giovedì 2 gennaio 2014

I martiri neocatecumenali sono martiri della Chiesa?

Affrontiamo una questione delicata: se professare il neocatecumenalismo dovesse costare la morte violenta, si può parlare di martirio? Può diventare martire della Chiesa qualcuno che professi errori dottrinali, celebri strafalcioni liturgici, combatta (o corrompa) i vescovi, disubbidisca al Papa?

Ricordiamo che nell'insegnamento della Chiesa il "martirio" è tale per la "causa" che lo ha provocato (la testimonianza dell'unica vera fede), non per il tipo di morte violenta e nemmeno per il coraggio con cui la si affronta.

Riportiamo qui sotto alcune citazioni estratte da un articolo di Disputationes Theologicae (che invitiamo a leggere per intero), evidenziando alcuni punti significativi.



San Domenico schiaccia l'eresia,
rappresentata da un laico coi Mamotreti
da cui fuoriescono serpenti velenosi
Sant’Ambrogio: “anche gli eretici sembrano avere Cristo con sé; perché nessuno di loro rinnega il nome di Cristo, ma rinnega Cristo chi non professa tutto ciò che è di Cristo”.

San Tommaso d'Aquino: “sopportare che sia inflitta la morte non è cosa lodevole in sé, ma in quanto è ordinato ad un determinato bene, il quale consiste nell’atto della virtù come nel caso della fede e dell’amore di Dio”.

L’Aquinate concede che talvolta si possa parlare a buon titolo di martirio anche quando si debbono esteriormente esercitare altre virtù riferite a Dio, nella misura però in cui sono esternazione dell’unica vera fede, come nel caso del Battista che deve pubblicamente rimproverare l’adulterio d’Erode. La prospettiva rimane tuttavia sempre rigorosamente oggettiva e l’atto in questione deve essere sempre soprannaturalmente esercitato, difendendo la fede della Chiesa, solo all’interno della Quale si può meritare.

Sant'Agostino afferma che non mai è martire l’eretico, poiché anche se molti “hanno perso l’anima pel nome cristiano” e anche se molti “hanno patito le stesse cose” dei nostri martiri, sono tuttavia esclusi dalla corona eterna: è vero che Nostro Signore ha detto “beati coloro che subiscono persecuzione”, ma ha anche aggiunto “per causa della giustizia”. E laddove non è la vera fede non vi può essere tale giustizia. Gli scismatici non hanno la carità: “se l’avessero non dilanierebbero il Corpo di Cristo ch’è la Chiesa”. E “laddove non v’è carità, mai potrà esservi la giustizia”, tanto meno il martirio.

San Giovanni Crisostomo: “nemmeno il sangue del martirio può lavare da tale peccato (di scisma)” e se vuol “lavarsi” della colpa che torni nell’ovile che ha abbandonato.

34 commenti:

  1. Eretici e scismatici martirizzati non possono essere considerati veri martiri della Chiesa, nemmeno in presenza di un cuore buono e di una invincibile ignoranza.

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  2. Qualcuno si e' bevuto il cervello: gli eretici sono coloro che sono dichiarati tali dalla Chiesa, non quelli che dichiara essere un certo signor nessuno. Finche' il Papa riceve kiko, finche' I vescovi autorizzano e benedicono non ci sono ragioni per chiamare il cnc eretico. Capisco di scrivere a chi ha certamente, al pari di kiko e catechisti purtroppo, la sindrome del messia, cioe' crede di essere l' unico ad avere capito la verita', ma la realta' e' Ben altra. Martiri neocatecumenali? Chissa'! Io preferisco ragionare sui fatti

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  3. come mai questo post? ci state preparando un campo di sterminio o sperate che il Vaticano lo faccia per voi, per eliminare questo virus malefico che secondo voi sono i neocatecumenali? così anche se ci uccidessero per la fede andremo all'inferno? ma che bei propositi per questo nuovo anno. Grazie. mi sembrano proprio ispirati alla preghiera per la pace che la Chiesa innalza al Signore in questi giorni.

