domenica 14 novembre 2010

Ancora due testimonianze convergenti, che rispecchiano esperienze condivise da un esercito di persone, alle quali la Chiesa non dà voce

Nell'estrarre dal thread precedente la testimonianza di Carmen ed anche quella di Elisa che la conferma, che pubblicherò di seguito come suggerito da Francesco ed in attesa che Stefano inserisca direttamente o voglia concordare l'argomento con cui proseguire la nostra analisi, mi permetto una esternazione a caldo...
Mentre le comunità cristiane d'oriente [vedi Gloria TV] stanno subendo persecuzioni di ogni genere e nel frattempo il Sinodo dei Vescovi propone di far scempio delle loro millenarie liturgie, leggo sull'Osservatore Romano di oggi un dotto ed esaustivo articolo sul Pellegrinaggio dei musulmani alla Mecca, nell'imminenza dell'evento...
Ancora pochi giorni fa si è permesso, sempre dal giornale del Papa (!?) al rabbino Gattegna di partire dalla fiction su Pio XII, per tornare alla carica con lo sterminio e con la preghiera (una preghiera!) del venerdì Santo... (non è che davvero a qualcuno in Curia mancano gli 'attributi' per indignarsi?)
Credo che i commenti siano superflui; ma una esternazione immediata viene spontanea: continuiamo a 'calarci le braghe', a rinnegare su tutti i fronti la nostra identità cristiana prima ancora che cattolica, continuiamo a costruire 'cortili dei gentili' e a dialogare ad ogni costo, con inclusioni anomale che permettono si mandi ad evangelizzare cani e porci... cos'altro dovremo vedere ancora?
______________________
Testimonianza di Carmen
Da un pò di tempo seguo questo blog, più o meno da quando, due anni fa ho lasciato il cammino nc, dopo tredici anni; ma solo adesso, sollecitata dagli interventi sul II scrutinio, ho deciso di intervenire. Rileggere i vostri commenti, infatti, mi ha fatto un pò rivivere quei momenti e, ancora di più, mi sono resa conto di come quello che ora mi sembra assurdo, allora mi sembrava perfettamente normale.
In realtà avevo avuto sin dall'inizio qualche dubbio sul cnc, ma lo autocensuravo poichè come mi dicevano i catechisti "i dubbi sono insinuati nella mente dal demonio che vuole farvi lasciare il cammino", ed io, certamente, non avevo nessuna intenzione di essere considerata un'indemoniata.
Per esempio non capivo perchè i catechisti avessero sempre quell'aria così seria nonostante predicassero la gioia; non capivo perchè non rinunciassero alle belle case, ai fuoristrada e a tante altre piccole e grandi cose, nonostante ci invitassero a rinunciare praticamente a tutto; non capivo perchè catechisti itineranti che tornavano da paesi poverissimi dell'Africa, non avevano perso niente dell'aspetto borghese con cui erano partiti e si ripresentassero alle convivenze regionali ingioiellati e con i vestiti firmati (ho letto infatti che esperienze di missione in quelle terre cambiano la vita e di conseguenza anche il modo di relazionarsi con la ricchezza); ancora non capivo perchè ci dicessero che "il cristiano" non accetta "raccomandazioni" in ambito lavorativo, ma tra di loro e nelle loro famiglie questa fosse una pratica consolidata.
Molti altri dubbi mi sono venuti nel corso degli anni: ad esempio quando, in occasione dell'approvazione degli Statuti, i catechisti chiesero una colletta straordinaria perchè per accelerare tale approvazione avevano inviato una quantità di dolci tipici siciliani tale da "addolcire" tutto il Vaticano e così si erano ritrovati con un grosso debito da assolvere. Mah! Era proprio necessario? Ma non potevo certo fare prevalere il mio "attaccamento al denaro" e così andavo avanti facendo tacere in me ogni perplessità.
E poi, quell'abitudine di nominare il demonio per ogni cosa mi dava proprio fastidio: se non potevi andare in celebrazione era colpa sua, se andavi, ma non eri attento, era colpa sua, se dopo la celebrazione avevi un incidente era lui che ti voleva togliere la pace che avevi ricevuto in comunità, se litigavi con il marito era colpa sua, ma se non litigavi era sempre colpa sua pechè per "loro" se non litighi chissà cosa covi, sotto, sotto...
Comunque, anche se adesso quasi ci rido su, in effetti ci sono stati momenti in cui sono stata veramente male da un punto di vista psicologico, forse perchè dentro di me c'era, in quei tredici anni, una coscienza sempre vigile che non sopportava quella mancanza di coerenza tra la teoria e la pratica e che, soprattutto non sopportava che anch'io, come catechista, stavo diventando come i miei catechisti. Ma più di tutto non sopportava quella mancanza di libertà spirituale, morale e nella vita quotidiana tanto che, quando il mio parroco, in confessione, mi chiese come mi sentissi fuori dal cammino, io gli risposi, senza pensarci un attimo: "liberata!". 13 novembre, 2010 23:25

