giovedì 15 novembre 2018

Le fallacie logiche del camminante medio.

"Aritmetica di un piano alternativo:
2+2 più l'entusiasmo degli operai = 5"
Poster di propaganda sovietica, 1931
Analizziamo il commento furioso di un neocat di medio tipo, di quelli con cui potreste trovarvi a discutere al lavoro, al ristorante o una sera con degli amici.
"Caro papino preoccupato, potresti darmi le coordinate geografiche del mondo fiabesco in cui vivi? Vorrei venirci anch'io."
Già il suo incipit, pieno di sarcasmo, che disprezza i dubbi di un uomo normale di fronte al fanatismo impadronitosi della persona amata, la propria moglie, fa capire lo stato d'animo del neocatecumenale. Il mondo, per lui, è un orrore, quelli che obiettano contro il Cammino sono ingannati, se poni dei dubbi sei uno stupido.
"Hai mai provato a pensare che se i tuoi figli non hanno cominciato a drogarsi a 10 anni potrebbe essere anche merito di quella prepotente di tua moglie che ha cercato di trasmettergli la fede nonostante questo significhi affrontare una battaglia con te ogni volta?"
Si tratta della tipica fallacia neocatecumenale delle "domande accusatorie", nella quale il kikos furioso sembra essere esperto, consiste nel porre delle domande per rispondere alle quali è necessario mettersi sulla difensiva perché presentano un'accusa intrinseca. In questo caso, l'accusa è che il marito e padre non voglia trasmettere la fede ai suoi figli. In questa affermazione è contenuta, come una scatola cinese, una seconda fallacia, "il falso dilemma": davvero non avere fede in Dio ha come conseguenza il drogarsi a 10 anni? Dove vive questo neocatecumenale, nel peggior anfratto della peggior favela brasiliana?
"Hai mai pensato che forse lei si stia preoccupando della vita dei tuoi figli mentre tu ti preoccupi di farti garante di una libertà che non esiste? Pensi che il mondo di oggi ti lasci libero?"
Anche qui, domande accusatorie, stile "scrutinio" neocatecumenale, con trionfo della retorica. Presume che il padre non si preoccupi della vita dei suoi figli. La domanda finale poi è da manuale: cosa significa che il mondo non ti lascia libero? Ciascun essere umano è creato libero e libero resterebbe anche se la corruzione invadesse il mondo, sommergendolo. Nessuno è obbligato a peccare, l'obbligo infatti contrasta con la definizione stessa di peccato mortale: se non c'è deliberato consenso (quindi volontarietà, desiderio di commettere un peccato) vuol dire che la libertà è annullata e il peccato non può essere tale. La tesi della mancanza di libertà dell'uomo è sostenuta dal protestantesimo, cugino di primo grado del neocatecumenalismo.
"Ma forse è meglio che passino giornate davanti alla playstation o a farsi full immersion di pornografia davanti al PC, o a farsi le canne con gli amichetti della scuola. Beh, forse lo faranno lo stesso, ma almeno quella prevaricatrice di tua moglie sta tentando di dare qualcosa ai tuoi figli che possa aiutarli a difendersi da quelle che tu chiami libertà del mondo di oggi. Io invece le chiamo alcool, pornografia, droga, solitudine, depressione. Ma forse no, forse i tuoi figli sono superuomini, loro non useranno mai nessuna di queste 'libertà', loro sanno scegliere da soli cosa è bene e cosa è male."
E qui cominciano ad affiorare evidentemente i condizionamenti mentali cui i neocatecumenali sono sottoposti in decenni di predicazione. Senza cammino e/o senza fede il destino di una persona è quello di finire nell'ozio senza speranza di salvezza. Implicitamente, il neocatecumenale accusa quel padre di famiglia di volere esattamente ciò per i propri figli impedendo loro di frequentare un ambiente fanatico, delirante, nel quale ci si riduce come questo adepto kikiano schiumante di rabbia.
Una piccola chicca: "quelle che TU chiami libertà del mondo di oggi", espressione che il povero padre non ha mai utilizzato. Il neocatekiko accecato dalla rabbia impazzisce e ha le allucinazioni.

Alcool, pornografia, droga, solitudine e depressione sono i temi principali della predicazione di ogni annuncio di Kiko, e delle sue catechesi in generale da quando il cammino esiste. Nel suo mefitico "Vangelo dei Miserabili", già dipingeva la propria visione ristretta del mondo e dell'umanità, piena di distruzione, morte, tristezza, priva di ogni speranza di vita, la speranza che i veri santi portavano con sé anche nei luoghi più bui e depressi della terra.
Ovviamente l'adepto medio assorbe questa visione ed è terrorizzato dal mondo che lo circonda. In questo modo non impara a difendersi dalle insidie del mondo, né è vittima. Non esercita le virtù, fra cui quella della temperanza, per resistere alle tentazioni della carne, e quella della fortezza per resistere nelle avversità, e così non le impareranno nemmeno i suoi figli, che erediteranno la paura per il "fuori" e per quelli che lo abitano.
La sua visuale è così stretta e nera che mette paura.
Lo sappiamo tutti che nel mondo esiste il male, ma nello stesso mondo esistono anche il bene, i gesti di affetto, la vita che nasce, la bellezza del creato, le meraviglie create dall'intelligenza umana, la dedizione, la fede. Queste cose - che sono doni di Dio o il loro eco nella nostra vita - possono cambiare il mondo e il cuore dell'uomo. Fissarsi solo sul male è vedere le cose con gli occhi di Satana, che non perde occasione per descrivere ciò che Dio ha creato come completamente perduto.
Infine, da sottolineare che l'adepto neocat medio non crede nel libero arbitrio: e invece , caro neocat, l'uomo, un ragazzino, o chi sia, può sempre scegliere da solo cosa è bene e cosa è male, illuminato dalla retta coscienza. La scelta è singola: Gesù non vuole seguaci schiavi, bestie senza ragione, burattini, ma liberi esseri umani che desiderano seguirlo: "dove andremo Signore? Solo tu hai parole di vita eterna!"
"Pensi davvero che in questo blog popolato da ex-neocatecumeni scandalizzati, amareggiati, rancorosi, tu possa ricevere dei consigli spensierati su cosa é meglio per i tuoi figli, consigli scevri da pregiudizi, non inquinati dall'astio che serpeggia in ogni intervento, che a volte rasenta il ridicolo, l'infantilismo? Scusa ma il luogo che hai scelto ha un non so che di tendenzioso."
Ennesima fallacia logica: "argomento ad hominem". Non potendo ribattere alle argomentazioni, il neocat denigra coloro che sostengono una tesi ragionata.
Se talvolta sembriamo scandalizzati è colpa del fanatismo neocatecumenale, che dimostra se stesso perfettamente in questo adepto che stiamo citando. I pregiudizi, se pure ci sono, non sono dettati da malvagità ma dall'aver visto di cosa siete capaci e dove porta il neocatecumenalismo. Chi ha sperimentato la droga e i suoi effetti e ne vive i danni non si prodiga a cercare i pro- e i contro- per dare un giudizio equilibrato sull'uso delle droghe. Avrà un pregiudizio lampante: la droga fa male, bisogna smettere di drogarsi. Può essere forse accusato di "odio" e di "pregiudizio"?
"Sai cosa penso? Che dovresti smetterla di fare la guerra a tua moglie, dovresti baciarle i piedi, perché è merito suo se i tuoi figli non sono già persi e tu dovresti aiutarla in questo compito, che già non è facile, ma per lei è ancor piú difficile perché deve anche combattere con te che vivi nel paese dei balocchi, che l'hai lasciata sola."
Qui la rabbia raggiunge il suo culmine, ormai schiumante il neocat tende a ripetersi come il peggior politico colto con le mani nel sacco in un talk-show. Si inventa tragedie familiari, marito che non educa i figli, che non è un buon padre, che non è un buon marito, mentre lui, il sommo kikos assurge a giudice delle coscienze e delle vite altrui. Sarà evidentemente un cosiddetto "catechista" del cammino.
"Scusami per i toni, capisco le tue preoccupazioni, ma vedere che hai scelto questo covo di scribi e farisei ipocriti per chiedere consiglio su una questione cosí importante, mi fa molto incazzare."
Il neocatekiko crede di essere in diritto di decidere chi deve e chi non deve parlare del maledetto cammino neocatecumenale, la peggiore setta degli ultimi 60 anni, incistatasi nel seno della Chiesa Cattolica grazie a strani e inquietanti potenti appoggi; nel contempo non perde occasione per insultarci per la terza volta, pescando dal torbido della propria anima che esala i ben noti afflati d'amore per chi la pensa diversamente da Kiko e Carmen. Ecco i frutti del Cammino Neocatecumenale! Ira repressa, rabbia, giudizio, fazioni, invidie, inimicizia...
"Se hai un minimo di considerazione per le persone che popolano questo blog, come tu dici di avere, non farli responsabili della fede dei tuoi figli, non dargli questo fardello. Essi come vedi lo prendono con sé volentieri, non sapendo che verranno giudicati per la fede di tutti coloro che stanno allontanando, non solo dal cammino, dalla Chiesa (perché ti ricordo che il cammino è uno strumento della Chiesa), accecati dal loro odio, ritenendo di potersi arrogare un diritto che spetta solo a Dio, perché sta scritto 'A me la vendetta, sono io che ricambierò' (Rm 12,19)"
Se è per questo, anche il neocatekiko sarà giudicato, come tutti noi, da Dio al termine della vita. Ciascuno stia attento a se stesso! Noi, a differenza sua, non ci permettiamo di giudicare il cuore altrui: fra i catechisti neocatecumenali invece sembra sia lo sport nazionale.
Di sicuro Cristo vedrà anche quanto Lo avremo amato seguendo la Sua Santa Chiesa, che Lui stesso ha istituito, quanti di noi hanno preso sul serio le Sue parole, applicandole alla vita e anche al modo di vivere la fede e la Liturgia.
"Ti auguro di trovare le risposte che cerchi, certamente non qui."
Naturalmente la conclusione mostra la vera preoccupazione del furioso camminante: le "risposte" ai problemi del neocatecumenalismo non possono essere cercate lì dove il neocatecumenalismo non viene acriticamente lodato.

