domenica 23 giugno 2019

MURCIA, IL COVO SEGRETO DEI KIKOS

Che in Spagna la Chiesa sia in qualche modo rimasta legata al potere politico, retaggio della dittatura fascista di Franco, non è un mistero, ma magari è poco nota la reciproca influenza che si verifica nelle più alte sfere.

Recentemente è accaduto un FATTO SCANDALOSO che si teme possa varcare i confini spagnoli e venir discusso anche all’estero.

Ebbene, ci pare doveroso iniziare a “varcare questi confini” e rendere pubblico anche qui da noi come agiscono al di là dei Pirenei i kikos e i loro sostenitori ecclesiali.
Tante ne combinano senza che si abbia più che una limitata e circoscritta indignazione locale, abituati come sono a mettere a tacere ogni scandalo (sono pieni di scandali, di ogni tipo, ma è difficile avere una visione d’insieme, conosciamo solo quelli che hanno avuto maggiore risonanza mediatica).

Questo il fatto, dichiarato dalla rivista Religion Digital del 15 marzo di quest'anno:
José Manuel Vidal (vaticanista), direttore di Religion Digital rivela le PRATICHE DITTATORIALI di un vescovo che ha dato la sua diocesi e la sua università (UCAM) a un movimento come quello del Kikos ed aggiunge: VALE PER MOLTE DIOCESI NEL MONDO. ALERT!!
IL VESCOVO DI MURCIA JOSÉ MANUEL LORCA PLANES COSTRINGE I SUOI SACERDOTI A FIRMARE UNA DICHIARAZIONE DI SOSTEGNO PER IL VESCOVO ELETTO, CHE HA PERMESSO UNA MESSA A FRANCO AL SEMINARIO.
Il Vescovo di Cartagena-Murcia, Planes José Manuel Lorca, ha mentito negando la celebrazione di una Messa per Franco nella cappella del seminario, approvata dal vescovo vicario eletto, Sebastian Chico.
E quando la sua menzogna è venuta allo scoperto attraverso la pubblicazione della foto delle bandiere della dittatura e della Falange alla porta del tempio, il prelato lancia una campagna per ripulire l'immagine del suo 'delfino', coinvolgendo tutto il clero di Murcia per appoggiarlo.

Le bandiere di Franco e della Falange
fuori della cappella del
Seminario neocatecumenale di Murcia
Per ottenere ciò, ha inviato a tutti i sacerdoti della diocesi una lettera (a cui il portale web Religion Digital ha avuto accesso), in cui li costringe ad aderire "al comunicato stampa (allegato sul retro)", in cui ha mentito sull’avvenuta celebrazione della Messa sopramenzionata per Franco nella cappella del seminario. Ancor più, e poiché la chiusura dei ranghi è totale, li costringe a firmare il loro sostegno incondizionato al nuovo vescovo eletto.

Il modulo inviato ai sacerdoti dice: “Vorrei trasmettere al Santo Padre il mio riconoscimento nella carriera sacerdotale del vescovo Sebastián Chico Martínez, così come la sua nomina a Vescovo ausiliare della nostra diocesi”.

Lettera per i parroci di Murcia
L'evidente imposizione del vescovo sui suoi sacerdoti sta nel fatto che devono firmare e rubricare il documento di loro pugno, prima di martedì e prima dei vicari della zona episcopale. Come se fosse l'esercito, gli arcipreti chiamano ognuno dei sacerdoti dell'arcipretura, perché si approcciano alla parrocchia del vicario della rispettiva zona per firmare il documento.

"Non valgono scuse di alcun tipo e, inoltre, hanno fretta di far firmare, perché vogliono consegnare le firme alla Nunziatura e al Papa", spiega un prete murciano indignato con l'atteggiamento del vescovo.

E chi non lo fa? “Affronterà le conseguenze, vale a dire il trasferimento ad una parrocchia peggiore e, soprattutto, è etichettato e segnato per sempre come un traditore che ha rotto la comunione ecclesiale e come uno che attacca la Chiesa, il clero e il vescovo”, spiega un altro sacerdote. Aggiunge: “Funziona come una setta, come una mafia clericale, che risponde con l'insabbiamento di un caso sporco. Che si tratti di una messa per Franco o di un caso di abuso. La dinamica è sempre la stessa”.

OBBLIGATI DALLA BRUTALE PRESSIONE esercitata da questo sistema clericale chiuso, la maggior parte dei sacerdoti apporrà la propria firma nella parte inferiore del documento. Nemmeno i più coraggiosi, i più avventurosi e quelli che hanno meno da perdere oseranno sfidare l'ordine dell'apparato clericale. "Perché chi, in questo momento, non sta nei ranghi, è per sempre stigmatizzato come un traditore della casta del clero e questo è come la tua morte religiosa", spiega un terzo sacerdote.

Nella diocesi di Murcia, c'è ancora un gruppo di preti (una quindicina), che si dichiarano apertamente sostenitori di Francesco e delle sue riforme, tra cui la trasparenza. Però la maggioranza del clero, molto ideologicamente incline alla destra, continua a supportare queste vecchie strategie. "Per loro, la cosa seria non è che il vescovo eletto conceda una messa a Franco con incluse bandiere della dittatura, nella cappella del seminario; LA COSA SERIA, PER LORO, È CHE QUESTE COSE DIVENTINO NOTE ALL'ESTERO E I MEDIA LE SCOPRANO".