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  4. Viene spontaneo dire.....da quale pulpito viene la predica!
    Proprio da voi che omettendo alcuni discorsi, e storpiandone altri siete i veri disobbediendi, oppure accusando fino alla cantilena di corruzione di prelati, senza MAI averne confutato la fondatezza.
    Voi parlate di obbedienza alla Chiesa, quando i vostri migliori amici sono degli scismatici, quando avete sporcato l'immagine di tutti quelli che hanno parlato bene del cammino, avete vilipeso e schernito ogni forma di sacra celebrazione, fino a quella Eucaristica....scimmiottandola.
    Vi avrebbe detto Totò " ma mi faccia il piacere ", che mi pare sia quello che vi dice la Chiesa non ascoltandovi.

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  5. Grazie by Tripudio per queste tue belle chiarificazioni!

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  6. Spero che Tripudio non se la prenda a male, ma io non condivido quest'articolo. Come ho scritto nel post precedente, distinguo tra l'errore e l'errante e, a maggior ragione, qualora il neocatecumenale dovesse finire di morte violenta nel professare il neocatecumenalismo ritenendo in buona fede di annunciare Cristo, io lo considero un martire. Lo considero nel senso che questa è una mia opinione, perché il giudizio è di Dio.

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  7. Caro fratello jp, mettiamo i puntini sulle "i", visto che tu i "fatti" li vedi sempre e solo nell'unico aspetto utile alla propaganda neocatecumenale. Ricordati dunque che:

    1) i Papi possono benissimo dare udienza a eretici, massoni, atei, eccetera, persino concedendo loro interviste.
    Essere "ricevuti dal Papa" non è sigillo di cattolicità e di santità del cuore;

    2) il CNC è eretico non perché lo dica questo blog, ma perché il CNC insegna degli errori gravi e delle ambiguità pazzesche.
    Per esempio nel CNC si dice che "Dio ti manda le disgrazie": dunque i kikos credono in un "Dio cattivo";

    3) chiunque dica che "la realtà è ben altra", deve anche spiegare cosa sia questo "ben altra".
    In questo blog trovi tante foto e tanti video, fatti dai fratelli del Cammino, che dimostrano le storture kikiane e la diffusione della "sindrome del messia" tra tutti gli attivisti kikos.
    Quando nel Cammino si professerà la fede della Chiesa (piuttosto che la fede nei Mamotreti), quando nel Cammino si celebrerà la liturgia così come comanda la Chiesa (piuttosto che quella inventata dai due laici spagnoli), allora questo blog diventerà inutile.

    Il patetico commento delle 11:07 è una inutile ripetizione di slogan. Qualunque attivista neocatecumenale sa bene come si "compra" il favore dei vescovi, e non ha certo bisogno delle nostre "dimostrazioni" (che non mettiamo sul blog ma mettiamo per iscritto, con nome e cognome, direttamente alle autorità ecclesiastiche).

    L'isterico commento delle 10:34 mi fa ricordare che Kiko ha detto che morirà martire non appena il neocatecumenalismo avrà convertito cento islamici.
    A che percentuale stiamo?

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  8. X anonimo 02 gennaio, 2014 11:07

    Ecco, per quanto concerne te non considero, ma sono certo che già sei un martire, sia pur non della Chiesa. La tua "capa" è stata martirizzata da Kiko, goccia a goccia, come nella tortura cinese.
    E lascia stare Totò: quello sui baccalà si faceva un sacco di risate.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. @jp ha detto...
    "...gli eretici sono coloro che sono dichiarati tali dalla Chiesa..."
    ---
    La tua affermazione potrebbe anche apparire corretta, ma è anche necessario che l'eresia venga consumata, e per dare evidenza di ciò a chi di dovere nella Chiesa,ci sarà pur bisogno di chi lo faccia fattivamente,altrimenti noi cosa ci stiamo a fare!?
    Ti ricordo anche,che in virtù del Battesimo, "noi" siamo "Chiesa" in quanto componenti del Corpo Mistico; è quindi nostro diritto oltre che nostro dovere,agire in tal senso.

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  11. P.S.
    A proposito di Totò: avrebbe saputo fare di meglio, fosse stato sacerdote? Piangete o ridete con questo video che mi è stato segnalato da amici di Katholikòs Forum, decidete voi.

    http://www.youtube.com/watch?v=ZHAGs2GVejI

    Non è un neocatecumenale ma, in quanto a pagliacciate liturgiche, non è da meno. Roba da attori innovativi del CVII. Nel visionarlo, mi sono detto: viva i Francescani dell'Immacolata, anche quando celebrino con il novus ordo. Ritornerò a Frigento, il prima possibile, per depurarmi.