Testimonianza di Elisa

Quanta gioia mi da la testimonianza di Carmen! Proprio così mi sono sentita anch'io, dopo un paio di mesi di sofferenza: "liberata". Libera di disporre del mio tempo e del denaro senza sensi di colpa, pur essendo sempre convinta che entrambi sono doni di Dio e vanno usati in modo cristiano. Libera di amare i miei cari senza sentirmi accusare di idolatrarli. Libera di non giudicare, perché nel cammino si giudica, eccome!
Appena uscita dal cammino ho ripreso a frequentare un corso che mi stava molto a cuore ed avevo abbandonato per mancanza di tempo, ho cominciato ad andare al cinema e mi sono procurata una gran quantità di libri da leggere.
In cammino non avevo dei veri propri amici, ma comunque uscendo mi sono sentita piuttosto sola: ho dovuto quindi, in età non più giovanissima, mettermi a cercare nuove amicizie.
Tutto questo non mi ha allontanata dal Signore, come avevano predetto i catechisti. Non è vero che chi lascia il cammino lascia la Chiesa, posso testimoniare che molti miei ex-fratelli che sono usciti prima di me sono tuttora presenti alla Messa e spesso si impegnano attivamente in ambito parrocchiale.
Carmen tocca un tasto dolente nel parlare del rapporto tra catechisti e denaro. Condivido in pieno le sue perplessità, perché in più occasioni mi sono stupita nel vedere come nella vita privata alcuni catechisti di mia conoscenza sono ossessionati dai soldi, in particolare dal timore di essere truffati. Il fatto di parlarne in continuazione anche in comunità (così come si fa con il sesso) è comunque indice di un rapporto non proprio sereno con il denaro.
Tutto questo è umano e non lo voglio giudicare, solo mi è sembrato molto strano: ma come, mi dicevo, in tanti anni di cammino non si superano queste dipendenze? Ma allora che cosa ci sto a fare in comunità?
Infine anch'io non capivo le espressioni troppo serie, così come non mi andavano giù le convivenze nei locali chiusi, con le tende tirate e la luce elettrica mentre fuori splendeva il sole. 14 novembre, 2010 11:05

27 commenti:

  1. A propostio dei cristiani in Iraq, leggete qui

    ricordo anche che Socci ha invitato ad intervenire a favore di Asia Bibi, condannata a morte in Pakistan per cosiddetta blasfemia (in realtà per non aver rinnegato la sua fede)

    Chi volesse aderire alla campagna può scrivere un messaggio via sms al numero 331 2933554 o all’indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it. Ma naturalmente l’auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti soggetti si mobilitino utilizzando ogni canale utile.

    Prima le nazioni cristiane intervenivano e si facevano sentire con efficacia (a livello politico, intendo). Ora non ci sono più nazioni cristiane.

    E' una vera a propria crisi di civiltà, che certo non è risolvibile col male peggiore rappreentato ddl cammino, che invece la cavalca alla grande, nell'indifferente e/o connivente atteggiamento di molti pastori

    RispondiElimina
  2. Mic puoi inserire questo link all'articolo che hai postato sui Cristiani in Iraq?

    http://it.gloria.tv/?media=109585

    RispondiElimina
  3. Una testimonianza fresca fresca....

    una famigliola con due figli ha iscritto la figlia alla parrocchia per la Prima Comunione....
    il Parroco ha avvisato i genitori che all'interno ci sono alcune comunità di neocatecumenali...
    sapendo che sono catechista me ne è venuta a parlare dicendomi che comunque il parroco li ha avvisati che tale noto cammino PROVERANNO A COINVOLGERLI e dunque egli, il parroco, SI E' SENTITO IN DOVERE DI SEGNALARE QUESTO BLOG per fare in modo che tale famiglia si documenti circa le critiche che noto cammino riceve....

