lunedì 30 agosto 2021

Dal Sacco Nero dei "cristiani adulti", alle quote pro capite. La brutta fine di un altro sogno neocatecumenale.


La musica è finita...
 Ci è pervenuta quella che hanno chiamata pre-prenotazione. Singolare innovazione di quest'anno, in cui ci chiedevamo se l'Inizio Corso avrebbe avuto corso. Avrà corso. I ritmi basilari del Cammino vanno mantenuti. Intanto di Kiko e delle sue attuali condizioni post-COVID nessuna notizia trapela dagli ambienti neocatecumenali. Un silenzio che dà da pensare. 

Stanno procedendo così. Non la solita Lettera di Annuncio della Convivenza di rito che inaugura il nuovo corso 2021/22. È comprensibile in ottemperanza alle norme di protezione in tempo di pandemia. Ma in questa letterina, sicuramente predisposta a livello centrale e poi diramata per zone dalle singole equipe itineranti responsabili di Regione, ci attira un passaggio che riteniamo cruciale. Una gran novità, che già da un paio d'anni si profilava all'orizzonte e da quest'anno diventa prassi.

 

 "Le quote per pagare l’albergo saranno raccolte dal responsabile prima della convivenza; i fratelli invitati alla convivenza che sono in difficoltà a pagare la quota possono rivolgersi al proprio responsabile che, nei limiti del possibile, farà in modo che la comunità li aiuti." (dalla Programmazione Convivenze Inizio Corso 2021/2022; Lettera dei catechisti itineranti ai responsabili di zona). 

 

 Non sembrano più loro! Sacco Nero mandato in soffitta? Sacco Nero sì. Un nome e un cognome perché è come fosse anche lui un fratello di comunità, un membro onorario! Il Sacco Nero non è un modo per gestire il lato economico del Cammino. È uno stile di vita. Una precisa identità. Senza, il C.N. non è più lo stesso. Su di esso tutto viene impiantato fin dai primordi; il suo senso più profondo, poi, ti sarà chiaro al termine del Secondo Scrutinio. Elemento portante di tutta la struttura. 

No, il Sacco Nero non può essere archiviato con tanta disinvoltura. Soprattutto senza rovinose ricadute su tutto l'impianto. 

Pur mettendo da parte il kikiano disprezzo atavico per tutte le altre realtà ecclesiali che da sempre ragionano, in via ordinaria, per quote, quando organizzano ritiri o raduni, ci chiediamo costernati: ma com'è che di colpo sono caduti tanto in basso e si sono completamente snaturati? 

 

Questa storia fa il paio con 'Nessun santo! Carmen santa!'... e, come se non bastasse, pure "di categoria superiore" con tanto di immaginette e preghiere di impetrazione. Aspettiamo a breve la statua da portare in processione per le vie di Madrid il 19 luglio con gran devozione e migliaia (vista la mole di miracoli dell'aspirante santa) di ex voto penzolanti, mentre una folla festante di neocatecumenali in delirio accompagna, con bonghi, chitarre e nacchere, danzando magari scalzi o in ginocchio. 

 

Attaccamento al denaro, radice di tutti i mali
 Neocatecumenali che pagano la quota di partecipazione - e la pagano a testa e anticipatamente al proprio responsabile - non sono più neocatecumenali; ancor meno cristiani adulti che hanno finito il Cammino... sono solo comuni mortali come tutti gli altri uomini. E devono prendere atto del loro totale fallimento. 

Dopo 50 anni di cammino non è ancora nata la creatura nuova.

Com'è? 

Il Signore non provvede? 

Ha smesso di provvedere il Signore? E questi, pur di continuare, provvedono loro. Hanno deciso di forzare la volontà di Dio. 

Le fondamenta dell'edificio sono la rinuncia ai beni (Kiko dixit). Il passaggio per eccellenza è il Secondo Passaggio: "Va, vendi quello che hai..." ...Chi non lo fa sul serio neanche entra nel catecumenato. Poiché tutto ciò che viene prima è chiamato pre-catecumenato

Quando anche in seguito le cose non vanno per il verso giusto o si va in crisi, la cura è sempre la stessa: vendere i propri beni: "Si vede che non hai fatto bene il secondo passaggio"...! (vedi scrutini della Traditio di Kiko). 

Un rapporto nuovo col denaro è di base. Funziona solo per collette e mai nulla è mancato, dicono. Cosa si è rotto? 

Le fondamenta dell'edificio. Poi si costruisce. E hanno costruito. Ma ora hanno messo una bomba sotto le fondamenta: le quote pre-pagate per convivenze pre-preparate

Saltate le fondamenta, tutto l'edificio crolla. 

"Non resterà pietra su pietra...!", ripeteva Carmen convinta. 

Ma lei si riferiva alle kikocostruzioni idolatriche. 

Qui crolla proprio il Cammino, di Carmen e di Kiko, il suo odioso, insopportabile, indigesto co-iniziatore. 

119 commenti:

  1. Che dire? La provvidenza non provvede più. Hanno cominciato con le quote per pagare i pellegrinaggi, laddove era necessario dare un anticipo per prenotare il viaggio e prima della partenza doveva già essere corrisposto l'importo totale, e ora non sono in grado neppure di andare due giorni in albergo fidando nel fatto che 'il Signore provvede'.
    Non fanno neppure finta, di far passare il sacco nero? Magari lo faranno passare per pagare le consumazioni al minibar, ma la propria quota è già stata data in precedenza, comprensiva delle spese per chi non paga mai.
    Suppongo poi che, in tempi di paura di malattie infettive come gli attuali, il sistema delle raccolte preventive possa servire a far pagare anche chi in convivenza non ci verrà: chi non ha la resurrezione dentro, almeno metta Mammona fuori.

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  2. Come si è detto più di una volta, quando muore Kiko (o comunque quando le sue pile, nonostante siano duracell, iniziano a finire e lui non ce la fa più a suonare il tamburo), il Cammino sarebbe cambiato.

    Per i camminanti, in teoria, questa potrebbe essere un'ocassione per normalizzare il loro rapporto con la Chiesa, tanto più ora che il Papa ha imposto un rinnovo totale dei quadri dei responsabili.
    Purtroppo, però, a ostacolare questo processo c'è un impero economico da gestire, che fa gola a molti.
    Speriamo, ma senza farci troppe illusioni.

    Se il Cammino cambia, viene recuperato, se non cambia rimarrà eretico, ma comunque non sarà più come prima.
    Senza il "carisma" di Kiko (non parlo del presunto carisma spirituale del fondatore, ma di quelle doti istrioniche ed estemporanee che vengono impropiamente dette carisma), rimangono i burocrati, i ragionieri che, per quanto si possano sforzare, fanno sbadigliare.

    Tirare fuori i soldi per delle opere non di Kiko diventerà un'operazione più difficile e "camminare" diventerà faticoso, come una marcia nel fango.
    E molti, inevitabilmente, nei prossimi anni usciranno.
    Probabilmente a dimostrazione che si trattava di un carisma fasullo.

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    1. noooo, la frase che Kiko muore non la possiamo sentire. Meno male che c'è Giuseppe Gennarini a salvare capra e cavoli. E in ogni modo, consigliamo di sostituire le pile Duracell normali con quelle ricaricabili, si trovano su Amazon a basso prezzo, cosi Kiko vive ancora un po e i soldi risparmiati per le pile si mettono sul sacco nero per opere caritatevoli.

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  5. FALLACIO, in un recente commento, diceva che non ha nessuna importanza quello che uno possiede e lo sfarzo in cui uno vive, l'importante è il distacco dai beni, per cui uno che non si fa mancare nulla può essere povero, mentre un povero può essere ricco.

    Questo in realtà è vero fino ad un certo punto, perché uno che vive nello sfarzo non è affatto povero, nemmeno spiritualmente.
    Anche se "evamgelizza" e "predica", in realtà controtestimonia il Vangelo.
    I suoi adepti saranno sì entusiasti, ma come gli aderenti a un'azienda multi level, in cui si promette la ricchezza facile. E la gloria.

    Ma se il lusso non conta nulla, come dice Fallacio, allora non ha alcuna importanza QUANTO SI DA'.
    Anche chi non da nulla potrebbe essere distaccato dal denaro.
    Perché si dovrebbe provare il distacco dal denaro donando al Cammino, mentre non si dovrebbe provare il distacco dai beni facendo una vita morigerata e senza lussi?

    Di più: a questo punto cosa impedisce di pensare che il donare dei propri beni al Cammino, per alcuni ambiziosi, non potrebbe rappresentare forma di investimento per ottenere vantaggi materiali e gloria umana?

    Mentre per altri, che vogliono comprare la salvezza senza impegnarsi in una conversione in cui il peccato NON viene affatto visto come necessario, ma piuttosto da evitare (e se non lo si evita si è obbligati ad emendarsi col proposito di non commetterlo più), non potrebbe rappresentare una forma di simonia?

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  6. Questa epocale novità comporterà anche una nuova presa visione delle dinamiche comunitarie.

    Se prima chi non poteva permettersi la quota confidava nel sacco nero, sicuro di poter partecipare alle convivenze, da ora in poi sperimenterà che i "fratelli" col cavolo che pagheranno per lui.
    Potrà accadere una volta, ma non come regola.

    Il fallimento del sacco nero e della provvidenza kikiana era già visibile molti anni fa, quando i debiti per le convivenze, anche regionali, iniziarono ad essere insostenibili.
    Segno che nel sacco nero ognuno metteva a stento per sé e non anche per gli altri. Altrimenti non avrebbero contratto debiti salatissimi.
    In pratica, la provvidenza erano i debiti.

    La situazione era quindi già conclamata: nessuno metteva per chi non se lo poteva permettere. La soluzione erano i debiti.
    Permaneva però la sensazione di una non identificabile provvidenza, perché non si individuavano i paganti dai non paganti.

    Adesso si individueranno e i fratelli in difficoltà economica sperimenteranno direttamente ciò che già stava accadendo: col cavolo che gli altri pagheranno per loro.

    Ma vi immaginate il clima che si instaurerà?
    Chi può pagare vada e chi non può pagare a casa.
    Potrà fare un tentativo presso il proprio responsabile che "nei limiti del possibile" dovrà entrare in una situazione spiacevolissima per fare in modo che "la comunità aiuti".

    Ma la comunità è composta dai fratelli che non aiutavano nemmeno prima, visti i debiti colossali che lasciavano ovunque andavano.
    Il cambiamento è che adesso se ne accorgeranno.

    Non vorrei essere quel fratello povero a cui viene detto: "Dio non fa più l'impossibile, adesso è il responsabile che farà solo nei limiti del possibile, quindi tu stai a casa, perché non è stato possibile ottenere i soldi per te dai tuoi fratelli di comunità!".
    I ricchi in convivenza, i poveri a casa.

    Mi immagino anche le ultime comunità, composte da soli figli studenti senza reddito.
    Riusciranno ancora a fare le convivenze con pernottamento negli alberghi?

    È sempre stato detto che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
    Adesso sarà visibile cosa c'è nella pentola e molti (patisco già per loro, poveretti), ne rimarranno devastati.
    Tutti quelli che dovranno rimanere a casa perché Dio, in casa neocatecumenale, ha smesso di fare l'impossibile.