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  12. Lino,

    anch'io consideravo martiri i neocatecumenali morti in Ruanda uccisi dai Tutsi che li avevano scambiati per cattolici (l'ho scritto più volte in questo stesso blog negli scorsi anni), ma era per mia ignoranza.

    Nel leggere l'articolo citato mi sono reso conto che c'è differenza tra un caso di martirio e l'invito della Chiesa a riconoscerlo come tale.

    Infatti non sempre la Chiesa impegna la sua autorità: il problema è che nel dichiarare qualcuno martire (o santo, o dottore della fede, ecc.) significa implicitamente lasciar passare l'idea che tutta la sua vita e tutti i suoi atti sarebbero stati esemplari, o almeno che da un certo momento in poi (la conversione di san Francesco, del Buon Ladrone, di sant'Ignazio, di sant'Agostino...) tutta la loro vita sia stata una chiara ed esemplare lode a Dio.

    Ma se lo strafalcione liturgico è dunque "esemplare" e titolabile di "martirio", allora a che serve avere la liturgia? Se la bizzarria dottrinale non è ostacolo al "martirio" allora a che pro ubbidire al comandamento di Nostro Signore di insegnare e fare discepole tutte le genti? Mica bisogna farle discepole per insegnare loro una «nueva estetica» appena inventata? Ognuno potrebbe fabbricarsi un suo "cristianesimo di riscoperta" e poi avere la fortuna di diventare "martire" anche per tutti gli altri cattolici? e guai a chi non lo elogia?

    Per questo i Tutsi in Ruanda, in odium fidei hanno ucciso delle persone che non confessavano esattamente la vera fede, e che perciò non possono essere considerate martiri della Chiesa.

    Nostro Signore saprà ricompensare (poiché legge nell'intimo dei cuori e quindi capisce bene quando si tratta di ignoranza invincibile o di effettiva colpa personale) anche se la Chiesa non li dichiara "martiri" (né potrebbe farlo, perché il farlo autorizzerebbe chiunque a inventarsi una nuova liturgia e una nuova dottrina).

    La distinzione tra l'errore e l'errante non elimina la responsabilità personale dell'errante. E la responsabilità personale non è limitata al voler fare qualcosa di cattivo, ma riguarda anche i talenti sotterrati: se il Signore mi dà sufficiente intelligenza per capire che sto celebrando la liturgia in maniera diversa dalla Chiesa, potrei anche far finta che è tutto a posto davanti agli uomini, ma non potrei ingannare Dio.

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  13. "Noi siamo Chiesa" in virtu' del battesimo...
    Guarda che sono battezzato anch'io.

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  14. Caro Tripudio, il dibattito tra te e Lino non è facile da risolvere. Per esser realisti, penso che non avesse proprio torto il collega di de La Révèllière, Lazzaro Carnot, quando - ironizzando sul primo, quale fanatico sostenitore della religione dei “Teofilantropi” - gli disse: “Non è concepibile una buona religione senza martire, per far riuscire la tua, devi cominciare col farti impiccare”.
    A ciascuna “chiesa” i propri martiri!
    Saluti
    Cristiano

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  15. Non c'era bisogno che tu scomodassi Carnot: ho solo spiegato a Lino come ho cambiato parere sui "martiri" del neocatecumenalismo (a partire dal fatto che nel 1994 alcuni neocatecumenali sono stati uccisi in Ruanda).

    Si fa presto a dire "martirio": dopotutto anche Kiko ha profetizzato che verrà martirizzato non appena il Cammino convertirà il centesimo musulmano,

    Ho chiesto ai fratelli neocatecumenali a che percentuale siamo arrivati di quelle cento conversioni dall'islam, ma non ho ottenuto nessuna risposta. Dato che Kiko è ancora vivo e saltellante, si direbbe che siamo ancora ben lontani dalle cento conversioni (che vergogna! gli altri movimenti ecclesiali, anche più piccoli del CNC, hanno saputo fare di meglio e senza spargimento di sangue).

    E se poi Kiko dovesse morire di morte naturale, cosa diranno i fratelli del Cammino riguardo alla profezia del suo martirio?

