lunedì 16 marzo 2020

INVOLUZIONE DEL MOVIMENTO NEOCATECUMENALE: I SEGNI

Per noi cattolici, sopravvissuti all’esperienza devastante vissuta nel Movimento Neocatecumenale, alcuni “segni” dell’ormai inarrestabile declino di tale Movimento sono lucidamente percepibili e non possiamo che assistere all’opera del Signore, che tutto può laddove non arriva o non vuole arrivare l’uomo.

Il Movimento Neocatecumenale ha vissuto i suoi momenti di gloria, insieme all’illusione più o meno dichiarata di sentirsi chiamato a “rifondare” la NUOVA CHIESA, intorno a qualche decennio passato, proponendo una predicazione ed una liturgia “innovative”, su un’errata interpretazione del Concilio pastorale Vaticano II.

Come molti, anche i due fondatori di questa setta, hanno creduto che il Concilio avesse inteso rompere con la tradizione, introducendo elementi di libertà liturgica e dottrinale che potessero portare all’arbitrario “rinnovamento” della Chiesa, soprattutto fraintendendo che espressioni come “nuova evangelizzazione” si riferissero a “nuovi” contenuti invece di un nuovo impulso di evangelizzazione, nuova ripresa dell'evangelizzazione, ma sempre ancorata alla base irrinunciabile di tutto il depositum fidei bimillenario della Chiesa, affidatole dallo stesso Gesù.

Così c’è stato un tempo in cui i neocatecumenali hanno attratto molti, soprattutto proponendo una liturgia “partecipata”, in cui ognuno ha un ruolo, una liturgia “allegra”, infarcita di strumenti musicali di libero gusto (addirittura nacchere), di continui battiti di mani secondo un caratteristico ritmo, di balletti “nuovi” intorno ad un tavolo chiamato “mensa” e rigorosamente non “altare”, che coloro col ruolo di “ostiari” ogni volta addobbano superando se stessi con i più disparati “frutti della terra”.

Oltre a questo, si è assistito impotenti all’introduzione di molteplici “novità”.

La “nuova comunione” sotto le due specie, ma al posto dell’ostia utilizzata da tutta la Chiesa, una contraddistintiva schiacciatina fatta in casa e l’uso di bere le specie del vino dalla stessa coppa da parte di tutti i partecipanti, per molti anni da SEDUTI come ad una tavola e dopo, dovendosi adeguare (in modo però parziale) alle disposizione della Santa Sede del 1° dicembre 2005, ricevendo le specie in piedi e consumando il Corpo di Cristo sempre SEDUTI e all’unisono, disubbidendo alle norme liturgiche che prevedono che il “presbitero” si debba comunicare PRIMA del popolo…

Se volete, su youtube c'è pure la ricetta
E poi, l’ “abbraccio della pace”, al posto della consueta stretta di mano, diventato poi occasione di chiacchiere e commenti, del tipo “ma che bel vestito”, “hai saputo la novità?…” e della disordinata migrazione degli adepti in circolazione libera all’interno degli spazi, indifferentemente addossati alla “mensa-altare” in irrispettosi volta-schiena, nonché occasione per i più arditi, di potersi fumare qualche tiro di sigaretta.

Se vi fa fatica
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Quindi, l’istituzione della “decima” e del “bottino”, che ha fatto sentire gli adepti veramente impegnati nella battaglia per la “liberazione dall’idolo del denaro”, in un modo diverso dalle elemosine parrocchiali, a beneficio esclusivo della PROPRIA comunità e del PROPRIO Movimento. La parte del raccolto del “bottino” devoluta ai vescovi, è stata ugualmente a beneficio del Movimento, comprandosi ed attirandosi il lasciapassare per l’infestazione delle parrocchie. I poveri della parrocchia hanno visto l’aiuto neocatecumenale una sola volta durante tutto il percorso: nella spartizione percentuale del “bottino” incamerato al II passaggio, poi MAI PIÙ.
Insomma, davvero “unici”, davvero “speciali”, davvero “LORO” e non “NOI”, diversi da tutto il resto…

Finché hanno potuto operare nell’ “arcano”, nel “segreto” del loro “mondo” e delle loro salette, si sono accresciuti attirando soprattutto parrocchiani ingenui o bisognosi di “novità” esteriori, che a loro volta hanno portato “alla chiesa” i loro amici e parenti lontani, promettendo che lì era tutto diverso, tutto nuovo, tutto molto più “profondo”, rispetto alla stanca parrocchia, piena di regole “antiquate” e canti melensi, nonché le tanto disprezzate “voci a prete” dei sacerdoti, tanto derise e sbeffeggiate dai “nuovi predicatori” energici e teatrali.

Per un po’ è durata, ma nel tempo, una volta accortesi di dove erano andate a cascare, molte persone hanno abbandonato, la maggioranza portando con sé le ferite e le maledizioni a loro indirizzate soprattutto dai cosiddetti “catechisti”, fantomatiche figure laiche che all’interno del Movimento hanno il compito e l’ “autorità” di dirigere tutta la vita del “catecumeno” e che sono IL RIFERIMENTO, a dispetto del sacerdote, di tutta la direzione spirituale. Il sacerdote infatti è “un fratello come noi, col solo compito irrinunciabile di celebrare il servizio dell’Eucarestia e della confessione”, come altri hanno il compito di cantore, ostiario, catechista, didascalo, padrino, ecc… Nessuna particolare ministerialità ma anzi, totale soggezione anche per lui al “catechista” laico. Soggetti alla direzione spirituale del laico “catechista” perché, per chi ci crede, tali cosiddetti “catechisti” ricevono un invisibile ed incontestabile Spirito Santo direttamente dall’Alto. Il prete invece, parrebbe di no.

È successo però che i cosiddetti “fuoriusciti”, una volta psicologicamente liberati per grazia di Dio dalle grinfie della setta, hanno potuto iniziare a parlare, non solo viva voce, ma grazie all’era internetica, anche su più larga scala.

Il primo a bere dalla coppa è il presbitero,
poi tutti gli altri
È successo che molti preti e vescovi hanno conosciuto e rifiutato di installare in parrocchia il bubbone primordiale e non sono mancati scritti anche autorevoli di denuncia per il trattamento riservato ai fedeli e alla Chiesa da parte di questa “NUOVA CHIESA” neocatecumenale.

Insomma, l’ “arcano” che difendeva questa nuova fioritura si è man mano spezzato e il Movimento Neocatecumenale ha cominciato ad evidenziarsi per quello che è: una setta ricchissima, con centinaia di proprietà immobiliari in tutto il mondo, all’interno della quale vige la dittatura delle improbabili figure laiche dei “catechisti”, con preparazione esclusivamente neocatecumenale, ma con potere assoluto usurpato alla figura sacerdotale, in una guida spirituale aspramente rivendicata, ma malamente riposta.

Tutto questo, tra le pieghe delle normative ecclesiastiche, ha potuto accreditarsi ed espandersi, fino ad ottenere generiche approvazioni sempre e soltanto di tipo amministrativo (per esempio lo Statuto, che non prevede né le “decime”, né la “comunione seduti”, né l'abbeverarsi tutti “allo stesso calice”, ecc.), approvazioni discusse e discutibili (per esempio il Direttorio Catechetico, di cui è stata solo “approvata la pubblicazione”), che però sono state la foglia di fico per evitare finora la meritata espulsione dalla Chiesa.

Gli uomini, nelle figure di coloro che rappresentano di volta in volta le varie autorità, hanno sempre trovato il modo di preservare l’esistenza di questo Movimento virale, ma dove non arriva l’uomo, fa il Signore direttamente, quando il vaso è colmo.

Ci insegnavano, nel Movimento Neocatecumenale, a considerare i “segni” con cui il Signore parla alla nostra vita, spesso considerando segni cose normalissime o interpretando il “segno” secondo il proprio vantaggio, per confermare la “propria volontà”, cercando ogni volta di considerare “prove” i segni non graditi o inequivocabilmente contrari.

E ultimamente, il Signore ne sta mandando in quantità di questi “segni”, anche se i neocatecumenali non li vogliono vedere.

Ormai da decenni assistiamo alla progressiva diminuzione delle adesioni al Cammino, imputabile in via concreta all’ormai riconoscibilità del Movimento Neocatecumenale come qualcosa da evitare, che nemmeno desta più interesse né al di fuori né al di dentro del popolo di Dio. Le uniche new entries sono rappresentate dai figli che “per obbligo” devono affrontare il cammino iniziatico già da adolescenti, dai 14 anni, salvo poi abbandonare allo scoccare della maggiore età o anche prima. Poco altro ovunque.
"Meme" dei "figli del Cammino".
Non dicono che vanno
all'Eucarestia neocatecumenale?

Gli abbandoni o i decessi superano di gran lunga i nuovi arrivi e quindi le comunità vanno soggette a continue fusioni per raggiungere il numero minimo di partecipanti o addirittura vengono lasciate per anni in gruppetti autoreferenziali di circa dieci persone, a volte anche meno, perché la comunità “ricevente” è ormai stremata da continue nuove introduzioni annuali, o perché “è buono” che meno di dieci persone si possano contare come una comunità in più. Lo sapete, no? Nel mondo le comunità sono "ventimila"!

Se a tutto ciò aggiungiamo la progressiva chiusura al neocatecumenalesimo in tante parrocchie dove prima era presente, tanto da comportare il trasferimento degli adepti in parrocchie diverse o temporaneamente “apolidi” fino a nuove disposizioni, si capisce che il quadro non è per nulla rassicurante per il Movimento Neocatecumenale.

Noi vediamo in questi “segni” la mano di Dio, che dopo aver dato spazio all’uomo, si è stancato ed ha iniziato ad agire, “non ispirando” più le persone a buttarsi in questa improbabile “avventura”.
Se si dice che il Movimento Neocatecumenale è “stato ispirato dallo Spirito Santo”, dobbiamo quindi accettare come “segno” anche che lo Spirito Santo abbia smesso di ispirare le persone a parteciparvi, perché è lo Spirito Santo che ha forza calamitante, non l’uomo, per quanto daffare possa darsi.

Ultimamente però, a questo si è aggiunto un ulteriore “grande segno”, e lo diciamo con dolore e partecipazione, per la gravità calamitosa che rappresenta.

«...disegno realizzato da Kiko,
...ed una colomba che
rappresentasse il segno
vissuto a Pechino...»
Kiko alcuni anni fa si era messo in testa di “conquistare” la Cina (parole sue) e vaneggiava di inviare 20.000 preti neocatecumenali in Cina, una quantità di famiglie in missione, tanto che addirittura, nel 1995 ha inteso praticare un esorcismo sulla Cina salendo con alcuni suoi fedelissimi a pranzare sul ristorante della torre delle antenne televisive, la torre più alta di Pechino. Pare che l’esorcismo abbia funzionato al contrario: più che scacciare i demoni, sembra li abbia richiamati molto ben organizzati, per stendere un velo di dolore e di morte, iniziando dalla prima epidemia sviluppatasi in Cina nell’anno 2003.

A settembre 2019 i neocatecumenali sono riusciti a farsi “affidare” un seminario a direzione neocatecumenale a Macao (dal loro grande amicone cardinal Filoni), del quale peraltro si sa poco e nulla, si sa solo che è diretto dai neocatecumenali, ma che dipende ufficialmente da Propaganda Fide. Sembrava una vittoria, anche se i seminaristi inviati per primi risultavano essere solamente 4 o 5 in totale.

Adesso, con la pandemia partita dalla Cina, quasi tutti i “missionari” neocatecumenali sono rientrati in patria e chissà quando ci potranno tornare. Chissà anche cosa troveranno quando e se ritorneranno, dato che il regime cinese di fronte a tali calamità prende misure piuttosto drastiche per i controlli e le autorizzazioni.