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    1. A quanto ho potuto constatare negli anni di Cammino, una buona parte di chi non metteva i soldi, sia per convivenze che per regali per varie occasioni e per collette a vario titolo erano persone che avrebbero potuto pagare, almeno per sé, ma che, diciamo, se ne approfittavano. I veri poveri hanno molta più dignità, generalmente. E penso che anche le persone di livello medio si siano proprio stufate di pagare sempre una percentuale in più per chi non pagava, anche perché il numero dei non paganti è cresciuto sempre più negli anni.

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    2. "Chi può pagare va, chi non può pagare non va".

      C'è una cosa anche peggiore: dopo 2-3 convivenze si capisce benissimo chi è che può economicamente permettersi il lusso (lusso in senso monetario) di "fare il Cammino".

      Praticamente, il sedicente "insieme di beni spirituali" è un hobby per borghesotti benestanti.

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    3. Il CN un hobby per borghesotti benestanti.
      By Tripudio: esatto!
      Questo è lo spirito del Cammino, fin dall'inizio, cioè da quando Kiko ha fatto i suoi esperimenti sociali nelle baracche delle Palomeras, (in realtà con gli zingari) che poi ha cercato di inserire in gruppi di parrocchie ricche della capitale. In sintesi Kiko ha proposto ai ricchi e ai borghesi la vita degli zingari, l'identico rapporto con il danaro e con l'esistenza, gli stessi valori familiari da cui era rimasto affascinato nel corso della sua esperienza di amicizia con loro, probabilmente vissuta nella sua istrionica, narcisistica e superficiale maniera. Un trastullo per borghesi o industriali come Carmen (del tipo 'Una poltrona per due').
      Solo che a mio parere l'abbandono del sacco nero e l'accettazione delle quote individuali segna la fine dell'utopia delle Palomeras, e quindi dell'unico fascino che mai abbia avuto il CN (con buona pace di Carmen con il suo Farnès).

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  7. Sacco nero è l'acronimo di :

    Solo Adesso Certi Catecumeni Ormai Neocatecumenalmente Eretici Rivelano Orrori

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  8. @Blog

    Decidetevi, se si fa il sacco nero, non va bene, se non lo si fa, nemmeno va bene, non vi va bene nulla del Cammino a voi?

    Barone Celestiale

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    1. Nessuno qui ha detto "ehi, mi deve andare bene il Cammino".

      Qui ci siamo limitati ad osservare cosa succede nel Cammino, e a ricordare l'esperienza della Chiesa. La Chiesa non esige "convivenze" né altre pagliacciate borghesotte che richiedono di metter mano al portafoglio.

      Le cosiddette "convivenze" del Cammino sono la versione imborghesita degli "esercizi spirituali". Dopotutto a Kiko e Carmen piaceva mangiare gratis, alloggiare gratis, essere serviti e riveriti: ecco perché inventarono le "convivenze", per vendere chiacchiere e farla da pascià, e consentire ai loro scagnozzi (i cosiddetti "catechisti") di fare altrettanto.

      E quindi ora siamo arrivati al punto che se non hai i soldi per la convivenza, "sei uno che non fa bene il Cammino".

      Proprio vero che il Cammino viene dal demonio.

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    2. i termini che usa by Tripudio sono fantastici : pagliacciate borghesotte, per esempio. Se li dovessimo raccogliere in un libro, altro che epiteti. Ci limiteremo a leggerli, pazienza.

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    3. Il prendersela con il sottoscritto non cancella i fatti concreti che tutti hanno già visto.

      Nel 1967 Kiko inveiva contro gli imborghesiti (nel libercolo cringe "Il Vangelo dei miserabili").

      Dal 1969 in poi Kiko inveisce contro chi non gli paga la Decima. Nel Cammino non si può essere poveri, bisogna essere abbastanza benestanti per "mollare il malloppo" a Kiko; più è grosso il malloppo mollato, e più sarà da lodare come "convertito" l'adepto.

      La fede cattolica, invece, è una cosa seria. Ed è una cosa per tutti - dai bambini agli anziani, dai poveri ai ricchi, dai semplici agli intelligenti, eccetera. La fede è talmente per tutti che abbiamo nel calendario dei santi gente della più diversa estrazione sociale, livello culturale, eccetera.

      Il Cammino, al contrario, "non è per tutti": è solo per chi può permettersi quel bislacco hobby religioso in cui c'è continuamente da metter mano al portafoglio per pagarsi le "convivenze" borghesotte - andare in albergo a farsi la Grande Mangiata, rituale dei borghesotti arricchitisi troppo velocemente, rituale liturgico dei semplicioni (non dei semplici ma dei semplicioni, quelli che ragionano solo "di pancia": eh, grande mangiata la volta scorsa, nevvero? albergone vista mare, una roba chic, trendy, glamour!).

      Che bello, penserà il semplicione, che vita beata, stare in albergo dove le cameriere ti puliscono il bagno e rifanno il letto, dove ad ora di pranzo ti cucinano, servono a tavola, per poi sparecchiare e lavare pure i piatti mentre tu chiacchieri di sport e di chi sia il più grande fra voi fratelli di comunità, che bello l'albergo, dove uno può dormire beatamente come un ricco magnate in ferie... Certo, poi facciamo anche la lezioncina religiosa, la celebrazione dove ognuno è protagonista proprio come in uno spettacolo, e chi non vorrebbe sentirsi protagonista di qualcosa? Chi non vorrebbe ammannire la sua predichetta agli altri? Che bello poi quelle grandi bevute fino a ubriacarsi, quelle grandi mangiate fino a scoppiare, quel lussuoso corredo ortofrutticolo sul tavolinetto smontabile e con anche fiori costosi, perbacco, una roba da ricchi, chi mai spenderebbe soldi per dei fiori? Chi non vorrebbe fare il pascià, la vita da ricco? Sì, c'è anche il momento in cui ti chiedono soldi, ma devi comportarti come i ricchi, gente che i soldi li molla senza fiatare, senza far questioni su come verranno usati, e dopotutto un bel lusso come la Convivenza in Albergo (mica la vacanza dei poveracci! noialtri si fa Convivenza, che nome lussuoso per un'iniziativa lussuosa!) va pagato, è un lusso obbligatorio, mica come i cristiani della domenica che si limitano a frequentare degnamente confessione e comunione senza cantare i canti di Kiko e senza "animare" le celebrazioni!

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    4. Incredibile : i commenti di by Tripudio sono unici, si riconoscono al volo anche se non si firmasse, è l'unico che scrive con frasi in neretto, e poi che termini. Rendiamo omaggio al nostro valoroso nemico, come disse un comandante americano quando sconfisse una pattuglia di tedeschi nell'ultima guerra e il comandante tedesco venne ucciso, e i soldati americani si misero tutti sull'attenti. Bravo, bravo davvero.

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  9. @Blog

    Comunque io credo che si continuerà a fare la colletta con il sacchetto, non si raccoglieranno quote, credo proprio che sia una boutade.

    Barone Celestiale

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    1. Non è importante il "come avviene", ma il perché avviene.

      Non è (molto) importante nemmeno il fatto che gli alberghi abbiano deciso che in caso di neocatecumenali il conto va pagato "prima e tutto" e non "dopo e in parte".

      È importante invece capire che quei soldi, o raccolti col "sacco nero" o in pre-pre-pre-prenotazione, sono sempre frutto di ricatti morali ai danni dei fratelli delle comunità, per quell'attività totalmente inutile (e totalmente idolatrica) che è la "convivenza".

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    2. Il problema si risolve cambiando il colore del sacco : da nero che è, che è pure lugubre, potrebbe essere bianco, magari dipinto con qualche icona di Kiko. Vi piace l'idea?

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    3. Geniale! Vedendo il solito autoritratto di Kiko in veste di Redentore, molleranno ancor più il malloppo!

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    4. Infatti, una volta tanto by Tripudio ci da ragione. Miracolo!!!! Che stia intervenendo Carmen da lassù?

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  10. @blog, vedo che il tema del denaro è ancora ben al centro delle vostre conversazioni. Bene, dice @pietro non del cammino, "Perché si dovrebbe provare il distacco dal denaro donando al Cammino, mentre non si dovrebbe provare il distacco dai beni facendo una vita morigerata e senza lussi?" prima di tutto al Cammino non "doni" nulla, eventualmente (se li hai) ti paghi l'albergo e quello che hai mangiato, tutto il resto è gratis. Per l'evangelizzazione (seminari, missionari ecc) ci sono collette speciali, la decima è per i poveri della comunità e della parrocchia.
    @pietro non del cammino, Gesù al giovane ricco ( non è indicato il nome, quindi siamo tutti, non solo i preti) non ha detto "fai una vita morigerata, metti tutto al pizzo e seguimi", gli ha chiesto una scelta radicale: o il denaro o Dio e lui ha scelto il denaro.
    Dice San Paolo: 12ho imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza. 13Tutto posso in colui che mi dà la forza." tutto posso in colui che mi da la forza, posso essere ricco o posso essere povero, non è importante questo, Dio non lo guarda questo, ma guarda dov'è il tuo cuore o dove poni le tue sicurezze, se al conto corrente (pur facendo una vita" morigerata") o nel Signore.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. @FAV
      ti stai sbagliando, perchè anche se nel Vangelo il giovane ricco va via molto triste perchè aveva molti beni, poi di fatto non si sa con certezza che fine abbia fatto quel giovane, può anche essere che poi si sia messo a seguire Gesù o che si sia convertito. Poi se parli di "poveri della comunità" stai parlando degli itineranti e delle famiglie in missione? Perchè so che gli itineranti non lavorano per fare i catechisti in posti lontani, quindi se citi San Paolo devi anche sapere che lui ovunque andasse ad evangelizzare lavorava e si manteneva come costruttore di tende, non aveva comunità che mandavano i soldi per lui, le collette erano eventi eccezionali ma lui comunque lavorava perchè "chi non vuole lavorare nemmeno mangi". Ho conosciuti alcuni itineranti, sono persone di buona volontà, non ho niente contro di loro anzi li ammiro per la dedizione al Signore, solo non capisco chi abbia deciso questa cosa che non dovessero più lavorare mentre chi resta in comunità senza partire deve anche dare molto in termini economici per il Cammino. E mi chiedo anche se in realtà si tratta di evangelizzazione o di proselitismo perchè di fatto si va in itineranza per fare altre comunità mentre la Chiesa invia da secoli evangelizzatori preparati anche dal punto di vista teologico oltre che linguistico

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    2. Il tema di come estrarre il denaro dalle tasche dei fratelli del Cammino è il tema fondamentale delle preoccupazioni dei dirigenti del Cammino, come avrai notato dalla sopracitata Lettera dei catechisti itineranti ai responsabili di zona.

      Loro, i capicosca della setta, vogliono che il vostro "distacco dai beni" avvenga in modo che quei beni si distacchino da voi e si attacchino a loro.

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    3. Caro Vinicio compagno di somaraggine, mi sembri il tizio che andò a vedere le olimpiadi e poi si lamentava che a tavola tutti parlavano di sport!

      Non è mica il blog fissato è il cammino che vuole collezionare tutti i soldi di tutti!