60 commenti:

  1. Post estremamente interessante e profondo.

    Nel Cammino si parla spesso di FRUTTI. Il Cammino li vede nei numeri: hanno milioni di vocazioni? Allora vengono da Dio.
    Per la Chiesa il frutti dello Spirito non si riducono a dei numeri, ma li elenca San Paolo: Amore, gioia, pace... In ultima analisi, il vero frutto dello Spirito è la SANTITA'. Naturalmente PERSONALE, che però è connessa inscindibilmente alla santità della CHIESA (non del Cammino!). E' la Chiesa, infatti, che amministra i SACRAMENTI e a cui è affidata la Rivelazione.
    E il milione di vocazioni? Certamente anche i numeri possono essere una conseguenza dello Spirito Santo, ma non sempre. Se il milione di vocazioni equivalgono a un milione di eretici che si incistano nella Chiesa, direi che se frutti ci sono sono frutti del male.
    Naturalmente ho estremizzato il discorso, riducendolo a due sole opzioni: o bianco o nero, mentre nel mondo dei singoli camminanti ci sono tante sfumature.
    Quello che però voglio dire è che nel Cammino, certamente non per opera dello Spirito Santo, c'è un errore a "monte" che lo condiziona.
    Nel Cammino c'è qualcosa di sbagliato che, alla fine, conduce fuori rotta come, se fosse possibile, una bussola che invece di puntare al nord magnetico, puntasse in un punto, magari vicino, ma diverso.
    Non si spiega altrimenti la DIVERSITA' in tutto rispetto ai cattolici. A parte le eresie conclamate, come il "peccato necessario": nel linguaggio, nell'aggressività, nel non volersi correggere nonostante le tirate di orecchie del Papa, ecc.

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    1. P.S. Cos'è la questione del "peccato necessario"??!!

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    2. È una loro interpretazione fallace. Per loro riconoscersi peccatori (parole anche di Papa Francesco) è essere gnostici e il fatto che Dio permetta (lascia che avvenga) il peccato significa che lo approva. Storpiature interpretative insomma. Basta leggere il post riguardo al passo di Isaia dal quale è tratto il canto Dite agli Smarriti di Cuore. Per loro non esiste differenza tra l'empio (colui che perpetua il peccato senza voler incontrare Cristo e quindi senza volere la conversione) e il peccatore oppresso dal peccato (che vuole invece vincere il peccato, ma cade e si rialza in Cristo) non esiste.

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    3. Shadyx non so, ho provato a cercare il post (ma è qui dentro?) senza successo....

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    4. Non trovo il post su questo argomento che mi interessa...

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    5. C'è qualche piccola precisazione da fare a proposito della morale cristiana.

      La fede non è banalmente riducibile a un elenco di norme morali e un elenco di miti e riti. Questo è l'errore tipico dei sociologi.

      La morale cristiana è il risultato della fede. Zaccheo ridiventa onesto perché ha incontrato il Signore. Il figliuol prodigo si ravvede perché si rende conto che nella "casa del Padre" anche l'ultimo dei garzoni ha dignità e vita. Non è "la tua morale ti ha salvato", ma piuttosto «la tua fede ti ha salvato».

      Certo, le virtù morali facilitano la vita di fede, ma non sono la premessa esclusiva della fede. Cioè uno può sforzarsi di vivere le virtù in mille modi, ma ciò non è sufficiente a fargli acquisire la fede - tant'è che abbiamo esempi di moralità anche in esponenti di altre religioni (incluse le varie forme di ateismo). Onestà, sincerità, eccetera, per il cristiano sono una conseguenza del vivere la fede. Tant'è che se la fede si affievolisce, l'anima diventa "tiepida", cioè le virtù morali diventano una pura facciata, diventano un mestiere, un'abitudine, una convenzione sociale.

      Uno dei madornali errori della mentalità neocatecumenaloide è quella di confondere la fede e la morale. Ce ne accorgiamo tutte le volte che contestiamo un'eresia o uno strafalcione liturgico, e il tipico kikos s'indigna mortalmente e proclama di aver eseguito tutti e 613 precetti kikiani: "grazie al Cammino io non mi drogo, il Cammino ha salvato il mio matrimonio, io vado sempre in convivenza, chi siete voi per giudicarmi..."

      Nella foga furiosa di aggredire gli interlocutori, il fratello Shadyx confonde il ravvedersi con il riconoscersi peccatori. E come al solito, in puro stile neocatecumenale, si difende da accuse che nessuno ha posto e mette in bocca agli interlocutori parole che non hanno detto.

      Il veleno gnostico della spiritualità neocatecumenale sta nell'ossessione sui propri peccati, sul conoscere i propri peccati, sul farsi "spalmare fango" dai cosiddetti "catechisti"... Quando un neocatekiko blatera di "riconoscersi peccatore", fateci caso, non c'è davvero un ravvedersi (che esige il desiderio di accogliere la grazia), non c'è una volontà di non peccare più (se c'è, c'è solo a parole: nella tipica parlantina neocat, "quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni") ma c'è un'insistenza ossessiva sul proprio peccato, il proprio peccato, il peccato, il proprio peccato...

      Ora, un peccato effettivamente perdonato in confessione non è più un tormento. È al massimo uno sgradito ricordo. È uno sprone a promuovere la gloria di Dio, a correggere ciò che si può correggere (come Zaccheo). Non è un'ossessione. Nel Cammino, invece, diventa un'ossessione: "conoscere il proprio peccato, conoscere, conoscere..." Praticamente un fissarsi sul proprio ombelico dimenticando la realtà che lo circonda. È questo ciò che ha comandato Nostro Signore? Che il figliuol prodigo vivesse il resto dei suoi giorni ossessionato dai peccati?

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  2. Dunque, capitato su queste pagine quasi per caso, rimango sorpreso per l'accapigliamento le critiche feroci, le difese talvolta sopra le righe. Io conosco bene percorsi di fede cattolica (CL e Rinnovamento dello Spirito) ognuno ha le sue caratteristiche, qualcuna peculiare talvolta apparentemente bizzarra, altre più canoniche. I Neocat certamente spiccano sia per la loro presenza (numerosa e rumorosa) sia per il modo con cui vivono la fede. Non parlo di quello che fanno all'interno delle liturgie, parlo di come vivono fra la gente. Mi paiono cristiani corretti, fanno figli (tanti tanti) come non li fa più ormai nessuno, pregano in casa, non scioperano mai, in generale sono gentili con gli altri oltre la media, praticano i sacramenti. Mi sembrano piuttosto attaccati e fedeli al Papa. Se li incontro per strada poi, anche se mi conoscono come persona "di Chiesa", non perdono comunque l'occasione per bombardarmi la capa sul fatto che Dio ama e Cristo è risorto. Potranno anche avere percorsi liturgici non del tutto ortodossi ma mi sembrano una presenza concreta e visibile della Chiesa nel mondo non una minaccia alla Chiesa stessa. Questo mi sembra una cosa importante, non so se sono frutti, ma...
    Concludendo sto discorso, non sono molto critico su di loro e rimango piuttosto sorpreso da leggere tutte queste cose. La Chiesa sovente ha avuto spinte "laterali" che le hanno permesso di rinnovarsi e i movimenti cattolici degli ultimi 80-70 anni (Azione Cattolica in prima fila) certamente aiutano.
    Fra

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    1. Permettimi una correzione: i neocat spiccano anzitutto per i loro strafalcioni liturgici e dottrinali e per la loro mentalità settaria nascosta da chiasso, sorrisetti e ipocrisia. Mi spiego meglio.

      Negli altri movimenti ecclesiali, con tutti i loro possibili difetti, la tensione è verso la fede della Chiesa: se per qualche loro membro non fosse così, gli altri lo contesterebbero. Faccio un esempio abbastanza tipico: uno che decide di andare in pellegrinaggio a Lourdes. Ci va, e al ritorno lo dice a quelli del suo movimento. Ora, che si tratti di Cielle o del Rinnovamento o del Focolare, Azione Cattolica, o di cos'altro, i suoi amici approveranno, valuteranno il gesto come crescita spirituale, saranno felici per lui. Perché? Perché per quanto diversi quei movimenti ecclesiali e quelle associazioni, in fin dei conti intendono introdurre i propri membri ai tesori spirituali della Chiesa, vengono educati (direttamente e indirettamente) alla devozione mariana, vengono educati a promuovere ognuno, singolarmente, la propria crescita spirituale. E questo è esattamente il motivo per cui Giovanni Paolo II ripose tanta fiducia nei movimenti.

      Ora, tutto questo nel Cammino non avviene. Le iniziative personali non sono viste di buon occhio, perché nella mentalità neocatecumenale qualsiasi cosa la devi fare attraverso la comunità e soprattutto dietro assenso e consiglio dei cosiddetti "catechisti" laici del Cammino. Per di più non puoi fare gesti di devozione mariana prima che ti vengano "consegnati" dopo anni e anni di Cammino nell'apposita "tappa": un caso clamoroso è quello del rosario, che non viene incoraggiato (o che addirittura viene scoraggiato in quanto "religiosità naturale"), finché non ti viene "consegnato" alla "tappa del rosario", ma in tal caso ti viene "consegnato" un obbligo con tutti gli ammennicoli kikiani di contorno (non sia mai che tu fratello di comunità reciti il rosario alla maniera di tutta la Chiesa, non sia mai che tu prenda come esempio i santi pastorelli di Fatima).

      Negli altri movimenti ecclesiali, se per qualche ragionevole motivo (tipo una "cognata malata") non puoi presenziare ad una delle iniziative in programma, quelli del tuo movimento saranno blandamente dispiaciuti per la tua assenza ma approveranno il gesto di carità e magari aggiungeranno preghiere affinché la cognata guarisca. Nel Cammino no. Nel Cammino c'è un controllo presenze alquanto fiscale, e i gesti di carità vengono osteggiati (di solito agitando a sproposito versetti di Vangelo come il "lascia che i morti seppelliscano i loro morti"), e se la "cognata malata" non è del Cammino, la maggioranza assoluta dei neocatecumenali penserà che stai cercando di metterti in mostra e di scansare le riunioni e le "convivenze".