Ci vorrà molto tempo affinché si possa parlare di ritorno alla normalità e potrebbe anche darsi, visto che la Cina ha le sue idee riguardo al cristianesimo e agli stranieri, che la “normalità” si presenti diversa da come lo era prima. Chissà…

Ma l’effetto coronavirus è andato ad incidere anche sulle modalità “cavallo di battaglia” dell’Eucarestia neocatecumenale.

E cioè il bere promiscuamente dallo stesso coppone ottagonale le specie del vino (il sangue di Cristo), modalità obbligatoria nel Cammino fino a qualche settimana fa, quando dai piani alti hanno scaricato la responsabilità sul «Parroco e/o Presidente», come se queste figure fossero ascoltate nel Cammino anche quando non sono perfettamente d'accordo coi cosiddetti “catechisti” neocatecumenali (nel Cammino «l'ubbidienza al catechista è tutto», parola di Kiko!). Ebbene, abbiamo già notizie di cronaca di focolai di infezione in comunità neocatecumenali, tali da indurre divieti perentori da parte delle autorità civili.

"Santo abbraccio della pace" neocatecumenale
Anche il "segno della pace", che nel Movimento Neocatecumenale consiste nel “santo abbraccio”, dovrebbe subire la stessa sorte, visto che se è sconsigliata e temporaneamente sospesa la semplice stretta di mano, molto di più dovrebbe esserlo l’ “abbraccio”.

Naturalmente, dato che il buonsenso non è il pezzo forte dei neocatecumenali, ci aspettiamo sortite di varia natura, come avvenne ai tempi della meno impattante SARS, in cui nessuna misura precauzionale fu adottata, almeno dalle mie parti.

La predica stagionale di Kiko
(detta “annuncio di Pasqua“)
stavolta arriverà in forma cartacea
Tutti questi “segni”, che di sicuro non agevolano ma frenano l’avanzata del Cammino e le sue prassi, a noi non sembrano per nulla “prove” alle quali gli adepti sono sottoposti, ma piuttosto indizi che i Movimenti ereticali e le dissacrazioni eucaristiche debbano finire, a dispetto dei tentativi umani di preservarli.

Così come anche la “conquista” della Cina, la quale casomai ha bisogno non di essere “conquistata”, ma di essere evangelizzata secondo il Magistero perenne della Chiesa, difendendo fino all’ultimo il deposito della fede, nel rispetto della realtà locale.

Può darsi che alcuni siano segni che durino solo un tempo, anzi sarà proprio così ma intanto, tra tutte le conseguenze possibili, per l’appunto si riflettono su alcune delle maggiori “novità” neocatecumenali e dovrebbero essere visti come un “freno”, non di certo come una facilitazione.

Circolava un tempo una barzelletta di un neocatecumenale finito all’inferno, che si aggirava pensoso domandandosi: “Cosa mi vorrà dire il Signore con questo fatto?”. Fatto o segno, in certi casi sono la medesima cosa, perché i segni spesso sono costituiti da eventi e da fatti.

Se solo ci ascoltassero, proveremmo noi a spiegarglielo, cosa probabilmente vuol dire il Signore “con questi fatti”. L’avremmo potuto spiegare anche al dannato della barzelletta.
Ma loro non ascoltano, se non la voce del cosiddetto “catechista”, quindi li lasceremo ai loro “segni-prove”, a domandarsi perpetuamente il perché…

128 commenti:

  1. Preghiera al catechista nc.

    Caro catechista che hai potere sulla nostra vita, tu che vedi tutto, anche dentro i nostri cuori, tu che sai tutto, tu che ordini tutto secondo la tua volontà, ti prego di indirizzarmi e indirizzare tutti quanti ad una vita sicura, piena di privilegi, piena di felicità, piena dei tuoi consigli, piena di denaro per vivere agiatamente. Donaci sicurezza e allegria, donaci canti sublimi, e danze allegre.Tu che scacci i nemici dal gruppo dei santi, tu che sei un tutt'uno con lo Spirito Santo. Sublimi sono i tuoi punti di vista, le tue parole che ho vissuto sono piene di bontà e di sapienza, tutto ciò che è uscito dalla tua bocca ho potuto toccare con mano che è verità pura.Guai a non fare ciò che tu dici, l'anima che non esegue è perduta, si perde per sempre. Perchè o catechista tu sei dio, parli e tutto accade e tutto si compie.
    Sia lodato il catechista! Sempre sia lodato!

    Guardaci dall'alto oh catechista e noi tutti siamo al sicuro dai tuoi sguardi.
    (da IPG)

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  2. O.T.
    Due raduni con un predicatore: in quarantena quattro comuni del Salernitano
    Il governatore De Luca: "Denunciati i partecipanti"

    I comuni interessati dalla quarantena e quindi dal divieto di entrata e uscita sono: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano). Lo ha stabilito con un’ordinanza il governatore della Campania Vincenzo De Luca, visto l’aumento dei contagi verificatosi in questi comuni e i rischi persistenti nella zona.

    I casi di positività riscontrati dall’Ssl Salerno sono 16, così distribuiti: 11 a Sala Consilina, 3 a Caggiano, 1 a Polla, 1 ad Atena Lucana. I “contatti stretti” registrati e da sottoporre al protocollo previsto, sono: 45 a Sala Consilina, 20 a Caggiano, 10 a Polla, 8 ad Atena Lucana, 5 a Teggiano, 5 a Montesano, 3 a Buonabitacolo, 3 ad Auletta, 2 a Sant’arsenio, 3 a Padula.
    “La decisione di mettere in quarantena i quattro Comuni a sud della provincia di Salerno è la conseguenza di due iniziative messe in campo da un “predicatore” ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere. Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per 4 comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore”

    Segue articolo completo su https://www.huffingtonpost.it/entry/due-raduni-con-un-predicatore-in-quarantena-quattro-comuni-del-salernitano_it_5e6f320ec5b6bd8156fadc5b?xz5&utm_hp_ref=it-homepage

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    1. Perché il Governatore non verifica anche quanti sono stati contagiati nella partita Napoli-Torino, da lui autorizzata, che si è giocata il 29 febbraio (stesso giorno del gruppetto di neocatecumenali) nello stadio San Paolo di Napoli? Se secondo lui i decreti che regolavano le riunioni erano già effettivi (ma il Decreto di Conte sulla Gazzetta Ufficiale non è uscito il 9 marzo? Motivo per cui treni e pulmann sono stati letteralmente presi d'assalto nella notte tra l'8 e il 9 marzo da migliaia di persone che si sono riversate al sud?) perchè ha autorizzato un raduno di migliaia di persone?
      Ella

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    2. Il prendersela col Governatore non cambia le responsabilità della gerarchia neocatecumenale, tanto meno cambia i fatti.

      Questo blog tematico tratta il Cammino, non le partite. Qui abbiamo menzionato i comunicati stampa del Governatore, non abbiamo preso posizione riguardo al Governatore.

      Ed anche se venisse dimostrato che i soggetti in questione non hanno "bevuto dal coppone ottagonale kikiano", resta il fatto che hanno fatto "qualcosa" tale da contagiarsi a vicenda.

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  3. Grazie Libera per il post di oggi. Rispondo non tanto in merito al post,ma a IPG, mi metto nei panni di chi come molti, all'inizio non era certo di uscire dal cammino. Leggendo i tuoi commenti tutto fai purché aiutare chi vuole farsi un'idea chiara e non solo, mi metto adesso nei miei panni, uscito da 10 anni e consapevolissimo degli errori e quant'altro, eppure non trovo né conforto né altro nei tuoi commenti (che magari volevamo essere ironici, ma ce ne sono fin troppi e troppo simili). Insomma così dai ragione ai neocatecumenali che ci prendono per matti.
    EE

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    1. Non ti preoccupare so che è tutta colpa mia, e che sono matto!
      ( da IPG)

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  4. "ESORCISMO AL RISTORANTE CINESE" regia di KIKO ARGUELLO

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    1. Animo fratelli! il regista vi ha detto che dovete pagare il conto del ristorante!

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  5. Saro'razzista ma già un mese fa decisi di non frequentare più con neocat appunto perché la faccenda del calice ottagonale mi era sospetta,
    Anni addietro scrissi di una veglia Pasquale dove eravamo invitati ad un battesimo, alla consegna del calice un mio amico rifiutò di bere, l accolito insistette più volte e più volte il mio amico si rifiutò creando un certo mormorio......
    Il mio amico fu letteralmente fucilato dagli sguardi cupi e cattivi dei seguaci del santone, un centinaio di persone,
    Alla fine chiesi spiegazioni al mio amico ,civilmente si rifiutò di bere perché aveva un herpes

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    1. È esattamente il punto che in questi giorni ci stiamo sforzando di far notare.

      L'abbeverarsi tutti allo stesso coppone, anche per chi non conosce le norme liturgiche della Chiesa Cattolica, è sempre stato un gesto "troppo promiscuo". Un gesto che in Cammino si fa da più di cinquant'anni.

      Nella Chiesa Cattolica il bere dallo stesso calice è limitato ai soli sacerdoti "concelebranti" - cioè avveniva in una minoranza di casi. E tra preti - che ci si conosce, e che si sa bene che col Santissimo Sacramento non si scherza - non si fanno dilettantesche pasticciate.

      Nelle comunità del Cammino, invece, tale gesto è di fatto "obbligatorio" (come ha scoperto il tuo amico con l'herpes), per di più tra fedeli laici dalla variabilissima attenzione all'igiene.

      Insistiamo qui a ricordare che il Cammino non aveva mai avuto il diritto (e neppure il permesso) di inventarsi modifiche liturgiche. Per interi decenni i capicosca della setta e gli zelatori del kikismo-carmenismo hanno blaterato la scusa che "la comunione sotto entrambe le specie è consentita nella Chiesa", che è una mezza verità per nascondere la verità scomoda - e cioè che le norme liturgiche cattoliche consigliano, nei casi particolari in cui il celebrante amministri la comunione "sotto entrambe le specie", di non far accedere i fedeli al calice ma di usare la modalità "per intinzione" (cioè bagnare il bordo della particola e di amministrarla alla bocca, per cui il fedele non tocca il calice e nemmeno le mani).

      Il Cammino ha inventato le sue bizzarre particolarità liturgiche (proibite dalla Chiesa, dal Papa, dalle norme liturgiche vigenti, dallo stesso Statuto del Cammino) perché i neocatecumenali sono convinti di essere "più cristiani dei cristiani", sono convinti che per superare i "cristiani della domenica" devono esagerare in tutto, devono "distinguersi" per forza (come ad esempio l'esibizione della palma sui balconi per vantarsi davanti al resto del popolo: "qui abitano cristiani più cristiani degli altri").

      Gli strafalcioni liturgici neocatecumenali, oltre che offensivi per il Signore, oltre che motivati dalla superbia dei capicosca della setta, sono motivati soprattutto dal fatto che una fede inquinata produce necessariamente una liturgia inquinata. La liturgia esprime invariabilmente ciò che uno crede. Una fede sciatta non riesce a fingere una liturgia solenne; finirà inevitabilmente a produrre una liturgia sciatta, una chiassata da osteria, una carnevalata imbarazzante (il girotondino imbecille conclusivo, ecc.).

      E questo lo hanno capito - anche se non sanno esprimerlo - tutti coloro che, invitati almeno una volta alle celebrazioni neocatecumenali del sabato sera, provarono un senso di disgusto e ribrezzo alla pratica del passarsi il coppone.

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    2. Mamma mia quanto siete caduti in basso. Premesso che è stato un'errore fare quella convivenza, ma almeno abbi un po' di rispetto e compassione per quello che i fratelli di quella comunità stanno provando. Non voglio fare nessuna polemica. Grazie per avermi letto.

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    3. Ecco il solito fratello neocatecumenale che si difende da accuse che nessuno aveva fatto.