    Approfondendo l'argomento e credendo che il parroco fosse d'accordo con il cammino, ho scoperto invece con sommo piacere e drammaticità dall'altra parte che egli esiste per loro SOLO PER DIRE LA MESSA del sabato sera....per il resto il parroco è completamente estromesso dai gruppetti che vivono così come una sorta di parassiti dentro la parrocchia alimentando esclusivamente SE STESSI E LE PROPRIE ESIGENZE....

    Insomma, alla fine il Parroco, costretto a tenere il cammino nella sua parrocchia, da buon parroco appunto, avverte i nuovi fedeli arrivati che tale presenza non è affatto comunitaria con tutti.... e dunque, a ragione, mette in guardia....

    RispondiElimina
  4. Altra breve testimonianza con tanto di prove:

    una famiglia neocatecumenale....SEI FIGLI....
    la mamma al settimo per ora ci rinuncia, il marito ne parla ai catechisti... dopo l'ennesima rinuncia della moglie che non è per ripicca ma per motivi di salute, i catechisti spingono il marito VERSO LE BRACCIA DI UN'ALTRA GIOVENE DEL CAMMINO....
    e così il marito lascia la moglie, si separa ed ora vive con ques'altra che potrebbe sfornarle altri 6 figli....

    non aggiungo altro!

    RispondiElimina
  5. in questo momento di sembra di non aver più parole...

    RispondiElimina
  6. Cara Carmen,
    la cosa che mi ha impressionato è che la tua descrizione è talmente corrispondente con la mia che sembra che tu abbia frequentato per 13 anni la mia comunità... solo che nessuno si chiamava Carmen...
    "i dubbi sono insinuati dal demonio", "il demonio non ti fa fare questo o quest'altro", le raccomandazioni all'interno del cammino per il lavoro, il fatto che tutto viene spartito all'interno del cammino, il potere e l'incoerenza raccapricciante dei catechisti, le collette straordinarie, il fatto che devi litigare perché se no sei un falso, la minaccia che chi lascia il cammino si perde, gli itineranti in Africa che al ritorno sono ingioiellati e vivono decisamente sopra le loro possibilità senza essersi minimamente integrati con gli africani...
    TUTTO COINCIDE!
    E coincide pure, dopo qualche mese (purtroppo anche 1-2 anni per i più "inquinati") di sofferenza, finalmente il senso di libertà!

    RispondiElimina
  7. x Caterina.
    Per fortuna "i catechisti spingono il marito VERSO LE BRACCIA DI UN'ALTRA GIOVENE DEL CAMMINO...." non mi è mai capitato di vederlo...

    RispondiElimina
  8. Dice Francesco nel post precedente:

    Mi chiedo però, se continuando più o meno a "giustificare" lo Statuto ed a porre l'accento "solo" ( o quasi) sulle inadempienze ncn, non si rischi di trascurare un altro aspetto preminente, vale a dire le " stranezze" liturgiche, dottrinarie e catechetiche grossolante di per sè conclamate impunemente nello statuto medesimo.


    Caro Francesco.
    L'esaltazione dello statuto come "approvazione della prassi del cammino" ha oscurato la sua realtà "vera" e concreta. E l'analisi di ciò che esso "approva" era doverosa, visto che esso è brandito come un vessillo.

    Doverosa anche perchè ciò che di anomalo c'è nella prassi del CnC NON E' GIUSTIFICATO DALLO STATUTO (come si è fi qui dimostrato), e questo rende diversa la valutazione di tutto il resto.

    Nello statuto vi è sì una anomalia, il rimando (peraltro solo TECNICO) agli orientamenti, ma molto di ciò che il CnC attua nella realtà NON COMPARE NELLO STATUTO.

