domenica 29 novembre 2009

Cammino neocatecumenale. Statuto e ripercussioni sulla pastorale diocesana

Cito dagli Statuti approvati lo scorso anno dal Pontificio Consiglio per i Laici:
- "§ 3. Il Cammino Neocatecumenale mirerà a promuovere nei suoi destinatari un maturo senso di appartenenza alla parrocchia e a suscitare rapporti di profonda comunione e collaborazione con tutti i fedeli e con le altre componenti della comunità parrocchiale" [purtroppo questo esiste solo sulla carta e non esiste un caso di integrazione del Cammino nc con la realtà Parrocchiale, salvo che non sia essa a diventare totalmente NC. Sottolineo che non era questo che intendeva il Papa, quando il 10 gennaio li ha invitati ad integrarsi nella pastorale ecclesiale...]
- "§ 2. Le catechesi iniziali e l’itinerario neocatecumenale si basano sui tre elementi fondamentali (“tripode”) della vita cristiana, messi in rilievo dal Concilio Vaticano II: Parola di Dio, Liturgia e Comunità (Cap. III)." [Questo cosiddetto "tripode" non è messo in rilievo dal concilio, ma è parte integrante della costruzione kicarmeniana che legge a modo suo l'intera rivelazione cristiana, rendendola 'spuria' con elementi sincertistici tratti dall'ebraismo e dal protestantesimo. Del resto, nella famosa e controversa nonché dissacratoria immagine della "trinità kikiana" [vedi link nella colonna sinistra in alto del blog], vediamo la discutibile, se non blasema, scritta: "Dios es Comunidad Liturgia, Palabra", come se la SS. Trinità potesse ridursi all'immanenza di un "metodo di iniziazione" e del suo cosiddetto "tripode" costitudivo, termine, a volte, riferito anche agli "iniziatori". E' un'avvisaglia dell'assolutizzazione del Cammino nc come "unico e irreformabile" sia nei contenuti catechetici, ora introdotti anche nelle pastorali diocesane senza essere mai stati approvati dalla Congregazione della Dottrina della Fede e, conseguentemente, senza mai essere stati pubblicati e, quindi, conosciuti da tutti i fedeli cattolici che dovrebbero aderirvi. Il fatto che DEBBANO essere resi pubblici dovrebbe essere obbligatorio sia perché siano conosciuti da vescovi e fedeli per quello che davvero sono e non per quello che enfaticamente e genericamente promettono. Del resto, né il Vangelo né il Catechismo della Chiesa Cattolica contengono elementi esoterici, Arcani conosciuti solo agli 'eletti', come praticato nel Cammino]
- "art. 19.1.1- l’Eucaristia e la comunità aiutano gradualmente i neocatecumeni a svuotarsi dei falsi concetti di sé e di Dio ed a scendere alla loro realtà di peccatori, bisognosi di conversione, riscoprendo la gratuità dell’amore di Cristo, che li perdona e li ama." [Da questo punto partiamo per un più articolato approfondimento, suscitato dalla nuova realtà pastorale della Diocesi di Campobasso-Boiano, della quale ci siamo occupati nei thread precedenti]
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A prescindere dalla affermazione falsa in linea di principio di dare per scontato che ognuno di coloro che accostano il cammino abbia un "falso concetto" di sé e di Dio, lo svuotamento dei falsi concetti di sè e di Dio, prevista nello statuto è la condizione preliminare per potere in seguito riempire le coscienze con i falsi concetti degli iniziatori.
La manipolazione delle coscienze prende diverse forme, destabilizzare, se non svuotare, la coscienza individuale, il senso di sè serve ad inculcare il modello kikiano, la sua visione della Chiesa, il suo progetto per la Chiesa, la sua "pseudoteologia". Dietro un'apparente libertà descritta già da Annarita, si trova questo indottrinamento.
Senza dubbio non tutti sono uguali, di fronte a questi meccanismi manipolatori, c'è chi sa conservare una protezione e distanza sufficiente per non essere totalmente condizionato. Ma tutti assorbiranno l'insegnamento difforme degli iniziatori, trasmesso fedelmente dai catechisti.
Senza dubbio ancora, per quel che riguarda gli adulti, possiamo dire che nessuno li obbliga ad entrare nel cammino, non c'è costrizione, ma il primo sì, o spesso il primo "no" che non si osa dire, alla fine della prima convivenza dopo il ciclo di catechesi, quando viene proposto di formare una comunità con gli altri presenti, segna l'entrata nel sistema con i meccanismi sovente descritti su questo blog.
La lettura dello Statuto mostra ad un occhio attento tutti i rischi di manipolazione, di pressione psicologica, è veramente sconcertante che ciò possa succedere nella Chiesa cattolica, che non ci sia nessun controllo esterno per verificare l'esecuzione pratica di questo "itinerario di formazione cattolica".
Per quel che riguarda i bambini (e qui ci sollecita la nuova pastorale diocesana di Campobasso-Boiano), sappiamo quanto e come i genitori siano per loro i primi modelli di riferimento, i bambini nel cnc assorbiranno naturalmente le convinzioni, il condizionamento dei loro genitori, autorità e modelli da imitare, a cui obbedire, salvo poi eventualmente a ribellarsi più tardi, con conseguenti drammi personali e famigliari . Ricordo che l'art.14 dello statuto prevede l'istruzione dei genitori per "trasmettere la fede" ai figli, che a 13 anni saranno "invitati (!) ad iniziare il cammino necoaetcumenale".
Per ritornare a Campobasso, quando il condizionameno è direttamente rivolto ai bambini, prede facili, "materiale " facilmente plasmabile, con metodi adattati alla loro età, è facile immaginare i risultati, il bambino si fida, si lascia coinvolgere, è curioso, è con altri bambini, nel caso di Campobasso è con la sua mamma, insomma tutto è fatto affinchè i contenuti voluti penetrino in quell'animo innocente.
I bambini di Campobasso, che saranno catechizzati dalle loro mamme, entreranno in un sistema, loro non lo sanno, sono incapaci di discernerne le difformità, sono senza difese, le mamme forse non se ne rendono conto, ancora, sono contente e forse anche orgogliose del loro nuovo ruolo e responsabilità, ma purtroppo sono anche ignare, sono purtroppo incapaci di scoprire gli errori, invece c'è chi sa perfettamente ciò che sta facendo, perchè e per chi lo sta facendo.
Metodi coinvolgenti e accattivanti che creano le condizioni ideali per far passare il messaggio-contenuto voluto, condizionando mente e psiche, metodi che mascherano altri fini.
Poi possiamo anche sperare, anzi essere sicuri, che non tutte le mamme, con le loro famiglie, entrino nel cnc, ma l'insegnamento trasmesso sarà stato quello e non un altro.

