domenica 19 novembre 2017

Con le foglie di palma sul balcone, il neocatecumenale scaccia il faraone

Volete riconosce una abitazione neocatecumenale? Semplice, bastano due rami di palma incrociati sul balcone e sarete certi che in quella casa ci sarà una famiglia di “adulti nella fede” così composta: famiglia possibilmente numerosa, in cui gli esponenti maschi o mariti succubi, in uno scatto di originalità, imitano il loro idolo Kiko nel look da sagrestano sfigato vestito di nero, con relativa barbetta o pizzetto “brevettato by Kiko”. Se poi il catecumeno maschio è un fanatico, fumerà sigari e cercherà di farsi stempiare i capelli, ad imitazione di Kiko, in odor di obesità.

La calvizie incipiente è molto apprezzata nel cammino, è simbolo virile e sintomo di passione religiosa tra giovani e meno giovani, che si sentono idealmente vicini al loro guru spagnolo, tanto da perdere anche i capelli per lui. Se il cristiano di 2000 anni fa non dovesse riuscire in queste trasformazioni antropomorfe, ci sarà la fidanzata e moglie obbligatoria ad instradarlo sulla retta via della trasformazione, a ricordargli i suoi doveri di uomo prono al Cammino, pronto a stempiare per sentire la sua anima volare, lodando Kiko.

Non sottovalutiamo le donne del cammino, perfette imitatrici nei pensieri e nelle parole di Santa SanCarmen SanHernàndez, possibilmente pure nella acconciature e nel caratterino agghiacciante da millantatrice seriale. Se gli “uomini” del Cammino fumano il sigaro ad imitazione virile di Kiko, le donne e ragazze preferiscono imitare il tabagismo di Carmen. Senza il Cammino, i tabaccai avrebbero vita dura.

Tornando alla verdura esposta all’esterno delle abitazioni neocatecumenali, possiamo affermare che i rami di palma sul balcone o sul pianerottolo indicano una coppia che ha concluso una delle ultime tappe del Monopoli del Cammino: la “Redditio”, sigla altisonante per coppie invecchiate all’interno del cammino, come le stesse foglie secche da loro esposte, per cui, cari testimoni di geova, siete stati avvisati, state lontani!

I suddetti rami di palma li ammiriamo in ogni città dove è presente il Cammino, come un avviso naviganti e magari per scacciare o tenere lontani quei faraoni che – nel gergo ebraico/catto/kikiano – non condividono i loro rituali, usi, costumi & balletti girotondi, comprese le tuniche bianche, le sedie di plexiglass e merchandising “made in Cammino”, indispensabile per essere un vero cristiano.

Anche le palme secche e avvizzite, rientrano nel merchandising a ad alto tasso di proselitismo vegetale, che il vero catecumenale dovrebbe sfoggiare, assieme al sigaro, alle barbe da profeta, alle calvizie incipienti e alla immancabile obesità causata da una vita di àgape (cene neuro-catecumenali).

Avviso ai cristiani di 2000 anni fa: perlomeno, cambiate le palme sul balcone, gli esemplari secchi vanno direttamente nei bidoni della raccolta differenziata, nella sezione “Umido”.
(da: Uomo Libero)




45 commenti:

  1. All'articolo di oggi, a firma Uomo Libero, andrebbero aggiunte solo un paio di cose.

    La prima è che quelle probabilmente sono palme benedette, per cui andrebbero non gettate tra i rifiuti ma bruciate.

    La seconda è che i kikos, per affermare la loro appartenenza al club di Kiko, adoperano oggetti benedetti. Per loro infatti tutto è strumentale alle esigenze propagandistiche del Cammino. «Ehi, qui abita un gruppo di kikolatri!», gridano quelle palme benedette, «perciò adesso -domenica mattina- anziché andare a Messa in parrocchia restiamo in casa a celebrare la pagliacciata delle Lodi a Kiko».

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  2. Queste palme così esposte mi ricordano il battaglione verde in marcia in processione che nella propria mente sente risuonare il canto kikiano tratto da Apocalisse "Chi sono, da dove vengono? Sono quelli che vengono dalla gran tribolazione".
    Quelle palme da martiri borghesi della fede seccano e vengono attaccate alle ringhiere dei balconi, a riempirsi della polvere e dello smog cittadino, mentre gli umili ramoscelli d'ulivo, in casa, stanno vicino al crocifisso, sotto il quadretto della Madonna, nel cuore della famiglia ad effondere la propria benedizione.
    Mi pare quasi un simbolo della differenza fra la fede esibita e quella vissuta. Fermo restando che credo e spero che, le stesse famiglie delle palme alte sui balconi, abbiano l'umile ulivo benedetto dentro di sé.
    Grazie a Uomo Libero per il servizio fotografico 😉.