Tanto che i sacerdoti amici del vescovo stanno dicendo in questi giorni che "TUTTO QUESTO EMERGE E VIENE ALLA LUCE PUBBLICA, PERCHE' È OPERA DEL DIAVOLO". Una strategia strettamente collegata, d'altra parte, al CAMMINO NEOCATECUMENALE che, alla fine, è quello che DOMINA E COMANDA LA DIOCESI E CHE STA TRASCINANDO IL CLERO IN POSIZIONI IDEOLOGICAMENTE ULTRACONSERVATRICI. Non si dimentichi che MOLTI DEI LEADER DI VOX APPARTENGONO AL COSIDDETTO "KIKOS". (Vox è un partito politico spagnolo fondato il 17 dicembre 2013 da alcuni membri dissidenti del Partito Popolare, classificato come di estrema destra. ndt: sbaglio o il Cammino non doveva fare politica?)

Questo sbandamento verso l'estrema destra, promosso dalle massime autorità della diocesi e all'interno del proprio seminario, scandalizza i sacerdoti e i fedeli più vicini a Papa Francesco e a ciò che il suo pontificato riformista sta significando nella Chiesa.

Pertanto, "forse ciò che più ci ferisce è che, con questi atteggiamenti, il Vangelo viene calpestato e che, inoltre, IL PAPA VIENE INGANNATO DUE VOLTE. La prima, presentando una nomina vescovile inadeguata, e la seconda, facendogli vedere che il nuovo vescovo eletto gode del sostegno di tutto il clero diocesano. QUELLO CHE SICURAMENTE NON GLI DIRANNO È CHE SI TRATTA DI UN APPOGGIO FORZATO E COARTATO", si lamenta un prete murciano.

La stessa cosa sta facendo José Luis Mendoza per costringere i suoi lavoratori a firmare una lettera che lo scagioni dall'accusa di aver costruito edifici "illegalmente", chiedendo loro di dichiararli "di interesse sociale". Stessa cosa sta facendo con istituzioni e aziende che collaborano con la UCAM.
E' chiaro che Mendoza ORA è politicamente più vicino a Vox che al PP: "Dato che il PP non mi dà quello che voglio (la legalizzazione degli edifici abusivi), vado da Vox".
        
Lettera coercitiva di Mendoza ai dipendenti


Lettera di Mendoza
per aziende, istituzioni e Ong
che collaborano con la UCAM

Ecco i metodi NEOCATECUMENALI per ottenere e difendere il potere.
Apriamo gli occhi e rendiamoci conto di tutte le trame e i raggiri di cui sono capaci i NC.
Apriamo gli occhi sui loro intrallazzi con poteri politici che aprono molte strade, compreso il neo partito Vox, di estrema destra, che è diventato il partito dei neocatecumenali.

Apriamo gli occhi ed iniziamo a comprendere che qui non si tratta più soltanto di eresie dottrinali e follia dei predicatori, ma di potere e connivenze che hanno il loro quartier generale nella lontana, “Cattolica Spagna”.

19 commenti:

  1. Molto avvilente tutto quello che Libera sta evidenziando impietosamente in questo periodo.
    Non c'è parola, mi vien da dire.

    Commentando l'ultimo capoverso del post odierno una cosa, però, voglio dirla:
    QUESTI NON SI FANNO MANCARE NIENTE, DAVVERO!

    Poi rivado ai miei antichi ricordi (molto tempo è passato da quando sono uscita dal cammino!) e vorrei confermare quanto Libera afferma.
    Ossia, HANNO FATTO SEMPRE QUESTO!
    Ora tutto mi è chiaro, quello che ho visto partecipando ai raduni degli itineranti per molti anni, l'inquietudine, il senso di disagio che dal primo giorno del mio ingresso nel supremo consesso mi ha sempre accompagnata, anche se non sapevo decodificarlo. Qualcosa di forte lì a Porto San Giorgio o a Fiuggi anni prima o ad Alicante e sul Monte Sion o alla Domus...dovunque quando si era in mezzo a loro. qualcosa che, scendendo ai livelli più bassi, mano a mano sfumava. Dipendeva ovviamente dal grado di buona fede dei catechisti dei vari livelli. Buona fede carente del tutto in Kiko e nei suoi, cefali o itineranti cd. della prima ora, una banda di esaltati.

    Cosa ricordo? Ricordo l'aria di "cospirazione" costante che si respirava, ricordo le allusioni, le frasi incompiute, le cose non dette, gli ammiccamenti tra loro. (Perché noi truppa eravamo per loro solo dei pivellini che credevano davvero che il Kerigma era vero!!!)
    Ricordo gli appuntamenti costanti nelle segrete stanze di Kiko, a Porto San Giorgio in veranda, a Roma a via del Mascherino piuttosto che a casa dello stesso Kiko.
    Incontri ad "alto livello" nei quali, oggi lo comprendo, alla faccia dello spirito della Chiesa Primitiva, si studiavano strategie, "acchiappanze" di Vescovi e Cardinali con annessi abbindolamenti, circuizioni del Papa e dove faceva carriera tra gli itineranti chi più riusciva a guadagnare al cammino neocatecumenale "potenti appoggi" senza andare tanto per il sottile sul profilo etico e morale dei protettori. (Esempio di carriera, uno per tutti, il mitico G. Gennarini)

    Ora comprendo cosa li teneva indaffarati da mane a sera.

