giovedì 10 marzo 2016

I neocatecumenali vogliono giudicare, non essere giudicati. Persino nell'Ultimo Giorno.

IL GIUDIZIO UNIVERSALE DI KIKO

Di recente ho rinvenuto questa foto di un affresco di Kiko, "Il Giudizio Universale", che adorna una parete nel palazzo della Domus Gaileae del Cammino Neocatecumenale in Israele:


Ho scoperto, con mia grande sorpresa, che l'opera non è originale, ma ricalca un'opera del quindicesimo o sedicesimo secolo della scuola iconografica russa di Novgorod (per "scuola" non intendo un istituto scolastico, ma piuttosto un gruppo di artisti che sono accomunabili per epoca, cultura ed influenze).

Questa sotto è invece l'opera che ritengo Kiko abbia copiato, che si trova attualmente nella Galleria Tretyakov di Mosca:

Un enigma

Mentre cercavo di decifrarlo, mi sono chiesto: "Cosa insegna Kiko in realtà sul Giudizio Finale?"
La risposta a questa domanda credo possa trovarsi nelle differenze tra l'opera originale e la copia di Kiko.
Riuscite a trovarle?
Analizzeremo l' affresco alla fine del post.

Cosa insegna Kiko nel suo Direttorio Catechetico?

Dopo aver studiato l' affresco per un po', ho cominciato a cercare la risposta alla mia domanda nel primo volume del "Direttorio Catechetico per le equipe dei Catechisti" di Kiko.
In una catechesi per il terzo giorno delle catechesi iniziali del Cammino Neocatecumenale, Kiko afferma:
"In tutte le religioni il senso della vita è visto come un processo con un giudizio finale che si conclude con la punizione per il cattivo e la ricompensa per il buono.
Il cristianesimo è più di questo.
Il cristianesimo dice che noi siamo tutti già stati giudicati e che il giudizio per i nostri peccati è stato fatto sulla Croce di Gesù Cristo che ci ha perdonato tutto.
Dio ha già emesso un giudizio sui peccati degli uomini" (pag.59)

Urne per la cremazione dei fratelli neocatecumenali
in attesa che giudichino le Nazioni

Se ci fermassimo qui, o piuttosto, se Kiko si fermasse qui, potremmo ragionevolmente affermare che Kiko non sta negando il fatto che i cristiani avranno un giudizio finale o universale, ma che sta in qualche modo rielaborato l'insegnamento della Chiesa in un modo innovativo, usando "giudizio" e "perdono" come fossero sinonimi.

Dopo tutto in ogni kerigma o prima sommaria presentazione del Vangelo, amore e perdono dovrebbero essere enfatizzati rispetto al giudizio.
Fatemelo ripetere e mettere in grassetto, cosicché non ci siano incomprensioni quando leggerete cosa dirò poi: in ogni kerigma, amore e perdono dovrebbero essere enfatizzati rispetto al giudizio.

Ma, dovreste saperlo, Kiko non si ferma qui, e neppure noi lo faremo.
Egli non sta semplicemente togliendo enfasi al giudizio.

Per vederlo, dobbiamo proseguire.
Prima di tutto leggiamo, sempre sul primo volume, in una catechesi del quarto giorno delle Catechesi Iniziali, il seguente passo:
"E dal momento che il cristianesimo non è basato sulla legge ma su una buona notizia che ci annuncia che siamo tutti peccatori di fronte alla legge, ma che in Gesù Cristo siamo stati giudicati e tutti i nostri peccati sono stati perdonati e che ora c'è un secondo giudizio [il grassetto è mio] che consiste nell'accettare o nel non accettare questo perdono gratuito." (pag. 64)

"Chiamato a salvare questa generazione",
Kiko suona la tromba del Giudizio Finale


E in una catechesi del decimo giorno, nello stesso Volume:
"Dopo queste catechisti iniziali, due serate fa, vi ho annunciato il kerigma. La Buona Notizia che tutti i vostri peccati sono perdonati.
Dio sul nostro peccato, sui nostri furti, sui nostri adulteri, su tutte le nostre situazioni di peccato, ed il suo giudizio è stato il perdono. Ma ora, fratelli e sorelle, ecco che appare un secondo giudizio: accettare o no questo perdono" (pag. 211)
E di nuovo:
"Abbiamo già detto che Gesù ha già giudicato i peccati degli uomini e che il suo giudizio è stata la misericordia. Ma ora c'è un nuovo giudizio: accettare o non accettare questo perdono, questa misericordia." (pag. 218)
E di nuovo in una catechesi associata alla Convivenza finale del ciclo di catechesi iniziali:
"Dio ha giudicato il peccato degli uomini e questo giudizio è stato il perdono.
Il verdetto di Dio davanti ai nostri omicidi e peccati è stata la misericordia.
Ora, questo perdono viene annunciato e c'è un secondo giudizio: cioè se questo perdono gratuito viene accettato o no." (pag. 388)
Così, per cinque volte nelle catechesi iniziali, Kiko insegna che ci sono due giudizi.
Dal momento che lì non abbiamo prove che Kiko rigetti l'insegnamento della Chiesa che "non c'è pentimento per l'uomo dopo la morte" (CCC 393), dobbiamo assumere che, per Kiko, il primo ed il secondo giudizio, almeno per i cristiani, avvengono prima della morte, e non dopo.

E c'è di più.

Nel primo volume del Direttorio Catechetico, in una catechesi del quattordicesimo giorno, Kiko descrive ciò che succede quando un cristiano muore:
"Per chi crede in Gesù Cristo, morire è come addormentarsi. Vai a letto e ti addormenti senza sapere quando.
Questo è il modo in cui morirai, come addormentandoti.
Questo è il motivo per cui la Chiesa chiama i morti «coloro che si sono addormentati nel Signore».
Muori come addormentandoti e ti svegli nella resurrezione.
In un istante passi da questo mondo alla gloria, anche se sono passati milioni di anni." (pag. 277)

Trovate qualche riferimento ad un giudizio particolare o individuale?
La descrizione del modo in cui si muore ne dà una qualche possibilità? No? Vi sorprende?

Funerale neocatecumenale con balletto.


Il Secondo Scrutinio Battesimale

Nel quarto volume del suo Direttorio Catechetico, in una catechesi del Secondo Scrutinio Battesimale del Cammino Neocatecumenale, Kiko è ancora più chiaro nel presentare la propria idea che i Cristiani non sono soggetti al giudizio dopo la morte:
"San Paolo dice che Gesù tornerà per giudicare ogni cosa. Per la Chiesa, per questa sposa, Il giudizio è stato già fatto fatto anzitempo per noi".
Ciò che incuriosisce di ciò è che la convivenza del Secondo Scrutinio Battesimale Neocatecumenale verte tutta su giudicare! Ciascun partecipante sta seduto di fronte alla comunità e tutti i suoi problemi vengono tirati fuori.
Forse per Kiko questo sostituisce il Giudizio Finale?

