giovedì 5 novembre 2009

Il Simbolo della Fede


Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo
(Catech. 5 sulla fede e il simbolo, 12-13; PG 33, 519-523)

Nell'apprendere e professare la fede, abbraccia e ritieni soltanto quella che ora ti viene proposta dalla Chiesa ed è garantita da tutte le Scritture. Ma non tutti sono in grado di leggere le Scritture. Alcuni ne sono impediti da incapacità, altri da occupazioni varie. Ecco perché, ad impedire che l'anima riceva danno da questa ignoranza, tutto il dogma della nostra fede viene sintetizzato in poche frasi.
Io ti consiglio di portare questa fede con te come provvista da viaggio per tutti i giorni di tua vita e non prenderne mai altra fuori di essa, anche se noi stessi, cambiando idea, dovessimo insegnare il contrario di quel che insegniamo ora, oppure anche se un angelo del male, cambiandosi in angelo di luce, tentasse di indurti in errore. Così «se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che abbiamo predicato, sia anàtema!» (Gal 1, 8).
Cerca di ritenere bene a memoria il simbolo della fede. Esso non è stato fatto secondo capricci umani, ma è il risultato di una scelta dei punti più importanti di tutta la Scrittura. Essi compongono e formano l'unica dottrina della fede. E come un granellino di senapa, pur nella sua piccolezza, contiene in germe tutti i ramoscelli, così il simbolo della fede contiene, nelle sue brevi formule, tutta la somma di dottrina che si trova tanto nell'Antico quanto nel Nuovo Testamento.
Perciò, fratelli, conservate con ogni impegno la tradizione che vi viene trasmessa e scrivetene gli insegnamenti nel più profondo del cuore.
Vigilate attentamente perché il nemico non vi trovi indolenti e pigri e così vi derubi di questo tesoro. State in guardia perché nessun eretico stravolga le verità che vi sono state insegnate. Ricordate che aver fede significa far fruttare la moneta che è stata posta nelle vostre mani. E non dimenticate che Dio vi chiederà conto di Ciò che vi è stato donato.
«Vi scongiuro», come dice l'Apostolo, «al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato» (1 Tm 6, 13), conservare intatta fino al ritorno del Signore nostro Gesù Cristo questa fede che vi è stata insegnata.
Ti è stato affidato il tesoro della vita, e il Signore ti richiederà questo deposito nel giorno della sua venuta «che al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico sovrano, il re dei regnanti e Signore dei signori; il solo che possiede l'immortalità, che abita una luce inaccessibile, che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere» (1 Tm 6, 15-16). Al quale sia gloria, onore ed impero per i secoli eterni. Amen.

CATECHESI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE 1° PASSAGGIO

E adesso viene una Parola sorprendente: dice la Parola che anche se ha realizzato molte cose, enormi prodigi, molti non credettero. Bene, portiamo questa Parola alla nostra riunione e cominciamo a pensare che questa Parola si riferisce a tutti quanti stiamo qui. Questa Parola vuol dire che anche se Gesù ha realizzato molte cose nella comunità di quanti state qui, non avete ancora creduto in Gesù. E anche se molti di quanti state qui non hanno creduto se ne sono già andati, ancora molti di voi che siete qui non avete ancora creduto, perché si compia così la Parola di Isaia che dice: Signore, dice il profeta, chi ha creduto alla nostra Parola se la gente ride di noi, se la gente ci ascolta dicendo: e questo sciocco che dice? Dice: “Non potevano credere perché aveva detto anche Isaia: io ho accecato il loro cuore, io ho accecato i loro occhi, io ho indurito il loro cuore, perché non vedano con i loro occhi, perché non comprendano con il loro cuore, perché non si convertano, perché io non li curi. Questa Parola è una Parola che si ripete molte volte nella Scrittura. Io l'ho celebrata in altre convivenze di catechisti, è una Parola terribile, tremenda, è una Parola fenomenale. Chi comprende questa Parola comprende tutta la Scrittura. Chi non la comprende non ha ancora capito nulla della Scrittura. E' una Parola di Isaia che viene riferita qui da S. Giovanni, che viene riferita da S. Paolo, che tutti gli apostoli riferiscono nelle loro lettere. Questo pezzetto di scrittura viene costantemente citato. Perché? Perché è la risposta al fatto che molti non credono. E' sorprendente. E' sorprendente che io stia parlando e che qualcuno dica: è Dio che parla; e altri dicano: però che stupidaggini! Questo è un mistero. Io ho parlato in Parigi con tanti preti e con un professore della Cattolica, egli dice che questo è Parola di Dio e che è la salvezza per la Chiesa di oggi, e un altro prete, al suo fianco, dice che questa è una alienazione... Che significa questa Parola? Dio ha accecato i suoi occhi. Ossia non dice che siamo noi quelli che non vogliamo ascoltare la Parola di Dio. No, no, dice che Dio ha accecato i suoi occhi, è Dio che ha indurito il suo cuore, colui che ha tappato le sue orecchie, perché Dio non vuole che si converta, infatti, se aprono le loro orecchie ascoltano e Dio non vuole che si convertano, chiaro? (KIKO ARGUELLO)

41 commenti:

  1. GESU’ CRISTO NON SI E’ VISTO DA NESSUNA PARTE
    LA CHIESA CATTOLICA E’ PIENA DI PAGANESIMO

    “Questa crisi (di fede)… consiste nel fatto che non abbiamo mai visto i segni della fe¬de. I teologi dicono che senza i segni non si può dare la fede” (OR, p. 72).
    “Se il cammino deve apportare qualcosa alla Chiesa deve essere in mezzo alla contraddizione se va ad essere un fermento per la Chiesa deve scontrarsi con un’altra mentalità. Io mi rallegro sempre di questo e mi conforta: quanti più problemi abbiamo a Roma sempre dico: “Questo va bene”. La contraddizione è un’opera di Dio perché se tutto andasse molto bene vorrebbe dire che non apportiamo nulla di nuovo alla Chiesa” (1°SCR, p. 3).
    “La Chiesa, sacramento di salvezza, oggi nelle parrocchie non si vede da nessuna parte, piuttosto sono degli uffici dove la gente va a Messa, al Battesimo, però non sono un sacramento di salvezza” (1°SCR, p. 31).
    “Io giunsi a venticinque anni senza vedere un solo cristiano… ma il cristianesimo che si legge nei Vangeli dove lo abbiamo visto?… Tutti questi cristiani che vanno e riempiono le chiese quando ci hanno dato una testimonianza di cristianesimo adulto?” (1°SCR, pp. 53-54).
    “…a noi è stato dato il Battesimo, da piccolini tutto di un colpo, con la fede prestata dalla Chiesa e poi non ci è stata fatta la catechesi.
    …E nei collegi come ci hanno catechizzato? Magari il prete ciccione che ci faceva religione e le cui lezioni erano dormite profonde e che se non sapevi la lezione ti mollava un ceffone… (1°SCR, p. 53).
    “Quando abbiamo conosciuto noi un cristiano adulto?” (1°SCR, p. 59).

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  2. CONTINUA...