    E noi, stupidi gonzi, che in assemblea aspettavamo il verbo ispirato kikiano che desse un senso alla nostra vita, una direzione, "uno spirito" appunto.

    Kiko, tra un traffico e l'altro, scendeva in assemblea col suo fare imbonitore e sparava le sue catechesi ad effetto, strimpellava e cantava con gli occhi estasiati verso il cielo dandoci la dose giusta per arrivare al successivo incontro sufficientemente rimbambiti da restare SENZA CREARE PROBLEMI fino all'appuntamento successivo.
    E cosi...dalle nove - ora in cui venivamo convocati - tante volte Kiko si presentava, bel bello, anche alle 11...ancora le lodi da fare e tutto il resto. Certo, aveva cose più serie da fare che venire da quattro scemi a raccontare favole!
    Carmen scendeva quando voleva e se voleva...dipendeva dal grado di incavolatura contro Kiko e il mondo intero di quel giorno.

    Ma perché??? Mi domando e dico....
    Perché ho impiegato tanto a comprendere cosa c'era dietro?
    Quando sono fuggita via già tutto era chiaro.

    Oggi Libera, con la sua coraggiosa, rigorosa, super-comprovata analisi mi mette davanti agli occhi, in maniera incontestabile, che tutto era ed è ancora molto peggio di ogni esperienza fatta sulla sola propria pelle da me come da tanti altri!

    Grazie mille, Libera! Molti avranno torci budella atroci e DEVONO TACERE SOLO, SE NO PER LORO È ANCHE PEGGIO. Esseri abietti e spietati.

    Pax

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  2. ANCHE KIKO E MENDOZA HANNO IL POSTER DEL DITTATORE FRANCO APPESO NELLE LORO CAMERETTE..

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  4. Interessanti le indagini di Libera.

    Personalmente non ci vedo nulla di male a far dire una Messa per Franco e non conosco il partito Vox, per cui non so se viene accusato di essere estremista perché lo è, o solo perché difende i valori che si rifanno a quelli cristiani, che oggi sono considerati estremisti e oscurantisti.
    Ciò però che assolutamente vedo come negativo è la MENZOGNA che si usa perché, evidentemente, i fini sono loschi.

    E' un errore che un'organizzazione della Chiesa esponga dei simboli o delle bandiere politiche, qualunque siano, questo vale per i teologi della liberazione così come per i conservatori. Così come è un errore che gli ecclesiastici partecipino troppo alla vita politica.
    Tutto ciò nasconde interessi non certo religiosi.

    Un partito di ispirazione cristiana può ispirarsi a una simbologia cristiana, in quanto là dove la fede ha forgiato la cultura di un popolo, i valori della fede sono diventati valori popolari che si esprimono attraverso delle tradizioni umane.
    Ma la Chiesa non può fare suoi dei simboli di partito. Lo "scambio" ci può essere, ma deve avvenire a livello di fede e di cultura e non di favori e privilegi e, perciò, di simbologie.

    E' normale che siano i conservatori a subire la tentazione di ergersi a rappresentanti della Chiesa in campo politico, in quanto, in genere, i valori di riferimento, o i valori sbandierati, sono quelli tradizionali della Chiesa, ma quando questo avviene, dietro c'è un TORNACONTO.
    Così come c'è un tornaconto quando i Pastori chiedono la "protezione" dei partiti conservatori e si identificano in essi.

    Ma qualcosa di simile accade anche in campo progressista dove certi Pastori, pur di accaparrarsi la protezione e il supporto dei partiti progressisti, arrivano addirittura a svendere alcuni valori fondamentali della fede e della morale. Anzi, fanno essi stessi politica attiva, confondendo tutti i ruoli.

    Faccio questo parallelismo perché il Cammino Neocatecumenale, forse caso unico, per alcuni aspetti può essere classificato come conservatore, mentre per altri come progressista e, anzi, modernista.
    Un po' e un po', quasi, forse, a sommare il peggio dell'uno e dell'altro "schieramento".

    Sono dei conservatori e militareschi, ma con una morale tutta loro, che disprezza l'Eucaristia e che li rende permissivi riguardo ogni specie di abuso sessuale e di intrallazzo, proprio come i progressisti.