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  3. nel cuore della famiglia ad effondere la propria benedizione......
    Assieme al ferro di cavallo e le corna

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  4. Certi commenti sono sconcertanti.
    Spero vengano da perfetti atei, non da perfetti neocatecumenali che credono che tutto ciò che si trova nella Chiesa non rimaneggiato dalla nuova estetica neocat, sia assimilabile alla superstizione ed alla religiosità naturale.
    Se provenienti da un neocatecumenale, sono parole che fanno capire quanto il cammino NON abbia lo scopo di riavvicinare alla Chiesa ma allontani da essa.

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  5. Anche gli atei hanno la loro religione perché, se l'uomo è libero, tutto diventa una scelta che manifesta un credere o, quanto meno, uno scommettere in qualcosa.
    Qualcuno ha detto che chi non adora Dio, adora qualche bestia. Meglio Dio.

    Riguardo al CAMMINO, temo che quanto riportato in questo post, per quanto possa sembrare ridicolo, è assolutamente vero.
    Lo dico per chi, passando da queste parti senza conoscere bene l'oggetto delle discussioni di questo blog, possa credere si stia esagerando un po'.
    Assicuro che non si tratta di una caricatura: a parte il tono divertente dell'esposizione, è tutto assurdamente vero.
    I camminanti duri e puri scimmiottano Kiko in tutto e per tutto. E non solo i diciottenni, ma anche i cinquantenni!!!

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  6. Ma perché espongono le palme fuori casa, è un vezzo o un gesto raccomandato dai catechisti e carico di qualche significato? O con "scacciare il faraone" fate riferimento al sangue d'agnello sulle porte degli ebrei, che precede l'esodo?
    All'occhio non allenato queste palme sembreranno un souvenir di un viaggio a Bali di qualche tempo addietro, non è evidente la "testimonianza", se di questo si tratta.

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  7. Proprio ieri davanti ad un portone con la palma rinsecchita dei neocatacombali mi chiedevo se mai si sarebbe discusso di questo cadget su questo blog

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  8. Scongiuro presente alla parete della porta d'uscita del mio cattloicissimo medico curante anni fa.
    (a memoria)

    Chi vo' male
    a chesta casa
    a da crepà
    prima che trase

    Semplice eloquente e magari pure efficace

    Anonimo

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  9. Pietro ndc, direi soprattutto gli ultra cinquantenniche, prima (come Kiko) indossavano l'eskimo verde alla Guccini, oggi tutti neri da sagrestani sfigati;)

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  10. "Quelle palme da martiri borghesi della fede seccano e vengono attaccate alle ringhiere dei balconi, a riempirsi della polvere e dello smog cittadino, mentre gli umili ramoscelli d'ulivo, in casa, stanno vicino al crocifisso, sotto il quadretto della Madonna, nel cuore della famiglia ad effondere la propria benedizione."
    ---
    Vero Valentina, è la tentata supremazia della fede adulta
    sulla religiosità naturale, che poi e popolare ed interclassista.

    Un paio di anni fa, ho assistito alla processione dilla Domenica delle Palme di Santa Maria Goretti in Roma: davanti a
    tutti l'"amba aradam"NC, comprensivo di personale parapresbiterale; a seguire
    i camminanti con le palme vere e rigorosamente con la puzza sotto al naso.
    In ultimi a seguire, il popolo religioso naturale dotato dell'umile ma fortissimo ulivo, platealemte discriminati dall'evento, in quanto non potevano neanche cantare, tutte le canzoni, erano infatti Kike.

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  11. @Pietro(non del cammino)
    "I camminanti duri e puri scimmiottano Kiko in tutto e per tutto. E non solo i diciottenni, ma anche i cinquantenni!!!"
    ---
    Infatti,
    in tutti i regimi dittatoriali accade.

    Durante il fascismo,
    capi, capetti ed altro, oltre agli atteggiamenti e l'oratoria, imitavano il duce anche nella morfologia dialettale: Lui, non sapendo pronunciare la parola fascismo, pronunciava "fasismo"; e tutti appresso!

    Come i Neocatecumenali del resto, che
    "gli si secca a tutti la lingua"!

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  12. Il pezzo sul tabagismo e la calvizie mi sembrano una caduta di stile e ve lo scrivo per segnalarvelo, che il vostro orrore non si tramuti mai in disprezzo, questo deve essere importante. Per il resto concordo con quanto detto sui robottini neokatekikocomunisti.

    Mettono le palme in quel modo come scabro ricordo del sangue dell'agnello pasquale pre cristiano. E' puramente un non senso sia per il simbolo della palma in sè ossia segno di un altro tipo di vittoria sia per la non correlazione esistente.

    DAVIDE TROIANO

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  13. Mettono le palme in quel modo come scabro ricordo del sangue dell'agnello pasquale pre cristiano. E' puramente un non senso sia per il simbolo della palma in sè ossia segno di un altro tipo di vittoria sia per la non correlazione esistente.

    DAVIDE TROIANO

    Sarà un limire mio ma non ho capito il senso della frase
    Anonimo

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  14. Dorothea e Davide Troiano
    A noi hanno detto che vanno messe fuori come segno della presenza di un cristiano che ha fatto pubblicamente la professione di Fede, un "martire" perché questo è il segno della palma, un "testimone".