      FungKu, Scambio Doppioni Con Modico Sovrapprezzo

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    4. @Gloria, i poveri della comunità sono i poveri della comunità, per l'evangelizzazione ci sono collette speciali. (l'avrò detto centinaia di volte...). Non ho detto che il giovane ricco si sia perso, può darsi come può essere di no, comunque non ha seguito Gesù. Tutti i missionari del cammino lavorano e si spesano da soli, di solito solo nel periodo detto "di atterraggio" sono aiutati dalla comunità, il periodo di ricerca del lavoro, poi si spesano. Gli unici (non sempre) a non lavorare in ufficio, ma ti assicuro che lavorano molto più di me e di tutto il blog messo insieme, sono gli itineranti di nazione che hanno la responsabilità di tutte le comunità di quella nazione, che tra le visite ai parroci, ai vescovi alle comunità, alle missioni, incontri ecc non potrebbero portare avanti nessuna altra attività. Poi come al solito accenni al bisogno di clericalismo, cioè che i missionari siano preti o esperti di teologia. Vatti a leggere i discorsi dei Papi, dicono l'esatto contrario, cioè che ogni Cristiano è chiamato ad evangelizzare. Anche tu. (ed io naturalmente)
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. FungKu è simpatico, lo sarebbe anche di più se non parlasse di somaraggine. Vuol fare concorrenza a by Tripudio, per caso?

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    6. @FAV
      sì delle collette si parla anche nello Statuto dove però non si parla di Decima; ricordo anche questo fatto che le famiglie in missione per un anno sono sostenute dalla comunità, però il fatto rimane sempre che vanno a cercare nuovi adepti diciamo così per il Cammino, perchè altrimenti per evangelizzare come missione di vita è necessaria la vocazione, come fanno appunto i missionari, laici o consacrati che si preparano teologicamente, studiano la lingua e poi partono. Mandare delle famiglie con figli piccoli dall'altra parte del mondo è anche uno stress psicologico per loro (parlo per esperienza di quello che ho sentito dire dalle famiglie che ho conosciuto) e ho sentito anche storie di difficoltà più estrema proprio da queste famiglie (non scrivo i dettagli perchè sono cose delicate e personali). Tutti i cristiani siamo chiamati ad evangelizzare, anche noi è vero,il Papa infatti dice che la prima missione di evangelizzazione è proprio nel luogo in cui viviamo senza andare per forza lontano (posso testimoniare la mia fede sul luogo di lavoro ad esempio); è anche vero che se hai una famiglia devi pensare anche al loro benessere prima di prendere decisioni tanto drastiche perchè per uno sposo o una sposa la missione principale è il matrimonio e i figli che Dio gli affida e del cui benessere ci renderà conto. Questo è solo un mio pensiero, non giudico le scelte di vita altrui, so bene che le famiglie in missione sono in buona fede. Non accenno al bisogno di clericalismo, è la Chiesa stessa che nella sua prudenza sostiene che per evangelizzare bene è necessario conoscere le basi della fede. Le Servidoras, ad esempio, prima di partire in missione studiano 3 anni nello studentato, anche una suora che conoscevo prima di andare in Africa ha passato un anno in Francia per studiare la lingua, così avranno più strumenti per fare una buona missione. Capisco che sono molto impegnati, però non credo che non possano lavorare, voglio dire di solito questi incarichi di responsabilità come l'incontro con i Vescovi ecc. sono compiti della Chiesa e dei consacrati, di solito spettano ai Superiori o ai Provinciali/Generali... a meno che tu non stia parlando di incontri con i Vescovi per aprire il Cammino nei vari paesi, e così mi confermi che si tratta di proselitismo e non di evangelizzazione

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    7. Anonimo io sono un somaro come gli altri e si vede chiaramente dalla mia foto e Vinicio si firma Asino, ma tu che hai da protestare, eri in classe con noi? In questo caso ci ricorderemmo, che è durata eh.

      FungKu. Niente Abbagli Solo Ragli.

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  11. Sono gia' da un po' d anni che l'inizio corso e' gestito diversamente. Si provvede prima al pagamento,con bonifico o con assegno circolare intestato alla struttura ricettiva. Alla fine della convivenza si fa la busta per l'evangelizzazione, ripeto a mia memoria sono quasi un 7/8 che in Puglia si fa cosi'. Carmine

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    1. Ma il problema non è tanto quello del pagamento anticipato, ma del fatto che ciascuno sia tenuto a mettere la propria quota, senza contribuzione libera. Il che vuol dire aver rinunciato ad un punto considerato qualificante per il CN: il poter partecipare anche gratuitamente, senza essere soggetto alla 'carità' altrui.

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  12. GIRAVANO molte VOCI....che già da tanto si è passati dal sacco nero in cui versare contanti... al controllo capillare del versamento di fine convivenza di inizio corso. Il sacco nero gira ma si versono solo assegni bancari, sull'intestazione non si sà...

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    1. Noi sapevamo che nei sacchi neri mettono soldi, non assegni. Ma forse non siamo aggiornati.

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  13. Non si e' mai capito a questo punto perché ognuno non possa pagare direttamente in albergo quanto dovuto ...

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  14. Vorrei rispondere ai neocatecumenali allarmati dalla novità.
    È appena mezzogiorno ed hanno già scritto in 3.

    Mi congratulo per la Puglia. Altrove non è così. Garantito.
    E poi non esiste solo l'inizio corso, ma le mille convivenze annuali: passaggio, Pentecoste (per quelli che vanno fuori a celebrare), convivenze di due giorni coi catechisti, riporto...
    Se i soldi mancano, mancano anche per quelle.
    Per i padri di famiglie numerose con figli in Cammino, poi, il tutto va moltiplicato per 2, 3, 4... più i pellegrinaggi, almeno uno ogni anno.

    Poi dico all'Asino e al Barone (saranno mica di caste diverse?):

    1) non è per nulla questione di "andar bene". Per me personalmente potete fare come volete.
    È questione di "leggere la storia", come dite voi. E la storia dice che è finita l'epoca del "metti ciò che puoi, anche nulla, la provvidenza provvederà". Ora chi paga va e chi non paga resta a casa, a meno che gli altri non paghino per lui. Succederà che paghino ogni volta che c'è bisogno? Dubito fortemente.

    2) L'illudersi che sia una boutade non fa che confermare che il Barone non crede alle sue orecchie. Pensa che si continuerà col sacco nero, perché è così che gli hanno sempre insegnato e non riesce a credere che adesso si chiedano le quote, addirittura anticipate. Non è possibile... deve essere per forza una boutade.

    3) Mi dispiace, ma la pericope del giovane ricco riguarda quelli che nella Chiesa sono sempre stati considerati "consigli evangelici". Un francescano potrà rinunciare a tutti i suoi beni, un padre di famiglia no, altrimenti manca ai suoi doveri di padre.
    È pur vero che nella Chiesa c'è chi la pensa come i neocatecumenali, ma il Catechismo della Chiesa Cattolica no.
    E quello supera di gran lunga ogni opinione personale.

    4) Mi auguro sinceramente che Vinicio, il Barone e Carmine siano tra quelli che possono permettersi di pagare la quota, per la coppia se sono sposati e per i loro figli, se li hanno.
    Visto come parlano, sarebbe davvero un colpo durissimo se dovessero essere esclusi perché i fratelli non provvedono (perché non è più la provvidenza a provvedere).
    Allo stesso tempo mi dolgo per chi dovrà aprire gli occhi di colpo, non tanto per il dover restare a casa, ma per il dover constatare che i fratelli se ne fregano (adducendo chiaramente che non possono, non ce la fanno, tengono famiglia, che son troppi i non paganti...). Poi quando vedranno che invece di sborsare per loro si son comprati la macchina nuova o il camper pur avendo la casa al mare per le ferie, sarà la volta buona che usciranno dal Cammino a frotte.
    Capiranno se c'è o non c'è comunione, amore, unità e condivisione.
    È una delusione che molti di noi ex abbiamo già provato: credevamo ci fosse qualcosa, ma non c'era nulla.

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  15. @Pietro non del Cammino

    E' incredibile come vi arrampichiate sugli specchi, pur di non accettare la Parola di Dio, veramente le Comunità Neocatecumenali danno un segno profetico sul distacco dai beni, il fastidio che mostrate nelle vostra parole ne è la prova evidentissima. Vi da un enorme fastidio che facciamo la decima, che condividiamo i nostri beni con le collette, sono un segno fortissimo, un modo che ci permette di provarci sui beni. Questo vi infastidisce molto, ma ciò è la prova che diamo un segno profetico molto forte. Caro Pietro i tuoi ragionamenti sono contorti, fai giravolte, ma ti faccio notare che quando Gesù ha rivolto la parola sui beni, al giovane ricco, non esistevano i religiosi che facevano il voto di povertà, sarebbero sorti molti secoli dopo, pertanto quella parola è rivolta a tutti i cristiani, non solo ai religiosi o ai monaci o comunque a consacrati che vivono il voto di povertà. Ovviamente non stiamo dicendo che tutti debbano fare come S.Francesco di Assisi, si spogliandosi di tutto, non siamo così stupidi da dire questo è ovvio che un padre e una madre, hanno i doveri di stato, derivanti dall'essere genitori, ma tutti i battezzati sono chiamati a staccarsi dai beni, nessuno è esentato, non è qualcosa che attiene solo a persone speciali. Fai attenzione Pietro, non sono catechesi "Kikiane-Carmeniane" a dire questo, ma la dottrina Cattolica, che viene esposta nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Trovo bizzarro che voi che ripetete come un mantra, che siete cattolici e fedeli alla Dottrina cattolica, ignorate, spero non volutamente, quanto questa insegna sul distacco dai beni, doveroso per ogni vero cattolico, vi trasmetto quanto scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica a riguardo:

    "Catechismo della Chiesa Cattolica Parte terza, sezione seconda-capitolo secondo.
    Amerai il prossimo tuo come te stesso Articolo 10-Il decimo comandamento.

    "Non desiderare [...] alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo » (Es 20,17)."

    III. La povertà di cuore

    2544 Ai suoi discepoli Gesù chiede di preferire lui a tutto e a tutti, e propone di rinunziare a tutti i loro averi 416 per lui e per il Vangelo. 417 Poco prima della sua passione ha additato loro come esempio la povera vedova di Gerusalemme, la quale, nella sua miseria, ha dato tutto quanto aveva per vivere. 418 Il precetto del distacco dalle ricchezze è vincolante per entrare nel regno dei cieli.

    2545 Tutti i fedeli devono sforzarsi « di rettamente dirigere i propri affetti, affinché dall'uso delle cose di questo mondo e dall'attaccamento alle ricchezze, contrario allo spirito della povertà evangelica, non siano impediti di tendere alla carità perfetta ». 419

    2546 « Beati i poveri in spirito » (Mt 5,3). Le beatitudini rivelano un ordine di felicità e di grazia, di bellezza e di pace. Gesù esalta la gioia dei poveri, ai quali già appartiene il Regno."

    Pietro, Pietro, quando vi convertirete? Pensate sempre e solo ai soldi?

    Barone Celestiale

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    1. @Barone Celestiale
      in realtà credo che anche un padre spirituale possa chiedere ad una persona di provarsi con i beni, anche senza fare il Cammino, inoltre ci sono molti monasteri in cui i consacrati vivono di Provvidenza veramente, che hanno spese di migliaia di euro perchè sono ambienti grandi da gestire, che nonostante tutto vanno a dormire sereni perchè sanno che il Signore provvede, e non chiedono a nessuno di provarsi con i beni (ovvero dare il 10%) con il pretesto dell'evangelizzazione, pur vivendo di lavoro, offerte e pensioni per chi può, io ammiro molto di più queste persone. A me non interessa di quello che fanno gli altri con il proprio denaro, anzi quando ho avuto una situazione molto delicata ed imprevista in famiglia la comunità mi ha aiutato (poi sono uscita per via di altri comportamenti),mi interessa solo che non vengano fatte ingiustizie e violenze economiche.