    “Ed è un fatto che le nostre parrocchie oggi per il 78% degli uomini che se ne sono andati dalla Chiesa, non sono sacramento di salvezza. Di quelli che noi chiamiamo cristiani siamo scandalo per quelli che non vengono più in Chiesa” (1°SCR, p. 62).
    “Io ho visto che cosa ha significato un certo tipo di cristianesimo per la mia famiglia, ho visto come mai questo cristianesimo ha salvato mio padre, anzi lo ha ucciso e co-sì con mia madre, con i miei zii, con tutta la società cattolica di Madrid” (SH, p. 44).
    “Sacerdote è Cristo in quanto è il vero, l’unico Sacerdote. Ma la Chiesa. Quale Chiesa? Sono parole assurde! Ma che Chiesa? Vedendo i preti dire messa? Vedendo il Papa? Il Vaticano? Che è la Chiesa? Vedete la confusione che esiste?” (2°SCR, p. 74).
    “Questo tempio dove deve abitare lo Spirito Santo non c’è. Tuo cognato che va a messa tutti i giorni, va a vedere se è tempio dello Spirito Santo…” (2°SCR, p. 75).
    “Oggi dobbiamo ricostruire la Chiesa come se si incominciasse di nuovo… Non si sa più che è essere cristiano. In alcuni essere cristiano significa liberazione politica, per altri…Mah!…Questo tempio dove deve abitare lo Spirito Santo non c’è” (2°SCR, p. 75).
    “Per questo dice qui che il sacrificio che Dio vuole è il nostro corpo, la nostra vita nella storia perché nel cristianesimo non esistono templi. Questo fratelli è molto importante perché se non cambiate, se non uscite dalla religiosità dovete andarvene da qui, bisogna uscire dall’idolatria del tempio. Il tempio siete voi, voi siete il nuovo tempio che è il vostro corpo. Siete sacerdoti di un nuovo tempio che è il vostro corpo, di un culto spirituale che si fa nella storia e nel mondo, non nella Chiesa nel senso di tempio-edificio. Perché la Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica piena di paganesimo; anche si può fare questo lì. Allora il culto è nel vostro corpo facendo la volontà di Dio nella storia. Dio non vuole sacrifici né oblazioni, né Messa al mattino, né andare a pregare i santi quando poi nella storia sei un idolatra, quando nella storia tu non rispondi, quando in casa tu non hai misericordia, quando nella tua famiglia tu sei un uomo che fa il contrario di quello che dice il cristianesimo” (PR, p. 34).
    “La Chiesa è mezza distrutta e bisogna ricostruirla” (PR, p. 168).
    “Oggi il cuore del Vangelo è in pericolo molto grave… Tu chiedi qualcosa a un prete… e c’è una confusione…gravissima” (PR, p. 173).
    “Siamo a Roma, stiamo fino ai capelli nel cristianesimo, sono tutti già ‘vaccinati’. E’ la terra peggiore, è la terra che ha dato già tutto. E’ la peggio terra del mondo!… Qui siamo nelle parrocchie romane! Figurati! In tutte le parti del mondo si pensa che Roma è il peggio, in tutta Italia: ‘Lì a Roma con i cardinali, la curia… ognuno si fa i fatti suoi, lì non c’è pastorale vera: in Roma mai stata una pastorale… si dice da tutte le parti ed è vero, è vero!’” (PR, p. 183).

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  3. Kiko Arguello, predestinazione senza appello...

    Chiaro dunque che chi, alla fine, crede nel cammino, che diventa un assoluto, ad esso affida tutta la sua vita,

    altrettanto chiaro che non crede in Gesù e non instaura un personale intimo profondo rapporto con Lui, che nel cammino è sostituito dal rapporto con i catechisti (mediatori del Mediatore che è Kiko, non Cristo),

    chiaro, infine il meccanismo che fa nel neocat l' 'eletto' e quanto è duro quindi, e spesso impossibile, sottrarsi a questa elezione attribuita direttamente a Dio?

    Nulla da dire, signori Vescovi?

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  4. PER CHI ASCOLTA PER ANNI CODESTE AFFERMAZIONI, CHE TIPO DI DISTRUZIONE SPIRITUALE SUBIRA'?

    MALEDIZIONI PER CHI LASCIA O CRITICA IL CAMMINO

    “… Fratello mio, tu puoi tornare indietro: però attento! Attenti fratelli, perché Dio vi ha inviato dei catechisti concreti, che vi hanno detto che hanno visto Gesù Cristo.
    “C’è molta gente a cui dà fastidio andare in comunità, ma non la possono lasciare perché la Parola gli ha scoperto la verità e la realtà del mondo e ormai non si possono più alienare perché… dove andrebbero? Se il sale perde il suo sapore ormai non serve a niente altro se non ad essere calpestato dagli uomini. Diventerai un uomo disgraziato, non servirai a niente, perché se fossi come uno di quelli che non hanno conosciuto il catecumenato e non sanno nulla, allora ti alieneresti con la TV o diventeresti socio della Roma e te ne andresti con grande illusione a vederla giocare ogni domenica. Ma sei stato marcato a fuoco e questo non te lo può togliere nessuno” (SH, p. 103).
    “Se andate via il Sangue di Gesù Cristo per la nostra testimonianza ricadrà su di voi” (PR, p. 412).

    CHI DIFENDERA' E SALVERA' TUTTE LE PERSONE CHE ORA FANNO CODESTO CAMMINO?

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  5. Da notare che la pesante, feroce, martellante, continua, critica alla Chiesa, fatta nell'unico intento di sostituire ad essa il cammino, può talora avere fondamenti di verità, ma essi vengono assolutizzati e semplicisticamente si fa di ogni erba un fascio per giustificare la propria missione proveniente direttamente dal cielo...
    Ognuno di noi sa, poi, quanto invece si tratti di una costruzione soltanto umana che fagocita le persone e, attraverso una prassi rigida e inappellabile, le modelli su stereotipi prefabbricati: per cui o ti adegui e viene violata la tua personalità o te ne vai, cosa difficilissima e lacerante perché rinunci all' 'elezione' e sei dannato.
    E' salvo solo chi riesce a tener desta la sua Ragione, riesce a non soffocare i suoi dubbi e, se non riempie un vuoto psicologico immenso riesce ad avvertire il disagio e quindi a sottrarsi all'abbraccio malefico della comunità...

    peccato che non tutti abbiano gli elementi di conoscenza sulle verità di Fede della Chiesa e prendano quindi per oro colato gli insegnamenti dei catechisti, strumentali al cammino e alle sue finalità

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  6. Da notare ancora come Cristo, la Chiesa, propone, non impone nulla, perché il dono più grande che il Signore ci ha fatto è la libertà...

    chi coarta le coscienze e le manipola non può venire da Dio

    qualcuno è di fatto abbagliato dai frutti sbandierati dal cammino: in un momento di crisi certi "numeri" possono apparire appetibili ai vescovi, ma essi non sanno (o non vogliono sapere) a che prezzo e di che frutti si tratta

    Lo abbiamo ampiamente e seriamente documentato nel sito e in queste nostre discussioni

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  7. Allora il culto è nel vostro corpo facendo la volontà di Dio nella storia. Dio non vuole sacrifici né oblazioni, né Messa al mattino, né andare a pregare i santi quando poi nella storia sei un idolatra, quando nella storia tu non rispondi, quando in casa tu non hai misericordia, quando nella tua famiglia tu sei un uomo che fa il contrario di quello che dice il cristianesimo

    questo può essere vero se predica coerenza della vita col culto dovuto a Dio; ma qui si nega il culto a Dio, si nega il tempio, cioè la Chiesa come 'luogo' di culto; tant'è che il cammino non ha Altari (e lo si dice altrove espressamente, non esistendo per esso il Sacrificio) ma 'mense' smontabili, prefigurando una itineranza nel deserto di ebrei usciti dall'Egitto verso la Terra Promessa...che è la natura divina data dallo Spirito Santo gestito da Kiko e dai catechisti.

    Noi riceviamo la natura divina, ma per partecipazione, con l'adozione a figli nel Figlio diletto, Gesù nostro Signore, nella Sua Chiesa...

    Attenzione, non è la stessa cosa!

    E per noi la Terra Promessa è Cristo e la Sua vita morte e risurrezione, la Salvezza, nella quale ci ha inserito il nostro Battesimo e alla quale ci tiene ancorati e nutre la nostra crescita spirituale la nostra vita di fede e sacramentale nella Chiesa!

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  8. Oltre che negare il Tempio quindi la Chiesa, codesto campione di eresie nega anche Dio stesso:

    CONCETTO DI DIO

    “Attenti con certi concetti di Dio buono che è tutta misericordia… Perché la vita è molto più seria. Venite a me, voi che avete certi concetti di Dio tipo Sacro Cuore, tutto zucchero e miele, tutto soavino e tenerino, con la manina così e la faccia ritoccata, …andiamo a una baracca a vedere una donna il cui marito si ubriaca e la picchia tutte le notti, che ha un figlio in carcere e un altro mezzo scemo; una donna che si alza tutti i giorni alle cinque del mattino per andare a sfregare i pavimenti e non ha nulla da mangiare. Andiamo a chiedere a quella donna di quel Gesù tanto soave… Andiamo a vedere le prostitute, le retate, i macelli, i drogati, andiamo a vedere la guerra in Vietnam, i cadaveri putrefatti, vediamo un po’ quel Dio tutto soave che avete, quella vita così regolare, così per bene, così carina! No! La vita è molto più seria di tutto ciò e non si può fare di essa una caricatura. Quel Dio di cartapesta non esiste. Il Dio della Bibbia non è così. E’ un Dio che elegge un popolo e gli dà grazie che non dà ad altre nazioni, perché compia la sua missione. Però che non lo tradisca, altrimenti la sua maledizione sarà tremenda. E’ un Dio che a seconda maledice e benedice” (OR, p. 115).
    “Abbiamo una grande ignoranza della Scrittura. Per questo abbiamo le nostre idee di un Gesù mieloso, con la barbetta a punta e le ciglia depilate, con la mano messa così e lo sguardo così… (come certe immagini del Sacro Cuore). Pensiamo che Gesù fosse tutta dolcezza. E non sappiamo che Gesù disse: canaglie! Razza di vipere…” (OR, p. 139).