      Qui nessuno ha calpestato il dolore, la malattia, i lutti. Qui ci siamo limitati a far notare che:

      1) le prassi "liturgiche" del Cammino, vigenti da oltre cinquant'anni per volontà degli iniziatori Kiko e Carmen, oltre ad essere contrarie allo Statuto, alle norme liturgiche, alle «decisioni del Santo Padre», sono anche un serio rischio di contagio;

      2) al contrario, la prassi liturgica cattolica (comunione solo con "ostie piccole" oppure "per intinzione", segno della pace facoltativo e "senza abbracci" né stramberie, niente girotondi "tutti per mano", ecc.) è immensamente più ragionevole e sana;

      3) soggetti che non si erano occupati mai del Cammino (come il presidente della regione, o il direttore di quel quotidiano intervistato su facebook citato sopra) sono rimasti raccapricciati dalle prassi neocatecumenali, specialmente in questi tempi di contagio, specialmente di fronte al fatto che quasi tutti i partecipanti alla "convivenza" sono risultati positivi al tampone;

      4) i vertici del Cammino, con pianificata astuzia, lo scorso 25 febbraio scaricavano la responsabilità del "coppone" sul «Parroco e/o Presidente», mentre chiunque abbia conosciuto anche molto superficialmente il Cammino sa che "l'ubbidienza al catechista è tutto", e che il «Parroco e/o Presidente» non farebbero mai una cosa che non è voluta dal cosiddetto "catechista", ancorché laico. Dunque, anche se ad essere gettati nel tritacarne saranno i presbikikos, la responsabilità è solo dei cosiddetti "catechisti".

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  6. Scusate l'off-topic, ma vale la pena segnalare questo:

    https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/20_marzo_15/coronavirus-ariano-irpino-altri-4-comuni-la-quarantena-sono-tutti-provincia-salerno-e259041e-66f9-11ea-a40a-86d505f82a96.shtml

    Ma d'altronde, non obbediscono alla Chiesa, figurarsi allo Stato per la tutela della salute pubblica.
    La notizia è stata data da rainews24 pochi minuti fa.

    Vi abbraccio, con la dovuta distanza :)
    Autore della lettera

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  7. Il contagio, si legge in alcuni comunicati dell’ufficio stampa regionale, si sarebbe moltiplicato a causa di quello che De Luca ha definito un “rito mistico”, durante il quale i membri di una comunità di catecumenali avrebbero bevuto dallo stesso calice, incuranti dell’igiene e dei rischi di trasmissione del virus. ....
    ...
    Una di queste cerimonie si sarebbe svolta in un albergo di Atena Lucana.
    Fonte:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/16/coronavirus-de-luca-chiude-altri-4-comuni-causa-del-picco-di-contagi-e-un-rito-mistico-hanno-bevuto-tutti-dallo-stesso-bicchiere/5737821/

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  8. E' un fatto che nel Cammino si fa TUTTO diverso rispetto alla Chiesa e questo non può che significare che il Cammino è una realtà diversa.

    Le peculiarità specifiche dei movimenti, come CL o i Focolarini, si manifestano in uno stile particolare di annunciare il Vangelo,ma non nella sostanza del Vangelo e nella liturgia.

    Nella liturgia si può manifestare prediligendo alcuni canti e in segni che non cambiano sostanzialmente nulla, come il fare in modo che alla preghiera dei fedeli si possa aggiungere qualche altra preghiera libera.
    Preghiera di richiesta e non predica!

    Giusta l'osservazione di Libera che il Vaticano II è stato preso a pretesto dal Cammino.
    Non esiste assolutamente collegamento tra quello che è scritto nei documenti del Concilio e le teorie di Kiko.

    Il fatto è che forze centrifughe già presenti prima del Concilio, ma latenti, sentendo odore di novità, o meglio sperando nelle novità del Concilio, si sono come risvegliate ergendosi a interpreti del rinnovamento.
    E' lì doveva la Chiesa doveva fare buona guardia, anche mostrando i denti.

    Rinnovamento non significa rivoluzione!
    Tanto più che il Vaticano II, non essendo un Concilio dogmatico, non ha trattato di questioni dottrinali che, anzi, ha confermato, ma solo di pastoralità, che di per se non è necessariamente infallibile.

    Sono state le tante interpretazioni del Concilio ad essere eretiche o a favorire l'eresia. Interpretazioni a cui si è data forse troppa fiducia, favorira anche da un clima sociale molto ottimista. Anzi "ramazzottimista" (da una vecchia pubblicità).

    Una di queste interpretazioni eretiche del Concilio è stata cui quella di Kiko e Carmen che, da contestatori della Chiesa, hanno colto l'occasione per reinventarsi autentici interpreti della Chiesa.

    In realtà, infatti, proprio riguardo alla riforma liturgica non c'era bisogno del Cammino. La riforma, infatti, c'era già stata, e molto forte e decisa, da molti vissuta come una specie di terremoto, col passaggio della Messa in italiano!
    L'aveva fatta la Chiesa stessa!
    La liturgia di Kiko e Carmen, perciò, si configura come il rinnovamento NON APPROVATO del rinnovamento approvato della Chiesa. Come un'interpretazione NON APPROVATA, dell'interpretazione che la Chiesa aveva già dato sulla riforma liturgica auspicata dal Concilio!

    Il Cammino perciò usa come pretesto il Vaticano II per proporre nel segreto (segretezza = complotto = falsità) una sorta di Vaticano TERZO, che ovviamente NON è approvato!

    La prova? Nel Cammino si usava ricevere la Comunione nelle mani ben prima dell'approvazione della CEI, e si faceva la Comunione al proprio posto (ma NON seduti e NON tutti insieme!) e ci si scambiava la pace prima del permesso speciale a farlo avuto attraverso lo statuto!

    Cioè DISUBBIDIVANO. Per cui, fino a PROVA contraria, sono ancora disposti a disubbidire e, infatti, disubbidiscono ancora su altri punti fondamentali.

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    Risposte
    1. Una delle DISUBBIDIENZE che caratterizzano in cammino è quello degli esorcismi fatti da Kiko.
      Kiko, laico e senza alcun permesso ecclesiastico, si rivolge DIRETTAMENTE al demonio, cosa proibita! E i sacerdoti che lo sanno tacciono!
      Tra l'altro l'esorcismo sulla Cina è ridicolo anche per come si è svolto: Kiko, dopo aver mangiato e bevuto in uno dei migliori ristoranti cinesi (per trovarsi nella torre più alta di Pechino non può che essere che un ristorante di gran lusso), a PANCIA PIENA, e forse alticcio e dopo un buon sigaro cubano, ha si è rivolto direttamente al demonio per scacciarlo!
      Che paura avrà avuto il deminio! E che superbia Kiko!

      Per quanti riguarda i contagiati dal virus del Cammino, grazie alla Comunione allo stesso Calice, c'è da considerare che la vera fede è una cosa e il fideismo è un'altra.
      La fede, infatti, non può andare contro la ragione. Se ci va non è vera fede, ma FIDEISMO. Una sorta di autoconvincimento superstizioso.
      La fede, infatti, non SFIDA Dio!
      Non è che se si fa la Comunione allo stesso calice il coronavirus non attacca: le leggi della natura sono indipendenti da quelle della grazia!
      E' vero: la grazia può operare miracoli, ma i miracoli non si possono pretendere.
      E' vero, la grazia può sospendere le leggi della natura, ma questo non è un atto dovuto, soprattutto se si mette Dio alla prova

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  9. Risposte
    1. sarà la volta buona che li chiudono la baracca

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    2. Speriamo, il Signore agisce in mille modi e quando meno ce lo aspettiamo, se il cammino spartisce è una vere grazia

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  11. Carissimi, due parole, da me, senza pretese.
    Ho letto il comunicato di De Luca e alcuni articoli, ma ho letto la smentita del vescovo: non hanno bevuto nello stesso calice. Forse il vescovo li sta difendendo, oppure è la verità. Non so, ho solo letto.
    Sapete che sono uno dei primi che parlano e hanno parlato verso i nc, e specialmente i catechisti.
    Ma la gravità della situazione mi fa dire questo: pregate per questi poveri sventurati. Anche se sono stati inconscienti, e non poco, comunque gli stanno buttando tutte le colpe della situazione, ed io su questo non sono d'accordo, perchè sotto, nascosto dentro di loro, c'è Cristo, anche se sbagliano ed hanno sbagliato, Dio è dentro di loro. E quindi, pregate per loro e speriamo che nel futuro il Cammino prenda una piega diversa e di cambiamento. Cambiamento così come tutti noi ci auspichiamo.

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    1. Intanto restano i fatti:

      - il 25 febbraio "gli iniziatori" hanno scaricato la responsabilità del "calice" a «Parroco e/o Presidente»;

      - il "passarsi il calice" non è certo l'unico modo per cui i soggetti potevano infettarsi a vicenda;

      - il "passarsi il calice" è una tradizione neocatecumenale da oltre cinquant'anni, nata abusivamente e per superbia, che era sempre stata contraria al buonsenso.

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    2. appunto, appunto... Non ti do torto Tripudio, le colpe ci sono a tutti i livelli, del resto scrivo sul Blog, e mi è stato detto che sono molto esagerato, e sicuramente in qualcosa lo sono stato, sicuramente.
      Ma mi permetto di dire, e mi ripeto che come tutti quanti voi, nessuno escluso, esprimo i miei pensieri.
      E per cui dico questo.
      Se ora dicono tutte quelle cose che leggete, ok.
      20 giorni fa, chi ha fatto entrare i Cinesi ( ma non dovete prendere i Cinesi come colpevoli, no, perchè a loro vlte anche loro sono stati fregati dalla stessa situazione, ma come punto di verità dei fatti che si sono susseguiti) in Italia, sapendo già della pandemia in Cina?
      Preghiamo tutti, dopo ripassiamo ai fatti che conosciamo.
      E' solo un mio punto di vista senza pretese di essere seguito da nessuno, solo espressione di quello che credo. E credo che Dio abbia mandato loro ( ai nc) un segno, ben preciso.Come lo sta mandando a tutti noi, a tutta l'umanità.
      Ho visto un video, che metterò, perchè, secondo me, contiene un'ottima analisi da uno studioso.
      So che il professore che parla ha dei punti che si scostano verso il Papa ( sempre se così è giusto dire), ma io sto all'analisi di ciò che dice su alcuni punti, e la trovo molto interessante.

      https://www.youtube.com/watch?v=jhDhQ5ZFFg0

      E' una colpa trovare interessante un'analisi?

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  12. @ Libera Mente

    A proposito della Messa in televisione, seguendola c'è comunque la possibilità di ricevere la Comunione spirituale. Ma figurati se i neocat senza pagnotta possono curarsene...

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    1. Comunione

      Gesù mio, credo che tu stai nel Santissimo Sacramento.
      Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell'anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.

      Come già venuto io ti abbraccio, e tutto mi unisco a te.
      Non permettere che io mi abbia mai a separare da te.


      O attraverso altre parole simili.

      http://www.preghiamo.org/comunione-spirituale-cosa-come-preghiere-testi.php

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  13. https://www.inprimanews.it/fatti/bevono-nello-stesso-calice-durante-una-messa-quattro-comuni-in-quarantena-8466.html?fbclid=IwAR1eCo-sdiNUig9i4vGi8O66rCg_Mrwlr1wES_xn4CtXp7KQ09zK2JYTQFs
    Ted

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  14. Al tg1 hanno appena parlato del contagio causato dal Kammino in alcuni paesi campani

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    1. Hanno espressamente nominato il Cammino? È tutto qui il punto.

      Finché non lo faranno, il rischio è che tutta la Chiesa venga accusata di "pratiche strane qua e là", anche se noi cattolici sappiamo che perfino nelle più scalcagnate parrocchie non si arriva a quei livelli di "far girare il coppone".

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    2. Si, hanno espressamente parlato del Cammino.

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    3. Si, hanno proprio specificato gruppo di neocatecumenali.

      Frilù

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    4. Immaginatevi la folla inferocita, munita di roncole e forconi, che insegue il pasqualone baccalà. Quest'ultimo, ansimante mentre corre, grida: "vi sbagliate! siamo approvati! Kiko è il Vostro Catechista!" e magari cerca anche di eseguire l'Esorcismo Laico alla Città, come tradizione neocatecumenale inventata dal laico Kiko a Pechino nel 1995.

