sabato 27 novembre 2010

Lux in tenebris...

Piccola pausa da riempire con una riflessione pescata su un altro blog, ma molto significativa:
L’illusion libérale (cap. 37) del grande Louis Veuillot, che ci può incoraggiare:
Se questo secolo sembra prometterci un lungo periodo di combattimenti mediocri senza vittoria apparente, delle umiliazioni di ogni tipo; se dobbiamo essere scherniti, beffeggiati, espulsi dalla vita pubblica; se è necessario, in questo martirio del disprezzo, subire il trionfo degli stolti, il potere dei perversi e la gloria dei malvagi, Dio da parte sua riserva ai suoi fedeli un ruolo di cui essi non rifiuteranno e non disconosceranno lo splendore fecondo e durevole. Egli dà loro da portare la sua verità sminuita e ridotta come una fiammella d’altare che si può mettere nelle mani di un bambino, e comanda loro di affrontare tutta questa tempesta; poiché, a patto che la loro fede non si affievolisca, la fiamma vivente non soltanto non sarà spenta , ma non vacillerà neppure. No, essa non sarà spenta e non vacillerà! La terra ci coprirà delle sue sporcizie, l’Oceano schiumerà su di noi le sue onde, saremo gettati davanti alle belve aizzate contro di noi, ma supereremo questo triste momento della storia umana. La piccola luce messa nelle nostre mani ferite non sarà stata spenta; essa riaccenderà il fuoco divino.”

Ritengo necessario precisare che la Luce non siamo noi ma ciò che della Verità che ha un Nome, quello del Signore Gesù, riesce ad emergere dalle nostre parole, semplici "fonti e ruscelli dall'Unica Fonte".

Auxilium Christianorum, ora pro nobis!

4 commenti:

  1. pubblico questo post come canto del cigno di Urlodeldrago su questo blog, perchè mi dà l'opportunità di puntualizzare i più ricorrenti luoghi comuni nonché menzogne che vengono fatte passare per informazioni nel circuito interno del cammino. Esse, date con l'autorità conferita ai catechisti, acquistano una validità non smontabile con voci 'esterne', spacciate e ritenute di 'indemoniati', e sono altresì fonte di rassicurazione per i dubbiosi:

    lo diffido dal pubblicare, come sono soliti fare, i propri post senza le nostre risposte, che diventa informazione scorretta!

    Del resto ho capito che la difficoltà di dialogo con te e gli osservatori è evidente, anche se ogni discussione in linea teorica potrebbe essere costruttiva.

    ogni discussione può essere costruttiva se c'è onestà intellettuale da ambo le parti e non intervengono né pregiudizi né 'dipendenze', che rendono impossibile qualunque ipotesi di cambiamento

    Il problema principale credo sia la diversità di vedute sull'approvazione del direttorio catechetico: è chiaro che ritenendolo non approvato, tutto il cammino potrebbe apparire estraneo alla chiesa stessa; viceversa, sapendolo vagliato positivamente dala gerarchia ecclesiale, assume un carattere diverso, un carisma.

    C'è diversità di vedute, è vero: ma essa nasce da informazioni corrette (non approvazione dei testi) versus fonti inquinate e di parte (loro approvazione), che non è stato possibile smontare neppure con le recenti parole dell'iniziatore, riportate a più riprese... e del resto mi pare significativo il fatto che il 'segreto' permanga...

    sul fatto del 'carìsma' che conseguirebbe dall'approvazione, mi chiedo se i doni dello Spirito Santo, che appartengono all'ordine del Soprannaturale, abbiano bisogno delle 'approvazioni'. In una situazione normale approvazione =riconoscimento... ma non siamo in una situazione normale e, purtroppo, lo abbiamo dimostrato.

    Poi la contestata differenza tra cammino "scritto" (statuti, ma anche direttorio) e la prassi di come viene applicato.

    Ebbene, se si omette di riconoscere che la contestazione evidenzia non solo difformità dottrinali e pragmatiche rispetto alla Chiesa, ma anche abusi nei confronti delle persone, ovvio che la discussione si inceppa

    Infine, soprattutto, la contestazione sul metodo pastorale del cammino (eucarestia, segni liturgici, catechisti, riti, passaggi, ecc...).

    si sono visti e sviscerati molti dettagli di questo 'metodo pastorale'. Si sono scritti diversi articoli con analisi documentate e argomentate; ma anche qui, nessun esito: assoluta refrattarietà alle critiche, assenza di argomenti di ragione nell'eventualmente confutarle, pertinace ostinazione nel reiterare le versioni stereotipate ad usum cammini

    Si, hai ragione, quando le vedute sono così diverse è difficile instaurare un dialogo costruttivo.
    Un saluto, prega per me ed io per te e buon avvento.


    non è questione solo di diversità di vedute, ma di diversità di atteggiamenti interiori e di nutrimento spirituale, conseguenti a scelte fondamentali DIVERSE. Cito S. Paolo: "può esserci intesa tra Cristo e Beliar?".

    Io prego per tutti e non posso far a meno di chiedermi all'avvento di QUALE messia, forse inconsapevolmente e non sai quanto me ne dispiace, tu faccia riferimento...

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  2. Dedico questa preghiera a tutti coloro, che legati alla tradizione della Chiesa, soffrono in silenzio davanti al disfacimento della Chiesa post Conciliare.

    http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2010/11/o-alto-e-glorioso-dio-illumina-le.html

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  3. E' la Preghiera di S. Francesco davanti al Crocifisso

    O alto e glorioso Dio,
    illumina le tenebre
    del cuore mio.

    Dammi una fede retta,
    speranza certa,
    carità perfetta
    e umiltà profonda.

    Dammi, Signore,
    senno e discernimento
    per compiere la tua vera
    e santa volontà.
    Amen.

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  4. Preghiera Semplice

    O Signore, fa di me uno strumento della tua Pace:
    Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore.
    Dove è offesa, ch'io porti il Perdono.
    Dove è discordia, ch'io porti l'Unione.
    Dove è dubbio, ch'io porti la Fede.
    Dove è errore, ch'io porti la Verità.
    Dove è disperazione,ch'io porti la Speranza.
    Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia.
    Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
    (…)


    E fa, Signore, che tutto questo non venga scambiato per irenismo, buonismo, falso ecumenismo, post-conciliarismo, quando non semplicemente ignoranza. Fa, Signore, che la Tua Pace sia sempre, nei nostri giorni, una promessa mantenuta.

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