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  15. DAVIDE TROIANO, da che parte stai?
    Nel Cammino o stai completamente dentro, o stai completamente fuori.

    Ogni tanto
    qui, arriva qualcuno che vuole accreditarsi per le mezze misure; diffidare sempre di questi ultimi.
    È una perdita di tempo.
    ---

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  16. In che senso "caduta di stile"?

    Gli adepti del santone si comportano come lui - imitandone la barbetta, l'abbigliamento, il tabagismo e perfino «ham ham scusate me se seccata la gola» - dimostrando con ciò stesso la loro perfetta kikolatria (invece di imitare Cristo imitano Kiko - per di più nei suoi aspetti più imbecilli), proprio come l'esporre le palme al balcone. Che perciò merita di esser fatto notare.

    Quello che diceva Ruben è descritto nell'articolo sulle «Palme Alte Neocatecumenali», mentre la pagina facebook Shemà Catecumenos nel frattempo ha fatto opportunamente sparire le foto (alcune delle quali già ripubblicate più volte su questo blog). Prima se ne vantano sui social network e poi fanno sparire tutto (qualche supercatechistone gliel'avrà fatta pagare cara).

    Segnalo intanto un articolo di Danilo Quinto su p. Zoffoli oggi su Chiesa e postconcilio. L'autore fu letteralmente "licenziato con un SMS" dalla donabbondiesca agenzia SIR (Servizio Informazione Religiosa): guai a chi non si piega alle mode clericali del momento.

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  17. @ Davide
    Nemmeno io ho capito. Ci leggi una tau in una delle sue forme ebraiche, tu? Oppure ti è stato riferito?
    Per il resto hai ragione: le palme nel cristianesimo sono un simbolo di Resurrezione (Ap 7,9). Non nell'ingresso in Gerusalemme, dove chi seguiva Gesù aveva inteso male la sua messianicità. Là vanno intese come segno di giubilo per il figlio di David che si apprestava a prendere il potere terreno dopo aver resuscitato Lazzaro. Credo che i neocat abbiano fatto un po' di confusione con la festa della Capanne, dove effettivamente si agitavano palme come segno di gioia mentre il sacerdote si apprestava al sacrificio. In Giovanni, però, questo avviene prima della Pasqua.

    Per il resto, così è nel CNC: i simbolismi sono mistificati oppure creati, allo scopo di distinguere i camminanti dai cristianucci della domenica e neocat da neocat in funzione del grado iniziatico raggiunto.

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  18. P.S.
    Ora ho letto Fides. Credo proprio che abbia ragione lui.

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  19. Si, l'esposizione delle palme è obbligatoria. Anche io le avevo appese fuori della porta. La raccomandazione era più o meno questa: che la palma stia nel posto più in vista della casa, possibilmente al balcone così che chi la vede sappia che lì c'è una famiglia cristiana. Le palme vengono bruciate a Pasqua, ma nella ex Parrocchia dove andavo erano talmente tante che dubito potessero essere bruciate tutte.
    Chi non le appendeva rischiava seriamente di essere cazziato dai catechisti

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  20. "Chi non le appendeva rischiava seriamente di essere cazziato dai catechisti"
    ---
    Bene,
    siamo praticamente al feticismo ed alla superstizione;
    spesso stando seduto su una panchina in piazza Ledro a Roma, alzo lo sguardo, vedo le palme e, per ogni evenienza recito un Ave Maria a Sant'Antonio.

    Anche il condonimo di piazza Ledro, che tra l'altro neppure sa chi sono, ha bisogno della religiosità naturale, anche da chi non la pensa come lui,
    a noi, costa veramente poco, con serenità d'animo e con la consapevolezza di aver agito per il meglio.

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  21. Io sono completamente fuori ma mi sembra inutile fare delle ironie di quel tipo. Tutto qua, ed ecco quella che PER ME è una caduta di stile.Che poi si segue pediasequamente Kikolone è abbastanza "normale" per una setta che deve creare robottini a suo uso e consumo...ma cosa c'entra la vita dura dei tabaccai e la calvizie io dico solo boh?????

    Quel che tu hai detto Lino riguardo il tau non è propriamente corretto. Non lo fanno per quello. Di certo è come dice fides ma io ci leggo un riferimento erroneo alla pasqua precristiana. D'altronde l'apponimento consueto è quel che ne dice Beati pauperes...alla porta di casa.

    saluti

    DAVIDE TROIANO

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  22. Domande ai Neocatecumenali
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    (ad es. ad Anonimo 19/11; 13:57)

    Vorrei fare però 1 premessa.

    Sia la PALMA che il rametto d'ULIVO sono simboli importanti nella Pasqua .. molto bello e attraente x la fede è il significato di entrambi.