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  16. Mi fate paura. Si, Tripudio: mi fai paura. io avrei sprecato buona parte del mio tempo libero, delle mie serate, anzi delle nostre serate per... seminare una eresia. Come ti permetti Tripudio, (il Tripudio di cosa: aver condannato verbalmente il Cammino, e si sa, la parola ha piu' potere della spada) di ergerti Pubblico Ministero, inquirente implacabile, giudice senza giuria, ma certo di come e di cosa accusi, senza una briciola di beneficio del dubbio. Uomo che giudica mettendosi al di sopra delle parti e allo stesso tempo condanna persone che hanno scelto di donare la vita a Cristo per la gratitudine che portano nel cuore in tanti modi diversi. Ma chi sei Tripudio, nella vita reale: sei un sacerdote ordinato magari con il mandato di esorcista... no, penso di no. Sei un teologo le cui opere sono state censurate dal Sant'Uffizio... Certo non lo conosci l'episodio che fatto dal Santo Padre diventa un atto pubblico in cui, all'inizio del suo mandato al suo ingresso in Sala Nervi Papa Ratzinger stava per dirigersi a salutare un gruppo di suore con bambini ma vedendo i nostri catechisti di Roma, Stefano Gennarini in particolare che fu suo studente di Teologia in Germania si è subito affrettato ad andare per prima cosa da loro abbracciandoli con grande entusiasmo... Il Papa davanti a 10.000 persone e sotto la registrazione TV si affretta ad andare a salutare con gioia i suoi studenti eretici? Dio mio, quanto è duro sopportare il tuo cinismo. Giudicare persone che "in odium fidei" sono state uccise. Martiri o non martiri a TUO giudizio perchè sarebbero o meno dei nocatecumenali in comunione con Roma. Mai, NESSUN PAPA E DI PIU' NESSUN VESCOVO, NEMMENO MONS. MARTINI buonanima hanno nominato la parola ERESIA parlando del Cammino, mai. TU ti permetti di autoreferenziarti con i giudizi che fai, sempre malevoli, giudice insindacabile di un Cammino di Conversione che è stato regolamentato dal Vaticano che con un ATTO PUBBLICO quindi veritiero lo ha accolto tra le sue schiere di Fedeli in comunione con la Chiesa tutta. Mi fai rabbrividire nei tuoi giudizi senza appello. Sai,a proposito dei giudizi che fai sui Martiri del Cammino (e io potrei raccontarne altri, eseguiti sotto il regime Sandinista in America centrale per es. la mattina della Pasqua quando i guerriglieri sono andati a casa del Cantore che aveva cantato l' Exultet e prima di ucciderlo con un colpo di pistola gli hanno da vivo tagliato la lingua dicendo: non ci è piaciuto quello che hai cantato stanotte: costui non è stato ucciso in Odium Fidei? ) dicevo, sui giudizi che fai sui Martiri: mi hanno dato una stretta al cuore.

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  17. Tu sai la mia posizione nei confronti del Cammino: ne sono uscito, ma non certo per la dottrina, bensi' causa alcune prassi venutesi a creare nella nostra Parrocchia che NULLA tolgono ai miei occhi la validità della prassi e dei contenuti. Mia Suocera a suo tempo, insegnante alle Superiori laureata in Greco antico, ha voluto frequentare quando era in pensione tre anni di Teologia alla Gregoriana di Roma poichè aveva dubbi sulla genuinità della Teologia espressa nel Cammino del quale, incuriosita dalla nostra attitudine voleva capire di piu'. Bene, non riusci' a trovare nulla che si potesse scontrare, poi usando un linguaggio spagnoleggiante, a braccio, da parte di Kiko, con la Sana Dottrina. Il Docente del suo corso, un Monsignore di cui nn ricordo il nome, che voleva conoscere il motivo per il quale lei studiasse teologia, le sorrise dicendole: ma Lei Signora pensa che dopo tante indagini e rapporti di Vescovi che hanno il Cammino in Diocesi il Vaticano non si sarebbe mosso? Vada, studi tranquilla Teologia, ma senza angosciarsi per qualcosa che il Vaticano ha sotto controllo ! Il Signore l'ha chiamata a se pochi anni fa, ma il Nonno, 94enne, non ci va piu' causa la età, ma sa discutere molto meglio di me sulla questione. E lui, 94 anni di Fedeltà alla Chiesa in vari modi, sempre con i distinguo che si devono fare, se potesse ci andrebbe. Un uomo che ha visto tutti i travagli del mondo dal fascismo, ai Patti Lateranensi, al Concilio, Un uomo di grande cultura e sapienza che pensa bene del CN. Qualche motivo ci sarà. O NO?!?