      Negli altri movimenti ecclesiali le contribuzioni economiche sono libere e generalmente fatte con discrezione. E se si viene a sapere che hai fatto un consistente gesto di carità verso soggetti che non sono legati al tuo movimento (per esempio una donazione ad un monastero di clausura), approveranno e loderanno Dio e riterranno che il movimento ti sta facendo crescere nella fede. Nel Cammino invece è il contrario: te lo dicono in mille modi politically correct e non, allusivi e non, gentili e non, in ogni modo: i soldi vanno versati al Cammino, a strutture del Cammino, a responsabili del Cammino, a soggetti indicati dal Cammino ("suggeriti", sì, ma guai se non accetti il suggerimento: chi sei tu per disubbidire ai cosiddetti "catechisti"? chi sei tu per evitare di rispondere ad una singola colletta del Cammino, per poi donare a gente come quei monaci di clausura che col Cammino non c'entrano niente?).

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    2. A mio avviso dovresti dare un seguito alla tua reazione di "sorpresa" , chiedendoti il PERCHÉ, a differenza tua, tante persone invece "molto critiche su di loro" lo sono .. sarà che conoscono tale realtà dall'INTERNO?

      Cmnq, se uno (per motivi suoi) è interessato, anche dall'esterno può capire qualcosa .. basta non fermarsi all'apparenza dei cristiani "corretti" e andare poco più in profondità.
      Nel tuo caso, ad esempio, che "conosci bene" i percorsi di fede cattolica che hai citato, potresti fare 1 CONFRONTO tra i CONTENUTI di tali movimenti e quelli predicati dal CN (ma non fermarti a "Cristo è risorto e Dio ti ama" , vedi piuttosto come questa affermazione, fin troppo facile da dire, - tanto che anche uno che non ci crede la può dire se gli conviene - viene attuata nella PRASSI del CN).
      Ad es. ti risulta che tali movimenti, tra le loro "caratteristiche peculiari" abbiano quella di partecipare a 1 Messa che NON rispetta il momento della Comunione così come TUTTI nella Chiesa la fanno?

      Potresti anche fare 1 confronto tra quanto riferiscono persone che hanno fatto parte di tali movimenti per 1 certo tempo e persone fuoriuscite dal CN ..
      .. beh, se sosti 1 po' di più tra queste pagine, trovi tante testimonianze utili a questo confronto.
      Ad es. per rimanere tra i recenti, ti segnalo, nel post precedente a questo, la testimonianza di

      Anonimo Adriana (13/11;18:36) ..

      vedi 1 po' se fatti così accadono anche in altri "percorsi di fede cattolica" ..

      Poi vorrei far notare che, senza dubbio leggere i commenti può essere utile, ma come punto di partenza è meglio leggere prima gli articoli e cercare di comprendere e interrogarsi sul tema che viene trattato .. certo, sempre che uno sia DAVVERO interessato a comprendere ..

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    3. Gli esempi potrebbero continuare molto a lungo: ti sfido a verificare di persona e sul lungo termine. Non è che l'imbattersi in qualche neocatekiko allegro e caciarone basterà come controargomento: questo blog conta oltre duemila pagine e continua a raccogliere testimonianze e documentazione.

      Ho menzionato prima il problema degli strafalcioni liturgici e delle corbellerie sul piano dottrinale (ambiguità, errori, vere e proprie eresie). Ora, non voglio trascrivere qui per la milionesima volta ciò che abbiamo in tanti già scritto un milione di volte su questo blog e altrove: sfido solo a ragionare su alcuni punti.

      Primo punto: una fede inquinata produce necessariamente una liturgia inquinata. Chi desidera crescere nella fede della Chiesa, non ha alcun motivo di alterare la liturgia, tanto meno trasformarla in uno spettacolino autogestito in cui esibire i propri gadget del club di appartenenza.

      Secondo punto: una mentalità settaria è molto peggio del pensarsi migliori degli altri, perché esige di isolarsi dagli altri e di avvicinarli esclusivamente per sfruttarne le risorse e possibilmente cooptarli nella setta. E peggio del peggio, è che ciò avviene mentre a parole si blatera senza sosta "il Signore, il Signore".

      Terzo punto: l'impegno personale richiesto dal movimento non può intaccare - tanto meno esigere di farlo - la vita personale e familiare, i propri doveri di stato, le proprie risorse, la propria pace familiare. Nel Cammino, nonostante tutti gli slogan, vige la mentalità per cui la comunità viene prima di tutto, il Cammino viene prima di tutto, gli autonominati "iniziatori" vengono prima di tutto. C'è una vasta quantità di testimonianze su tali storture da far impallidire qualsiasi facinoroso zelatore di altri movimenti.

      Quarto punto: l'ipocrisia e la menzogna. Che non sono certo doni dello Spirito. E che sono invece gli strumenti principali dei neocatekikos per difendere il Cammino. Non troverai mai un neocatekiko che riconosce onestamente gli errori del Cammino e fa onestamente qualcosa per contrastarli. Invece negli altri movimenti i soggetti "problematici" vengono tenuti a bada o allontanati, e le porcate vengono in qualche modo corrette.

      Fab, ti sfido a verificare personalmente ciò che diciamo.

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    4. OK OK, cercherò di essere più pervasivo nelle mie conoscenze. Devo però constatare che la mia sorpresa nasce dal fatto che queste famiglie Neocat che frequentano la parrocchia mi sembrano in prevalenza (non tutte tutte) cristiani piuttosto corretti. Visti i contenuti dei post qui presenti mi verrebbe da scrivere "esemplari" ma mi limito a dire corrette.
      Ripeto: cercherò di essere più pervasivo nella mie conoscenze.

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    5. Buongiorno Fra, credo che già le abbiano spiegato bene le persone che hanno risposto al suo intervento prima di me. Io pero'vorrei essere pragmatico e reale: una persona esterna al Cammino neocatecumenale puo' non accorgersi di quello che avviene DENTRO in cammino NC, perchè tutto è ben nascosto e nulla si deve sapere fuori il CN regola primaria e fondamentale del CNC
      Il"percorso di fede NC (cammino)" è fatto di tappe,di esami da passare. Pian piano, durante gli anni, ci si rende conto che qualcosa non va perchè il la propria intelligenza, la propria facoltà di autodeterminazione della propria vita e del proprio modi di vivere la Fede nella Chiesa, viene via via scemando.
      Spiego meglio: non importa se sei un bravo cattolico, se vai a Messa, se segui i comandamenti di Cristo, se sei un genitore che insegna ai propri figli la Fede, se fai atti di carità e ti comporti onestamente con gli altri e nella società, NO perchè questo non è preso in considerazione dal CNC.
      Devi passare degli esami che sono chiamati scrutini e in questi innumerevoli scrutini la costante domanda è: dai la decima?
      La decima, è il balzello che devi pagare per tutta la vita NC (il cammino non finisce mai). IL 10% del tuo stipendio,delle tue entrate (anche quelle ereditate,o quello che ti viene rimborsato dallo stato, la pensione anche quella di invalidità..ecc ecc)
      Tutti devono versare la decima.
      Se tua moglie non lavora devi dargli uno stipendo mensile per permetterle di pagarla (mi era stato imposto dai catechsiti). Se la moglie che non lavora è in cammino e il marito no, questa decima deve essere presa di nascosto dal marito. E' la famosa "cresta sulla spesa". Le pare onesto? Non credo.
      La decima,a parte i primi anni quando le comunità sono giovani, viene impiegata per permettere a Kiko e i suoi fedeli di fare viaggi in giro per il mondo, per la costruzione di nuove ali o salette della DG o per qualsiasi altra esigenza neocatecumenale come ad esempio i viaggi per Kiko e la sua orchestra composta da 100 elementi piu' mogli al seguito. Sono solo esempi, potrei fargliene altri.
      (continuo)

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    6. (continuazione)
      Per quanto riguarda i figli che Lei vede tanto carini, a posto e gentili, posso testimoniarLe che a casa è un inferno.
      I ragazzi devono a forza intraprendere il cammino appena hanno compiuto i 13 anni (come i testimoni di Geova, ha presente?) altrimenti diventi il figlio degenere, quello da curare, quello al quale si fa pesare il fatto di essere un ragazzi sbagliato
      A proposito di curare molti figli di NC, e parlo per esperienza perchè ci sono stati casi veramente gravi nella mia comunità e nelle comunità precedenti e susseguenti la mia, hanno avuto bisogno di cure psicoanalitiche o psichiatriche con relativi farmaci da prendere Dottori neocatecumenali, ora c'è proprio una spinta per intraprendere questo tipo di specializzazione all'interno del CNC. Proviamo a domandarci il perchè.
      O avvocati o psicologi o psichiatri.
      Le patologie come anoressia e bulimia sono all'ordine del giorno, tentativi di suicidio per attirare l'attenzione dei propri genitori assenti. Molti di questi ragazzi una volta redenti sono inviati nei seminari o nei monasteri.
      I genitori sono assenti perchè i meravigliosi figli che lei vede far parte della graziosa famiglia NC, sono lasciati sin dalla piu' tenera età, sempre soli o sorvegliati dai fratelli piu' grandi o da baby sitter NC che prestano servizio gratis o mal pagate.
      Vogliamo parlare del ruolo della donna nel CNC? Ne avrei da dirle signor FRA: la sottomissioni fisica e psicologica è parte integrante del rapporto uomo donna nel cammino neocatecumenale. Per ovviare a logiche ribellioni si spinge i/le ragazzi/e NC a fidanzarsi e a sposarsi con altri ragazzi/e NC.
      Le ragazze che non sono poi cosi' graziose da essere scelte dai ragazzi NC, o solo perchè sono timide e non riescono a fidanzarsi, sono spedite nei monasteri. Molte di loro hanno sofferto di quelle patolgie di cui sopra. Esperienza...parlo SOLO per esperienza.
      I ragazzi o si sposano (la maggioranza) o entrano in seminario.
      Le donne che non si sposano e che non sono riuscite (dopo aver provato) a farsi suore di clausura hanno delle alternative: o partire in missione con le famgilie itineranti (fare la ragazza alla pari e la donna di servizio) o, come succedeva tempo fa partire per la cina, o aspettare una maturità fisica che le renda poco appetibili agli occhi dei giovani seminaristi e fare servizio nei seminari (devi avere piu' di 50 ann) Le vedove non hanno scampo: partono a fare le schiave nei seminari.
      E' una tappa del cammino. Ognuno deve avere una sua funzione nella comunità.