14 commenti:

  1. Rispondo qui ad una domanda di Philos, che ho visto poco fa e che mi era sfuggito sull'altro thread:

    "Di nuovo e preoccupante in linea generale c'è il documento della CEI citato nel piano pastorale"

    perchè preoccupante?


    Il documento CEI (ve lo metto a disposizione sul sito a questo link), come tutti i documenti conciliari, ha la prerogativa di essere infarcito di molte belle parole molto condivisibili, ma di citare solo fonti post-conciliari e di non dare nessuna direttiva... per contro, di offrire il destro, con qualche frase ben calibrata, ad interpretazioni di comodo.

    Quello che me lo ha fatto ritenere "preoccupante" è l'unico punto - che metto in grassetto - citato nel documento programmatico della Diocesi di Campobasso e cioè:

    "Per questi motivi negli Orientamenti Pastorali della CEI per il nuovo millennio “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, si afferma che è necessaria una conversione pastorale... (n°59).

    Le seguenti sono parole con cui prosegue il documento diocesano (e non sono parole del vescovo, ma di chi lo ha compilato, è del tutto chiaro): "I nostri vescovi richiamano l’urgenza di riorganizzare la prassi catechistica dell’Iniziazione Cristiana, restituendole la dignità di vera Iniziazione Cristiana; vale a dire di un cammino per diventare cristiani ed entrare nella comunità. [noto che per diventare cristiani è necessario il Battisimo e si entra nella Chiesa, che è l'intera comunità dei credenti e non richiede l'accesso a nessuno comunità particolare, anche se normalmente la si frequenta, ma non certo in maniera totalizzante e settaria come nel cammino]
    Rpsegue il documento diocesano:
    Infatti, questo è il compito fondamentale di una parrocchia: “fare i cristiani”, cioè iniziare alla fede cristiana, insegnare a diventare discepoli di Cristo, accogliendo la sua Parola e vivendo nel suo amore.

    mi chiedo cos'hanno fatto le parrocchie fino ad ora, con più o meno efficacia o coinvolgimento e partecipazione da parte dei fedeli... ma in fondo non è che questo sia un 'monopolio' del cammino, che agisce in maniera enfatica accattivante e coinvolgente, sì, ma abbiamo visto per portare dove...