    Dietro a tutto questo, c'è la MENZOGNA, che accomuna i conservatori (delle tradizioni umane ma non della fede e della morale) e i progressisti (della fede e della morale: il cambiamento delle tradizioni umane ne è più che altro una conseguenza)

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    2. Faccio questo parallelismo perché il Cammino Neocatecumenale, forse caso unico, per alcuni aspetti può essere classificato come conservatore, mentre per altri come progressista e, anzi, modernista....forse bisognerebbe aprire gli occhi per davvero su ciò che sta succedendo nella Chiesa dal 2013 in poi..altro che fissarsi solo sul CN

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  5. Carissimi, oggi è il Giorno del Signore, la domenica, ed è il giorno della Resurrezione di Gesù. In questo giorno il Signore è risorto dopo essere passato per grandissime sofferenze, su una croce è stato collocato, e sulla croce il Signore ha combattuto la sua battaglia per salavare l'umanità ormai schiava del Demonio. La sua Madre era lì davanti a Lui, e anche Lei veniva crocifissa nell'anima, immaginiamoci lo strazio che ha provato la Madonna, vedendosi il Suo Dio, incarnato in Lei, quindi Suo Figlio, che veniva messo in croce dall'umanità. Ha visto e toccato un odio profondo verso Dio e verso di Lei e verso la Verità. Nostro Signore fu spogliato di tutto, di quel poco che aveva di materiale, cioè degli abiti, ed hanno cercato di spogliarlo anche spiritualmente, oltraggiandolo e deridendolo, chiedendoGli di scendere dalla croce per dimostrare di essere il Messia. E Gli hanno fatto tanto altro, che comunque sappiamo. Ma Gesù non fece la loro volontà, decaduta e malata, ma fece quella Sua, ovvero della Trinità, la vera Volontà, cioè del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. L'umanità decaduta e priva dello Spirito di Dio, dobbiamo ammettere, è malata e vive nel disordine, in quanto ognuno odia il prossimo e lo sfrutta in ogni modo. Infatti nel mondo vediamo gli uomini di potere, parlo del potere disnonesto, cioè costruito con disonestà, che vanno fieri di ciò che hanno fatto e accumulato, perchè si credono superiori e migliori ai poveri e agli umili. Ma dobbiamo sapere che tutto ciò è frutto di stoltezza, perchè è un potere acquistato con il peccato, per cui con l'ausilio di demoni, che tengono il malcapitato stretto in grandi catene, e che usano questo malcapitato per incatenare il prossimo. E tutta una catena che scorre, si parte da una persona, e poi vengono incatenati gli altri. Costoro, cioè gli uomini decaduti nel male, che hanno la volontà corrotta dal peccato, usano ogni mezzo per acquisire denaro e potere. Il denaro gioca un ruolo importante, perchè parliamo di potere mondano, per cui il potere mondano si può basare solamente su cose terrene ( anche se delle volte usa termini spirituali e celesti, ma tradotti in mondanità), non può basarsi su ciò che è lassù, perchè collasserebbe in un attimo, cioè rovinerebbe subito al suolo, infatti fu detto:

    22 In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?». 24 Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni».
    25 Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. 26 Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. 29 Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. 30 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. 31 Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
    (da IPG)
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  6. Appunto per questo il potere di Satana si basa su cose terrene e mondane, non potrebbe mai basarsi su Dio, perchè verrebbe scacciato.
    Costoro, i mondani, usano, per avere ciò che cercano, i nostri sensi, infatti ne vediamo che usano ogni mezzo per colpire la vista, l'udito, l'olfatto, ecc, ecc. Infatti fanno pubblicità, usano melodie e canzoni, usano immagini, usano parole persuasive. Ovviamente è Dio che ha creato i nostri sensi, e per cui noi li usiamo su questa terra, ma l'operazione è diversa negli ambiti. Perchè? Perchè Dio è tutto amore, e per cui ciò che colpisce i nostri sensi è solo donazione e a vantaggio della nostra vita, per cui ci da Pace e Gioia, diversamente il Demonio usa i nostri sensi per incatenarci, ma con menzogne e raggiri, illudendoci di trovare la felicità, invece vi troviamo la desolazione. In Dio è un Dono, nel Demonio è una Perdizione. Ma non potrebbe essere diversamente, perchè Dio è il Creatore e il Vero Padrone, il Demonio, e gli uomini corrotti, sono solamente dei miseri, che si sono autogonfiati di vano orgoglio, e per cui credono di riuscire ad impossessarsi di ciò che è di Dio. Ma è solo presunzione e fallacità.
    Ricordatevi, tutti, che se vi viene una persona che vi proclama il Vangelo, ma ha un doppio fine, cioè dopo vi cerca soldi, ma con fare disonesto, quella persona non viene da Dio, ma è un infiltrato del Nemico, che vi vuole incatenare e rinchiudere nella tristezza. Noi tutti sappiamo che dobbiamo concorrere alle opere sante, cioè al sostentamento della Chiesa, perchè abbiamo ricevuto la Vita da Nostro Signore, per cui non dobbiamo trattenere in noi ciò che la Vita fa fruttare, ma dobbiamo donare a nostra volta, per non arrestare il Corso della Vita. Ma carissimi, sappiamo che quando Dio creò l'uomo e la donna, subito dopo arrivò il serpente, che già era lì pronto ad esercitare la sua azione. Per cui, mi viene da dire, si parte con le buone intenzioni, ma se non si è pronti a superare le difficoltà, ecco che si cade nell'opera satanica. Infatti, carissimi, molti usano Nostro Signore per opprimere il prossimo e farsi consegnare il denaro, ipossessandosi di ciò che è di Dio, perchè donato a Lui, e per diventarne i padroni, cioè credersi di esserne i proprietari, con il fine di condannare e derubare il suo prossimo, e di credere di avere ragione, perchè si pensa che tutto ciò sia proveniente da Dio, ma realmente proviene dal peccato. Carissimi, le operazioni che si fanno sono molteplici, una è quella di insinuare sensi di colpa al malcapitato, cioè circondarlo di parole amare e di giudizi fallaci e mondani, ma coperti da un senso evangelico, infatti si usano termini come : è Satana, non sei obbediente alla Chiesa ( come se fossero loro, in persona, la Chiesa), la donazione è carità ( hanno i soldi in banca e vivono nella mondanità, mangiando a crepapelle dentro gli hotel e per i ristoranti, per non parlare di altro: vestiti, macchine, fumare, ecc,ecc) , ma se andiamo a verificare concretamente ciò che avviene, perchè ne siamo testimoni diretti, perchè lo hanno fatto propri a noi in persona, ecco che notiamo che si fa in un certo modo, e cioè una parte è per sfogare il peccato, e un' altra viene usata per le opere, chiamiamole, di chiesa, cioè di carità, comprare ciò che serve al culto, ecc, ecc.
    (da IPG)
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  7. Ci troviamo davanti alla famosa parabola della zizzania, cioè il grano che cresce insieme alla gramigna, ovvero si prega durante la convivenza, si proclamano belle parole evangeliche, ci si dice fratelli, ci si dice di non essere attaccati al denaro, ma nello stesso tempo avviene questa cosa: mentre si prega, usciti si condanna il prossimo e si giudica, si proclamano belle parole, ma dopo si proclamano giudizi, manipolazioni, ecc, ecc, ci si dice fratelli, ma dopo non ti salutano, si appropriano di ciò per cui hai contribuito ( ovviamente facendosi i padroni, in quanto si viene condannati, giudicati, cacciati, ecc, ecc) ci si dice non attacati al denaro, mentre si dice questo si hanno conti in banca, si sta passando il week end a sbafo usando il Nome del Signore, e per cui si è molto attaccati al denaro, per cui è il prossimo che deve essere colui che deve pagare, altrimenti questo povero malcapitato diviene subito un attaccato al denaro ed una persona che non vuole fare la carità, invece è vero l'opposto, perchè vi sono degli ipocriti disonesti che stanno sfruttando il prossimo. E tanto altro.
    Per cui, possiamo vedere che si vorrebbe partire con un senso di santità, ma quando si arriva al dunque, avviene la caduta di Esaù per il piatto di lenticchie, cioè ci si vende per denaro e potere mondano, con l'intenzione,, successiva, di eliminare il fratello per rubargli l'eredità che si è disprezzata. Come uno che vende un qualcosa, e dopo uccide il compratore per ritornare ad impossessarsi ciò che si è venduto. Credo di essere stato chiaro.
    Carissimi, parlo a tutti gli offesi, non vi preoccupate, il Vostro Padre ha visto tutto e sa come è andata quella situazione, per cui il Padre non vi abbandonerà mai, e dovete sapere che siete nelle Sue Mani, e Lui vi reusciterà con lo Spirito del Suo Figlio. Per cui non vi abbattete e non mollate, è semenza del Demonio, ma davanti a tutto questo immergetevi nel Fuoco Divino, e ritornate continuamente nella Casa del Padre. Nel Fuoco Santissimo noi veniamo immersi inieme a Nostro Signore, cioè è il Nostro Dio che crea intorno a noi come una barriera impenetrabile, nella quale nessuno potrà entrare, e in questo Fuoco risorgiamo e veniamo purificati da ogni raggiro e menzogna terrena e mondana. Carissimi, il Fuoco è Amore, Amore Santo, per cui dobbiamo sempre alimentare tutto questo dentro di noi per dare sfogo a ciò che ci è stato donato dall'alto,e per cui cercheremo sempre di non disonorare il Nostro Dio, e quindi ne rispetteremo sempre la Sua Santissima Volontà. Ovviamente sappiamo che siamo creature, per cui non noi ci portiamo, ma è Dio che ci porta e ci sostiene, quindi sappiamo che potremmo cadere sempre e ovunque in qualche laccio del Nemico, il quale si adopera in ogni modo per farci cadere nella sua volontà corrotta e malata , ma se cadiamo, sappiamo che ci dobbiamo rialzare e rinnegare tutto ciò che ci ha fatto allontanare dal Fuoco Divino, e per cui siamo pronti a riallacciarci al Nostro Dio, chiedendo a Lui perdono e soccorso. Dobbiamo stare attenti alla nostra volontà, parlo di quella umana, e dobbiamo annientarla per inseririci in quella Divina, perchè la Divina è la Vera Volontà, in quanto da Dio noi tutti siamo usciti, per cui da Lui noi riceviamo la Nostra Vita, e se ci mettiamo a fare ciò che è contrario a Dio, ecco che cha cadiamo nel peccato, e per cui siamo raminghi dalla Vita. Non si tratta di annientare noi stessi, il contrario, si tratta di espellere il pus, il marcio, di guarire la ferita, e di rientrare nella Vita. Ricordatevi che è Dio la Fonte, l'Unica Fonte, non altri, per cui allontanarsi da Dio significa illudersi di riuscire a vivere bene, realmente ci si avvia verso un percorso di morte e di ignominia.
    Un saluto nella Santissima Trinità a tutti.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. La Santissima Trinità è la Pace.