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    2. Anche i superattici in un quartiere VIP di Roma sono un segno fortissimo?

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    3. Barone e FAV, perchè scrivete? Avete visto le risposte? Non vi basta? No, non vi basta. E allora scrivete.

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    4. X Lorenzo.
      Superattici, figli infilati in posti con stipendio sicuro e pochi sforzi, convivenze in hotel pagate dal prossimo, gite in seminari, ecc
      Tutto dicendo al prossimo, che deve dare, di essere attaccato al denaro e che non è convertito.

      CDD.

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  16. Fallacio:
    san Paolo non fumava sigari cubani (e non solo perché l'America non era stata ancora scoperta). I costosissimi sigari cubani, infatti, non li fumavano nemmeno i santi normali dopo che l'America è stata scoperta.
    Quello è un vizio per "santi" ricchi in spirito, quelli di "categoria superiore", che conoscono il Vangelo attraverso una pseudo conoscenza gnostica considerata superiore. Come Kiko.

    Per quanto riguarda il giovane ricco, Papa Francesco, nell'omelia del 3 marzo 2014, definisce la sua chiamata rifiutata come una vocazione mancata.
    Naturalmente il distacco dalle ricchezze vale per tutti, ma non a tutti è richiesto di vendere tutto e consacrarsi al Dio attraverso i consigli evangelici, come fu richiesto al giovane ricco.
    Chi ha famiglia non può farlo.

    Per cui ripeto la domanda: perché il distacco dalle ricchezze è provato dando al CAMMINO (mica ai poveri di Madre Teresa!) sostanziose offerte, mentre non verrebbe provato, oltre ad aiutare i bisognosi, come doveroso per tutti, anche attraverso una vita senza lussi sfrenati alla Kiko Arguello?

    E perché, una volta donata una somma cospicua al Cammino e pagata mensilmente la decima, si potrebbe poi vivere nello sfarzo vantandosi di avere un rapporto distaccato col denaro?
    Non è questo che dice la Chiesa. Informati.

    Questa però è dottrina di Kiko: basta dare 50 euro al giorno di elemosina ai poveri, e ti compri il distacco dalle ricchezze, ti compri il bollino da povero anche se vivi nel lusso.

    Se tu insegni queste cose, vuol dire che le catechesi che fate NON sono fatte sul direttorio approvato, ma sui vecchi mamotreti di Kiko, pieni di fesserie ed eresie.

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    1. Il catechismo non dice nulla sul fumo dei sigari Avana, quindi Kiko, fumandoli, non fa peccato mortale, anzi, neanche peccato, quindi è a posto.

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  17. @Pietro
    hai ragione, mi viene in mente infatti il Re Salomone che era ricchissimo ma che amministrava i suoi beni con saggezza ed era conosciuto proprio per la sua giustizia. Chi ha famiglia, infatti, ha come dovere di Stato quello di provvedere ai figli, per cui non credo che agli occhi di Dio valga molto dare la decima privando del necessario la famiglia, e non è un caso che la Chiesa invia in missione solo i consacrati o chi è libero da legami, perchè di una tale scelta ne verrebbero influenzati anche i figli. Ricordo delle varie difficoltà di cui ci parlavano le famiglie in missione che ho incontrato, non era sempre una situazione facile soprattutto se venivano mandate in paesi difficili...

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  18. @pietro non del cammino, se le tue sicurezze le riponi nel denaro quello è il tuo dio. Non ci sono troppi discorsi da fare. Il sigaro cubano che hanno offerto a Kiko e altre menate del genere sono solo sciocchezze, sono l'estremo tentativo di cercare un alibi per giustificare il proprio attaccamento al denaro. Ho imparato ad essere ricco e add essere povero dice San Paolo, posso fumare un sigaro cubano, o una sigaretta da 4 soldi scroccata, avere un rolex o un orologio da 5 euro, l'importante è avere la certezza nel cuore (e lo sperimenti ogni mese) che le tue sicurezze non vengono dal conto corrente ma da Dio. Consiglio una bella riflessione a tutto il blog. Io dove ripongo le mie sicurezze? Nel denaro, lavoro ecc o in Dio? Non c'è bisogno di essere preti o frati per poter rispondere, è sufficiente essere cristiani.
    Fallacio Asino Vinicio

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  19. @pietro non del cammino, se le tue sicurezze le riponi nel denaro quello è il tuo dio. Non ci sono troppi discorsi da fare. Il sigaro cubano che hanno offerto a Kiko e altre menate del genere sono solo sciocchezze, sono l'estremo tentativo di cercare un alibi per giustificare il proprio attaccamento al denaro. Ho imparato ad essere ricco e add essere povero dice San Paolo, posso fumare un sigaro cubano, o una sigaretta da 4 soldi scroccata, avere un rolex o un orologio da 5 euro, l'importante è avere la certezza nel cuore (e lo sperimenti ogni mese) che le tue sicurezze non vengono dal conto corrente ma da Dio. Consiglio una bella riflessione a tutto il blog. Io dove ripongo le mie sicurezze? Nel denaro, lavoro ecc o in Dio? Non c'è bisogno di essere preti o frati per poter rispondere, è sufficiente essere cristiani.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. @FAV
      Non siamo noi del blog ad aver detto che "servono soldi altrimenti l'evangelizzazione si ferma", quindi forse devi fare questo discorso della sicurezza a chi ha pronunciato queste parole; Madre Teresa non aveva fondi ma ha fondato tante opere, quando vedeva un edificio che poteva servire ad aiutare le persone, lei ci metteva una Medaglia miracolosa, poi pregava e si affidava alla Provvidenza, non mandava lettere a chiedere collette nonostante conosceva molte persone che potevano aiutarla

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    2. Questa storia dell'avere oggetti di lusso e del contemporaneo non essere attaccato ai soldi è una colossale menzogna, ad uso e consumo dei capibastone del cnc. È solo una storiella inventata per giustificare chi predica agli altri il distacco dai beni e poi va in giro su una Audi, sfoggia l'ultimo iPhone, veste firmato e sim. Se uno che predica agli altri il distacco dai beni vuole essere credibile, per esserlo deve essere prima di tutto lui distaccato dai beni. E se davvero è distaccato dai beni te ne accorgi perché non indossa capi di lusso, non sfoggia auto costose o gioielli o accessori da migliaia di euro. Su che auto viaggia Papa Francesco?

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    3. Hai espresso bene il concetto.
      Questi hanno imparato a memoria i mamotreti, come da copione, e non riescono ad uscire da lì.
      Non c'è pensiero proprio, quello che vanno ripetendo lo trovi pari pari nei tomi neocatecumenali, concetto dopo concetto.
      Ad un certo punto Kiko dice anche: "quando avrai imparato ad essere libero dai beni, il Signore te ne darà in abbondanza, perché allora saprai come gestirli".
      Ma ci si rende conto?
      Se sei povero è addirittura colpa tua, che non sei libero dal denaro.
      Se sei ricco, invece, è perché ne sei libero.
      Cose da malati mentali.

      Non gli entra in testa che se uno approda al Cammino e dichiara di essere già convinto che le sue sicurezze non gli vengono dal conto in banca ma da Dio, viene considerato un ingannato.

      Nel Cammino questo non è possibile: nessuno può arrivare "imparato" e deve imparare solo da loro.

      Per questo giudicano i cuori al posto di Dio e mettono tutti allo stesso livello: nessuno può essere già libero dall'idolo del denaro se non gli insegnano loro come fare.
      Quindi decima per tutti.
      Bottino al II passaggio per tutti.
      Soldi allo Shemà...
      Non esiste individualità.

      Ed è solo l'inizio.
      Dal "catecumenato" in poi è tutto un "aiuto a liberarti dall'idolo del denaro". Mettono tutto sotto forma di aiuto per te.

      A questo scopo hanno anche manipolato i principi della decima, che non sono mai stati "per provarsi sui beni".
      E poi la Chiesa non ha mai detto che ci si deve "provare sul denaro".
      Insegna la via, ma non ti costringe a fare "prove" su "prove".

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    4. Nasce tutto dalle promesse del santone Kiko, quelle di avere il centuplo, di essere ricchi ma di non dispiacere a Dio in quanto non si sarebbe attaccati al denaro. Infatti nella Domus ha fatto installare una cruna dell'ago in cemento, per passare oltre la quale basta mettersi carponi (cioè fare atto di umiliazione). E nel corso della vita del catecumeno, la sua non dipendenza dal denaro si misura nella quantità di soldi devoluti al Cammino.
      Diceva Kiko: "il Signore ci vuole fare liberi e una volta che siamo liberi dai soldi ci darà tanti soldi, perché saprà che li possiamo amministrare bene."
      Quindi, se non hai soldi e sei neocatecumenale, è evidentemente perchè non sei libero dai soldi e non sapresti ben amministrarli.

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    5. Metto in evidenza cosa pensa Kiko dei missionari (non neocatecumenali), tratto dal II passaggio:

      "ora, nel cammino catecumenale DOVRETE arrivare a dare le primizie e la decima.
      Questo fatto è già presente nei comandamenti della Chiesa. Noi non pretendiamo fare degli itineranti una associazione con le banche riservate, con una banca privata cosi come deve avere ogni associazione."

      La decima è un DOVERE.
      La decima è PRESENTE NEI COMANDAMENTI DELLA CHIESA.
      Le associazioni devono avere le "banche riservate", le "banche private".

      "Il problema più grave, uno dei problemi che ci sono nelle associazioni, è che siccome devono tirare fuori i soldi, e non sanno da dove perché la gente non sgancia cinque lire, allora sapete che cosa hanno fatto? Si sono messi a dare lezioni per poter guadagnare, a fare seminari. Perché non hanno soldi."

      C'è un PROBLEMA GRAVE nelle associazioni: devono tirare fuori i soldi!
      Ma ci rendiamo conto di cosa predica quest'uomo, che spilla soldi a palate da tutti?
      E come risolvono questo problema grave?
      Ma pensa te! Si son messi a lavorare perché non hanno soldi! Che schifo!

      "Allora vien fuori che un ordine religioso che era nato per le missioni si è trovato dopo a fare
      lezioni, a costruire collegi ma senza avere un professore normale perché quel tale che è laureato vuole molti soldi ed allora non c'è più guadagno. Come faranno allora per dar da mangiare ai cinquecento ragazzini del Seminario?"

      Pare che l'ordine religioso abbia cambiato attività: era nato per le missioni ed ora costruisce collegi con professori scarsi.
      Come denigrare e sparlare di chi, pur rimanendo missionario, fa come san Paolo per procurarsi il sostentamento.
      Meglio chiedere soldi a chi lavora anche per te, che mettersi a lavorare.

      ./.

      Elimina
    6. "Allora quel povero ragazzo che entrò in quell'ordine per andarsene in missione al Congo si scopre IMBROGLIATO, perché invece di essere missionario al Congo sta dando lezioni di matematica in una
      scuola."

      Addirittura le congregazioni religiose IMBROGLIANO.

      "Questa è la CATASTROFE e la TRAGEDIA di un sacco di religiosi. E tutto proviene dalla stessa cosa. Ma vediamo, attacchiamo: dov'è il male? Nel fatto che noi non viviamo il cristianesimo come dovrebbe essere."

      I religiosi vivono una TRAGEDIA e una CATASTROFE, c'è un MALE: non vivono il cristianesimo come dovrebbe essere.