    La vera "novità" è il famoso e cosiddetto "cammino di iniziazione", dimenticando che l'"iniziazione" non è detto che debba prendere per forza la forma del "catecumenato" (lo vogliamo chiamare insano archeologismo liturgico?")

    la VERA iniziazione è la graduale piena "introduzione ai misteri del Regno" ... per tradurla in parole povere, non è altro che l'educazione alla Fede e l'approfondimento e nutrimento di essa, che si riceve attraverso la normale vita Sacramentale, la preghiera, l'Adorazione, le Devozioni (ricordate e rivalutate anche nel documento dei vescovi) e tutti i momenti formativi e comunitari offerti dalla Parrocchia e quant'altro la ricerca personale porti ad incontrare nella Chiesa.

    Altra chiave di lettura di quel documento di stile squisitamente "Ruiniano": il riferimento alla "cultura"... è ben noto l'ambizioso "progetto culturale" del cardinale, gestito insieme ad altro con l'8 per mille e che si riduce a lezioni magistrali in università cattoliche, convegni per addetti ai lavori e del quale il Popolo di Dio o Corpo di Cristo che dir si voglia non raccoglie neppure una briciola...

    però adesso i neocatecumanali hanno un altro passpatout, che non mancheranno di usare alla grande per monopolizzare le pastorali diocesane senza nemmeno la necessità di tirare in ballo il cammino o Kiko Arguello e compagnia!

    E le stelle, nonché i Pastori, stanno a guardare!!!!

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  2. Una segnalazione OT: osservate attentamente questo video:

    http://www.youtube.com/watch?v=yi87yc0LS-I

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  3. Cari amici, devo segnalarvi che purtroppo un tizio col nick "zunbla" sta continuando la disgustosa e mostruosa diffamazione ai danni di Caterina: vi prego, se possibile, di intervenire sul blog di Tornielli
    (io mi sento malissimo al solo pensiero di rivolgermi pubblicamente a quell'"individuo", non ce la faccio...)
    Spero nella vostra capacità di civile severa riprensione del soggetto, per un opportuno intervento in favore della nostra degnissima e squisita cristiana amica!
    (sul thread "Bagnasco ha scelto Tarquinio...")

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  4. Comunicare il Vangelo
    in un mondo che cambia

    ...Come pastori, vorremmo essere soprattutto i «collaboratori della vostra gioia», senza «far da padroni sulla vostra fede» (2Cor 1,24). Non abbiamo la presunzione di credere di non avervi mai dato giusto motivo di lamentarvi di noi nel nostro servizio episcopale ; perciò chiediamo perdono al Signore e a voi per tutte le mancanze a questo nostro ministero, e desideriamo rinnovare il nostro impegno di confermarvi nella fede e di alimentare in voi con tutte le nostre forze la gioia evangelica, per essere insieme a voi portatori della gioia a ogni uomo.

    Cari Vescovi se non volete che queste parole rimangano vuote o adirittura ipocrite, fermate LA SETTA DEI NEOCATECUMENALI

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  5. Ero di corsa e non ho completato il primo post con il seguito del documento CEI, con le citazioni sul 'catecumenato', su cui tuttavia resta fermo quel che ne ho già detto.

    Il documento diocesano cita anche:

    "La nota 2 della CEI al n° 19 definisce l’Iniziazione Cristiana: “…quel processo globale attraverso il quale si diventa cristiani si tratta di un cammino diffuso nel tempo e scandito dall’ascolto della Parola, dalla celebrazione e dalla testimonianza dei discepoli del Signore attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana e si impegna ad una scelta di fede e a vivere come figlio di Dio ed è assimilato, con il battesimo, la confermazione e l’eucaristia, al mistero pasquale di Cristo nella Chiesa”.

    Beh, è necessario dire che cristiani non si "diventa" attraverso nessun "processo" globale o parziale che sia, si E' e si resta per sempre cristiani attraverso il Battesimo: resta poi da vedere come si vive il proprio cristianesimo e come e quanto si approfondisce la vita di Fede...