      Potrei scrivere ancora moltissime cose perchè dopo quasi 40 anni di cammino e arrivato all'ultimo "passaggio" sono uscito.
      Si domandi perchè. Non sono pazzo ma ero solo soggiogato e avevo paura di restare solo e non vedere e frequentare piu' quello che per 40 anni erano stati i miei fratelli
      E' stata dura l'uscita, mi hanno cercato ancora per anni solo per dare la decima, che mettevo in busta chiusa nelle mani del responsabile che veniva a bussarmi a casa solo per domandare soldi, e la mia famiglia è stata isolata da tutti (messa al bando) ma ce l'abbiamo fatta.
      Ora sono anni che viviamo in una normalità da Cristiani della Domenica cosi' tanto disprezzati dai neocatecumenali.

      PS i miei figli NON si sono drogati, io non ho lasciato mia moglie, non l'ho tradita e lei non ha tradito me. Ci siamo concessi quanche viaggio in famiglia, cosa che prima non potevamo fare visto che eravamo 24/24 presi dai tanti impegni NC. Insomma viviamo molto bene.

      Morale: bisogna guardare dietro le scenografie di uno spettacolo teatrale, perchè il palco che si vede è pieno di luci e colori, dietro c'è il buio, i fili e la sporcizia accumulata,

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    7. Desculpe a franqueza, mas fico sinceramente sem saber se falas a verdade (está como anônimo), pois estou a 10 anos no caminho, também querendo sair, mas nunca vi pessoas no caminho forçadas a ir pro seminário ou pra clausura, todas vão na liberdade. Poderia dizer se isso é realmente verdade? Saudações do Brasil.

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    8. Piccolo dettaglio del commento di Fra, che forse è sfuggito: "non scioperano mai".
      Come se non entrare mai in sciopero fosse un sinonimo di "essere brave persone". Ho due osservazioni in merito:
      1) cosa c'entra il concetto di sciopero con la vita religiosa?
      2) da quando in qua chi sciopera è visto sotto cattiva luce? Lo sciopero è uno strumento di lotta sindacale, senza il quale i lavoratori avrebbero molto meno potere contrattuale. Non scioperare mai non significa non essere brave persone, significa rinunciare a difendere i propri diritti sperando nella magnanimità del proprio datore di lavoro (e molto spesso questa speranza viene cocentemente delusa... il datore di lavoro non è un "padre premuroso", è semplicemente uno sconosciuto che ti dà denaro in cambio del tuo lavoro. Fa il proprio interesse).

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    9. Sim, é verdade.

      Não é necessário dizer "estou forçando você a entrar no seminário".
      Eles repetem constantemente "o seminário é melhor para ti... esqueça o casamento... Nosso Senhor está chamando você para o sacerdócio... o caminho precisa do seu sacerdocio..."
      Para uma personalidade fraca, é como forçar.

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  3. OT.

    Tra il caso don Minutella e quello del Cammino mi sembra di vedere delle affinità sconcertanti, nonostante il Cammino sia modernista mentre don Minutella non lo è.
    E' vero, don Minutella è stato scomunicato, mentre il Cammino no, ma questo è probabilmente dovuto alla capacità di mimetizzarsi (falsità) del Cammino e alla cecità di certi pastori, abbagliati dal luccichio dell'oro.

    Fatto sta che don Minutella è stato accusato di avere FALSE rivelazioni ed è stato scomunicato per SCISMA (mancata comunione col Papa) ed ERESIA.

    Quanto alle rivelazioni private, è da ritenere che quelle di don Minutella provengano dal demonio.
    Esattamente come quelle di KIKO e CARMEN, che mai si sono fatti guidare da un direttore spirituale dato dalla Chiesa.

    Riguardo allo scisma, don Minutella ha sempre detto di non essere in comunione col Papa, mentre il Cammino pare fare di peggio: dice di essere in comunione, ma non lo è affatto, tanto è vero che disubbidisce PALESEMENTE ai Vescovi del Giappone (pur prendendo l'impegno di ubbidire ai Vescovi).

    Riguardo all'eresia, quella che si contesta a don Minutella non ho capito quale sia, ma non ho letto le motivazioni.
    Le eresie del Cammino, invece, mi appaiono chiarisssime. E apparirebbero chiarissime a tutti: basterebbe prendere i documenti del Concilio di Trento e confrontarli coi mamotreti di Kiko.

    Purtroppo temo che don Minutella non ubbidirà alla Chiesa perché si dice convinto che la scomunica è ingiusta e, come dice la dottrina della Chiesa, se una scomunica (che mai giudica il foro interno) è ingiusta, è anche invalida e lo scomunicato può non tenerne conto. E poiché l'ostinazione di don Minutella è comprovata, dubito di un suo pentimento.
    Ma è un'ostinazione simile a quella di Kiko che non è mai sembrato cedere mai su nulla, anche se lo chiede la Chiesa.
    Come mai allora Kiko non si comporta come don Minutella? Ritengo per soldi, potere e gloria umana.

    Naturalmente ciò che vale per Kiko e per il Cammino nel suo insieme, non vale per i singoli camminati spesso ingannati. Almeno non sempre e non del tutto.

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    1. Ciao Pietro, ma allora, cosa aspetta la Chiesa a scomunicare Kiko e a sciogliere questo movimento?

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    2. Il problema serio che ha trattenuto tutti gli ultimi Pontefici è che nel Cammino ci sono tanti fratelli di buon cuore che però seguirebbero Kiko. E Kiko ha già minacciato lo scisma qualora non venisse accontentato. Per cui la strategia dei Papi - anche diversissimi per carattere - è sempre stata la stessa: far leva su quel buon cuore, nella speranza di correggere il Cammino dall'interno prima di prendere provvedimenti.

      Comunque qualcosa che bolle in pentola c'è, e ne abbiamo avuto una solida conferma a luglio di due anni fa quando Kiko fu ricevuto dal Papa, ne uscì infuriato come una belva, e - contrariamente all'usanza neocatecumenale di vantare come vittoria persino una sonora sgridata - non trapelarono notizie. Nel frattempo cominciano a spuntare come funghi movimentini pseudo-kikiani (il movimento cristiano delle donne cristiane femminili, le dieci parole a vanvera, ecc.) attraverso i quali i capicosca della setta tentano di conservare lo status quo e i diritti di prelazione sulle Decime, e nel frattempo mettere qualche toppa alla sempre più inesorabile crisi del Cammino - che continua incessantemente a decrescere, persino dopo aver indotto tutti i figli dei kikos a costituire nuove comunità già quando quattordicenni (in modo da farli arrivare a compiere diciott'anni proprio in concomitanza della tappa dell'obbligo della Decima).

      Poi, magari, in altra sede potremmo ragionare su quanto sia facile oggi "scomunicare" con autorevolezza, visti gli eventi ecclesiali e la crisi di autorità del papato...

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    3. Perdonate, credo che minacciare uno scisma sia una cosa gravissima. E' notizia certa? Dove ha detto questo? Perché questo papa coraggioso non interviene?

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    4. Se questo Papa fosse veramente coraggioso, sarebbe già intervenuto contro la lobby gay e avrebbe preso sul serio il dossier Viganò - quantomeno per dire quante e quali imprecisioni conterrebbe, se ne contiene davvero, e avrebbe preso sul serio i Dubia sull'Amoris Laetitia, eccetera.

      Ma i Papi coraggiosi sono sempre stati rari. Lo stesso Simon Pietro non sempre fu coraggioso - cfr. ad esempio quando «per timore dei circoncisi» creava scandalo e divisione.

      Ricordiamoci poi che l'eretico non proclama mai di essere eretico (cioè non ammette mai di voler promuovere l'errore): al contrario, tenta di spacciarsi più cristiano degli altri.

      Ugualmente lo scismatico non proclama mai di voler fare uno scisma, perché tale affermazione confermerebbe che è lui a volersi staccare dalla Chiesa, che è lui a volersene andare, è lui quello in malafede che si sta ribellando. Lo scismatico agita la minaccia in vari modi, e si fa forte del fatto che i suoi adepti che a parole desiderano permanere nella Chiesa, nei fatti seguiranno lui qualsiasi colpo di testa oserà. Talvolta persino in buona fede: "il nostro iniziatore è perseguitato".

      Comunque, a titolo di cronaca:

      - nel 2002 Magister scriveva che i neocatecumenali «erano e restano covo di eresia e di scisma, a sentire certi cardinali e vescovi»;

      - tra le tante testimonianze sulle minacce di scisma, la più notevole è di una persona che ci confermò che Kiko, nel 2010, in una convivenza a Porto San Giorgio, aveva detto che riguardo alla soppressione del seminario neocatecumenale del Giappone si profila nientemeno che uno scisma. Chi ce l’ha riferito si meravigliò della totale assenza di perplessità nei kikos che come lui avevano ascoltato in diretta quelle parole pronunciate con l'esaltazione che accompagna ogni raduno neocat;

      - sempre riguardo al caso Giappone, Kiko aveva proclamato che i neocatecumenali si stavano "ritirando nelle case", cioè escludendo le parrocchie e andando avanti per conto loro (scismatico di fatto e di mentalità). Pur di non ubbidire ai vescovi giapponesi, abbandonano completamente la vita di parrocchia. Attualmente è in corso in gran segreto la riorganizzazione strategica del rifugiarsi "nelle case", sia per le cosiddette "catechesi", sia per la liturgia (arriveranno a creare "sale del regno di Kiko" sul modello dei testimoni di geova?), perché quando si tratta di ubbidire ai vescovi e ai parroci i kikos scappano a gambe levate (il sabato mattina esibiscono lo striscione Tu es Petrus al Papa, e il sabato sera celebrano le carnevalate proibite dallo Statuto e dal Papa).

      In parole povere: chi ha la coscienza sporca gioca sulle ambiguità, ambiguità tali da essere capite benissimo dagli ascoltatori (amici e nemici), ma insufficienti da esibire come "pistola fumante" in tribunale ecclesiastico.

