare alcuni passi, quelli che trattano più direttamente del CN, e che meglio chiariscono il significato di quella frase "possono essere d'aiuto" scritta 6 anni dopo da Papa Francesco.
    ---------------

    Dalla Lettera del vescovo di Takamatsu al clero, religiosi e fedeli della sua diocesi - Anno 2011 -

    ".. i problemi con il Cammino neocatecumenale non avvengono esclusivamente nella diocesi di Takamatsu e nella Chiesa del Giappone ..
    .. Durante l'incontro a Roma .. noi abbiamo sottolineato che il fatto che il Cammino neocatecumenale sia stato approvato a Roma non implicava automaticamente che una diocesi dovesse accettarne la presenza sul proprio territorio. Abbiamo anche sottolineato il fatto che la persona più adatta a comprendere al meglio la situazione della Chiesa locale è il vescovo e che ogni decisione presa a Roma deve iniziare con una discussione con gli ordinari locali.
    .... Mi aspettavo che i membri del Cammino neocatecumenale comprendessero da soli l'opportunità di dare prova di autodisciplina nelle loro attività. Ma visto che ormai il problema ha preso una dimensione internazionale non posso più aspettare.
    Ritornato da Roma, ho preso coscienza del fatto che avevo l'obbligo di rivolgermi ai fedeli della mia diocesi.
    .... Non è ammissibile che un organizzazione o un movimento facciano ricorso a ogni mezzo che è in loro potere per impedire al vescovo di agire nella propria diocesi.
    .... La situazione non consente a nessuno di privilegiare gli interessi di un gruppo ma piuttosto chiede che si rifletta su come ciascuno può mettersi a servizio della diocesi."


    Dalla Lettera dell'Arcivescovo di Tokio - Anno 2011

    "Negli ultimi vent'anni , la Conferenza dei vescovi cattolici giapponesi ha speso molto tempo ed energia sui problemi che riguardano il Cammino neocatecumenale.
    Con nostro grande disappunto questi sforzi non hanno migliorato la situazione.
    ....La Chiesa in Giappone è una piccola minoranza che rappresenta appena lo 0.3% della popolazione e io sono profondamente rattristato nel vedere le divisioni, i conflitti e il caos che sono seguiti all'arrivo del Cammino tra noi."
    ----------
    Testo completo:

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=10&ved=0ahUKEwjS86byzq7WAhVIORoKHfynBXUQFghKMAk&url=http%3A%2F%2Fwww.dehoniane.it%3A9080%2Fkomodo%2Ftrunk%2Fwebapp%2Fweb%2Ffiles%2Friviste%2Farchivio%2F02%2F201103112.pdf&usg=AFQjCNF044fhdGaxb6jiOPiLzAgmzaU8Qw

    Roberta

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  50. Innanzitutto la lettera parla di movimenti ecclesiali in genere e come ha evidenziato Roberta, si sottolinea che i movimenti "possono" essere d'aiuto, quindi potrebbero anche non esserlo. Poi li invita i Vescovi ad "accompagnare" tali movimenti, non "seguire" quindi come sogna il laico Kiko, ma accompagnare, e data la funzione del Vescovo di pastore che accompagna le sue pecore, direi che il Cammino come gli altri movimenti devono seguire il loro pastore, altrimenti non sono pecore ma caproni.
    Questa lettera verrà spacciata come l'ultimatum di Papa Francesco per la conquista del Giappone da parte del CNC, lo sappiamo già, ma a noi francamente pare più che altro un generico incoraggiamento e niente di più. Sui seminari parla di rigorosa formazione religiosa e spirituale, ovvero l'ovvietà considerando che si parla di futuri preti.

    Come si fa a vederci un supporto speciale di Francesco al cammino lo sa solo il neocatecumenale che viene qui tutto tronfio a segnalarci il nulla.

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  51. Nella intervista di replica del presidente dei vescovi giap, si parla chiaramente di Cnc, nella intervista il vescovo parla di contatti continui con il Vaticano al riguardo, fate voi loro volevano chiudere il cammino, il Papa è di tutt'altro avviso.

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