Cosa insegna veramente la Chiesa?

Mentre è vero che la Chiesa proclama con fermezza che Gesù ci ha offerto il Suo perdono sulla Croce e che noi dobbiamo accettare il suo perdono tramite il pentimento, rispetto al "giudizio" la Chiesa insegna qualcosa di diverso.

Sfruttando la parola "giudizio" Kiko ha deliberatamente travisato il linguaggio della Tradizione della Chiesa, che nella sua storia ha insegnato che ci sono in realtà due giudizi che l'uomo dovrà fronteggiare: il Giudizio Particolare che avviene per ogni uomo dopo la morte ed il Giudizio Universale (o Finale) che avviene alla fine del mondo al ritorno di Cristo ed ogni uomo, giusto o malvagio, riceverà un corpo risuscitato.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:
"Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre." (CCC 1022)
"La risurrezione di tutti i morti, «sia del giusto sia dell'ingiusto», precederà il Giudizio Finale... allora Cristo «verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli [...]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [...] E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna» (Mt 25,31-33.46)." (CCC 1038)
"Davanti a Cristo che è la verità sarà definitivamente messa a nudo la verità sul rapporto di ogni uomo con Dio. Il giudizio finale manifesterà, fino alle sue ultime conseguenze, il bene che ognuno avrà compiuto o avrà omesso di compiere durante la sua vita terrena." (CCC 1039)

Il nostro coinvolgimento nel Giudizio Finale.

Nonostante molti cattolici non ne siano consapevoli, la Chiesa insegna con chiarezza che il giusto avrà un ruolo di cooperazione nel giudizio finale.
Naturalmente Kiko non manca di evidenziarlo.
Da una catechesi del secondo giorno della catechesi iniziale, primo volume del Direttorio Catechetico:
"...Nel Giorno del Giudizio le Nazioni saranno radunate secondo il loro comportamento nei confronti della Chiesa. Per questa ragione, voi sapete che noi cristiani saremo seduti sui troni e giudicheranno le Nazioni (vedi Mt 19,28).
Le Nazioni saranno giudicate per come hanno agito nei confronti della Chiesa."
Kiko è un po' fuori contesto nella sua interpretazione di Matteo 19,28, dal momento che il versetto in realtà recita:
"Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.»"
In modo misterioso, Il giusto aiuterà Cristo a giudicare nel Giudizio Finale, ma i "troni" sono riservati ai 12 apostoli, non a tutti i cristiani come Kiko afferma.
Comunque, San Paolo ci dice:
"O non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se è da voi che verrà giudicato il mondo, siete dunque indegni di giudizi di minima importanza?" (1 Corinzi 6,2)
I cristiani possono sia cooperare sia essere assoggettati al Giudizio Finale?

Perciò dunque, anche se i cristiani cooperano nel Giudizio Universale, come sappiamo che loro (noi) siamo anche soggetti al medesimo giudizio?

Perché le Sacre Scritture ce lo dicono chiaramente.
San Paolo afferma chiaramente nella sua seconda lettera ai Corinzi:
"Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male." (2 Corinzi 5,10)
E San Giovanni ci dice in Apocalisse:
"Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere." (Apocalisse 20,11-12)

Cena Pascuàl di Kiko:
un'altra "icona" con bizzarri "significati"


Allora, perché?

Perché questo? Perché dovrebbero tutti gli uomini, cristiani e non, essere soggetti ad un giudizio finale alla fine del mondo e dopo essere risuscitati?

Il Catechismo Romano, frutto del Concilio di Trento, offre tre motivazioni che lo spiegano molto bene:
1) Il bene ed il male che facciamo nel corso della nostra vita non può essere del tutto computato prima della fine del mondo.
Le nostre azioni, persino le più piccole, hanno un effetto a catena attraverso il tempo e le ripercussioni che hanno avuto sugli altri.
Non sapremo il pieno effetto di ogni nostro atto buono o cattivo prima della fine del mondo.
2) Il Giudizio Universale avviene dopo la resurrezione del corpo perché il corpo dovrà condividere premi e punizioni con l'anima. Ciò perché le nostre azioni, buone e cattive, sono compiute nel corpo.
3) Il Giudizio Universale sarà pubblico, cosicché verità e giustizia saranno finalmente vittoriose.
Le incomprensioni che proviamo, originate dal vedere l'apparente successo dei malvagi e dal testimoniare l'afflizione sofferta dai buoni su questa terra, verranno corrette e verrà data lode a Dio, che finalmente vedremo  riordinare tutte le cose nella Sua Sapienza.

Torniamo all'enigma dell'affresco di Kiko

Ebbene, cosa ne pensate? Avete trovato delle differenze fra l'opera originale e la copia di Kiko?

Guardandolo con attenzione, si può vedere che Kiko ha rimosso uno "strato" di persone nella sua versione!
In particolare, ha rimosso la fila dei giusti in attesa di essere giudicati!

Prima, guardate le due immagini l'una accanto all'altra.

Ora, fate un primo piano ravvicinato e vedrete ciò che intendo mostrarvi:


Ambedue le immagini hanno gli Apostoli seduti alla destra ed alla sinistra di Gesù, e lo assistono nel giudizio.
L'icona originale ha quelli che attendono per il proprio giudizio, inclusi i giusti, sotto a questi. I giusti sono sulla destra di Gesù (per noi la sinistra).
Possiamo vedere con chiarezza che essi non sono presenti nell'affresco di Kiko. Un piccolo drappello di malvagi, alla sinistra di Gesù dell'icona originale, rimane.

In contraddizione con le Sacre Scritture e gli insegnamenti del Magistero della Chiesa, Kiko esclude la possibilità che i cristiani siano assoggettati al Giudizio Finale alla fine del mondo e persino al Giudizio Particolare alla loro morte.
Nel fare ciò, nega il fatto che il Giudizio Finale è non solo una vittoria dell'amore, ma anche una vittoria della verità.
Una vittoria della Verità, quando tutto sarà rivelato.

Ed ora, qual è il vostro giudizio?