    Con la PALMA (da cui il nome Domenica delle p.) ci si riferisce all' ingresso di Gesù a Gerusalemme che, sebbene in sella ad un'umile asina, viene osannato come RE dalla folla che agitava appunto rami di palma (Gv12,12-15).

    Quindi si può dire che
    La PALMA è un simbolo di regalità x Chi con essa veniva acclamato, di vittoria .. e, rispetto a qlla folla di 2 mila anni fa, noi ora possiamo dire che è vittoria del bene sul peccato e della vita sulla morte.

    Inoltre si trova scritto nei Salmi:
    "il giusto fiorirà come palma"(Sl 91,13)

    cosa che ho sentito spiegare col fatto che la PALMA emette 1 germoglio anche se apparentemente la pianta è già morta ..
    da cui anche, la palma simbolo della ricompensa dei MARTIRI , secondo le parole
    dell'Apocalisse (7, 9-14):
    "..Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide e tenevano rami di palma nelle loro mani....
    Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello".

    Il ramoscello di ULIVO è più simbolo della PACE. Ed anche se questa parola, PACE, oggi tende ad essere spesso "banalizzata", "politicizzata", "strumentalizzata" .. ricordiamoci che Gesù ha detto:

    "Vi lascio la PACE, vi do la mia PACE. Non come la dà il mondo, io la do a voi." (Gv 14,27)
    e che il suo significato è quindi molto profondo.

    Nell'episodio biblico del diluvio universale, è proprio il rametto d'ULIVO, portato nel becco dalla colomba, a segnalare la Volontà di Dio di un' ALLEANZA eterna tra Lui e l'umanità:

    "Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra".
    (Gen 9,11)

    Non è forse la morte e Risurrezione di Gesù (cioè la Pasqua) il compimento REALE di questa ALLEANZA eterna prefigurata dal rametto d'ULIVO portato dalla colomba?

    Vorrei anche citare ( a sostegno del fatto che il significato di PACE non è "meno importante" di quello di VITTORIA sulla morte .. bensì sono inscindibili..)

    un passo di un articolo di 2 anni fa (scritto da 1 sacerdote -P.Soldi- su http://www.ilsussidiario.net)
    che a mio parere lo spiega bene:

    " Ecco la prima considerazione: un re che non è neanche padrone di un asinello, anch’esso chiesto in prestito. Entra in Gerusalemme un re povero tra i poveri. La folla che gli va incontro è fatta di gente comune che da tempo attendeva il Messia.. Erano poveri non solo materialmente, ma poveri nello spirito...
    Un re senza armi...
    Con quell’ingresso in Gerusalemme, Gesù portò a compimento la profezia:
    "Farai sparire i carri da Efraim, l’arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la PACE alle genti" (Zac. 9,10).

    Gesù non entra su un carro blindato scortato dalle guardie del corpo.

    CONTINUA


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  23. E dire che nella mia regione esporre la palma grande nel portone di casa vuol dire che li si vende vino. Per lo più sono piccoli produttori di "spirito ".
    Che voglia dire qualcosa 😄

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  24. CONTINUA

    Il mite e disarmato Gesù vincerà con una sola arma che alla fine trionferà sulla violenza, sul male, sull’odio: la sua Croce.

    Le bandiere nere issate su alcuni campanili delle chiese, le croci abbattute non ci fanno dimenticare quello che è scritto sull’obelisco in piazza san Pietro:
    vicit leo de tribu Juda.
    Beati i poveri, beati gli operatori di PACE! Con il perdono e con la riconciliazione entra nei nostri cuori la PACE vera.

    Il giorno delle palme è l’Annuncio della universalità della Chiesa...
    Nelle più umili capanne, nelle campagne, nelle grandi città, nelle splendide cattedrali si raccoglie un popolo universale che è quello della gente che va a messa magari una volta all’anno.
    Colui che è venuto è Colui che sempre deve venire e porterà la PACE in questo mondo frantumato."

    Scusate se la premessa è stata 1 po' lunga ma mi premeva sottolineare che per la Chiesa, nella Domenica delle Palme, NON c'è differenza di significato tra rami di PALMA e rami d'ULIVO.
    Se mi sbaglio, chi sa mi corregga .. (inoltre, con 1 po' di buon senso, dipenderà anche da quello che c'è nel luogo geografico dove uno si trova no?) .

    Allora vorrei domandare ai NC:

    -perché durante la processione solo alcuni tra i fedeli (e cioè solo voi) tengono in mano rami di palma mentre gli altri (la maggioranza) no?

    -qual'è la differenza tra i due gruppi di fedeli?

    -non sarebbe più significativo se solo i sacerdoti o magari solo il sacerdote che presiede prendesse in mano 1 ramo di PALMA , ben visibile da tutti e tutti i fedeli l'ulivo, dopo aver benedetto l'uno e gli altri ?

    -perché non portate la palma benedetta all'INTERNO delle vostre abitazioni, ma la collocate sulla parete ESTERNA?