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  8. Mmm...se le cose stanno così, neocatecumenali state pronti con la penna, prima o poi vi faranno firmare qualcosa!
    Già alcuni dichiarano con grande spudoratezza che le loro Eucarestie sono aperte a tutti (senza specificare: a tutti coloro che vengono esplicitamente invitati o a cui si consente l'accesso), che prendono la comunione in piedi (senza chiarire che poi la consumano da seduti), che "il rito neocatecumenale" è stato approvato (senza sapere che un "rito neocatecumenale" non esiste, per la Chiesa), che chiunque è libero di uscire dalla comunità (ma non chiariscono con quanti coltelli infilzati sulla schiena), che Kiko non sanno neppure chi sia (ma è colui che decide della loro vita, del loro destino, delle loro scelte).
    Ebbene, gli dessero un foglio, queste affermazioni (e altre) le firmerebbero a cuor leggero.
    La verità in cammino è interpretabile, è opinabile, è un optional e spesso la fede, così come è vissuta, è in contrasto con essa.

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  9. Oggi vedo il cammino neocatecumenale come un immenso colabrodo.
    C'è un piccolo gruppo che ha interesse personale ad attappare i buchi e c'è un gruppo sempre più numeroso che fa nuovi buchi.
    Sono anni che noto nella mia parrocchia ed in altre dove ho amici, colleghi e parenti, un effetto domino sempre più vasto.
    Gente con 15-20 e anche 30 anni di cammino che esce in apparenza inspiegabilmente.
    Catechesi sempre più deserte con poche persone interessate e con ragazzi giovanissimi e figli del cammino che formano comunità traballanti senza coppie e adulti.
    Kiko sempre più scoppiato che dice sempre più stupidate e che continua a comportarsi da imperatore senza regno.
    Kiko stesso favorisce, con i suoi proclami senza senso, la fine del cammino.
    Se Kiko rimane altri 10 anni a capo del cammino neocatecumenale, assisteremo alla fine di questo movimento, senza che serva fare nulla, senza bisogno di denunciare più nulla, farà tutto Kiko e i suoi degni compari.
    Penso che la festa è finita e lo sanno anche loro, per questo si agitano e agitano i loro adepti, stanno ripassando le bucce per cercare di spremere quello che ormai non c'è più.
    C'è un limite al male che si può compiere impunemente senza conseguenze e penso che questo limite è stato superato.
    Sto facendo come il cinese della storiella che si mette comodamente sotto un albero, in riva al fiume e aspetta di vedere passare il cadavere del suo nemico.
    L'unico incremento del cammino è quello strettamente demografico con quelle famiglie numerose create senza alcuna paternità responsabile.
    Mi dispiace veramente solo per i figli di queste famiglie che con la fine del cammino perderanno la possibilità di fare una vita un pochino migliore con qualche aiuto economico dalle comunità.
    Il denaro non basta più per le mani bucate di questi amministratori fraudolenti e questa cosa si ripercorrerà sulla economia domestica di queste famiglie che hanno creduto alle promesse del cammino.
    Prima o poi doveva succedere e sta succedendo.
    Che il Signore, quello vero, non quello che manda le disgrazie per convertire gli uomini, possa tenere la sua mano santa sul capo di questi figli del cammino che pagheranno per gli errori dei genitori.
    LUCA

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  10. Che starno capo che avete. I kikos hanno il carisma e al massimo gli da un buffetto affettuoso, alle suore che pregano "le scioglie nell'acido"
    Ma non era Maria in luogo di Marta che...boh
    Estratto dal Giornale di oggi
    Governo autoritario della Congregazione, immobilità nel vivere il carisma, troppa preghiera e in modo tradizionale. A causa di queste accuse e di fronte al rifiuto delle suore di vedere snaturata la loro missione, un altro ordine religioso viene distrutto ad opera del Vaticano.

    Questa volta tocca a un giovane istituto francese, quello delle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore, ma è solo l'ultima puntata di una serie di attacchi a congregazioni religiose, magari ricche di vocazioni in tempi di magra generale, giudicate «troppo tradizionaliste» e poco in sintonia con «la nuova teologia della vita consacrata».
    La storia delle Piccole Sorelle ha inizio nel 1939 quando un gruppo di giovani si riunisce in comunità a Tolosa attorno a Maria Nault, poi Madre Maria della Croce. Dopo la nascita di altre comunità, nel 1989 vengono riconosciute come istituto religioso dall'allora vescovo di Laval, Louis-Marie Billé. Gestiscono case di riposo per anziani, insegnano catechismo e aprono le loro case all'ospitalità di parrocchie e movimenti. Tanta accoglienza e impegno per i più vulnerabili della società affonda però in una vita di preghiera intensa, nelle tante ore dedicate all'adorazione eucaristica e all'amore per la liturgia tradizionale, come ad esempio la celebrazione della messa in rito antico. Anche il loro abito dice di questo amore per la tradizione, visto che indossano il guimpe, quel copricapo di origine medievale che incornicia il viso e copre il petto e le spalle.
    È proprio a Laval che cominciano le disavventure delle suore, che già nel 2010 entrano in conflitto con il nuovo vescovo, Thierry Scharrer, che vuole separare la comunità delle religiose dalla gestione della casa di riposo. Nel frattempo a Roma la Congregazione che si occupa degli istituti religiosi, guidata dal cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz, è diventata implacabile nel perseguire ordini di frati e suore che hanno vocazioni abbondanti e sono troppo legati alla Tradizione. Così le Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore entrano nel mirino vaticano e vengono sottoposte a ispezioni, invio di commissari e diktat. L'associazione di sostegno alle suore, nata nel frattempo per sostenerle in questa battaglia per la loro sopravvivenza, denuncia che alle suore è stata rimproverata «troppa preghiera». In questo pontificato si sta realizzando uno stravolgimento della vita religiosa, che tende a ridurre al minimo l'autonomia di conventi e monasteri e a fare passare in second'ordine la preghiera e la liturgia rispetto all'utilità sociale...."
    Ma non era la tentazione del pane che Cristo superò quella volta?