(traduzione in Italiano a cura di Valentina)

Riferimenti
Antico Testamento
Gioele 3:1 et seq, Amos 5:18-20, Salmi 1:5, Salmi 50:3, Proverbi 2:21 et seq, Isaia 66:15 et seq

Nuovo Testamento
Matteo 16:27, 25:31-46, Giovanni 5:22-17, Atti 10:42; 17:31, Romani 2:5-16, 1 Corinzi 1:8, 5:5, 2 Corinzi 5:10, Filippesi 1:6, 1 Pietro 4:5, 2 Timoteo 4:1

Catechismo della Chiesa Cattolica
678-682, 1021-1022, 1038-1041

56 commenti:

  1. Gli autonominati "iniziatori" del Cammino Neocatecumenali hanno insegnato una valanga di errori. Per questo hanno l'ossessione della segretezza.

    Sappiamo tutti che da ogni errore teologico, discendono necessariamente errori sociali, familiari, comunitari, economici, liturgici, ecc.

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  2. L'interessantissimo articolo (grazie a Valentina per la traduzione) dimostra, se pure ce ne fosse bisogno, che il signor trettre dottor (h.c.) Arguello non è semplicemente uno scopiazzatore che millanta una fasulla ispirazione per canti e icone.

    Dietro il folkloristico imbonitore c'è qualcuno di molto più intelligente, con un programma ben preciso.

    La Triade è solo la facciata, buona per l'avanspettacolo, che esegue quanto ideato da altri.

    Non c'è dettaglio che non venga piegato e stravolto ad usum cammini.
    La Liturgia con la cena comunitaria, i simboli, le icone scopiazzate e sottilmente modificate, le Scritture reinterpretate ed anche stravolte quando vengono utilizzate per i canti, gli obblighi assurdi nella preghiera delle ore.

    Nulla è a caso nel cosiddetto cammino, per questo c'è l'assoluto divieto di modificare alcunché, fosse pure un dettaglio minimo.

    Con buona pace dei suoi aficionados, il signor trettre dottor (h.c.) Arguello non sarebbe mai stato in grado di costruire un tale percorso. Per averne la riprova basta sbobinare cinque minuti di un suo discorso (si fa per dire) e "leggere" quel che ha detto.

    Provate, aficionados di Sankiko.

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  3. Il mio commento è sul metodo seguito da Charles White per l'analisi. Lo condivido perfettamente, avendolo io illustrato varie volte e per altre icone (in particolare per la stramba icona "Cena Pascual"). Le icone vengono consegnate in tappe prefissate, e sono considerate catechesi. Nel caso contrario, si sostiene, esse non sarebbero comprese. Questo vuol dire che il presupposto per la comprensione dei dipinti sta nelle catechesi precedenti. Charles, quindi, segue un metodo corretto nel ricercare i significati dell'icona nei mamotreti di Kiko. In termini estetici, tecnici, ciò si definisce ricerca delle unità testuali di riferimento per l'opera. Ciò ha generalmente valore per i pittori che utilizzano la tecnica dell'illustrazione, della quale fu maestro Sandro Botticelli (mi si perdoni il paragone). D'altra parte, una catechesi figurativa di Kiko non può riferire cose diverse dalle sue catechesi orali.
    La catechesi sul «Giudizio universale» di Kiko, dipinto nella Cappella della Domus, è data nel "Viaggio di nozze" nella Terra promessa, nella Domus NC, dopo che i neocatecumenali hanno ricevuto la veste bianca, nel viaggio dove sono singolarmente invitati a uscire dalla tomba di Lazzaro. Veste bianca, "Viaggio di nozze", chiamata dalla tomba sono tutti simboli e rituali che confermano l'analisi di Charles.
    Non per caso, nel "Fango e il segreto", ho scritto: "Con la veste bianca addosso i neocatecumenali finiti si faranno seppellire. É molto significativo, questo: il giudizio universale, simbolicamente, sembra già emesso".

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  4. Coraggio continuate con la vs opera vedrete che il Papa il 18 chiudera' il cammino.Richiamera' le famiglie che lui stesso ha inviato. Tripudio solo una parola, inserisci tutti i miei interventi e non solo quelli che ti fanno comodo.Jack

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  5. wanda uhhuhuhuhahahahhahaha un fake di Pasqualone!!!!

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  6. Il caro fratello troll neocatecumenale Jack si difende dalle accuse che nessuno aveva posto. Qui nessuno ha detto che il Papa "chiude" il Cammino, nessuno ha detto che il Papa rispedisce a casa le famiglie che Kiko invia nella missione kikiana. Qui si parla solo degli errori del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori", invitando chiunque a verificare ciò che diciamo.

    E nel frattempo, proprio nello stile del Cammino, vediamo che il fratello Jack mette nella bocca altrui le menzogne per le quali ha preparato comodamente la risposta (questa tattica fa parte del dogma neocatecumenale del vittimismo neocatecumenale: que sufrimiento!).

    E poi si lamenta che i suoi deliri pasqualonici - sempre gli stessi insulti, sempre le stesse calunnie a cui è già stato risposto un milione di volte - non vengono pubblicati.

    Finora il fratello Jack è riuscito ad astenersi dal commentare tutti i fatti concreti riguardanti il Cammino. Come vedete, anche oggi, alle 11:37, si guarda bene dal riflettere sui madornali errori teologici dell'idolo Kiko, riversati da mezzo secolo nelle teste dei poveri neocatecumenali, con tutte le conseguenze del caso.

    E però viene qui a pontificare, accusare, difendersi da accuse mai sentite prima. Il fratello Jack sa che qui talvolta gli si dà ascolto, se non altro per mostrare concretamente gli effetti del neocatecumenalismo (per cui la Chiesa oggi avrebbe bisogno di un esercito di esorcisti e invece si ritrova solo l'esorciccio esorkiko).

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  7. Prima che arrivi lo spiegone neocatecumenale, ricordiamo che siamo perfettamente a conoscenza del fatto che, unico caso nella storia del Cammino, nel 2010 fu tenuta una catechesi sui Novissimi, tuttavia ricordo che durante i gruppi, che si tengono prima della catechesi del sabato in tutte le convivenze di inizio corso, la convinzione generale era che "dato che sarà Gesù Cristo a presiedere il Tribunale del Giudizio allora non dobbiamo preoccuparci, perché Lui si è sacrificato per amore, quindi ci ama, quindi ci giudicherà con compassione". Non sto scherzando e nemmeno esagerando.

    Nessun accenno al tremendo Giudizio che toccherà a tutti noi e al fatto che proprio perché sarà il Cristo a giudicarci non avremo nessuna scusa davanti alle Sue piaghe e alle Sue sofferenze, perciò tanto più terribile sarà il Giudizio sugli uomini.

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    1. Presunzione di salvarsi senza merito, il peccato contro lo Spirito Santo preferito dagli eretici dopo quello di impugnare la verità'.