    Sconcertante che non venga fermato

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  9. E’ un Dio che elegge un popolo e gli dà grazie che non dà ad altre nazioni, perché compia la sua missione. Però che non lo tradisca, altrimenti la sua maledizione sarà tremenda. E’ un Dio che a seconda maledice e benedice”

    si identifica con gli ebrei e siamo ancora nel vecchio testamento, perché dimentica la cosa fondamentale del cristianesimo: un Dio che si è Incarnato inviando il Figlio diletto, che ha preso su di sé il peccato e la maledizione ed è venuto a morire per l'uomo che egli ama ed è venuto "per tutti" anche se alla fine quelli che si salvano sono solo i "molti" che Lo accolgono

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  10. per non parlare dei toni arroganti con cui parla di "quel Gesù tanto soave", del quale non conosce, evidentemente, la infinita Tenerezza! Come non conosce neppure la tenerezza di Dio presente anche nell'Antico Testamento, che in Cristo si è rivelata in tutta la sua pienezza

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  11. E' Dio che ha indurito il suo cuore, colui che ha tappato le sue orecchie, perché Dio non vuole che si converta, infatti, se aprono le loro orecchie ascoltano e Dio non vuole che si convertano, chiaro?

    Ma di che Dio parla? Non è il Dio che si è fatto carne. Non è l'Agnello che si è addossato tutte le nostre iniquità, che si è lasciato crocifiggere perché i ciechi vedano, perché ciascuna delle sue creature possa trovare in Lui salvezza. Nessuno escluso.

    Questo di Kiko è un cristianesimo senza Cristo, avanti-Cristo, nonostante faccia uso e abuso del Suo Nome.

    Certo, è vero che nella Chiesa ci sono mille contraddizioni. Il Signore mi perdoni se io stessa me ne lamento, troppo, sempre troppo.

    Ma questa Chiesa, così confusa e anche sporca di incredulità diffuse, questa Chiesa è e resterà la nostra amata dimora. In questa Chiesa abita il Signore, che ama e aspetta e cerca i nostri cuori aguzzati dal mistero, come ci diceva Chisolm, e le nostre ginocchia piagate.

    Kiko non li vede i cristiani in questa Chiesa. Forse non può. Perché non fanno tanto rumore come lui, non sbraitano i loro 'credo', ma solo vivono in Cristo tutti i santi giorni. E trovano proprio nella Messa, quella vera, la forza e il senso del proprio stare al mondo. Senza bisogno di scrutini e convivenze. Senza bisogno di Kiko.

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  12. Un passaggio del discorso del 10 Gennaio 2009:
    “… Tutto ebbe inizio qui a Roma, quarant’anni or sono, quando nella Parrocchia dei Santi Martiri Canadesi si costituirono le prime comunità del Cammino neocatecumenale. Come non benedire il Signore per i frutti spirituali che, attraverso il metodo di evangelizzazione da voi attuato, si sono potuti raccogliere in questi anni? Quante fresche energie apostoliche sono state suscitate sia tra i sacerdoti che tra i laici! Quanti uomini e donne, e quante famiglie, che si erano allontanate dalla comunità ecclesiale o avevano abbandonato la pratica della vita cristiana, attraverso l’annuncio del kerygma e l’itinerario di riscoperta del Battesimo, sono state aiutate a ritrovare la gioia della fede e l’entusiasmo della testimonianza evangelica! La recente approvazione degli Statuti del “Cammino” da parte del Pontificio Consiglio per i Laici è venuta a suggellare la stima e la benevolenza con cui la Santa Sede segue l’opera che il Signore ha suscitato attraverso i vostri Iniziatori. Il Papa, Vescovo di Roma, vi ringrazia per il generoso servizio che rendete all’evangelizzazione di questa Città e per la dedizione con cui vi prodigate per recare l’annuncio cristiano in ogni suo ambiente. La vostra già tanto benemerita azione apostolica sarà ancor più efficace nella misura in cui vi sforzerete di coltivare costantemente quell’anelito verso l’unità che Gesù ha comunicato ai Dodici durante l’Ultima Cena..”

    Queto Kiko Arguello sarebbe una persona benemerita?

    ...Come non benedire il Signore per i frutti spirituali che, attraverso il metodo di evangelizzazione da voi attuato, si sono potuti raccogliere in questi anni?

    Siamo sicuri che il Signore abbia benedetto questo campione di eresie?

    sempre kiko arguello
    FEDE = CONOSCENZA SPERIMENTALE DI GESU’ RISORTO

    “C’è stata un’epoca di cristianesimo vissuta a un livello molto religioso e magico, oggi entriamo in un’epoca diversa ed abbiamo bisogno di passare ad un cristianesimo vissuto nella fede e non nella religiosità naturale. Uscire dalla religione per entrare nella fede. E che cos’è la fede? Un incontro con Gesù Cristo Risorto” (OR, p. 61).
    “Di fronte al processo di desacralizzazione, scristianizzazione e di crisi di fede, lo Spirito Santo…ha risposto con il Concilio.
    “Ad un processo di desacralizzazione, perché si è perduto il senso del culto, … la liturgia non diceva ormai più nulla, la prima cosa che ha fatto il Concilio è stato di rinnovare la Liturgia e di parlare dei segni che devono essere recuperati. Perché dopo Trento eravamo rimasti con le essenze e le cose astratte ed avevamo perduto il valore dei segni...
    “Ad un processo di scristianizzazione, perché non siamo stati sufficientemente catechizzati ed avevamo una teologia molto giuridica, il Concilio ha risposto rinnovando la teologia. E non si è parlato più di dogma della Redenzione, ma di mistero della Pasqua…” (OR, p. 67).
    “Fede, nella scrittura, è una garanzia e un’esperienza profonda. E’ una conoscenza storica sperimentale. E’ un avvenimento sperimentabile…
    “La fede non è un dubbio o una oscurità o un salto nel vuoto, per quanto bella sia la frase e l’abbia detta Pascal! E’ tutto il contrario: è un incontro con l’Assoluto, con Dio. La fede è una conoscenza piena in modo tale che la fede, diceva già la teologia, è razionale, perché non si oppone in nulla alla ragione… E’ nella profondità assoluta dell’uomo…dove avviene l’incontro con Dio che supera la ragione perché va molto più al profondo. E’ nella pienezza assoluta dell’essere, dove l’uomo percepisce l’apparizione di Dio con questa perfezione che dà la conoscenza della fede. La fede è una conoscenza sperimentale. Non è una conoscenza di ragione in senso ellenistico. Per la Bibbia conoscere è sempre una conoscenza di esperienza.
    “La fede… presuppone vivere la resurrezione, avere ricevuto lo Spirito vivificante di Gesù Cristo Risorto, la vita eterna… Hanno fede perché sperimentano e vivono Gesù risorto dentro di essi” (OR, p. 288).

    Tutto cio' e' veramente assurdo e scandaloso, quale responabilita'

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  13. Questa crisi e questa confusione nella Chiesa sono volute! Kiko non può aver fatto tutto da solo, probabilmente è stato la pedina di qualche gruppo "dissidente" all'interno del Vaticano. E' troppo evidente che la sua dottrina sia in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica e Apostolica.
    Lui è la "Testa di Cuoio" lo hanno usato e lo hanno fatto molto bene!
    Il motivo è sempre lo stesso: UCCIDERE CRISTO e banalizzare il Suo sacrificio di Amore.

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  14. Do per scontato la censura di questo post ma nella remota ipotesi che sia pubblicato dico:


    Ciao sfigati!!Ma ancora state a perdere tempo su questo blog!!!Cruccas scrive ancora?Ma non avete
    capito che è matto da legare!