      "Noi, grazie a Dio, non abbiamo bisogno di fondare, di formare un'associazione. Quando fondi un'associazione hai bisogno di un seminario."

      Questa è campale!
      Loro NON HANNO BISOGNO di fondare un'associazione, perché altrimenti avrebbero bisogno di un seminario!!!
      Quanti ne hanno? 125.
      E senza aver fondato un'associazione!

      "Questo seminario, per funzionare, ha bisogno di moltissimi milioni; non diciamo poi se c'è anche da
      costruirlo! Chi lo ha costruito? Chi lo ha pagato? Ed i seminaristi, che cosa mangiano? Visto che non lavorano! Chi ha dato loro da mangiare ogni giorno? Allora: chi paga tutte questo? La gente? Il popolo? Quale popolo? E da dove viene? Dalle elemosine che si danno nelle messe?"

      Lo sapeva da prima!
      I seminari costano. Quanti ne ha costruiti? Quanti ne ha restaurati?
      E come gestisce quindi i suoi 125 seminari, che la sua non-associazione non ha bisogno di erigere?
      Va in cerca di benefattori potenti e spilla soldi alle famiglie che lavorano.

      "Perché se noi non PREPARIAMO LA COMUNITÀ perché AIUTI un poco I CATECHISTI allora, chiaramente, arriverà un momento in cui..."

      In cui???
      Se non date i soldi, che adesso non è più per provarvi, ma per aiutare i catechisti, arriverà un momento in cui... DOVREMMO FERMARE L'EVANGELIZZAZIONE.
      A questo noi vi EDUCHIAMO = vi MANIPOLIAMO affinché non si fermi LA NOSTRA evangelizzazione.
      Abbiamo pure i seminari come le congregazioni, ma noi non lavoriamo.

      "Noi abbiamo detto agli itineranti che non possono chiedere soldi, non possono chiedere soldi alle
      loro comunità. Altrimenti sarebbe molto facile: ogni volta che rimani senza soldi, chiedi e..."

      FALSO!
      Hanno chiesto per tutto, sempre. Non certo solo per i viaggi.
      Ne ho campati diversi, di questi missionari.

      Non riporto oltre, mi sembra anche troppo.

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  20. Mi dà occasione Barone Celestiale per qualche chiarimento con tutte le sue perplessità.
    Certo che col sacco nero non è finita. Qui si è detto, come da nota diramata dagli itineranti, che il sacco è stato mandato in soffitta per la raccolta per pagare gli alberghi per le convivenze.
    Cosa molto significativa poiché è uno dei principi del cammino "Fratelli, nessuno di voi non venga a motivo dei soldi..." Kiko stesso segue questa regola, mai per i soldi ha rinunciato a qualcosa, ha dato sempre seguito a tutte le pazzie che gli passavano per la mente.
    È chiaro che oggi non è più così. Chi può pagare e paga va. Chi no resta a casa, a meno che la comunità non possa dargli una mano con tutto quello che si è detto.

    Ma il sacco nero viene fatto girare eccome per tutte le altre raccolte per le innumerevoli spese che il cammino deve affrontare, dall'evangelizzazione ai seminari alle convivenze alla Domus, alle costruzioni faraoniche a acquisti di terreni.
    Già da tempo si diceva ai fratelli che se non avevano dietro disponibilità di contanti liquidi potevano mettere nella raccolta un foglietto con su scritto l'importo per cui ci si impegnava e la comunità di provenienza, una specie di pagherò. Poi i responsabili delle varie comunità, nei giorni successivi, avrebbero unito tutti i soldi per inoltrarli tramite gli itineranti a Roma.

    Infine per tornare alle quote precedenti, abbiamo saputo per certo che esse sono gonfiate rispetto a quanto a ciascuno tocca per pagare la struttura alberghiera. ... Spese varie ed eventuali...

    Pax

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  21. Se non lo credete alla prossima convivenza fate qualche controllino incrociato, non ci vuole molto per scoprire la verità. Questi fanno pure la cresta.

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  22. Fallacio e celestiale Barone:

    la fate troppo complicata e quando è così complicata sento puzza di bruciato.
    Il discorso è semplicissimo: il distacco dalle ricchezze comporta necessariamente la solidarietà verso i bisognosi, il sovvenire alle necessità della Chiesa E ANCHE delle scelte di vita improntate alla povertà secondo il proprio stato. Cioè alla sobrietà.
    Una vita sobria non è un optional.
    Madre Teresa e Padre Pio si sono trovati a gestire ingenti somme, ma non ci hanno comprato i ROLEX!
    San Paolo quando era nell'abbondanza non ha fatto una vita da crapulone.

    Non mi interessa chi è attaccato alle ricchezze e chi no, lo sa Dio. Questo interessa voi che accusate i vostri adepti di essere attaccati alle ricchezze per spennarli.
    Siete voi che parlate di denaro, noi denunciamo il parlare sempre di denaro, che è sintomo che là è il cuore (dove la lingua parla là è il tuo cuore).
    Voi parlate di denaro e di sessualità senza pudore e violate le coscienze spudoratamente.
    Voi impoverite i poveri del Cammino per far gozzovigliare i "catechisti", casta alla quale probabilmente appartenete ambedue.
    Non si dice forse nel Cammino che i poveri sono i "catechisti"?

    Quello che a me da fastidio non è la decima o altro, è l'imbroglio, il far passare per poveri i ricchi e l'accusare i poveri di essere attaccati al denaro e di idolatrare i figli, magari solo perché hanno il desiderio di far studiare i loro figli all'università. E questo è vergognoso.
    Siete come il Gatto e la Volpe che fate seppellire lo zecchino d'oro dicendo che ne cresceranno 100, ma intento voi ve ne accontetate di uno, ma sonante.

    Siete voi che siete fissati a dire che la povertà è SOLO quella del distacco interiore dei beni, che si prova con delle donazioni ma NON CON LA VITA.
    Ma, ripeto, fare donazioni e vivere nel lusso non serve per la salvezza. Lo facevano anche i farisei.

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    1. FAV è il gatto, Barone la volpe. O viceversa? Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia, ci insegnavano le maestre alle elementari.

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  23. 1o) Dio ama chi dona con gioia.Tradotto: chi da senza obbligo ma con amore e gioia Meglio dare la quinta con gioia che la decima mormorando. Ma siccome i vostri usurai poi vi chiedono se avete pagato il pizzo ,ecco che l'obbligo di dare malvolentieri i danè diventa prassi.
    2o) A parte la parola di Dio che ci interroga su tutto non solo nel denaro ,provarsi significa prendere esempio da Giobbe il quale non si è provato uccidendo il bestiame, incendiando la casa ecc...ma messo alla prova da Dio ha dimostrato che era attaccato a Dio e non ai beni.
    3o) Mi ricordo di aver letto tantissimi anni fa una lettera scritta da una signore a F.C. dove spiegava che aveva perso la fede in Dio perchè una sera ha trovato la casa svaligiata. Ecco Dio ci prova se serve che siamo provati per saggiare la nostra fede.
    4o) essere liberi di donare quanto e come uno vuole senza pesi o costizioni. Amen

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  24. @Cordatus

    Scusa ma credo che non hai capito o fai il finto tonto, anzitutto perchè dici che si deve donare con gioia? Cosa ne sai tu con quale animo facciamo la decima? Come puoi dire che la facciamo con tristezza, cosa ne sai? La decima non è un obbligo, nessuno è obbligato a farla, perchè menti, dicendo bugie? La Parola di Dio ci interroga su tutto è vero, ma il danaro è un tema basilare per un cristiano, non è una cosetta da nulla o come le altre. Da come un cristiano si rapporta con i beni, dipende molto della sua fede, il danaro i beni possono essere un idolo, il più grande, che può oscurare Dio, per questo le Scritture insistono molto sul tema dei beni e non è un caso. Travisi completamente il senso del termine provarsi a cui mi riferivo, provarsi non nel senso di prova da parte di Dio, come nel caso di Giobbe, ma provare nel senso di provare a stessi, se si è veramente staccati dai beni o meno, se veramente Dio viene prima del danaro, viene al primo posto e prima dei beni.Per capire questo altro metodo non c'è che fare dei gesti che ti aiutino a capirlo, donare i propri beni, ti aiuta a staccarti da essi. Quindi amico mio, non arrampicarti sugli specchi, il Vangelo e la dottrina cattolica, sui beni, sono chiarissime per chi voglia capire.

    Barone Celestiale

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    1. Dunque essendo libera non si giustificherebbero le domande fatte dai catechisti al responsabile ad ogni visita, le stesse domande fatte dai garanti ogni mese, o ancora dai catechisti direttamente ai singoli.
      Se è libera è libera e non ne chiedi conto.

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    3. No, la decima non si dà con gioia! Essa è una costrizione che nasce da un plagio ben organizzato che orienta le scelte e confonde le percezioni.
      Non si può essere gioiosi di lasciare a dei perfetti estranei i propri beni sottraendoli ai propri affetti. Non si può avere un animo lieto dopo aver svuotato le tasche per impinzare quelle dei più furbi - poiché, diciamocela tutta, nessuno si fida ciecamente dei 'contabili'. Il vociare ed i sospetti sono insistenti in ogni comunità -. La verità è che Kiko e Carmen, scaltramente, hanno elevato la decima ad un livello più 'mistico', convincendo l'anima che elargisce che tale pratica riguarda essa e Dio. Le svariate richieste (per le kikos costruzioni, gli itineranti etc.) sono soltanto uno stimolo sfruttato dai catechisti, gli indottrinati dispensano per ben altro, vale a dire per timore del Signore! Essi si adeguano alle pretese dei capi a causa di una spiritualità malata appresa in cammino.

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    4. Il problema non è dare con gioia o con tristezza, ma dare e basta. E se non si dà, sono colpi. E i colpi non si prendono esattamente con gioia, ma con molta tristezza. Questa è l'unica cosa certa.

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  25. 30anni Le quote per pagare l’albergo saranno raccolte dal responsabile prima della convivenza; i fratelli invitati alla convivenza che sono in difficoltà a pagare la quota possono rivolgersi al proprio responsabile che, nei limiti del possibile, farà in modo che la comunità li aiuti.

    Questa notizia è una super-BOMBA (per scimmiottare la frase tipica del trionfalismo NC). Potete postare l'intera lettera di invito per poterne cogliere anche le più piccole sfumature e assaporare il cambiamento di rotta?

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  26. Nella mia ex comunità si viveva così:

    Quando chiedevano i soldi per le baby sitter (convivenze, serate settimanali, regalini per Pasqua e quant'altro), raccoglievamo sempre pochissimo ed i soldi non bastavano mai.

    C'era una pensionata benestante, con più di una proprietà, che si lamentava sempre dei soldi. Aveva una fissa su quel tema, ne parlava sempre, elencava le spese sostenute ad una ad una, aveva sempre paura che i soldi (non pochi) che percepiva non le bastassero.

    Una volta che la questione delle baby sitter si prolungò più del solito, stufata si rivolse a me che sedevo vicino e mi disse: "E basta sempre a chiedere soldi per i figli! Io non ho figli e non intendo pagare per i figli degli altri!"

    Il fatto è che questa "sorella" lo esplicitò, ma siccome i soldi mancavano sempre, molti altri praticavano quella filosofia senza dirlo.
    Dei figli degli altri non gliene fregava nulla e si vedeva bene.
    Altro che "i vostri figli sono figli della Comunità!"

    All'epoca di questo piccolo episodio, che mi è rimasto stampato nella mente perché emblematico, avevamo concluso il Cammino da qualche anno. Dovevamo essere già ben educati alla spoliazione dei beni.