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  11. Attenzione a non farsi confondere dalle generiche etichette di "destra" e "sinistra" e "fascista".
    Il porcaio spagnolo sopra accennato riguarda infatti:

    - una diocesi "neocatecumenalizzata" con la forza e l'intimidazione e il tipico giro di menzogne

    - un vescovo cinquantunenne ordinato poco più di un mese fa attraverso intimidazioni al clero sopra riportate, al punto di "calpestare il Vangelo" e di "ingannare il Papa due volte";

    - più le intimidazioni da parte del Mendoza che vuole scaricare sugli altri le conseguenze dei propri errori (la carità neocatecumenale è peggio della legge della giungla);

    - le commistioni politiche dei kikos spagnoli e il loro mercanteggiare voti allo scopo di favorire le attività edili dei capicosca piuttosto che la fede (proprio ciò che abbiamo visto a Guam, dove i kikos hanno contribuito con grande ubbidienza ad eleggere la candidata abortista).

    Nulla in contrario a celebrare una Messa per Franco, ma quelle bandiere politiche nel seminario neocatecumenale... stanno per caso mettendo il Partito al di sopra del suffragio per i defunti? Domandatevelo, cari kikos, specialmente spagnoli!

    Come già riassunto da Pax alle 11:01 nei primi commenti di questa pagina, non si tratta di eccezioni: è proprio il metodo neocatecumenale. Ai pivellini si ammannisce la favoletta del "kerygma", ai piani alti avvengono le "strategie acchiappanze abbindolamenti circuizioni" senza alcuno scrupolo morale. Evidentemente ai piani alti non credono nel Cammino.

    I fratelli delle comunità, "pivellini", si illudono ancora che le mega-riunioni kikiane d'alto livello siano fatte di pensosi e oranti capi impegnati a capire come portar meglio il Vangelo alle comunità, come far santificare meglio i membri del movimento, come vivere di più l'Eucarestia (anzitutto sé stessi)... macché! Questo poteva succedere con Francesco d'Assisi e i suoi primi frati, con Ignazio e i suoi primi seguaci, con don Bosco e i suoi primi collaboratori... non con Kiko e Carmen. Quando don Bosco e i suoi seguaci venivano allontanati o ostacolati (dal potere politico o da membri della gerarchia ecclesiale), ciò che restava erano preti fedeli, seminaristi devoti, chiese rimesse a nuovo e senza debiti, gente educata alle verità di fede ed abituata a prendere sul serio il vescovo. Proprio il contrario di ciò che fa il Cammino Neocatecumenale.

    Oggi i kikos vantano "più di cento seminari", senza chiedersi chi si accaparrerà quei grossi immobili (convertendoli a rendita per campare da pascià) una volta che Kiko tirerà le cuoia e andrà a sprofondare (salvo miracoli dell'ultimo minuto) tra le fiamme dell'inferno a "godersi" i frutti di ciò che ha fatto e ha insegnato per tutta la vita.

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  12. Continuate a votare la sinistra che appoggia l'aborto, il gender, l'omosessualità, la distruzione della famiglia, ecc. ecc.e voi sareste cristiani?

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    1. I kikos non sono veri cristiani poiché professano madornali errori dottrinali (più le eresie) e celebrano strampalate carnevalate liturgiche (più i sacrilegi).

      Anche quando un kikos si dà da fare per sostenere un'opera buona (come per il Family Day a suo tempo), alla fine della fiera è sempre il fondatore Kiko Argüello che vuole monopolizzare la scena.

      È impossibile ragionare coi kikos poiché hanno "circonciso la ragione" e la loro unica "logica" è lodare Kiko e il Cammino. Parlare con un kikos significa venir diluviati dai soliti sofismi kikiani e dalle invettive della tifoseria kikiana.

      Perfino quando ti producono qualche apparentemente "dotta" citazione, in realtà stanno cercando con sotterfugi e astuzie di infilare nel discorso qualche dottrina kikiana-carmeniana".

      Fin dalla dipartita di Giovanni Paolo II stanno tentando di armeggiare dietro le quinte - tramite i loro potenti appoggi nei corridoi vaticani - nella speranza di ottenere "un Papa amico del Cammino".