      A titolo di curiosità e solo per chiarire meglio: anche Lefebvre non ha mai minacciato uno scisma. Però ha compiuto un gesto documentabile come "pistola fumante" in un tribunale ecclesiastico (ordinare vescovi senza il consenso del Papa) e perciò venne scomunicato come scismatico.

      p.s.: i titoli di "eretico" e "scismatico" sono conseguenza di parole e opere dalle riconoscibili intenzioni. Lutero era già eretico nel 1517, ma solo nel 1521 si beccò la scomunica - che confermava ciò che era già evidente a tutti (e che confermò che il Papa aveva per almeno quattro anni, inutilmente, tentato di far rinsavire Lutero).

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  4. Vorrei soffermarmi sulle affermazioni che l'interlocutore NC del post fa riguardo alle persone che si esprimono in questo blog:

    "Pensi davvero che in questo blog popolato da ex-neocatecumeni scandalizzati, amareggiati, rancorosi, tu possa ricevere dei consigli .."
    --------------
    e più avanti:

    "accecati dal loro odio, ritenendo di potersi arrogare un diritto che spetta solo a Dio, perché sta scritto 'A me la vendetta, sono io che ricambierò' (Rm 12,19) "
    ---------------

    Ora vorrei invitarlo, insieme a quelli che la pensano come lui ad una riflessione (troppo ottimismo?)

    Tanto per avere 1 definizione che sia uguale per tutti, guardiamo dal dizionario:

    ●SCANDALIZZATO = "aggettivo
    Profondamente turbato e offeso per parole o atti contrari alla morale, alla giustizia o al decoro"

    Quindi l'interlocutore ha usato 1 termine corretto, infatti gli EX-NC sono tali proprio perché dentro al Cammino sono stati oggetto o spettatori di atti di tal genere, cioè
    - contrari alla MORALE (es. invitare a delegare la cura dei figli per partecipare a impegni del Cammino o invitare un figlio a lasciare la casa dei genitori senza dire dove va, o far diventare tutti complici di raccolte di soldi senza trasparenza o raccomandare di litigare in comunità ) ;
    - contrari alla GIUSTIZIA ( es. il datore di lavoro che fa mobbing al dipendente, in Cammino come lui, colpevole di scelte di vita personale non allineate col Cammino stesso, o l'imporre alle vittime di abusi di "chiedere perdono" all'abusatore);
    - contrari al DECORO (es. le liturgie eucaristiche sbagliate rispetto a come andrebbero fatte secondo il Messale della Chiesa, il disporsi durante l'Eucaristia in posture poco dignitose - nessuno si inginocchia e molti siedono "stravaccati" - , il frastuono dei canti e degli strumenti in momenti che richiederebbero il massimo raccoglimento e silenzio.)

    ●AMAREGGIATO = Rattristato, deluso, addolorato.
    Part. pass. amareggiato, anche come agg., rattristato, angustiato, pieno di amarezza .

    •Amarezza = accoramento, afflizione, mestizia, tristezza.

    Ha usato ancora 1 termine corretto , infatti le ingiustizie e le immoralità subite e viste hanno suscitato questi sentimenti negli EX-NC .. mentre stavano dentro a 1 gruppo che si vanta di far passare dalla tristezza "all'allegria" (basta leggere qualche verso di Kiko per sperimentare quanta allegria emana!).☆

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  5. ●RANCOROSO = rancoróso agg. [der. di rancore]. – Pieno di rancore, che sente e serba rancore: un uomo, un carattere ombroso e rancoroso.

    •Rancore = sostantivo maschile
    Risentimento, avversione profonda, tenacemente covata nell'animo in seguito a un'offesa o a un torto ricevuto.

    A parte il fatto che tale sentimento umano in genere segue un ciclo, una fase temporanea che, per molti che scrivono, dalle cose che scrivono , si capisce essere superata .. anche per qsto termine valgono considerazioni analoghe alle precedenti:

    non ci si risente per niente, ma per 1 danno che si è subìto (o che si crede di aver subìto) , un torto ricevuto come dice il dizionario, e che si percepisce così grave da suscitare avversione profonda per l'ambiente dove ciò è avvenuto.
    Ad es. qualche anno dopo che fui "cacciata di casa" da mio marito (su persuasione dei 'catechisti') , cercai qualche informazione su internet (per vedere se ero l'unica idiota sulla faccia della terra a pensare che il CN fosse 1 setta e ad esserci caduta dentro) e trovai qsto blog, ma anche se, da 1 occhiata veloce, capii che parlava delle criticità del Cammino, dovetti chiuderlo (e ci sono tornata a guardare circa 2 anni fa trovando concordanze impressionanti con le mie conclusioni e la mia exp) perché mi creavano repulsione (come davanti a 1 insetto sgradevole) le foto di Kiko e delle ambientazioni NC e mi dava fastidio persino vederla scritta la parola "neocatecumenale".

    Di nuovo, il ribrezzo e l'avversione si sviluppano nei confronti di ciò che nel passato ti ha inflitto sofferenza e ingiustizia, soprattutto se la condizione presente è conseguenza di quella ingiustizia.

    ●VENDETTA = rivendicazione; liberazione; castigo –
    1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità .. che viene inflitto privatamente ad altri in soddisfazione di offesa ricevuta

    2. a. Castigo, punizione, e spec. la punizione divina: la giusta v. di Dio; il dì della v., il giorno della v., nel linguaggio eccles., il giorno del giudizio universale; mia è la v., dice il Signore, frase biblica; in partic. gridare v., di gravi misfatti e scelleratezze che, per la loro stessa malvagità, esigono la giusta punizione del cielo. ☆

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  6. Si può ripetere quanto già detto prima, è 1 fase che per lo più si presenta come "tentazione" (che il vero credente combatte e supera con la Grazia di Dio ) ma ciò non toglie che perché ci sia, è necessario PRIMA aver subito del MALE .. di CHE ti vendichi se hai ricevuto solo bene?
    Ma l'interlocutore NC la vuole citare e così facendo ACCUSA se stesso, cioè il CN, di essere la CAUSA che espone persone al rancore, alla tentazione di vendetta .. che poi, anche volendola applicare, non è possibile, perché il potere (umano) ce l'hanno i NC più che gli EX e sono loro che rancorosamente vogliono e possono vendicarsi (vedi es. testimonianza di Adriana nel post precedente o di LaPaz cacciato come "demonio" , o di Veterano, Luca ecc.) . Ma Dio è "con gli orfani e con le vedove", e con essi vedo identificati gli EX, cioè con le vittime dei "divoratori" e farà giustizia ai suoi figli che "gridano verso di Lui".
    Così come riportata anche nel dizionario, l'interlocutore stesso cita la frase:
    "A me la vendetta, sono io che ricambierò' (Rm 12,19)"
    ----------
    e così facendo si autocondanna, ammettendo che c'è qualcosa di cui vendicarsi .. (è 1 pena vedere 1 persona che fa scelte così miserevoli contro la dignità della propria persona innanzitutto ).☆

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  7. Questo si collega all'ultima parola:

    ●IPOCRITA = attore, quindi simulatore; v. ipocrisia] (pl. m. -i). – Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i proprî sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore.

    •Ipocrisia = sostenere una parte, recitare, fingere]. – Simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole.

    Beh, qui sbaglia proprio ad attribuirla agli operatori del blog , perché innanzitutto essi non parlano e non vantano di loro PERSONALI qualità o capacità ecc. , ma parlano su 1 piano OBIETTIVO, non hanno nulla da guadagnare e quindi nessun motivo per ingannare e i loro interventi non sono "vuoti" ma "pieni" di contenuti, che non consistono in altro che nel riportare testi e documenti della Chiesa, rammentare la dottrina cattolica essenziale, ciò che afferma il Catechismo e rammentare la Tradizione della Chiesa e che la Scrittura va interpretata SOLO dalla Chiesa , perciò chi la "predica" lo deve fare senza alterarla, senza "aggiustamenti", libere aggiunte o omissioni e libere interpretazioni.

    Piuttosto, stando alla definizione del dizionario, sono i neocatecumenali a dirsi cattolici qndo attuano invece proprio le cose elencate (finzione) per guadagnarsi la 'simpatia' di chi ancora non li conosce e i favori di persone potenti (inganno).
    Perciò, da definizione, sono esattamente IPOCRITI.
    (N.B. caratteristica attribuibile non ai singoli, ma al SISTEMA, che però, col martellamento continuo svolge la sua opera diseducativa purtroppo a livello delle singole coscienze).

    In conclusione, il NC medio che interviene dovrebbe riflettere su questo:

    se tu ti lamenti con 1 persona, che non conosce né te né gli altri, che "quelli del blog (gli EX neocat) sono verso di te
    scandalizzati, amareggiati, rancorosi, vendicativi .. "
    la domanda logica che ti rivolgerà sarà :

    "ma tu cosa gli hai fatto?"

    Io so cosa rispondere a questa domanda (quanto detto sopra e tanti altri più specifici particolari ..)
    e tu, camminante medio ? ☆

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  8. PS.
    Quanto ai NC che nei loro interventi manifestano le caratteristiche di cui accusano gli altri, vorrei dire che il loro comportamento è spiegabile, proprio con quanto detto sopra.

    Infatti, per continuare il paragone con la droga che viene fatto nel post .. bisogna pensare che essa è TUTTO per la persona che ne è dipendente, è disposta a tutto perché non gli venga a MANCARE, è terrorizzata dall'idea di non poterne più avere .. proprio come 1 NC nei confronti del Cammino ..
    perciò tali persone diventano
    "scandalizzati, amareggiati, rancorosi, vendicativi" nei confronti di chi gli prospetta la possibilità di farne SENZA, che è possibile farne senza, che senza la droga la vita sarebbe, più FATICOSA certo, ma MIGLIORE, sana, VERA.

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  9. Una delle fallacie neocatecumenali è far finta di essere un cattolico cascato giù dal pero perché c'è tanta acredine nei commenti del nostro blog.😂
    A Fra, invece dei commenti, visto che sei capitato qui "quasi per caso", leggi qualche articolo, così forse capirai di cosa stiamo parlando.
    Poi torna, se vorrai, con qualche argomento un po' meno esile.