    Se questo Statuto fosse davvero preso in considerazione dal CnC, i problemi sarebbero di MENO e ci sarebbe la possibilità di usare uno strumento di Comunione. Non ho detto che la situazione sarebbe risolta, ma credo che ogni possibilità debba essere considerata, alla luce SOPRATTUTTO di chi è in crisi ed è in Cammino! Questo strumento può essere utile alle coscienze.

    Nel frattempo sto preparando un articolo sull'ARCANO: come lo considera il Cattolicesimo e come lo considera il Cammino nei fatti.

    RispondiElimina
  9. Caro Stephanos, quando affermi

    Se questo Statuto fosse davvero preso in considerazione dal CnC, i problemi sarebbero di MENO e ci sarebbe la possibilità di usare uno strumento di Comunione,

    mi trovi purtroppo in totale disaccordo.
    Come ti dicevo sull'altro thread, ritengo infatti lo Statuto di per sè uno strumento fuorviante e quand'ache fosse pedantemente e solertemente applicato dalle varie realtà del Cammino in tutti i suoi risvolti possibili, la realtà non cambierebbe, nel senso che tutte le storture e le trasgressioni (verso la dottrina della Chiesa) resterebbero.

    Peraltro, come ti dicevo, è ottimo il tuo lavoro di analisi, corroborato dalle testimonianze che ci dicono che i neocatecumenali, pur potendosi avvalere di uno strumento molto ambiguo, ma loro favorevole, qual è lo Statuto, addirittura trasgrediscono anche questo restando aridamente e saldamente vincolati alla prassi voluta da Kiko.

    RispondiElimina
  10. Non ritengo lo Statuto neocatecumenale uno "strumento di comunione". Neanche un po', purtroppo.

    RispondiElimina
  11. Caro Steph,
    lo statuto POTREBBE essere uno strumento di comunione, se il cammino nc non fosse quello che è e se non avesse l'organizzazione rigida e verticistica che ha!

    E' ovvio che il nostro lavoro serve a far prendere coscienza della realtà alle persone di buona volontà:

    1) i camminanti in buona fede che, però, realisticamente NON POSSONO usare lo statuto come lo strumento di cattolicizzazione, che è solo nella facciata e, penso, nella piena consapevolezza dei detentori del potere sia nel cammino che nella chiesa... sai bene che CHIUNQUE contesta qualcosa al cammino non ha che una scelta: ANDARSENE!

    2) i sacerdoti e forse anche qualcuno più in su, che purtroppo nella sua 'torre eburnea' non avrà né tempo né voglia di leggersi quello che scrivono i 'piccoli', cioè credenti appassionati della Verità e che amano la Chiesa come noi... ma qualche sacerdote e qualche pastore meno disattento indaffarato distratto e lontano forse riusciranno ad aprire gli occhi

    3) così come si spera riusciranno ad aprire gli occhi quelli che sentono del cammino solo la pubblicità ingannevole e forse ci pensaranno due volte prima di aderire...

    ad altro, relisticamente e all'apparenza, non serviamo....

    poi mi vengono in mente le Parole dal Signore: "il Regno dei cieli è simile a un granello di senape..." (il più piccolo di tutti i semi)
    il Regno dei cieli è simile ad un po' di lievito, che serve a fermentare tutta la pasta...

    spero di non essere superba e di essere un po' come quel lievito e lo dico piangendo, mi devi credere. Ma so che alla fine il Signore non mancherà di provvedere, solo Lui sa come, anche se forse a me non sarà dato di vederlo...

    RispondiElimina
  12. Cara Caterina,

    comunque il parroco li ha avvisati che tale noto cammino PROVERANNO A COINVOLGERLI e dunque egli, il parroco, SI E' SENTITO IN DOVERE DI SEGNALARE QUESTO BLOG per fare in modo che tale famiglia si documenti circa le critiche che noto cammino riceve....

    posso ritenere valida questa testimonianza perché sei tu a darla e ti conosco bene...

    In ogni caso, mentre dovrei provare soddisfazione perché UN PARROCO ci ritiene tanto attendibili da consigliare i suoi parrocchiani di documentarsi qui e pur conoscendo l'impotenza a cui spesso costringono certe situazioni in cui è implicato il cammino, avverto un grande sconcerto nei confronti di quel sacerdote, che in qualche modo si limita a mettere in guardia ma non informa direttamente e, mi chiedo, come possa avere le mani così legate da non poter far altro...