      Quando papa Francesco per la sua prima messa pontificia alla Sistina fece togliere gli inginocchiatoi, Kiko si leccò i baffi: «questo vuol dire qualcosa! questo vuol dire qualcosa!!!» Ma anche da un Papa poco sensibile alla sobrietà della liturgia, hanno ricevuto un gran numero di rampogne (esempio).

      La questione della liturgia è fondamentale poiché il modo in cui celebri l'Eucarestia, inevitabilmente mostra il modo in cui credi alle verità di fede. Ed infatti, dal modo in cui i kikos si rapportano al Santissimo Sacramento si capisce che, a dispetto di quanto proclamano, non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel sacramento dell'Eucarestia.

      Per questo esiste questo blog. Finché il Cammino e la sua gerarchia si spacceranno per cattolici, avremo sempre da documentare e testimoniare sui loro inganni e sulle loro menzogne.

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    2. Mi è sfuggito dove in questo blog qualcuno abbia dichiarato come vota o in particolare di votare la sinistra.

      Di contro, ho letto invece tanti post interessanti di come i capi NC abbiano, in parole, omissioni ed opere, simpatizzato per soggetti pedofili, riconosciuti tali dalla giustizia.

      Di come i capi NC abbiano distrutto famiglie, accanendosi contro il vincolo coniugale con l'imporre l'abbandono del coniuge che non vuol proseguire il "cammino"; intromettendosi nell'educazione dei figli ai quali suggerivano "vocazioni" e fidanzamenti, senza esserne stati richiesti e non avendo nessun titolo a farlo; imponendo di rompere relazioni con genitori, parenti ecc. ;
      instillando sentimenti di freddezza e distacco tra marito e moglie, tra genitori e figli ...

      E i neocatecumenali sarebbero cristiani?

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. Se posso, cito parte dell'articolo linkato da bT alle parole: la loro unica logica è lodare Kiko e il Cammino.

    Piccolo aneddoto introduttivo: un giorno uno sconosciuto disse ad alta voce che due più due fa quattro. Subito ci fu un tumulto di folla.

    Ci fu uno che disse: ma come ti permetti? Ma chi sei? Hai finito di dire idiozie? Non ti conosce nessuno! Stupido! Parli proprio tu che vuoi sommare a tuo guadagno i numeri? Proprio tu che non fai mai autocritica? Non hai nessuna laurea in matematica, perciò devi tacere! (fallacia "ad hominem").

    Ci fu un altro che disse: ma come osi? Non esiste nessun documento di nessuna università scritto per dimostrarlo! E tu vuoi convincerci senza citare documenti ufficiali? (fallacia "ad auctoritatem").

    Ci fu un altro che disse: ma come ti permetti? La maggioranza delle persone non sta dicendo nulla su quel risultato, per cui il tuo è un calcolo azzardato! (fallacia "ad judicium", talvolta fallacia "ex silentio").

    Ci fu un altro che disse: ma come osi? A me non risulta, né risulta ad alcuno dei miei amici: non hai il diritto di trarre una simile conclusione! (fallacia "ad ignorantiam").

    Ci fu un altro che disse: ma come ti permetti? Guarda che io chiamo Tizio e Caio! (fallacia "ad baculum" o "ad verecundiam").

    Si potrebbe andare avanti a lungo, ma preferiamo fermarci qui: ai lettori di questo blog non sfuggirà che stiamo parlando delle fallacie degli strenui difensori del Cammino Neocatecumenale, cioè di coloro che si trovano a difendere l'indifendibile.

    Qui non pretendiamo di convertire alla verità chi è solidamente radicato nei propri pregiudizi: dopotutto ricordiamo che perfino Nostro Signore appariva poco convincente ai farisei, che quando finalmente riconoscevano un miracolo (bontà loro!) lamentavano che era stato operato in giorno di sabato...

    Ci rivolgiamo piuttosto a coloro che dentro o fuori del Cammino si interrogano sulla sua effettiva bontà, a coloro che hanno appena cominciato il Cammino e non hanno ancora fatto propri quei metodi, a coloro che di fronte all'evidenza hanno ricevuto dai neocatecumenali risposte come quelle sopra esemplificate, hanno ricevuto mezze verità (cioè intere bugie), hanno ricevuto spiegazioni incomplete e complicate.

    Chi difende l'ambiguità e la menzogna avverte sempre l'urgente bisogno di far corto circuito verso la soluzione (sapendo bene che solo con abbondanti tempo, pazienza e parole sarà finalmente possibile rettificare verso la verità). Per esempio, è tipico dei neocatecumenali ragionare così: «tu critichi i nostri canti? ma i nostri sono canti biblici! tu dunque critichi la Bibbia!» Quante parole ci vogliono per mostrare la fallacia di tale affermazione?

    Una delle più sentite necessità dei neocatecumenali è definirsi "approvati" dalla Chiesa in modo da annichilire chiunque abbia da ridire sugli abusi liturgici, sugli svarioni dottrinali (e le vere e proprie eresie insegnate con sottile ambiguità), rispondendo: «tu critichi il Cammino? ma noi abbiamo lo Statuto! tu dunque critichi la Chiesa!»

    È un vademecum interessantissimo e molto utile per comprendere quali sono i, voluti o non voluti coscientemente, artifici logici di chi difende l'indifendibile.

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