    Questo per dire che né la decima né il sacco nero istruiscono alla liberalità generosa.
    Il cuore non si cambia a forza di prove comandate e test attitudinali.

    RispondiElimina
  27. La vostra imbecillità non ha limiti....il sacco nero passa per comunità comunque CRETINI!!!
    Non avete proprio un cazzo da fare

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    1. carissimo grazie a quel sacco nero molta gente ha approfittato...
      o no?
      Dom

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    2. Io direi che "col sacco nero" come lo chiamate voi, chi non può permettersi di pagare tutta la convivenza non è costretto a rinunciarci e chi vuole dare di più per aiutare il fratello lo può fare. Questa è la libertà, poi "molta gente ha approfittato", questo è un giudizio che non spetta a noi ma a Dio che vede nel segreto.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. Grazie per la conferma, Anonimo 7:47.
      Se il sacco nero passa 'comunque', vuol dire che anche da te si raccolgono le quote individuali. Aggiungiamo la tua preziosa testimonianza a quella di Carmine da Barletta.

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    4. Il tuo linguaggio scurrile e irato fa ben comprendere quanto male faccia il cammino all'anima e alla psiche. Sei stressato, rilassati.

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    5. Non è necessario essere scurrili per dire che non si è d'accordo. Il blog certi commenti li dovrebbe censurare, oppure li pubblica per far vedere che gente c'è nel Cammino?

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    6. Peccato per il vedere in segreto perché tutti ma proprio tutti sanno...
      Dom

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    7. Confermo che il blog certi commenti li censura, altrimenti con le doppie zeta ci potrebbe fare le bordurine.

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    8. Li dovrebbe censurare tutti, cosi imparerebbero a esprimersi come si deve. Detto questo, cosa sono le bordurine?

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    9. @FAV delle 10:17
      Il mio non era un giudizio, ma una constatazione. Quando ad una convivenza si raccoglie, quando va bene, la metà di quello che serve e tu conosci i partecipanti e grosso modo sai le loro possibilità economiche, ti rendi conto che c'è qualcuno, più di uno, che potrebbe mettere ma non mette. Certo, poi il giudizio spetta a Dio, ma la mia opinione su queste persone, che in definitiva si approfittano di una situazione e in sostanza fanno pagare altri per loro, è assai negativa.

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    10. Il Cammino è come l'Aids : se lo conosci lo eviti.

      Il Cammino è come il fumo : fa male all'anima e alla psiche. Digli di smettere, e se non smette, smetti tu di seguirlo.

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  28. I tempi ardui che l'umanità sta fronteggiando hanno sopraffatto il cammino rendendolo palesemente ansimante perché prossimo alla morte. A quanto pare il fasullo paraclito kikiano e madonna Carmen hanno fallito penosamente; la loro chiesa, foggiata secondo la macchina da guerra greca e nascosta sotto un velo menzognero, si sta sgretolando alla prima decisa folata di vento - un sintomo che il cammino è un contesto debole privo di radici sante -. Il sacco nero è stato forgiato con fine astuzia e dotato di un simbolismo specifico che trova riscontro nelle catechesi di Kiko, le quali sono finalizzate a persuadere i malcapitati e, appunto, ad estorcere il loro denaro. Il saccone corvino convince anche i più insicuri ed i meno abbienti a buttare in esso almeno qualche spicciolo per scacciar via, con scaramanzia, il flagello derivante dal dio della vendetta (superstizione aleggiante sul capo di ogni membro). Senza tale silenzioso e anonimo mezzo, che consente inoltre un conteggio riservato e la sottrazione facile del denaro in esso contenuto, non riusciranno a rimpinzare le casse e a mantenere fede alla loro dottrina giocata per intero sui meccanismi tipici del cammino sussistenti sin dalle sue origini, che mai sono mutate nonostante le severe correzioni ed ammonizioni della Chiesa Madre.
    Senza la decima così come è stata pensata e strutturata sin dal principio, il cammino cessa la sua esistenza; la gnosi del cammino, vale a dire la "conoscenza di sé stessi", passa essenzialmente attraverso la comprensione dei propri idoli. Nello specifico bisogna dar prova della propria fedeltà provandosi assiduamente sui beni (nonostante la decima non sia citata nello Statuto del cammino) così da soddisfare la smania di ricchezza dei 'potenti' dell'ambiente (nulla a che vedere con la fede). Ergo, se oggi i neocatecumenali si adeguano alla novità un lume nascerà in ogni testa, poichè ogni minima circostanza del movimento è incastrata come un puzzle all'altra, l'esclusione di una tessera fa cedere l'intero quadro.

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  29. linkate la lettera d'invito per la convivenza di quest'anno ? grazie

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    1. Linkarla? Perché, ora le lettere di invito alle convivenze le mettono su internet?

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    2. su internet ci sono i segreti mamotetri di tutti i passaggi (non si sappia) in giro

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    3. Unknown, se vuoi puoi venirci con me, mi hanno dato dei biglietti gratis per meriti religiosi in ambito settario.

      Promoter FungKu. Sono A ComunicarVi della Nuova Frontiera Del CNC: I Buoni Sconto ed i Buoni Regalo per le Convinvenze. Presto anche una lotteria ed altri giochi a premi.

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  30. La "notizia" scardina un "dogma" delle origini come hanno già fatto notare altri, ed evidenzia che non gli da più credito nessuno, passati i tempi che i debiti ( perché così si chiamano ) aspettavano i comodi del cnc. E negli ultimi anni questo fenomeno è diventato un problema, perché comunque gli albergatori non possono esporsi in eterno ( pena fallimento ).
    Non solo, l'avere debiti ti lega alle stesse strutture per anni con conseguenze facilmente immaginabili.
    La libertà dal denaro non è solo decima e/o collette varie, ma è un mondo complesso che implica anche il non essere "riccattabili" per denaro.

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  31. Dio dice che Lo derubiamo quando non restituiamo le decime e le offerte. E’ scritto nella Bibbia, in Malachia 3:8: “L’uomo può forse derubare Dio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: In che cosa ti abbiamo derubato?’ Nelle decime e nelle offerte.”

    Prof. Leo

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    1. Prof. Leo: non ti rispondo io. Ti faccio rispondere da un protestante. Perché non voglio più offendere questi nostri fratelli un po' diversi dicendo che i neocatecumenali sono protestanti: i protestanti (in questo caso pentecostali) sono molto più preparati ed intelligenti, ma soprattutto meno in malafede dei neocatecumenali.

      "Allora di solito viene artificiosamente usato questo passo (Malachia 3:8: “L’uomo può forse derubare Dio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: In che cosa ti abbiamo derubato?’ Nelle decime e nelle offerte.”) per incutere timore. Voi state derubando, voi siete ladri. Questo passo fa parte della legge.
      Noi sotto la grazia non stiamo derubando nessuno. Questo è un affare tra Dio e coloro che sono sotto la legge mosaica, noi siamo una nuova creazione, noi non siamo ebrei.
      Ancora ci sono pastori che vivono nell'equivoco di confondere il cristiano con l'ebreo, di attribuire a cristiani promesse fatte esclusivamente ad ebrei o imposizioni fatte esclusivamente ad ebrei e intestarle a noi.
      Ora se voi siete di questi pastori io vi consiglio di dare subito le dimissioni perché voi siete ministri di Cristo e sotto la grazia se voi predicate la legge dovete avere la coerenza di dimettervi e di andarvi ad arruolare tra i rabbini che predicano la legge e così siete coerenti con i vostri insegnamenti.
      Ma un ministro di Dio, di Gesù Cristo, un ministro della grazia come fa a predicare la legge mosaica? Hai sbagliato ministero. Un poco di coerenza, un poco di sincerità.
      Se sei un rabbino, arruolati nell'ebraismo."

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    2. Carissimo nelle stta accade proprio ciò...mi spiace ma lì si ruba tantissimo..un abbraccio
      Dom

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    3. Qui è spiegato più dettagliatamente

      https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.christianarticles.it/Perch%25C3%25A9-la-decima-non-%25C3%25A8-per-i-credenti-del-Nuovo-Testamento.htm&ved=2ahUKEwjL3fSd_NryAhXo0eAKHdLkBM4QFnoECAQQAQ&usg=AOvVaw19xDa0baELRo-QK7ORpDSC

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    4. io rincaro la dose..
      ...devo dedurre che tu osservi TUTTA la legge compresa la parte sul mangiare?
      Oppure prendi a campione la legge solo quando ti fa comodo per "giustificare" l'ingiustificabile?
      Mi spiego meglio, visto che l'untento della decima è quello dell'assistenza ai fratelli non è necessario inventarsi prescrizioni che non esistono per giustificarla, del resto per le lodi non vengono disturbati precetti inesistenti. È come quando si inventano catechesi per giustificare scelte fatte in origine solo per meri motivi estetici ( è bello e mi piace ) ma tradirebbero lo scimiottamento compulsivo se non "giustificate" diversamente.

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    5. Aiaaaa... prendere lezioni dai pentecostali è anche peggio di quella volta che mi hanno mandato a ripetizione di geografia da un pluriripetente, che per me era anche troppo. Almeno le carte geografiche le aveva viste molte, quello sì.

      Agenzia Turistica FungKu, Vi Manderemo un po' Ovunque. Ma Dovrete Tornare Da soli.

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    6. FungKu sei forte 🤣! E pure poliedrico! Con la tua agenzia turistica fai concorrenza a Kiko che manda le famiglie in missione e poi...tanti saluti

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    7. Questo commento è stato eliminato da più amministratori perché era troppo lungo e uno da solo non ce la faceva.

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    8. poliedrico è l'acronimo di :

      Possiamo Ora Leggere Insieme Eretiche Demenziali Ridicole Idee Catecumenalmente Obrobiose

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    9. E come mai della Parola di Malachia 3:8 la Chiesa non tiene conto nel senso letterale e attuale come fate voi del cammino?
      Nella Chiesa non esiste nulla di simile a quanto avete istituito nelle comunità da ora e per sempre.
      Possibile mai che non ve ne rendiate conto da soli?

      E certo! Dimenticavo... è la Chiesa che deve arrivare a voi, non voi alla Chiesa!

      Pax

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  32. Nemmeno tu hai un... da fare, se prima delle 8 del mattino ti disturbi a leggere degli imbecilli e dei cretini.
    Ma sei un po' masochista?

    A Barone, che dice che la decima non è un obbligo, rimando alle parole di Kiko ricordate poco sopra:

    "ora, nel cammino catecumenale DOVRETE arrivare a dare le primizie e la decima"

    Il dovere è un obbligo.
    Se non fosse un obbligo avrebbe detto: "ora vi indicheremo un modo per provarvi sui beni, chi vuole lo potrà perseguire".

    Già solo quella piccola frase (ce ne sono molte altre sullo stesso tono), evidenzia che chi sta mentendo è Barone, quando scrive "nessuno è obbligato/deve farla".
    Barone dice diverso da Kiko.

    Ma poi Kiko dice ancora di più, spiega a cosa servono veramente la decima e LA PREPARAZIONE a dare soldi:

    "Perché se noi non PREPARIAMO LA COMUNITÀ perché AIUTI un poco I CATECHISTI allora, chiaramente, arriverà un momento in cui..."

