Oggi è sabato, e dunque stasera i neocatecumenali celebreranno le loro carnevalate liturgiche zeppe di abusi e strafalcioni kikiani-carmeniani, in spregio al Messale Romano approvato da Paolo VI, alle «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005, e perfino al loro stesso Statuto che le ha fatte sue.Nessun senso del sacro
Concetti essenziali: oltre a dimostrare con segni e prodigi di essere davvero il Figlio di Dio, Nostro Signore ha insegnato (dottrina), ha santificato (sacramenti), ha guidato spiritualmente. Questo triplice munus sacerdotale è esattamente l'incarico affidato alla Chiesa, da Lui costituita su Pietro e gli Apostoli, e sui loro successori.
Tutto il resto è secondario. Tutto ciò che non riguarda l'insegnamento della santa dottrina, la santificazione mediante i sacramenti, la guida spirituale, può nel migliore dei casi essere un aiutino secondario... e nel peggiore dei casi essere di ostacolo o addirittura scandalo.
Dunque - tanto per cominciare con un facile esempio - la sinodalità è inutile, se il suo risultato non è una maggior conoscenza dottrinale (tutti siamo chiamati a conoscere la santa dottrina, ognuno secondo le proprie capacità intellettuali), se il suo risultato non è un vivere più santamente i sacramenti, se il suo risultato non è un miglioramento della vita spirituale e morale, allora è inutile.
E così pure i movimenti ecclesiali, i pellegrinaggi e giubilei, il musical parrocchiale, i preti-influencer, perfino le processioni e le feste patronali, o sono di efficace sostegno alle anime (lo si dimostri per bene), o sono inutili (se non addirittura un ostacolo e un danno).
In particolare il Cammino Neocatecumenale è un vero tumore spirituale per le anime che lo approvano o addirittura frequentano.
Infatti nel Cammino non viene insegnata la santa dottrina ma viene somministrato un confusionario indottrinamento «erroneo, equivoco e fuori strada» (dovuto al fatto che gli autoproclamati "iniziatori", dall'alto della loro ignoranza e disprezzo per il Magistero, si spacciavano per "ispirati dallo Spirito", cioè infallibili e al di sopra di ogni critica).
Ne è prova - fra i tanti altri - il fatto che gli adepti del Cammino, anche quando a parole professassero qualche articolo di fede cattolica, non hanno nulla da ridire sui cosiddetti "catechisti" (e ancor meno su Kiko, autonominatosi «il Vostro Catechista») che se ne infischiano. Si veda per esempio come nessun fratello delle comunità abbia mai avuto da ridire sulla diаbolica inversione di ruoli: "sacerdote in ginocchio davandi al laico Kiko per farsi benedire".
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Prima comunione neocatecumenale: pare un cosplay con distribuzione di snack anziché la prima volta che si riceve l'Eucarestia |
E per di più, quanto alla guida spirituale, i cosiddetti "catechisti" del Cammino non hanno né titolo né conoscenze per guidare spiritualmente i fratelli delle comunità, ed infatti fanno danni incalcolabili spiritualmente e spesso anche materialmente (vedasi ad esempio la dettagliata testimonianza di Faustini, tristemente ancora attualissima).
Dal momento che la volontà e l'«autorità» di Kiko sono indiscutibili - persino quando blatera idiozie come «Dio ci parla attraverso i testimoni di geova», dopotutto i fratelli del Cammino sono convinti che «Kiko ha il carisma, chi sei tu per giudicarlo?» - ne segue che anche i cosiddetti "catechisti", ripetitori a pappagallo («ham ham!!») delle elucubrazioni e dei metodi di Kiko, sono da considerarsi indiscutibili anche quando proclamano emerite idiozie, e si deve loro ubbidienza assoluta anche quando comandano assurdità e azioni scriteriate o peccaminose (e no, non è vero che attraverso di loro fluirebbe la grazia anche quando comandano qualcosa di sbagliato).
Insomma il Cammino va contro la missione della Chiesa, va contro il bene delle anime, va contro il più elementare buon senso. Il Cammino è fondamentalmente una setta idolatrica, di sapore protestante-ebraico, un «cavallo di Troia» nella Chiesa, «che di cattolico ha solo la decorazione».
Tutte queste cose sono verificabili da chiunque abbia avuto almeno un pochino a che fare col Cammino, e sono state verificate persino da atei che pur detestando la fede e la Chiesa e la morale cattolica, hanno riconosciuto in qualche loro amico neocat le tipiche aberrazioni del Cammino.
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"Comunione seduti" in attesa che scatti il segnale manducatorio: nel frattempo Kiko se la canta e se la suona |
La lista di scandali neocatecumenali è vastissima (e tocca vertici tragicomici o addirittura grotteschi) ma i fratelli delle comunità vengono addestrati a fingere di non sapere, di non interessarsi, di non voler sentirne parlare. Sanno benissimo che ad aprir bocca verrebbero puniti (ricatti morali, mobbing, ostilità degli altri fratelli di comunità e addirittura dei familiari...).
Dunque non fatevi ingannare da tutti gli untuosi e mielosi discorsetti dei kikolatri ("il Signore mi ha salvato", "il Cammino mi ha salvato", "tu giudichi", "non hai fatto esperienza del Cammino"...): anche i protestanti sanno dire che Gesù è il Redentore, anche i testimoni di geova sanno dire che l'Altissimo è onnipotente, anche gli eretici sanno cantare inni, salmi e cantici al Signore, anche i pagani sanno augurare "la pace".La fede cattolica è semplice da vivere: dottrina, sacramenti, vita morale. Le "sovrastrutture" - movimenti ecclesiali, sinodalità, petizioni... - se non ti aiutano a capire di più la dottrina, a vivere più santamente i sacramenti, a vivere meglio la morale cristiana, sono inutili, se non addirittura dannose.
Da parecchi decenni papi e vescovi sono stati ripetutamente messi in guardia su quel cancro spirituale che è il Cammino (che si autoproclama "frutto del Concilio"). Ci vien da pensare che stiano aspettando che il Cammino si estingua da solo - come avviene ad ogni setta quando sta per perdere il suo idolo.
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