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  18. Vedo che da un po' di giorni sta tornando in auge un'altra tipica astuzia neocatecumenale: quella del vittimismo preventivo.

    «Mi fate paura», proclama Maurizio sperando di sembrare convincente.

    La vera paura dei neocatecumenali (e purtroppo anche degli ex neocat che ancora non si sono convinti delle menzogne del Cammino) è una sola: quella di accorgersi di aver seguito un idolo, e di aver indotto i propri cari a fare altrettanto.

    È qualcosa che dilania la coscienza, e che provoca la tipica reazione di chi non vuole accettare la realtà: «non è possibile! non può essere! no!». Invece, purtroppo, è proprio così: il neocatecumenalismo è davvero un'idolatria.

    La vera paura dei kikos è di accorgersi che certi fervorini neocat sono mezze verità (cioè totali menzogne), come ad esempio Kiko che dice: «il Papa ci dà due anni» per far credere che l'ultimatum sulla liturgia sarebbe invece un bonus gratuito (prolungabile all'infinito).

    Maurizio poi si ritrova ad usare l'astuzia kikiana della personalizzazione delle accuse: come se mettendo a tacere il sottoscritto, improvvisamente il Cammino si ritroverebbe finalmente santo, puro e immacolato. In questo ha preso esempio da Kiko, che mentre diceva una menzogna assurda il Santo Padre dice che i vescovi devono ubbidire a un laico e una donna», cioè a Kiko e Carmen), aggiungeva anche disprezzo per padre Zoffoli e gli "zoffoliani" (dando ad intendere ai kikos che il problema non sarebbero le eresie dei due spagnoli, ma solo «un certo Zoffoli» e «questi zoffoliani»).

    Subito dopo a Maurizio capita di presentare un'altra astuzia kikiana, cioè quella del giuridicizzare solo ciò che fa comodo: da un lato grida che il Cammino non sarebbe stato ancora formalmente chiamato "eretico" in maniera giuridicamente incontrovertibile per lui e per Kiko, e dall'altro invece dimentica che nel Cammino ancor oggi si sta disubbidendo allo Statuto e alle «decisioni del Santo Padre» e professando ancora interamente (e ipocritamente) le fandonie dottrinali di Kiko e Carmen, come ad esempio il proclamare un Dio misericordioso e però credere che quello stesso Dio sia cattivo e che «ti manda le disgrazie per convertirti».

    Quindi gli accade di professare la Verità di Fede Kikiana secondo cui i "martiri neocatecumenali" sarebbero martiri della Chiesa cattolica (contraddicendo anche san Tommaso, sant'Agostino e san Giovanni Crisostomo). Complimenti!

    La conclusione è che il nonno e la nonna, essendo infallibili, non possono essersi "sbagliati" sul Cammino: e qui andrebbe aperta una lunga parentesi su come il Cammino viene percepito e su ciò che invece il Cammino è veramente.

    Il drogato percepisce "buona" la droga, dopotutto la usano anche tutte le star della musica e del cinema: come potete voi contestarla, voi che non vi siete mai drogati in vita vostra?

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  19. "Sai,a proposito dei giudizi che fai sui Martiri del Cammino (e io potrei raccontarne altri, eseguiti sotto il regime Sandinista in America centrale per es. la mattina della Pasqua quando i guerriglieri sono andati a casa del Cantore che aveva cantato l' Exultet e prima di ucciderlo con un colpo di pistola gli hanno da vivo tagliato la lingua dicendo: non ci è piaciuto quello che hai cantato stanotte"

    Scusami Maurizio ma il cantore è stato ucciso secondo quello che dici Tu perchè cantore del cammino,perchè ha cantato l'exultet o perchè molto probabilmente era un seguace di Somoza?

    Scusami ma io credo di più ad un delitto politico.

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  20. Mi fate paura. Si, Tripudio: mi fai paura. io avrei sprecato buona parte del mio tempo libero, delle mie serate, anzi delle nostre serate per... seminare una eresia

    hai ragione ad avere paura, purtroppo è vero che involontariamnete e in buona fede hai seminato errori e confusione nell'animo delle persone.
    Molti ex neocat hanno dovuto confrontarsi con questo dramma.
    Il fatto stesso che tu sia uscito dal cammino, farà sì che le persone catechizzate da te si chiederanno perchè il cammino non è stato più 'forte' di dissidi o incomprensioni, tanto che hai dovuto lasciarlo.