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  15. Hanno appena dato la notizia dei contagiati neocatecumenali sul tg 1.

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    1. Sta' a vedere che questa escalation di notizie rischia di far fare al Cammino la fine di quella setta coreana...

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  16. https://www.lacittadisalerno.it/cronaca/paura-nel-vallo-di-diano-per-i-fedeli-disobbedienti-1.2387370

    Red

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  17. @ Roberta Salerno
    Nelle Messe su TV2000 al momento dell'Eucaristia viene letta e sottotitolata proprio questa preghiera.

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  18. https://www.italia2tv.it/2020/03/16/don-vincenzo-gallo-presente-al-raduno-di-atena-lucana-nessuno-ha-bevuto-dello-stesso-calice/

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  20. Il vescovo dice questo:

    https://www.ondanews.it/contagio-da-coronavirus-dopo-i-raduni-religiosi-il-vescovonessuno-ha-bevuto-dallo-stesso-calice/


    Li ha nominati lui i neocatecumenali
    Autore della lettera

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    1. Riguardo all'abbeverarsi tutti dallo stesso coppone, De Luca (vescovo) contraddice De Luca (presidente): dunque uno dei due non è stato correttamente informato.

      Resta da capire come mai quasi tutti i partecipanti a quella "convivenza" in albergo sono rimasti infetti, dal momento che il presbikiko neocatecumenale, nell'articolo di OndaNews, afferma che sono stati rispettati tutti i protocolli (distanza di sicurezza, ecc.).

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    2. in ogni caso mi sembra che uno di quei raduni sia addirittura posteriore al 3 Marzo dove tutte le attività andavano sospese a prescindere

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    3. Anche il Fatto Quotidiano scrive che i "catecumenali" «hanno bevuto tutti dallo stesso bicchiere».

      Ormai il Cammino è finito sotto i riflettori. Bye bye arcani kikiani.

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    4. Intanto mi chiedo che fine hanno fatto i vari pasqualoni, Accanto, Sivoltag, Shadyx, quello certificato IGCGSE che a quindici anni era già più sapiente del preside, ecc., strenui difensori delle più lerce pratiche neocatecumenalizie.

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  21. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2609013999383173&id=1896736353944278

    Anche l'Associazione Italiana Vittime delle Sette ha fatto un post su Facebook, leggete un po'...per una volta viene bollato il cammino neocatecumenale come setta! E anche nell'articolo che riporta il post viene menzionato espressamente il cammino neocatecumenale.

    Miriam

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  22. Sbaglio o è la prima volta che il CN viene nominato da un telegiornale italiano in maniera poco lodevole?

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  23. Preparatevi al mantra della persecuzione

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    1. Uno dei "viaggiatori" neocatecumenali della cosiddetta "convivenza" ad Atena Lucana proveniva comunque dall'area di Milano.

      Quando il cosiddetto "catechista" si è ammalato (defunto poi il 10 marzo), si erano subito affrettati a dire sui social che era stato "infettato", come se avessero avuto paura che i cosiddetti "catechisti" del Cammino venissero subito tacciati di essere untori...

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    2. Io spero che il Papa si renda conto, meglio tardi che mai, di quello che ha permesso e concesso a questi fanatici che sia la buona volta che li faccia sparire.

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    1. sbagliano continuamente...ma MAI ammetterebbero i proprio errori

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  26. Dalle mie parti hanno interrotto presto le celebrazioni. C'è da dire che rispetto ad altre zone la nostra è relativamente moderata (e per chi aveva letto il racconto di come ero uscito è tutto dire). In famiglia soprattutto i miei iniziano a soffrire di questa astinenza forzata. Spero che possa aiutarli a riflettere profondamente.
    Comunque concordo su tutto quanto, in particolare il fatto che molti ragazzi sono prima obbligati dai genitori e alla lunga si sentono in colpa se non diventano Kikiani al cento per cento.

    Gabriele

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  27. Anche davanti alle evidenze, negano negano, e mai un chiedere perdono, sempre a giustificarsi e a dire siamo approvati e i vescovi ed il papa sono con noi. A lavare il ciuccio si perde l'acqua e il sapone. Sono di una superbia e arroganza senza limiti.
    O. T.
    Ieri ascoltando la messa in tv, ho notato il bigliettino del sacerdote durante l'omelia, come aiuto a seguire un filo logico di ciò che diceva; anche il Papa, usa i fogli per aiutarsi nelle sue omelie e nei sui discorsi.L'ho sempre saputo, ma ieri, non so perché, mi sono dato una risposta a perché in comunità non volevano che usassimo foglietti ma che parlassimo al momento; perché preparare l'ambientale o la monizione alla lettura, significava studiare, approfondire, e così correre il rischio di conoscere, e rischiare di capire che loro catechesi sono eresia.Probabilmente questo lo sapevate già, ma ho voluto farvi partecipi della mia riflessione. Scusate per la lunghezza.
    ex fratello

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  28. Trascriviamo qui alcuni brani - non rivisti dall'autore - del direttore de Il Quotidiano di Salerno durante un'intervista rilasciata su Facebook riguardante il "focolaio" neocatecumenale in provincia di Salerno discusso negli altri commenti qui in questa stessa pagina, aggiungendo qualche nostra nota a beneficio dei nuovi lettori del blog.

    Bianchini: «...quell'emerito imbecille di sacerdote [che] si è permesso, violando tutte le regole, già imposte dal governo, di fare una cagata di adunanza che loro [i neocatecumenali] definiscono religiosa ma io definisco ai limiti, diciamo, quasi del diabolico, perché queste riunioni (assemblee religiose) viaggiano proprio sul filo del rasoio tra la fede e il misticismo, tra le cose sante e le diavolerie».

    Nostra nota: nel Cammino Neocatecumenale "l'ubbidienza al «catechista» è tutto", per cui è tipico che il sacerdote-presbikiko attui iniziative solo se le vuole il cosiddetto "catechista" laico neocatecumenale.

    Bianchini parla ancora di questo sacerdote: «organizza alcuni gruppi cosiddetti "di preghiera"; io dico: "di fanatici che si riuniscono per cercare di rompere le scatole a tutta la cittadinanza"».

    Nostra nota: Bianchini non sembra a conoscenza del fatto che l'anziano defunto lo scorso 10 marzo, che viene menzionato nell'intervista, era un cosiddetto "catechista" del Cammino, cioè - all'interno del Cammino - era di rango nettamente superiore al sacerdote di cui si parlava qualche riga fa.

    Bianchini è preoccupato perché il sacerdote in questione ha anche un incarico da regista nella RAI per quanto riguarda la trasmissione delle celebrazioni.

    Ad uno degli "incontri" neocatecumenali nel Vallo di Diano avrebbe partecipato anche «qualcuno del gruppo di preghiera dei salesiani di Salerno».

    Nostra nota: nel gergo neocatecumenale tali incontri vengono definiti "convivenze" e si svolgono in albergo (usandone una sala riunioni o la sala ristorante per le celebrazioni liturgiche). È estremamente improbabile che un soggetto esterno al Cammino possa aver partecipato ad una "convivenzq"; è molto più probabile che quel "qualcuno del gruppo dei salesiani" abbia una doppia appartenenza - cioè un neocatecumenale che per camuffarsi meglio in parrocchia ne frequenta il gruppo dei salesiani.

    Bianchini: «...per colpa di un sacerdote dobbiamo chiudere anche Salerno». Segue quindi a consigliare a chi frequenta i gruppi di preghiera dei salesiani «di fare mente locale e di autodenunciarsi (quelli che sono andati direttamente) o di indicare quelli che sono andati, ecc.»

    Nostra nota: nel caso in esame, sul piano legale verrà accusato il sacerdote; però, come detto sopra, la responsabilità morale è dei cosiddetti "catechisti" del Cammino e della prassi neocatecumenale - sempre la stessa lungo oltre cinquant'anni - di "bere tutti dal coppone ottagonale" nelle celebrazioni, oltre che gli "abbracci della pace", ecc., già ricordati qui in cima a questa pagina. Ricordiamo inoltre che Kiko stesso, fondatore del Cammino, comandava perentoriamente di non mancare mai alle "convivenze", e faceva l'esempio della "cognata malata" bisognosa di assistenza ma che andava abbandonata a casa pur di non mancare alla "convivenza".

    Bianchini: «...hanno una peculiarità, questi neocatecumenali: quella di bere nello stesso calice!»

    Nostra nota: la società all'improvviso si accorge delle bizzarrie del Cammino e a farne le spese sarà tutta la Chiesa. La setta eretica neocatecumenale andava estirpata subito: ma evidentemente la gerarchia conciliare aveva altro da fare...

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  29. https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2020/03/16/news/coronavirus-picco-di-contagi-in-campania-dopo-un-ritiro-religioso-il-vescovo-nessun-rito-mistico-nessuno-ha-bevuto-allo-stesso-calice-1.38601241
    QUESTO É QUANDO DICONO I NEOCATECUMENALI.

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    1. Infatti quel giornalista de La Stampa è un noto neocatecumenale.

      Ovviamente, ha ingigantito e distorto le accuse per farle sembrare totalmente assurde e ridicole: «santoni», «riti mistici» e «coppe del contagio»...

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    2. NO! Quello é quello che dice la CHIESA!

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  30. Non c é nulla da fare,sono sempre pronti a rigirare la frittata,ma anche se non avessero bevuto dal coppone!!!!resta il fatto che comunque hanno fatto orecchie da mercante,all inizio di marzo!!!giâ eravamo in allarme e Loro,presbikikki compresi se ne sono fregati,adesso avranno sulla coscienza chissâ quanti contagiati.
    Il vescovo poi!!!,un altro credulone(lo spero).

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    1. Il vescovo (che ha lo stesso cognome del presidente della regione) ha esplicitamente detto che la sua fonte è il presbikiko...

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  31. Per correttezza bisognerebbe pubblicare anche la smentita del vescovo: il gruppo in questione NON ha celebrato sotto le due specie, cioè non ha comunicato al calice e NON ha scambiato l'abbraccio delle pace. Inoltre il ritiro si è svolto il 28 e 29 febbraio e il 1 marzo, quando cioè ancora non c'erano indicazioni relative a riunioni, indicazioni che sono arrivate il 5 marzo da parte dei vescovi della Campania ed il 9 marzo dal Governo italiano. Tanto è vero che il Governatore indignato dimentica di aver autorizzato proprio il 29 febbraio nello stadio San Paolo di Napoli la partita Napoli-Torino.
    Ella

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    1. Il vescovo non ha "smentito". Ha solo detto che il presbikiko gli ha riferito che le norme non erano state disattese.

      Dunque non si tratta di una smentita, ma solo di un "relata rèfero". Del resto un vescovo cosa dovrebbe scegliere: ripetere ciò che ha letto sui giornali, o ripetere ciò che gli dice un suo presbitero?

      Il problema, dunque, è l'attendibilità del presbitero.

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    2. Cioè l'attendibilità del presbikiko neocatecumenale.

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  32. In realtà la responsabilità di tutto ciò è da imputare ai responsabili del Cammino che dopo la nota Cei che vietava il segno della pace e l'obbligo di comunicarsi prendendo il corpo di Cristo nelle mani, hanno lasciato alla discrezione del presidente la distribuzione della coppa.
    Inoltre, se leggete bene anche ad Aria no Irpino sabato 8 c'è stata una festa dove poi è circolato un calice in segno.di fratellanza.
    Stessa metodologia.
    Se avessero obbedito alla Chiesa ora non staremo qui a parlare di un morto.
    Gli esaltati sono il male di qualsiasi realtà ecclesiale.

