venerdì 14 maggio 2010

I MOVIMENTI, PRIMAVERA DELLA CHIESA SENZA SOTTOMISSIONE AI PASTORI?



E' di ieri l'ultima, lapidaria affermazione di papa Benedetto XVI sui movimenti ecclesiali, pronunciata in occasione del suo incontro con i vescovi del Portogallo e ripresa da molte agenzie di stampa:

"13 Maggio 2010 20:07

FATIMA - I movimenti nella Chiesa sono sintomo di una ''nuova primavera'', ma ''devono sottomettersi alla guida dei pastori''. Lo ha detto il Papa ai 50 vescovi del Portogallo, parlando dei movimenti laicali cattolici, a Fatima. Secondo il Pontefice, pertanto, sono i vescovi ''che devono garantire l'ecclesialita' dei movimenti''. (RCD)

Conseguentemente a queste parole di Pietro sentiamo spontanei, nel nostro piccolo, almeno

TRE PERCHE':

I - perchè il Papa proprio ieri ha avvertito l'urgenza di lanciare una simile affermazione?

II- tale affermazione, proprio perchè inattesa e inequivocabile, fa intendere che l'auspicata "sottomissione" dei movimenti ai pastori non esiste o, se esiste, è ancora solo molto parziale. Perchè i pastori , cui è demandata ogni responsabilità pastorale e dottrinaria "sul campo",tollerano dunque questa situazione anarcoide? E cosa accadrebbe qualora fossero i pastori a sottomettersi (consapevolmente o meno) ai movimenti?

III- Perchè il Pontificio Consiglio per i Laici, nel momento stesso in cui approva un movimento ecclesiale , non si assume la responsabilità di seguirne e controllarne l'operatività e soprattutto l'ecclesialità ( o la mancanza di essa lamentata ieri dal Papa)?

6 commenti:

  1. Scusate il fuori tema..

    SVENTATO ATTENTATO AL PAPA: ARRESTATI IN ITALIA RILASCIATI IN MAROCCO. Volevano uccidere il Pa­p...a. E lo avrebbero potuto fare il 2 maggio scorso a Torino nel corso della visita del Pontefice. La notizia viene diffusa proprio nel momento in cui Benedetto XVI si trova a Fatima, e il 13 maggio, giorno legato all'attentato da parte di Ali Agca a Giiovanni Paolo II. Quelli che gli inquirenti ritengono potes­sero essere kamikaze sono stati individuati il 29 aprile, ovvero tre giorni prima dell’atten­tato che si sospetta avessero progettato con cura e nei dettagli, dalla Digos di Pe­rugia. Il Ministro degli Interni, On. Roberto Maroni ha firmato il decreto di espulsione ma, appe­na rimpatriati, i due sono stati subito messi in libertà dalle autorità marocchine. Si tratta di Mohamed Hlal, 27 anni, e Ahmed Errahmouni, 22 an­ni, entrambi studenti all’Università per stranieri di Perugia, il primo iscritto a Lettere, il secondo a Matematica, che sarebbero stati tro­vati in possesso di una car­tina dettagliata del percor­so papale a Torino. Dalle intercettazioni dispo­ste dalla Digos i loro intenti sono emersi in maniera chiara e inequivoca. Come si può anche leggere nel decre­to di espulsione "Hlal ha auspicato la morte del capo dello Stato della Città del Vaticano, affermando di essere pronto ad assassinar­lo per garantirsi il Paradi­so". Il capo della Digos di Peru­gia, Lorenzo Manso ha de­scritto i due giovani come "gli animatori di una cellu­la jihadista pronta a com­piere attentati". (Franco

    RispondiElimina
  2. Incredibile... A mobilitarli ci pensa il sostituto alla segreteria di Stato, monsignor Ferdinando Filoni, che segue tutti i viaggi del Papa e fa parte anche lui del cammino neocatecumenale...

    Ecco l'articolo

    ...Moltissimi gli italiani, circa 40 mila, arrivati con mille pullman e tanti altri stranieri: sono le “armate del Papa” che lo accompagnano in ogni pellegrinaggio in tutte le parti del mondo. Appartengono al cammino neocatecumenale. A mobilitarli ci pensa il sostituto alla segreteria di Stato, monsignor Ferdinando Filoni, che segue tutti i viaggi del Papa e fa parte anche lui del cammino neocatecumenale. Non è difficile riconoscere i neocatecumenali che seguono Ratzinger: tamburelli, chitarre e bandiere con l’icona della Madonna dipinta dal fondatore, Kiko Arguello. Nonostante siano stati richiamati proprio da Ratzinger per l’eccessiva “creatività” con la quale interpretano le liturgie della Chiesa (ma non hanno ricevuto alcuna sanzione), puntuali si ritrovano a tutte le cerimonie del Papa. E domenica prossima, 16 maggio, saranno in piazza san Pietro per testimoniare la solidarietà dopo gli attacchi al pontefice sulla pedofilia. Un autentico tour de force per le armate del Papa....

    http://blog.panorama.it/italia/2010/05/13/il-tour-de-force-dei-neocatecumenali-le-armate-del-papa/

    RispondiElimina
  3. Caro Gianluca,

    è la fotografia della situazione e la conferma, della quale non avevamo bisogno, che uno dei loro più potenti sostegni è nella Segreteria di Stato...

    RispondiElimina
  4. Caro Gianluca,già sapevamo che mons. Filoni è il potente amico e protettore del cammino nc, ma è la prima volta che leggo, nero su bianco, scritto da un vaticanista bene informato, che Filoni è neocatcumenale.
    E stiamo parlando di colui che viene direttamente dopo il Papa e il card. Bertone.
    Capiamo così molto meglio come Kiko Arguello ha potuto vergognosamente disobbedire al Papa sulla Liturgia, come possa ancora oggi disobbedire sulla pubblicazione del direttorio catechetico.
    Una sola rettifica all`articolo di Ingrao, non si tratta delle armate del Papa ma delle armate di Kiko Arguello i kikos che a lui e a lui solo obbediscono.

    RispondiElimina
  5. E abbiamo anche purtroppo la spiegazione del perchè tutte le lettere, le testimonianze, le informazioni non arrivano al Papa.
    Sappiamo che tutto passa dalla Segreteria di Stato, che filtra ciò che salirà dal Papa e ciò che finirà nel cestino o riceverà una diplomatica risposta di ringraziamento.
    È evidente che tutto ciò che riguarda il cammino nc è bloccato da Filoni.

    RispondiElimina
  6. Animo, fratelli: Filoni ( o chiunque altro) potrà intercettare la posta diretta al Papa, ma non potrà mai tappare la bocca a quest'ultimo.
    La conferma di ciò nelle parole usate da Benedetto XVI circa l'ecclesialità dei movimenti, appena qualche giorno fa, come descritto nel tema di questo thread.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.