    Non avete saputo della notizia di oggi?L'Arcidiocesi di Milano ha disposto che nel Duomo di Milano,solo in quello per il momento,la comunione sara' distribuita esclusivamente sul palmo della mano.La comunione sulla lingua sara' proibita a causa della pandemia influenzale in corso.Che ridere!!E' pensare che c'è chi la vorrebbe vietare.E' un segno del cielo contro chi vorrebbe fare questo errore.Mi diverte pensare ai tradizionalisti che celebrano con il Messale del 1962 i quali magari si recheranno alla balaustra ma vedranno rifiutarsi la comunione in bocca ma saranno cosretti a riceverla sul palmo della mano.Sara' molto divertente vedere coloro i quali hanno fatto della lotta contro la comunione sul palmo della mano un cavallo di battaglia essere costretti a prenderla propio cosi'.Sono curios anche di vedere cosa fara' la Fraternita' Pio X° se la pandemia si dovesse aggravare.Sono certo che l'ottuso fanatismo di qualcuno portera' a ignorare questa prudente disposizione e fare gesti stupidi.La prassi di metetere la comunione si dimostra piu' vantaggiosa anche sul piano igienico sanitario.Coloro che la combattono ci pensino bene!!E' proprio il caso di dire le strade degli uomini non sono quelle di Dio!!

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  15. La vostra già tanto benemerita azione apostolica sarà ancor più efficace nella misura in cui vi sforzerete di coltivare costantemente quell’anelito verso l’unità che Gesù ha comunicato ai Dodici durante l’Ultima Cena..”


    Questa frase, che è certamente interpolata dal Papa, ha un peso grandissimo. Se la leggessimo con attenzione, come avrebbero dovuto ascoltarla i NeoCat (ma i neocat hanno un filtro iperpotente, come dimostrano anche queste catehcesi di Kiko!), potremmo darle il valore che ha.

    Come? Una realtà "benemerita" ha bisogno di esserlo ancora di più? Allora ci sono problemi!

    E come arrivare alla "normalità"? Coltivando "l'anelito" (ovvero il DESIDERIO) all'unità (!!) che Gesù ha comunicato ai suoi nell'Istituzione della Santa Messa?

    Desiderio di Unità? Quindi non Unità in atto, ma DESIDERIO DI UNITA'!

    Il Cammino, aggregazione ecclesiale (vedi qui a differenza di tutte le assurdità sulla sua natura giuridica), che però non è unita alla Chiesa?

    Ecco la situazione del CnC. Una associazione che deve camminare verso l'unità. Ha uno status giuridico ma ancora difetta in quello dell'unità di fede.

    E cosa intende il Santo Padre, avendo sotto il naso il fatto compiuto?

    Intende permettere al CnC di unirsi, finalmente! Come? Con gli strumenti giuridici fin qui dati al CnC e le Norme diramate.

    Infatti più avanti dirà che per essere credibile il CnC DEVE integrarsi in ogni Parrocchia, osservando le leggi universali e le norme della Sede Apostolica.

    Quindi, il discorso del 10 gennaio non ha questa drasticità che vediamo. Nonostante la forzatura, il SAnto Padre cerca ancora di salvare il salvabile.

    Dando degli strumenti.

    Ma se i primi a non volerli usare siamo noi, se i primi a crederli inutili (mentre invece non lo sono, con una organizzazione coerente e compatta - vedi Diocesi di Taranto) siamo noi, se i primi a definirli "approvazione" siamo noi, questi strumenti rimarranno inutili davvero, sotto uno strato di polvere.

    Cosa mostrano queste frasi? Mostrano l'elogio al CnC?

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  16. Dice ancora il Papa:

    L’unità dei discepoli del Signore appartiene all’essenza della Chiesa ed è condizione indispensabile perché la sua azione evangelizzatrice risulti feconda e credibile.

    Ovvero: se questa Unità non è visibile, l'Evangelizzazione NON E' CREDIBILE! Capito?
    E dunque perchè, in condizioni di "normalità", il Papa dovrebbe fermersi a lungo su questo discorso? Che c'entrerebbe? Se siamo tutti "uniti e compatti", che c'entra sottolineare che senza Unità non c'è Evangelizzazione credibile?

    Dice ancora:

    L’inserimento organico del "Cammino" nella pastorale diocesana e la sua unità con le altre realtà ecclesiali torneranno a beneficio dell’intero popolo cristiano, e renderanno più proficuo lo sforzo della Diocesi teso a un rinnovato annuncio del Vangelo in questa nostra Città

    Incredibile a volte come il tempo diconiugazione di un Verbo, il verbo Tornare, sia determinante in certi discorsi!
    L'inserimento del CnC nella Pastorale Diocesana (quindi Universale) e la sua Unità con gli altri gruppi della Chiesa... Questo l'argomento. TORNERANNO? Come "torneranno"? Perchè adesso cosa sono? Non sono una realtà? Non sono in atto questo Inserimento e questa unione? Il verbo al FUTURO sembrerebbe dire di no! E non è una analisi logica, questa! E' la lettura di un brano di lingua italiana!

    In effetti, c’è bisogno oggi di una vasta azione missionaria che coinvolga le diverse realtà ecclesiali, le quali, pur conservando ciascuna l’originalità del proprio carisma, operino concordemente cercando di realizzare quella "pastorale integrata" che ha già permesso di conseguire significativi risultati

    Ancora un Verbo: il verbo Cercare! Cercando? Come "cercando"? Per cui OGGI non C'E' la "pastorale integrata" e non c'è UNIONE! Ah ecco! Quindi il Papa sta CHIEDENDO che ci sia! Sta dicendo che occorre che gli strumenti per l'Unione siano usati!

    E voi, ponendovi con piena disponibilità al servizio del Vescovo, come ricordano i vostri Statuti, potrete essere di esempio per tante Chiese locali, che guardano giustamente a quella di Roma come al modello a cui fare riferimento

    Questa è la frase più bella del discorso, interpolata sicuramente dal Papa. E' significativo che iL Papa ABBIA ACCENNATO SOLO QUI AL CONTENUTO DELLO STATUTO E SOLO PER RICORDRE AL CAMMINO CHE DEVE OBBEDIRE AI VESCOVI! SIgnificativo! Ed è significativa un'altra cosa: che il Vescovo di Roma è il PAPA! E che il discorso sia stato pronunciato alle Comunità della Diocesi del PAPA! Il quale ha chiesto direttamente che il Cammino OBBEDISCA A LUI per mostrare l'esempio!

    Li incoraggio pertanto a proseguire in questa missione [dei Seminari RM], adottando gli indirizzi formativi proposti tanto dalla Santa Sede quanto dalla Diocesi. L’obiettivo a cui occorre mirare da parte di tutti i formatori è quello di preparare presbiteri ben inseriti nel presbiterio diocesano e nella pastorale sia parrocchiale che diocesana.


    Anche qui: come è possibile questa frase? E' necessario, in una situazione di normalità, chiedere che i Seminari adottino la formazione UNIVERSALE in uso nella Chiesa di Roma?
    Si pone un "obiettivo da raggiungere"! Lo dice esplictiamente! Sbaglio, o raggiungere un'obiettivo consta del fatto che ancora non è stato ottenuto?

    (continua)

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  17. (segue)

    Riassumendo:

    a)il Discorso si sofferma su ringraziamenti per uno ZELO che certamente in molti nel CNC ESISTE;

    b)il discorso chiede al CnC di sforzarsi (!!) di essere UNITO alla CHiesa! Pena la NON Credibilita' DELL' EVANGELIZZAZIONE!

    c) il Discorso chiede al CnC di CERCARE di raggiungere l'unità seguendo la Pastorale UNIVERSALE!

    d)il Discorso ricorda il contenuto dello Statuto solo per richiamare il CnC ALL'OBBEDIENZA

    e)il Discorso chiede di raggiungere l'obiettivo dell' uso della formazione della Chiesa di ROma nei Seminari RM!

    f)il Discorso chiede di IMITARE ROMA, obbedendogli, in modo da dare l'esempio alle altre comunità!

    g)il discorso chiarisce definitivamente che la Comunione da parte del CnC NON E' IN ATTO. Sebbene vi siano gli strumenti.

    Quindi?