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  8. Jack, il Papa senza alcun dubbio proferirà un discorso di grandissimo elogio, vi confermerà in ogni modo, dirà ottime cose di voi, abbraccerà Kiko, e voi sarete contenti. Dopo di che, però, vedremo gli effetti del neocatecumenalismo sulle anime delle persone, perché verrete qui e altrove a vomitare il vostro diluvio di insulti infernali, e a darci dimostrazione pratica dello stato della vostra anima. Voi predicate la pace, ma avete la guerra dentro, predicate l'amore ma odiate, dite di pregare per i nemici, ma non vedreste l'ora di ridurli al silenzio. Questo al Papa non lo fate vedere: come fatto coi precedenti mostrate il volto carino e amorevole del Cammino e non le schifezze che fate.

    Tante di quelle famiglie sono composte di persone molto brave e belle anime. Io di sicuro pregherò per loro, perché, a differenza vostra, che non lo capite, non odio le persone e nemmeno il Cammino, ma odio gli errori che professa e che fanno danno.

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  9. Sei off topic, Jack. Dopo il diciotto si discuterà delle decisioni del Papa. Oggi non tentare di deviare ancora una volta il discorso sulle tue solite manfrine. Intervieni sull'articolo, se ne sei capace. Altrimenti taci, anzi voglio sperare che ti facciano tacere i moderatori del blog.

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  10. @ Lino

    Difatti in russo si dice scrivere un'icona, non dipingere un'icona.
    Le icone quindi si "leggono".

    Ho notato almeno un paio di altre differenze tra l'icona russa e quella "scopiazzata".
    Mi pare di intravedere in basso, dove nell'originale c'è un angelo che caccia le anime nell'inferno, una figura umana nuda, con sopra una bilancia e un diavoletto che mette qualcosa su uno dei suoi piatti (le malefatte?).
    Probabilmente un'anima sottoposta a giudizio?
    A me pare un modo di salvare capra e cavoli. Sì, il giudizio personale c'è, ma è secondario. O forse vuol dire altro?
    Inoltre il "canale", non so come chiamarlo meglio" che conduce agli inferi, non nasce ai piedi di coloro che leggono nelle pergamene, ma direttamente dai piedi di Cristo. Che significato dare a questo? Non lo so, ma istintivamente non mi piace.

    Nota a margine. Dato che le icone si scrivono e si leggono, coloro che per cultura e formazione sono abituati a leggerle, ossia gli ortodossi, non possono che rendersi conto del messaggio da esse veicolato e tenersene alla larga (per quel che a noi potrebbe parere molto meno ci sono stati in passato lotte e scismi all'interno della Chiesa ortodossa russa, figuriamoci). Quindi anche per questo credo il Cammino abbia avuto ben poca fortuna in quegli ambienti, come ho letto su queste pagine.

    Saluti, Simonetta

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  11. @ Jack e al suo demonio muto

    Finalmente ho capito perché voi due non rispondete mai a nulla o parlate di questioni totalmente diverse da quella in discussione, come avete fatto ora.

    Il costante rinchiudervi in impenetrabili salette negli orari più strambi vi ha portati ad uno sfasamento spazio-temporale! Se qualcuno vi chiedesse oggi a mezzogiorno che ore sono, rispondereste dopodomani alle nove che la settimana scorsa pioveva.

    Adesso faccio una domandina, a te e al tuo demonio muto, e magari tra un mese, in altra discussione, risponderete:

    perchè il signor trettre dottor (h.c.) scopiazzator Arguello racconta di essere stato ispirato nel comporre i canti e dipingere le icone?

    Per i canti ascolta il "Santo delle baracche" e confrontalo con il "Sanctus" della Navidad Nuestra; per le icone hai già un esempio nella discussione attuale.

    Dalla realtà delle cose sembra plagio, e non ispirazione.

    Secondo voi ha mentito Sankiko quando ha affermato di essere stato ispirato o siamo noi lontani che abbiamo un demonio e non possiamo capire?

    Dite fatti concreti.

    p.s. Una domandina al tuo demonio muto: come mai sei ancora con Jack? Non ti ha esorcizzato Sankiko esorciccio? O non c'era più posto nei deserti della Mongolia?

    Cordialità ad entrambi.

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  12. @ Saverio/Jack/e quanti altri

    Le famiglie le invia kiko e non il papa, il quale da' la sua benedizione - com'è giusto che sia e come fa' con tutti! Il punto è: cosa vanno a professare o ad evangelizzare queste famiglie? Il Verbo di Dio (nota bene Saverio/Jack/e quanti altri, volutamente in maiuscolo) o il verbo di kiko (nota bene Saverio/Jack/e quanti altri, volutamente in minuscolo)? Il Catechismo della Chiesa Cattolica o i mamotreti? Il problema è questo, che vanno lì (oh, ma la stranezza è che poi si scelgono quasi sempre paesi con un certo grado di sviluppo) per diffondere il verbo di kiko, ovvero "insegnamenti" che la Chiesa mai si è sognata di professare da 2016 anni a questa parte...

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  13. Mi ricordo che la spiegazione di Kiko dell'uomo incatenato ad esempio era che si trattava "dell'uomo mediocre" che vive la sua vita a metà, senza convertirsi senza aprire gli occhi. Qui un commento dello stesso Kiko

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  14. Simonetta:
    la differenza che tu hai notato fra l'icona originale e la sua reinterpretazione kikiana, nasce dal fatto che, in quella originale, il serpente, che inizia dal calcagno di Adamo (peccato originale), si affianca al fiume di fuoco profetizzato da Daniele, (7,9-14) che sgorga da Dio e termina nello stagno di fuoco; nell'affresco di Kiko invece si vede solo il fiume di fuoco.
    A chi interessa approfondire, consiglio la lettura di questo studio.

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  15. Il cammino non sara' chiuso ma ridimensionato, quando morirà la trimurti avranno un assistente generale come Ac, niente eucarestia separata e progressivo superamento delle catechesi kikiane. È un percorso già scritto. Cmq mi aspetto delle bacchette il 18 viste le accuse a mons. Galantino che è pupillo di Bergoglio.

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  16. Aggiungo al commento precedente che il non aver messo il serpente con gli anelli che simboleggiano il percorso di purificazione compiuto dalle anime per essere degne del Paradiso, è comunque significativo.

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  17. @ Valentina Giusti

    Grazie per la spiegazione e il link all'articolo.
    Tra l'altro l'articolo linkato contiene una riproduzione fotografica molto più chiara e dettagliata dell'icona originale, per chi volesse ammirarla ancor meglio.