    Antonio
    Ex fratello

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  33. https://m.youtube.com/watch?v=UplDcMjtRDI eucarestia neocatecumenali 3 di quaresima

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    1. Poi dicono che sono cattolici?A che serviva fare la messa a parte anche in questo tragico momento?Se sono cattolici,potevano benissimo ascoltare la messa in TV come abbiamo fatto Noi!!invece sono niente altro che dei superbi settari.
      PS Sono senza parole,ma soprattutto per la chiesa che permette tutta questa idiozia.

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  34. https://www.facebook.com/100000763724232/posts/2929252020443560/

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    1. È interessante non solo l'intervento di don Ariel, ma anche le reazioni imbufalite (e fintamente placide) dei kikos.

      Ad uno di quelli don Ariel ha risposto: "vittime, vittime, vittime. Lo sport che praticano da mezzo secolo: il vittimismo istituzionalizzato."

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  35. Non so se avete notato, ma nel video su YouTube della ricetta del pane parla di semplice benedizione e non di consacrazione. Questa è la loro consapevolezza.
    Che tristezza e angoscia che mi viene.

    Frilù

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  36. Ho appena visto la rassegna stampa di oggi.

    Vedo che l'ordine di scuderia del Cammino è il solito: negare, negare, negare.

    Da un lato nascondono il fatto che il defunto del 10 marzo era un cosiddetto "catechista", cioè nel Cammino era di rango superiore a sacerdoti e vescovi. Infatti nel Cammino Neocatecumenale vige la regola secondo cui «l'ubbidienza al catechista è tutto». Se il vescovo comanda una cosa e il laico "catechista" neocatecumenale un'altra, si ubbidisce a quest'ultimo, non al vescovo. Magari giocheranno questa carta qualora le cose si mettano male per il presbikiko: dopotutto un defunto non è penalmente perseguibile...

    Dall'altro lato usano il vescovo come strumento per difendersi. Il vescovo De Luca aveva solo riferito le parole del presbitero neocatecumenale (ovvio: tra il fidarsi dei titoli di giornale e il fidarsi della versione di uno dei suoi sacerdoti, era ovvio che preferisse quest'ultima... indipendentemente da quanto sia veritiera).

    Infine, anche nel caso in cui fosse vera la Versione Ufficiale dei kikos, ricordiamoci che il "frutto" di quella cosiddetta "convivenza" in albergo è stata il contagio di quasi tutti i partecipanti. Se non si sono trasmessi il virus abbeverandosi allo stesso "calice-coppone ottagonale", lo hanno fatto in altro modo, lì mentre erano tutti radunati insieme. Il che significa come minimo che sul piano igienico-sanitario sono stati un po' troppo approssimativi, con o senza il rispetto delle norme sanitarie.

    Negli articoli della stampa si tenta sottilmente di scaricare la responsabilità sui presbiteri - come da furbesche indicazioni di Kiko del 25 febbraio.

    In un altro giornale ad ampia tiratura l'articolo di oggi usa parecchie espressioni del gergo neocatecumenale: «un rito che i neocatecumenali portano sempre avanti in tempo di Quaresima: la convivenza e la catechesi...».

    In un altro giornale un giornalista neocatecumenale scrive un articolo molto favorevole al Cammino ammettendo che il deceduto del 10 marzo era «uno dei catechisti della comunità». Nell'articolo si tenta di scaricare l'etichetta di untore ad un «prete venuto da Milano mezzo febbricitante»..

    Insomma, ogni topo neocatecumenale di redazione sta facendo gli straordinari per salvaguardare il prestigio della setta neocatecumenale.

    Ma ormai la prima grossa figuraccia l'hanno fatta. Anche quando sarà passata la tempesta mediatica, non appena verrà nominato il Cammino - non appena si vedrà un coppone ottagonale in giro - tutti ricorderanno i titoli di giornali di questi giorni e le foto a corredo.

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    1. Don Ariel su Facebook ha commentato l'articolo del giornalista neocatecumenale.

      Evidenzio alcuni punti del commento di don Ariel:


      Prendo un articolo di Salvatore Cernuzio pubblicato su La Stampa, premettendo che questo giornalista è molto legato al Cammino Neocatecumenale, cosa che non può consentirgli però di scrivere il falso sulle colonne di questo quotidiano. E così, per quanto abbia cercato di minimizzare, nel suo articolo è costretto a riportare queste parole del Vescovo di Teggiano-Policastro Antonio De Luca:

      «Certamente non sono stati né opportunamente guidati nè coordinati da chi ne aveva la responsabilità». E ancora seguita il Vescovo: «Sicuramente è stata una grave imprudenza non rimandare tutto».

      Ma soprattutto il vescovo precisa, a riprova che i neocatecumenali vanno dove vogliono a fare ciò che vogliono: «personalmente non sapevo che si sarebbero tenuti gli incontri anche perché il gruppo veniva da un’altra diocesi [...]».

      Ora, se io che sono un presbitero devo celebrare, predicare e confessare in una qualsiasi chiesa che non sia una chiesa della mia diocesi di appartenenza, se sono di passaggio devo avere l'autorizzazione del parroco, oppure del vescovo, se mi intrattengo in quella diocesi per un lungo periodi di tempo. Queste sono le norme canoniche che tutti siamo tenuti ad applicare e rispettare. A differenza dei Neocatecumenali che seguitano a prendere in affitto sale d'albergo dove vogliono e a fare quel che vogliono, come prova questo ennesimo fatto, dinanzi al quale il vescovo cerca di chiarire "no alla teoria dell'untore", ma ammettendo al tempo stesso che sono stati imprudenti, inopportuni e che lui non sapeva niente di quell'incontro promosso senza sua autorizzazione nella sua diocesi da persone provenienti da fuori diocesi.

      A questo dovrebbero rispondere coloro che sono partiti all'attacco nei miei confronti con caterve d'insulti, sostenendo con consolidato spirito kikiano che alle ore 12 del 15 agosto non c'è il sole nel cielo, ma la luna. E chi nega che vi sia la luna, è "chiuso allo Spirito", è un odiatore del più gran dono fatto dallo Spirito Santo alla Chiesa: "il Cammino Neocatecumenale".

      E adesso vedrete come, anziché rispondere al fatto palese, diranno che alle ore 12 c'è la luna piena nel cielo.

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  37. Molto probabilmente nelle due convivenze incriminate della Campania c'è stata una penitenziale con la presenza di presbiteri chiamati di rinforzo per l'occasione da altre parrocchie del salernitano.
    Considerata la distanza ravvicinata fra sacerdote e penitente in tali celebrazioni -per potersi sentire, oltre alle urla dei canti kikiani, si deve stare a pochi centimetri di distanza, quindi il virus si trasmette più che agevolmente- probabilmente più di un presbikiko o sacerdote non necessariamente dei paesi ora in quarantena, si è contagiato, portando l'infezione laddove essa non era ancora arrivata.
    Mai come in questo momento la promiscuità imposta dal Cammino Neocatecumenale balza all'occhio e sale ai disonori della cronaca.
    Anche se non avessero bevuto al coppone, hanno condiviso il virus per essere finalmente Uno come da raccomandazione di Kiko. "Come possiamo essere Uno?". Ecco fatto.

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    1. (OT - inizialmente ho letto "...c'è stata una pestilenziale con la presenza di presbiteri..." per dire, quanto è impressionante la vicenda - A.Non.)

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  38. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  39. Dedicato a tutti coloro che hanno creduto alla catechesi di Kiko: "Non resistete al malvagio", ecco la discesa in campo in difesa del "buon nome" del Cammino.

    COMUNICATO STAMPA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE
    FAKE NEWS /Falsa Notizia
    Il TG1 e il TG2 hanno dato ieri sera (16 marzo 2010) una notizia falsa relativa a due incontri di una comunità neocatecumenale ad ATENA LUCANA e SALA CONSILINA (Campania). L’incontro dei fedeli del Cammino è avvenuto il 28-29 febbraio in un hotel di Atena Lucana (mentre a Napoli si giocava Napoli – Torino: stadio aperto, con 55.000 spettatori) e nessuna ordinanza del Governatore proibiva l’incontro (l’Ordinanza del 26 febbraio si riferisce esclusivamente ad altri due comuni campani: MONTANO ANTILIA e CERASO). Lo stesso Vescovo di Teggiano–Policastro, Mons. Antonio De Luca, ha dichiarato che i fedeli del Cammino hanno celebrato l’Eucarestia senza scambio della pace e ricevendo l’ostia nella mano, rispettando le norme diffuse dalle diverse diocesi in quei primi giorni.
    L’incontro a SALA CONSILINA, poi, è avvenuto il 4 sera, dopo le 18,30. Il Comunicato della CEI e quello della Conferenza Episcopale Campana sono del 5 marzo: quindi non vi era ancora nessuna proibizione di incontri. E l’Ordinanza del Presidente del Consiglio per tutta l’Italia è del 9 marzo. Come si fa allora ad accusare i neocatecumeni di disobbedienza, o anche solo di disattenzione a questi documenti dei Vescovi e delle autorità civili! La notizia data è lesiva del buon nome e dell’immagine del Cammino e va corretta, pena ricorso giudiziario, mentre molti fratelli in Italia e in tutto il mondo si stanno adoperando per dare il loro aiuto e la loro testimonianza in favore di tante persone più deboli, colpite dal virus, e la loro collaborazione in tante strutture e centri sanitari.
    Avv. Dott. Adelchi Chinaglia
    Don Ezechiele Pasotti
    (Ufficio stampa del Cammino Neocatecumenale)

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    1. Bello quel "2010". Significa che avranno riciclato un altro comunicato stampa, di dieci anni fa, che avevano pronto per altra occasione.

      I capicosca della setta, infatti, sono ottimi pianificatori. Pianificano tutto con larghissimo anticipo. Hanno sempre un piano B, un piano C, un piano D... e sempre pronte anche tutte le diramazioni e sotto-diramazioni: piano B del piano B, eccetera. In questo aspetto tecnico c'è quasi da ammirarli. Bisogna essere ideologicamente motivatissimi (diciamo meglio: idolatri fino al midollo) per costruire "versioni ufficiali" per ogni circostanza (nel Cammino, infatti, la menzogna e l'inganno sono considerati strumenti santi, qualora adoperati per difendere il prestigio della setta).

      Ed infatti il 25 febbraio si erano preparati a scaricare sul «Parroco e/o Presidente» gli eventuali pasticci fatti nelle comunità. Sapevano benissimo che in caso di guai avrebbero potuto contare su ogni topo di redazione neocatecumenale che avrebbe accuratamente omesso i dettagli scomodi (non solo quelli scabrosi), per poi ammetterli tra le righe quando diventano meno significativi (come ad esempio il fatto che il defunto del 10 marzo era uno dei cosiddetti "catechisti", cioè una figura che i presbiteri neocatecumenalizzati non osano assolutamente contraddire).

      Quello che i capibastone della setta non potevano prevedere è che gente che magari non conosceva neppure l'esistenza del Cammino - come il presidente della regione Campania, come il direttore di quel quotidiano on-line di Salerno - ha scoperto la faccendaccia dell'abbeverarsi tutti allo stesso calice-insalatiera ottagonale kikiano-carmeniano, gesto in vigore da oltre cinquant'anni nelle liturgie del Cammino, e che ha imbarazzato intere generazioni di "nuovi arrivati".

      La polemichina sui 55.000 spettatori allo stadio, però, è dettata dal nervosismo (hanno urgente bisogno di tranquillizzare i Paganti Decima) e da uno stupido risentimento contro il governatore della Campania, reo di aver gettato luce sulle attività interne della setta (non è stato il solo) e addirittura di aver annunciato azioni sul piano penale contro i kikos "untori della Campania". Azioni che se vengono avviate, qualunque sarà l'esito, otterranno comunque di gettare ulteriore luce sulle attività "arcane" del Cammino.

      L'arroganza e la violenza sono strumenti efficaci solo quando usati con parsimonia. L'abusarne finisce inevitabilmente per ritorcersi contro chi le usa. In parole povere, non basta aumentare sempre di più il numero delle martellate per risolvere un problema.