    Parlare di "apprendistato" per la vita cristiana, mi sembra improprio e riduttivo, perché la Fede matura per l'Azione dello Spirito Santo, nel rapporto personale, intimo, vivo e fedele col Signore nella Sua Chiesa - che costruisce e rende vitali anche le relazioni sia comunitarie che umane in generale - e, quindi: vita sacramentale, catechesi, lectio divina e quant'altro....

    è quella "testimonianza dei discepoli del Signore" che lascia anche perplessi. Chi sono costoro? chi conferisce loro la 'patente' di testimoni?

    quel "scandito dall'ascolto della Parola, celebrazione e testimonianza dei discepoli..." sa tanto di Tripode kikiano: Palabra, Liturgia, Comunidad...

    siamo sicuri, cari vescovi, che è questa la Chiesa di Cristo Signore?

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  6. Perdonatemi,
    con quali eccelsi menti e carismi vi scambiate pareri e giudizi su in iter già approvato dalla congregazione per il culto e il santo padre? fatemi capire, hanno sbagliato ad approvare?o forse vi ponete al di sopra dell'obbedienza alla Chiesa?

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  7. Stavo leggendo Etty Hillesum, la conoscete?

    Quando aveva ormai visto il vero “inferno” nel campo di Westerbork lei non inveiva contro il male che aveva intorno né contro i suoi carcerieri, ma scriveva questo:

    “Volevo solo dire questo: la miseria che c’è qui è veramente terribile – eppure, alla sera tardi, quando il giorno si è inabissato dietro di noi, mi capita spesso di camminare di buon passo lungo il filo spinato, e allora dal mio cuore s’innalza sempre una voce – non ci posso far niente, è così, è di una forza elementare -, e questa voce dice: la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire un mondo completamente nuovo. A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi”.

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  8. Parlare di "apprendistato" per la vita cristiana, mi sembra improprio e riduttivo, perché la Fede matura per l'Azione dello Spirito Santo, nel rapporto personale, intimo, vivo e fedele col Signore nella Sua Chiesa - che costruisce e rende vitali anche le relazioni sia comunitarie che umane in generale - e, quindi: vita sacramentale, catechesi, lectio divina e quant'altro....

    era scontato nel quant'altro, ma non posso lasciarlo così, devo aggiungere: la Preghiera, la Preghiera, la Preghiera e l'Adorazione....

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  9. Perdonatemi,
    con quali eccelsi menti e carismi vi scambiate pareri e giudizi su in iter già approvato dalla congregazione per il culto e il santo padre? fatemi capire, hanno sbagliato ad approvare?o forse vi ponete al di sopra dell'obbedienza alla Chiesa?


    non mi risulta che la congregazione del culto abbia approvato nulla: c'è una bella lettera in sospeso, citata nello statuto che stiamo ricordando, ma mai applicata, così come non ha approvato nulla la Dottrina della Fede.

    Risulta un'approvazione del Consiglio dei Laici ed un incontro in Vaticano durante il quale il Papa loda e corregge (richiamo alla comunione ecclesiale, che tuttora non esiste)

    In ogni caso non mi pare che il cammino nc sia un dogma di fede; per cui chi lo critica, portando motivazioni cattoliche, NON PUO' essere considerato fuori dalla Chiesa.
    E' fuori dalla Chiesa chi non è in comunione (a fatti non a parole) con il Papa ma in primis con il Signore.... e quindi non è detto che chi ci si sente dentro perché approvato giuridicamente, lo sia anche spiritualmente...

    Tuttavia non mi permetterei mai di fare ipotesi come la sua, riferita alle persone, perché non posso conoscere la loro buona fede

    Quanto a "menti e carìsmi", usiamo la Ragione che il Signore ci ha donato e, in quanto Battezzati e Cresimati, difendiamo la nostra Fede. Non credo che il cammino abbia il monopolio dello Spirito e dei suoi doni (carìsmi) che, per quanto ci riguarda, sono al servizio di chi passa di qui

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  10. "la VERA iniziazione è la graduale piena "introduzione ai misteri del Regno" ... per tradurla in parole povere, non è altro che l'educazione alla Fede e l'approfondimento e nutrimento di essa"


    se leggiamo i Padri della Chiesa scopriamo che prima veniva dato il Battesimo e, poi, veniva approfondita l'istruzione e la cosiddetta mistagogia ma il Battesimo è efficace di per se stesso e non ha bisogno di nessuna "ratifica" come ho letto con molto stupore nell'articolo precedente

    C'è da chiedersi chi è il vescovo che "ratifica" cose del genere

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  11. Caro Francesco,
    al link che ci hai dato ci sono domande a proposito dell'orrida "madonna di Scandicci", di cui abbiamo parlato più volte ... chissà chi l'avrà fatto?