    Simonetta

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  18. @Jack ha detto...
    "Coraggio continuate con la vs opera vedrete che il Papa il 18 chiudera' il cammino.Richiamera' le famiglie che lui stesso ha inviato. Tripudio solo una parola, inserisci tutti i miei interventi e non solo quelli che ti fanno comodo.Jack"
    ---
    Jack il 18 p.v., il Papa non chiuderà un bel nulla.
    Normalmente nella Chiesa, le correzioni o tentativi di correzioni, come nel vostro caso, vedi "lettera Arinze" e "tre raccomandazioni" del Papa 1/2/2014, si fanno in maniera pacata e discreta; quindi, il 18 marzo, godetevi la benedizione del Papa al VOSTRO INVIO DI VOSTRE MISSIONI(una benedizione il Papa non la nega a nessuno), poi, chi vivrà vedrà.
    Già l'ho detto una volta, i pronostici facciamoli fare a chi gioca al Totocalcio...

    RispondiElimina
  19. @ Simonetta
    Sì la bilancia significa la pesatura dei peccati, del bene e del male. Da notarsi che in Kiko questa "pesatura" comunque esiste, ma nei mamotreti è una pesatura di conoscenza e di prove. In questo i meriti. Il "conosci te stesso" è alla base del processo di kenosis NC.
    In ogni caso, ritengo interessante associare all'articolo di Charles il luogo comune neocatecumenale "Il Cammino mi ha salvato". Non sono un teologo, ma quasi considero questo un peccato contro lo Spirito Santo, un peccato di presunzione di salvarsi avendo per merito i rituali di Kiko (ritorniamo alla parabola delle vergini secondo i mamotreti), le illuminazioni ricevute dai catechisti e la loro diffusione. Tipico dello gnosticismo.
    E' vero che in 2Timoteo 4 san Paolo riferisce di attendersi la corona di giustizia, ma anche dice "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede": egli era al tramonto della sua vita, prossimo al "momento di sciogliere le vele". Il cristiano prega affinché conservi la fede, questi "adulti nella fede" dopo appena qualche anno di CNC, anche quando sono giovani di età, già testimoniano "il Cammino mi ha salvato".

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  20. A proposito di giudizi, cosa ne pensate di questo articolo? Non si capisce subito che parla anche del cammino:

    http://lanuovabq.it/it/articoli-praticavo-aborti-ma-ero-triste-finche-un-giorno-giovanni-paolo-ii-15505.htm

    Anita

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  21. Pietro (NON del Cammino)10 marzo 2016 alle ore 14:15

    Il 18 il Papa non chiuderà il Cammino, ma, forse, gli darà qualche direttiva che farà infuriare Kiko.

    Per quanto riguarda la questione dei 2 giudizi, si le frasi di Kiko, per me, si possono interpretare correttamente. Tranne quella di pag. 277.
    Le altre possono solo essere prese come indizi, soprattutto in considerazione dell'icona ricopiata a modo suo.
    Ma potrebbe voler dire semplicemente che Gesù è venuto a salvarci, ma che dipende da noi accettare la sua misericordia o rifiutarla.

    Ma il brano riportato di pag. 277 dei mamometri, anche a voler essere largo nell'interpretarlo, non riesco proprio a classificarlo in sintonia col Catechismo.

    Spero sia solo ignoranza (l'"ottavo sacramento"). Altrimenti questa si che mi sembra un'eresia.

    In ogni caso se qualche catechista di passaggio leggesse, mi piacerebbe che ce la interpretasse.

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  22. @Lino

    A me pare che questo insistere sulle proprie esperienze e sul "conoscere se stesso" induca a un sottomettere l'esistenza di Dio alla propria esperienza, sia individuale che collettiva.
    Insomma, se "funziona" esiste, altrimenti no. E se esiste non adoro Dio, ma le mie esperienze. Ergo io sono dio (scritto minuscolo, altrimenti mi pare di scrivere una bestemmia, scusate).
    Non so se mi spiego, ma è un cortocircuito terribile.

    Ovviamente questa non è l'esperienza personale di chi riconosce l'agire di Dio nella propria esistenza, di chi ringrazia del lavoro, della famiglia, del marito, dei figli e degli amici, che pur con i limiti umani testimoniano una bontà e una positività della vita, ma un'esperienza pilotata "ad hoc".
    Che vita rattrappita! Che tristezza!
    E soprattutto, che inganno!

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    1. Quoto questo commento! Disamina impeccabile.

      Tanto è vero che quando i katekisti chiedono se ti sei provato col denaro ma non hai sperimentato il centuplo il tuo gesto viene quasi visto con sospetto. Quasi non fosse vero.

      Questo determinismo esperienziale che hai descritto bene tu porta ad adorare la pratica del cammino come abilitante all'esperienza divina.
      Un'aberrazione gnostica masson-protestante che con la Fede dei Santi della Chiesa non ha NIENTE a che vedere!

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  23. @Lino: In ogni caso, ritengo interessante associare all'articolo di Charles il luogo comune neocatecumenale "Il Cammino mi ha salvato". Non sono un teologo, ma quasi considero questo un peccato contro lo Spirito Santo, un peccato di presunzione di salvarsi avendo per merito i rituali di Kiko (ritorniamo alla parabola delle vergini secondo i mamotreti), le illuminazioni ricevute dai catechisti e la loro diffusione. Tipico dello gnosticismo.

    Difatti su Facebook c'è una pagina o gruppo denominato
    "Il Cammino Neocatecumenale tramite Cristo salverà il mondo"
    che è l'esempio lampante di questa distorsione...
    come dire: "il pennello, tramite il pittore, ha dipinto un quadro"


    @Apostata: Dietro il folkloristico imbonitore c'è qualcuno di molto più intelligente, con un programma ben preciso. La Triade è solo la facciata, buona per l'avanspettacolo, che esegue quanto ideato da altri.

    È una osservazione interessante ed inquietante al tempo stesso. Da approfondire direi.

    Etneo


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  24. Tutte le opere pittoriche di Kiko sono riproduzioni di famose opere d'arte già esistenti.....nel gergo tecnico le opere di Kiko sono "croste". Questo la dice lunga sul cammino, un movimento nato da un puzzle di ideologie......un movimento-crosta!