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  18. Per 14 anni ho vissuto nella mia ex-comunità un "gesto" che ancora oggi ho difficoltà a comprendere, mi sono sempre reso conto che era una contraddizione, oggi rileggendo i post di Gianluca mi sonon venuti in mente, durante il Triduo Pasquale, vivevamo (come sempre) i doppi segni Giovedì Santo, Venerdì Santo anche la Pasqua... ma il giovedì Santo mi ha sempre turbato..
    durante la Cena Domini in Chiesa il Sacerdote/Cristo lava i piedi ai Suoi Discepoli, (quasi sempre 12 uomini che si offrivano come simbolo)
    in comunità io come responsabile, lavavo i piedi a tutti i fratelli (circa 40) poi si aprivanop le danze, e lì cominciava andari/vieni di tutti con tutti, .. se ci eravamo offesi durante l'anno, (io a te tu a me) fra marito e moglie, figli ai padri, cantori al responsabile dei cantori... etc. etc.
    un casino... Gianluca, Mic.. ma che gesto era? cosa facevamo? soprattutto "chi interpretavamo"?.. la comunità che si autoassolve? una specie di "Yom Kippur"? dov'era Cristo? attenzione a questo teatrino ho visto sottoporsi anche Sacerdoti...
    fermo restando che questi gesti "ostentati" non hanno mai portato a vere e profonde riconciliazioni.. forse sono uscito fuori tema, ma forse qualcuno di Voi può aiutarmi a capire... cosa ho fatto in questi ani... perchè io sono uno di quelli che ha ascoltato tutto quello che avete scritto e ci ho creduto...

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  19. Caro Aldo, non sono nella mia postazione. Stasera ti risponderò volentieri

    intanto quoto velocemente TRPN
    se la pandemia si dovesse aggravare.Sono certo che l'ottuso fanatismo di qualcuno portera' a ignorare questa prudente disposizione e fare gesti stupidi.La prassi di metetere la comunione si dimostra piu' vantaggiosa anche sul piano igienico sanitario.Coloro che la combattono ci pensino bene!!E' proprio il caso di dire le strade degli uomini non sono quelle di Dio!!

    semplicemnte patetico!
    Quella del contesto del Duomo mi sembra una scusa bella e buona... e comunque è patetico oltre che sciocco ricondurre qualcosa di così grande come l'Eucaristia alle considerazioni banali e pretestuose -ferme su dettagli anche se significativi- dei quali continua a ignorarsi volutamente se non a disconoscersi il senso più profondo

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  20. Se ho un figlio minorenne e senza patente, che prende la mia macchina e se ne va in giro a 200 all'ora, io padre non posso limitarmi a dirgli 'figlio mio, mi raccomando, stai attento, rispetta le regole...'. Devo usare la mia legittima autorità per impedire a mio figlio di far del male a sé e agli altri. E quindi per prima cosa non gli do le chiavi della macchina. Poi, con pazienza, lo aiuterò a crescere.

    Se nel cammino ci sono errori dottrinali, da cui derivano le difformità liturgiche e tutto il resto, se ci sono errori, vanno rimossi. Riconosciuti, dichiarati e rimossi. Altrimenti si resta nell'ambiguità e si legittima la scelta di chi, pur dubbioso o deluso, resta in comunità.

    L'invito all'unità e all'obbedienza, all'integrazione, giusto e sacrosanto, è un invito appunto, non corregge. Come l'esperienza dimostra.

    Certo, il Papa vede lontano. E per lui, tutto intero il nostro rispetto. E spero e prego che il tempo gli dia ragione.

    Ma intanto la contraddizione permane, clamorosa e sconcertante. Il prezzo temo sia alto, anche se difficile da rivendicare.

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  21. Per trpn:
    “Ciao sfigati!!Ma ancora state a perdere tempo su questo blog!!!Cruccas scrive ancora?Ma non avete capito che è matto da legare!”

    Ciao, cervellomangiatodakiko! Dovresti pregare Dio di ottenere la decima parte della follia di Cruccas, ma poiché la tua, di follia, è di ben altra natura, non sarebbero conciliabili.

    “Non avete saputo della notizia di oggi?L'Arcidiocesi di Milano ha disposto che nel Duomo di Milano,solo in quello per il momento,la comunione sarà distribuita esclusivamente sul palmo della mano. La comunione sulla lingua sarà proibita a causa della pandemia influenzale in corso. Che ridere!!”

    Beh, questo la dice lunga sulla pasta di cui è fatto l’Arciduca di Milano, degno successore di Martini! Direi che ha dato il suo biglietto da visita! E la dice lunga sulla sua somma ipocrisia per cui si nasconde dietro “la pandemia” per osteggiare apertamente l’atteggiamento giusto ripristinato dal Papa. Ma bravo, a costui ogni lode!

    Ci sei rimasto solo tu, tanto ignorante, da non sapere che la pratica della Santa Comunione in mano fu diffusa al tempo dell’imperante eresia ariana che aveva invaso tutta la Chiesa, la quale negava la natura divina del Cristo??E ci sei rimasto solo tu, di tanto ignorante da non sapere che tale lucifera pratica si è di nuovo diffusa nella Chiesa dopo il Vat.II, ad opera della Massoneria ecclesiastica, di cui il tuo santone è uno dei più eccellenti tirapiedi??
    Inoltre, guarda, le rue risatine, meglio i tuoi “sghignazzi” sembrano proprio quelli del demonio che è riuscito nei suoi intenti … altro che segno del Cielo!

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  22. L'invito all'unità e all'obbedienza, all'integrazione, giusto e sacrosanto, è un invito appunto, non corregge. Come l'esperienza dimostra.


    Cara Jonathan. La correzione è arrivata. Gli strumenti per attuarla ci sono.

    Il problema semmai è un altro. Che davanti alla indifferenza riguardo la mancata obbedienza, non si fa nulla o si fa poco.

    Questo è il problema reale.

    Ovvero: io ti do delle disposizioni, do un CONTENUTO ad uno Statuto, seppure INCOMPLETO (ma è un inizio), do delle direttive. E tu che fai? Quello che ti pare! E che succede? NIENTE. Anzi, tu puoi dire che il TUO metodo personale, è valido ed è stato approvato! Poi, invece, il CONTENUTO delle norme non approva un PIFFERO di quello che fai, ma in realtà siccome NESSUNO DICE NULLA, tu puoi continuare a dire a chi constata il contrario che è un fissato razionalista mgarai pure miscredente che si ribella all'approvazione del Papa!

    E' questo il vero problema! Non il fatto che manchino nomre, che manchi la correzione, che manchi altro. LE NORME NON MANCANO! Manca il rispetto di queste!

    Ora: cosa dovrebbe fare il Papa? Cosa posson fare i Papi che hanno alle spalle 40 anni di distruzione sistematica? Arrivare e mettere a posto con la bacchetta magica?

    Sono con te nel dire che ci sono di mezzo le vite concrete e le anime di un sacco di gente! MA PROPRIO PER QUESTO il Papa procede così! Anche perchè io ho bene in mente che la VEEMENZA E LA VIOLENZA a cui possono arrivare tanti nostri correligionari (!!!!) non è seconda a nessuno! Se ne è vista una parte durante la questione della San Pio X!! Non era mai successo in 2000 anni che un Papa dovesse "giustificarsi" per un atto "dovuto" e in piena armonia con la fede di sempre, e dovesse allo stesso tempo constatare lo "spettacolo" terribile di gente che si MORDE E SI SBRANA! Mai successo in 2000 anni! Capisci?

    Di quali tempi stiamo parlando?

    Stiamo parlando di tempi (è uscito anche uno studio a riguardo) in cui si IGNORA NEI FATTI IL PRIMATO DI PIETRO! Resiste solo DE IURE (formalmente). E se non si agisce con prudenza verrà ignorato anche di fatto, coinvolgendo in questo disastro tante anime innocenti!

    Di cosa stiamo parlando, dunque? Di richieste di decisione e di fermezza, in un tempo in cui della voce di Pietro SE NE FREGANO 3/4 dei "cattolici"?

    E Pietro che può fare davanti a chi se ne frega di quello che dice o fa?

    Mi dirai: chissene importa. Chi vuole stare con Pietro ci sta, e chi no se ne vada! Sarebbe anche giusto, se non fosse che una moltitudine immensa di gente IGNARA e de-formata senza colpa diretta, andrebbe in malora insieme a propri cattivi maestri! E questo è un dato di fatto!

    Perchè una volta l'eresia era dichiarata, sposata e chiara. Oggi NO!

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  23. Stiamo parlando di tempi (è uscito anche uno studio a riguardo) in cui si IGNORA NEI FATTI IL PRIMATO DI PIETRO! Resiste solo DE IURE (formalmente). E se non si agisce con prudenza verrà ignorato anche di fatto, coinvolgendo in questo disastro tante anime innocenti!

    Che fare? Ascoltarlo, Pietro, obbedire. Tacere. Pregare. Che altro possiamo fare?

    P.S.
    So che mi ripeto, Stefano, ma ti ringrazio ancora per la pazienza con cui ascolti le mie ingenuità

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  24. A.Rita, ti prego, non cadere in queste inutili trappole dei vari rumore per nulla. Ti prego. Non sprecare il tuo cuore per nulla.
    E' così bello leggerti!