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    1. Poi mi rendo perfettamente conto che non ho portato alcun argomento, ma solo impressioni derivanti dalla mia conoscenza di famiglie Neocat (alcune con le quali sono in diretta amicizia). E' per questa conoscenza che (con un misto di "ammirazione" e curiosità) ho iniziato a seguire le loro catechesi iniziali. Come ho scritto: vedremo

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  10. Un cattolico vero si chiedera' perche' tante polemiche sul cammino rispetto alle poche polemiche sugli altri movimenti....

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    1. Forse perché qua ci occupiamo di questo? Forse perché qua ci sono tanti che il cammino lo hanno fatto, finito, sono stati catechisti, sono stati buttati fuori e molto altro??? Ex veste bianca

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    2. Un cattolico vero obbedisce alla Chiesa anche quando decide cose che non gli piacciono

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    3. Esatto: per questo dimostri anche tu che il Cammino proviene dal demonio. I neocatecumenali notoriamente ubbidiscono alla Chiesa solo quando la Chiesa decide cose comode per il Cammino. Il Cammino non educa ad ubbidire alla Chiesa, ma solo ad ubbidire a Kiko e Carmen e ai loro scagnozzi cosiddetti "catechisti".

      Per esempio: in materia liturgica, se ne infischiano della Chiesa, dei documenti liturgici, dello Statuto che ha fatto sue (art.13, nota 49) le «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005, del semplice buon senso. Le carnevalate liturgiche del sabato sera sono un superdogma intoccabile, alla faccia di GP2, B16 e Francesco.

      E che dire della pluridecennale guerra fatta ai vescovi giapponesi (1992-2008) per non far sopprimere il seminario neocatecumenale di Takamatsu? Tirarono in ballo perfino il cardinal Bertone, che in qualità di segretario di Stato non era competente sul caso, dopo che Propaganda Fide si era dimostrata inaffidabile e troppo "neocatecumenalizzata". Per di più i cosiddetti "presbiteri" ordinati dal seminario Redemkikos Mater di Takamatsu, pretesero e ottennero un intermediario neocatecumenale attraverso il quale rapportarsi ai loro rispettivi vescovi: più scismatici di così!

      E non parliamo poi del caso Guam...

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    4. Gli altri movimenti non si sono battuti per essere "annoverati" come iniziazione cristiana, di conseguenza non hanno liturgie proprie separate, le possibilità di polemiche sono ridotte veramente all'osso.

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  11. Kiko del Cammino ed Enzo Bianchi-fondatore della comunitá di Bose-hanno lo stesso look. Entrambi hanno vissuto nelle baracche, ecc....la solita minestra, in chiave post concilio, dopo il quale ognuno poteva crearsi la propria " comunitá " (scusate il termine), apparire alla Madonna, e capitalizzare col tempo i frutti monetari dei vari Cammini e Comunitá. Money, money, money...

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    1. È pur vero che il money-money-money è stato una costante fondamentale fin dagli inizi del Cammino. Per esempio le "convivenze" si chiamano così perché il sottinteso è che in una convivenza non tutti pagano, non tutti contribuiscono, perché "l'operaio ha diritto al suo salario", cioè Kiko, Carmen e i cosiddetti "catechisti" e loro seguito, hanno diritto di mangiare gratis, alloggiare gratis, viaggiare gratis... Se si fosse chiamata "esercizi spirituali" o "raduno di preghiera", il sottinteso (e il contenuto) sarebbe stato decisamente diverso.

      Oltre al denaro, ovviamente, anche il potere: Kiko e Carmen, nei loro stessi epici raccontini degli inizi del Cammino, non hanno mai mancato di far notare che intendevano creare una comunità di cui essere i capi temuti, rispettati, nutriti e alloggiati a spese degli adepti (motivo per quale "magicamente" i poveri dei baraccati madrileni non hanno avuto parte nella storia del Cammino).

      Ma c'è da pensare che al di là del money-money & mangia-mangia ci siano anche motivazioni di ordine preternaturale (sottolineo preternaturale, perché dire "soprannaturale" significherebbe che proviene da Dio).

      Kiko e Carmen veramente hanno portato avanti quella che noi cattolici possiamo chiamare senza dubbio un'opera del demonio. Hanno compiuto tutto il possibile per devastare la fede (e quindi anche la vita) dei loro adepti: strafalcioni liturgici, confessioni pubbliche, dottrine strampalate, ricatti morali, eliminazione del buonsenso, esorcismi laicali fai-da-te, coltivazione della superbia ("wòoòoò! noi facciamo le famiglie numerose! wòoòoò! noi facciamo le lodi domestiche! wòoòoò! noi aiutiamo i poveri con la decima! wòoòoò! noi facciamo la liturgia come i primi cristiani!")...

      Uno dei soggetti comunemente etichettati qui col comico nomignolo "Pasqualone" aveva affermato sulla propria pagina Facebook, tutto serio e pio, che era stato in "missione" neocatecumenale ad "evangelizzare" senza né borsa né bisaccia, "evangelizzare" a sorpresa a San Giorgio a Cremano, paese a dieci minuti di metropolitana da casa sua, e che come primo gesto aveva (testuale!) "fatto un esorcismo" al paese così come gli avevano comandato i cosiddetti "catechisti" del Cammino (l'avranno letto nel Direttorio?).

      Non so se è chiara la tragicomica aberrazione: il laico Kiko comanda ai laici "catechisti" del Cammino di comandare ai laici aspiranti "missionari" del Cammino di compiere un esorcismo sul paese che sono stati mandati ad "evangelizzare". Del resto lo stesso Kiko, laico, si è sempre vantato di aver compiuto nel 1995 un esorcismo nientemeno che su tutta la Cina, respingendo i demoni nel deserto del Gobi (figuratevi cosa avverrà quando vorranno andare ad evangelizzare il Gobi).

      Ora, un singolo ignorantone o un gruppetto di ignorantoni può statisticamente fare una vaccata e vantarsene per qualche giorno, qualche settimana, qualche mese... ma poi finalmente incontrano qualcuno che gli ricorda che nella Chiesa Cattolica spetta ai vescovi compiere esorcismi ed eventualmente solo i sacerdoti da loro scelti come esorcisti. Un laico non può e non deve interloquire col demonio (dandogli ordini, ecc.) altrimenti se ne ritrova "infestato" e "disturbato" e bisognoso a sua volta di esorcismi veri (per i laici c'è sempre la validissima preghiera a san Michele Arcangelo, che chiede all'arcangelo di scacciare in nome di Dio i demoni).

      Voglio sperare che Fab consideri queste cose con attenzione e le verifichi.

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    2. Invito Fab a chiedersi, rispetto agli altri movimenti ecclesiali, come mai nel Cammino i capicosca stanno sempre a bussa' a denari...

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  12. Per Fra
    Giustamente prima hai chiesto "P.S. Cos'è la questione del "peccato necessario"??!!"
    Ti consiglio di fare una ricerca sul blog, lato sinistro dove c'è la scritta :
    Cerca pagina / Search blog
    Se scrivi : il peccato necessario
    Ti dà un elenco di articoli di questi blog che trattano l'argomento peccato.
    Hai centrato un punto importantissimo che riguarda proprio la differenza di atteggiamento verso il PECCATO che ha la Chiesa rispetto al cammino.
    Buona lettura, se hai dei dubbi basta chiedere.
    LUCA

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  13. FRA:

    alle domande che mi hai fatto hai già avuto risposta e non mi dilungo.
    L'acredine di alcuni verso il Cammino deriva dal fatto che sono ex camminanti che nel Cammino hanno subito soprusi, violenze psicologiche e verbali, derisioni, ecc.
    Non odio, non vendetta, ma rabbia sì, perché quando si nega la luce del Sole, quando si dice male al bene e bene al male, ci si arrabbia. Anche Gesù si è arrabbiato.

    Anche io ho conoscenti nel Cammino, alcuni sono un esempio. Uno di questi è un mio caro amico ed è una persona che stimo moltissimo. Ciò però non toglie che se lui è equilibrato, e lo è per la sua educazione cristiana, altri nove sono squilibrati, otto dei quali non lo sarebbero se non avessero avuto l'imprinting del Cammino.

    Non è un caso che gli ex del Cammino sono ormai molti di più dei camminanti ma, soprattutto, che gli ex del Cammino raccontano tutti, concordemente, di come nel Cammino siano stati sfruttati e umiliati.
    Ci sono testimonianze terribili e sono moltissime.

    Come definire un gruppo che si ostina a difendere il Vescovo pedofilo Apuron solo perché è del Cammino? Forse il termine "setta" è il più appropriato

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    1. E poi ci sono i sacrilegi liturgici. Dico sacrilegi perché spesso i camminanti non hanno nessuna stima del Corpo di Cristo.
      Un mio amico e la moglie, che erano entrati nel Cammino a una certa età, dopo qualche anno sono usciti per il modo in cui si riceveva la Comunione.
      Questo mio amico mi ha raccontato che dei giovani masticavano la gomma durante la Messa, smettevano per la Comunione e poi, subito dopo, ricominciavano a masticare. E nessuno diceva niente. Mi ha detto che un giorno, spazientito, ha mollato una sberla al figlio di un catechista per questo motivo.

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    2. Sono un ex del cammino, uscito dopo piu di vent'anni. Lo confermo con tutta sinceruta'. Il Cammino e' una chiesa nella chiesa, con tutti I prerogattivi di una setta.
      Quello che mi addolora e' il fatto che ci sono tantissimi aderenti in buona fede, compresi sacerdoti.
      Se solo potessero essere al corrente di questo Blog. Io ho scoperto questo Blog due anni fa, e mi ha aiutato a trovare il coraggio di rinnegare il cammino.
      Ho l'indirizzo email elettronico di piu di 500 persone che seguiano il cammino, e trovero il modo di passare I dettagli di questo sito per fargli aprire gl'occhi, senza pero' divilgare il mio proprio indirizzo elettronico, altrimente saranno guai per me.