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  40. Dunque, ci è piovuto addosso - puntuale come il richiamo a versare la Decima - il comunicato stampa del Cammino (firmato dai soliti Chinaglia e Pasotti) che blatera di "fake news" e polemizza sulla partita allo stadio con 55.000 spettatori.

    Per la serie: non resistete al male - e se qualcuuuno ti fa causa per toglierti il vestiiiito tu lanciagli anche il MARTEEEELLO.

    Insomma, la risposta neocatecumenale è sempre basata sull'arroganza. Non potevano trovare modo migliore per indispettire il già poco propenso governatore della Campania, e attirarsi ulteriori antipatie.

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  41. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  42. Questo il comunicato ufficiale diffuso.

    COMUNICATO STAMPA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE
    Il TG1 e il TG2 hanno dato ieri sera (16 marzo 2020) una notizia inesatta relativa a
    due incontri di una comunità neocatecumenale ad ATENA LUCANA e SALA
    CONSILINA (Campania).
    L’incontro dei fedeli del Cammino è avvenuto il 28-29 febbraio in un hotel di Atena
    Lucana (mentre a Napoli si giocava Napoli – Torino: stadio aperto, con 55.000
    spettatori) e nessuna ordinanza del Governatore proibiva l’incontro (l’Ordinanza
    del 26 febbraio si riferisce esclusivamente ad altri due comuni campani: MONTANO
    ANTILIA e CERASO). Lo stesso Vescovo di Teggiano–Policastro, Mons. Antonio De
    Luca, ha dichiarato che i fedeli del Cammino hanno celebrato l’Eucarestia senza
    scambio della pace e ricevendo l’ostia nella mano, rispettando le norme diffuse
    dalle diverse diocesi in quei primi giorni.
    L’incontro a SALA CONSILINA, poi, è avvenuto il 4 sera, dopo le 18,30. Il Comunicato
    della CEI e quello della Conferenza Episcopale Campana sono del 5 marzo: quindi
    non vi era ancora nessuna proibizione di incontri. E l’Ordinanza del Presidente del
    Consiglio per tutta l’Italia è del 9 marzo.
    Come si fa allora ad accusare i neocatecumeni di disobbedienza, o anche solo di
    disattenzione a questi documenti dei Vescovi e delle autorità civili? La notizia data
    è lesiva del buon nome e dell’immagine del Cammino e va corretta, con obbligo di
    rettifica secondo le leggi vigenti, proprio in questo momento difficile, in cui molti
    fratelli in Italia e in tutto il mondo si stanno adoperando per dare il loro aiuto e la
    loro testimonianza in favore di tante persone più deboli, colpite dal virus, e la loro
    collaborazione in varie strutture e centri sanitari.
    Avv. Dott. Adelchi Chinaglia
    Don Ezechiele Pasotti
    (Ufficio stampa del Cammino Neocatecumenale)

    ~
    È stata corretta la frase sul ricorso giudiziario... Vergognosi...

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    1. Immaginatevi il nervosismo che regna ai piani alti del Cammino, se hanno urgentemente dovuto correggere il comunicato appena emanato.

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    2. Stavo per mandarlo anche io. Stranamente si dimenticano di dire che la fonte del vescovo è un prete neocatecumenale fino al midollo, teste assolutamente imparziale.
      La cosa più fastidiosa e arrogante è il far notare che la celebrazione è avvenuta il cinque e che quindi era tutto a posto. Peccato che in quel periodo il virus in Italia era già arrivato: anche se non eravate ancora stati messi ufficialmente in pausa dall'Ordinanza di Conte (avvenuta non mesi dopo, ma appena quattro giorni dopo) in quel momento dovevate avere buonsenso e limitarvi ad un tipo di liturgia. Non a caso, il mio migliore amico (che va a messa tutte le domeniche) mi ha confidato che in quel periodo nella sua parrocchia di stavano già svolgendo misure precauzionali. E l'8 sono andato a messa personalmente, constatando che effettivamente vi erano giuste precauzioni. Mi ricordano un bambino che, colto dai genitori a fare qualcosa di male, si giustifica dicendo che quella cosa non gli era stata esplicitamente proibita.
      Non riescono proprio ad ammettere un errore. Gli bastava ammettere: "questi fratelli hanno sbagliato, ora stiamo cercando di tenere la situazione sotto controllo". Invece no, bisogna per forza difendere l'indifendibile e sforzarsi di dare un immagine perfetta e infallibile, anzi, perseguitata.
      Gabriele

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    3. Figuratevi quando metteranno in giro la "notizia" che nel Cammino sono tutti guariti grazie a Sancarmen Santhernandez, proprio come ha fatto il santone coreano - precedentemente costretto a chiedere perdono in pubblico - dopo che è passata l'emergenza.

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    4. Ah, non sapevo che avessero addirittura proposto un rinvio giudiziario! Si vede che quei geni della propaganda neocatecumenale si sono detti "no va beh, questa è davvero troppo grossa, non credo ci credere vero". O forse si sono resi conto del fatto che perderebbero subito un eventuale causa.
      Ah, altra cosa geniale è lo scarica barile su una partita. Ora, anche quest'ultima cosa è stata sbagliatissima, su questo non ci piove. Ma sottolineo "anche": non è che se altri fanno un errore l'errore di quei neocatecumenali si cancella in automatico. La tattica "quello ha fatto il mio stesso errore, quindi ha sbagliato lui e non io", detta anche "scarica barile", è veramente infantile.
      Gabriele.

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  43. Ce lo vedo poco el lider maximo a chiedere perdono in ginocchio come il collega coreano.
    Del resto il guro de noartri se ne era pilatescamente lavato le mani.

    Frà Cristoforo tuonò "Verrà un giorno".
    Ecco, io credo che quel giorno per questi vampiri di anime innocenti sia già venuto.
    Tutto per loro va bene se si affidano a uno "status quo" dove tutto è in equilibrio. Quando questo quilibrio viene distrutto tutto crolla.

    Ho letto in questi giorni una frase di Omero che ben sia adatta alla situazione.
    Cito a memoria: "gli uomini accusano gli dei per loro disgrazie, quando se ne tirano addosso di ben più grandi di quelle distinate loro dal fato a causa della propria spericolatezza".





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  44. Ormai il danno d'immagine è stato fatto. Il comunicato è solo ad uso interno per contenere le fuoriuscite di chi potrebbe essere già in "crisi col cammino". Per tutti gli altri il solo termine neocatecumenale sarà sinonimo di fanatici irresponsabili "untori" membri di una setta al pari di quella koreana.
    Mi spiace davvero per i contagiati e per chi gravemente colpito .....in fondo siamo tutti a rischio e chiamati a forte senso di responsabilità
    Alice de

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    1. Vero. Tra di loro possono dirsi che sono perseguitati e incompresi quanto vogliono (le mie quattro sorelle ne stanno parlando ora) ma per il mondo esterno ormai sono degli irresponsabili che hanno contribuito al propagarsi del virus. Una colpa, agli occhi dell'opinione pubblica, giustamente paragonabile ai luoghi di ritrovo aperti e affollati nei giorni in cui si diffondeva il contagio. Credo che questa terribile disgrazia sarà l'ultima pietra tombale per l'ingresso di eventuali nuovi adepti, oramai dovranno limitarsi ai figli del cammino (che, sempre più smaliziati e sempre meno ingenui, abbandoneranno presto).
      Gabriele

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    2. Non credo che il comunicato, con la prima versione che é comunque girata tra gli adepti e la seconda con la rettifica, venga visto bene neanche dall'interno. Stavolta credo che molti vedranno come si applicano due pesi e due misure. Il mantra del "il cristiano non fa causa" veniva ripetuto fino allo stremo quando ero dentro ed ora per difendere l'immagine del cammino si minaccia "ricorso giudiziario" ed "obbligo di rettifica secondo le normative vigente"? Dopo che per anni ci hanno vietato di difenderci per cause ben più serie della semplice diffamazione? Stavolta credo che il danno d'immagine l'hanno fatto sia fuori che dentro.

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  45. Se ci avete fatto caso,hanno giā messo tutto a tacere,nei tg di oggi,per lo meno canale 5,ha solo citato i comuni che sono stati messi in quarantena,ma non hanno fatto parola del cammino catecumenale.

    PS Kiko avrâ messo mano al portafoglio?

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    1. Su kairos già è sparita la lettera con le linee da seguire degli iniziatori sempre più da voltastomaco

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  46. Vi ricordo che nel caso del contagio avvenuto a Salerno fra i neocatecumenali, né L'equipe itinerante, né kiko avranno responsabilità, ne sono sicuro... Se leggete bene la lettera:Ai Parroci, Catechisti, Responsabili e tutti i fratelli del Cammino Neocatecumenale.

    In relazione alla situazione attuale causata dalla diffusione del cosiddetto Corona Virus, invitiamo tutte le comunità ad applicare l'indicazione della CEI per la comunione al pane eucaristico che continuerà ad essere ricevuto in mano.

    Per la comunione al calice gli iniziatori del Cammino hanno confermato che la decisione spetta al Parroco e/o al Presidente. Naturalmente i fratelli sono liberi di scegliere se comunicare al calice o no.

    Invitiamo tutti i fratelli ad essere fedeli al Cammino e a non disertare le celebrazioni se non per causa di forza maggiore.

    In momenti come questi è necessario essere più fedeli e costanti nella preghiera e quello della quaresima è un tempo favorevole.

    Pregate per noi.
    L'equipe itinerante.


    Quando dice:" Per la comunione al calice gli iniziatori del Cammino hanno confermato che la decisione spetta al Parroco e/o al Presidente e che i fratelli sono liberi di scegliere se comunicare al calice o no" CHE VUOL DIRE??? LA DECISIONE SPETTA AL PARROCO??? MA QUANDO MAI!! NATURALMENTE, (VISTO CHE IL PARROCO NON CONTA NIENTE), I FRATELLI DECIDONO, (E QUI CHIAMANO IN CAUSA LA LIBERTÀ??),SE BERE AL CALICE O NO!!! QUESTI SONO PEGGIO DEI SERPENTI,SI SONO LAVATE LE MANI, ORA LA COLPA È DEI FRATELLI CHE HANNO SCELTO DI BERE! QUALE PLAGIO VORREI CHE VENISSE FUORI! KIKO SE L'È SQUAGLIATA, CHE VERGOGNA.

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  47. È chiaro che vista la comunicazione che dava al parroco la possibilità di amministrare con il calice, che questo sia passato anche dopo il 29 febbraio.
    Sono sicuro che l'8 marzo.Le comunità che hanno celebrato molte l'abbiano fatto con il calice.
    Il vero problema è stato non vietare il passaggio del calice subito dopo la nota della Cei. Questo ha creato un terremoto interno e difficilmente i responsabili avranno la stessa autorità di prima.
    Antonio

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    1. Vero. Ho sentito molti amici all'interno che non sono assolutamente convinti di come stanno gestendo la situazione. Pure mio padre ha lasciato trasparire che pur lui la situazione poteva essere gestita meglio. È la prima volta che sento dei dissapori così. Credo che sarà una durissima botta, anche considerando l'astinenza forzata.

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    2. Si comportano in maniera spudorata anche in questa situazione di pericolo perchë pensano e dicono che ci pensa il Signore,ma non capiscono che facendo cosî lo stanno TENDANDO il Signore,questo ė..e sarā sempre il loro modo di pensare,proprio uguale ai testimoni di Geova.

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  48. Tutto in una parola :

    RIDICOLI

    LUCA

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  49. Purtroppo tutti i fratelli di comunità su fb fanno girare la notizia di Pasotti, già hanno bevuto tutto...

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    1. Come già detto da Alice De' nel commento delle 13:59, quella "Versione Ufficiale" è principalmente ad uso interno. Il fatto che venga data in pasto ai giornalisti e ai politici è quasi accessorio: l'importante è ammannire ai kikos una "Versione Ufficiale" da ripetere a cantilena ogni volta che salterà fuori l'argomento, perché i kikos "devono" avere sempre una "Risposta Ufficiale" da ripetere senza nemmeno dover accendere il cervello.