    RispondiElimina
  25. P.S.
    So che mi ripeto, Stefano, ma ti ringrazio ancora per la pazienza con cui ascolti le mie ingenuità


    Ringraziarmi? Sono io che ringrazio te, e chi mi legge. Per la pazienza che avete. E perchè andate oltre i miei difetti..

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  26. Pregare. Che altro possiamo fare?

    Già. Dobbiamo pregare. Moltiplicare, centuplicare le preghiere e le sante penitenze.

    Andrebbero organizzate anche veglie PERPETUE di preghiera! La gravità della situazione è tale da rimanere davanti al Tabernacolo SENZA SOSTA!

    Ciò non esclude altri modi di impegno. Ma, non si discute, quello della Preghiera DEVE FONDARE tutto il resto.

    Perchè siamo arrivati ad un punto che solo la Mano Santa Di Gesù, che noi ABBREVIAMO, ci può mettere un rimedio!

    E' un disastro di tali proporzioni che Babele in confronto era un ritrovo di giovani scout!!!!

    E non è affatto "pessimismo" questo! Basta guardarsi intorno. Tu che dici?

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  27. Il rimedio a tutto è sempre la santità. La vita, in Cristo. Che si fa preghiera oltre la preghiera.

    Nelle mani del Signore anche un sussurro diventa un meraviglioso prodigio. Il Signore è Lui e nessun'altro.

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  28. Riassumendo:
    a)”il Discorso si sofferma su ringraziamenti per uno ZELO che certamente in molti nel CNC ESISTE;”
    Fingi di non sapere(o veramente non lo sai perché sei rimasto in Cammino ben poco tempo, ed è evidente dalle tue parole e dalle tue speranze, che non hai inquadrato l'assoluta GRAVITA' DI QUESTO FENOMENO)che quello dei catecumeni non è affatto zelo, ma pura esaltazione nel migliore dei casi, sennò, per i capi si tratta di semplice, misero interesse economico: hanno lasciato il lavoro, fanno gli eroi a tempo pieno e, come diceva ieri Tripudio, campano bellamente alle spalle dei fratelli che non arrivano alla fine del mese, arrivando a potersi permettere 14 figli (pensa solo a quanti soldi servono per mandarli a scuola!) perché ci sono i poveretti, cosiddetti “zelanti”, che dietro minacce di vendette divine devono mantenerli. Che schifo.
    b)”il discorso chiede al CnC di sforzarsi (!!) di essere UNITO alla CHiesa! Pena la NON Credibilita' DELL' EVANGELIZZAZIONE!”
    Il Cammino Neocatecumenale non POTRA’ MAI ESSERE UNITO ALLA CHIESA per la sua propria intrinseca natura di chiesa parallela, nata per “salvare” la Chiesa ufficiale “dallo sfacelo causato dalla Tradizione cattolica bimillenaria, considerata piena di paganesimo, questo il Papa, se ha letto le catechesi, lo sa. Il Cammino Neocatecumenale non POTRA’ MAI “SFORZARSI” perché la dottrina di Kiko aborrisce “lo sforzo”, considerato un atto da farisei ipocriti. Questo il Papa, se ha letto le catechesi, lo sa.
    Ergo:non è efficace invitare, o correggere, o dare NORME e STRUMENTI sapendo in anticipo che il destinatario degli stessi non è in grado, per sua stessa costituzione, di osservarli. E soprattutto non si da un MANDATO MISSIONARIO,per la seconda volta, per una EVANGELIZZAZIONE plausibilmente NON CREDIBILE.
    c) “il Discorso chiede al CnC di CERCARE di raggiungere l'unità seguendo la Pastorale UNIVERSALE!”
    Il Cammino Neocatecumenale non può CERCARE nessuna unità con la Pastorale Universale perché fin dall’inizio viene inculcato ai neocat che la Pastorale della Chiesa “ha fallito”, e che il Cammino è sorto “per mano di Dio” proprio come alternativa alla Pastorale della Chiesa. Questo il Papa se ha letto le catechesi, lo sa molto bene.

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  29. d)”il Discorso ricorda il contenuto dello Statuto solo per richiamare il CnC ALL'OBBEDIENZA”
    Il discorso ricorderà quello che gli pare, ma intanto lo Statuto è stato approvato TUTTO INTERO, anche dove ci sono menzogne, e non solo nelle parti ricordate sul discorso. E POI NON E’ VERO: non dice forse il “discorso” (vado a memoria) che ringrazia Dio per i frutti del LORO METODO DI EVANGELIZZAZIONE??? IL LORO METODO DI EVANGELIZZAZIONE SONO “GLI ORIENTAMENTI”, CIOE’LE CATECHESI DI KIKO, TUTTE ERETICHE. Vengono ringraziati per aver diffuso eresie, e con quelle aver accalappiato un sacco di povere anime. Ricordo che nel CONTENUTO di quello statuto vengono nominati, per ben UNDICI VOLTE “gli Orientamenti” eretici di Kiko Arguello come elemento irrinunciabile, anzi DETERMINANTE per la formazione e l’evangelizzazione. E questo è stato approvato! E questa “approvazione” potrebbe – DI FATTO - aver scavalcato quella della Congr. della Dottr. per la Fede, che anche se non venisse mai, non fa niente perché lo statuto già concede di usare quelle catechesi. Chiaro?

    e)”il Discorso chiede di raggiungere l'obiettivo dell' uso della formazione della Chiesa di ROma nei Seminari RM!”
    Questo sarebbe stato possibile sono nel caso del RM del Giappone, quando fu tolto di mano al Rettore neocatecumenale e trasferito a Roma sotto altro Rettore. Finché non si toglieranno di mano ai Rettori neocatecumenali TUTTI I RM affidandoli agli ambiti diocesani, questa è pura utopia, perché lì si studiano i teologi MODERNISTI E FILO PROTESTANTI ma soprattutto “GLI ORIENTAMENTI”.

    f)”il Discorso chiede di IMITARE ROMA, obbedendogli, in modo da dare l'esempio alle altre comunità!”
    E infatti il Cammino “imita Roma”, che gli ha conferito un mandato missionario per andare ad infestare quelle parrocchie che ancora non erano riusciti, da soli, a rovinare.

    g) “il discorso chiarisce definitivamente che la Comunione da parte del CnC NON E' IN ATTO. Sebbene vi siano gli strumenti.”
    Già risposto: non possono fare unità perché nascono come alternativa a quell’unità.

    “Quindi?”
    Quindi, Stefano, ammesso che la tua “capacità bionica” che ti permette di entrare nella testa del Papa e sapere quello che Lui pensa,ci abbia azzeccato, questo atto di “correzione, correlato con gli strumenti del caso” non può avere alcun sbocco, né alcuno si permetterà (vescovi, parroci, laici) di far rispettare delle norme già contraddette in primis da chi le ha date, allorchè dice: “Come non ringraziare Dio per voi, per i vostri frutti di fede, per il vostro metodo di evangelizzazione?”

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  30. Dopo l'analisi, lucida e consapevole, di A.Rita, ho una sola parola: TERRIBILE!

    E' la stessa parola che ho sentito escalmare in una recente circostanza, DA UN VESCOVO, di cui non faccio il nome per garantirgli un possibile futuro in questa Chiesa. Era stato nominato il cammino nc, ha sgranato gli occhi e ha detto una sola parola: TERRRIBILE! e ha fatto un gesto con la mano come a voler scacciare un pensiero, ma anche qualcosa di più molesto e sconvolgente...
    Non era il momento di approfondire il discorso; ma ovvio che, con lui, non ce n'era bisogno.

    E allora? Misterium iniquitatis

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  31. Ringrazio Stefano per l'analisi accorata approfondita e pertinente del discorso del Santo Padre il 10 gennaio e delle sue implicazioni.
    Purtroppo la logica che lui così efficacemente illustra avrebbe potuto avere la sua efficacia con persone capaci di ascoltare e disposte a farlo; ma sappiamo che, purtroppo, così non è e abbiamo ascoltato, purtroppo ancora, insieme alle correzioni anche sconcertanti elogi e altrettanto sconcertanti 'mandati'...