    Ci sono molti elementi che fanno pensare a una eresia:
    1. il fatto che le catechesi siano mantenute segrete
    2. il fatto che il cammino usi metodi settari
    3. il fatto che si faccia un'Eucarestia diversa da quella della Chiesa

    e poi ci sono molti insegnamenti che sono sbagliati in quanto eliminano concetti importanti per enfatizzarne altri:
    le catechesi sui passi della scrittura finalizzate ad instillare il senso di colpa e a mantenere le persone nel cammino,
    spiegare la messa come banchetto e festa dimenticando il sacrificio
    annunciare solo il kerygma, dimenticando l'annuncio del Regno

    poi c'è un altro aspetto di cui devi tener conto.
    Sei un professionista, probabilmente laureato, quindi è assolutamente necessario, che tu rinunci al linguaggio immaginifico ed irrazionale che si usa nelle catechesi. Qui non puoi dire che le catechesi sono oscure perchè mettono per iscritto il linguaggio orale e spagnoleggiante di Kiko. Questa storiella funziona nel cammino, dove c'è un atteggiamento idolatra nei confronti di Kiko, a cui si perdona tutto, ma non funziona con gente che, essendo fuori dal cammnino, è libera di chiamare le cose con il loro nome.

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  21. OT:

    “.Mi viene da pensare alla tentazione, che forse possiamo avere noi e che tanti hanno, di collegare l’annunzio del Vangelo con bastonate inquisitorie, di condanna. No, il Vangelo si annunzia con dolcezza, con fraternità, con amore”.
    Papa Francesco (oggi)

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  22. @ Maurizio ha detto... "...ne sono uscito, ma non certo per la dottrina, bensi' causa alcune prassi venutesi a creare nella nostra Parrocchia che NULLA tolgono ai miei occhi la validità della prassi e dei contenuti"

    Sai Maurizio, mi sono ieri astenuto dal commentare ulteriormente il post perché considero la questione complessa, troppo complessa per un mio giudizio. Non come quei fessi baccalari, che nemmeno hanno capito il mio precedente commento. Nel tuo caso, però, perché sei intelligente - non come i "piccoli" disponibili a farsi martirizzare (prima nel Cammino, poi magari in Cina) - non ho dubbi: tu non saresti un martire. Non lo saresti perché - avendone le capacità intellettive - non hai inteso confrontare l'Eucarestia e la Confessione secondo Kiko con i Sacramenti della Chiesa Cattolica. Perché, avendone le capacità intellettive, non ti sei degnato di confrontare le esegesi secondo Kiko con quelle dei Padri della Chiesa. Perché, avendone le capacità, hai sofferto soltanto "alcune prassi venutesi a creare" nella tua Parrocchia e non i riti alieni.
    "Un uomo di grande cultura e sapienza che pensa bene del CN"? Con tutto il rispetto per il Nonno 94enne, di uomini di grande cultura e sapienza che pensano bene di sistemi gnostici ne posso citare a iosa.
    "Il Vaticano ha sotto controllo" il Cammino? Bravissimi! Hanno talmente sotto controllo la questione che il Corvo svolazzò sull'approvazione "di una liturgia propria di questo movimento ecclesiale" della quale nemmeno il cardinale prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica era a conoscenza.

    Sai, Maurizio? Non ti annovererei tra i martiri :-)
    Io confuto l'errore e non l'errante, è vero, ma non quando l'errante, avendone i mezzi, si rifiuta di discernere in autonomia dai Nonni.

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  23. P.S.
    Sai, Maurizio? Mi sono offeso. Non per me, figurati, ma per don Lino. Non hai risposto alla questione nel mio commento 02 gennaio, 2014 11:50: si porge l'altra guancia, quando in gioco è la verità?
    L'impressione mia, per quelli intelligenti come per i "piccolini", è la medesima: ragionate tutti con fallacie ad hominem; le questioni poste - da Michela, p.e. - per voi sono offese.

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  24. Ovviamente continuano le minacce e gli insulti dei fratelli del Cammino Neocalunniatore che non vogliono ammettere che sant'Agostino, sant'Ambrogio, san Tommaso, ecc., hanno ragione.