      Ma nonostante sia ben calibrata, spedita al momento giusto (cioè proprio mentre nel Cammino cominciano ad allarmarsi per davvero, non un giorno prima, non un giorno dopo), tradisce tutto il nervosismo che aleggia ai piani alti del Cammino. Dove sanno bene che parecchi "fratelli" proprio adesso stanno aprendo gli occhi, non a causa del virus ma delle furbate di Kiko e dei suoi massimi pretoriani.

      Ed anche se la questione si spegnesse completamente adesso, e perfino se ammansissero il battagliero presidente della regione Campania, resta il fatto che ieri, 16 marzo 2020, sui giornali e sui telegiornali si è parlato di una delle vergogne del Cammino. Neppure ai tempi di padre Zoffoli si era giunti a tanto (poiché all'epoca potevano comodamente affossare il discorso blaterando di "eccesso di zelo" di qualche elemento isolato, o banalizzare dicendo che ogni gruppo religioso ha le sue piccole stranezze).

      Ricordiamoci che l'avamposto di Guam è caduto esclusivamente per l'arroganza dei vari Sammut, Gennarini, Apuron, eccetera. Se non avessero spazzato via brutalmente un parroco non troppo favorevole al Cammino (cambiandogli le serrature di parrocchia e canonica mentre veniva convocato a sorpresa in curia, lasciandolo senza tetto e senza incarico, sostituito subito da un presbikiko), nessuno sull'isola si sarebbe interrogato troppo riguardo alla setta neocatecumenale.

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    2. e la pappardella del "non resistete al male"?
      Ah già...vale solo per i camminanti di basso rango. Quelli devono subire tutto e di più. Se la macchina si deve difendere allora si mobilitano tutte le pedine.

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  50. Stasera al tg1 delle 20, in chiusura, hanno letto un comunicato del cammino neocatecumenale che dichiarava che le riunioni citate nei servizi del giorno precedente si erano svolte prima del decreto del governo. Non hanno smentito la comunione al calice. Anonimo che ben sa

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    1. E questa smentita fa capire quanto siano ancora potenti, nonostante i numeri in netto calo. Ma credo che finiranno per darsi la zappa sui piedi da soli. In una situazione cone si prospettava già a fine febbraio - primi di marzo, sarebbe bastato un po' di buon senso unito al principio di precauzione a far decidere di annullare la convivenza e il successivo incontro con i catechisti. Ma no! Non si può! Rimandare il passaggio? (Perché di qualche passaggio si sarà trattato). Scherzi? Non si può! Assolutamente no! Purtroppo l'arroganza e il fanatismo sono nemici del buon senso e dell'umiltà che permette di riconoscere i propri limiti.

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  51. Infatti hanno smosso tutte le pedine per ottenere le scuse ufficiali della Rai. Aletheia ci ha fatto un articolo immantinente condiviso su FB. In tutto questo mi preme osservare una cosa: leggete il comunicato ufficiale del cammino. Vi trovate una parola di cordoglio per chi ha perso la vita? Di dispiacere per un disagio profondo creato in un tessuto sociale? Anche solo un accenno di dispiacere per un male compiuto seppur (beneficio del dubbio) in buonafede?

    NO. ZERO SPACCATO. L'unico problema è l'immagine del cammino che va difesa. CHIEDETECI SCUSA ALTRIMENTI VI CITIAMO IN TRIBUNALE. A trovarsi come scusa la partita di pallone (e allora lo ammettono che i loro ritiri hanno lo stesso valore di una chiassata).

    Assolutamente privi di empatia. Degni allievi di Kiko (che l'unica cosa che ricorda dei suoi più fedeli collaboratori era che gli portavano caffè e giornali come perfetti maggiordomi)

    Caro Kiko, caro Pasotti...di quella morte Dio ve ne chiederà conto e ragione.

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  52. @marco
    I primi che non hanno rispetto e compassione dei "fratelli che stanno passando una sofferenza" sono proprio i vostri capi. Per cao in quel comunicato ci sono delle parole per quei fratelli? No. Ci sono comunicati anche interni in cui si dice anche solo "pregate per loro"? NO!

    L'unica cosa che vi si dice è "rimanete fedeli al cammino, non disertate le celebrazioni per nessun motivo". Esattamente come quei fratelli a Sala consilina.

    Siete carne da macello e manco ve ne accorgete.

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  53. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  54. Bravo, mi accingevo a scrivere le stesse cose e ho letto il tuo commento.
    Aggiungo che ormai questi sono un caso perso. Induriti e inconvertibili ormai.
    Tacciono su tutto come tu dici. Non una parola per tutto il dolore di questi terribili giorni.
    Ma fanno un Comunicato stampa per difendere
    IL BUON NOME DEL CAMMINO

    Certo lo sappiamo bene tutti di che bella fama gode!

    Solo loro ci credono e continuano - meglio hanno continuato fino a ieri poiché è cambiato il mondo in un "batter d'occhio - a pavoneggiarsi tronfi "il buon nome del cammino"!
    Fanno i comunicati come una multinazionale. Questo solo sono.

    E quando ci sarebbe tanto su cui riflettere, pregare, loro scrivono, ricopio:

    "COME SI FA ALLORA AD ACCUSARE I NEOCATECUMENI DI DISOBBEDIENZA (proprio!!!), o anche solo di disattenzione a questi documenti dei vescovi e delle autorità civili!"

    Quanta arroganza, quanta protervia, figli maleducati e viziati per troppo tempo, e la colpa è di chi nella Chiesa si è ostinato tutti questi anni a non ascoltare padre Zoffoli e tutti noi che abbiamo fatto esperienza della loro acida malvagità, cinismo, crudeltà, insensibilità demoniaca.

    Continua

    "LA NOTIZIA DATA E' LESIVA DEL BUON NOME E DELL'IMMAGINE DEL CAMMINO E VA CORRETTA, PENA RICORSO GIUDIZIARIO...mentre tanti fratelli IN TUTTO IL MONDO (accidenti che bravi!!!) si stanno adoperando per dare il loro aiuto e LA LORO TESTIMONIANZA (certo nella terapia intensiva annunciano instancabilmente il Kerigma di Kiko brandendo la croce/sogliola, tapini!!) in favore di tante persone più deboli, colpite dal virus"

    Ma dove siete? Che vengo a vedervi. I media intanto parlano di voi per i danni immani che portate in questa fase con le vostre pagliacciate altamente infettive. Nessuno ha fatto cenno alla vostra opera di volontariato tanto estesa in TUTTO IL MONDO, mentre Kiko stesso ha riparato in quel di Madrid e si è rintanato per sfuggire al contagio. Mica come San Pietro è rimasto a Roma, al suo posto...giusto?
    Quo vadis Kiko????

    Certo il poverino è ottuagenario. Però per infestare il mondo, con o senza Coronavirus, la salute la tiene. E invii di famiglie e concerti e raduni di giovani e convivenze di Vescovi alla Domus.

    Questi solo alcuni punti del suo programma saltato all'aria per questo "spiacevole CONTRATTEMPO" - ma chi lo ha mandato questo intoppo? Accidenti! - programma esposto nell'ultimo recentissimo annuncio di quaresima che ora PUFF è evaporato come una nube di primavera.
    Kiko èstato fermato dalla mano di Dio onnipotente.
    Ha finito il caro Kiko con i bagni di folla, coi baciamano e applausi e tutte le sue penose sceneggiate.
    È fuggito a Madrid dove il contagio lo ha seguito a ruota, che disdetta, e la Spagna si è messa a ruota dell'Italia. Non sarà che Italia e Spagna ospitano il più gran numero di comunità che sogliono abbeverarsi alla coppa della disobbedienza cronica atta a infettare?
    Una riflessione seria è d'obbligo.

    Di fronte a tanta ingiustizia reclamano riparazione, pubbliche scuse e smentite...altrimenti....

    Altrimenti che fate? Ricorrete alle vie legali? Ma che bravi che siete! A mettere in pratica per primi quanto annunciate agli altri.
    LA VERITÀ È CHE NON CREDETE A UNA SOLA PAROLA DI QUANTO GESÙ CI HA INSEGNATO NEI VANGELI.
    VOI CAPITE SOLO
    POTERE E SOLDI
    SOLDI E POTERE

    Ma adesso siete finiti, siete proprio finiti, svaniti nel nulla, dissolti.

    Pax

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    1. Quanto è diffuso i cammini in Lombardia e soprattutto a Bergamo?
      Elena

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  55. Vedo ora che il comunicato ha subito una correzione, al posto della minacciata azione giudiziaria presumo contro il mitico Governatore della Campania Vincenzo De Luca e le sue avventate affermazioni hanno scritto testualmente
    La notizia...va corretta, con obbligo di rettifica secondo le leggi vigenti,

    Io mi chiedo cosa significa?
    Vogliono un atto di mea culpa ufficiale, magari corredato di contestuale richiesta esplicita di perdono da affiggere davanti a tutte le Chiese e i Municipi della Regione Campania per lavare l'onta subita? A parte che, conoscendo il personaggio, se lo possono scordare, ma poi ormai, miei cari compari di merenda Chinaglia e Pasotti, la perduta verginità non ve la restituisce più nessuno. Inutile che vi dimenate. Per me così fate peggio. Il danno è fatto. Tutti conoscono ormai i vostri arcani. E ancora, credete forse di avere a che fare con i fratelli camminanti che vi devono obbedienza e che avete mandato a centinaia a chiedere perdono ai loro stessi aguzzini, violentatori dell'anima e del corpo, favorendo le ingiustizie che da sempre imperano nell'oscurità delle vostre salette? Ma ormai quello che avete fatto in segreto viene gridato sui tetti e non potete farci nulla.
    Dopo questo bel comunicato se la ritrattazione non verrà, come credo che non verrà, che farete per il BUON NOME DEL CAMMINO?
    Aspettiamo il prossimo comunicato per saperlo.
    De Luca non è uno sprovveduto e sa ha detto ciò che ha detto sa il fatto suo.

    Ma poi che ne sapeva lui di coppe a cui tutti i partecipanti bevono? Qualcuno dei partecipanti stessi ha confessato questa cosa, non si spiega altrimenti. Meglio che vi state zitti, fate meno danni.
    E poi un briciolo di umiltà, almeno una volta nella vostra vita, non guasta!

    Pax

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    1. Davvero alcuni partecipanti hanno confessato? Che parodia allora, soprattutto le "presunte parole del vescovo". In famiglia si lamentano di come in questi giorni il cammino sia "perseguitato" quando in realtà dovrebbero limitarsi ad un bell'esame di coscienza. Veramente, bastava che dicessero "questi fratelli hanno sbagliato, adesso vedremo di rimediare": una semplice ammissione, che lascia intendere la voglia di rimediare all'errore. Ed invece no, non sia mai che venga ammesso un errore, il Cammino è invincibile, altrimenti molti più seguaci se ne andrebbero rendendosi conto della setta che è. E comunque si sono tirati la zappa sui piedi da soli, visto che nessuno (a meno che non venga corrotto o non sia già un seguace) gli darà credito, l'accusa resterà e molti adepti si accorgeranno dell'ipocrisia del movimento. Ormai sono alla frutta.
      Gabriele

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  56. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Perché loro si saranno infettati sicuramente bevendo dalla coppa tutti insieme,si saranno abbracciati per la pace e dato la mano per fare il balletto,al contrario dei dipendenti che non hanno fatto tutto questo.

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  57. Io sono certo che i camminanti, almeno molti di essi, hanno continuato a bere dallo stesso Calice e a ogni altra forma di contatto ravvicinato anche dopo le disposizioni ecclesiastiche del 5 marzo, ma la mia è solo un'opinione, che deduco dal fatto che li conosco e so come sono fatti.
    Fare come il branco ha sempre fatto, per loro è una DIPENDENZA.
    Lo so, come so che un mio amico giocatore compulsivo anche questo mese si giocherà tutti i soldi, nonostante tutti gli dicano di non farlo.
    Ma non ho le prove. Lo so e basta, ma i camminanti che si riuniscono segretamente e al chiuso, negano, e non lo posso affermare con certezza.