    -Il rametto d'ulivo che ho portato a casa nella Pasqua scorsa, certo non più fresco, è però ancora VERDE e oltre al simbolo che è, costituisce anche ornamento all'immagine sacra su cui l'ho posto; non così succede ai rami di palma, si seccano completamente ...
    Non vi sembrano, al di là del loro significato, "brutti " da vedere , sulla porta di casa?

    Grazie se qlcno vorrà rispondere.

    Roberta

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  25. 30anni

    Ruben: spesso stando seduto su una panchina in piazza Ledro a Roma, alzo lo sguardo, vedo le palme e, per ogni evenienza recito un Ave Maria a Sant'Antonio.

    Fammi indovinare; le palme di PLF ?

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  26. Roberta ha detto: "sebbene in sella ad un'umile asina"

    In realtà anche la cavalcatura riferisce la regalità di Cristo: "Il re Davide fece chiamare il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà. Costoro si presentarono al re, che disse loro: «Prendete con voi la guardia del vostro signore: fate montare Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghicon" (1Re 1,28-40). Anche il fatto che l'asinello fu chiesto in prestito ha una simile valenza: rientrava nel diritto regale di requisizione dei mezzi di trasporto. Naturalmente vale anche Zaccaria 9,9 e la questione che la cavalcatura dei re belligeranti era il cavallo.

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  27. P.S.
    Mi è saltato il verso più importante, il 34: "Ivi il sacerdote Zadòk e il profeta Natan lo ungano re d'Israele. Voi suonerete la tromba e griderete: Viva il re Salomone!"

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  28. Grazie delle precisazioni, Fides e Beati Pauperes Spiritu. La cosa che mi colpisce è che, secondo me, la prima cosa che viene in mente ai passanti davanti alle palme esposte, non è che lì vive una famiglia cristiana. Quelli che hanno visto la processione di palma & ulivo penseranno "qui ci vivono dei neocatecumenali" e tutti gli altri penseranno, o un bel niente, oppure facezie varie.
    Vista così, esporre la palma mi sembra più un gesto di fedeltà al Cammino che una testimonianza agli altri. Dove arriva il cazziatone poi, più che di fedeltà, mi pare si tratti di sottomissione. Per testimoniare la presenza di una famiglia cristiana sarebbe più efficace un festone con la scritta "Buon Santo Natale"!

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  29. Pure io credo che la palma venga esposta non per far sapere che si è cristiani, ma per vantarsi di essere Neocatecumenali.
    I Cristiani si riconoscono da quello che fanno, non da una palma fuori dalla porta (poi perchè fuori e non dentro?)
    La domenica delle palme il ramoscello d'ulivo si porta in casa proprio perchè benedetto, quando ero piccolo mi ricordo che mia madre ne metteva un rametto su ogni crocifisso o madonna che era in casa.
    Da Cristiano delle domenica e religioso naturale credo che un oggetto benedetto offra una protezione contro il maligno (come una medaglietta o un crocifisso al collo).
    Tenerlo fuori dalla casa equivale ad avere "salvezza" per tutto il palazzo ad eccezione proprio di quel' appartamento dove stanno i Neocat.
    Il demonio odia gli oggetti benedetti, e per poter agire contro Dio, devono trovarsi lontani da lui.
    Vuoi vedere che l'abolire i Santini, le preghiere di intercessione, il Rosario, tutta la religiosità naturale, qualunque immagine sacra (che non sia quella di kiko) e anche il ramoscello d'ulivo benedetto dentro casa serve proprio per dar maggior spazio d'azione all'anticristo?

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  30. @Davide,

    che problemi ti crea l'ironia?

    Non hai mai sentito dire che Nostro Signore ha il "senso dell'umorismo" .. io l'ho sperimentato diverse volte .. anche se inizialmente nn mi veniva subito tanto da ridere ...
    l'ironia mica è offesa .. Ti sei per caso offeso perché sei tabaccaio o barbiere?

    La battuta a tal proposito intende evidenziare come molti NC (in particolare i catechisti e più importanti sono più lo fanno) tendono a imitare Kiko in TUTTO: ma questo NON nei CONTENUTI che insegna, anche quello, (cosa che avrebbe perfettamente senso) bensì nelle cose ESTERIORI, cioè il modo di parlare e cantare (a volte anche pronunciando parole in spagnolo o peggio con "accento" spagnolo), i gesti mentre predica, il modo di atteggiarsi con gli interlocutori, il modo di vestirsi e gesticolare. Tutto ciò è un SEGNO DISTINTIVO e

    se tu intendevi dire "cosa c'entra questo con le palme".. È proprio questa la risposta: anche esporre le palme rientra tra questi segni distintivi.

    Ciò nn toglie che possa essere interessante il tuo paragone della palma sulla porta con il sangue sulle porte degli Ebrei pronti x la liberazione dall'Egitto ...
    Ma, insomma, una cosa non esclude l'altra!