    Visto che il Cammino va difeso sempre con le mezze verità, le menzogne, le mormorazioni e le calunnie, da quale "spirito" può essere stato ispirato?

    Morire per un ideale (anche per un grande ideale religioso) è un atto nobile, ma non è il martirio riconosciuto dalla Chiesa.

    Infatti, accanto al titolo di martire vero e proprio, i tiepidi hanno inventato il titolo di "martire di qualcosa" perché pareva loro inaccettabile che la palma di veri martiri fosse così difficile e faticosa da raggiungere.

    Che poi è lo stesso che è avvenuto nel gergo teologico col sacerdozio "ministeriale" e sacerdozio "comune".

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  25. Nostro Signore si esprimeva così: razza di vipere! voi siete in grande errore! sepolcri imbiancati! voi avete per padre il diavolo!

    Certamente queste non sono "bastonate inquisitorie". Lo sarebbero solo se rivolte a persone ignoranti (nel senso buono del termine: "che non sanno, non conoscono"). Nei confronti di chi ascolta, Nostro Signore è stato di atteggiamento diverso, per esempio rispondendo a Nicodemo e alle sue domande che quasi parevano sfiorare il sarcasmo.

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  26. "Maurizio ha detto...

    [...]io avrei sprecato buona parte del mio tempo libero, delle mie serate, anzi delle nostre serate per... seminare una eresia"

    Già e, da quanto leggo dopo,non ne sei ancora convinto.
    Ergo: se i poveri neocatecumenali lobotomizzati potranno, un giorno, invocare davanti a Dio l'ignoranza a loro discolpa tu, Maurizio, non potrai farlo.
    Situazione incresciosa, sai.

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  27. "by Tripudio ha detto...

    Eretici e scismatici martirizzati non possono essere considerati veri martiri della Chiesa, nemmeno in presenza di un cuore buono e di una invincibile ignoranza."

    Povero Kiko e lui che sperava di diventare almeno santo (S.Kiko da Leòn protettore dei borseggiatori)

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  28. gli ex che scrivono qui sono i suberbi che non hanno voluto essere corretti

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  29. Anonimo ha detto...

    gli ex che scrivono qui sono i suberbi che non hanno voluto essere corretti


    c'è sempre una spiegazione, pur di non mettere in discussione il proprio idolo!

    io avrei un'unica domanda da farti:
    perchè non usi la ragione?
    cosa significa la tua frase?

    'superbi': perchè? , in base a cosa? perchè non ti diamo ragione?
    in che cosa sbagliamo?
    'non essere corretti': da chi? da un catechista, da un sacerdote? da te?

    Non ti sembra un giudizio temerario, rivolto contro le persone e non le loro idee, e che contraddice tutto il cammino di fede che tu affermi di fare?

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  30. Markk
    in risposta a Maurizio.
    "Mi fate paura" dice Maurizio.
    Perchè ? Siamo ex del cammino usciti dopo anni e anni e finalmente siamo riusciti ad aprite gli occhi, a pensare con il nostro cervello e non con quello di Kikkolino e dei catechisti. Qui non si condanna nessuno, si raccontano le esperienze vissute così come realmente accadute senza nè togliere o aggiungere altro.
    Le testimonianze sono tantissime, ovvio che può essercene qualcuna non vera ma penso si convenga che in assoluto non possono essere tutte false.
    A me sinceramente fanno paura i NC per quello che diventano nel corso del cammino. I pericolosi siete voi e dovreste vergognarvi per le falsità che propinate nel nome di DIO. Proprio ieri Papa Francesco ha detto : "Il vangelo si proclama con l'amore non con l'inquisizione". Sveglia Maurizio che il mondo reale è a fianco a te, esci dal guscio della tua piccola comunità. Un abbraccio fratello.

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  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  32. @ Anonimo ha detto...
    "gli ex che scrivono qui sono i suberbi che non hanno voluto essere corretti"
    ---
    Ah! Bene! Non lo sapevo;da quando in qua, anonimo, il Cammino ha l'esclusiva della "correzione"?!...

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  33. "Anonimo ha detto...

    gli ex che scrivono qui sono i suberbi che non hanno voluto essere corretti"

    Tipica frase di neocatecumenale in libera uscita.

    Riescono a far figure da idioti anche stando fermi, zitti ed a occhi chiusi.

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