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  25. Buongiorno a tutti,
    Complimenti per il blog che ho scoperto da poco ma che conferma molte delle cose che avevo scoperto una volta uscita dal cammino. È dal lontano 2000 in cui misi piede l' ultima volta in una saletta neocatecumenale che ho iniziato il mio percorso per riprendermi le responsabilità della mia vita, prima lontano da Dio e poi riscoprendolo attraverso la Vergine Maria che ci ha consegnato gli strumenti del rosario quotidiano e della santa Messa.
    Un giorno vi scriverò la mia testimonianza completa, prima devo finire di risolvere un grande problema, eredità del cammino neocatecumenale nel quale sono stata catapultata a 14 anni.
    Tornando a noi, già tempo addietro, ascoltando per la prima volta gli Inti Illimani mi sono detta: ma questi sembrano i canti del cammino neocatecumenale! Infatti la scopiazzatura è evidente.ma fin qui poco male. Gravissimo quando le produzioni pseudo artistiche vogliono comunicare errori teologici sotto la veste di intuizioni divine. Chi sostiene la bontà del cammino legga i Quaderni di Santa Faustina. Gesù le diceva che le sue istruzioni dovevano avere il consenso del direttore spirituale della Santa perché tutto avvenisse nell' obbedienza.
    Ma della vita dei santi nel cammino si parla ben poco, almeno fino al punto in cui sono arrivata io, il memorabile secondo scrutinio!
    Riguardo agli errori teologici del cammino in generale mi vengono in mente gli scritti della beata Caterina Emmerich. Forse la chiesa delle tenebre di cui parla è questa. E sappiamo bene a chi appartiene la disobbedienza.
    Un caro saluto.
    Former Walking

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  26. In basso si vede un uomo legato ad una colonna. Non rappresenta l'anima che viene giudicata?

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  27. MA CHE RAPPRESENTA E RAPPRESENTA.... coi " SECONDO ME " puoi dire tutto e il contrario di tutto !!

    notizie da guam : CONTINUANO LE FIGURE DI MERDA NEOCATECUMENALI .... lo scandalo della proprietà del seminario Remptoris Mater continua e fa ESCALATION ai massimi livelli !!
    l'avvocatessa neocat e il vicario generale neocat RISCHIANO SERIAMENTE IL CARCERE ......e ci andranno dritti dritti bravi bravi zitti zitti PER NON FAR FINIRE IN CARCERE PURE GENNARINI !!!

    notizie su KUAM e su GUAM POST e su PNC

    intanto l'avvocatessa neocat ha continuato a tentare TUTTI I TRUCCHI per aggiustare (work out ) il PATATRAC TRICKYTRAC AUMMA AUMMA dietro le quinte ( behind the scenes ).... mentre è spuntato fuori un nuovo nome - un'altra neocat dello studio dell'ATTORNEY GENERAL ( avvocatura generale di guam ) .... QUESTI KIKOS INFILTRATOS CHE SI ACCORDANO FRA DI LORO per aggiustare dietro le quinte LE LORO PORCHERIE .......

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  28. @ psyco

    "...QUESTI KIKOS INFILTRATOS CHE SI ACCORDANO FRA DI LORO per aggiustare dietro le quinte LE LORO PORCHERIE ..."

    Ma come, io credevo che i camminanti di lungo corso fossero dei cristiani adulti nella fede! Come è possibile? Loro indossano già in questa vita "la veste bianca": sono candidi e immacolati!

    Un cristiano adulto nella fede segue il Decalogo (non dire falsa testimonianza, non rubare) ed il Vangelo, il suo linguaggio è " si si, no no", dà "a Cesare quel che è di Cesare", non serve Mammona.

    Secondo me deve essere colpa di qualche faraone e di qualche demonio, non è possibile che fra i neocat di alto rango ci siano dei mariuoli!

    O no?

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  29. @ anonimo 11 marzo 2016 00:43 ha detto: "In basso si vede un uomo legato ad una colonna. Non rappresenta l'anima che viene giudicata?"
    Secondo Kiko, rappresenta l'uomo legato ai suoi idoli: lavoro, denaro e, naturalmente, la famiglia. Non è questa la spiegazione iconografica della tradizione orientale.

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  30. Sull'uomo nudo legato alla colonna esistono tre interpretazioni.
    La prima che sia la personificazione delle anime morenti del Salmo 118 (119).
    La seconda che sia l'uomo comune, legato al quotidiano (l'interpretazione che Kiko fa sua).
    La terza, più seguita in Russia quindi più probabile, sostiene che sia il "sodomita misericordioso", cioè un uomo pio, ricco e misericordioso, che però in vecchiaia cadde nel peccato di sodomia. Il patriarca di Costantinopoli radunò i vescovi e con loro discusse della sorte di quest'uomo, se cioè fosse salvato o meno e, non avendo risposta, fece pregare per lui in tutte le chiese e i monasteri.
    Un eremita infine ebbe una visione di quell'uomo incatenato fra paradiso e inferno, non ammesso alla beatitudine celeste a causa del suo peccato ma preservato dalle fiamme dell'inferno per la sua carità.
    Quindi l'uomo legato alla colonna non rappresenta l'anima che viene giudicata, secondo lo stesso Kiko, anonimo delle 00.43.
    Anzi, il sodomita misericordioso credo che per Kiko starebbe fra i giusti che giudicano le nazioni, perché, pur peccatore, aveva fede e dava la decima.

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  31. In sintesi.

    Secondo quanto si insegna (!) nel cosiddetto cammino:

    le icone kikiane sono ispirate;

    i canti sono ispirati;

    entrambi catechizzano, ammaestrano, formano;

    il loro autore è sempre ispirato quando dipinge, quando compone, quando parla, anzi è Dio stesso che gli ordina di farlo, come da lui stesso ribadito pubblicamente più volte.

    Vengono consegnati in tappe particolari e possono essere usati solo da quel momento, poiché "prima" non potrebbero essere compresi, dato il livello insufficiente di "conoscenza" raggiunto.

    Poi, arrivato internet, con la diffusione di notizie e filmati si scopre che:

    le icone sono scopiazzate ed alterate in funzione delle ossessioni e delle eresie di Sankiko, stravolgendo il messaggio degli originali;

    i canti sono plagiati da altre composizioni, ovviamente senza dirlo, anzi guai solo a pensarlo;

    il loro autore è solo un plagiario scopiazzatore, ignorante e presuntuoso, che diffonde falsità. Che sia una menzogna la sua ispirazione premanente è dimostrato da quel che dice pubblicamente: basta ascoltarlo cinque minuti per averne piena dimostrazione: da quarant'anni sempre le stesse ossessioni, la stessa arroganza, la stessa boria, le stesse eresie, lo stesso disprezzo per la Chiesa.

    Comunque funziona: basta leggere i commenti dei soliti neocat duri e puri che difendono l'indifendibile o fingono di non capire e non rispondono mai a tono, salvo insultare.

    Ambiguità, ipocrisia, disprezzo per chi nel cammino ha sofferto, incapacità di pensiero autonomo, fuga dalla realtà.
    Niente da dire, da questo punto di vista il metodo funziona.

    Finché dura.