    Questa caratteristica "dell'imitazione" è stato il punto di partenza dei dubbi e riflessioni che mi hanno poi portato ad abbandonare il CN.

    La prima volta che ascoltai e vidi Kiko dal vivo fu in 1 incontro che precedeva 1 mini-GMG (perché quell'anno era stata nelle Filippine e il Papa decise di fare 1 altro incontro coi giovani europei a Loreto '95).
    Mi lasciò 1 po' perplessa vedere Kiko prendere in mano la croce e battere l'asta x terra.
    Una volta tornati il catechista itinerante ripetendo x le sue comunità (noi) la catechesi, fece, quello stesso IDENTICO gesto.

    Questo meccanismo dell'imitazione poi, è come 1 reazione a catena. Mi spiego con 1 es.
    I nostri itineranti avevano l'abitudine, soprattuto durante le GMG, di indossare dei giubbotti da "pescatore", quelli con molte tasche (sia lui che la moglie) molto pratici x portare molte cose con sé mantenendo le mani libere.
    Ebbene un po' alla volta sempre un maggior numero di "fratelli", cominciando dai responsabili, presero l'abitudine di abbigliarsi così, anche quando nn era x niente necessario .. e lo chiamavano "il giubbotto da catechista".

    Spero di essermi spiegata, se no, vedi tu di farmi capire meglio ciò che intendevi dire.

    Roberta

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  31. Vorrei ricordarvi che la palma viene anche messa sulla bara per il funerale e viene poi seppellita insieme alla bara.

    Insomma quella palma ti segue anche da morto.

    Il problema è non è tanto il gesto ma il significato che si da' a tale gesto.

    Se si tratta come al solito di distinguersi dagli altri, sentirsi diversi perché migliori, perché si sentono adulti nella fede, allora non va bene.

    Le palme sono quindi un segno di distinzione o un segno di fede?

    Cari NC chiedetevelo: quella palma esposta, serve per dire agli altri io sono un NC, non un cristiano della domenica?

    EX-NC-???

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  32. rispondo a vari commenti da ex nc che il cammino lo ha pure terminato molti anni fa.
    Inutile girarci intorno: per un NC la palma è segno di cristino di categoria superiore! Vorrei che tutti fossero onesti nel dire che questo non è vero. Ci sono fratelli che non la mettono fuori ma guai se i catechisti venissero a saperlo. Noi la prima cosa che abbiamo fatto quando siamo usciti abbiamo tolto le palme da fuori della nostra casa, solo successivamente tutte le varie kikoicone che la arredavano. Come diceva EX NC??? vengono messe, insime alla veste bianca, sulla bara e sepolte con il fratello che ha finito il cammino ma, non solo, ogni anno, quando la domenica delle Palme vengono consegnate, i fratelli prendono anche quelle da portare in cimitero sulle tombe dei fratelli morti, dalla redditizio in sù! Insomma un segno identificativo da vivi e da morti. Senza contare quando succede che non tutta la comunità la riceve e quindi all'interno della stessa ci sono fratelli con le palme e fratelli senza. Non ti dicono di metterla fuori della porta ma in bella mostra dove si veda, ecco perchè solitamente la mettono, soprattutto nei condomini, sui balconi. In compenso i testimoni di Geova non ti suonano più il campanello.

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  33. @30anni
    "Fammi indovinare; le palme di PLF ?"
    ---
    Tu l'hai detto.

    RispondiElimina
  34. Esatto: il problema è il significato che vogliono dare a tale gesto.

    Se sulla bara avessero messo una scarpa o un ferro da stiro o una lavatrice, e avessero fra loro stabilito che quello è il simbolo dei salvati, sarebbe ugualmente una cretineria tutta interna alla setta.

    Le persone normali scelgono simboli per comunicare qualcosa (si prendano ad esempio quelli che sul portellone posteriore appioppano l'adesivo a forma di mela).

    Le persone stupide scelgono simboli che non capiscono, li usano non per ciò che significano ma solo per farsi notare dagli altri ("ehi, mondo, noi esistiamo! accorgetevi di noi!"), e tra di loro vi assegnano nuovi "significati" che conoscono solo loro. Si prendano ad esempio i ragazzini che credono di essere più "ganzi" e più "temibili" perché espongono la swastika nazista, talvolta senza nemmeno saperla disegnare nel verso giusto...

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  35. Lino io credo che essi si riferiscano malamente ad una concezione giudaizzante della santa pasqua difatti apporre le palme sulla porta non è in tal caso un solo segno identitario per me.
    Per quanto riguarda l'irronia ben venga...ma il livore no. Tutto qua

    SALUTI, DAVIDE TROIANO

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  36. Quando un idolatra è talmente stupido da venir ridicolizzato da tutte le parti, gli è facile gridare alla "persecuzione" e al "livore", proprio a causa della sua stessa stupidità.