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  32. Per rispondere ad Aldo, ho ripescato questo testo che ho scritto tempo fa all'uscita dal cammino.
    La Lavanda dei piedi è una scimmiottatura:
    è un atto di orgoglio che permette di ripetere, da laici, quello che ha fatto Gesù e che nella Chiesa può fare solo il sacerdote durante la celebrazione eucaristica.

    e poi c'è l'aspetto, anche questo tenuto un po' nascosto e quindi pericoloso,della riconciliazione tra le persone che non è solo un segno simbolico( come nella Messa lo scambio della pace col vicino), ma diventa quasi un sacramentale, perchè il gesto viene ripetuto nella sua completezza ( ci si lava veramente i piedi), e quindi si tende a ritenere che sia quello il gesto che mi riconcilia veramente con il fratello, rendendo quindi la confessione personale, e l'eventuale penitenza qualcosa di secondario rispetto al 'segno forte' celebrato in comunità.

    I nc dicono che si legge il vangelo di Giovanni, che è vero, e che ci si attiene a quanto sta scritto lì.
    Ma in realtà è una autocelebrazione della comunità,( quasi sempre senza sacerdote, e quando possibile nelle case private), per mettere in evidenza il peccato e il fango dell'uomo, e poi autoassolversi l'un l'altro con un gesto di apparente umiltà.

    Si fa quello che ha fatto Gesù per dire che in fondo non abbiamo più bisogno di Lui, che possiamo perdonarci da soli.

    Questa è l'impressone che ho avuto sulla lavanda dei piedi.

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  33. Ecco come Carmen distrugge il Sacramento della Penitenza

    “Con il Concilio di Trento, e dal XVI al XX secolo tutto rimane bloccato. Appaiono i confessionali, queste casette sono molto recenti. La necessità del confessionale nasce quando si comincia a generalizzare la forma della confessione privata, medicinale e di devozione portata dai monaci… Chi mette i confessionali dappertutto è San Borromeo. Con dettagli che riguardano anche la grata… Adesso comprendete che molte delle cose che diceva Lutero avevano fondamento”(OR, p. 174).
    “Ma a Trento si punta tutto sulle essenze, sulla efficacia, e si perde di vista il valore sacramentale del segno. Per questo è lo stesso fare la comunione col pane o con l’ostia che non sembra più pane ma carta, che il vino lo beva uno solo o che lo bevano tutti perché essenzialmente il sacramento si realizza lo stesso.
    “Si vedrà dunque molto l’efficacia del sacramento della penitenza per perdonare i peccati e l’assoluzione diventa un assoluto. Così la confessione acquista un senso magico in cui l’assoluzione di per se sola è sufficiente a perdonare i peccati. L’assoluzione ti perdona i peccati e tu resti tranquillo.
    “Così abbiamo vissuto la confessione: per l’efficacia assoluta del sacramento si perde di vista il valore sacramentale che è quello che ti fa capace di ricevere questo perdono. Questo passa in secondo piano rimanendo in primo piano e come essenziale il semplice confessare i peccati e ricevere l’assoluzione. La confessione si trasforma in qualche cosa di magico o privato e questo dura fino ai nostri giorni. E’ giunta fino a noi una concezione legalista del peccato, per la quale non importa tanto l’atteggiamento interiore, quanto il confessate esternamente e dettagliatamente tutti i peccati d’ogni tipo. E’ una visione individualista del peccato, completamente ‘privata’. La Chiesa non compare da nessuna parte ed è un uomo che ti perdona i peccati. “Ora potete capire perché questa pratica, oggi, è totalmente in crisi. Per questo la chiamiamo confessione. Non appare da nessuna parte il processo penitenziale né il processo sacramentale. Per questo, e anche perché l’umanità oggi cammina verso visioni sociali e comunitarie del peccato e non legaliste e individualiste, capite come la pratica della confessione sia in crisi. E per questo la gente si comunica tranquillamente senza confessarsi” (OR, p. 175).
    “Molti pensano… visto che la confessione personale è odiosa,… ci fossero assoluzioni generali… E per questo non crediate che sia una cosa nuova, perché già Pio XII concesse di dare assoluzioni generali, durante la guerra, a tutti i soldati. I grandi liturgisti dicono che è stato una fortuna che questo non si sia imposto perché avrebbero distrutto completamente la penitenza, rendendola ancora più magica. Perché il valore del rito non sta nell’assoluzione, visto che in Gesù Cristo siamo già perdonati, ma nel rendere l’uomo capace di ricevere il perdono che è ciò che vuole il processo catecumenale ed il processo penitenziale della Chiesa primitiva” (OR, p. 176).
    “Uno si sente perdonato nel profon¬do, quando si sente in comunione con i fra-telli. Per questo è importante l’abbraccio di pace… quello che noi facciamo è recuperare a poco questi valori del sacramento della Penitenza, facendo però ancora la confessione privata che è tuttora in uso” (OR, p. 177).

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  34. Per chi accoglie ignaramente codeste affermazioni si ha una distruzzione del vero senso del peccato

    “Tu sei schiavo del male: sei schiavo del maligno e obbedisci alle sue concupiscenze e ai suoi comandi” (OR, p. 129).
    “Questa è la realtà dell’uomo: vuol fare il bene e non può. Il marxismo dirà che non può perché alienato dalle strutture… la psicologia… a causa dei suoi complessi psicologici. Tutto questo non mi convince. Il cristianesimo dice un’altra cosa. Dio ha rivelato la realtà dell’uomo così: L’UOMO NON PUO’ FARE IL BENE PERCHE’ SI E’ SEPARATO DA DIO, PERCHE’ HA PECCATO, ED E’ RIMASTO RADICALMENTE IMPOTENTE E INCAPACE IN BALIA DEI DEMONI. E’ RIMASTO SCHIAVO DEL MALIGNO. IL MALIGNO E’ IL SUO SIGNORE. (Per questo non valgono né consigli né sermoni esigenti. L’uomo non può fare il bene).
    “Non serve a nulla dire alla gente che si deve amare. Nessuno può amare l’altro… chi può perdere la vita per il nemico… E’ assurdo.
    “E chi ha colpa di questo? Nessuno. Per questo non servono i discorsi. Non serve dire sacrificatevi, vogliatevi bene, amatevi. E se qualcuno ci prova si convertirà nel più gran fariseo, perché farà tutto per la sua perfezione personale” (OR, p. 136).
    “Uno guarda se stesso e si rende conto di essere un comodo cui costa perfino andare in chiesa la domenica e che è triste di non essere capace di cambiare. Al massimo cercherà di fare qualcosina per guadagnarsi il cielo nell’altra vita con qualche opera buona. Non può fare di più perché è profondamente tarato. E’ carnale. Non può fare a meno di rubare, di litigare, d’essere geloso, di invidiare, ecc. Non può fare altrimenti e non ne ha colpa” (OR, p. 138).
    “Lo Spirito che Gesù invierà non è affatto uno Spirito di buone opere e di fedeltà al Cristo morto” (Or, p.151).
    “L’uomo che pecca vive nella morte. Ma non perché lui sia cattivo, perché vuol fare del male. Perché questo è religiosità naturale, che crede che la vita è una prova, che tu puoi peccare oppure no. No, no, l’uomo pecca perché non può fare altro, perché è schiavo del peccato” (1°SCR, p. 93).

    Non e' possibile che codesti personaggi si aggirino per la Chiesa senza che nessuno della Gerarchia li fermi

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  35. Per Aldo:

    Michela ha ragione, difatti il concetto di confessione pubblica senza la presenza del Sacerdote si trova nel pessimo libro di Bonhoeffer, che Kiko fa consegnare ai suoi fedelissimi discepoli, affinche pratichino codeste scellerate dottrine:

    “Dice Bonhoeffer: Confessare il proprio peccato è aprire la via verso la comunione. Confessate le vostre colpe gli uni agli altri, chi resta solo con il male che è in lui, resta completamente solo… perché sono sì, in comunione tra loro come credenti,… ma non come uomini colpevoli e peccatori… Sei un peccatore, un grande inguaribile peccatore e ora vieni, da peccatore qual sei, dal tuo Dio che ti ama. Egli ti vuole così come sei; non vuole da te una qualunque cosa, un sacrificio, un’opera buona, ma vuole solo te…” (Vita Comune, p. 138).
    “E ancora: ‘Il peccato confessato a parole ha perso ogni suo potere. Si è manifestato come peccato ed è stato giudicato… Può confessare il suo peccato e proprio in questo trovare la comunione… Nel fratello a cui confesso il peccato e che mi concede il perdono incontro tutta la comunità…’ (Vita Comune, p. 141). ‘Radice di ogni peccato è la superbia… infatti l’uomo, proprio nel peccato che è in lui vuole essere come Dio. La confessione al fratello è la più profonda delle umiliazioni, fa male, umilia, colpisce terribilmente l’orgoglio… Nella confessione dei peccati concreti e precisi il vecchio uomo muore, soffrendo atroci dolori di morte vergognosa al cospetto del fratello” (Vita Comune, p. 142).