    Quello di cui invece ho prove è che la loro non è vera fede.
    Cioè: molti di loro certamente hanno fede, ma ciò che gli viene dal Cammino è FIDEISMO, non fede.

    Infatti, anche PRIMA delle disposizioni del 5 marzo, erano state fatte delle raccomandazioni e la Chiesa aveva consigliato di non darsi lo scambio della pace.
    Forse non era un obbligo ma nella mia parrocchia si faceva così.
    Ma per dimostrare il fideismo non è necessaria la LEGGE della Chiesa, basta avere una fede che contrasta con la ragione.
    Il FIDEISMO è solo convizione umana, per di più opera di ESALTATI.

    Il fideismo dei camminanti che CONTRO la ragione e la VIRTU' della prudenza, sfidano Dio e lo mettono alla prova abbracciandosi e bevendo allo stesso Calice nonostante il pericolo, perché "Dio lo vuole!", è equiparabile alla "fede" degli islamici che vanno alla guerra santa contro gli "infedeli".

    Anche se Dio è stato tentato dai camminanti prima del 5 marzo che importa? Il pericolo era reale, la Chiesa aveva GIA' espresso la propria preoccupazione, ma i camminati hanno tentato Dio ugualmente.
    Il frutti? Ora è chiaro a tutti che sono una manica di FANATICI. Che sono una SETTA.

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    1. Cioè: se pure non ci fossero le prove per dire che hanno disubbidito alle disposizioni del 5 marzo (e se non ce ne sono probabilmente non è perché hanno ubbidito, ma perché si macchiano, in aggiunta alla disubbidienza, anche di menzogna), ci sono comunque le prove che la fede che apprendono dal Cammino è una fede che li porta a tentare Dio.
      Dio lo vuole! Non ci contageremo!
      E invece si sono contagiati eccome!
      Cioè: quella NON era fede!

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  58. Volevo augurare tanta pace e tanta felicità a tutti, nessuno escluso.
    (da IPG)

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  59. L'8 MARZO (e quindi dopo il divieto della cei) mi è giunta la comunicazione che, in alcune zone del centro-nord, i catechisti dicessero ai camminanti di vedersi COMUNQUE, in piccoli gruppi da 5 in casa di qualcuno. Poco dopo non molto tempo, hanno smesso anche quello, terminando ogni tipo di incontro, probabilmente dopo le disposizioni di Conte. Ora, io non so le disposizioni che hanno dato al sud;ma vedendo questo, posso dedurre che probabilmente, se hanno dato queste direttive iniziali nelle zone del centro-nord, non voglio pensare cosa abbiano detto invece alle regioni del sud. Sicuramente si sentivano più "protetti" essendo più lontani dalle zone colpite, e secondo la mia opinione è probabile che abbiano continuato a fare degli incontri anche dopo il 5 marzo. Quindi sospetto che la loro risposta alle accuse fatte sia solo una copertura.

    Laura

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    1. Mi viene da pensare se anche in lombardia hanno continuato a riunirsi in 4 o 5 persone nelle case

      Quando ero nel cammino e ci si riuniva in casa la celebrazione domestica finiva sempre con il "bacio santo della pace",che secondo me è un buon veicolo di contagio

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    2. Mi aiutate a trovare una catechesi di kiko dove diceva che loro possono far a meno della chiesa e che possono celebrare nelle case? Forse in qualche convivenza di inizio corso lo disse, e questo fece molto scalpore, lo lessi qui sul blog, ma non so dove trovarlo.. Cmq x risponderti, tutto quello che accade intorno, a kiko poco interessa, lui sarebbe stato capace di far incontrare i fratelli anche di nascosto x celebrare

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  60. Vedo che sui social network i neocatecumenali tentano disperatamente di negare il fattaccio della provincia di Salerno: il panico è tangibile. Ma non è per il virus: è per la riduzione del prestigio del Cammino.

    Lontani sono i tempi in cui avevano abbastanza leve per far sparire le denunce di padre Zoffoli dal pubblico dibattito. Tempi in cui la loro strategia era di tacere (o di cambiare discorso) e di lavorare dietro le quinte corrompendo e minacciando... per poi dire che "il Signore" li aveva liberati dalla persecuzione.

    Sono passati appena otto anni da quando il TG2 trasmise un pittoresco spot pubblicitario neocatecumenale che -guarda caso!- è stato fatto sparire da youtube, ma di cui conserviamo alcuni fotogrammi dei kikos con le vestine bianche griffate da Kiko, delle pagnottone sbriciolose adoperate nelle celebrazioni, delle facce da cane bastonato (cioè l'allegria neocatecumenale), ecc.

    L'arroganza neocatecumenale e l'attitudine a vendicarsi spaventano molto i vescovi. Chissà fino a che punto mons. De Luca si sarà sentito strumentalizzato dalla setta kikiana, dopo che aveva affermato che i kikos delle due nefaste "convivenze" nella provincia di Salerno:

    1) non erano stati «né opportunamente guidati, né coordinati da chi ne aveva la responsabilità»;

    2) avevano celebrate le convivenze a sua insaputa (e provenivano da altra diocesi);

    3) i presbikikos presenti avevano celebrato sacramenti senza la sua autorizzazione.

    Ora, la domanda che ci poniamo è questa:

    - quanti gruppi di kikos sono andati a celebrare i loro "rituali mistici" in qualche "diversa diocesi" e all'insaputa dei vescovi?

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  61. invito TUTTI a leggere le note CEI...e poi vediamo se già il 27 non era già caldamente consigliato di evitare assembramenti.

    http://www.diocesi.catania.it/sites/default/files/Brevi%20note%20della%20Segreteria%20Generale%20CEI.pdf

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  62. Comunque di sicuro nel comunicato hanno detto una bugia (e chi sa quante altre che si scopriranno dopo),la convivenza in albergo non si è svolta solo il 28 e 29 bensì dal 28 febbraio al 1 di marzo. In quanto le convivenze partono dal venerdì (se non addirittura dal giovedì) alla domenica. BUGIARDI

    Frilù

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  63. L'annuncio di Pasqua dovendo essere diffuso per iscritto a tutti sarà sicuramente in tono minore e super tranquillo. Non vedo l'ora di leggerlo.

    Frilù

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  66. Ho saputo che i pastori protestanti stanno predicando da casa in collegamento con tutti i fratelli,staranno facendo la stessa cosa i kikos?
    LIBERA MENTE SEMPER Tu che hai i figli all interno sai come stanno facendo?

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  67. Lo sapevo che sarebbero finiti così, un abbraccio (virtuale) a tutti voi.
    C.

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  68. Sfogliando alcune discussioni Facebook in cui i soliti pasqualoni si fanno zelanti ripetitori delle favolette ufficiali dei capicosca della setta neocatecumenale, compaiono di tanto in tanto alcuni fratelli neocat dubbiosi che evidenziano le comodissime menzogne ed omissioni di chi propala la Versione Ufficiale per salvaguardare il prestigio della setta. Qualche esempio:

    Gianluca G.: Ciò non toglie che nel mio cammino fatto fino ad ora, ho sperimentato sulla mia pelle le bugie di alcuni fratelli e sorelle di cammino, oltre che di pastori. In merito alla morigeratezza di altri prelati, purtroppo si legge troppo spesso sui giornali. ...Il mio responsabile di Comunità ha mandato la disposizione firmata L'equipe Itinerante nella quale si demandava la decisione della Comunione al calice, al Parroco, in data 28 Febbraio...

    Flaviano P.: Ed il decreto legge del 4 marzo immediatamente efficace lo dimentichiamo ? In ogni caso l'allarme sociale era già di pubblico dominio. Mi sembra vogliate appigliarvi al capello, una sola parola basterebbe... Ho solo corretto la vostra OMISSIONE in ordine alla normativa visto che citavate l'ordinanza del 9 marzo DIMENTICANDO il decreto del 4 marzo. Prima di parlare di figuracce mie siate precisi nell'informazione e moderate i termini... appunto, ci siamo arrivati finalmente art. 1 lett. b, "eventi di qualsiasi natura" o sbaglio! Non ho null'altro più da aggiungere. E un problema tra voi e la vostra coscienza, a me non interessa altro... lei ha OMESSO di indicare un intero decreto ed accusa me di essermi guardato bene dal citare tutto...

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  70. Sono capitato su questo blog per caso cercando notizie in merito a questo contagio. Se qualcuno ha sbagliato speriamo che la giustizia faccia il suo corso, ma il post sembra il delirio di una persona che di cattolico non ha niente. Questo movimento è appoggiato dal Papa, che riceve sempre le famiglie missionarie del cammino. Chi è Lei per contestare un movimento cattolico appoggiato dal Papa?! Siamo in quaresima, chieda un po di luce e di umiltà, forza!!

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    1. Con decenza parlando, non hai capito niente.

      Rileggi la pagina blog con calma, rileggiti i commenti uno per uno, segui i "link" indicati (sono le fonti delle notizie, oppure articoili in tema), dopodiché potrai giudicare chi è cattolico e chi no.

      "Appoggiato dal Papa", poi, è un parolone un po' troppo grosso. Ricordiamoci che l'impostore Maciel era appoggiato dal papa Giovanni Paolo II, e che l'abusatore omosessuale McCarrick era appoggiato da fior di cardinali, vescovi, e papi. Purtroppo può capitare a tutti - compreso un papa - di essere mal consigliati o male informati.

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    2. C'è anche un secondo morto. Un prete di 47 anni.

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  71. Non sono importanti i comunicati contro il cammino o in sua discolpa.
    Il punto non è chi ha ragione o chi ha torto.
    L'unica cosa importante è che il cammino neocatecumenale non ha dato direttive precise per evitare il contagio.
    La sua gente si è fidata e la gerarchia neocatecumenale ha tradito la fiducia del suo popolo.
    I catechisti neocatecumenali coinvolti e tutti i neocatecumenali sanno cosa è successo e perché è successo.
    Ai vertici del cammino neocatecumenale non hanno saputo fare gli interessi della loro gente.
    Questa è la verità.
    Chi non ha usato il buonsenso , la ragione e la prudenza lo sa benissimo.
    Chi ha agito in maniera superficiale, senza tenere conto del danno che stava creando è un irresponsabile che si ritrova sulla coscienza già un morto.
    Non un martire ma una persona che ha tentato Dio ed ha pagato un prezzo troppo alto per lui e per tutti quelli che lo circondano.
    Questa non è fede, non è misericordia, non è carità e neanche amore verso il prossimo.
    Questo è fanatismo, è un atto di obbedienza sconsideratamente folle.
    È superficialità , è sconsideratezza.
    I neocatecumenali sanno la verità, sanno quello che è successo.
    Ora dipende da loro fare tesoro di quello che è successo.
    Dipende da loro cercare di dare un significato al modo in cui è stata gestita questa cosa dai loro catechisti.
    Spero che qualcuno di loro si sia reso conto con chi sta trattando.
    Spero che qualcuno di loro possa aprire gli occhi sulla VERA realtà del cammino neocatecumenale.
    Tempo,soldi,potere, segreto e obbedienza.
    Vale la pena di morire per queste cose?
    Vale la pena di mettere in pericolo la propria vita e quella delle persone più care per queste cose?
    La vita è preziosa.
    La vita ci è stata data da nostro Signore per usarla bene.
    È bene metterla nelle mani di persone senza scrupoli che curano solo i propri interessi?
    È buono dare obbedienza cieca e assoluta a persone irresponsabili che pensano solo a tutelare il buon nome di un "movimento"?
    Quello che è successo è grave.
    Si è minata la fiducia dei camminanti e si è tentato solo ed esclusivamente di tutelare il cammino neocatecumenale.
    Camminanti, voi conoscete la verità.
    Fate buon uso di quello che avete imparato sulla vostra pelle.

    LUCA

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