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  12. "art. 19.1.1- l’Eucaristia e la comunità aiutano gradualmente i neocatecumeni a svuotarsi dei falsi concetti di sé e di Dio ed a scendere alla loro realtà di peccatori, bisognosi di conversione, riscoprendo la gratuità dell’amore di Cristo, che li perdona e li ama."

    Quest'art. è l'emblema dell'ambiguità del cnc. Potrebbe infatti, a un lettore distratto o solo ingenuo, sembrare cosa buona e giusta: scorgersi peccatori, bisognosi di conversione...Sembra richiamare quel 'rientrare in se stesso' del figliol prodigo, che poi è un'attitudine connaturale al cristiano il quale, guardando a Cristo, vuole imitarlo e conformare a Lui tutto di sé.

    Lo svuotarsi di sé del cn è invece un'altra cosa, purtroppo. Significa che tu metti la tua vita nelle mani dei catechisti, col beneplacito e sotto gli occhi dei fratelli di comunità. Significa che tu lasci ai catechisti la libertà di prenderla la tua vita, e di guardarci dentro, in ogni angolo, senza pudore. Te la smontano la vita, e in essa il cuore, la mente, desideri, paure, ma anche interessi, competenze, cultura, e affetti, amicizie, amori. Tutto. Ti smontano la vita, ma non per cercarvi insieme a te la traccia di Dio, la bellezza speciale di Dio in te. Né per condurti verso orizzonti nuovi, più ampi e promettenti.

    Ti smontano la vita per dirti che in essa non c'è nulla di buono, che è piena di demoni e idoli perversi. Che se vuoi 'l'alleanza con Cristo', devi fare il cammino. E cioè, devi resettare tutto e conformarti al cammino. Non esistono altre vocazioni. Tutto è finalizzato al cammino. Non a Cristo. Ma al cammino.

    Passano gli anni. E ti accorgi che nel frattempo ti sei perso tutto. Amici, interessi, desideri, impegni. E ti sei perso soprattutto il senso di te, di quel che sei davanti a Dio e agli uomini. Senza aver neppure guadagnato un autentico senso del peccato.E' deserto di povertà.

    Ecco dove porta lo svuotamento del cn.

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  13. fonte- http://blog.messainlatino.it/

    ...Oggi è il quarantesimo anniversario di un tristissimo evento: la proibizione del Sacro rito della Messa che aveva fin'allora accompagnato la Chiesa dagli albori apostolici, e la sua sostituzione con un prodotto per ottenere il quale (usiamo le parole di Joseph Ratzinger) "si fece a pezzi l'edificio antico e se ne costruì un altro, sia pure con il materiale di cui era fatto l'edificio antico e utilizzando anche i progetti precedenti"(La mia vita)
    Continuiamo a citare: "Negli anni trascorsi da allora è innegabile che si è fatto sempre più tristemente percepibile il pauroso impoverimento che si manifesta dove si mostra la porta al bello ateleologico nella chiesa e in suo luogo ci si assoggetta esclusivamente all'"uso". Ma i brividi che incute la liturgia postconciliare, fattasi opaca, o semplicemente la noia che essa provoca con il suo gusto per il banale e con la sua mediocrità artistica non chiariscono la questione" (La festa della Fede). "Il risultato non è stata una rianimazione ma una devastazione. Da un canto, abbiamo una liturgia degenerata in “show”, nella quale si cerca di rendere la religione interessante con l’aiuto di idiozie alla moda e di massime morali seducenti" (Prefazione a K. Gamber)
    Quarant'anni fa, la Chiesa Cattolica intraprendeva una strada autolesionista, che ha condotto nel giro di pochi decenni ad una profondissima ed estesissima "apostasia silenziosa" (espressione di Giovanni Paolo II). E la causa principale di questo esito di devastazione è proprio quello sconvolgimento liturgico di 40 anni orsono: "Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia", ha scritto l'allora card. Ratzinger nella sua autobiografia.

    Da dove parte questa grave crisi della Chiesa?
    Lo stesso Ratzinger nella sua autobiografia dice: "Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia".