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    1. E poi, se ritiene di aver avuto locuzioni interiori (o altro) perché non ha mai chiesto che la Chiesa avvisare il riconoscimento di questi "messaggi"? Ovvero come accade per gli altri veggenti che ci sono e ci sono stati, veri o presunti.
      Former Walking

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  32. apostata non dimenticare le cose più importanti: la struttura della convivenza mensile e la maggior parte degli aspetti della vita in cammino neocat sono presi dalla osservazioni di Bonhoeffer (specialmente "Vita comune"). Non scordiamoci che nei primi anni di vita del Cammino neocatecumenale c'era una specie di "passaggio" intermedio dopo un anno di cammino che si chiamava informalmente "il Bonhoeffer" nel quale si leggevano passi del "teologo" PROTESTANTE, si studiavano, lavori di gruppo e catechesi.
    La convivenza fu poi abolita ma è rimasta come minimo fino al 1980, forse qualcosa più in là. Immagina come sono stati ben formati al protestantesimo tutti i grandi capi della nobiltà neocatecumenale, su dottrine di base eretiche.

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  33. p.s. per capire la gravità della materia cito un passo a pag. 3 del volume:

    "Non è affatto ovvio che al cristiano sia consentito vivere in mezzo ad altri cristiani. Gesù Cristo è vissuto in mezzo a gente a lui ostile. Alla fine fu abbandonato da tutti i discepoli. Sulla croce si ritrovò del tutto solo, circondato da malfattori e da schernitori. La sua venuta aveva lo scopo di portare la pace ai nemici di Dio. Quindi anche il posto del cristiano non è l’isolamento di una vita claustrale, ma lo stare in mezzo ai nemici. Lì si svolge il suo compito e il suo lavoro. «Il Regno si compirà in mezzo ai tuoi nemici. E chi non vuol sopportare questo, non vuol appartenere al Regno di Cristo, ma preferisce restare in mezzo ad amici, fra rose e gigli, non vuol stare vicino ai malvagi, ma alla gente pia. Oh, bestemmiatori di Dio e traditori del Cristo! Se Cristo avesse fatto come voi, chi mai si sarebbe salvato?» (Lutero) ."

    La frase in grassetto non vi suggerisce qualcosa?

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  34. @ Valentina
    Sei certa che questa dell'uomo legato al quotidiano (cioè lavoro e famiglia) non sia stata desunta da Kiko? Io credo proprio che sia una lettura modernista, non iconografica. I significati iconografici sono tratti in primo luogo dalle Sacre Scritture, in secondo dalla tradizione.
    Il lavoro, in particolare, nei Vangeli ha valenza positiva. Basta pensare ai lavoranti dell'ultima ora, ai "lavori" di Gesù di sabato, agli Apostoli cui fu consentito di spigolare di sabato. La famiglia come idolo, poi, è tipica kikiana, conseguente a una lettura fondamentalista, letterale dei Vangeli che non possiede il senso del confronto. Il pensiero di Gesù va alla Madre sin sulla Croce, quando l'affida al "discepolo che lui amava".

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  35. Ho trovato questo commento all'affresco, scritto dall'autore o trascritto da un discorso dell'autore stesso:

    http://www.parrocchiasanvitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=124:giudizio-universale&catid=59&Itemid=157

    Mi pare un coacervo di frasi fatte, in un linguaggio assai povero e, mi si lasci dire, confuso (lascio al lettore giudicare se la confusione sia voluta o meno).
    Non occorre essere Vittorio Sgarbi per commentare un quadro, ma questo mi pare l'eccesso opposto.

    Non capisco ad esempio il riferimento ai musulmani, che c'entrano i musulmani???
    Verranno anche loro giudicati, certo, come tutti, ma perché prima gli ebrei e poi i musulmani? Boh!
    Non capisco poi l'anima dell'angelo custode, forse voleva dire l'angelo custode dell'anima?

    Anche in questo testo si fa riferimento a esperti che affermano che l'anima legata alla colonna rappresenti l'uomo "normale del mondo".
    Ma chi sono questi esperti? Sarei felice di avere informazioni maggiori a riguardo.
    Anche in inglese o in russo, no problem.

    Cordiali saluti,

    Simonetta

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  36. La questione delle apparizioni/locuzioni soprannaturali è delicata perché il demonio, pur di portare confusione e divisione, è disposto perfino a farti "apparire" qualcosa di cattolico.

    Chi ritiene di aver avuto qualche fenomeno soprannaturale, se è cattolico e se ha buon senso, terrà il massimo riserbo e ne parlerà solo col proprio confessore e direttore spirituale domandandogli - sempre nella massima discrezione - di far verificare tutto dall'autorità della Chiesa.

    La superbia e la foga di dimostrare di aver ragione fanno compiere i peggiori errori. Prendiamo ad esempio gli autonominati "iniziatori" del Cammino Neocatecumenale: nel 1964 il laico Kiko va in un bar di Madrid a vantarsi di aver avuto un'apparizione della Beatissima Vergine (per Kiko è un argomento di spacconeria da bar), e la ex suora Carmen (cacciata via per disubbidienze) lo ascolta e magari gli dice che ha avuto qualche locuzione soprannaturale anche lei (fra mentitori ci si intende bene).

    Molti stupidi, chiedendosi retoricamente «e se l'autorità della Chiesa non mi capisce?», cedono alla tentazione di scavalcare l'autorità della Chiesa e di procedere con il loro "programma" composto tipicamente di "segreti", di "rivelazioni", di movimenti e celebrazioni e quant'altro. Ora, è pur vero che l'autorità della Chiesa talvolta può sbagliarsi di grosso (si veda il caso degli apostoli che impediscono ad uno di scacciare demoni, e vengono rampognati da Nostro Signore), ma è meglio farsi "impedire" da uomini di Chiesa che andare contro la Chiesa solo perché si è convinti di essere nel giusto.

    (Nota: questo spiega anche l'apparente paradosso per cui esistono delle "eresie approvate", come il Cammino: l'approvazione non riguarda l'eresia, ma dà modo a quell'eresia di proseguire - ed è il motivo per cui vanno denunciate non le approvazioni, ma gli errori di chi è "approvato").

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  37. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  38. Notizie di cronaca: il cardinale Cañizares, una volta soprannominato "il piccolo Ratzinger" e successivamente "il piccolo Kiko", grande amico del Cammino (contribuì in misura determinante alla tentata truffa liturgica neocat all'insaputa del Papa), qualche giorno fa ha inaugurato a Valencia, in Spagna, la "Cattedrale Interreligiosa nella Natura", un "progetto religioso ecumenico". Praticamente un tempio pagano.