    RispondiElimina
  13. Caro Mic.... credimi, il parroco, anziano, non può davvero fare altro....anzi, sto scoprendo che il suo lavoro LIMITA I DANNI...
    Non tutti siamo chiamati ad eliminare o risolvere i problemi, ma a tutti siamo chiamati a PERSEVERARE nella vera fede e nella comunione ecclesiale...
    questo parroco, in silenzio operante, perservera ed agisce nella condizione in cui Dio l'ha messo...

    ;-)

    RispondiElimina
  14. X Strl

    anch’io sono rimasta più volte stupita, leggendo le varie testimonianze, di come la mia esperienza nel cammino coincida con quella di tanti altri e questo mi ha confermato che nel cammino non vi sia nulla di spontaneo. A cominciare dalle catechesi, per finire alle battute di spirito di Kiko che vengono pedissequamente “riportate” durante le convivenze d’inizio corso, risate comprese.
    Questa mancanza di spontaneità diventa poi uno stile di vita anche tra i camminanti che si abituano a poco a poco ad uniformarsi in tutto quanto raccomandato dai catechisti, che vengono presi a modello dai fratelli “più piccoli”. Tutto diventa così regolato dal cammino, dal rapporto con il marito (i catechisti ti consigliano perfino come festeggiare l’anniversario di matrimonio e cosa regalare), a quello con i figli, con i genitori, con i colleghi di lavoro, con i cristiani “della domenica”.
    Questo, secondo me, è dovuto al fatto che per Kiko & Co. siamo tutti uguali e l’unica differenza tra le persone è l’appartenenza o meno a determinata categorie: lo sposato, la sposata, il celibe, la nubile, il bambino, l’anziano, il consacrato, ecc, ecc. E’ chiaro allora che guardando le cose da questo punto di vista non è più necessaria la spontaneità e tutto può rientrare all’interno di determinati schemi che vanno bene per tutti.
    E’ vero che siamo tutti uguali nella nostra umanità e nell’essere tutti figli di Dio, ma ognuno ha una propria storia, propri caratteri genetici, pregi e difetti (o virtù e vizi) più o meno spiccati...insomma ognuno di noi è UNICO agli occhi di Dio. Quasi mi commuovevo fino alle lacrime quando, fuori da cammino, ho sentito in un omelia che “il Signore sa contare fino ad uno” e aggiungo io, non per comunità!

    Un abbraccio, Carmen.

    RispondiElimina
  15. Ciao Carmen,

    ti ringrazio per la tua condivisione e sono felice di trovare nelle tue riflessioni e sentimenti quanto io stessa vado dicendo da oltre quattro anni, insieme a tutti gli altri compagni di cordata...

    Un abbraccio anche a te. Se vuoi, mi piacerebbe conoscerti meglio e ti prego di scrivere su neshama@tiscali.it

    e, quando puoi, non farci mancare i tuoi contrinbuti di testimonianza e riflessione! :)

    RispondiElimina
  16. Dice Carmen:


    Questo, secondo me, è dovuto al fatto che per Kiko & Co. siamo tutti uguali e l’unica differenza tra le persone è l’appartenenza o meno a determinata categorie: lo sposato, la sposata, il celibe, la nubile, il bambino, l’anziano, il consacrato, ecc, ecc. E’ chiaro allora che guardando le cose da questo punto di vista non è più necessaria la spontaneità e tutto può rientrare all’interno di determinati schemi che vanno bene per tutti.


    ***************

    Queste considerazioni andrebbero davvero incorniciate perchè si comprenda bene a che genere di schiavitù si può indurre i FEDELI con la scusa della "nuova evangelizzazione" e perfino con la scusa di un riconoscimento ecclesiale....salvo poi, appunto, ridurre i membri in una sorta di obbliganti RICETTORI e poco donatori se non in misura dei numeri....
    E di quante volte ne abbiamo parlato, Dio ci è testimone!