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  14. l neocatekiko crede di essere in diritto di decidere chi deve e chi non deve parlare del maledetto cammino neocatecumenale

    In questa frase c'è tanto. Mi spiego. Premetto che non parlerò di Cammino, ma di persone che operano nel Cammino. Purtroppo l'ipocrisia di alcuni supera i limiti della decenza. Una vena d'ipocrisia l'abbiamo tutti, credo, cioè ci potremmo cadere tutti, in particolare davanti a delle situazioni momentanee e improvvise. Tipo hai davanti un mafioso, sai che è mafioso, hai paura, per cui dissimuli, per non far accadere delle situazioni spiacevoli. Ma, subito dopo, ti ravvedi e ti rimetti in carreggiata. Altra cosa è l'ipocrita seriale, cioè colui che pensa di avere lui il diritto di parola, e il diritto di essere ascoltato. Faccio un esempio concreto. Un catechista nc, che viene votato, che si sente migliore e inviato da Dio, cioè si crede che ciò che dice lui è pura verità, e ciò che dicono gli altri non ha nessun valore. Costui, il catechista, si sente eletto, votato dalla sua comunità, per cui si adopera nell'ambito. OK! Ma se costui dentro di se iniziasse a coltivare pensieri strani, cioè si sentisse un eletto, sopra tutti, per cui andasse in superbia, ecco che cadrebbe nel peccato. Infatti possiamo vedere queste situazioni nel Cammino. Alcuni di questi si pensano di poter fare ciò che vogliono sugli altri, cioè chiedere soldi, chiedere i peccati, correggere i pensieri, fare profezie, comandare, sparlare, mettere il prossimo in errore, e tanto altro. Dove riuscite a stanarli? Li riuscite a stanare in un piccolo esempio. Mentre li affrontate, voi vi dovete mettere in coscienza davanti a Dio, in dialogo continuo e preghiera, e poi sentire ciò che di giusto vi dice il cuore, ascoltando il vostro spirito. OK! Se il catechista vi dice cose contrarie, ecco che non viene da Dio. Cioè, in quel momento sarà lo spirito dentro di voi che vi farà capire l'azione che vi si sta presentando davanti, cioè se una persona parla per via della vrità, oppure vi sta parlando di cose mondane, fallaci, pettegolezzi, presunzioni e altro. E' difficile spegare a parole certe cose, ma se vi adopererete capirete cosa intendo.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    PS: fra poco verrà una persona che farà l'analisi psichica del mio scrivere. Chiedetegli di fare anche l'analisi spirituale. Così è più completa e mi aiuterà a correggermi.

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    1. Ciao Isaia Paolo,
      comprendo perfettamente quanto scrivi. Come ho scritto in un post precedente (che qui non vedo ma che ripropongo) ho affrontato questa problematica in CL. Anche in quest'esperienza (per me positivissima) non ho potuto fare a meno di vedere che le persone (e in talune occasioni anche qualche sacerdote) a volte deviano dalla condotta di ideale santità.
      Trattandosi di un fenomeno connaturato con la natura umana che è afflitta dalla Caduta, ho imparato ad accettare in tutti gli ambienti, anche sul lavoro ovviamente, la presenza di persone che affascinate dal ruolo e dal potere (qualunque sia il tipo di potere) vanno oltre quello che è il loro compito, il loro servizio. Certo, vedere che questo accade nella Chiesa mi urta sempre un po' di più rispetto ad altri contesti. Forse ciò accade perché a me (a tutti immagino) che nella Casa del Padre vi fossero solo Santi.
      Sono fuori da CL per ragioni di progressiva diminuzione e poi inesistenza del gruppo locale cui appartenevo (mi considero, anzi -sono- ancora di CL) ma ho visto lì qualcosa di simile a quanto rappresenti nel tuo post.
      Scrivo ora perché sto seguendo le catechesi iniziali del cammino. Incuriosito dalla vita e incoraggiato a voce dalle mie amicizie con famiglie del cammino. Sono circa a metà delle catechesi. Devo dire: le trovo certamente originali (parlano laici in maniera come dire? abbastanza semplice) ma ricche di fede che al momento mi pare genuina.
      Non so assolutamente se entrerò in questo gruppo ma dovessi riscontrare atteggiamenti come quelli descritti, li troverei piuttosto comuni. Quello che mi starebbe a cuore è stare nella Chiesa confrontandomi con altri cristiani. Meditare, approfondire Lui. :-)

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    2. Caro Fra,
      puoi tranquillamente riscontrare subito gli atteggiamenti qui descritti ponendo alcune domande molto semplici e assolutamente non impegnative nella risposta ai catechisti, quali:

      1) Posso registrare le vostre catechesi? Mi farebbe tanto piacere riascoltarmele a casa.

      2) In alternativa, potreste procurarmi o indicarmi i testi cui attingere? Il catechismo della chiesa cattolica ce l'ho già, quale altro testo utilizzate?

      3) Negli incontri a cui ho partecipato finora c'è sempre un momento in cui l'uditorio poteva porre delle domande, momento che serve a chi istruisce per verificare l'efficacia della propria comunicazione e per arricchimento di tutti. Come mai voi non ritenete opportuno questo passaggio?

      Queste sono le prime domande. Vediamo intanto come rispondono a queste. Poi, se vuoi, ne avrei tante altre da porre.

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    3. Guarda: stasera è una delle sere degli incontri settimanali catechesi. Lo faccio.

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    4. o anche provare a tirar fuori 1 quaderno e farsi vedere a prendere appunti (come molti fanno ascoltando Carron) ..

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    5. Questa sera è serata di catechesi: mi faccio avanti e chiedo

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    6. Per quanto riguarda le analogie con CL: fa tutto parte di una possibile deriva dei gruppi ecclesiali nel settarismo, fenomeno studiato con attenzione in Francia e riguardo al quale si è costituita una Pastorale specifica. I fenomeni sono simili in alcuni gruppi sotto attenzione, soprattutto quelli sottoposti ad una leadership incontrollata e che meno di altri hanno costituito degli organismi interni di auto controllo oppure che sono impermeabili a verifiche dall'esterno oppure ancora mantengono segretezza sulle proprie reali caratteristiche.
      Ebbene, io credo che alcuni di questi problemi possano riguardare anche altre esperienze religiose o movimenti laicali, ma proprio tutti tutti sono riscontrabili forse solo nel Cammino Neocatecumenale, che quindi, a mio parere, possiede un ben triste primato.
      In proposito, pubblicheremo a breve uno studio molto interessante che potrà, spero, esserci utile per una comprensione migliore di questo fenomeno.

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    7. Per Fra.

      Caro Fra tu puoi fare la tua esperienza, e ti auguro di farla positiva. OK!
      Ma vorrei rammentarti una cosa, perchè ho seguito un pò il tuo pensiero. OK! Ti farò un esempio evangelico. Spero di riuscire a farmi capire.
      Mentre Gesù era sulla Croce, a quel tempo, vi era tutto un mondo, in altri luoghi, che facevano cose diverse. Chi stava banchettando, chi ridendo, chi sposando, chi lavorando, chi altro. Cerca di capire quello che vorrei dirti. Per cui, in quel momento Gesù era sulla Croce, lì era. Se altri stavano facendo altro, significa che facevano altro. Ma Gesù, comunque, sempre sulla Croce stava in quel momento. Penso di essere stato chiaro.
      Rapporta questo in quello che hai scritto, e poi rifletti.

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  15. C'era una volta, in un paese lontano, IPG che decise di intraprendere una strada, in compagnia di amici ( che dopo si rivelarono nemici). Mentre camminnava nel paese, vide un cartello che conteneva questa scritta "Dio Ti Ama" "Vieni e vedi". Si disse, ohhhh, questa si che deve essere una bella cosa da vedere e da seguire, perchè c'è il mio Dio, so che mi ama, per cui entrerò e andrò a vivere nel paese dell'amore di Dio. Iniziarono le catechesi, ma già lì le prime ombre, la Chiesa, fondata da Dio, era strana e si doveva modificare. Parlavano di preti stregoni, vi erano persone che facevano domande, su Dio. Comunque potrebbe starmi bene, perchè si parla di Dio, per cui è lecito fare domande sul Signore. Ma il punto era l'ipocrisia, sotto sotto vi era un ambiente ipocrita, che si dissimulava amicizia, realmente vi era controllo e pregiudizio, facendo finta di nulla. ( in questo raccono si farà un mix di esperienze, passate e future, senza ordine cronlogico). Sorrisi, facce allegre, ma sotto vi era l'ombra che li muoveva, e tanto altro. A quel punto iniziò l'amore di Dio, ovvero il percorso. Per cui iniziarono le buste nere a circolare, perchè si dovevano comprare i segni ( per poi cacciarti e appropriarsene facedosi i padroni). Per cui la prima cosa, prima di fare il percorso, e vedere se una persona è in grado a seguirlo, si devono cacciare i soldi e comprare ciò che serve ai capi, perchè così si apparecchiavano la tavola più bella e più lussuosa. Durante questo grande amore iniziale, vi erano le prime catechesi, per cui vi erano le prime imposizioni: fratello non essere attacato ai soldi, fratello si generoso, fratello facciamo passare la busta nera per il povero della comunità ( non per il catechista che viene a sbafo e fa le catechesi); fratello devi pensarla così, fratello devi fare questo tutte le sere, fratello puoi pulire là, fratello puoi prestarci questo, fratello potresti dare una spazzata, fratello potresti.... Da un lato sembrerebbero cose normali, perchè è giusto cooperare, specialmente nell'ambito di Dio ( perchè vi ripeto Dio ti ama, così si diceva alle catechesi iniziali). Ma ad un certo punto le serpi, oh scusate, i fratelli ti iniavano a marcare stretto. Vi erano quelli che andavano a raccontare cosa facevi e cosa dicevi, quelli che ti giudicavano tra di loro, quelli che stavano ad osservare il tuo comportamento. Un bel giorno si mosse il Padrone di casa, e chiamò IPG, e gli disse una csa all'orecchio. IPG rimase confuso a tale cosa che gli diceva il Padrone, per cui rimase come folgorato. Il Padrone impartì un comando, ma IPG capì che il Padrone, cioè il suo comandare, non è mai per farsi servire, ma è per farti crescere, perchè è proprio il Padrone che si mette a servire lo stesso servitore. Come se un proprietario di un immobile affittasse la casa sua, e al momento di riscuotere i soldi, desse i soldi all'inquilino per farsi pagare l'affitto. OK! Siccome gli altri che si credevano i padroni, ma erano solamente altri inquilini, costor al vedersi IPG con soldi in mano del Padrone, iniziarono a invidiarlo e a volergli togliere sia i soldi, ma sia il posto assegnato dal Padrone di casa. Che brutta cosa, vedersi delle persone che dicono "Dio ti Ama" e poi dimostrano a fatti il contrario, cioè che loro ti odiano, ed usano il Nome del Padrone per attrare le persone nella loro rete. Che delusione.