    Ora, uno dei rimedi a questa crisi sarebbe l'avvallo scandaloso della celebrazione Neocatecumenale? ASSURDO.

    Anno toccato il core stesso della Chiesa, che e' la Santissima Eucarestia, l'articolo 13 dello statuto Nc l'ho sempre e lo riterro' scandaloso e falso, perche' e' stato permesso, dalla Gerarchia, che Kiko Arguello si inventasse una sua liturgia personale, completamente contraria alla Messa di sempre, VO, anche il NO, in tante sue parti si allontanae dalla tradizione di sempre formando cosi' la cosidetta Messa ecumenica decantata da tanti cosidetti padri conciliari:

    Ecco che a ragione Gamber dice:
    Ma i brividi che incute la liturgia postconciliare, fattasi opaca, o semplicemente la noia che essa provoca con il suo gusto per il banale e con la sua mediocrità artistica non chiariscono la questione" (La festa della Fede). "Il risultato non è stata una rianimazione ma una devastazione. Da un canto, abbiamo una liturgia degenerata in “show”, nella quale si cerca di rendere la religione interessante con l’aiuto di idiozie alla moda e di massime morali seducenti".

    Per i Neocatecumenali secondo me si sta in una situazione ancora peggiore e fortemente pericolosa, per chi assiste alla loro blasfema celebrazione Kikiana, per le anime.

    E nell'anno del Signore 2009 nessuno ha fermato codesto impostore e traviatore che palesemente e pubblicamente ha intaccato il cuore stesso della Chiesa.

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  14. Riprendo la testimonianza di Jonathan e, anche se soffrendo, la ringrazio.

    Lo svuotarsi di sé del cn è invece un'altra cosa, purtroppo.
    Significa che tu metti la tua vita nelle mani dei catechisti, col beneplacito e sotto gli occhi dei fratelli di comunità.
    Significa che tu lasci ai catechisti la libertà di prenderla la tua vita, e di guardarci dentro, in ogni angolo, senza pudore.
    Te la smontano la vita, e in essa il cuore, la mente, desideri, paure, ma anche interessi, competenze, cultura, e affetti, amicizie, amori. Tutto.
    Ti smontano la vita, ma non per cercarvi insieme a te la traccia di Dio, la bellezza speciale di Dio in te. Né per condurti verso orizzonti nuovi, più ampi e promettenti.

    Ti smontano la vita per dirti che in essa non c'è nulla di buono, che è piena di demoni e idoli perversi. Che se vuoi 'l'alleanza con Cristo', devi fare il cammino. E cioè, devi resettare tutto e conformarti al cammino. Non esistono altre vocazioni. Tutto è finalizzato al cammino. Non a Cristo. Ma al cammino.

    Passano gli anni. E ti accorgi che nel frattempo ti sei perso tutto. Amici, interessi, desideri, impegni. E ti sei perso soprattutto il senso di te, di quel che sei davanti a Dio e agli uomini. Senza aver neppure guadagnato un autentico senso del peccato.E' deserto di povertà.

    Ecco dove porta lo svuotamento del cn


    Sì, con tritsezza e amarezza e anche una "santa collera", ringrazio jonathan per la sua testimonianza.

    Quando avevo letto quell`articolo (ma non è il solo), da subito avevo capito i rischi potenziali che conteneva, jonathan li conferma, una volta ancora.
    È scioccante che la Chiesa lo abbia permesso, e così dunque tutti i membri della comunità, i catechisti, i responsabili sono dei psicologi?
    Posseggono gli strumenti indispensabili, la formazione necessaria per accompagnare una persona in quel cammino di "svuotamento di sè"?
    Svuotamento di sè?
    Ma che ne sanno, che cosa sanno di quella persona, della sua storia, dei suoi ritmi, delle sue ferite, delle sue cicatrici, delle sue protezioni, o non protezioni, delle sue memorie ferite, con che diritto vanno a toccare quei punti sensibili, a violentare quella intimità ?
    È questo che vuole veramente il neocatecumeno?

    Lo ripeto è scioccante e vegognoso che ciò sia autorizzato nella Chiesa cattolica.
    È scioccante che le numerose testimonianze che sono arrivate in Vaticano non abbiano suscitato nessuna reazione.
    E così oggi, come ieri e come domani, il foro intimo di molti cattolici continuerà ad essere aggredito, nell`indifferenza di chi dovrebbe vegliare e proteggere.

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