    Il NC generalmente diventa suo malgrado una sorta di fedele PRIVATO DELLA SUA PROPRIA CREATIVITA' E AUTONOMIA....
    Nel momento in cui ogni sua azione o pensiero viene FILTRATO dai Catechisti, egli perde, senza rendersene conto, LA LIBERTA'...
    ed egli sta bene in questa situazione fino a quando, un bel giorno, non decidesse di mettere a frutto qualche sua personale iniziativa....

    E' spesso la NECESSITA' DEL GRUPPO che fa stare il NC zitto ed obbediente ai catechisti....la paura di sentirsi esclusi, o rigettati, o privati di COMPITI interni al gruppo, spesso li fa desistere dall'intraprendere ogni iniziativa personale...

    Naturalmente non facciamo di tutt'erba un fascio......
    ci sono persone nel Cnc che sono sicura si trovano bene e si sentono perfino liberi, ma l'adesione ad un gruppo, nella Chiesa, non è mai esercitata per un personale PROSELITISMO AL PROPRIO GRUPPO, è questa libertà che manca nel cammino...e non è poca cosa!

    ;-)

    RispondiElimina
  17. ... da “La Razòn"

    «Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata ieri gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello, Carmen Hernández e un sacerdote italiano Mario Pezzi.

    MADRID - Il Papa, ad una settimana della visita in Spagna, ha un occhio di riguardo per la GMG di agosto prossimo ed i responsabili di questo cammino di riscoperta del Battesimo, gli hanno annunciato che 200.000 giovani provenienti da tutto il mondo, per dieci giorni, andranno ad evangelizzare in tutta Europa. Tale annuncio si concluderà con la veglia, la Messa di chiusura della GMG e col raduno dei giovani per le chiamate vocazionali.
    Il Papa è stato molto entusiasta per quanto detto dagli iniziatori del Cammino.

    Arguello informato inoltre il Papa dell'apertura di tre nuovi seminari diocesani missionari "Redemptoris Mater" nelle città di São Paulo, a Bruxelles ed a Trieste.
    Con questi, i seminari di questo tipo, sparsi in tutto il mondo, sono arrivati a 78; durante la conversazione con il Santo Padre, ha parlato anche della necessità di una nuova evangelizzazione, che interesserebbe più specificatamente l'Europa e che a tal fine, il Cammino Neocatecumenale, ha già in corso, in alcuni luoghi, la "missione ad gentes” , dove attuare la Chiesa cattolica lì dove c’è una scarsa presenza come in Olanda, Germania e Francia.»





    Numeri, numeri e numeri ... anche “La Razòn” tiene a trasmettere più i numeri di Kiko che le parole del Santo Padre ...
    Non posso credere che il Papa abbia ricevuto K&K soltanto per ripassare i “numeri nc” e gongolare per i “frutti” imboniti dal solito monologo fritto e rifritto.

    Beatissimo Padre, ma quale è stato il Suo pensiero?

    Fino a che punto, per non creare scandalo e divisione, si può far passare la spocchiosa arroganza senza esprimere chiaramente l’orientamento da prendere?
    Fino a che punto La informano che i camminanti portano ad gentes non la Chiesa con la sua Tradizione ed il suo Magistero ma soltanto un’esperienza indotta dall’ammiccate pensiero sincr-ebraico e neo-protestante degli iniziatori?
    Quanto tempo ci vorrà, se la nuova evangelizzazione si avvarrà di questi strumenti, per ri-cattolicizzare l’Europa?

    RispondiElimina
  18. Carissima Caterina, non sai quanto sono vere le Tue parole,questo avvenimento accadde circa 8 anni fà..:
    Le tensioni con il nostro Parroco erano arrivate al limite, il rapporto Suo con i catechisti ormai si era deteriorato del tutto e non era più sanabile...
    i nostri catechisti si rivolsero ai loro superiori, i regionali, i quali suggerirono di far scrivere una lettera al Vescovo da parte di tutti i responsabili nc della Parrocchia per farci "trasferire" in altra Parrocchia, ci riunimmo nel mio ufficio tutti i responsabili nc, alla presenza dei regionali e dei catechisti, ci dettarono una lettera veramente "pesante" nei confronti del nostro Parroco che ci fecero firmare (e per uscire puliti,i regionali, se la fecero inviare per conoscenza).
    Descrivemmo il nostro Parroco come un "moloch da abbattere" io e mia moglie fummo i primi firmatari..
    me ne vergogno profondamente, gli facemmo del "male gratuitamente" .. fummo ingannati in nome del "salvataggio del cn"..