    La fede cattolica è qualcosa di terribilmente semplice ed è adatta a qualsiasi tipo di personalità, di livello intellettuale, di sensibilità, di mentalità e culture... tant'è che le vette di santità sono accessibili persino ai bambini (poiché anche i bambini si rendono conto che la realtà è più grande di loro, la verità è più grande di loro, e che perciò hanno tutto da guadagnare adeguandosi alla verità).

    Tutto questo genera scandalo negli idolatri e ancor più negli gnostici, entrambi convinti di saper qualcosa più di te, convinti di aver accesso a qualche verità che a te deve per forza essere negata perché tu non sei iscritto al loro club.

    E quanto più tali stupide convinzioni si scontrano con la realtà, tanto più gridano alla "persecuzione" e accusano di "livore".

    Per esempio un neocatecumenale onesto si chiederebbe seriamente come mai nei canti di Kiko viene censurato il Vangelo: basterebbe la sola onestà intellettuale a sconfiggere in modo umiliante l'idolatria e le tentazioni gnostiche.

    Invece no: puntano i piedi per terra, si stracciano le vesti, cercano di sembrare il più adirati possibile e contemporaneamente candidi agnellini perseguitati, gridando: «tu giudichi!» (sottinteso: "io so cose segrete che tu non sai", dunque io neocatecumenale sono superiore a te, cristiano della domenica e religioso naturale, che non hai ancora capito niente, non sai niente, non puoi saper niente finché non te lo concedo io).

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  37. Scusate, per capire. Se la palma è simbolo di resurrezione, in alcuni mosaici è presente la fenice insime alla palma come se il simbolo animale accompagni l'omologo vegetale, mi sembra abbastanza congruente che essa accompagni il fratello nel passaggio dalla morte alla vita.
    La cassa di san Francesco aveva incise delle palme.
    Del resto in molte tradizioni dell'area è considerata sorella di Adamo in quanto fatta con il sovrappiù dell'argilla, un vegetale speciale quindi .
    Questo uso pertanto non mi fa particolare scandalo, non mi sembra detestabile ma al contrario piuttosto significativo, almeno principialmente.
    Sbaglio?
    Anonimo

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  38. @anonimo 11,21
    La palma per i nc non è "significativa" ma "identificativa" e questa differenza la puoi toccare con mano perchè basta che un fratello di comunità muoia prima di aver concluso la tappa della Redditio e sulla sua bara non vedrai certo la palma! Come non la vedi sulle bare dei comuni cristiani della domenica, ciò però non significa che non credano nella Resurrezione. Capito?

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  39. Sì, anonimo delle 11:21, sbagli, perché hai deliberatamente trascurato il punto principale: quello di esporre le palme sul balcone per ostentare l'appartenenza al club neocatecumenalista.

    Qui non stiamo parlando di cosa contiene quel simbolo, ma stiamo parlando di come viene utilizzato.

    Faccio un esempio.

    Se uno è un convinto nazista - di mentalità, cultura, ecc., magari riconoscibile come tale anche solo dal suo parlare -, non ci meraviglieremo se esibirà una spilla con la svastica sulla sua giacca, indipendentemente da quali possano essere le nostre considerazioni sul nazismo.

    Ma se un ragazzino disegna la svastica sulla copertina del quaderno di aritmetica, sullo skateboard e sul muretto del vicolo, la tua deduzione non sarà sull'efflorescenza della gioventù nazista nei tempi odierni, e nemmeno sarà un'enciclopedica considerazione sui significati delle rune gotiche, e neppure sarà la tipica serqua di farneticazioni sull'antisemitismo neonazista che mette in pericolo l'esistenza stessa dello stato di Israele.

    Dedurrai piuttosto che un ragazzino, dall'alto della sua ignoranza, della sua immaturità e del suo capriccio, avendo "capito" che la svastica è un simbolo dei cattivoni, per sentirsi superiore agli altri - o semplicemente per gridare al mondo "ehi, esisto anch'io, non ignoratemi, vi prego!" - decide di adoperare quel simbolo. E anche se ci avesse riflettuto bene prima di farlo, lo sta adoperando nei modi e nei posti meno significativi. Sta cercando di acquisire importanza scegliendo un simbolo "importante".

    Non è un caso che un'innumerevole schiera di santi è stata sempre molto alla larga da simili infantilismi e capriccetti idioti. I santi, in quanto tali, non hanno mai avuto bisogno di gridare al mondo «ehi, accorgetevi di me, esisto anch'io!» - e qualora abbiano compiuto gesti che hanno attirato l'attenzione, è sempre stato per attirarla al Signore piuttosto che a sé stessi, pronti a rinnegare sé stessi pur di guadagnare anime al Signore.

    Il dichiarare la propria appartenenza - allo scopo di far conoscere un determinato messaggio - è il prodotto di una mentalità, non l'improvvisa decisione di incollarsi qualche etichettina (verbale, scritta, o di gadget esposti sul balcone).