    Ai creduloni (lo sono stato anche io per troppi anni), si fa credere che sia una prova continua per liberarsi dall'idolo del denaro.
    Ma la vera motivazione, quella che non dicono ma hanno confabulato a tavolino tra di loro, è che LORO devono PREPARARE LA COMUNITÀ AD AIUTARE I CATECHISTI.

    LORO non vogliono fare come le associazioni e le congregazioni, che per sostentarsi si sono messe ANCHE (non solo) a lavorare come S. Paolo.
    Quindi i creduloni DEVONO ESSERE PREPARATI A DARE LE PRIMIZIE E LA DECIMA per sostentare la baracca.
    Non sia mai che, siccome non sono ben preparati, arrivi il momento in cui...

    Ma come possono convincere gente che "non sgancia una lira" a dare regolarmente ed anche occasionalmente PER AIUTARE I CATECHISTI, altrimenti, se non lo fanno, arriverà un momento in cui...

    Facile!
    Diranno loro che è per il loro bene, un aiuto alla loro vita, per fare quella cosa che nella Chiesa non si fa, cioè la prova, il test sui beni.
    Diranno che è per loro, perché tutti loro hanno l'idolo del denaro e, come si è convinto Barone, "Per capire questo ALTRO METODO non c'è che fare dei gesti che ti aiutino a capirlo, donare i propri beni, ti aiuta a staccarti da essi."

    Comprendo che arrivare a capire da soli queste dinamiche perverse non è facile.
    Ma chi legge informazioni diverse, come i commentatori qui presenti, ha già forti indizi per cominciare a ragionare.
    Purtroppo però l'indottrinamento è così penetrato, insieme alla convinzione di essere più cristiani di tutti perché loro HANNO UN METODO che garantisce il distacco dai beni, che la ragione ormai più non gli appartiene.

    Nemmeno leggendo parole uscite inavvertitamente dalla bocca di Kiko e rimediate coi puntolini finali per non svelare troppo, riescono ad iniziare a ragionare.

    Contenti loro...

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  33. Confermo che da me si usa ancora il sacchetto, non ci sono altri mezzi, della convivenza di inizio corso,non è giunta alcuna notizia, ma credo che si farà sempre il sacchetto. Cara Rebel sono quindici anni, che vi sento fare il funerale al Cammino e Kiko, già Don Elio Marighetto venti anni fa, sosteneva che il Cammino era finito. Mi sa che è più una tua illusione che altro.

    Barone Celestiale

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    1. Confermo che sei un bugiardo celestiale. Anche dalle tue parti le disposizioni dei catechisti sono quelle della quota individuale. Se poi passate il sacco nero per fargli prendere aria, non lo so.

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    2. Il funerale non ancora, Barone, ma di certo non si sente troppo bene ed è in rapido peggioramento, giorno dopo giorno... la fine è vicina.

      Pax

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    3. Il cammino giace nella sua bara da poco più di 50 anni, sin da quando ha deciso di addentrarsi nella Chiesa Madre con l'inganno abusando della Vergine Santissima. Chi crede ed ha fede converrà che non è mai un bene deviare dalla retta dottrina per schiantarsi nella luciferina eresia. Il male ha vita ridotta, non può resistere e segna il suo destino sin dal principio della sua opera. Per questo è facile profetizzare l'imminente completa estinzione della setta.

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    4. Questi commenti evidenziano ogni giorno di più che il blog sta aspettando la fine del Cammino, lo supponevamo da sempre, ma lo stanno rivelando. Allora, vedremo se sarà cosi. Per quanto riguarda il sacco nero che si usa nelle salette frequentate da Barone, siccome barone non ha specificato il suo uso, niente vieta di pensare che lo utilizzi un inserviente a fine riunione per raccogliere la spazzatura che inevitabilmente ogni riunione crea. Deve per forza essere usato per raccogliere soldi? A meno che non si voglia insinuare che i soldi sono spazzatura.

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    5. E' sicuro che menti o vivi tra le nuvole, magari non sei catechista e alla convivenza di I.C. tu non partecipi.
      Nel Cammino non sono consentite invenzioni personali, se una cosa si fa da una parte, si fa dappertutto.
      Il Cammino è finito, è solo questione di tempo. Le nostre affermazioni come quelle di don Elio non sono profezie e tanto meno maledizioni, sono pura osservazione dei fatti e presa visione delle contraddizioni.

      Pax

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  34. Quanti riferimenti alle Letture...
    È la Chiesa che ci spiega non l'uomo..
    Un caro saluto
    Dom

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  35. Giusto Mav, e possiamo anche andare oltre.
    Mettiamo un pò di ordine.

    Quello che appare evidente è che - lo ripetiamo ancora una volta - il C.N. ha clamorosamente fallito i suoi principali obiettivi. Quelli che, una volta raggiunti, avrebbero fatto della "piccola comunità" una novità assoluta nelle Parrocchie. Noi cogliamo i vari aspetti di questa incontestabile caporetto e li evidenziamo di volta in volta.

    Questo per dire che la "revisione" del Sacco Nero, il suo drastico ridimensionamento, è - a nostro avviso - una notizia di grande rilievo.
    Lo ribadiamo: il modo di relazionarsi col denaro, la sua gestione, la sua incidenza diretta sulla qualità della "conversione" degli adepti è cosa sotto gli occhi di tutti. Incontestabile.

    Basta vedere quante pagine dei mamotreti si intrattengono sull'argomento.

    In più, quando i catechisti si recano in visita alle comunità tastano il cammino delle stesse partendo dalla domanda al responsabile:
    "Quanto raccogli di decima?"
    "Secondo te la danno tutti i fratelli?" e aggiungono...
    "se non si raccoglie la decima la comunità non cammina affatto...".

    Poi, portando avanti il giro di esperienza la domanda di rito a tutti e a ciascuno è
    "Tu dai la decima?".

    Ora la decima si impianta nel cammino dopo il II Scrutinio che si conclude con la vendita dei beni. Da quel giorno mai più sarà disattesa o tralasciata. Deve essere data per tutta la vita, che si sia finito o no il cammino.

    ........

    RispondiElimina

  36. Ora, dove ha preso inizio questa storia? Non c'è conversione senza libertà dal denaro e nessuno come Kiko e gli itineranti sanno come si fa.

    Torniamo all'inizio. Al Sacco Nero. Per non disperderci.

    All'inizio della fiera, dopo il ciclo di catechesi si termina con una convivenza (cd. dell'AMEN).

    Qui si parte con l'ammaestramento che inaugurerà il rapporto col denaro della "creatura nuova".

    Si dice che tutti vadano in convivenza, o almeno
    "nessuno non vada a motivo dei soldi"...
    "Noi facciamo con le collette. Ognuno metterà NON in base a quanto la convivenza costa a ciascuno, ma in base a quanto ha nel cuore, a quanto Dio gli ha donato" ...
    ...e via su questa linea.

    Il Cammino ha camminato sempre così, dal primo giorno.

    Ora, dobbiamo dirlo noi che sono in un fragoroso fallimento?

    Per questo abbiamo nel post odierno evidenziato un cambiamento di rotta che tutto ci pare fuorcchè di secondaria importanza.

    ........

    RispondiElimina
  37. ........

    Vinicio diceva:

    Non siete mai contenti "se c'è il sacco nero, non vi va bene... se non c'è il sacco nero neanche vi va bene"

    Fallacio, ma perchè depisti?

    Il problema è strutturale.

    Dal primo giorno avete iniziato la "rieducazione" economica dei vostri aderenti, poichè neanche si può mettere piede nel cammino se questo del denaro non si comprende ben bene.

    Avete continuato fino a cristallizzare nel II Scrutinio un nuovo modus vivendi.

    Mi spieghi, tu e gli altri, come si giustifica oggi un dietro front tanto stridente con tutto il vostro cinquantennale percorso?

    AVETE FALLITO. Punto.

    E se avete fallito su una cosa come il denaro che è preparatoria al diventare "cristiani adulti" (parliamo di beni che periscono comunque)... quanto più avete fallito in tutto il resto?

    Dall'amore al nemico (noi per primi non ci amate) all'essere UNO (Kiko stesso vi rimprovera che siete ancora lontani dalla meta e manco vi date nà mossa...!!!

    Questo il succo del discorso che si tenta di articolare.

    Più elementare di così!
    E dobbiamo continuare a spiegarvelo pure.

    Alla prossima, ragazzi!

    Pax

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  38. Davvero i ridicoli per caso a volte fanno divertire e mettono il buon umore più dei comici di professione!

    A chi mai in una discussione sul web viene in mente di premettere al proprio nome, o al prorpio nik,il suoi titoli, tipo dott., ing. prof. cav. comm.?
    A Leo, che deve essere un PROFESSORONE come il coinquilino di Mario Brega nel film "Un sacco bello".

    E la cosa divertente è che, per una volta che parla, ha ricevuto più bastonate sul groppone di Asin. Vinicio.

    Professore, lei, così ligio alla lettera del Vecchio Testamento, è per caso circonciso?
    E perché, se la decima, che per gli ebrei era obbligatoria SOLO sul bestiame e sui prodotti della terra e NON sul denaro, fosse rubare a Dio, allora non è un COMANDAMENTO?

    Di fatto voi la vivete come un comandamento, ma dite che è libera, perché per la CHIESA, l'unica che fa testo, non è un obbligo. Dite che è libera, ma la obbligate, perché Kiko, che per voi è l'unico che fa testo, è un obbligo.

    Professore e Asino: mettetevi daccordo.
    Se non dare la decima è rubare a Dio, allora la decima DEVE essere un comandamento e allora Vinicio, che dice che è libera, ha torto.
    Se invece è libera, allora per un cristiano non è rubare a Dio, e allora il Prof. Leo ha torto.

    Anche da queste contraddizioni si manifesta la falsità del Cammino, una setta più protestante dei protestanti ma che si dice "LA Chiesa"!

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    1. Dimenticavo: la decima nel popolo ebraico era versata per mantenere i leviti, che non avevano una porzione di terra ma si dedicavano al servizio degli altri.
      La decima neocatechumenale, perciò, dovrebbe andare ESCLUSIVAMENTE a beneficio dei poveri. Invece ai poveri la decima è richiesta con insistenza!

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  39. FAV e Barone ancora scriveranno
    recando al Cammino molto danno
    e tutto questo finirà
    quando il Cammino sparirà

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  40. Decima é l'acronimo d

    Deviazioni Eretiche Catecumenalmente Indecenti Mamotreticamente Allucinanti

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  41. A proposito della Decima, Nostro Signore disse di dare a Cesare quel ch'è di Cesare, e a Dio quel ch'è di Dio.

    Pertanto, dato che il Cammino non è Dio (e non è nemmeno Cesare), non può pretendere le "Decime" nemmeno se applica tutto il patetico e viscido contorno di "ma voi donate con libertà e nel segreto", che sappiamo tutti che non è così.

    In particolare, quando il Cammino blatera di "evangelizzazione", intende solo la diffusione del kikismo-carmenismo e il reclutamento di nuovi Paganti Decima.

    Ricordiamo che nel Cammino le Decime c'è chi le dà (e sono la maggioranza) e c'è chi le prende (e non sono certo i poveri). Chiunque difenda la Decima, o è uno che ha paura di ammettere a sé stesso di aver buttato dei soldi (sia pure in buona fede, ma buttati, proprio buttati), oppure è uno di quelli che attingono alle Decime (itineranti, "catechisti", campatori di rendita, eccetera).