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  36. Concordo con Michela, è una scimmiottatura.
    Il Giovedì Santo è proprio un giorno santo. Non sono certa di essere nel giusto, ma ho sempre pensato a questo giorno come al natale della Chiesa, perché natale dell'Eucarestia, del sacerdozio. Gesù si china a lavare i piedi di chi è già mondo, di coloro alle cui mani affida il proprio Corpo, il Sangue e l'Anima,, Sé Stesso. Le Sue mani inchiodate saranno da allora in poi le mani dei suoi amici prediletti. Tanto amati e prediletti, che Egli stesso si china ai loro piedi per servirli.

    E' Dio Carne che svela il Suo progetto d'amore senza fine.

    Il Cnc svuota, snatura, svilisce questo giorno solenne. Estromette l'Eucarestia, e traduce tutto in chiave esistenziale, come sempre. Usa il Vg di Giovanni e lo piega ad un consumo ingenuo del Suo 'amatevi come...', attraverso gesti tanto plateali quanto insignificanti.

    E questo avviene spesso, lo confermo, in ambienti privati, sale nelle quali normalmente si fanno allegre spaghettate con partitina a carte incorporata. Senza sacerdote, ovviamente.

    Il Cnc dimostra così di non aver bisogno di Dio. Basta a se stesso.

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  37. In queste parole successive ci si rende conto della completa malafede di codesti campioni di eresie,ORRORE.


    NON DITE NULLA ALLA GENTE DI TUTTE QUESTE COSE
    DIO PERDONA PER MEZZO DELLA COMUNITA’

    “Questo non dovete dirlo alla gente. Questo lo dico a voi. La verità è che ci siamo fatti adulti senza che nessuno ci abbia fatto maturare nella fede, senza avere mai ascoltato la Parola che ascoltò Abramo, Dio che gli è venuto incontro e lo ha posto in cammino…” (OR, p. 53).
    “La Chiesa vuole fare celebrazioni penitenziali nelle quali la Parola sia proclamata e diretta all’uomo. Perché quelle confessioni di direzione spirituale, di piccoli consigli che noi facevamo, sono sorte quando è sparita la Parola di Dio che guida l’uomo. E’ la parola che risolve tutti i problemi di direzione ed aiuta a riconoscersi peccatori.
    “Quello che noi facciamo è recuperare a poco a poco questi valori del sacramento della penitenza, FACENDO PERO’ LA CONFESSIONE PRIVATA CHE E’ TUTTORA IN USO” (OR, p. 177).
    “Uno si sente perdonato, quando si sente in comunione con i fratelli: per questo è importante l’abbraccio di pace…
    “Alla gente non dite nulla di tutte queste cose, semplicemente rivalorizzate il valore comunitario del peccato...” (OR, p. 177).
    “Non imbarcatevi per nulla in questo discorso parlando con la gente perché creereste un mucchio di problemi. Non mettetevi nella questione della confessione perché la gente reagisce come se steste facendogli del male. Perché siamo tutti immobilisti. Crediamo che la religione non sia vera se Dio ha permesso sbagli ed errori. Noi può darsi che siamo un po’ più esperti in questo, ma la gente pensa che lo stesso confessionale lo ha inventato Gesù Cristo” (OR, pp. 184-185).
    “Un uomo…, come si renderà conto che Dio perdona i suoi peccati? Mediante la comunità ecclesiale che ha davanti,… è essa che lo perdona concretamente” (OR, p. 189).
    “La gente non capirà nulla; ma non preoccupatevi assolutamente. Non cercate di convincerli dicendo le cose che abbiamo detto prima sulla penitenza. Ve le ho dette perché le abbiate di fondo, perché quando vi interroghino possiate chiarire meglio, ma non cercate di convincere nessuno” (OR, p. 191).

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  38. Annarita ha messo il dito su una ferita che, per quel che mi riguarda, si è aperta il 10 gennaio 2009 .
    Lo sconcerto che ho vissuto quel giorno è immutato.
    Non ho capito allora e continuo a non capire oggi.
    Non avevo capito i ringraziamenti, le lodi, ma in seguito, scoprendo che sono frasi tipiche usate anche quando sono stati accolti altri gruppi, e movimenti, mi sono, non rasserenata, ma calmata, convinta anche che quel discorso è stato scritto per il Papa, da Filoni o Rylko, con i richiami che senza dubbio son stati voluti dal Papa, anche se annegati fra le lodi.

    Ciò che resta per me incomprensibile e ancora fonte di sconcerto è il silenzio sulla liturgia e sulle catechesi.
    È l`invio di quelle comunità ad evangelizzare con quella "liturgia" e con quelle catechesi.

    Il Papa conosce le catechesi sull`Eucaristia, sulla confessione e sul peccato, le ha lette, le ha corrette, sa che Arguello ha rifiutato davanti a lui, quando era prefetto della CDF le correzioni, questo lo sa.
    Devo immaginare che Filoni e Rylko gli hanno fatto credere che nel cammino si usano le catechesi corrette?

    Ricordo che 17 mesi dopo la consegna dello statuto le catechesi NON SONO PUBBLICATE.
    Uno scandalo senza precedenti.

    Vorrei suggerire a mic, di conscrare dei post, ai tema della Confessione e del peccato.
    Ciò che dice la Chiesa e ciò che dicono Arguello e Hernandez.

    Sì, la lettura delle catechesi riportate da Gianluca e Annarita è fonte di sgomento all`idea di tutte le anime che son state sviate e continuano ad esserlo, e con la legittimazione di chi dovrebbe correggere.

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  40. ma che, il Calice non gira più?
    E già, bella domanda!

    Ciao, Larus, benvenuto.

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  41. Cara Jonathan,
    (Grazie per la tua correzione di ieri…chiedo scusa per lo scivolone…)
    a questo proposito uno “scambio di vedute” tra me ed un finto tradizionalista (sicuramente un neocat) che suole scrivere sul blog di messainlatino:

    Anonimo ha detto...
    Ma contro chi volete combattere ? Sicuramente il papa le ha viste quelle foto e non solo quelle ! Inoltre, oggi, nel 2010, che senso ha stare "sdraiati" durante la Liturgia per prendere la comunione ? Un tradizionalista la comunione la prende in piedi ! al più, se malato, la prende seduto. Ma pensate che il pontefice, sovrano di uno stato, dotato dei più avanzati sistemi di informazione, sia "all'oscuro di tutto" ? Secondo voi in Vaticano stanno tutto il giorno a pettinar le bambole ? DOMANDATEVI piuttosto "perché" il pontefice ha deciso che così va bene ! e se trovate una risposta, accoglietela con docilità e umiltà proprie dei figli di santa romana Chiesa, è così che si comporta un vero tradizionalista: OBBEDISCE SEMPRE.
    è evidente anche dal comportamento di Cañizares che la Chiesa si sta organizzando ANCHE con i neocat (non solum sed etiam). Può non piacere ma questo non implica che noi si sia fuori, si tratta di trovare la quadra per una convivenza ecclesiale che dia soddisfazione a tutti: a grandi e piccini, a noi tradizionalisti e ai procrassisti.
    Un caro saluto
    Pippo Trolley

    a.rita ha detto...
    Quanto all'interessante osservazione di Pippo secondo cui "un tradizionalista la comunione la prende in piedi, al massimo, se malato la prende seduto" ci sarebbe forse da concludere che i neocatecumenali, i quali fino a ieri l'hanno sempre ricevuta da seduti, probabilmente - poveracci - sono stati "malati" per quarant'anni?? Sì, malati di Giudaismo e Protestantesimo!
    Eh, ma adesso improvvisamente sono "guariti", perciò quando il Tradizional-Presbitero gli sfilerà davanti, essi come in una liturgica ola-ola si alzeranno in piedi, assumeranno le Specie e poi giù di nuovo a sedere. Una vera ginnastica liturgica: è giusto, dopo tanti anni di malattia, un pò di movimento è quello che ci vuole...
    Comunque, sdraiati, in piedi, seduti, le posizioni le abbiamo elencate tutte, tranne quelle del vero credente, del vero cattolico: che si mette IN GINOCCHIO!
    (3 novembre 2009 20.47)

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