    RispondiElimina
  19. Conservo ancora le raccomandate che facemmo.. ogni tanto me le rileggo, solo 2 anni fà sono riuscito a chiedere "perdono" al mio ex-Parroco (ora è il Vicario del Vescovo)..
    passammo sopra la Sua vita come dei caterpillar.. ironia della sorte... la stessa cosa poi è successa a me.. sono passati sulla mia vita, senza farsi nessuno scrupolo...
    ho ferito di spada..

    RispondiElimina
  20. Quasi mi commuovevo fino alle lacrime quando, fuori da cammino, ho sentito in un omelia che “il Signore sa contare fino ad uno” e aggiungo io, non per comunità!

    Cara Carmen,

    mi evochi il famoso slogan "Dio salva a grappoli"!!! Ovviamente il grappolo è la comunità nel suo insieme.

    Che fine fanno le persone inglobate in quell'insieme?

    mentre invece il Signore, nel Suo Vangelo dice: le mie pecore ascoltano la mia voce: "...egli [il Buon Pastore] chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori..." (Giovanni 10, 1-21)

    RispondiElimina
  21. la stessa cosa poi è successa a me.. sono passati sulla mia vita, senza farsi nessuno scrupolo...

    Aldo, la tua vita te la sei ripresa, come ha fatto il Signore che è Risorto... e adesso sei in Lui e in Lui noi "ci muoviamo e siamo"... ;)
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  22. Un altro seminario in Italia?

    Laddove trovano un vescovo compiacente, si accordano per installare un seminario, in cambio di un numero consistente di sacerdoti da lasciare in diocesi, e che non andranno in missione.

    Un po' come è stato fatto a Venezia,
    in questo modo risolvono il grande problema delle vocazioni ai vescovi, e i vescovi, contenti, gli danno le strutture diocesane, in cambio di grosse cifre di denaro.

    RispondiElimina
  23. Non scoraggiarti Aldo....i sacerdoti che ingiustamente subiscono, servono anche per salvare i loro confratelli colpevoli di qualcosa.... ;-)

    non sto scherzando o ironizzando, questo è il linguaggio ECCLESIALE...e non solo per i Sacerdoti, ma anche per i Laici...
    Vedi i Martiri dell'Iraq? servono a ripulire un pò dai nostri tradimenti...e non perchè Dio abbia bisogno di questo pedaggio, ma PER GIUSTIZIA ED EQUILIBRIO...
    se oggi siamo qui come Chiesa lo dobbiamo ai Martiri del passato...
    ;-)

    Non vivere con i sensi di colpa, ma con GRATITUDINE verso il Signore che ti ha fatto comprendere e sappi che quel Sacerdote incolpato ingiustamente, ha guadagnato un pò di gloria autentica....
    La tua "penitenza" non deve essere MAI un senso di colpa, ma di rendimento di Grazie perchè più ci riconosciamo bisognosi di Cristo, più SIAMO DAVVERO LIBERI e in condizioni di essere abbracciati da Lui...

    La libertà è un dono di Dio!
    :-)

    RispondiElimina
  24. Grazie Cate,
    quello che hai detto ad Aldo vale per tutti noi, che cerchiamo il nostro unico punto di riferimento nel Signore, attraverso la Sua Chiesa Una Santa...

    RispondiElimina
  25. Cara Caterina63 - ti chiedo gentilmente di indicarmi la parrocchia - visto che sei a venezia in questo periodo ed io sono di Ve vorrei capire un'attimo e verificare anche io quello che dici - grazie
    visto che non credo ad una parola di quello che dici. grazie

    RispondiElimina
  26. "risposta non c'è, ma forse chi sa', perduta nel vento sarà"
    Caterina caterina!!!

    RispondiElimina
  27. evidentemente se Caterina non ha risposto è solo perché non ha ancora letto... comunque io, al suo posto, mi guarderei bene dal mettere nelle grinfie dei neocat, un sacerdote che diventerebbe altamente a rischio...

    comunque sarà lei a dirti quel che si conviene

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.