    Valga come esempio il fratello Virgilio che su Facebook sgridava un fratello per aver postato in anteprima "l'ultimo canto di Kiko" e sempre su Facebook si vantava del suo ultimo tatuaggio ascellare. Cioè da un lato rimarcava in modo brutale la propria appartenenza alla setta neocatecumenale (col sottinteso: "io non sono mica come te, che riveli i segreti della setta prima che vengano ufficialmente «consegnati» ai destinatari"), e dall'altro lato involontariamente testimoniava di essere un pagano come gli altri e anche più cafone degli altri (tatuaggio ascellare, perbacco! questo sì che è un vivere come «i primi cristiani delle origini cristiane dei cristiani delle origini»! che fede adulta! che gran modo di sconfiggere la bestia! che eccellente sistema per prepararsi alla liturgia del sabato sera...).

    E figurarsi quando anziché una cafonata c'è invece la Moralità Neocatecumenale che considera santi la menzogna e l'inganno pur di promuovere il prestigio e le comodità del Cammino (si veda ad esempio la catasta di porcate e di falsità anche in atti pubblici, discussi sui media, certificati in carta bollata riguardanti il seminario neocatecumenale di Guam... da parte di certi rinomati grossi supercatechistoni del Cammino).

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  40. Come non la vedi sulle bare dei comuni cristiani della domenica, ciò però non significa che non credano nella Resurrezione. Capito?
    Sulle bare dei "comuni" cristiani v'è però la corona dei giustificati ( dei Giusti in Dio) possiamo vedere una certa equivalenza nel simbolo. Per la distinzione classista tra ante post Redditio, bisognerà chiedere a loro, non entro nelle loro teste ma accetto delle logiche e teologiche spiegazioni.

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  41. Perchè ho deliberatamente trascurato? Ho solo limitato al momento del trapasso l'impiego di una congruente simbologia. Tutto il resto della filippica mi sembra superflua era già evidente l'intento esibizionitico nel post.
    Ogni simbolo può avere il suo "fascino" estetico ma apporselo, al di fuori della convinzione d'appartenenza, è semplicemente blasfemo.
    Se poi vogliamo essere sofisti, tanto perchè abbiamo toccato il tema tatuaggio, non sarà superfluo ricordate che tatuarsi era un'abitudine liturgica , ripeto liturgica, molto diffusa presso il monachesimo irlandese, con dei significati molto precisi e non certo per esibizionismo.Dubito naturalmente che a kikolandia abbiano fatto riferimento al peculiare monachesimo dell'isola di smeraldo.

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  42. "Per la distinzione classista tra ante post Redditio, bisognerà chiedere a loro, non entro nelle loro teste ma accetto delle logiche e teologiche spiegazioni."
    Anche il Credo cantato (direi urlato) dai fratelli di comunità intorno alla bara, è un "gadget" post-Redditio.
    Anche di questo non esistono spiegazioni teologiche, come pure quella della veste bianca che il defunto indossa se arrivato a fine corsa, quando la "vera" veste bianca è quella ricevuta nell'unico battesimo.
    Si tratta di simboli che "colonizzano" la cerimonia del saluto al defunto anche nel momento in cui la grande livella dovrebbe ricordare ai superstiti che non chi dice "Signore Signore" ma chi fa la volontà del Padre entrerà nel suo regno, nel momento in cui cioè è chiaro che nulla di tutte le masserizie e dei gadget che abbiamo accumulato in terra potrà coprire la nostra nudità.
    Aggiungo che poi succedono delle cose interessanti nel dialogo con alcuni neocatecumenali, e cioè che si viene accusati di empietà e sciacallaggio se si ricorda -senza alcun commento è solo per amore di verità- che al funerale del tal catechistone si è ballato intorno alla sua bara -con palma-credo-veste bianca-.
    Forse forse, alla fin fine, si vergognano di ballare intorno alla bara dei familiari, lo voglio sperare.

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  44. Anonimo ha detto: "Ogni simbolo può avere il suo 'fascino' estetico ma apporselo, al di fuori della convinzione d'appartenenza, è semplicemente blasfemo".

    Infatti. Allora sarà bene far riferire ai neocat il loro significato della palma, la quale non per caso è relativa a chi ha completata la tappa della Redditizio. Il senso "liturgico" sta tutto qui, nel rituale neocat:

    https://i.imgur.com/0NcDOUg.png

    https://i.imgur.com/pdxwK7C.png

    Ancora una volta sono costretto a insistere perché molti anonimi che intervengono qui il significato di un simbolo se lo vanno a cercare nelle isole :-); prima o poi qualcuno capirà che la riduzione di un simbolo a segno, la ricerca della sua significanza va fatta nell'enclave dei suoi utilizzatori :-)

    Lodiamo e invidiamo, quindi, i neocat che esibiscono la palma quale segno della loro vittoria nel combattimento della fede: vittoria possibile solo a quelli che hanno completato la tappa Reddititio.

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  45. Sapete che l'invidia e la gelosia sono stati il primo peccato dell'uomo contro l'uomo? Meditate gente che l'invidia fa stracadere i capelli...

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