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  39. Vorrei dire a Simonetta che Kiko notoriamente assegna nuovi significati a seconda delle proprie comodità. Per esempio, per dare una parvenza di nobiltà al ridicolo candelabro a nove fuochi esposto sul tavolinetto liturgico neocatecumenale, disse testualmente che «nove è il numero dell'evangelizzazione».

    In un'altra pubblica occasione (conferenza stampa del 13 giugno 2008) Kiko disse che faceva fare le liturgie neocatecumenali mettendo significati ebraici. Ed ancora, i nuovi significati a gesti liturgici come la lavanda dei piedi, l'aggiunta di simboli estranei alla liturgia come latte e miele, ecc.

    Dialogare con un neocatecumenale è come parlare con un drogato che decide, autonomamente e senza ragionevoli motivi, di cambiare significati alle parole e alle cose (si veda ad esempio il modo diabolico con cui vanno sempre insinuando che "nuova evangelizzazione" significherebbe l'attività del Cammino).

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    1. Si', la confusione e l'intento di aggiungere sognificati superflui togliendo importanza a quelli essenziali si vedeva nel discorso o commento citato.
      Ho avuto a dire il vero la sensazione di uno stato alterato di coscienza, dovuto a uno "spirito" poco divino e molto... alcolico (se invece si tratta di problemi psichici, chiedo venia).

      Ieri sera ho visto un uomo che, alla fine della settimana lavorativa, con ancora indosso la tuta da lavoro, e' sceso dal camioncino e, con un gran sorriso in volto, ha scelto un mazzo di tulipani per la moglie o la madre dal secchio che li conteneva davanti a un negozio.
      Ecco, mi ha fatto una tenerezza incredibile e ha dato anche a me, estranea totale, una grande gioia.
      L'idea di vederlo nudo legato a una colonna accusato di idolatria mi ha fatto prima ridere e poi mi ha fatto una grande rabbia (roba da califfato, ma forse anche peggio).
      Buon fine settimana, con un gran bouquet di tulipani virtuali, Simonetta

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  40. by Tripudio ha detto... "Cattedrale Interreligiosa nella Natura"
    Anche qui bisogna commentare: già. Il GADU (Grande Architetto dell'Universo) ringrazia per il Tempio della Natura. I panteisti accorreranno a frotte.
    Praticamente un tempio massonico.

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  41. OT:
    Per il 18 marzo p.v., sui siti ufficiali Vaticani, non appare ancora alcuna udienza del Papa
    con i Neocatecumenali.
    Fine OT.
    ---

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  42. @ Simonetta,
    lo stato alterato di coscienza viene indotto anche dalla passività dell'ascolto e dal 'clima' che si respira...

    @ un neocat che ieri ci sfidava a citare cosa avesse detto un papa dopo la lettera di Arinze, ricordo che la liturgia non è stata approvata. Anzi, Benedetto XVI l'aveva rinviata alla Feria IV. Quasi subito dopo si è dovuto dimettere e tutto è saltato.
    Ma il culto divino non ha mai approvato la a dir poco anomala liturgia.

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  43. http://www.tv2000.it/blog/2016/03/11/ludienza-di-papa-francesco-ai-neocatecumenali-e-gli-altri-appuntamenti/ la notizia è su TV2000 direi che possiamo considerarla veritiera. Comunque già l'ho detto. Notate il quasi silenzio dei NC aspettano il successone dell'udienza per tornare alla carica.

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  44. Sandavi io interpretro il loro silenzio come "paura" di qualche altro cazziatone:)

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  45. Giusto, sandavi, se la notizia è data da "tv2000"(CEI), non può che essere vera; per quanto riguarda il successone dell'udienza, forse, una volta tanto, hanno anche imparato a tacere.
    Chi vivrà, vedrà...
    ---

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  46. All' udienza quest'anno sono invitati anche i presbiteri, i responsabili, i catechisti delle comunità di Roma e i parroci delle parrocchie di Roma dove è presente il cammino.
    Vorrà dire qualcosa?

    Xz

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  47. Fra un paio d'ore a Guam all'ingresso della Messa domenicale in molte parrocchie verrà distribuito gratuitamente il libro di Tim Rohr Target Equals Priest ("il bersaglio è il sacerdote"), che documenta la persecuzione subìta da don Paul Gofigan, sacerdote di Guam che dichiarò che avrebbe accettato il Cammino Neocatecumenale in parrocchia solo se le comunità NC avessero rinunciato ai loro abusi liturgici così come prevede lo Statuto del Cammino.

    C'è anche un altro motivo per cui i neocatecumenali lo hanno perseguitato senza pietà: era uno dei possibili nomi come futuro vescovo di Guam, amato dai fedeli, serio nel suo sacerdozio. I kikos non possono permettersi la rogna di un vescovo indifferente alle «oliature» e ostile agli abusi liturgici. Così, per mano del vescovo neocatecumenale Apuron, è stato destituito come parroco (al suo posto subito fu assegnato un pretonzolo neocat) e mentre riceveva in curia una catasta di assurde e calunniose accuse da parte del vicario generale neocat, altri scagnozzi del Cammino gli cambiavano le serrature di tutte le porte della canonica e della parrocchia. Inutile fare appello al vescovo neocat, per cui il suo caso è ora in attesa di giudizio dalla Congregazione per il clero.

    Cose di questo genere sono avvenute spesso anche in Italia, ma le vittime del mobbing neocatecumenale non vogliono versare benzina sul fuoco. Quando verrà scoperchiato il calderone anche qui, avrete la prova definitiva che il Cammino è totalmente frutto del demonio.

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  48. https://www.facebook.com/camino.neocatecumenal.104?fref=photo

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  49. Anche gli ebrei pensavano che il giudizio si realizzasse ben prima degli ultimi tempi: Israele è già la nazione scelta e dunque i giudizi divini avvengono per Israele nella storia (ogni anno Dio giudica gli iscritti nel 'Libro della Vita').
    Il giudizio finale per loro si decide ora in quanto sono il popolo di Dio, mentre i pagani sono anche loro giudicati nella storia ma lo saranno soprattutto alla fine della storia quando subiranno la punizione dovuto alle loro impurità.
    Anche su questo argomento quindi Kiko sembra trarre spunto più dall'ebraismo che dal cattolicesimo.

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  50. Perché il Papa non interviene su nulla:decima,apertura alla vita,liturgia...ecc.. ma invia centinaia di famiglie catecumenali in missione?

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  51. Gli interventi dei Papi (almeno da Giovanni Paolo II in poi) ci sono stati.

    I neocatekikos hanno sempre disubbidito.

    Per saperne di più, ti invitiamo a sfogliare questo blog, anche soltanto per guardare le fotografie.

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