    Ora mi fermo qui, perchè è ora, devo andare a mantenermi, come giusto sia. Riprenderò questo mio commento. E ne vedremo delle belle.
    So che ci sono le spie, che seguono il Blog, che staranno scoppiando di odi, ma vi dico: che vi psso fare , questa è la Volontà di Dio, se avete odio, giratelo su chi vi ha ingannato. Non su chi deve andare per la strada tracciata dal Signore. Dio vi perdona se vi pentite, io pure, ma davant al vostro pentimento, davant all'ipocrisia e alla dissimulazioe n, perchè? Perchè non posso buttare le perle ai cani e ai porci. Non so se capite cosa ha detto il Padrone.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  16. @ Fra

    Chiedi anche ai kikatekisti come mai, secondo loro, la Chiesa e lo Spirito Santo hanno dormito un lungo sonno da Costantino al Concilio Vaticano II.

    Poi raccontaci che/se ti hanno risposto.

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  17. per Fra,

    se alla domanda numero 2) di Valentina i catechisti ti rispondono che nel cammino è tutta tradizione orale, e che le catechesi le ispira lo Spirito Santo, tu puoi sempre tirare fuori questo documento

    http://thoughtfulcatholic.com/wp-content/uploads/2016/08/Orientations-for-the-Team-of-Catechists-for-the-Conversion-Phase-Old-Vol.-1.pdf

    e chiedere come mai le loro catechesi rispecchino fedelmente il contenuto ivi riportato e perché quindi il testo non venga rilasciato, mentre, per esempio, i libri di Giussani li può leggere chiunque anche se non è di CL.

    Per curiosità, se ti capita l'occasione, puoi anche farti un giretto delle catechesi iniziali in diverse parrocchie di diverse città per osservare tu stesso se veramente le catechesi variano con l'ispirazione del momento o sono tutte uguali ovunque, e tutte uguali al suddetto documento.

    In un altro di questi documenti del cammino, cosiddetti mamotreti, fatti in origine per essere tenuti segreti ma che invece sono trapelati ed in parte scaricabili da internet, c'è anche Kiko che raccomanda ai catechisti di non parlare di decima per qualche anno, fino a che la gente non sia molto coinvolta. Ciò perché, afferma egli stesso, se si spargesse la voce che in futuro i fratelli dovranno elargire costantemente il 10% di tutti i loro proventi e beni, non ci sarebbe più nessuno che entra in cammino.

    Puoi anche chiedere ai catechisti chiarimenti su temi come "decima", "mamotreti", "approvazione", "scrutini" e confrontare la loro reazione con quanto trovi a partire dall'utilissima casella di ricerca di questo blog.

    I catechisti rispoderanno probabilmente che non bisogna rovinare la sorpresa che Dio ha preparato per noi. Ebbene, i neocatecumenali sono gli unici che abituano gli aderenti al segreto (arcano, lo chiamano), mentre il catechismo e tutti i testi di tutti i movimenti ecclesiali sono aperti al pubblico, che piacciano o no.

    Quale tipo di associazione chiede agli aderenti di farsi bendare e di lasciarsi trascinare con la cordicella fidandosi ciecamente? E chi risponde con fiducia a questo tipo di domanda, le persone che hanno un caratteraccio e sono diffidenti? No, le persone buone, in buonafede, che non farebbero mai una cosa del genere agli altri e che non hanno letto bene il catechismo della Chiesa Cattolica.

    Questo per dire che il cammino è a caccia di persone buone, che si fidano, non molto ferrate di catechismo e codice canonico, e le trova. Il fatto di essere fiduciosi nei confronti del cammino non è tanto indice della sua bontà, quanto della bontà della persona che se ne fida.

    Con questa premessa verrebbe poi spontaneo il distinguo tra il bene assoluto e la bontà del carattere personale, ma qui si aprirebbe tutto un altro capitolo.
    Ad ogni modo, prima di entrare nel cammino è bene prendere informazioni... da chi le rilascia. E questi sono i fuoriusciti, perhcé da chi c'è dentro non tiri fuori una parola. E non è strano anche questo?

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  18. Intanto gli amiconi e complici del vescovo pedofilo neocatecumenale stanno ancora riuscendo nel loro intento. All'ultima assemblea generale dei vescovi statunitensi (USCCB), martedì 13 novembre scorso, mons. Byrnes, quando ha preso la parola, si è qualificato come «arcivescovo coadiutore, in attesa [dei risultati della procedura] dell'appello» precisando (ripetendolo due volte) che non sono in vigore attualmente le misure restrittive contro il sullodato pedofilo. Byrnes ricorda che uno degli obiettivi - specialmente del proprio impegno nella scorsa estate - era di assicurare qualche significativa misura restrittiva su tale pedofilo, almeno finché non fosse giunto il risultato dell'appello.

    Ha spiegato che da due anni questa situazione sta opprimendo il popolo di Dio a Guam («it's been grinding on the people of God in Guam»). Continuano a chiedere a mons. Byrnes dove diavolo stia tale vescovo pedofilo. Byrnes non ne ha idea, né ha modo di contattarlo, né c'è un posto in cui sia stato assegnato.

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  19. Caro Fra delle 11,45 io invece le ho trovate noiose,strampalate,senza contraddittorio,senza interazione con chi ascolta.A furia di sentir dire che il cammino salva dalla droga ho avuto il desiderio di cercare un pusher appena uscita di lì.Viola

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  20. Il cnc, é una vera e propria gabbia dorata ma una gabbia, poco importa se é una gabbia preziosa o meglio se ti fanno credere che é preziosa .. Ma il Signore ci ha fatto con le ali di aquila ci ha fatto per volare mentre il cammino o ci taglia le ali Invito i fratelli ncn a riflettere seriamente e a prendere il volo prima di trovarsi con le ali spezzate , coraggio !

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  21. Il cnc, é una vera e propria gabbia dorata ma una gabbia, poco importa se é una gabbia preziosa o meglio se ti fanno credere che é preziosa .. Ma il Signore ci ha fatto con le ali di aquila ci ha fatto per volare mentre il cammino o ci taglia le ali Invito i fratelli ncn a riflettere seriamente e a prendere il volo prima di trovarsi con le ali spezzate , coraggio !

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  22. Il cnc, é una vera e propria gabbia dorata ma una gabbia, poco importa se é una gabbia preziosa o meglio se ti fanno credere che é preziosa .. Ma il Signore ci ha fatto con le ali di aquila ci ha fatto per volare mentre il cammino o ci taglia le ali Invito i fratelli ncn a riflettere seriamente e a prendere il volo prima di trovarsi con le ali spezzate , coraggio !

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  23. Buongiorno,
    perdonate se da qualche giorno non passo di qui, ma ora eccoci.
    Dunque su suggerimento di Valentina prima dell'inizio dell'incontro di venerdì mi sono avvicinato a uno dei catechisti e abbiamo un po' parlato (durante la chiacchierata si è avvicinato anche un altro del loro gruppo). Ho chiesto varie cose, quanti anni fossero in cammino e altro. Ho domandato se potevo registrare l'incontro con il mio smartphone. i due si sono guardati, uno ha fatto una sorta di gesto simile alle "spallucce" l'altro mi ha detto in sostanza che se volevo potevo registrare ma la cosa più importate era che comunque ascoltassi lì, senza rimandare l'attenzione al riascolto a casa confidando sulla registrazione fatta.
    Poi ho chiesto che tipo di schema venisse seguito per questa serie di meeting serali e mi hanno detto che c'è un libro che da la traccia di quello che è l'argomento di ogni sera. Ho domandato se potevo avere questo "libro" o dove potevo trovarlo. Sorridendo, uno mi ha risposto che loro ne hanno una copia che non potevano "passarmi" perché serve a loro e che comunque non si trova nelle librerie. Ho chiesto se vi fosse qualche segreto in merito, e l'altro ha allora aggiunto che il testo è ormai presente in internet e se avessi fatto qualche ricerca probabilmente lo avrei trovato scaricabile. Poi ho domandato se fosse possibile avere un dibattito sulle catechesi e uno mi ha risposto che alla fine degli incontri è previsto un momento dove ognuno può dire le sue impressioni. Poi ha aggiunto che se avevo qualche dubbio potevo parlare con il parroco (che in genere è presente a questi incontri) ma possibilmente non nelle sere di meeting.
    Il tono mi è sembrato piuttosto tranquillo. L'incontro ha poi ha trattato varie cose in particolare la risurrezione di Gesù e del perché è stato condannato, facendo un'interessante parallelo tra la condanna dei notabili di Israele e di Pilato e la vita quotidiana della gente (la mia compresa.. immagino). Non ho colto la presenza di scostamenti dal canone di fede.
    Devo dire che queste sere non mi dispiacciono, le modalità, il tono, il lessico e altri aspetti sono piuttosto differenti da quelli che ho vissuto e cui sono abituato ma nel complesso ho positive sensazioni. Vedremo.
    P.S. dopo la chiacchierata poi ho lasciato perdere e non ho registrato alcunché

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  24. Trovo molto interessanti i sorrisetti dei catechisti, non so tu.
    Una piccola notazione: le catechesi iniziali, insieme a quelle fino al secondo passaggio, sono reperibili in rete perché furono pubblicate insieme ai commenti di padre Zoffoli, passionista, che le ebbe in modo rocambolesco in tempi in cui i neocatecumenali ancora fingevano di parlare per ispirazione divina.
    Quindi, non sono certo in rete perché loro le abbiano pubblicate.
    Seconda notazione: se non erro, le catechesi iniziali in rete non sono quelle corrette e poi approvate costituenti il Direttorio, ma quelle ancora piene zeppe di eresie.
    Quindi, i casi sono due: non conoscono il testo che è in rete, oppure lo conoscono e catechizzano secondo un testo non corretto.
    Comunque sia, sono omissivi, elusivi e, sinceramente, la puzza di bruciato si sente lontano un miglio.

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