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    1. Molti conoscenti dicono che da quando danno la decima hanno visto miracoli nella loro vita, io li vedo nella stessa miseria e negli stessi peccati.
      Nell unica cosa che sono migliorati e' il giudicare gli altri (quelli con la decima non la danno e lasciano il cammino) come me.

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  42. La confusione tra neocatecumenali a proposito della decima e delle raccolte dei soldi che si fanno nel Cammino è abbastanza deponente del clima destabilizzato che vige attualmente.

    Carmine dice che sono già 7-8 anni che le convivenze di Inizio Corso si pagano anticipatamente, ma non spiega se ognuno paga a quote o si passa col sacco nero.

    Barone crede che si continuerà a fare la colletta con il sacchetto e non si raccoglieranno quote (è indietro a Carmine di 7-8 anni). Crede quindi che quanto affermato da fratello Carmine sia una boutade. Conferma che da lui si usa ancora il sacchetto e non ci sono altri mezzi. Non sa nulla delle nuove disposizioni, ma continua a credere nel sacchetto.

    Anche a proposito della DECIMA ci sono opinioni contrastanti.

    Vinicio sostiene che la decima è per i poveri della comunità e della parrocchia.
    Barone sostiene che è per provarsi sui beni e non è un obbligo, ma solo un metodo per aiutare a staccarti dai beni.
    il prof. Leo, contrariamente a tutti e due, sentenzia che se non si danno le decime si deruba Dio e quindi, se il non darle è latrocinio, il darle è un precetto ed un obbligo.

    In sintesi, raggruppando le affermazioni dei tre, si ha che “la decima non è un obbligo, ma se non la dai commetti latrocinio (peccato) e la sua funzione è un aiuto a distaccarsi dai beni o un aiuto ai poveri della comunità”.

    La confusione è palese, le contraddizioni anche.

    Quanto all’obbligatorietà: già l’opposizione tra libera scelta e peccato di latrocinio esprime concetti agli antipodi.

    Quanto alla funzione:
    Accezione a favore del pagante: se si intende come aiuto a distaccarsi dai beni.
    Ciò non implica però che debba andare per forza a favore solo di certe persone (poveri della comunità e della parrocchia), potendo benissimo distaccarsi dai beni donando ad orfanotrofi o altre opere.
    Accezione a favore del ricevente: se la sua funzione è sostentare i poveri della comunità e della parrocchia. In questo caso ha uno scopo predeterminato da altri (Kiko) ed è costituita a favore dei riceventi e non dei paganti.

    Insomma, neocatecumenali, decidetevi e mettetevi d'accordo!

    La decima è o non è obbligatoria?
    Serve a distaccarsi dai beni o a sostentare persone ben precise e predeterminate da Kiko?
    Se non la si dà, si commette peccato di latrocinio?

    Riflettevo in ultimo, che se la decima non è obbligatoria, è inutile che vi affanniate a difenderla: siete esattamente come i cristianucci della domenica.
    Chi vuole dà e chi non vuole non la dà o dà quanto gli pare.

    Tolta l’obbligatorietà della decima, siete esattamente uguali a chi disprezzate.
    Anche tra i cristianucci della domenica c’è chi dà e chi non dà.
    Oppure credete che in parrocchia non dia nessuno?

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    1. Probabilmente le interpretazioni divergenti rispecchiano un certo sbandamento nel Cammino degli ultimi anni, ciò che fa capire, se ce ne fosse ancora bisogno, il carattere di truffa della decima e della necessità di "distaccarsi" dai beni, ovviamente sempre e solo a favore del Cammino. Magari alcuni catechisti vedendo (o temendo) l'ulteriore fuga di fratelli di fronte alla non gradevole prospettiva di dover versare un decimo dei loro introiti da quel momento in poi, sono più "tolleranti" e chiudono un occhio quando visitano le comunità, cioè chiedono ai singoli se versano la decima ma non stanno a chiedere al responsabile l'ammontare o anche se pensa che tutti la diano e diano il dovuto. Altri, fedeli al "dogma" originario, continuano ad andarci giù pesante, incuranti delle conseguenze. Magari anche perché capiscono di avere di fronte un uditorio credulone e influenzabile.

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  43. Si succedeva spesso chi ne aveva realmente bisogno trovava il nulla_erano serviti per mandare i figli dei catechisti chissaddoveeperche. Ciao da Dom

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    Risposte
    1. Durante il lockdown 2020 abbiamo ricevuto notizie che i cosiddetti "catechisti" andavano casa per casa a riscuotere personalmente le Decime, infischiandosene del rischio contagi e del fatto che la notizia sarebbe trapelata. Era un momento di emergenza per la raccolta delle Decime: perché quei cosiddetti "catechisti" sono usciti urgentemente allo scoperto? (se qualche kikos proclamasse che ciò non è vero, spetta a lui l'onere di dimostrare che nessun cosiddetto "catechista" avrebbe mai esercitato l'esazione tangentistica delle "decime").

      Attenzione: il problema non è tanto quell'iniziativa viscida dei cosiddetti "catechisti"; il problema è invece il principio fondamentale del Cammino, che è quello di far «mollare il malloppo», per usare parole dello stesso Kiko. Chi non molla il malloppo non è convertito, anzi, è "schiavo di mammona e in braccio al demonio" (nel Cammino, specie fra le alte sfere, sono tutti ossessionati dai soldi; non c'è raduno neocat in cui non venga richiesto di metter mano al portafoglio).

      Da notare che le Decime e le collette, nel Cammino, avvengono praticamente tutte in contanti e senza ricevute né rendicontazione. C'è dunque un fiume di soldi in contanti che entra nelle casse del Cammino e che miracolosamente viene "elettrificato" (le grosse spese per gli itineranti, costruzione di "seminari" kikiani, mega-convivenze, catechumenium, manutenzione, eccetera, son cifre grosse, non possono essere pagate in contanti). Sta' a vedere che magari c'è qualche grosso, grossissimo giro di riciclaggio di denaro sporco. Entrano soldi contanti puliti (dalle tasche dei fratelli delle comunità e con la scusa di "provarsi sui beni" e "distaccarsi da mammona") ed escono soldi in grosse transazioni bancarie "pulite" (come le mega-convivenze dove dei laici - a partire da Kiko - vagliano i nuovi seminaristi)... Mica come negli altri movimenti ecclesiali, dove la raccolta offerte è in contanti solo nei piccoli eventi, mentre il resto è nel normale circuito bancario (come il fondo comune di CL fatto col MAV, pagamento bancario mediante avviso), perfino i banchetti per le donazioni via carta di credito.

      Quello del Cammino pare proprio il metodo delle mafie con le tangenti: "entrano soldi contanti puliti", "qualcuno fa una donazione milionaria ad una fondazione del Cammino", "a costui viene restituita una parte della somma, in contanti puliti", e il Cammino trattiene il resto sparpagliandolo per la vita comoda dei suoi capicosca ("itineranti", Domus varie, viaggi kikiani "apostolici", andirivieni delle equipe in tutto il mondo, eccetera). Se dunque la donazione proveniva da proventi non proprio morali, tutta la caciara sul distaccarsi da mammona serve solo a far nascondere le tracce.

      Oh, non mi invento nulla: chi legge questo blog ha già trovato articoli in tema. Per esempio, cercando la parola chiave "intrallazzi". E la cosa è nota anche all'estero. E non parliamo delle bizzarre manovre edilizie come la Domus Jerusalem con un progetto che era in caldo almeno fin dal 2010...

      A questo punto non fa più meraviglia che il Cammino protegga i pedofili.

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  44. Nel Cammino non sono mai prive
    le magnifiche sorti e progressive
    di cui parla Leopardi nella Ginestra
    mentre mangiava un piatto di minestra
    Sora Carmen che non era molto bella
    era brava a cucinare la paella
    e don Mario il tempo ci passava
    con i pesci rossi che allevava
    e su tutti sovrastava Kiko Arguello
    che dei figli di Adam era il più bello
    cosi nacque quel movimento soprafino
    da tutti conosciuto come Cammino
    con l'enorme cifra di un milione
    si è avuta una autentica esplosione
    ed il Vaticano oggi gli è grato
    perchè mensilmente è rifocillato
    dai soldi nelle salette raccolti
    che a dire del blog son proprio molti
    e cosi le cose continueranno
    ancora e poi ancora per qualche anno
    finche un giorno Kiko sparirà
    e il Cammino senza di lui si estinguerà
    ed il blog finirà di criticare
    e tutti quanti a dimenticare
    sic transit gloria mundi dicean i latini
    e un saluto a Giuseppe Gennarini

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  45. Quando stavo nel Cammino avevo un figlio studente molto giovane che era corresponsabile della sua comunità e quindi doveva andare alla convivenza di inizio corso perché ancora non avevano eletto i catechisti.

    La quota che avrebbe dovuto pagare mio figlio, naturalmente la dovevo pagare io, perché lui non aveva redditi propri.
    Siccome però ho diversi figli, gli consigliavo di andarci e mettere una cifra simbolica nel sacco nero. Per tutti non potevo pagare sempre in ogni circostanza.

    Oggi, con questa novità, mio figlio avrebbe corso il rischio di rimanere escluso dalla convivenza perché squattrinato e proveniente da una famiglia numerosa che non poteva sempre pagare per ogni figlio.
    Se il responsabile in appoggio alla comunità non fosse riuscito a procurare la quota anche per lui, niente convivenza.

    Ti fanno fare molti figli e poi tu devi pagare anche per loro, oltre che per la coppia dei genitori. I costi per le famiglie numerose monoreddito diventano così insostenibili.

    Se rinunciano al sacco nero per non contrarre debiti, molte comunità di giovani rimarranno tagliate fuori da tantissime cose.

    Assisteremo alla deflagrazione del processo che è iniziato ormai da tanto tempo: l'implosione del Cammino Neocatecumenale.

    C'è un detto che recita: "Chi troppo vuole, nulla stringe".

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    1. E' ovvio : se nel Cammino c'è stata un'esplosione iniziale, ora c'è un'implosione, una specie di big bang, è una legge della fisica che prevede alti e bassi, insomma, una sinusoide. E siccome in una sinusoide la parte alta del grafico compensa specularmente quella bassa, il risultato è una riga orizzontale, in parole povere calma piatta.

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    2. Secondo me il fatto che ti chiedano di versare una quota che non sei in grado di versare è una vera benedizione (per usare una terminologia da CN): finalmente hai una valida ragione per non partecipare. Forse è come smettere di fumare: si fatica a decidersi, e si pensa di non farcela; tuttavia col tempo ci si rende conto che è stata una scelta sensata. Disintossicante.

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  46. Salve, sono C. non scrivo più molto ma vi leggo sempre, volevo farvelo sapere. Sulla decima scrissi, anni fa, un eloquente brano (ti individuano e te la fanno pagare) dove spiegavo che anche prima c'era il controllo su chi metteva e chi no. Oggi il cammino (volutamente minuscolo) sta sempre peggio. Io ormai non lo frequento da un decennio, ma da voci di persone che sono ancora invischiate li dentro non ho buone notizie: deferimenti, persino suicidi...
    Io ringrazio il Signore (volutamente MAIUSCOLO) che mi ha liberato da quel giogo, oggi a distanza di lustri non posso che essere felice del mio quotidiano e avere schifo di quello che ero.
    Vi auguro la Pace, quella vera, del Signore (e non del signor kiko).

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  47. Il signor Kiko, per riprendere il carissimo C. che saluto con affetto, ha un solo interesse, ovvero accumulare danaro. E così se ne andrà, con il pensiero al danaro.

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